Storia
Urbana
materiali
Anno accademico 2010-2011
Rivoluzione agronomica e agraria:
-
Innovazioni negli strumenti di produzione
Rotazione quadriennale
Allevamento in stalla
-
Recinzioni (enclosures)
-
Effetti sociali
Incremento demografico:
1700-1750= +18‰
1750-1800= +44‰
Decrescita della mortalità:
(1730-40 = 35,8‰;
1811-1821 = 21‰).
Crescita urbana
1700
1900
Città
Pop.
Città
Pop.
Costantinopoli
700
Londra
6.480
Londra
550
Parigi
3.330
Parigi
530
Berlino
2.424
Napoli
207
Vienna
1.662
Lisbona
188
Pietroburgo
1.439
Amsterdam
172
Manchester
1.255
Roma
149
Birmingham
1.248
Venezia
144
Mosca
1.120
Mosca
130
Glasgow
1.072
Milano
124
Liverpool
940
Sviluppo
delle comunicazioni
Inurbamento
Tutte le società, per le loro caratteristiche
economiche, possono essere classificate in
una di queste cinque categorie:
 la società tradizionale,
 la fase delle condizioni preliminari per il
decollo
Il
decollo
Il passaggio alla maturità
 Il periodo del grande consumo di massa

[Rostow]
 La
produzione si concentra in aree
urbanizzate: possono essere le grandi città
o centri che nascono rapidamente e in modo
incontrollato senza alcuna attenzione
all’igiene
 Le città tra ‘700 e ‘800 sono luoghi
generalmente poco sani: non esistono
sistemi fognari, l’acqua si preleva dai pozzi,
non c’è distinzione tra lavorazioni inquinanti
e aree abitative…
 Gli
operai spesso sono contadini che
abbandonano le campagne in cerca di
fortuna. Sono detti proletari perché la loro
unica risorsa sono i figli
 I quartieri popolari delle città sono
assolutamente degradati
 Manca qualsiasi tipo di tutela sociale,
d’istruzione
 Il degrado sociale favorisce anche forme di
criminalità
I problemi della povertà, dell’ignoranza, del difficile
controllo delle classi proletarie è avvertito con forza
in ambiti diversi
 La risposta conservatrice dei governi (ad es. Gran
Bretagna) sono le leggi sui poveri, che mirano a
garantire le condizioni di sopravvivenza, ma sono
legate a strutture locali quali le parrocchie e non
consentono la mobilità dei lavoratori
 I socialisti utopisti (Owen Fourier) cercano modelli
alternativi di organizzazione che tutelino i lavoratori
con progetti volontaristici
 Marx individua nella lotta di classe lo sbocco
inevitabile del conflitto tra capitalisti e proletari
 La
prima manifestazione nei confronti
dell’industrializzazione è la protesta degli
operai specializzati che in Inghilterra
cercano di opporsi al sistema di fabbrica
con episodi di violenza e la distruzione delle
macchine (Luddismo)
 Nascono le leghe: associazioni di mutuo
soccorso per creare una rete di aiuto
sociale
 Si organizzano i sindacati per tutelare e
rivendicare migliori condizioni di vita, di
lavoro e di salario per gli operai
Trasferimento
delle tecnologie
 Estensione progressiva
dal centro alle periferie:

il decollo
Inghilterra
1782-1802
Francia
1830-1860
Belgio
1833-1860
Stati Uniti
1843-1860
Germania
1850-1873
Russia
1890-1913
Italia
1896-1907
Tra il 1660 e il 1749 oltre 200 provvedimenti del
Parlamento operarono nel senso di un
miglioramento delle vie di comunicazione fluviali.
Nei 70 anni successivi vennero spesi 17.000
milioni di sterline per la costruzione di 3.000
miglia di vie navigabili.
I primi canali univano le miniere di carbone ai
mercati e venivano costruiti ‘in economia’,
aggirando gli ostacoli naturali per abbattere i
prezzi.
Il primo battello a vapore europeo iniziò a
navigare in Inghilterra nel 1812.
Nel 1830 i vapori britannici erano 315 con una
capacità complessiva di 33.500 tonnellate.
Nel 1818 si ebbero i primi collegamenti via
mare con piroscafo a vapore sul mare
d’Irlanda. Successivamente venne
inaugurata la tratta Dover – Calais (1821).
Il primo battello a vapore europeo iniziò a
navigare in Inghilterra nel 1812.
Nel 1830 i vapori britannici erano 315 con una
capacità complessiva di 33.500 tonnellate.
Nel 1818 si ebbero i primi collegamenti via mare
con piroscafo a vapore sul mare d’Irlanda.
Successivamente venne inaugurata la tratta
Dover – Calais (1821).
La locomotiva a vapore, perfezionata da
Stephenson, iniziò ad essere utilizzata per
tratti via via più lunghi dal 1825 e dal 1829
venne utilizzata sulla linea LiverpoolManchester, considerata la prima moderna
ferrovia.
La ferrovia triplica la velocità delle tradizionali
diligenze, rivoluziona la tradizionale
concezione dello spazio e del tempo e appare
come l’unica via in grado di liberare il traffico
dagli abusi monopolistici dei proprietari di
canali.
1)
2)
3)
Fase pioneristica della costruzione delle
ferrovie: 1830-50. le ferrovie sono
finanziate da imprese private, si
infittiscono sul territorio senza fondersi in
una rete unitaria
1842: viene creato un organismo per il
coordinamento del traffico ferroviario che
poco a poco inizia a coordinare la crescita
delle linee inglesi
1850-70: “età d’oro della ferrovia”, tanto in
Inghilterra quanto nel resto del mondo
Il controllo delle ferrovie esige però lo
sviluppo di un sistema di comunicazione
veloce ed affidabile.
Nel 1837 viene messo a punto un sistema a 5
aghi (ridotti poi a due) che indicava
direttamente la lettera trasmessa.
Nel 1846 nacque la Electric Telegraph
Company.
La simbiosi tra telegrafo e ferrovia provocò
anche l’ampliamento dell’attività della Borsa
di Londra facendo sorgere una dozzina di
borse in provincia che comunicavano grazie
al telegrafo.
Il primo cavo sotto la Manica venne posato nel
1851; nel 1866 venne posato un cavo
transatlantico permanente.
Creazione di una domanda nuova per i
prodotti dell’industria britannica che
amplia l’asfittica domanda interna
1)
Accesso alle materie prime laddove sono
più convenienti
2)
3)
Attraverso il commercio internazionale i
paesi poveri maturano il potere d’acquisto
necessario per comperare le merci (p. es.
gli importatori inglesi, che comperavano
all’estero il cotone grezzo, fornivano ai
venditori i mezzi per acquistare
successivamente altri prodotti
dell’industria britannica
4)
Il commercio estero rende disponibile un
surplus di capitali con cui è possibile
finanziare l’espansione dell’industria e
l’acquisizione di innovazioni tecnologiche.
5)
I grandi commercianti e i produttori
imparano a gestire diversamente i loro
affari, ottenendo in tal modo un
accrescimento della produttività (migliore
organizzazione, controllo della qualità,
standardizzazione del prodotto)
6)
Sviluppo dei centri urbani → dopo una prima
fase di sviluppo, nel corso della quale
continuano ad essere prevalenti gli
investimenti relativi al mondo rurale e alle
infrastrutture (in particolare: ferrovie)
assistiamo ad un accresciuto interesse nei
confronti della città: accrescimento e
miglioramento del patrimonio edilizio e delle
infrastrutture necessarie a far funzionare la
città come ambiente umano (fogne, strade,
biblioteche…)
Lo sviluppo della rete urbana europea
dal 1500 al 1800
(popolazione in migliaia di abitanti)
Categoria
dimensionale
Numero di città
1500
1600
1700
1750
1800
20-50
76
87
105
131
154
50-100
21
24
24
27
43
100-200
3
10
9
12
16
200-300
1
2
1
2
5
300-500
-
-
-
1
1
500-750
-
-
2
2
1
Oltre 750
-
-
-
-
1
101
123
141
175
221
Totale
Distribuzione della popolazione: dal
1810 al 1910
città
12%
campagna
campagna
59%
88%
città
41%
Tra 1800 e 1910 la popolazione urbana
europea cresce di circa 6 volte grazie a due
fattori principali:
1)
Raddoppiamento della popolazione totale
2) La percentuale classificata come urbana
triplica
I tassi di urbanizzazione in tutta Europa
accelerano dopo il 1850 anche se esistono
notevoli differenze tra l’uno e l’altro paese
In Gran Bretagna l’avvio della rivoluzione
industriale comporta una rapida eclissi della
maggior parte dei precedenti centri urbani
di maggiore rilevanza: solo Londra,
Edimburgo e Dublino resistono a questo
processo.
A metà del XIX secolo metà della popolazione
della Gran Bretagna vive in città
Nel corso del XIX secolo il primato dello
sviluppo interessa soprattutto i satelliti
industriali dei vecchi centri manifatturieri e
commerciali. Accanto a loro, conoscono una
crescita costante luoghi di nuova fondazione
(p. es. l’area del Galles del sud) e le città
‘specializzate (p. es. i centri ferroviari e
stazioni climatiche).
La Francia è caratterizzata da:
 Lenta
crescita demografica
 Industrializzazione
quella inglese
più lenta e moderata di
Processo di urbanizzazione graduale
 la
popolazione urbana raggiunge il 50% del
totale solo nel primo decennio del ‘900.
 Parigi
mantiene la sua predominanza e
impedisce lo sviluppo di altre città nella
zona del nord-est della Francia. In
quest’area si sviluppano le città industriali.
In Germania: si ebbe marcato sviluppo dei
centri di ogni regione:
 Precede
 E’
l’unificazione politica
connesso allo sviluppo delle ferrovie
 Urbanizzazione
sec.
 Nella
precoce in Belgio metà XIX
seconda metà del XIX secolo lo
sviluppo urbano tocca tutta l’Europa:
soprattutto Austria, Svizzera, Svezia, poi
anche Spagna, Romania, Serbia.
 Proporzionalmento più lenta la crescita in
Italia e Olanda dove c’era già un notevole
sviluppo urbano.
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La rivoluzione industriale