VIAGGI DEI LETTORI
Isfahan La Piazza
dell’Imam è
la seconda più
grande al mondo.
Moschee dalle cupole turchesi e luccicanti,
palazzi e rovine risalenti alla notte dei tempi
così come maestosi giardini nel deserto. In
Iran si respira l’atmosfera delle mille e una
notte a pieni polmoni. Non stupisce dunque
il fatto che questo Paese stia diventando una
meta prediletta dagli amanti della cultura.
REPORTAGE DINO NODARI
Khosh amadid –
Sepoltura celeste
La Torre del Silenzio
nella città di Yazd.
Yazd I lucernari dissipano il calore e fanno
entrare la luce.
benvenuti!
È
appena scoccata la
mezzanotte. Il nostro
atterraggio è stato
morbido. Sull’autostrada circolano soltanto poche autovetture in direzione
di Teheran. Il taxista pigia
sull’acceleratore e dagli altoparlanti rimbomba la musica,
ritmi e brani in lingua persiana ma comunque familiari.
Chaartaar è il nome della
band, ci racconta l’autista aggiungendo che è attualmente
in voga tra i giovani iraniani
perché combina i canti tradizionali persiani con moderna
musica elettronica. Passiamo
davanti al Mausoleo di Khomeini e – appena poco dopo
essere atterrati in Iran – ci
troviamo già in mezzo a questo Paese degli ayatollah. Da
un lato la repubblica islamica
e dall’altro l’Iran che si sta
aprendo alla modernità.
Teheran notturna
Teheran di notte si presenta
diversamente da come mi
aspettavo. Durante il giorno
la capitale ospita 15 milioni
di persone, ovvero i suoi abi48 touring | aprile 2016
tanti e tutti i pendolari che
arrivano dalla popolosa periferia. Adesso, nel bel mezzo
della notte, è quasi deserta;
nulla a confronto con le metropoli occidentali che non si
fermano mai.
Paradiso di vacanza?
Lo ammetto, prima di partire
ero un po’ scettico. L’Iran è
una repubblica islamica autoritaria in cui vengono calpestati i diritti dei suoi cittadini,
in particolare quelli delle
donne; in cui gli adulteri e gli
omosessuali vengono impiccati; in cui non è garantita la
libertà di parola e di stampa.
Dunque si deve proprio trascorrere le vacanze in un posto simile? Una risposta a
questa domanda non è facile
trovarla, soprattutto dopo
solamente poche ore di soggiorno in Iran.
«Welcome to Iran» è la frase
di benvenuto che si riceve
all’aeroporto, all’albergo e
sulle strade e non soltanto da
parte della gente che vive
grazie al turismo. Piano
piano questo Paese sta
uscendo dall’isolamento in
cui è stato costretto per tanti
anni. Agli iraniani ora piace
presentare il proprio Paese ai
sempre più numerosi visitatori. E lo fanno celebrando
l’esotismo dell’Oriente.
Accanto alla civiltà di oltre
2500 anni e ai paesaggi mozzafiato, l’Iran offre pure la
possibilità di entrare in contatto con gente cordiale, attenta e anche pronta ad aiutare.
Immagine del mondo
Isfahan è considerata la capitale culturale dell’Iran. La
città lungo il fiume Zayandeh
Rud si presenta proprio come
un viaggiatore in Oriente
s’immagina la città delle
mille e una notte. Da sempre
nell’oasi fluviale i ponti svolgono un ruolo importante.
Uno dei più impressionanti è
il Si-o-se Pol con i suoi 33 archi. Di notte sono illuminati
e rappresentano uno spettacolo non soltanto per gli spiriti romantici. Il centro
dell’antica città culturale è
costituito però
dalla Meydan-e
Imam, ossia la
Piazza dell’Imam.
Un tempo si chiamava Naqsh-e Jahan (l’immagine del
mondo) e, con la sua
superficie di 510 per
160 metri, è la seconda
piazza urbana più grande
al mondo. Attorno alla gigantesca piazza una fila di arcate
ospita vivaci bazar e case da
tè. Su ogni lato di questa
piazza si trova un edificio
maestoso. La miglior vista
sulla piazza viene offerta
dalla sala del trono dell’ex
palazzo reale Ali Qapu. Si
consiglia di visitare la piazza
sia di giorno che di notte.
Qui s’incontra molta gente
del posto che, con un tappeto
e vivande sotto braccio, organizza un picnic in famiglia.
Dappertutto si viene accolti
con queste parole: «Khosh
amadid», che significa: benvenuti! Gli iraniani non sono
mai importuni, bensì sempre
vivamente interessati. E anche pronti a raccontare qual-
Piastrelle
blu Arte
persiana
nella
Moschea
Jame.
cosa
sulle attrazioni
storiche o
sulla vita quotidiana in Iran.
Oppure prestano
un treppiedi al turista
che nella sua gita notturna
vuole scattare una fotografia
– e si scusano anche per essere forse stati troppo invadenti.
Lungo il fiume Zayandeh Rud
si trova il quartiere armeno
Jolfa con la cattedrale Vank.
A dire il vero ora a Isfahan
non vivono più tanti armeni,
Il ponte di Si-o-se Pol dal centro
di Isfahan al quartiere armeno.
ma si trovano ancora molte
chiese. Sul treno in direzione
sud si entra facilmente in
contatto con la gente e si
parla subito del quartiere armeno. Nello scompartimento
gli occhi di due studenti improvvisamente s’illuminano.
Molti iraniani – confessano i
giovani – vanno lì per fare il
pieno di alcol. Per i cristiani,
gli ebrei e gli zoroastriani
valgono delle eccezioni al divieto. Fintanto che non vendono alcol ai musulmani,
queste minoranze possono
introdurlo e berlo. «Le nostre
feste sono piuttosto scalmanate», racconta uno degli studenti ammiccando. Ma non si
festeggia in pubblico, bensì
sempre in privato tra amici.
Alla domanda se un ragazzo
e una ragazza possono uscire
COSÌ PARLÒ ZARATHUSTRA
La città di Yazd è la più importante meta di pellegrinaggio e
il centro religioso degli zoroastriani. Questa religione risale
al 1800 a.C. e oggi conta ancora 20 000 discepoli nel
mondo. Lo zoroastrismo è una delle più antiche religioni
monoteiste e addirittura il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam
avrebbero adottato alcuni principi contenuti negli insegnamenti del profeta Zarathustra. A Yazd c’è un Tempio del
Fuoco, in cui la fiamma arderebbe ininterrotta da 1500 anni.
Gli zoroastriani credono ai quattro elementi fuoco, acqua,
terra e aria, e nel fuoco perpetuo venerano la divinità suprema Ahura Mazdā. A Yazd troviamo inoltre due Torri del
Silenzio, dove i defunti venivano deposti in balia degli avvoltoi che, divorandoli, li restituivano all’eterno ciclo di nascita
e morte. Il rito tradizionale della «sepoltura celeste» è ormai
proibito in Iran.
Gioco di luci
Di notte i 33 archi
sono illuminati.
aprile 2016 | touring 49
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VIAGGI DEI LETTORI
Persepoli Attraverso
la Porta delle Nazioni
si entra nell’area del
Palazzo.
Alla moda Le iraniane
danno molta
­importanza al loro
aspetto esteriore.
Shiraz Una sala
di preghiera
nella ­Moschea
Nasir al-Mulk.
Per ogni gusto
Artigianato nel bazar
a Shiraz.
DA SAPERE
Rilievi La guardia
del corpo del re
nel Palazzo delle
100 colonne.
Spezie Lo zafferano è
uno dei souvenir
preferiti dall’Iran.
La Torre Azadi
L’emblema della
capitale Teheran.
la sera e anche baciarsi,
fanno spallucce, sbuffando e
ribadiscono con molta energia che: «La vita in Iran si
svolge tra le quattro mura e
non sulla strada pubblica».
Regno dei persiani
50 touring | aprile 2016
minare sino in cima al Kuh-e
Rahmat, la montagna ai cui
piedi venne costruita Persepoli, vengono ricompensati
con una vista stupenda su
questa antica città.
Iscrizioni rinvenute a Persepoli sembrano indicare che
già ai tempi degli achemenidi
nella zona dell’attuale Shiraz
doveva trovarsi un importante insediamento. La città
è situata a 60 km da Persepoli ed è considerata una
delle mete più degne di essere visitate in Iran. La «città
delle rose e dei poeti» è anche molto gettonata come destinazione degli iraniani per
trascorrervi la luna di miele.
Un buon punto di partenza
per esplorare la città è l’antica fortezza. Dall’imponente
costruzione in mattoni mancano solo pochi metri per
raggiungere la moschea
Vakil. La struttura è ornata
riccamente con fiori, tralci
di vite e variopinti uccelli.
All’interno della sala di preghiera si ergono 48 colonne
che trasmettono la sensazione di trovarsi in un bosco.
Proprio accanto alla moschea
si trova il bazar. Al mercato
vengono offerte soprattutto
spezie, tappeti e stoffe. Sono
rimasti intatti anche alcuni
stupendi cortili interni. Shiraz si trova a un’altezza di
1540 metri s.l.m., direttamente ai piedi delle montagne. Già nel Medioevo disponeva di un’ampia rete di
acquedotti sotterranei che
tuttora irrigano i famosi giardini cittadini. Nel giardino
Musei imperdibili
Eram ci si rende immediatamente conto del perché Shiraz viene denominata anche
la «città delle rose».
Nasi rifatti
A Teheran le donne che si incontrano sulla pubblica via
indossano il velo più come
accessorio moderno che non
come copricapo imposto
dalla religione. Negli ultimi
anni tra di loro si è diffuso un
altro modo di farsi belle:
quello chirurgico. Infatti,
l’intervento del bisturi per ritoccare il proprio profilo oppure addirittura la figura
non è più un’eccezione, anzi.
In effetti per le strade di questa grande metropoli s’incontrano un po’ dappertutto
donne che portano un cerotto sul naso.
FOTO DINO NODARI, DOLLARPHOTOCLUB (1)
A Persepoli ci si sente definitivamente immersi nell’antica Persia. Venne costruita
nel 515 a.C. da Dario il
Grande e i suoi successori per
essere una delle cinque capitali dell’Impero achemenide.
In quest’epoca il regno persiano era la più grande potenza territoriale al mondo.
La città venne nominata Persepolis dai greci, che significa appunto città dei persiani. Nel 332 a.C. venne
conquistata da Alessandro
Magno e saccheggiata dalle
sue truppe. Ancora oggi, a distanza di 2500 anni, girando
tra le rovine si può avere un’idea di quanto fosse maestoso
il regno. Colonne imponenti
e rilievi ben conservati di
quest’epoca testimoniano gli
antichi fasti imperiali. Coloro
che si danno la pena di cam-
La metropoli offre però anche molti musei interessanti.
Uno fra tutti, il Palazzo Golestan, che fino al 1979 fu la
residenza ufficiale dello scià
di Persia. Nel 1967 qui venne
incoronato Mohammad Reza
Pahlavi, l’ultimo a salire sul
Trono del Pavone. Oggi nel
museo sono esposti soprattutto gioielli, armi e vestiti
della famiglia reale. Gli interessati ai gioielli non dovrebbero assolutamente perdersi
il Museo Nazionale dei Gioielli. Nel caveau la banca nazionale iraniana conserva
una strepitosa collezione di
tesori accumulati dalle dinastie persiane, tra cui anche il
Darya-i-Noor, il più grande
diamante di 182 carati. Consigliabile è anche il Museo
dei tappeti oppure quello
dedicato al vetro e alla ceramica.
Tutto sommato si può dire
che un viaggio di esplorazione in Iran è anche un incontro con i propri pregiudizi.
Alcuni vengono confermati,
ad esempio quando navigando in internet si trovano
siti censurati e quando andando all’aeroporto si viene
sottoposti a tre controlli di sicurezza. L’interesse degli iraniani ad altri stili di vita è
palpabile nelle discussioni
sul velo oppure sulla libertà
di stampa che affrontano con
gli ospiti stranieri. Parlando
si allarga il proprio orizzonte
e tanti preconcetti reciproci
svaniscono come per incanto.
Così è stato anche per me. •
Visto: per poter entrare in
Iran gli svizzeri hanno bisogno un visto. A questo fine è
necessario avere un passaporto valido almeno 6 mesi
oltre la data del viaggio,
compilare un formulario per
la richiesta del visto, scattare
due foto passaporto a colori,
presentare la conferma del
volo e la prenotazione
dell’hotel così come una
conferma di polizia del deposito delle proprie impronte digitali.
Lingua: farsi, nei centri principali spesso si parla inglese.
Fuso orario: in estate +2.30,
in inverno +3.30 ore.
Valuta: rial (IRR) 1 franco
corrisponde a 30 000 rial
(stato a inizio febbraio). I
prezzi però sono spesso indicati in tuman, un tuman
corrisponde a 10 rial. Le
carte di credito vengono accettate solo in casi eccezionali. Si raccomanda di cambiare i soldi direttamente
all’arrivo in aeroporto. I traveller cheque non sono
accettati.
Corrente: 220 V. È necessario un adattatore solo per
spine a tre poli. Le spine a
due poli funzionano.
Comunicazione: i cellulari
svizzeri si possono usare
senza particolari problemi.
Non è però possibile telefonare via skype. Negli alberghi si trova WLAN, ma i siti
con contenuti politici sono
bloccati. Sia la rete della telefonia mobile che internet
sono controllati. Si raccomanda dunque di non inviare foto né documenti che
fanno riferimento alla situazione politica in Iran.
Fotografare: chi desidera
fotografare la gente, dovrebbe prima chiedere il
permesso. È vietato fotografare edifici pubblici, impianti
militari e manifestazioni.
Alcol: pure nei gran hotel
non sono servite bibite alcoliche. È proibito importarle.
Abbigliamento: le regole
degli iraniani sull’abbigliamento valgono anche per i
turisti. Per gli uomini: niente
pantaloni corti né camicie
con le maniche corte. Le
donne devono indossare un
velo che copra i capelli. Anche le forme del corpo devono essere coperte: si consiglia dunque un camicione
(o casacca) lungo sino alle
ginocchia.
aprile 2016 | touring 51
VIAGGI DEI LETTORI
Shiraz
Sconto i
tazion
e
pr no
r
ate pe
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c
anti
CS
i soci T .–
00
CHF o2fino al
Alla scoperta delle
bellezze dell’Iran
valid
016
30.04.2
Programma
14 giorni/13 notti
20 settembre – 3 ottobre 2016
1° giorno: Volo Svizzera –
Teheran con coincidenza a
Istanbul.
2° giorno: Mattino libero.
Nel pomeriggio, visita della
capitale. Tra le altre cose si
visiteranno il palazzo del Golestan, oggi museo.
3° giorno: Teheran. Visita del
palazzo estivo dello scià. Passeggiata a Darband, meta di
escursioni degli abitanti di
Teheran. In oltre visita al monumento di Azadi e cena
sulla torre di Merhdad.
4° giorno: Partenza in treno
speciale per la città di Sari.
5° giorno: La città santa di
Mashhad, uno dei sette siti
santi dell’Islam sciita.
6° giorno: Visita delle sontuose moschee e il vivace ba-
zar della città commerciale di
Kerman.
7° giorno: Una breve corsa in
treno attraverso il deserto vi
porta alla cittadella di Bam,
patrimonio culturale mondiale UNESCO.
8° giorno: Visita di Yazd,
città degli adoratori del
Fuoco Sacro. Il treno speciale
prosegue la sua corsa per
Isfahan.
9°–10° giorno: Due giorni
pieni sono dedicati ad
un’approfondita esplorazione
­d’Isfahan, città più impressionante dell’Iran.
11° giorno: Alla scoperta di
Persepoli e Pasargadae. Spostamento in pullman a Shiraz.
12° giorno: Visita di Shiraz,
città delle rose e dei poeti.
13° giorno: Visita di Bishapur,
la città dello Shahpur.
14° giorno: Volo di ritorno in
Svizzera.
TKM
Sari
Mashhad
IRA Q
E G IT T O
Teheran
IRAN
Isfahan
Yazd
PREZZI PER SOCI TCS
a persona in CHF, con almeno 20 persone
Cabina da 4 letti Habibi
Cabina da 2 letti Ali Babà
Cabina da 2 letti Aladino
(1 cabina doccia per vagone)
Cabina da 2 letti Califfo
(doccia privata & WC in cabina)
Supplemento camera singola in hotel
Supplemento gruppo piccolo 15–19 persone
Supplemento non soci TCS
A FG
Persepoli/Pasargadae
Kerman
Bishapur Shiraz
AR AB I A
Bam PAK
SAU D I T A 400 km
6430.–
7990.–
8450.–
15 180.–
1160.–
450.–
200.–
Supplemento volo Business Class su richiesta
Cabina uso singola in treno su richiesta
INFORMAZIONI DI VIAGGIO
Attrazioni TCS
Visita dei palazzi dello scià a
Teheran
Corsa con la «ferrovia del
­Gottardo dell’Iran» attraverso
il Monte Elbrus
Ospiti dei beduini nel deserto di
Lut
Visita di 7 siti patrimonio culturale mondiale UNESCO
Visita di officine di artigiani di
Isfahan con uno specialista
Autentica visita di uno zurkaneh
con introduzione agli sport
­tradizionali
I giardini del Paradiso di Shiraz
La città sconosciuta del re dei
Sasanidi Shahpur
L’offerta comprende
Voli Zurigo o Ginevra–
Istanbul–Teheran / Shiraz–
IRAN
T U R CH I A
Treno speciale
Istanbul–Zurigo o Ginevra con
Turkish Airlines in classe economica • Tasse aeroportuali e supplemento carburante
• 9 pernottamenti in hotel di
buona categoria media
• 4 pernottamenti nel treno
speciale • 12×colazioni, 12×
pranzi, 12×cene • Trasferimenti,
escursioni e visite come da programma • Accompagnatore
TCS dalla/fino alla Svizzera
• Guida locale
L’offerta non comprende
• Assicurazione annullamento
(consigliamo il libretto TCS ETI
Mondo) • Mance • Spese di visto
Disposizioni d’ingresso
nel Paese
I cittadini svizzeri devono essere
in possesso di un passaporto di
viaggio valido per 6 mesi dopo
la data di rientro e di un visto
per l’Iran (CHF 125.– incl.
richiesta).
Si applicano le condizioni di
viaggio e di contratto di Kira
Reisen.
Organizzazione, preno­
tazione & informazioni
Kira Reisen
tel. 056 200 19 00
www.tcs-viaggi.ch/iran
FOTO FOTOLIA (1), ALD, CARTA KEYSTONE
Questa straordinaria esperienza di viaggio attraversa l’Iran
a bordo di un treno speciale. Una corsa lungo la «tratta del
Gottardo dell’Iran» vi condurrà tramite il Monte Elbrus sulle
rive del Mar Caspio e oltre il deserto di Lut. Tuffatevi nei vivaci
bazar, passeggiate nei giardini del Paradiso e conoscete un
popolo molto cordiale. L’Iran sorprende e affascina!
Scarica

Programma & Prezzi