9 DOMENICA 17 MAGGIO 2015 •• A DUE VELOCITÀ DOZZA «A UN INCONTRO DELLA FEDERALBERGHI A BOLOGNA GLI OPERATORI DEL CAPOLUOGO SI SONO DETTI SODDISFATTI DEI SEGNALI DI CRESCITA. E IL NOSTRO TERRITORIO?« «Il nostro turismo sta raccogliendo solo le briciole» Allarme di Cavina (Monte del Re) «IL TURISMO imolese? raccoglie le briciole lasciate da Bologna e Ravenna». E’ un grido d’allarme, e nemmeno il primo, quello lanciato dal titolare di Monte del Re, Umberto Cavina. Il tema è, ancora una volta, l’andamento del turismo imolese. Lo chef del locale di Dozza è andato a Palazzo Segni Masetti, a Bologna, a un incontro dell’associazione Federalberghi del capoluogo emiliano. Si discuteva di ‘Arte, business, enogastronomia e fiera: pubblico e privato insieme per il futuro del turismo bolognese’. «Imola non fa parte della Città metropolitana di Bologna? Non si parla sempre di fare rete, soprattutto sul turismo?», si domanda Cavina, unico imprenditore del tessuto imolese presente all’appuntamento. «I relatori hanno parlato con grande positività, soddisfatti del fatto che Bologna sta crescendo e, anche se a piccoli passi, superando la crisi – continua –. Così gli operatori del turismo sono ottimisti sul futuro del settore. Meno contenti, invece, noi imolesi che, a mio avviso, non abbiamo avuto la capacità di relazionarci sufficientemente con Bologna e Ravenna e oggi non ci rimane altro che raccogliere le briciole di queste due città, evidentemente più virtuose». «Però nell’Imolese ci sono degli operatori che ci credono ancora – va avanti – e voglio lanciare un appello a tutti loro. Uniamoci e presentiamo alle istituzioni progetti di sviluppo concreti per rilanciare il nostro territorio. Dobbiamo avere una vision in grande delle nostre aziende perché, se comunicate nel modo giusto, sono eccellenze in grado di attirare turismo di massa ed elitario». NON È LA prima volta che Umberto Cavina cerca una strada per valorizzare il turismo del territorio in cui lavora: «A febbraio, insieme con alcuni associati di Unindustria e una rappresentanza dell’associazione, abbiamo chiesto un incontro col sindaco Daniele Manca, nonché vicesindaco metropolitano, per discutere di turismo e sapere cosa stesse succedendo in Stai, alla luce della mancanza di una promozione turistica che portasse riscontri positivi. Il sindaco, oltre a prospettarci un percorso nel quale Con.Ami sarebbe diventato protagonista, ci rimandò ad Apt Servizi, interlocutore più adatto in un’ottica di area vasta». E così è stato fat- DOZZA A lezione di pozioni e magia al raduno nazionale di Harry Potter – DOZZA – GLI APPASSIONATI del mago con gli occhiali non potranno perdersi il raduno nazionale di Harry Potter Never Ends, ormai giunto alla VI edizione. Si svolgerà nell’ambito di Fantastika a Dozza nella sala parrocchiale di via XX Settembre, e riserverà grandi sorprese. Per tutti quelli che sentono di avere una cicatrice a forma di saetta sulla fronte (come Harry Potter) ci sarà la possibilità di partecipare a lezioni di pozioni, cura delle creature magiche e difesa contro le arti oscure. Fra le tante attrazioni che già da ieri hanno rapito l’attenzione dei visitatori quella del falconiere Ivano Agoni che, oltre a mostrare i rapaci, racconta la storia di questa antica arte. Non solo, fra le eccellenze della kermesse l’omaggio a J.R.R. Tolkien (l’autore del Signore degli Anelli). L’ASSOCIAZIONE italiana studi Tolkieniani, intanto, si è mobilitata in forze perché ha la direzione artistica di ben tre esposizioni, e terrà due conferenze di tutto rispetto, coordinando una ludoteca speciale tutta dedicata al Signore degli Anelli e allo Hobbit. Una delle espo- DA NON PERDERE Ben tre esposizioni e anche un Cosplay Contest nel menù dell’interessante iniziativa sizioni tolkieniane sarà «Luce e Ombra. Tolkien, stili diversi e un’unica ispirazione», in cui esporranno due artisti talentuosi con una lunga esperienza: Simona Calavetta, illustratrice e sceneggiatrice di fumetti, è autrice, redattrice ed editor di numerose riviste per ragazzi e ha dipinto le copertine di romanzi e saggi, tra cui quattro copertine della collana Tolkien. E poi Tiziano Baracchi che, dopo quindici anni di dipinti in acrilico e olio, ha scoperto nel 2006 l’arte digitale. L’artista ha trovato negli Usa il meritato successo come ritrattista fantasy per giochi di ruolo e di carte collezionabili. Per gli amanti dei costumi, passando al piano nobile della Rocca, alcune stanze ospiteranno l’esposizione «Una sartoria nella Terra di Mezzo, con abiti ricamati a mano». Anche la piazza davanti la Rocca sarà piena di attività, tra cui un Cosplay Contest a tema tolkieniano e la mitica Sfilata degli Elfi. Matteo Radogna Sopra, un’immagine notturna del borgo storico di Dozza; a destra Umberto Cavina, chef e titolare di Monte del Re, sulle colline dozzesi to. Nei mesi scorsi lo stesso gruppo che era andato da Manca è stato ricevuto dal direttore di Apt «che a sua volta ci ha rimandato ad alcuni tour operator. Abbiamo inviato loro una lettera spiegando la situazione, ma finora tutto tace. Ed è inutile negare che ci si sente abbandonati, privi di un interlocutore preciso con cui parlare, ma soprattutto privi di una rappresentanza. E’ questa l’ottica di area vasta a cui ci si ispirava?». La poesia mette a fuoco la vita Incontro con il poeta Davide Rondoni sulla poesia come forma espressiva che aiuta a guardare la realtà con stupore. Premiazione del Concorso di Poesia dedicato a “Giacomo Pierotti” aperto a tutte le scuole secondarie di I grado di Imola e circondario. Convegno/incontro aperto a tutti con lo scrittore/poeta Davide Rondoni, vincitore del premio Andersen per gli autori dell’editoria per l’infanzia. La serata si pone come conclusione, con la relativa premiazione dei ragazzi delle scuole secondarie di I grado del circondario imolese, del concorso “Una poesia per Giacomo Pierotti”. L’idea di questo concorso è nata dall’esperienza fatta da una classe terza delle Scuole San Giovanni Bosco a cui Giacomo appassionato di poesia apparteneva. Nel corso della sua lunga malattia, anziché rassegnarsi e chiudersi in se stesso, assieme ai suoi compagni ha guardato i versi di un altro Giacomo (Leopardi) facendoli suoi. Li ha vissuti con altre parole e ce li ha lasciati a testimonianza della presenza viva e vera di un Infinito che ha riconosciuto dentro di sé. In questa sua scoperta ha trascinato i suoi compagni fino alla pubblicazione di un piccolo libretto che raccoglie le loro opere. Quale altro modo migliore per ricordare questo ragazzo che tanto ha lasciano nei nostri cuori. Grazie Giacomo e grazie a tutti gli insegnanti ed ai ragazzi di tutti gli istituti comprensivi del territorio che hanno partecipato al concorso.