Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 o La RISONANZA MAGNETICA INFORMATIVA PER PAZIENTI IS PV AL7-0 03/10/2011 INDICE A cosa serve e che cosa è la RISONANZA MAGNETICA? Tutti possono essere sottoposti alla RISONANZA MAGNETICA? Il giorno della RISONANZA MAGNETICA: cosa mi succede? Il mezzo di contrasto in RISONANZA MAGNETICA Il giorno del ritiro dell’esito della RISONANZA MAGNETICA La ringraziamo per la Sua collaborazione 4 5 5 6 7 7 2 Gentile Signora/Signore di seguito le diamo alcuni consigli che possono esserLe di aiuto per affrontare serenamente l’indagine diagnostica a cui si deve sottoporre. Chiediamo a Lei di leggere attentamente e di seguire le indicazioni contenute. Le informazioni che trovate di seguito sono esclusivamente divulgative e non intendono illustrare i principi di funzionamento della RISONANZA MAGNETICA dal punto di vista fisico e tecnico. La ringraziamo per l’attenzione e La invitiamo a rivolgersi al personale sanitario per qualunque chiarimento o dubbio. La Direzione dell’Istituto 3 A cosa serve e che cosa è la RISONANZA MAGNETICA? Questo libretto è stato fatto per rispondere a quegli interrogativi che spesso le persone si pongono quando devono sottoporsi ad esami di RISONANZA MAGNETICA. La RISONANZA MAGNETICA è una tecnica di diagnostica che permette di visualizzare l’interno del corpo con immagini dettagliate per ottenere informazioni in campo neurologico, oncologico, ortopedico, gastroenterologico e cardiologico. Si esegue mediante un’apparecchiatura che sfrutta il fatto che il corpo umano è costituito per circa il 75% di acqua. Per semplificare al massimo, possiamo dire che la Risonanza Magnetica è un grande magnete in grado di allineare nella stessa direzione i campi magnetici degli atomi di idrogeno che costituiscono l’acqua del nostro corpo. A questo punto delle onde radio fanno temporaneamente variare la direzione dei campi magnetici; in seguito a questa variazione gli atomi emettono dei segnali che vengono rilevati elettronicamente e trasmessi ad un computer che li analizza e li elabora, fornendo immagini sui tre piani dello spazio e tridimensionali delle strutture anatomiche interessate. L’intensità dei segnali degli atomi è direttamente correlato alla quantità di acqua nel tessuto e, generalizzando, potremmo dire che i tessuti danneggiati o patologici contengono una quantità di acqua diversa da quelli sani. 4 Tutti possono essere sottoposti alla RISONANZA MAGNETICA? Non possono fare questo esame coloro a cui sono stati applicati apparecchi metallici all’interno del corpo (stimolatori cardiaci o pace-maker, clips vascolari, clips metalliche e protesi metalliche, ecc.), anche se gran parte dei metalli utilizzati negli ultimi anni in medicina sono spesso compatibili con il campo magnetico. Comunque per ogni paziente prima di iniziare l’esame viene fatta un’attenta anamnesi attraverso la compilazione di un questionario dedicato per verificare la compatibilità con il campo magnetico e accertarsi che non vi siano controindicazioni. E’ inoltre importante segnalare che potrà essere necessario completare l’esame con l’iniezione di mezzo di contrasto (gadolinio), generalmente privo o quasi di effetti collaterali ed eliminato dal corpo umano attraverso i reni. In questo caso vi verrà richiesto, in fase di prenotazione, di effettuare un esame del sangue per determinare la creatininemia, che è un indicatore della funzionalità renale. Il giorno della RISONANZA MAGNETICA: cosa mi succede? Non è necessaria nessuna preparazione specifica. Quando sarete chiamati dal personale sanitario, verrà raccolta l’anamnesi, cioè tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare il Medico nell’interpretazione corretta dell’esame che farete e la compilazione di un questionario specifico; inoltre il personale vi spiegherà le modalità di esecuzione, per mettervi a conoscenza di tutto quello che vi succederà. Dopo aver tolto tutti gli oggetti metallici, le carte di credito e le schede magnetiche, gioielli, lenti a contatto, trucco, protesi mobili, fermagli per capelli, mollette, occhiali, verrete sdraiati su un lettino rigido e mobile, che scorrerà all’interno di un tubo aperto sia davanti che dietro (vedi l’immagine a pag.2) e provvisto di areazione. 5 Quando l’esame ha inizio, si sentono rumori metallici di intensità variabile (normale funzionamento), ed è per questo che verranno forniti tappi acustici o cuffie. Il personale Medico e Tecnico potrà in qualsiasi momento parlarvi mediante interfono e vi osserverà mediante una telecamera per tutta la durata dell’esame. Inoltre vi verrà consegnato un pulsante d’allarme sempre inserito per contattare il personale. Durante l’esame dovrete stare fermi immobili per ottenere immagini di qualità. La durata dell’esame dipende da molti fattori: da quanto è grande la parte del corpo da esaminare (una risonanza dell’encefalo sarà più breve di una risonanza dell’encefalo più midollo spinale), dal tipo di patologia ricercata e dall’utilizzo o meno del mezzo di contrasto. Il mezzo di contrasto in RISONANZA MAGNETICA In RISONANZA MAGNETICA si utilizza un mezzo di contrasto che non contiene iodio come in radiologia tradizionale o in TC, ma un elemento raro chiamato GADOLINIO. Questa sostanza è in genere ben tollerata, ma in alcuni casi può procurare effetti di tipo allergico. In questi casi abbiamo tutte le dotazioni necessarie a farvi fronte. Inoltre, al momento della prenotazione, vi viene richiesto di portare esame del sangue recente di CREATININENIA, in quanto il contrasto è eliminato per via urinaria ed è quindi importante valutare la funzionalità renale. Il contrasto le verrà iniettato per via endovenosa in un braccio, in genere a metà esame. E’ molto importante che non si muova per garantire una corrispondenza tra le immagini ottenute prima e dopo l’iniezione. 6 Il giorno del ritiro dell’esito della RISONANZA MAGNETICA Quando ritirerete l’esito della RM, troverete il referto in forma cartacea e un CD con tutte le immagini acquisite, con un programma allegato guida alla visualizzazione delle immagini. E’ importante a questo punto che portiate l’esito al Medico che Vi ha richiesto l’esame. La ringraziamo per la Sua collaborazione Per maggiori informazioni, si rivolga al suo Medico di fiducia, al suo Medico Specialista o al personale sanitario dell’Unità Operativa di Radiologia. 7