12 blue intervista Ansaldi, il mondo in bianco e nero The World in Black and White Genovese, 51 anni, attore per i Vanzina negli anni Ottanta e ritrattista di mestiere, Gianni Ansaldi ha portato in mostra in Australia la Genova del detective Bacci Pagano creato da Bruno Morchio. La sua passione sono i volti e la città “brutta, sporca e cattiva dei vicoli” Gianni Ansaldi is 51, Genoese, an actor in the eighties and a famous portrait photographer now. He brought the images of Genoa, as seen through the eyes of Bruno Morchio’s fictional detective, Bacci Pagano, to Australia. He loves faces, and the “ugly, dirty, bad” face of his native city’s alleyways Matteo Macor Ansaldi durante il suo workshop di fotografia. Tra i grandi personaggi ritratti dal suo obiettivo ci sono attori, poeti, architetti, celebrità: Scalfari e Morandi, Cristicchi e Jovanotti, Luzzati e Vergassola, Capanna e Sassoon, Renzo Piano e Moni Ovadia Ansaldi, photographed during his photography workshop. Among the celebrities that he has photographed are actors, poets, and architects, like Scalfari and Morandi, Cristicchi and Jovanotti, Luzzati and Vergassola, Capanna and Sassoon, Renzo Piano and Moni Ovadia l bianco e nero è come un libro: ti lascia libero di immaginare, astrae e aggiunge qualcosa alla realtà. Esattamente il contrario della fotografia a colori, che riproduce fedele la semplice quotidianità e ti racconta le cose come sono: la differenza è la stessa che c’è tra un film e un bel romanzo”. È per questo che Gianni Ansaldi, 51 anni, genovese, attore a tempo perso e ritrattista di mestiere, ha fatto del black&white il linguaggio unico della sua fotografia. Proprio lui, che fu attore simbolo delle commedie anni Ottanta e oggi è ospite fisso delle coloratissime sit-com in tv, racconta con gli scatti in bianco e nero la sua città e i grandi personaggi della cultura e dello spettacolo: davanti al suo obiettivo sono passati in tanti, da Paolo Conte a Fernanda Pivano, da Jovanotti a Luis Sepulveda. Lo scorso luglio ha prima portato il centro storico genovese in mostra alla City Library di Melbourne e poi seguito il restauro della statue dei Doria ritornate a Palazzo Ducale dopo 200 anni. N e l 1 9 8 2 e r a i l fi d an z at i n o d i I s ab e l l a F e r r a r i i n S a p or e d i m a r e d i C a r l o V a n z i n a , a v e n t ’ a n n i d i d i s t a n za è f o t o g r a f o d i p ro fe ss io n e. Me g li o i l se t o l ’o b ie tti vo ? Meglio la fotografia, tutta la vita. Per me vuol dire realizzare quello che voglio io: per fare l’attore devi passare la giornata a ade- “I lack and white is like a book. It leaves you free to use your imagination, extrapolate, and add your own reality. It is the opposite of colored photography that faithfully reproduces the simple life, and tells you exactly what it sees. The difference is that of a movie versus a good novel.” And this is why Gianni Ansaldi, 51, a native of Genoa who acts in his spare time and takes portraits as his work, has used black&white as the only language of his photography. He who was once the actorsymbol of comedy in the eighties and is today a steady guest on those highly colored sit-coms seen on TV, now tells—in black and white shots— of his city and of the great personalities from the world of culture and showbiz that he has known. From Paolo Conte to Fernanda Pivano, from Jovanotti to Luis Sepulveda, many are the celebrities who have passed before his camera lense. Last July he took Genoa’s historic Old City to be shown at the City Library of Melbourne. Upon arriving home, he proceeded to follow the restoration of the Doria statues returned to Palazzo Ducale after 200 years. In 1982 you were Isabella Ferrari’s boyfriend in Carlo Vanzina’s Sapore di Mare. Twenty years later you photograph her professsionally. Which is better? The set or the camera? Photography is always better. And valid for all of your life. For me personally, photography “B intervista blue guarti a ciò che vogliono da te gli altri. Poi ormai l’attore lo faccio solo ogni tanto, per non perdere il giro: per la carriera non sarei rimasto a Genova con una famiglia. C o m e s i a rr i v a d a i v i co l i g en o v e s i f i no in A u s t ra l ia ? Laggiù si trova una delle comunità italiane (e liguri) più grandi e vive del mondo. Hanno scoperto in rete La Genova di Bacci Pagano, il libro-mostra realizzato insieme a Patrizia Traverso sulle vicende scritte dal nostro amico Bruno Morchio per il suo detective, e ci hanno invitato per il Melbourne Italian Festival. Ci siamo ritrovati ospiti di questa splendida galleria, inseriti nel contesto di un grande evento e abbiamo avuto un discreto successo: ci ha fatto piacere. Poi vabbè, a conoscere certi nostalgici italiani all’estero viene da dire “menomale che sono all’estero”, però è stata una bella esperienza. Tr a g l i s c a t t i d e l l a m o s t r a , q u e l l i d e l l a means that I am in charge. As an actor, I have to spend the whole day adapting to other people’s requirements. I now act only every once in a while, just to keep in touch. If I had kept up with my career, I would not have stayed in Genoa with my family. How did you get from the medieval alleyways of Genoa all the way to Australia? One of the biggest and liveliest Italian (and Ligurian) overseas communities is located there. They found La Genova di Bacci Pagano (The Genoa of Bacci Pagano, a fictional detective), a combination book and exhibit that I did with Patrizia Traverso, on the internet. It relates to the episodes that our mutual friend, author Bruno Morchio, made for his character, and so the Australians invited us to the Melbourne Italian Festival. We were guests of the splendid library gallery, and were inserted into the context of a great event. Since we were rather successful, we were pleased. And then, well, you know, when you meet those nostalgic Italians who live abroad, you think to yourself, “it’s nice to be 13 14 blue intervista Classe 1959, Gianni Ansaldi vive e lavora a Genova. Nato artisticamente come attore dello Stabile e protagonista nelle commedie dei primi anni Ottanta di Sapore di mare (nella foto sopra, al centro) e Sapore di mare 2, ha poi dedicato la sua carriera alla fotografia. Fondatore del Posativismo Dialettico, ritrattista per quotidiani come Il Sole 24 ore e Il Secolo XIX, ha pubblicato i suoi scatti in Le parole di Giampiero Orselli per le fotografie di Gianni Ansaldi (Liberodiscrivere), Facce così (La Lontra), Volti e Risvolti (Sagep editore) e La Genova di Bacci Pagano (Il Melangolo editore). Negli ultimi anni ha fatto parte del cast si di serie e show tv di Rai e Mediaset come Love Bugs, Camera Cafe, Piloti e I migliori anni. Born in 1959, Gianni Ansaldi lives and works in Genoa. His acting career began at the Theatre Stabile. He also appeared in movies in the eighties, such as the comedies Sapore di mare and Sapore di mare 2. He then decided to dedicate his career to photography. He founded Posativismo Dialettico, does portraits for national newspapers such as Il Sole 24 Ore and Il Secolo XIX, has published his photographs in Le parole di Giampiero Orselli per le fotografie di Gianni Ansaldi (Liberodiscrivere), Facce così (La Lontra), Volti e Risvolti (Sagep editore) and La Genova di Bacci Pagano (Il Melangolo editore). Recently he has been part of the cast of both television series and TV shows on RAI and Mediaset like Love Bugs, Camera Cafe, Piloti and I Migliori Anni. intervista blue Tr a v e r s o r a c c o n t a n o l a c i t t à l u m i n os a d i m a r e , i s u o i gl i a n g o l i p i ù bu i d e l c e n t r o s t o r ic o . Patrizia ha raccontato l’azzurro e i giardini del levante, Albaro e le sue ville, io la Genova brutta, sporca e cattiva dei vicoli. È quella che frequento di più: abito in via Caffaro, che sembra un trampolino sulla città vecchia. Il nostro centro storico è unico: non esiste altro posto al mondo dove in un palazzo si trovino al primo piano l’arabo kebabaro, al secondo il professore e al terzo l’architetto. Io poi più di tutte amo via Pre: entri in certi negozi e ti ritrovi in un altro mondo. Per il libro ho fotografato uno scorcio della strada che sembra davvero la New Orleans anni Quaranta: è ritratta una ragazza nera vestita come quelle che nei film diventano famose cantanti jazz. È una foto che parla: ha un’inclinazione così gospel, è così africana, e colorata. Ma in b i an co e n e ro ... Per questo lascia tanto all’evocazione, ti fa sognare. Per carità, ci sono anche splendide foto a colori, penso a quelle più famose del ’68, ma solo il bianco e nero aggiunge qualcosa all’immagine, ne tira fuori geometrie, forme, calore. Pensa a tutti i ritratti dei grandi della storia, della musica, della letteratura: tutti noi siamo stati cresciuti dal bianco e nero. Co me v a fatto u n r i tra tto? E u n p aes ag g io ? Fotografo di rado i paesaggi: un volto è la cosa più bella che si possa immortalare, unica e irripetibile. Per realizzare un ritratto organizzo sempre un appuntamento con il “protagonista” della foto. Certi scatti nascono da lunghe chiacchierate e giornate passate insieme, altre da incontri veloci. I su oi r i tra tti pre fer i ti? Sono molto legato a quello di Cristiano De Andrè, scattato in un periodo negativo della sua vita da cui si è poi ripreso. Bello quello caldo e avvolgente di Nada, che quando ho fatto la foto aveva la febbre alta, e quello così sereno di Flavio Baroncelli, realizzato poco tempo prima che morisse. Poi ricordo Vergassola, Maggiani, Nicla Vassallo, Luca Borzani. Gianmaria here, but nicer to be home”, but in any case it was a fun experience. Among the shots in the exhibition, Traverso’s tell of a luminous city on the sea, but yours show the darkest corners of the Old City. Patrizia told of turquoise waters and the gardens to the east of the city center, in Albaro with its fancy villas. I described the ugliness of a bad and dirty Genoa of narrow medieval alleyways. That is the area that I see the most. I live on Via Caffaro, which is like a diving board for jumping into the Old City. Our historic old city center is unique. Nowhere else in the world can you find an old building with a little Arab kebab seller on the first floor, a professor on the second, an architect on the third. But my real favorite is Via Pre. I walk into some shops and find another world. For the book, I photographed a view of a street that could have been New Orleans in the forties. I show it through the portrait of a black girl who is dressed like those who in the movies go on to become famous jazz singers. It’s a photograph that speaks for itself. It has an inclination that is so gospel, so African, so colored. But in black and white... This is why I leave so much to imagination, ready to be evoked, to make you dream. Of course there are also some splendid photographs in color. Just think of those famous images from 1968. But only black and white adds something to the image: it pulls out the geometry, the form, the heat. Just think of all the portraits of famous people out of history, music, literature; all of us have grown up in black and white. How do you take a portrait? Or a landscape? I rarely photograph landscapes. A face is the most beautiful thing that you can immortalize. It is unique and cannot be repeated. To make a portrait I always make an appointment with the “character” of the photograph. Some of my shots are born out of long conversations and days which we have passed together. Others come from quick meetings. And which are your favorite portraits? I really like my shots of Cristiano De Andrè, which were taken in a negative period of his life from which he has now recovered. I find beauty in that hot and absorbing shot of Nada, who had a high fever when I took the photograph; and serenity in the portrait of Flavio Baroncelli. Testa ha inserito il proprio ritratto nel libretto del suo ultimo cd. Paolo Villaggio il contrario: voleva chiamare la sicurezza per cacciarmi via. “ R it ra t t o ne l ca s s e t t o ” ? Woody Allen, ascoltato in concerto ma mai fotografato. A New York ho corrotto il suo portiere per aspettarlo fuori di casa, quando ancora abitava a Central Park. Alla fine è uscita solo la moglie Soon Yi…come in un film una ventata le ha tirato su la gonna: non me la son sentita di scattare. L a t v : ol t r e a f a r l a , l a gu a r d a ? No, ogni tanto mi concedo qualche puntata di Report. La tv o la fai o la subisci, e quasi mi dispiace per quello che recito. Non è snobismo, davvero mi dispiace per chi mi guarda in show e sit com: spero possa far dell’altro invece che guardare cavolate sullo schermo. Noi adulti abbiamo la brutta abitudine di dover sempre ridere, giocare, divertirsi. È desolante. E i pi ù g i o v a n i ? Molto meglio, me ne accorgo nei miei workshop di fotografia. Vivono tra videogiochi e telefonini, ma vederli quando scoprono di poter catturare l’intera anima di un istante di vita in un ritratto in bianco e nero è una magia irripetibile. b Gianmaria Testa put his portrait on the libretto that accompanies his latest CD. Do you have a portrait that you wanted to take, but didn’t? Woody Allen. I heard him in a performance, but never photographed him. I bribed his doorman so that I could wait for him outside his building, when he was still living next to Central Park. Finally he came out with his wife, Soon Yi… and just like in a movie, a gust of wind lifted up her skirt. I just could not snap the photo. And TV? Do you watch it? No. Once in a while I let myself watch some episode in Report. TV works this way: either you do it, or you watch it. It almost bothers me to see myself act. It’s not snobbism, but I really don’t enjoy seeing myself in shows and sit-coms. I hope I am capable of doing more with my time than just watching junk on the screen. We adults have this bad habit of needing to be always entertained. It’s sad. And youth? Oh, they are better than us. I see this when I do my workshops on photography. They live among videogames and cellphones, but you need to see them when they capture an entire soul in an instant of his life in black and white. It’s magic. b Via Pre in una foto di La Genova di Bacci Pagano: il cuore del centro storico amato da Gianni Ansaldi. Sotto il fotografo ritratto da i suoi allievi di Workshop Via Pre in a photograph from La Genova di Bacci Pagano: the heart of an old city loved by Ansaldi 15