COMUNE DI CUTIGLIANO
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DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE
N. 43
del 20 DICEMBRE 2012
OGGETTO: Comunicazioni della Presidenza.=
L’anno duemiladodici e questo giorno venti del mese di dicembre, alle ore 16,00 nel civico palazzo,
si è riunito il Consiglio Comunale, convocato nei modi di legge, in seduta pubblica di prima
convocazione, sotto la Presidenza del Sig. Ceccarelli Carluccio nella sua qualità di Sindaco.
All’appello risultano presenti n° 9 (nove) consiglieri comunali ed assenti n° 4 (quattro) consiglieri,
come segue:
CONSIGLIERI
Presenti
CECCARELLI Carluccio
P
PETRUCCI Maurizio
P
CARGIOLI Simone
Assenti
A
REGGIANNINI Raffaele
P
SICHI Ezio
P
BACCI Marina
A
CECCARELLI Marzia
P
VALENTINI Luigi
P
AMOROSO Antonia
P
NESTI Graziano
P
DANTI Maura
P
GIANI Franco
A
LAURI Marina
A
Assiste il Segretario comunale Dott. Claudio Sbragia
IL PRESIDENTE
Constatata la presenza degli Assessori esterni Pieracci e Pistolozzi nonché il numero legale degli
intervenuti ai fini della legalità della adunanza, dichiara aperta la seduta, designa scrutatori i Signori:
Amoroso, Danti e Sichi, passa alla discussione del punto posto all’ordine del giorno di cui
all’oggetto adottando quanto segue:
Deliberazione C.C. n 43 del 20 dicembre 2012
Pag. n°1
IL CONSIGLIO COMUNALE
Bene, tra le comunicazioni della presidenza, in primo luogo devo dire che all’ordine del giorno
abbiamo anche il punto che riguarda il SUAP, di Comune accordo con le altre Amministrazioni
Comunali interessate, che sono Piteglio, Abetone, San Marcello e Sambuca. Abbiamo, diciamo,
optato per ritirare questa delibera e rimandarla, diciamo, all’inizio dell’anno, in quanto sono ancora
in corso una serie di valutazioni importanti da parte del tecnico incaricato, del dirigente incaricato
l’architetto Copia, che insieme alle altre persone che attualmente stanno facendo il SUAP, dovranno
affrontare per dare anche, per partire bene anche quelli che sono non solo i costi, ma anche un
attimino tutta una remunerazione dei servizi, con anche i relativi costi per i cittadini. A questo
proposito, per quanto riguarda il SUAP, devo dire che la nostra dipendente Petrucci Barbara dal 17 è
comandata appunto, presso l’ufficio SUAP che attualmente ancora è a San Marcello in Via Ximenes,
che a breve si sta affrontando l’ufficio, diciamo, a Campo Tizzolo che sarà una sede, probabilmente,
provvisoria, in attesa della sede definitiva che potrà essere senz’altro in San Marcello e appena fatta
appunto, ad anno nuovo la convenzione e anche, diciamo, l’Unione dei Comuni. Questo primo
distacco, diciamo, un dipendente di Cutigliano verso, diciamo, un Ente, un servizio associato in un
primo momento anche, per così dire, ha avuto anche momenti di fibrillazione, anche perché in effetti
qui dobbiamo anche come amministratori, io in primo luogo dire che purtroppo si arriva sempre da
ultimo come si dice le porte con i sassi, per fare le cose. però è un segnale importante, quest’ufficio
attualmente ci lavora la signora comandata da San Marcello, appunto la nostra Petrucci Barbara e il
Dottor Copia a tempo due giorni, una settimana, da Sambuca. Ecco, si spera che quest’organico
possa dare il là all’ufficio importantissimo per i nostri operatori e un ufficio, diciamo, che è stato
definito anche negli ultimi tempi sulla stampa un ufficio, fra l’altro un ufficio modello e anche perché
è tutto ormai on-line, è tutto ormai, diciamo, un servizio all’avanguardia. Purtroppo in alcuni casi, ha
avuto qualche intoppo. Noi però speriamo che nel giro di 15/20 giorni appunto, entro il 10 di
gennaio, di poterlo avere a regime completamente. E allora, a quel punto, saremo in grado anche,
appunto, di portare la convenzione all’approvazione di tutti i Consigli Comunali. Per quanto riguarda
invece un problema contingente negli ultimi giorni, è stato il problema della riduzione dei servizi
degli uffici postali. Avete appreso dalla stampa, dalle proteste, dalle manifestazioni più o meno
partecipate, più o meno partecipate, ci tengo a dirlo, avete appreso che purtroppo con il giorno 18 è
dismesso il servizio dell’ufficio postale a Pianosinatico, ed è stato ridotto l’ufficio postale di Pian
degli Ontani da 4 a 2 giorni settimanali. Noi non più tardi di 15 giorni fa avemmo un incontro, anzi,
ancora prima, circa tre settimane fa, ci riunimmo come Sindaci e insieme al Presidente dell’UNCEM
Giurlani, facemmo una, diciamo, un quadro della situazione della Montagna Pistoiese. Secondo le
prospettive di Poste Italiane. Da quell’incontro nacque una proposta, che fu quella di dare appunto a
Oreste Giurlani Presidente dell’UNCEM, non soltanto nel nostro caso, ma anche nel caso di tutti gli
altri Comuni, pensate che tutta la Toscana erano circa 170 gli uffici a rischio e ne sono chiusi mi
sembra neppure 1/3, o ridotti di neppure 1/3. Ecco, in quell’occasione demmo mandato a Giurlani
per portare avanti le nostre istanze e per quanto riguarda Cutigliano, ora non sto a dirvi degli altri
Comuni, perché non mi sembra neppure corretto parlare degli altri in questo momento, anche se la
cosa dovrebbe essere vista a livello comprensoriale e mi ci soffermo dopo, allora, volentieri, perché
la cosa mi stuzzica, dicevo che, per quanto riguarda Cutigliano sarebbe stato opportuno mantenere
perlomeno un giorno di presidio a Pianosinatico, se non addirittura mantenerne due, e non scendere
sotto tre a Pian degli Ontani perché serve a che serve ovviamente, come Pian di Novello,
Pianosinatico serve Rivoreta che è la frazione più distante, ben oltre 10 chilometri. Allora questa
proposta, queste proposte poi furono fatte proprie dal Presidente dell’UNCEM e furono portate in
discussione a livello Regionale. Dopo qualche giorno avremo un incontro con il Direttore,
convocammo a San Marcello il Direttore di Pistoia, al quale, diciamo, esternammo, appunto, le
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Pag. n°2
nostre perplessità su questa cosa, anzi, la nostra contrarietà su queste decisioni di Poste Italiane, e
prese in carico nel giro di tre giorni di dare una risposta alle nostre proposte che erano sempre per
Cutigliano, come dicevo prima, al massimo, al massimo una riduzione del 50% che voleva dire da 4 a
2 a 2 e 1 che poteva essere proprio la massima, ecco, invece la massima è stata 2 e 0, a questo punto,
la decisione. Dopo tre giorni invece, non ci è arrivata nessuna risposta dal Direttore delle Poste, ma
una telefonata la mattina alle otto e un quarto a me, personalmente e poi, a seguire una lettera il
giorno dopo, una e-mail il giorno stesso e una lettera il giorno dopo, come agli altri Sindaci, dove
comunicava che già Poste Italiane, a livello romano, aveva deciso tutto e lui non poteva più
intercedere e fare nulla. La cosa che più da fastidio di questa vicenda, è anche il fatto che
quest’accordo sia stato, diciamo, condiviso, controfirmato e concertato appunto, con tutte le
organizzazioni sindacali, tutte, con ovviamente Regione Toscana e pertanto, la cosa ci ha fatto un
attimino più che mai incattivire. A quel punto abbiamo, con anche d’accordo con le popolazioni delle
zone più penalizzate e qui vengo un po’ alla polemica, sono ovviamente in questo momento Treppio
nel Comune di Sambuca, Prunetta nel Comune di Piteglio, Pianosinatico nel Comune di Cutigliano,
Avaglio, mi sembra, nel Comune di Marliana, poi abbiamo un'altra zona del Comune di Montale
collina montalese, ma diciamo che su 10 tagli, 10 tagli che, secondo loro, secondo il Direttore e
secondo anche Poste Italiane, appunto, è una cosa limitata, su 10 tagli in Provincia di Pistoia, ben 7
sono tagli sul territorio montano. Il che la dice lunga sulle scelte che non sono derivate,
probabilmente, neppure da economicità e basta, perché dicono da economicità, da dove magari ci
sono maggiori risorse. Secondo me sono dati probabilmente anche soltanto da una... neppure dalla
lettura della cartina geografica, così, senza senso, senza criterio. Al che noi siamo andati dal Prefetto,
abbiamo fatto un incontro con il Prefetto. Il Prefetto ci ha garantito il supporto, ha fatto sì, diciamo,
che la sua voce arrivasse anche alla Regione. La Regione ci ha convocato un incontro, siamo stati ad
un incontro in Regione, divisi per aree, al nostro incontro c’era anche la Garfagnana, la Lunigiana, le
zone, diciamo, dell’alta Toscana, di alta montagna. E la Regione Toscana a dire la verità ha preso
coscienza con determinazione del problema e poi, ha anche scritto una lettera a Poste che dopo vi
leggo, è lo stesso Giurlani ci ha riscritto dopo quest’incontro. In quest’incontro, in poche parole,
abbiamo chiesto come avevamo chiesto anche al Direttore in occasione dell’incontro a San Marcello,
di stare fermi per 100 giorni, di aspettare fine marzo, perché entro fine marzo saremo andati a fare
anche l’Unione dei Comuni, saremo stati in grado anche di avere una visione un pochino più
comprensoriale e di distribuire i servizi un attimino meglio, anche concertati con loro, per poter fare
qualcosa che poteva forse essere migliore anche per poste italiane. Questi 100 giorni sono poi venuti
fuori l’altro giorno anche appunto in sede Regionale, e la proposta appunto, è quella di sospendere
tutto per 100 giorni, ovviamente dove già sono chiusi, e sono già chiusi gli uffici, perché già hanno
cominciato a smantellarli una settimana prima, e la cosa ha dato molto fastidio, già una settimana
prima che ci fosse la chiusura ufficiale si è iniziato a smantellarli. Ma anche quelli smantellati ci siamo
trovati d’accordo tutti i Sindaci che erano presenti a quest’incontro, mi sembra una ventina eravamo,
e anche per quelli smantellati, di rivedere il tutto a gennaio, per area per area, rivalutare un attimino
tutta la situazione. Nel frattempo, abbiamo fatto quella manifestazione e qui appunto viene la nota un
attimino di polemica, la manifestazione concordata con i Comuni vicini, con i Comuni, diciamo,
penalizzati da questo taglio, alla Lima, e a Pianosinatico, perché a Pianosinatico hanno voluto poi
proseguire, perché giustamente, ci sono persone anziane che non potevano scendere la Lima,
abbiamo poi, siamo poi saliti anche con i Sindaci e con, diciamo, gli altri a Pianosinatico per fare una
manifestazione anche lì, una manifestazione civilissima, la quale ci ha dato anche, come dire, ci è
stato anche riconosciuto da parte delle forze dell’ordine che erano tutte schierate e presenti,
veramente una manifestazione civile degna, degna, del maggior senso appunto civico che regna su
questa Montagna Pistoiese. Perché sulla Montagna Pistoiese non si è mai arrivati a fare cose
eclatanti. E forse è anche per questo, la nota un pochino polemica che voglio fare, sono amareggiato,
che magari a volte ci viene calato dall’alto tante decisioni, perché siamo forse anche un pochino
troppo buoni, non sarebbe neppure questo il consesso di area per dire queste cose, ma è vero. È
vero, diciamo, abbiamo questo senso civico forte, che ci porta a protestare sì, ma protestare sempre
in maniera diciamo molto, molto corretta. Mi aspettavo fra l’altro, anche in questa manifestazione,
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Pag. n°3
anche qualcosa di diverso e invece, abbiamo manifestato il nostro dissenso con un centinaio di
persone, con grande appunto, grande senso di responsabilità. Una cosa che ci è dispiaciuta, a me in
modo particolare, che ho notato, è quella che coloro che magari tra qualche mese, tra qualche anno
si troveranno nelle stesse condizioni, non erano presenti. E dico questo perché le persone che erano
presenti erano quelle di Pianosinatico, alcuni di Cutigliano, Treppio, Prunetta, ma anche Frazioni
limitrofe o anche località limitrofe, poi c’era anche il rappresentante della zona di Marliana. Non
c’erano non erano presenti. Allora, ci ha fatto un pochino male, perché ripeto, là dove s’è ridotto da
4 a 2, o dove si è ridotto da 6 a 2, tanto per non fare nomi Gavinana, probabilmente se non è oggi
sarà domani, ma se il trend è questo, poi va a finire che non importa più incatenarsi o fare
manifestazioni di qualche altro tipo, magari occorre avere una visione un attimino più comprensoriale
e scendere un attimino più nel particolare, vedere insieme e fare delle ... per Pianosinatico, Treppio, e
Prunetta questa volta, perché la prossima volta toccherà a Prataccio o a Piteglio, toccherà a Pian
degli Ontani o a Cutigliano, toccherà alla Lima o a Campo Tizzolo. A Campo Tizzolo o a Gavinana.
Alla Lima è già stato toccato, scusate il lapsus. Sicché per dire, questo è importante. Allora, vedete,
quando si dice, la mattina che io sono andato a Firenze, ho misurato da Campo Tizzolo a Pontepetri.
E sono 1.060 metri, dai due uffici postali. Strada pianeggiante, o quasi, una curva, una passeggiata
anche per un anziano che deve andare a riscuotere la pensione, non è Rivoreta-Cutigliano. Non è
Rivoreta-Cutigliano e neanche Prunetta-Prataccio, o Treppio-Taviano, insomma. Allora dico, se si
concertano un attimino le cose a livello comprensoriale, e si vedono un attimino più in generale,
probabilmente si può anche riuscire a fare una razionalizzazione che sia un attimino più attenta, un
attimino più precisa, andando incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini e delle aree più
deboli. Abbiate pazienza per questo sfogo ma veramente questa cosa delle poste mi ha dato un po’
fastidio. Ora cosa viene fuori da questo tavolo, da questa, diciamo, decisione che diciamo la Regione
si è detta disponibile a partecipare ad iniziative e che era non dico consapevole quasi, che i tagli
raggiunti fossero stati anche dei tagli, diciamo, di un terzo, fosse stato anche un risultato, ma noi gli
abbiamo fatto capire che non è un risultato, il risultato è ben altra cosa. È ben altra cosa e chiudere,
magari, forse anche un ufficio in pianura là dove nel raggio di 5 chilometri ci sono 4 o 5. ecco, lì
magari è per una questione di, meramente di raccolta. Però non dovrebbe essere quello lo spirito che
anima anche un servizio come quello di Poste Italiane, che quando si tratta di avere, sono un servizio
pubblico, quando si tratta di dare, sono un servizio privato. E questo non è proprio il caso. Vi leggo
soltanto per, diciamo, puntualizzare e finire l’argomento, le lettere che abbiamo poi ricevuto a
seguito dell’incontro fatto in Regione l’altra mattina. Il Presidente di UNCEM Toscana Oreste
Giurlani ritorna sulla chiusura degli uffici postali alla vigilia dell’ultimo giorno di apertura per i 74
uffici che martedì 18 chiuderanno definitivamente. 74 a livello Provinciale, su circa 200. Dopo un
Piano di razionalizzazione di Poste S.p.A., ha dichiarato Giurlani, che vedeva interessati 198 gli uffici
di cui 172 da chiudere, 172 da chiudere in un primo momento, dopo mesi di battaglie grazie al lavoro
fatto con la Regione, si discute solo i 64 e gli altri 58 ci saranno riorganizzazioni, ovvero, riduzione
di orario. Ma gli sportelli resteranno aperti e funzionanti. È anche vero che le prospettive, è un inciso
qui, che le prospettive avanzate in occasione dell’incontro in Regione, furono quelle di fare un
servizio civile, un Ecco Fatto, è un sistema che può dare dei risultati, ma non per esempio per
riscuotere la pensione, per i servizi, diciamo, da dove corrono i soldi. Oppure con degli sportelli
itineranti, anche questa è una cosa un pochino forse utopistica, oppure furono fatte delle ipotesi di
fare degli accordi e, diciamo, delle convenzioni con le BCC con le Banche di Credito Cooperativo, il
Monte dei Paschi, furono avanzate varie proposte. Pensate Larderello è chiuso. È chiuso l’ufficio di
Larderello, area, diciamo, Comune, area dove c’è, diciamo, il Comune più famoso per la produzione
di energia rinnovabile ... energia rinnovabile. Questo, diciamo, la dice tutta su una scelta che forse è
un pochino scriteriata, come dicevo prima, Pontepetri, perché Prunetta e non Prataccio che è a metà.
C’è Prutello e c’è Prunetta, in mezzo c’è Prataccio. Perché non prataccio e sì Prunetta. Ecco, sono
tutte delle scelte probabilmente veramente senza nessuna logica e criterio. Con poste S.p.A. dice
ancora Giurlani non è stato possibile alcun dialogo, su quali uffici postali chiudere e quali no, ma ciò
che con la Regione abbiamo fatto in questi mesi di battaglia, è limitare il danno, cercando il più
possibile di ridurre il numero generale delle chiusure, di fronte ad un piano scellerato di Poste,
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l’impossibilità di entrare del merito delle singole situazioni. Possiamo dire di avere raggiunto un
grande risultato complessivo, perché il numero di chiusure è drasticamente ridotto. Questo risultato,
come dicevo prima, non è raggiunto. Comunque, è anche questo un risultato modesto. Esprimo un
ringraziamento alla Regione per la presenza di impegno a questa battaglia, aggiunge Giurlani,
consapevole del fatto che è stato fatto quello che era possibile e decisioni unilaterale di Poste. Ora
andremo avanti con lo sportello di Ecco Fatto un servizio di UNCEM e Regione, che utilizzando i
ragazzi del servizio civile, andrà gradualmente ad effettuare anche i servizi postali con i Comuni che
verranno chiusi gli uffici. Però qual è il discorso che dicevo prima? Che questi Ecco Fatto non
potranno sopperire a tutti i servizi, questo non c’è dubbio. Invece, la lettera che è scaturita, piuttosto
dura, da Poste Italiane fatta da Enrico Rossi Presidente della Regione, appunto, su nostro invito
dell’altra mattina, quando eravamo giù, fra la Regione Toscana e Poste Italiane sono intercorse
relazioni nel tentativo di limitare le conseguenze relative a decisioni di chiusura di gran numero di
uffici postali, particolarmente nelle zone più disagiate della nostra Regione. Oggi a seguito
dell’incontro con una delegazione di Comuni colpiti da questa chiusura, sono emerse critiche serie
alle modalità con cui Poste Italiane si è rivolta ai Comuni, e alle ripercussioni che la soppressione del
servizio avrà nei loro territori. I Sindaci intervenuti hanno disapprovato sia nel merito che nel metodo
la decisione unilaterale e tardivamente comunicata alle Amministrazioni locali interessate di
procedere alla chiusura. Nel corso dell’incontro sono state evidenziate anche le negative
conseguenze che ricadranno sugli abitanti, basti pensare agli anziani che vivono nei territori montani.
Alla luce di tutto questo, sarebbe opportuno rinviare la chiusura degli uffici per consentire in questa
realtà di poter verificare insieme alla Regione le possibilità alternative, in modo da evitare o ridurre
disagi ai residenti. In conseguenza di questo esposto, le chiedo formalmente, questo è Rossi che
scrive a Poste, addirittura alle Poste, di prorogare di 100 giorni, come si è detto, la programmazione
del vostro Piano di chiusura degli uffici, in modo da poter verificare e condividere con i Comuni la
possibilità di alcune soluzioni alternative. Bene, speriamo che questa venga accolta, non c’è altro da
aggiungere, c’è solo da dire che a gennaio abbiamo detto che comunque noi non aspettiamo 100
giorni, ma dalla settimana che va dal 10 al ... insomma dal 15 gennaio, ci dovremo ritrovare di nuovo
per appunto, trovare delle soluzioni alternative da proporre a Poste Italiane. Bene, altre
comunicazioni. La bellissima mattinata di stamani, il pomeriggio di ieri, a Pian degli Ontani stamani
con i ragazzi delle scuole per gli auguri di natale, con una partecipazione massiccia, veramente di
tantissima gente, quindi, vuol dire che la comunità è unita, la comunità, diciamo, coesa, la comunità
che sa dare in certi momenti anche delle risposte interessanti, moltissimi anziani, ovviamente, che
avevamo invitato, comunque, queste ecco, sono le cose che ci fanno ancora piacere e rimboccarsi le
maniche per il futuro. Altra cosa. Bene, per quanto riguarda le procedure degli appalti dei lavori in
corso con somma urgenza ecc. si sta procedendo secondo... mi sa che abbiamo fatto due incontri in
Regione, secondo, diciamo, i tempi e di metodi che la Regione ha voluto dare, molto stretti, ma che
comunque nell’ultimo incontro in Regione è un attimino posticipato, avremo tempo entro fine anno
appunto, per avere l’esecutivo, stamani sono già stati presentati in Genio Civile, sono tutti, diciamo,
già approvati. Poi, faremo gli appalti, insomma, del mese di gennaio. Vedremo, cercheremo di fare
gli appalti, anche perché faremo poi una sospensiva nel mese di gennaio-febbraio, per il fatto che
quassù non si può lavorare. Ma comunque, anche questo è stato un buon, diciamo, l’alluvione ci ha
creato non poche difficoltà ma, abbiamo trovato il modo, comunque, anche di, insomma, di portare
delle risorse importanti per far sì che appunto, si possono sistemare diverse situazioni che erano un
po’ più precarie e difficili. Basta. Io con le comunicazioni avrei terminato, non so se ci sono
comunicazioni da parte dei gruppi e dei Consiglieri, vi ringrazio. Consigliere Nesti. >>
Parla il Consigliere Nesti:
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<< Sì, grazie Presidente, un chiarimento. Siccome tutta la questione della soppressione dell’ufficio
postale a Pianosinatico era anche nell’interrogazione che poi avevamo fatto, è stata affrontata nelle
comunicazioni, eventualmente, cioè si interviene in sede di comunicazione al punto successivo. >>
Parla il Sindaco:
<< Direi Consigliere Nesti non lo so, l’avevate predisposta mi pare congiuntamente insieme all’altro
Gruppo. Però visto che Lauri non c’è se la si vuole discutere la si discute, se la si vuole affrontare
ora anche in sede appunto, di comunicazioni mi sembra che sia stato già abbastanza esaustivo il
percorso che ho illustrato. Forse perché non ricordavo neanche l’interrogazione, ma era fra le
comunicazioni e l’ho portato. >>
Parla il Consigliere Nesti:
<< Va bene, quindi, cioè voglio dire, ci si rende conto che era la nostra preoccupazione anche
sottoporre questo problema, poi abbiamo visto che sono state fatte alcune iniziative sia dal Comune,
che congiuntamente con gli altri Comuni. Quindi, si può anche dire due cose in questo momento,
senza poi riaffrontarlo poi nel punto successivo. Riguardo a quello che è stato detto, in seguito anche
alla nostra interrogazione, abbiamo visto che c’è stato, diciamo, un ci siamo mossi anche come
Amministrazione Comunale, però ecco, già da tempo c’erano sentori di questa situazione e se non
ricordo male, circa 5 o 6 mesi fa avevamo sottoposto anche un ordine del giorno al Consiglio,
proprio perché sulla stampa avevamo letto che c’era questa procedura avviata, in corso, da parte di
Poste Italiane per la chiusura di alcuni uffici postali, soprattutto nelle realtà montane e questo ci
preoccupava, in effetti era come pensavamo, anche questo taglio, questa razionalizzazione ci ha
colpiti proprio direttamente. Come diceva il Sindaco, sono stati fatti incontri, sono stati fatti vari,
sono stati, diciamo, fatte varie manifestazioni anche di disapprovazione di questa situazione.
Speriamo che ci sia, che la sollevazione anche che c’è stata, porti a qualche cosa di positivo.
Francamente, non sono, non si può essere ottimisti, visti anche si come si sono determinate le cose.
Certo è che ancora una volta, si va a colpire le zone più deboli del nostro territorio, le zone montane,
com’è successo con questa razionalizzazione, come veniva detto anche prima, la maggior parte degli
uffici colpiti sono nelle zone montane. E questo, sicuramente, contrasta anche con quelli che sono i
dettati costituzionali. L’art. 44 della costituzione dice che si deve, cioè la Legge dispone
provvedimenti a favore delle zone montane. In questo caso invece, si va a fare tutto il contrario. È un
articolo, è un comma dell’art. 44 che credo sia completamente dimenticato, forse perché anche gli
abitanti delle zone montane, sono sempre meno. Però ecco, tutto ciò stride anche con quello che è
stato fatto dalla politica in questi ultimi anni, nel senso che si è voluto privatizzare alcuni di quelli che
sono servizi essenziali per una normale convivenza, civile convivenza e si è puntato tutto, si punta
tutto come d’altra parte fa Poste Italiane, essendo una S.p.A., tutto al business e si sottovaluta, non
si tiene conto delle realtà come le nostre, dove ci sono delle esigenze anche sociali, da tenere in
considerazione. Ecco, questo avviene proprio nel momento in cui appariva sulla stampa che, mi
sembra, c’era 1.000.000.000 di utile di Poste Italiane o là di lì, non mi ricordo bene, e nello stesso
momento si andavano a chiudere degli uffici postali perché non sono redditizi. Quindi, si pensa
soltanto al business stretto e basta, no si pensa a nessun altra cosa. Questo è deleterio, perché questo
vuol dire che non si tiene più conto delle problematiche dei territori, delle persone. E questo è
veramente incredibile. Quindi, io questa cosa qui non l’ho sentita anche in un certo senso ribadire da
nessuna parte. Io credo, forse, sarebbe giusto anche dirla e dirla con forza, perché nel momento in
cui Poste Italiane fa un utile su 1.000.000.000, in un anno vuol dire che comunque deve tenere, può
tenere in considerazione anche delle realtà sociali e delle realtà territoriali che comunque,
rappresentano un vasto territorio e una vasta... e sono un’importanza notevole. Anche perché poi in
questi territori ci sono, se si va sempre più a colpire e a togliere i servizi, ci sono anche dei costi
sociali che si pagano, notevoli, come quello, chiaramente, di un depauperamento, di una sempre
maggiore smobilitazione dei cittadini dal nostro territorio, quindi, un calare della popolazione e
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quindi, anche poi le conseguenze che ci sono per il mantenimento e la tutela del territorio stesso,
perché se non c’è più le persone in un territorio antropizzato come il nostro, chiaramente, poi, si
vanno a creare tutti i problemi che noi sappiamo. E poi ci sono anche dei costi materiali per le
persone che vivono su questo territorio. perché se si tolgono alcuni servizi, chiaramente, per andare a
fruire di questi servizi, si dovrà prendere le automobili, si dovrà recarsi in altri... e questi sono dei
costi che devono essere sostenuti da queste persone. Quindi, anche da questo punto di vista, quando
si fanno delle politiche e si dice di dover combattere l’inquinamento, di dover combattere tante cose,
anche l’ambiente, mantenere l’ambiente, poi invece, si fa tutto il contrario, perché si accentrano
anche i servizi e in questo senso si deve comunque far spostare i cittadini per fruire di questi servizi.
Quindi, ci sono anche questi costi che vanno messi in conto, è chiaro che poi vanno a caduta su
tutto. Magari saranno minimi rispetto... però da una parte si fanno gli utili, e da quell’altra, invece, si
deve spendere di più per mantenere tutta una serie di cose che comunque, i cittadini devono spendere
molto, molto di più. E questo proprio, voglio dire che non è stato nemmeno avvertito, lo diceva
prima il Sindaco, è stato frutto anche questa razionalizzazione, di un accordo fra Poste Italiane e
sindacati. Il testo l’ho qui, è stato firmato da tutti i sindacati, però è stato firmato due mesi fa. Cioè
due mesi fa questi hanno firmato, all’insaputa un po’ di tutti. È anche questo un modo, a mio avviso,
molto scorretto, perché non si informa chi è direttamente sui territori, chi vive direttamente sui
territori, ma si prendono decisioni sulla testa di tutti. Mi sembra che l’accordo sia del 24 ottobre,
verbale del 24 ottobre, seguito dall’accordo del 22 novembre. Quindi, è già due mesi praticamente
che questa cosa era stata sancita e questo mi sembra estremamente grave, e questo io lo farei anche
rimarcare alle organizzazioni sindacali. Non so se questo è stato fatto. No, a mio avviso, stavo
dicendo l’accordo è stato firmato anche con Poste Italiane e la delegazione sindacale Regionale di
tutti i sindacati, che l’accordo è stato firmato, io questa cosa la farei anche rimarcare nei confronti
dei sindacati, perché questa cosa qui è stata fatta sulla testa di tutti, senza nemmeno avvertire se
comunque, avere un confronto con i cittadini o comunque, con chi rappresenta i cittadini, nei territori
colpiti da questi provvedimenti. Quindi, ecco, io credo che questa cosa qui vada fatta pesare anche
nei confronti dei sindacati, perché credo che hanno anche superato quelle che sono le loro
competenze in questo caso, perché hanno pensato soltanto al mero numero del personale di Poste
Italiane, ma non pensano poi al servizio in se stesso. Questo, a mio avviso, è una cosa deleteria.
Questo per quanto riguarda, scusate, l’ho fatta un po’ più lunga, ma credo che era una cosa
praticamente importante. Io credo anche che noi bisogna battersi con ogni forza, perché non si possa
più perdere un servizio nei nostri territori, nei nostri territori montani. E sono anche d’accordo con
quello che diceva il Sindaco, che si deve cercare di condurre queste battaglie in modo unitario.
Chiaramente fa dispiacere, io ero presente alla manifestazione alla Lima, concordo, fa dispiacere
vedere che magari quei cittadini che non sono colpiti da queste, diciamo, razionalizzazioni, non sono
presenti. Però a mio avviso, siamo tutti colpiti, anche se uno non è di Pianosinatico, o uno non è di
Treppio, o di Avaglio. Comunque è la montagna che è colpita. È tutta la montagna. Deve iniziare a,
diciamo, anche a circolare questo concetto in tutti i cittadini, perché è la montagna che viene colpita.
Quindi, si viene colpiti tutti da questo punto di vista. Auguriamoci che anche la Lettera del
Presidente della Regione possa invertire e possa far cambiare idea a poste italiane, anche se credo
che sia abbastanza difficile. Un'altra questione sola che volevo porre, potrebbe essere oggetto anche
di un interrogazione, non lo so, comunque la dico, se mi può essere data risposta. Si Legge sulla
stampa locale on-line, di un mancato conteggio dei canoni BIM negli ultimi 5 anni, è stato fatto in
extremis e che, praticamente, mancano diverse centinaia di migliaia di Euro, perché questo conteggio
non è stato fatto, soprattutto riguardo a nuove centraline che sono state operative in questi ultimi
anni. Non so se queste sono notizie che rispondono al vero, se effettivamente c’è stato in questi
ultimi 5 anni il mancato calcolo dei sovra canoni BIM, o meno. Perché se così fosse, chiaramente,
anche a tutti gli Enti locali della montagna, mancherebbero diverse centinaia di migliaia di Euro in
questo momento, sappiamo quanto siano importanti per la nostra realtà. >>
Parla il Sindaco:
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<< Grazie Consigliere Nesti. Altri interventi? Consigliere Valentini. >>
Parla il Consigliere Valentini:
<< Volevo dire il mio pensiero per quanto riguarda la chiusura di questi uffici postali. Io secondo
me, queste manifestazioni, giuste che siano, queste proteste, però io credo che servivano a poco, o
quasi a niente, perché tanto le poste loro vedono, essendo una S.p.A. sono un po’ diventate Banche
anche loro e guardano i numeri. Loro fanno un operazione e dicono: quest’ufficio postale fa tot
numero di operazioni ci vuole un impiegato per 2 giorni. Loro guardano solo i numeri crudi e basta.
Io invece, secondo me era più giusto e forse un pochino più produttivo, se si fosse fatto un
Comitato, istaurato un Comitato, instaurato un Comitato, di Comitati se ne fanno tanti, uno più o
uno meno. E magari, facendo un pochino leva sulle poste, non minacciando, però dicendo: guardate,
voi chiudete gli uffici postali, ma noi vi si leva i depositi che ci sono nell’ufficio postale. Perché io ho
lavorato 40 anni in Banca e so quanto il Direttore, quanto pesa perdere un conto, perdere un libretto,
perdere un deposito, perdere un certificato. Secondo me, forse, magari, con una Lettera alle Poste,
minacciando appunto, dicendo queste cose, forse, poteva anche sortire un effetto un pochino
migliore. Perché tanto, secondo me, le proteste, hai voglia a protestare, ma tanto credo che sia un
atto folcloristico e basta. >>
Parla il Sindaco:
<< Altri interventi? Sì, Assessore Pistolozzi. >>
Parla l’Assessore Pistolozzi:
<< Per tornare sul discorso delle chiusure postali. Volevo qui riaffermare, siccome sono stato
presente a diverse riunioni, posso affermare che c’è stata una protesta piuttosto elevata da parte di
tutti i Sindaci della montagna che poi, non hanno accettato il discorso che i sindacati, specialmente
che dovrebbero tutelare i lavoratori anche che sono nella montagna, sopra le teste della popolazione
montana, hanno firmato quest’accordo. Io ribadii anche a livello dei Direttori delle Poste Provinciali
ecc. il discorso che noi come montagna, io mi ricordo le passate Amministrazioni, hanno investito
per non fare chiudere Pianosinatico, hanno investito dei soldi pubblici. Io questo qui lo volevo dire
che l’ho portato anche all’attenzione del Prefetto, che questi soldi sono stati sprecati, perché solo da
poco tempo s’erano spesi diversi milioni di Euro, perché siccome era su una direttrice importante,
che non aveva la sicurezza di un ufficio postale, non ci aveva delle strutture e non ci s’è investito.
Però non ne sono tenute conto. Ecco, questa. >>
Parla il Sindaco:
<< Bene, grazie anche all’Assessore Pistolozzi. Ci sono altri interventi? Due chiarimenti su quanto
diceva appunto, anche il Consigliere Nesti. È vero che l’abbiamo da tempo dalla stampa. Noi
abbiamo fatto degli incontri, anche a livello privato, mi sembra fine agosto primi di settembre, il
direttore di Pistoia ci ha contattato ed è venuto nelle varie sedi Comunali a prospettare anche dei
servizi alternativi per le riscossioni, per diciamo, sopperire anche ai nostri servizi istituzionali, ha
fatto delle proposte, diciamo, dei singoli Comuni, proposte per tipo di ... impera, no? Per chi magari
accettava, poteva avere dei vantaggi. Questo noi l’abbiamo accettato fin dall’inizio, dovevamo fare
una cosa insieme e Comune. Poi, invece, sono arrivati questi accordi di livello Regionale con le
Associazioni sindacali, in modo particolare, e le proteste sono valse a poco. Ormai l’indicazione era
questa e dico come avete ripetuto anche voi, che bisogna stare ben attenti e bisogna essere pronti
anche ad eventuali ulteriori diciamo posizioni drastiche nei confronti della montagna, perché
sappiamo per certo, appunto, che quelle riduzioni di orario in alcuni territori, in alcuni uffici,
senz’altro poi di qui a breve potrebbero sfociare in altrettante chiusure. Questo non vogliamo
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assolutamente, diciamo, a questo punto trattare più a livello, né a livello individuale, come abbiamo
potuto fare e male, poco e male, né diciamo, essere soggetti, diciamo a decisioni dall’alto. Pertanto,
abbiamo detto anche al Prefetto che ci confronteremo periodicamente, sia con la Regione che con
appunto la Prefettura e con Poste Italiane, e non intendiamo assolutamente concedere altro. Anzi,
vogliamo che ci sia un ritorno, un passo indietro, da parte di Poste Italiane. Perlomeno per rivedere e
ridistribuire al meglio i servizi sul territorio che, in questo momento sono veramente disservizi che
con i soliti, diciamo, con i soliti costi, con le solite spese, potrebbero dare servizi migliori di quelli
che hanno approntato. Bene. Sulle comunicazioni io penso che non ci sia altro, a questo punto diamo
per scontato anche il fatto... No, devo rispondere per i BIM. Sì. Diamo anche per scontato il fatto
che sulla, diciamo, interrogazione, sulla discussione, sull’interrogazione delle Poste, si salta, pari,
pari. Per quanto riguarda invece, alcune perplessità che aveva il Consigliere Nesti riguardo ai BIM.
Io devo dire che, sì, sì, sulla stampa sono apparsi. Ma è vero, noi come ultima Giunta della Comunità
Montana, mi sembra in primavera, in primavera, abbiamo deciso di rivedere tutto quella che era la,
diciamo, ridistribuzione dei BIM. I BIM sono i Bacini Imbriferi Montani sono una sorta di rimborso,
se si vuol chiamare così, che viene dato ai Comuni rivieraschi, là dove, secondo il bacino, secondo,
anche, diciamo, la potenza diciamo delle centrali installate, grazie all’acqua che decorre su questi
territori. Per farvi un esempio Cutigliano annualmente ha un contributo di circa 90.000 Euro,
distribuiti, diciamo, da Castelnuovo Garfagnana dove ha sede, dove ha sede appunto, quest’ufficio
che poi, in base a questi dati, che sono popolazione, territorio, chilometri di rivieraschi, insomma,
distribuisce questo canone. Bene, era stato posto da alcuni Comuni, in particolare, se non sbaglio,
dal Comune di Marliana, il fatto che in questa, diciamo, spartizione di denaro che arrivava in
Comunità Montana da parte degli Enti Comuni della Montagna Pistoiese, Marliana, in modo
particolare, Marliana, Pescia, e Pistoia che comunque sono, hanno una minima parte di bacino, di
territorio che va sul bacino del Serchio, non avevano mai, da mai, avuto diciamo, nessun tipo di
contributo. Quando invece, gli sarebbe toccata la minima percentuale. Allora noi facemmo, per
essere trasparenti ed essere, diciamo, correttissimi, rifare tutto il Piano all’ufficio Comunità Montana,
siamo in collaborazione con appunto Castelnuovo, per rivedere questa ripartizione. Questa
ripartizione ha avuto modo anche di rendere dei denari a questi tre Comuni che non avevano mai
avuto denari. Solo pochi spiccioli rispetto a quello che hanno Comuni come Cutigliano, San
Marcello, in modo particolare .... >>
fine lato a prima cassetta
inizio lato b seconda cassetta
Parla il Sindaco:
<< .... e abbiamo fatto quest’iniziativa, questa delibera. Fatta questa iniziativa, ci siamo resi conto
che, diciamo, negli ultimi periodi, erano anche sorti degli impianti nuovi e anche delle modifiche agli
impianti vecchi, sia l’ENEL... le potenze erano maggiori, magari, anche in altri impianti che già
esistevano e che già, diciamo, contribuivano, diciamo, con... E allora, è stata fatta una ricerca
piuttosto attenta e sono arrivati, diciamo, come si può dire, ad individuare altre fonti, ovviamente, di
altre centraline, di altre centrali, anche più piccole, che magari, devono pagare questi oneri. E
abbiamo messo proprio... sono andati a ruolo. Cosa spiacevole invece, è successa di recente con
l’approvazione del Bilancio della Comunità Montana. Perché nonostante che noi avessimo deliberato
già a maggio questa ripartizione e come avveniva questa ripartizione attraverso tutti i Comuni
rivieraschi, con, diciamo, il commissariamento poi, è stato deciso che questi, diciamo, introiti, che da
sempre arrivavano in Comunità Montana e da sempre arrivano all’Unione dei Comuni e alle
Comunità Montane, ma poi vengono ridistribuiti tra i Comuni, in base a questi criteri che sono criteri
di una Legge nazionale, di una Legge nazionale, non sono criteri della Provincia di Pistoia e della
Regione Toscana. In base a questo, invece, loro se ne sono avocati perché hanno, come si può dire,
attraverso una determina e poi, non se delibera o meno, dichiarato che sono risorse che spettano
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all’Ente Comunità Montana in liquidazione. Noi abbiamo fatto una lettera, lettera congiunta, tutti i
Sindaci, partiva proprio da Cutigliano l’iniziativa, da noi, il primo firmatario è il Comune di
Cutigliano, abbiamo fatto una lettera circa un mese e mezzo fa, una lettera che ha avuto un mese di
tempo per ... perché il Sindaco di Pistoia, è stata un po’ lunga, insomma, comunque, in un mese
siamo riusciti ad avere le firme di tutti i Sindaci, di tutti Sindaci e abbiamo mandato questa lettera
sulla quale richiedevamo, in base alla determina delibere a suo tempo prese, diciamo, in base alla
Legge ecc. ecc. che questi denari fossero comunque, diciamo, devoluti alle Amministrazioni
Comunali. E ancora non abbiamo avuto risposta scritta. Infatti, ancora non abbiamo avuto risposta
scritta. Aspettiamo fiduciosi che ... perché fra l’altro noi abbiamo a Bilancio questi soldi, perché non
è che ne possiamo neppure fare tanto facile a meno. Bene. Passiamo al punto allora n°5 a questo
punto, il 3, scusate, il n°3, diciamo, passiamo al 4 perché abbiamo già discusso delle Poste. Io a
questo punto mi devo scusare, mi sono dimenticato prima, per l’assenza di oggi l’Assessore
Gonfiantini e il Consigliere Marina Bacci e devo anche appunto, vedo che la nostra Consigliera
Ceccarelli Marzia che ha un impegno importante per la scuola, un incontro di Collegio per la scuola e
deve, diciamo, lasciarci in questo momento. Devo comunque ringraziarla per avere voluto
partecipare, perlomeno, alla prima parte. Passiamo allora al punto n°4 che è:
Il punto n. 3 all’Ordine del Giorno: “Interrogazioni: a) “Soppressione Ufficio Postale di
Pianosinatico” presentata congiuntamente dai Gruppi Consiliari “Democratici e Progressisti” e
“Insieme oltre le parole””, non viene trattato in quanto già discusso nella deliberazione n. 42
“Comunicazioni della Presidenza”, per cui la numerazione viene di conseguenza aggiornata.
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Il presente verbale, previa lettura ed ai sensi dell’art.25 c.5 dello Statuto comunale, è come appresso approvato e
sottoscritto:
IL SINDACO
F.to Ceccarelli Carluccio
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Dr. Claudio Sbragia
_______________________________________________________________________________________________
PUBBLICAZIONE
Copia della presente deliberazione viene
pubblicata all’Albo Pretorio del sito internet del Comune
(www.comune.cutigliano.pt.it) dal ____________________ e vi rimarrà fino al ____________________ , per 15 gg.
consecutivi ai sensi dell’art.124, 1° comma, del D.Lgs.267/2000
L’UFFICIO DI SEGRETERIA
_______________________________________________________________________________________________
Per copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.
Cutigliano ___________
L’UFFICIO DI SEGRETERIA
________________________________________________________________________________________________
ESECUTIVITA’
[X] La presente deliberazione è divenuta esecutiva ex art.134 comma 3 D.Lgs.267/2000
[ ] La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente esecutiva ex art.134 comma 4 D.Lgs.267/2000
Cutigliano, ___________
L’UFFICIO DI SEGRETERIA
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Si trasmette copia della presente deliberazione per i provvedimenti di competenza a:
[X]
[X]
[ ]
[ ]
[ ]
[ ]
[X]
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[ ]
- Servizio Affari Generali
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- Servizi Tecnici
- Servizio Finanze e Bilancio
- Servizio Polizia Municipale
- Segretario Generale
- Capigruppo consiliari
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- Altri:
Cutigliano, ___________
L’UFFICIO DI SEGRETERIA
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