LA Voce DELLA omunità C MARZO 2015 MEDA IN CAMMINO CON LA CROCE VERSO LA PASQUA DI RISURREZIONE La croce ha una strana, potente fecondità. Chi subisce lo scandalo della croce è umanamente comprensibile, ma Papa Francesco ci ha ammonito con severità: “QUANDO CAMMINIAMO SENZA LA CROCE, QUANDO EDIFICHIAMO SENZA LA CROCE E QUANDO CONFESSIAMO UN CRISTO SENZA CROCE, NON SIAMO DISCEPOLI DEL SIGNORE: SIAMO MONDANI, SIAMO VESCOVI, PRETI, CARDINALI, PAPI, MA NON DISCEPOLI DEL SIGNORE”. SOLO LA CROCE, O, MEGLIO, IL CROCIFISSO, RENDE ACCESSIBILE IL DONO DELLA SALVEZZA A TUTTA L’UMANITÀ. La figura morale compiuta del cristiano non è l’impeccabilità, ma la ripresa dall’errore, come ci ricorda San Tommaso d’Aquino: “MIO DIO, NON DIMENTICARTI DI ME QUANDO IO MI DIMENTICO DI TE. NON ABBANDONARMI QUANDO IO TI ABBANDONO. NON DISPREZZARMI QUANDO PECCO. CHIAMAMI SE FUGGO. ATTIRAMI SE TI RESISTO. RIALZAMI SE CADO, CONDUCIMI SUL TUO CAMMINO”. Simone Peterzano, Cristo nell’orto (Testi tratti dalla Via Crucis dell’Arcivescovo card. Angelo Scola in Duomo del 3 marzo) LA PAROLA DEI SACERDOTI NONOSTANTE La fede per vivere e crescere deve abbracciare i suoi ostacoli e i suoi scandali M a tu guarda quella pianta. Le piazzano un rottame sulla testa quando ancora è appena un arbusto e lei? Niente niente e s’ingegna un altro modo d’esser pianta. Che a ben vedere tutti i diritti per recriminare e maledire il fato avverso li avrebbe pure avuti. Anzi, volendo, aveva tutte le ragioni per gettare la spu- gna: con quell’ostacolo ingombrante tra i piedi sarebbe stata una condanna più che una vita. Invece no. Ostinato, il vegetale. Il metallo pesa, taglia, gela, urta. Embè? Lui cresce. Lento, paziente, fiducioso. Terra ce n’è, acqua pure, il sole non manca, il cielo attira. Quanto basta. Ok, ok. Ovvio: meglio senza il rotta- me; oltretutto non è che lo si possa considerare proprio un dettaglio. Ma a quanto pare non è stata una ragione sufficiente a gettare la spugna. La vita spingeva, urgeva, voleva. Fortissimamente voleva. Ora si abbracciano, la pianta e il rottame. Un intreccio. Pare che si amino, si penetrino. Formando un tutt’uno più unico che raro. Il disagio trasformato in ricchezza. Un bel simbolo, un bel messaggio. Qualcosa che addirittura ha il sapore della Pasqua di Gesù, che abbracciando la Croce e portandosela nel sepolcro ne ha fatto un vita nuova e unica. Mi fermo stupito ogni volta che la Vita mi dimostra la sua potenza. Quando si manifesta nelle cose, ma ancor più nelle persone. Quelle che davanti alle loro debolezze, alle ferite, alle disavventure, agli ostacoli della vita han detto forte e chiaro il loro «nonostante». Quelli che hanno abbracciato il rottame che schiacciava la loro esistenza e piuttosto che perder tempo a recriminare contro un destino avverso, hanno fatto dell’intreccio tra sé e il corpo estraneo un connubio unico e sorprendente. Ma ci vuol sempre poco perché il pensiero mi corra anche a quelli che non sono riusciti a dire il loro «nonostante» e la spugna l’han gettata con violenza e disprezzo, insieme a tanto dolore. Restano lì a puntare il dito contro le mie riflessioni nobili da prete e da credente, sospese tra lo spirito e la poesia, invocando più misericordia che idee. Anzi, si piantano lì come un rottame sopra la mia scintillante fede nella vita e nel Dio della vita. Devono essere un invito, mi sa. Forse quella pianta ha ragione. La fede per vivere e crescere deve abbracciare i suoi ostacoli e i suoi scandali. Perdendo in linearità ma guadagnando in compassione. Solo così ha speranza di restare viva. Solo così prende davvero il sapore della Pasqua. Nonostante. Don Cristiano 2 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA PER RIFLETTERE MORTE E RESURREZIONE DELLA PARROCCHIA Per essere “corresponsabili” nella comunità e aiutarla a vivere S ui muri e sul giornale della città comparve uno strano annuncio funebre: «Con profondo dolore annunciamo la morte della parrocchia di Santa Eufrosia. I funerali avranno luogo domenica alle ore 11». La domenica, naturalmente, la chiesa di Santa Eufrosia era affollata come non mai. Non c’era più un solo posto libero, neanche in piedi. Davanti all’altare c’era il catafalco con una bara di legno scuro. Il parroco pronunciò un semplice discorso: «Non credo che la nostra parrocchia possa rianimarsi e risorgere, ma dal momento che siamo quasi tutti qui voglio fare un estremo tentativo. Vorrei che passaste tutti quanti davanti alla bara a dare un’ultima occhiata alla defunta. Sfilerete in fila indiana, uno alla volta, e dopo aver guardato il cadavere uscirete dalla porta della sacrestia. Dopo, chi vorrà potrà rientrare dal portone per la Messa». Il parroco aprì la cassa. Tutti si chiedevano: «Chi ci sarà mai dentro? Chi è veramente il morto?». Cominciarono a sfilare lentamente. Ognuno si affacciava alla bara e guardava dentro; poi usciva dalla chiesa. Uscivano silenziosi, un po’ confusi. Perché tutti coloro che volevano vedere il cadavere della parrocchia di Santa Eufrosia e guardavano nella bara vedevano, in uno specchio appoggiato sul fondo della cassa, il proprio volto. Geniale la trovata di questo Parroco, che Bruno Ferrero riporta nel suo opuscoletto L’importante è la rosa (Bruno Ferrero, L’importante è la rosa, Torino, Elledici, 2000). COME SI FA A FAR MORIRE UNA COMUNITÀ? Questo succede quando, anziché chiedersi cosa si può fare per essa, ci si limita a critiche disfattiste, si gongola quando le cose vanno male, ci si ritiene indispensabili senza mai portare un minimo contributo. COME CI SI DEVE COMPORTARE PER AIUTARE LA VITA DI UNA COMUNITÀ? Occorre che i suoi membri agiscano con vero spirito di servizio e non di protagonismo; occorre che ci sia vera comunione e non rivalità (quando si tende a primeggiare). Anche i Discepoli hanno conosciuto questa tentazione, quando la madre dei figli di Zebedeo chiese un privilegio per i suoi figli; gli altri dieci si sdegnarono con i due fratelli e allora Gesù indicò loro lo stile della vera grandezza e collaborazione (cfr. Mt 20, 20-28). Appena dopo Pasqua saremo chiamati a rinnovare il Consiglio Pastorale della Comunità che avrà il compito di consigliare per individuare insieme le linee per raggiungere una vera comunione tra noi per trovare il modo di effettuare una vera ed efficace evangelizzazione attraverso l’entusiasmo e la dolcezza. Bisognerà allenarsi per guardare con occhi nuovi e cuore privo di pregiudizi i bisogni materiali e spirituali della Comunità. Ecco perché anche noi abbiamo bisogno di specchiarci nella nostra coscienza, magari uscire dalla porta della sacrestia per poi rientrare dal portone principale per invocare lo Spirito Santo perché ci dia luce e forza per essere veramente corresponsabili in questa Comunità e aiutarla a vivere. Don Angelo OGNUNO SI AFFACCIAVA ALLA BARA E GUARDAVA DENTRO; POI USCIVA DALLA CHIESA. USCIVANO SILENZIOSI, UN PO’ CONFUSI. PERCHÉ […] VEDEVANO […] IL PROPRIO VOLTO. 3 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA VIA CRUCIS A MADONNA DI FATIMA - 13 MARZO LA VIA CRUCIS CITTADINA A MADONNA DI FATIMA “La vita umana e cristiana somiglia a una grande processione...” La data di uscita dell’informatore di marzo coincide con la conclusione, da pochissimi giorni (venerdì 13 marzo), della prima Via Crucis per alcune vie della parrocchia di Madonna di Fatima. Pertanto al momento possiamo solo condividere con i lettori solo l’incipit del libretto preparato dalla Commissione Liturgica della Comunità Pastorale per questo momento. (E. N.) COMUNITA’ PASTORALE S. CROCIFISSO VIA CRUCIS PER LE VIE DELLA PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA - MEDA I niziamo stasera questo cammino cittadino, che fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo Gesù, da Meda Sud, attraverso alcune vie della Parrocchia di Madonna di Fatima. Le ripercorriamo a distanza di un anno, quando nella vita di tutti noi si sono verificati tanti fatti, esperienze di gioia e di dolore, si sono visti nascere nuovi rapporti di lavoro, ma soprattutto si sono constatate ancora chiusure e precarietà lavorative. Abbiamo accompagnato la nascita e crescita di nuove e piccole vite, come pianto amaramente la scomparsa di altre. Anche la Comunità Pastorale del S. Crocifisso ha conosciuto la nomina di un nuovo parroco, alternando sentimenti, in apparenza contrastanti, tra la gioia per l’attesa di un nuovo arrivo e il velo di tristezza per chi ci ha lasciato. Il tutto in un quadro sociale ed economico nazionale ancora difficile, in una nazione italiana che, avamposto di tante vite umane che sfuggono dalle guerre e dalle QUARESIMA 2015 Venerdì 13 marzo A cura Commissione Liturgica e con la partecipazione del coro Musiké Alcuni testi e immagini sono tratti da: VIA CRUCIS CON I PAPI E GUIDATI DALLA SINDONE – ANCORA EDITRICE 1 povertà, cerca disperatamente di percepire segnali di luce dopo un lungo periodo di divisioni a tutti i livelli, in cui era ed è difficile riconoscervi una vera “comunità nazionale”. Se poi il nostro sguardo si allarga all’orizzonte mondiale non ci sfuggono i tanti focolai di guerra e violenza che ci consegnano quotidianamente immagini raccapriccianti di violenza e barbarie che sembrano prefigurare quella che Papa Francesco ha delineato come una “Terza guerra mondiale a pezzi, a puntate”. […] In questo nostro cammino penitenziale lungo le prime cinque stazioni tradizionali della Via Crucis, che continuerà venerdì 20 marzo in altre vie della parrocchia di San Giacomo per concludersi, venerdì 27 marzo, per altre strade della parrocchia di Santa Maria Nascente, ci lasciamo guidare dalle parole dei Papi che hanno guidato e guidano la Chiesa negli ultimi cinquant’anni, consci che, secondo una bella immagine di S. Giovanni XXIII, “la vita umana e cristiana somiglia a una grande processione nella quale camminiamo tutti insieme sotto la santa croce, la stessa che portò Gesù. Ma “il dolce peso” si tollera con piacere se va accompagnato dalla dolcezza e dalla pace provenienti dalla tranquillità di una coscienza cristiana e dalla piena conformità ai desideri del Signore”. Porremo anche idealmente lo sguardo al telo della Sacra Sindone, dove il credente può scorgere il racconto di ciò che Gesù ha realmente sofferto per amore nostro, quel telo che la nostra Comunità Pastorale sarà chiamata ad onorare venerdì 8 maggio a Torino. • 4 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 25 MARZO – SOLENNITÀ DELL’ANNUNCIAZIONE, MISTERO DELL’INCARNAZIONE HAI TROVATO GRAZIA PRESSO DIO Il mistero dell’Incarnazione del Verbo I n questo mese che segna l’inizio della primavera si rinnova la vita in tutto il Creato e ricorre una data fondamentale per la Cristianità: il 25 marzo. In questo giorno, che per secoli tante città italiane scelsero come inizio dell’anno civile, la Chiesa fa memoria solenne del Mistero dell’Incarnazione di Gesù nel purissimo seno di Maria, dopo il suo SÌ all’annuncio dell’arcangelo Gabriele. Questo è il principale tra i Misteri su cui si fonda la nostra Fede, dopo quello dell’Unità e Trinità di Dio, e sta all’inizio dei Misteri che contempliamo recitando il S. Rosario. Il 7 marzo scorso – in occasione dell’Adorazione Eucaristica presso il Santuario di S. Pietro Martire, durante la quale abbiamo contemplato Gesù Concepito, “Sapienza Incarnata che ci chiama anche oggi” – è stata distribuita ai presenti la riproduzione dell’Annunciazione, qui riportata, che risale al XIV secolo e che è custodita nella Galleria di Icone a Ohrid (Macedonia). Recentemente è stata formulata l’ipotesi che sia stata dipinta a Salonicco nella bottega del noto pittore Giorgio Kallergis, che nel 1315 affrescò la Chiesa di Cristo a Veria (Grecia). Questo artista è uno dei migliori esponenti del raffinato classicismo dell’epoca di Andronico II. L’icona è molto bella e maestosa; ci è particolarmente cara perché, intronizzata da don Alberto Lolli nel tempietto sovrastante l’altare maggiore del Santuario di S. Pietro, ci ha accompagnato ogni giorno nell’Avvento 2013 e 2014 e ha vegliato sull’Adorazione Eucaristica per la vita concepita il primo sabato del mese. Per comprendere bene la scena che il Vangelo di Luca ci narra occorre liberarci da ogni distrazione e recuperare il silenzio interiore. Allora possiamo porci idealmente all’interno della Santa Casa di Nazareth ed essere partecipi dell’evento che ha cambiato la storia dell’umanità, un evento di estrema semplicità e nello stesso tempo di un’importanza infinita. L’azione si svolge sullo sfondo di un edificio a portici sostenuti da colonne, decorato da una sontuosa cortina scarlatta che mette in rilievo la figura della Vergine. Ella è seduta su un prezioso tronetto ricoperto da un cusci- no color porpora, simbolo di regalità, e tiene una matassa dello stesso colore nella mano sinistra. La sua posa è piena di contenuta dignità, il suo volto sereno è bellissimo e un’aureola d’oro splendente le circonda il capo, esaltando la pienezza di santità che è in Maria. Lei indossa un abito blu e un manto viola porpora con profili dorati La ricopre tutta, recando tre stelle, anch’esse dorate, una sulla testa e una su ciascuna spalla: nell’iconografia orientale esse affermano che la Madre di Dio è sempre stata vergine prima, durante e dopo il parto. Di fronte alla maestà composta di lei si trova l’arcangelo Gabriele ancora in movimento; Le si avvicina da sinistra atterrando rapidamente con le grandi ali spiegate ancora vibranti e chiare vesti svolazzanti. La sua destra è tesa verso la Vergine, promessa sposa di Giuseppe, in segno di saluto; ha fretta di comunicarle la proposta di Dio che la sconvolgerà. La mano destra di Lei è tesa verso lui in risposta al saluto e aperta nel gesto di disponibilità alla volontà di Dio. In questa composizione non solo i movimenti e i gesti, ma anche i colori sono armoniosi e ben equilibrati. Le tenui tonalità iridescenti delle vesti dell’Arcangelo sembrano quasi trovare compimento nel sonoro accordo del blu e del porpora delle vesti della Santissima Annunciata. Il messaggero celeste non ha scelto una persona qualsiasi e Luca ci fa capire che Dio voleva precisamente Lei, elencando nomi di persone e di luoghi ben precisi. Ecco il saluto: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te!”. Il messaggio viene da Dio e ogni parola è misurata, ogni espressione ha un significato vero. Maria ha tutte le ragioni per essere turbata: “piena di grazia” vuol dire piena del dono di Dio; “il Signore è con te” non è un augurio, ma l’affermazione che in Lei la presenza di Dio è totale, senza che null’altro sia necessario. Perciò “rallegrati”, apri il tuo cuore alla gioia perché Egli ha preparato una missione grande per Te! Per questo “Maria è turbata e si chiede quale sia il senso di quel saluto”: è una ragazza abituata a riflettere sulle realtà della vita, perciò l’Arcangelo non considera scorretto il suo smarrimento. La semplicità e l’umiltà della fanciulla ne giustificano lo smarrimento e la domanda, a cui Gabriele risponde indicando la missione e la responsabilità che Ella dovrà assumersi in libertà. “Hai trovato grazia presso Dio”, continua il messaggero e deve essere subito ben chiaro che la santità è dono di Dio e segno della sua presenza. Non è conquista personale, ma dono di Dio che ama, che ama Maria al di sopra di ogni altra creatura. Dio è innamorato di Maria e le parole dell’Arcangelo hanno lo scopo di farle comprendere questa realtà sconvolgente. Ed ecco l’annuncio: “Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo…”. Maria ascolta queste parole d’immensa grandezza e le accoglie nel suo cuore puro: il suo SÌ è totale e libero. A quel SÌ Gesù è concepito immediatamente nel suo seno, l’Incarnazione del Verbo è avvenuta e Gesù è già vivo e presente con la sua divinità nell’umanità appena assunta. La nostra fede in Cristo parte da qui. L’autore dell’icona riconosce questo infinito Mistero dell’amore di Dio e la presenza operante della SS. Trinità con una profusione di oro – simbolo del divino – che illumina di luce intensa tutta la scena e avvolge dolcemente i protagonisti. Cesarina Ferrari Ronzoni 5 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA I FEBBRAIO 2015 – VESTIZIONE NUOVI CHIERICHETTI MAMMA VOGLIO FARE IL CHIERICHETTO!! Due genitori di fronte alla scelta del figlio N on è stata una sorpresa, per mamma e papà, il desiderio di Sasha espresso qualche mese fa: “Mamma voglio fare il chierichetto!!”. Infatti, già nella nostra piccolissima chiesetta in montagna lo scorso anno, il parroco l’aveva invitato ad assisterlo nella celebrazione della Santa Messa... e lui aveva accettato con il solito entusiasmo per la novità. Per quanto un po’ preoccupati dal fatto che non riuscisse a stare seduto per più di cinque minuti (ne sanno qualche cosa le maestre della 4C!!), fu comunque allora per noi una grande emozione, ripetutasi anche domenica 1° febbraio quando il nostro parroco don Piero, finalmente, gli ha assegnato l’incarico ufficiale. Poi, come accade nelle occasioni in cui si celebra qualcosa di importante, Sasha ha chiesto “mamma cosa mi hai regalato per la mia vestizione?”. Sasha è sempre stato affascinato dalla vita di Gesù e dobbiamo dire un grazie soprattutto a don Mattia, alle educatrici ed educatori dei nostri oratori oltre che alle catechiste che, hanno entusiasmato ancor di più Sasha nel conoscere la storia raccontata nel Vangelo e nella Bibbia. La sua autonomia e la sua determinazione nel voler partecipare alla vita della nostra comunità parrocchiale ci hanno molto colpito e... un po’ ci hanno anche sorpreso! Poi abbiamo capito... è una cosa che Sasha porta nel suo cuore e che siamo molto felici possa ancor più arricchire. Per Sasha... “Toglietemi tutto... ma non il mio incontro di catechismo!”. Buon cammino! Mamma e Papà NON L’AVEVO MAI NOTATO... N on l’avevo mai notato. Non ci avevo mai fatto caso. Eppure, ho una certa consuetudine, una certa frequentazione, anche qui... Non l’avevo mai notato. Forse per quella loro discrezione, per quella loro presenza quasi scontata. Non ci avevo mai fatto caso. Fino a settimana scorsa. Quando, osservandola lì con loro, me ne sono accorto. Eppure erano sempre stati lì davanti ai miei occhi. Ho finalmente notato quel loro muoversi preciso, elegante. Bello. Quelle loro rapide occhiate, per aspettarsi, per muoversi insieme. Ecco, il loro muoversi: come da una parte, così dall’altra. Se da una parte non va, si fa un cenno, o si aggiusta a propria volta... E il loro stare fermi. Compìti (ma allora è possibile, alla loro età!). Non l’avevo mai notato. Forse perché non c’era mai stato un coinvolgimento personale... Forse perché ci ero abituato... Non ci avevo mai fatto caso. Ma la loro presenza discreta contribuisce a rendere più bello ciò che è già Bello, di suo. Come Dio è servitore di tutti, loro sono servitori di Dio. Grazie perché ci siete, chierichetti! M. B. 6 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA DOMENICA 15 FEBBRAIO - GIORNATA DEDICATA AI GENITORI DEI BAMBINI BATTEZZATI DAL 2009 UN’OCCASIONE DI INCONTRO Insieme nella Comunità L a Giornata insieme, dedicata ai genitori dei bambini battezzati dal 2009 ad oggi, tenutasi domenica 15 febbraio, è stata un’occasione per alcune coppie della nostra comunità per incontrarsi (o rincontrarsi) e conoscersi. Le coppie hanno potuto scegliere se partecipare all’intera giornata o intervenire solo ad alcuni momenti (Messa, riflessione, pranzo, preghiera finale), in base alle loro esigenze ed alle necessità dei figli piccoli. Durante la giornata le mamme ed i papà hanno potuto partecipare alla Messa delle ore 10.00 a Santa Maria Nascente, seguita da un momento di riflessione tenuto da don Cristiano sul tema del vivere la fede con il sorriso e non come un peso. Durante l’intera giornata, che ha offerto ampi spazi per potersi incontrare e chiacchierare approfittando anche del momento del pranzo, le coppie intervenute hanno colto l’occasione per passare qualche minuto tra loro o con amici, sfruttando un’opportunità in più per intrattenere relazioni che, sempre più spesso, sono soggette ai ritmi del quotidiano. Il tutto si è concluso attorno alle ore 15.30 con una preghiera finale. L’intento di queste giornate non è quello di fornire un momento di formazione ai genitori, ma di creare un’opportunità in più di incontro tra persone che appartengono alla stessa comunità, offrendo un piccolo spunto di riflessione sulla vita quotidiana alla luce del Vangelo. Il prossimo incontro si terrà domenica 12 aprile 2015. • I FEBBRAIO 2015: 37MA GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA “SOLIDALI PER LA VITA” “Ognuno si senta chiamato ad amare e servire la vita” I l I febbraio la Chiesa italiana ha celebrato per la XXXVII volta la Giornata per la Vita. Su questo tema riportiamo un pensiero di Papa Francesco, che ha esortato tutti alla cultura della vita ricordando che generare ha in sé il germe del futuro: ”… Ognuno, nel proprio ruolo e nel proprio ambito, si senta chiamato ad amare e servire la vita, specialmente quando è fragile e bisognosa di attenzioni e di cure, dal grembo materno fino alla sua fine su questa terra”. Il nostro Movimento, sensibile all’accoglienza, all’ascolto e all’aiuto, assiste molte mamme e i loro bimbi in collaborazione con l’Associazione S. Vincenzo e il Centro di Ascolto. Siamo grati ai nostri benefattori che ci sostengono con il Progetto Gemma destinato a madri in difficoltà, tentate ad abortire, costituito da una catena di sedici donatori che versano euro 10,00 per diciotto mesi (sei mesi per la gravidanza e dodici mesi dalla nascita del bambino) . Dal sì alla vita inizia l’avventura più stupenda e più grande dell’amore coniugale. Ringraziamo don Piero per la sua disponibilità e le parrocchie della Comunità pastorale che ci hanno permesso di allestire dei banchetti per la vendita di primule: “un fiore che nasce, una vita che cresce” . Maria è il nostro modello di fede, colei che con la sua risposta ha fatto sì che il Figlio, il Verbo del Padre, potesse prendere dimora in mezzo a noi per condurci alla vita senza fine. Movimento per la Vita di Meda 7 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA CINE COMUNITÀ FORUM 2015 XXX NEL MONDO SENZA PREGIUDIZI A conclusione del Cineforum 2015 della Comunità Pastorale Pubblichiamo alcuni commenti di persone che hanno assistito alla visione dei film proposti dalla Comunità pastorale all’interno della rassegna organizzata da Medateca. SAPER SCEGLIERE Indifferenza, diffidenza e fiducia sono i temi dei tre film – scelti con l’ormai collaudata finezza dal gruppo cinefilo della Comunità Santo Crocifisso – che ci hanno aiutato a riflettere su storie un po’ particolari, ma che possono essere confrontate per molti aspetti – anche se con sfaccettature diverse – con momenti o situazioni della nostra vita. Una parola che secondo me potrebbe riassumere e legare i tre film è “scegliere”, “saper scegliere”. Anche se non possiamo modificare il corso della nostra esistenza, è solo con una attenta e meditata scelta di azioni, di parole, di atteggiamenti, di incontri che possiamo però guidare e cercare di far prevalere, da una parte o dall’altra, nel bene o nel male, nella giustizia o meno, un determinato evento che il più delle volte non coinvolge solo la nostra vita, ma anche quella di altri. Lo vediamo nella scelta più o meno consapevole di John Halder in “GOOD” ; in quella di Giovanni, che nel film “LA GIUSTA DISTANZA” sceglie di trasgredire il consiglio (quasi un ordine) datogli dal direttore del giornale e, superando l’indifferenza, agisce in nome di un principio di giustizia; di Augusta, che in “UN GIORNO DEVI ANDARE” sceglie di andarsene dove può darsi da fare per dare un senso alla sua vita distrutta da un dolore e trova consolazione instaurando rapporti umani nuovi in terre straniere e con persone sconosciute. In ognuno di questi film è la scelta dei personaggi, bella o brutta che sia, condivisibile o meno, a determinarne la storia e a far emergere il sottile limite che intercorre tra l’essere indifferente o diffidente verso chi ci sta intorno – e che preferiamo non vedere – e l’essere invece fiducioso e aperto con chi ci capita di incontrare, che potrebbe rivelarsi una ricchezza per la nostra giornata o addirittura per la nostra vita. Giovanna GOOD – L’INDIFFERENZA Il film mostra un uomo che all’inizio ha degli ideali antinazionalistici, è un buon marito e un bravo figlio (sopperisce alle disattenzioni della moglie e accudisce con amore la madre malata di demenza senile) ed è un buon insegnante. Poi, forse per fama di gloria e di potere, diventa un ingranaggio del regime e non fa nulla per evitare l’olocausto, vissuto da vicino da un amico ebreo. La sete di fama, in contesti particolari, può cambiare i tuoi ideali e il tuo modo di essere? Il film ce lo conferma, anche se con un riscatto finale piuttosto tardivo. LA GIUSTA DISTANZA – LA DIFFIDENZA La realtà di un piccolo paese viene scossa dall’arrivo della nuova maestra, giovane e moderna, che sconvolge il tran-tran quotidiano. La maestra è disinibita e seduce con la sua spontaneità soprattutto i maschi del paese. Quando poi intreccia 8 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA una relazione col meccanico nordafricano (lei si comporta come è abituata, mentre lui, che sembrerebbe all’inizio ben inserito nella realtà in cui vive, custodisce in sé i suoi costumi e tradizioni), si scontrano i diversi modi di vedere le situazioni e le differenze si fanno sempre più evidenti. Gli abitanti del paese guardano con diffidenza la persona che viene da fuori perché agisce in modo diverso dal loro. Non sempre però quello che per te è normale lo è anche per l’altro. UN GIORNO DEVI ANDARE – LA FIDUCIA È un cammino di dolore e di speranza quello che sta percorrendo la protagonista del film. Questa ragazza sta cercando la propria strada tra dolore, incertezze e, forse, alla fine intravede uno spiraglio di speranza. Lascia le proprie sicurezze e affronta le difficoltà della vita degli altri, situazioni impensabili, gusti e desideri diversi. Cerca comunque di aiutare gli altri, forse e soprattutto per aiutare se stessa a ritrovarsi. Dina LA RICERCA DI CIÒ CHE SORREGGE LA MIA VITA Con l’esperienza del Cineforum ho approfondito i motivi del mio impegno nella comunità. In particolare la visione del terzo film proposto “Un giorno devi andare” mi ha fatto riflettere sull’importanza di ricercare sempre di più ciò che sorregge la mia vita. Per me è possibile superare la diffidenza e la paura dell’altro solo approfondendo chi sono e quanto ho ricevuto con il dono della fede. Questa certezza mi permette di andare incontro agli altri senza pregiudizi, imparando da tutti e da ciascuno. Caterina VOCE PICCOLI LA DEI VIVA IL CARNEVALE ! S abato 21 febbraio 2015 abbiamo festeggiato il Carnevale all’Oratorio di S. Giacomo. Avremmo dovuto sfilare per le vie del paese ma purtroppo il tempo era brutto e quindi… niente sfilata! Ci siamo ritrovate nel salone, tutte mascherate e truccate variopinte . C’erano bambini di tutte le età mascherati e anche qualche adulto; i più piccoli erano molto belli travestiti da apine, coccinelle, principesse, dinosauri. Abbiamo iniziato a giocare rincorrendoci tra di noi, lanciando coriandoli, stelle filanti e spruzzandoci con le bombolette di stelle filanti. Quando abbiamo incontrato i nostri compagni, con loro ci siamo divertite a fare la battaglia di coriandoli femmine contro maschi. I coriandoli ci arrivavano dappertutto: in faccia, in bocca e dentro il costume! Nel frattempo il DJ Samuele ci ha fatto ascoltare musiche divertenti ed ha aiutato a dare il ritmo alla festa. Verso le 16.00, Don Mattia ha invitato tutti a fare la merenda, ma a fatica abbiamo raggiunto il tavolo dei dolci perché eravamo in centinaia! … Alla fine siamo riuscite a prendere le chiacchiere zuccherate. Poi ci siamo ributtate nella folla e abbiamo continuato a giocare. Alla fine del pomeriggio, il salone si è svuotato e il pavimento era un arcobaleno di colori formato dai mille coriandoli! Ci siamo armate di scopa e paletta e abbiamo iniziato ad aiutare le mamme e i papà nella pulizia del salone: anche in questo ci siamo divertite un mondo! Il brutto tempo non è riuscito ad intristirci perché è bastato ritrovarsi tutti insieme e festeggiare in allegria. È stato un carnevale bellissimo! Alessandra, Beatrice, Eleonora e Elisabetta COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 9 15 FEBBRAIO - GIORNATA MISSIONARIA DI FRATERNITÀ LA VOCAZIONE COME ANNUNCIO DELL’AVVENIMENTO CRISTIANO Le Giornata Missionarie della Fraternità Sacerdotale San Carlo Borromeo V enerdì 13, sabato 14 e domenica 15 febbraio nella parrocchia di Santa Maria Nascente, per il secondo anno, abbiamo dato vita alle Giornate Missionarie della Fraternità San Carlo Borromeo. Lo scopo è stato quello di far conoscere e sostenere la Fraternità San Carlo e contribuire agli studi del nostro parrocchiano Giuseppe Cassina, attualmente seminarista a Roma, che verrà ordinato diacono il 27 giugno sempre a Roma con destinazione definitiva a Città del Messico. L’appuntamento di venerdì sera con don Christoph Matyssek presso l’auditorium della scuola San Giuseppe ha avuto come tema “La vita come vocazione, forme diverse per un unico scopo”. Carlo Asnaghi ha presentato Don Christoph, giovane prete di 39 anni, sacerdote da tre anni e mezzo, che oggi dirige il centro afro-asiatico di Vienna dopo essere stato tre anni a Gerusalemme. Don Christoph ha raccontato della sua vita, del nascere della sua vocazione: la fede appresa dai genitori, l’incontro con il Movimento di Comunione e Liberazione avvenuto per mezzo del fratello e, dopo questo, l’entrata nel seminario di Roma. La sua decisione a essere totalmente di Cristo si è resa evidente quando ha detto: “se non avessi accettato la destinazione a Vienna, fatta dai miei superiori, non sarei stato più io” (il suo desiderio era quello di tornare in Terrasanta). Questo è stato un aiuto anche per noi per comprendere che essere di Cristo vuol dire concretamente appartenere ad un altro, ad un altro che Lui ti pone d’innanzi, come autorità, come Amico, come chi ti ricorda l’imprevisto che ridesta l’incontro con Colui che realizza la tua vita. Don Christoph ha poi concelebrato la Messa vigiliare di sabato e quella domenicale delle ore 11.30 ripercorrendo nella predica la sua vita e la storia della sua vocazione, annodandola con le letture della Messa. Sul sagrato della chiesa sono stati allestiti dei banchi vendita di primule, di torte fatte dalle donne della parrocchia di Santa Maria Nascente e un banco li- 10 bri per un aiuto a conoscere meglio la Fraternità di San Carlo. Nonostante il freddo e la pioggia la generosità dei nostri parrocchiani è stata grande. Primule e torte sono state tutte vendute e anche un buon numero di libri e diversi abbonamenti a “Fraternità e Missione”, che è il mensile della Fraternità dove sono riportate le varie esperienze dei missionari della San Carlo nei diversi angoli del mondo. Un ringraziamento particolare a don Piero che ci ha sostenuti dandoci gli spazi necessari perché fosse possibile dar vita a queste giornate. La Commissione Missionaria della Comunità Pastorale e gli Amici della Fraternità San Carlo di Meda P er chi volesse conoscere meglio la Fraternità Sacerdotale San Carlo Borromeo segnaliamo il libro di Marina Corradi (inviata e editorialista di Avvenire) “INNANZITUTTO UOMINI“ (San Paolo edizioni), che raccoglie e fa raccontare a quindici preti della Fraternità (ordine fondato da Mons. Massimo Camisasca) la loro storia, il percorso di vita attraverso il quale è nata la loro vocazione. Quindici giovani preti che, partendo da esperienze totalmente diverse, a volte agli antipodi tra loro, hanno riconosciuto la chiamata del Signore ed hanno detto il loro sì. La vocazione vista quindi come “chiamata”, la chiamata di Dio, di un Dio che ha bisogno di me, alla quale io rispondo ed in quella risposta trovo la pace, perché do compimento alla ragione per cui sono nato, sono stato messo nel mondo. Molte delle storie raccontate sono itinerari umani sorprendenti. C’è il ragazzo che se ne andava sbattendo la porta dell’aula all’ora di religione, contagiato da quel confuso rancore verso la Chiesa, oggi tanto di moda. C’è l’ex comunista che andava in piazza gridando ai preti “corvi neri”. C’è quella di chi tirava l’alba nei locali romani suonando Jazz. C’è il figlio di una famiglia borghese, stancamente cattolica, giusto per la COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA messa domenicale. E il ragazzo di un villaggio africano a cui gli avversari politici hanno ucciso il padre e che, anziché vivere per vendicare la sua morte, diventa prete missionario della San Carlo. Ci sono quelli che hanno attraversato la crisi del modernismo e dello stesso cristianesimo. C’è il ragazzo americano che si è confrontato a viso aperto con il nichilismo della sua generazione, non evitando le obiezioni alla fede cristiana che vengono opposte oggi. C’è il ragazzo nato in una famiglia profondamente cattolica del Trentino, che ha bisogno di un nuovo modo di vivere il fatto cristiano, ma che non sia in contraddizione alla fede dei suoi nonni. Ma c’è una cosa che accomuna questi giovani preti: non hanno soffocato il grido che nasceva dal loro cuore. Quella sete di verità per la loro vita che ad un certo punto li ha costretti a porsi la domanda sul loro destino. E, nell’affronto serio di questi interrogativi, hanno capito quello che il Mistero e Dio volevano da loro, a quale vocazione, a quale chiamata erano attesi. Queste testimonianze fanno capire che lo scopo per il quale siamo stati messi al mondo è uguale per tutti gli uomini, ma la chiamata e la vocazione possono essere diverse. Tutte concorrono ad un unico fine: l’annuncio che Dio si è reso incontrabile all’uomo con Cristo e noi siamo chiamati a rendere di nuovo incontrabile questo avvenimento per tutti gli uomini del mondo. Mario C. QUARESIMA DI FRATERNITÀ 2015 REPUBBLICA CENTRAFRICANA, FACCIAMO COMUNITÀ Scelto il progetto di carità della nostra comunità per la Quaresima 2015 L e commissioni Missionaria e Caritas propongono come impegno di carità in questa Quaresima 2015 il progetto “REP. CENTRAFRICANA - Facciamo Comunità”. Il progetto di Nana-Mambere è uno dei tre progetti proposti dall’ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria con la Caritas Ambrosiana; destinatari principali i giovani, per dare loro un lavoro e una possibilità di sopravvivenza, e le famiglie, per offrire loro elementi di coesione e unione. La Repubblica Centrafricana (RCA), nonostante la ricchezza di risorse naturali, è tra i paesi più poveri al mondo. Il 75% della manodopera attiva si trova nel contesto rurale ed è costituita in maggioranza da giovani, potenziale produttivo da valorizzare attraverso la formazione professionale e il rilancio di movimenti associativi. Uno sguardo di riguardo va poi dato alla promozione della dignità delle donne, fattore di sviluppo, stabilità ed emancipazione socio-economica del paese. Nei villaggi la realtà commerciale è centrata sul mercato settima- nale, dove specialmente le donne si recano percorrendo fino a 30-40 Km. A piedi. L’esigenza ora è quella di creare nuove forme di mercato che permettano un migliore rendimento e una minore fatica, per esempio creando un magazzino d’acquisto, stoccaggio e vendita dei prodotti agricoli delle associazioni. Il magazzino, affidato a una associazione femminile locale, dà fiducia e visibilità alle associazioni agricole locali di fronte alle autorità governative. Contando sulla solidarietà di tutta la comunità, l’augurio che questa Quaresima sia davvero per ognuno occasione di preghiera e rinnovamento. • fxzÜxàtÜ|tàÉ wxÄÄx `|áá|ÉÇ| Suore Francescane Angeline Via di Villa Troili, 26 00163 ROMA Il Signore vi dia pace! Roma, Febbraio 2015 R. Don Piero e membri della Comunità Pastorale S.Crocifisso, abbiamo ricevuto con gradita “ sorpresa “ il contributo di € 3155, quale risultato dell’Avvento di carità per il nostro progetto missionario SOS Scuola. La vostra sensibilità verso i numerosi bambini che non possono godere il diritto dell’istruzione scolastica si è manifestata veramente forte e creativa. Un grazie particolare e di cuore ai preadolescenti che hanno aderito alla “Cena Povera” organizzata da don Cristiano e sr Mariangela : senz’altro la loro capacità di coinvolgere i ragazzi ha saputo sensibilizzarli a questa problematica così prioritaria ! Un ricordo grato alla famiglia Simonetti per i lavori di “Pasta di Sale” che, immaginiamo, saranno stati molto belli e apprezzati : l’impegno e la passione di Renata hanno prodotto buoni frutti ! Il nostro più sentito ringraziamento va alla Commissione Missionaria di Santa Maria Nascente, S. Giacomo e N S di Fatima e a don Luigi perché hanno saputo cogliere l’importanza di questa attività di promozione che può assicurare un futuro “diverso” per i bambini, spesso penalizzati da situazioni politico-sociali che creano ingiustizie e non permettono di dare vita a una realtà più equa e dignitosa. La somma da voi devoluta sarà distribuita tra i vari Centri Educazionali da noi gestiti in Ciad, Rep Dem del Congo, Brasile, Bolivia e Argentina. E-mail: [email protected] - Tel. 06.66.41.80.21 www.angeline.it 11 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA PELLEGRINAGGIO - 3-7 FEBBRAIO 2015 LA COMUNITÀ IN PELLEGRINAGGIO IN SICILIA Cinque giorni tra spiritualità e cultura P er molti è fede autentica, per tanti è tradizione, per alcuni è superstizione, per altri folklore ma per tutti sono giorni indimenticabili quelli che si vivono a Catania dal 3 al 6 febbraio di ogni anno per la festa in onore di S. Agata Vergine, il cui martirio avvenne il 5 febbraio 251. Tra ceri e invocazioni, parte delle reliquie della “santuzza”, chiuse dentro il “Busto Reliquiario” tempestato di perle e preziosi, è portata in processione per le strade su un carro, “il fercolo”, trainato da centinaia di persone tutte indossanti il camice bianco chiamato “sacco”, un cordone bianco cinto ai fianchi e un berretto nero. Al volto dolce e benevolo di questo reliquiario – che viene esposto al culto solo nei giorni della festa – si rivolgono con fiducia i devoti, che aspettano un anno intero per rivedere quel sorriso, sentito caro e familiare e ritenuto capace di intercedere con vigore presso Dio. Il 3 febbraio si inizia la festa con un corteo storico la mattina e un lungo spettacolo di fuochi “piromusicali” la sera. Durante la parata storica sfilano le “candelore”, grossi candelieri di legno portati a spalla da uomini forzuti che imprimono al cero un’andatura festosa. Ogni “candelora” rappresenta una categoria di lavoratori, un’antica corporazione. Di seguito, una breve cronaca del pellegrinaggio che ha visto il nostro gruppo rappresentare la Comunità S. Crocifisso e partecipare attivamente e con devozione ai vari momenti religiosi guidati da don Piero, in particolare la S. Messa concelebrata nella Cappella di S. Agata nella Basilica Cattedrale di Catania, le S. Messe celebrate nella Chiesa di S. Maria di Ognina – gentilmente messa a nostra disposizione – e le S. Messe nel Santuario di Siracusa dedicato alla Madonna delle Lacrime. CATANIA È una città molto caotica, specialmente se ci si allontana dal centro. PIAZZA DUOMO. Qui si trova uno dei simboli storici di Catania: al centro dell’immensa piazza è infatti possibile ammirare l’emblema della città: la “fontana dell’elefante”. In una delle cappelle della cattedrale dedicata a Sant’ Agata, Don Piero concelebra la S. Messa. Da piazza del Duomo inizia la principale via dello shopping, via Etnea circondata da bar e negozi. Visitiamo la città con un giro turistico in pullman lungo la via Etnea: passiamo dall’anfiteatro romano, dai giardini Bellini – uno spazio verde per rilassarsi –, dal teatro Massimo… Ritorniamo la sera per la festa di Sant’ Agata. TAORMINA Costeggiamo il mare passando per Acireale, Aci Trezza e Aci Castello. Sosta per una fotografia ai faraglioni di Aci Trezza, 12 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA Catania, Duomo di S. Agata (sopra), Piazza Università (in mezzo) e la celebrazione della Santa Messa (in basso) PELLEGRINAGGIO - 3-7 FEBBRAIO 2015 conosciuti per la leggenda di Polifemo, e ai famosi (!!!!) Giardini di Naxos. Raggiungiamo Taormina con una navetta. Bello il corso Umberto I, ricco di negozi, bar e ristoranti. Le viuzze laterali sono molto caratteristiche per tutti i gradini Sali/scendi. Visitiamo il Teatro Greco, sicuramente la principale attrattiva di Taormina. Taormina, Teatro Greco La Cattedrale di San Giorgio lascia senza fiato per la sua bellezza!! Situata in cima ad una salita, la cupola è splendida! NOTO. Passeggiare per le stradine di Noto riempie gli occhi e il cuore di tanta bellezza. Piena di Palazzi e chiese. Eccelle per tanta bellezza l’imponente cattedrale di San Nicolò che domina la piazza del Municipio. SIRACUSA. Dopo la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria delle Lacrime ci dirigiamo a piedi con la guida verso il Parco archeologico della Neapolis, con il teatro greco e con il famoso orecchio di Dionisio, dove abbiamo accennato cantando il “Va pensiero”. All’ingresso troviamo l’anfiteatro romano distrutto in gran parte per poter costruire le mura di Ortigia (l’isola nell’isola!!!). A Ortigia, città storica di Siracusa, visitiamo la cattedrale del VII secolo, la Fontana dell’Aretusa, la chiesa di santa Lucia con il bell’affresco di Caravaggio “il seppellimento di Santa Lucia”… tutte collocate in una piazza mozzafiato… Riprendiamo il pullman e ci dirigiamo all’aeroporto per il rientro a Milano. Che dire? Qualche volta i sogni si avverano… • PIAZZA ARMERINA Visitiamo la villa romana del Casale, appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse a un governatore. Passeggiare a due metri di altezza sui bellissimi mosaici della villa dà l’idea della sontuosità dell’epoca. In alcuni casi i disegni geometrici ricordano magnifici tappeti persiani, in altre stanze le scene di caccia, le belve e la mitologia rievocano un periodo di grande ricchezza per il popolo che dominava il Mediterraneo. Mosaici bellissimi e di grande effetto. RAGUSA-NOTO-SIRACUSA RAGUSA. La città ci richiama alla mente il Commissario Montalbano... tutto parla di lui. Palazzi e stradine veramente caratteristici, panorama incantevole delle case arroccate sul pendio della montagna. Per non parlare del Giardino Ibleo. Noto, Cattedrale Processione con Reliquie S. Agata 13 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA BATTESIMO DEI CATECUMENI RITO DI ELEZIONE Durante la Veglia Pasquale Mimoza Osmani riceverà il Battesimo D omenica 22 febbraio mons. Patrizio Garascia ha celebrato il Rito di Elezione di Mimoza Osmani insieme ad altri catecumeni a Giussano presso la Basilica Santi Filippo e Giacomo. Mimoza riceverà il battesimo la notte di Pasqua, sabato 4 aprile, a Santa Maria Nascente. È una grande emozione per me, Elena e Wilma l’avvicinarsi del Battesimo di Mimoza, vediamo germogliare la sua fede giorno per giorno nella sua semplicità e spontaneità. Per noi già battezzati deve essere viva memoria e sostegno nel proseguire a testimoniare la parola di Dio con il Vangelo. Marcella PER NOI GIÀ BATTEZZATI DEVE ESSERE VIVA MEMORIA E SOSTEGNO NEL PROSEGUIRE A TESTIMONIARE LA PAROLA DI DIO CON IL VANGELO 14 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 22 FEBBRAIO 2015 - DECIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON GIUSSANI VAGLIATE TUTTO E TRATTENETE IL VALORE Il carisma del Servo di Dio don Luigi Giussani nel decimo anniversario della sua morte “C hi crede in me anche se morto vivrà”: questa affermazione di Gesù (Gv. 1,25) non indica semplicemente l’esistenza di una vita oltre la morte, ma una possibilità di vita piena anche nella nostra avventura quotidiana. Don Giussani, durante la sua vita, ha generato nella fede numerosi figli e, a dieci anni dalla sua morte, continua a generarne. Il suo carisma, attraverso l’esperienza di Comunione e Liberazione, è occasione ancora oggi per incontrare l’avvenimento di Cristo come risposta certa alle domande della nostra vita: “Il cristianesimo è un avvenimento, non un insieme di regole o precetti; ma le regole e i precetti sono la possibilità per andare sempre più nel profondo di questo avvenimento che accade nel presente. Se Cristo fosse una cosa del passato sarebbe un bellissimo ricordo, ma solo se è presente nell’istante cambia la vita”. Chi ha avuto la fortuna di incontrare don Giussani e di sentirlo parlare può testimoniare che la sua grande preoccupazione fu quella di salvaguardare sempre la libertà dell’altro: ”Non sono qui perché voi riteniate come vostre le idee che vi do io, ma per insegnarvi un metodo vero per giudicare le cose che io vi dirò”. Il cristianesimo si propaga nel mondo attraverso l’incontro con persone umanamente cambiate dall’avvenimento di Cristo. Don Giussani ci è proprio testimone di questo, Cristo era tutto per Lui, la sua vita è stata un seguirLo sempre, dentro l’obbedienza alla Chiesa: al Santo Padre e al suo Vescovo. Cristo era il criterio con cui giudicava tutta la realtà: non uno dei criteri, ma il criterio. Ci ha educato ripetendoci la frase di San Paolo: “Vagliate tutto e trattenete il valore”; nulla gli era indifferente, certo che tutto concorre alla realizzazione del piano di Dio sul mondo. Ha richiamato al valore del reale, al fatto che Dio ci sollecita a camminare verso di Lui attraverso le circostanze, “attraverso quello che mi fa accadere, attraverso quello che mi accade mi dice: vieni qui, prendi questo, impegnati in quest’altra cosa. Allora se lo seguo cammino verso di Lui”. Questo ci consente di vivere il reale non scartando niente di quello che ci accade, prendendo sul serio ogni cosa, consapevoli che nulla succede per caso e che Dio si comunica a me attraverso il gesto che mi chiama a vivere. In questo ha messo in gioco tutta la nostra libertà, non nel senso di essere liberi di fare ciò che vogliamo, ma di aderire al modo con cui la libertà di Dio ci chiama. Dio ci chiama perché noi Lo comunichiamo a tutti. Dio ha avuto questa preferenza per noi, perché attraverso di noi il Suo amore arrivi a tutti. Come dice san Paolo, Dio mi ha scelto per poter mostrare nella mia persona quello che voleva dare a tutti. Perciò in questa preferenza umana di Dio vibra tutta la Sua passione per ogni uomo. “Spero che la mia vita si sia svolta secondo quel che Dio aspettava da essa. Si può dire che si sia svolta nel segno dell’urgenza perché ogni circostanza, anzi ogni istante per la mia coscienza cristiana è stato ricerca della gloria di Cristo”. Cosa vuol dire oggi seguire il carisma di Don Giussani? Significa immedesimarsi nella sua vita: “Spero che la mia vita si sia svolta secondo quel che Dio aspettava da essa. Si può dire che si sia svolta nel segno dell’urgenza perché ogni circostanza, anzi ogni istante per la mia coscienza cristiana è stato ricerca della gloria di Cristo”. Don Giussani indicò in don Julian Carron il suo successore alla guida del movimento di Comunione e Liberazione. Continuiamo con lui il cammino nella sequela di Cristo, desiderosi di fare esperienza nella nostra vita della solida certezza che testimoniava don Giussani: Gesù si è fatto carne, lo possiamo incontrare, cammina per le strade delle nostre città, ha braccia per sostenerci e ha occhi per guardarci. Ha voluto impastarsi con la nostra vita di uomini perché potessimo sperimentare la gioia della Sua compagnia. Cristo si comunica a tutti attraverso la Sua misteriosa presenza, così integralmente umana da servirsi persino della nostra pur povera personale fragilità: noi, la Sua Santa Chiesa, il Suo popolo. Lunedì 9 marzo alle ore 20.30 presso la cappella dell’oratorio Santo Crocifisso si è celebrata una Messa di suffragio. Comunione e Liberazione – Meda 15 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA MOVIMENTO TERZA ETÀ INCONTRO CON I CARABINIERI Qualche consiglio per diferdersi da truffe e raggiri S i è svolto giovedì 19 febbraio, l’incontro con il Comandante della Stazione Carabinieri di Meda, Maresciallo Giovanni Civitillo, e gli aderenti al Movimento Terza Età. Un nutrito gruppo di partecipanti ha ascoltato con attenzione i suggerimenti e i consigli, che sono stati dati per fronteggiare eventuali truffe e raggiri ai danni degli anziani che vivono da soli e che tante volte non hanno modo di difendersi dai malintenzionati che, purtroppo, ogni giorno insidiano le nostre attività. I consigli su cui si è soffermato il Comandante sono: w mai fidarsi degli sconosciuti che si presentano come amici dei figli o dei parenti, w non farsi problemi nel chiamare le forze dell’ordine se vediamo delle situazioni che ci sembrano strane (numero unico di emergenza 112), w non aprire la porta a persone che non si conoscono, w non firmare nulla per nessun motivo se non si è più che sicuri di quello 16 Instaurare buoni rapporti con i vicini, con chi abita sullo stesso piano di condominio, perchè è da loro che possono arrivare i primi aiuti in caso di bisogno o in quelle occasioni in cui possiamo essere noi di aiuto alle loro necessità. che si sta firmando, chiedere eventualmente a persone di fiducia di aiutarci, w non dar retta a sconosciuti anche se all’apparenza sono cordiali e ben vestiti o addirittura in divisa, w farsi accompagnare da qualcuno di fiducia se si va in banca o in posta a prelevare o a ritirare la pensione, w durante la spesa non lasciare incustodita la borsa sull’auto o nel cestino della bicicletta, w non esitare a chiamare le forze dell’ordine in caso di incidenti anche lievi. COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA Il Comandante ha tuttavia sottolineato soprattutto l’utilità di instaurare buoni rapporti con i vicini, con chi abita sullo stesso piano di condominio, perchè è da loro che possono arrivare i primi aiuti in caso di bisogno o in quelle occasioni in cui possiamo essere noi di aiuto alle loro necessità. Un invito, che ha rivolto a noi, è quello di organizzare questi incontri più frequentemente (ogni 2/3 anni) perchè i malviventi e i truffatori si aggiornano di continuo e quindi anche noi abbiamo bisogno di essere aggiornati sui consigli, sulle cose da fare e sull’aiuto che possiamo dare (nel nostro piccolo) alle forze dell’ordine, per segnalare situazioni poco chiare e poter contrastare quella malavita che si approfitta degli anziani soli, inermi e indifesi per truffarli o raggirarli carpendo la loro buona fede. Ringraziamo, da queste pagine, il Maresciallo Civitillo per la sua cordiale, appassionata e sincera amicizia che ha espresso nei confronti dei presenti e gli auguriamo un buon lavoro al servizio della sicurezza della comunità. A.M. GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA - QUINTO INCONTRO IL SORDO FARFUGLIANTE (Marco 7, 31-37) Con il miracolo si realizza e si restaura la nuova creazione S iamo nella sezione di Vangelo dove Gesù sta insegnando ai suoi, ai discepoli e ai pagani, chi è Lui. Dopo l’insegnamento in parabole e compiendo miracoli principalmente in Galilea, si sposta nella Decapoli, in una regione pagana, addirittura oltre i confini, sino a Tiro e Sidone, rivelando in parte la propria identità con il dono del pane (che rappresenta la salvezza). È un testo breve, apparentemente semplice, ma denso di significati e insegnamenti. Il luogo: la regione della Decapoli, un territorio che sta attorno a dieci grandi città, una terra abbastanza vasta, in pieno territorio pagano. I personaggi: Gesù, il sordomuto, quelli che lo portano e pregano Gesù di imporgli la mano. Quindi i gesti di Gesù: si apparta; tocca il sordomuto, mettendogli le dita negli orecchi e la saliva sulla lingua; prega, emettendo un sospiro e guardando verso il cielo; esclama “Effatà” e subito avviene la guarigione. Alla fine, lo stupore generale, tanto che, al comando di non divulgare l’accaduto, la gente proclama: “Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti”. Conducono il sordomuto a Gesù, pregandolo di imporgli la mano. La mano richiama tutta la tradizione dell’esodo, dove la mano di Dio agisce con potenza in favore del popolo d’Israele contro i nemici (cfr. Es 3,20; 6,8; 7,4.5). Gesù poi si isola (lo prese in disparte) ed entra in profonda comunione e intimità con quest’uomo: un’invasione nello spazio più intimo da paragonare ad un bimbo che viene allattato, ad un bacio tra due persone che si amano: non è così scontato come gesto (gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua). Quindi, “Effatà” (cioè “Apriti”), miracolo che, ancora oggi, richiama in chiave sacramentale la celebrazione del Battesimo, quando il sacerdote tocca le orecchie e la bocca del neofita. Dopo il miracolo, quando il malato è stato pienamente sanato, gli stessi che lo hanno condotto da Gesù acclamano coralmente, nonostante l’imposizione del silenzio. Si uniscono qui due preoccupazioni essenziali di Marco: da un lato la profonda carica cristologica che i miracoli portano con sé, dall’altro il convincimento che l’identità messianica di Gesù si manifesti solo con la Pasqua (cfr. Mc 8,30; 9,9). Se, cioè, Gesù è l’inviato di Dio, non può essere frainteso come un guaritore famoso o un messia nazionalista: solo dopo la morte e la risurrezione i suoi gesti potranno essere interpretati nel loro significato più autentico. “Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti” è quanto proclamano quelli che portano il malato, pagani che, pur non conoscendo la Scrittura, descrivono pienamente il miracolo citando il capitolo 1 della Genesi sulla creazione. Quanto Gesù ha com- I PROSSIMI INCONTRI IL PANE PER I QUATTROMILA (Marco 8,1-21) IL CIECO DI BETSAIDA (Marco 8, 22-26) AVVISO Si avvisa la Comunità che i Gruppi di Ascolto sospenderanno la loro attività durante il periodo quaresimale, per riprendere regolarmente dal 13 Aprile (le date esatte degli incontri saranno esposte sulle bacheche delle chiese e sul sito internet www.parrocchiemeda.it). • piuto, infatti, è assimilabile al potere creativo di Dio: in Lui, cioè, si realizza e si restaura la nuova creazione. L’uomo ritrova l’integrità che Dio ha voluto per lui fin dalle origini; siamo così ricondotti all’inizio, al progetto creatore. Gesù, dunque, è il compimento della Scrittura, come se la creazione, ora, fosse portata a perfezione e l’uomo fosse stato “rifatto” come doveva essere in origine: bello, fatto bene, buono. Gianni, Gruppo di Ascolto Colombo Orazio “HA FATTO BENE OGNI COSA: FA UDIRE I SORDI E FA PARLARE I MUTI” 17 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ CONSIGLIO PASTORALE DEL 23 GENNAIO 2015 Consiglio Pastorale del 23 gennaio 2015 Il Consiglio Pastorale della Comunità S. Crocifisso si è riunito venerdì 23 gennaio 2015 alle ore 21.00 presso la parrocchia di Madonna di Fatima per discutere il seguente ordine del giorno: w Preghiera comune w Proposte ed iniziative per la Quaresima e per il Triduo Pasquale w Considerazioni positive e critiche dei consiglieri al termine del mandato su questa esperienza (metodo di lavoro, clima, capacità di ascolto, temi affrontati, formazione, ecc) e suggerimenti da offrire al nuovo Consiglio (Se possibile predisponete interventi scritti ed inviateli alla segretaria. Serviranno a voi per intervenire e alla segretaria per una puntuale verbalizzazione dell’ultima seduta) w Varie ed eventuali Vista l’assenza di don Piero, responsabile della Comunità, il moderatore Chiara Giorgetti ha aperto la seduta invitando ad intervenire sul primo punto dell’odg don Cristiano, che in proposito ha elencato le iniziative tradizionalmente pensate per la Quaresima e ha comunicato al Consiglio che quest’anno, per decisione della Diaconia, il Giovedì Santo si terrà una sola celebrazione liturgica nella Chiesa di Santa Maria Nascente, concelebrata, in segno di comunione, da tutti i sacerdoti della Comunità Pastorale. Marco Crippa ha proposto per la Comunità un momento di preghiera seguendo il metodo di Taizè ed ha offerto la sua disponibilità a prepararlo. In merito al secondo punto dell’odg queste sono state le riflessioni: Don Tommaso ha ricordato come particolarmente positiva per la serietà e la profondità con la quale si è affrontato il tema sia stata la riunione in cui si è discusso e ragionato sulle domande che venivano dalla Santa Sede in vista del Sinodo della Famiglia e ha prospettato come possibile lavoro per il nuovo Consiglio Pastorale la lettura e il confronto sulla realtà delle nostre Comunità parrocchiali per ricercare criteri condivisi a partire dai quali operare scelte concrete. Giusy Grassi ha ritenuto certamente positiva l’esperienza fatta sia a livello personale, sia per il lavoro e la passione di tanti altri consiglieri che, lavorando bene e con passione, hanno saputo superare le difficoltà iniziali di intuizione delle indicazioni e delle modalità operative richieste. Ha ricordato con gratitudine il ruolo svolto da don Gaudenzio, il cui temperamento mite ha aiutato a superare positivamente i momenti di tensione mantenendo l’unità. Ha auspicato, infine, per il prossimo Consiglio pastorale una significativa presenza di giovani dai 18 ai 25 anni, da cui possano arrivare idee nuove per proporre contenuti sempre validi. 18 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA Silvia Asnaghi, partendo dalla realtà del Consiglio Pastorale che, da una parte, è ambito di servizio e di crescita per quanti vi sono impegnati e, dall’altra, è organismo “istituzionale”, ha invitato tutti a una riflessione sul ruolo che esso deve avere oggi nella nostra Comunità. Questa riflessione, a suo parere, è necessaria anche alla luce dell’esperienza avuta in questi ultimi quattro anni in cui il Consiglio Pastorale è stato sì luogo di riflessione su temi generali, ma si è anche ritrovato ad esprimere parere su decisioni già prese o ad ascoltare e prendere atto di decisioni importanti di cui non aveva mai discusso. Ha augurato al nuovo Consiglio di poter essere veramente luogo di confronto aperto sui bisogni della comunità, ambito in cui ci si allena, a prescindere da chi poi è chiamato a prendere concretamente le decisioni, alla corresponsabilità fra laici e Diaconia. Rosa Busnelli ha sottolineato come in questi quattro anni non tutti si siano lasciati conoscere e come di qualche consigliere non si sia mai sentita la voce, forse anche a motivo di un clima a volte poco sereno. A suo parere questo Consiglio ha segnato un cambiamento positivo rispetto ai precedenti anche per il metodo di lavoro adottato, nonostante abbia avuto un punto debole nel mancato ritorno – legato forse ai tempi ristretti – dell’analisi dei contribuiti preparati dalle Commissioni da parte della Diaconia. Ha sottolineato infine un aspetto importante e purtroppo mancato in questa esperienza: quello di un lavoro comune al Consiglio degli Affari Economici per arrivare a decisioni conosciute e condivise da entrambi e ha augurato al prossimo Consiglio Pastorale di poter concretizzare scelte più radicali, capaci di scuotere la nostra mediocrità e renderci testimoni anche per chi non crede. Angela Dentoni ha riflettuto sul Consiglio e sugli argomenti affrontati nei quattro anni di mandato. Sul Consiglio ha sottolineato i seguenti aspetti: il numero dei componenti – 40 – non ha permesso a tutti di esprimere il proprio parere e confrontarsi con quello degli altri, anche se, a questo riguardo, non ha nascosto che i motivi che hanno indotto più di un consigliere, perfino fra quelli che sono giunti in Consiglio con un altissimo numero di preferenze ottenute, a non intervenire mai nel dibattito non possono ricondursi solo all’eccessivo numero di componenti; il modo di porsi della Diaconia, spesso in evidente fatica a mantenere un proprio difficile equilibrio interno e forse preoccupata di vedere in qualche modo intaccato il proprio ruolo tradizionale, ha pesato sui lavori del Consiglio, ad esempio decidendo, a prescindere dalla segreteria, gli argomenti all’odg, le modalità e i tempi di affronto degli stessi, le loro ricadute pratiche; l’esigenza di imparare a lavorare insieme e raccordare il proprio lavoro con quello delle commissioni e quello delle Commissioni fra di loro dal punto di vista metodologico è CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ stata positiva, anche se si è ancora rimasti a pensare ciascuno alle proprie proposte e, in qualche caso, a fare al più convergere altri su esse. Si deve invece imparare a pensare ex novo insieme, offrendo alla Comunità proposte che nascono già ricche della sensibilità di tutti. Quanto agli argomenti ha rilevato che non sono stati trattati temi legati alla dottrina sociale, al rapporto fra scelte pastorali della Comunità e conseguente utilizzo delle risorse economiche a disposizione, alla pastorale giovanile. Altri temi sono stati affrontati solo per ratificare decisioni già prese in sedi diverse, altri ancora per urgenze di carattere economico-occupazionale. Don Cristiano ha affermato di aver visto ed apprezzato la passione con cui si è lavorato, anche se qualche volta proprio la passione ha portato ad andare sopra le righe. Ha sottolineato come in un mandato non si possa pretendere di fare molto e la maggior fatica sia quella di far passare il cammino a tutta la Comunità. Il metodo di lavoro adottato è stato positivo, ma deve essere molto corretto e semplificato e deve portare il Consiglio a diventare un organo capace di prendersi veramente a cuore la vita della gente. Ha ammesso che problemi come la ristrutturazione del salone dell’Oratorio S. Crocifisso sono stati solo velocemente comunicati nella penultima seduta del Consiglio, ma erano in cantiere da tantissimi anni e sono stati studiati a fondo dalla Commissione per gli Affari Economici. Ha chiuso il suo intervento con un accenno al ruolo della Diaconia, certamente condizionato da difficoltà interne che vanno però custodite nella logica della carità. Tina Cairoli ha ricordato di essere stata inviata da don Gaudenzio ad impegnarsi in Consiglio e di aver da subito aderito all’invito con la convinzione di essere chiamata a vivere la corresponsabilità nella Chiesa. Ha ritenuto positivo il percorso fatto insieme e ha considerato molto importanti i momenti di formazione: sia quelli proposti a tutta la Comunità, sia quelli per consiglieri e collaboratori. Fra gli argomenti che dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione ha citato la vita della Comunità pastorale, il senso del servire dentro la Comunità per evitare i rischi da una parte dell’inutilità e dall’altra del protagonismo e del personalismo (esistono ancora proprietà private nelle singole parrocchie e nella Comunità, ma non ci si è mai interrogati sulle ragioni della loro esistenza), la gestione dei conflitti da cui non è immune la nostra Comunità, il valore e l’uso dei soldi nella Comunità non nel senso di una mera comunicazione quantitativo-monetaria, ma in termini di priorità nel suo cammino, di stile di trasparenza, di sobrietà con cui lo percorre, di corresponsabilità concreta con cui lo si sostiene. Ha sottolineato la bellezza del lavoro fatto insieme in merito ai vari progetti pastorali a partire dalle riflessioni personali, dall’elaborazione della bozza, dal lavoro nelle Commissioni fino alla stesura definitiva e alle riflessioni finali. Certo non è stato sempre facile imparare a lavorare insieme e agli inizi alcune valutazioni dei lavori svolti dalle commissioni sono state come pugni nello stomaco e non c’è stato da parte della diaconia quel ritorno segno di accompagnamento e di crescita reciproca, ma tutto ciò non ha distrutto i rapporti e forse è servito a far partire quei momenti di formazione spirituale e culturale di cui abbiamo sempre un enorme bisogno. Caterina Familiari ha ricordato di essersi inserita da poco nel Consiglio in sostituzione a un membro dimissionario e di essere rimasta inizialmente perplessa e confusa rispetto a ciò che si era chiamati a fare. Il metodo si è via via chiarito, evidenziando la sua positività. A fine esperienza le sono rimasti però la sensazione di un lavoro troppo incentrato sul “noi” e poco sulle persone della nostra Comunità e il dubbio che la maggior parte di esso non abbia come riferimento la comunità reale. Raffaele Turchetto, riferendosi alla sua esperienza in Consigli pastorali parrocchiali dove si affrontavano solo problemi concreti ed economici, ha giudicato positivamente i temi trattati, anche se hanno richiesto un impegno personale non trascurabile. Il tempo dedicato alla riflessione su di essi non è stato sprecato, anche quando il clima poco sereno non ha consentito di esporre adeguatamente i contenuti della propria riflessione. Suor Maria Angela ha espresso stima per il lavoro svolto, tanto da augurarsi che, al prossimo Consiglio, possa essere consegnato lo stesso metodo fruttuoso e significativo che ha dato a ciascuno la possibilità di essere collaborativo e ha insegnato a pensare. Andrea Minotti ha invece ricordato, pur sapendo che la funzione del Consiglio è puramente consultiva, di aver inizialmente camminato con difficoltà per via di incomprensioni che, nel tempo, sono andate scemando. Guardando all’esperienza vissuta ha riconosciuto che ci sono state poche soluzioni, ma molta crescita e ha concluso affermando, in relazione alla ricandidatura, come per la vita di una comunità non sia tanto importante essere presente in Consiglio, quanto avere comunque ambiti e possibilità di esprimersi e di mettere al servizio di tutti le proprie capacità. L’ultima seduta del Consiglio si è chiusa con un momento conviviale. • 19 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA UNO SGUARDO A COMMISSIONI, GRUPPI E ASSOCIAZIONI DELLA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE COMMISSIONE ECONOMICA Esperienza del Consiglio Affari Economici nella Comunità Pastorale Santo Crocifisso MEDA COMMISSIONE ECONOMICA Don Flavio, Decano di Seveso, nella serata tenutasi lo scorso 21 gennaio con i vari Rappresentanti dei Consigli Affari Economici Parrocchiali e Pastorali del Decanato di Seregno - Seveso, mi ha chiesto di raccontare l’esperienza del nostro CAECP (Consiglio Affari Economici Comunità Pastorale) nel cammino della Comunità Pastorale di Meda. Vi propongo una sintesi riassuntiva. Prima di parlare della nostra esperienza ho fatto una piccola premessa sulla situazione in cui si trovano i CAEP (Consigli Affari Economici Parrocchiali) inseriti in una Comunità Pastorale. Questi sono in uno stato, diciamo, “di mezzo”, perché il loro mandato è di curare gli interessi della Parrocchia, ma nel contempo devono necessariamente guardare alla Comunità e spesso succede che questi interessi si sovrappongono. Penso, e non solo per deformazione professionale, che l’Aspetto Economico Amministrativo in una Comunità sia molto importante e anche un Cammino, come il nostro, di “Comunità Pastorale” di più Parrocchie, non possa considerarsi concluso senza l’unione della gestione amministrativa. È mio parere personale che l’unione amministrativa debba essere fatta all’inizio del percorso, in quanto mantenere una gestione amministrativa separata delle Parrocchie può creare delle situazioni critiche mettendo dei freni all’integrazione. Ritengo che, anche per la gestione degli affari economici, ci si debba attenere ai principi della Pastorale Integrata, che è lo strumento dell’Unità Pastorale delle Parrocchie: “La Pastorale Integrata rappresenta la via concreta per vivere quella spiritualità di comunione che precede le iniziative concrete e purifica la vita delle comunità cristiane dalla tentazione di cedere a chiusure autoreferenziali, a competizioni campanilistiche e a sterili personalismi”. Il CAEP deve amministrare le Parrocchie consapevole che sopra al “Bene della 20 Parrocchia” c’è il “Bene Comune”, quello della Comunità. “ Il CAEP deve evitare quell’inutile campanilismo amministrativo che guarda solo al proprio giardino senza aprirsi alle necessità della Comunità”. Fatta questa premessa, ho raccontato l’esperienza del nostro CAEP di Comunità. Nel 2011, con il primo rinnovo del CAE della Parrocchia S. Maria Nascente, l’allora Parroco Don Gaudenzio, con molta lungimiranza, ha integrato i tre Consigli Affari Economici delle Parrocchie in un unico CAE della Comunità Pastorale S. Crocifisso. Tranne qualche eccezione non ci si conosceva e tra i membri del Consiglio inizialmente ci fu molta diffidenza. Mi ricordo che uno dei primi incontri fu dedicato alla presentazione dei bilanci parrocchiali e i rappresentanti delle Parrocchie che illustravano i rendiconti fecero a gara nel dimostrare che la propria Parrocchia era la meglio gestita, poi, con il passare del tempo, cadute quelle diffidenze, nelle riunioni successive gli stessi rappresentanti seppero dare più risalto agli aspetti negativi che a quelli positivi. DI COSA SI OCCUPA? Il Consiglio si occupa principalmente degli affari: w comuni alle Parrocchie; w straordinari delle singole Parrocchie. Non si è voluto, e mai si è avuto necessità, entrare nelle singole gestioni ordinarie. Ciascuna Parrocchia mantiene infatti in questo la propria autonomia. La non ingerenza nelle questioni quotidiane è data anche dal fatto che tutte e tre le Parrocchie godono di una buona gestione. Ognuna di esse ha un proprio referente (più o meno impegnato giornalmente) che supporta il Parroco e/o il Vicario nell’attività quotidiana. Ad oggi abbiamo vagliato due bilanci (anni 2012 e 2013) e non sono state riscontrate problematiche. Come detto, il Consiglio si è dedicato agli affari comuni e alle questioni particolari e di natura straordinaria. Relativamente agli affari comuni, il lavo- COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA ro principale che abbiamo fatto e stiamo facendo è quello di portare le Parrocchie ad avere lo stesso modus operandi nella gestione amministrativa e nei rapporti con i terzi, che è fondamentale in un Progetto di integrazione. In particolare sono state svolte le seguenti attività: w gestione delle attività amministrative delle Associazioni esistenti nelle Parrocchie; w unificazione dei fornitori, dei servizi esterni, delle tariffe, etc. Non abbiamo ritenuto necessario costituire la “cassa comune”, ma abbiamo definito un criterio di ripartizione delle spese e delle solidarietà comuni. Abbiamo nominato una Commissione per una revisione contabile delle Parrocchie, che dovrà definire anche un unico piano dei conti contabile, propedeutico per poi predisporre un bilancio Consolidato di Comunità. Relativamente alle questioni di natura straordinaria, il Consiglio, oltre a valutare gli interventi di ristrutturazione degli immobili, esamina e programma gli interventi di manutenzione nelle singole Parrocchie (quelli che superano un certo importo). COME OPERA? Il consiglio si riunisce ogni 2/3 mesi a seconda anche delle necessità. Il nostro Consiglio, avendo riunito i tre CAE Parrocchiali allora esistenti, è molto numeroso e la prassi è quella di nominare, per le questioni più importanti, delle Commissioni ad hoc. In base ai temi da valutare e alle necessarie professionalità vengono poi nominati i componenti, inserendo almeno un rappresentante per ogni Parrocchia. La commissione, una volta esaminata la questione, riporta al Consiglio le possibili soluzioni. La cosa più importante, e mi riallaccio a quanto detto in premessa, è che i componenti delle Commissioni e del CAE nel valutare le varie questioni abbiano sempre presente il “Bene Comune” e, a volte, si fa fatica a condividere questa visione. UNO SGUARDO A COMMISSIONI, GRUPPI E ASSOCIAZIONI DELLA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE COSA DEVE FARE? Se dovessi dare un voto al lavoro svolto in questi tre anni darei al Consiglio una piena sufficienza, per il solo fatto di aver iniziato a lavorare insieme e, devo dire, tutto sommato anche bene. Certamente si poteva fare di più: siamo stati forse un po’ dispersivi, ma purtroppo qui ci si scontra con la disponibilità delle persone (volontari). Il Consiglio AE, anche se ha operato bene, ha però affrontato solo questioni di breve periodo e poco/nulla ha fatto per valutare quelle a medio e lungo termine. Il prossimo Consiglio AE (noi siamo in scadenza) deve chiedere al Responsabile della Comunità e al Consiglio Pastorale una Progettazione Pastorale di ampio respiro per i prossimi anni (almeno cinque), identificando i relativi obiettivi al fine di predisporre, poi, un piano economico/finanziario. In questo periodo le Parrocchie non solo vedono diminuire le entrate (offerte), ma rilevano un aumento a dismisura delle spese di gestione. In particolare il costo del loro Patrimonio Immobiliare non è più sostenibile. Si pagano infatti costi per immobili sottoutilizzati o peggio, per fabbricati non utilizzati. Il prossimo Consiglio Pastorale, sulla base della Progettazione Pastorale e degli obiettivi prefissati, dovrà dare al Consiglio AE informazioni circa la destinazione/gli utilizzi futuri dei beni Parrocchiali e, a sua volta, dovrà predisporre un piano economico/finanziario che contenga non solo i costi delle manutenzioni, ma anche eventuali ristrutturazioni di fabbricati che si dovranno utilizzare e/o loro possibili alienazioni o la messa a reddito degli immobili/locali non necessari alla Pastorale. Roberto Colombo VERSO LA FORMAZIONE DEI NUOVI CONSIGLI PASTORALI DI COMUNITÀ PASTORALE RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE L’invito del Cardinale Scola in vista delle elezioni Domenica 19 aprile la Comunità pastorale S. Crocifisso di Meda sarà chiamata, contestualmente all’intera diocesi di Milano, a rinnovare il Consiglio Pastorale e quello degli Affari economici in scadenza, essendo stati eletti il 16 ottobre 2011. Non si tratta di un puro adempimento “burocratico”, ma di un momento di vita ecclesiale che può aiutare a sentirsi partecipi della vita delle nostre tre parrocchie e della Comunità S. Crocifisso. Domenica 8 marzo sono state distribuite nelle chiese le schede dove è possibile comunicare la propria disponibilità, come pure segnalare quella di altri nominativi. È un cammino di sensibilizzazione che occuperà tutto il tempo di Quaresima e che sfocerà, la domenica di Pasqua 5 aprile, con la presentazione delle liste dei candidati. Il nostro Arcivescovo card. Angelo Scola si rivolge a tutti i laici perché accolgano l’invito a dare il proprio contributo a questo organismo di partecipazione ecclesiale della vita della comunità. Lo fa in una lettera aperta che di seguito riportiamo integralmente, stimolando la libera, serena e matura riflessione personale di ciascuno attraverso questa domanda: «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione di questa comunità?», in una lettera aperta che di seguito riportiamo integralmente. (E.N.) C arissimi, per vincere lo scoraggiamento e il malumore che rischia di invecchiare le nostre comunità, basta che io, che tu, che noi ci coinvolgiamo nell’affascinante compito di annunciare Gesù Cristo, motivati solo dalla docilità allo Spirito di Dio che abita in noi. La situazione e perciò l’esito dell’impegno può anche essere modesto, può anche essere complicata, la storia di una comunità può anche aver causato ferite, ma lo Spirito di Dio non abbandona mai la sua Chiesa. Non solo l’immenso patrimonio di bene, ma anche le difficoltà possono rivelarsi feconde di nuove risorse, vocazioni e manifestazioni della gloria di Dio se ci sono persone che accolgono l’invito a dedicarsi all’edificazione della comunità. Il rinnovo dei Consigli pastorali parrocchiali e degli altri organismi di partecipazione e di consiglio a livello decanale e diocesano è l’occasione propizia. Invito quindi tutte le comunità a preparare bene questi adempimenti e chiedo a tutti di domandarsi: «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione di questa comunità?». Mi permetto di offrire una risposta e di formulare una proposta: tu sei pietra viva di questa comunità, tu sei chiamato a santificarti per rendere più bella tutta la Chiesa, tu sei forse chiamato ad approfondire la comunione da cui scaturisce quel «giudizio di fede» sulla realtà che lo Spirito chiede a questa comunità, in questo momento, in questo luogo. Ascoltare lo Spirito di Gesù risorto che ti suggerisce di riconoscere i doni che hai ricevuto e il bene che puoi condividere ti consentirà di offrire un contributo al cammino della comunità parrocchiale, decanale, diocesana. Servono esperienze, competenze diversificate, capacità comunicative, ma i tratti fondamentali e indispensabili sono l’amore per la Chiesa, l’umiltà che persuade alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio, la docilità allo Spirito che comunica a ciascuno doni diversi per l’edificazione comune. Per questo vi scrivo, carissimi: per incoraggiare ciascuno a sentirsi lieto e fiero di poter offrire qualche dono spirituale per il bene della nostra amata Chiesa ambrosiana. Ne abbiamo bisogno. In un tempo come questo solo una Chiesa viva può irradiare motivi di speranza e restituire all’umanità fiducia per il suo futuro. Nel nome del Signore vi benedico tutti. Cardinale Angelo Scola Arcivescovo di Milano 21 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA SCUOLA SAN GIUSEPPE IL “PICCOLO PRINCIPE” ALLA SCUOLA SAN GIUSEPPE I l progetto “Piccolo Principe” nasce all’interno della nostra scuola per attuare il mandato datoci dal precedente gestore Don Gaudenzio che ha delineato la strada da seguire per far sì che la nostra scuola risponda ai bisogni della comunità. Ci si aspetta che la scuola san Giuseppe abbia non solo un ottimo livello didattico e proposte didattico-educative di qualità, ma anche un’educazione ai valori umani e cristiani, che sia attenta alla persona sapendo aiutare le famiglie nel difficile compito di educare. Particolare attenzione viene data all’accoglienza degli alunni diversamente abili dimostrando onestà professionale e tenendo conto innanzi- tutto del bene del bambino. La scuola attraverso la promozione di iniziative formative e culturali di ampio respiro e spessore si pone l’obiettivo di essere per la comunità un aiuto a radicarsi nel territorio e ad incontrarlo. I docenti devono accettare lo stile e gli ideali educativi che propone la scuola nel suo Progetto, possedere i titoli culturali e professionali richiesti dalla normativa scolastica vigente, essere appassionati all’educazione e desiderosi di formazione e aggiornamento continui, offrire testimonianza di vita cristiana e di partecipazione attiva alla comunità pastorale. Come risposta a tutte queste necessità il “Piccolo Principe” ha come obiettivo generale quello di promuovere l’attua- zione di precoci interventi di integrazione scolastica, atti a favorire la piena realizzazione del diritto allo studio di tutti gli alunni, in particolare dei bambini con bisogni educativi speciali: disabilità, disturbi evolutivi specifici e disagio socio-economico, linguistico e culturale. I soggetti coinvolti in questo percorso non sono solo insegnanti, bambini e genitori ma anche enti locali, cooperative e strutture riabilitative. Al fine di ottimizzare al meglio tutte le risorse coinvolte e ottenere risultati positivi queste figure devono collaborare attraverso incontri d’equipe e condivisioni continue. Le azioni concrete che la scuola mette in atto per favorire il più possibile la partecipazione e la presenza del singolo alla vita della comunità e della classe hanno sempre come obiettivo il partire dalla specificità di ogni bambino creando una programmazione individualizzata che prevede oltre a spazi e tempi ritagliati su misura anche contenuti adatti al livello cognitivo di ognuno. Le nostre idee si riassumono così: NON ACCONTENTARTI DI ESSERE UGUALE E NON AVERE PAURA DI ESSERE DIVERSO. 22 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA SCUOLA SAN GIUSEPPE 23 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA UN LIBRO AL MESE APPUNTI DA UN’AGENDA DI FAMIGLIA DIO, I FIGLI E NOI di Adelaide Anzani Colombo (Edizioni Paoline) L a lettura del testo, pubblicato nel 1988 in risposta al piano pastorale diocesano sull’educazione, è assai coinvolgente, perché gli “appunti” – che la scrittrice sembra attingere “da un’agenda di famiglia” – propongono le domande fondamentali che ciascuno di noi si pone nel quotidiano, se non vuole vivere una vita senza significato. È coinvolgente anche perché mette in evidenza in modo drammatico la ricca trama dei rapporti interpersonali e con Dio (cioè la tensione per come dovrebbero essere e come sono invece nella realtà), il compito educativo in famiglia con la gioia di ricevere da Dio i figli come dono prezioso e con le difficoltà, la sofferenza per la propria inadeguatezza e anche per le sconfitte quando i figli scelgono di non seguire la guida e gli insegnamenti dei genitori, della madre in questo caso. Nel retro di copertina vengono evidenziati alcuni dei temi affrontati e che l’autrice indaga con intelligenza, con coscienza scrupolosa, ma, soprattutto, con amore appassionato al destino dei figli: “Che cos’è la fede? Si può trasmettere la fede? Si può educare alla fede? E, se la fede è la più alta espressione della libertà, come aiutare un figlio a credere liberamente?”. Ella non ha la pretesa di dare risposte, ma ci dona la sua bellissima e molto ricca esperienza di donna, di sposa e di madre che vive una fede profonda nella famiglia di origine e in quella formata con il suo sposo. L’atmosfera – in cui lo scorrere del racconto è gradevole e direi anche molto semplice, ma soprattutto affascinante, corrispondente all’interesse e al cuore di chi legge – è quella di una dimora in cui la mamma ama il figlio nel modo più intenso e disinteressato, e per- 24 ciò più adeguato e vero, sapendo che quel figlio è donato e non le appartiene, che è figlio di Dio prima che suo: con questa sublime consapevolezza ella si pone davanti a lui, sempre! Ci sono ricordi tenerissimi e struggenti che rivelano con quanta cura ed attenzione lo vede crescere e farsi uomo con il confronto delle proprie idee, la contestazione, l’affermazione della propria personalità, le scelte diverse dalle sue: esperienze toccanti, sofferte e perciò preziosissime. Il Card. Carlo Maria Martini scrive nella prefazione: “Mi hanno colpito in particolare i capitoli che descrivono il cammino, gioioso e sofferto, trepidante e pieno di attesa, della mamma con il figlio dal momento della sua nascita. Ma tutti gli spunti sono buoni…” e sono tanti. C’è la riflessione sulla donna, sul suo ruolo nella coppia e nella Chiesa: ritengo molto utile leggere anche queste pagine, belle ed attuali, in cui l’indagine è svolta con grande sapienza e con scrupolo, dove l’amore sponsale viene equiparato a quello delle anime consacrate o sacerdotali perché entrambi rendono evidente l’Amore infinito, dove un vescovo amico le confida che l’amore e l’unità degli sposi confermano e rafforzano la sua vocazione sacerdotale, la loro paternità e maternità, la sua donazione personale al popolo che gli è affidato. Si parla della preghiera, della sofferenza e della morte. DIO, I FIGLI E NOI è un libro che si legge tutto d’un fiato, ma che subito chiede di essere riletto, gustato, meditato e confrontato con la propria esperienza; ci interroga e ci sollecita ad una consapevolezza e ad una maggiore serietà, perché la vita e tutto ciò che ci riserva sono dono e grazia. Questo testo della nostra concittadina Adelaide Anzani Colombo è reperibile presso la Medateca. Cesarina Ferrari Ronzoni “CHE COS’È LA FEDE? SI PUÒ TRASMETTERE LA FEDE? SI PUÒ EDUCARE ALLA FEDE? E, SE LA FEDE È LA PIÙ ALTA ESPRESSIONE DELLA LIBERTÀ, COME AIUTARE UN FIGLIO A CREDERE LIBERAMENTE?” COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA SANTA DOMENICA DELLE PALME 29 MARZO SMN: ore 9.30 Benedizione degli ulivi nel cortile della scuola san Giuseppe e processione in Chiesa per la S. Messa delle ore 10.00 SG: ore 10.15 Benedizione degli ulivi nel cortile dell’oratorio e processione in Chiesa per la S. Messa delle ore 10.30 MdF: ore 8.45 Benedizione degli ulivi nel cortile dell’oratorio e processione in Chiesa per la S. Messa delle ore 9.00 LUNEDÌ 30 MARZO - ORE 21.00 PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA MARTEDÌ 31 MARZO - ORE 21.00 PARROCCHIA SANTA MARIA NASCENTE MERCOLEDÌ 1 APRILE - ORE 21.00 PARROCCHIA SAN GIACOMO GIOVEDÌ SANTO inoltre 2 APRILE SABATO 28 MARZO - PRIME CONFESSIONI IV elementare ore 10.00 a Santa Maria Nascente ore 15.00 a Madonna di Fatima ore 16.30 a S. Giacomo In Duomo: ore 9.30 S. Messa Crismale CP: ore 15.00 Liturgia della lavanda dei piedi per i ragazzi dell’iniziazione cristiana, preadolescenti e adolescenti e mandato ai nuovi animatori in S. Maria Nascente (dopo la celebrazione, confessioni fino alle 18.00) ore 21.00 Messa “in Coena Domini” a S. Maria Nascente per tutta la Comunità pastorale concelebrata da tutti i sacerdoti della città SMN: ore 8.00 Celebrazione della Parola SG: ore 8.45 Celebrazione della Parola VENERDÌ SANTO 3 APRILE CP: ore 10.00 Via Crucis per tutti i ragazzi dell’iniziazione cristiana, preadolescenti e adolescenti a S. Maria Nascente SMN: ore 8.00 Via Crucis ore 15.00 Celebrazione della Passione e Morte del Signore (confessioni da dopo la celebrazione fino alle 18.30) SG: ore 8.45 Via Crucis ore 21.00 Celebrazione della Passione e Morte del Signore MdF: ore 15.00 Via Crucis ore 21.00 Celebrazione della Passione e Morte del Signore SABATO SANTO 4 APRILE SMN: SG: MdF: CONFESSIONI COMUNITARIE ore 8.00 Celebrazione della Parola SS. Confessioni (dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 18.30) SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 18.30) SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 18.30) LUNEDÌ 30 MARZO ore 17.00 confessioni V elementare a S. Giacomo MARTEDÌ 31 MARZO ore 14.30-15.30 confessioni presso la Casa di Riposo MERCOLEDÌ 1 APRILE ore 15.00-16.30 confessioni in Santuario VEGLIA PASQUALE E GIORNO DI PASQUA SABATO 4 APRILE SMN: ore 21.00 Veglia pasquale con Battesimo SG: ore 21.00 Veglia pasquale con Battesimo MdF: ore 21.00 Veglia pasquale con Battesimo DOMENICA 5 APRILE A Pasqua le Messe seguono l’orario festivo Celebrazione dei Battesimi alle ore 16.30 LUNEDÌ DI PASQUA 6 APRILE SMN: Messe alle 9 (in santuario), alle 10.00 e alle 18.30 SG: Messe alle ore 8.30 e 10.30 MdF: Messe alle ore 10.00 e ore 17.00 25 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA I PROSSIMI APPUNTAMENTI OSTENSIONE DELLA SANTA SINDONE TORINO, 19 APRILE - 24 GIUGNO 2015 «L’AMORE PIÙ GRANDE» «l’Amore più grande», motto dell’ostensione della Sindone 2015, si richiama direttamente alle parole di Gesù: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici», nel Vangelo di Giovanni (15,13). VENERDÌ 8 MAGGIO 2015 Programma della giornata ore 6.15 Ritrovo dei partecipanti in piazza della Chiesa S. Maria Nascente ore 6.30 Partenza da Meda per Torino ore 9.00 S. Messa presso la Chiesa di S. Lorenzo ore 10.45 Visita alla SANTA SINDONE ore 13.00 Pranzo al “Ristorante della Basilica” Pomeriggio Visita al Santuario-Basilica Maria Ausiliatrice, nato per opera di Don Bosco. Momento di preghiera e alle ore 16.30 recita con la comunità del Santo Rosario. ore 17.00 Partenza per rientro a Meda Quota di partecipazione: euro 50.00 Prenotazioni: presso ufficio parrocchiale SMN entro l’11 aprile. Le iscrizioni si chiuderanno comunque al raggiungimento di 100 prenotazioni. 26 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA I PROSSIMI APPUNTAMENTI ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI SOGGIORNO MARINO Piazza Cavour, 22 - 20821 MEDA ( MB ) E-mail: [email protected] 16 MAGGIO - SABATO 30 MAGGIO 2015 Carissime amiche eSABATO amici, le A.C.L.I. di Meda, propongono un soggiorno marino, per anziani, presso: Le A.C.L.I. propongono un soggiorno marino per anziani presso: HOTEL “I GINEPRI” a Marina di Castagneto Carducci – Donoratico (LI) HOTEL “I GINEPRI” da SABATO 17 MAGGIO a SABATO 31 MAGGIO 2014 Marina di Castagneto Carducci (Donoratico, LI) QUOTA PARTECIPAZIONE • in camera doppia: euro 850,00 a persona (acconto euro 250,00 all’iscrizione) PER LE ISCRIZIONI CONTATTARE: AVVERTENZE MEDA ADOLFO Via L. da Vinci, 74 – Meda tel. 0362.73171 – cell. 348.9226770 • Le ACLI declinano ogni responsabilità per qualsiasi danno a persone o a Quota partecipazione in camera doppia: €830,00 a persona (acconto €230,00 all’iscrizione) cose che dovessero verificarsi in con- SUPPLEMENTO Inferiori a 40 partecipanti, maggiorazione di €40,00 (conguaglio al saldo). alla partecipazione al sogSupplemento: singola (max n° 4) € 160,00 – camera doppiaseguenza uso singola €230,00 (max n°camera 4): • camera singola giorno. euro 170,00 ISCRIZIONI FINO La quota comprende: • camera doppia uso singola: AD ESAURIMENTO • Si richiedeobbligatoria un buon stato di salute e Iscrizione obbligatoria alle A.C.L.I. - viaggio A/R in pullman – copertura assicurativa – soggiorno completo euro 250,00 POSTI DISPONIBILI (N° 50) dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno – bevandel’autosufficienza ai pasti (¼ vino ½ acqua) – nelle+normali attività animazione e attività ricreative – assistenza infermieristica – servizio di spiaggiaecon ombrellone, lettino e sediadel a E COMUNQUE bisogni durante tutto il periodo LA QUOTA COMPRENDE: sdraio ogni due persone - piscina scoperta – ENTRO solariumIL– 22 aria condizionata - bus giocoche bocce – bus soggiorno sia per di giorno di notte. MARZO 2015. – TV in camera Iscrizione obbligatoria alle A.C.L.I. - viagper Montenero. gioquota A/R in non pullman – copertura assicuratiLa comprende: • Si raccomanda di portare con sé la Mance e spese–varie (€20,00 da pagare in albergo) - extra personali e va obbligatoria soggiorno completo dal a parte) - tassa di soggiorno (€ 21,00 da pagare Carta d’identità non scaduta e la Testutto quanto nongiorno espressamente indicato ne “laIl quota comprende”. pranzo del primo al pranzo dell’ulversamento dell’acconto sera sanitaria. timo giorno – bevande ai pasti (¼ vino + (euro 250,00), Per le iscrizioni contattare: ½ acqua) – animazione e attività ricreatiquale conferma partecipazione, caso348.9226770 di rinuncia (se non per gravi MEDA ADOLFO – Via L. da Vinci, 74 –alla Meda – tel. 0362.73171• –Incell. ve – assistenza infermieristica – servizio di motivi) se Marzo non sarà2014. possibile la sostitusi riceve: Iscrizioni fino ad esaurimento posti disponibili (n° 50) e comunque entro il 23 spiaggia con ombrellone, lettino e sedia zione con altra persona, in lista d’atteDomenica 29 Marzo 2015 a sdraio ogni due - piscina scoIl persone versamento dell’acconto (€230,00), conferma si riceve:l’acconto. sa, verrà trattenuto pressoquale il Circolo ACLI alla partecipazione, perta – solarium – aria condizionata – TV 2014 presso il Circolo ACLI dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Domenica 23 Marzo dalle ore 10,00 alle ore 12,00. in camera - bus per gioco bocce – bus per • Si raccomanda la puntualità e si Il saldo della versato: Monastero Valserena – gita a Livorno conquota (€600,00 o 730,00 o 830,00) dovrà essere augura anticipatamente un buon sogDomenica 13 Aprile 2014 presso il Circolo ACLI dalle ore 10,00 alle ore 12,00. visita in battello dei “Fossi”. giorno. Il saldo LA QUOTA NON COMPRENDE: La partenza avverrà da Piazza del Liceodella – Viaquota Cialdini, 138 – Meda - alle ore 6,00; (euro 600,00 o 770,00 o 850,00) La partenza avverrà da Piazza del Mance e spese varie (euro 25,00 daa pagaarrivo previsto Marina di Castagneto alle ore 11,30, quindi sistemazione delle camere. dovrà essere versato: Liceo – Via Cialdini, 138 (Meda) alle re a parte) - tassa di soggiorno (euro 21,00 da pagare albergo) - ogni extra personali e Aprilea2015 6,00; previsto a Marina in di Le ACLI indeclinano responsabilità perDomenica qualsiasi 19 danno persone o aore cose chearrivo dovessero verificarsi conseguenza allaespressamente partecipazione al soggiorno. presso il Circolo ACLI tutto quanto non indicato Castagneto alle ore 11,30, quindi asSi buon stato di salute e l’autosufficienza nelle attività e segnazione bisogni durante il periodo del ne richiede “la quota un comprende”. dalle ore 10,00 allenormali ore 12,00. delletutto camere. soggiorno sia di giorno che di notte. Si raccomanda di portare con sé la Carta d’identità non scaduta e la Tessera sanitaria. In caso di rinuncia (se non per gravi motivi) se non sarà possibile la sostituzione con altra persona, in lista d’attesa, ACLI - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI verrà trattenuto l’acconto. Si raccomanda la puntualità e si augura anticipatamente un buon soggiorno. Piazza Cavour, 22 - 20821 MEDA (MB) - e-mail: [email protected] 27 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA L’ORGANO DEL SANTUARIO - 3 di Felice Asnaghi CHIESA NUOVA, ORGANO NUOVO S postando l’interesse sull’organista abbiamo notizie certamente migliori. Tra le carte dell’Archivio di Stato di Milano conosciamo tale Pietro Giò Buraschi di Meda, figlio di Ambrogio (pure lui maestro probabilmente dilettante in questa arte musicale) e il nipote Giò, che però ha studiato, che da alcuni anni suona l’organo durante le messe cantate. Pietro Giò Buraschi e il nipote rischiano di perdere il posto per la mancanza di fondi della parrocchia. Essendo il curato Giuseppe Antonio Mariani ammalato e sostituito temporaneamente da don Pietro Francesco Radaelli, il priore Franco Cassina, nell’imminenza della solennità del Corpus Domini del 1783, decide di rivolgersi a dilettanti e questo mette in moto un contenzioso. Il Buraschi si rivolge alla Deputazione del Comune di Meda (di cui è parte) e chiede di farsene carico. Il Comune, pur di soddisfare il popolo e la chiesa, accetta la richiesta dell’organista e viene firmato un contratto novennale e retroattivo dal 1781. Col consenso della RGE (n.d.r. Regia Giunta degli Estimati) Signori deputati dell’Estimo e Ufficiali della Chiesa, Scuola del S.S. e contento del popolo di Meda, attese varie circostan- 5a ze occorse per il salario dell’Organista non avendo mai avuta ne stata fatta la investitura per il salario annuo da pagarsi al professore che sona. Perciò si obbliga Pietro Giò Burasco con tutti quei patti e condizioni che saranno espedienti cioè di sonare l’organo di Meda tutte le solennità che corrono fra l’anno, le terze domeniche di ogni mese, tutte le feste degli Apostoli benché non siano tutte di precetto, tutte le feste della Madonna, ed il giorno ultimo dell’Ottava; nel Corpus Domini ed anche il giorno ultimo dell’anno, e tutte le tre feste di Pasqua di Resurrezione di nostro Signore. Le tre feste di Pentecoste, come pure le tre feste del S. Natale e sua Novena, così anche la Novena della Madona di settembre delle quali feste e novene si obbliga sonare alle Messe Parochiali ed ai Vesperi o alle Benedizioni delle Novene. Patto che non manchi mai di sonare il detto organo, massimo ne giorni di Solenità o di terze domeniche. Che per sua necessità avesse da attendere a qualche suo interesse che protasse longo tempo sia obbligato imettere altro soggetto a sua spesa che se mancherà qualche festa di sonare l’organo sia tenuto e si obbliga pagare lire 1,5 per ogni volta che non suonerà il detto organo. 5b 6 5a 5b 5c ASM, Atti di Governo, fondo Culto, PA, pezzo 1018. a Lettera di Pietro Giovanni Buraschi alla Deputazione Comunale. b-c Delibera della Deputazione Comunale per disciplinare il rapporto di lavoro di Pietro Giovanni Buraschi. fotografie fotografia 6 Estratto del Battesimo di Pietro Giovanni Buraschi (Parrocchia Santa Maria Nascente Meda) 28 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA 5c ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA Che sia obbligato ad incordar l’organo ed aggiustarlo ogni volta che sarà di bisogno per li strasoni o mancanza di respiri o altre picole cose. Che se nel detto organo vi saranno rotture di spesa grave o di molta fatica e di longo tempo non sarà soggetto ma sarà pagato a parte secondo … Che sarà ben giusto concedergli tre volte di mancanza ogni anno di sonare l’organo purché non siano giorni di Solenità. Che sia obligato in queste tre volte di mancanza avisare alcuno delli ufficiali della Scuola ogni volta mancherà. Il detto Pietro Giovanni Burasco abitante in Meda si obliga come sopra, con tutti quei patti e condizioni a sonare l’organo ed aggiustarlo come sopra e per suo salario abbiamo opportuno stimato coll’assenso come sopra ed anche di consentimento con il detto professore e virtuoso Pietro Giovanni Burasco di pagarli ogni anno per suo onorario lire cinquantotto imperiali dico L. 58. Le quali si pagheranno in fine di ogni anno dal Tesoriere che sarà fatto ogni anno per tempora, la quale investitura durerà per anni nove a venire cominciando nel anno 1781 sino a tutto l’anno 1789 con patto che vi siano le sue ragioni per ogni tre anni in tre in avenire, tanto per una parte quanto per l’altra, perché così ecc….. Organista Pietro Giovanni Burasco afermo quanto sopra Antonio Brambilla sostituto per Superiora e Reverenda Madre Abbadessa Stopani Deputata dal Estimo Prete Francesco Sisti sostituto dell’Illustrissimo Signor Conte Allesandro della Torre di Rezzonico Deputato dell’Estimo Vincenzo Seveso sostituto per l’Illustrissimo Signor don Marco Fumagalli Deputato dell’Estimo Giuseppe Antonio Guidi Cancelliere della suddetta Chiesa e Scuola. (ASM, Atti di Governo, fondo Culto, PA, pezzo 1018. Si veda documento 4, 2-3). Di Pietro Giovanni Buraschi, abbiamo ulteriori notizie. La prima che è nato a Meda il 28 luglio 1741 da Angela Maria Peregalla e Ambrogio Burasco (libro battesimi) e la seconda che esercitò la sua arte anche in altre chiese, soprattutto in Svizzera. Mario Manzin mi ha fornito i seguenti dati: Archivio della chiesa parrocchiale di Morbio Inferiore (Canton Ticino) 1773, 5 settembre Lire 1402:9 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista [anticamente l’organaro veniva assai spesso chiamato organista] a bon conto degli accordi col medesimo fatti come da nota distinta e ricevuta fatta […] 1774, 14 marzo Lire 79:11 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista per saldo e compito pagamento d’ogni sua fattura fatta, compresi pure gli accrescimenti fatti oltre l’accordo 1776, 22 gennajo Lire 14:10 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista per incomodo e fatture fatte di nuovo all’organo ed incordatura, con perdita di molte giornate 1780, 16 marzo Lire 7:10 pagate al Sig. Pietro Gio. organista di Meda per revista ed incordatura fatta all’organo ed aggiustature di due registri rotti, ed altro dal medesimo operato, non compresa la spesa cibaria somministrata durante la di lui dimora fatta costì in detta occasione, si è accontentato di L. 7:10 1791, 6 aprile Lire 10 per tante regalate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista di Meda per incordatura et altre fatture di novo fatte al organo oltre la spesa cibaria (3 continua) RESTAURO ORGANO SANTUARIO ADOTTA UNA NOTA Con il mio sincero grazie L igabue canta: ”...Sono sempre i sogni a dare forma al mondo...” Io nomade sognatore, raccolgo sogni in fondo al cuore... Sogni che hanno trovato conforto, non solo negli Amici di sempre, ma in nuovi Amici che il dono della Provvidenza mi ha fatto conoscere. Considero la Musica colonna sonora della mia vita, così ho abbracciato subito l’idea proposta dal maestro della Corale Maurizio Grisa. Ecco allora... con Maurizio, salire sul palco del Teatro Scuola S. Giuseppe, a proporre un ricco e professionale repertorio, Paolo, Alberto, Dario, Chiara, Fulvio, Giorgio, Fiorenzo, Nicolò, GianMario, Roberto e Riccardo, corroborati dai solisti Aldo e Franco. Il grazie di “Adotta una Nota”, va a tutti coloro che sin dall’inizio, hanno sostenuto il progetto, a chi ha dedicato tempo e talento e ultimo, ma non ultimo, a tutti coloro che con la loro presenza hanno portato ad una raccolta fondi di euro 3498,70. Insieme abbiamo ascoltato, applaudito, cantato. Confortato dalle parole di un grande uomo di Chiesa, umilmente sento di poter affermare che in giornate così, piene di musica, di gente e allegria, si può pregare Dio. “Il diavolo ha paura della gente allegra” S. Giovanni Bosco (1815-1888). Con sincerAmicizia Franco Minotti 29 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA NOTIZIARI PARROCCHIALI OFFERTE PER RESTAURO ORGANO DEL SANTUARIO _______ OFFERTE FEBBRAIO 2015 Sponsor e vendita libro “Adotta una nota” di Franco Minotti Sponsor libro “Adotta una nota”.......................euro100,00 Una Ditta di Meda...............................................euro3.000,00 Una Ditta di Meda...............................................euro300,00 Un’Agenzia di Viaggi di Meda.......................... euro500,00 Incontri Musicali 7 e 8 febbraio..........................euro3.498,70 Cassette Chiesa parrocchiale e Santuario........euro395,00 ENTRATE FEBBRAIO 2015............................ euro7.793,70 ENTRATE AL 31 GENNAIO 2015................. euro27.555,63 TOTALE ENTRATE AL 28 FEBBRAIO 2015... euro35.349,33 SANTA MARIA NASCENTE _______ _______ OFFERTE OPERE PARROCCHIALI (FEBBRAIO 2015) BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 9) Fabio Fazio Erick Mejia Alonso Emma Ronchetti Gaia Galimberti Gloria Guidi Cristian Emanuel Jiga Offerte domenicali e festive....................................euro 7.556,50 Offerte Amm. Sacramenti...................................euro 710,00 Offerte varie.........................................................euro 691,93 N.N........................................................................euro 2.000,00 Una Ditta di Meda.............................................. euro 4.000,00 ANAGRAFE PARROCCHIALE (FEBBRAIO 2015) MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --) -DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 29) Luigia Orsi (a. 72) Giovannina Tagliabue (a. 89) Teresina Guidi (a. 84) Giovanni Baldanchini (a. 87) Cesarina Galimberti (a. 90) Graziella Corsaletti (a. 75) Michele Franzese (a. 89) Angela Rigamonti (a. 93) Benigna Benzoni (a. 82) Egle De Luca (a. 90) Ernestina Minotti (a. 82) Luigia Mongodi (a. 89) Annamaria Polignone (a. 93) Fabrizio Malgrati (a. 77) 30 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA NOTIZIARI PARROCCHIALI MADONNA DI FATIMA _______ ANAGRAFE PARROCCHIALE (FEBBRAIO 2015) _______ OFFERTE OPERE PARROCCHIALI (FEBBRAIO 2015) BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 1 -- Offerte domenicali e festive....................................euro 3.065,00 Offerte Amm. Sacramenti...................................euro 100,00 Offerte varie.........................................................euro 1.600,00 MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --) -DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 2) Teresa Panato (a. 79) SABATO 21 MARZO RACCOLTA TAPPI Usate spesso bottiglie di plastica? Anziché buttarne i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori dai cancelli, in un sacchetto chiuso, il terzo sabato del mese: gli incaricati passeranno a ritirarli dalle ore 14.30. Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti di accoglienza per bambini di strada in Brasile, tramite l’associazione Senza Frontiere. SAN GIACOMO _______ ANAGRAFE PARROCCHIALE (FEBBRAIO 2015) _______ OFFERTE OPERE PARROCCHIALI (FEBBRAIO 2015) BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 2) Alice Spigarelli Edoardo Marchini Offerte domenicali e festive....................................euro 1.925,99 Offerte Amm. Sacramenti...................................euro 420,00 Offerte varie.........................................................euro 960,99 Offerta Giornata della Solidarietà 8 febbraio......euro 300,00 MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --) -DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 4) Adelina Muccignat ved. Dariol (a. 84) 31 COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA INFO COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA SANTA MARIA NASCENTE Ufficio Parrocchiale piazza della Chiesa 9 tel / fax: 0362 341425 e-mail: [email protected] orari di apertura: lun: 16.30-18.00 mar:18.00-20.00 mer:9.00-11.00 gio: chiuso ven:16.30-18.00 sab:9.00-11.00 dom. e festivi: chiuso MADONNA DI FATIMA Ufficio Parrocchiale via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 cell. don Angelo: 349 8467813 orari di apertura: lun. mer. gio. ven: 16.30-18.30 mar. sab. dom. e festivi: chiuso SAN GIACOMO Ufficio Parrocchiale via Cialdini 138 tel: 0362 71635 e-mail: [email protected] orari di apertura: lun:17.00-18.30 mar:17.00-19.00 mer:9.30-10.30 gio: chiuso ven:17.00-18.30 sab. dom. e festivi: chiuso ORATORIO SANTO CROCIFISSO piazza del Lavoratore 1 tel: 0362 70688 e-mail: [email protected] orari di segreteria: lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00 sab: 10.00-12.00 WWW.PARROCCHIEMEDA.IT - per inviare avvisi, articoli, contributi: [email protected] (o presso gli uffici parrocchiali), consegna entro il 27 di ogni mese, indicare nominativo e numero di tel. -per inviare commenti: [email protected] DON PIERO ALLEVI Responsabile della Comunità Pastorale piazza della Chiesa 9 tel: 0362 70632 - cell: 347 6746581 e-mail: [email protected] DON ANGELO FOSSATI Vicario della Comunità Pastorale via Madonna di Fatima 5 tel: 0362 70398 - cell: 349 8467813 DON CRISTIANO MAURI Vicario della Comunità Pastorale piazza del Lavoratore 1 tel: 0362 70688 - cell: 338 5629628 e-mail: [email protected]. DON MATTIA COLOMBO Vicario della Comunità Pastorale via Cialdini 138 tel: 0362 71635 - cell: 333 9576797 e-mail: [email protected] DON LUIGI PEDRETTI Residente con incarichi pastorali Santuario Santo Crocifisso piazza Vittorio Veneto - tel: 0362 343248 DON ERNESTO CARRERA Residente con incarichi pastorali via Cialdini 128 - tel: 0362 344924 DON TOMMASO CASTIGLIONI Collaboratore festivo cell: 333 3862435 - e-mail: [email protected] SUORE DI MARIA BAMBINA via Matteotti 21- tel: 0362 347293 e-mail: [email protected] SR. MARIAANGELA VILLANTIERI e-mail: [email protected] cell: 347 2945108 SUORE SERVE DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA Via L. Rho, 31 - tel: 0362 71723 SCUOLA PRIMARIA PARROCCHIALE SAN GIUSEPPE via Orsini 35 tel: 0362 70436 - fax: 0362 759305 www.scuolasangiuseppe.com [email protected] [email protected] orari di segreteria: lun. mer. ven: 12.30-15.00 mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30 gio:8.10-9.00 CENTRO DI ASCOLTO CARITAS via General Cantore 6 - tel: 346 6263971 orari di apertura: martedì mattina: 9.00-11.30 giovedì pomeriggio: 16.00-18.30 Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in 945 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso l’11 marzo 2015. Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda _________________________________________________________________________________ COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA Orari Sante Messe GIORNI FERIALI _____LUNEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (dal primo lunedì di giugno all’ultimo lunedì di settembre verrà celebrata in Santuario) _____MARTEDÌ 7.00: Casa di Riposo 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 18.00: Santa Maria Nascente _____MERCOLEDÌ 8.30: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (in Santuario) _____GIOVEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 15.30: Casa di Riposo 18.00: Santa Maria Nascente 20.45: Madonna di Fatima _____VENERDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) _____SABATO 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo GIORNI FESTIVI _____ SABATO VIGILIARE 17.00: Santa Maria Nascente (in Casa di Riposo) 18.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo _____DOMENICA 8.00: Santa Maria Nascente 8.30: San Giacomo 9.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 9.00: Santa Maria Nascente (Santuario) 10.00: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 10.30: San Giacomo 11.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 11.30: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 17.00: Madonna di Fatima 18.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) 18.30: Santa Maria Nascente