CENTRO STUDI SCUOLA CATTOLICA
Il monitoraggio della qualità della scuola cattolica
Prospettive aperte dal monitoraggio
Dario Nicoli - Università Cattolica Brescia - FORMA
Criteri unitari e varietà di percorsi
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Il monitoraggio fornisce un quadro conoscitivo rigoroso
circa il mondo definito “scuola cattolica”, nel rispetto
delle peculiarità di ogni ambito e soggetto coinvolto, ma
nel contempo sulla base di un approccio unitario centrato
sui “criteri cardinali” di qualità.
Ciò dimostra che è possibile un approccio alla valutazione
della qualità che rispetti le specificità di un mondo
frastagliato, ricco di iniziative e di soggettività, pur
garantendo la possibilità di restituire all’interno ed
all’esterno un’immagine veritiera ed unitaria circa
l’evoluzione del sistema formativo di ispirazione cristiana.
Valore del monitoraggio
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il quadro emergente dal monitoraggio consente di definire la
scuola cattolica, intesa nel suo insieme in modo unitario, come
un’esperienza esemplare, che si caratterizza nettamente
rispetto alla scuola statale dominante in forza della valenza
educativa della proposta e di un’attenzione rilevante per le
relazioni, la professionalità del personale, le metodologie, le
regole, la partecipazione dei soggetti, la serietà dell’impegno,
l’organizzazione, i rapporti con il contesto.
Rimane in ombra il tema dei contenuti.
Nonostante le indubbie difficoltà che sta attraversando specie
dal punto di vista finanziario, la scuola cattolica indica la strada
da percorrere nella prospettiva di una autentica autonomia
e libertà di educazione in un quadro di responsabilità.
In rapporto ai criteri cardinali:
Servizio
educativo
È il fattore più citato, quello che esprime il massimo
valore e gradimento. È la “bandiera” della scuola
cattolica
Ambiente
comunitario
partecipativo
La partecipazione è confermata da tutti gli ambiti e gli
attori, con particolare rilevanza al dialogo scuola-famiglia
avente per oggetto la crescita dei ragazzi
Educazione
integrale della
persona
Anche questo fattore è indicato, assieme a quello
educativo, come un elemento di pregio della scuola
cattolica, non solo come attesa ma anche come
presenza
Sintesi fede,
cultura e vita
Questo elemento risulta scarsamente trattato dal
sistema di monitoraggio, anche perché richiederebbe
un’analisi più puntuale dei processi didattici oltre che di
tutte le altre ccasioni educative poste in atto
Luogo di
testimonianza
Questo fattore è citato positivamente come
testimonianza da parte dei docenti di uno stile di vita
coerente con i valori educativi
Sorge spontanea una domanda…
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La scuola cattolica, piuttosto che un organismo confermativo della
fede tradizionale condivisa dalle famiglie degli studenti, non è in
realtà un’occasione preziosa di nuova evangelizzazione e di
educazione alla fede?
In effetti, il suo valore educativo indica un cammino alla fede che
parte dall’affezione (“la più alta considerazione”) nei confronti della
persona umana dell’allievo, che viene stimolato attraverso la cultura,
cristianamente ispirata, a “sentire di esistere” essendo giudicati “degni
di scoprire il mondo“ (Camus, Il primo uomo, Bompiani) e così attratti ad
interiorizzare le virtù dei docenti, di cui diventa decisivo l’esplicito
riferimento di fede
La gran parte della gioventù cresce lontana dai valori cristiani e non
partecipa alla vita ecclesiale, ma avverte la presenza di Dio nella sua
vita e nel mondo, e ne ricerca una relazione personale
Qualità della scuola cattolica
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Per il futuro, occorre perfezionare ulteriormente il modello di
rilevazione così da esprimere in modo appropriato la qualità
peculiare della SC.
Per la parte relativa ai dati obiettivi (opportunamente
riscontrati), occorrerebbero indicatori fisici essenziali
comuni a tutti con riferimento al grado di attrazione degli
utenti, la loro preparazione ed il loro successo, gli esiti
successivi ai percorsi formativi frequentati.
Nel contempo servirebbe focalizzare, nella parte relativa al
gradimento dei soggetti, gli item di rilevanza e di riscontro
reale intorno a pochi macro-fattori (educazione, metodo,
relazioni interne, relazioni esterne…), naturalmente tenendo
conto della peculiarità di ogni soggetto intervistato,
Monitoraggio, restituzione e
accompagnamento
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L’attuale monitoraggio prevede una reportistica complessiva in
cui ogni singola scuola si confonde in un dato sintetico unitario.
Sarebbe utile, nel prosieguo del lavoro, definire anche una
restituzione in tempi brevi rivolta ad ogni singola scuola e
cfp, così da rendere possibile un utilizzo dei dati da parte delle
strutture che li hanno proposti, al fine di una riflessione
puntuale, finalizzata al miglioramento continuativo della qualità
della scuola stessa.
Tale restituzione potrebbe qualificare il termine
“accompagnamento” in vista della capacità di espressione
di un linguaggio comune, di una metodologia di riflessione e
miglioramento, di uno sforzo teso alla “rendicontazione”
esterna della qualità della scuola cattolica.
Verso una comunità di scuole che
cooperano in tema di qualità
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Mentre il monitoraggio punta alla comparazione delle
prestazioni della singola scuola rispetto ad una serie di
standard di riferimento, un reale accompagnamento richiede la
possibilità di puntare alla qualità intesa come perseguimento di
obiettivi di eccellenza.
Questa prospettiva richiede di realizzare uno spazio sia
virtuale sia reale nel quale le varie scuole impegnate nel
sistema possano presentarsi, conoscersi, proporre le proprie
migliori soluzioni, dibattere temi comuni, aprirsi a tematiche ed
esperienze innovative. Si tratta di creare le occasioni perché
possa esistere una reale comunità di scuole cattoliche che
operi in modo orizzontale e cooperativo.
Monitoraggio, autovalutazione, accreditamento, certificazione della qualità…
La “stagione della qualità” ha prodotto nel nostro sistema
una varietà di strumenti e procedure.
 Questi si presentano come attività separate,
governate da logiche differenti e disomogenee:
1. obblighi amministrativi
2. procedure adottate sul piano associativo
3. progetti locali…
 Risulta necessario puntare ad una riunificazione di questi
sistemi entro un modello unitario della qualità, semplice,
essenziale, utile, ma soprattutto espressivo della qualità
effettiva della scuola cattolica.
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Le prospettive del monitoraggio della SC
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Consolidare il monitoraggio unitario
Sviluppare un servizio di valutazione del sistema
educativo della SC
Elaborare sussidi e proporre occasioni formative
1. Consolidare il monitoraggio unitario
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L’obiettivo raggiunto quest’anno, con il primo
monitoraggio effettuata unitariamente sulla base di un
“modello” di qualità della scuola cattolica, deve essere
confermato e consolidato nei prossimi anni.
Siamo di fronte ad un vero salto di qualità sulla via di una
cultura della trasparenza e della documentazione.
Il monitoraggio non è solo un fattore statistico, ma indica
un senso di unione e quindi è simbolo di una comune
dimensione ecclesiale che richiede conoscenza reciproca,
assunzione di una regola, disposizione positiva ad un agire
comune.
2. Sviluppare un servizio di valutazione del
sistema educativo della SC
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Il carattere chiaramente educativo della scuola cattolica
richiede anche una riflessione su quale sia l’approccio
valutativo più appropriato.
Accanto ad un set di indicatori di base, minimi ed
essenziali, occorre immaginare strumenti più
“morbidi” in grado di segnalare la qualità della scuola
cattolica in senso relazionale, coinvolgendo gli utenti
diretti e le loro famiglie, i soggetti della comunità sociale
più ampia, gli stakeholder.
Ciò potrebbe essere soddisfatto dalla evidenza dei fattori
di qualità sostanziale come sussidi ed occasioni di
formazione.
3. Elaborare sussidi e proporre occasioni
formative
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L’attività di monitoraggio e di accompagnamento dovrebbe
poter produrre spontaneamente sussidi e occasioni formative
il cui valore è sancito dalla dinamica “dal basso” e dall’intesa
cooperativa tra scuole.
Una didattica più attiva e partecipata, con prodotti validi per la
comunità sociale, comporta la produzione di materiali di valore
che qualificano l’ispirazione educativa delle scuole e ne
diffondono il messaggio.
Inoltre potranno essere utili occasioni formative centrate sulla
crescita professionale degli operatori e sul riconoscimento
della scuola da parte della comunità sociale.
Educare alla comunità
«Una vita sociale sana si trova soltanto, quando nello specchio di
ogni anima la comunità intera trova il suo riflesso, e quando
nella comunità intera le virtù di ognuno vivono».
(Rudolf Steiner)
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