Qualifications
Framework: le
prospettive in
Europa ed in Italia
Marzia Foroni
Bologna Expert
Bologna, 27 e 28 maggio 2009
Si parlerà di…
• Il quadro dei titoli europeo
– Le caratteristiche principali
– Le novità di Lovanio
– I “dieci passi” di Strasburgo (ottobre 2007)
• Il quadro italiano dei titoli
– Obiettivi
– Tappe completate
– Prospettive
Le caratteristiche del quadro
europeo
2003 – Comunicato di Berlino I
“I Ministri incoraggiano gli Stati membri ad
elaborare un quadro nazionale di riferimento
per tutti i titoli comparabili e compatibili dei
loro sistemi di istruzione superiore, il quale
dovrebbe mirare a definire i titoli in termini di
carico di lavoro, livello, risultati
dell'apprendimento, competenze e profilo
professionale. Essi inoltre si impegnano ad
elaborare un quadro generale di riferimento
per tutti i titoli esistenti nell'ambito dello
Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore.”
2003 – Comunicato di Berlino II
“All'interno di tali quadri di riferimento, gli esiti dei
titoli di diverso ciclo dovrebbero essere chiaramente
definiti e differenziati. I titoli di primo e secondo
ciclo dovrebbero avere diversi orientamenti e una
varietà di profili professionali in modo da soddisfare
bisogni diversi, siano essi personali, accademici o
inerenti al mercato del lavoro. I titoli di primo ciclo
dovrebbero dare accesso, secondo la Convenzione di
Lisbona per il riconoscimento, ai corsi di studio di
secondo ciclo. I titoli di secondo ciclo dovrebbero
dare accesso agli studi di dottorato.”
2005 - Comunicato di Bergen I
“All’interno dell’Area Europea dell’Istruzione
Superiore vengono quindi adottati un quadro
generale di riferimento per i titoli accademici
comprendente tre cicli (…), dei descrittori generici
per ogni ciclo basati sui risultati di apprendimento
e le competenze e un sistema di crediti per il primo e
il secondo ciclo. Ribadiamo il nostro impegno a
elaborare entro il 2010 dei quadri nazionali per i
titoli che risultino compatibili con il quadro generale
di riferimento. Un’azione concreta in tal senso dovrà
partire entro il 2007…”
Approvazione del documento “A Framework for qualifications” e dei
Descrittori di Dublino
Le novità di Bergen
• Durata dei cicli
– Primo ciclo: da 180 a 240 crediti ECTS
– Secondo ciclo: da 90 a 120 crediti ECTS, con
almeno 60 crediti a livello di secondo ciclo
– Terzo ciclo: 3 – 4 anni
• Descrittori dei tre cicli (di Dublino)
Descrittori generali per ciascun ciclo basati sui
risultati di apprendimento attesi al termine del
corso di studio per il conseguimento del titolo.
I descrittori di Dublino
• Conoscenze e capacità di comprensione
(Knowledge and understanding)
• Utilizzazione delle conoscenze e capacità di
comprensione (Applying knowledge and
understanding)
• Capacità di trarre conclusioni (Making
judgements)
• Abilità comunicative
(Communication skills)
• Capacità di apprendere
(Learning skills)
I Descrittori del primo ciclo
• abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi
a un livello che, fondato su adeguate basi di istruzione secondaria, sia
caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati e includa anche la conoscenza di
alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi;
• siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in
maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e possiedano
competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere
problemi nel proprio campo di studi;
• abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente all’interno
del proprio campo di studio) ritenuti utili a trarre proprie conclusioni, inclusa la
riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi;
• sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori
specialisti e non specialisti;
• Abbiano sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere
studi successivi con un alto grado di autonomia.
Un Descrittore nei tre cicli
Capacità di trarre conclusioni – Progressione delle
competenze
• Primo ciclo
abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati
(normalmente all’interno del proprio campo di studio) ritenuti
utili a trarre proprie conclusioni …...
• Secondo ciclo
Abbiano la capacità di integrare le conoscenze, di gestire la
complessità, e di trarre proprie conclusioni anche sulla base
di informazioni limitate o incomplete, …….
• Terzo ciclo
Siano capaci di analisi e valutazioni critiche, nonché della
sintesi di idee nuove e complesse.
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LIVELLO
IT
FR
AT
ES
UK
1°
Laurea Licence Bachelor Licencia Bachelor
2°
Laurea
M.
3°
Master
Master
Dottorato Doctorat Doktor
Master
Master
Doctor Doctorate
2005 - Comunicato di Bergen II
“Sottolineiamo l’importanza di garantire la
complementarità tra il quadro generale di riferimento per
i titoli accademici e il più ampio quadro, peraltro già
proposto, dei titoli relativi all’istruzione permanente,
comprendendo in tale contesto sia i titoli derivanti da un
percorso formativo generale che quelli legati a contesti di
formazione e addestramento professionalizzante
attualmente in essere sia in ambito UE che all’interno dei
Paesi partecipanti. Chiediamo alla Commissione Europea
di procedere, col progredire dei lavori, ad approfondite
consultazioni con tutte le parti coinvolte nel Processo di
Bologna.”
European Qualifications Framework
• La proposta dell’UE
– Raccomandazione 2008/C 111/01 del 23 aprile 2008;
– Riferimento all’apprendimento lungo tutto l’arco della
vita;
– Quadro strutturato in 8 livelli (HE VI, VII e VIII);
– Descrittori di livello basati su conoscenze, competenze e
capacità acquisite.
• Quadro o quadri?
– Formalizzazione della convergenza
• Premessa della Raccomandazione e Descrittori di ciclo
• 2009 Conferenza di Londra
La sinergia con la strategia di
Lisbona
• Il nuovo quadro strategico per l’istruzione e la
formazione “Educazione e Formazione 2020”:
– obiettivo 1: Fare in modo che l’apprendimento
permanente e la mobilità diventino una realtà;
– obiettivo 1: Priorità per lo sviluppo dei quadri
nazionali per flessibilità, apertura verso
l’apprendimento informale e non formale,
trasparenza e riconoscimento.
• Prime relazioni nel 2012
2007 - Comunicato di Londra I
“I quadri dei titoli sono strumenti importanti per ottenere
trasparenza e comparabilità all’interno dello Spazio europeo
dell’istruzione superiore e per facilitare la mobilità degli
studenti entro e fra i sistemi di istruzione superiore. I
quadri nazionali dei titoli dovrebbero anche aiutare le
istituzioni di istruzione superiore a progettare moduli e corsi
di studio basati sui risultati di apprendimento attesi e
strutturati in crediti, nonché a facilitare il riconoscimento
delle qualifiche e di tutte le forme di apprendimento
pregresso. Prendiamo atto che è stato fatto qualche passo
iniziale verso l’attuazione dei quadri nazionali dei titoli ma
riteniamo che sia necessario un impegno molto maggiore. “
2007 - Comunicato di Londra II
“Ci impegniamo a realizzare compiutamente entro il 2010
tali quadri nazionali, certificati rispetto al Quadro
generale dei titoli dello Spazio europeo
dell’istruzione superiore. (…) Richiamiamo
l’attenzione sul fatto che essi dovrebbero essere disegnati
in modo tale da promuovere la mobilità di studenti e
docenti e migliorare l’occupabilità dei laureati.
Riteniamo che il Quadro generale dei titoli dello Spazio
europeo dell’istruzione superiore, su cui avevamo
raggiunto pieno accordo a Bergen, costituisca un fattore
di primaria importanza per promuovere l’istruzione
superiore europea in un contesto globale.”
2009 - Le novità di Lovanio
“La realizzazione dei quadri nazionali dei titoli è un passo
importante verso l’attuazione dell’apprendimento
permanente. Entro il 2012 intendiamo completarli e
predisporli per l’auto–certificazione rispetto al Quadro
di riferimento europeo per i Titoli dello Spazio Europeo
dell’Istruzione Superiore. Questo compito richiederà un
continuo coordinamento all’interno di tale Spazio
Europeo e con il Quadro Europeo delle Qualifiche per
l’apprendimento permanente. Nei contesti nazionali,
eventuali qualifiche intermedie all’interno del primo ciclo
possono essere un mezzo per ampliare l’accesso
all’istruzione superiore.“
Da Londra a Lovanio…
… I dieci passi
1. Decisione sul decollo del
processo
Decisione da parte dell’autorità nazionale
competente per l’istruzione superiore di dare
inizio al processo.
2. Definizione dell’agenda
Definizione degli obiettivi del Quadro dei
Titoli Nazionale
3. Organizzazione del processo
Identificazione delle parti coinvolte e
creazione di comitati o gruppi di lavoro
4. Definizione dello schema
Progettazione del Quadro e decisioni a
proposito di: struttura dei livelli, descrittori
di ciclo e attribuzione dei crediti
5. Processo di consultazione
Discussione a livello nazionale con gli attori
principali e con le parti sociali. Condivisione
della proposta.
6. Approvazione dello schema
Approvazione della proposta secondo le
tradizioni nazionali (atto legislativo)
7. Struttura amministrativa
Suddivisione delle competenze per la
gestione del Quadro e definizione dei ruoli
delle istituzioni e degli organi coinvolti
nell’assicurazione della qualità
8. Attuazione
Piena attuazione del quadro nelle
università, revisione dei Corsi di Studio
secondo l’approccio basato sui risultati di
apprendimento
9. Inserimento dei Titoli nello
schema
Definizione delle procedure per
l’inserimento dei Titoli nel Quadro
10. Certificazione di compatibilità
Auto – certificazione del Quadro rispetto
al QF per l’EHEA
Il Quadro Italiano dei
Titoli
Il Quadro italiano dei Titoli
Obiettivi:
• Attuazione delle politiche di trasparenza per i
titoli di istruzione superiore;
• Migliore comprensione dei titoli sia in un contesto
nazionale che internazionale;
• Progredire nell’attuazione delle azioni di Bologna
– Il QIT, oltre ad essere una di queste, include molti
principi e strumenti strumenti del Processo
(trasparenza, riconoscimento, mobilità, CFU, risultati
di apprendimento,...)
Costruzione del Quadro Italiano
dei Titoli
Le tappe completate
Decisione
MIUR (DM 270/04, DDMM marzo
2007, DM 386/2007 e DM
544/2007)
Agenda
Definizione degli obiettivi
Organizzazione CIMEA, GdL ministeriale.
Schema
Struttura dei livelli, definizione dei
descrittori e crediti
Consultazione Definizione della lista dei consultati
La consultazione
• La consultazione degli attori principali
– CUN, CRUI, CNSU (ed equivalenti
AFAM);
– I temi (ampiezza del QIT, la formazione
permanente, trasparenza rispetto al
mondo del lavoro)
• La consultazione delle parti sociali
Costruzione del Quadro Italiano
Le tappe da completare dei Titoli
Approvazione
Provvedimento legislativo
Amministrazione
Definizione della struttura gestionale
e relazione con gli altri attori
Adeguamento dei percorsi alla
struttura del Quadro (*)
Procedure per l’inserimento dei
Titoli nel quadro
Attuazione
Inserimento
Certificazione
Obiettivo 2012
Sfide
-
Integrazione, attraverso il Quadro Italiano
dei Titoli, dell’EQF e il QF EHEA;
Completamento dei “dieci passi” e
contributo italiano a ET2020
-
Completare il processo di consultazione;
Manutenzione del Quadro ed individuazione
della struttura di riferimento;
Rispettare la data del 2012 per la
certificazione;
GRAZIE
www.processodibologna.it
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