ANNO XLV - N. 3
Venerdì 18 Marzo 2005
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00
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Mulattiere e sentieri
Da alcuni anni l’A.V.A. promuove tavole rotonde (cui partecipano parecchi rappresentanti
del volontariato e dell’Amministrazione Comunale) per tenere
puliti mulattiere e sentieri. Fino
ad oggi la parte preponderante
di pulizia è stata effettuata dai volontari che, pur con pochi mezzi,
ma con molta buona volontà,
hanno cercato di mantenere agibili i percorsi collinari. Nell’ultima riunione, effettuata il 3 febbraio u.s., presso la nostra sede,
il Presidente degli Albergatori
Enrico Mantelassi aveva assicurato che la sua organizzazione
avrebbe stanziato € 15.000 a questo scopo. Nella stessa serata
Daniele Fui della “Vespa” e l’Ass.
Dott. Loretta Zavaroni della maggioranza comunale avevano promesso di sensibilizzare i lori
gruppi. Si è svolta una ulteriore
riunione l’11 febbraio u.s. con il
“gruppo di lavoro” a suo tempo
formato, per precisare meglio gli
interventi da eseguire e le necessità del caso. Riunione alla quale
ha partecipato anche il Sig. Gino
D’Orazio della Ditta Ponticelli assicurando la disponibilità della
Ditta ad eseguire i lavori.
Siamo lieti che nel bilancio di
previsione presentato al Consiglio Comunale dall’Assessore Fabrizio Calò del 28 febbraio u.sc.
sia stata inserita la cifra di €
25.000 per la pulizia e per il riordino delle mulattiere e dei sentieri. Crediamo sia la prima volta
che in tanti anni accada un simile avvenimento. È da notare anche il punto specifico proposto
dalla minoranza “La Vespa”, votato favorevolmente all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale, con l’accordo che, dopo
aver chiesto preventivi e
quant’altro, questo importo potrà essere aumentato secondo le
necessità. Abbiamo, inoltre appreso con soddisfazione che la
“Comunità Montana” sollecitata
dall’Amm. Comunale di Alassio
ha già iniziato a pulire varie mulattiere.
Quanto prima una apposita
riunione del “gruppo di lavoro”
valuterà gli interventi più urgenti
da eseguire. È un lavoro che dovrà durare nel tempo e molto importante sarà la sistemazione dei
cartelli e delle indicazioni dei vari percorsi.
Sarebbe molto soddisfacente e
utile che ogni categoria o gruppo
adottasse un “particolare” sentiero e ci auguriamo che ciò avvenga, perché la sensibilità ecologica non è mai troppa.
Come da sempre è stato sostenuto dall’A.V.A. Alassio non è solo spiaggia, ma anche collina, una
meravigliosa collina che moltissimi turisti visitano e spesso si lamentano per le scarse indicazioni e per lo stato di abbandono in
cui queste nostre meravigliose
mulattiere si trovano.
Questa è la prima seduta
dell’anno in corso, che viene trasmessa dalla rete televisiva IMPERIA TV, con una copertura
ampliata rispetto alla precedente. Il Sindaco Marco Melgrati ringrazia gli operatori per la collaborazione, con la promessa di
mantenersi in futuro moderato
per le eventuali esternazioni.
Altre brevi comunicazioni riguardano la prossima inaugurazione dell’ampliamento del porto “Luca Ferrari”, l’approvazione del progetto del campo spor-
tivo “Sandro Ferrando” da parte
della Conferenza dei Servizi e la
rielezione, per la quarta volta,
del nostro concittadino Sergio
Gaibisso alla Presidenza della
Federazione Italiana Vela. Un
commosso ricordo, inoltre, rivolto alla Sig.ra Olga Freghetti,
autrice di libri e poesie che danno lustro alla nostra Città, recentemente scomparsa.
Si entra nel vivo della trattazione degli argomenti con il 2°
punto, avendo il primo subìto
un’inversione a richiesta del
Sindaco:
- Lettura ed approvazione verbali sedute del 22 nov. 29 nov. e
29 dicembre 2004, che passa con
15 voti favorevoli e 3 astenuti.
3° - D.M. 22/06/2004 - Approvazione del Programma Triennale
2005-2007 e dell’elenco annuale
2005 dei lavori pubblici ai sensi
dell’art. 14, comma 11, della Legge II febbraio 2004 n. 109 e successive modificazioni da allegarsi al Bilancio di Previsione 2005.
continua a pag. 2
FESTIVAL DI SANREMO 2005
«L’Alassino, ancora insieme»
dna degli italiani. Globalmente,
dunque, la “cittadella” dell’informazione ospita addetti stampa, reporter, fotografi, ecc. che
arrivano da tutte le parti della
galassia. In un evento del genere vengono stampati oltre 800
mila copie di comunicati. Tra
questi primeggia quello dell’arrivo di Vasco Rossi per l’ultima
sera e la vittoria di Francesco
continua a pag. 2
Floreat Alaxium
Trentennale della Consulta Ligure
Imponente manifestazione a Savona
Domenica 6 marzo u.s. si è
svolta a Savona una entusiasmante manifestazione per celebrare i trent’anni di fondazione
della Consulta Ligure delle
Associazioni culturali. La giornata di sole ha favorito la riuscita di quella che è stata definita la
“grande occasione” per presen-
Consiglio Comunale del 28/02/2005
tare alle Autorità, alla gente e a
tutti coloro che hanno a cuore la
protezione e la difesa dell’ambiente e della cultura locale,
questo Sodalizio che si muove
dal 1973, anno in cui furono gettate le basi per la sua istituzione.
continua a pag. 2
ASSOCIAZIONE
VECCHIA ALASSIO
Floreat Alaxium
Il giorno giovedì 28 aprile 2005
presso la Sede sociale
di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA
DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale
partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Carlo Cavedini
Mamma mia che Festival, è capitato di tutto, eppure Bonolis
ha retto sino all’ultimo minuto.
Ma che ci vanno a fare la Clerici e la Felini in conferenza
stampa? Siamo in tanti a porci
questa domanda al termine degli incontri quotidiani programmati da mamma RAI. Già, Paolo
Bonolis fa la parte dell’asso pigliatutto anche al mattino. È più
forte anche di lui. Anche perché, qualunque sia l’argomento
da dibattere con i giornalisti, le
sue due compagne di avventura
non sembrano essere in grado
di alcunché. Non dimentichiamo la polemica dei fiori di
Sanremo assenti all’appello,
con relativa rabbia del Sindaco,
ma si sa che le esigenze televisive vincono su tutto anche sulla
bellezza della natura, sarà vero?
Ancora una volta sono stati
tanti gli accreditati, circa 1200,
una piccola città, ma la più grande del mondo per l’informazione a 360° per un evento che è nel
Raduno Alpino
(Domenica 17 aprile)
Il gruppo Alpini di Alassio in
occasione dell’ 81° di fondazione, per festeggiare questo
evento il 17 aprile p. v. organizza un raduno provinciale con
la presenza di autorità civili e
militari. La manifestazione si
svolgerà con una sfilata per le
vie di Alassio (budello), accompagnata dalla fanfara della sezione A.N.A. di Mondovi’. Seguirà, al monumento, la commemorazione dei caduti con alzabandiera e deposizione di
una corona e nel piazzale antistante il Comune sarà celebrata la S. Messa, in suffragio dei
caduti di tutte le guerre. È gra-
dita la partecipazione della popolazione e soprattutto di
quanti hanno militato nel corpo degli Alpini. Nelle serate che
precederanno la manifestazione, il percorso verrà imbandierato e nella serata di sabato il
coro “ Monte Cauriol “ di Genova terrà un concerto di canti
popolari nella chiesa di S. Ambrogio.
DATI STORICI: il gruppo
Alpini di Alassio fa parte della
sezione di Savona e fu costituito
nel lontano 1924. Dieci anni dopo fu inaugurato il gagliardetto,
tuttora in uso e l’evento venne
festeggiato con la pubblicazio-
ne di un volumetto di canti alpini edito dai fratelli Pozzi.
Non si è in possesso di dati
che documentino l’attività negli
anni successivi, ma si ricordano
alcuni capi gruppo che si sono
succeduti quali: Viglietti, Giudici, Bacchetta. Attualmente il
gruppo è composto da una cinquantina di soci, guidati da
Silvio Gervasoni, svolgono attività di volontariato come:
-Raccolta del banco alimentare per le famiglie meno abbienti.
-Pulizia sentiero del rosmarino.
-Pulizia parco S. Croce.
-Raccolta rifiuti solidi urbani.
-Servizio d’ordine in manifestazioni cittadine.
Ass.ne Naz.le Alpini
Gruppo di Alassio
(Il programma dettagliato a pag. 12)
La Grotta incontra… dal 19 al 30 marzo
alla Sala Carletti - Sede AVA - Via XX Settembre, 7
Porcellane - Ceramica - Tricot - Decoupage
Dimostrazioni gratuite
Angolo
di
Daniele La Corte
Silenzio,
si vota
Cambiare il corso della storia è
impossibile, ma certi vorrebbero
provarci. Così arrivano i candidati che dovrebbero risolvere i
tanti assillanti problemi e riportare, o mantenere, questa benedetta, quanto affascinante terra
su alti livelli di benessere.
Promesse, tante promesse che
regolarmente pochi mantengono, ma il ritornello è sempre
uguale. Unico cambiamento è la
comunicazione. Oggi il potenziale politico non usa i classici vecchi, qualche volta simpatici, santini, perché preferisce la tecnologia fatta di televisione, internet e
messaggi telefonici. Ancora qualche spazio sulla carta stampata,
ma il telematico batte tutti. Il
messaggio elettorale a pagamento continua a essere di moda come il mistero di chi paga i conti,
tra l’altro piuttosto salati.
Tutti imprenditori? Tutti danarosi pronti a mettere mano al
portafogli al solo scopo di assurgere al ruolo pubblico? E gli interessi, chi paga gli interessi? Si avvicina la chiamata alle urne e la
campagna elettorale è nel vivo,
sia per le regionali che per le comunali della limitrofa Albenga.
La diversità è sottile perché tutti
i candidati, di questa o di quell’altra parte, la visibilità, in qualche
modo, devono ottenerla. Per alcuni più, per altri meno, è pur
sempre e soltanto questione di
pecunia che, è ormai risaputo,
all’olfatto non dà reazioni. Nulla
di differente neppure per le elezioni amministrative che il prossimo anno, sicuramente, ad
Alassio ne faranno vedere delle
belle.
Volevo scrivere di movimenti,
di alleanze, già pronte sotto banco, di nuove entrate di possibili
interpreti della politica locale, di
voltagabbana, di speculatori, di
arraffoni, di scandali e scandaletti, ma sono stato bloccato, perché in campagna elettorale, anche se per la conquista della
Regione, l’espressione di un’associazione culturale apartitica è
giusto non si sbilanci. Allora posso soltanto augurarmi che vinca
il migliore aspettando che ci dica, a elezione avvenuta, chi ha
pagato manifesti, spot televisivi,
sms e quei pochi “santini” ormai
fuori moda. Spero non accada
più che a tirar fuori il portafogli
dalle tasche sia comunque sempre Pantalone. Niente gossip,
nulla che possa sbilanciarci a destra piuttosto che a sinistra, ma
neppure che ci faccia stare al
centro. Allora ci auguriamo che il
nuovo corso regionale effettui il
rilancio anche se crediamo che
occorrerà una bacchetta magica
per riaprire i tanti alberghi trasformati in condomini e i negozi
diventati appartamenti. Poi ci
vorrà anche la lampada di
Aladino per esprimere qualche
desiderio per la nostra Alassio
come: basta bidoni maleodoranti
nei centri nevralgici della città,
basta cancellare verde pubblico,
basta vagoni al posto dei classici
dehors, basta multicolori cabine
che nascondono il mare.
Ora, sperando nel miracolo, in
quest’“Angolo” di silenzio, mi
vengono in mente le parole pronunciate da Ronald Reagan poco
dopo la sua elezione a presidente
degli Stati Uniti: «... sul palco gli
oratori erano così numerosi che
non c’erano abbastanza promesse per tutti da fare agli elettori».
2
«L'ALASSINO»
Venerdì 18 Marzo 2005
TRENTENNALE CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina)
FESTIVAL DI SANREMO (segue dalla prima pagina)
Come ben sanno i nostri lettori, la
Liguria è l’unica fra le regioni italiane che vede confederate le Associazioni che hanno come tema e
obiettivi statutari il “desiderio di
impegnarsi per lo sviluppo e la difesa del patrimonio culturale della
Regione”.
Già di primo mattino le diverse
Associazioni, con gonfaloni e figuranti, si sono date appuntamento in
piazza del Brandale presso la sede
de “A Campanassa”. Le due alte torri sulla piazza hanno testimoniato
una grande affluenza di persone intervenute da ogni parte della Liguria. La nostra Associazione “Vecchia
Alassio” è stata rappresentata dal
presidente Carlo Cavedini, accompagnato da Nino Brusco, Nino Bruzzone, Gianni Croce, Lino Gioberti e
Beppe Rizzo (e ovviamente dal
Gonfalone). Verso le ore 10 il corteo
si è mosso ed ha sfilato per le vie cittadine, passando davanti alla celebre Torretta e imboccando via
Paleocapa, poi viale Italia, passando
davanti alla sede del Comune, e poi
verso il Priamar dove la fantasmagorica teoria di colori, gagliardetti e
gente ha imboccato la rampa che
porta su verso la Fortezza del
Priamar e, quindi, alla Sala della
Sibilla dove stavano ad aspettare autorità civili e militari, e dove da lì a
poco, dopo l’ascolto dell’inno della
Consulta, hanno avuto inizio i vari
interventi.
Bisogna prendere atto che la
Presidenza della Consulta e tutti gli
organizzatori hanno pensato proprio a tutto per rendere la giornata
piacevole. A testimonianza di ciò vi
sono stati gli innumerevoli applausi
che hanno sottolineato i vari momenti della giornata. Gli interventi
degli oratori sono stati sempre ben
calibrati oltre che interessanti e, ciò
che più conta, costruttivi, anche
perché non vi sono stati “peli sulla
lingua” e ognuno, approfittando della presenza delle autorità, ha detto
cose che chi aveva orecchie per intendere avrà certamente recepito.
Ci si è lamentati della “distrazione”
delle istituzioni comunali, provin-
Renga il cantante dai capelli
riccioloni. E gli ospiti? Tyson,
Will Smith, Vasco, forse meno
degli anni precedenti, ma meglio così, più spazio ai cantanti
ed alle lunghe chiacchierate di
Bonolis.
Per noi inviati è stata ancora
una volta una vera e professionale esperienza, che emoziona
sempre e coinvolge. Dopo un
anno è bello ritrovare tanti amici che arrivano da ogni parte del
mondo, tanti che si complimentano con noi per le nostre animazioni da d.j. in Liguria e oltre
a cui sono stati ospiti o pubblico. L’Alassino con Franco
Branco d.j. un gemellaggio ormai duraturo e consistente che
offre anche alla città di Alassio
un’ulteriore promozione e professionale collaborazione con
ciali e regionali, sono stati messi a
fuoco gli interventi che dovrebbero
essere adottati per portare avanti le
iniziative della Consulta, sono state
commentate le importanti opere
pubblicate e quelle che si intende
portare avanti, come la difesa del
dialetto attraverso il teatro dialettale e le canzoni, come pure le pubblicazioni di libri e dizionari. Applauditissimo l’intervento del prof .
Franco Gallea che, data la sua grande capacità di porgere al pubblico
qualsiasi messaggio e qualsiasi proposta con discorsi molto convincenti e ben strutturati (con molti esempi anche di vita vissuta), è riuscito a
carpire l’attenzione di tutta l’assemblea che, come si è già detto, era numerosissima.
Alla fine degli interventi oratori è
stato nuovamente eseguito l’inno
della Consulta con la cornice di tutti
i gonfaloni attorno al tavolo dei lavori. Ripeto, molto entusiasmo, molta gioia, molta consapevolezza che
queste occasioni servono veramente a cementare gli interessi dei
Liguri, a meglio conoscersi, a meglio
comprendersi (non dimentichiamo
che la forma allungata della Regione
ha spesso tenuto slegate le popolazioni delle quattro Province, specialmente quelle dei due estremi).
Anche l’incontro conviviale ha
avuto momenti gioiosi, allegri, e perché no, anche commoventi. Sono
state eseguite canzoni liguri da un
complesso molto affiatato che ha ricevuto gli elogi perfino da parte di
Elmo Bazzano che, come si sa, di musica e canzoni si intende molto e non
regala complimenti tanto facilmente. La declamazione di alcune poesie
da parte di poeti affermati (tra cui il
nostro Gianni Croce) ha riscosso applausi generosi.
Evviva la Consulta Ligure, ci viene da gridare, evviva la gente, perché nell’animo di tutti noi alberga il
buon sentimento. L’uomo, è stato
detto, è buono di natura, ed è proprio in queste occasioni che la fratellanza e l’amore hanno il giusto sopravvento.
Beppe Rizzo (per l’A.V.A.)
CONSIGLIO COMUNALE DEL 28/2/2005
(segue dalla prima pagina)
La relazione, esposta esaurientemente dall’assessore Gianni Aicardi, Vice Sindaco, che ha messo in risalto i più importanti lavori in programmazione, è stata oggetto di
puntigliose contestazioni da parte
dei consiglieri di minoranza, con
numerose richieste di chiarimenti,
definendo il programma stesso “fumo da buttare negli occhi degli alassini”, e, ancora una volta, è stato tirato in ballo il depuratore, se quando e dove si farà, con o senza il
Comune di Laigueglia.
Un plauso a questa Amministrazione da parte del consigliere
Invernizzi per l’ottimo lavoro svolto e di quanto fatto per l’ottenimento dei contributi regionali.
Le risposte del Sindaco, degli assessori Aicardi e Salvo non soddisfano l’opposizione che dichiara
voto contrario. Pertanto il consiglio approva con 14 favorevoli e 3
astenuti.
Punto 4 - Bilancio di previsione
per l’esercizio 2005, Bilancio Pluriennale e Relazione Previsionale e
Programmatica 2005/2007. Approvazione.
Prende la parola l’assessore
Fabrizio Calò per ringraziare innanzitutto gli Uffici per il successo contabile ottenuto; conferma poi che
non ci sono stati aumenti sulle tariffe a carico dei cittadini e che nonostante ciò è stato mantenuto il
patto di stabilità. Inoltre si prose-
guirà con la politica di contenimento delle spese. Si apre la discussione con gli interventi dei cons. Pellegrini e Tomagnini (UDC), Testa e
Iebole del Gruppo “La Vespa”.
Il cons. Iebole accusa l’Amministrazione di aver fatto poco o nulla per incrementare il turismo, che
è la nostra unica risorsa, e inoltre
chiede maggiore attenzione verso il
sociale, limitando i costi per i cittadini che sempre più stentano a far
quadrare il bilancio famigliare.
Parere contrario del cons. FUI
sull’esposizione di questo bilancio,
sopratutto per quanto riguarda il
progetto per il teatro, sia per i costi
e l’ubicazione.
Mantellassi: splendido lavoro, bilancio condiviso da tutta la maggioranza, quindi favorevole. L’approvazione con 15 a favore e 5 contrari.
Ordine del giorno per inserimento dei lavori di realizzazione della
strada di collegamento Via Adelasia - Via Loreto nel programma delle OO.PP per il triennio 2005/2007.
(Proposta presentata dal Gruppo
di Minoranza “La Vespa”).
La richiesta, dopo una modifica
all’ordine del giorno stesso, viene
approvata all’unanimità.
5° punto - Verifiche della Corte
dei Conti, sezione regionale di controllo per la Liguria. Comunicazione della Relazione del 18/12/2004
sulla “gestione finanziaria e sul funzionamento dei controlli interni
SOCIETÀ AGRICOLA
MUTUO SOCCORSO-SOLVA
Domenica 10 aprile 2005
Festa
dell’Annunziata
ore 10: Santa Messa solenne
ore 15,00: Processione
ore 18,00: Santa Messa
Nel pomeriggio segue la tradizionale
festa delle «BISCETTE»
un evento che occupa le televisioni di tutto il mondo.
Un ringraziamento va a Cristina Manini e Michela Branco,
per la parte ottimizzazione a
Emerson Fortunato e Giorgio
della Casa del Disco di Alassio.
Per la prossima edizione abbiamo pensato, tramite L’Alassino di promuovere un sondaggio a cura dei nostri lettori per
formare una preventiva classifica cantanti del Festival.
Al prossimo Festival di Sanremo 2006, ma colgo l’occasione per attendervi, come sempre
numerosi, ad agosto sul molo di
Alassio ed al 31 dicembre per il
grande veglionissimo in Piazza
2005/2006.
Per l’Alassino da Sanremo
Franco Branco d.j.
Informazione, libertà di stampa e censura
Conferenza alla S.O.M.S. Alassio
Con una relazione precisa e dettagliata, il 4 marzo u.s. il giornalista alassino dott. Daniele La Corte
ha intrattenuto i numerosi presenti alla SOMS di Alassio sul tema: «Informazione, libertà di stampa e censura», dopo la presentazione fatta dal Presidente, Geom.
Enzo Barbera ed il saluto
dell’Amministrazione Comunale
da parte del Consigliere dott.sa
Loretta Zavaroni.
Apprezzata e lucida, approfondita e circostanziata la conversazione dell’oratore. Esiste libertà
con la censura? Va rispettata la libertà di stampa? Senza informazione precisa non c’è conoscenza
adeguata. È seguita una interessante storia del Giornalismo mondiale, dai primi giornali inglesi e
americani del secolo XVIII sino allo sviluppo del giornalismo ottonovecentesco. L’oratore si è soffermato a parlare delle libertà e
dei freni politici, delle espansioni
e dei “bavagli”, degli “exploits” e
delle “veline” che le censure suggerivano e che spesso imponevano; quindi ha trattato dell’Albo dei
Giornalisti, nato durante il fascismo per scopi meramente politici
e di partito, del “Minculpop” tedesco e italiano, della Radio, delle
Agenzie di stampa che determinarono spesso le sole notizie da comunicare alla gente, dell’Ansa e di
molti quotidiani, dai primi giornali clandestini italiani del Risorgimento a quelli più moderni e attuali, dai giornali “commerciali” a
quelli nati per difendere in parti-
colare le classi operaie, sino a
quelli tipicamente sportivi.
Non sono mancate precisazioni
storiche di grande rilievo e accenni ai vari giornali, dalla Gazzetta
Piemontese (1871), poi La Stampa, dal Corriere Mercantile al
Corriere della Sera (1876), dal
Secolo (lombardo), al Secolo XIX
di Genova (1886), dalle pressioni
giornalistiche degli interventisti
(prima della guerra 1915-18) alla
“voce” dell’Osservatore Romano
di Pio IX al Resto del Carlino di
Bologna e all’Avanti di Genova sino ai vari giornali di partito ed alle
esigenze della sempre più crescente pubblicità, necessaria per
la sopravvivenza degli stessi giornali. L’oratore ha, infine, commentato la crisi italiana nel campo
giornalistico: pochi comprano e
leggono i giornali perché la gente
non è interessata, perché manca
spesso la sincerità, perché spesso
non esiste neppure la vera libertà
di stampa, in quanto da una parte
la censura, subdola e nascosta,
cresce sempre di più e dall’altra
perché ci sono troppi giornali... in
poche mani!
Dopo la relazione interessantissima e seguita con partecipazione, molto atteso e avvincente è
stato il dibattito che ha scaldato
l’ambiente ed ha fatto comprendere come sia degno ed encomiabile l’operato alassino della SOMS
anche in questo campo dell’ attività sociale.
con riferimento all’esercizio finanziario 2003”.
Congratulazioni da parte del
cons. Testa per l’ottimo lavoro
svolto dagli Uffici Amministrativi,
nonostante parziali perplessità, auspicando un maggior controllo sulle società partecipate.
Replica dell’ass. Calò che, su quest’ultimo passaggio, assicura che ci
si sta muovendo, e da atto quindi
dei complimenti ricevuti dalla
Corte dei Conti per l’esercizio 2003.
Il consiglio approva all’unanimità.
Breve comunicazione al C.C. riguardante prelevamento dal Fondo
di riserva avvenuto con
deliberazioni della G.C. n° 404
del 29/12/2004.
7° ed ultimo punto: Richiesta di
inserimento nel bilancio di previsione 2005 di finanziamento per la
pulizia delle strade collinari.
(Proposta presentata dal Gruppo
Consiliare di Minoranza “La Vespa”). Relaziona in merito il capogruppo FUI sulla necessità di questo intervento, che richiede una
spesa non inferiore ai 50.000 Euro
di cui 25.000 Euro già inseriti nel bilancio di previsione.
La richiesta trova d’accordo sia
l’ass. Calò che tutta la maggioranza,
quindi viene votata all’unanimità.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Parecchi concittadini ci chiedono perché con la grande necessità
di posti auto alla Fenarina, specialmente quando vi sono manifestazioni, il parcheggio posto sopra ai “garages” di nuova costruzione all’inizio di Via Privata Neghelli è da qualche anno inutilizzato?.
Ci era stato riferito che sarebbe stato un parcheggio pubblico da
collaudare. A quando allora, il collaudo?
Contributo per il sostegno
alle locazioni
In ottemperanza alla Legge
9/12/98 n°431 disciplinante il Fondo
Nazionale per il sostegno alle locazioni a tutela di cittadini, conduttori di abitazioni private, il cui canone
di locazione incide in maniera considerevole sul reddito familiare,
l’Assessore alle Politiche Sociali del
Comune di Alassio, D.ssa Monica
Zioni, ha il piacere di comunicare
che la richiesta avanzata dall’Amministrazione relativamente a circa 95
domande istruite dall’apposita Commissione Comunale competente
sono state positivamente accolte
dalla Regione Liguria.
È dei giorni scorsi, infatti la comunicazione (allegata) da parte della Regione dell’avvenuto trasferimento di € 78.330,06 all’Ufficio
Politiche Sociali del Comune di
Alassio che ha prontamente dato
corso agli adempimenti necessari
informando pertanto i beneficiari
che a breve saranno liquidati i contributi spettanti.
«Si è voluto attivare sollecitamente tale procedura – ha dichiarato
l’Assessore D.ssa Monica Zioni –
perché questo Assessorato ritiene
indispensabile intervenire con contributi economici a favore delle fasce più disagiate della cittadinanza,
e per offrire un proprio impulso alla
definizione di una situazione più
equilibrata nel mercato locatizio secondo le ispirazioni che hanno portato all’approvazione in Parlamento
della legge 431/98».
L’Assessore s’impegna altresì ad
attivare le procedure necessarie
per l’accesso ai contributi per l’anno 2005.
m.r.
Nuovo borgo residenziale ad
Alassio di edilizia convenzionata
II progetto preliminare di edilizia
convenzionata è stato ampiamente
illustrato venerdì 11 febbraio u.s.
dall’Assessore all’Urbanistica Marco Salvo, dai rappresentanti della
Costa Lupara SpA e dal progettista
Prof. Arch. Fallucca nell’Aula Consigliare del Comune di Alassio.
Il nuovo complesso edilizio, che
dovrà sorgere sulle colline di Alassio nell’area denominata “Torre Cazulini”, prevede la costruzione di 60
unità immobiliari di varie metrature,
tutte con vista a mare, disposte su
una superficie di 34.000 mq circa rispettando le caratteristiche del clas-
sico borgo ligure.
Per quanto riguarda la strada di
accesso, oltre l’esistente via Cazulini attualmente privata è previsto un
allacciamento alla nuova Aurelia-bis
nel tratto iniziale tra le due gallerie.
Naturalmente, trattandosi di edilizia convenzionata, l’assegnazione
degli alloggi dovrà sottostare a particolari requisiti, primo tra i quali essere cittadini residenti ad Alassio e
nel comprensorio.
Si tratta ora di percorrere l’iter
burocratico, con relativa variante al
PUC.
T.S.
A.V.A.
SOCIETÀ OPERAIA
DI MUTUO SOCCORSO
ALASSIO
Domenica 3 aprile 2005
Assemblea Generale Ordinaria
Pranzo Sociale, alle ore 12.45,
presso l’Albergo Ristorante AIDA
Via Flavio Gioia, 25 – Alassio
Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti.
Prenotazioni presso
Ristorante AIDA e/o SEDE A.V.A
Il dessert
Strudel
Dosi per sei; persone:
500 gr di mele; 250 gr di farina bianca; 90 gr di zucchero; 80
gr di uvetta;
1 uovo; latte; sale; buccia di limone; 50 gr di burro.
Disponete sulla tavola la farina, aggiungete il sale, l’uovo e
un po’ di burro.
Impastate aggiungendo un po’ alla volta il latte in modo che
la pasta resti morbida. Lavoratela bene, avvolgetela in un
panno e lasciatela riposare per mezz’ora.
Stendetela quindi con il matterello molto sottile e coprite
una parte della sfoglia con mele tagliate e sbucciate, stendete l’uvetta, la scorza di limone, lo zucchero e una parte
del burro fuso.
Avvolgete la sfoglia su se stessa e formatene
una specie di polpettone, che metterete in
uno stampo rotondo imburrato.
Coprite lo strudel con il resto del burro fuso,
cospargetelo di zucchero e fate cuocere in forno
caldo per circa 45 minuti.
A.V.A.
Venerdì 18 Marzo 2005
Vacanze a rate: non è una vergogna
Carissimo Daniele La Corte,
rispondo al tuo articolo dal titolo “Turismo in saldo” apparso nella scorsa edizione de
“L’Alassino”. Con tutta la stima
ed il rispetto per la tua persona
e per la professione che svolgi
da tempo con grande capacità,
credo sia opportuno sottolineare alcune cose. Non desidero in
questo contesto affrontare il
delicato aspetto politico della
questione (cui tu fai ampio riferimento asserendo discutibilmente che oggi non esiste democrazia) e tanto meno oppormi al tuo giudizio negativo sul
tema “Vacanze a rate” (il rispetto più profondo va naturalmente ad ogni opinione) ma noto
con stupore e dispiacere che le
tue fonti di informazione non
sono corrette.
Il progetto “Vacanze a rate ad
Alassio”, peraltro più volte reso
noto nei dettagli da quotidiani e
televisioni, non ha certo il principale scopo di “svendere” un
prodotto ma di concedere al
Cliente durante il soggiorno
maggior disponibilità immediata di “liquidità” che egli potrà
eventualmente spendere nelle
attività commerciali cittadine
(quindi vuol essere un punto di
forza, non il contrario). Come tu
ben sai, parlando di RATEIZZAZIONE si fa riferimento ad un pagamento semplicemente DILAZIONATO... termine ben diverso
da “SALDO”! Dilazionare un pagamento (mantenendo quindi
l’importo invariato-ricordiamo
che il Cliente paga 10 rate a tasso zero) non significa abbassare
un prezzo, svendere, saldare!
Un dato importante da tenere
in considerazione (secondo
quanto riporta il “Sole 24 ore”) è
che il 72% delle famiglie italiane
utilizza la rateizzazione come
formula di pagamento: non solo
per acquistare l’auto nuova o il
televisore al plasma ma anche
(secondo quanto segnalano
Tour Operators e Agenzie di
Viaggi) le vacanze da sogno nei
paradisi tropicali oltre oceano,
le lussuose crociere d’élite... È
una tendenza sempre più consolidata ormai e perché non dovremmo ascoltare le esigenze
del mercato?
Ma soprattutto, caro Daniele,
le mie obiezioni sono rivolte ad
alcune tue pesanti ed immotivate affermazioni. Dici: «Correre ai ripari all’ultimo momento
non serve a niente»... Mi auguro
che tu in futuro decida di prendere parte agli innumerevoli in-
3
«L'ALASSINO»
contri (che hanno luogo presso
la Biblioteca, o il Comune piuttosto che presso la sede
dell’A.V.A. o la Camera di Commercio) durante i quali si sono
affrontati e si affrontano fino alla nausea i molteplici temi
“scottanti” che riguardano le
problematiche legate al turismo ed in seguito ai quali si decidono costantemente programmi di lavoro complessi e
articolati. Sapresti già, se fossi
stato presente, che DA MOLTI
ANNI (e con la consulenza tecnica di validi esperti di marketing turistico quali ad es. gli stimatissimi - a livello nazionaleprof. Dall’Ara e prof. Santinato)
Comune, Associazione Albergatori (Associazioni di categoria)
ed Azienda di Promozione Turistica lavorano sodo ed in grande sintonia per creare nuovi
prodotti da offrire, per promuovere al meglio il territorio nella
molteplicità delle sue caratteristiche, organizzando eventi e
partecipando alle più importanti Fiere/Worshops in Italia ed in
tutta Europa: preziose occasioni per incontrare i maggiori
operatori del settore turistico e
per penetrare nuove nicchie di
mercato.
Scrivi ancora: «Fare pubblicità senza offrire niente di nuovo è deleterio...». Anche su questo non sei informato, caro
Daniele. Oltre alle innumerevoli novità nell’ambito dell’intrattenimento ti metto al corrente,
per farti un esempio, della ciclopica operazione “Settimane
a tema” presentata con grande
successo alla BIT di Milano
(creazione di settimane dai temi specifici, in periodi di bassa
stagione, per destagionalizzare
il flusso turistico: vedi “Settimane del diving”, “Settimane
della vela”, “Settimane eno-gastronomiche”, “Settimana dei
singles”, “Settimane dei Bimbi”
nell’ambito dell’ormai consolidato progetto “Alassio Bimbi
d’Amare” con tutti i suoi eventi
annuali ad esso correlati). Inoltre, ti invito a visitare attentamente le strutture ricettive della città... ti accorgerai che tante
cose sono cambiate dagli anni
’50: la maggior parte delle strutture offre servizi di alto livello
realizzati grazie ad anni di lavoro per adeguarsi alle esigenze
della Clientela (e ti sottolineo
che ogni intervento di ristrutturazione, anche di grossa entità,
viene effettuato dalle tasche del
titolare dell’Azienda perché la
Riviera di Ponente cade costantemente nel dimenticatoio
quando si tratta di sovvenzioni,
finanziamenti, incentivi a fondo
perduto...). Inoltre, si sono
creati “Club di Prodotto” specializzati ed attrezzati per meglio accogliere determinate nicchie di mercato (vedi: “Family
Hotels”, “Congress Hotels”,
“Quality
Hotels”,
“Bike
Hotels”...).
E ancora affermi: «Arrangiarsi
con il “fai da te” è ridicolo». Ti dico, caro Daniele, MENO MALE
CHE ESISTE ANCHE IL FAI DA TE!
Meno male che ci sono persone
che con entusiasmo e buona volontà hanno desiderio di fare
qualcosa (anche per quelli che
sanno solo starsene in disparte
a criticare!).
Certo le pecche ci sono, come
sono ovunque, ma piuttosto che
star lì a parlare di “turismo malato grave, crisi evidente” (a proposito, ti invito a consultare i dati recenti per accorgerti che la
leggera flessione del 4% ha, purtroppo, seguito il trend di crisi
europea generale ma che tutto
sommato la situazione non è così disastrosa come in altre località di consolidata tradizione turistica). Smettiamola di ricercare un colpevole tra di noi da lapidare in pubblica piazza, smettiamo di “mugugnare”, facciamoci tutti un bell’esame di coscienza e soprattutto rimbocchiamoci le maniche e siamo costruttivi, per una volta!
E poi, caro Daniele, permettimi un’ultima osservazione...
Proprio da te, orgoglioso simpatizzante di “sinistra” (e quindi
teoricamente paladino delle categorie meno “abienti”), che io
senta snobbare così tanto il denaro della tipologia di famiglia
che secondo te sceglie di acquistare a rate....! Non mi sembra rispettoso fare distinzioni tra denaro proveniente da turisti di serie A e di serie B...
Rimango con piacere a tua disposizione per approfondire
l’argomento e per un dibattito
costruttivo, se lo riterrai opportuno: sarò lieto di aggiornarti su
tutte le novità di anni di lavoro di
tante persone che credono in
Alassio ed operano “dietro le
quinte” con decisione ed entusiasmo.
CRONACA DI ANDATE: MESE DI MARZO 2005
Chi vivrà, vedrà!
In queste ultime settimane anche a noi ,cittadini di Andate, è
giunto, non richiesto, il libretto
dal titolo “Pensiamo alla salute”,
edito dal Ministero della Salute,
appunto, ma inviato ad ognuno
di noi dal magico Premier in persona, con una sua cara, gentile,
e per niente elettorale lettera di
accompagnamento. Io non so
che effetto abbia fatto a Voi quel
libriccino; a me che, in precedenza ero stato definito, come
elettore “medio”, e Voi ricordate da chi, “una persona che ha
frequentato la seconda media”,
beh, mi sono sentito trattato come se fossi uno che ha frequentato la terza elementare e si è dovuto fermare lì, non per disgrazie familiari, ma proprio per
mancanza di attitudine allo studio e alla comprensione dell’ovvio. Ci sono infatti nel libretto,
accanto a cose utili e ad altre
trascurabili, alcune prelibatezze che vorrei commentare con
Voi, miei cari lettori. Prendiamo, ad esempio pagina 32, alla terz’ultima riga: “I farmaci non
possono combattere l’invecchiamento...” Sarà anche vero;
ma me lo deve dire uno che della lotta all’invecchiamento ha
fatto uno degli scopi principali
della sua vita? Forse poteva essere più esplicito e dire: “I farmaci non possono combattere
l’invecchiamento, ma se hai un
po’ di soldi e ti fai fare un lifting
qua, un trapiantino là, forse rie-
sci a far credere agli altri che
non sei invecchiato. Se no, se
non hai soldi, o se devi spendere quelli che hai per sopravvivere... ciccia, rassegnati!”. Quello lì
era un consiglio utile! Ma proseguiamo: stessa pagina, una riga
sotto: “I farmaci... non possono
garantire il rafforzamento della
memoria”. Oh! Allora, caro
Ministro della Salute, prenditela
con le case farmaceutiche, che,
con il permesso del Ministero,
fanno un sacco di pubblicità ai
farmaci che non solo garantiscono il rafforzamento, ma,
spesso, anche il mantenimento
e il ritorno della memoria. Ma
andiamo avanti: a pagina 61 lo
stesso ineffabile libretto mi da
consigli preziosi, senza i quali io
proprio non saprei come fare.
Cito sempre letteralmente:
“Prendere prima dei pasti - vuol
dire prima di iniziare il pasto”.
Grazie! Meno male che me lo hai
detto, se no io avrei creduto, in
buona fede che “prima dei pasti” volesse dire 5 o 6 giorni prima di iniziare il pasto! E poi, quale pasto? Grazie, Ministro, mi hai
tolto dai fastidi. Grazie, Premier,
grazie di tutto. Ma cambiamo
decisamente argomento e veniamo alla nostra piccola, grande realtà andatina. Nel numero
del 27 febbraio del giornale locale “Il millennio scorso” trovo
un articolo in cui il Sindaco
Megagalattico di Andate dichiara (non ho mai dubbi su quanto
dichiarano i giornalisti, ma per
non saper né leggere né scrivere, anche qui copio la frase tale
e quale) “Cento milioni di euro
per dare un volto nuovo alla
città”. Che sono sempre quasi
duecento miliardi di lire del vecchio conio, come direbbe
Bonolis. E non sono bruscolini.
Poi però continuando a leggere
l’articolo, si evince che venti milioni di euro li spenderà il comune e ottanta li spenderanno “investitori privati”. Chi li guadagnerà non c’è scritto, anche se
una mezza idea io incomincio a
farmela. Ma non la dico certo a
Voi, miei venticinque lettori distratti; in questo articolo ho deciso di esporre solo cifre dichiarate e acclarate, mica teorie. Per
cui, chi vivrà, vedrà! Il mio consiglio, per vivere e vedere, è
quello di leggere attentamente il
libretto del Ministro, leggere
due volte la lettera di accompagnamento del Premier, di prendere prima dei pasti le pillole
che vanno prese prima, e dopo i
pasti quelle che si devono prendere dopo, e sperare che sulle
istruzioni non ci sia scritto “durante i pasti” se no sono cavoli
amari (a pasto) e resistere tanto
da poter vedere la nuova Andate “gruvierata” e forse anche
tanto da incassare il capitale dei
Tango Bond. Tanto il 2039 non è
lontano.
Luca Caravella
Ti saluto caramente,
Enrico Mantellassi
Presidente Associazione
Albergatori Alassio
•••
Cena benefica
Anche quest’anno si ripeterà la
cena benefica organizzata da
Piero Ottobelli e Max Quadrelli
presso il ristorante del Diana
Grand Hotel in favore del villaggio
di bambini di S. Kizito in Ruanda.
La data scelta è il 12 maggio.
Durante la serata si svolgerà una
grande lotteria, legata ai biglietti
venduti per il galà. I premi, tutti
splendidi, sono un gioiello della
Gioielleria La Sfinge, un quadro
della Galleria Berrino, un capo di
abbigliamento del negozio Tezel,
un premio offerto da Carosello
Video Center, una cena per due al
ristorante Tortuga di Andora. Si
può contattare il numero 347
1175577 attivato proprio per fornire ogni informazione.
Nuova Associazione “Alassio Donna”
Statuto
Art. 1 (denominazione)
È costituita con sede in Alassio
l’Associazione “Alassio Donna”
Art. 2 (Scopo)
La “buona salute” della nostra
bella Alassio e di chi ci vive (residenti e turisti)
Art. 3 (soci)
Le modalità di iscrizione all’Associazione sono precisate nell’apposito regolamento. L’elenco dei
soci è tenuto costantemente aggiornato a cura del Presidente in
un apposito registro.
Art. 4 (Finanziamento delle attività)
L’associazione non ha scopo di
lucro.
Le entrate necessarie per la copertura delle spese inerenti alle varie attività provengono da:
- quote associative annuali
- eventuali altri contributi dei soci.
- contributi di Società, Enti, persone fisiche ecc, che intendono sostenere l’attività.
- Azioni promozionali ed ogni altra
iniziativa consentita dalle leggi.
Tali entrate sono rigorosamente
elencate, anno per anno, in un apposito registro tenuto dal tesoriere, facente parte del Consiglio
Direttivo ed eletto dallo stesso.
Art. 5 (Organi dell’Associazione)
Sono Organi dell’Associazione:
l’Assemblea dei Soci, il Consiglio
Direttivo, il Presidente.
Art. 6 - (L’assemblea dei Soci)
L’Assemblea dei Soci è l’organo
sovrano dell’Associazione. Si riunisce su convocazione del Presidente o, nel caso di un suo impedimento, del Consiglio Direttivo.
L’Assemblea dei Soci è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno il venti per cento dei Soci ed è sempre
validamente costituita in seconda
convocazione, qualunque sia il numero dei soci intervenuti.
Per informazioni rivolgersi ai numeri:
0182 645916 Cosso Caterina
0182 640928 Alessandra Aicardi
0182 640436 Rita Vitaloni
Daniele La Corte risponde
Carissimo Enrico Mantellassi,
Sono soddisfatto del tuo intervento perché, finalmente, ad
Alassio, fuori dalle quattro mura,
si apre un dibattito. Mio compito
è provocare per cercare di costruire attraverso il confronto e il
dialogo. In tasca non ho tessere di
partito e neppure ho mai ricoperto incarichi pubblici. Non ho mai
fatto l’assessore al turismo e non
sono, ovviamente, proprietario di
alberghi. Non ho, pertanto, nessun interesse da difendere, nessuna poltrona (né di destra, né di
centro, né di sinistra) da conquistare.
Ho solo un grandissimo difetto:
sono ancora innamorato della
città in cui sono nato e vivo.
Per questo continuerò a “pizzicarvi”. Con simpatia
Causa le avverse previsioni meteomarine, si comunica
che la cerimonia di inaugurazione
dell’ampliamento del Porto Luca Ferrari di Alassio
avrà luogo domenica 20 marzo p.v. alle ore 11,30
presso il vecchio molo di sottoflutto
Il Sindaco di Alassio
Arch. Marco Melgrati
Programma
ore 11,15
Accoglienza del complesso bandistico “Città di Alassio”
ore 11,30
Alzabandiera
Picchetto d’onore della CAPITANERIA DI PORTO
ore 11,40
Saluto Presidente Soc. Marina di Alassio
AVV. VINCENZO MAGLIONE
ore 11,45
Saluto Sindaco di Alassio
ARCH. MARCO MELGRATI
ore 11,50
Saluto Presidente della Regione Liguria
RAG. SANDRO BIASOTTI
ore 11,55
Saluto Ministro dell’Attuazione
del Programma di Governo
ON. CLAUDIO SCAJOLA
ore 12,00
Benedizione di MONS. GIORGIO BRANCALEONI,
Vicario Generale Diocesi di Albenga-Imperia
ore 12,05
Taglio del nastro
daniele la corte
“Barbari” anche
ad Alassio…
Incredibile! Sul piazzale del
Santuario della Madonna della
Guardia, lo scorso anno, gli
Alassini hanno deciso di erigere
un piccolo monumento, un cippo
in memoria dei piccoli bimbi russi, vittime del massacro di
Beslam. Bene, un pensiero encomiabile, ma da qualche giorno mani sacrileghe hanno “rubato” dalla stessa aiola del cippo giovani
piante di Corbezzolo e di rosmarino. Incredibile, sì, ma vero!
A.V.A.
Il Presidente della Marina di Alassio
Avv. Vincenzo Maglione
Partenza Settimana Internazionale di Vela d’Altura IMS
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
Stazione F.S.
dormitorio pubblico?
Da qualche tempo mi capita di
dover partire da Alassio prendendo i treni del mattino, e
neanche tanto del mattino presto, ma ad esempio anche
l’Intercity delle 7.30. Non posso
fare a meno di denunciare uno
spettacolo che attende i passeggeri al primo piano dell’edificio
della stazione ferroviaria, quello
dove si deve passare per andare
al bar, Sul pianerottolo del primo piano spesso si trovano
sdraiate a bivaccare dopo una
evidente permanenza nella nottata alcune persone che, con ovvio rispetto, non definisco “barboni” ma solo “persone umane”
(per cui credo che non si debbano offendere) che però non dovrebbero essere lì a dormire, né
usare la stazione ferroviaria come loro abitazione privata, anche perché ovviamente il luogo
è privo di servizi igienici essendo chiusi i gabinetti ufficiali della stazione e quindi immagino altre scomodità per i dormienti e
mancanza di igiene generale per
tutti.
Non so chi deve provvedere
all’ordine e all’uso corretto di un
luogo pubblico, se le Forze
dell’Ordine, i Vigili o il personale delle Ferrovie (assente in
quelle ore). Non solo in un paese turistico, ma in qualsiasi luogo civile, una situazione del genere non è tollerabile.
È appena ovvio che questi poveretti non dovranno mica essere arrestati o rimandati col foglio di via al loro paese d’origine;
non è questo che chiedo. Ma la
Comunità dovrebbe essere in
grado di provvedere diversamente a casi simili, creando o
usufruendo di strutture apposite di accoglienza. Ma così non
può andare avanti. I nostri amministratori vogliono accogliere
i turisti in maniera gradevole e
piacente. Vengano a vedere come sono accolti al mattino nella
stazione ferroviaria. E provvedano.
Savona, 19 febbraio 2005
Percorrendo l’Aurelia e arrivati all’altezza del porto dopo
l’ampia curva si ha il bellissimo
e incantevole panorama del
golfo di Alassio, e sulla destra vi
è un grande cartello (chissà da
quanti anni è lì?); guardatelo attentamente perché contiene
una pubblicità (?) nascosta.
Tutta la gente che abita ad
Alassio o che possiede la seconda casa probabilmente questo
cartello lo avrà notato tantissime volte dandogli un’occhiata
veloce e relegandolo in un angolo della memoria e probabilmente quando avrà ricevuto le
cartelle della Sestri Spa le avrà
pagate a cuor leggero e questo
perché? Provate ad analizzare
attentamente il cartello e scoprite che cosa nasconde. La soluzione, per chi non l’avesse ancora trovata da solo, sarà rivelata nel prossimo numero.
E poiché è stata aperta l’Aurelia bis vorrei proporre all’Amministrazione Comunale di mettere un uguale cartello all’altezza
della rotatoria in modo che anche chi arriva da quella strada
abbia ben presente il “messaggio segreto” del cartello.
Grazie per avermi accolto nel
Vostro bel Giornale.
Lettera firmata
Lettera Firmata
in un susseguirsi continuo durante tutto l’anno, con un rallentamento durante la stagione invernale. In primavera danneggia
tutte le parti verdi della pianta,
prima i fiori, poi i frutti causando delle vistose deformazioni.
La difesa si attua intervenendo in inverno con olio bianco oppure alla ripresa vegetativa con:
Dicofol, addizionato con
Tetradifon. Nelle coltivazioni di
verdelliferi, si interviene a fine
luglio, dopo la forzatura, con
olio bianco in miscela con
Dicofol o Dicofol + Tetradifon.
P.S.
Nelle foto reperite su un sito
agricolo francese si possono vedere le “meraviglie” prodotte
dagli acari anche su germogli,
foglie e fiori del limone, veramente irriconoscibili, mentre sul sito dell’ Ortofrutticola di
Albenga - viene riferito che lo
stesso danneggia i pomodori e
altri tipi di colture.
Nuccio Pelle
logia abbastanza diffusa al sud.
Per ulteriori chiarimenti cercare
su Google o altro motore di ricerca.
Paolo Basso
L’oracolo della Sibilla
“Ascoltate o gente il volere del
dio di Delo:
Praticate la pietà, adempite i
voti fatti agli dei, difendete con
le armi la Patria, i genitori, i figli,
le caste spose; respingete il nemico con la spada; soccorrete
gli amici, curate gli sventurati,
state dalla parte dei buoni e opponetevi agli impostori; castigate i delitti, arrestate gli scellerati, punite chi contamina il matrimonio con l’adulterio; guardatevi dai malvagi e non prestate
troppa fede a nessuno”.
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
P.S. Lo stesso inconveniente
capitava fino a pochissimo tempo fa sotto il portico centralissimo di Alassio, davanti allo sportello di una nota Banca. Nessuno
ha mai visto? Andava bene così?
•••
Mi riferisco alla foto apparsa
su «L’Alassino» appena arrivato,
i limoni sono così deformati
dall’acaro delle meraviglie
(Eriophyes sheldoni), è una pato-
riceviamo e pubblichiamo
Cartellonistica… alassina
L’acaro delle… meraviglie
Caro Alassino,
mi riferisco alle foto di limoni
pubblicati nell’ultima pagina del
numero appena arrivato a casa.
Premetto che non sono un fitopatologo né un entomologo,
ma, avendo sostenuto una discussione con un turista lombardo che imputava la deformazione dei limoni ad un presunto
inquinamento delle falde acquifere - mentre ricordavo mia nonna che mi diceva “e raiji di limui
e deven sentì e campone” (le radici dei limoni devono sentire le
campane) e pertanto non vanno
tanto in profondità - avevo dato
un’occhiata su Internet trovando quello che segue in una sottopagina del sito www.ilpolliceverde.it con tanto di foto:
Parassiti che infestano
gli agrumi
Acaro delle meraviglie
(Eriophyes sheldoni)
L’acaro delle meraviglie sverna all’interno delle gemme, in
qualsiasi stadio di sviluppo.
Compie diverse generazioni,
Venerdì 18 Marzo 2005
Sembra il condensato di programmi dei vari partiti di oggi o
degli ammonimenti del Papa;
eppure questo era il pensiero filosofico di Fedro, schiavo di
Augusto, vissuto nel primo secolo avanti Cristo, noto ai più
come il favolista che scrisse la
favola del lupo e dell’agnello o
quella della volpe e l’uva. Il mio
consiglio è di rileggere il libro
delle favole di Fedro e rimeditarlo (lo trovate in libreria, edizioni Garzanti).
Silvio Viglietti
Emergenza Asia
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
In memoriam
Giusto cent’anni sono trascorsi
da quando un telegramma annuciava la scomparsa avvenuta a
Fiesole del pittore Richard West.
Era il 23 febbraio 1905. Gli
Alassini in quel lontano giorno associarono il ricordo ancor vivo
del disastroso terremoto che in
quella precisa data aveva funestato la Riviera ponentina al ricordo reverente per il pittore inglese che aveva scelto la loro cittadina dipingendo con accanita
passione le bellezze naturali, le
caratteristiche ambientali e la panoramica esaltata dai colori della
sua tavolozza e dal gioco delle luci che egli inseguiva con straordinario impegno. Richard Whateley
West giunse per la prima volta in
Alassio nel giugno del 1885 per
trascorrervi da bagnante i mesi
estivi. Scendendo dal treno aveva
scoperto un luogo fatto a sua misura: un paese che ancora conservava la sua antica fisionomia,
con l’abitato recinto di mura e bastioni, le strette vie dove l’uniformità delle abitazioni era interrotta dalla maestosità dei palazzi nobiliari, l’ampio respiro degli orti e
degli uliveti che dalla spiaggia si
estendevano fino ai piedi della
collina. Un luogo tranquillo, dove
il silenzio regnava sovrano, solo
interrotto dal fischio del treno e
dal suono delle campane. Le ultime golette e gli ultimi brigantini
alla fonda nella rada attendevano
il carico per brevi viaggi verso i
porti liguri. Furono mesi felici, in
cui alla passione per il mare West
associava la scoperta della cam-
suo dire, il più felice della sua vita. Il sole al suo nascere ebbe su
West un estatico adoratore. Il crepuscolo di ogni stagione dell’anno cercò egli con l’ausilio dei colori di fissarlo sulla tela. Del mare
egli fu un innamorato che al suo
amplesso tangibile non mancava
in ogni stagione, anche con temperature rigide. La giornata la trascorreva battendo la campagna
col cavalletto a tracolla, la scatola dei colori, un seggiolino portatile, un bastone o un paracqua.
Lunghe le soste negli uliveti, sui
greppi, sui prati, nei boschi.
Lunghe le attese per trovare una
tonalità di luce confacente al quadro di insieme che voleva fissare
sulla tela. Dal panorama agreste
passa a quello marino, a quello
ambientale, alla scena di costume
locale, dipingendo con un assoluto impegno e disinvoltura ogni
aspetto di una Alassio che si presentava ai suoi occhi di esteta e di
artista infervorato quale prezioso
patrimonio da ritrarre all’insidia
del tempo alla dispersione
dell’uomo. Questa sua missione
di salvataggio di una Alassio
ahimé miseramente scomparsa
la rimembra una porzione dei
suoi dipinti di cui la figlia Key faceva dono alla Comunità di
Alassio e che sono custoditi nella
Richard West Memorial Gallery,
eretta dai suoi amici due anni dopo la sua morte nel 1907. Richard
West, sposo felice e felicissimo
padre, pittore soddisfatto del suo
lavoro, dotato altresì di salute invidiabile, nel gennaio del 1905 si
Ospedale di Kinniya - Sri Lanka
Relazione manifestazione di solidarietà
Nel pomeriggio della domenica del 6 febbraio u.s. si è tenuta
in piazza G. Matteotti, una raccolta fondi a favore dell’ospedale di Kinniya - Sri lanka. Per aiutare la località dell’estremo
oriente colpita dalla catastrofe
dello tsunami del 26 dicembre
2004, un vasto gruppo di associazioni, enti, gruppi musicali,
hanno dato vita ad un pomeriggio musicale con lo scopo di sensibilizzare la popolazione alassina. Residenti e turisti hanno cosi potuto aiutare la provincia di
Savona, promotrice del progetto di ristrutturazione dell’ospedale di Kinniya in Sri lanka. Un
generoso e proficuo aiuto è venuto da quanti hanno voluto aiutare le popolazioni colpite dal
disastro. Con l’apporto della
Pasticceria Balzola e della Panetteria “Il fornaio di Alassio”
di Marchisio che hanno generosamente offerto i baci di Alassio
e le bugie dati in omaggio a tutti
coloro che hanno lasciato il loro
contributo, la manifestazione ha
avuto un vero successo di pubblico e di ricavato. Un pomeriggio di musica e volontariato in
una piazza alassina con il risultato di aver potuto aiutare le popolazioni dell’estremo oriente
così duramente colpite. La presenza sul palco allestito per l’occasione, del presidente della
provincia di Savona dott. Marco
Bertolotto e dell’assessore del
Comune di Alassio dott.sa Loretta Zavaroni, ha dato alla manifestazione il giusto tocco di ufficialità. La musica è stata la protagonista del pomeriggio. Jazz,
rock, cantautori italiani, musica
caraibica; tutto questo si è
ascoltato nel freddo pomeriggio
di febbraio. A dare il loro contributo musicale i seguenti gruppi:
Puerto libre, Gli amici di Django Rheinhardt, Born to drink,
The Groomers. Con il comune
di Alassio, Assessorato al volontariato, che ha dato il suo patrocinio alla manifestazione, hanno
sostenuto l’iniziativa le seguenti
associazioni ed enti:
Circolo Arci Brixton – Alassio, Pro loco Laigueglia, Circolo Italia – Cuba “C. Cienfuegos” – Ceriale, Associazione
Macaja - Cisano sul Neva, Punto
d’incontro Italo Calvino – Loano, Associazione Nuova solidarietà - Finale Ligure, Social forum ponente savonese, Quelli
di balla con i cinghiali, Associazione “Il tempo ritrovato” –
Ceriale. Grazie al loro contributo ed a quello dei gruppi musicali che si sono esibiti sul palco,
il pomeriggio è stato ricco di
soddisfazioni che hanno fatto
sopportare la temperatura di
stagione.
Circolo Arci Brixton
Raccolta fondi - Emergenza Asia-Kinniya
04-02-2005
06-02-2005
06-02-2005
13-02-2005
Totale
Concerto Gromeers – Circolo Arci Brixton
Manifestazione in piazza Matteotti - Alassio
Serata a Laigueglia
Festa del tesseramento associazione Italia - Cuba
150,00 €
720,00 €
70,00 €
60,00 €
1000,00 €
Edward Swinson: Ritratto di Richard W. West (1896).
pagna circostante e delle vicine
valli di Albenga e di Andora.
Alla fine di agosto ripartiva per
l’Inghilterra, portando nel cuore
un ricordo struggente di Alassio.
A poco a poco la dolce nostalgia
divenne proposito di farvi definitivo ritorno, il che avvenne nel
1888 quando vi prese stabile dimora locando per abitazione e
per studio un vecchio stabile situato sulla strada verso Laigueglia di proprietà dei signori
Salada.
Nel 1993 sposa a Bordighera la
bella figlia di un pastore anglicano Gertrude Ellen Ragg. Da questa felice unione nascerà ad
Alassio la figlia Kathlen, detta
Key, la quale crescerà mescolata
alle coetanee apprendendo i giochi e la parlata del luogo. Fu il suo
soggiorno alassino il periodo, al
reca a Firenze per motivi artistici,
prendendo alloggio nella vicina
Fiesole. Colpito da broncopolmonite fulminante cessa di vivere
lontano dai suoi cari, il 23 febbraio, all’età di 57 anni.
L’improvvisa scomparsa destò
sincero rimpianto nell’ambito cittadino. Tutti conoscevano il pittore inglese che per la gentilezza,
la bontà d’animo, la giovialità
frutto del suo sottilissimo humor
era circondato da affetto e stima.
Bonariamente, per il suo vezzo di
far roteare il bastone, gli era stato
coniato il soprannome di girabastun.
A distanza di un secolo dalla
sua scomparsa terrena, Alassio lo
ricorda con riconoscente gratitudine e ne fissa la memoria nel futuro.
A.C.
Venerdì 18 Marzo 2005
5
«L'ALASSINO»
Rimme da noscia tèra
Un’altra perdita
per Alassio
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
Con profondo rammarico
del personale e dipendenti tutti, si informano gli utenti che la
sede staccata E.N.E.L. di Via
Diaz in Alassio, seppure da
tempo già chiusa al pubblico
quale Uffici ma ancora operante nel settore tecnico, in data
11/02/2005 ha terminato la sua
attività spostandosi nella sede
di Albenga. Quanto sopra per
opportuna conoscenza.
Parlammulu cuscì
(Dialetto alassino)
L’è prestu ditu, scrive in dialettu…
U nu l’è miga façile cuscì.
Besögna savé primma cuse dì
pe stabilì, in sci-a fìn: “e me ghe mettu”!
Pe i “versi” u t’abbesögna u barançìn,
guai se ti porti o se t’arrivi primma…
Quantu ai “parolle”, s’u te serve a rimma
andò a çercole u ghe vö u lanternìn.
Ndr L’A.V.A., al rammarico
dei dipendenti E.N.E.L., unisce
quello dell’Associazione anche credendo di farsi interprete della cittadinanza per questa ulteriore perdita nei servizi pubblici che potrebbe creare disagi non indifferenti
all’utenza.
Che pöi u ghe n’è çerte, che so mì
ch’i te fan perde a faccia malamènte…
Vagghela a fò accapì, a çerta gènte
che u dialettu u và parlau cuscì
spece ‘stu nosciu, ch’u sà de zenese
e u l’è cumme e raviöre de cà mé:
che fai nomma cu-a carne e sensa gé
sarevan… turtellin… a-a bulugnese!
Gianni Cruxe
PARLIAMO COSÌ: Si fa presto a dire, scrivi in dialetto… / Non è mica
facile / Bisogna saper prima cosa dire / per stabilire alfine “mi ci metto” // Per i “versi” ti serve il bilancino / guai se parti o se arrivi prima
/ In quanto alle “parole” e per la rima / a cercarle ci vuole il lanternino. // Che poi ce ne son certe, che so io / che ti fan sfigurare malamente / Ma come farlo capire, a certa gente / che il dialetto va parlato così // Spece il nostro, che sa di Genovese. / ed è come i ravioli di
casa mia: / che fatti solo con carne e senza bietole (gé) / sarebbero…tortellini…alla bolognese!
Unde e perché
(Dialetto di Dolceacqua - IM)
U l’astregu d’ina ciassa,
pe raubba a gioia
de catru figlioei chi raglia.
U descu de tütti i dì,
pe perleccasse u güstu
de chi spartisce cun tü
loche passa a vita.
U bancu d’ina giaisja voeia,
pe dighe a elu,
in tu silensiu,
che schigliéndu ti vai aanti.
L’assetaú d’in fundu,
pe lansate dederè
e ügliae de chi,puresse,
u t’amasseria.
L’abrassu d’in amigu,
pe fate capì
che nu ti sia suru.
E au cu suttan, a tua mente,
recantu aciatau
pe i mercanti de rén,
sciitu rigugliusu
pe i mercanti de bén,
unde ti te poei scuntrà
e giudicà.
Franco Lorenzi
DOVE E PERCHÉ: Il selciato di una piazza, / per cattura la gioia / di
quattro ragazzini voccianti. / La tavola di tuti giorni, / per assaporare la fragranza / di chi divide con te / le portate della vita. / il banco di
un chiesa deserta, per sussurare a Dio, / nel silenzio, che incespicando cammini. / La panca di una cantina, / per gettarti alle spalle / gli
sguardi di chi ti disprezza. / L’abbraccio di un amico, per farti capire
/ che non sei solo. / ……. / Infine la tua mente, / eremo inespugnabile
/ per i venditori di nulla, / oasi ristoratrice / per i procacciatori di serenità, / per incontrarti / e giudicarti.
Non par vero, papà
Sembra solo ieri, invece sono
trascorsi vent’anni! Il 19 marzo
sarebbe stato il tuo compleanno
e si sarebbe festeggiato anche il
tuo onomastico. È stato invece
un amaro addio e rassegnarsi ad
una perdita così grande ha ancor
oggi triste risonanza. Avevi dei
grandi amori, la Famiglia, gli amici, le barche ed il mare. Quando
volevo ottenere da te qualcosa ti
chiamavo Zeppinotto e tu, felice,
avevi già il metro nelle mani per
poi farmi il mobile che desideravo. Non passava giorno che non
mi parlassi di dignità e di giusti
comportamenti. Ricordo che mi
raccomandavi di non fare del
male e piuttosto subirlo per avere sonni tranquilli. Ancor oggi
faccio tesoro delle tue raccomandazioni anche se, con la modernità, tanti principi sono cambiati ed a volte gli onesti sono
scambiati per imbecilli. Lasciamo da parte i rimpianti e porgiamo a tutti i Papà gli auguri più
belli per una festa di serenità. Io,
nel tuo ricordo auguro a tutti i
ragazzi di avere un Padre come
sei stato tu per me.
Fernanda
•••
Classi 1932-1933 - Leve di… Alassio
Nuove considerazioni sull’ipotesi di costruzione
di parcheggi interrati nella proprietà Istituto Salesiano di Alassio
In un mio articolo pubblicato
su L’Alassino di agosto 2004 avevo previsto che a seguito dei
lavori in Piazza Partigiani si
sarebbero verificate lesioni agli
edifici circostanti. Ciò è puntualmente avvenuto e purtroppo gli
assestamenti continueranno
con progressivo peggioramento
della situazione, pur avendo applicato ottime tecniche costruttive. Anche la costruzione del
primo parcheggio sotterraneo
dell’Istituto Salesiano ha determinato dissesti ai bassi fabbricati ai numeri civici 9-11-13 di via
Don Bosco e quindi al lato opposto della strada, con formazione
di crepe, disseccamento di un
pozzo per l’intera durata dei lavori e lesioni più gravi al fabbricato, anch’esso di non grande altezza e comunque non ubicato in
aderenza agli scavi, al civico 34.
Tutti questi gravi effetti sono
strettamente legati all’intervento che ha inciso sulla quota e sul
regime della falda.
Il futuro scavo, previsto sino
alla profondità di circa m l0, avverrebbe all’interno di un’area
già ampiamente edificata e contornato da alti palazzi costruiti
in epoche diverse a partire dal
XVI secolo (chiesa di Madonna
degli Angeli), alla metà del XX. I
suddetti edifici sono stati realizzati con tecniche diverse, dalla
muratura in pietrame legata da
malta di calce, al cemento armato. La profondità del piano d’appoggio delle fondazioni e la tipologia delle stesse è quasi totalmente non conosciuta. La zona è
quindi fortemente a rischio e necessita di uno studio approfondito di ciascun edificio prima di
avviare qualunque opera che interessi il sottosuolo. Quest’ultimo è costituito da materiali
sciolti (sabbie eterometriche
più o meno sabbiose con clasti
poligenici di pezzatura sino a decimetrica) poggianti sul substrato roccioso, nella parte superiore molto alterato ed argillificato
(cappellaccio), formato in prevalenza da argilliti. I materiali
sciolti hanno uno spessore quasi ovunque maggiore di m l0 perciò l’intervento dovrebbe interessare solo questi ultimi, senza
raggiungere la roccia alterata
sottostante. È presente una continua ed abbondante falda freatica di cui non si conosce l’escursione di quota legata al ciclo stagionale. In ogni modo una parte
significativa degli scavi avverrebbe in presenza d’acqua e l’introduzione dei nuovi corpi di
fabbrica indurrebbe un’importante modificazione permanente
al regime idrico sotterraneo della quale è necessario studiare gli
effetti.
Çampo Ravizza - Il Geologo
estensore dello studio pone l’accento sulle seguenti problematiche, demandando a ulteriori approfondimenti la loro soluzione:
“inserimento dell’opera nel
sottosuolo di un ambito urbano
edificato ed interferenza con le
strutture delle fondazioni degli
edifici esistenti nell’intorno;
stratigrafia del sottosuolo, proprietà fisiche e meccaniche dei
terreni che lo costituiscono, presenza e regime delle acque sotterranee; valutazione delle
deformazioni che possono verificarsi nel terreno, come conseguenza della esecuzione dello
scavo, che dovrà accogliere l’autorimessa interrata; previsione
dei cedimenti e giudizio sulla loro ammissibilità riferiti ai limiti
imposti dal comportamento statico e funzionale dei manufatti,
verifica dell’ammissibilità dei cedimenti estesa ai manufatti adiacenti poiché a priori non si può
escludere che lo scavo influirà
sul comportamento statico e sulla funzionalità degli stessi”. È indispensabile che sia data una risposta alle problematiche così
correttamente esposte
Campi oratorio don Bosco - La
relazione geologica-geotecnica
non affronta alcuna di queste
problematiche, non fornisce alcuna indicazione sugli effetti che
la realizzazione dell’opera avrà
sugli edifici esistenti, ma si limita ad attestare che le opere previste dal progetto sono fattibili.
Quali saranno le conseguenze
sugli alti edifici adiacenti? Vedi
Regolamento Edilizio Art. 2
Comma 3 lettera p – per inciso
tale studio non è competenza
del geologo ma dell’ingegnere
geotecnico e strutturista.
Nello studio è preso in esame
anche il rischio sismico (Alassio
è stata di recente inserita
nell’Elenco dei Comuni a Rischio
Sismico), ma solo escludendo il
pericolo di liquefacibilità dei
suoi locali.
Quali sarebbero le conseguenze sugli edifici vicini
dall’esecuzione di uno scavo a
tale profondità? È infatti noto
che gli effetti negativi si ripercuotono anche lateralmente ad
una distanza planimetrica. da
verificare, probabilmente pari
a circa tre volte la profondità
dello scavo. E quali gli effetti di
un terremoto su strutture già lesionate ed indebolite dagli scavi e dal mutato regime idrogeologico?
Alle problematiche di natura
geologica si aggiungono anche
quelle derivanti dai vincoli per la
presenza in aderenza dalla Chiesa della Madonna degli Angeli risalente al XVI secolo e dai platani ormai quasi centenari che dovrebbero essere abbattuti. Cosa
ne pensa la Soprintendenza ai
Beni Architettonici e per il
Paesaggio della Liguria?
Infine è da considerare l’impatto sulla viabilità: da un lato
l’accesso sulla via Aurelia con un
notevole carico di traffico,
dall’altro su via Mameli che dovrebbe diventare a doppio senso almeno nel suo tratto iniziale
mentre la sua larghezza non lo
permette, poiché il lato destro
(civici pari) è occupato dal passaggio pedonale zebrato che sostituisce al momento l’indispensabile marciapiede. Infatti, su di
esso si affacciano direttamente
portoni di edifici esistenti che
possono ospitare bambini o portatori di handicap, che necessitano per legge di esser protetti
dai rischi del traffico. Inoltre il
passaggio pedonale rappresenta l’accesso diretto all’unico cavalcaferrovia, che permette di
raggiungere a piedi l’ospedale,
fra il sottopasso della stazione
ed il ponte “dei prefummi”.
La presenza dei fabbricati esistenti, la buona conservazione
di beni architettonici e paesaggistici, nonché l’impatto sulla
viabilità rendono irrealizzabile
l’opera prevista.
Augusto Giorcelli
Prof. Di Geologia Applicata
ed Idrogeologia
Università di Sassari
Fiocchi Rosa
Il piccolo Jacopo annuncia con gioia la nascita della sorellina ASIA nata ad Imperia il
22-02-2005, per la felicità della mamma
Stefania e del papà Luca Grillo.
Al lieto evento partecipano i nonni
Francesca, Aldo e Carlo, la bisnonna
Benedetta unitamente allo zio Roberto.
•••
Il 21 febbraio u.s. all’ospedale di Pietra
Ligure è nata ROSSELLA Ferrandi per la gioia
della mamma Valentina, del papà Marco e dei
parenti tutti.
LAUREA
Si è laureato all’Università di Padova, in psicologia, l’alassino
Gennaro Romagnoli, riportando la votazione di 110 e lode. Titolo della
tesi: “Uno studio sul concetto di emozione nei ragazzi delle scuole medie inferiori”. Relatrice Wanda Lucia Zammuner.
6
«L'ALASSINO»
Venerdì 18 Marzo 2005
FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA
Alassio: bella anche nella neve!
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 37° - UNA “VEXATA QUAESTIO” L’ORIGINE DEL NOME
In un recente studio curato ed
interessante di toponomastica
ligure da parte dell’illustre professor Fiorenzo Toso dell’Università di Genova, si parla ancora una volta dell’origine del nome “Alassio” e ci sorprende una
nuova e originale interpretazione, che ci porta a fare, prima di
parlarne, qualche breve considerazione di ordine generale.
È risaputo che, fin dalle più remote antichità, luoghi, città e
paesi, grandi e piccoli del mondo, per celebrare o nobilitare in
modo adeguato le proprie origini, hanno cercato di solennizzare in qualche modo (con leggende, mitologie, storie, avventure
o casualità) il proprio nome,
spodestando impunemente dal
loro “Eden” o dal loro piedestallo dei, maghi, eroi o avventurieri d’ogni sorta; e non solo le città
più blasonate come Roma (per
fare un solo esempio). Anche la
nostra piccola patria, Alassio,
ha scomodato, con risultati discutibili e spesso senza alcuna
prova concreta, la leggenda del
principe Aleramo e della bella
Adelasia, di cui hanno parlato e
scritto molti storici antichi e
moderni, grandi e piccoli, famosi od oscuri, come Giancardi,
Gandolfi, Battaglia, Lip, Gallo,
Lehmann, Lietti ed altri.
Alcuni di questi hanno tentato altre vie, toponomastiche o
semantiche, leggendarie o storiche. Da Lamnium, località collinare ad Alamnium, mutatosi
poi, in Alaxium o, attraverso varie modificazioni, Raxum, Raxi,
Rasci, Araxum, Arascium, Alaxium. Ippolito Gallo ritiene che
derivi da Tirasso o Tirazzo; il
Gandolfi torna a parlare di un
Aleramo profugo qui “cum
Alaxia coniunx” e il Battaglia di
Alaxia e si giunse persino a pensare (guardate sino a che punto) a un’origine saracena, dal
fiume Arazze dell’Asia Minore!
Ci fu chi pensò a un “Dove
vai”? chiesto a chi dal colle abitato scendeva sulla piana, rispondendo: ”A basso”, donde
“A raxo”, divenuto più tardi “ad
rascem, arasce, Alassio...“
Anche D’Ovidio e Flecchia
partono dal nome “axe”, asse
(legno) per indicare un “cantiere” di barche, ad raxe, ad rasse,
arasse, similmente a Pontedassio, Pornassio e, forse, Gares-
MARIO FAZIO
sio, per cui dall’espressione ad
axem è diventato Arasci, Arasce, Alassio. Federico Lip accennò, non convinto, anche ad
una radice diversa, da Ares (il
dio Marte greco).
Insomma cento ipotesi, ma
Alaxio” (1303) e di un “Petrus de
Arassium” (1376).
E l’amico Gibba mi ricorda che
già gli antichi Greci denominavano Talassion o Talasson un “posto di mare”. Non potrebbe venire di lì il nome del nostro paese?
preferiamo tenerci stretti alla
più antica tradizione, quella di
una bellissima e bionda Tedesca
che ha lasciato le brume nebbiose del Nord per seguire il suo
innamorato, finché ha scoperto
un luogo così fascinoso da
Adelasia ha scoperto un luogo così fascinoso, da scambiarlo per un vero Eden. (DISEGNO DI GIBBA)
quale potrebbe essere la più valida difficile dire. Ora, ecco la
nuova “strada” tracciata dal
prof. Fiorenzo Toso. Egli, partendo da uno studio del prof.
Pfister Hubschmid, parla di “alastra” o “arastra”, ginestra spinosa frequente da epoche immemorabili nella Liguria Occidentale e da essa, attraverso la consueta rotacizzazione della lettera l in r, arastra, arascia.
Nino Lamboglia (1933), P. Caprini (1981), G. Petracco Siccardi preferiscono risalire ad Adelasia o Adalascia, ma la forma
dialettale Arasce presenta una
fricativa palatale sorda che è incompatibile col nome Adelasia.
Sta di fatto che già nei secoli
XIII e XIV si parlava di un “Albertus de Alascio” (1236) o “de Alasio” (1291) e del territorio “de
Ma torniamo a Toso e ad
Alastra. Nel Ponente ligure
spesso la forma “astra” si mutò
in “ascia” (es. nostru e vostru in
nosciu e vosciu, mostrare in
“musciò”). Nello stesso modo
“Alastra” divenne facilmente
Alascia e poi Arasce. Forse (conclude lo studioso ligure) gli
Alassini saranno tristi al pensiero che non fu la bella principessa Adelasia a dare il nome al loro paese, ma “si consolino perché il nome della loro città deriva pur sempre da un etimo floreale di sapore poetico e sicuramente evocativo della bellezza
e del fascino irripetibile dell’ambiente rivierasco”
Accogliamo anche questa ipotesi,ringraziando l’eminente
studioso, ma, se lui ce lo permette, leggenda per leggenda,
Gatti… quasi famosi sul Muretto
Parlare di un caro amico è per
me estremamente penoso e triste
anche se è già trascorso un anno
dalla sua scomparsa.
Costringermi a dire di lui è come vedermelo sottrarre ancora
una volta, mentre assurdamente
continuo a credere e inconsciamente a sperare, che sia rimasto
all’altro capo del telefono per le
nostre lunghe e allegre ed ingenue chiacchierate, o fermo in attesa di un incontro, seduto tra i rigogliosi cespi di ginestra, lo spigo
violetto e i pini della sua bella casa, lassù sull’alta collina di Peano.
scambiarlo per un vero Eden,
per un Paradiso e l’amò tanto da
dargli anche il suo nome.
E non importa più di tanto se
il suo amante e marito era un
teutonico, un Tedesco, un
“crucchetto” qualunque. Col
tempo le ideali sorelle della sorprendente nordica principessa
sono tornate a cercare da noi il
sole e il mare e il sorriso di una
natura impareggiabile e qui hanno trovato anche un bel “principe”, anche se non aveva il sangue blu come Aleramo e se non
era un formidabile condottiero
del Nord, ma solo un bagnino o
uno studente, un professionista
o un commerciante...
Tutto bene, ma qui con lui e
con la felicità! E non possiamo
dar loro torto, altro che arastra
e ginestra!
…e si noti bene…
nevicata quasi…
primaverile
del 3 marzo 2005.
Nozze d’oro
In occasione della festa del 14 febbraio u.s., è stata applicata sul
“Muretto” vicino agli “Innamorati di Peynet” una piastrella con due
gattini, realizzati dalla signora Graziella Frignani, dipendente comunale con l’hobby della ceramica. L’A.V.A. si complimenta con la
signora Graziella augurandole un meritato successo.
Di lui, della sua cultura ,della
sua professionalità, del suo invidiabile modo di essere hanno
parlato in tanti.
Io lo voglio ricordare così, in
tutta semplicità come un grandissimo e fraterno amico di cui ancora con infinita amarezza stento
a riconoscere l’estinzione.
Gibba
Fiocco Azzurro
Il 22 gennaio u.s. è nato Pietro Quartarolo.
Festa grande di mamma Alessandra e di papà
Gianfranco, della nonna Lina, zio Giorgio e parenti… E, “dulcis in fundo” gioia inesprimibile
in casa dei nonni materni Mariuccia e Gianni
Mantello, nostro Socio carissimo e auguri vivissimi
dai moltissimi amici A.V.A.
I Signori MARGERITA e ANTONIO BRUNENGO hanno festeggiato
“in casa” nella grande pasticceria del genero, Pasquale Balzola e della Sig. Marisa, (dopo le funzioni religiose) le loro nozze d’oro, attorniati da famigliari e amici esultanti. Anche l’A.V.A. si unisce, con l’augurio per gli “sposi d’oro” di molti altri anni di serenità e di bene.
LAUREA
Il giorno 10 febbraio ha sostenuto presso la Facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università
di Torino la signorina Letizia Vio
di Villanova d’Albenga, la tesi di
laurea: La città di Alassio nella letteratura inglese. Relatore: Donatella Abbate Badin. Controrelatore: Pietro Deandrea. Al Vio in
questa sua tesi poneva nel dovuto
risalto due significativi elementi
che interessano la nostra storia.
La conoscenza di Alassio da parte
del poeta inglese Giorgio Byron, il
quale trovandosi a Genova, si recò
appositamente in regione Monti e
precisamente nella diruta ex chiesa parrocchiale di Sant’Anna a
praticarvi scavi alla ricerca di un
presunto tesoro sepoltovi. Essendo l’anglo poeta un maniaco della
caccia ai tesori. L’altro di aver dedicato un vero studio alla figura di
spicco della letteratura anglosudafricana Olive Schreiner, ospite
in Alassio per due inverni consecutivi dove il suo sensibile e sensitivo animo aveva saputo cogliere
gli arcani segreti del suo panorama e nei ruderi della vetusta chiesetta di Santa Croce la sua più bella allegoria, divulgando il nome di
Alassio e dell’impareggiabile suo
promontorio. L’accurata indagine
interpretativa della Vio segna decisamente un passo avanti del
progetto di dedicare all’illustre
scrittirce la panoramica terrazza
di Santa Croce.
Alla neo laureata le più sincere
felicitazioni dell’A.V.A.; accompagnati dagli auguri più fervidi per
un proficuo futuro di realizzazioni.
Venerdì 18 Marzo 2005
7
«L'ALASSINO»
La parola alle immagini
Centenario del Rotary
Il Rotary Club Alassio, alla presenza del Sindaco, arch. Marco
Melgrati, e delle Autorità cittadine,
ha scoperto il giorno 22 febbraio
una piastrella sul “muretto” per
commemorare i cento anni della
fondazione del Rotary Internazionale.
di Mimmo Ottonello
popoli per il raggiungimento della
pace universale e della concordia
umana e civile;
il Servizio come disponibilità ad
offrire la propria opera a favore dei
bisognosi.
In tale contesto, il Rotary può vantare l’effettuazione di una campa-
Foto 1 e 2: Area Ex Mattatoio: al di là del pubblico denaro buttato al vento per un’opera che versa in queste condizioni, al di là di quanto “a breve” (!) sorgerà
di faraonico e maestoso in quest’area, non si potrebbe almeno lenire l’impressione di trascuratezza e abbandono, facendo un po’ di pulizia?
Sindaco Arch. Marco Melgrati, Dott. F. Squarciafichi (PDG), Dott.
F.
Falchero, pres. R.C. Alassio, Ing. A. Baiardo, Claudio Gavaldo, Mario
Berrino.
L’organizzazione rotariana, nata
cento anni orsono, si è rapidamente
affermata nel mondo per la sua opera umanitaria al servizio delle categorie più deboli e per le sue alte finalità sociali.
La ragione della sua enorme diffusione internazionale è dovuta essenzialmente alla semplicità della
sua dottrina che si basa su tre principi fondamentali:
l’Etica come condotta morale e
professionale dei Soci;
l’Amicizia intesa come legame interpersonale e come armonia fra i
Foto 3: Per ora la piazza di Loreto è abbellita da questa magnifica buca, altro
“piccolo” segno di quanto siano durevoli i lavori pubblici (quelli che si fanno…).
Foto 5: A ottobre ci hanno detto che “A breve” (!) piazza Airaldi Durante avrebbe cambiato faccia. La Stampa del 28 febbraio riportava la stessa notizia, in
relazione alle opere pubbliche previste in bilancio; ma ormai la stagione è alle porte e tutto resterà come prima. “A breve”, però cambierà tutto…
Un grande filtro
contro l’inquinamento
Su gentile concessione del
«Secolo XIX» pubblichiamo un interessante articolo apparso sul
quotidiano ligure il 6 febbraio
scorso. Ringraziamo la direzione
del giornale e l’autore del pezzo,
Federico Mereta, medico e giornalista che con il suo lavoro è riuscito a mettere in risalto un tema
di indubbia importanza anche
per la nostra città, per il nostro
mare, per il nostro litorale.
Foto 4: Da anni ci dicono che “A breve” sarà costruito il campetto di calcio
in regione Loreto; La Stampa del 28 febbraio u.s. riportava ancora la stessa
notizia; ma un altro anno è passato e tutto è ancora come prima. “A breve”,
però, tutto cambierà…
Foto 6: Non si può far niente per impedire che il centro storico di Moglio rimanga (com’è ora) un parcheggio per scooter? Ce ne sono di più in paese
che lungo la strada provinciale… Ma forse le “emergenze” sono altre…
(“Il Secolo XIX” 6-2-2005 – pag. 9)
Contro l’inquinamento
Un grande filtro
che pulisce il mare
Rapallo. È una specie di grande
“gabbia”, che misura quattro metri per tre ed è alta due. È sistemata a quasi quaranta metri di
profondità. Solo che il suo scopo
non è quello di intrappolare animali, ma piuttosto di “ripulire” le
acque che finiscono in mare, al
punto di creare una “bioconversione” pulita che addirittura richiama ricciole ed altri pesci.
È questo l’identikit del Muds, sistema per il trattamento di acque
reflue di origine urbana che da
tempo “opera” come prototipo
nel mare di Rapallo e lavora a pieno ritmo anche di fronte alla costiera amalfitana.
Ora però il Muds, brevettato da
Cnr e Comune di Rapallo e che ha
come “inventori” Riccardo Cattaneo-Vietti, Umberto Benfatti e
Carlo Cerrano dell’Università di
Genova, Giorgio Bavestrello del
Politecnico delle Marche e Marco
Giovine del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, continua ad essere
studiato presso il Centro di Biotecnologie (Cba) di Genova e si
“prepara” ad essere esportato anche fuori del nostro Paese.
Sono in corso trattative con enti locali dell’Italia centrale e meridionale per l’installazione di impianti analoghi a quello rapallese,
mentre sul fronte internazionale
ci sono contatti per lo sviluppo
dell’impianto alle isole Canarie, in
Croazia ed in alcune basi militari
della marina greca nell’Egeo.
Insomma, il frutto della ricerca
genovese potrebbe aiutare a mantenere pulito il mare con un sistema filtrante posto all’uscita degli
scolmatori o delle condotte a mare degli impianti di depurazione.
Il motivo? L’acqua sporca dolce
è meno densa dell’acqua di mare,
e quindi mescolandosi ad essa
tende a salire verso l’alto. La struttura è ancorata sul fondo del mare
ed ha la forma di una grande gabbia che si trova di fronte agli sbocchi delle fogne.
L’acqua dolce “sporca” per la
sua composizione sale verso l’alto, quindi durante la sua lenta
ascesa il Muds opera come un filtro depuratore con componenti
naturali.
Un supporto fatto di spugne sintetiche, sfere e strutture flottanti
accresce la superficie di contatto
e vicino ad esso ci sono spugne naturali e mitili che filtrano i batteri
e il materiale organico. Non solo. Il
depuratore impiega anche strumenti “naturali”, sotto forma di
batteri, protozoi o alghe unicellulari.
In pratica con il Muds la natura
si allea all’uomo per mantenere
pulite le acque marine in un cocktail di azioni positive. La struttura
tecnologica infatti blocca i reflui,
mentre gli organismi viventi si sviluppano e traggono energia per la
crescita e lo sviluppo dalla sostanza organica, con calo di produzione di fanghi e di gas maleodoranti.
E proprio la presenza di questa
sorta di “habitat” naturale creato
dallo strumento fa si che la zona,
almeno in base alle osservazioni
fino ad ora raccolte, accolga una
fauna rigogliosa.
Federico Mereta
Ndr - Ringraziamo il lettore signor Francesco Trazzi per la segnalazione.
gna antipolio che ha consentito di
vaccinare milioni di bambini nel
mondo e di considerare questa piaga pressoché debellata.
In sintesi cento anni spesi bene
col proponimento di spendere sempre meglio i prossimi per affrontare
le sfide che lo attendono.
Per l’occasione si ringraziano le
Autorità civili e militari intervenute,
i rappresentanti delle Associazioni
cittadine ed in particolare tutta
l’Amministrazione Comunale.
L’Addetto Stampa
Più che una promessa
per lo sport alassino
Ancora buoni risultati ai «Campionati Nazionali Assoluti» di Atletica leggera, svoltisi recentemente
ad Ancona per l’ostacolista Emanuele Abate, allenato da Pietro
Astengo, già tecnico dell’olimpionico Ezio Madonia. L’atleta alassino,
dopo la convocazione per rappresentare l’Italia ai «Campionati
Mondiali Juniores» dell’estate scorsa, ha ottenuto un brillante primo
posto tra gli Italiani al Meeting
Internazionale Indoor di Genova
(svoltosi nel febbraio scorso), durante il quale ha, peraltro, stabilito il
nuovo record ligure nei 60 m ad
ostacoli. Il nostro giovane atleta
(alassino da cento generazioni e
non albenganese come spesso si
legge in qualche quotidiano “di parte”) punta ora ad un nuovo prestigioso risultato: la convocazione
quasi certa ai «Campionati Europei
Promesse» che si svolgeranno la
prossima estate in Germania. E dunque, da parte di chi ti segue da vicino e, perché no? da tutti gli Alassini,
un «IN BOCCA AL LUPO!», caro
Manuel. Alassio attende per applaudirti.
Abate Mario - campionati Italiani
individuali e giovanili e promesse
indoor.
Il Fiat 500 Club Italia
“invade” il Giappone
L’annuale collaborazione tra il
coordinamento giapponese e il
Club di Garlenda dà buoni frutti.
L’ultima notizia, in ordine di tempo, riferita a questa amicizia tra
Italia e Giappone è quella della partecipazione dei rappresentanti del
Sol Levante a “Festival Italiano”, il
culmine di un percorso disegnato
dal gruppo editoriale Yomiuri per
celebrare i 50 anni della stipula del
trattato culturale tra Italia e Giappone. Allestito presso il Tokyo Dome (stadio coperto di Tokyo) dal 9
al 22 gennaio su un’area di 13 mila
metri quadrati, il “Festival Italiano”
ha visto la partecipazione di
300.000 visitatori. Un numero davvero impressionante. Presenti alla
kermesse, oltre agli stand delle varie regioni d’Italia anche il Fiat 500
Club Italia e il Museo della 500 in
Giappone. È stata l’occasione per il
coordinamento nipponico di farsi
conoscere e apprezzare. Nello
stand era presente una piccola 500,
ammirata dai visitatori che hanno
affollato lo spazio espositivo, attirati più dalla bicilindrica che dalla
“cugina”, la splendida Ferrari di
Schumacher. Possiamo perciò ri-
badire che la Fiat 500 è un altro mito italiano che non conosce tempo,
che ha travalicato i confini nazionali arrivando nel paese della tecnologia più sofisticata qual è il
Giappone. Qui i soci sono oltre 2
mila e la passione per la piccola
vetturetta cresce sempre più.
Fiduciario è il signor Seiro Itoh,
coadiuvato da altri collaboratori,
mentre in Italia, a Genova per la
precisione, è presente il Fiduciario
italiano per il Giappone, il signor
Andrea Fortunato, che per l’occasione è volato nel paese del Sol
Levante. Un apprezzamento per
quanto viene fatto dagli appassionati cinquecentisti nipponici, è stato espresso anche dalla principessa reale Takamado, presente all’inaugurazione del “Festival Italiano”. Questo sprona ancora di più i
soci giapponesi a continuare nella
diffusione dell’amore per questa
piccola vetturetta che ha fatto la
storia, in Italia, ma non solo.
Per informazioni
Fiat 500 Club Italia 0182 580592
Barbara Testa – ufficio stampa 339 5095492
8
«L'ALASSINO»
Venerdì 18 Marzo 2005
Festa di San Valentino al “Muretto”
I PREMIATI
Anche quest’anno ha avuto un
grande successo di pubblico e notevoli echi sui giornali nazionali la
Festa di San Valentino svoltasi il 14
febbraio u.s. sul Muretto di Alassio.
La Giuria ha esaminato e valutato le
numerosissime lettere d’amore
giunte anche quest’anno al
Concorso ideato dal Patron del
Muretto Mario Berrino ed ha assegnato i seguenti premi: 1° Premio:
“La più bella lettera d’amore” a
Loredana Polli (Alassio); secondo
premio a Ada Paonessa (Celle
Ligure); terzo premio ad Adele
Rabolini (Lodi). La Giuria ha deciso
inoltre di assegnare i seguenti riconoscimenti: Premio speciale “Una
vita per la poesia” alla poetessa
Laura Scarfò (Sassello) per l’alta
MIO
E
R
1° P
qualità di tutta la sua produzione
poetica tesa ad indagare psicologicamente i motivi più profondi del
sentimento amoroso. Il premio
speciale “Amici del Muretto” è andato a Giancarlo Belloni (Codogno)
e a Raoul Mariani (Milano) per aver
partecipato a tutte le edizioni del
Concorso con opere poetiche di
grande livello. Il premio speciale
“Poeti del futuro” è andato alla giovanissima Francesca Paoletti
(Alassio) studentessa della scuola
media. La giuria ha inoltre deliberato di segnalare, fra le moltissime
lettere pervenute, le opere dei seguenti concorrenti, valutate positivamente per la loro notevole validità contenutistica e formale:
Simonetta Autuori, Sonia Cappello,
Acqua
Luise Daiana, Tommaso Gatto,
Gianna Gosti, Silvana Lauri, Emma
Maggi, Maria Marinelli, Alessandro
Morro, Mary Mosso, Ambra Oberti,
Valentina Orso, Miriam Pettoruso,
Lorena Rossi, Luca Soattin,
Giampietro Tilli. Durante la manifestazione, svoltasi sul Muretto, presentata brillantemente dal prof.
Andrea Gallea e accompagnata dalle canzoni del trio “ufficiale” del
Muretto, le Romantos (Rosanna
Mainieri, Marina Ferrari, Simonetta
Mauti) con la chitarra di Dino
Ferrari, il patron del Muretto Mario
Berrino ha voluto che fosse posto
sul Muretto stesso uno splendido
bassorilievo, scolpito dalla ditta
Pezzolo di Alassio. su cui è riprodotta l’immagine di Emanuele
Lotta “U Pignurin”, figura indimenticabile di un grande pescatore
alassino, simbolo di un tempo passato ma presente nella memoria e
nel cuore degli alassini. Mario Berrino stesso ricorda, in uno scritto
posto a base del bassorilievo, l’incontro fra il pescatore alassino e lo
scrittore Hemingway, spiegando
cos’è il perché della posa nel luogo
dove Alassio ricorda le glorie di un
grande passato turistico e pone le
premesse di un sicuro avvenire.
I vincitori del Concorso poetico
sono stati premiati dall’assessore
alla Cultura dott.sa Monica Zioni. È
seguito un sontuoso rinfresco offerto a tutti i numerosissimi spettatori della manifestazione.
Loredana Polli
Ada Paonessa
Perché oggi
Dimmelo quando sarai felice,
perché oggi è solo
la mia felicità
che ti conforta,
che ti allieta.
Dimmelo quando saprai amare
perché oggi è solo
il mio amore
che ti riscalda
che ti insegue…
Dimmelo quando mi vorrai,
(se mi vorrai)
perché oggi è solo
il mio sogno
che ti avvolge
di tenerezze
mentre attendo…
Adele Rabollini
Costa Lupara Spa
Gli argini del passato
sono appesi ai tuoi;
Come d’argilla le mie mani
Sospese nel nulla, ti plasmeranno
D’un tratto
Appendo i miei pensieri ai tuoi
E
Così
Risiedo nel vento, nei suoi respiri per raggiungerti
Il desiderio
E’ espresso nel bagliore del tuo
“velocemente”
così
come due impronte
rimarranno eterni
su questa terra e nel cielo
PREMIO SPECIALE “UNA VITA PER LA POESIA”
Desidero amarti
Desidero amarti
di un amore puro
e
intenso.
Desidero ritrovarti poi
come
acqua di sorgente
Fresca e pura
dopo ore di arsura.
Desidero te
perché tu sei in me
e
sei
il sogno che aspettavo
Desidero
invecchiare con te
e
aspettarti in un’altra vita
Laura Scarfò
PREMIO SPECIALE “AMICI DEL MURETTO”
Il sorriso innocente
Il sorriso innocente sul tuo viso
Mi attrae, come l’onda del mare
È attratta dalla riva.
La tua figura spumeggiante
È la brezza dei miei desideri
Il vento delle mie emozioni,
I miei pensieri volano sempre
Nel cielo azzurro della giovinezza.
I tuoi baci sono i fiori più dolci
Sbocciati nel giardino del tuo amore.
Lascia che i miei occhi godano della tua
Immagine alla luce del sole
E che il mio sogno si realizzi
Anche prima che si accendano le stelle.
Giancarlo Belloni
Società Cooperativa per Azioni
Spett. Redazione de ”L’ALASSINO”
Venerdì 11 c.m. abbiamo presentato all’Amministrazione Comunale
Alassina e ai rappresentanti della
stampa locale, il progetto di fattibilità dell’iniziativa in edilizia convenzionata proposta dalla nostra società.
In un’area di circa 34.000 metri
quadrati, da noi già acquisita in regione Costa Lupara, abbiamo previsto la costruzione di un minimo di
sessanta abitazioni per cittadini residenti nel nostro territorio.
L’insediamento, così come prescritto
dall’Amministrazione
Comunale alassina, dovrà riprodurre la tipologia di costruzione e lo sviluppo urbanistico di un tipico borgo
ligure. Grande attenzione sarà dedicata alla conservazione del verde
esistente, caratterizzato da alberi e
arbusti di notevole pregio.
Non sarà pertanto un quartiere
dormitorio ma una vera e propria
borgata, con piazzette e centri di aggregazione. Non mancheranno impianti sportivi (campi da calcetto e
bocciofila) e una serie di percorsi
pedonali confluenti in un panorami-
colpito, che, se pur vecchio come
il cucco, si ergeva ancora maestoso proprio all’inizio della scursa
che attraversava la piantagione
da un estremo all’altro e nella cui
folta chioma trovavano conforto,
specialmente la notte, decine e
decine di petulanti passeri e che,
ad ogni stagione, dava ancora eccezionali raccolti. Quell’ulivo era
una pianta di cui tutti ammiravano la bellezza senza peraltro conoscerne l’origine. Quello che importava tuttavia era che lui fosse
ancora lì forte e vegeto. Un boato
fortissimo seguito da un terribile
schianto avvertito sino dentro
all’intrico dei carruggi mentre l’albero crollava tra lo sfarfallio di
luccicanti fiammelle, di saltellanti
scintille che si disperdevano quasi subito nell’erba alta in mezzo a
un denso vapore.
Lo stesso giorno sul tardi, a dispetto del fango appiccicoso e
molesto che inzaccherava le scarpe, una processione di cittadini si
era mossa per vedere, curiosare
e, perché no? mugugnare. Anche
“pré” Angerettu con la papalina
sulla nuca era salito a fatica attraverso il ponte dei prefummi ed ora
batteva sconsolato il suo bastoncino dal pomo argentato sul tron-
verso l’alto i pini mediterranei, i
sorbi, i ginepri, i corbezzoli, le roveri e i castagni. Una folta e piacevole vegetazione quindi anche se
poi erano gli ulivi a farla da padroni, talvolta essi erano tanto fitti da creare piccoli boschi dove il
sole sembrava penetrare a stento
mentre sul sottostante terreno
l’“erbetta” cresceva in abbondanza... l’erbetta, ossia il muschio.
Molti di quegli alberi erano sicuramente ultracentenari, tanti
poi quelli che si avvicinavano ormai al secolo! Qua e là prosperavano i gumbi, i frantoi per la spremitura e la vendita dell’olio. Si diceva che la maggior parte degli
Alassini avrebbero dato pure un
braccio per possedere almeno un
paio di fasce con quattro piante
d’olivo per potersi fare il proprio
oeriu!
Gli anni sono passati e quel
grande uliveto è scomparso; ville,
tante ville, signorili e non, sono
sorte là dove erano i begli alberi.
Gettate di cemento infine hanno
tolto ogni velleità ai tanti virgulti
che dai ceppi mozzi delle radici rimaste tentavano ancora prepotentemente di farsi strada verso il
sole...
Gli argini del passato
T’amo
Ti guardo mentre dormi sul divano
Poso una mano sulla tua
E il mio cuore parla.
Tu sei per me l’amore, la bellezza
Sei la fiducia in me stessa e il mio domani.
Tu non dici mai di amarmi, ma io so che il tuo
È un amore sincero, unico, immenso.
Lo esprimono i tuoi occhi, i tuoi riguardi
Tutto in te è amore
Per me, per nostra figlia e il mondo intero.
Sfioro la tua fronte con un bacio
E sommessamente dico.
T’amo.
3°
co semi carbonizzato per tornarsene poi in canonica con un magone grande così! Naturalmente
anche il Sindaco con un paio di assessori e il Farmacista non si erano sottratti alla doverosa visita.
In quel tempo la vegetazione fitta e rigogliosa si distribuiva così:
ai piedi della collina c’erano i sempreverdi aranci, limoni, allori, mimose, gelsomini; a mezza costa
tutta una serie di uliveti ed infine
L. C.
Laura Scarfò
MIO
PRE
Mi ricordo ancora quand’ero
ragazzo, che i nonni mi raccontavano spesso che molti anni prima,
al termine di un violento acquazzone che, per tutta una notte, quasi senza interruzione, aveva flagellato il borgo, un fulmine di
inaudita potenza si fosse abbattuto sul più grosso e contorto ulivo
facente parte dell’esteso uliveto a
nord della cittadina proprio ai piedi della collina. Un albero, quello
PREMIO SPECIALE “UNA VITA PER LA POESIA”
Amore mio, tu sei acqua.
Ti afferro, tenendoti stretto nel pugno,
illudendomi per un battito d’ali, d’averti tutto per me.
Mi dai il dolce tormento di un’immersione, che mi lascerà solo
gocce brucianti sulla pelle.
Lasciati accostare dalle mie labbra arse di sete,
per donarmi un sollievo simile alla gioia di essere viva.
Tu sei acqua per me.
Un lago calmo in cui approdare dopo aver navigato
nella tempesta della vita.
Un fiume intricato che percorro
con una curiosità sempre nuova.
Un mare agitato che si placa sotto un raggio di sole.
Una pioggia di primavera che riesce a far rifiorire
il deserto di certe giornate.
E come acqua, troverai sempre una via per alimentare
la sorgente eterna del mio, del nostro amore.
IO
EM
R
P
2°
L’uliveto
co “belvedere” su tutta la baia del
sole.
La nostra iniziativa, la prima dopo
le costruzioni nella zona di Loreto
ad opera delle cooperative dei primi
anni ’80, si propone di offrire uno
sfogo abitativo a chi vive e opera nel
nostro territorio e non può accedere al libero mercato immobiliare, in
quanto si troverebbe in competizione con i tantissimi estimatori della
costa ligure che, affascinati dalla nostra città, non esitano ad offrire cifre
iperboliche per aggiudicarsi un alloggio.
L’Amministrazione Comunale,
conscia del problema abitativo che
attanaglia moltissimi nostri concittadini, ha preso atto con entusiasmo
della nostra proposta e provvederà
a suggerire le eventuali variazioni
per facilitare l’iter burocratico che
vedrà coinvolti il Consiglio
Comunale alassino e le preposte ripartizioni urbanistiche e ambientali
della Provincia e della Regione.
Se tutto procederà per il meglio,
per fine anno speriamo di ottenere
la necessaria concessione edilizia
che ci permetterà di far partecipare
all’iniziativa gran parte delle centi-
naia di famiglie che in questi giorni ci
hanno contattato per informazioni,
confermando la profonda crisi abitativa che travaglia i nostri concittadini.
Ricordiamo che l’iniziativa è destinata esclusivamente a chi è resi-
dente nel nostro territorio, e non
possiede immobili adeguati alle proprie esigenze abitative.
Roberto SOCCO
(Presidente Cooperativa
Costa Lupara S.p.a.)
Vincenzo Moirano
Business aviations:
il Panero sta crescendo
Dieci movimenti aerei di business aviation in arrivo al Clemente Panero nella sola giornata di ieri. Tre Ministri atterrati al
Panero nel primo pomeriggio
sempre di mercoledì a bordo di
un Falcon 50 dell’Aeronautica
Militare. Il Ministro Claudio
Scajola arrivato invece nella
mattinata. Una giornata intensa,
quella di ieri per lo scalo villanovese, con personalità dirette
verso Sanremo, non solo per assistere alla kermesse canora. I
tre Ministri, Maurizio Gasparri
(Telecomunicazioni), Lucio
Stanca (Innovazione e Tecnologie), Giuliano Urbani (Attività
Culturali) sono arrivati in
Liguria per firmare il “Patto di
Sanremo” nato per tutelare i diritti on-line, a cominciare dalla
lotta al fenomeno sempre più
diffuso della pirateria musicale.
Grazie allo slancio che lo scalo
villanovese sta prendendo proprio durante il Festival di
Sanremo, ci sono buone prospettive anche per il futuro della business aviation, ossia per i
voli in aerotaxi. La funzionalità
del Panero, la snellezza delle
pratiche burocratiche sono, ancora una volta, i punti di forza
dello scalo.
AEROPORTO CLEMENTE PANERO - 0182/582033 – 582924
(entrambi anche fax)
[email protected]
REGIONE LIGURIA
Dipartimento Ambiente Edilizia e Lavori Pubblici
Servizio Edilizia
Si porta a conoscenza di codesto Comune che la Regione Liguria, con il decreto del Direttore
del Dipartimento tutela dell’ambiente ed edilizia n° 760 del 23 dicembre 2004 (pubblicata sul
B.U.R. n°2 parte II del 12 gennaio
2005), ha approvato la lista di ripartizione tra i Comuni liguri dei
fondi disponibili relativi ai contributi per il sostegno alle locazioni
(annualità 2003/2004).
Il Servizio Ragioneria della
Regione Liguria, autorizzato a
provvedere all’effettiva erogazione della quota spettante da corrispondere successivamente ai richiedenti inseriti nelle graduatorie comunali, emetterà entro il
corrente mese di febbraio un
mandato per complessivi euro
78.330,06 a favore del Comune
Alassio.
Distinti saluti.
Il Funzionario
Dott. Carlo Lepore
Venerdì 18 Marzo 2005
9
«L'ALASSINO»
Promosso il nuovo stadio
Si è svolta stamani presso gli
Uffici della Provincia di Savona, la
Conferenza dei Servizi conclusiva
per l’espressione dei pareri sul
progetto preliminare relativo alla
realizzazione del parcheggio pluripiano interrato sotto il campo
sportivo comunale di Alassio.
Accanto al Sindaco di Alassio,
Arch. Marco Melgrati, rappresentanti della Provincia di Savona,
rappresentanti delle due aziende
propositrici del progetto: l’italiana
Cetti S.p.A. e la belga Besix Italian
Branch e i progettisti: Ing Emilio
solvere a costo zero per l’Amministrazione questi importanti problemi.”
Attualmente il campo misura
105 x 60 è dotato di tribune per
1800 posti (agibili poco più di un
centinaio) su un lato, e sull’altro di
260 posti (inagibili). I posti auto sono invece solo 66 a fronte di una
normativa per gli impianti sportivi
che prevede un parcheggio ogni
tre utenti.
Il nuovo progetto prevede la realizzazione di 266 box, 133 posti auto in vendita e 171 unità a rotazio-
Brovelli, Ing. Giancarlo Garassino
e Geom. Alberto Ronchi.
Come si legge dal relativo verbale, “La Provincia di Savona esprime
parere favorevole essendo stati
adempiuti gli approfondimenti richiesti che hanno ottenuto verifica
positiva.”.
Lo stesso C.O.N.I. nella persona
dell’Arch. Capozzi ha espresso parere favorevole che ufficializzerà
via fax data l’impossibilità di partecipare alla riunione.
Insomma percorso in discesa
per uno dei più significativi interventi che caratterizzeranno i prossimi mesi nella città di Alassio.
“Ora infatti – spiega il Sindaco di
Alassio - si potrà procedere alla
Gara Europea per individuare l’impresa o il gruppo di imprese che
realizzeranno la nuova struttura.
Nel frattempo entro giugno-luglio
saranno affidati i lavori per la realizzazione di un nuovo campo
nell’Area di Loreto. L’Ufficio
Tecnico del Comune di Alassio ha
infatti predisposto un progetto alternativo, al fine di non lasciare senza campo i calciatori alassini per il
periodo in cui si svolgeranno i lavori allo Stadio. Nell’area di Loreto,
dove già insiste un campo di calcio
a 4, infatti, sarà realizzato un campo
regolamentare 45x90 m. con spogliatoi e servizi, nonché parcheggio
e bar, lasciando anche un attiguo
campetto da bocce. I tempi di quest’opera saranno rapidissimi, in
modo da rendere operativa la nuova struttura prima dell’inizio dei lavori dello Stadio. Non solo, ma il
campo di Loreto sarà realizzato in
modo anche da garantire uno spazio per ospitare eventuali concerti,
iniziative che caratterizzano la stagione alassina”.
“Alassio merita di meglio – ha
proseguito il Sindaco – il campo
sportivo oggi è in condizioni pietose, le tribune non sono agibili e
mancano i posti auto. Questo progetto ci permette di affrontare e ri-
ne portando il bilancio posti auto
da 66 a 570.
Non solo: in superficie sarà realizzato il nuovo Stadio con fondo
sintetico (oggi omologato fino agli
incontri di Serie C), nuova illuminazione, nuove tribune di cui una
parte coperta e nuovi spogliatoi e
servizi, oltre ad un salone di circa
500 mq.”
Costo dell’intera operazione
18.127.000,00 €.
Si tratta di un progetto funzionale e moderno, realizzato da
Alassini che ben conoscono la
realtà di questa città e le sue esigenze in termini di spazio.
Sia il parcheggio sotterraneo
che il soprastante stadio insisteranno su un terreno già destinato
ad area sportiva. Non verrà quindi rubato spazio ulteriore alla
città, ma anzi sarà ottimizzato
quello a disposizione cercando di
alleviarne l’impatto ambientale,
anche per le costruzioni ad uso
privato che circondano l’area. Il
campo sarà sopraelevato rispetto
alla posizione attuale, ma l’intera
struttura non subirà fastidiosi innalzamenti, anzi: spostando la tribuna sul lato sud dell’impianto,
l’intera struttura ne risulterà assolutamente alleggerita.
Sempre la Provincia di Savona
ha infatti approvato la Variante
Urbanistica per la sopraelevazione
del piano del Campo Sportivo.
“Vorrei rassicurare le associazioni sportive calcistiche – è il
commento dell’Assessore allo
Sport, Rag. Fabrizio Calò – che il
nostro intendimento è quello di
dotare la città, in tempi brevi, di
una struttura che permetta al calcio alassino di crescere ed operare in un ambiente consono. E finalmente anche il calcio tornerà ad
avere ad Alassio quel posto al sole
di cui fino ad oggi, anche a causa
dei limiti dell’impianto, altre discipline hanno beneficiato”.
m.r.
Venti di novità
Sabato 26 febbraio 2005,
presso l’Auditorium della
Biblioteca Civica, sala Renzo
Deaglio, si è tenuta la conferenza “Emergenza Turismo
nella Riviera delle Palme”, organizzata dall’Associazione
Culturale “Angela Ghiglino” di
Laigueglia, in collaborazione
con gli Assessorati alla Cultura
e Turismo del Comune di
Alassio. Sono intervenuti, tra
gli altri, il Direttore Generale
del Dipartimento Agricoltura e
Turismo della Regione, dott.
Maurizio Scajola, il Sindaco
della Città di Alassio, arch.
Marco Melgrati, il Presidente
dell’Associazione Albergatori
di Alassio, Enrico Mantellassi,
il Presidente Provinciale di
Fiapet-Confesercenti,
Giuseppe Maiellano ed il
Presidente di CE.S.CO.T.Confesercenti, dott. Giancarlo
Cerisola.
“Emergenza Turismo...”, un
titolo provocatorio per richiamare l’attenzione degli operatori su una conferenza d’interesse pubblico, è stato definito, da più di una persona, “infelicissimo”. Purtroppo però, i
dati statistici, facilmente reperibili sul sito della Regione, riportano un gran numero di
percentuali con il segno meno,
come mostrato negli istogrammi, durante la conferenza;
inoltre la voce dei commercianti e dei piccoli e medi imprenditori del settore, è forte e
chiara in merito alla questione. Allora perché, dal momento che il turismo rappresenta,
nella nostra provincia, quasi il
24% del prodotto interno lordo, non chiamare le cose con il
loro nome?
Certo, lamentarsi semplicemente, senza tirarsi su le maniche, è insensato, sono d’accordo, ma chiudere gli occhi e far
finta che tutto vada bene, per
non macchiare un’immagine è
anacronistico; soprattutto se
la crisi economica è palesemente presente in diversi settori, non solo nel turismo, e
non è neppure una prerogativa
ligure, né della nostra bell’Italia, ma dell’Europa intera. Oltretutto, riuscire a trovare un
modo per riunirsi impegnandosi ad affrontare un problema
e discuterne cercando insieme
delle soluzioni, è già un passo
avanti verso le auspicate migliorie, specie se non si tratta
La nuova caserma dei Vigili del Fuoco
di inutili allarmismi.
Fin dall’inizio della conferenza, è apparsa lampante la vastità della materia: gli anfratti, i
cunicoli e le viuzze sono infiniti. Un solo pomeriggio per chiarire, anche ai non addetti ai lavori, la L.R. 25/93, la nuova normativa sull’Enit e le S. T .L., illustrare i nuovi bacini d’utenza
e le recenti imprenditorie,
spiegare l’importanza della
formazione, presentare i concorsi per gli albergatori, gli
scambi culturali, i gemellaggi
ed il meeting, discutendo del
problemi e lanciando nuove
proposte, è risultato un tempo
del tutto insufficiente. Gli argomenti descritti, tra l’altro tutti
interessantissimi, sono stati,
purtroppo, appena accennati,
in quanto, le tre ore, trascorse
inesorabili, non hanno permesso alcun approfondimento; sono volate in un attimo,
anche per i neofiti!
Forse bisognava organizzare
un simposio di più giorni con
conferenze, dibattiti e tavole
rotonde per capire, discutere e
proporre; magari stilando una
conseguente relazione finale
da inviare al dipartimento del
turismo della Regione, affinché, anche la voce del più piccolo imprenditore, raramente
interpellato, come è anche
emerso durante la conferenza,
possa arrivare a coloro che sono pronti ad ascoltare.
L’Associazione Culturale
“Angela Ghiglino”, nell’ottica
del forte spirito propositivo,
che la caratterizza, ha voluto
portare un soffio d’ottimismo
tra gli operatori, dimostrando
che molto si sta facendo per
migliorare il quadro globale,
ma moltissimo è in fase di allestimento. Certo la strada è ancora un po’ dissestata, ma sappiamo bene che è impossibile
cambiare le cose in una sola
notte, bisogna avere fiducia e
pazienza, andare avanti “a muso duro”, lottare per il futuro
dei nostri figli,non arrendersi,
ma gridare più forte, se necessario, rammentando che il
“Paese è di tutti, non solo di
qualcuno”.
Simona Casagrande
Per informazioni: Associazione Culturale “Angela Ghignino”
328.9657769,
e-mail:[email protected]
N.D.R.
Ci pare interessante, fra le varie proposte dei presenti, citare
quella del Presidente A.V.A. che ha chiesto in particolare al
Direttore Generale Dip. Agricoltura e Turismo della Regione,
Dott. Maurizio Scajola, di interessarsi personalmente in Regione
per migliorare i vari servizi in modo meno burocratico; per impedire la trasformazione degli alberghi dimessi in appartamenti,
prevedendo incentivi e finanziamenti pubblici ai giovani che vogliono sostituire i “vecchi Albergatori” (pur meritevoli di pensione), mettendo alla prova le loro capacità e la volontà di proseguire proficuamente in un campo nevralgico e delicato del nostro
Turismo.
Un valido riconoscimento
al nostro dialetto
Siamo venuti venuti a conoscenza che nel “Concorso dialettale di narrativa e saggistica”
di Pontedassio, unico nel genere in Italia, una competente
Giuria, composta da noti e quotati cultori del Vernacolo ligure, ha assegnato al nostro
Pessö la “Targa argentea alla
carriera” messa in palio dalla
“Comunità Montana dell’Olio di
Imperia” per un suo scritto
brioso e veritiero dal titolo: “Ste
chì i nu sun balle - I regordi de ’n
Ribattabastïui” dove in una originale autobiografia l’Autore
racconta le peripezie della sua
esistenza.
Ci congratuliamo col premiato, nostro Socio collaboratore.
A.V.A.
Alassio, 7 marzo 2005
Ecco alcuni “numeri” della struttura
che sorgerà nelle vicinanze del raccordo con la pista
Entro fine marzo verranno affidati i lavori di realizzazione della
nuova Caserma dei Vigili del
Fuoco di Villanova d’Albenga
all’interno dell’aeroporto “Clemente Panero”. Lo ha dichiarato il
Ministro all’attuazione del programma Claudio Scajola grazie al
quale il progetto di ampliamento
e potenziamento potrà essere realizzato. Il Ministro lo ha inoltre ribadito durante un incontro con i
dirigenti provinciali dei Vigili del
Fuoco avvenuto nei giorni scorsi
alla presenza, tra gli altri, dell’Ingegner Walter Lupi, Provveditore
regionale alle opere pubbliche,
che avrà il compito di sovrintendere alla realizzazione della caserma.
Soddisfazione da parte del presidente dell’Ava Pietro Balestra.
«L’opera era già in cantiere da
tempo – spiega il presidente –
l’Ava aveva il progetto pronto a
novembre, progetto che potrà vedere la luce grazie alla sollecitazione del Ministro Scajola. Dell’opera si è anche interessato in prima persona l’Ingegner Walter
Lupi. Si tratta di una struttura di
fondamentale importanza sia per
l’aeroporto che per tutto il territorio. Il progetto si inserisce in un
contesto di rinnovamento e ammodernamento che andrà a completare l’area. Inoltre, nella stessa
zona, il Comune realizzerà un nuovo hangar (con fondi regionali)
con annessi uffici, dove potranno
essere svolte attività sportive sinergiche all’aeroporto. In ultimo
verrà riqualificata tutta la parte
strutturale dove prima era sistemata la vecchia aerostazione». Il
progetto per attuare il nuovo presidio ammonta a 2 milioni e 300
mila euro. «Vorrei ringraziare i
progettisti che hanno sollecitamente provveduto a realizzare il
progetto» conclude il presidente
Balestra.
Ma vediamo in sintesi come
sarà la nuova caserma “leggendo”
proprio le piantine. La caserma
sarà divisa in due parti, una dedicata agli uffici e agli alloggiamenti
realizzata su due piani, mentre
nella seconda parte troverà posto
l’officina meccanica. La pianta misurerà 60X15 metri per un’altezza
di 8,30 metri. Nella parte adibita a
uffici troveranno posto la mensa,
la cucina, un’aula didattica, un
bar, una sala convegni, uno spo-
gliatoio, una palestra, un archivio,
gli uffici direzionali, il centralino e
le camere che potranno ospitare
fino a 21 Vigili del Fuoco. La parte
officina avrà la possibilità di contenere fino a 4 grandi automezzi
insieme e ci sarà spazio anche per
un quinto automezzo in revisione.
Potranno essere svolti lavori di
prima manutenzione su tutti gli
automezzi in dotazione al gruppo.
Attualmente sono otto gli uomini
presenti a Villanova d’Albenga 24
ore su 24. Dalle 7 del mattino alle
22 sono operativi in aeroporto per
servizi antincendio di quarta categoria ed eccezionalmente di
quinta (cioè possono intervenire
anche per incendi su velivoli classe Boeing 737). Di notte il presidio
è operativo su tutto il territorio, in
coordinamento con la Caserma di
Albenga. Insieme ai lavori di realizzazione della nuova caserma,
verrà ampliato di 2.000 metri quadrati anche il piazzale aeromobili
proprio nei pressi della nuova
struttura. «L’ubicazione della caserma è stata studiata in funzione
del più rapido intervento possibile nel punto più distante della pista» spiega Piercarlo Berta, amministratore delegato – «i mezzi antincendio uscendo dalla caserma
si trovano immediatamente così
sul raccordo che porta alla pista».
Secondo la normativa internazionale Icao viene previsto che, al
suono dell’allarme, si raggiunga il
punto più distante della pista in 3
minuti, a Villanova si raggiunge
entro 2 minuti. Insomma il progetto di realizzazione della nuova caserma è stato studiato in funzione
dell’ottimizzazione dei servizi aeroportuali. «È un’opera importante e strategica nell’ambito dell’aeroporto di Villanova d’Albenga –
dichiarano dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco – un traguardo raggiunto dopo decenni di
precarietà delle sedi che dagli anni ’60 a oggi ha visto i vigili del fuoco impegnati a Villanova d’Albenga. Fondamentale non solo
nell’ambito dell’emergenza ma
anche per l’intera economia dello
scalo».
B.T.
AEROPORTO CLEMENTE
PANERO - 0182/582033 –
582924 (entrambi anche fax)
[email protected]
Nuovo consiglio AVIS di Alassio
Si sono svolte ad Alassio presso
il Salone delle opere parrocchiali
S.Ambrogio in via Mazzini 3 le votazioni per il rinnovo del consiglio
direttivo dell’Avis.
Sono risultati eletti i seguenti
consiglieri: Loriana Belgrati, Sara
Casale, Carlo Annibale, Lorenzo
Boeri, Salvatore Burgio, Iginio
Camiletti, Alessandro Casale,
Daniele Fui e Franco Oliveri.
Alla carica di revisore dei conti è stata designata Patrizia
Mordente.
Ora i consiglieri hanno un mese
di tempo per riunirsi per eleggere
il nuovo presidente ed il nuovo direttivo che resteranno in carica fino al 2008.
L’Avis di Alassio è una delle più
attive della Liguria e collabora
con tutte le associazioni presenti
sul territorio.
Nel corso dell’anno l’Avis collaborerà anche a numerose iniziative nel campo del sociale e del volontariato.
Anche per il 2005 infatti sono
numerosi gli appuntamenti che in
questo senso andranno a coinvolgere la cittadinanza alassina.
Per coloro che volessero colla-
borare con l’associazione è possibile rivolgersi direttamente nella
sede al piano terra del civico 67 di
Via Leonardo da Vinci che ospita
l’ambulatorio Avis.
L’Associazione Volontari Italiani del Sangue collabora attivamente con tutte le numerose associazioni ed enti che operano
nel comprensorio alassino: Associazione Futuro, Associazione
Volontari Baia del Sole, ADMO,
Gruppo di Preghiera di Padre
Pio, Amici di Padre Herman,
Scuola Media Don Bosco, Scuola
Elementare Via Neghelli, Scuola
Media Statale, SOMS, Scuola
Elementare Moglio, Unione Ex Allieve Figlie di Maria Ausiliatrice,
Croce Rossa, Croce Bianca,
Mamma Margherita, Amnesty
International, Telefono Azzurro,
Gruppo Nuova Speranza, AVO,
La Grotta, Umana Avventura,
Avsi, Salvamento e Gruppo Comunale Protezione Civile, AIRC,
Parrocchia di San Vincenzo,
Cives, LAV, ENPA, Banda di
Alassio, CAI, Carabinieri e
Comitato Adozioni.
Claudio Almanzi
10
«L'ALASSINO»
UOMINI DIVERSI 27
ANNIVERSARI
a cura di Dante Schivo
Ho letto su di un manifesto elettorale sul quale era disegnata la
sagoma di un uomo senza volto, la
seguente frase: «Alla Regione (nome della Regione) non servono
facce ma idee».
Mi sono spesso chiesto,fin
dall’inizio di questa mia ricerca, se
la “diversità” dei Liguri non consista proprio in questa facoltà di
diffondere concetti o pensieri ispiratori come ciò che di più essenziale può essere concepito dalla
mente umana. Oggi ne sono convinto. Mettendo in pratica, dimostrando l’autentica concretezza di
un idea i Liguri hanno, quanto meno agevolato il corso della storia
dell’uomo nei secoli. Questo si
può dimostrare nell’eterogeneità
d’azione di questo grande popolo.
Mi vengono in mente alcuni nomi
(e non sono i più importanti) come
il capitano Guglielmo Embriaco, il
conquistatore di Antiochia; soprattutto l’inventore di quella
macchina da guerra, così nuova
ed ingegnosa, da consentire ai crociati di scalare le mura di
Gerusalemme e di espugnare,finalmente, la Città Santa. Gian
Domenico Cassini, da Perinaldo
nella val Crosia, scoprì i quattro
satelliti di Saturno, quelli che la
sonda che porta il suo nome, sta,
oggi guardando da vicino.
Francesco Giovanelli socio del
Regio Yacht Club di Genova, progettista dilettante genovese, che
inventò una nuova vela, un fiocco
che venne chiamato Genoa e con
tale nome è ormai noto in tutto il
mondo. Non ho citato i nomi più
grandi perché sono tanti, tanti,
tanti e così famosi che per ricordarli sono superflui persino i libri
di storia scritti in tutte le lingue del
Mondo, tanto sono diventati personaggi. Sono convinto che solo
attraverso l’educazione, oggi come mai, passa la qualità dell’umanità di domani e per dimostrare la
concretezza e la forza delle Idee di
casa nostra voglio parlare di una
sorte di traffico marinaro che ha
acquistato, grazie ai Liguri, una
grande importanza per lo sviluppo culturale del mondo intero: voglio parlare della Paccottiglia. Fin
dai tempi più lontani i “nostri” marinai, “naviganti” per antonomasia, usarono il nome “paccottiglia”
per distinguere, sul “Manifesto”
del Carico di una nave, la mercanzia omogenea che poteva essere
orzo, grano, pozzolana, guano, sale, vino, olio, riso dalla mercanzia
eterogenea, ossia dalla “paccottiglia”, che il bastimento trasportava in forma privata. (La parola
paccottiglia deriva dal nome spagnolo” paccotilla” che serve per
indicare “piccole cose di scarso
valore”). Per i Liguri la “paccottiglia” era, invece, merce ricca e costosa che l’armatore del bastimento, onde maggiormente affezionarsi ai suoi marinai e per migliorarne le scarse paghe di allora,
chiudeva un occhio, si fa per dire,
e la lasciava imbarcare “libera da
nolo”. Questo è un tema così interessante ed istruttivo che vale la
pena sviluppare. La mercanzia di
“paccottiglia”, in gergo ligure, andava dall’orologio d’oro, argenteria, caratteri tipografici che si acquistavano a fido (durava tre anni) Sottoripa da Rayper,
Lagostena e Lavagnino; corallo lavorato e oggetti d’oro in piazza
Lepre dall’orafo Aguggione; oro in
fogli dei “battiloro” De Grossi di
Salita Piccapietra; strumenti costruiti a Varazze (comprati a 50 lire si vendeva nei porti della Plata
a 50 Patacones pari a 250 lire).
Tessuti stampati da Speik a
Cornigliano (mezzari e pezzetti) si
vendevano negli scali d’America
dieci volte tanto. Le donne stesse,
specialmente quelle della Riviera
di Levante,mentre il marito veleggiava i mari,preparavano oggetti
di paccottiglia. Erano mogli di marinai di Recco, Zoagli, Camogli,
Portofino, Rapallo che tessevano
le vaporose frange dei “macramè”
e le velette di seta nera o lucidi e
morbidi velluti. Non vi fu barco
zoagliese di quei tempi che non
portasse ai porti del Chile, Perù e
Equador i famosi velluti e broccati che si pagavano a “peso d’oro”.
Non vi è chiesa del Pacifico che
non conservi tra i suoi tesori i rossi damaschi di seta tessuti nelle
case di Zoagli, così come non v’è
cattedrale del Nord Europa che
non abbia tra i suoi parati di pregio un velluto di Zoagli. (La chiesa
di Santa Maria di Danzica (questa
è una constatazione diretta) ne
possiede di quelli del 1560 di valo-
Tequila bum bum
Ha vinto l’amicizia, la voglia di
aiutare gli altri, il divertimento
nel triangolare che ha visto fronteggiarsi le squadre delle Tequila
Bum Bum, dell’Onda Ligure Team
e della Compagnia Carabinieri
Albenga. Le prime a scendere in
campo sono state le squadre maschili, quella dell’Onda Ligure
Team con Roberto Ghersi, doganiere, Campione Europeo ed
Italiano di sci Over 40, Fabrizio
Cerasa commerciante, Luca Gagliolo commerciante, Paolo Cacace studente, Stefano Mentil capitano della squadra di Radio Onda
Ligure 101, Domenico Balbo impresario, Marco Cappello impresario floricoltore, Sergio Bertinelli vicecapitano e commerciante, Luca Corona commerciate,
Fabio Negri maestro di tennis,
Carlo Gaudenti impresario. La
squadra è allenata da Romeo
Umberto, ex allenatore della San
Filippo Neri; il dirigente accompagnatore è Antonio Micale. I Carabinieri hanno schierato Stefano
Bruzzone, Antonio Triolo, Germano Lanteri, Sabato Palmigiano,
Alessandro Palmigiano, Salvatore Esposito, Francesco Martino,
Venerdì 18 Marzo 2005
re, ormai, inestimabile. Zoagli fu
veramente la culla dei tessuti e dei
broccati e l’arte della tessitura è
iniziata nel 1130 in questo piccolo
lembo di Liguria, mentre a Venezia
e a Firenze comincia nel 1250 e in
Francia solo nel 1536 e in Olanda
nel 1580). Nelle “solarieghe” case
dell’Uruguay e dell’Argentina erano molto apprezzate le bellissime
sedie “Campanine” fatte a
Chiavari con legno di ciliegio e venivano pagate a fior di “patacones”. Anche i “gozzetti” liguri
(pensate!) costruiti dai mastri
d’ascia di Chiavari furono per molto tempo merce di “paccottiglia”
richiestissimi in Perù. La “manata”
reti (maglia del 27, vale che in un
palmo ci sono 27 nodi) da pesca
tessute a mano da una donna del
popolo di Liguria, la quale impiegava,per tesserne una(100 metri
di lunghezza per un’altezza di
5000 maglie), lavorandovi dietro
nelle ore serali del dopo cena,
mentre la parentela recitava il
Rosario, quasi un anno; quando
era finita poteva essere venduta a
Genova per 250 lire oppure affidata al marito navigante come paccottiglia e venduta negli scali
dell’America per 120 “soles” vale a
dire 600 lire italiane. Succedeva
spesso che la paga annuale di un
provetto marinaio, lire 60 mensili,
era inferiore alla cifra che ricava
con la vendita della “manata” tessuta dalla moglie. La paccottiglia
dei naviganti liguri contribuì in
modo notevole all’educazione del
mondo. Molte chiese d’America
furono rifornite di tabernacoli ed
altri oggetti chiesastici di cui i
“chiavaresi” erano autentici artisti; le candele di cera erano richiestissime, specialmente quelle di
Bellagamba di Genova che fu il primo ad applicarvi le Madonne in
calcomania; rendevano molto, anche gli articoli per selleria intarsiati d’ottone. E le palle d’avorio
per bigliardo, di facile trasporto e
di gran pregio, le armi acquistate
dai parenti dei naviganti a Brescia,
le carte da gioco alla «spagnuola»
e, soprattutto la carta da sigarette
che si fabbricava a Voltri che fu la
prima ad essere conosciuta in
America.
RINA ICARDI
IN CANEPA
MARCO CAPRIOLO
8/3/1995 - 8/3/2005
A dieci anni dalla tua scomparsa sei sempre nei nostri cuori e nei pensieri di tutti coloro
che ti volevano bene.
Il fratello Sergio, la cognata
Antonella con le amate nipoti
Alessia e Alice, il padre Bruno e
l’amico Roberto
Barbara Testa
ERRATA CORRIGE
Ci spiace che il “necrologio”
pubblicato dall’Alassino nel febbraio u.s. abbia riportato GIUSEPPINA NATTERO GAZZANO
anziché GIUSEPPINA SCHIVO
GAZZANO (Giuggi). Ci scusiamo
per l’involontario errore, rinnovando all’amico Bruno e Famiglia il nostro cordoglio.
A.V.A.
GIUSEPPE BRUZZONE
6/3/2004 - 6/3/2005
È trascorso un anno da quando ci hai lasciati ma sei sempre
nei cuori e nei pensieri di noi tutti che ti abbiamo voluto bene.
Elisa e famiglia
GIOVANNI TOMATI
1980 - 2005
Ti ricordiamo sempre con
tanto affetto e nostalgia.
Continua a guidarci.
I tuoi cari
LUTTI CITTADINI E NECROLOGI
IN RICORDO DI LIBERO PICCIOLINI
Con la morte di Libero Picciolini
avvenuta il 22 febbraio scorso la lista “amici” si è sfoltita ancor più.
Dopo le onoranze funebri, avvenute
nella chiesa dei Cappuccini nel
Borgo Coscia gremita di persone di
ogni età, dopo aver pregato Dio per
l’anima dell’amico appena scomparso, mi sono trovato davanti gli occhi
umidi di lacrime della moglie Lina e
del figlio Giorgio con un senso di do-
UOMINI DIVERSI 27 – CONTINUA
Luca Araldi, Andre Morone,
Angelo Pio Zucca, Daniele Libonati, Davide Enrico, Alessandro
Rabbia. Ha arbitrato il triangolare
Cristiano Amerio. Questa prima
partita è stata vinta dai Carabinieri per 3 a 2. È poi stata la volta delle Tequila che sono scese in
campo con Daniele (in porta),
Loretta Zavaroni terzino sinistro,
Serena Scarato centrale sinistro difesa, Daniela Danio centrale destro difesa, Renata Grandi
terzino destro, Florinda Lusha laterale sinistro, Lorena Rasolo
centro campo, Raffaella Iaffaldano centro campo, Valentina
Invernizzi laterale destro, Giorgia
Therisod tra le linee, Federica
Gamba punta. In panchina, pronte per entrare in campo Marina
Cimato, Valentina Sloboda, Bianca Revello e Roberta Gennaro, allenate da Egidio Mantellassi. Le
ragazze hanno dato del filo da torcere alla squadra dei Carabinieri
della Compagnia di Albenga ma il
risultato finale è stato di 4 a 1 per
gli uomini. Nonostante il freddo
intenso, le ragazze sono state
supportate dagli spalti da un “caloroso” tifo. A fine serata sono
stati raccolti 260 euro da devolvere all’ambulatorio infermieristico di Alassio, diretto dalle ex
allieve di Maria Ausiliatrice, per
poter continuare a dare un servizio gratuito a tutti, residenti e turisti.
Ricorre il 14 marzo l’anniversario della dolorosa dipartita della carissima Rina Icardi Canepa. La scomparsa delle persone care, il dolore con
il passare del tempo si attenua ma non scompare.
In un cammino a ritroso la
ricordiamo giovinetta, la fulva capigliatura, la instancabile attività,l’ilare carattere, la
disinvoltura e perizia commerciale che affinerà nel suo
ruolo di esercente. Un corollario di doti che si integrano
nella bontà del suo animo
sensibile alla compassione e
sollecito alla beneficenza. In
stretta unione ai suoi familiari
la ricordiamo con immutato
affetto.
loroso vuoto interiore come, forse,
mai mi era mai capitato. È stato un
momento di intima sofferenza che
mi ha dato accesso, con una visione
d’assieme, di colpo, alla pagina dei
ricordi. Mi sono ritrovato bambino
con un carretto pitturato di verde
con sopra due cassette di prodotti
di vario tipo mentre seguivo piangente un soldato americano-bianco.
Per la solita mancia di un pacchetto
di “Life saver”, la caramella con il buco, (non ne avevo visto mai) un pacchetto di gomma americana e una
tavoletta di cioccolato facevo il
“portatore” (il coolie, per dirlo in
gergo coloniale) trottando al fianco
del soldato fino all’ingresso del suo
albergo. Quella volta, però, l’americano non era sobrio e invece di
Imperiale continuava a dire Imperia.
«Caman, caman, Imperia» così io capivo o meglio non capivo. «Cuss’u-u
veu stu li?». Quando Libero Picciolini
si mise tra di me e l’uomo ondeggiante che mi affiancava, ero già sulla strada per Laigueglia. «Cusse ti
vuei?». Guardava l’uomo in divisa
mettendogli la sua grande una mano
sulla spalla; tamburellante. «Cusse ti
veui ancù? Imperia… au ti ghe vai da
sulu…». Prese le cassette di cartone
le scaricò a terra e «Veggne che se
n’andemmu a ca». Lasciammo l’ame-
ricano seduto su di uno scalino e
con il carretto per mano ci avviammo verso Via Torino. Era fatto così
Libero. Dotato di una statura imponente e di una voce stentorea spesso faceva paura vederlo o sentirlo
parlare ma, conoscendolo meglio, si
capiva subito che si aveva a che fare
con una brava persona. Era fatto così: se ti era amico non ti compiaceva
ma ti accettava anche, con tutti i
tuoi difetti. Esuberante per natura,
senza accorgersene era portato ad
aiutare il più debole, il più indifeso;
(chissà perché…) si trovava sempre
dalla parte dell’indifeso e del sopraffatto e del più povero. Ai i tempi
del grande calcio ad Alassio, quando, appena adolescente vestivo la
maglia dello Sport Club, a causa delle agguerrite tifoserie che sostenevano le compagini calcistiche, sui
campi di Savona, Imperia, Sanremo,
Albenga, tanto per dirne alcune, era
più facile far goal che non gridare:
«Forza Alassio». Pochi tifosi nostrani avevano tale coraggio. Uno di
questi era Libero Picciolini. Elettricista specializzato delle Ferrovie
dello Stato, ogni suo intervento sugli
alti pali che sostenevano i fili dell’alta tensione comportava sempre un
grave rischio ma erano gli scontri in
difesa della Libertà e della Democrazia, durate la guerra e nell’immediato dopo-guerra che più lo avevano
segnato. Era un combattente nato;
per questo era sempre propenso ad
accettare la pace. Ma sapeva cogliere il lato ironico di ogni situazione;
partecipare ad ogni tipo di riunione,
con lui, diventava, spesso, un momento esaltante… e spassoso. Nei
giorni non lavorativi,quando al
Caffè Pastorino, con Libero Picciolini si affrontavano i temi della vita
di tutti i giorni, quelli collegati al
Calcio, al sociale o alla politica, tra
una partita di “boccette” o di “Tarocchi” o di “Scopone scientifico”
(dove lui emergeva per doti naturali) e un’altra, si riusciva a parlare
delle cose più serie, instaurando i
più impensati dialoghi, scambiandosi le più colorite e divertenti invettive; senza mai arrivare alla rottura.
(Anche interlocutori qualificati e
prestigiosi come il Sindaco o i notabili del Paese partecipavano a queste assemblee). Ricordo un abbraccio tra Libero e il parroco di Alassio
Mons. DeFerrari che restò un momento importante per tutti gli alas-
sini. La squadra di calcio, dopo lo SC
Alassio, che più entusiasmava Libero Picciolini era l’Internazionale di
Milano. Fu tra i soci fondatori del
primo Inter Club di Alassio e, di sicuro, i grandi campioni nerazzurri
come Nyers o Armani, Wilkes o Padulazzi, Suarez o Facchetti mai ebbero un estimatore tanto appassionato. Se Helenio Herrera grande
“trainer” dell’Inter “scudettata”,
avesse allenato lo S.C. Alassio,
avrebbe subito capito che la mossa
più intelligente da fare per avere
l’appoggio dei tifosi alassini, era
quella d’incontrare Libero Picciolini. (E il genovese Campanelli così
fece…). La Lista “Amici di Alassio” si
è sfoltita ancor più or che il nome di
Libero Picciolini è “listato” a lutto.
Oggi per tutti noi è una giornata triste .
Dante Schivo
OLGA FREGHETTI
Un grande compianto ha suscitato nell’intero paese la morte della
Signora OLGA CATERINA LAURA
FREGHETTI, appartenente ad una famiglia “storica” della nostra città (un
suo antenato aveva guidato una delle quattro navi alassine alla battaglia
di Lepanto del 1571).
Poetessa, artista, scrittrice apprezzata e amante fervida ed impareggiabile del suo e del nostro paese,
ebbe, recentemente, un prezioso riconoscimento pubblico dallo Zonta
Club “Una donna per la sua città”
I molti amici e conoscenti si uniscono all’A.V.A. nel porgere al nipote Emanuele ed alla Sua famiglia i
sensi del più profondo cordoglio.
A.V.A.
Venerdì 18 Marzo 2005
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI E NECROLOGI
MIMMO CASTIGLIONE
consigli ho cominciato ad amare e
a rispettare quel mare così scuro
che tanto mi faceva paura e ogni
volta che uscivo dall’acqua tu eri
sempre lì col tuo sorriso per dirmi
che era andata bene e mi spronavi a continuare. Non dimenticherò mai la tua voglia immensa
di vivere, il tuo altruismo e la tua
disponibilità verso gli altri. Caro
Giorgio rimarrai sempre nel cuore
di tutti noi. I tuoi amici del Diving
non ti dimenticheranno mai. Ciao
Alfonsina, Maurizio, Andrea,
Marco, Mimmo, Fabio,
Ermanno, Pino, Massimo
Il nostro Mimmo aveva vissuto
la sua infanzia e adolescenza
nell’allora vivace e vitale Via A.
Volta –u carruggio du maxellu, nel
forno e bottega di papà Gisto, l’ultimo tortà, direbbero i genovesi.
Aveva praticato a Ciazza, luogo di
divertimento dei bambini e ragazzetti di quel tempo. Era cresciuto
e vissuto nell’amore del proprio
paese e ne parlava la lingua. La
sua vita fu tutta improntata al lavoro e alla dedizione alla famiglia.
Quando giunse il tempo del riposo una crudele malattia lo privava
dell’uso della parola. Nel commosso rimpianto giungano alla
moglie , ai figli, nipoti, alla sorella
le condoglianze dell’A.V.A..
DOMENICA
GATTINO RAMELLO
Il Presidente e tutti i Soci
della Società Operaia di Alassio
STEFANO GRAZIOLI
(PULVERUN)
11/1/1917 - 11/2/2005
Caro papà
GIUSEPPE MULASSO
A 88 anni è deceduto il decano
dei fornai alassini, Giuseppe
Mulasso che, nato a Canale (CN),
aveva scelto Alassio nel 1945 come sua nuova patria di lavoro e di
vita, dopo un lungo periodo a
Nizza.
I Mulasso sono appartenenti ad
una famiglia che nella nostra città
hanno saputo farsi apprezzare e
amare per onestà e lavoro. Siamo
certi di interpretare i sentimenti
di molti nostri Soci nel porgere ai
fratelli Rina e Maurizio e parenti
tutti, il cordoglio dell’Associazione Vecchia Alassio.
26/6/1916 - 2/2/2005
Salutiamo con sincero rimpianto il nostro Socio Stefano Grazioli
sostenitore e partecipe attivo alla
Società Operaia di Alassio. Lo ricordiamo con gratitudine perché
ad ogni cerimonia era presente
con il nostro stendardo; fiero di
far parte del Sodalizio.
Stefano era aperto ad ogni iniziativa sociale, infatti fece anche
parte, come milite, per lunghi anni (45) della P.A. Croce Bianca e
come membro operante insignito
della medaglia d’oro.
Ci uniamo al dolore della famiglia con stima e cordoglio.
S.O.M.S. Alassio
L’A.V.A. porge ai figli, alla famiglia tutta, le più sentite condoglianze.
ANTONIO PALLI
GIUSEPPE PATRONE
(PIPPO)
5/5/1911 - 18/2/2005
È mancata serenamente dopo
lunghe sofferenze sopportate con
coraggio e dignità, confortata da
fede profonda e dall’amore dei
suoi cari. Affidiamo la sua anima
al Signore nel quale ha creduto e
sperato, e il suo ricordo a quanti
l’hanno amata. Grazie per esserci
stati vicini ed aver condiviso il nostro dolore.
Anche l’A.V.A. partecipa al lutto
della prof. Anna e della sua famiglia per la perdita della Mamma.
GIORGIO MARTINO
(Insegnante sub di Alassio)
Caro Giorgio, te ne sei andato
troppo presto, in una domenica di
Gennaio in quel mare che tanto
amavi lasciando in tutti noi un
vuoto incolmabile. Ben presto
grazie alla tua pazienza e ai tuoi
EDOARDO FORZANI
L’A.V.A. alla famiglia ed al gruppo SUB Alassino porge le più sentite condoglianze.
•••
Grazie per averci amato e averti fatto amare. Per averci insegnato a voler bene alle persone per
far sì che le persone ne volessero
a noi.
Per essere grande nei nostri
momenti meno facili e immenso in
quelli difficili.
La dolcezza dei tuoi occhi ci accompagnerà per il resto della nostra vita ed i nostri occhi continueranno a guardare per te la tua
amata Alassio.
Ciao Papà
corderemo con affetto, con stima
e riconoscenza per i consigli che
hai saputo darci nel tempo.
Grazie Pippo, con un ultimo
grande abbraccio.
Grazie per tutto quello che ci
hai saputo donare, sarai sempre
nel nostro cuore.
La moglie e i figli
•••
Il nostro Pippo, classe 1911,
l’anno di “Tripoli, bel suol d’amore…”
Nella fanciullezza fu testimone
della trasformazione moderna di
Alassio. L’avvento dello sport.
Con le prime squadre di pallone,
le gare di tennis, delle regate a vela. L’incentivarsi delle sale di divertimento. I fastosi carnevali ed
altre iniziative ad incrementare
un turismo in via di espansione.
Lunga la sua traiettoria esistenziale nell’esercizio del lavoro e
nella cura della famiglia: La sua
snella figura eretta e diritta, l’indole pacata, il tratto riservato, la
cordialità, la bontà dell’animo, lo
avevano fatto stimare e benvolere
da quanti lo conobbero. Nell’amore per il suo paese fu tra i primi ad
aderire all’appena costituita
Associazione Vecchia Alassio,
condividendone le finalità.
Alla moglie, ai figli e parenti tutti giungano le nostre più sentite
condoglianze.
•••
Caro Pippo,
partendo per un altro “lido”
porti con te la memoria storica
della Società Operaia, ma noi ti ri-
In punta di piedi, senza rendertene conto, ci hai lasciato. Non
era tuo costume tacere. Stare in
silenzio non era componente del
tuo carattere. Ma questa volta
hai gabbato tutti: ti sei addormentato per iniziare quel viaggio
verso l’Infinito di cui spesso parlavi, ma solo in maniera volutamente distratta. Ciao Toni, marito, padre e nonno che avevi fatto
della verità, del parlar senza perifrasi, ragion di vita. Ciao finto
burbero dal cuore tenero che
neppure il gelo della Russia che
tante volte, instancabile, raccontavi, aveva fermato. Arrivederci
tra gli ulivi della novella Cavia dove la pace ti ha accolto per darti
ancora la possibilità di vegliare
su di noi.
La tua famiglia
E così te ne sei andato, troppo presto, perché per queste
cose è sempre troppo presto,
lasciando un vuoto che col tempo potrà essere lenito, accettato, ma mai colmato; ci mancherai, è ovvio, ma so che tu continuerai ad esserci vicino, come
hai sempre fatto in tutto questo
tempo che ci è stato dato di trascorrere insieme, ci sosterrai e
ci aiuterai ad essere forti e ad
accettare con serenità.
A me rimane il rimpianto di
non averti mai detto abbastanza certe cose che, da buon ligure concreto e pragmatico, ho
sempre pensato fosse sufficiente dimostrare con i fatti.
Troppo poche volte ti ho detto “ti voglio bene” e oggi, che
sono padre, quando il cuore mi
si riempie di gioia nel sentirlo
dire ai miei figli, mi rendo conto che avrei dovuto dirtelo più
spesso.
Grazie per l’educazione che
tu e la mamma mi avete dato,
per il vostro esempio, per i valori che mi avete trasmesso,
per i vostri sacrifici che mi hanno permesso di diventare
Uomo, per avermi sostenuto e
consigliato, pur lasciandomi la
libertà di fare “di testa mia”,
per aver fatto di me, spero, un
buon padre e un buon marito e,
soprattutto, per il tanto tanto
amore che avete speso nel volermi, nel cercarmi e nel crescermi, sicuramente di questo
non ti ho mai ringraziato abbastanza.
Un giorno una persona mi ha
detto che nella vita le donne
cercano la felicità e gli uomini
l’immortalità. A me piace pensare che tu le abbia trovate entrambe, la prima perchè, pur
tra le difficoltà, hai avuto una
vita lunga, serena e in salute, la
seconda perchè, se quando te
ne sei andato hai gettato un’ultima occhiata alle tue spalle,
penso che tu ti sia sentito orgoglioso di vedere ciò che lasciavi dietro di te.
Ciao papà, ti voglio bene
Marco
•••
Al profondo e commovente
pensiero del figlio Marco, non
possiamo non aggiungere il generale cordoglio di quanti lo conobbero, lo stimarono o, stretti
da legami d’amicizia, gli vollero
bene.
A tali sentimenti si unisce
l’A.V.A. porgendo alla moglie
Anna e ai parenti tutti le più sentite condoglianze.
•••
FEBBRAIO 2005
Caro nonnino, sembra ancora
impossibile che tu non ci sia più.
Te ne sei andato così, all’improvviso, come un soffio, senza nemmeno darmi il tempo di dirti addio. Ti ricorderò sempre insieme
a tutti quelli che ti hanno conosciuto. È assolutamente impossibile dimenticare la tua onnipresenza nella mia vita. Mi manca
tutto di te, anche quel tuo continuo mugugnare per ogni piccola
cosa. Ti voglio bene, un bene infinito.
ACQUANI Giovanni
anni 74
BACCOLO Adolfo
anni 86
BRIA BERTER Giuseppe anni 84
DEMAZZETTI Elisa
anni 83
FERRANDO Rosa
anni 92
GATTINO Domenica
anni 88
GRAZIOLI Stefano
anni 87
IEMMOLO Francesco anni 81
MAROLO Matilde
anni 89
MICHELI Annita
anni 73
PALLI Antonio
anni 84
SIEBER Elisabeth
anni 98
TEOBALDO Oscar
anni 91
Federica
Anche l’A.V.A. partecipa al lutto
che ha colpito la famiglia Palli-La
Corte
L’A.V.A. da queste colonne
esprime ancora una volta le più
sentite condoglianze ai loro familiari.
12
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Venerdì 18 Marzo 2005
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
ASSESSORATO AL TURISMO
GRUPPO DI ALASSIO
Gallinella
(Trigloporus fastovizia) - (Organu)
Dei triglidi è quello che da giovane più si avvicina alla riva. Da
adulto può raggiungere i 40 cm.
di lunghezza e superare di molto il chilogrammo di peso. È di
colore che va dal rosa al rosso
mattone con strisce trasversali
sottili e oblique. Ha pinne pettorali con grosse macchie azzurro
violetto e i tre raggi anteriori di
queste sono piccoli piedi liberi e
flessuosi. Carni pregiate. Si pesca sui fondali sabbiosi o fangosi con canna da lancio.
Esca: tutte fuorché la pasta Armatura:a/b/c/d
Amo: 8/12 - Filo: 022/025
SABATO 16 APRILE ORE 21,00
CHIESA SANT’AMBROGIO
CONCERTO DEL CORO
MONTE CAURIOL DI GENOVA
ALASSIO, DOMENICA 17 APRILE
PROGRAMMA
Ore 9.00
Ritrovo partecipanti in via Roma - Ammassamento
Ore 10.30
Sfilate per le vie di Alassio
Ore 11.00
Monumento ai Caduti, Alzabandiera, Santa Messa
Ore 12.30
Pranzo
GALLINELLA
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
Valide terapie dei nonni
La borragine dalle spinose foglie
(Borrago officinalis – Broxia o buroxia)
Si crede che questa pianta annuale sia giunta a noi dall’Africa
nel primo Medioevo. Qualcuno
ha voluto trovare una etimologia
dai termini “abou” (padre) e “rash” sudore perché è pianta che
ha proprietà sudorifere. Si dice
anche che il termine derivi dal
nome latino “borrago”.
È annuale e cresce a ciuffi nei
viottoli, nei giardini abbandonati e al piede di vecchi muri. Sino
all’autunno conserva i suoi fiori
blù dagli stami scuri.
Fa parte ancora oggi dei rimedi apprezzati dalla medicina
popolare. Le giovani foglie spinose si mangiano in insalata
crude o cotte. Centrifugate con
crescione e tarassaco sono un
depurativo.
I nostri antenati per combattere la tosse stizzosa preparavano
un infuso sfruttando le proprietà
emollienti dei fiori. Nella parlata
del popolo allora si consigliava:
Se a tusse di brunchi ti voi levò
Teggne a buroxia a-a to purtò
(Se la tosse dei bronchi vuoi
toglierti – tieni alla tua portata
della boragine.
Pessö
FEBBRAIO 2005
ASSESSORATO AL VOLONTARIATO
10 febbraio 2005 (ore12,00) “Giornata del Ricordo” Comemorazione delle
vittime delle foibe. - Ass. Marco SALVO, Sindaco Marco Melgrati. Dott.
Antonella TOSI (coordinatrice regionale circoli”area”), Roberto Socco (Pres.
Circolo “Adelasia”).
Le anomalie meteorologiche, nel
mese di febbraio, sono… di regola!
Che febbraio sia “corto e maledetto”
lo sapevamo da molto tempo; che camminasse come
i gamberi… non lo speravamo. Ma quest’anno le cose
sono andate proprio così: febbraio ha sfoderato tutte
le sue caratteristiche (già note) e ha aggiunto quella
di inverno che si sveglia un po’ in ritardo! Un’occhiata alle temperature decadali: ne saremo convinti:
Temperatura media della prima decade: 9,1 °C;
della seconda decade: 9,9 °C;nella terza decade:
6,5 °C.
Temperature massime decadali: 14,2 °C alle ore 15
del giorno 3 febbraio (prima decade); 15,4 °C sempre
alle ore 3 del pomeriggio del giorno 13 (seconda decade); 9,4 °C alle ore 16 del 26 del mese (ed è la terza
decade).
Temperature minime assolute nelle tre decadi: 6,4
°C il giorno 8 nella prima decade; 6,8 °C il giorno 20 nella seconda decade; +2,8 °C alle ore 6 del 28 febbraio,
ultimo tonfo di fine mese (quasi foriero di situazioni
ben peggiori!)
Per chi confida nella bontà dei barometri appesi alla parete della casa, riporto i tre valori medi decadali
della pressione: 765,9 mmHg nella prima; 758,0 mmHg
nella seconda; 750,5 mmHg nella ultima decade.
Ancora più indicativi i valori massimi della pressione
nelle tre decadi: 772,2 mmHg il giorno 10 (prima decade);768,4 mmHg il giorno 11 alle ore 12 (seconda decade); 755,00 mmHg alle ore 10 del 24 febbraio (e siamo a fine mese!).
Per gli altri valori registrati in febbraio:
PRECIPITAZIONI: 0,2 millimetri di pioggia, tutta…
nel pomeriggio del giorno 22. È stata la prima pioggia
dopo quasi due mesi di assoluta siccità; ma con due
decimi di millimetro di pioggia non c’è molto da sperare.
UMIDITÀ media: 37%; valori medi decadali: 34%;
35%; 44% nell’ultima decade.
VENTO: valore medio giornaliero: 288 km percorsi
mediamente ogni giorno dal vento. A conferma di
quanto detto all’inizio, il giorno più ventoso (590 km
percorso in un giorno) è stato l’ultimo del mese.
GIORNI SERENI: 16; GIORNI COPERTI: 5. ELIOFANIA: 143,7 ore di limpido sole in tutto il mese; mediamente 5,1 ore ogni giorno.
Una considerazione speciale la dedico al valore medio mensile della temperatura (per i valori decadali
ho già detto prima). Il valore medio registrato quest’anno è il più basso negli ultimi dieci anni. Eccone il
quadro:
FEBBRAIO: temperatura media mensile
dal 1996 al 2005
Anno
Valore in gradi centigradi
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Alassio
si è svegliata
sotto la neve
9,2
12,4
12,1
9,9
12,2
11,7
11,9
9,1
10,5
8,6
Credo che tutto risulti molto chiaro.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Giovedì 3 marzo 2005
Gli articoli e le lettere
devono pervenire
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di Savona n. 149 del 30-5-1962
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(già R.N.S. n. 9806)
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Marzo - Associazione Vecchia Alassio