ANNO XLV - N. 3 Venerdì 18 Marzo 2005 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Mulattiere e sentieri Da alcuni anni l’A.V.A. promuove tavole rotonde (cui partecipano parecchi rappresentanti del volontariato e dell’Amministrazione Comunale) per tenere puliti mulattiere e sentieri. Fino ad oggi la parte preponderante di pulizia è stata effettuata dai volontari che, pur con pochi mezzi, ma con molta buona volontà, hanno cercato di mantenere agibili i percorsi collinari. Nell’ultima riunione, effettuata il 3 febbraio u.s., presso la nostra sede, il Presidente degli Albergatori Enrico Mantelassi aveva assicurato che la sua organizzazione avrebbe stanziato € 15.000 a questo scopo. Nella stessa serata Daniele Fui della “Vespa” e l’Ass. Dott. Loretta Zavaroni della maggioranza comunale avevano promesso di sensibilizzare i lori gruppi. Si è svolta una ulteriore riunione l’11 febbraio u.s. con il “gruppo di lavoro” a suo tempo formato, per precisare meglio gli interventi da eseguire e le necessità del caso. Riunione alla quale ha partecipato anche il Sig. Gino D’Orazio della Ditta Ponticelli assicurando la disponibilità della Ditta ad eseguire i lavori. Siamo lieti che nel bilancio di previsione presentato al Consiglio Comunale dall’Assessore Fabrizio Calò del 28 febbraio u.sc. sia stata inserita la cifra di € 25.000 per la pulizia e per il riordino delle mulattiere e dei sentieri. Crediamo sia la prima volta che in tanti anni accada un simile avvenimento. È da notare anche il punto specifico proposto dalla minoranza “La Vespa”, votato favorevolmente all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale, con l’accordo che, dopo aver chiesto preventivi e quant’altro, questo importo potrà essere aumentato secondo le necessità. Abbiamo, inoltre appreso con soddisfazione che la “Comunità Montana” sollecitata dall’Amm. Comunale di Alassio ha già iniziato a pulire varie mulattiere. Quanto prima una apposita riunione del “gruppo di lavoro” valuterà gli interventi più urgenti da eseguire. È un lavoro che dovrà durare nel tempo e molto importante sarà la sistemazione dei cartelli e delle indicazioni dei vari percorsi. Sarebbe molto soddisfacente e utile che ogni categoria o gruppo adottasse un “particolare” sentiero e ci auguriamo che ciò avvenga, perché la sensibilità ecologica non è mai troppa. Come da sempre è stato sostenuto dall’A.V.A. Alassio non è solo spiaggia, ma anche collina, una meravigliosa collina che moltissimi turisti visitano e spesso si lamentano per le scarse indicazioni e per lo stato di abbandono in cui queste nostre meravigliose mulattiere si trovano. Questa è la prima seduta dell’anno in corso, che viene trasmessa dalla rete televisiva IMPERIA TV, con una copertura ampliata rispetto alla precedente. Il Sindaco Marco Melgrati ringrazia gli operatori per la collaborazione, con la promessa di mantenersi in futuro moderato per le eventuali esternazioni. Altre brevi comunicazioni riguardano la prossima inaugurazione dell’ampliamento del porto “Luca Ferrari”, l’approvazione del progetto del campo spor- tivo “Sandro Ferrando” da parte della Conferenza dei Servizi e la rielezione, per la quarta volta, del nostro concittadino Sergio Gaibisso alla Presidenza della Federazione Italiana Vela. Un commosso ricordo, inoltre, rivolto alla Sig.ra Olga Freghetti, autrice di libri e poesie che danno lustro alla nostra Città, recentemente scomparsa. Si entra nel vivo della trattazione degli argomenti con il 2° punto, avendo il primo subìto un’inversione a richiesta del Sindaco: - Lettura ed approvazione verbali sedute del 22 nov. 29 nov. e 29 dicembre 2004, che passa con 15 voti favorevoli e 3 astenuti. 3° - D.M. 22/06/2004 - Approvazione del Programma Triennale 2005-2007 e dell’elenco annuale 2005 dei lavori pubblici ai sensi dell’art. 14, comma 11, della Legge II febbraio 2004 n. 109 e successive modificazioni da allegarsi al Bilancio di Previsione 2005. continua a pag. 2 FESTIVAL DI SANREMO 2005 «L’Alassino, ancora insieme» dna degli italiani. Globalmente, dunque, la “cittadella” dell’informazione ospita addetti stampa, reporter, fotografi, ecc. che arrivano da tutte le parti della galassia. In un evento del genere vengono stampati oltre 800 mila copie di comunicati. Tra questi primeggia quello dell’arrivo di Vasco Rossi per l’ultima sera e la vittoria di Francesco continua a pag. 2 Floreat Alaxium Trentennale della Consulta Ligure Imponente manifestazione a Savona Domenica 6 marzo u.s. si è svolta a Savona una entusiasmante manifestazione per celebrare i trent’anni di fondazione della Consulta Ligure delle Associazioni culturali. La giornata di sole ha favorito la riuscita di quella che è stata definita la “grande occasione” per presen- Consiglio Comunale del 28/02/2005 tare alle Autorità, alla gente e a tutti coloro che hanno a cuore la protezione e la difesa dell’ambiente e della cultura locale, questo Sodalizio che si muove dal 1973, anno in cui furono gettate le basi per la sua istituzione. continua a pag. 2 ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium Il giorno giovedì 28 aprile 2005 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini Mamma mia che Festival, è capitato di tutto, eppure Bonolis ha retto sino all’ultimo minuto. Ma che ci vanno a fare la Clerici e la Felini in conferenza stampa? Siamo in tanti a porci questa domanda al termine degli incontri quotidiani programmati da mamma RAI. Già, Paolo Bonolis fa la parte dell’asso pigliatutto anche al mattino. È più forte anche di lui. Anche perché, qualunque sia l’argomento da dibattere con i giornalisti, le sue due compagne di avventura non sembrano essere in grado di alcunché. Non dimentichiamo la polemica dei fiori di Sanremo assenti all’appello, con relativa rabbia del Sindaco, ma si sa che le esigenze televisive vincono su tutto anche sulla bellezza della natura, sarà vero? Ancora una volta sono stati tanti gli accreditati, circa 1200, una piccola città, ma la più grande del mondo per l’informazione a 360° per un evento che è nel Raduno Alpino (Domenica 17 aprile) Il gruppo Alpini di Alassio in occasione dell’ 81° di fondazione, per festeggiare questo evento il 17 aprile p. v. organizza un raduno provinciale con la presenza di autorità civili e militari. La manifestazione si svolgerà con una sfilata per le vie di Alassio (budello), accompagnata dalla fanfara della sezione A.N.A. di Mondovi’. Seguirà, al monumento, la commemorazione dei caduti con alzabandiera e deposizione di una corona e nel piazzale antistante il Comune sarà celebrata la S. Messa, in suffragio dei caduti di tutte le guerre. È gra- dita la partecipazione della popolazione e soprattutto di quanti hanno militato nel corpo degli Alpini. Nelle serate che precederanno la manifestazione, il percorso verrà imbandierato e nella serata di sabato il coro “ Monte Cauriol “ di Genova terrà un concerto di canti popolari nella chiesa di S. Ambrogio. DATI STORICI: il gruppo Alpini di Alassio fa parte della sezione di Savona e fu costituito nel lontano 1924. Dieci anni dopo fu inaugurato il gagliardetto, tuttora in uso e l’evento venne festeggiato con la pubblicazio- ne di un volumetto di canti alpini edito dai fratelli Pozzi. Non si è in possesso di dati che documentino l’attività negli anni successivi, ma si ricordano alcuni capi gruppo che si sono succeduti quali: Viglietti, Giudici, Bacchetta. Attualmente il gruppo è composto da una cinquantina di soci, guidati da Silvio Gervasoni, svolgono attività di volontariato come: -Raccolta del banco alimentare per le famiglie meno abbienti. -Pulizia sentiero del rosmarino. -Pulizia parco S. Croce. -Raccolta rifiuti solidi urbani. -Servizio d’ordine in manifestazioni cittadine. Ass.ne Naz.le Alpini Gruppo di Alassio (Il programma dettagliato a pag. 12) La Grotta incontra… dal 19 al 30 marzo alla Sala Carletti - Sede AVA - Via XX Settembre, 7 Porcellane - Ceramica - Tricot - Decoupage Dimostrazioni gratuite Angolo di Daniele La Corte Silenzio, si vota Cambiare il corso della storia è impossibile, ma certi vorrebbero provarci. Così arrivano i candidati che dovrebbero risolvere i tanti assillanti problemi e riportare, o mantenere, questa benedetta, quanto affascinante terra su alti livelli di benessere. Promesse, tante promesse che regolarmente pochi mantengono, ma il ritornello è sempre uguale. Unico cambiamento è la comunicazione. Oggi il potenziale politico non usa i classici vecchi, qualche volta simpatici, santini, perché preferisce la tecnologia fatta di televisione, internet e messaggi telefonici. Ancora qualche spazio sulla carta stampata, ma il telematico batte tutti. Il messaggio elettorale a pagamento continua a essere di moda come il mistero di chi paga i conti, tra l’altro piuttosto salati. Tutti imprenditori? Tutti danarosi pronti a mettere mano al portafogli al solo scopo di assurgere al ruolo pubblico? E gli interessi, chi paga gli interessi? Si avvicina la chiamata alle urne e la campagna elettorale è nel vivo, sia per le regionali che per le comunali della limitrofa Albenga. La diversità è sottile perché tutti i candidati, di questa o di quell’altra parte, la visibilità, in qualche modo, devono ottenerla. Per alcuni più, per altri meno, è pur sempre e soltanto questione di pecunia che, è ormai risaputo, all’olfatto non dà reazioni. Nulla di differente neppure per le elezioni amministrative che il prossimo anno, sicuramente, ad Alassio ne faranno vedere delle belle. Volevo scrivere di movimenti, di alleanze, già pronte sotto banco, di nuove entrate di possibili interpreti della politica locale, di voltagabbana, di speculatori, di arraffoni, di scandali e scandaletti, ma sono stato bloccato, perché in campagna elettorale, anche se per la conquista della Regione, l’espressione di un’associazione culturale apartitica è giusto non si sbilanci. Allora posso soltanto augurarmi che vinca il migliore aspettando che ci dica, a elezione avvenuta, chi ha pagato manifesti, spot televisivi, sms e quei pochi “santini” ormai fuori moda. Spero non accada più che a tirar fuori il portafogli dalle tasche sia comunque sempre Pantalone. Niente gossip, nulla che possa sbilanciarci a destra piuttosto che a sinistra, ma neppure che ci faccia stare al centro. Allora ci auguriamo che il nuovo corso regionale effettui il rilancio anche se crediamo che occorrerà una bacchetta magica per riaprire i tanti alberghi trasformati in condomini e i negozi diventati appartamenti. Poi ci vorrà anche la lampada di Aladino per esprimere qualche desiderio per la nostra Alassio come: basta bidoni maleodoranti nei centri nevralgici della città, basta cancellare verde pubblico, basta vagoni al posto dei classici dehors, basta multicolori cabine che nascondono il mare. Ora, sperando nel miracolo, in quest’“Angolo” di silenzio, mi vengono in mente le parole pronunciate da Ronald Reagan poco dopo la sua elezione a presidente degli Stati Uniti: «... sul palco gli oratori erano così numerosi che non c’erano abbastanza promesse per tutti da fare agli elettori». 2 «L'ALASSINO» Venerdì 18 Marzo 2005 TRENTENNALE CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina) FESTIVAL DI SANREMO (segue dalla prima pagina) Come ben sanno i nostri lettori, la Liguria è l’unica fra le regioni italiane che vede confederate le Associazioni che hanno come tema e obiettivi statutari il “desiderio di impegnarsi per lo sviluppo e la difesa del patrimonio culturale della Regione”. Già di primo mattino le diverse Associazioni, con gonfaloni e figuranti, si sono date appuntamento in piazza del Brandale presso la sede de “A Campanassa”. Le due alte torri sulla piazza hanno testimoniato una grande affluenza di persone intervenute da ogni parte della Liguria. La nostra Associazione “Vecchia Alassio” è stata rappresentata dal presidente Carlo Cavedini, accompagnato da Nino Brusco, Nino Bruzzone, Gianni Croce, Lino Gioberti e Beppe Rizzo (e ovviamente dal Gonfalone). Verso le ore 10 il corteo si è mosso ed ha sfilato per le vie cittadine, passando davanti alla celebre Torretta e imboccando via Paleocapa, poi viale Italia, passando davanti alla sede del Comune, e poi verso il Priamar dove la fantasmagorica teoria di colori, gagliardetti e gente ha imboccato la rampa che porta su verso la Fortezza del Priamar e, quindi, alla Sala della Sibilla dove stavano ad aspettare autorità civili e militari, e dove da lì a poco, dopo l’ascolto dell’inno della Consulta, hanno avuto inizio i vari interventi. Bisogna prendere atto che la Presidenza della Consulta e tutti gli organizzatori hanno pensato proprio a tutto per rendere la giornata piacevole. A testimonianza di ciò vi sono stati gli innumerevoli applausi che hanno sottolineato i vari momenti della giornata. Gli interventi degli oratori sono stati sempre ben calibrati oltre che interessanti e, ciò che più conta, costruttivi, anche perché non vi sono stati “peli sulla lingua” e ognuno, approfittando della presenza delle autorità, ha detto cose che chi aveva orecchie per intendere avrà certamente recepito. Ci si è lamentati della “distrazione” delle istituzioni comunali, provin- Renga il cantante dai capelli riccioloni. E gli ospiti? Tyson, Will Smith, Vasco, forse meno degli anni precedenti, ma meglio così, più spazio ai cantanti ed alle lunghe chiacchierate di Bonolis. Per noi inviati è stata ancora una volta una vera e professionale esperienza, che emoziona sempre e coinvolge. Dopo un anno è bello ritrovare tanti amici che arrivano da ogni parte del mondo, tanti che si complimentano con noi per le nostre animazioni da d.j. in Liguria e oltre a cui sono stati ospiti o pubblico. L’Alassino con Franco Branco d.j. un gemellaggio ormai duraturo e consistente che offre anche alla città di Alassio un’ulteriore promozione e professionale collaborazione con ciali e regionali, sono stati messi a fuoco gli interventi che dovrebbero essere adottati per portare avanti le iniziative della Consulta, sono state commentate le importanti opere pubblicate e quelle che si intende portare avanti, come la difesa del dialetto attraverso il teatro dialettale e le canzoni, come pure le pubblicazioni di libri e dizionari. Applauditissimo l’intervento del prof . Franco Gallea che, data la sua grande capacità di porgere al pubblico qualsiasi messaggio e qualsiasi proposta con discorsi molto convincenti e ben strutturati (con molti esempi anche di vita vissuta), è riuscito a carpire l’attenzione di tutta l’assemblea che, come si è già detto, era numerosissima. Alla fine degli interventi oratori è stato nuovamente eseguito l’inno della Consulta con la cornice di tutti i gonfaloni attorno al tavolo dei lavori. Ripeto, molto entusiasmo, molta gioia, molta consapevolezza che queste occasioni servono veramente a cementare gli interessi dei Liguri, a meglio conoscersi, a meglio comprendersi (non dimentichiamo che la forma allungata della Regione ha spesso tenuto slegate le popolazioni delle quattro Province, specialmente quelle dei due estremi). Anche l’incontro conviviale ha avuto momenti gioiosi, allegri, e perché no, anche commoventi. Sono state eseguite canzoni liguri da un complesso molto affiatato che ha ricevuto gli elogi perfino da parte di Elmo Bazzano che, come si sa, di musica e canzoni si intende molto e non regala complimenti tanto facilmente. La declamazione di alcune poesie da parte di poeti affermati (tra cui il nostro Gianni Croce) ha riscosso applausi generosi. Evviva la Consulta Ligure, ci viene da gridare, evviva la gente, perché nell’animo di tutti noi alberga il buon sentimento. L’uomo, è stato detto, è buono di natura, ed è proprio in queste occasioni che la fratellanza e l’amore hanno il giusto sopravvento. Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) CONSIGLIO COMUNALE DEL 28/2/2005 (segue dalla prima pagina) La relazione, esposta esaurientemente dall’assessore Gianni Aicardi, Vice Sindaco, che ha messo in risalto i più importanti lavori in programmazione, è stata oggetto di puntigliose contestazioni da parte dei consiglieri di minoranza, con numerose richieste di chiarimenti, definendo il programma stesso “fumo da buttare negli occhi degli alassini”, e, ancora una volta, è stato tirato in ballo il depuratore, se quando e dove si farà, con o senza il Comune di Laigueglia. Un plauso a questa Amministrazione da parte del consigliere Invernizzi per l’ottimo lavoro svolto e di quanto fatto per l’ottenimento dei contributi regionali. Le risposte del Sindaco, degli assessori Aicardi e Salvo non soddisfano l’opposizione che dichiara voto contrario. Pertanto il consiglio approva con 14 favorevoli e 3 astenuti. Punto 4 - Bilancio di previsione per l’esercizio 2005, Bilancio Pluriennale e Relazione Previsionale e Programmatica 2005/2007. Approvazione. Prende la parola l’assessore Fabrizio Calò per ringraziare innanzitutto gli Uffici per il successo contabile ottenuto; conferma poi che non ci sono stati aumenti sulle tariffe a carico dei cittadini e che nonostante ciò è stato mantenuto il patto di stabilità. Inoltre si prose- guirà con la politica di contenimento delle spese. Si apre la discussione con gli interventi dei cons. Pellegrini e Tomagnini (UDC), Testa e Iebole del Gruppo “La Vespa”. Il cons. Iebole accusa l’Amministrazione di aver fatto poco o nulla per incrementare il turismo, che è la nostra unica risorsa, e inoltre chiede maggiore attenzione verso il sociale, limitando i costi per i cittadini che sempre più stentano a far quadrare il bilancio famigliare. Parere contrario del cons. FUI sull’esposizione di questo bilancio, sopratutto per quanto riguarda il progetto per il teatro, sia per i costi e l’ubicazione. Mantellassi: splendido lavoro, bilancio condiviso da tutta la maggioranza, quindi favorevole. L’approvazione con 15 a favore e 5 contrari. Ordine del giorno per inserimento dei lavori di realizzazione della strada di collegamento Via Adelasia - Via Loreto nel programma delle OO.PP per il triennio 2005/2007. (Proposta presentata dal Gruppo di Minoranza “La Vespa”). La richiesta, dopo una modifica all’ordine del giorno stesso, viene approvata all’unanimità. 5° punto - Verifiche della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Liguria. Comunicazione della Relazione del 18/12/2004 sulla “gestione finanziaria e sul funzionamento dei controlli interni SOCIETÀ AGRICOLA MUTUO SOCCORSO-SOLVA Domenica 10 aprile 2005 Festa dell’Annunziata ore 10: Santa Messa solenne ore 15,00: Processione ore 18,00: Santa Messa Nel pomeriggio segue la tradizionale festa delle «BISCETTE» un evento che occupa le televisioni di tutto il mondo. Un ringraziamento va a Cristina Manini e Michela Branco, per la parte ottimizzazione a Emerson Fortunato e Giorgio della Casa del Disco di Alassio. Per la prossima edizione abbiamo pensato, tramite L’Alassino di promuovere un sondaggio a cura dei nostri lettori per formare una preventiva classifica cantanti del Festival. Al prossimo Festival di Sanremo 2006, ma colgo l’occasione per attendervi, come sempre numerosi, ad agosto sul molo di Alassio ed al 31 dicembre per il grande veglionissimo in Piazza 2005/2006. Per l’Alassino da Sanremo Franco Branco d.j. Informazione, libertà di stampa e censura Conferenza alla S.O.M.S. Alassio Con una relazione precisa e dettagliata, il 4 marzo u.s. il giornalista alassino dott. Daniele La Corte ha intrattenuto i numerosi presenti alla SOMS di Alassio sul tema: «Informazione, libertà di stampa e censura», dopo la presentazione fatta dal Presidente, Geom. Enzo Barbera ed il saluto dell’Amministrazione Comunale da parte del Consigliere dott.sa Loretta Zavaroni. Apprezzata e lucida, approfondita e circostanziata la conversazione dell’oratore. Esiste libertà con la censura? Va rispettata la libertà di stampa? Senza informazione precisa non c’è conoscenza adeguata. È seguita una interessante storia del Giornalismo mondiale, dai primi giornali inglesi e americani del secolo XVIII sino allo sviluppo del giornalismo ottonovecentesco. L’oratore si è soffermato a parlare delle libertà e dei freni politici, delle espansioni e dei “bavagli”, degli “exploits” e delle “veline” che le censure suggerivano e che spesso imponevano; quindi ha trattato dell’Albo dei Giornalisti, nato durante il fascismo per scopi meramente politici e di partito, del “Minculpop” tedesco e italiano, della Radio, delle Agenzie di stampa che determinarono spesso le sole notizie da comunicare alla gente, dell’Ansa e di molti quotidiani, dai primi giornali clandestini italiani del Risorgimento a quelli più moderni e attuali, dai giornali “commerciali” a quelli nati per difendere in parti- colare le classi operaie, sino a quelli tipicamente sportivi. Non sono mancate precisazioni storiche di grande rilievo e accenni ai vari giornali, dalla Gazzetta Piemontese (1871), poi La Stampa, dal Corriere Mercantile al Corriere della Sera (1876), dal Secolo (lombardo), al Secolo XIX di Genova (1886), dalle pressioni giornalistiche degli interventisti (prima della guerra 1915-18) alla “voce” dell’Osservatore Romano di Pio IX al Resto del Carlino di Bologna e all’Avanti di Genova sino ai vari giornali di partito ed alle esigenze della sempre più crescente pubblicità, necessaria per la sopravvivenza degli stessi giornali. L’oratore ha, infine, commentato la crisi italiana nel campo giornalistico: pochi comprano e leggono i giornali perché la gente non è interessata, perché manca spesso la sincerità, perché spesso non esiste neppure la vera libertà di stampa, in quanto da una parte la censura, subdola e nascosta, cresce sempre di più e dall’altra perché ci sono troppi giornali... in poche mani! Dopo la relazione interessantissima e seguita con partecipazione, molto atteso e avvincente è stato il dibattito che ha scaldato l’ambiente ed ha fatto comprendere come sia degno ed encomiabile l’operato alassino della SOMS anche in questo campo dell’ attività sociale. con riferimento all’esercizio finanziario 2003”. Congratulazioni da parte del cons. Testa per l’ottimo lavoro svolto dagli Uffici Amministrativi, nonostante parziali perplessità, auspicando un maggior controllo sulle società partecipate. Replica dell’ass. Calò che, su quest’ultimo passaggio, assicura che ci si sta muovendo, e da atto quindi dei complimenti ricevuti dalla Corte dei Conti per l’esercizio 2003. Il consiglio approva all’unanimità. Breve comunicazione al C.C. riguardante prelevamento dal Fondo di riserva avvenuto con deliberazioni della G.C. n° 404 del 29/12/2004. 7° ed ultimo punto: Richiesta di inserimento nel bilancio di previsione 2005 di finanziamento per la pulizia delle strade collinari. (Proposta presentata dal Gruppo Consiliare di Minoranza “La Vespa”). Relaziona in merito il capogruppo FUI sulla necessità di questo intervento, che richiede una spesa non inferiore ai 50.000 Euro di cui 25.000 Euro già inseriti nel bilancio di previsione. La richiesta trova d’accordo sia l’ass. Calò che tutta la maggioranza, quindi viene votata all’unanimità. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Parecchi concittadini ci chiedono perché con la grande necessità di posti auto alla Fenarina, specialmente quando vi sono manifestazioni, il parcheggio posto sopra ai “garages” di nuova costruzione all’inizio di Via Privata Neghelli è da qualche anno inutilizzato?. Ci era stato riferito che sarebbe stato un parcheggio pubblico da collaudare. A quando allora, il collaudo? Contributo per il sostegno alle locazioni In ottemperanza alla Legge 9/12/98 n°431 disciplinante il Fondo Nazionale per il sostegno alle locazioni a tutela di cittadini, conduttori di abitazioni private, il cui canone di locazione incide in maniera considerevole sul reddito familiare, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, D.ssa Monica Zioni, ha il piacere di comunicare che la richiesta avanzata dall’Amministrazione relativamente a circa 95 domande istruite dall’apposita Commissione Comunale competente sono state positivamente accolte dalla Regione Liguria. È dei giorni scorsi, infatti la comunicazione (allegata) da parte della Regione dell’avvenuto trasferimento di € 78.330,06 all’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Alassio che ha prontamente dato corso agli adempimenti necessari informando pertanto i beneficiari che a breve saranno liquidati i contributi spettanti. «Si è voluto attivare sollecitamente tale procedura – ha dichiarato l’Assessore D.ssa Monica Zioni – perché questo Assessorato ritiene indispensabile intervenire con contributi economici a favore delle fasce più disagiate della cittadinanza, e per offrire un proprio impulso alla definizione di una situazione più equilibrata nel mercato locatizio secondo le ispirazioni che hanno portato all’approvazione in Parlamento della legge 431/98». L’Assessore s’impegna altresì ad attivare le procedure necessarie per l’accesso ai contributi per l’anno 2005. m.r. Nuovo borgo residenziale ad Alassio di edilizia convenzionata II progetto preliminare di edilizia convenzionata è stato ampiamente illustrato venerdì 11 febbraio u.s. dall’Assessore all’Urbanistica Marco Salvo, dai rappresentanti della Costa Lupara SpA e dal progettista Prof. Arch. Fallucca nell’Aula Consigliare del Comune di Alassio. Il nuovo complesso edilizio, che dovrà sorgere sulle colline di Alassio nell’area denominata “Torre Cazulini”, prevede la costruzione di 60 unità immobiliari di varie metrature, tutte con vista a mare, disposte su una superficie di 34.000 mq circa rispettando le caratteristiche del clas- sico borgo ligure. Per quanto riguarda la strada di accesso, oltre l’esistente via Cazulini attualmente privata è previsto un allacciamento alla nuova Aurelia-bis nel tratto iniziale tra le due gallerie. Naturalmente, trattandosi di edilizia convenzionata, l’assegnazione degli alloggi dovrà sottostare a particolari requisiti, primo tra i quali essere cittadini residenti ad Alassio e nel comprensorio. Si tratta ora di percorrere l’iter burocratico, con relativa variante al PUC. T.S. A.V.A. SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO ALASSIO Domenica 3 aprile 2005 Assemblea Generale Ordinaria Pranzo Sociale, alle ore 12.45, presso l’Albergo Ristorante AIDA Via Flavio Gioia, 25 – Alassio Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti. Prenotazioni presso Ristorante AIDA e/o SEDE A.V.A Il dessert Strudel Dosi per sei; persone: 500 gr di mele; 250 gr di farina bianca; 90 gr di zucchero; 80 gr di uvetta; 1 uovo; latte; sale; buccia di limone; 50 gr di burro. Disponete sulla tavola la farina, aggiungete il sale, l’uovo e un po’ di burro. Impastate aggiungendo un po’ alla volta il latte in modo che la pasta resti morbida. Lavoratela bene, avvolgetela in un panno e lasciatela riposare per mezz’ora. Stendetela quindi con il matterello molto sottile e coprite una parte della sfoglia con mele tagliate e sbucciate, stendete l’uvetta, la scorza di limone, lo zucchero e una parte del burro fuso. Avvolgete la sfoglia su se stessa e formatene una specie di polpettone, che metterete in uno stampo rotondo imburrato. Coprite lo strudel con il resto del burro fuso, cospargetelo di zucchero e fate cuocere in forno caldo per circa 45 minuti. A.V.A. Venerdì 18 Marzo 2005 Vacanze a rate: non è una vergogna Carissimo Daniele La Corte, rispondo al tuo articolo dal titolo “Turismo in saldo” apparso nella scorsa edizione de “L’Alassino”. Con tutta la stima ed il rispetto per la tua persona e per la professione che svolgi da tempo con grande capacità, credo sia opportuno sottolineare alcune cose. Non desidero in questo contesto affrontare il delicato aspetto politico della questione (cui tu fai ampio riferimento asserendo discutibilmente che oggi non esiste democrazia) e tanto meno oppormi al tuo giudizio negativo sul tema “Vacanze a rate” (il rispetto più profondo va naturalmente ad ogni opinione) ma noto con stupore e dispiacere che le tue fonti di informazione non sono corrette. Il progetto “Vacanze a rate ad Alassio”, peraltro più volte reso noto nei dettagli da quotidiani e televisioni, non ha certo il principale scopo di “svendere” un prodotto ma di concedere al Cliente durante il soggiorno maggior disponibilità immediata di “liquidità” che egli potrà eventualmente spendere nelle attività commerciali cittadine (quindi vuol essere un punto di forza, non il contrario). Come tu ben sai, parlando di RATEIZZAZIONE si fa riferimento ad un pagamento semplicemente DILAZIONATO... termine ben diverso da “SALDO”! Dilazionare un pagamento (mantenendo quindi l’importo invariato-ricordiamo che il Cliente paga 10 rate a tasso zero) non significa abbassare un prezzo, svendere, saldare! Un dato importante da tenere in considerazione (secondo quanto riporta il “Sole 24 ore”) è che il 72% delle famiglie italiane utilizza la rateizzazione come formula di pagamento: non solo per acquistare l’auto nuova o il televisore al plasma ma anche (secondo quanto segnalano Tour Operators e Agenzie di Viaggi) le vacanze da sogno nei paradisi tropicali oltre oceano, le lussuose crociere d’élite... È una tendenza sempre più consolidata ormai e perché non dovremmo ascoltare le esigenze del mercato? Ma soprattutto, caro Daniele, le mie obiezioni sono rivolte ad alcune tue pesanti ed immotivate affermazioni. Dici: «Correre ai ripari all’ultimo momento non serve a niente»... Mi auguro che tu in futuro decida di prendere parte agli innumerevoli in- 3 «L'ALASSINO» contri (che hanno luogo presso la Biblioteca, o il Comune piuttosto che presso la sede dell’A.V.A. o la Camera di Commercio) durante i quali si sono affrontati e si affrontano fino alla nausea i molteplici temi “scottanti” che riguardano le problematiche legate al turismo ed in seguito ai quali si decidono costantemente programmi di lavoro complessi e articolati. Sapresti già, se fossi stato presente, che DA MOLTI ANNI (e con la consulenza tecnica di validi esperti di marketing turistico quali ad es. gli stimatissimi - a livello nazionaleprof. Dall’Ara e prof. Santinato) Comune, Associazione Albergatori (Associazioni di categoria) ed Azienda di Promozione Turistica lavorano sodo ed in grande sintonia per creare nuovi prodotti da offrire, per promuovere al meglio il territorio nella molteplicità delle sue caratteristiche, organizzando eventi e partecipando alle più importanti Fiere/Worshops in Italia ed in tutta Europa: preziose occasioni per incontrare i maggiori operatori del settore turistico e per penetrare nuove nicchie di mercato. Scrivi ancora: «Fare pubblicità senza offrire niente di nuovo è deleterio...». Anche su questo non sei informato, caro Daniele. Oltre alle innumerevoli novità nell’ambito dell’intrattenimento ti metto al corrente, per farti un esempio, della ciclopica operazione “Settimane a tema” presentata con grande successo alla BIT di Milano (creazione di settimane dai temi specifici, in periodi di bassa stagione, per destagionalizzare il flusso turistico: vedi “Settimane del diving”, “Settimane della vela”, “Settimane eno-gastronomiche”, “Settimana dei singles”, “Settimane dei Bimbi” nell’ambito dell’ormai consolidato progetto “Alassio Bimbi d’Amare” con tutti i suoi eventi annuali ad esso correlati). Inoltre, ti invito a visitare attentamente le strutture ricettive della città... ti accorgerai che tante cose sono cambiate dagli anni ’50: la maggior parte delle strutture offre servizi di alto livello realizzati grazie ad anni di lavoro per adeguarsi alle esigenze della Clientela (e ti sottolineo che ogni intervento di ristrutturazione, anche di grossa entità, viene effettuato dalle tasche del titolare dell’Azienda perché la Riviera di Ponente cade costantemente nel dimenticatoio quando si tratta di sovvenzioni, finanziamenti, incentivi a fondo perduto...). Inoltre, si sono creati “Club di Prodotto” specializzati ed attrezzati per meglio accogliere determinate nicchie di mercato (vedi: “Family Hotels”, “Congress Hotels”, “Quality Hotels”, “Bike Hotels”...). E ancora affermi: «Arrangiarsi con il “fai da te” è ridicolo». Ti dico, caro Daniele, MENO MALE CHE ESISTE ANCHE IL FAI DA TE! Meno male che ci sono persone che con entusiasmo e buona volontà hanno desiderio di fare qualcosa (anche per quelli che sanno solo starsene in disparte a criticare!). Certo le pecche ci sono, come sono ovunque, ma piuttosto che star lì a parlare di “turismo malato grave, crisi evidente” (a proposito, ti invito a consultare i dati recenti per accorgerti che la leggera flessione del 4% ha, purtroppo, seguito il trend di crisi europea generale ma che tutto sommato la situazione non è così disastrosa come in altre località di consolidata tradizione turistica). Smettiamola di ricercare un colpevole tra di noi da lapidare in pubblica piazza, smettiamo di “mugugnare”, facciamoci tutti un bell’esame di coscienza e soprattutto rimbocchiamoci le maniche e siamo costruttivi, per una volta! E poi, caro Daniele, permettimi un’ultima osservazione... Proprio da te, orgoglioso simpatizzante di “sinistra” (e quindi teoricamente paladino delle categorie meno “abienti”), che io senta snobbare così tanto il denaro della tipologia di famiglia che secondo te sceglie di acquistare a rate....! Non mi sembra rispettoso fare distinzioni tra denaro proveniente da turisti di serie A e di serie B... Rimango con piacere a tua disposizione per approfondire l’argomento e per un dibattito costruttivo, se lo riterrai opportuno: sarò lieto di aggiornarti su tutte le novità di anni di lavoro di tante persone che credono in Alassio ed operano “dietro le quinte” con decisione ed entusiasmo. CRONACA DI ANDATE: MESE DI MARZO 2005 Chi vivrà, vedrà! In queste ultime settimane anche a noi ,cittadini di Andate, è giunto, non richiesto, il libretto dal titolo “Pensiamo alla salute”, edito dal Ministero della Salute, appunto, ma inviato ad ognuno di noi dal magico Premier in persona, con una sua cara, gentile, e per niente elettorale lettera di accompagnamento. Io non so che effetto abbia fatto a Voi quel libriccino; a me che, in precedenza ero stato definito, come elettore “medio”, e Voi ricordate da chi, “una persona che ha frequentato la seconda media”, beh, mi sono sentito trattato come se fossi uno che ha frequentato la terza elementare e si è dovuto fermare lì, non per disgrazie familiari, ma proprio per mancanza di attitudine allo studio e alla comprensione dell’ovvio. Ci sono infatti nel libretto, accanto a cose utili e ad altre trascurabili, alcune prelibatezze che vorrei commentare con Voi, miei cari lettori. Prendiamo, ad esempio pagina 32, alla terz’ultima riga: “I farmaci non possono combattere l’invecchiamento...” Sarà anche vero; ma me lo deve dire uno che della lotta all’invecchiamento ha fatto uno degli scopi principali della sua vita? Forse poteva essere più esplicito e dire: “I farmaci non possono combattere l’invecchiamento, ma se hai un po’ di soldi e ti fai fare un lifting qua, un trapiantino là, forse rie- sci a far credere agli altri che non sei invecchiato. Se no, se non hai soldi, o se devi spendere quelli che hai per sopravvivere... ciccia, rassegnati!”. Quello lì era un consiglio utile! Ma proseguiamo: stessa pagina, una riga sotto: “I farmaci... non possono garantire il rafforzamento della memoria”. Oh! Allora, caro Ministro della Salute, prenditela con le case farmaceutiche, che, con il permesso del Ministero, fanno un sacco di pubblicità ai farmaci che non solo garantiscono il rafforzamento, ma, spesso, anche il mantenimento e il ritorno della memoria. Ma andiamo avanti: a pagina 61 lo stesso ineffabile libretto mi da consigli preziosi, senza i quali io proprio non saprei come fare. Cito sempre letteralmente: “Prendere prima dei pasti - vuol dire prima di iniziare il pasto”. Grazie! Meno male che me lo hai detto, se no io avrei creduto, in buona fede che “prima dei pasti” volesse dire 5 o 6 giorni prima di iniziare il pasto! E poi, quale pasto? Grazie, Ministro, mi hai tolto dai fastidi. Grazie, Premier, grazie di tutto. Ma cambiamo decisamente argomento e veniamo alla nostra piccola, grande realtà andatina. Nel numero del 27 febbraio del giornale locale “Il millennio scorso” trovo un articolo in cui il Sindaco Megagalattico di Andate dichiara (non ho mai dubbi su quanto dichiarano i giornalisti, ma per non saper né leggere né scrivere, anche qui copio la frase tale e quale) “Cento milioni di euro per dare un volto nuovo alla città”. Che sono sempre quasi duecento miliardi di lire del vecchio conio, come direbbe Bonolis. E non sono bruscolini. Poi però continuando a leggere l’articolo, si evince che venti milioni di euro li spenderà il comune e ottanta li spenderanno “investitori privati”. Chi li guadagnerà non c’è scritto, anche se una mezza idea io incomincio a farmela. Ma non la dico certo a Voi, miei venticinque lettori distratti; in questo articolo ho deciso di esporre solo cifre dichiarate e acclarate, mica teorie. Per cui, chi vivrà, vedrà! Il mio consiglio, per vivere e vedere, è quello di leggere attentamente il libretto del Ministro, leggere due volte la lettera di accompagnamento del Premier, di prendere prima dei pasti le pillole che vanno prese prima, e dopo i pasti quelle che si devono prendere dopo, e sperare che sulle istruzioni non ci sia scritto “durante i pasti” se no sono cavoli amari (a pasto) e resistere tanto da poter vedere la nuova Andate “gruvierata” e forse anche tanto da incassare il capitale dei Tango Bond. Tanto il 2039 non è lontano. Luca Caravella Ti saluto caramente, Enrico Mantellassi Presidente Associazione Albergatori Alassio ••• Cena benefica Anche quest’anno si ripeterà la cena benefica organizzata da Piero Ottobelli e Max Quadrelli presso il ristorante del Diana Grand Hotel in favore del villaggio di bambini di S. Kizito in Ruanda. La data scelta è il 12 maggio. Durante la serata si svolgerà una grande lotteria, legata ai biglietti venduti per il galà. I premi, tutti splendidi, sono un gioiello della Gioielleria La Sfinge, un quadro della Galleria Berrino, un capo di abbigliamento del negozio Tezel, un premio offerto da Carosello Video Center, una cena per due al ristorante Tortuga di Andora. Si può contattare il numero 347 1175577 attivato proprio per fornire ogni informazione. Nuova Associazione “Alassio Donna” Statuto Art. 1 (denominazione) È costituita con sede in Alassio l’Associazione “Alassio Donna” Art. 2 (Scopo) La “buona salute” della nostra bella Alassio e di chi ci vive (residenti e turisti) Art. 3 (soci) Le modalità di iscrizione all’Associazione sono precisate nell’apposito regolamento. L’elenco dei soci è tenuto costantemente aggiornato a cura del Presidente in un apposito registro. Art. 4 (Finanziamento delle attività) L’associazione non ha scopo di lucro. Le entrate necessarie per la copertura delle spese inerenti alle varie attività provengono da: - quote associative annuali - eventuali altri contributi dei soci. - contributi di Società, Enti, persone fisiche ecc, che intendono sostenere l’attività. - Azioni promozionali ed ogni altra iniziativa consentita dalle leggi. Tali entrate sono rigorosamente elencate, anno per anno, in un apposito registro tenuto dal tesoriere, facente parte del Consiglio Direttivo ed eletto dallo stesso. Art. 5 (Organi dell’Associazione) Sono Organi dell’Associazione: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo, il Presidente. Art. 6 - (L’assemblea dei Soci) L’Assemblea dei Soci è l’organo sovrano dell’Associazione. Si riunisce su convocazione del Presidente o, nel caso di un suo impedimento, del Consiglio Direttivo. L’Assemblea dei Soci è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno il venti per cento dei Soci ed è sempre validamente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci intervenuti. Per informazioni rivolgersi ai numeri: 0182 645916 Cosso Caterina 0182 640928 Alessandra Aicardi 0182 640436 Rita Vitaloni Daniele La Corte risponde Carissimo Enrico Mantellassi, Sono soddisfatto del tuo intervento perché, finalmente, ad Alassio, fuori dalle quattro mura, si apre un dibattito. Mio compito è provocare per cercare di costruire attraverso il confronto e il dialogo. In tasca non ho tessere di partito e neppure ho mai ricoperto incarichi pubblici. Non ho mai fatto l’assessore al turismo e non sono, ovviamente, proprietario di alberghi. Non ho, pertanto, nessun interesse da difendere, nessuna poltrona (né di destra, né di centro, né di sinistra) da conquistare. Ho solo un grandissimo difetto: sono ancora innamorato della città in cui sono nato e vivo. Per questo continuerò a “pizzicarvi”. Con simpatia Causa le avverse previsioni meteomarine, si comunica che la cerimonia di inaugurazione dell’ampliamento del Porto Luca Ferrari di Alassio avrà luogo domenica 20 marzo p.v. alle ore 11,30 presso il vecchio molo di sottoflutto Il Sindaco di Alassio Arch. Marco Melgrati Programma ore 11,15 Accoglienza del complesso bandistico “Città di Alassio” ore 11,30 Alzabandiera Picchetto d’onore della CAPITANERIA DI PORTO ore 11,40 Saluto Presidente Soc. Marina di Alassio AVV. VINCENZO MAGLIONE ore 11,45 Saluto Sindaco di Alassio ARCH. MARCO MELGRATI ore 11,50 Saluto Presidente della Regione Liguria RAG. SANDRO BIASOTTI ore 11,55 Saluto Ministro dell’Attuazione del Programma di Governo ON. CLAUDIO SCAJOLA ore 12,00 Benedizione di MONS. GIORGIO BRANCALEONI, Vicario Generale Diocesi di Albenga-Imperia ore 12,05 Taglio del nastro daniele la corte “Barbari” anche ad Alassio… Incredibile! Sul piazzale del Santuario della Madonna della Guardia, lo scorso anno, gli Alassini hanno deciso di erigere un piccolo monumento, un cippo in memoria dei piccoli bimbi russi, vittime del massacro di Beslam. Bene, un pensiero encomiabile, ma da qualche giorno mani sacrileghe hanno “rubato” dalla stessa aiola del cippo giovani piante di Corbezzolo e di rosmarino. Incredibile, sì, ma vero! A.V.A. Il Presidente della Marina di Alassio Avv. Vincenzo Maglione Partenza Settimana Internazionale di Vela d’Altura IMS 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico Stazione F.S. dormitorio pubblico? Da qualche tempo mi capita di dover partire da Alassio prendendo i treni del mattino, e neanche tanto del mattino presto, ma ad esempio anche l’Intercity delle 7.30. Non posso fare a meno di denunciare uno spettacolo che attende i passeggeri al primo piano dell’edificio della stazione ferroviaria, quello dove si deve passare per andare al bar, Sul pianerottolo del primo piano spesso si trovano sdraiate a bivaccare dopo una evidente permanenza nella nottata alcune persone che, con ovvio rispetto, non definisco “barboni” ma solo “persone umane” (per cui credo che non si debbano offendere) che però non dovrebbero essere lì a dormire, né usare la stazione ferroviaria come loro abitazione privata, anche perché ovviamente il luogo è privo di servizi igienici essendo chiusi i gabinetti ufficiali della stazione e quindi immagino altre scomodità per i dormienti e mancanza di igiene generale per tutti. Non so chi deve provvedere all’ordine e all’uso corretto di un luogo pubblico, se le Forze dell’Ordine, i Vigili o il personale delle Ferrovie (assente in quelle ore). Non solo in un paese turistico, ma in qualsiasi luogo civile, una situazione del genere non è tollerabile. È appena ovvio che questi poveretti non dovranno mica essere arrestati o rimandati col foglio di via al loro paese d’origine; non è questo che chiedo. Ma la Comunità dovrebbe essere in grado di provvedere diversamente a casi simili, creando o usufruendo di strutture apposite di accoglienza. Ma così non può andare avanti. I nostri amministratori vogliono accogliere i turisti in maniera gradevole e piacente. Vengano a vedere come sono accolti al mattino nella stazione ferroviaria. E provvedano. Savona, 19 febbraio 2005 Percorrendo l’Aurelia e arrivati all’altezza del porto dopo l’ampia curva si ha il bellissimo e incantevole panorama del golfo di Alassio, e sulla destra vi è un grande cartello (chissà da quanti anni è lì?); guardatelo attentamente perché contiene una pubblicità (?) nascosta. Tutta la gente che abita ad Alassio o che possiede la seconda casa probabilmente questo cartello lo avrà notato tantissime volte dandogli un’occhiata veloce e relegandolo in un angolo della memoria e probabilmente quando avrà ricevuto le cartelle della Sestri Spa le avrà pagate a cuor leggero e questo perché? Provate ad analizzare attentamente il cartello e scoprite che cosa nasconde. La soluzione, per chi non l’avesse ancora trovata da solo, sarà rivelata nel prossimo numero. E poiché è stata aperta l’Aurelia bis vorrei proporre all’Amministrazione Comunale di mettere un uguale cartello all’altezza della rotatoria in modo che anche chi arriva da quella strada abbia ben presente il “messaggio segreto” del cartello. Grazie per avermi accolto nel Vostro bel Giornale. Lettera firmata Lettera Firmata in un susseguirsi continuo durante tutto l’anno, con un rallentamento durante la stagione invernale. In primavera danneggia tutte le parti verdi della pianta, prima i fiori, poi i frutti causando delle vistose deformazioni. La difesa si attua intervenendo in inverno con olio bianco oppure alla ripresa vegetativa con: Dicofol, addizionato con Tetradifon. Nelle coltivazioni di verdelliferi, si interviene a fine luglio, dopo la forzatura, con olio bianco in miscela con Dicofol o Dicofol + Tetradifon. P.S. Nelle foto reperite su un sito agricolo francese si possono vedere le “meraviglie” prodotte dagli acari anche su germogli, foglie e fiori del limone, veramente irriconoscibili, mentre sul sito dell’ Ortofrutticola di Albenga - viene riferito che lo stesso danneggia i pomodori e altri tipi di colture. Nuccio Pelle logia abbastanza diffusa al sud. Per ulteriori chiarimenti cercare su Google o altro motore di ricerca. Paolo Basso L’oracolo della Sibilla “Ascoltate o gente il volere del dio di Delo: Praticate la pietà, adempite i voti fatti agli dei, difendete con le armi la Patria, i genitori, i figli, le caste spose; respingete il nemico con la spada; soccorrete gli amici, curate gli sventurati, state dalla parte dei buoni e opponetevi agli impostori; castigate i delitti, arrestate gli scellerati, punite chi contamina il matrimonio con l’adulterio; guardatevi dai malvagi e non prestate troppa fede a nessuno”. (le lettere anonime non vengono pubblicate) P.S. Lo stesso inconveniente capitava fino a pochissimo tempo fa sotto il portico centralissimo di Alassio, davanti allo sportello di una nota Banca. Nessuno ha mai visto? Andava bene così? ••• Mi riferisco alla foto apparsa su «L’Alassino» appena arrivato, i limoni sono così deformati dall’acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni), è una pato- riceviamo e pubblichiamo Cartellonistica… alassina L’acaro delle… meraviglie Caro Alassino, mi riferisco alle foto di limoni pubblicati nell’ultima pagina del numero appena arrivato a casa. Premetto che non sono un fitopatologo né un entomologo, ma, avendo sostenuto una discussione con un turista lombardo che imputava la deformazione dei limoni ad un presunto inquinamento delle falde acquifere - mentre ricordavo mia nonna che mi diceva “e raiji di limui e deven sentì e campone” (le radici dei limoni devono sentire le campane) e pertanto non vanno tanto in profondità - avevo dato un’occhiata su Internet trovando quello che segue in una sottopagina del sito www.ilpolliceverde.it con tanto di foto: Parassiti che infestano gli agrumi Acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni) L’acaro delle meraviglie sverna all’interno delle gemme, in qualsiasi stadio di sviluppo. Compie diverse generazioni, Venerdì 18 Marzo 2005 Sembra il condensato di programmi dei vari partiti di oggi o degli ammonimenti del Papa; eppure questo era il pensiero filosofico di Fedro, schiavo di Augusto, vissuto nel primo secolo avanti Cristo, noto ai più come il favolista che scrisse la favola del lupo e dell’agnello o quella della volpe e l’uva. Il mio consiglio è di rileggere il libro delle favole di Fedro e rimeditarlo (lo trovate in libreria, edizioni Garzanti). Silvio Viglietti Emergenza Asia In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. In memoriam Giusto cent’anni sono trascorsi da quando un telegramma annuciava la scomparsa avvenuta a Fiesole del pittore Richard West. Era il 23 febbraio 1905. Gli Alassini in quel lontano giorno associarono il ricordo ancor vivo del disastroso terremoto che in quella precisa data aveva funestato la Riviera ponentina al ricordo reverente per il pittore inglese che aveva scelto la loro cittadina dipingendo con accanita passione le bellezze naturali, le caratteristiche ambientali e la panoramica esaltata dai colori della sua tavolozza e dal gioco delle luci che egli inseguiva con straordinario impegno. Richard Whateley West giunse per la prima volta in Alassio nel giugno del 1885 per trascorrervi da bagnante i mesi estivi. Scendendo dal treno aveva scoperto un luogo fatto a sua misura: un paese che ancora conservava la sua antica fisionomia, con l’abitato recinto di mura e bastioni, le strette vie dove l’uniformità delle abitazioni era interrotta dalla maestosità dei palazzi nobiliari, l’ampio respiro degli orti e degli uliveti che dalla spiaggia si estendevano fino ai piedi della collina. Un luogo tranquillo, dove il silenzio regnava sovrano, solo interrotto dal fischio del treno e dal suono delle campane. Le ultime golette e gli ultimi brigantini alla fonda nella rada attendevano il carico per brevi viaggi verso i porti liguri. Furono mesi felici, in cui alla passione per il mare West associava la scoperta della cam- suo dire, il più felice della sua vita. Il sole al suo nascere ebbe su West un estatico adoratore. Il crepuscolo di ogni stagione dell’anno cercò egli con l’ausilio dei colori di fissarlo sulla tela. Del mare egli fu un innamorato che al suo amplesso tangibile non mancava in ogni stagione, anche con temperature rigide. La giornata la trascorreva battendo la campagna col cavalletto a tracolla, la scatola dei colori, un seggiolino portatile, un bastone o un paracqua. Lunghe le soste negli uliveti, sui greppi, sui prati, nei boschi. Lunghe le attese per trovare una tonalità di luce confacente al quadro di insieme che voleva fissare sulla tela. Dal panorama agreste passa a quello marino, a quello ambientale, alla scena di costume locale, dipingendo con un assoluto impegno e disinvoltura ogni aspetto di una Alassio che si presentava ai suoi occhi di esteta e di artista infervorato quale prezioso patrimonio da ritrarre all’insidia del tempo alla dispersione dell’uomo. Questa sua missione di salvataggio di una Alassio ahimé miseramente scomparsa la rimembra una porzione dei suoi dipinti di cui la figlia Key faceva dono alla Comunità di Alassio e che sono custoditi nella Richard West Memorial Gallery, eretta dai suoi amici due anni dopo la sua morte nel 1907. Richard West, sposo felice e felicissimo padre, pittore soddisfatto del suo lavoro, dotato altresì di salute invidiabile, nel gennaio del 1905 si Ospedale di Kinniya - Sri Lanka Relazione manifestazione di solidarietà Nel pomeriggio della domenica del 6 febbraio u.s. si è tenuta in piazza G. Matteotti, una raccolta fondi a favore dell’ospedale di Kinniya - Sri lanka. Per aiutare la località dell’estremo oriente colpita dalla catastrofe dello tsunami del 26 dicembre 2004, un vasto gruppo di associazioni, enti, gruppi musicali, hanno dato vita ad un pomeriggio musicale con lo scopo di sensibilizzare la popolazione alassina. Residenti e turisti hanno cosi potuto aiutare la provincia di Savona, promotrice del progetto di ristrutturazione dell’ospedale di Kinniya in Sri lanka. Un generoso e proficuo aiuto è venuto da quanti hanno voluto aiutare le popolazioni colpite dal disastro. Con l’apporto della Pasticceria Balzola e della Panetteria “Il fornaio di Alassio” di Marchisio che hanno generosamente offerto i baci di Alassio e le bugie dati in omaggio a tutti coloro che hanno lasciato il loro contributo, la manifestazione ha avuto un vero successo di pubblico e di ricavato. Un pomeriggio di musica e volontariato in una piazza alassina con il risultato di aver potuto aiutare le popolazioni dell’estremo oriente così duramente colpite. La presenza sul palco allestito per l’occasione, del presidente della provincia di Savona dott. Marco Bertolotto e dell’assessore del Comune di Alassio dott.sa Loretta Zavaroni, ha dato alla manifestazione il giusto tocco di ufficialità. La musica è stata la protagonista del pomeriggio. Jazz, rock, cantautori italiani, musica caraibica; tutto questo si è ascoltato nel freddo pomeriggio di febbraio. A dare il loro contributo musicale i seguenti gruppi: Puerto libre, Gli amici di Django Rheinhardt, Born to drink, The Groomers. Con il comune di Alassio, Assessorato al volontariato, che ha dato il suo patrocinio alla manifestazione, hanno sostenuto l’iniziativa le seguenti associazioni ed enti: Circolo Arci Brixton – Alassio, Pro loco Laigueglia, Circolo Italia – Cuba “C. Cienfuegos” – Ceriale, Associazione Macaja - Cisano sul Neva, Punto d’incontro Italo Calvino – Loano, Associazione Nuova solidarietà - Finale Ligure, Social forum ponente savonese, Quelli di balla con i cinghiali, Associazione “Il tempo ritrovato” – Ceriale. Grazie al loro contributo ed a quello dei gruppi musicali che si sono esibiti sul palco, il pomeriggio è stato ricco di soddisfazioni che hanno fatto sopportare la temperatura di stagione. Circolo Arci Brixton Raccolta fondi - Emergenza Asia-Kinniya 04-02-2005 06-02-2005 06-02-2005 13-02-2005 Totale Concerto Gromeers – Circolo Arci Brixton Manifestazione in piazza Matteotti - Alassio Serata a Laigueglia Festa del tesseramento associazione Italia - Cuba 150,00 € 720,00 € 70,00 € 60,00 € 1000,00 € Edward Swinson: Ritratto di Richard W. West (1896). pagna circostante e delle vicine valli di Albenga e di Andora. Alla fine di agosto ripartiva per l’Inghilterra, portando nel cuore un ricordo struggente di Alassio. A poco a poco la dolce nostalgia divenne proposito di farvi definitivo ritorno, il che avvenne nel 1888 quando vi prese stabile dimora locando per abitazione e per studio un vecchio stabile situato sulla strada verso Laigueglia di proprietà dei signori Salada. Nel 1993 sposa a Bordighera la bella figlia di un pastore anglicano Gertrude Ellen Ragg. Da questa felice unione nascerà ad Alassio la figlia Kathlen, detta Key, la quale crescerà mescolata alle coetanee apprendendo i giochi e la parlata del luogo. Fu il suo soggiorno alassino il periodo, al reca a Firenze per motivi artistici, prendendo alloggio nella vicina Fiesole. Colpito da broncopolmonite fulminante cessa di vivere lontano dai suoi cari, il 23 febbraio, all’età di 57 anni. L’improvvisa scomparsa destò sincero rimpianto nell’ambito cittadino. Tutti conoscevano il pittore inglese che per la gentilezza, la bontà d’animo, la giovialità frutto del suo sottilissimo humor era circondato da affetto e stima. Bonariamente, per il suo vezzo di far roteare il bastone, gli era stato coniato il soprannome di girabastun. A distanza di un secolo dalla sua scomparsa terrena, Alassio lo ricorda con riconoscente gratitudine e ne fissa la memoria nel futuro. A.C. Venerdì 18 Marzo 2005 5 «L'ALASSINO» Rimme da noscia tèra Un’altra perdita per Alassio Rubrichetta mensile Un ricordo per... Con profondo rammarico del personale e dipendenti tutti, si informano gli utenti che la sede staccata E.N.E.L. di Via Diaz in Alassio, seppure da tempo già chiusa al pubblico quale Uffici ma ancora operante nel settore tecnico, in data 11/02/2005 ha terminato la sua attività spostandosi nella sede di Albenga. Quanto sopra per opportuna conoscenza. Parlammulu cuscì (Dialetto alassino) L’è prestu ditu, scrive in dialettu… U nu l’è miga façile cuscì. Besögna savé primma cuse dì pe stabilì, in sci-a fìn: “e me ghe mettu”! Pe i “versi” u t’abbesögna u barançìn, guai se ti porti o se t’arrivi primma… Quantu ai “parolle”, s’u te serve a rimma andò a çercole u ghe vö u lanternìn. Ndr L’A.V.A., al rammarico dei dipendenti E.N.E.L., unisce quello dell’Associazione anche credendo di farsi interprete della cittadinanza per questa ulteriore perdita nei servizi pubblici che potrebbe creare disagi non indifferenti all’utenza. Che pöi u ghe n’è çerte, che so mì ch’i te fan perde a faccia malamènte… Vagghela a fò accapì, a çerta gènte che u dialettu u và parlau cuscì spece ‘stu nosciu, ch’u sà de zenese e u l’è cumme e raviöre de cà mé: che fai nomma cu-a carne e sensa gé sarevan… turtellin… a-a bulugnese! Gianni Cruxe PARLIAMO COSÌ: Si fa presto a dire, scrivi in dialetto… / Non è mica facile / Bisogna saper prima cosa dire / per stabilire alfine “mi ci metto” // Per i “versi” ti serve il bilancino / guai se parti o se arrivi prima / In quanto alle “parole” e per la rima / a cercarle ci vuole il lanternino. // Che poi ce ne son certe, che so io / che ti fan sfigurare malamente / Ma come farlo capire, a certa gente / che il dialetto va parlato così // Spece il nostro, che sa di Genovese. / ed è come i ravioli di casa mia: / che fatti solo con carne e senza bietole (gé) / sarebbero…tortellini…alla bolognese! Unde e perché (Dialetto di Dolceacqua - IM) U l’astregu d’ina ciassa, pe raubba a gioia de catru figlioei chi raglia. U descu de tütti i dì, pe perleccasse u güstu de chi spartisce cun tü loche passa a vita. U bancu d’ina giaisja voeia, pe dighe a elu, in tu silensiu, che schigliéndu ti vai aanti. L’assetaú d’in fundu, pe lansate dederè e ügliae de chi,puresse, u t’amasseria. L’abrassu d’in amigu, pe fate capì che nu ti sia suru. E au cu suttan, a tua mente, recantu aciatau pe i mercanti de rén, sciitu rigugliusu pe i mercanti de bén, unde ti te poei scuntrà e giudicà. Franco Lorenzi DOVE E PERCHÉ: Il selciato di una piazza, / per cattura la gioia / di quattro ragazzini voccianti. / La tavola di tuti giorni, / per assaporare la fragranza / di chi divide con te / le portate della vita. / il banco di un chiesa deserta, per sussurare a Dio, / nel silenzio, che incespicando cammini. / La panca di una cantina, / per gettarti alle spalle / gli sguardi di chi ti disprezza. / L’abbraccio di un amico, per farti capire / che non sei solo. / ……. / Infine la tua mente, / eremo inespugnabile / per i venditori di nulla, / oasi ristoratrice / per i procacciatori di serenità, / per incontrarti / e giudicarti. Non par vero, papà Sembra solo ieri, invece sono trascorsi vent’anni! Il 19 marzo sarebbe stato il tuo compleanno e si sarebbe festeggiato anche il tuo onomastico. È stato invece un amaro addio e rassegnarsi ad una perdita così grande ha ancor oggi triste risonanza. Avevi dei grandi amori, la Famiglia, gli amici, le barche ed il mare. Quando volevo ottenere da te qualcosa ti chiamavo Zeppinotto e tu, felice, avevi già il metro nelle mani per poi farmi il mobile che desideravo. Non passava giorno che non mi parlassi di dignità e di giusti comportamenti. Ricordo che mi raccomandavi di non fare del male e piuttosto subirlo per avere sonni tranquilli. Ancor oggi faccio tesoro delle tue raccomandazioni anche se, con la modernità, tanti principi sono cambiati ed a volte gli onesti sono scambiati per imbecilli. Lasciamo da parte i rimpianti e porgiamo a tutti i Papà gli auguri più belli per una festa di serenità. Io, nel tuo ricordo auguro a tutti i ragazzi di avere un Padre come sei stato tu per me. Fernanda ••• Classi 1932-1933 - Leve di… Alassio Nuove considerazioni sull’ipotesi di costruzione di parcheggi interrati nella proprietà Istituto Salesiano di Alassio In un mio articolo pubblicato su L’Alassino di agosto 2004 avevo previsto che a seguito dei lavori in Piazza Partigiani si sarebbero verificate lesioni agli edifici circostanti. Ciò è puntualmente avvenuto e purtroppo gli assestamenti continueranno con progressivo peggioramento della situazione, pur avendo applicato ottime tecniche costruttive. Anche la costruzione del primo parcheggio sotterraneo dell’Istituto Salesiano ha determinato dissesti ai bassi fabbricati ai numeri civici 9-11-13 di via Don Bosco e quindi al lato opposto della strada, con formazione di crepe, disseccamento di un pozzo per l’intera durata dei lavori e lesioni più gravi al fabbricato, anch’esso di non grande altezza e comunque non ubicato in aderenza agli scavi, al civico 34. Tutti questi gravi effetti sono strettamente legati all’intervento che ha inciso sulla quota e sul regime della falda. Il futuro scavo, previsto sino alla profondità di circa m l0, avverrebbe all’interno di un’area già ampiamente edificata e contornato da alti palazzi costruiti in epoche diverse a partire dal XVI secolo (chiesa di Madonna degli Angeli), alla metà del XX. I suddetti edifici sono stati realizzati con tecniche diverse, dalla muratura in pietrame legata da malta di calce, al cemento armato. La profondità del piano d’appoggio delle fondazioni e la tipologia delle stesse è quasi totalmente non conosciuta. La zona è quindi fortemente a rischio e necessita di uno studio approfondito di ciascun edificio prima di avviare qualunque opera che interessi il sottosuolo. Quest’ultimo è costituito da materiali sciolti (sabbie eterometriche più o meno sabbiose con clasti poligenici di pezzatura sino a decimetrica) poggianti sul substrato roccioso, nella parte superiore molto alterato ed argillificato (cappellaccio), formato in prevalenza da argilliti. I materiali sciolti hanno uno spessore quasi ovunque maggiore di m l0 perciò l’intervento dovrebbe interessare solo questi ultimi, senza raggiungere la roccia alterata sottostante. È presente una continua ed abbondante falda freatica di cui non si conosce l’escursione di quota legata al ciclo stagionale. In ogni modo una parte significativa degli scavi avverrebbe in presenza d’acqua e l’introduzione dei nuovi corpi di fabbrica indurrebbe un’importante modificazione permanente al regime idrico sotterraneo della quale è necessario studiare gli effetti. Çampo Ravizza - Il Geologo estensore dello studio pone l’accento sulle seguenti problematiche, demandando a ulteriori approfondimenti la loro soluzione: “inserimento dell’opera nel sottosuolo di un ambito urbano edificato ed interferenza con le strutture delle fondazioni degli edifici esistenti nell’intorno; stratigrafia del sottosuolo, proprietà fisiche e meccaniche dei terreni che lo costituiscono, presenza e regime delle acque sotterranee; valutazione delle deformazioni che possono verificarsi nel terreno, come conseguenza della esecuzione dello scavo, che dovrà accogliere l’autorimessa interrata; previsione dei cedimenti e giudizio sulla loro ammissibilità riferiti ai limiti imposti dal comportamento statico e funzionale dei manufatti, verifica dell’ammissibilità dei cedimenti estesa ai manufatti adiacenti poiché a priori non si può escludere che lo scavo influirà sul comportamento statico e sulla funzionalità degli stessi”. È indispensabile che sia data una risposta alle problematiche così correttamente esposte Campi oratorio don Bosco - La relazione geologica-geotecnica non affronta alcuna di queste problematiche, non fornisce alcuna indicazione sugli effetti che la realizzazione dell’opera avrà sugli edifici esistenti, ma si limita ad attestare che le opere previste dal progetto sono fattibili. Quali saranno le conseguenze sugli alti edifici adiacenti? Vedi Regolamento Edilizio Art. 2 Comma 3 lettera p – per inciso tale studio non è competenza del geologo ma dell’ingegnere geotecnico e strutturista. Nello studio è preso in esame anche il rischio sismico (Alassio è stata di recente inserita nell’Elenco dei Comuni a Rischio Sismico), ma solo escludendo il pericolo di liquefacibilità dei suoi locali. Quali sarebbero le conseguenze sugli edifici vicini dall’esecuzione di uno scavo a tale profondità? È infatti noto che gli effetti negativi si ripercuotono anche lateralmente ad una distanza planimetrica. da verificare, probabilmente pari a circa tre volte la profondità dello scavo. E quali gli effetti di un terremoto su strutture già lesionate ed indebolite dagli scavi e dal mutato regime idrogeologico? Alle problematiche di natura geologica si aggiungono anche quelle derivanti dai vincoli per la presenza in aderenza dalla Chiesa della Madonna degli Angeli risalente al XVI secolo e dai platani ormai quasi centenari che dovrebbero essere abbattuti. Cosa ne pensa la Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria? Infine è da considerare l’impatto sulla viabilità: da un lato l’accesso sulla via Aurelia con un notevole carico di traffico, dall’altro su via Mameli che dovrebbe diventare a doppio senso almeno nel suo tratto iniziale mentre la sua larghezza non lo permette, poiché il lato destro (civici pari) è occupato dal passaggio pedonale zebrato che sostituisce al momento l’indispensabile marciapiede. Infatti, su di esso si affacciano direttamente portoni di edifici esistenti che possono ospitare bambini o portatori di handicap, che necessitano per legge di esser protetti dai rischi del traffico. Inoltre il passaggio pedonale rappresenta l’accesso diretto all’unico cavalcaferrovia, che permette di raggiungere a piedi l’ospedale, fra il sottopasso della stazione ed il ponte “dei prefummi”. La presenza dei fabbricati esistenti, la buona conservazione di beni architettonici e paesaggistici, nonché l’impatto sulla viabilità rendono irrealizzabile l’opera prevista. Augusto Giorcelli Prof. Di Geologia Applicata ed Idrogeologia Università di Sassari Fiocchi Rosa Il piccolo Jacopo annuncia con gioia la nascita della sorellina ASIA nata ad Imperia il 22-02-2005, per la felicità della mamma Stefania e del papà Luca Grillo. Al lieto evento partecipano i nonni Francesca, Aldo e Carlo, la bisnonna Benedetta unitamente allo zio Roberto. ••• Il 21 febbraio u.s. all’ospedale di Pietra Ligure è nata ROSSELLA Ferrandi per la gioia della mamma Valentina, del papà Marco e dei parenti tutti. LAUREA Si è laureato all’Università di Padova, in psicologia, l’alassino Gennaro Romagnoli, riportando la votazione di 110 e lode. Titolo della tesi: “Uno studio sul concetto di emozione nei ragazzi delle scuole medie inferiori”. Relatrice Wanda Lucia Zammuner. 6 «L'ALASSINO» Venerdì 18 Marzo 2005 FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA Alassio: bella anche nella neve! (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 37° - UNA “VEXATA QUAESTIO” L’ORIGINE DEL NOME In un recente studio curato ed interessante di toponomastica ligure da parte dell’illustre professor Fiorenzo Toso dell’Università di Genova, si parla ancora una volta dell’origine del nome “Alassio” e ci sorprende una nuova e originale interpretazione, che ci porta a fare, prima di parlarne, qualche breve considerazione di ordine generale. È risaputo che, fin dalle più remote antichità, luoghi, città e paesi, grandi e piccoli del mondo, per celebrare o nobilitare in modo adeguato le proprie origini, hanno cercato di solennizzare in qualche modo (con leggende, mitologie, storie, avventure o casualità) il proprio nome, spodestando impunemente dal loro “Eden” o dal loro piedestallo dei, maghi, eroi o avventurieri d’ogni sorta; e non solo le città più blasonate come Roma (per fare un solo esempio). Anche la nostra piccola patria, Alassio, ha scomodato, con risultati discutibili e spesso senza alcuna prova concreta, la leggenda del principe Aleramo e della bella Adelasia, di cui hanno parlato e scritto molti storici antichi e moderni, grandi e piccoli, famosi od oscuri, come Giancardi, Gandolfi, Battaglia, Lip, Gallo, Lehmann, Lietti ed altri. Alcuni di questi hanno tentato altre vie, toponomastiche o semantiche, leggendarie o storiche. Da Lamnium, località collinare ad Alamnium, mutatosi poi, in Alaxium o, attraverso varie modificazioni, Raxum, Raxi, Rasci, Araxum, Arascium, Alaxium. Ippolito Gallo ritiene che derivi da Tirasso o Tirazzo; il Gandolfi torna a parlare di un Aleramo profugo qui “cum Alaxia coniunx” e il Battaglia di Alaxia e si giunse persino a pensare (guardate sino a che punto) a un’origine saracena, dal fiume Arazze dell’Asia Minore! Ci fu chi pensò a un “Dove vai”? chiesto a chi dal colle abitato scendeva sulla piana, rispondendo: ”A basso”, donde “A raxo”, divenuto più tardi “ad rascem, arasce, Alassio...“ Anche D’Ovidio e Flecchia partono dal nome “axe”, asse (legno) per indicare un “cantiere” di barche, ad raxe, ad rasse, arasse, similmente a Pontedassio, Pornassio e, forse, Gares- MARIO FAZIO sio, per cui dall’espressione ad axem è diventato Arasci, Arasce, Alassio. Federico Lip accennò, non convinto, anche ad una radice diversa, da Ares (il dio Marte greco). Insomma cento ipotesi, ma Alaxio” (1303) e di un “Petrus de Arassium” (1376). E l’amico Gibba mi ricorda che già gli antichi Greci denominavano Talassion o Talasson un “posto di mare”. Non potrebbe venire di lì il nome del nostro paese? preferiamo tenerci stretti alla più antica tradizione, quella di una bellissima e bionda Tedesca che ha lasciato le brume nebbiose del Nord per seguire il suo innamorato, finché ha scoperto un luogo così fascinoso da Adelasia ha scoperto un luogo così fascinoso, da scambiarlo per un vero Eden. (DISEGNO DI GIBBA) quale potrebbe essere la più valida difficile dire. Ora, ecco la nuova “strada” tracciata dal prof. Fiorenzo Toso. Egli, partendo da uno studio del prof. Pfister Hubschmid, parla di “alastra” o “arastra”, ginestra spinosa frequente da epoche immemorabili nella Liguria Occidentale e da essa, attraverso la consueta rotacizzazione della lettera l in r, arastra, arascia. Nino Lamboglia (1933), P. Caprini (1981), G. Petracco Siccardi preferiscono risalire ad Adelasia o Adalascia, ma la forma dialettale Arasce presenta una fricativa palatale sorda che è incompatibile col nome Adelasia. Sta di fatto che già nei secoli XIII e XIV si parlava di un “Albertus de Alascio” (1236) o “de Alasio” (1291) e del territorio “de Ma torniamo a Toso e ad Alastra. Nel Ponente ligure spesso la forma “astra” si mutò in “ascia” (es. nostru e vostru in nosciu e vosciu, mostrare in “musciò”). Nello stesso modo “Alastra” divenne facilmente Alascia e poi Arasce. Forse (conclude lo studioso ligure) gli Alassini saranno tristi al pensiero che non fu la bella principessa Adelasia a dare il nome al loro paese, ma “si consolino perché il nome della loro città deriva pur sempre da un etimo floreale di sapore poetico e sicuramente evocativo della bellezza e del fascino irripetibile dell’ambiente rivierasco” Accogliamo anche questa ipotesi,ringraziando l’eminente studioso, ma, se lui ce lo permette, leggenda per leggenda, Gatti… quasi famosi sul Muretto Parlare di un caro amico è per me estremamente penoso e triste anche se è già trascorso un anno dalla sua scomparsa. Costringermi a dire di lui è come vedermelo sottrarre ancora una volta, mentre assurdamente continuo a credere e inconsciamente a sperare, che sia rimasto all’altro capo del telefono per le nostre lunghe e allegre ed ingenue chiacchierate, o fermo in attesa di un incontro, seduto tra i rigogliosi cespi di ginestra, lo spigo violetto e i pini della sua bella casa, lassù sull’alta collina di Peano. scambiarlo per un vero Eden, per un Paradiso e l’amò tanto da dargli anche il suo nome. E non importa più di tanto se il suo amante e marito era un teutonico, un Tedesco, un “crucchetto” qualunque. Col tempo le ideali sorelle della sorprendente nordica principessa sono tornate a cercare da noi il sole e il mare e il sorriso di una natura impareggiabile e qui hanno trovato anche un bel “principe”, anche se non aveva il sangue blu come Aleramo e se non era un formidabile condottiero del Nord, ma solo un bagnino o uno studente, un professionista o un commerciante... Tutto bene, ma qui con lui e con la felicità! E non possiamo dar loro torto, altro che arastra e ginestra! …e si noti bene… nevicata quasi… primaverile del 3 marzo 2005. Nozze d’oro In occasione della festa del 14 febbraio u.s., è stata applicata sul “Muretto” vicino agli “Innamorati di Peynet” una piastrella con due gattini, realizzati dalla signora Graziella Frignani, dipendente comunale con l’hobby della ceramica. L’A.V.A. si complimenta con la signora Graziella augurandole un meritato successo. Di lui, della sua cultura ,della sua professionalità, del suo invidiabile modo di essere hanno parlato in tanti. Io lo voglio ricordare così, in tutta semplicità come un grandissimo e fraterno amico di cui ancora con infinita amarezza stento a riconoscere l’estinzione. Gibba Fiocco Azzurro Il 22 gennaio u.s. è nato Pietro Quartarolo. Festa grande di mamma Alessandra e di papà Gianfranco, della nonna Lina, zio Giorgio e parenti… E, “dulcis in fundo” gioia inesprimibile in casa dei nonni materni Mariuccia e Gianni Mantello, nostro Socio carissimo e auguri vivissimi dai moltissimi amici A.V.A. I Signori MARGERITA e ANTONIO BRUNENGO hanno festeggiato “in casa” nella grande pasticceria del genero, Pasquale Balzola e della Sig. Marisa, (dopo le funzioni religiose) le loro nozze d’oro, attorniati da famigliari e amici esultanti. Anche l’A.V.A. si unisce, con l’augurio per gli “sposi d’oro” di molti altri anni di serenità e di bene. LAUREA Il giorno 10 febbraio ha sostenuto presso la Facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università di Torino la signorina Letizia Vio di Villanova d’Albenga, la tesi di laurea: La città di Alassio nella letteratura inglese. Relatore: Donatella Abbate Badin. Controrelatore: Pietro Deandrea. Al Vio in questa sua tesi poneva nel dovuto risalto due significativi elementi che interessano la nostra storia. La conoscenza di Alassio da parte del poeta inglese Giorgio Byron, il quale trovandosi a Genova, si recò appositamente in regione Monti e precisamente nella diruta ex chiesa parrocchiale di Sant’Anna a praticarvi scavi alla ricerca di un presunto tesoro sepoltovi. Essendo l’anglo poeta un maniaco della caccia ai tesori. L’altro di aver dedicato un vero studio alla figura di spicco della letteratura anglosudafricana Olive Schreiner, ospite in Alassio per due inverni consecutivi dove il suo sensibile e sensitivo animo aveva saputo cogliere gli arcani segreti del suo panorama e nei ruderi della vetusta chiesetta di Santa Croce la sua più bella allegoria, divulgando il nome di Alassio e dell’impareggiabile suo promontorio. L’accurata indagine interpretativa della Vio segna decisamente un passo avanti del progetto di dedicare all’illustre scrittirce la panoramica terrazza di Santa Croce. Alla neo laureata le più sincere felicitazioni dell’A.V.A.; accompagnati dagli auguri più fervidi per un proficuo futuro di realizzazioni. Venerdì 18 Marzo 2005 7 «L'ALASSINO» La parola alle immagini Centenario del Rotary Il Rotary Club Alassio, alla presenza del Sindaco, arch. Marco Melgrati, e delle Autorità cittadine, ha scoperto il giorno 22 febbraio una piastrella sul “muretto” per commemorare i cento anni della fondazione del Rotary Internazionale. di Mimmo Ottonello popoli per il raggiungimento della pace universale e della concordia umana e civile; il Servizio come disponibilità ad offrire la propria opera a favore dei bisognosi. In tale contesto, il Rotary può vantare l’effettuazione di una campa- Foto 1 e 2: Area Ex Mattatoio: al di là del pubblico denaro buttato al vento per un’opera che versa in queste condizioni, al di là di quanto “a breve” (!) sorgerà di faraonico e maestoso in quest’area, non si potrebbe almeno lenire l’impressione di trascuratezza e abbandono, facendo un po’ di pulizia? Sindaco Arch. Marco Melgrati, Dott. F. Squarciafichi (PDG), Dott. F. Falchero, pres. R.C. Alassio, Ing. A. Baiardo, Claudio Gavaldo, Mario Berrino. L’organizzazione rotariana, nata cento anni orsono, si è rapidamente affermata nel mondo per la sua opera umanitaria al servizio delle categorie più deboli e per le sue alte finalità sociali. La ragione della sua enorme diffusione internazionale è dovuta essenzialmente alla semplicità della sua dottrina che si basa su tre principi fondamentali: l’Etica come condotta morale e professionale dei Soci; l’Amicizia intesa come legame interpersonale e come armonia fra i Foto 3: Per ora la piazza di Loreto è abbellita da questa magnifica buca, altro “piccolo” segno di quanto siano durevoli i lavori pubblici (quelli che si fanno…). Foto 5: A ottobre ci hanno detto che “A breve” (!) piazza Airaldi Durante avrebbe cambiato faccia. La Stampa del 28 febbraio riportava la stessa notizia, in relazione alle opere pubbliche previste in bilancio; ma ormai la stagione è alle porte e tutto resterà come prima. “A breve”, però cambierà tutto… Un grande filtro contro l’inquinamento Su gentile concessione del «Secolo XIX» pubblichiamo un interessante articolo apparso sul quotidiano ligure il 6 febbraio scorso. Ringraziamo la direzione del giornale e l’autore del pezzo, Federico Mereta, medico e giornalista che con il suo lavoro è riuscito a mettere in risalto un tema di indubbia importanza anche per la nostra città, per il nostro mare, per il nostro litorale. Foto 4: Da anni ci dicono che “A breve” sarà costruito il campetto di calcio in regione Loreto; La Stampa del 28 febbraio u.s. riportava ancora la stessa notizia; ma un altro anno è passato e tutto è ancora come prima. “A breve”, però, tutto cambierà… Foto 6: Non si può far niente per impedire che il centro storico di Moglio rimanga (com’è ora) un parcheggio per scooter? Ce ne sono di più in paese che lungo la strada provinciale… Ma forse le “emergenze” sono altre… (“Il Secolo XIX” 6-2-2005 – pag. 9) Contro l’inquinamento Un grande filtro che pulisce il mare Rapallo. È una specie di grande “gabbia”, che misura quattro metri per tre ed è alta due. È sistemata a quasi quaranta metri di profondità. Solo che il suo scopo non è quello di intrappolare animali, ma piuttosto di “ripulire” le acque che finiscono in mare, al punto di creare una “bioconversione” pulita che addirittura richiama ricciole ed altri pesci. È questo l’identikit del Muds, sistema per il trattamento di acque reflue di origine urbana che da tempo “opera” come prototipo nel mare di Rapallo e lavora a pieno ritmo anche di fronte alla costiera amalfitana. Ora però il Muds, brevettato da Cnr e Comune di Rapallo e che ha come “inventori” Riccardo Cattaneo-Vietti, Umberto Benfatti e Carlo Cerrano dell’Università di Genova, Giorgio Bavestrello del Politecnico delle Marche e Marco Giovine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, continua ad essere studiato presso il Centro di Biotecnologie (Cba) di Genova e si “prepara” ad essere esportato anche fuori del nostro Paese. Sono in corso trattative con enti locali dell’Italia centrale e meridionale per l’installazione di impianti analoghi a quello rapallese, mentre sul fronte internazionale ci sono contatti per lo sviluppo dell’impianto alle isole Canarie, in Croazia ed in alcune basi militari della marina greca nell’Egeo. Insomma, il frutto della ricerca genovese potrebbe aiutare a mantenere pulito il mare con un sistema filtrante posto all’uscita degli scolmatori o delle condotte a mare degli impianti di depurazione. Il motivo? L’acqua sporca dolce è meno densa dell’acqua di mare, e quindi mescolandosi ad essa tende a salire verso l’alto. La struttura è ancorata sul fondo del mare ed ha la forma di una grande gabbia che si trova di fronte agli sbocchi delle fogne. L’acqua dolce “sporca” per la sua composizione sale verso l’alto, quindi durante la sua lenta ascesa il Muds opera come un filtro depuratore con componenti naturali. Un supporto fatto di spugne sintetiche, sfere e strutture flottanti accresce la superficie di contatto e vicino ad esso ci sono spugne naturali e mitili che filtrano i batteri e il materiale organico. Non solo. Il depuratore impiega anche strumenti “naturali”, sotto forma di batteri, protozoi o alghe unicellulari. In pratica con il Muds la natura si allea all’uomo per mantenere pulite le acque marine in un cocktail di azioni positive. La struttura tecnologica infatti blocca i reflui, mentre gli organismi viventi si sviluppano e traggono energia per la crescita e lo sviluppo dalla sostanza organica, con calo di produzione di fanghi e di gas maleodoranti. E proprio la presenza di questa sorta di “habitat” naturale creato dallo strumento fa si che la zona, almeno in base alle osservazioni fino ad ora raccolte, accolga una fauna rigogliosa. Federico Mereta Ndr - Ringraziamo il lettore signor Francesco Trazzi per la segnalazione. gna antipolio che ha consentito di vaccinare milioni di bambini nel mondo e di considerare questa piaga pressoché debellata. In sintesi cento anni spesi bene col proponimento di spendere sempre meglio i prossimi per affrontare le sfide che lo attendono. Per l’occasione si ringraziano le Autorità civili e militari intervenute, i rappresentanti delle Associazioni cittadine ed in particolare tutta l’Amministrazione Comunale. L’Addetto Stampa Più che una promessa per lo sport alassino Ancora buoni risultati ai «Campionati Nazionali Assoluti» di Atletica leggera, svoltisi recentemente ad Ancona per l’ostacolista Emanuele Abate, allenato da Pietro Astengo, già tecnico dell’olimpionico Ezio Madonia. L’atleta alassino, dopo la convocazione per rappresentare l’Italia ai «Campionati Mondiali Juniores» dell’estate scorsa, ha ottenuto un brillante primo posto tra gli Italiani al Meeting Internazionale Indoor di Genova (svoltosi nel febbraio scorso), durante il quale ha, peraltro, stabilito il nuovo record ligure nei 60 m ad ostacoli. Il nostro giovane atleta (alassino da cento generazioni e non albenganese come spesso si legge in qualche quotidiano “di parte”) punta ora ad un nuovo prestigioso risultato: la convocazione quasi certa ai «Campionati Europei Promesse» che si svolgeranno la prossima estate in Germania. E dunque, da parte di chi ti segue da vicino e, perché no? da tutti gli Alassini, un «IN BOCCA AL LUPO!», caro Manuel. Alassio attende per applaudirti. Abate Mario - campionati Italiani individuali e giovanili e promesse indoor. Il Fiat 500 Club Italia “invade” il Giappone L’annuale collaborazione tra il coordinamento giapponese e il Club di Garlenda dà buoni frutti. L’ultima notizia, in ordine di tempo, riferita a questa amicizia tra Italia e Giappone è quella della partecipazione dei rappresentanti del Sol Levante a “Festival Italiano”, il culmine di un percorso disegnato dal gruppo editoriale Yomiuri per celebrare i 50 anni della stipula del trattato culturale tra Italia e Giappone. Allestito presso il Tokyo Dome (stadio coperto di Tokyo) dal 9 al 22 gennaio su un’area di 13 mila metri quadrati, il “Festival Italiano” ha visto la partecipazione di 300.000 visitatori. Un numero davvero impressionante. Presenti alla kermesse, oltre agli stand delle varie regioni d’Italia anche il Fiat 500 Club Italia e il Museo della 500 in Giappone. È stata l’occasione per il coordinamento nipponico di farsi conoscere e apprezzare. Nello stand era presente una piccola 500, ammirata dai visitatori che hanno affollato lo spazio espositivo, attirati più dalla bicilindrica che dalla “cugina”, la splendida Ferrari di Schumacher. Possiamo perciò ri- badire che la Fiat 500 è un altro mito italiano che non conosce tempo, che ha travalicato i confini nazionali arrivando nel paese della tecnologia più sofisticata qual è il Giappone. Qui i soci sono oltre 2 mila e la passione per la piccola vetturetta cresce sempre più. Fiduciario è il signor Seiro Itoh, coadiuvato da altri collaboratori, mentre in Italia, a Genova per la precisione, è presente il Fiduciario italiano per il Giappone, il signor Andrea Fortunato, che per l’occasione è volato nel paese del Sol Levante. Un apprezzamento per quanto viene fatto dagli appassionati cinquecentisti nipponici, è stato espresso anche dalla principessa reale Takamado, presente all’inaugurazione del “Festival Italiano”. Questo sprona ancora di più i soci giapponesi a continuare nella diffusione dell’amore per questa piccola vetturetta che ha fatto la storia, in Italia, ma non solo. Per informazioni Fiat 500 Club Italia 0182 580592 Barbara Testa – ufficio stampa 339 5095492 8 «L'ALASSINO» Venerdì 18 Marzo 2005 Festa di San Valentino al “Muretto” I PREMIATI Anche quest’anno ha avuto un grande successo di pubblico e notevoli echi sui giornali nazionali la Festa di San Valentino svoltasi il 14 febbraio u.s. sul Muretto di Alassio. La Giuria ha esaminato e valutato le numerosissime lettere d’amore giunte anche quest’anno al Concorso ideato dal Patron del Muretto Mario Berrino ed ha assegnato i seguenti premi: 1° Premio: “La più bella lettera d’amore” a Loredana Polli (Alassio); secondo premio a Ada Paonessa (Celle Ligure); terzo premio ad Adele Rabolini (Lodi). La Giuria ha deciso inoltre di assegnare i seguenti riconoscimenti: Premio speciale “Una vita per la poesia” alla poetessa Laura Scarfò (Sassello) per l’alta MIO E R 1° P qualità di tutta la sua produzione poetica tesa ad indagare psicologicamente i motivi più profondi del sentimento amoroso. Il premio speciale “Amici del Muretto” è andato a Giancarlo Belloni (Codogno) e a Raoul Mariani (Milano) per aver partecipato a tutte le edizioni del Concorso con opere poetiche di grande livello. Il premio speciale “Poeti del futuro” è andato alla giovanissima Francesca Paoletti (Alassio) studentessa della scuola media. La giuria ha inoltre deliberato di segnalare, fra le moltissime lettere pervenute, le opere dei seguenti concorrenti, valutate positivamente per la loro notevole validità contenutistica e formale: Simonetta Autuori, Sonia Cappello, Acqua Luise Daiana, Tommaso Gatto, Gianna Gosti, Silvana Lauri, Emma Maggi, Maria Marinelli, Alessandro Morro, Mary Mosso, Ambra Oberti, Valentina Orso, Miriam Pettoruso, Lorena Rossi, Luca Soattin, Giampietro Tilli. Durante la manifestazione, svoltasi sul Muretto, presentata brillantemente dal prof. Andrea Gallea e accompagnata dalle canzoni del trio “ufficiale” del Muretto, le Romantos (Rosanna Mainieri, Marina Ferrari, Simonetta Mauti) con la chitarra di Dino Ferrari, il patron del Muretto Mario Berrino ha voluto che fosse posto sul Muretto stesso uno splendido bassorilievo, scolpito dalla ditta Pezzolo di Alassio. su cui è riprodotta l’immagine di Emanuele Lotta “U Pignurin”, figura indimenticabile di un grande pescatore alassino, simbolo di un tempo passato ma presente nella memoria e nel cuore degli alassini. Mario Berrino stesso ricorda, in uno scritto posto a base del bassorilievo, l’incontro fra il pescatore alassino e lo scrittore Hemingway, spiegando cos’è il perché della posa nel luogo dove Alassio ricorda le glorie di un grande passato turistico e pone le premesse di un sicuro avvenire. I vincitori del Concorso poetico sono stati premiati dall’assessore alla Cultura dott.sa Monica Zioni. È seguito un sontuoso rinfresco offerto a tutti i numerosissimi spettatori della manifestazione. Loredana Polli Ada Paonessa Perché oggi Dimmelo quando sarai felice, perché oggi è solo la mia felicità che ti conforta, che ti allieta. Dimmelo quando saprai amare perché oggi è solo il mio amore che ti riscalda che ti insegue… Dimmelo quando mi vorrai, (se mi vorrai) perché oggi è solo il mio sogno che ti avvolge di tenerezze mentre attendo… Adele Rabollini Costa Lupara Spa Gli argini del passato sono appesi ai tuoi; Come d’argilla le mie mani Sospese nel nulla, ti plasmeranno D’un tratto Appendo i miei pensieri ai tuoi E Così Risiedo nel vento, nei suoi respiri per raggiungerti Il desiderio E’ espresso nel bagliore del tuo “velocemente” così come due impronte rimarranno eterni su questa terra e nel cielo PREMIO SPECIALE “UNA VITA PER LA POESIA” Desidero amarti Desidero amarti di un amore puro e intenso. Desidero ritrovarti poi come acqua di sorgente Fresca e pura dopo ore di arsura. Desidero te perché tu sei in me e sei il sogno che aspettavo Desidero invecchiare con te e aspettarti in un’altra vita Laura Scarfò PREMIO SPECIALE “AMICI DEL MURETTO” Il sorriso innocente Il sorriso innocente sul tuo viso Mi attrae, come l’onda del mare È attratta dalla riva. La tua figura spumeggiante È la brezza dei miei desideri Il vento delle mie emozioni, I miei pensieri volano sempre Nel cielo azzurro della giovinezza. I tuoi baci sono i fiori più dolci Sbocciati nel giardino del tuo amore. Lascia che i miei occhi godano della tua Immagine alla luce del sole E che il mio sogno si realizzi Anche prima che si accendano le stelle. Giancarlo Belloni Società Cooperativa per Azioni Spett. Redazione de ”L’ALASSINO” Venerdì 11 c.m. abbiamo presentato all’Amministrazione Comunale Alassina e ai rappresentanti della stampa locale, il progetto di fattibilità dell’iniziativa in edilizia convenzionata proposta dalla nostra società. In un’area di circa 34.000 metri quadrati, da noi già acquisita in regione Costa Lupara, abbiamo previsto la costruzione di un minimo di sessanta abitazioni per cittadini residenti nel nostro territorio. L’insediamento, così come prescritto dall’Amministrazione Comunale alassina, dovrà riprodurre la tipologia di costruzione e lo sviluppo urbanistico di un tipico borgo ligure. Grande attenzione sarà dedicata alla conservazione del verde esistente, caratterizzato da alberi e arbusti di notevole pregio. Non sarà pertanto un quartiere dormitorio ma una vera e propria borgata, con piazzette e centri di aggregazione. Non mancheranno impianti sportivi (campi da calcetto e bocciofila) e una serie di percorsi pedonali confluenti in un panorami- colpito, che, se pur vecchio come il cucco, si ergeva ancora maestoso proprio all’inizio della scursa che attraversava la piantagione da un estremo all’altro e nella cui folta chioma trovavano conforto, specialmente la notte, decine e decine di petulanti passeri e che, ad ogni stagione, dava ancora eccezionali raccolti. Quell’ulivo era una pianta di cui tutti ammiravano la bellezza senza peraltro conoscerne l’origine. Quello che importava tuttavia era che lui fosse ancora lì forte e vegeto. Un boato fortissimo seguito da un terribile schianto avvertito sino dentro all’intrico dei carruggi mentre l’albero crollava tra lo sfarfallio di luccicanti fiammelle, di saltellanti scintille che si disperdevano quasi subito nell’erba alta in mezzo a un denso vapore. Lo stesso giorno sul tardi, a dispetto del fango appiccicoso e molesto che inzaccherava le scarpe, una processione di cittadini si era mossa per vedere, curiosare e, perché no? mugugnare. Anche “pré” Angerettu con la papalina sulla nuca era salito a fatica attraverso il ponte dei prefummi ed ora batteva sconsolato il suo bastoncino dal pomo argentato sul tron- verso l’alto i pini mediterranei, i sorbi, i ginepri, i corbezzoli, le roveri e i castagni. Una folta e piacevole vegetazione quindi anche se poi erano gli ulivi a farla da padroni, talvolta essi erano tanto fitti da creare piccoli boschi dove il sole sembrava penetrare a stento mentre sul sottostante terreno l’“erbetta” cresceva in abbondanza... l’erbetta, ossia il muschio. Molti di quegli alberi erano sicuramente ultracentenari, tanti poi quelli che si avvicinavano ormai al secolo! Qua e là prosperavano i gumbi, i frantoi per la spremitura e la vendita dell’olio. Si diceva che la maggior parte degli Alassini avrebbero dato pure un braccio per possedere almeno un paio di fasce con quattro piante d’olivo per potersi fare il proprio oeriu! Gli anni sono passati e quel grande uliveto è scomparso; ville, tante ville, signorili e non, sono sorte là dove erano i begli alberi. Gettate di cemento infine hanno tolto ogni velleità ai tanti virgulti che dai ceppi mozzi delle radici rimaste tentavano ancora prepotentemente di farsi strada verso il sole... Gli argini del passato T’amo Ti guardo mentre dormi sul divano Poso una mano sulla tua E il mio cuore parla. Tu sei per me l’amore, la bellezza Sei la fiducia in me stessa e il mio domani. Tu non dici mai di amarmi, ma io so che il tuo È un amore sincero, unico, immenso. Lo esprimono i tuoi occhi, i tuoi riguardi Tutto in te è amore Per me, per nostra figlia e il mondo intero. Sfioro la tua fronte con un bacio E sommessamente dico. T’amo. 3° co semi carbonizzato per tornarsene poi in canonica con un magone grande così! Naturalmente anche il Sindaco con un paio di assessori e il Farmacista non si erano sottratti alla doverosa visita. In quel tempo la vegetazione fitta e rigogliosa si distribuiva così: ai piedi della collina c’erano i sempreverdi aranci, limoni, allori, mimose, gelsomini; a mezza costa tutta una serie di uliveti ed infine L. C. Laura Scarfò MIO PRE Mi ricordo ancora quand’ero ragazzo, che i nonni mi raccontavano spesso che molti anni prima, al termine di un violento acquazzone che, per tutta una notte, quasi senza interruzione, aveva flagellato il borgo, un fulmine di inaudita potenza si fosse abbattuto sul più grosso e contorto ulivo facente parte dell’esteso uliveto a nord della cittadina proprio ai piedi della collina. Un albero, quello PREMIO SPECIALE “UNA VITA PER LA POESIA” Amore mio, tu sei acqua. Ti afferro, tenendoti stretto nel pugno, illudendomi per un battito d’ali, d’averti tutto per me. Mi dai il dolce tormento di un’immersione, che mi lascerà solo gocce brucianti sulla pelle. Lasciati accostare dalle mie labbra arse di sete, per donarmi un sollievo simile alla gioia di essere viva. Tu sei acqua per me. Un lago calmo in cui approdare dopo aver navigato nella tempesta della vita. Un fiume intricato che percorro con una curiosità sempre nuova. Un mare agitato che si placa sotto un raggio di sole. Una pioggia di primavera che riesce a far rifiorire il deserto di certe giornate. E come acqua, troverai sempre una via per alimentare la sorgente eterna del mio, del nostro amore. IO EM R P 2° L’uliveto co “belvedere” su tutta la baia del sole. La nostra iniziativa, la prima dopo le costruzioni nella zona di Loreto ad opera delle cooperative dei primi anni ’80, si propone di offrire uno sfogo abitativo a chi vive e opera nel nostro territorio e non può accedere al libero mercato immobiliare, in quanto si troverebbe in competizione con i tantissimi estimatori della costa ligure che, affascinati dalla nostra città, non esitano ad offrire cifre iperboliche per aggiudicarsi un alloggio. L’Amministrazione Comunale, conscia del problema abitativo che attanaglia moltissimi nostri concittadini, ha preso atto con entusiasmo della nostra proposta e provvederà a suggerire le eventuali variazioni per facilitare l’iter burocratico che vedrà coinvolti il Consiglio Comunale alassino e le preposte ripartizioni urbanistiche e ambientali della Provincia e della Regione. Se tutto procederà per il meglio, per fine anno speriamo di ottenere la necessaria concessione edilizia che ci permetterà di far partecipare all’iniziativa gran parte delle centi- naia di famiglie che in questi giorni ci hanno contattato per informazioni, confermando la profonda crisi abitativa che travaglia i nostri concittadini. Ricordiamo che l’iniziativa è destinata esclusivamente a chi è resi- dente nel nostro territorio, e non possiede immobili adeguati alle proprie esigenze abitative. Roberto SOCCO (Presidente Cooperativa Costa Lupara S.p.a.) Vincenzo Moirano Business aviations: il Panero sta crescendo Dieci movimenti aerei di business aviation in arrivo al Clemente Panero nella sola giornata di ieri. Tre Ministri atterrati al Panero nel primo pomeriggio sempre di mercoledì a bordo di un Falcon 50 dell’Aeronautica Militare. Il Ministro Claudio Scajola arrivato invece nella mattinata. Una giornata intensa, quella di ieri per lo scalo villanovese, con personalità dirette verso Sanremo, non solo per assistere alla kermesse canora. I tre Ministri, Maurizio Gasparri (Telecomunicazioni), Lucio Stanca (Innovazione e Tecnologie), Giuliano Urbani (Attività Culturali) sono arrivati in Liguria per firmare il “Patto di Sanremo” nato per tutelare i diritti on-line, a cominciare dalla lotta al fenomeno sempre più diffuso della pirateria musicale. Grazie allo slancio che lo scalo villanovese sta prendendo proprio durante il Festival di Sanremo, ci sono buone prospettive anche per il futuro della business aviation, ossia per i voli in aerotaxi. La funzionalità del Panero, la snellezza delle pratiche burocratiche sono, ancora una volta, i punti di forza dello scalo. AEROPORTO CLEMENTE PANERO - 0182/582033 – 582924 (entrambi anche fax) [email protected] REGIONE LIGURIA Dipartimento Ambiente Edilizia e Lavori Pubblici Servizio Edilizia Si porta a conoscenza di codesto Comune che la Regione Liguria, con il decreto del Direttore del Dipartimento tutela dell’ambiente ed edilizia n° 760 del 23 dicembre 2004 (pubblicata sul B.U.R. n°2 parte II del 12 gennaio 2005), ha approvato la lista di ripartizione tra i Comuni liguri dei fondi disponibili relativi ai contributi per il sostegno alle locazioni (annualità 2003/2004). Il Servizio Ragioneria della Regione Liguria, autorizzato a provvedere all’effettiva erogazione della quota spettante da corrispondere successivamente ai richiedenti inseriti nelle graduatorie comunali, emetterà entro il corrente mese di febbraio un mandato per complessivi euro 78.330,06 a favore del Comune Alassio. Distinti saluti. Il Funzionario Dott. Carlo Lepore Venerdì 18 Marzo 2005 9 «L'ALASSINO» Promosso il nuovo stadio Si è svolta stamani presso gli Uffici della Provincia di Savona, la Conferenza dei Servizi conclusiva per l’espressione dei pareri sul progetto preliminare relativo alla realizzazione del parcheggio pluripiano interrato sotto il campo sportivo comunale di Alassio. Accanto al Sindaco di Alassio, Arch. Marco Melgrati, rappresentanti della Provincia di Savona, rappresentanti delle due aziende propositrici del progetto: l’italiana Cetti S.p.A. e la belga Besix Italian Branch e i progettisti: Ing Emilio solvere a costo zero per l’Amministrazione questi importanti problemi.” Attualmente il campo misura 105 x 60 è dotato di tribune per 1800 posti (agibili poco più di un centinaio) su un lato, e sull’altro di 260 posti (inagibili). I posti auto sono invece solo 66 a fronte di una normativa per gli impianti sportivi che prevede un parcheggio ogni tre utenti. Il nuovo progetto prevede la realizzazione di 266 box, 133 posti auto in vendita e 171 unità a rotazio- Brovelli, Ing. Giancarlo Garassino e Geom. Alberto Ronchi. Come si legge dal relativo verbale, “La Provincia di Savona esprime parere favorevole essendo stati adempiuti gli approfondimenti richiesti che hanno ottenuto verifica positiva.”. Lo stesso C.O.N.I. nella persona dell’Arch. Capozzi ha espresso parere favorevole che ufficializzerà via fax data l’impossibilità di partecipare alla riunione. Insomma percorso in discesa per uno dei più significativi interventi che caratterizzeranno i prossimi mesi nella città di Alassio. “Ora infatti – spiega il Sindaco di Alassio - si potrà procedere alla Gara Europea per individuare l’impresa o il gruppo di imprese che realizzeranno la nuova struttura. Nel frattempo entro giugno-luglio saranno affidati i lavori per la realizzazione di un nuovo campo nell’Area di Loreto. L’Ufficio Tecnico del Comune di Alassio ha infatti predisposto un progetto alternativo, al fine di non lasciare senza campo i calciatori alassini per il periodo in cui si svolgeranno i lavori allo Stadio. Nell’area di Loreto, dove già insiste un campo di calcio a 4, infatti, sarà realizzato un campo regolamentare 45x90 m. con spogliatoi e servizi, nonché parcheggio e bar, lasciando anche un attiguo campetto da bocce. I tempi di quest’opera saranno rapidissimi, in modo da rendere operativa la nuova struttura prima dell’inizio dei lavori dello Stadio. Non solo, ma il campo di Loreto sarà realizzato in modo anche da garantire uno spazio per ospitare eventuali concerti, iniziative che caratterizzano la stagione alassina”. “Alassio merita di meglio – ha proseguito il Sindaco – il campo sportivo oggi è in condizioni pietose, le tribune non sono agibili e mancano i posti auto. Questo progetto ci permette di affrontare e ri- ne portando il bilancio posti auto da 66 a 570. Non solo: in superficie sarà realizzato il nuovo Stadio con fondo sintetico (oggi omologato fino agli incontri di Serie C), nuova illuminazione, nuove tribune di cui una parte coperta e nuovi spogliatoi e servizi, oltre ad un salone di circa 500 mq.” Costo dell’intera operazione 18.127.000,00 €. Si tratta di un progetto funzionale e moderno, realizzato da Alassini che ben conoscono la realtà di questa città e le sue esigenze in termini di spazio. Sia il parcheggio sotterraneo che il soprastante stadio insisteranno su un terreno già destinato ad area sportiva. Non verrà quindi rubato spazio ulteriore alla città, ma anzi sarà ottimizzato quello a disposizione cercando di alleviarne l’impatto ambientale, anche per le costruzioni ad uso privato che circondano l’area. Il campo sarà sopraelevato rispetto alla posizione attuale, ma l’intera struttura non subirà fastidiosi innalzamenti, anzi: spostando la tribuna sul lato sud dell’impianto, l’intera struttura ne risulterà assolutamente alleggerita. Sempre la Provincia di Savona ha infatti approvato la Variante Urbanistica per la sopraelevazione del piano del Campo Sportivo. “Vorrei rassicurare le associazioni sportive calcistiche – è il commento dell’Assessore allo Sport, Rag. Fabrizio Calò – che il nostro intendimento è quello di dotare la città, in tempi brevi, di una struttura che permetta al calcio alassino di crescere ed operare in un ambiente consono. E finalmente anche il calcio tornerà ad avere ad Alassio quel posto al sole di cui fino ad oggi, anche a causa dei limiti dell’impianto, altre discipline hanno beneficiato”. m.r. Venti di novità Sabato 26 febbraio 2005, presso l’Auditorium della Biblioteca Civica, sala Renzo Deaglio, si è tenuta la conferenza “Emergenza Turismo nella Riviera delle Palme”, organizzata dall’Associazione Culturale “Angela Ghiglino” di Laigueglia, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e Turismo del Comune di Alassio. Sono intervenuti, tra gli altri, il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura e Turismo della Regione, dott. Maurizio Scajola, il Sindaco della Città di Alassio, arch. Marco Melgrati, il Presidente dell’Associazione Albergatori di Alassio, Enrico Mantellassi, il Presidente Provinciale di Fiapet-Confesercenti, Giuseppe Maiellano ed il Presidente di CE.S.CO.T.Confesercenti, dott. Giancarlo Cerisola. “Emergenza Turismo...”, un titolo provocatorio per richiamare l’attenzione degli operatori su una conferenza d’interesse pubblico, è stato definito, da più di una persona, “infelicissimo”. Purtroppo però, i dati statistici, facilmente reperibili sul sito della Regione, riportano un gran numero di percentuali con il segno meno, come mostrato negli istogrammi, durante la conferenza; inoltre la voce dei commercianti e dei piccoli e medi imprenditori del settore, è forte e chiara in merito alla questione. Allora perché, dal momento che il turismo rappresenta, nella nostra provincia, quasi il 24% del prodotto interno lordo, non chiamare le cose con il loro nome? Certo, lamentarsi semplicemente, senza tirarsi su le maniche, è insensato, sono d’accordo, ma chiudere gli occhi e far finta che tutto vada bene, per non macchiare un’immagine è anacronistico; soprattutto se la crisi economica è palesemente presente in diversi settori, non solo nel turismo, e non è neppure una prerogativa ligure, né della nostra bell’Italia, ma dell’Europa intera. Oltretutto, riuscire a trovare un modo per riunirsi impegnandosi ad affrontare un problema e discuterne cercando insieme delle soluzioni, è già un passo avanti verso le auspicate migliorie, specie se non si tratta La nuova caserma dei Vigili del Fuoco di inutili allarmismi. Fin dall’inizio della conferenza, è apparsa lampante la vastità della materia: gli anfratti, i cunicoli e le viuzze sono infiniti. Un solo pomeriggio per chiarire, anche ai non addetti ai lavori, la L.R. 25/93, la nuova normativa sull’Enit e le S. T .L., illustrare i nuovi bacini d’utenza e le recenti imprenditorie, spiegare l’importanza della formazione, presentare i concorsi per gli albergatori, gli scambi culturali, i gemellaggi ed il meeting, discutendo del problemi e lanciando nuove proposte, è risultato un tempo del tutto insufficiente. Gli argomenti descritti, tra l’altro tutti interessantissimi, sono stati, purtroppo, appena accennati, in quanto, le tre ore, trascorse inesorabili, non hanno permesso alcun approfondimento; sono volate in un attimo, anche per i neofiti! Forse bisognava organizzare un simposio di più giorni con conferenze, dibattiti e tavole rotonde per capire, discutere e proporre; magari stilando una conseguente relazione finale da inviare al dipartimento del turismo della Regione, affinché, anche la voce del più piccolo imprenditore, raramente interpellato, come è anche emerso durante la conferenza, possa arrivare a coloro che sono pronti ad ascoltare. L’Associazione Culturale “Angela Ghiglino”, nell’ottica del forte spirito propositivo, che la caratterizza, ha voluto portare un soffio d’ottimismo tra gli operatori, dimostrando che molto si sta facendo per migliorare il quadro globale, ma moltissimo è in fase di allestimento. Certo la strada è ancora un po’ dissestata, ma sappiamo bene che è impossibile cambiare le cose in una sola notte, bisogna avere fiducia e pazienza, andare avanti “a muso duro”, lottare per il futuro dei nostri figli,non arrendersi, ma gridare più forte, se necessario, rammentando che il “Paese è di tutti, non solo di qualcuno”. Simona Casagrande Per informazioni: Associazione Culturale “Angela Ghignino” 328.9657769, e-mail:[email protected] N.D.R. Ci pare interessante, fra le varie proposte dei presenti, citare quella del Presidente A.V.A. che ha chiesto in particolare al Direttore Generale Dip. Agricoltura e Turismo della Regione, Dott. Maurizio Scajola, di interessarsi personalmente in Regione per migliorare i vari servizi in modo meno burocratico; per impedire la trasformazione degli alberghi dimessi in appartamenti, prevedendo incentivi e finanziamenti pubblici ai giovani che vogliono sostituire i “vecchi Albergatori” (pur meritevoli di pensione), mettendo alla prova le loro capacità e la volontà di proseguire proficuamente in un campo nevralgico e delicato del nostro Turismo. Un valido riconoscimento al nostro dialetto Siamo venuti venuti a conoscenza che nel “Concorso dialettale di narrativa e saggistica” di Pontedassio, unico nel genere in Italia, una competente Giuria, composta da noti e quotati cultori del Vernacolo ligure, ha assegnato al nostro Pessö la “Targa argentea alla carriera” messa in palio dalla “Comunità Montana dell’Olio di Imperia” per un suo scritto brioso e veritiero dal titolo: “Ste chì i nu sun balle - I regordi de ’n Ribattabastïui” dove in una originale autobiografia l’Autore racconta le peripezie della sua esistenza. Ci congratuliamo col premiato, nostro Socio collaboratore. A.V.A. Alassio, 7 marzo 2005 Ecco alcuni “numeri” della struttura che sorgerà nelle vicinanze del raccordo con la pista Entro fine marzo verranno affidati i lavori di realizzazione della nuova Caserma dei Vigili del Fuoco di Villanova d’Albenga all’interno dell’aeroporto “Clemente Panero”. Lo ha dichiarato il Ministro all’attuazione del programma Claudio Scajola grazie al quale il progetto di ampliamento e potenziamento potrà essere realizzato. Il Ministro lo ha inoltre ribadito durante un incontro con i dirigenti provinciali dei Vigili del Fuoco avvenuto nei giorni scorsi alla presenza, tra gli altri, dell’Ingegner Walter Lupi, Provveditore regionale alle opere pubbliche, che avrà il compito di sovrintendere alla realizzazione della caserma. Soddisfazione da parte del presidente dell’Ava Pietro Balestra. «L’opera era già in cantiere da tempo – spiega il presidente – l’Ava aveva il progetto pronto a novembre, progetto che potrà vedere la luce grazie alla sollecitazione del Ministro Scajola. Dell’opera si è anche interessato in prima persona l’Ingegner Walter Lupi. Si tratta di una struttura di fondamentale importanza sia per l’aeroporto che per tutto il territorio. Il progetto si inserisce in un contesto di rinnovamento e ammodernamento che andrà a completare l’area. Inoltre, nella stessa zona, il Comune realizzerà un nuovo hangar (con fondi regionali) con annessi uffici, dove potranno essere svolte attività sportive sinergiche all’aeroporto. In ultimo verrà riqualificata tutta la parte strutturale dove prima era sistemata la vecchia aerostazione». Il progetto per attuare il nuovo presidio ammonta a 2 milioni e 300 mila euro. «Vorrei ringraziare i progettisti che hanno sollecitamente provveduto a realizzare il progetto» conclude il presidente Balestra. Ma vediamo in sintesi come sarà la nuova caserma “leggendo” proprio le piantine. La caserma sarà divisa in due parti, una dedicata agli uffici e agli alloggiamenti realizzata su due piani, mentre nella seconda parte troverà posto l’officina meccanica. La pianta misurerà 60X15 metri per un’altezza di 8,30 metri. Nella parte adibita a uffici troveranno posto la mensa, la cucina, un’aula didattica, un bar, una sala convegni, uno spo- gliatoio, una palestra, un archivio, gli uffici direzionali, il centralino e le camere che potranno ospitare fino a 21 Vigili del Fuoco. La parte officina avrà la possibilità di contenere fino a 4 grandi automezzi insieme e ci sarà spazio anche per un quinto automezzo in revisione. Potranno essere svolti lavori di prima manutenzione su tutti gli automezzi in dotazione al gruppo. Attualmente sono otto gli uomini presenti a Villanova d’Albenga 24 ore su 24. Dalle 7 del mattino alle 22 sono operativi in aeroporto per servizi antincendio di quarta categoria ed eccezionalmente di quinta (cioè possono intervenire anche per incendi su velivoli classe Boeing 737). Di notte il presidio è operativo su tutto il territorio, in coordinamento con la Caserma di Albenga. Insieme ai lavori di realizzazione della nuova caserma, verrà ampliato di 2.000 metri quadrati anche il piazzale aeromobili proprio nei pressi della nuova struttura. «L’ubicazione della caserma è stata studiata in funzione del più rapido intervento possibile nel punto più distante della pista» spiega Piercarlo Berta, amministratore delegato – «i mezzi antincendio uscendo dalla caserma si trovano immediatamente così sul raccordo che porta alla pista». Secondo la normativa internazionale Icao viene previsto che, al suono dell’allarme, si raggiunga il punto più distante della pista in 3 minuti, a Villanova si raggiunge entro 2 minuti. Insomma il progetto di realizzazione della nuova caserma è stato studiato in funzione dell’ottimizzazione dei servizi aeroportuali. «È un’opera importante e strategica nell’ambito dell’aeroporto di Villanova d’Albenga – dichiarano dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco – un traguardo raggiunto dopo decenni di precarietà delle sedi che dagli anni ’60 a oggi ha visto i vigili del fuoco impegnati a Villanova d’Albenga. Fondamentale non solo nell’ambito dell’emergenza ma anche per l’intera economia dello scalo». B.T. AEROPORTO CLEMENTE PANERO - 0182/582033 – 582924 (entrambi anche fax) [email protected] Nuovo consiglio AVIS di Alassio Si sono svolte ad Alassio presso il Salone delle opere parrocchiali S.Ambrogio in via Mazzini 3 le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’Avis. Sono risultati eletti i seguenti consiglieri: Loriana Belgrati, Sara Casale, Carlo Annibale, Lorenzo Boeri, Salvatore Burgio, Iginio Camiletti, Alessandro Casale, Daniele Fui e Franco Oliveri. Alla carica di revisore dei conti è stata designata Patrizia Mordente. Ora i consiglieri hanno un mese di tempo per riunirsi per eleggere il nuovo presidente ed il nuovo direttivo che resteranno in carica fino al 2008. L’Avis di Alassio è una delle più attive della Liguria e collabora con tutte le associazioni presenti sul territorio. Nel corso dell’anno l’Avis collaborerà anche a numerose iniziative nel campo del sociale e del volontariato. Anche per il 2005 infatti sono numerosi gli appuntamenti che in questo senso andranno a coinvolgere la cittadinanza alassina. Per coloro che volessero colla- borare con l’associazione è possibile rivolgersi direttamente nella sede al piano terra del civico 67 di Via Leonardo da Vinci che ospita l’ambulatorio Avis. L’Associazione Volontari Italiani del Sangue collabora attivamente con tutte le numerose associazioni ed enti che operano nel comprensorio alassino: Associazione Futuro, Associazione Volontari Baia del Sole, ADMO, Gruppo di Preghiera di Padre Pio, Amici di Padre Herman, Scuola Media Don Bosco, Scuola Elementare Via Neghelli, Scuola Media Statale, SOMS, Scuola Elementare Moglio, Unione Ex Allieve Figlie di Maria Ausiliatrice, Croce Rossa, Croce Bianca, Mamma Margherita, Amnesty International, Telefono Azzurro, Gruppo Nuova Speranza, AVO, La Grotta, Umana Avventura, Avsi, Salvamento e Gruppo Comunale Protezione Civile, AIRC, Parrocchia di San Vincenzo, Cives, LAV, ENPA, Banda di Alassio, CAI, Carabinieri e Comitato Adozioni. Claudio Almanzi 10 «L'ALASSINO» UOMINI DIVERSI 27 ANNIVERSARI a cura di Dante Schivo Ho letto su di un manifesto elettorale sul quale era disegnata la sagoma di un uomo senza volto, la seguente frase: «Alla Regione (nome della Regione) non servono facce ma idee». Mi sono spesso chiesto,fin dall’inizio di questa mia ricerca, se la “diversità” dei Liguri non consista proprio in questa facoltà di diffondere concetti o pensieri ispiratori come ciò che di più essenziale può essere concepito dalla mente umana. Oggi ne sono convinto. Mettendo in pratica, dimostrando l’autentica concretezza di un idea i Liguri hanno, quanto meno agevolato il corso della storia dell’uomo nei secoli. Questo si può dimostrare nell’eterogeneità d’azione di questo grande popolo. Mi vengono in mente alcuni nomi (e non sono i più importanti) come il capitano Guglielmo Embriaco, il conquistatore di Antiochia; soprattutto l’inventore di quella macchina da guerra, così nuova ed ingegnosa, da consentire ai crociati di scalare le mura di Gerusalemme e di espugnare,finalmente, la Città Santa. Gian Domenico Cassini, da Perinaldo nella val Crosia, scoprì i quattro satelliti di Saturno, quelli che la sonda che porta il suo nome, sta, oggi guardando da vicino. Francesco Giovanelli socio del Regio Yacht Club di Genova, progettista dilettante genovese, che inventò una nuova vela, un fiocco che venne chiamato Genoa e con tale nome è ormai noto in tutto il mondo. Non ho citato i nomi più grandi perché sono tanti, tanti, tanti e così famosi che per ricordarli sono superflui persino i libri di storia scritti in tutte le lingue del Mondo, tanto sono diventati personaggi. Sono convinto che solo attraverso l’educazione, oggi come mai, passa la qualità dell’umanità di domani e per dimostrare la concretezza e la forza delle Idee di casa nostra voglio parlare di una sorte di traffico marinaro che ha acquistato, grazie ai Liguri, una grande importanza per lo sviluppo culturale del mondo intero: voglio parlare della Paccottiglia. Fin dai tempi più lontani i “nostri” marinai, “naviganti” per antonomasia, usarono il nome “paccottiglia” per distinguere, sul “Manifesto” del Carico di una nave, la mercanzia omogenea che poteva essere orzo, grano, pozzolana, guano, sale, vino, olio, riso dalla mercanzia eterogenea, ossia dalla “paccottiglia”, che il bastimento trasportava in forma privata. (La parola paccottiglia deriva dal nome spagnolo” paccotilla” che serve per indicare “piccole cose di scarso valore”). Per i Liguri la “paccottiglia” era, invece, merce ricca e costosa che l’armatore del bastimento, onde maggiormente affezionarsi ai suoi marinai e per migliorarne le scarse paghe di allora, chiudeva un occhio, si fa per dire, e la lasciava imbarcare “libera da nolo”. Questo è un tema così interessante ed istruttivo che vale la pena sviluppare. La mercanzia di “paccottiglia”, in gergo ligure, andava dall’orologio d’oro, argenteria, caratteri tipografici che si acquistavano a fido (durava tre anni) Sottoripa da Rayper, Lagostena e Lavagnino; corallo lavorato e oggetti d’oro in piazza Lepre dall’orafo Aguggione; oro in fogli dei “battiloro” De Grossi di Salita Piccapietra; strumenti costruiti a Varazze (comprati a 50 lire si vendeva nei porti della Plata a 50 Patacones pari a 250 lire). Tessuti stampati da Speik a Cornigliano (mezzari e pezzetti) si vendevano negli scali d’America dieci volte tanto. Le donne stesse, specialmente quelle della Riviera di Levante,mentre il marito veleggiava i mari,preparavano oggetti di paccottiglia. Erano mogli di marinai di Recco, Zoagli, Camogli, Portofino, Rapallo che tessevano le vaporose frange dei “macramè” e le velette di seta nera o lucidi e morbidi velluti. Non vi fu barco zoagliese di quei tempi che non portasse ai porti del Chile, Perù e Equador i famosi velluti e broccati che si pagavano a “peso d’oro”. Non vi è chiesa del Pacifico che non conservi tra i suoi tesori i rossi damaschi di seta tessuti nelle case di Zoagli, così come non v’è cattedrale del Nord Europa che non abbia tra i suoi parati di pregio un velluto di Zoagli. (La chiesa di Santa Maria di Danzica (questa è una constatazione diretta) ne possiede di quelli del 1560 di valo- Tequila bum bum Ha vinto l’amicizia, la voglia di aiutare gli altri, il divertimento nel triangolare che ha visto fronteggiarsi le squadre delle Tequila Bum Bum, dell’Onda Ligure Team e della Compagnia Carabinieri Albenga. Le prime a scendere in campo sono state le squadre maschili, quella dell’Onda Ligure Team con Roberto Ghersi, doganiere, Campione Europeo ed Italiano di sci Over 40, Fabrizio Cerasa commerciante, Luca Gagliolo commerciante, Paolo Cacace studente, Stefano Mentil capitano della squadra di Radio Onda Ligure 101, Domenico Balbo impresario, Marco Cappello impresario floricoltore, Sergio Bertinelli vicecapitano e commerciante, Luca Corona commerciate, Fabio Negri maestro di tennis, Carlo Gaudenti impresario. La squadra è allenata da Romeo Umberto, ex allenatore della San Filippo Neri; il dirigente accompagnatore è Antonio Micale. I Carabinieri hanno schierato Stefano Bruzzone, Antonio Triolo, Germano Lanteri, Sabato Palmigiano, Alessandro Palmigiano, Salvatore Esposito, Francesco Martino, Venerdì 18 Marzo 2005 re, ormai, inestimabile. Zoagli fu veramente la culla dei tessuti e dei broccati e l’arte della tessitura è iniziata nel 1130 in questo piccolo lembo di Liguria, mentre a Venezia e a Firenze comincia nel 1250 e in Francia solo nel 1536 e in Olanda nel 1580). Nelle “solarieghe” case dell’Uruguay e dell’Argentina erano molto apprezzate le bellissime sedie “Campanine” fatte a Chiavari con legno di ciliegio e venivano pagate a fior di “patacones”. Anche i “gozzetti” liguri (pensate!) costruiti dai mastri d’ascia di Chiavari furono per molto tempo merce di “paccottiglia” richiestissimi in Perù. La “manata” reti (maglia del 27, vale che in un palmo ci sono 27 nodi) da pesca tessute a mano da una donna del popolo di Liguria, la quale impiegava,per tesserne una(100 metri di lunghezza per un’altezza di 5000 maglie), lavorandovi dietro nelle ore serali del dopo cena, mentre la parentela recitava il Rosario, quasi un anno; quando era finita poteva essere venduta a Genova per 250 lire oppure affidata al marito navigante come paccottiglia e venduta negli scali dell’America per 120 “soles” vale a dire 600 lire italiane. Succedeva spesso che la paga annuale di un provetto marinaio, lire 60 mensili, era inferiore alla cifra che ricava con la vendita della “manata” tessuta dalla moglie. La paccottiglia dei naviganti liguri contribuì in modo notevole all’educazione del mondo. Molte chiese d’America furono rifornite di tabernacoli ed altri oggetti chiesastici di cui i “chiavaresi” erano autentici artisti; le candele di cera erano richiestissime, specialmente quelle di Bellagamba di Genova che fu il primo ad applicarvi le Madonne in calcomania; rendevano molto, anche gli articoli per selleria intarsiati d’ottone. E le palle d’avorio per bigliardo, di facile trasporto e di gran pregio, le armi acquistate dai parenti dei naviganti a Brescia, le carte da gioco alla «spagnuola» e, soprattutto la carta da sigarette che si fabbricava a Voltri che fu la prima ad essere conosciuta in America. RINA ICARDI IN CANEPA MARCO CAPRIOLO 8/3/1995 - 8/3/2005 A dieci anni dalla tua scomparsa sei sempre nei nostri cuori e nei pensieri di tutti coloro che ti volevano bene. Il fratello Sergio, la cognata Antonella con le amate nipoti Alessia e Alice, il padre Bruno e l’amico Roberto Barbara Testa ERRATA CORRIGE Ci spiace che il “necrologio” pubblicato dall’Alassino nel febbraio u.s. abbia riportato GIUSEPPINA NATTERO GAZZANO anziché GIUSEPPINA SCHIVO GAZZANO (Giuggi). Ci scusiamo per l’involontario errore, rinnovando all’amico Bruno e Famiglia il nostro cordoglio. A.V.A. GIUSEPPE BRUZZONE 6/3/2004 - 6/3/2005 È trascorso un anno da quando ci hai lasciati ma sei sempre nei cuori e nei pensieri di noi tutti che ti abbiamo voluto bene. Elisa e famiglia GIOVANNI TOMATI 1980 - 2005 Ti ricordiamo sempre con tanto affetto e nostalgia. Continua a guidarci. I tuoi cari LUTTI CITTADINI E NECROLOGI IN RICORDO DI LIBERO PICCIOLINI Con la morte di Libero Picciolini avvenuta il 22 febbraio scorso la lista “amici” si è sfoltita ancor più. Dopo le onoranze funebri, avvenute nella chiesa dei Cappuccini nel Borgo Coscia gremita di persone di ogni età, dopo aver pregato Dio per l’anima dell’amico appena scomparso, mi sono trovato davanti gli occhi umidi di lacrime della moglie Lina e del figlio Giorgio con un senso di do- UOMINI DIVERSI 27 – CONTINUA Luca Araldi, Andre Morone, Angelo Pio Zucca, Daniele Libonati, Davide Enrico, Alessandro Rabbia. Ha arbitrato il triangolare Cristiano Amerio. Questa prima partita è stata vinta dai Carabinieri per 3 a 2. È poi stata la volta delle Tequila che sono scese in campo con Daniele (in porta), Loretta Zavaroni terzino sinistro, Serena Scarato centrale sinistro difesa, Daniela Danio centrale destro difesa, Renata Grandi terzino destro, Florinda Lusha laterale sinistro, Lorena Rasolo centro campo, Raffaella Iaffaldano centro campo, Valentina Invernizzi laterale destro, Giorgia Therisod tra le linee, Federica Gamba punta. In panchina, pronte per entrare in campo Marina Cimato, Valentina Sloboda, Bianca Revello e Roberta Gennaro, allenate da Egidio Mantellassi. Le ragazze hanno dato del filo da torcere alla squadra dei Carabinieri della Compagnia di Albenga ma il risultato finale è stato di 4 a 1 per gli uomini. Nonostante il freddo intenso, le ragazze sono state supportate dagli spalti da un “caloroso” tifo. A fine serata sono stati raccolti 260 euro da devolvere all’ambulatorio infermieristico di Alassio, diretto dalle ex allieve di Maria Ausiliatrice, per poter continuare a dare un servizio gratuito a tutti, residenti e turisti. Ricorre il 14 marzo l’anniversario della dolorosa dipartita della carissima Rina Icardi Canepa. La scomparsa delle persone care, il dolore con il passare del tempo si attenua ma non scompare. In un cammino a ritroso la ricordiamo giovinetta, la fulva capigliatura, la instancabile attività,l’ilare carattere, la disinvoltura e perizia commerciale che affinerà nel suo ruolo di esercente. Un corollario di doti che si integrano nella bontà del suo animo sensibile alla compassione e sollecito alla beneficenza. In stretta unione ai suoi familiari la ricordiamo con immutato affetto. loroso vuoto interiore come, forse, mai mi era mai capitato. È stato un momento di intima sofferenza che mi ha dato accesso, con una visione d’assieme, di colpo, alla pagina dei ricordi. Mi sono ritrovato bambino con un carretto pitturato di verde con sopra due cassette di prodotti di vario tipo mentre seguivo piangente un soldato americano-bianco. Per la solita mancia di un pacchetto di “Life saver”, la caramella con il buco, (non ne avevo visto mai) un pacchetto di gomma americana e una tavoletta di cioccolato facevo il “portatore” (il coolie, per dirlo in gergo coloniale) trottando al fianco del soldato fino all’ingresso del suo albergo. Quella volta, però, l’americano non era sobrio e invece di Imperiale continuava a dire Imperia. «Caman, caman, Imperia» così io capivo o meglio non capivo. «Cuss’u-u veu stu li?». Quando Libero Picciolini si mise tra di me e l’uomo ondeggiante che mi affiancava, ero già sulla strada per Laigueglia. «Cusse ti vuei?». Guardava l’uomo in divisa mettendogli la sua grande una mano sulla spalla; tamburellante. «Cusse ti veui ancù? Imperia… au ti ghe vai da sulu…». Prese le cassette di cartone le scaricò a terra e «Veggne che se n’andemmu a ca». Lasciammo l’ame- ricano seduto su di uno scalino e con il carretto per mano ci avviammo verso Via Torino. Era fatto così Libero. Dotato di una statura imponente e di una voce stentorea spesso faceva paura vederlo o sentirlo parlare ma, conoscendolo meglio, si capiva subito che si aveva a che fare con una brava persona. Era fatto così: se ti era amico non ti compiaceva ma ti accettava anche, con tutti i tuoi difetti. Esuberante per natura, senza accorgersene era portato ad aiutare il più debole, il più indifeso; (chissà perché…) si trovava sempre dalla parte dell’indifeso e del sopraffatto e del più povero. Ai i tempi del grande calcio ad Alassio, quando, appena adolescente vestivo la maglia dello Sport Club, a causa delle agguerrite tifoserie che sostenevano le compagini calcistiche, sui campi di Savona, Imperia, Sanremo, Albenga, tanto per dirne alcune, era più facile far goal che non gridare: «Forza Alassio». Pochi tifosi nostrani avevano tale coraggio. Uno di questi era Libero Picciolini. Elettricista specializzato delle Ferrovie dello Stato, ogni suo intervento sugli alti pali che sostenevano i fili dell’alta tensione comportava sempre un grave rischio ma erano gli scontri in difesa della Libertà e della Democrazia, durate la guerra e nell’immediato dopo-guerra che più lo avevano segnato. Era un combattente nato; per questo era sempre propenso ad accettare la pace. Ma sapeva cogliere il lato ironico di ogni situazione; partecipare ad ogni tipo di riunione, con lui, diventava, spesso, un momento esaltante… e spassoso. Nei giorni non lavorativi,quando al Caffè Pastorino, con Libero Picciolini si affrontavano i temi della vita di tutti i giorni, quelli collegati al Calcio, al sociale o alla politica, tra una partita di “boccette” o di “Tarocchi” o di “Scopone scientifico” (dove lui emergeva per doti naturali) e un’altra, si riusciva a parlare delle cose più serie, instaurando i più impensati dialoghi, scambiandosi le più colorite e divertenti invettive; senza mai arrivare alla rottura. (Anche interlocutori qualificati e prestigiosi come il Sindaco o i notabili del Paese partecipavano a queste assemblee). Ricordo un abbraccio tra Libero e il parroco di Alassio Mons. DeFerrari che restò un momento importante per tutti gli alas- sini. La squadra di calcio, dopo lo SC Alassio, che più entusiasmava Libero Picciolini era l’Internazionale di Milano. Fu tra i soci fondatori del primo Inter Club di Alassio e, di sicuro, i grandi campioni nerazzurri come Nyers o Armani, Wilkes o Padulazzi, Suarez o Facchetti mai ebbero un estimatore tanto appassionato. Se Helenio Herrera grande “trainer” dell’Inter “scudettata”, avesse allenato lo S.C. Alassio, avrebbe subito capito che la mossa più intelligente da fare per avere l’appoggio dei tifosi alassini, era quella d’incontrare Libero Picciolini. (E il genovese Campanelli così fece…). La Lista “Amici di Alassio” si è sfoltita ancor più or che il nome di Libero Picciolini è “listato” a lutto. Oggi per tutti noi è una giornata triste . Dante Schivo OLGA FREGHETTI Un grande compianto ha suscitato nell’intero paese la morte della Signora OLGA CATERINA LAURA FREGHETTI, appartenente ad una famiglia “storica” della nostra città (un suo antenato aveva guidato una delle quattro navi alassine alla battaglia di Lepanto del 1571). Poetessa, artista, scrittrice apprezzata e amante fervida ed impareggiabile del suo e del nostro paese, ebbe, recentemente, un prezioso riconoscimento pubblico dallo Zonta Club “Una donna per la sua città” I molti amici e conoscenti si uniscono all’A.V.A. nel porgere al nipote Emanuele ed alla Sua famiglia i sensi del più profondo cordoglio. A.V.A. Venerdì 18 Marzo 2005 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI E NECROLOGI MIMMO CASTIGLIONE consigli ho cominciato ad amare e a rispettare quel mare così scuro che tanto mi faceva paura e ogni volta che uscivo dall’acqua tu eri sempre lì col tuo sorriso per dirmi che era andata bene e mi spronavi a continuare. Non dimenticherò mai la tua voglia immensa di vivere, il tuo altruismo e la tua disponibilità verso gli altri. Caro Giorgio rimarrai sempre nel cuore di tutti noi. I tuoi amici del Diving non ti dimenticheranno mai. Ciao Alfonsina, Maurizio, Andrea, Marco, Mimmo, Fabio, Ermanno, Pino, Massimo Il nostro Mimmo aveva vissuto la sua infanzia e adolescenza nell’allora vivace e vitale Via A. Volta –u carruggio du maxellu, nel forno e bottega di papà Gisto, l’ultimo tortà, direbbero i genovesi. Aveva praticato a Ciazza, luogo di divertimento dei bambini e ragazzetti di quel tempo. Era cresciuto e vissuto nell’amore del proprio paese e ne parlava la lingua. La sua vita fu tutta improntata al lavoro e alla dedizione alla famiglia. Quando giunse il tempo del riposo una crudele malattia lo privava dell’uso della parola. Nel commosso rimpianto giungano alla moglie , ai figli, nipoti, alla sorella le condoglianze dell’A.V.A.. DOMENICA GATTINO RAMELLO Il Presidente e tutti i Soci della Società Operaia di Alassio STEFANO GRAZIOLI (PULVERUN) 11/1/1917 - 11/2/2005 Caro papà GIUSEPPE MULASSO A 88 anni è deceduto il decano dei fornai alassini, Giuseppe Mulasso che, nato a Canale (CN), aveva scelto Alassio nel 1945 come sua nuova patria di lavoro e di vita, dopo un lungo periodo a Nizza. I Mulasso sono appartenenti ad una famiglia che nella nostra città hanno saputo farsi apprezzare e amare per onestà e lavoro. Siamo certi di interpretare i sentimenti di molti nostri Soci nel porgere ai fratelli Rina e Maurizio e parenti tutti, il cordoglio dell’Associazione Vecchia Alassio. 26/6/1916 - 2/2/2005 Salutiamo con sincero rimpianto il nostro Socio Stefano Grazioli sostenitore e partecipe attivo alla Società Operaia di Alassio. Lo ricordiamo con gratitudine perché ad ogni cerimonia era presente con il nostro stendardo; fiero di far parte del Sodalizio. Stefano era aperto ad ogni iniziativa sociale, infatti fece anche parte, come milite, per lunghi anni (45) della P.A. Croce Bianca e come membro operante insignito della medaglia d’oro. Ci uniamo al dolore della famiglia con stima e cordoglio. S.O.M.S. Alassio L’A.V.A. porge ai figli, alla famiglia tutta, le più sentite condoglianze. ANTONIO PALLI GIUSEPPE PATRONE (PIPPO) 5/5/1911 - 18/2/2005 È mancata serenamente dopo lunghe sofferenze sopportate con coraggio e dignità, confortata da fede profonda e dall’amore dei suoi cari. Affidiamo la sua anima al Signore nel quale ha creduto e sperato, e il suo ricordo a quanti l’hanno amata. Grazie per esserci stati vicini ed aver condiviso il nostro dolore. Anche l’A.V.A. partecipa al lutto della prof. Anna e della sua famiglia per la perdita della Mamma. GIORGIO MARTINO (Insegnante sub di Alassio) Caro Giorgio, te ne sei andato troppo presto, in una domenica di Gennaio in quel mare che tanto amavi lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile. Ben presto grazie alla tua pazienza e ai tuoi EDOARDO FORZANI L’A.V.A. alla famiglia ed al gruppo SUB Alassino porge le più sentite condoglianze. ••• Grazie per averci amato e averti fatto amare. Per averci insegnato a voler bene alle persone per far sì che le persone ne volessero a noi. Per essere grande nei nostri momenti meno facili e immenso in quelli difficili. La dolcezza dei tuoi occhi ci accompagnerà per il resto della nostra vita ed i nostri occhi continueranno a guardare per te la tua amata Alassio. Ciao Papà corderemo con affetto, con stima e riconoscenza per i consigli che hai saputo darci nel tempo. Grazie Pippo, con un ultimo grande abbraccio. Grazie per tutto quello che ci hai saputo donare, sarai sempre nel nostro cuore. La moglie e i figli ••• Il nostro Pippo, classe 1911, l’anno di “Tripoli, bel suol d’amore…” Nella fanciullezza fu testimone della trasformazione moderna di Alassio. L’avvento dello sport. Con le prime squadre di pallone, le gare di tennis, delle regate a vela. L’incentivarsi delle sale di divertimento. I fastosi carnevali ed altre iniziative ad incrementare un turismo in via di espansione. Lunga la sua traiettoria esistenziale nell’esercizio del lavoro e nella cura della famiglia: La sua snella figura eretta e diritta, l’indole pacata, il tratto riservato, la cordialità, la bontà dell’animo, lo avevano fatto stimare e benvolere da quanti lo conobbero. Nell’amore per il suo paese fu tra i primi ad aderire all’appena costituita Associazione Vecchia Alassio, condividendone le finalità. Alla moglie, ai figli e parenti tutti giungano le nostre più sentite condoglianze. ••• Caro Pippo, partendo per un altro “lido” porti con te la memoria storica della Società Operaia, ma noi ti ri- In punta di piedi, senza rendertene conto, ci hai lasciato. Non era tuo costume tacere. Stare in silenzio non era componente del tuo carattere. Ma questa volta hai gabbato tutti: ti sei addormentato per iniziare quel viaggio verso l’Infinito di cui spesso parlavi, ma solo in maniera volutamente distratta. Ciao Toni, marito, padre e nonno che avevi fatto della verità, del parlar senza perifrasi, ragion di vita. Ciao finto burbero dal cuore tenero che neppure il gelo della Russia che tante volte, instancabile, raccontavi, aveva fermato. Arrivederci tra gli ulivi della novella Cavia dove la pace ti ha accolto per darti ancora la possibilità di vegliare su di noi. La tua famiglia E così te ne sei andato, troppo presto, perché per queste cose è sempre troppo presto, lasciando un vuoto che col tempo potrà essere lenito, accettato, ma mai colmato; ci mancherai, è ovvio, ma so che tu continuerai ad esserci vicino, come hai sempre fatto in tutto questo tempo che ci è stato dato di trascorrere insieme, ci sosterrai e ci aiuterai ad essere forti e ad accettare con serenità. A me rimane il rimpianto di non averti mai detto abbastanza certe cose che, da buon ligure concreto e pragmatico, ho sempre pensato fosse sufficiente dimostrare con i fatti. Troppo poche volte ti ho detto “ti voglio bene” e oggi, che sono padre, quando il cuore mi si riempie di gioia nel sentirlo dire ai miei figli, mi rendo conto che avrei dovuto dirtelo più spesso. Grazie per l’educazione che tu e la mamma mi avete dato, per il vostro esempio, per i valori che mi avete trasmesso, per i vostri sacrifici che mi hanno permesso di diventare Uomo, per avermi sostenuto e consigliato, pur lasciandomi la libertà di fare “di testa mia”, per aver fatto di me, spero, un buon padre e un buon marito e, soprattutto, per il tanto tanto amore che avete speso nel volermi, nel cercarmi e nel crescermi, sicuramente di questo non ti ho mai ringraziato abbastanza. Un giorno una persona mi ha detto che nella vita le donne cercano la felicità e gli uomini l’immortalità. A me piace pensare che tu le abbia trovate entrambe, la prima perchè, pur tra le difficoltà, hai avuto una vita lunga, serena e in salute, la seconda perchè, se quando te ne sei andato hai gettato un’ultima occhiata alle tue spalle, penso che tu ti sia sentito orgoglioso di vedere ciò che lasciavi dietro di te. Ciao papà, ti voglio bene Marco ••• Al profondo e commovente pensiero del figlio Marco, non possiamo non aggiungere il generale cordoglio di quanti lo conobbero, lo stimarono o, stretti da legami d’amicizia, gli vollero bene. A tali sentimenti si unisce l’A.V.A. porgendo alla moglie Anna e ai parenti tutti le più sentite condoglianze. ••• FEBBRAIO 2005 Caro nonnino, sembra ancora impossibile che tu non ci sia più. Te ne sei andato così, all’improvviso, come un soffio, senza nemmeno darmi il tempo di dirti addio. Ti ricorderò sempre insieme a tutti quelli che ti hanno conosciuto. È assolutamente impossibile dimenticare la tua onnipresenza nella mia vita. Mi manca tutto di te, anche quel tuo continuo mugugnare per ogni piccola cosa. Ti voglio bene, un bene infinito. ACQUANI Giovanni anni 74 BACCOLO Adolfo anni 86 BRIA BERTER Giuseppe anni 84 DEMAZZETTI Elisa anni 83 FERRANDO Rosa anni 92 GATTINO Domenica anni 88 GRAZIOLI Stefano anni 87 IEMMOLO Francesco anni 81 MAROLO Matilde anni 89 MICHELI Annita anni 73 PALLI Antonio anni 84 SIEBER Elisabeth anni 98 TEOBALDO Oscar anni 91 Federica Anche l’A.V.A. partecipa al lutto che ha colpito la famiglia Palli-La Corte L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 12 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Venerdì 18 Marzo 2005 Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco ASSESSORATO AL TURISMO GRUPPO DI ALASSIO Gallinella (Trigloporus fastovizia) - (Organu) Dei triglidi è quello che da giovane più si avvicina alla riva. Da adulto può raggiungere i 40 cm. di lunghezza e superare di molto il chilogrammo di peso. È di colore che va dal rosa al rosso mattone con strisce trasversali sottili e oblique. Ha pinne pettorali con grosse macchie azzurro violetto e i tre raggi anteriori di queste sono piccoli piedi liberi e flessuosi. Carni pregiate. Si pesca sui fondali sabbiosi o fangosi con canna da lancio. Esca: tutte fuorché la pasta Armatura:a/b/c/d Amo: 8/12 - Filo: 022/025 SABATO 16 APRILE ORE 21,00 CHIESA SANT’AMBROGIO CONCERTO DEL CORO MONTE CAURIOL DI GENOVA ALASSIO, DOMENICA 17 APRILE PROGRAMMA Ore 9.00 Ritrovo partecipanti in via Roma - Ammassamento Ore 10.30 Sfilate per le vie di Alassio Ore 11.00 Monumento ai Caduti, Alzabandiera, Santa Messa Ore 12.30 Pranzo GALLINELLA DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO Valide terapie dei nonni La borragine dalle spinose foglie (Borrago officinalis – Broxia o buroxia) Si crede che questa pianta annuale sia giunta a noi dall’Africa nel primo Medioevo. Qualcuno ha voluto trovare una etimologia dai termini “abou” (padre) e “rash” sudore perché è pianta che ha proprietà sudorifere. Si dice anche che il termine derivi dal nome latino “borrago”. È annuale e cresce a ciuffi nei viottoli, nei giardini abbandonati e al piede di vecchi muri. Sino all’autunno conserva i suoi fiori blù dagli stami scuri. Fa parte ancora oggi dei rimedi apprezzati dalla medicina popolare. Le giovani foglie spinose si mangiano in insalata crude o cotte. Centrifugate con crescione e tarassaco sono un depurativo. I nostri antenati per combattere la tosse stizzosa preparavano un infuso sfruttando le proprietà emollienti dei fiori. Nella parlata del popolo allora si consigliava: Se a tusse di brunchi ti voi levò Teggne a buroxia a-a to purtò (Se la tosse dei bronchi vuoi toglierti – tieni alla tua portata della boragine. Pessö FEBBRAIO 2005 ASSESSORATO AL VOLONTARIATO 10 febbraio 2005 (ore12,00) “Giornata del Ricordo” Comemorazione delle vittime delle foibe. - Ass. Marco SALVO, Sindaco Marco Melgrati. Dott. Antonella TOSI (coordinatrice regionale circoli”area”), Roberto Socco (Pres. Circolo “Adelasia”). Le anomalie meteorologiche, nel mese di febbraio, sono… di regola! Che febbraio sia “corto e maledetto” lo sapevamo da molto tempo; che camminasse come i gamberi… non lo speravamo. Ma quest’anno le cose sono andate proprio così: febbraio ha sfoderato tutte le sue caratteristiche (già note) e ha aggiunto quella di inverno che si sveglia un po’ in ritardo! Un’occhiata alle temperature decadali: ne saremo convinti: Temperatura media della prima decade: 9,1 °C; della seconda decade: 9,9 °C;nella terza decade: 6,5 °C. Temperature massime decadali: 14,2 °C alle ore 15 del giorno 3 febbraio (prima decade); 15,4 °C sempre alle ore 3 del pomeriggio del giorno 13 (seconda decade); 9,4 °C alle ore 16 del 26 del mese (ed è la terza decade). Temperature minime assolute nelle tre decadi: 6,4 °C il giorno 8 nella prima decade; 6,8 °C il giorno 20 nella seconda decade; +2,8 °C alle ore 6 del 28 febbraio, ultimo tonfo di fine mese (quasi foriero di situazioni ben peggiori!) Per chi confida nella bontà dei barometri appesi alla parete della casa, riporto i tre valori medi decadali della pressione: 765,9 mmHg nella prima; 758,0 mmHg nella seconda; 750,5 mmHg nella ultima decade. Ancora più indicativi i valori massimi della pressione nelle tre decadi: 772,2 mmHg il giorno 10 (prima decade);768,4 mmHg il giorno 11 alle ore 12 (seconda decade); 755,00 mmHg alle ore 10 del 24 febbraio (e siamo a fine mese!). Per gli altri valori registrati in febbraio: PRECIPITAZIONI: 0,2 millimetri di pioggia, tutta… nel pomeriggio del giorno 22. È stata la prima pioggia dopo quasi due mesi di assoluta siccità; ma con due decimi di millimetro di pioggia non c’è molto da sperare. UMIDITÀ media: 37%; valori medi decadali: 34%; 35%; 44% nell’ultima decade. VENTO: valore medio giornaliero: 288 km percorsi mediamente ogni giorno dal vento. A conferma di quanto detto all’inizio, il giorno più ventoso (590 km percorso in un giorno) è stato l’ultimo del mese. GIORNI SERENI: 16; GIORNI COPERTI: 5. ELIOFANIA: 143,7 ore di limpido sole in tutto il mese; mediamente 5,1 ore ogni giorno. Una considerazione speciale la dedico al valore medio mensile della temperatura (per i valori decadali ho già detto prima). Il valore medio registrato quest’anno è il più basso negli ultimi dieci anni. Eccone il quadro: FEBBRAIO: temperatura media mensile dal 1996 al 2005 Anno Valore in gradi centigradi 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Alassio si è svegliata sotto la neve 9,2 12,4 12,1 9,9 12,2 11,7 11,9 9,1 10,5 8,6 Credo che tutto risulti molto chiaro. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Giovedì 3 marzo 2005 Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Fausto Buffarello EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Socio Luigi Lanfredi Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana