2
2004
marzo
Numero 2 - Anno 2 - marzo 2004 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/B L. 662/96 - D.C.I. Padova
In caso di mancato recapito restituire all'Ufficio di Padova CMP
Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio dei Geometri
della provincia di Padova
il futuro della professione
2-3
15
L’esame di Stato
di Ivano Slaviero
I corsi di formazione
nuove normative
5
8 MARZO 2004
SEMINARIO SUL CONDONO EDILIZIO
SALA CONGRESSI CASSA DI RISPARMIO
SARMEOLA DI RUBANO
Condono edilizio
di Chiara Cattani
8
Pregeo 8
di Simonetta Ceconello
11
Demolizioni e ricostruzioni
marzo 2004
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
1
2/2004
FOTO DI COPERTINA
Pontelongo, il nuovo ponte sul Bacchiglione
inaugurato il 29 novembre 2003.
Foto di Simonetta Ceconello
Bimestrale ufficiale di informazione
del Collegio dei Geometri della provincia di Padova
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Pitagora
Presidente
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Segretario
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Geom. Roberto Rossetto - [email protected]
Geom. Carlo Svegliado - [email protected]
Geom. Gianni Tasinato - [email protected]
Geom. Franca Varotto - [email protected]
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Direttore
Ivano Slaviero
Referente per il Collegio
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Direttore responsabile
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Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003
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della spedizione della rivista.
Numero chiusto in redazione il 10 febbraio 2004
Sommario
Delude l’esame di stato 2003
Proposte per rendere più proficuo il praticantato
di Ivano Slaviero
Sviste tecniche e difficoltà nella scrittura
Considerazioni di un commissario d'esame
2
3
Perché quei quaranta euro in più
I motivi dell’aumento della tassa di iscrizione 2004
di Ivano Slaviero e Francesco Zanin
4
Condono edilizio: interpretazioni in contrasto
Difficoltà di applicazione di una legge non conclusa
di Chiara Cattani
5
Pregeo 8 è attivo dal 16 febbraio
Il nuovo software per il catasto dei terreni
di Simonetta Ceconello
8
La perizia dell'UTE non è una prova
Innovativa sentenza della Cassazione civile
di Mario Sartori
Chiarimenti su demolizioni e ricostruzioni
Una circolare del Ministero delle Infrastrutture
Nuove norme sull’edilizia
I provvedimenti della finanziaria 2004 per l’edilizia
10
11
13
Una legge essenziale che si adatti al territorio
Una riflessione sulla bozza di legge urbanistica regionale
di Gianfranco Magro
I corsi di formazione continua
Programmazione prevista ad Agripolis, Legnaro
La Bacheca di febbraio
14
15
17
Informazioni
Tetti fotovoltaici: bandi regionali 2003
Geoweb lancia il contratto “Zero Canone”
Varianti al Piano Regolatore Generale
Nuovo logo: nessun bozzetto idoneo
Sconfinamenti: 90 giorni per procedere all'acquisto
Notizie varie
I servizi del Collegio
Esame di Stato 2003: gli abilitati
18
19
20
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
2
marzo 2004
EDITORIALE
L’ultimo esame di stato
ha rivelato
in molti candidati
formazione carente
e scarso profitto
ricavato dal periodo
di pratica.
di Ivano Slaviero
presidente
Delude l’Esame di Stato 2003
ma ancora di più il praticantato
S
i è conclusa lo scorso mese di dicembre, per il
18° anno consecutivo, la sessione per gli esami
di abilitazione all’esercizio della libera professione, che si svolge, come noto,
secondo le norme dettate dalla
legge 75/85. Nel Collegio di Padova i candidati erano 227, hanno superato le prove 119 colleghi, cioè il 52 per cento. Tuttavia
numeri e percentuali sono poco
significativi a fronte di una situazione che già da
parecchi anni si è delineata come preoccupante
sotto il profilo della preparazione degli esaminati.
Generalizzare non è mai bene e quindi va sottolineato che non mancano i casi di candidati che hanno
brillato per le loro conoscenze nell’ambito della professione, ma complessivamente la formazione si
presenta ben al di sotto della sufficienza.
Le prove scritte, come per gli scorsi anni non
particolarmente impegnative (pubblicate su “Pitagora” n.1 /2004 n.d.r.). Il più delle volte altro non sono
che la riproposizione delle prove degli esami di maturità, prove prettamente scolastiche; d’altronde le
commissioni nazionali presso il ministero della Pubblica Istruzione che predispongono i testi sono le
medesime. Forse un’azione più incisiva da parte dei
nostri organi nazionali di categoria per una rappresentanza professionale all’interno di tale commissione sarebbe opportuna. Inoltre le prove scritto-grafiche si svolgono con attrezzature non aggiornate (righello, squadrette, compassi, tavoletta con parallelografo) senz’altro al di fuori della normale attrezzatura oggi esistente in qualsiasi studio professionale.
Nel suo complesso l’esame ha rivelato lacune
anche su argomenti trattati durante il corso di preparazione organizzato dal Collegio. Solo 60 dei 104
corsisti hanno superato le prove finali. Evidentemente, come già verificatosi in passato, allo sforzo ed
impegno del Collegio per l’organizzazione dei corsi
non vi è forse stato altrettanto impegno e interesse
da parte dei praticanti.
Ma l’analisi non può essere così sommaria e
richiede riflessioni a più ampio raggio analizzando
nel complesso il percorso formativo professionale
dei praticanti e prima ancora dei diplomati geometri.
Negli Istituti per Geometri si riscontrano infatti le
prime smagliature nei programmi prettamente nozionistici, poco aderenti alla realtà lavorativa. Va
detto che l’Istituto diploma “geometri” e non “geometri professionisti”, tuttavia una maggiore aderenza alle discipline poi applicate non sarebbe del tutto
inopportuna. Da tempo il Collegio di Padova ha
avviato progetti con percorsi formativi da svolgere
negli Istituti, proprio perché gli insegnamenti della
scuola sono insufficienti dal punto di vista professionale. La maggiore sinergia che ultimamente si è
creata tra mondo professionale e della formazione,
anche con la nascita del corso di laurea, speriamo
possa produrre nuove occasioni di collaborazione.
Ma è soprattutto l’istituto del praticantato che va
rivisto. Il periodo preposto all’acquisizione della professione è ormai uno strumento obsoleto e a volte
dannoso per chi lo pratica in ragione dell’inutilità,
con conseguente perdita di tempo, che molte volte
lo contraddistingue. Troppi sono gli studi - in particolar modo di architettura e ingegneria (oltre il 60
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
marzo 2004
3
GLI ESAMI DI STATO
per cento) - che si avvalgono dei praticanti solo come operatori Cad, che altro non sono che i vecchi
“lucidisti”. Molti professionisti si occupano esclusivamente di impianti, di strutture, di arredamento
d’interni...; a volte il praticante ha solo mansioni impiegatizie. Troppo spesso, anche per mancanza di
tempo, l’aspirante geometra non è seguito nella preparazione di un polivalente bagaglio professionale di
discipline.
Il praticantato è regolato dalla legge 75/85:
vent’anni sono oramai passati dalla sua entrata in
vigore e si sentono. Non vi è per ora la prospettiva
di mettere mano a questa legge, ma vi è la possibilità da parte nostra di incidere maggiormente per un
miglioramento di questo istituto. Quanto prima il
Consiglio Nazionale dovrà pronunciarsi circa la
modifica delle direttive che permettono lo svolgimento del praticantato in studi tecnici affini alla
nostra professione (es. di architettura e ingegneria),
verso i quali attualmente i Collegi, preposti alla verifica dell’avvenuta pratica, non possono di fatto agire.
Da oltre quattro anni come Collegio abbiamo avvia-
to scrupolosi controlli sulla effettiva pratica svolta
ed attestata dalle relazioni semestrali depositate
presso di noi, verificandone la veridicità ed incidendo per una preparazione più precisa sugli argomenti che riscontriamo lacunosi.
Questa tuttavia non è un’azione sufficiente e l’obiettivo che ci pare più opportuno raggiungere a
breve è quello di una selezione e certificazione degli
studi tecnici idonei a formare nuovi geometri, operando magari nel corso del biennio una rotazione tra
diverse strutture che trattano problemi e pratiche diverse. Importante potrebbe essere infine l’introduzione della figura del tutor. Parallelamente va affinato lo
strumento dei corsi organizzati dal Collegio, verso
cui l’interesse e la frequenza vanno aumentando.
L’ultima annotazione riguarda i praticanti stessi
che troppo spesso non sono a conoscenza o non sono coscienti che il praticantato è il primo passo verso la libera professione. Manca a volte una responsabilità soggettiva, quella forma di volontà e intraprendenza che poi sarà alla base della loro futura
professione.
Sviste tecniche e difficoltà
nella scrittura e ...nel pensiero
L’autunno scorso mi si è presentata l’occasione di partecipare alla sessione di esami di Stato
per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di geometra, in qualità di commissario libero professionista. Sono subito
stato attratto dall’idea di poter
verificare in prima persona cosa
fosse cambiato, nei vent’anni trascorsi dal mio diploma, nella
preparazione dei giovani diplomati che intendono avviarsi alla
libera professione di geometra.
Mi presentai il giorno della
prima prova scritta, nella sede
della commissione assegnatami,
e subito venni a sapere che i
candidati, per la provincia di Padova, erano più di duecento,
suddivisi in quattro commissioni
dislocate nei vari istituti per geometri della provincia. Inevitabilmente tornai indietro con la mente ad una quindicina di anni prima quando partecipai, come candidato, ad una delle prime sessioni d’esame di Stato; allora,
nell’unica commissione per la
provincia di Padova, erano presenti circa una ottantina di candidati, quindi poco più di un terzo
di quelli odierni. Subito pensai
che l’interesse dei giovani per la
nostra professione fosse fortemente aumentato a scapito di
qualche altro indirizzo di studio.
Questo era in me giustificato dal
fatto che una serie di eventi quali
nuove leggi in materia di edilizia,
mutate situazioni socio economiche del nostro paese e l’aumentata sensibilità per l’ambiente ed
il territorio che ci circonda, poteva aver creato opportunità di
crescita professionale e nuovi
spazi di lavoro per i giovani.
Mi aspettavo perciò di trovarmi di fronte a candidati molto
motivati, pronti ad inserirsi in
una realtà di lavoro professionale sicuramente molto più favorevole del tempo in cui io mi avviavo all’esercizio della libera professione.
Purtroppo già dalla correzione dei compiti scritti mi accorgevo che molti giovani candidati
non avevano le idee chiare su
come potesse essere la libera
professione; una cosa che mi ha
colpito in merito ai compiti scritti, a parte alcune lacune tecniche,
è stata la scarsa capacità di sin-
tesi nella stesura degli elaborati
e la difficoltà di espressione nelle
relazioni tecniche; in breve una
sorta di disordine mentale che
regna in non pochi candidati liberi professionisti. Questo fatto dovrebbe essere preso seriamente
in considerazione sia da noi professionisti, quando abbiamo in
studio qualche praticante, che
dai professori degli Istituti tecnici, date anche le non poche “sviste” nelle materie tecniche, ed
una non spiccata capacità di comunicazione dimostrata dai candidati.
Dopo aver vissuto questa esperienza da commissario d’esame, penso che sia opportuno rivedere il percorso formativo degli aspiranti liberi professionisti
con particolare riguardo al periodo di praticantato previsto.
Occorrerà selezionare
e certificare
gli studi tecnici idonei
a formare nuovi geometri.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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marzo 2004
VITA DI COLLEGIO
L’aumento della tassa
di iscrizione 2004
spiegato
dal presidente Slaviero
e dal consigliere Zanin.
IVANO SLAVIERO
PRESIDENTE
FRANCESCO
CONSIGLIERE
Perché quei quaranta euro in più
A
volte bisogna operare
delle scelte “impopolari”
ma necessarie per far decollare progetti e iniziative rivolte alla sempre maggiore
qualificazione della categoria.
L’aumento della tassa d’iscrizio-
ne rientra tra queste scelte.
Alcuni colleghi hanno chiesto
delucidazioni in merito alla richiesta del pagamento di quaranta euro supplementari (pervenuta con lettera del Consigliere Tesoriere del 20 no-
vembre 2003 e relativo bollettino MAV). Descriviamo le ragioni e gli obiettivi di questa operazione con un articolo del presidente Ivano Slaviero e con
una lettera aperta del consigliere Francesco Zanin.
a tempo il Collegio che presiedo ha scelto di
fare il massimo sforzo per favorire l’aggiornamento della categoria. Sebbene la legge professionale non lo dica espressamente, non vi è dubbio
che i Collegi ed i loro Consigli abbiano il compito primario di adoperarsi per la tutela e la valorizzazione
della intera categoria di Iscritti. In ragione di questo
quasi obbligo, oltre all’attività corrente abbiamo organizzato negli scorsi mesi quattro incontri in altrettanti
centri della Provincia rivolti agli iscritti per dibattere
sia sul nuovo Testo Unico dell’Edilizia sia le nuove iniziative del Collegio in tema di formazione. Il tutto con
uno sforzo non indifferente, in relazione alle nostre
sostanze economiche ed energie a disposizione.
Anche la decisione del Consiglio di istituire il
Corso di Laurea triennale va collocata in questo contesto, in linea tra l’altro con le strategie e gli indirizzi nazionali. Né vi è dubbio in merito alla necessità
di un tale Corso di laurea per la tutela della categoria. Come sappiamo benissimo tutti, da sempre è
vivo il dibattito in merito ai limiti della nostra competenza professionale, dibattito teso di fatto a limitarla. Alla stessa maniera è noto che in tutti i Paesi
europei, membri presenti o futuri dell’Unione, i geo-
D
metri sono professionisti laureati.
Di fronte ad un pericolo attuale di scomparsa o
declassamento della categoria, non vi è altro rimedio che l’aggiornamento e la qualificazione professionale attraverso tutti gli strumenti che la legge
mette a disposizione e/o comunque di autoregolamentazione, vedasi Ragionieri, Dottori Commercialisti, Consulenti del Lavoro. Così ha da tempo deciso
il Consiglio che, con non poche difficoltà, ha concretizzato a Padova il Corso di Laurea per la professione di geometra, aperto non solo ai semplici
diplomati, bensì anche ai propri iscritti già professionisti abilitati.
Ma vi è di più. Il Corso di Laurea è solo una
parte della Convenzione stipulata con la Facoltà di
Agraria dell’Università di Padova che, oltre a questo,
prevede anche un programma di formazione professionale continua per i professionisti già abilitati
(si vedano i corsi programmati per l’anno 2004, a
pagina 15). Pertanto l’adeguamento della quota non
va a coprire solo il Corso di Laurea, ma introduce
un nuovo sistema di aggiornamento professionale
potenziato per gli iscritti al Collegio dei Geometri di
Padova il cui inizio è previsto per quest’anno.
C
che trae spunto dalla formalità della richiesta stessa
per poi, sotto sotto, contestarne la sostanza., cosa
ben più grave.
È il caso quindi di ribadire ancora una volta che
quanto richiesto rientra nella più vasta consistenza
della formazione della nostra categoria, una formazione volta a conservare la professionalità in tutti
quei settori già di nostra competenza e ad acquisirne altri che rappresentano nuovi orizzonti professionali. Chi pertanto non coglie questo particolare momento di emergenza straordinaria, chi è lontano dagli atti di categoria e quindi disinformato, chi continua ciecamente a coltivare il proprio orticello, chi
peggio, per tornaconto, alimenta inutili e strumentali polemiche, porta, in questo momento, grave danno
alla categoria. Tutto il resto, in questo momento, è
pura illazione e pura e semplice chiacchiera.
Resta invece il doveroso ringraziamento alla
stragrande maggioranza dei Colleghi che hanno
risposto con il loro contributo a quelle poche note
stonate per le quali, facendomi prendere la mano, ho
dato immeritata risonanza.
ZANIN
apita, non di rado, nel nostro agire quotidiano
che iniziative intraprese nella più sicura certezza della loro bontà, vengano da qualcuno
travisate e censurate. Chi è avvezzo a decidere, a
costruire a creare a lavorare, troverà quindi prima
o poi, presto o tardi, chi esternerà i suoi se, i suoi
ma, i suoi distinguo. Buon senso imporrebbe di
ignorare; a volte però la voglia di chiarire, di rispondere di controbattere a quanto di sbagliato sta nei
contenuti di chi censura il nostro operato, prevarica
e ci prende la mano.
Quanto in premessa per richiamare l’attenzione
dei colleghi sulla recente richiesta di contributo a
fronte di un’emergenza contabile non prevista in
sede di bilancio preventivo, riconducibile alla nostra
formazione universitaria; più terra terra, il riferimento è a quei quaranta euro recentemente richiesti per
completare l’iter finanziario del corso universitario
che ridisegna il nostro futuro professionale.
Qualcuno, pochi per la verità, ha trovato il modo
di contestare la richiesta in quanto, pare di capire,
non chiara e anche immotivata. Una critica, quindi,
marzo 2004
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
5
CONDONO EDILIZIO
Interpretazioni in contrasto
I
l condono delle opere abusive sembra più una
corsa ad ostacoli che una certezza data dall’emanazione di una legge dello Stato, unico riferimento attuale. Infatti nei confronti di questa
legge per prime si sono opposte le Regioni Toscana, Marche e Campania con un ricorso al quale la Corte Costituzionale dovrà rispondere non
prima del 24 marzo 2004. Mentre l’11 maggio si
svolgerà l’udienza pubblica per l’esame di merito
dei ricorsi di altre 4 regioni: Emilia-Romagna,
Friuli Venezia Giulia, Umbria e Basilicata. Ed allora, dunque, viene legittimo parlare di slittamento
dei termini già ipotizzato anche dal Governo.
Ma non basta. La legge ha demandato alle
Regioni, entro 60 gg. dal 30 settembre 2003, l’adozione di provvedimenti in materia di aumenti
dell’oblazione, di aumento degli oneri concessori
ma anche di ammissibilità delle tipologie di
abuso 4,5,6 (restauro e risanamento, anche in
zona A, e manutenzione straordinaria).
Va da sé che alcuni consigli regionali hanno
deliberato norme che mirano al depotenziamento
dei contenuti legislativi attraverso il ridimensionamento degli introiti e/o il ridimensionamento
volumetrico, attraverso l’esclusione del reato am-
ministrativo rispettando, con il pagamento dell’oblazione, l’estinzione del reato penale, ovvero recependo la sanatoria solo per opere conformi alla
disciplina urbanistica vigente come previsto del
Testo Unico dell’edilizia.
Ma ci sono altre regioni ancora assenti, ad esempio il Veneto, per il quale pare esserci un disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale
ma non ancora licenziato dal Consiglio. Non diamo anticipazioni, sicuramente quando darete lettura a questo articolo, molte di queste indicazioni saranno superate.
Siamo disorientati anche noi professionisti
nel dare suggerimenti ed indicazioni ai nostri
clienti ma in queste condizioni non siamo in
grado di fornire maggiori dati.
È forse invece il caso di domandarsi perché
sprecare tempo e fiato per convincere spesso i
clienti a non commettere abusi quando lo Stato
tollera, legittima e legalizza le trasformazioni
dell’Italia intera. Infatti è seccante assistere, in
tempi successivi, a dichiarazioni di personalità di
livello nazionale dove la colpa o il merito del disordine urbanistico di periferie di città o di spezzoni di paesi sia sempre dei geometri.
Disegno di legge per l'applicazione del condono edilizio nel Veneto
La Giunta regionale, su relazione dell'assessore al territorio Antonio Padoin, ha predisposto
un testo di legge che definisce e precisa la disciplina in materia di condono edilizio per il territorio veneto, in base a quanto previsto dalla recente normativa statale In pratica la Regione ha ritenuto opportuno intervenire per meglio precisare
l'ambito di applicazione della disciplina statale e
le modalità di rilascio del titolo edilizio in sanatoria. Per quanta riguarda l'esistenza del fenomeno abusivo nel Veneto le rilevazioni Indicano
comunque che è relativamente modesto e per lo
più collegato ad interventi diretti al cambio di
destinazione d'uso su immobili già esistenti.
In particolare, la proposta della Giunta regionale, trasmessa ora al Consiglio per l'approvazione, amplia l'ambito delle opere da sanzionare
estendendolo anche agli interventi di restauro,
risanamento conservativo e di manutenzione
straordinaria che consistono in interventi di
minor impatto da un punto di vista ambientale,
ma che comunque sono espressione di comportamenti vietati dall'ordinamento. Inoltre, il disegno di legge tutela il territorio recependo il divieto di sanatoria per le opere abusive realizzate in
zone con vincolo di inedificabilità e recepisce
tutte le limitazioni già previste dalla legislazione
statale, allargandole anche ai siti di archeologia
industriale tutelati dalle norme tecniche di attuazione del PTRC.
Infine, rispetto a quanto previsto dalla normativa statale viene disposto l'aumento dell'oblazione (10% in più) e degli oneri di concessione
(50% in più) per le opere oggetto di intervento
sanzionatorio, anche alfine di contenere il ricorso
ai provvedimenti di sanatoria e di dare maggiori
risorse alle amministrazioni comunali che
dovranno successivamente intervenire per riqualificare il territorio interessato dalle sanatorie
autorizzate.
Le difficoltà
di applicazione
di una legge che
non è ancora
pienamente operativa
e contrasta
con le autonomie
regionali.
di Chiara Cattani
consigliere
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
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marzo 2004
CONDONO EDILIZIO
Scadenza delle domande:
31 marzo 2004.
Versamento prima
della presentazione
della domanda.
MODALITÀ
DI PRESENTAZIONE
Le richieste di condono, a firma degli aventi
titolo e con l’attestazione del pagamento dell’oblazione, vanno presentate entro il 31 marzo
2004 ai comuni di appartenenza.
Alla domanda va allegata la documentazione
indicata al comma 35, e precisamente:
una dichiarazione del richiedente, con allegata
documentazione fotografica, dalla quale risulti la
descrizione delle opere per le quali si chiede la
sanatoria;
SE L’OPERA
nel caso che le opere da sanare abbiano volumetria superiore a 450 mc, una perizia giurata
sulle dimensioni e sullo stato delle opere, ed una
certificazione redatta da un tecnico abilitato all’esercizio della professione (es. geometra) attestante l’idoneità statica delle stesse;
le attestazioni dei versamenti da effettuare
prima della presentazione della domanda.
Entro la fine di settembre 2004 la pratica va
integrata con l’accatastamento dell’immobile, la denuncia ICI e denuncia ai fini dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per l’occupazione suolo pubblico.
È SU UN ’AREA DI PROPRIETÀ DELLO
In tale caso è necessario indicarlo nella domanda da presentare al Comune competente,
oltre ad attivarsi presso l’Agenzia del Demanio
per verificare la disponibilità dello Stato a procedere alla cessione (onerosa) a titolo definitivo o
di “locazione” di tale area con procedura di vendita da effettuarsi entro il 31 dicembre 2006.
STATO
A questo scopo è necessario presentare
presso la filiale territorialmente competente
dell’Agenzia del Demanio un’apposita domanda, e
versare all’erario una somma a titolo di indennità
per l’occupazione pregressa delle aree (calcolata
per un periodo non superiore a 5 anni).
Contestualmente alla presentazione di tale domanda, all’agenzia del Demanio deve essere fornita anche copia della documentazione precedentemente elencata consegnata al comune.
La disponibilità alla cessione dell’area o a
mantenere l’opera sul suolo appartenente al demanio sarà espressa dall’agenzia del Demanio
territorialmente competente entro il 31 dicembre
2004.
Il prezzo di acquisto delle aree appartenenti al
patrimonio disponibile è determinato applicando i
parametri di cui alla Tabella B allegata al provvedimento ed è corrisposto in due rate di pari importo scadenti, rispettivamente, il 30 giugno
2005 e il 31 dicembre 2005.
Il provvedimento formale di riconoscimento
del diritto al mantenimento dell’opera sulle aree
del demanio dello Stato e del patrimonio indisponibile, rilasciato dalla competente agenzia del
Demanio, è riconosciuto per una durata massima
di anni venti, a fronte di un canone commisurato
ai valori di mercato.
8 MARZO 2004 - SEMINARIO SUL CONDONO EDILIZIO
Il Collegio dei Geometri di Padova organizza
lunedì 8 marzo 2004, alle ore 15.30
nella Sala Congressi della Cassa di Risparmio di Sarmeola di Rubano
Il telerilevamento satellitare
può fornire indicazioni
sugli abusi edilizi.
un seminario dedicato al Condono edilizio.
Relatori:
- ing. Armandino Stoppa, caposettore edilizia privata del Comune di Padova
- avv. Giovanni Maffei, consulente del Collegio dei Geometri
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
marzo 2004
CONDONO EDILIZIO
TIPOLOGIA DELL'ABUSO
OBLAZIONE
euro/mq
per immobili
non residenziali
euro/mq
per immobili
residenziali
Tipologia 1
Opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo
edilizio e non conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici
150,00
100,00
Tipologia 2
Opere realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo
edilizio ma conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni
degli strumenti urbanistici alla data di entrata in vigore del presente provvedimento
100,00
80,00
Tipologia 3
Opere di ristrutturazione edilizia come definite dall'art. 3 comma
1 lettera d) del Dpr 6 giugno 2001 n. 380 realizzate in assenza
o in difformità del titolo abilitativo edilizio
80,00
60,00
Tipologia 4
Opere di restauro e risanamento conservativo come definite dall’art. 3 comma 1 lettera c) del Dpr 6 giugno 2001 n. 380 realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio nelle zone omogenee A di cui all’art. 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968 n. 1444
Tipologia 5
Opere di restauro e risanamento conservativo come definite dall'art. 3 comma 1 lettera c) del Dpr 6 giugno 2001 n. 380 realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio
forfait
3.500,00
forfait
1.700,00
Tipologia 6
Opere di manutenzione straordinaria come definite dall’art. 3 comma 1 lettera b) del
Dpr 6 giugno 2001 n. 380 realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio, opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume
Le somme dovute a titolo di oblazione devono essere così versate tramite Conto Corrente Postale n°
255000 intestato a Oblazioni Abusivismo Edilizio:
- il 30% entro il 31 marzo 2004 (data ultima per la
presentazione della domanda) nella misura minima
forfait
516,00
di 1700,00 euro oppure integralmente qualora l’importo risultasse inferiore alla misura minima
- le altre due restanti rate, del 35 % ciascuna,
dovranno essere versate rispettivamente entro il 30
giugno e il 30 settembre 2004.
ANTICIPAZIONE DEGLI ONERI DI CONCESSIONE
In base alla popolazione del Comune in cui è stato fatto l'abuso
Numero abitanti
Nuove costruzioni ed ampliamenti (euro/mq.)
fino a 10.000
da 10.001 a 100.000
da 100.001 a 300.000
oltre 300.001
Le somme dovute a titolo di oneri concessori devono essere così versate ai Comuni competenti:
- il 30% dell’intero, calcolato secondo le indicazioni della tabella D in allegato al D.L. 269/2003,
dovrà essere versato entro il 31 marzo 2004, per
un importo che comunque non dovrà essere inferiore alla misura minima di 500,00 euro, ovvero
integralmente qualora l’importo risultasse inferiore alla misura minima.
38,00
55,00
71,00
89,00
Ristrutturazioni e modifiche
della destinazione d'uso (euro/mq.)
18,00
27,00
36,00
45,00
- le due restanti rate dovranno essere versate rispettivamente entro il 30 giugno e il 30 settembre 2004.
- Il saldo degli oneri concessori dovrà avvenire
entro il 31 dicembre 2006.
Gli oneri di concessione possono essere dererminati anche secondo le tariffe applicate ai singoli comuni, tariffe di solito inferiori a quelle di
cui alla legge 326/03.
7
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
8
marzo 2004
CATASTO
Le novità
del nuovo software
che aggiorna
gli atti catastali
dei terreni.
di Simonetta Ceconello
consigliere
Scheda monografica
del Punto Fiduciale.
Pregeo 8 è attivo dal 16 febbraio
l 15 dicembre 2003 presso la sede della
Facoltà di Agraria a Legnaro si è svolto un
Seminario di studio sulle tematiche catastali
per presentare agli iscritti, in particolare, la procedura del nuovo software Pregeo8 indispensabile per l’aggiornamento di tutti gli atti catastali
relativi ai terreni.
L’entrata in funzione di Pregeo8 è fissata in
I
via sperimentale per la Provincia di Padova dal
16 febbraio 2004 e da tale data decorrerà un
periodo transitorio di cinque mesi durante il
quale gli atti di aggiornamento potranno essere
presentati sia con la nuova versione 8.00 di
Pregeo, sia con la vecchia versione 7.52. che è
comunque attualmente vigente. Le maggiori
novità di Pregeo8 sono qui di seguito elencate.
1
L'obbligatorietà dell'informazione altimetrica su tutti i PF e su almeno un punto dell'oggetto del
rilievo
2
la possibilità di usare strumenti come il GPS e il livello per eseguire rilievi finalizzati all'aggiornamento degli atti catastali
3
estratto di mappa digitale e la possibilità di produrre l'estratto auto allestito (modalità consigliabile se si conosce perfettamente la corrispondenza della mappa con lo stato dei luoghi)
4
sarà il professionista stesso a eseguire la proposta di aggiornamento con l'introduzione nella
mappa del tipo di aggiornamento
Con riferimento all'obbligatorietà dell'informazione altimetrica dei Punti Fiduciali ne consegue che bisognerà produrre tutte le nuove monografie. A tale scopo la Direzione Centrale
dell'Agenzia ha predisposto un modello (uguale in
tutto il territorio nazionale) sul quale saranno
riportate per il Punto Fiduciale, oltre che le coordinate del sistema locale anche quelle in GaussBoaga, la quota s.l.m. e la descrizione dei riferimenti planimetrici e altimetrici.
Quando si parla di obbligo dell'informazione
altimetrica su almeno un punto dell'oggetto del
rilievo è sottinteso che tutte le stazioni dovranno
avere l'informazione altimetrica e che deve trattarsi di un punto materializzato ed irremovibile.
A questo punto bisogna precisare cosa si
intende per oggetto del rilievo nei vari atti di
aggiornamento catastale
- nel tipo di frazionamento
le linee rosse che
rappresentano le nuove dividenti
- nel tipo mappale
i contorni del
fabbricato ed eventualmente l'area di pertinenza
- nel tipo particellare
i confini delle
particelle già indicati nella mappa.
Pertanto consiglio, quando si esce per eseguire
un rilievo, di tenere conto dell'altimetria e dato
che sarà necessario (almeno nel primo periodo)
produrre la monografia di tutti i PF, sarà conveniente eseguire le foto del fabbricati.
Tuttavia l'Agenzia del Territorio evidenzia che
l'eventuale presenza di manchevolezze o anoma-
marzo 2004
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
lie degli elementi altimetrici non potrà costituire
motivo di sospendibilità degli atti di aggiornamento. Inoltre l'altimetria non e' necessaria per i
libretti di modesta entita' o esclusivamente realizzati per allineamenti e squadri.
La possibilità di impiegare nuovi tipi di strumentazione come il GPS ed il livello, ha introdotto delle innovazioni, che integrano quanto previsto dalla circolare 2/88, e che sono regolamentate dalle Istruzioni e dal Provvedimento emanato dall'Agenzia del Territorio.
I nuovi metodi operativi e le tolleranze che vi
sono riportate sono solo consigliate e non costituiscono motivo di sospendibilità.
COME
9
Tutta la procedura e la codifica sono descritte nel Provvedimento e un esempio di tale operazione è riportato con un filmato nel CD in distribuzione. In ogni caso questo sarà il tema principale dei corsi che il Collegio provvederà a istruire per i propri iscritti.
PREDISPORRE L’ESTRATTO DI MAPPA
L'ESTRATTO DIGITALE sarà fornito dall'Ufficio su
floppy e su carta.
Nel floppy saranno registrati due files il primo
vettoriale che rappresenta il perimetro delle particelle richieste, il secondo raster contenente
un'area più estesa necessaria per avere un intorno dell'oggetto di intervento.
L'ESTRATTO AUTO ALLESTITO viene redatto dal
professionista partendo da un file raster (consigliato un file con estensione PNG e con risoluzione a 150 - 200 dpi). Dopo aver provveduto
alla georeferenziazione della mappa si passerà
alla vettorializzazione delle particelle interessate
dal tipo di aggiornamento. Detta vettorializzazione sarà tradotta in un file numerico che avrà
come unica differenza rispetto a quello rilasciato
dall'ufficio: differirà nella riga tipo 0 e nel contenuto dei dati quali PF di primo perimetro, dati
censuari della particella.
LA PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO è la parte più
importante fra le innovazioni. Con essa vengono
trasferite in capo al professionista tutte le
responsabilità relative all'inserimento cartografico del tipo di aggiornamento. L'esecuzione della
proposta che sarà codificata nel libretto si suddivide in due fasi.
1. orienta
Consiste nel perfezionare l'inquadramento del
rilievo sulla mappa
2. adatta
Consente di eliminare eventuali difformità presenti con un migliore adeguamento tra le
nuove dividenti e la mappa
Estratto di mappa digitale.
La cosa più importante è che “gli atti di
aggiornamento e particolarmente i tipi di frazionamento, consentono di configurare nel professionista il responsabile di fronte all'Ufficiale
rogante, alle parti ed al Catasto, dell'individuazione fisica dell'immobile oggetto del trasferimento”.
L'inquadramento e l'adeguamento non
modificano le misure del libretto, che rimangono le uniche a consentire la ricostruzione
dell'oggetto nel tempo.
Per quanto detto, si fa presente che è
intenzione del Collegio di Padova promuovere dei corsi formati da gruppi di dieciquindici persone al massimo, per trattare
dei casi concreti e rendere, si spera, più semplice l'utilizzo. La programmazione avverrà su
richiesta degli iscritti, dopo l'inizio della sperimentazione all'Agenzia del Territorio, su adesione preventiva gestita dal Collegio.
Si ringraziano i colleghi che contattati hanno
dato la loro disponibilità sia per sperimentare la
procedura prima del 16 febbraio sia per essere
colleghi "formatori" nei confronti di altri colleghi.
Nel periodo transitorio dei cinque mesi si
pensava di raccogliere una casistica di esempi
che potesse servire da esempio per alcuni casi
particolari, riservata in particolare a coloro che si
cimentano le prime volte con la procedura
Pregeo e per i praticanti.
Sarebbe inoltre necessario nel caso in cui si
riscontrassero impossibilità nella redazione dei
tipi con l'impiego di Pregeo 8, segnalare alla
Direzione Centrale tutti i casi affinché possa successivamente provvedere alla modifica del programma (ad esempio con Pregeo 8 attualmente
non è possibile fare il frazionamento di acque e
strade pubbliche).
È disponibile in Collegio, su richiesta, copia
del CD-rrom contenente la parte tecnica esplicativa presentata al Seminario del 15 dicembre ed i testi del provvedimento e delle istruzioni dell'Agenzia del Territorio.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
10
marzo 2004
GIURISPRUDENZA
La Cassazione civile
Sezione Tributaria
con sentenza
n. 2124/2002
del 14 Febbraio 2002
riconduce a mera
valutazione di parte
le stime effettuate
dall'Agenzia del Territorio.
di Mario Sartori
geometra
del Collegio di Padova
La perizia dell’UTE non è
una prova per l’Invim decennale
U
n sensazionale e totalmente innovativo concetto è stato espresso dalla Cassazione Civile, Sezione Tributaria, sulle valutazioni
effettuate dall’Agenzia del Territorio (UTE) in ordine agli accertamenti di valore sia ai fini INVIM e
per analogia anche ai fini delle tassazioni per
imposta di Registro.
Riconducendo ad una mera valutazione di parte la stima effettuata dall’UTE in una vertenza ai
fini della determinazione dei valori relativi
all’INVIM decennale riguardante una grossa
Azienda Agricola in provincia di Como, la Corte di
Cassazione disattendendo il pronunciamento della
Commissione Tributaria Regionale di Milano, ha
testualmente fra l’altro affermato:
“...omissis...
- è evidente, allora, la violazione di legge in
cui incorre il giudice di appello quando fa assurgere a dignità di provo, con valenza addirittura
fino a querela di falso, una relazione di stima
asseritamente riferibile aIl’UTE, la quale godrebbe
addirittura di una tale presunzione di legittimità da
precludere al contribuente ogni possibilità di contrapporre considerazioni e stime di segno diverso, che conduce all’inaccettabile ed illegittimo
risultato di verificare, in danno del privato, la tutela giurisdizionale dei suoi diritti ed interessi contro gli atti dello pubblica amministrazione, che alle
stime dell’UTE si sono richiamati;
- ancor più evidente è l’illogicità, la contraddittorietà e la illegittimità del pronunciamento del
giudice di appello, laddove ritiene che sia stato
soddisfatto l’obbligo della prova, attribuendo validità ed attendibilità alla stima dell’UTE, dacché
questa proverrebbe da un ente al di sopra delle
parti, da annoverare tra gli esperti per eccellenza;
non v’è dubbio che gli elementi di prova, per
essere così qualificati. debbano essere ricercati al
di fuori e al di sopra delle porti; ciò che è inaccettabile è che sia stato qualificato l’UTE come un
ente al di sopra delle parti, mentre per definizione (ort. 10 D.Lgs 31 dicembre 1992 n. 546) la
parti del processo dinanzi alle Commissioni tributarie sono proprio i contribuenti e gli uffici dell’amministrazione finanziaria dello Stato e tra questi, certamente, anche l’UTE;
- in conclusione, non può costituire elemento
di prova ciò che promana direttamente dalle parti
in causa, specie le dichiarazioni o le affermazioni
o i pareri o le valutazioni che non trovino idoneo
supporto prabatorio;
- ed ancora più illogica e contraddittoria è la
sentenza impugnata se solo si considera che il
giudice di appello ha ritenuto riferibile ad un organico di ingegneri, agronomi, geometri e periti
agrari, una relazione di stima che non solo non
reca la sottoscrizione di alcuno dei citati professionisti, ma è priva persino della più elementare
forma di sottoscrizione che, in qualche modo, a
quei professionisti consenta di riferirla;
la perizia dell’UTE, dunque, non è una prova,
come ha affermato il giudice di appello, ma una
mera motivazione di un atto contenente indimostrati principi e privo di concreti riscontri che
possano sorreggere la pretesa erariale…
…
...omissis...”.
Di tutta evidenza l’importanza del pronunciamento dello Corte di Cassazione che ha praticamente bacchettato la pretesa degli Uffici del
Registro di attribuire alle valutazioni dell’UTE, a
volte prive di riscontri parametrici e di fondamentali riferimenti, il valore di una stima “super partes” mentre in realtà si tratta di una mera e semplice valutazione di parte effettuata da un Ente che
fa parte della stessa Amministrazione Finanziaria
dello Stato, parte in causa contro il contribuente.
I tecnici che operano nel settore, ingegneri,
architetti, geometri, periti edili, agronomi, ecc.,
non possono che plaudire all’illuminato pronunciamento della Corte di Cassazione che, rimettendo nell’idoneo ambito di perizia di parte le stime
dell’UTE, ha praticamente dato dignità ed attendibilità all’opera che al riguardo, con molto impegno
e notevoli capacità, svolgono tali professionisti.
marzo 2004
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
11
RISTRUTTURAZIONI
Chiarimenti interpretativi
su demolizioni e ricostruzioni
I
l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
ha emanato il 7 agosto 2003 la Circolare n.
4174 (in G.U. n. 274 del 25 novembre 2003)
- Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, come modificato ed integrato
dal decreto legislativo 27 dicembre 2002, n.
301, “Chiarimenti interpretativi in ordine alla
inclusione dell'intervento di demolizione e ricostruzione nella categoria della ristrutturazione
edilizia”.
Il testo completo lo potete scaricare collegandovi al nostro sito: http://www.geometri.pd.it.
Nel tempo si è venuto a formare un consolidato indirizzo giurisprudenziale secondo cui nel
concetto di ristrutturazione edilizia devono annoverarsi anche gli interventi consistenti nella
demolizione e successiva fedele ricostruzione di
un fabbricato. La circolare fornisce chiarimenti
interpretativi in ordine alla inclusione dell’intervento di demolizione e ricostruzione nella categoria della ristrutturazione edilizia. In particolare
viene specificato quando è possibile applicare
alla demolizione e alla conseguente ricostruzione
le agevolazioni previste dallo Stato per le ristrutturazioni. Il testo del Ministero sblocca numerosi interventi ponendo fine a contrasti tra norme
statali, regionali e di piano regolatore. Alcuni
testi normativi statali e regionali ammettevano la
ricostruzione, ma richiedevano che il fabbricato
da realizzare fosse identico, quanto a sagoma,
volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali (articolo 3 del Testo unico 380/01
“Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione
edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti
nella demolizione e successiva fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a sagoma,
volumi, area di sedime e caratteristiche dei materiali, a quello preesistente, fatte salve le sole
innovazioni necessarie per l’adeguamento alla
normativa antisismica”). Ma la successiva legge
443/01 (cosiddetta Legge obiettivo ) ha eliminato il riferimento alla fedeltà, all’area di sedime e
alle caratteristiche dei materiali. Il testo definitivo vede sostituito il riferimento alla “fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a
sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche
dei materiali a quello preesistente” con “ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quella esistente”. Per sagoma s’intende l’insieme dei
punti esterni della costruzione, mentre per volume s’intende quello totale.
La modifica attuata dalla legge 443 consente
quindi di effettuare una ricostruzione su area parzialmente diversa e con superfici ampliate.
Demolendo, potrebbe essere vantaggioso ricostruire in un luogo diverso, lievemente distante.
Oppure potrebbe essere conveniente ruotare la
costruzione, orientarla in modo più interessante
sotto l’aspetto commerciale o architettonico.
Tutto ciò, secondo la circolare 4174/2003, è
legittimo, ma con alcuni limiti. Le modifiche di
collocazione sono possibili solo se rientrano nelle
varianti non essenziali, ed a questo fine il riferimento è nelle definizioni stabilite dalle leggi
regionali in attuazione dell’articolo 32 del Testo
unico. Questo limite consiste, per orientamento
di alcune Regioni, in uno scostamento fino al
massimo del 10%, quindi la sagoma del nuovo
edificio deve coincidere per il 90% con la sagoma dell’edificio demolito. La circolare chiarisce
che , essendo l’unico vincolo quello del rispetto
del volume e della sagoma, l’intervento di demolizione e ricostruzione può anche comportare un
aumento della superficie utile, con il conseguente incremento del carico urbanistico, incidendo,
ad esempio, sui parcheggi e sugli altri standard.
Il legislatore, su questo aspetto, afferma che la
ristrutturazione migliora il patrimonio edilizio
anche sotto il profilo tecnico-qualitativo, sicché
ciò compenserebbe gli inconvenienti derivanti da
maggiori superfici. La circolare sottolinea la
La circolare n. 4174
del Ministero
delle Infrastrutture
affronta varie fattispecie.
12
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
necessità del rispetto degli
standard, cioè di superfici
minime da destinare a parcheggio dei residenti.
La circolare affronta
anche il tema delle costruzioni oggetto di sanatoria edilizia
(Dl 269/03, legge 326/03)
specificando che tutto quanto
è sanato può essere demolito
e ricostruito. Andranno rispettate la sagoma, la volumetria,
la destinazione d’uso e la
superficie oggetto di sanatoria, ma, una volta ottenuto il
provvedimento (espresso o
tacito), potrà rinnovarsi l’intero manufatto. E anche in questo caso, se la volumetria
rimane identica, il parametro
della superficie non sarà più vincolante perché
perde rilievo nel contesto dell’articolo 3 del Testo
unico 380/01, modificato dalla legge 443/01.
In premessa infine la circolare spiega che nel
marzo 2004
caso di richiesta di permesso di costruire spetta
all’amministrazione interessata la verifica della
legittimità dei titoli edilizi preesistenti (permessi
di costruzione, concessioni edilizie, autorizzazioni edilizie, denunce di inizio attività, concessioni
o autorizzazioni in sanatoria), come presupposti
necessari per la legittimità dell’intervento di
ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione.
Nel caso invece di utilizzo dello strumento
della DIA il compito di verificare le preesistenze
spetta al professionista incaricato, sulla base
delle ricerche dallo stesso condotte o delle indicazioni fornite dal proprietario. Il professionista
però non assume alcuna responsabilità circa l’effettiva situazione della costruzione con riferimento alla disciplina urbanistico edilizia pregressa.
La mole di documenti da presentare espone i tecnici a notevoli ricerche, in particolare nella descrizione della storia dei manufatti (usi precedenti, titoli edilizi), su questo punto tuttavia la
circolare attenua i rischi penali, sottolineando che
il tecnico è responsabile solo delle ricerche da lui
effettuate e non dei dati forniti dal proprietario.
DEMOLIZIONI / NOVITÀ INTRODOTTE DALLA CIRCOLARE 4174
La circolare conferma quanto introdotto dal
Testo Unico per l’edilizia (in vigore dal 30 giugno
scorso), in particolare le aperture normative di
cui all’articolo 3, comma 1, lettera d del Dpr
380/2001.
Più semplice demolire e ricostruire vecchi
edifici con la possibilità di utilizzare la Dia, anziché la passata concessione edilizia (nel Testo
Unico denominata “permesso di costruire”).
Nella ricostruzione è possibile aumentare la
superficie utile e modificare parzialmente l’area
di sedime.
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Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
marzo 2004
13
FINANZIARIA 2004 / AGEVOLAZIONI FISCALI
Nuove norme in edilizia
Legge 24 dicembrre 2003, n. 350 (G.U n. 299
del 27.12.2003))
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Finanziaria
2004)
Commi estratti dall’articolo 2 “Disposizioni in
materia d’entrate”.
RECUPERO EDILIZIO
AGEVOLAZIONE DEL 41%
SOSTENUTE NEL 2004
PER SPESE
Comma 15. La detrazione fiscale spettante
per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 1 della legge 27 dicembre
1997, n. 449, e successive modificazioni, ivi
compresi gli interventi di bonifica dell’amianto,
compete, per le spese sostenute nell’anno 2004,
entro l’importo massimo di 60.000 euro, per una
quota pari al 41 per cento degli importi rimasti a
carico del contribuente; si applicano, per il resto,
le disposizioni di cui al comma 5 dell’articolo 2
della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni.
Per i medesimi interventi è data facoltà ai
comuni di prevedere la riduzione, fino all’esenzione, della tassa per la occupazione di spazi ed
aree pubbliche per l’esecuzione delle opere, e di
ridurre al 50 per cento gli oneri correlati al costo
di costruzione.
RECUPERO EDILIZIO
AGEVOLAZIONE DEL 41%
CHE RIVENDONO ENTRO IL
PER IMPRESE
30.06.2005
Comma 16. All’articolo 9, comma 2, della
legge 28 dicembre 2001, n. 448, le parole: “31
dicembre 2003” e: “30 giugno 2004” sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: “31 dicembre 2004” e: “30 giugno 2005” e le parole da:
“aliquota del 36 per cento” fino alla fine del
comma sono sostituite dalle seguenti: “aliquota
del 41 per cento del valore degli interventi eseguiti, che compete in misura pari al 25 per cento
del prezzo dell’unità immobiliare risultante nell’atto pubblico di compravendita o di assegnazione e, comunque, entro l’importo massimo di
60.000 euro”.
ICI
PROROGA DEI TERMINI DI ACCERTAMENTO
DALL’ANNO 1999 E SUCCESSIVI
Comma 33. In deroga alle disposizioni dell’articolo 3, comma 3, della legge 27 luglio 2000,
n. 212, concernente l’efficacia temporale delle
norme tributarie, i termini per la liquidazione e
l’accertamento dell’imposta comunale sugli
immobili, che scadono il 31 dicembre 2003, sono
prorogati al 31 dicembre 2004, limitatamente alle
annualità di imposta 1999 e successive.
ILLECITI ABUSIVI
APPLICAZIONE ICI
DALL’1 GENNAIO
2003
Comma 41. Per i fabbricati oggetto della
regolarizzazione degli illeciti edilizi di cui all’articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n.
269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24
novembre 2003, n. 326, l’imposta comunale sugli
immobili prevista dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, è dovuta, in ogni caso, con
decorrenza dal 1° gennaio 2003 sulla base della
rendita catastale attribuita a seguito della procedura di regolarizzazione, sempre che la data di
ultimazione dei lavori o quella in cui il fabbricato è
comunque utilizzato sia antecedente. Il versamento dell’imposta relativo a dette annualità è effettuato a titolo di acconto, salvo conguaglio, in due
rate di uguale importo entro i termini ordinari di
pagamento dell’imposta per l’anno 2004, in misura
pari a 2 euro per ogni metro quadrato di opera
edilizia regolarizzata per ogni anno di imposta.
RIMBORSO
CREDITI IRPEF E IRPEG
SU DICHIARAZIONI FINO AL
30
GIUGNO
1997
Comma 58. Nel quadro delle iniziative volte
a definire le pendenze con i contribuenti, e di rimborso delle imposte, l’Agenzia delle entrate provvede alla erogazione delle eccedenze di Irpef e
Irpeg dovute in base alle dichiarazioni dei redditi
presentate fino al 30 giugno 1997, senza far
valere la eventuale prescrizione del diritto dei
contribuenti.
AUMENTO COEFFICIENTI DI RIVALUTAZIONE
DAL 01.01.2004
Comma 63. A decorrere dal 1° gennaio
2004, ai soli fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, i moltiplicatori previsti dal
comma 5 dell’articolo 52 del testo unico delle
disposizioni concernenti l’imposta di registro, di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 26
aprile 1986, n. 131, sono rivalutati nella misura
del 10 per cento.
ABROGAZIONE DI ALCUNI COMMI
DELL ’ART . 32 D.L. 269/03
Comma 70. Sono abrogati i commi 6, 9, 11
e 24 dell’articolo 32 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.
I provvedimenti
della legge finanziaria
per l’anno 2004
in tema di edilizia.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
14
marzo 2004
URBANISTICA REGIONALE
Una riflessione
sulla bozza elaborata
dalla Regione
(10.10.2003)
riguardante la nuova
Legge urbanistica
regionale
“Norme per il governo
del territorio”.
di Gianfranco Magro
geometra
del Collegio di Padova
Occorre una legge essenziale
che si adatti al territorio
C’
è bisogno di semplificazione per consentire all’operatore ed al normale cittadino di
cogliere l’essenza e lo spirito della legge,
per farlo diventare parte attiva o consapevole del
processo di tutela e sviluppo del territorio.
A - La Regione dovrebbe limitare la sua attività a:
1) Rilevamento ed aggiornamento continuo del
territorio per settori tematici ben definiti: - superficie - geologia a più livelli in rapporto alle zone
ed alla loro sensibilità sismica - emergenze culturali - grande viabilità.
2) Individuazione di settori/aree da sottoporre a
tutela con più gradi di protezione (assoluta - elevata - compatibile con utilizzi ecologici …).
3) Indicazioni non prescrittive di aree a particolare vocazione (non residenziale) quali: - porti industrie pesanti.
4) Organo di consultazione a supporto delle iniziative proposte dai Comuni e Province.
B - La Provincia potrebbe limitare la sua attività, comunque e solo propositiva, salvo gli interventi di proprio interesse istituzionale, continuando in ambito più dettagliato da mansioni riservate alla Regione e con particolare attenzione alla
viabilità generale.
C - I Comuni, potrebbero pianificare il proprio
territorio con piani generali ancora e comunque
propositivi (non impostivi), anche di dettaglio,
per lasciare emergere le iniziative del singolo privato e per quelle più complesse, quali i piani di
sviluppo o di lottizzazione. In questo secondo
caso, affinare gli Accordi di Programma mediante i quali tutelare l’interesse della comunità ed il
rispetto del territorio.
Più semplicemente, eliminare la “zonizzazione” che ha creato nell’ultimo trentennio speculazione, illusioni, mortificazioni, disparità di trattamento, contenziosi onerosi, sia per il privato che
per la comunità, tanto da essere sanzionata dalla
Corte Costituzionale (nota sentenza del quinquennio). Gestire il territorio a livello regionale e locale, in analogia alle norme vigenti in altri Stati liberal-democratici, facendo emergere le reali specifiche vocazioni dei siti e restituendo al “mercato” il libero confronto, senza privilegi per settori o caste protette, tra cui le cooperative Peep.
Una simile semplificazione, che rappresenterebbe un ritorno al passato (piani di fabbricazione e prima), esige però che ogni intervento sia
regolato da poche, ma precise ed essenziali norme di base edilizio-urbanistiche-igieniche, valevoli per tutto il territorio regionale; così che ogni
cittadino veneto sia trattato nella stessa maniera,
in tutto il territorio regionale, - che si consolidi
un sistema interpretativo uniforme - che si sollevi il singolo tecnico locale, spesso di grado inferiore, dall’interpretare, assumendosene la responsabilità, norme farraginose e spesso contraddittorie.
Recuperare cioè spazio al buon senso ed alla
creatività del singolo operatore/progettista, sul
quale caricare realmente la maggiore responsabilità per il buon esito dell’intervento, sia edilizio
che urbanistico.
D - L’articolo 50 delle Norme della bozza,
indica quali leggi abrogare e ciò è meritevole, ma
bisogna ricordare che quando sono state emanate le stesse, erano ritenute il massimo dell’espressione urbanistica.
Il tempo, non solo ha fatto giustizia della
scarsa lungimiranza, perché modestissimi sono i
benefici registrabili nel territorio, mentre sono
rilevanti i danni accertabili sia nello spreco degli
spazi e soprattutto nel degrado architettonico. Gli
esperti attribuiscono lo scadente risultato al dirigismo amministrativo, alla rigidità degli aspetti
formali ed alla mediocrità degli addetti preposti.
In conclusione perché tra un po’ di anni non
si abbia a ripetere una simile constatazione, è necessario elaborare una legge essenziale e comprensibile, qualcuno ha detto “a prova di imbecille”. Di certo qualcuno farà delle “castronate”,
ma altri capaci potranno esprimere il loro meglio
a beneficio di tutti. Ogni sito del territorio ha
delle caratteristiche specifiche che non possono
essere ricondotte ad una normativa rigida, elaborata su modelli pre-ordinati, espressione di coloro che li elaborano; anche se illuminati, resteranno sempre e solo adeguati ai modelli, mentre
le situazioni particolari risulteranno penalizzate.
I maestri urbanisti riconoscevano alla materia
molte sfaccettature, quasi la sintesi di tutte le
discipline che regolano l’attività umana e quindi
non può essere una Norma a regolamentarla,
bensì degli indirizzi, comprendenti il maggiore
numero di interessi - umori - opportunità - contingenze. Non deve restare ingabbiata negli enfatici ed attraenti elaborati formali del computer,
deve saper cogliere le espressioni dell’intelligenza umana, evitando la massificazione.
È scontato che l’ipotesi sopra espressa, in
quanto radicale, non sarà accolta da chi di competenza, che sono molti e spesso non esperti, ma
potrebbe essere comunque argomento di approfondimento responsabile.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
marzo 2004
15
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
I corsi di formazione continua
organizzati con l’Università
A
nche per il 2004 il Collegio dei Geometri di
Padova, in collaborazione con l’Università di
Padova, Facoltà di Agraria, organizza corsi
di aggiornamento su alcune tematiche emergenti
della professione, allo scopo di mettere i propri
iscritti nella condizione di rispondere alle esigenze di una nuova coltura ambientale e offrire soluzioni moderne e razionali.
I corsi si svolgeranno ad Agripolis, Legnaro
(PD), Viale dell'Università 16. Ogni corso avrà u-
na durata complessiva di 30 ore con lezioni teoriche ed esercitazioni, da effettuarsi una volta alla
settimana, dalle 18.00 alle 21.00. Frequenza
obbligatoria al 75%, possibilità di realizzare esame di profitto. Come materiale didattico sarà
consegnato un cd-rom contenente i file in pdf
delle presentazioni teoriche e delle esercitazioni
di laboratorio o degli studi del caso.
I moduli di pre-adesione ai corsi possono
essere scaricati dal sito www.geometri.pd.it.
I geometri iscritti
al Collegio
hanno un’occasione
di apprendere
nuove discipline
della professione.
CORSO
CALENDARIO
PROGRAMMA
Maggio: giovedì 13, 20 e 27
Giugno: giovedì 3, 10, 17 e 24
Luglio: giovedì 1, 8 ed 15
La stima dei fondi rustici e dei fabbricati rurali
- Stime dirette e stime indirette
- Fonti informative per le stime dirette
- Procedure monoparametriche e pluriparametriche
- Nozioni di calcolo statistico per la realizzazione delle stime
- Le stime indirette: casistiche e contesti applicativi
- Le fonti informative per le stime indirette
- L'uso di Excel nelle stime monoparametriche e pluriparametriche
DI
ESTIMO (30
ORE )
DOCENTI
PROF. TIZIANO TEMPESTA
PROF.SSA MARA THIENE
La stima dei beni ambientali
- Danno ambientale e casistica estimativa
- Metodologie di valutazione: il metodo del costo di viaggio
- Metodologie di valutazione: la valutazione contingente
- Limiti operativi delle metodologie di valutazione
- L'uso di Excel nella stima del valore ricreativo del territorio
CORSO
DI
RIQUALIFICAZIONE
FLUVIALE ED INGEGNERIA NATURALISTICA
CALENDARIO
PROGRAMMA
Aprile: martedì 20 e 27
Maggio: martedì 4, 11, 18 e 25
Giugno: martedì 1, 8, 15 e 22
Indici ed indicatori ecologico-nnaturalistici dei corsi d'acqua
- Ambienti ripari, indice di funzionalità fluviale (IFF)
- Criteri di rilievo e misura in campo; scheda di rilevamento
- Esempi applicativi; tre casi di studio su corsi d'acqua del Triveneto
Idrosistema fluviale ed elementi di fluviomorfologia applicata
- Morfologia dei corsi d'acqua; scheda di rilevamento di campo delle unità
morfologiche: applicazioni
- Ricostruzione morfologica dei corsi d'acqua, criteri metodologici ed esecutivi (“River restoration”)
- Elementi di fluviomorfologia applicata; opere trasversali di stabilizzazione del fondo: briglie e soglie in massi ciclopici, briglie e soglie in legname
Interventi di ingegneria naturalistica
- Stabilità delle sponde di un alveo fluviale e sistemazione dei versanti con
tecniche di bioingegneria; tipologia di interventi
- Opere a basso impatto ambientale nella difesa del territorio; tipologia di
interventi
- L'utilizzo del legname come materiale di costruzione negli interventi di
ingegneria naturalistica.
I passaggi artificiali per pesci
- Principi di funzionamento; ripristino della continuità biologica longitudinale dei corpi idrici
- Studio di caso; progettazione del passaggio; illustrazione della realizzazione di un progetto pilota
(30
ORE )
DOCENTI
PROF. MARIO A. LENZI
PHD FRANCESCO COMITI
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
16
marzo 2004
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
CORSO
DI
URBANISTICA
E STRUMENTI PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO
(30
ORE )
PROGRAMMA
DOCENTIE
PROF. PIERGIORGIO TOMBOLAN Il corso si propone di fornire elementi metodologici e tecnici e presentare esperienze applicative di progettazione dell'assetto urbanistico, del
recupero e del riqualificazione alle scale urbana e territoriale. La regione Veneto è assunta come contesto territoriale e legislativo, di riferimento. Questi i temi trattati:
- i Piani Urbanistici e Territoriali
- i parametri fisici dell'urbanistica
- la Legislazione urbanistica vigente e le prospettive della riforma
- il Piano Regolatore Generale (organizzazione della disciplina, processo
di “formazione” del piano, Documento Programmatico Preliminare, la
“costruzione” del Quadro conoscitivo, i Sistemi Informativi Territoriali,
redazione e consultazione degli elaborati, le Osservazioni)
- gli Strumenti di Attuazione del PRG (d'iniziativa pubblica e privata)
- i nuovi strumenti di pianificazione e programmazione a livello urbano
(pianificazione strategica, la sostenibilità economico, ambientale e sociale dello sviluppo territoriale)
- l'organizzazione delle iniziative ai fini di interventi perequati, concertazioni pubblico-privato, convenzioni
- presentazione di alcuni piani generali significativi, di piani di recupero e
riqualificazione di insediamenti storici, periferici, di vuoti urbani e di aree
dismesse, piani di aree periurbane, programmi integrati di intervento,
piani di riorganizzazione dei sistemi del verde e dei servizi collettivi.
Saranno evidenziate le tecniche redazionali.
CORSO
DI
SISTEMI
INFORMATIVI GEOGRAFICI
DOCENTI
PROF. G. DALLA FONTANA
PROF. ANTONIO VETTORE
DOTT. ROBERTO ROSSI
(GIS)
E
GPS (30
CALENDARIO
Settembre: giovedì 9, 16, 23 e 30
Ottobre: giovedì 7, 14, 21 e 28
Novembre: giovedì 4 ed 11
ORE )
PROGRAMMA GIS
CALENDARIO
- Caratteristiche hardware e software dei GIS: rappresentazioni GIS del ter- Settembre: mercoledì 1, 8, 15, 22 e 29
ritorio
Ottobre: venerdì 1, mercoledì 6, 13, 20
- Struttura dei dati cartografici utilizzati nelle elaborazioni GIS (caso di stue 27
dio: struttura dei dati cartografici in Veneto)
- Errori e standard di qualità nelle rappresentazioni cartografiche GIS
- Corso di studio: utilizzo di ARCVIEW e ARCGIS per l’acquisizione di cartografia numerica per il bacino del Posina e analisi territoriale con tecniche GIS
- Gestione di carte tematiche e dati vettoriali; gestione delle immagini raster
- Rappresentazione di carte tematiche; operazioni di sovrapposizione e combinazione di carte tematiche; esempi applicativi
- Addestramento software ARCVIEW
PROGRAMMA GPS E CARTOGRAFIA NUMERICA
- Funzionamento del sistema GPS. Il sistema dei satelliti. Le orbite. Le
stazioni a terra. La ricezione del segnale. Frequenze utilizzate. Precisione
della posizione. Correzione differenziale.
- Tecniche di rilievo GPS
- Presentazione di strumentazione GPS
- Applicazioni a studi di caso
- Inserimento di dati relativi mediante GPS in un progetto ARCGIS. Breve
presentazione di ARCVIEW: file progetto, shape files, arc scripts.
Realizzazione ed utilizzo del DEM (Modello Digitale del Terreno).
CORSO
DI INGLESE
(30
ORE )
PROGRAMMA
Il corso sarà organizzato per una platea priva di qualsiasi conoscenza
della lingua inglese o con un livello A1 "Breakthrrough"; oppure per una
platea con conoscenze della lingua inglese elementare-scolastico, definito insegnamento di inglese di 1° livello, quindi in grado di frequentare un corso di inglese A2 "Waystage". Questi livelli standard sono già
stati definiti dalla Facoltà di Agraria in collaborazione con il Centro linguistico d'Ateneo. Il Corso sarà tenuto da collaboratori ed esperti linguistici di madrelingua . Il programma specifico ed il loro contenuto
sarà definito in accordo con il Collegio dei Geometri di Padova, anche
in relazione alla tipologia dei possibili iscritti.
CALENDARIO
Settembre: martedì 7, 14, 21 e 28
Ottobre: martedì 5, 12, 19 e 26
Novembre: martedì 2 e 9
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
marzo 2004
17
WWW.GEOMETRI.PD.IT / LA BACHECA DI FEBBRAIO
CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO CERCO LAVORO
Lorenzo Rodighiero
via Jacopo Parisato, 58 - 35044 Montagnana (Pd) - 042981903 - 3496426130
[email protected]
Diploma 44/60, 1992. Esperienza pluriennale in
pratiche catastali, buona conoscenza sull’utilizzo
di AutoCad e di Microsoft Office in genere in
seguito al conseguimento dell’attestato di
Operatore Cad Edilizia e alla pratica in ufficio
presso studio di libero professionista in Montagnana. Abilitato alla libera professione ma non
ancora iscritto all’albo geometri.
Part-ttime verticale
Collaborazione occasionale
Ciscato Paolo
via Udine, 14 - 35010 Villafranca Padovana
(Pd) - 3407730444
Diploma 54/60, 1991. Dal 1991 al 1999 collaboratore presso studio di ingegneria e urbanistica. Dal 1999 ad oggi collaboro presso studio di
edilizia e topografia applicata a rilievi e soprattutto in ambiente autostradale e ferroviario, attraverso l’impiego di strumentazione classica,
G.P.S., scanner laser 3D (Callidus). Iscritto all’albo dal 1995. Conoscenza ambiente Windows,
programmi AutoCAD 2D/3D (no rendering),
Word, Excel, CAD&Pillar per topografia, T.G.O.
per elaborazione e calibrazione rilievi G.P.S.
Assunzione/collaborazione interna a
tempo indeterminato presso studio specializzato in rilievi topografici, e/o urbanistica, e/o progettazione infrastrutture
Pallaro Nicola
via Verrocchio, 25 - 35133 (Padova)
3475321672 - 0498870371 [email protected]
Libero professionista dal 1998, esperienza catastale N.C.T. redazione frazionamenti, mod 3spc,
e NCEU nuove costruzioni e variazioni,rilievi
topografici planimetrici e altimetrici con strumentazione elettronica, progettazione, redazione
tabelle millesimali.
Collaborazione con studi tecnici
Casotto Davide
via Previtali, 51/e 35031 Abano Terme (Pd)
049667749 - 3476800876 - [email protected]
Esperienze più significative: impresa Paccagnella srl, Edilbasso spa, Mattioli spa.
Ricerca opportunità professionali con
reali prospettive di crescita, disponibile a
trasferimenti
Alberto Bellato
via C. Callegari,18 int.1 (Padova)
3471354147 - [email protected]
Diploma 39/60, 1996. Studi di progettazione
Imprese edili. Qualifica esperto in recupero edilizio e direzione cantiere (800 ore).
Ricerco studi tecnici, per collaborazioni e
adempimento praticantato
Flavio Ballan
via XXV Aprile, 29 - 35010 Cadoneghe (Pd)
0498873562 - 3388274163 - [email protected] - web.lacasadialice.it/prospettive
Libero professionista dal 1989 Eseguo prospettive computerizzate di fabbricati, utili per la realizzazione di cartelloni cantiere, stampe da esposizione, dépliant, fascicoli per le vendite, relazioni illustrative e per quant’altro richieda un’anteprima del fabbricato finito. Esperienza nel settore edile civile: progettazione, disegno CAD 2D,
3D, direzione lavori, assistenza cantieri.
Offresi prestazioni professionali e/o collaborazione con altri studi e/o imprese edili
Filomena Ruzza
via Mazzini, 16 - 35141 Battaglia Terme
(Pd) - [email protected]
Diploma 60/60, 1997. Progettista edile residenziale/strutture ricettive dal 1996 al 2001 presso
studio tecnico, libera professione dal 1999, collaborazione interna dal 2001 con studio professionale nell’ambito della progettazione residenziale e ricettiva, collaborazione tuttora in corso
come progettista esterno con società di engineering, rilievi architettonici e restituzione grafica. Ottima conoscenza autocad 2D/3D di qualsiasi versione, pacchetto office e programmi
grafici. Frequentazione corso sulla Sicurezza.
Collaborazione esterna come progettista,
gestione pratiche edili ed eventualmente
responsabile della sicurezza.
Ubaldo Gallotti
via V. Flacco, 69 -35031 Abano Terme (Pd)
0498600877 - 3395635758
[email protected]
Diploma 39/60, 1998. Abilitato alla libera professione nel 2002, da quattro anni operante
principalmente nel settore catastale e collaborante con alcuni studi di architettura per quanto
concerne la progettazione.
Collaborazione esterna, per pratiche catastali di ogni generere, compresi rilievi
topografici e progettazione.
Giuseppe Cutrì
3383399767 - [email protected]
Diploma 52/60, 1994. Due anni di praticantato;
circa un anno e mezzo come operaio-geometra;
dipendente tecnico in una società di ingegneria
per 8 mesi; collaboratore all’interno di uno studio di ingegneria dall’agosto 2001 ad oggi.
Iscritto all’albo, abilitato al ruolo di coordinatore
per la sicurezza ai sensi della 494/96 - 528/99
Collaborazioni di vario genere
Marco Buson
via Ponte di Riva, 58 - Cartura (Pd)
3402573544
Diploma 76/100, 2001. Tirocinio presso studio
di ingegneria: strutture in c.a. e acciaio, sicurezza (anche per ponteggi). Buona conoscenza di
cad e office.
Collaborazione presso studio di architettura o assunzione presso impresa edile
OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO
Geode Studio Associato
via Ugo Polonio, 4a. Padova - 0498647096,
0498647098 [email protected]
Studio ad indirizzo prettamente topografico.
Cerchiamo giovane geometra, anche neodiplomato, da inserire stabilmente nel ns. organico.
Studio Linea
vicolo S. Maria Iconia, 11 Padova
0498073496 fax 0497965783
[email protected]
Si ricercano disegnatori/disegnatrici per carpenterie cementi armati in ambiente AutoCad, anche
praticanti.
Fabio Scudellaro
via Matteotti, 25 Bagnoli di Sopra (Pd)
0499535123
[email protected]
Cerco praticante con minima conoscenza Autocad. Lo studio si occupa di progettazione, rilievi, pratiche catastali, sicurezza.
Studio Milan
via M. Sanmicheli, 5 Padova - 0498755843
3355202415 - [email protected]
Studio tecnico di progettazione ricerca disegnatori/disegnatrici ARCHICAD 8.0
Massimo Baldon
via dei Donatori di Sangue, 4/2 35020 Due
Carrare (Pd) - tel/fax 0499115464
[email protected]
Cercasi collaborazione, non esterna, con conoscenza cad. Lo studio si occupa di progettazione, direzioen lavori, sicurezza, catasto.
Germano Schiavolin
via Martiri delle Foibe, 2/1 35010 Vigonza
(Pd) - 0498095783
Cercasi geometra per collaborazione e divisione
spese (affitto e spese gestione) su ufficio in
comune con altri professionisti (commercialisti,
consulenti del lavoro, avvocato, geometra).
OFFRO ATTREZZATURE
Studio Milan
Padova - 0498755843 - 3355202418
[email protected]
HP Designjet 450C. Plotter HP formato A0/36”
91cm - completo di piedistallo e portarotoli.
Garanzia fino a 30/04/2004. Euro 1.300
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
18
marzo 2004
INFORMAZIONI
La Regione Veneto
finanzia al 50 per cento
125 progetti.
Tetti fotovoltaici: bandi regionali 2003
Con Decreto 11 aprile 2003 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio (G.U. del 25
settembre 2003 n. 223) è stato emanato il
“Programma tetti fotovoltaici 2003 - Nuovi bandi
regionali”.
Con il presente decreto il Dirigente generale
della direzione inquinamento e rischi industriali
s’impegna e ripartisce le risorse finanziarie tra le
Regioni e le Province autonome che hanno aderito
al programma “Tetti fotovoltaici - nuovi bandi
regionali”, che prevede la realizzazione di impianti
fotovoltaici di potenza da 1 a 20 kW collegati alla
rete elettrica di distribuzione integrati/installati
nelle strutture edilizie (ivi inclusi gli elementi di
arredo urbano) e relative pertinenze, poste sul territorio italiano, con un finanziamento pubblico non
superiore al 75% del costo di ogni impianto. Tali
risorse si aggiungono a quelle già impegnate dal
decreto direttoriale n. 973/2001/Siar e ripartite dal
decreto direttoriale 24 luglio 2002 Gazzetta ufficiale n. 199 del 26 agosto 2002.
Destinatarie del finanziamento sono le Regioni
e Province autonome che hanno aderito al programma Tetti FV-2002, comunicando al Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio la loro
disponibilità a coofinanziare al 50%:
a) i progetti che saranno presentati da soggetti
pubblici o privati, a seguito di nuovi bandi pubblici da emettersi a cura delle stesse Regioni e
Province autonome;
b) i progetti ammessi in graduatoria a seguito dei
bandi già emanati ma non finanziati per esaurimento dei fondi.
La prima quota delle risorse sarà trasferita alle
Regioni a seguito della pubblicazione dei relativi
bandi sui bollettini ufficiali regionali. La Regione
Veneto finanzierà 125 domande di contributo.
Geoweb lancia il contratto "Zero Canone"
Rendiamo noto ai geometri iscritti all’Albo
che dal 13 gennaio 2004 “Geoweb - Servizi telematici per i Geometri", società a partecipazione
del Consiglio Nazionale Geometri e Sogei, per
rispondere sempre di più alle diverse esigenze
dei professionisti ha creato, a fianco dell’ordinaria modalità contrattuale, caratterizzata dal pagamento di gran parte dei servizi offerti attraverso
il canone annuale e un bassissimo costo unitario
dei singoli servizi, una nuova linea contrattuale:
“zero canone”.
Questa nuova linea non prevede il pagamento del canone e dell’una tantum. I servizi geoweb
verranno remunerati attraverso un corrispettivo
di 0,80 euro per ogni pagina logica di visura
catastale, oltre ai diritti erariali dovuti.
Relativamente ai costi degli altri servizi offerti è possibile prenderne visione sul sito
www.geoweb.it , alla voce “modalità di adesione”.
Per attivare la nuova linea contrattuale “zero
canone” si deve versare un deposito cauzionale
di 103,29 euro.
Gli iscritti all’ordinaria modalità che desiderassero passare a “Zero canone” lo potranno fare
alla naturale scadenza del contratto, previo invio
di formale richiesta.
Varianti al Piano Regolatore Generale
Comune
BORGORICCO
CAMPODARSEGO
CINTO EUGANEO
CITTADELLA
GALZIGNANO TERME
MONTAGNANA
MONTAGNANA
MONTAGNANA
PIACENZA D'ADIGE
TOMBOLO
TREBASELEGHE
periodo di pubblicazione
dal 28 Gennaio 2004 al
dal 30 Gennaio 2004 al
dal 21 Gennaio 2004 al
dal 12 Gennaio 2004 al
dal 27 Gennaio 2004 al
dal 16 Gennaio 2004 al
dal 19 Gennaio 2004 al
dal 30 Gennaio 2004 al
dal 12 Gennaio 2004 al
dal 12 Gennaio 2004 al
dal 12 Gennaio 2004 al
Gli atti relativi alla adozione delle singole varianti
sono depositati presso la Segreteria del Settore Urbanistica della Provincia e presso i Comuni interes-
27
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09
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11
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Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
Febbraio
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2004
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2004
2004
2004
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2004
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2004
2004
sati. Chiunque può presentare osservazioni entro un
termine (20 o 30 gg. successivi all'ultimo giorno di
deposito) da verificare per singolo Comune.
marzo 2004
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
19
INFORMAZIONI
Nuovo logo del Collegio: nessun bozzetto è idoneo
Niente di fatto per il bando del Concorso
dedicato al nuovo logo del Collegio di Padova.
Come da verbale, la commissione che in data 13
gennaio si è riunita per aggiudicare il premio non
ha ritenuto idoneo alcun elaborato.
Questi i criteri stabiliti dalla commissione per
l'aggiudicazione del premio: validità del messag-
gio, espressione grafica e riproducibilità.
Erano pervenuti complessivamente otto bozzetti, quattro alla scadenza
del primo bando e quattro alla nuova
scadenza fissata il 30 novembre scorso.
Sconfinamenti: 90 giorni per procedere all’acquisto
ll 7 febbraio è scaduto il termine per la presentazione della domanda di regolarizzazione, ai
sensi dell’art. 5 bis della Legge n.212/2003, di aziende e cittadini proprietari di immobili che sconfinano in aree di proprietà dello Stato. L’articolo in
questione dispone che le aree demaniali interessate da sconfinamento siano alienate dalle Filiali
dell’Agenzia mediante vendita diretta in favore del
soggetto legittimato che ne faccia richiesta.
Dal 7 febbraio l’Agenzia si attiva per notificare un invito formale all’acquisto ai soggetti legittimati che non abbiano presentato la domanda.
Una volta ricevuto l’invito all’acquisto gli interessati avranno 90 giorni di tempo per procedere
all’adesione, che dovrà essere effettuata con le
stesse formalità previste per la domanda di acquisto. Bisognerà infatti presentare la stessa documentazione unitamente alla ricevuta comprovante
l’avvenuto versamento del prezzo di acquisto
maggiorato di una percentuale pari al 15%, a titolo di sanzione per il ritardo.
In caso di mancata richiesta di sanatoria, lo
Stato diventerà proprietario in via definitiva delle
opere realizzate sulle aree demaniali.
Normativa, documenti e informazioni dettagliate utili alla presentazione della domanda sono
disponibili all’interno dello spazio “Regolarizzazioni” sulla home page del sito www.geometri.pd.it.
Tutte le informazioni
sul sito
www.geometri.pd.it.
Notizie varie
Tutela ambientale negli appalti
Una recente sentenza della Corte di Giustizia
Europea del 4 dicembre 2003 n° C-448/01 ha
stabilito un principio nell’aggiudicazione degli appalti pubblici. Oltre al criterio dell’offerta più vantaggiosa deve essere considerato quello della
modalità con cui il progetto presentato intende
garantire la tutela ambientale.
Contributo integrativo al 4%
Si ricorda ai colleghi che la percentuale del 2%
da applicare in fattura, è aumentata al 4% dall’1
gennaio 2004. La dicitura da citare in ogni parcella è “4% contributo integrativo CIPAG - art. 2
Regolamento sulla contribuzione CIPAG”.
Modifica del saggio di interesse legale
Con Decreto 1 dicembre 2003 (GU n. 286 del 1012-2003) la misura del saggio degli interessi legali di cui all’art. 1284 del Codice civile è fissata al 2,5 per cento in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2004.
Tabelle nazionali dei costi chilometrici
Le tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli elaborate dall’Aci
art. 3, comma 1, del decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 314, sono reperibili nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19-12-2003- Suppl.
Ordinario n.193.
Erogazione di servizio "SMS appalti" gratuito
Il Consiglio Nazionale Geometri, in conformità alla
delibera assunta nella seduta di Consiglio del 5
novembre u.s., ha aderito alla proposta avanzata
dalla DEI/SEI in ordine all’invio gratuito di SMS ai
geometri professionisti, per la segnalazione di bandi
di gara per i Lavori Pubblici. Tale servizio avvisa,
con un breve SMS, quando viene indetto un appalto
nella provincia di interesse e dà la possibilità di
ottenere la scheda della gara e l’eventuale bando
integrale, collegandosi al sito www.Lineannalti.it.
Il servizio SMS è gratuito; per iscriversi è sufficiente compilare il modulo reperibile sul sito:
www.lineappalti.it/servizi/smsrichiesta.asp.
I servizi del Collegio dei Geometri di Padova (su appuntamento)
Consulenza fiscale e tributaria
Il rag. Noventa è a disposizione il primo giovedì
di ogni mese dalle ore 10 alle ore 12.
Consulenza legale
Il dott. Maffei è a disposizione tutti i martedì dalle
ore 13 alle ore 14.
Consulenza Cassa di Previdenza
Le informazioni potranno essere assunte dagli
iscritti nel giorno di lunedì dalle ore 10 alle ore 12.
Consulenza legale e sicurezza
L’avv. Scudier è a disposizione; orario da concordare.
Consulenza parcelle
Un membro della Commissione parcelle è a disposizione tutti i martedì dalle ore 12 alle ore 13.30.
Si ricorda
che la percentuale del 2%
da applicare in fattura,
è aumentata al 4%
dall'1 gennaio 2004.
Pitagora notiziario del Collegio dei Geometri di Padova
20
marzo 2004
ESAME DI STATO 2003: I GEOMETRI ABILITATI
Riportiamo i nomi dei 119 geometri che hanno superato
l’esame di stato, sessione 2003, nelle quattro sedi della
provincia di Padova : Istituto Belzoni di Padova, Istituto
Alberti di Abano Terme, Istituto Girardi di Cittadella,
Istituto Atestino di Este.
I candidaati eraano 227.
Ambrosin Stefano
Albignasego
Dalla Mutta Guerrino Baone
Nicoletta Manuele
Limena
Antonello Omar
San Martino di L.
Dante Laura
Piove di Sacco
Nicoli Cristian
Piazzola sul Brenta
S. Giorgio in Bosco
Pastrello Matteo
Padova
Antonello Stefania
S. Martino di Lupari
De Agostini Mara
Baccarin Chiara
Torreglia
De Marchi Alessandro Saletto
Pilotto Valentina
S. Giorgio in Bosco
Bacchin Federico
Villa del Conte
De Putti Lara
Montagnana
Quaglia Fabio
Arzergrande
Bacco Simone
Monselice
De Spirito Luca
Padova
Quartiero Claudio
Campodarsego
Bado Marco
Vigonza
Donà Fabio
San Pietro in Gu’
Rizzi Federica
Piazzola sul Brenta
Baldo Cristian
Legnaro
Dresseno Ilaria
Piove di Sacco
Rizzo Michele
Pozzonovo
Barbetta Marco
S. Margherita d’A.
Dresseno Marco
Montagnana
Romanello Filippo
Cittadella
Ospedaletto E.
Barbiero Monica
Piazzola sul Brenta
Duregon Simone
Curtarolo
Rosin Moreno
Bassanello Nicola
S. Giorgio delle P,
Fagan Thomas
Campo San Martino
Rossetto Alessandro Vigodarzere
Bastianello Emanuele Monselice
Feffin Maddalena
Megliadino S. Vitale
Bellini Samuele
Cervarese S. Croce
Ferioli Silvia
Rubano
Bergamin Matteo
Curtarolo
Finetto Marco
Montagnana
Bergamo Giulia
Padova
Gabbia Emanuel
Piazzola sul Brenta
Berno Andrea
Teolo
Galdiolo Alessandro
Campodarsego
Biscaro Valentina
Bovolenta
Gelain Filippo
Urbana
Boaretto Andrea
Monselice
Gemo Lorena
Monselice
Boaron Laura
Carmignano di Brenta
Giaculli Marilena
Padova
Brugnara Nicola
Selvazzano Dentro
Giriolo Silvia
Masi
Businaro Gabriele
Pernumia
Giunco Dario
Brugine
Calderaro Alessia
Cittadella
Gottardo Antonella
Abano Terme
Calore Davide
Villafranca Padovana
Guariento Federica
Carceri
Capparotto Tomas
Teolo
Guglielmo Manuel
Legnaro
Capuzzo Federico
Conselve
Guidolin Enrico
San Martino di L.
Carlotto Alessandro
Albignasego
Lazzarin Daniele
Spinea (Ve)
Carraro Enrico
Cadoneghe
Lazzarin Franco
Monselice
Casarin Francesca
Trebaseleghe
Liverani Carlo
Este
Casotto Serena
S. Angelo di Piove
Marcato Gianluca
Correzzola
Casumaro Laura
Ponso
Maritan Stefano
Polverara
Cavallini Michela
Brugine
Martinelli Alberto
Abano Terme
Cavallon Esmeralda
Rovolon
Masiero Fabio
Legnaro
Cavinato Andrea
S. Giorgio delle P.
Massarotto Diego
S. Giustina in Colle
Chiarotto Elena
Piazzola Sul Brenta
Mattara Daniele
Villa Del Conte
Chinello Giuliano
Brugine
Mengato Antonio
Camposampiero
Cognolato Filippo
Brugine
Merlo Guido
Colognese Fabio
Este
Crivellari Raffaele
Daberto Paolo
Rossetto Matteo
Candiana
Rovati Giorgio
Codevigo
Salmaso Elisabetta
Cittadella
Sartore Fabio
Cittadella
Scalco Sara
Fontaniva
Segato Giordano
S. Pietro in Gu’
Selmin Roberto
Montegrotto Terme
Servadio Alessia
Vigonza
Spinello Damiano
Vigodarzere
Spinello Emanuela
Mestrino
Stefani Jessica
Vigonza
Strini Mirco
Solesino
Tasca Raffaele
Padova
Tiengo Michele
Arzergrande
Tonin Eleonora
Granze
Trolese Elia
S. Angelo di Piove
Trovò Valerio
Agna
Turlon Omar
Montegrotto Terme
Utini Damiano
Padova
Vecchiato Barbara
S. Giustina in Colle
Visentin Alessandro
Bagnoli di Sopra
Zamboni Federico
Vescovana
Zampieron Enrico
Piazzola sul Brenta
Zanella Isacco
S. Angelo di Piove
Zanetti Alberto
Ponte San Nicolò
Borgoricco
Zolpi Luca
Abano Terme
Miotti Terry
Cittadella
Zuanon Davide
S. Giustina in Colle
Vigonza
Nardo Daniele
Padova
Zuanon Stefano
S. Giustina in Colle
Padova
Naso Matteo
Ospedaletto Euganeo
Zuppa Vanessa
Saletto
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Pitagora 2 - Collegio Geometri Padova