PROGETTO INTERCULTURALE: “I GIOCHI NEL TEMPO E NEL MONDO” Anno scolastico 2008-2009 – scuola primaria di Bagnarola Nome: TABINET Origine: Romania Gioco di carte Numero di giocatori: 2 – 4 Materiale: un mazzo di carte da ramino (esclusi i Jolly) Scopo del gioco: raccogliere più punti dell’ avversario Valore delle carte: in questo gioco ognuna delle seguenti carte nel conteggio finale vale 1 punto: 10 – Asso – J –Q – K ; il 2 di fiori vale 1 punto e il 10 di quadri vale 2 punti; le altre carte non hanno valore; non si usano i Jolly. Durante lo svolgimento del gioco ogni carta mantiene il valore che ha di solito in tutti i giochi di ramino (es. 3 = 3; asso = 11 o 1, J=12 ecc.) COME SI GIOCA Distribuzione iniziale delle carte: si distribuiscono inizialmente 4 carte ad ogni giocatore e in seguito altre 2. Le prime 4 carte, dal primo che le riceve, possono essere rifiutate e messe sul tavolo come partenza per il gioco se contengono zero o un solo punto; in tal caso ne riceve altre 6 ; se contengono due o più punti è obbligato ad accettarle e ne riceverà altre 2 come tutti gli altri. Al termine di questa operazione tutti hanno in mano 6 carte. Sul tavolo, se non sono già presenti, vanno sistemate 4 carte scoperte. Svolgimento del gioco: per prendere le carte dal tavolo ognuno, quando è il suo turno di gioco, deve sommare il valore delle carte disposte sul tavolo per farlo corrispondere a quello di una carta in suo possesso ( il massimo è 14 punti ). Il giocatore potrà prendere tutte le carte uguali o la cui somma sia uguale alla carta che ha in mano e tenerle da parte fino alla fine del gioco. Si continua fino a quando tutte le carte del mazzo sono finite. Quando un giocatore, con una sua carta, può prendere tutte le carte sul tavolo [es. il giocatore ha un J e sul tavolo c’è J(valore 12); 7 e 5 = 12; 8 e 4 = 12] le raccoglie, ma lascia sul tavolo la sua carta ( J ) che aumenta di un punto il suo valore. Il giocatore che prenderà questa carta in un altro turno, la sistemerà nel mazzo delle carte conquistate rivolta verso l’ alto per ricordarsi di sommare il punto in più durante il conteggio finale. Colora, se vuoi, tutti i disegni !! NOME: RATALE SI VANATORI [anatre e cacciatori ] ORIGINE:Romania GIOCO ALL’APERTO, DI MOVIMENTO MATERIALE: palla GIOCATORI: quanti si vuole ( 2 saranno lupi, gli altri anatre ) SCOPO: colpire tutte le anatre COME SI GIOCA DISPOSIZIONE INIZIALE: Le anatre devono stare dentro uno spazio limitato. SVOLGIMENTO DEL GIOCO: I lupi devono essere 2 e devono stare fuori dal campo delimitato. Essi devono colpire le anatre, anche di rimbalzo. Si può colpire in tutti i punti del corpo. Il gioco finisce quando tutte le anatre sono state eliminate. I primi 2 che sono stati presi fanno i cacciatori nella partita successiva. Alin e la mamma di Alin, che vengono da un altro paese, ci hanno insegnato due giochi: uno con le carte per la quinta e uno che si chiama “i cacciatori e le anatre”. Ero felice e molto curioso di imparare nuovi giochi. Quando ho provato a giocare ai “cacciatori e le anatre” mi piaceva perché si correva tanto. L’abbiamo fatto anche in palestra e ci siamo divertiti tutti insieme. FEDERICO Nome: TIC E SPAN Origine: Italia, Friuli Gioco all’ aperto Materiale: palline di terracotta o sassolini rotondi o biglie. Giocatori: 2-4 Scopo: vincere eliminando tutti gli avversari e prendendo più biglie possibili. COME SI GIOCA Definire l’ordine di partenza: al fine di stabilire l’ordine di partenza, tutti i giocatori si dispongono a circa 3 m di distanza da una linea retta precedentemente tracciata sul campo di gioco. Ogni giocatore tira la propria biglia verso la linea, colui che si avvicina di più tira per primo e così via per gli altri, il più lontano sarà l’ultimo a tirare. Disposizione iniziale: ogni giocatore dispone la propria biglia nel campo di gioco, in modo che la distanza tra le biglie sia circa 1 m (uno o due passi). Svolgimento del gioco: il primo che tira la propria biglia cerca di colpirne una di quelle degli avversari, se la colpisce o si avvicina ad una distanza inferiore ad una spanna, vince la biglia ed elimina l’avversario. Nel caso avesse colpito la biglia e, dopo il tocco, le due biglie fossero rimaste a una distanza inferiore a una spanna, l’avversario dovrà dare una biglia in più. Il giocatore che ha vinto la biglia può tirare di nuovo fino a quando sbaglia. A questo punto il turno passa al giocatore successivo. Il gioco termina quando rimane un solo giocatore che sarà il vincitore della partita (non è detto che sia colui che ha vinto più biglie). Notizie e curiosità: a questo gioco ci giocavano i nostri nonni tanto tempo fa, di solito nella strada, perché non c’erano macchine, o in un terreno liscio. Nome: GIOCO DEL TRIANGOLO Origine: Italia, Friuli Gioco all’ aperto Materiale: sassolini rotondi, palline di terracotta o biglie. Giocatori: da 2 all’ infinito Scopo: prendere più biglie possibili COME SI GIOCA Preparazione del campo da gioco: si traccia un triangolo sul terreno di circa 20-30 cm di lato. A circa 3 m ( quattro passi ) dal triangolo si traccia la linea di lancio. Disposizione iniziale: per stabilire il turno di gioco, i giocatori si dispongono all’ altezza del triangolo rivolti verso la linea e tirano la propria biglia. Quello che si avvicina di più alla linea, tira per primo, e così via… il più lontano sarà l’ultimo a tirare. Ogni giocatore deve posizionare una biglia all’interno del triangolo; è obbligatorio metterne prima una sui vertici e le altre all’interno. A questo punto comincia il gioco. Svolgimento del gioco: i giocatori dispongono una biglia ciascuno sulla linea di partenza; il primo tira la propria biglia verso quelle posizionate nel triangolo per colpirle e buttarle fuori dall’ area delimitata dalle linee tracciate; il giocatore prende tutte le biglie uscite, mentre la sua pallina deve rimanere nel campo di gioco, sia essa dentro o fuori dal triangolo. I giocatori successivi possono colpire sia la biglia dei giocatori precedenti, eliminandoli dal gioco, sia tirare verso le biglie posizionate nel triangolo per buttarle fuori e prenderle. Esaurito il primo turno di tiri non si farà più un tiro a ciascuno, ma continuerà a giocare sempre lo stesso bambino fino a che non sbaglierà (cioè non colpirà nessuna pallina). A questo punto entrerà in gioco il giocatore successivo. Il gioco termina quando non ci sono più biglie nel triangolo o quando rimane in gioco un solo giocatore e, in questo caso, le eventuali biglie, rimaste all’ interno del triangolo, devono essere lasciate per la partita successiva. Notizie e curiosità: a questo gioco ci giocavano i nostri nonni tanto tempo fa in strada o su un terreno liscio. Nome: CINQUIGLIO Origine: Italia, Friuli Gioco di carte Materiale: 40 carte ( da briscola ) Giocatori: 5 Scopo: prendere più carte per fare più punti. Regole: durante il gioco il 3 ha più valore di tutti, seguito dal 2, dall’Asso, dal Re, dal Cavallo e dal Fante. Le altre carte non hanno valore. Alla fine della partita, per calcolare il punteggio, l’Asso da solo vale un punto, le altre carte, escluse le scartine, 3 valgono un punto. Come si gioca: si distribuiscono 8 carte a ciascun giocatore; il primo giocatore butta una carta e tutti devono rispondere con lo stesso seme; chi non ne ha ne può giocare un altro. Prende chi ha giocato la carta di maggior valore del seme di mano. Il turno di gioco passa a lui. Si continua a giocare finché terminano le carte. A questo punto ognuno calcola il suo punteggio. Notizie e curiosità: I nostri nonni ci giocavano quando pioveva o alla sera nelle stalle: l’ambiente era più caldo per la presenza delle mucche. Cherabot Luogo di origine: India Materiale: 1 pedina rossa, 1 pedina bianca, 10 pedine nere e 10 pedine marroni, il tavolo da gioco. Giocatori: 2 o 4 Scopo del gioco: Vincere totalizzando più punti degli avversari. Valore delle pedine: nera: 90; marrone: 100; rossa, che si chiama regina, 200. Regole Disposizione iniziale: Per l’inizio del gioco, si possono posizionare le pedine nella “scacchiera”in molti modi diversi ad esempio: si dispone la regina al centro del tavolo con attorno delle coppie di pedine e anche una coppia sopra la regina; la pedina bianca va posta nella base indicata da una riga tracciata nella “scacchiera”. Svolgimento del gioco: Bisogna tirare, con le dita, la pedina bianca, a raso terra, cercando di mandare le altre pedine negli appositi buchi ai quattro quattro angoli del tavolo da gioco. Si gioca in senso orario. Se vinci una pedina hai diritto ad un altro tiro. Se entra la pedina bianca si deve rimettere in gioco una delle proprie pedine precedentemente guadagnata. Se non hai più pedine, la prossima volta che che ne vinci una la perdi e la metti al centro. Se si fa entrare la regina nella buca, per poterla vincere, si deve far entrare anche un’altra pedina; altrimenti rimane in gioco. Il gioco si conclude solo quando non ci sono più pedine sul tavolo da gioco. Notizie & Curiosità: Questo gioco ci è stato spiegato da un bambino indiano, ma viene utilizzato anche nello Yemen ed in Birmania. Il Cherambot viene chiamato anche Caromos o Kairam. Tempo fa, il tavolo da gioco del Caromos veniva disegnato sulla terra. terra. Mi sono sentito tanto felice perché era la prima volta che avevo insegnato qualcosa a qualcuno. Dopo tutti i bambini volevano giocare a cherabot così dovevo fare i turni. Ci siamo divertiti tanto e, anche se litighiamo, giochiamo sempre a cherabot e siamo più amici….. anche se non sempre. KARAN ACCAR BACCAR BOMBE’ BO ASINABE PURE SO Dieci, venti, trenta, quaranta… CONTE AI BAI AI BAI TICU TAI TIA MIA COMPAGNIA, SALU MACU TICU TACU, AI BAI BUF. AN TAN TES AN TAN TES FILI MANI PES FILI MANI CUCULUS AN TAN TUS. ERENE SERENE ERENE SERENE SIPETE SAPETE RIPETE RAPETE NOLE. SOTTO LA CAPPA SOTTO LA CAPPA DEL CAMINO, C’ERA UN VECCHIO CONTADINO, CHE SUONAVA LA CHITARRA, ARRA, ARRA, ARRA. SOTTO IL PONTE DI BARACCA SOTTO IL PONTE DI BARACCA, C’E PIERIN CHE FA LA CACCA, LA FA DURA DURA DURA, IL DOTTORE LA MISURA, LA MISURA TRENTATRE’ TOCCA PROPRIO A TE. Conta Albanese Mine mine Dulemine boi boi ciçuloi cë të mere cëtë tëriq. I ragazzi in Albania usano questa conta per decidere chi “sta sotto”. Tutti i giocatori devono mettere un piede vicino a quello degli altri in modo che si possano toccare. Uno di loro deve puntare il dito contro gli altri piedi mentre canta la canzone. Quello che viene indicato alla fine della conta, toglie il piede. Chi resta per ultimo dovrà stare sotto. CONTA IN LINGUA BOSNIACA MAČKA TRADUZIONE IN ITALIANO IL GATTO Moja mačka ima rep, vrlo lep. Očisti ga pa je prav, mekan sav. A onda ga travom vuče I manče. Jednom joj je leptir beo Na rep seo. Nosila ga celog dana Sva vesela, verujući da joj je to Mašna bela. Il mio gatto ha la coda, molto bella. La pulisce ed è perfetta, tutta morbida. E poi nell’erba la trascina e miagola. Una volta sulla coda una farfalla bianca gli si è posata. L’ha portata in giro tutto il dì tutto contento, pensando che fosse un bianco fiocchetto. CONTA IN NAPOLETANO CHIOV CHIOV CHIOV TRADUZIONE IN ITALIANO PIOVE PIOVE PIOVE Chiov Chiov Chiov E valliu fann l’ov E fann miez a chiazz E zii monac e scamazz, e scamazz cu nu per e zii monac va u’geler. Piove Piove Piove Le galline fanno le uova Le fanno in mezzo alla piazza E (zii=signor) il monaco le schiaccia…. Le schiaccia con un piede E il monaco va in galera…. CONTA LINGUA RUMENA TRADUZIONE IN ITALIANO Din ocenaul pacific a iesit un pestemic si pe coada lui scria ies afara dumneatà. Dall’oceano Pacifico È uscito un piccolo pesce E sulla sua coda scrive Esci fuori tu. LINGUA ORIGINALE TRADUZIONE Luna luna Ven a bas ti darai Pan e gras Quant chi copi la pursita Ti darai la so coduta. Luna luna vieni giù ti darò pane e grasso Quando ammazzo la porcellina Ti darò la sua codina. LINGUA ORIGINALE TRADUZIONE Toni Boni va al merciat il merciat a l’è finit Toni Boni al ciapa la musa e al torna indriu. Toni Boni va al mercato il mercato è già finito Toni Boni prende l’asina e torna indietro. Bum, passa paperino con la pipa in bocca guai a chi la tocca l’hai toccata proprio tu! ۞۞۞۞۞۞۞۞۞ Fafolì fafolà A chi tocca non si sa, fafolà fafolì a chi tocca eccolo qui! ۞۞۞۞۞۞۞۞۞ Ambarabaciccicocco tre civette sul comò che facevano l’ amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò Ambarabaciccicocco! Un elefante si dondolava su un filo traballante e ritenendo la cosa interessante. andò a chiamare un altro elefante… Due elefanti si dondolavan….. e continua sempre così aggiungendo un elefante… ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫ Chi munge la mucca? Chi mangia la zucca? Chi spazzola il gatto? E l’ oca, che ha fatto? Tra papere e gallo, agnello e cavallo, chi è il più bello? Il grasso porcello! ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥ ۞۞۞۞۞۞۞۞۞ La lavanda è blu, la mimosa è gialla, quando sarò grande sarai la mia regina? Chi te l’ha detto dolce bambino? Me l’ha suggerito il mio cuoricino! 1,2,3 e vieni da me! ☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼ La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città. Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta falla un’ altra volta , guarda in giù, guarda in su, dai un bacio a chi vuoi tu! ☻☻☻☻☻☻☻☻☻ DIN DAN DON PALLA PALLINA Din Dan Don le campane di Pordenon Che suonavan tanto forte Da buttare giù le porte. Le porte son d’argento del 1400, 1450 il gallo canta. Canta la gallina, la siora Chichina vien fuor dalla finestra, con un gran mal di testa. Passa Garibaldi con la camicia rossa Per le vie di Milan, Per le vie di Torin via Elisa in birusin. Palla Pallina dove sei stata? dalla nonnina. Cosa hai mangiato? Pane e ciliegia. Cosa hai bevuto? Acqua del mare. Buttala via che ti fa male. ۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞۞ SOTTO IL PONTE Sotto il ponte Ci son tre bombe Passa il lupo E non le rompe Passa il re Ne rompe tre Passa la regina Ne rompe una dozzina Passa un reggimento Ne rompe cinquecento. SEGGIOLINA D’ORO UCCELLIN CHE VIEN DAL MARE Seggiolina d’oro Che porti il mio tesoro Che porti il mio re Uno due tre L’uccellin che vien dal mare Quante piume può portare? Può portarne trentatré Uno, due, tre…trentatrè A star fuori tocca a te. QUESTO LIBRETTO E’ STATO REALIZZATO DA: Federico, Beatrice, Mariaelena, Magdalina, Elisa, Daniele, Serena, Anna, Michael, Sara, Filippo, Simone, Maria Grazia, Andrea, Sara, Karan. Alin, Matilda, Giulia, Fiorella, Manuel, Davide, Valentino, Andrea, Alessandro, Lorenzo, Cristina, Anna, Lorenzo, Kevin, Davide, Sebastiano, Filippo, Armando, Enrico, Alessio, Klea, Lisa, Andrea. CON LA COLLABORAZIONE DI: Uana Alina Janovici, Andrea Milan, Gino Sutto, Niscian e Gioti Singh, e di tutti i genitori che hanno raccontato ai loro figli giochi, conte, filastrocche di quando erano bambini.