SCHEDA DIDATTICA MITICO Gli antichi miti greci in forma di musical. Libretto di Fabrizio Gambineri Musica di Bruno Coli Regia di Sandro Baldacci Lo spettacolo : Introduzione Mida Ercolino Il tango di Giove e Giunone Il Minotauro I suppliziati: Sisifo, Tantalo, Atlante Il giudizio di Paride Achille Cassandra Prometeo Pandora Finale Nello spettacolo l’episodio del mito ci viene presentato in modo non molto diverso di quanto non si sia fatto attraverso i secoli nelle arti figurative, in pittura o in scultura. Se pensiamo a Laocoonte non possiamo non vedere con la mente la famosa statua che lo ritrae soffocato dai serpenti insieme ai figli, e solo i nomi degli dèi (Atena, Ermes) ci richiamano quegli attributi a loro particolari, in questo caso l’elmo o le calzature alate con i quali da sempre siamo abituati a contraddistinguerli. In “Mitico” oltre all’immagine che vedremo in palcoscenico, quindi oltre allo stimolo visivo, abbiamo altre arti che concorrono a far sì che l’episodio del mito si fissi nella memoria: la poesia e la musica. Alcuni “numeri” dello spettacolo contengono riferimenti a diversi altri miti, che qui riportiamo se si volesse approfondire anche queste storie cosidette ”minori” ma sempre interessanti. Sia nel testo dello spettacolo sia in questa presentazione si usano indifferentemente i nomi greci o latini delle divinità. 1 – Introduzione Qui ci vengono presentati alcuni dei personaggi che incontreremo nel corso dello spettacolo. 2 – Mida Il mito di Re Mida è molto conosciuto: per prima cosa viene alla mente il suo tocco magico che trasforma tutto in oro e che si rivelerà quanto mai pericoloso. Le orecchie d’asino, attributo meno noto di Mida, gli vengono inflitte da Apollo come punizione per aver lui preferito Marsia al dio nella famosa gara musicale. Il mito di Marsia è un mito a parte, che merita di essere conosciuto. Non lo abbiamo citato nello spettacolo, ma abbiamo tenuto le orecchie d’asino, come emblema della stupidità del personaggio. 3 – Ercolino Su Ercole ci sarebbero materiali sufficienti da soli per ore e ore di spettacolo. La nostra scelta è caduta su un episodio marginale, dettata anche dalla necessità di alternare momenti drammatici a momenti più “leggeri”. l’Eroe protagonista della primissima impresa, ancora in fasce, strozza a mani nude i due serpenti che Giunone gelosa gli ha inviato. Si può approfondire ancora con il mito di Alcmena e di Anfitrione. 4 – Tango di Giove e Giunone Il litigio famigliare tra i padroni di casa dell’Olimpo cita diversi miti relativi agli amori di Zeus e alle sue infedeltà coniugali: Leda, Europa, Io, Calisto. Quest’ultimo mito è il più comico di tutti: Giove, per avvicinare la ninfa Calisto, devota di Diana, assume le sembianze di quest’ultima, apparendo quindi “en travesti”. Per chi volesse documentarsi oltre esiste una bellissima opera barocca di Francesco Cavalli, intitolata appunto “La Calisto”. 5 – Minotauro Il mito e l’uccisione del Minotauro sono per noi spunto per una riflessione sulla diversità. 7 – I “suppliziati” Abbiamo chiamato così i poveri personaggi condannati alle pene proverbiali Sisifo Tantalo e Atlante, ciascuno legato nell’iconografia all’elemento del suo tormento: il masso che rotola giù ogni volta sia arrivato in cima (Sisifo) , il cibo sempre sfuggente (Tantalo) e la volta del cielo (popolarmente il globo terracqueo) da reggere sulle spalle (Atlante) Richiami a non finire a proverbi, modi di dire, etc. etc. Una curiosità filologica: in un primo tempo avevamo inserito anche Damocle (quello della proverbiale spada) tra i suppliziati, poi documentandoci abbiamo trovato che la sua non era una punizione divina… Damocle era un adulatore del tiranno Dionigi di Siracusa e non aveva nulla a che fare con gli dei, la spada gliela aveva fatta appendere sul capo (sorretta da un filo sottilissimo) proprio lo stesso Dionigi per fargli capire quanto precaria e pericolosa fosse la posizione (da Damocle tanto invidiata) di qualsiasi regnante. 8 – Paride Così come pensando ad Ercole lo si immagina palestrato, munito di clava e di pelle di leone, quando visualizziamo il personaggio di Paride, causa più o meno involontaria della guerra di Troia, lo vediamo in atto di offrire a Venere, vincitrice della gara di bellezza fra le dee dell’Olimpo, il dorato pomo della discordia. Possiamo quindi analizzare l’origine di questo modo di dire. il nostro episodio sottolinea le caratteristiche non solo fisiche ma anche di abitudini e comportamento delle tre divinità, Giunone, Minerva, e Venere (ma anche degli altri dei, perché no?) e ricorda le funeste conseguenze scaturite in seguito. 9 – Achille L’episodio (minore rispetto alle imprese guerresche dell’eroe narrate nell’Iliade) del tentativo di nascondere Achille travestito da donna presso la corte di re Licomede, oltre ad essere divertente, è rivelatore di alcuni aspetti del carattere di Achille, come ad esempio una certa rozzezza e ingenuità, che lo portano ad abboccare come un pesce al tranello di Ulisse che dà in questo caso una delle prime prove della propria astuzia. 10 – Cassandra Altro personaggio entrato nei proverbi e legato alla guerra di Troia. Ma non sempre alcune nostre doti sono capite o ammirate dagli altri. 11 – Prometeo e Pandora I due miti sono collegati, anche se nel nostro immaginario, basato su ricordi visivi, ci appaiono ben distinti. Prometeo, che ha rubato il fuoco agli dei per donarlo all’uomo = rupe + catene + avvoltoio che divora il fegato, Pandora = che ha aperto il vaso contenente tutti i mali del mondo e assolutamente da non scoperchiare. Fortuna che in fondo al vaso è rimasta la Speranza per noi mortali ! Un approfondimento anche essenziale dei due miti contribuirà sicuramente a rendere più comprensibile questo episodio. 12 – Finale Nel grande ballo in conclusione dello spettacolo abbiamo inserito altri dèi, facilmente identificabili dal loro aspetto e dagli attributi classici che li distinguono (Nettuno, Bacco, Minerva, Diana, Venere e Vulcano) Nel commiato ritroviamo alcuni eroi “intervistati” che ci dicono come si comporterebbero al giorno d’oggi. Il nostro messaggio e il nostro augurio? “al giorno d’oggi siamo tutti un po’eroi / quando impegnamo forza e volontà / a mantenere pace e libertà”. Per approfondire il tema Miti vi consigliamo “Storie di dèi e di eroi” di Elisabetta Chicco Vitzizzai ( Ed. Mursia) e “I Miti Greci” di Robert Graves (Ed. Longanesi) Ed infine alcune riflessioni per gli spettatori : Il mito come leggenda popolare, come favola creata e perfezionata da una collettività. Il contenuto epico-drammatico di avventure che trattano gli dèi come se fossero uomini ci offre grandi possibilità di attualizzazione, mediante l’uso di stili musicali e drammatici contemporanei che accentuano la caratterizzazione dei personaggi. I fatti storici trovano nel mito il loro antefatto ed una giustificazione plausibile per la gente comune: attraverso la diffusione del mito restano in ombra le concrete e spesso banali cause reali degli eventi. Gli dèi forniscono alibi ai politici. Opera: il teatro musicale - la forza della musica unita alla parola per provocare emozioni dirette. In fondo i Greci credevano che la musica potesse avere ripercussioni fisiologiche nell’uomo, tanto da vietare alcune successioni di note perché ritenute capaci di eccitare troppo gli animi. Esempio recente di messa al bando della musica nel regime totalitario khomeinista. L’immutabilità delle passioni umane (e anche divine, in questo caso) ci offre la possibilità di trattare argomenti così remoti utilizzando generi musicali apparentemente anacronistici: il tango è simbolo di passione, e va benissimo per Giove e Giunone. Allo stesso modo la felicità e la leggerezza d’animo di Mida che si scopre in possesso di un potere così formidabile assume la pulsazione ternaria di un valzer. I generi musicali come sempre non solo rock o pop ma anche quelli non consueti nell’ascolto quotidiano ( la conga di Giunone in “Ercolino” o lo spiritual in 5/4 dei “Suppliziati” . Linguaggio: parole semplici, ma non troppo. E’ necessario sapere che quando si tratta di argomenti elevati si possono utilizzare le parole “delle grandi occasioni”; nel contempo l’uso costante dell’ironia indica la strada della sdrammatizzazione, ma mai del disimpegno. PAPERPLANE snc Via G.B. Monti, 20/9 – 16151 Genova – tel. 010 414888 cell. 339 4977459 [email protected] - www.paperplane.eu www.thetelltaleheart.net www.esopooperarock.com