Anziani, state attenti! Non fate entrare estranei nelle Vostre case! Inasprire le pene nei confronti di chi commette reati contro persone ultra 65enni! La responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri successori, consiste nella lotta al razzismo nei confronti degli anziani, se necessario anche con i mezzi della politica correctness! La rete di Pensionatiitaliani & Il Simpatizzante si sta sempre più allargando dando così la possibilità ai soci e ai loro famigliari di usufruire di alcune convenzioni stipulate con aziende partner. Vi annunciamo 2 nuove interessanti convenzioni: per gli Over65 presso l’ ELETTRICA VOLPI a) Telefono per la Terza età, semplice all’ uso, tasti grandi, suoneria potenziata, leggero, scontato del 10% sul prezzo di acquisto. b) Prezzi vantaggiosi per l’ acquisto di condizionatori con pompa di calore a tutti gli Over65. c) Con soli 29 € al mese, potrai telefonare gratuitamente verso tutti i numeri fissi ( in Italia ) per un massimo di tremila minuti al mese. d) Recandoti presso l’ Elettrica VOLPI, con un Tuo documento, riceverai - gratis - un nuovo numero telefonico Vodafone con 5 € di traffico incluso. Tutto questo e . . . anche altro presso Elettrica VOLPI, Via Fabio FILZI 15 - MILANO - Zona Stazione Centrale, MMverde: Gioia MMgialla: Repubblica - Tram n. 9 o 33. Ricordati di portare il Tuo documento e la Tessera PENSIONATIITALIANI del 2013 - Per informazioni contattate: ELETTRICA VOLPI Tel. 02 66 98 62 73 ARCOBALENO - Abbigliamento - Ti aspetta nella nuova sede. 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TEMPO DI CRISI Di: Riccardo FERRARI La rovina degli agricoltori americani che si erano indebitati per l’ ammodernamento tecnologico si riversò sulle banche che avevano elargito crediti e che non potevano più rientrare in possesso del denaro, ecco allora l’ inizio della crisi mondiale a cavallo degli anni ’30 del secolo scorso, che ebbe il suo culmine con il crollo della borsa di Wall Street a New York. Era il 29 ottobre 1929. La grande massa degli americani si trovò nel giro di pochi mesi praticamente senza sostentamento e la disperazione sfociò in migliaia di suicidi. In un momento che sembra ripercorrere quei tempi, ricordiamo cosa diceva Albert Einstein nel 1931: - Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’ angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorgono l’ invidia, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e le sue difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’ incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’ è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’ unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla. Auguri di un Felice Anno Nuovo con la speranza che siate sempre di più a seguirci per tutto il 2013 -0- migliaia di posti di LAVORO oppure SALVAGUARDARE la SALUTE pubblica e personalmente CREDO che si POSSA ovviare a TUTTE e due le problematiche INVESTENDO in risorse ECONOMICHE per METTERE in CONDIZIONE tale STRUTTURA di OPERARE in MODO CORRETTO confidando che il DIBATTITO intorno a questa realtà EUROPEA NON FINISCA come spesso ACCADE in ITALIA fra le TANTE pratiche INEVASE. NOI di www.pensionatiitaliani.it continueremo a SEGUIRE la VICENDA . . . . . . . L’ ANGOLO DELL’ARTE Di: Angela ROSI E’ A MILANO L’EDIFICIO PIU’ ALTO D’ITALIA Dall’ ottobre 2011 Milano può vantare un primato, quello di essere la città in cui sorge il grattacielo più alto d’ Italia. L’ edificio in questione è la Unicredit Tower che, con i suoi 231 metri di altezza, raggiunti grazie agli ottantacinque metri della guglia che si sono aggiunti ai centoquarantasei precedenti, svetta nello spazio Porta Nuova Garibaldi. Progettata dall’ architetto argentino di origine italiana Cesar Pelli in vetro e ferro, la guglia rivestita di led che cambia colore in seguito a eventi o ricorrenze, è costituita di trentacinque piani. Accanto ad essa si ergono altre due torri, l’ una di 22 piani alta 100 metri, l’ altra di 11 piani per un’ altezza di 50 metri. La piazza antistante, progettata anch’ essa da Cesar Pelli con la collaborazione dello studio italiano Land, sopraelevata di sei metri rispetto al livello del terreno, con tre fontane e una grande panchina scultura, è stata intitolata il 7 dicembre scorso a Gae Aulenti, architetto di fama mondiale recentemente scomparsa, che a Milano ha realizzato, tra gli altri, il rifacimento di Piazza Cadorna. LA VOSTRA POSTA E’ possibile disdire il canone Rai? Sì, ma ad alcune condizioni. Per prima cosa bisogna accertarsi di aver corrisposto interamente il canone relativo all’ anno in corso e di non avere altre pendenze con lo Sportello Abbonamenti Tv ( S.A.T. ). La disdetta dell’ abbonamento, inoltre, può essere richiesta alla Rai esclusivamente se si verifica una delle due condizioni seguenti: a) l’ abbonato cede fisicamente tutti gli apparecchi in suo possesso dando alla Rai esatta comunicazione delle generalità e dell’ indirizzo del nuovo possessore; b) l’ abbonato comunica di non essere più in possesso di alcun apparecchio televisivo ( ad es. in seguito ad un furto, ad un incendio o ad un guasto ). Come inoltrare la richiesta? Compilando la cartolina " D " ( " B " se siete in possesso dei libretti più recenti ) - si trova nel libretto dell’abbonamento - e spedendola a mezzo Raccomandata R/R al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate S.A.T. - Sportello Abbonamenti TV Ufficio Torino 1 - c.p. 22 - 10121 Torino La richiesta di disdetta avrà corso dall' anno successivo. PENSIONANDO Di: Gerardo OSTUNI ILVA di TARANTO IL PROBLEMA dell' inquinamento ATMOSFERICO per la città di TARANTO sta creando ENORMI difficoltà alla cittadinanza del CAPOLUOGO pugliese per le continue immissioni nell’aria di polveri dannose dovute alla combustione negli alti forni ivi ubicati per la produzione dell' acciaio. QUELLO che sta ACCADENDO non è RECENTE ma PURTROPPO avviene da quando la fabbrica iniziò la produzione. QUESTO problema NON è mai stato RISOLTO dalle autorità competenti in sintonia con la proprietà COSI' per anni vi sono state e vi sono persone che si sono GRAVEMENTE ammalate di CANCRO e/o di ENFISEMA polmonare e/o altre MALATTIE anche fra i BAMBINI che in molti casi hanno portato alla MORTE. La DOMANDA che ci si pone è: DOVE erano i SINDACATI e/o le AUTORITA' competenti preposte alle VERIFICHE ambientali . . .? VOLEVANO forse SALVARE la FABBRICA a DISCAPITO della SALUTE pubblica . . .? INOLTRE c' era la VOLONTA' della proprietà di INVESTIRE in RISORSE economiche per la SALVAGUARDIA ambientale . . .? FINALMENTE un GIUDICE si è INTERESSATO alla QUESTIONE sino a SCOPRIRE che L' ILVA NON era ABILITATA per PRODURRE secondo le NORME di SICUREZZA circa l' inquinamento, non solo ma si è ACCERTATO che i MALATI di TARANTO erano superiori alla MEDIA Nazionale, colpa ( a QUANTO pare ) da attribuire alle sostanze NOCIVE prodotte dalla FABBRICA e DIMOSTRAZIONE che nel QUARTIERE di Nome TAMBURI costruito INTORNO al COMPLESSO acciaieristico vi è un’ alta percentuale di MALATI. ATTUALMENTE il PROBLEMA è quello di SALVARE Dopo essersi fatto eleggere senatore a vita ( aumentando il costo dei politicanti ), il professore ha affermato di voler riformare la Sanità pubblica. Le Asl si vedranno costrette a tagliare vari servizi e prestazioni rese ai pazienti, cominciando dalla spesa per i farmaci o per il latte per i pazienti ricoverati, tagli alla nutrizione artificiale dei malati a domicilio, tagli per 16 miliardi durante l’ anno 2013 per l’ attuazione della spending review e, poi apprendo che i genitori degli extracomunitari possono venire in Italia avendo il diritto di curarsi gratis, senza aver mai versato in Italia un solo centesimo di contributo, ho pensato di emigrare, dopo aver visto “ Tutto tutto, Niente niente ”, l’ ultimo film di Albanese, forse ci capirò qualcosa. LE SANGUISUGHE Fonte: M. Giordano Qual è il destino di un ammalato grave o in fase terminale o di un anziano che non è in grado di pagarsi le cure o di versare una retta che non è mai inferiore ai 2.500 euro -2- mensili? Se analizziamo i trascorsi del centrosinistra, si potrebbe dire che se Atene piange - Sparta non ride! Ci dobbiamo rammentare di chi con la famosa Legge Mosca ha scippato i contributi dell’ INPS per regalare la pensione a funzionari di Partito e Sindacali, per ben 100.000 unità, di chi ha introdotto la reversibilità, di chi ha deliberato che per il coniuge superstite la pensione sia ragguagliata al minimo INPS, di chi ha imposto la cumulabilità dei redditi da pensione tra i coniugi, di chi ha levato la pensione di invalidità per chi ha superato i 65 anni, di chi ha avviato la riforma delle pensioni, con Amato ( I° ), con Dini ( II° ) e con Prodi ( III° ), di chi ha varato la legge che porta il nome BIAGI, legge che non ha risolto il problema occupazionale per i nostri giovani, di chi ha impoverito i pensionati e i lavoratori cancellando la scala mobile, di chi ha “ annullato ” il minimo INPS con la legge 335 nel 1995, per cui a chi invalido, vedova od altro che sia, la pensione viene erogata in relazione ai versamenti effettuati e non con il “ paracadute ” che oggi è del “ minimo INPS ”, di chi anche ultimamente ha rivendicato la presenza di amianto in aziende i cui dirigenti sono stati sempre seduti dietro le scrivanie, di chi ci ha portato nell’ Euro senza salvagente! Chi è nuovamente al governo, è riuscito a far rimpiangere l’ antico tiranno, tanto da auspicare il ritorno della prima Repubblica. Vogliamo riaffermare l’ art. 36 della COSTITUZIONE, laddove si raccomanda che il reddito da pensione sia adeguato e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare per sé e per la propria famiglia un’ esistenza libera e dignitosa! ( I° ) il Dottor Sottile, nel giugno 1992, con la sua manovra monstre, tutta lacrime & sangue, fu il primo presidente del Consiglio a tagliare le pensioni d’ anzianità, dopo averle bollate come un’ ingiustizia e uno spreco. Sue frasi celebri: “ Senza la riforma delle pensioni me ne vado ”, dichiarazione dal parlamento nel luglio del 1999 e “ riformiamo subito le pensioni ” affermazione che ha ribadito nel 2007 a “ Repubblica ”, “ Riforma delle pensioni? Qualcosa bisogna saper proporre ha insistito nel 2009 al “ Messaggero ”, “ I sacrifici? I sacrifici sono necessari ” ha spiegato nel 2010 al “ Mattino ”. Per approfondire il problema ha anche scritto un libro “ Il gioco delle pensioni ”, in cui invita tutti a rinunciare all’ egoismo: “ Sembra un atto di fede ma un tentativo può ed essere fatto . . .” La sua pensione è di 31.411 euro al mese quindi: un pensionato poco amato! Sono tutti richiami cha hanno fatto sentire in colpa i pensionati d’ Italia, hanno mandato il caffelatte di traverso ai nonnetti/e di provincia, hanno paventato milioni di onesti padri di famiglia, che da quando il Dottor Sottile ha cominciato la sua guerra santa previdenziale hanno visto scomparire davanti agli occhi le poche certezze sul futuro: Retributivo? Contributivo? Finestre? Non finestre. Ulteriore innalzamento dell’ età. ( II° ): arriva a ricevere dalle casse pubbliche ( anno 2008 ), la bellezza di 521.682 euro. A spanne quasi 40.000 euro netti al mese. Ricordiamo una sua frase: “ lacrime e sangue per stare in Europa ” , e “ scusate, ma i sacrifici sono necessari ”. LUI, con la riforma del 1995, seppellì per sempre le rendite d’ anzianità, quello che introdusse il severo sistema contributivo al posto dell’ allegro andante retributivo e per questo fu chiamato “ taglia pensioni ”. ( III° ): pensione Inpdap = 4.246 - Parlamento = 4.725 Unione Europea = 5.283, per un totale di: 14.254 euro mensili. LO SAPEVI CHE . . . Di: Nonna CORNELIA In un momento di crisi e di preoccupazioni per l’aumento del costo della vita e per l’ incontenibile fenomeno dell’ inquinamento, ecco alcuni suggerimenti utili per la riduzione degli sprechi ripensando, con fantasia, all’ uso di molte cose che si buttano pur essendo riutilizzabili, ricordando che lo spreco non è segno di benessere ma di trascuratezza. MASCHERA ANTIRUGHE: sbucciate e tagliate 1 arancia a rondelle - applicate sul viso per 20 minuti - schiacciate con acqua tiepida (L’ arancia è un serbatoio di vitamine e minerali ), oppure: pelate 1 patata lessata e schiacciata e aggiungete 1 cucchiaio di yogurt - mescolate bene - applicate il composto sul viso pulito - tenete in posa per 20 minuti togliete sciacquando con acqua fresca, oppure: tagliate a fette sottili una patata cruda - applicatela sulla fronte, intorno agli occhi e alla bocca per 30 minuti - sciacquate con acqua tiepida ( Anche l’ umile patata ha le sue efficaci proprietà ), oppure: frullate 1 tuorlo d’ uovo con la polpa di ½ mela applicate il composto sul viso e sul collo puliti e lasciate agire per 20 minuti - sciacquate con acqua tiepida ( Dimostrerete . . . qualche anno in meno ), oppure: amalgamate 1 cucchiaino di miele e 1 di panna - applicate sul viso - massaggiate delicatamente con i polpastrelli per favorire l’ assorbimento sciacquate con acqua tiepida dopo ¼ d’ ora. ( Si attenueranno le “ zampe di gallina ” e le piccole rughe ). BORSE SOTTO GLI OCCHI: immergete del cotone idrofilo nel latte intero tiepido - applicatelo sull’ area delle borse e sugli occhi per 10 minuti - sciacquate con acqua tiepida ( Attenua i segni dello stress e dell’ insonnia ). AVANZI DI LESSO: utilizzate la carne avanzata ( 250 grammi circa ), tagliatela a pezzettini - aggiungete 4 uova sode, 2 patate lesse - mescolate il tutto in una terrina e condite con 4 cucchiai di olio di oliva - 1 cucchiaio di aceto, sale e pepe - guarnite con sottaceti a piacere ( porzione per 6 persone ). BOCCONCINI DOLCI E VELOCI: utilizzate 250 grammi di biscotti secchi ( potete aggiungere qualche amaretto ), sbriciolateli fino a farli diventare polvere - unite 150/200 grammi di burro, 150/200 grammi di zucchero, 100 grammi di cacao, latte quanto basta e 2 cucchiai di liquore ( secco e/o dolce a seconda dei gusti ), amalgamate bene il tutto - fate delle palline - rotolatele in una granella di nocciola o di cacao e servite. PURE’ MORBIDO: lessate nel latte le patate sbucciate tagliate a dadini - passatele nello schiacciapatate aggiungete 1 noce di burro, 1 manciata di formaggio grattugiato e ancora un po’ di latte - rimettete sul fuoco per alcuni minuti ( de-li-ca-tis-si-mo ). ARROSTO TENERO: bagnatelo con 2 cucchiai di cognac all’ inizio della cottura quando comincia a rosolare. -3- CARTE DA GIOCO: affinché tornino come nuove, passatevi sopra un batuffolo di cotone bagnato di latte e cospargetele con talco che, poi, toglierete. responsabilità civile verso terzi. Per partecipare alla selezione bisogna avere un’ età compresa fra i 60 ed i 75 anni compiuti, precisando a tal proposito che verranno assegnati: 4 punti per l’ età compresa fra i 60 ed i 67 anni; 2 punti per quella tra i 68 ed i 75 anni. Occorre essere titolari di pensione ovvero non essere lavoratori, subordinati e autonomi. A Milano . . . le aree verdi . . . i parchi cittadini . . . aspettano . . . aspettano . . . Quando? Altri consigli . . . sul sito www.pensionatiitaliani.it . . . scrivi utili suggerimenti a sinistra di cerca LA BACHECA dei - S I M P A T I Z Z A N T I UN MONTE DI COCCI Di: Ulrich REALIST - L’ Espatriato ( disponibile a presentare le CAUSE del degrado socioeconomico ) Le malattie della società italiana? Una decina, alcune gravi. Il problema sociale esiste da più di un 15ennio. Gli Italiani non lo hanno analizzato . . . Esiste il realismo nella società italiana? A Roma c' é il monte dei cocci. Cocci accumulati dagli antichi Romani. Cocci di costruzioni diroccate, di manufatti invecchiati. Cocci. Anche nello Stivale c' é una montagna di cocci. Cocci accumulati dagli Italiani, nei decenni, con leggerezza. Una buona parte é stata buttata alla fine del secolo XX. Cocci di tutti i tipi e colori. Cocci da occasioni perdute, da promesse non mantenute, da fatue illusioni poi smontate, da programmi iniziati ma poi falliti, o dimenticati, da successi mancati. Cocci. Per incapacità, per incoscienza, per insipienza, per incoerenza o leggerezza. Cocci generati da panzane, chiacchiere fatue, vendute al pubblico da pacchiani oratori. E accettate spesso da una cultura mediocre, la quale privilegia il football di serie A e le soubrettes svestite di serie B. E ammanta talvolta la furberia di un aspetto intelligente. Molti cocci sono dovuti ai sei spettri che aleggiano sul Bel Paese: lassismo, rassegnazione, irresponsabilità, comparaggio, allegra gestione, confusione. Altri cocci son dovuti alle distruzioni di un sistema, che non sa scegliere le persone giuste al posto giusto, ma sceglie invece le persone più spinte al posto più remunerato. In Europa si chiamerebbe la " selezione negativa ", in Italia si chiama " il sistema ". Cocci incoscienti, gettati da chi ha creduto, ideologie complici, a programmi politici. I quali si sono poi rivelati mezzucci per andare al potere, poi dimenticati nella confusione creata dal sistema Italia di fine secolo XX. Confusione di proposte non studiate, di problemi non chiariti, di trovate non ragionate. Ma sempre cocci. Cocci che si son trovati sul percorso del treno Italia. Treno programmato negli anni '60 come treno ad alta velocità. Con gli anni divenuto un accelerato, che si ferma a tutte le stazioni, anche quelle impreviste. I ferrovieri non sono stati formati, infatti, all' organizzazione, alle segnalazioni e alla manutenzione. Quindi sono essi stessi sorpresi di tante fermate. E chiedono lumi al capotreno. Ma che può fare un capotreno, che non ha gli strumenti per l' alta velocità? Che non sa neanche quali leghe, olii e motori sono necessari per permettere al treno gli attesi 300 km/h? La quantità di cocci sembra aumentare. Rischia di espandersi in ogni regione, in ogni fabbrica, in ogni impresa. Mentre che associazioni di imprenditori, di IL “ SIMPATIZZANTE ” incoraggia ciascuno di Voi a partecipare all’ attività d’ informazione: “ DARE VOCE A CHI VOCE NON HA ”, dì la tua, commenta sul nostro blog, inviaci materiale e testimonianze, diffondi i nostri articoli. Non pensare " ci sarà qualcuno che lo sta già facendo al posto mio " o " in questo momento ho altro da fare ". Ti bastano 5 minuti. Vogliamo sapere cosa hai da dire. Ti piace Il Simpatizzante dei Pensionati? Sostienici! Aiutaci a continuare con il nostro lavoro e a crescere sempre più. Se apprezzi ciò che facciamo, dai un sostegno concreto a Il Simpatizzante. Dai un contributo fotocopiando il Simpatizzante e distribuendolo alle persone anziane del Tuo Condominio. Si invitano i nostri gentili lettori a seguirci sul nostro portale condividendo le notizie http://www.pensionatiitaliani.it Si prega di diffondere gli eventi con contatti propri e presso associazioni, siti internet e social forum. CONTATTI e-mail: [email protected] - [email protected] Telefono 349 82 23 306 PER RICEVERE GRATUITAMENTE “ IL SIMPATIZZANTE ” manda un’e-mail a [email protected] . . . oppure vai su google digita “ Il Simpatizzante dei Pensionati ” e . . . buona lettura! Come PENSIONATIITALIANI anche su Facebook PROGETTO . . . “ ANZIANO SARAI TU ” Noi per Voi L’ Amministrazione Comunale di Ceregnano ha approvato il progetto “ Anziano sarai tu! ” finanziato dalla Regione Veneto e dal Comune che prevede il reclutamento di persone da impiegare per tre giorni alla settimana, nella pulizia e nel mantenimento delle aree verdi utilizzate quali parchi cittadini. Ad ogni soggetto sarà corrisposto un compenso forfettario onnicomprensivo pari a € 15,00 per ogni giorno di servizio in forma di buoni lavoro ( voucher ) acquistati e intestati ai lavoratori coinvolti nel progetto. Gli incaricati del servizio utilizzeranno le attrezzature e i distintivi che saranno loro assegnati dall’ Amministrazione. Il Comune di Ceregnano stipulerà per gli anziani che vengono impiegati nel servizio, una polizza assicurativa contro i rischi di infortuni e di -4- lavoratori, di professionisti, di categorie, discutono e si beccano. Senza capirsi talvolta, senza grandi risultati talaltra. Non pensano che forse non li vedranno mai, i risultati. Per mancanza di realismo, di capacità, di metodo, di formazione seria, di apertura, di valori. E per la diffusione di due elementi negativi: le chiacchiere vaghe, le opinioni equivoche. Ma restano i cocci. Oltre i cocci, si notano anche i buchi nell' acqua. Soprattutto quelli fatti in Italia da tante persone, dotate di ingegno e capacità. Fra i quali molti sono poi andati in Europa, in USA, in Australia, ove si rivelano spesso più brillanti e capaci dei colleghi locali. Cocci e cervelli. I primi restano, i secondi se ne vanno. Speranze perdute, futuri negati, in Italia. E' lo Stivale oggi. Apriamo gli occhi . . . guardiamo la situazione reale: non c' é né la cultura, né la stoffa, né la chiarezza mentale per fare la competizione nel villaggio globale. L' abbiamo persa, con leggerezza, e con un po' di incoscienza. Miglioriamo insieme la comunicazione . . . È interessante?. . Sì, molto . . . No, grazie trenta l' aratura è stata svolta con gli animali ( la meccanizzazione è subentrata gradualmente nei 25-30 anni successivi. ) Con l' impiego di due uomini e da due a cinque animali ( a secondo della consistenza del terreno ) si arava in una mattinata ( la faticosità del lavoro rendeva impossibile ad uomini ed animali svolgerlo per un’ intera giornata ) circa un terzo di ettaro. Per svolgere una giornata di " lavoro trattore " ci volevano pertanto 24 giornate ( 24 mezze giornate di due uomini ) se si aggiunge che ad esempio per il grano la resa era circa metà dell' attuale ( Per il grano circa trenta quintali all' ettaro contro gli attuali sessanta ) per avere la stessa quantità di prodotto di un’attuale giornata, per la sola aratura erano necessarie 48 giornate lavoro ( E negli anni trenta l' agricoltura aveva già fatto enormi progressi fino alla fine del settecento la resa variava dai 2,1 ai 6,3 quintali l' ettaro, saliti a circa 15 nel 1920, trenta nel 1940, quarantacinque nel 1960, contro i sessanta attuali ). La semina a mano richiedeva un tempo circa venti volte l' attuale. La rullatura e l' erpicatura ciascuna circa dieci volte più dell' attuale. Ma il più spaventoso divario era nella mietitura e trebbiatura. Una moderna mietitrebbia può mietere in un giorno circa dieci ettari, e trebbiando nel contempo circa seicento quintali. Un uomo con la falce messoria ( la falce messoria è quella che col martello costituisce il simbolo dei comunisti, quella fienaria è quella rappresentata in mano alla morte ) mieteva in un giorno circa un decimo di ettaro, una donna od un ragazzo un quindicesimo. Pertanto una giornata lavoro di una mietitrebbia corrisponde a cento giornate di lavoro di un uomo del 1930 e 150 di donna o ragazzo dello stesso periodo. Ma a questo andava aggiunto il lavoro di trebbiatura: con le correggiate erano ottenibili due, tre quintali di grano in un giorno pertanto per svolgere il lavoro di una trebbiatrice erano necessarie due-trecento giornate di lavoro. A tutto questo bisognava anche aggiungere il lavoro per il mantenimento degli animali da lavoro. Un bue, un cavallo ( o una mucca ) consumano in un anno circa due, tre quinti di ettaro di erba che necessitava di cinque sfalci annuali. Dato che un buon falciatore in una mattinata falciava un quinto di ettaro ( anche in questo caso era impossibile svolgere per una giornata questo lavoro ) pertanto per il mantenimento di ciascun animale erano necessarie 15 ( mezze ) giornate di lavoro. Per curiosità aggiungerò che trasportando merci con un cavallo, questi in pianura trainava un peso utile circa 4,5 volte il suo peso ( esempio un mulo di 3,60 quintali ne trainava 16 ) con una velocità di 4,5 chilometri orari, ed una percorrenza massima di sessanta che venivano percorsi in 13 ore. In salita media di montagna il peso trainato era circa 1,5 volte il peso dell' animale. La soma circa un terzo del suo peso. Concludo con una riflessione: attualmente ogni anno mediamente la produttività generale del lavoro aumenta del 2% pertanto per mantenere l' attuale numero di occupati, sarebbe necessario aumentare ogni anno del 2% i consumi. Pertanto mi domando e domando: dove si vuole arrivare? Non sarebbe ora di diminuire ogni anno del 2% l’orario di lavoro mantenendo stabili i consumi? POETANDO Oh MADRE MIA che ANCORA presto MI LASCIASTI in QUEL di NOVEMBRE a SCRIVER qui SOLO le estreme PAROLE della MIA VITA costretto FUI dall' incessar degli EVENTI a PRENDER parola dell' istoria di QUESTO TEMPO così FRAGILE del di NOI popolo da NON saper GUARDAR FUTURO senza LESINAR LAMENTO . . ( Emanuele Carlo OSTUNI ) COINCIDENZE L’ acqua ricopre circa il 72% della superficie terrestre. Il corpo umano è composto per il 72% di acqua. Questo rimane ancorato alle leggi cosmiche dei ritmi della respirazione, delle pulsazioni del cuore e della circolazione. L’ uomo respira normalmente 18 volte al minuto, cioè 25.920 volte in 25 ore. E’ dunque legato al ritmo solare che percorre lo Zodiaco in 25.920 anni. D’ altra parte, le pulsazioni del cuore umano, del sangue, sono quattro volte più numerose del ritmo respiratorio. In un minuto il cuore batte 72 volte. L’ uomo, un microcosmo, pare essere stato creato dalla stessa Potenza che ha edificato il cosmo o macrocosmo. PROGRESSO Di: Stefano CATTANEO Molti giovani paiono convinti che il mondo sia sempre stato un eterno presente, che a parte telefonini e computer prima di loro non vi siano stati grandi progressi. Invece in meno di cento anni i progressi sono stati incredibili soprattutto nel campo della resa del lavoro. Difficile fare il calcolo per l' industria, ma per l' agricoltura si può avere una buona approssimazione. Ora un trattore con quattro aratri ara 8 ettari ca. in un giorno. Fino agli anni -5- sadismo e di barbarie senza rispetto per la condizione umana, per la dignità e il valore della persona, la Società Italiana richiede e anzi impone nuove forme d’ impegno nell' ambito sociale: una cultura etica - ecologica nei rapporti economici e politici, negli interventi psico-profilattici e psicoriabilitativi innestati su di una socializzazione dell' assistenza. ANZIANI PER LA MUSICA Di: Riccardo FERRARI e Angelo LALOIRE Domenica 25 novembre in un luogo particolarmente caro a Giuseppe Verdi, quale la Casa di Riposo per Artisti in Milano che ne porta il nome, si è svolto un particolare evento artistico che ha visto protagonisti degli over 50, appassionati di musica classica, che si sono cimentati in un concorso pianistico con brani di tutto rispetto. L’ evento è stato promosso dalla Sig.ra Paola Molgora e dalla Prof.ssa Maria Grazia Rossi Vimercati del Centro Terza Età di Piazza Wagner di Milano, nell’ ambito delle attività culturali svolte da questa associazione per valorizzare le potenzialità di persone che nella propria vita lavorativa hanno in genere potuto dedicare alle loro inclinazioni musicali ben poche attenzioni, ma che hanno mantenuto vivo l’ interesse per la musica classica e la voglia di mettersi in gioco. L’ iniziativa ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Busseto, Parma e Milano e la generosa collaborazione di uno sponsor quale la Pilotitalia più nota agli sportivi per la sponsorizzazione di campionati automobilistici di F1. In un’atmosfera suggestiva in cui aleggiava il ricordo del grande Maestro Verdi, si sono sfidate oltre una decina di pantere grigie risultate finaliste dalla selezione presieduta dai Maestri Vincenzo Balzani, Ermanno Codegoni e dalla Professoressa Maria Grazia Rossi Vimercati: vi era grande emozione tra i concorrenti e la loro bravura supportata dagli applausi di un pubblico numeroso ed entusiasta ha fornito uno spettacolo di ottimo livello. A scaldare il pubblico ha contribuito non poco la presentazioni del Prof. Andrea Scarduelli, che con note biografiche ed aneddoti su autori ed opere in programma, ha mantenuto viva l’ attenzione della sala. E alla fine un premio per tutti i finalisti: quadri del pittore Rodolfo Vettori per i primi classificati, targhe e pergamene per gli altri. Una bella giornata, dunque ed una grande soddisfazione per quanti hanno contribuito al successo dell’ iniziativa che si auspica possa avere un seguito negli anni a venire. È interessante?. . . Sì, molto . . . No, grazie Esprimi il tuo interesse BERLUSCONI e L’INVIDIA Di: Gianni TOFFALI All’ indomani dell’ aggressione subita in piazza Duomo a Milano, l’ entourage di Silvio Berlusconi pubblicò il libro “ L’amore vince sempre sull’ invidia e sull’ odio ”: sintesi dei messaggi di sostegno pervenuti dai suoi elettori. Nella prefazione Berlusconi scrisse: “ nei giorni della mia convalescenza, mi sono ancora più persuaso che davvero l’ amore vince su tutto, non solo sull’ odio che rende violente contro l’ avversario politico le menti più fragili ”. Parole che evidenziano l’ animo ottimista e affettuoso del personaggio. Ebbene, se il più amato-odiato dagli italiani si fosse dato meno al bel mondo e più alla ricerca dell’ essere, avrebbe scoperto che i sentimenti dell’ odio e dell’ invidia albergano nella quasi totalità degli esseri umani. I detrattori di Silvio, vale a dire coloro che lo ritengono la causa prima delle catastrofi finanziarie e atmosferiche del pianeta terra, non hanno iniziato ad odiarlo per le sue idee politiche, bensì muovendo da banali premesse del tipo: perché lui è stato il più votato dagli italiani ed io no? perché lui è un imprenditore di successo ed io no?; perché lui è diventato il presidente del consiglio ed io no?; perché lui è molto amato delle donne ed io no?; in parole semplici: perché lui sì e io no? Interrogativi che nei mediocri si traducono inesorabilmente in invidia ed odio. Le scienze umane spiegano che l’ invidia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non nasce da afflati di uguaglianza e giustizia verso gli ultimi e gli indigenti, ma da quell’ inconfessato desiderio di depredare il prossimo ( vedi comunismo ) che Nietzsche definiva prosaicamente Umano, troppo umano. L’ invidia, precisa inoltre la morale cattolica, è un vizio capitale che non dipende da cause esterne, ma dalla malvagità del cuore dell’ uomo e laddove l’ uomo pone il suo tesoro. Gesù lo disse ai suoi discepoli: “ Dal cuore provengono propositi malvagi, omicidi, adulteri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. ” ( Mt15,19 ). La teologia evidenzia che chi pone al centro di tutto il proprio “ io ” è spinto alla tristezza per il bene degli altri. San Tommaso, qualificò l’ invidia come “ la tristezza dei beni altrui ” ( II-II, q.36, a.1 ) e rilevò che mentre è logico che la tristezza sorga per il male proprio, con l’ invidia accade il contrario: il bene altrui è creduto un male proprio perché si pensa possa sminuire “ la propria gloria o la propria eccellenza ”. Berlusconi stia dunque sereno: l’ odio e l’ invidia che gli piovono addosso, sono umani, troppo umani. PROPOSTA: “ CARTA DEI DIRITTI SOCIALI DELLE PERSONE ANZIANE ” Di: Riccardo FERRARI << Parte II° >> Alla luce della situazione socio-economica dell' Europa all’ inizio del terzo millennio, nel quale l' anziano si prospetta come vero protagonista degli anni futuri, s’ impone un chiarimento fondamentale sui rapporti che intercorrono tra persone anziane e società. Questo modello di ricerca tende a creare una vera “ Comunità Sociale ” che permetta di superare i limiti di un’ organizzazione sino ad ora individualista, che cerca l’ efficienza, arrampicatrice ed anche ingrata, che tende spesso a dimenticare, a disinteressarsi, ad allontanare e isolare i soggetti più deboli o incapaci di produrre un elevato rendimento. Mentre nel mondo si evidenziano espressioni di decadimento culturale e umanistico, oltre alle espressioni di -6-