IL PRESENTE VOLUME È STAMPATO CON IL CONTRIBUTO
DEL DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA
DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Ornella MOrOni
Le Strofe per una Prima comunione
di Alessandro Manzoni
ARACNE
Copyright © MMVIII
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, /A–B
 Roma
() 
ISBN
––––
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: maggio 
a Marisa
in memoriam
Per riascoltarti e rivederti accanto
(unica luce tra le nostre ombre)
non occorre neppure nominarti…
E. F. Accrocca, Siamo Non Siamo
Indice
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Tavole complessive e abbreviazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I manoscritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le stampe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le Strofe del . Composizione e pubblicazione . . . . . . . . . . . . . . .

Le Strofe del . La prima organizzazione del testo . . . . . . . . . . . . .

La strofa Chi dell’erbe lo stelo compose? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le strofe eucaristiche rifiutate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La sistemazione delle Strofe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le Strofe musicate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Tavole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indice delle tavole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indice dei nomi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


Introduzione
Le composizioni manzoniane che sembrano porre minori problemi
interpretativi sono le Strofe per una prima Comunione; se da un lato il
Venturi, pochi anni dopo la morte del Poeta, ne commentò i testi, unitamente agli Inni Sacri, ai Cori delle tragedie e al Cinque maggio, mostrando per primo interesse anche per le sei strofette eucaristiche, la critica manzoniana successiva, tuttavia, pur considerando questo testo quale corollario degli Inni sacri, l’ha quasi sempre lasciato da parte, o non
inserendolo nell’insieme delle opere del poeta, ovvero leggendolo banalmente quale sussidiario all’ascolto della messa. Le uniche voci autorevoli si debbono a Giovanni Getto e a Alberto Chiari: l’uno nel ’
e l’altro nel ’ scrissero un capitolo fondamentale sulle Strofe, il primo inserendolo nell’importante studio Letteratura religiosa dal Due al
Novecento e l’altro, invece, nel bel volume dal titolo Manzoni il Credente;
ma in prossimità del centenario, nel , un’interessante edizione pubblicata a cura dell’Associazione delle Casse di Risparmio Italiane, quindi fuori commercio, dal titolo Inni sacri, vede dedicato uno spazio alle
composizioni eucaristiche, la presentazione e il commento delle quali
furono affidate ad Antonia Tonucci Mazza; la struttura del volume lo
. VENTURI, pp. –; nel , lo studioso aveva commentato gli Inni sacri e Il Cinque maggio e non vi aveva incluso le Strofe (cfr. VENTURI INNI).
. Il Chini e il Fioroni hanno commentato il testo dal punto di vista devozionale più che
letterario, mentre il Guidi ha tentato una sorta di parafrasi, citando sovente le fonti evangeliche; la Leri, invece, in LERI INNI, pur commentando l’Ognissanti, non considera le Strofe, mentre in LERI si accenna alle Strofe (in particolare quella ALL’OFFERTORIO) solo in relazione all’uso del novenario. In ACCAME LIRICHE non sono incluse le Strofe; l’autrice rileverà, in ACCAME
FORMAZIONE, taluni rilevanti aspetti del linguaggio eucaristico.
. GETTO, pp. –.
. CHIARI, pp. –; il titolo del capitolo è Versi e poesie per una prima Comunione.


Le Strofe per una Prima Comunione di Alessandro Manzoni
consentiva: difatti esso era organizzato come lettura degli Inni, affidata a vari studiosi del Manzoni. La presentazione del Vigorelli non giustifica l’inserimento delle Strofe all’interno del contesto innografico, a
parte l’affermazione che le «Strofe per una prima Comunione», erano state scritte «su istanza devozionale di Monsignor Tosi»; ma quale rapporto
lega le Strofe agli Inni? La ragionevolezza può far comprendere anche
tra gli Inni sacri il Natale del ’ (che non è sicuramente uno degli Inni
del progetto manzoniano) oltreché i frammenti dell’inno incompiuto,
l’Ognissanti, perché tutte le liriche si trovano sul “Libro degli abbozzi” (MVS); ma le Strofe non sono presenti in questo importante ms.; queste poesie hanno una storia compositiva del tutto diversa che si interseca con i momenti fondamentali della vita reale e poetica dell’autore:
la presenza di Enrichetta e la sua scomparsa; l’affettuosa consuetudine con la seconda moglie Teresa Borri; la scrittura dell’ultimo grande
inno incompiuto e il silenzio della sua poesia; a corredo di tutti questi
elementi abbiamo ereditato un numero ampio di manoscritti e di stampe che si riferiscono all’autore e alle sue cure per questi brevi testi. Occorre premettere che le Strofe, nella loro struttura metrica e nella loro
qualità semantica, non subiranno praticamente variazioni; è invece interessante l’evoluzione del macrotesto che parte da libretto musicale di
canto liturgico per arrivare a delle composizioni poetiche che seguono
un preciso itinerario rituale. A questi passaggi che sono molto complessi
forse partecipò, per lo meno a partire dal ’, anche Teresa.
Preme inoltre sottolineare un altro argomento, che in qualche modo
unisce le Strofe agli Inni, vale a dire la presenza del secondo segmento, ALL’OFFERTORIO/ Chi dell’erbe lo stelo compose?, che richiama nei
primi quattro versi la strofa più bella dell’Ognissanti, A lui che nell’erba del campo, come rilevato da numerosi critici (composizione dell’inno abbandonata, riutilizzo di quanto scritto per altri fini, inserimento
della strofa nel progetto eucaristico, oppure l’esatto inverso: composizione della strofa e inserimento con mutazioni di parte della stessa nell’inno). Tuttavia, comunque siano andati i fatti, le due composizioni sono
nettamente diverse sia per i contenuti sia per le immagini e si anticipa,
. INNI , p. ; c’è da aggiungere che ciò riguarda solo le strofe , , , , ; la  invece ha una storia sensibilmente diversa (vd. quanto scritto alle pp. –).
. Il progetto del Poeta comprendeva la scrittura di  inni: come si legge chiaramente in
MVS, il “Libro degli abbozzi”; cfr. PETROCCHI , pp. –.
Introduzione

in questa sede, come le fasi creative delle sei strofe si allunghino in un
arco di anni ampio.
Un altro problema che si deve affrontare, cercando di delineare la
storia compositiva delle Strofe, annunciato dal Sanesi, ma non ancora
risolto, è il rapporto con altre poesie eucaristiche composte dal Manzoni, ma non ricomprese poi nell’editio princeps, le OV: si tratta delle
quartine Vieni, o Signor, riposati, presenti autografe solo in VAT, e in alcune trascrizioni di Teresa Stampa; poi, sconfitte e abbandonate, trovarono posto nella marginatura bassa di un «santino» che si conserva
al Centro Nazionale di Studi Manzoniani; rimane ugualmente irrisolta la posizione di altra strofa cancellata in MVS — il “Libro degli abbozzi” —, riprodotta per la prima volta dallo Stoppani, che la chiama
Dio della Natura il cui incipit è Tu sì che a noi t’ascondi, di tema non marcatamente eucaristico ma che, nel tono e nella semantica, ricorda molto da vicino la lingua delle composizioni per la prima comunione. Non
si può a questo punto tacere dell’ultima strofa reperita da Dante Isella, rintracciata in un manoscritto apografo di possessore anonimo e pubblicata nel . La composizione occupa la terza posizione, mancando i versi relativi a Chi dell’erbe lo stelo compose; la poesia è inserita
nella sequenza delle Strofe, segno che in un certo momento fece parte
del progetto manzoniano: la sua ipotetica datazione entra di diritto nella realizzazione delle poesie del ’ e del ’. È comunque singolare che
in un saggio dal titolo Presenze manzoniane nelle «Lettere Spirituali» di
Ermes Visconti, Giuseppe Lupo, affermi l’esistenza di sette Strofe manzoniane, probabilmente includendo in esse anche Vieni, o Signor, riposati,
anche se questa composizione non circolò se non, come sopra si è accennato, in margine ad una immaginetta sacra; è anche, nel pur interessante articolo sul Visconti, non appropriato affermare che l’edizione P sia la versione integrale di P e P; come di vedrà in seguito,
le due edizioni del ’ e del ’ presentano complessivamente cinque com-
. SANESI, pp. CCXXI–II.
. Ms. S (vd. quanto scritto a p.  e a p. ).
. STOPPANI, pp. –; lo studioso riproduce anche il frammento dell’Ognissanti: A lui
che nell’erba del campo che intitolerà Il fiore nascosto (pp. –).
. In LERI INNI, p. , viene individuata la fonte in Metastasio (Betulia liberata, II, p. ).
. ISELLA, cit. pp. –.
. LUPO, pp. –.

Le Strofe per una Prima Comunione di Alessandro Manzoni
posizioni, le quali costituiscono la parte invariabile (eccezione fatta per
i sottotitoli che indicano lo status rituale della poesia che, ricordiamo,
all’inizio della storia compositiva sottende un canto) dell’insieme poetico e P null’altro è se non la riedizione di P (non si può dire ristampa
perché comunque è presente qualche piccolissima variante di tipo interpuntivo, difficilmente attribuibile al Manzoni, ma piuttosto allo stampatore o al parroco don Ratti che aveva commissionato il lavoro). L’articolo del Lupo, oltre a toccare episodicamente le Strofe, la cui situazione editoriale è estremamente intricata e complessa, dimostra con competenza e intuito che l’opera del Manzoni poeta, lui vivente, era studiatissima e profondamente conosciuta e non solo quella relativa alla
produzione maggiore come gli Inni sacri e la Morale cattolica, ma anche la minore quale è quella tipizzata dalle Strofe, anzi nella parte dedicata a questi testi lo studioso tende a dimostrare che il Visconti citava a memoria; comunque le strofe manzoniane prese in esame sono la
 e la .
Le Strofe furono stampate non solo dal Pirola, ma risultano presenti
in una serie di testi di poesia sacra unitamente agli Inni sacri manzoniani,
a quelli del Borghi e alle terzine del Torti: ne saranno tirate molte edizioni tutte identiche nei contenuti, segno della fortuna del genere poetico religioso; d’altra parte soprattutto gli Inni del Borghi mostrano, pur
nella diversità dei temi, la forte influenza dello stile e del linguaggio sacro manzoniano; occorre anche mettere in rilievo che le composizioni
eucaristiche furono più volte musicate, non soltanto dal maestro Neri
la cui musica ci risulta essere tuttora inedita, e non solo nell’Ottocento, ma anche oltre la metà del secolo scorso.
Abbiamo indicato in questa succinta esposizione i molti problemi che
dei testi brevi come questi pongono; il fatto è che quando un testo, anche semplice, si riferisce a un grande della letteratura la semplicità è solo
apparente e la realtà passa ogni velo della storia.
A conclusione di questo lavoro desidero ringraziare la Dott.ssa Mariella Goffredo De Robertis, conservatrice della Sala Manzoniana della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, per la sua disponibilità, gentilezza e competenza; la Dott.ssa Ione
Riva, del Centro Nazionale Studi Manzoniani di Milano, per le preziose indicazioni
sul Fondo Stampa; il Direttore e il personale della Biblioteca di Giurisprudenza, Let-
. Cfr. le pp. – di questo volume.
Introduzione

tere e Filosofia dell’Università Statale di Milano, per il supporto prezioso alla mia ricerca; la Dott.ssa Licia Sirch, responsabile della Biblioteca del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, che mi ha indirizzato e agevolato sulla ricerca degli spartiti musicali relativi alle Strofe manzoniane; P.re Don Alfonso Ceschi, Archivista dell’Archivio Storico dell’Istituto della Carità del Centro Internazionale di Studi Rosminiani, per avermi sollecitamente fornito delucidazioni su uno dei manoscritti
più importanti delle Strofe.
Tavole complessive e abbreviazioni
OPERE VARIE (SEQUENZA)
In questo volume le composizioni presenti nelle Strofe per una prima Comunione sono identificate con un numero, rispondente alla posizione della poesia in OV.
)
Sì, Tu scendi ancor dal cielo;
)
Chi dell’erbe lo stelo compose?
)
Ostia umil, Sangue innocente;
)
Questo terror divino,
)
Con che fidente affetto
) Sei mio; con Te respiro:


Le Strofe per una Prima Comunione di Alessandro Manzoni
TAVOLA DEI MANOSCRITTI
Manoscritti
Sigle
Strofe (sequenza)
Giorgini IV.D.4
G
1, 3, 6
Manzoni B.XXX.7a
M7A
2, 3, 6, 5
Manzoni B.XXX.7b
M7B
1, 3, 6
Manzoni B.XXX.7c
M7C
Lettera di A. M. a G. Ratti
Manzoni B.XXX.20
M20
Pensiero di A. Manzoni e di T. Stampa su
passo di strofa 2
Manzoni B.XXXV.6
M6
4, 5
Manzoni MVS.IX.3
MVS
“Libro degli abbozzi”
Busta 1
S1
Vieni, o Signor, riposati
Busta 2
S2
1, 2, 3, 5
Busta 4
S4
Vieni, o Signor, riposati 1, 2, 4, 3, 5, 6
Busta 16
S16
1, 2
Stresa – Centro Internazionale di Studi Rosminiani
Archivio Storico dell’Istituto della Carità
ms. A.2.87
ASIC
2
ms. 13951
VAT
parte stampata: 1,4, 3, 5, 6 – parte ms.: 2,
Vieni, o Signor, riposati
ms. 14614
VAT1
2
Milano – Biblioteca Nazionale Braidense
Fondo Manzoniano
Centro Nazionale di Studi Manzoniani
Fondo Stampa
Città del Vaticano – Biblioteca Apostolica Vaticana
Fondo Vaticano Latino
Manoscritto di possessore anonimo descritto e trascritto in IS
Isella 2003
1, 3, Nella caduca polvere, 5, 4, 6
Manoscritto di possessore sconosciuto descritto e trascrit- PED
to in PEDRINA
2
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