LA
Voce DELLA
omunità
C
MARZO 2015
MEDA
IN CAMMINO CON LA CROCE
VERSO LA PASQUA
DI RISURREZIONE
La croce ha una strana, potente fecondità.
Chi subisce lo scandalo della croce
è umanamente comprensibile,
ma Papa Francesco
ci ha ammonito con severità:
“QUANDO CAMMINIAMO SENZA LA CROCE,
QUANDO EDIFICHIAMO SENZA LA CROCE E
QUANDO CONFESSIAMO
UN CRISTO SENZA CROCE, NON SIAMO DISCEPOLI DEL SIGNORE: SIAMO MONDANI,
SIAMO VESCOVI, PRETI, CARDINALI,
PAPI, MA NON DISCEPOLI DEL SIGNORE”.
SOLO LA CROCE, O, MEGLIO, IL CROCIFISSO,
RENDE ACCESSIBILE IL DONO
DELLA SALVEZZA A TUTTA L’UMANITÀ.
La figura morale compiuta del cristiano
non è l’impeccabilità, ma la ripresa dall’errore,
come ci ricorda San Tommaso d’Aquino:
“MIO DIO, NON DIMENTICARTI DI ME
QUANDO IO MI DIMENTICO DI TE.
NON ABBANDONARMI
QUANDO IO TI ABBANDONO.
NON DISPREZZARMI
QUANDO PECCO.
CHIAMAMI SE FUGGO.
ATTIRAMI SE TI RESISTO.
RIALZAMI SE CADO,
CONDUCIMI SUL TUO CAMMINO”.
Simone Peterzano, Cristo nell’orto
(Testi tratti dalla Via Crucis dell’Arcivescovo
card. Angelo Scola in Duomo del 3 marzo)
LA PAROLA DEI SACERDOTI
NONOSTANTE
La fede per vivere e crescere deve abbracciare i suoi ostacoli e i suoi scandali
M
a tu guarda quella pianta. Le
piazzano un rottame sulla testa
quando ancora è appena un arbusto e
lei? Niente niente e s’ingegna un altro
modo d’esser pianta.
Che a ben vedere tutti i diritti per recriminare e maledire il fato avverso li
avrebbe pure avuti. Anzi, volendo, aveva tutte le ragioni per gettare la spu-
gna: con quell’ostacolo ingombrante
tra i piedi sarebbe stata una condanna
più che una vita.
Invece no. Ostinato, il vegetale. Il metallo pesa, taglia, gela, urta. Embè? Lui
cresce. Lento, paziente, fiducioso. Terra ce n’è, acqua pure, il sole non manca,
il cielo attira. Quanto basta.
Ok, ok. Ovvio: meglio senza il rotta-
me; oltretutto non è che lo si possa
considerare proprio un dettaglio. Ma
a quanto pare non è stata una ragione
sufficiente a gettare la spugna. La vita
spingeva, urgeva, voleva. Fortissimamente voleva.
Ora si abbracciano, la pianta e il rottame. Un intreccio. Pare che si amino,
si penetrino. Formando un tutt’uno più
unico che raro. Il disagio trasformato in
ricchezza.
Un bel simbolo, un bel messaggio.
Qualcosa che addirittura ha il sapore
della Pasqua di Gesù, che abbracciando la Croce e portandosela nel sepolcro
ne ha fatto un vita nuova e unica.
Mi fermo stupito ogni volta che la Vita
mi dimostra la sua potenza. Quando si
manifesta nelle cose, ma ancor più nelle persone. Quelle che davanti alle loro
debolezze, alle ferite, alle disavventure,
agli ostacoli della vita han detto forte e
chiaro il loro «nonostante».
Quelli che hanno abbracciato il rottame
che schiacciava la loro esistenza e piuttosto che perder tempo a recriminare
contro un destino avverso, hanno fatto
dell’intreccio tra sé e il corpo estraneo
un connubio unico e sorprendente.
Ma ci vuol sempre poco perché il
pensiero mi corra anche a quelli che
non sono riusciti a dire il loro «nonostante» e la spugna l’han gettata con
violenza e disprezzo, insieme a tanto
dolore. Restano lì a puntare il dito contro le mie riflessioni nobili da prete e
da credente, sospese tra lo spirito e
la poesia, invocando più misericordia
che idee.
Anzi, si piantano lì come un rottame sopra la mia scintillante fede nella vita e
nel Dio della vita.
Devono essere un invito, mi sa.
Forse quella pianta ha ragione. La fede
per vivere e crescere deve abbracciare i suoi ostacoli e i suoi scandali. Perdendo in linearità ma guadagnando in
compassione. Solo così ha speranza di
restare viva. Solo così prende davvero il
sapore della Pasqua.
Nonostante.
Don Cristiano
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PER RIFLETTERE
MORTE E RESURREZIONE
DELLA PARROCCHIA
Per essere “corresponsabili” nella comunità e aiutarla a vivere
S
ui muri e sul giornale della città comparve uno strano
annuncio funebre: «Con profondo dolore annunciamo la
morte della parrocchia di Santa Eufrosia. I funerali avranno
luogo domenica alle ore 11».
La domenica, naturalmente, la chiesa di Santa Eufrosia era
affollata come non mai. Non c’era più un solo posto libero,
neanche in piedi. Davanti all’altare c’era il catafalco con una
bara di legno scuro. Il parroco pronunciò un semplice discorso: «Non credo che la nostra parrocchia possa rianimarsi e risorgere, ma dal momento che siamo quasi tutti qui voglio fare
un estremo tentativo. Vorrei che passaste tutti quanti davanti
alla bara a dare un’ultima occhiata alla defunta. Sfilerete in fila
indiana, uno alla volta, e dopo aver guardato il cadavere uscirete dalla porta della sacrestia. Dopo, chi vorrà potrà rientrare
dal portone per la Messa».
Il parroco aprì la cassa. Tutti si chiedevano: «Chi ci sarà mai
dentro? Chi è veramente il morto?». Cominciarono a sfilare lentamente. Ognuno si affacciava alla bara e guardava
dentro; poi usciva dalla chiesa. Uscivano silenziosi, un po’
confusi. Perché tutti coloro che volevano vedere il cadavere
della parrocchia di Santa Eufrosia e guardavano nella bara
vedevano, in uno specchio appoggiato sul fondo della cassa, il proprio volto.
Geniale la trovata di questo Parroco, che Bruno Ferrero riporta nel suo opuscoletto L’importante è la rosa (Bruno Ferrero,
L’importante è la rosa, Torino, Elledici, 2000).
COME SI FA A FAR MORIRE UNA COMUNITÀ?
Questo succede quando, anziché chiedersi cosa si può fare
per essa, ci si limita a critiche disfattiste, si gongola quando le
cose vanno male, ci si ritiene indispensabili senza mai portare
un minimo contributo.
COME CI SI DEVE COMPORTARE
PER AIUTARE LA VITA DI UNA COMUNITÀ?
Occorre che i suoi membri agiscano con vero spirito di servizio
e non di protagonismo; occorre che ci sia vera comunione e
non rivalità (quando si tende a primeggiare). Anche i Discepoli
hanno conosciuto questa tentazione, quando la madre dei figli
di Zebedeo chiese un privilegio per i suoi figli; gli altri dieci si
sdegnarono con i due fratelli e allora Gesù indicò loro lo stile
della vera grandezza e collaborazione (cfr. Mt 20, 20-28).
Appena dopo Pasqua saremo chiamati a rinnovare il Consiglio Pastorale della Comunità che avrà il compito di consigliare per individuare insieme le linee per raggiungere una
vera comunione tra noi per trovare il modo di effettuare una
vera ed efficace evangelizzazione attraverso l’entusiasmo e
la dolcezza. Bisognerà allenarsi per guardare con occhi nuovi
e cuore privo di pregiudizi i bisogni materiali e spirituali della
Comunità.
Ecco perché anche noi abbiamo bisogno di specchiarci nella nostra coscienza, magari uscire dalla porta della sacrestia
per poi rientrare dal portone principale per invocare lo Spirito
Santo perché ci dia luce e forza per essere veramente corresponsabili in questa Comunità e aiutarla a vivere.
Don Angelo
OGNUNO SI AFFACCIAVA ALLA BARA
E GUARDAVA DENTRO;
POI USCIVA DALLA CHIESA.
USCIVANO SILENZIOSI,
UN PO’ CONFUSI.
PERCHÉ […] VEDEVANO […]
IL PROPRIO VOLTO.
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
VIA CRUCIS A MADONNA DI FATIMA - 13 MARZO
LA VIA CRUCIS CITTADINA
A MADONNA DI FATIMA
“La vita umana e cristiana somiglia a una grande processione...”
La data di uscita dell’informatore di marzo coincide con la
conclusione, da pochissimi giorni (venerdì 13 marzo), della
prima Via Crucis per alcune vie della parrocchia di Madonna
di Fatima. Pertanto al momento possiamo solo condividere
con i lettori solo l’incipit del libretto preparato dalla Commissione Liturgica della Comunità Pastorale per questo momento. (E. N.)
COMUNITA’ PASTORALE S. CROCIFISSO
VIA CRUCIS PER LE VIE DELLA PARROCCHIA
MADONNA DI FATIMA - MEDA
I
niziamo stasera questo cammino cittadino, che fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo Gesù, da
Meda Sud, attraverso alcune vie della Parrocchia di Madonna
di Fatima. Le ripercorriamo a distanza di un anno, quando
nella vita di tutti noi si sono verificati tanti fatti, esperienze
di gioia e di dolore, si sono visti nascere nuovi rapporti di
lavoro, ma soprattutto si sono constatate ancora chiusure e
precarietà lavorative. Abbiamo accompagnato la nascita e
crescita di nuove e piccole vite, come pianto amaramente
la scomparsa di altre. Anche la Comunità Pastorale del S.
Crocifisso ha conosciuto la nomina di un nuovo parroco, alternando sentimenti, in apparenza contrastanti, tra la gioia
per l’attesa di un nuovo arrivo e il velo di tristezza per chi ci
ha lasciato. Il tutto in un quadro sociale ed economico nazionale ancora difficile, in una nazione italiana che, avamposto di tante vite umane che sfuggono dalle guerre e dalle
QUARESIMA 2015
Venerdì 13 marzo
A cura Commissione Liturgica e con
la partecipazione del coro Musiké
Alcuni testi e immagini sono tratti da:
VIA CRUCIS CON I PAPI E GUIDATI
DALLA SINDONE – ANCORA EDITRICE
1
povertà, cerca disperatamente di percepire segnali di luce
dopo un lungo periodo di divisioni a tutti i livelli, in cui era
ed è difficile riconoscervi una vera “comunità nazionale”. Se
poi il nostro sguardo si allarga all’orizzonte mondiale non ci
sfuggono i tanti focolai di guerra e violenza che ci consegnano quotidianamente immagini raccapriccianti di violenza e
barbarie che sembrano prefigurare quella che Papa Francesco ha delineato come una “Terza guerra mondiale a pezzi, a puntate”. […] In questo nostro cammino penitenziale
lungo le prime cinque stazioni tradizionali della Via Crucis,
che continuerà venerdì 20 marzo in altre vie della parrocchia
di San Giacomo per concludersi, venerdì 27 marzo, per altre
strade della parrocchia di Santa Maria Nascente, ci lasciamo
guidare dalle parole dei Papi che hanno guidato e guidano
la Chiesa negli ultimi cinquant’anni, consci che, secondo una
bella immagine di S. Giovanni XXIII, “la vita umana e cristiana
somiglia a una grande processione nella quale camminiamo
tutti insieme sotto la santa croce, la stessa che portò Gesù.
Ma “il dolce peso” si tollera con piacere se va accompagnato
dalla dolcezza e dalla pace provenienti dalla tranquillità di
una coscienza cristiana e dalla piena conformità ai desideri
del Signore”. Porremo anche idealmente lo sguardo al telo
della Sacra Sindone, dove il credente può scorgere il racconto di ciò che Gesù ha realmente sofferto per amore nostro,
quel telo che la nostra Comunità Pastorale sarà chiamata ad
onorare venerdì 8 maggio a Torino. •
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
25 MARZO – SOLENNITÀ DELL’ANNUNCIAZIONE, MISTERO DELL’INCARNAZIONE
HAI TROVATO GRAZIA PRESSO DIO
Il mistero dell’Incarnazione del Verbo
I
n questo mese che segna l’inizio della
primavera si rinnova la vita in tutto il
Creato e ricorre una data fondamentale
per la Cristianità: il 25 marzo. In questo
giorno, che per secoli tante città italiane
scelsero come inizio dell’anno civile, la
Chiesa fa memoria solenne del Mistero
dell’Incarnazione di Gesù nel purissimo
seno di Maria, dopo il suo SÌ all’annuncio dell’arcangelo Gabriele.
Questo è il principale tra i Misteri su cui
si fonda la nostra Fede, dopo quello
dell’Unità e Trinità di Dio, e sta all’inizio
dei Misteri che contempliamo recitando
il S. Rosario. Il 7 marzo scorso – in occasione dell’Adorazione Eucaristica presso
il Santuario di S. Pietro Martire, durante
la quale abbiamo contemplato Gesù
Concepito, “Sapienza Incarnata che ci
chiama anche oggi” – è stata distribuita
ai presenti la riproduzione dell’Annunciazione, qui riportata, che risale al XIV
secolo e che è custodita nella Galleria
di Icone a Ohrid (Macedonia). Recentemente è stata formulata l’ipotesi che sia
stata dipinta a Salonicco nella bottega
del noto pittore Giorgio Kallergis, che
nel 1315 affrescò la Chiesa di Cristo a Veria (Grecia). Questo artista è uno dei migliori esponenti del raffinato classicismo
dell’epoca di Andronico II. L’icona è molto bella e maestosa; ci è particolarmente
cara perché, intronizzata da don Alberto
Lolli nel tempietto sovrastante l’altare
maggiore del Santuario di S. Pietro, ci ha
accompagnato ogni giorno nell’Avvento
2013 e 2014 e ha vegliato sull’Adorazione Eucaristica per la vita concepita il primo sabato del mese. Per comprendere
bene la scena che il Vangelo di Luca ci
narra occorre liberarci da ogni distrazione e recuperare il silenzio interiore. Allora possiamo porci idealmente all’interno
della Santa Casa di Nazareth ed essere
partecipi dell’evento che ha cambiato la
storia dell’umanità, un evento di estrema
semplicità e nello stesso tempo di un’importanza infinita. L’azione si svolge sullo
sfondo di un edificio a portici sostenuti
da colonne, decorato da una sontuosa
cortina scarlatta che mette in rilievo la
figura della Vergine. Ella è seduta su un
prezioso tronetto ricoperto da un cusci-
no color porpora, simbolo di regalità, e
tiene una matassa dello stesso colore
nella mano sinistra. La sua posa è piena
di contenuta dignità, il suo volto sereno è
bellissimo e un’aureola d’oro splendente
le circonda il capo, esaltando la pienezza
di santità che è in Maria. Lei indossa un
abito blu e un manto viola porpora con
profili dorati La ricopre tutta, recando tre
stelle, anch’esse dorate, una sulla testa
e una su ciascuna spalla: nell’iconografia
orientale esse affermano che la Madre di
Dio è sempre stata vergine prima, durante e dopo il parto. Di fronte alla maestà
composta di lei si trova l’arcangelo Gabriele ancora in movimento; Le si avvicina da sinistra atterrando rapidamente
con le grandi ali spiegate ancora vibranti
e chiare vesti svolazzanti. La sua destra
è tesa verso la Vergine, promessa sposa
di Giuseppe, in segno di saluto; ha fretta di comunicarle la proposta di Dio che
la sconvolgerà. La mano destra di Lei è
tesa verso lui in risposta al saluto e aperta nel gesto di disponibilità alla volontà
di Dio. In questa composizione non solo
i movimenti e i gesti, ma anche i colori
sono armoniosi e ben equilibrati. Le tenui tonalità iridescenti delle vesti dell’Arcangelo sembrano quasi trovare compimento nel sonoro accordo del blu e del
porpora delle vesti della Santissima Annunciata. Il messaggero celeste non ha
scelto una persona qualsiasi e Luca ci fa
capire che Dio voleva precisamente Lei,
elencando nomi di persone e di luoghi
ben precisi. Ecco il saluto: “Rallegrati,
piena di grazia, il Signore è con te!”. Il
messaggio viene da Dio e ogni parola è
misurata, ogni espressione ha un significato vero. Maria ha tutte le ragioni per
essere turbata: “piena di grazia” vuol
dire piena del dono di Dio; “il Signore è
con te” non è un augurio, ma l’affermazione che in Lei la presenza di Dio è totale, senza che null’altro sia necessario.
Perciò “rallegrati”, apri il tuo cuore alla
gioia perché Egli ha preparato una missione grande per Te! Per questo “Maria
è turbata e si chiede quale sia il senso
di quel saluto”: è una ragazza abituata
a riflettere sulle realtà della vita, perciò
l’Arcangelo non considera scorretto il
suo smarrimento. La semplicità e l’umiltà
della fanciulla ne giustificano lo smarrimento e la domanda, a cui Gabriele
risponde indicando la missione e la responsabilità che Ella dovrà assumersi in
libertà. “Hai trovato grazia presso Dio”,
continua il messaggero e deve essere
subito ben chiaro che la santità è dono
di Dio e segno della sua presenza. Non
è conquista personale, ma dono di Dio
che ama, che ama Maria al di sopra di
ogni altra creatura. Dio è innamorato di
Maria e le parole dell’Arcangelo hanno
lo scopo di farle comprendere questa
realtà sconvolgente. Ed ecco l’annuncio:
“Concepirai un figlio, lo darai alla luce e
lo chiamerai Gesù. Sarà grande e sarà
chiamato Figlio dell’Altissimo…”. Maria
ascolta queste parole d’immensa grandezza e le accoglie nel suo cuore puro:
il suo SÌ è totale e libero. A quel SÌ Gesù
è concepito immediatamente nel suo
seno, l’Incarnazione del Verbo è avvenuta e Gesù è già vivo e presente con la sua
divinità nell’umanità appena assunta. La
nostra fede in Cristo parte da qui. L’autore dell’icona riconosce questo infinito
Mistero dell’amore di Dio e la presenza
operante della SS. Trinità con una profusione di oro – simbolo del divino – che
illumina di luce intensa tutta la scena e
avvolge dolcemente i protagonisti.
Cesarina Ferrari Ronzoni
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I FEBBRAIO 2015 – VESTIZIONE NUOVI CHIERICHETTI
MAMMA VOGLIO FARE
IL CHIERICHETTO!!
Due genitori di fronte alla scelta del figlio
N
on è stata una sorpresa, per mamma e papà, il desiderio
di Sasha espresso qualche mese fa: “Mamma voglio fare
il chierichetto!!”. Infatti, già nella nostra piccolissima chiesetta in montagna lo scorso anno, il parroco l’aveva invitato ad
assisterlo nella celebrazione della Santa Messa... e lui aveva
accettato con il solito entusiasmo per la novità. Per quanto un
po’ preoccupati dal fatto che non riuscisse a stare seduto per
più di cinque minuti (ne sanno qualche cosa le maestre della
4C!!), fu comunque allora per noi una grande emozione, ripetutasi anche domenica 1° febbraio quando il nostro parroco
don Piero, finalmente, gli ha assegnato l’incarico ufficiale. Poi,
come accade nelle occasioni in cui si celebra qualcosa di importante, Sasha ha chiesto “mamma cosa mi hai regalato per
la mia vestizione?”.
Sasha è sempre stato affascinato dalla vita di Gesù e dobbiamo dire un grazie soprattutto a don Mattia, alle educatrici
ed educatori dei nostri oratori oltre che alle catechiste che,
hanno entusiasmato ancor di più Sasha nel conoscere la storia
raccontata nel Vangelo e nella Bibbia. La sua autonomia e la
sua determinazione nel voler partecipare alla vita della nostra
comunità parrocchiale ci hanno molto colpito e... un po’ ci
hanno anche sorpreso! Poi abbiamo capito... è una cosa che
Sasha porta nel suo cuore e che siamo molto felici possa ancor più arricchire.
Per Sasha... “Toglietemi tutto... ma non il mio incontro di catechismo!”. Buon cammino!
Mamma e Papà
NON L’AVEVO MAI NOTATO...
N
on l’avevo mai notato. Non ci avevo mai fatto caso. Eppure, ho
una certa consuetudine, una certa frequentazione, anche qui...
Non l’avevo mai notato. Forse per quella loro discrezione, per
quella loro presenza quasi scontata.
Non ci avevo mai fatto caso. Fino a settimana scorsa. Quando, osservandola lì con loro, me ne sono accorto. Eppure erano sempre
stati lì davanti ai miei occhi.
Ho finalmente notato quel loro muoversi preciso, elegante. Bello.
Quelle loro rapide occhiate, per aspettarsi, per muoversi insieme.
Ecco, il loro muoversi: come da una parte, così dall’altra. Se da
una parte non va, si fa un cenno, o si aggiusta a propria volta...
E il loro stare fermi. Compìti (ma allora è possibile, alla loro età!).
Non l’avevo mai notato. Forse perché non c’era mai stato un coinvolgimento personale... Forse perché ci ero abituato...
Non ci avevo mai fatto caso. Ma la loro presenza discreta contribuisce a rendere più bello ciò che è già Bello, di suo.
Come Dio è servitore di tutti, loro sono servitori di Dio.
Grazie perché ci siete, chierichetti!
M. B.
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
DOMENICA 15 FEBBRAIO - GIORNATA DEDICATA AI GENITORI DEI BAMBINI BATTEZZATI DAL 2009
UN’OCCASIONE DI INCONTRO
Insieme nella Comunità
L
a Giornata insieme, dedicata ai genitori dei bambini battezzati dal 2009
ad oggi, tenutasi domenica 15 febbraio,
è stata un’occasione per alcune coppie
della nostra comunità per incontrarsi (o
rincontrarsi) e conoscersi.
Le coppie hanno potuto scegliere se
partecipare all’intera giornata o intervenire solo ad alcuni momenti (Messa,
riflessione, pranzo, preghiera finale), in
base alle loro esigenze ed alle necessità
dei figli piccoli.
Durante la giornata le mamme ed i
papà hanno potuto partecipare alla
Messa delle ore 10.00 a Santa Maria
Nascente, seguita da un momento di
riflessione tenuto da don Cristiano sul
tema del vivere la fede con il sorriso e
non come un peso.
Durante l’intera giornata, che ha offerto ampi spazi per potersi incontrare e
chiacchierare approfittando anche del
momento del pranzo, le coppie intervenute hanno colto l’occasione per passare qualche minuto tra loro o con amici,
sfruttando un’opportunità in più per intrattenere relazioni che, sempre più spesso, sono soggette ai ritmi del quotidiano.
Il tutto si è concluso attorno alle ore
15.30 con una preghiera finale.
L’intento di queste giornate non è quello di fornire un momento di formazione
ai genitori, ma di creare un’opportunità
in più di incontro tra persone che appartengono alla stessa comunità, offrendo
un piccolo spunto di riflessione sulla
vita quotidiana alla luce del Vangelo. Il
prossimo incontro si terrà domenica 12
aprile 2015. •
I FEBBRAIO 2015: 37MA GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
“SOLIDALI PER LA VITA”
“Ognuno si senta chiamato ad amare e servire la vita”
I
l I febbraio la Chiesa italiana ha celebrato per la XXXVII volta la Giornata
per la Vita.
Su questo tema riportiamo un pensiero
di Papa Francesco, che ha esortato tutti
alla cultura della vita ricordando che generare ha in sé il germe del futuro: ”…
Ognuno, nel proprio ruolo e nel proprio
ambito, si senta chiamato ad amare e
servire la vita, specialmente quando è
fragile e bisognosa di attenzioni e di
cure, dal grembo materno fino alla sua
fine su questa terra”.
Il nostro Movimento, sensibile all’accoglienza, all’ascolto e all’aiuto, assiste
molte mamme e i loro bimbi in collaborazione con l’Associazione S. Vincenzo
e il Centro di Ascolto. Siamo grati ai nostri benefattori che ci sostengono con il
Progetto Gemma destinato a madri in
difficoltà, tentate ad abortire, costituito da una catena di sedici donatori che
versano euro 10,00 per diciotto mesi
(sei mesi per la gravidanza e dodici mesi
dalla nascita del bambino) . Dal sì alla
vita inizia l’avventura più stupenda e più
grande dell’amore coniugale. Ringraziamo don Piero per la sua disponibilità
e le parrocchie della Comunità pastorale che ci hanno permesso di allestire dei
banchetti per la vendita di primule: “un
fiore che nasce, una vita che cresce” .
Maria è il nostro modello di fede, colei
che con la sua risposta ha fatto sì che il
Figlio, il Verbo del Padre, potesse prendere dimora in mezzo a noi per condurci alla vita senza fine.
Movimento per la Vita di Meda
7
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
CINE COMUNITÀ FORUM 2015
XXX
NEL MONDO SENZA PREGIUDIZI
A conclusione del Cineforum 2015 della Comunità Pastorale
Pubblichiamo alcuni commenti di persone che hanno assistito
alla visione dei film proposti dalla Comunità pastorale all’interno della rassegna organizzata da Medateca.
SAPER SCEGLIERE
Indifferenza, diffidenza e fiducia sono i temi dei tre film – scelti
con l’ormai collaudata finezza dal gruppo cinefilo della Comunità Santo Crocifisso – che ci hanno aiutato a riflettere su
storie un po’ particolari, ma che possono essere confrontate
per molti aspetti – anche se con sfaccettature diverse – con
momenti o situazioni della nostra vita. Una parola che secondo me potrebbe riassumere e legare i tre film è “scegliere”,
“saper scegliere”. Anche se non possiamo modificare il corso della nostra esistenza, è solo con una attenta e meditata
scelta di azioni, di parole, di atteggiamenti, di incontri che
possiamo però guidare e cercare di far prevalere, da una parte o dall’altra, nel bene o nel male, nella giustizia o meno, un
determinato evento che il più delle volte non coinvolge solo
la nostra vita, ma anche quella di altri. Lo vediamo nella scelta
più o meno consapevole di John Halder in “GOOD” ; in quella di Giovanni, che nel film “LA GIUSTA DISTANZA” sceglie di
trasgredire il consiglio (quasi un ordine) datogli dal direttore
del giornale e, superando l’indifferenza, agisce in nome di un
principio di giustizia; di Augusta, che in “UN GIORNO DEVI
ANDARE” sceglie di andarsene dove può darsi da fare per
dare un senso alla sua vita distrutta da un dolore e trova consolazione instaurando rapporti umani nuovi in terre straniere
e con persone sconosciute. In ognuno di questi film è la scelta
dei personaggi, bella o brutta che sia, condivisibile o meno,
a determinarne la storia e a far emergere il sottile limite che
intercorre tra l’essere indifferente o diffidente verso chi ci sta
intorno – e che preferiamo non vedere – e l’essere invece fiducioso e aperto con chi ci capita di incontrare, che potrebbe
rivelarsi una ricchezza per la nostra giornata o addirittura per
la nostra vita.
Giovanna
GOOD – L’INDIFFERENZA
Il film mostra un uomo che all’inizio ha degli ideali antinazionalistici, è un buon marito e un bravo figlio (sopperisce alle
disattenzioni della moglie e accudisce con amore la madre
malata di demenza senile) ed è un buon insegnante. Poi, forse per fama di gloria e di potere, diventa un ingranaggio del
regime e non fa nulla per evitare l’olocausto, vissuto da vicino
da un amico ebreo. La sete di fama, in contesti particolari,
può cambiare i tuoi ideali e il tuo modo di essere? Il film ce
lo conferma, anche se con un riscatto finale piuttosto tardivo.
LA GIUSTA DISTANZA – LA DIFFIDENZA
La realtà di un piccolo paese viene scossa dall’arrivo della
nuova maestra, giovane e moderna, che sconvolge il tran-tran
quotidiano. La maestra è disinibita e seduce con la sua spontaneità soprattutto i maschi del paese. Quando poi intreccia
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
una relazione col meccanico nordafricano (lei si comporta
come è abituata, mentre lui, che sembrerebbe all’inizio ben
inserito nella realtà in cui vive, custodisce in sé i suoi costumi
e tradizioni), si scontrano i diversi modi di vedere le situazioni
e le differenze si fanno sempre più evidenti. Gli abitanti del
paese guardano con diffidenza la persona che viene da fuori
perché agisce in modo diverso dal loro. Non sempre però
quello che per te è normale lo è anche per l’altro.
UN GIORNO DEVI ANDARE – LA FIDUCIA
È un cammino di dolore e di speranza quello che sta percorrendo la protagonista del film. Questa ragazza sta cercando
la propria strada tra dolore, incertezze e, forse, alla fine intravede uno spiraglio di speranza. Lascia le proprie sicurezze e
affronta le difficoltà della vita degli altri, situazioni impensabili, gusti e desideri diversi. Cerca comunque di aiutare gli altri,
forse e soprattutto per aiutare se stessa a ritrovarsi.
Dina
LA RICERCA DI CIÒ CHE SORREGGE LA MIA VITA
Con l’esperienza del Cineforum ho approfondito i motivi del
mio impegno nella comunità.
In particolare la visione del terzo film proposto “Un giorno
devi andare” mi ha fatto riflettere sull’importanza di ricercare
sempre di più ciò che sorregge la mia vita. Per me è possibile
superare la diffidenza e la paura dell’altro solo approfondendo chi sono e quanto ho ricevuto con il dono della fede. Questa certezza mi permette di andare incontro agli altri senza
pregiudizi, imparando da tutti e da ciascuno.
Caterina
VOCE PICCOLI
LA
DEI
VIVA IL CARNEVALE !
S
abato 21 febbraio 2015 abbiamo festeggiato il Carnevale all’Oratorio di S. Giacomo.
Avremmo dovuto sfilare per le vie del paese ma purtroppo il tempo era brutto e quindi… niente sfilata! Ci siamo
ritrovate nel salone, tutte mascherate e truccate variopinte .
C’erano bambini di tutte le età mascherati e anche qualche
adulto; i più piccoli erano molto belli travestiti da apine, coccinelle, principesse, dinosauri. Abbiamo iniziato a giocare
rincorrendoci tra di noi, lanciando coriandoli, stelle filanti e
spruzzandoci con le bombolette di stelle filanti.
Quando abbiamo incontrato i nostri compagni, con loro ci
siamo divertite a fare la battaglia di coriandoli femmine contro maschi. I coriandoli ci arrivavano dappertutto: in faccia, in
bocca e dentro il costume!
Nel frattempo il DJ Samuele ci ha fatto ascoltare musiche divertenti ed ha aiutato a dare il ritmo alla festa.
Verso le 16.00, Don Mattia ha invitato tutti a fare la merenda, ma a fatica abbiamo raggiunto il tavolo dei dolci perché
eravamo in centinaia! … Alla fine siamo riuscite a prendere le
chiacchiere zuccherate.
Poi ci siamo ributtate nella folla e abbiamo continuato a
giocare. Alla fine del pomeriggio, il salone si è svuotato e
il pavimento era un arcobaleno di colori formato dai mille
coriandoli!
Ci siamo armate di scopa e paletta e abbiamo iniziato ad aiutare le mamme e i papà nella pulizia del salone: anche in questo ci siamo divertite un mondo!
Il brutto tempo non è riuscito ad intristirci perché è bastato
ritrovarsi tutti insieme e festeggiare in allegria.
È stato un carnevale bellissimo!
Alessandra, Beatrice, Eleonora e Elisabetta
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
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15 FEBBRAIO - GIORNATA MISSIONARIA DI FRATERNITÀ
LA VOCAZIONE COME ANNUNCIO
DELL’AVVENIMENTO CRISTIANO
Le Giornata Missionarie della Fraternità Sacerdotale San Carlo Borromeo
V
enerdì 13, sabato 14 e domenica 15
febbraio nella parrocchia di Santa
Maria Nascente, per il secondo anno, abbiamo dato vita alle Giornate Missionarie
della Fraternità San Carlo Borromeo.
Lo scopo è stato quello di far conoscere
e sostenere la Fraternità San Carlo e contribuire agli studi del nostro parrocchiano
Giuseppe Cassina, attualmente seminarista a Roma, che verrà ordinato diacono il
27 giugno sempre a Roma con destinazione definitiva a Città del Messico.
L’appuntamento di venerdì sera con don
Christoph Matyssek presso l’auditorium
della scuola San Giuseppe ha avuto
come tema “La vita come vocazione,
forme diverse per un unico scopo”.
Carlo Asnaghi ha presentato Don Christoph, giovane prete di 39 anni, sacerdote da tre anni e mezzo, che oggi dirige il
centro afro-asiatico di Vienna dopo essere stato tre anni a Gerusalemme.
Don Christoph ha raccontato della sua
vita, del nascere della sua vocazione:
la fede appresa dai genitori, l’incontro
con il Movimento di Comunione e Liberazione avvenuto per mezzo del fratello
e, dopo questo, l’entrata nel seminario di Roma. La sua decisione a essere
totalmente di Cristo si è resa evidente
quando ha detto: “se non avessi accettato la destinazione a Vienna, fatta dai
miei superiori, non sarei stato più io”
(il suo desiderio era quello di tornare
in Terrasanta). Questo è stato un aiuto
anche per noi per comprendere che
essere di Cristo vuol dire concretamente appartenere ad un altro, ad un altro
che Lui ti pone d’innanzi, come autorità,
come Amico, come chi ti ricorda l’imprevisto che ridesta l’incontro con Colui
che realizza la tua vita. Don Christoph
ha poi concelebrato la Messa vigiliare
di sabato e quella domenicale delle ore
11.30 ripercorrendo nella predica la sua
vita e la storia della sua vocazione, annodandola con le letture della Messa.
Sul sagrato della chiesa sono stati allestiti dei banchi vendita di primule, di
torte fatte dalle donne della parrocchia
di Santa Maria Nascente e un banco li-
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bri per un aiuto a conoscere meglio la
Fraternità di San Carlo. Nonostante il
freddo e la pioggia la generosità dei
nostri parrocchiani è stata grande. Primule e torte sono state tutte vendute e
anche un buon numero di libri e diversi
abbonamenti a “Fraternità e Missione”,
che è il mensile della Fraternità dove
sono riportate le varie esperienze dei
missionari della San Carlo nei diversi
angoli del mondo.
Un ringraziamento particolare a don
Piero che ci ha sostenuti dandoci gli
spazi necessari perché fosse possibile
dar vita a queste giornate.
La Commissione Missionaria della
Comunità Pastorale e gli Amici della
Fraternità San Carlo di Meda
P
er chi volesse conoscere meglio la
Fraternità Sacerdotale San Carlo
Borromeo segnaliamo il libro di Marina
Corradi (inviata e editorialista di Avvenire) “INNANZITUTTO UOMINI“ (San
Paolo edizioni), che raccoglie e fa raccontare a quindici preti della Fraternità
(ordine fondato da Mons. Massimo Camisasca) la loro storia, il percorso di vita
attraverso il quale è nata la loro vocazione. Quindici giovani preti che, partendo
da esperienze totalmente diverse, a volte agli antipodi tra loro, hanno riconosciuto la chiamata del Signore ed hanno
detto il loro sì. La vocazione vista quindi
come “chiamata”, la chiamata di Dio, di
un Dio che ha bisogno di me, alla quale
io rispondo ed in quella risposta trovo la
pace, perché do compimento alla ragione per cui sono nato, sono stato messo
nel mondo. Molte delle storie raccontate sono itinerari umani sorprendenti. C’è
il ragazzo che se ne andava sbattendo la
porta dell’aula all’ora di religione, contagiato da quel confuso rancore verso
la Chiesa, oggi tanto di moda. C’è l’ex
comunista che andava in piazza gridando ai preti “corvi neri”. C’è quella di chi
tirava l’alba nei locali romani suonando
Jazz. C’è il figlio di una famiglia borghese, stancamente cattolica, giusto per la
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
messa domenicale. E il ragazzo di un
villaggio africano a cui gli avversari politici hanno ucciso il padre e che, anziché vivere per vendicare la sua morte,
diventa prete missionario della San Carlo. Ci sono quelli che hanno attraversato
la crisi del modernismo e dello stesso
cristianesimo. C’è il ragazzo americano
che si è confrontato a viso aperto con
il nichilismo della sua generazione, non
evitando le obiezioni alla fede cristiana
che vengono opposte oggi. C’è il ragazzo nato in una famiglia profondamente
cattolica del Trentino, che ha bisogno
di un nuovo modo di vivere il fatto cristiano, ma che non sia in contraddizione alla fede dei suoi nonni. Ma c’è una
cosa che accomuna questi giovani preti:
non hanno soffocato il grido che nasceva dal loro cuore. Quella sete di verità
per la loro vita che ad un certo punto li
ha costretti a porsi la domanda sul loro
destino. E, nell’affronto serio di questi
interrogativi, hanno capito quello che il
Mistero e Dio volevano da loro, a quale
vocazione, a quale chiamata erano attesi. Queste testimonianze fanno capire che lo scopo per il quale siamo stati
messi al mondo è uguale per tutti gli
uomini, ma la chiamata e la vocazione
possono essere diverse. Tutte concorrono ad un unico fine: l’annuncio che
Dio si è reso incontrabile all’uomo con
Cristo e noi siamo chiamati a rendere di
nuovo incontrabile questo avvenimento
per tutti gli uomini del mondo.
Mario C.
QUARESIMA DI FRATERNITÀ 2015
REPUBBLICA CENTRAFRICANA,
FACCIAMO COMUNITÀ
Scelto il progetto di carità della nostra comunità per la Quaresima 2015
L
e commissioni Missionaria e Caritas propongono come
impegno di carità in questa Quaresima 2015 il progetto
“REP. CENTRAFRICANA - Facciamo Comunità”.
Il progetto di Nana-Mambere è uno dei tre progetti proposti
dall’ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria con la Caritas Ambrosiana; destinatari principali i giovani, per dare loro
un lavoro e una possibilità di sopravvivenza, e le famiglie, per
offrire loro elementi di coesione e unione.
La Repubblica Centrafricana (RCA), nonostante la ricchezza di risorse naturali, è tra i paesi più poveri al mondo. Il 75% della manodopera attiva si trova nel contesto rurale ed è costituita in maggioranza da giovani, potenziale produttivo da valorizzare attraverso
la formazione professionale e il rilancio di movimenti associativi.
Uno sguardo di riguardo va poi dato alla promozione della
dignità delle donne, fattore di sviluppo, stabilità ed emancipazione socio-economica del paese.
Nei villaggi la realtà commerciale è centrata sul mercato settima-
nale, dove specialmente
le donne si recano percorrendo fino a 30-40
Km. A piedi.
L’esigenza ora è quella
di creare nuove forme
di mercato che permettano un migliore
rendimento e una minore fatica, per esempio creando un magazzino d’acquisto,
stoccaggio e vendita dei prodotti agricoli delle associazioni.
Il magazzino, affidato a una associazione femminile locale, dà
fiducia e visibilità alle associazioni agricole locali di fronte alle
autorità governative.
Contando sulla solidarietà di tutta la comunità, l’augurio che
questa Quaresima sia davvero per ognuno occasione di preghiera e rinnovamento. •
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Suore Francescane Angeline
Via di Villa Troili, 26
00163 ROMA
Il Signore vi dia pace!
Roma, Febbraio 2015
R. Don Piero
e membri della Comunità Pastorale S.Crocifisso,
abbiamo ricevuto con gradita “ sorpresa “ il contributo di
€ 3155, quale risultato dell’Avvento di carità per il nostro progetto missionario
SOS Scuola.
La vostra sensibilità verso i numerosi bambini che non possono godere il diritto
dell’istruzione scolastica si è manifestata veramente forte e creativa. Un grazie
particolare e di cuore ai preadolescenti che hanno aderito alla “Cena Povera”
organizzata da don Cristiano e sr Mariangela : senz’altro la loro capacità di
coinvolgere i ragazzi ha saputo sensibilizzarli a questa problematica così
prioritaria !
Un ricordo grato alla famiglia Simonetti per i lavori di “Pasta di Sale” che,
immaginiamo, saranno stati molto belli e apprezzati : l’impegno e la passione di
Renata hanno prodotto buoni frutti !
Il nostro più sentito ringraziamento va alla Commissione Missionaria di Santa
Maria Nascente, S. Giacomo e N S di Fatima e a don Luigi perché hanno saputo
cogliere l’importanza di questa attività di promozione che può assicurare un
futuro “diverso” per i bambini, spesso penalizzati da situazioni politico-sociali
che creano ingiustizie e non permettono di dare vita a una realtà più equa e
dignitosa.
La somma da voi devoluta sarà distribuita tra i vari Centri Educazionali da noi
gestiti in Ciad, Rep Dem del Congo, Brasile, Bolivia e Argentina.
E-mail: [email protected] - Tel. 06.66.41.80.21
www.angeline.it
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
PELLEGRINAGGIO - 3-7 FEBBRAIO 2015
LA COMUNITÀ IN PELLEGRINAGGIO
IN SICILIA
Cinque giorni tra spiritualità e cultura
P
er molti è fede autentica, per tanti è tradizione, per alcuni
è superstizione, per altri folklore ma per tutti sono giorni
indimenticabili quelli che si vivono a Catania dal 3 al 6 febbraio di ogni anno per la festa in onore di S. Agata Vergine, il cui
martirio avvenne il 5 febbraio 251.
Tra ceri e invocazioni, parte delle reliquie della “santuzza”,
chiuse dentro il “Busto Reliquiario” tempestato di perle e
preziosi, è portata in processione per le strade su un carro, “il
fercolo”, trainato da centinaia di persone tutte indossanti il
camice bianco chiamato “sacco”, un cordone bianco cinto ai
fianchi e un berretto nero.
Al volto dolce e benevolo di questo reliquiario – che viene
esposto al culto solo nei giorni della festa – si rivolgono con
fiducia i devoti, che aspettano un anno intero per rivedere
quel sorriso, sentito caro e familiare e ritenuto capace di intercedere con vigore presso Dio.
Il 3 febbraio si inizia la festa con un corteo storico la mattina e
un lungo spettacolo di fuochi “piromusicali” la sera. Durante
la parata storica sfilano le “candelore”, grossi candelieri di
legno portati a spalla da uomini forzuti che imprimono al cero
un’andatura festosa. Ogni “candelora” rappresenta una categoria di lavoratori, un’antica corporazione.
Di seguito, una breve cronaca del pellegrinaggio che ha visto
il nostro gruppo rappresentare la Comunità S. Crocifisso e partecipare attivamente e con devozione ai vari momenti religiosi
guidati da don Piero, in particolare la S. Messa concelebrata
nella Cappella di S. Agata nella Basilica Cattedrale di Catania,
le S. Messe celebrate nella Chiesa di S. Maria di Ognina – gentilmente messa a nostra disposizione – e le S. Messe nel Santuario di Siracusa dedicato alla Madonna delle Lacrime.
CATANIA
È una città molto caotica, specialmente se ci si allontana dal
centro.
PIAZZA DUOMO. Qui si trova uno dei simboli storici di Catania: al centro dell’immensa piazza è infatti possibile ammirare
l’emblema della città: la “fontana dell’elefante”.
In una delle cappelle della cattedrale dedicata a Sant’ Agata,
Don Piero concelebra la S. Messa.
Da piazza del Duomo inizia la principale via dello shopping,
via Etnea circondata da bar e negozi.
Visitiamo la città con un giro turistico in pullman lungo la via
Etnea: passiamo dall’anfiteatro romano, dai giardini Bellini
– uno spazio verde per rilassarsi –, dal teatro Massimo…
Ritorniamo la sera per la festa di Sant’ Agata.
TAORMINA
Costeggiamo il mare passando per Acireale, Aci Trezza e Aci
Castello. Sosta per una fotografia ai faraglioni di Aci Trezza,
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Catania, Duomo di S. Agata (sopra), Piazza Università (in mezzo)
e la celebrazione della Santa Messa (in basso)
PELLEGRINAGGIO - 3-7 FEBBRAIO 2015
conosciuti per la leggenda di Polifemo, e ai famosi (!!!!) Giardini di Naxos. Raggiungiamo Taormina con una navetta.
Bello il corso Umberto I, ricco di negozi, bar e ristoranti. Le
viuzze laterali sono molto caratteristiche per tutti i gradini
Sali/scendi. Visitiamo il Teatro Greco, sicuramente la principale attrattiva di Taormina.
Taormina, Teatro Greco
La Cattedrale di San Giorgio lascia senza fiato per la sua bellezza!! Situata in cima ad una salita, la cupola è splendida!
NOTO. Passeggiare per le stradine di Noto riempie gli occhi
e il cuore di tanta bellezza. Piena di Palazzi e chiese. Eccelle
per tanta bellezza l’imponente cattedrale di San Nicolò che
domina la piazza del Municipio.
SIRACUSA. Dopo la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria
delle Lacrime ci dirigiamo a piedi con la guida verso il Parco
archeologico della Neapolis, con il teatro greco e con il famoso orecchio di Dionisio, dove abbiamo accennato cantando il “Va pensiero”. All’ingresso troviamo l’anfiteatro romano
distrutto in gran parte per poter costruire le mura di Ortigia
(l’isola nell’isola!!!).
A Ortigia, città storica di Siracusa, visitiamo la cattedrale del
VII secolo, la Fontana dell’Aretusa, la chiesa di santa Lucia con
il bell’affresco di Caravaggio “il seppellimento di Santa Lucia”… tutte collocate in una piazza mozzafiato…
Riprendiamo il pullman e ci dirigiamo all’aeroporto per il rientro a Milano.
Che dire? Qualche volta i sogni si avverano… •
PIAZZA ARMERINA
Visitiamo la villa romana del Casale, appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse a un governatore.
Passeggiare a due metri di altezza sui bellissimi mosaici della
villa dà l’idea della sontuosità dell’epoca. In alcuni casi i disegni geometrici ricordano magnifici tappeti persiani, in altre
stanze le scene di caccia, le belve e la mitologia rievocano
un periodo di grande ricchezza per il popolo che dominava il
Mediterraneo. Mosaici bellissimi e di grande effetto.
RAGUSA-NOTO-SIRACUSA
RAGUSA. La città ci richiama alla mente il Commissario Montalbano... tutto parla di lui.
Palazzi e stradine veramente caratteristici, panorama incantevole delle case arroccate sul pendio della montagna. Per non
parlare del Giardino Ibleo.
Noto, Cattedrale
Processione con Reliquie S. Agata
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
BATTESIMO DEI CATECUMENI
RITO DI ELEZIONE
Durante la Veglia Pasquale Mimoza Osmani riceverà il Battesimo
D
omenica 22 febbraio mons. Patrizio Garascia ha celebrato il Rito di Elezione di Mimoza Osmani insieme ad
altri catecumeni a Giussano presso la Basilica Santi Filippo
e Giacomo. Mimoza riceverà il battesimo la notte di Pasqua,
sabato 4 aprile, a Santa Maria Nascente.
È una grande emozione per me, Elena e Wilma l’avvicinarsi
del Battesimo di Mimoza, vediamo germogliare la sua fede
giorno per giorno nella sua semplicità e spontaneità.
Per noi già battezzati deve essere viva memoria e sostegno
nel proseguire a testimoniare la parola di Dio con il Vangelo.
Marcella
PER NOI GIÀ BATTEZZATI
DEVE ESSERE VIVA MEMORIA
E SOSTEGNO
NEL PROSEGUIRE
A TESTIMONIARE
LA PAROLA DI DIO
CON IL VANGELO
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
22 FEBBRAIO 2015 - DECIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI DON GIUSSANI
VAGLIATE TUTTO
E TRATTENETE IL VALORE
Il carisma del Servo di Dio don Luigi Giussani nel decimo anniversario della sua morte
“C
hi crede in me anche se morto
vivrà”: questa affermazione di
Gesù (Gv. 1,25) non indica semplicemente l’esistenza di una vita oltre la morte,
ma una possibilità di vita piena anche
nella nostra avventura quotidiana.
Don Giussani, durante la sua vita, ha
generato nella fede numerosi figli e, a
dieci anni dalla sua morte, continua a
generarne.
Il suo carisma, attraverso l’esperienza di
Comunione e Liberazione, è occasione
ancora oggi per incontrare l’avvenimento di Cristo come risposta certa alle domande della nostra vita: “Il cristianesimo è un avvenimento, non un insieme
di regole o precetti; ma le regole e i
precetti sono la possibilità per andare
sempre più nel profondo di questo avvenimento che accade nel presente. Se
Cristo fosse una cosa del passato sarebbe un bellissimo ricordo, ma solo se è
presente nell’istante cambia la vita”.
Chi ha avuto la fortuna di incontrare
don Giussani e di sentirlo parlare può
testimoniare che la sua grande preoccupazione fu quella di salvaguardare
sempre la libertà dell’altro: ”Non sono
qui perché voi riteniate come vostre le
idee che vi do io, ma per insegnarvi un
metodo vero per giudicare le cose che
io vi dirò”.
Il cristianesimo si propaga nel mondo
attraverso l’incontro con persone umanamente cambiate dall’avvenimento di
Cristo. Don Giussani ci è proprio testimone di questo, Cristo era tutto per Lui,
la sua vita è stata un seguirLo sempre,
dentro l’obbedienza alla Chiesa: al Santo Padre e al suo Vescovo. Cristo era il
criterio con cui giudicava tutta la realtà:
non uno dei criteri, ma il criterio.
Ci ha educato ripetendoci la frase di
San Paolo: “Vagliate tutto e trattenete il
valore”; nulla gli era indifferente, certo
che tutto concorre alla realizzazione del
piano di Dio sul mondo.
Ha richiamato al valore del reale, al fatto
che Dio ci sollecita a camminare verso di
Lui attraverso le circostanze, “attraverso
quello che mi fa accadere, attraverso quello che mi accade mi dice: vieni qui, prendi
questo, impegnati in quest’altra cosa. Allora se lo seguo cammino verso di Lui”.
Questo ci consente di vivere il reale non
scartando niente di quello che ci accade, prendendo sul serio ogni cosa, consapevoli che nulla succede per caso e
che Dio si comunica a me attraverso il
gesto che mi chiama a vivere.
In questo ha messo in gioco tutta la
nostra libertà, non nel senso di essere
liberi di fare ciò che vogliamo, ma di
aderire al modo con cui la libertà di Dio
ci chiama.
Dio ci chiama perché noi Lo comunichiamo a tutti. Dio ha avuto questa
preferenza per noi, perché attraverso di
noi il Suo amore arrivi a tutti. Come dice
san Paolo, Dio mi ha scelto per poter
mostrare nella mia persona quello che
voleva dare a tutti. Perciò in questa preferenza umana di Dio vibra tutta la Sua
passione per ogni uomo.
“Spero che la mia vita si sia svolta
secondo quel che Dio aspettava da essa.
Si può dire che si sia svolta nel segno dell’urgenza
perché ogni circostanza, anzi ogni istante
per la mia coscienza cristiana
è stato ricerca della gloria di Cristo”.
Cosa vuol dire oggi seguire il carisma di
Don Giussani?
Significa immedesimarsi nella sua vita:
“Spero che la mia vita si sia svolta secondo quel che Dio aspettava da essa.
Si può dire che si sia svolta nel segno
dell’urgenza perché ogni circostanza,
anzi ogni istante per la mia coscienza
cristiana è stato ricerca della gloria di
Cristo”.
Don Giussani indicò in don Julian Carron il suo successore alla guida del movimento di Comunione e Liberazione.
Continuiamo con lui il cammino nella
sequela di Cristo, desiderosi di fare
esperienza nella nostra vita della solida
certezza che testimoniava don Giussani: Gesù si è fatto carne, lo possiamo
incontrare, cammina per le strade delle
nostre città, ha braccia per sostenerci e ha occhi per guardarci. Ha voluto
impastarsi con la nostra vita di uomini
perché potessimo sperimentare la gioia
della Sua compagnia. Cristo si comunica a tutti attraverso la Sua misteriosa
presenza, così integralmente umana da
servirsi persino della nostra pur povera personale fragilità: noi, la Sua Santa
Chiesa, il Suo popolo.
Lunedì 9 marzo alle ore 20.30 presso la
cappella dell’oratorio Santo Crocifisso
si è celebrata una Messa di suffragio.
Comunione e Liberazione – Meda
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
MOVIMENTO TERZA ETÀ
INCONTRO CON I CARABINIERI
Qualche consiglio per diferdersi da truffe e raggiri
S
i è svolto giovedì 19 febbraio, l’incontro con il Comandante della Stazione Carabinieri di Meda, Maresciallo
Giovanni Civitillo, e gli aderenti al Movimento Terza Età.
Un nutrito gruppo di partecipanti ha
ascoltato con attenzione i suggerimenti
e i consigli, che sono stati dati per fronteggiare eventuali truffe e raggiri ai danni degli anziani che vivono da soli e che
tante volte non hanno modo di difendersi dai malintenzionati che, purtroppo,
ogni giorno insidiano le nostre attività.
I consigli su cui si è soffermato il Comandante sono:
w mai fidarsi degli sconosciuti che si
presentano come amici dei figli o dei
parenti,
w non farsi problemi nel chiamare le forze dell’ordine se vediamo delle situazioni che ci sembrano strane (numero
unico di emergenza 112),
w non aprire la porta a persone che non
si conoscono,
w non firmare nulla per nessun motivo
se non si è più che sicuri di quello
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Instaurare buoni rapporti
con i vicini, con chi abita
sullo stesso piano di
condominio, perchè è da
loro che possono arrivare i
primi aiuti in caso di bisogno
o in quelle occasioni in cui
possiamo essere noi di aiuto
alle loro necessità.
che si sta firmando, chiedere eventualmente a persone di fiducia di aiutarci,
w non dar retta a sconosciuti anche se
all’apparenza sono cordiali e ben vestiti o addirittura in divisa,
w farsi accompagnare da qualcuno di
fiducia se si va in banca o in posta a
prelevare o a ritirare la pensione,
w durante la spesa non lasciare incustodita la borsa sull’auto o nel cestino
della bicicletta,
w non esitare a chiamare le forze dell’ordine in caso di incidenti anche lievi.
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Il Comandante ha tuttavia sottolineato
soprattutto l’utilità di instaurare buoni
rapporti con i vicini, con chi abita sullo
stesso piano di condominio, perchè è
da loro che possono arrivare i primi aiuti
in caso di bisogno o in quelle occasioni
in cui possiamo essere noi di aiuto alle
loro necessità. Un invito, che ha rivolto a
noi, è quello di organizzare questi incontri più frequentemente (ogni 2/3 anni)
perchè i malviventi e i truffatori si aggiornano di continuo e quindi anche noi abbiamo bisogno di essere aggiornati sui
consigli, sulle cose da fare e sull’aiuto
che possiamo dare (nel nostro piccolo)
alle forze dell’ordine, per segnalare situazioni poco chiare e poter contrastare
quella malavita che si approfitta degli
anziani soli, inermi e indifesi per truffarli
o raggirarli carpendo la loro buona fede.
Ringraziamo, da queste pagine, il Maresciallo Civitillo per la sua cordiale,
appassionata e sincera amicizia che ha
espresso nei confronti dei presenti e gli
auguriamo un buon lavoro al servizio
della sicurezza della comunità.
A.M.
GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA - QUINTO INCONTRO
IL SORDO FARFUGLIANTE
(Marco 7, 31-37)
Con il miracolo si realizza e si restaura la nuova creazione
S
iamo nella sezione di Vangelo dove
Gesù sta insegnando ai suoi, ai discepoli e ai pagani, chi è Lui. Dopo l’insegnamento in parabole e compiendo
miracoli principalmente in Galilea, si
sposta nella Decapoli, in una regione
pagana, addirittura oltre i confini, sino a
Tiro e Sidone, rivelando in parte la propria identità con il dono del pane (che
rappresenta la salvezza).
È un testo breve, apparentemente semplice, ma denso di significati e insegnamenti.
Il luogo: la regione della Decapoli, un
territorio che sta attorno a dieci grandi
città, una terra abbastanza vasta, in pieno territorio pagano.
I personaggi: Gesù, il sordomuto, quelli
che lo portano e pregano Gesù di imporgli la mano.
Quindi i gesti di Gesù: si apparta; tocca
il sordomuto, mettendogli le dita negli
orecchi e la saliva sulla lingua; prega,
emettendo un sospiro e guardando verso il cielo; esclama “Effatà” e subito avviene la guarigione. Alla fine, lo stupore
generale, tanto che, al comando di non
divulgare l’accaduto, la gente proclama: “Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i
sordi e fa parlare i muti”.
Conducono il sordomuto a Gesù, pregandolo di imporgli la mano. La mano
richiama tutta la tradizione dell’esodo,
dove la mano di Dio agisce con potenza
in favore del popolo d’Israele contro i
nemici (cfr. Es 3,20; 6,8; 7,4.5). Gesù poi
si isola (lo prese in disparte) ed entra
in profonda comunione e intimità con
quest’uomo: un’invasione nello spazio
più intimo da paragonare ad un bimbo che viene allattato, ad un bacio tra
due persone che si amano: non è così
scontato come gesto (gli pose le dita
negli orecchi e con la saliva gli toccò la
lingua). Quindi, “Effatà” (cioè “Apriti”),
miracolo che, ancora oggi, richiama in
chiave sacramentale la celebrazione del
Battesimo, quando il sacerdote tocca le
orecchie e la bocca del neofita.
Dopo il miracolo, quando il malato è
stato pienamente sanato, gli stessi che
lo hanno condotto da Gesù acclamano
coralmente, nonostante l’imposizione
del silenzio. Si uniscono qui due preoccupazioni essenziali di Marco: da un
lato la profonda carica cristologica che
i miracoli portano con sé, dall’altro il
convincimento che l’identità messianica di Gesù si manifesti solo con la Pasqua (cfr. Mc 8,30; 9,9). Se, cioè, Gesù
è l’inviato di Dio, non può essere frainteso come un guaritore famoso o un
messia nazionalista: solo dopo la morte e la risurrezione i suoi gesti potranno
essere interpretati nel loro significato
più autentico.
“Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i
sordi e fa parlare i muti” è quanto proclamano quelli che portano il malato,
pagani che, pur non conoscendo la
Scrittura, descrivono pienamente il miracolo citando il capitolo 1 della Genesi
sulla creazione. Quanto Gesù ha com-
I PROSSIMI INCONTRI
IL PANE PER I QUATTROMILA
(Marco 8,1-21)
IL CIECO DI BETSAIDA
(Marco 8, 22-26)
AVVISO
Si avvisa la Comunità che
i Gruppi di Ascolto sospenderanno
la loro attività durante il periodo
quaresimale, per riprendere
regolarmente dal 13 Aprile
(le date esatte degli incontri
saranno esposte sulle bacheche
delle chiese e sul sito internet
www.parrocchiemeda.it). •
piuto, infatti, è assimilabile al potere
creativo di Dio: in Lui, cioè, si realizza e
si restaura la nuova creazione. L’uomo
ritrova l’integrità che Dio ha voluto per
lui fin dalle origini; siamo così ricondotti all’inizio, al progetto creatore. Gesù,
dunque, è il compimento della Scrittura, come se la creazione, ora, fosse portata a perfezione e l’uomo fosse stato
“rifatto” come doveva essere in origine:
bello, fatto bene, buono.
Gianni,
Gruppo di Ascolto Colombo Orazio
“HA FATTO BENE OGNI COSA:
FA UDIRE I SORDI
E FA PARLARE I MUTI”
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ
CONSIGLIO PASTORALE DEL 23 GENNAIO 2015
Consiglio Pastorale del 23 gennaio 2015
Il Consiglio Pastorale della Comunità S. Crocifisso si è riunito
venerdì 23 gennaio 2015 alle ore 21.00 presso la parrocchia
di Madonna di Fatima per discutere il seguente ordine del
giorno:
w Preghiera comune
w Proposte ed iniziative per la Quaresima e per il Triduo Pasquale
w Considerazioni positive e critiche dei consiglieri al termine del mandato su questa esperienza (metodo di lavoro,
clima, capacità di ascolto, temi affrontati, formazione, ecc)
e suggerimenti da offrire al nuovo Consiglio (Se possibile
predisponete interventi scritti ed inviateli alla segretaria.
Serviranno a voi per intervenire e alla segretaria per una
puntuale verbalizzazione dell’ultima seduta)
w Varie ed eventuali
Vista l’assenza di don Piero, responsabile della Comunità,
il moderatore Chiara Giorgetti ha aperto la seduta invitando ad intervenire sul primo punto dell’odg don Cristiano,
che in proposito ha elencato le iniziative tradizionalmente
pensate per la Quaresima e ha comunicato al Consiglio che
quest’anno, per decisione della Diaconia, il Giovedì Santo
si terrà una sola celebrazione liturgica nella Chiesa di Santa Maria Nascente, concelebrata, in segno di comunione,
da tutti i sacerdoti della Comunità Pastorale. Marco Crippa
ha proposto per la Comunità un momento di preghiera seguendo il metodo di Taizè ed ha offerto la sua disponibilità
a prepararlo.
In merito al secondo punto dell’odg queste sono state le
riflessioni:
Don Tommaso ha ricordato come particolarmente positiva
per la serietà e la profondità con la quale si è affrontato il
tema sia stata la riunione in cui si è discusso e ragionato sulle
domande che venivano dalla Santa Sede in vista del Sinodo
della Famiglia e ha prospettato come possibile lavoro per il
nuovo Consiglio Pastorale la lettura e il confronto sulla realtà
delle nostre Comunità parrocchiali per ricercare criteri condivisi a partire dai quali operare scelte concrete.
Giusy Grassi ha ritenuto certamente positiva l’esperienza
fatta sia a livello personale, sia per il lavoro e la passione di
tanti altri consiglieri che, lavorando bene e con passione,
hanno saputo superare le difficoltà iniziali di intuizione delle
indicazioni e delle modalità operative richieste. Ha ricordato
con gratitudine il ruolo svolto da don Gaudenzio, il cui temperamento mite ha aiutato a superare positivamente i momenti di tensione mantenendo l’unità. Ha auspicato, infine,
per il prossimo Consiglio pastorale una significativa presenza di giovani dai 18 ai 25 anni, da cui possano arrivare idee
nuove per proporre contenuti sempre validi.
18
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Silvia Asnaghi, partendo dalla realtà del Consiglio Pastorale
che, da una parte, è ambito di servizio e di crescita per quanti vi sono impegnati e, dall’altra, è organismo “istituzionale”, ha invitato tutti a una riflessione sul ruolo che esso deve
avere oggi nella nostra Comunità. Questa riflessione, a suo
parere, è necessaria anche alla luce dell’esperienza avuta in
questi ultimi quattro anni in cui il Consiglio Pastorale è stato
sì luogo di riflessione su temi generali, ma si è anche ritrovato ad esprimere parere su decisioni già prese o ad ascoltare
e prendere atto di decisioni importanti di cui non aveva mai
discusso. Ha augurato al nuovo Consiglio di poter essere
veramente luogo di confronto aperto sui bisogni della comunità, ambito in cui ci si allena, a prescindere da chi poi è
chiamato a prendere concretamente le decisioni, alla corresponsabilità fra laici e Diaconia.
Rosa Busnelli ha sottolineato come in questi quattro anni
non tutti si siano lasciati conoscere e come di qualche consigliere non si sia mai sentita la voce, forse anche a motivo di
un clima a volte poco sereno. A suo parere questo Consiglio
ha segnato un cambiamento positivo rispetto ai precedenti
anche per il metodo di lavoro adottato, nonostante abbia
avuto un punto debole nel mancato ritorno – legato forse
ai tempi ristretti – dell’analisi dei contribuiti preparati dalle
Commissioni da parte della Diaconia. Ha sottolineato infine
un aspetto importante e purtroppo mancato in questa esperienza: quello di un lavoro comune al Consiglio degli Affari
Economici per arrivare a decisioni conosciute e condivise
da entrambi e ha augurato al prossimo Consiglio Pastorale
di poter concretizzare scelte più radicali, capaci di scuotere
la nostra mediocrità e renderci testimoni anche per chi non
crede.
Angela Dentoni ha riflettuto sul Consiglio e sugli argomenti
affrontati nei quattro anni di mandato. Sul Consiglio ha sottolineato i seguenti aspetti:
il numero dei componenti – 40 – non ha permesso a tutti
di esprimere il proprio parere e confrontarsi con quello degli altri, anche se, a questo riguardo, non ha nascosto che i
motivi che hanno indotto più di un consigliere, perfino fra
quelli che sono giunti in Consiglio con un altissimo numero
di preferenze ottenute, a non intervenire mai nel dibattito
non possono ricondursi solo all’eccessivo numero di componenti;
il modo di porsi della Diaconia, spesso in evidente fatica
a mantenere un proprio difficile equilibrio interno e forse
preoccupata di vedere in qualche modo intaccato il proprio ruolo tradizionale, ha pesato sui lavori del Consiglio, ad
esempio decidendo, a prescindere dalla segreteria, gli argomenti all’odg, le modalità e i tempi di affronto degli stessi, le
loro ricadute pratiche;
l’esigenza di imparare a lavorare insieme e raccordare il
proprio lavoro con quello delle commissioni e quello delle
Commissioni fra di loro dal punto di vista metodologico è
CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ
stata positiva, anche se si è ancora rimasti a pensare ciascuno alle proprie proposte e, in qualche caso, a fare al più convergere altri su esse. Si deve invece imparare a pensare ex
novo insieme, offrendo alla Comunità proposte che nascono
già ricche della sensibilità di tutti.
Quanto agli argomenti ha rilevato che non sono stati trattati
temi legati alla dottrina sociale, al rapporto fra scelte pastorali della Comunità e conseguente utilizzo delle risorse economiche a disposizione, alla pastorale giovanile. Altri temi
sono stati affrontati solo per ratificare decisioni già prese in
sedi diverse, altri ancora per urgenze di carattere economico-occupazionale.
Don Cristiano ha affermato di aver visto ed apprezzato la
passione con cui si è lavorato, anche se qualche volta proprio la passione ha portato ad andare sopra le righe. Ha
sottolineato come in un mandato non si possa pretendere
di fare molto e la maggior fatica sia quella di far passare il
cammino a tutta la Comunità. Il metodo di lavoro adottato
è stato positivo, ma deve essere molto corretto e semplificato e deve portare il Consiglio a diventare un organo capace di prendersi veramente a cuore la vita della gente. Ha
ammesso che problemi come la ristrutturazione del salone
dell’Oratorio S. Crocifisso sono stati solo velocemente comunicati nella penultima seduta del Consiglio, ma erano in
cantiere da tantissimi anni e sono stati studiati a fondo dalla
Commissione per gli Affari Economici. Ha chiuso il suo intervento con un accenno al ruolo della Diaconia, certamente
condizionato da difficoltà interne che vanno però custodite
nella logica della carità.
Tina Cairoli ha ricordato di essere stata inviata da don Gaudenzio ad impegnarsi in Consiglio e di aver da subito aderito all’invito con la convinzione di essere chiamata a vivere la corresponsabilità nella Chiesa. Ha ritenuto positivo il
percorso fatto insieme e ha considerato molto importanti
i momenti di formazione: sia quelli proposti a tutta la Comunità, sia quelli per consiglieri e collaboratori. Fra gli argomenti che dovrebbero essere presi maggiormente in
considerazione ha citato la vita della Comunità pastorale, il
senso del servire dentro la Comunità per evitare i rischi da
una parte dell’inutilità e dall’altra del protagonismo e del
personalismo (esistono ancora proprietà private nelle singole parrocchie e nella Comunità, ma non ci si è mai interrogati
sulle ragioni della loro esistenza), la gestione dei conflitti da
cui non è immune la nostra Comunità, il valore e l’uso dei
soldi nella Comunità non nel senso di una mera comunicazione quantitativo-monetaria, ma in termini di priorità nel
suo cammino, di stile di trasparenza, di sobrietà con cui lo
percorre, di corresponsabilità concreta con cui lo si sostiene.
Ha sottolineato la bellezza del lavoro fatto insieme in merito
ai vari progetti pastorali a partire dalle riflessioni personali,
dall’elaborazione della bozza, dal lavoro nelle Commissioni
fino alla stesura definitiva e alle riflessioni finali. Certo non è
stato sempre facile imparare a lavorare insieme e agli inizi
alcune valutazioni dei lavori svolti dalle commissioni sono
state come pugni nello stomaco e non c’è stato da parte
della diaconia quel ritorno segno di accompagnamento e di
crescita reciproca, ma tutto ciò non ha distrutto i rapporti e
forse è servito a far partire quei momenti di formazione spirituale e culturale di cui abbiamo sempre un enorme bisogno.
Caterina Familiari ha ricordato di essersi inserita da poco nel
Consiglio in sostituzione a un membro dimissionario e di essere rimasta inizialmente perplessa e confusa rispetto a ciò
che si era chiamati a fare. Il metodo si è via via chiarito, evidenziando la sua positività. A fine esperienza le sono rimasti
però la sensazione di un lavoro troppo incentrato sul “noi”
e poco sulle persone della nostra Comunità e il dubbio che
la maggior parte di esso non abbia come riferimento la comunità reale.
Raffaele Turchetto, riferendosi alla sua esperienza in Consigli pastorali parrocchiali dove si affrontavano solo problemi
concreti ed economici, ha giudicato positivamente i temi
trattati, anche se hanno richiesto un impegno personale non
trascurabile. Il tempo dedicato alla riflessione su di essi non
è stato sprecato, anche quando il clima poco sereno non
ha consentito di esporre adeguatamente i contenuti della
propria riflessione.
Suor Maria Angela ha espresso stima per il lavoro svolto,
tanto da augurarsi che, al prossimo Consiglio, possa essere
consegnato lo stesso metodo fruttuoso e significativo che
ha dato a ciascuno la possibilità di essere collaborativo e ha
insegnato a pensare.
Andrea Minotti ha invece ricordato, pur sapendo che la funzione del Consiglio è puramente consultiva, di aver inizialmente camminato con difficoltà per via di incomprensioni
che, nel tempo, sono andate scemando. Guardando all’esperienza vissuta ha riconosciuto che ci sono state poche
soluzioni, ma molta crescita e ha concluso affermando, in
relazione alla ricandidatura, come per la vita di una comunità non sia tanto importante essere presente in Consiglio,
quanto avere comunque ambiti e possibilità di esprimersi e
di mettere al servizio di tutti le proprie capacità.
L’ultima seduta del Consiglio si è chiusa con un momento
conviviale. •
19
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
UNO SGUARDO A COMMISSIONI, GRUPPI E ASSOCIAZIONI DELLA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE
COMMISSIONE ECONOMICA
Esperienza del Consiglio Affari Economici nella Comunità Pastorale Santo Crocifisso
MEDA
COMMISSIONE ECONOMICA
Don Flavio, Decano di Seveso, nella serata tenutasi lo scorso 21 gennaio con
i vari Rappresentanti dei Consigli Affari
Economici Parrocchiali e Pastorali del
Decanato di Seregno - Seveso, mi ha
chiesto di raccontare l’esperienza del
nostro CAECP (Consiglio Affari Economici Comunità Pastorale) nel cammino
della Comunità Pastorale di Meda. Vi
propongo una sintesi riassuntiva.
Prima di parlare della nostra esperienza ho fatto una piccola premessa sulla situazione in cui si trovano i CAEP
(Consigli Affari Economici Parrocchiali) inseriti in una Comunità Pastorale.
Questi sono in uno stato, diciamo, “di
mezzo”, perché il loro mandato è di
curare gli interessi della Parrocchia,
ma nel contempo devono necessariamente guardare alla Comunità e
spesso succede che questi interessi si
sovrappongono.
Penso, e non solo per deformazione
professionale, che l’Aspetto Economico Amministrativo in una Comunità sia
molto importante e anche un Cammino,
come il nostro, di “Comunità Pastorale” di più Parrocchie, non possa considerarsi concluso senza l’unione della
gestione amministrativa.
È mio parere personale che l’unione
amministrativa debba essere fatta all’inizio del percorso, in quanto mantenere una gestione amministrativa separata delle Parrocchie può creare delle
situazioni critiche mettendo dei freni
all’integrazione.
Ritengo che, anche per la gestione degli affari economici, ci si debba attenere ai principi della Pastorale Integrata,
che è lo strumento dell’Unità Pastorale
delle Parrocchie:
“La Pastorale Integrata rappresenta la
via concreta per vivere quella spiritualità
di comunione che precede le iniziative
concrete e purifica la vita delle comunità cristiane dalla tentazione di cedere a
chiusure autoreferenziali, a competizioni
campanilistiche e a sterili personalismi”.
Il CAEP deve amministrare le Parrocchie
consapevole che sopra al “Bene della
20
Parrocchia” c’è il “Bene Comune”, quello della Comunità.
“ Il CAEP deve evitare quell’inutile campanilismo amministrativo che guarda
solo al proprio giardino senza aprirsi
alle necessità della Comunità”.
Fatta questa premessa, ho raccontato l’esperienza del nostro CAEP di Comunità.
Nel 2011, con il primo rinnovo del CAE
della Parrocchia S. Maria Nascente, l’allora Parroco Don Gaudenzio, con molta
lungimiranza, ha integrato i tre Consigli
Affari Economici delle Parrocchie in un
unico CAE della Comunità Pastorale S.
Crocifisso.
Tranne qualche eccezione non ci si conosceva e tra i membri del Consiglio inizialmente ci fu molta diffidenza.
Mi ricordo che uno dei primi incontri fu
dedicato alla presentazione dei bilanci
parrocchiali e i rappresentanti delle Parrocchie che illustravano i rendiconti fecero a gara nel dimostrare che la propria
Parrocchia era la meglio gestita, poi, con
il passare del tempo, cadute quelle diffidenze, nelle riunioni successive gli stessi
rappresentanti seppero dare più risalto
agli aspetti negativi che a quelli positivi.
DI COSA SI OCCUPA?
Il Consiglio si occupa principalmente
degli affari:
w comuni alle Parrocchie;
w straordinari delle singole Parrocchie.
Non si è voluto, e mai si è avuto necessità, entrare nelle singole gestioni ordinarie. Ciascuna Parrocchia mantiene
infatti in questo la propria autonomia.
La non ingerenza nelle questioni quotidiane è data anche dal fatto che tutte e
tre le Parrocchie godono di una buona
gestione. Ognuna di esse ha un proprio
referente (più o meno impegnato giornalmente) che supporta il Parroco e/o il
Vicario nell’attività quotidiana.
Ad oggi abbiamo vagliato due bilanci
(anni 2012 e 2013) e non sono state riscontrate problematiche.
Come detto, il Consiglio si è dedicato
agli affari comuni e alle questioni particolari e di natura straordinaria.
Relativamente agli affari comuni, il lavo-
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
ro principale che abbiamo fatto e stiamo
facendo è quello di portare le Parrocchie
ad avere lo stesso modus operandi nella
gestione amministrativa e nei rapporti con i terzi, che è fondamentale in un
Progetto di integrazione. In particolare
sono state svolte le seguenti attività:
w gestione delle attività amministrative
delle Associazioni esistenti nelle Parrocchie;
w unificazione dei fornitori, dei servizi
esterni, delle tariffe, etc.
Non abbiamo ritenuto necessario costituire la “cassa comune”, ma abbiamo
definito un criterio di ripartizione delle
spese e delle solidarietà comuni.
Abbiamo nominato una Commissione
per una revisione contabile delle Parrocchie, che dovrà definire anche un
unico piano dei conti contabile, propedeutico per poi predisporre un bilancio
Consolidato di Comunità.
Relativamente alle questioni di natura
straordinaria, il Consiglio, oltre a valutare gli interventi di ristrutturazione degli
immobili, esamina e programma gli interventi di manutenzione nelle singole
Parrocchie (quelli che superano un certo importo).
COME OPERA?
Il consiglio si riunisce ogni 2/3 mesi a
seconda anche delle necessità. Il nostro Consiglio, avendo riunito i tre CAE
Parrocchiali allora esistenti, è molto
numeroso e la prassi è quella di nominare, per le questioni più importanti,
delle Commissioni ad hoc.
In base ai temi da valutare e alle necessarie professionalità vengono poi nominati i componenti, inserendo almeno un
rappresentante per ogni Parrocchia.
La commissione, una volta esaminata la
questione, riporta al Consiglio le possibili soluzioni.
La cosa più importante, e mi riallaccio a quanto detto in premessa, è che
i componenti delle Commissioni e del
CAE nel valutare le varie questioni abbiano sempre presente il “Bene Comune” e, a volte, si fa fatica a condividere
questa visione.
UNO SGUARDO A COMMISSIONI, GRUPPI E ASSOCIAZIONI DELLA NOSTRA COMUNITÀ PASTORALE
COSA DEVE FARE?
Se dovessi dare un voto al lavoro svolto
in questi tre anni darei al Consiglio una
piena sufficienza, per il solo fatto di aver
iniziato a lavorare insieme e, devo dire,
tutto sommato anche bene.
Certamente si poteva fare di più: siamo
stati forse un po’ dispersivi, ma purtroppo qui ci si scontra con la disponibilità
delle persone (volontari).
Il Consiglio AE, anche se ha operato
bene, ha però affrontato solo questioni
di breve periodo e poco/nulla ha fatto per valutare quelle a medio e lungo
termine.
Il prossimo Consiglio AE (noi siamo in
scadenza) deve chiedere al Responsabile della Comunità e al Consiglio Pastorale una Progettazione Pastorale di ampio respiro per i prossimi anni (almeno
cinque), identificando i relativi obiettivi
al fine di predisporre, poi, un piano economico/finanziario.
In questo periodo le Parrocchie non solo
vedono diminuire le entrate (offerte), ma
rilevano un aumento a dismisura delle
spese di gestione. In particolare il costo
del loro Patrimonio Immobiliare non è
più sostenibile. Si pagano infatti costi
per immobili sottoutilizzati o peggio, per
fabbricati non utilizzati.
Il prossimo Consiglio Pastorale, sulla
base della Progettazione Pastorale e degli obiettivi prefissati, dovrà dare al Consiglio AE informazioni circa la destinazione/gli utilizzi futuri dei beni Parrocchiali
e, a sua volta, dovrà predisporre un piano economico/finanziario che contenga
non solo i costi delle manutenzioni, ma
anche eventuali ristrutturazioni di fabbricati che si dovranno utilizzare e/o loro
possibili alienazioni o la messa a reddito
degli immobili/locali non necessari alla
Pastorale.
Roberto Colombo
VERSO LA FORMAZIONE DEI NUOVI CONSIGLI PASTORALI DI COMUNITÀ PASTORALE
RINNOVO CONSIGLIO PASTORALE
L’invito del Cardinale Scola in vista delle elezioni
Domenica 19 aprile la Comunità pastorale S. Crocifisso di Meda sarà chiamata,
contestualmente all’intera diocesi di Milano, a rinnovare il Consiglio Pastorale e
quello degli Affari economici in scadenza, essendo stati eletti il 16 ottobre 2011.
Non si tratta di un puro adempimento
“burocratico”, ma di un momento di
vita ecclesiale che può aiutare a sentirsi
partecipi della vita delle nostre tre parrocchie e della Comunità S. Crocifisso.
Domenica 8 marzo sono state distribuite nelle chiese le schede dove è possibile comunicare la propria disponibilità,
come pure segnalare quella di altri nominativi. È un cammino di sensibilizzazione
che occuperà tutto il tempo di Quaresima e che sfocerà, la domenica di Pasqua
5 aprile, con la presentazione delle liste
dei candidati. Il nostro Arcivescovo card.
Angelo Scola si rivolge a tutti i laici perché accolgano l’invito a dare il proprio
contributo a questo organismo di partecipazione ecclesiale della vita della comunità. Lo fa in una lettera aperta che di
seguito riportiamo integralmente, stimolando la libera, serena e matura riflessione personale di ciascuno attraverso questa domanda: «Io che cosa posso fare
per contribuire all’edificazione di questa
comunità?», in una lettera aperta che di
seguito riportiamo integralmente. (E.N.)
C
arissimi,
per vincere lo scoraggiamento e il
malumore che rischia di invecchiare le
nostre comunità, basta che io, che tu,
che noi ci coinvolgiamo nell’affascinante compito di annunciare Gesù Cristo,
motivati solo dalla docilità allo Spirito
di Dio che abita in noi. La situazione
e perciò l’esito dell’impegno può anche essere modesto, può anche essere
complicata, la storia di una comunità
può anche aver causato ferite, ma lo
Spirito di Dio non abbandona mai la sua
Chiesa. Non solo l’immenso patrimonio
di bene, ma anche le difficoltà possono
rivelarsi feconde di nuove risorse, vocazioni e manifestazioni della gloria di
Dio se ci sono persone che accolgono
l’invito a dedicarsi all’edificazione della
comunità.
Il rinnovo dei Consigli pastorali parrocchiali e degli altri organismi di partecipazione e di consiglio a livello decanale
e diocesano è l’occasione propizia. Invito quindi tutte le comunità a preparare
bene questi adempimenti e chiedo a
tutti di domandarsi: «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione
di questa comunità?». Mi permetto di
offrire una risposta e di formulare una
proposta: tu sei pietra viva di questa
comunità, tu sei chiamato a santificarti
per rendere più bella tutta la Chiesa, tu
sei forse chiamato ad approfondire la
comunione da cui scaturisce quel «giudizio di fede» sulla realtà che lo Spirito
chiede a questa comunità, in questo
momento, in questo luogo. Ascoltare lo
Spirito di Gesù risorto che ti suggerisce
di riconoscere i doni che hai ricevuto e
il bene che puoi condividere ti consentirà di offrire un contributo al cammino
della comunità parrocchiale, decanale,
diocesana.
Servono esperienze, competenze diversificate, capacità comunicative, ma
i tratti fondamentali e indispensabili
sono l’amore per la Chiesa, l’umiltà che
persuade alla preghiera e all’ascolto
della Parola di Dio, la docilità allo Spirito che comunica a ciascuno doni diversi
per l’edificazione comune. Per questo
vi scrivo, carissimi: per incoraggiare ciascuno a sentirsi lieto e fiero di poter offrire qualche dono spirituale per il bene
della nostra amata Chiesa ambrosiana. Ne abbiamo bisogno. In un tempo
come questo solo una Chiesa viva può
irradiare motivi di speranza e restituire
all’umanità fiducia per il suo futuro.
Nel nome del Signore vi benedico tutti.
Cardinale Angelo Scola
Arcivescovo di Milano
21
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
SCUOLA SAN GIUSEPPE
IL “PICCOLO PRINCIPE”
ALLA SCUOLA SAN GIUSEPPE
I
l progetto “Piccolo Principe” nasce
all’interno della nostra scuola per
attuare il mandato datoci dal precedente gestore Don Gaudenzio che ha
delineato la strada da seguire per far
sì che la nostra scuola risponda ai bisogni della comunità.
Ci si aspetta che la scuola san Giuseppe abbia non solo un ottimo livello
didattico e proposte didattico-educative di qualità, ma anche un’educazione ai valori umani e cristiani, che
sia attenta alla persona sapendo aiutare le famiglie nel difficile compito di
educare.
Particolare attenzione viene data
all’accoglienza degli alunni diversamente abili dimostrando onestà professionale e tenendo conto innanzi-
tutto del bene del bambino. La scuola
attraverso la promozione di iniziative
formative e culturali di ampio respiro e
spessore si pone l’obiettivo di essere
per la comunità un aiuto a radicarsi nel
territorio e ad incontrarlo.
I docenti devono accettare lo stile e gli
ideali educativi che propone la scuola nel suo Progetto, possedere i titoli
culturali e professionali richiesti dalla
normativa scolastica vigente, essere
appassionati all’educazione e desiderosi di formazione e aggiornamento
continui, offrire testimonianza di vita
cristiana e di partecipazione attiva alla
comunità pastorale.
Come risposta a tutte queste necessità
il “Piccolo Principe” ha come obiettivo
generale quello di promuovere l’attua-
zione di precoci interventi di integrazione scolastica, atti a favorire la piena
realizzazione del diritto allo studio di
tutti gli alunni, in particolare dei bambini con bisogni educativi speciali: disabilità, disturbi evolutivi specifici e disagio
socio-economico, linguistico e culturale. I soggetti coinvolti in questo percorso non sono solo insegnanti, bambini e
genitori ma anche enti locali, cooperative e strutture riabilitative. Al fine di ottimizzare al meglio tutte le risorse coinvolte e ottenere risultati positivi queste
figure devono collaborare attraverso incontri d’equipe e condivisioni continue.
Le azioni concrete che la scuola mette
in atto per favorire il più possibile la partecipazione e la presenza del singolo
alla vita della comunità e della classe
hanno sempre come obiettivo il partire
dalla specificità di ogni bambino creando una programmazione individualizzata che prevede oltre a spazi e tempi ritagliati su misura anche contenuti adatti
al livello cognitivo di ognuno.
Le nostre idee si riassumono così:
NON ACCONTENTARTI
DI ESSERE UGUALE
E NON AVERE PAURA
DI ESSERE DIVERSO.
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
SCUOLA SAN GIUSEPPE
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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
UN LIBRO AL MESE
APPUNTI DA UN’AGENDA DI FAMIGLIA
DIO, I FIGLI E NOI
di Adelaide Anzani Colombo (Edizioni Paoline)
L
a lettura del testo, pubblicato
nel 1988 in risposta al piano pastorale diocesano sull’educazione,
è assai coinvolgente, perché gli
“appunti” – che la scrittrice sembra attingere “da un’agenda di famiglia” – propongono le domande
fondamentali che ciascuno di noi si
pone nel quotidiano, se non vuole
vivere una vita senza significato. È
coinvolgente anche perché mette
in evidenza in modo drammatico la
ricca trama dei rapporti interpersonali e con Dio (cioè la tensione per
come dovrebbero essere e come
sono invece nella realtà), il compito educativo in famiglia con la gioia
di ricevere da Dio i figli come dono
prezioso e con le difficoltà, la sofferenza per la propria inadeguatezza
e anche per le sconfitte quando i
figli scelgono di non seguire la guida e gli insegnamenti dei genitori,
della madre in questo caso.
Nel retro di copertina vengono evidenziati alcuni dei temi affrontati e
che l’autrice indaga con intelligenza, con coscienza scrupolosa, ma,
soprattutto, con amore appassionato al destino dei figli:
“Che cos’è la fede? Si può trasmettere la fede? Si può educare alla fede? E, se la fede è la più
alta espressione della libertà, come
aiutare un figlio a credere liberamente?”. Ella non ha la pretesa di
dare risposte, ma ci dona la sua bellissima e molto ricca esperienza di
donna, di sposa e di madre che vive
una fede profonda nella famiglia
di origine e in quella formata con
il suo sposo. L’atmosfera – in cui lo
scorrere del racconto è gradevole
e direi anche molto semplice, ma
soprattutto affascinante, corrispondente all’interesse e al cuore di chi
legge – è quella di una dimora in
cui la mamma ama il figlio nel modo
più intenso e disinteressato, e per-
24
ciò più adeguato e vero, sapendo che
quel figlio è donato e non le appartiene, che è figlio di Dio prima che suo:
con questa sublime consapevolezza
ella si pone davanti a lui, sempre! Ci
sono ricordi tenerissimi e struggenti
che rivelano con quanta cura ed attenzione lo vede crescere e farsi uomo con
il confronto delle proprie idee, la contestazione, l’affermazione della propria
personalità, le scelte diverse dalle sue:
esperienze toccanti, sofferte e perciò
preziosissime. Il Card. Carlo Maria Martini scrive nella prefazione: “Mi hanno
colpito in particolare i capitoli che
descrivono il cammino, gioioso e
sofferto, trepidante e pieno di attesa, della mamma con il figlio dal momento della sua nascita. Ma tutti gli
spunti sono buoni…” e sono tanti.
C’è la riflessione sulla donna, sul suo
ruolo nella coppia e nella Chiesa: ritengo molto utile leggere anche queste pagine, belle ed attuali, in cui l’indagine è svolta con grande sapienza
e con scrupolo, dove l’amore sponsale viene equiparato a quello delle
anime consacrate o sacerdotali perché entrambi rendono evidente l’Amore infinito, dove un vescovo amico
le confida che l’amore e l’unità degli
sposi confermano e rafforzano la sua
vocazione sacerdotale, la loro paternità e maternità, la sua donazione
personale al popolo che gli è affidato.
Si parla della preghiera, della sofferenza e della morte. DIO, I FIGLI
E NOI è un libro che si legge tutto
d’un fiato, ma che subito chiede di
essere riletto, gustato, meditato e
confrontato con la propria esperienza; ci interroga e ci sollecita ad una
consapevolezza e ad una maggiore
serietà, perché la vita e tutto ciò che
ci riserva sono dono e grazia. Questo
testo della nostra concittadina Adelaide Anzani Colombo è reperibile
presso la Medateca.
Cesarina Ferrari Ronzoni
“CHE COS’È LA FEDE? SI PUÒ TRASMETTERE LA FEDE?
SI PUÒ EDUCARE ALLA FEDE?
E, SE LA FEDE È LA PIÙ ALTA ESPRESSIONE DELLA LIBERTÀ,
COME AIUTARE UN FIGLIO A CREDERE LIBERAMENTE?”
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA SANTA
DOMENICA DELLE PALME
29 MARZO
SMN: ore 9.30 Benedizione degli ulivi nel cortile
della scuola san Giuseppe e processione in
Chiesa per la S. Messa delle ore 10.00
SG:
ore 10.15 Benedizione degli ulivi nel cortile
dell’oratorio e processione in Chiesa
per la S. Messa delle ore 10.30
MdF: ore 8.45 Benedizione degli ulivi nel cortile
dell’oratorio e processione in Chiesa
per la S. Messa delle ore 9.00
LUNEDÌ 30 MARZO - ORE 21.00
PARROCCHIA MADONNA DI FATIMA
MARTEDÌ 31 MARZO - ORE 21.00
PARROCCHIA SANTA MARIA NASCENTE
MERCOLEDÌ 1 APRILE - ORE 21.00
PARROCCHIA SAN GIACOMO
GIOVEDÌ SANTO
inoltre
2 APRILE
SABATO 28 MARZO - PRIME CONFESSIONI IV
elementare
ore 10.00 a Santa Maria Nascente
ore 15.00 a Madonna di Fatima
ore 16.30 a S. Giacomo
In Duomo: ore 9.30 S. Messa Crismale
CP: ore 15.00 Liturgia della lavanda dei piedi
per i ragazzi dell’iniziazione cristiana,
preadolescenti e adolescenti
e mandato ai nuovi animatori in S. Maria Nascente
(dopo la celebrazione, confessioni fino alle 18.00)
ore 21.00 Messa “in Coena Domini” a S. Maria
Nascente per tutta la Comunità pastorale
concelebrata da tutti i sacerdoti della città
SMN: ore 8.00 Celebrazione della Parola
SG: ore 8.45 Celebrazione della Parola
VENERDÌ SANTO
3 APRILE
CP: ore 10.00 Via Crucis per tutti i ragazzi
dell’iniziazione cristiana, preadolescenti
e adolescenti a S. Maria Nascente
SMN: ore 8.00 Via Crucis
ore 15.00 Celebrazione della Passione
e Morte del Signore (confessioni da dopo
la celebrazione fino alle 18.30)
SG:
ore 8.45 Via Crucis
ore 21.00 Celebrazione della Passione
e Morte del Signore
MdF: ore 15.00 Via Crucis
ore 21.00 Celebrazione della Passione
e Morte del Signore
SABATO SANTO
4 APRILE
SMN:
SG:
MdF:
CONFESSIONI
COMUNITARIE
ore 8.00 Celebrazione della Parola
SS. Confessioni (dalle 9.00 alle 11.30
e dalle 15.00 alle 18.30)
SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 18.30)
SS. Confessioni (dalle 15.00 alle 18.30)
LUNEDÌ 30 MARZO
ore 17.00 confessioni V elementare a S. Giacomo
MARTEDÌ 31 MARZO
ore 14.30-15.30 confessioni presso la Casa di Riposo
MERCOLEDÌ 1 APRILE
ore 15.00-16.30 confessioni in Santuario
VEGLIA PASQUALE
E GIORNO DI PASQUA
SABATO 4 APRILE
SMN: ore 21.00 Veglia pasquale
con Battesimo
SG:
ore 21.00 Veglia pasquale
con Battesimo
MdF: ore 21.00 Veglia pasquale
con Battesimo
DOMENICA 5 APRILE
A Pasqua le Messe seguono l’orario festivo
Celebrazione dei Battesimi alle ore 16.30
LUNEDÌ DI PASQUA
6 APRILE
SMN: Messe alle 9 (in santuario), alle 10.00 e alle 18.30
SG:
Messe alle ore 8.30 e 10.30
MdF: Messe alle ore 10.00 e ore 17.00
25
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
OSTENSIONE
DELLA SANTA SINDONE
TORINO, 19 APRILE - 24 GIUGNO 2015
«L’AMORE PIÙ GRANDE»
«l’Amore più grande», motto dell’ostensione della Sindone 2015,
si richiama direttamente alle parole di Gesù:
«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici»,
nel Vangelo di Giovanni (15,13).
VENERDÌ 8 MAGGIO 2015
Programma della giornata
ore 6.15
Ritrovo dei partecipanti
in piazza della Chiesa S. Maria Nascente
ore 6.30
Partenza da Meda per Torino
ore 9.00
S. Messa presso la Chiesa di S. Lorenzo
ore 10.45
Visita alla SANTA SINDONE
ore 13.00
Pranzo al “Ristorante della Basilica”
Pomeriggio Visita al Santuario-Basilica Maria Ausiliatrice,
nato per opera di Don Bosco.
Momento di preghiera
e alle ore 16.30 recita con la comunità del Santo Rosario.
ore 17.00
Partenza per rientro a Meda
Quota di partecipazione: euro 50.00
Prenotazioni: presso ufficio parrocchiale SMN entro l’11 aprile.
Le iscrizioni si chiuderanno comunque al raggiungimento di 100 prenotazioni.
26
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI
SOGGIORNO MARINO
Piazza Cavour, 22 - 20821 MEDA ( MB ) E-mail: [email protected]
16 MAGGIO - SABATO 30 MAGGIO 2015
Carissime amiche eSABATO
amici,
le A.C.L.I. di Meda, propongono un soggiorno marino, per anziani, presso:
Le A.C.L.I. propongono un soggiorno marino per anziani presso:
HOTEL “I GINEPRI” a Marina di Castagneto Carducci – Donoratico (LI)
HOTEL “I
GINEPRI”
da SABATO 17 MAGGIO
a SABATO
31 MAGGIO 2014
Marina di Castagneto Carducci (Donoratico, LI)
QUOTA PARTECIPAZIONE
• in camera doppia:
euro 850,00 a persona
(acconto euro 250,00 all’iscrizione)
PER LE ISCRIZIONI CONTATTARE:
AVVERTENZE
MEDA ADOLFO
Via L. da Vinci, 74 – Meda
tel. 0362.73171 – cell. 348.9226770
• Le ACLI declinano ogni responsabilità per qualsiasi danno a persone o a
Quota partecipazione in camera doppia: €830,00 a persona (acconto
€230,00 all’iscrizione)
cose che dovessero verificarsi in con-
SUPPLEMENTO
Inferiori a 40 partecipanti, maggiorazione di €40,00 (conguaglio al saldo).
alla partecipazione al sogSupplemento:
singola (max n° 4) € 160,00 – camera doppiaseguenza
uso singola
€230,00
(max n°camera
4):
• camera singola
giorno.
euro 170,00
ISCRIZIONI FINO
La quota comprende:
• camera doppia uso singola:
AD ESAURIMENTO
• Si richiedeobbligatoria
un buon stato
di salute e
Iscrizione obbligatoria alle A.C.L.I. - viaggio A/R
in pullman – copertura assicurativa
– soggiorno
completo
euro 250,00
POSTI
DISPONIBILI
(N°
50)
dal pranzo del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno – bevandel’autosufficienza
ai pasti (¼ vino
½ acqua)
–
nelle+normali
attività
animazione e attività ricreative – assistenza infermieristica
– servizio di spiaggiaecon
ombrellone,
lettino
e sediadel
a
E COMUNQUE
bisogni
durante tutto
il periodo
LA QUOTA
COMPRENDE:
sdraio
ogni due
persone - piscina scoperta – ENTRO
solariumIL– 22
aria
condizionata
- bus
giocoche
bocce
– bus
soggiorno
sia per
di giorno
di notte.
MARZO
2015. – TV in camera
Iscrizione
obbligatoria alle A.C.L.I. - viagper
Montenero.
gioquota
A/R in non
pullman
– copertura assicuratiLa
comprende:
• Si raccomanda di portare con sé la
Mance
e spese–varie
(€20,00
da pagare
in albergo) - extra personali e
va obbligatoria
soggiorno
completo
dal a parte) - tassa di soggiorno (€ 21,00 da pagare
Carta d’identità non scaduta e la Testutto
quanto
nongiorno
espressamente
indicato ne “laIl quota
comprende”.
pranzo
del primo
al pranzo dell’ulversamento
dell’acconto
sera sanitaria.
timo giorno – bevande ai pasti (¼ vino +
(euro 250,00),
Per le iscrizioni contattare:
½ acqua) – animazione e attività ricreatiquale
conferma
partecipazione,
caso348.9226770
di rinuncia (se non per gravi
MEDA ADOLFO – Via L.
da Vinci,
74 –alla
Meda
– tel. 0362.73171• –Incell.
ve – assistenza infermieristica – servizio di
motivi)
se Marzo
non sarà2014.
possibile la sostitusi riceve:
Iscrizioni fino ad esaurimento posti disponibili
(n° 50) e comunque entro
il 23
spiaggia con ombrellone, lettino e sedia
zione con altra persona, in lista d’atteDomenica 29 Marzo 2015
a sdraio ogni due
- piscina
scoIl persone
versamento
dell’acconto
(€230,00),
conferma
si riceve:l’acconto.
sa, verrà trattenuto
pressoquale
il Circolo
ACLI alla partecipazione,
perta – solarium – aria
condizionata
– TV 2014 presso il Circolo ACLI dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Domenica
23 Marzo
dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
in camera - bus per gioco bocce – bus per
• Si raccomanda la puntualità e si
Il saldo
della
versato:
Monastero Valserena – gita
a Livorno
conquota (€600,00 o 730,00 o 830,00) dovrà essere
augura anticipatamente un buon sogDomenica
13
Aprile
2014
presso
il
Circolo
ACLI
dalle
ore
10,00
alle
ore 12,00.
visita in battello dei “Fossi”.
giorno.
Il saldo
LA QUOTA NON COMPRENDE:
La partenza avverrà da Piazza del
Liceodella
– Viaquota
Cialdini, 138 – Meda - alle ore 6,00;
(euro 600,00 o 770,00 o 850,00)
La partenza avverrà da Piazza del
Mance e spese varie
(euro
25,00 daa pagaarrivo
previsto
Marina di Castagneto alle ore 11,30, quindi sistemazione delle camere.
dovrà essere versato:
Liceo – Via Cialdini, 138 (Meda) alle
re a parte) - tassa di soggiorno (euro 21,00
da pagare
albergo) - ogni
extra personali
e
Aprilea2015
6,00;
previsto
a Marina in
di
Le
ACLI indeclinano
responsabilità
perDomenica
qualsiasi 19
danno
persone o aore
cose
chearrivo
dovessero
verificarsi
conseguenza
allaespressamente
partecipazione
al soggiorno. presso il Circolo ACLI
tutto quanto non
indicato
Castagneto alle ore 11,30, quindi asSi
buon stato di salute e l’autosufficienza
nelle
attività e segnazione
bisogni durante
il periodo del
ne richiede
“la quota un
comprende”.
dalle ore 10,00
allenormali
ore 12,00.
delletutto
camere.
soggiorno sia di giorno che di notte.
Si raccomanda di portare con sé la Carta d’identità non scaduta e la Tessera sanitaria.
In caso di rinuncia (se non per gravi motivi) se non sarà possibile la sostituzione con altra persona, in lista d’attesa,
ACLI - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI
verrà
trattenuto l’acconto. Si raccomanda la puntualità e si augura anticipatamente un buon soggiorno.
Piazza Cavour, 22 - 20821 MEDA (MB) - e-mail: [email protected]
27
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA
L’ORGANO DEL SANTUARIO - 3
di Felice Asnaghi
CHIESA NUOVA,
ORGANO NUOVO
S
postando l’interesse sull’organista abbiamo notizie certamente migliori. Tra le carte dell’Archivio di Stato di Milano conosciamo tale Pietro Giò Buraschi di Meda, figlio di
Ambrogio (pure lui maestro probabilmente dilettante in questa arte musicale) e il nipote Giò, che però ha studiato, che da
alcuni anni suona l’organo durante le messe cantate. Pietro
Giò Buraschi e il nipote rischiano di perdere il posto per la
mancanza di fondi della parrocchia. Essendo il curato Giuseppe Antonio Mariani ammalato e sostituito temporaneamente
da don Pietro Francesco Radaelli, il priore Franco Cassina,
nell’imminenza della solennità del Corpus Domini del 1783,
decide di rivolgersi a dilettanti e questo mette in moto un
contenzioso. Il Buraschi si rivolge alla Deputazione del Comune di Meda (di cui è parte) e chiede di farsene carico. Il
Comune, pur di soddisfare il popolo e la chiesa, accetta la richiesta dell’organista e viene firmato un contratto novennale
e retroattivo dal 1781.
Col consenso della RGE (n.d.r. Regia Giunta degli Estimati) Signori deputati dell’Estimo e Ufficiali della Chiesa, Scuola del
S.S. e contento del popolo di Meda, attese varie circostan-
5a
ze occorse per il salario dell’Organista non avendo mai avuta ne stata fatta la investitura per il salario annuo da pagarsi
al professore che sona. Perciò si obbliga Pietro Giò Burasco
con tutti quei patti e condizioni che saranno espedienti cioè
di sonare l’organo di Meda tutte le solennità che corrono fra
l’anno, le terze domeniche di ogni mese, tutte le feste degli Apostoli benché non siano tutte di precetto, tutte le feste
della Madonna, ed il giorno ultimo dell’Ottava; nel Corpus
Domini ed anche il giorno ultimo dell’anno, e tutte le tre feste
di Pasqua di Resurrezione di nostro Signore. Le tre feste di
Pentecoste, come pure le tre feste del S. Natale e sua Novena, così anche la Novena della Madona di settembre delle
quali feste e novene si obbliga sonare alle Messe Parochiali
ed ai Vesperi o alle Benedizioni delle Novene.
Patto che non manchi mai di sonare il detto organo, massimo
ne giorni di Solenità o di terze domeniche.
Che per sua necessità avesse da attendere a qualche suo
interesse che protasse longo tempo sia obbligato imettere
altro soggetto a sua spesa che se mancherà qualche festa
di sonare l’organo sia tenuto e si obbliga pagare lire 1,5 per
ogni volta che non suonerà il detto organo.
5b
6
5a 5b 5c
ASM, Atti di Governo, fondo Culto, PA, pezzo 1018.
a Lettera di Pietro Giovanni Buraschi alla Deputazione Comunale.
b-c Delibera della Deputazione Comunale per disciplinare il rapporto di lavoro di Pietro Giovanni Buraschi.
fotografie
fotografia 6
Estratto del Battesimo di Pietro Giovanni Buraschi (Parrocchia Santa Maria Nascente Meda)
28
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
5c
ORGANO SANTUARIO SANTO CROCIFISSO - LA STORIA
Che sia obbligato ad incordar l’organo ed aggiustarlo ogni
volta che sarà di bisogno per li strasoni o mancanza di respiri
o altre picole cose.
Che se nel detto organo vi saranno rotture di spesa grave o
di molta fatica e di longo tempo non sarà soggetto ma sarà
pagato a parte secondo …
Che sarà ben giusto concedergli tre volte di mancanza ogni
anno di sonare l’organo purché non siano giorni di Solenità.
Che sia obligato in queste tre volte di mancanza avisare alcuno delli ufficiali della Scuola ogni volta mancherà.
Il detto Pietro Giovanni Burasco abitante in Meda si obliga
come sopra, con tutti quei patti e condizioni a sonare l’organo ed aggiustarlo come sopra e per suo salario abbiamo
opportuno stimato coll’assenso come sopra ed anche di consentimento con il detto professore e virtuoso Pietro Giovanni
Burasco di pagarli ogni anno per suo onorario lire cinquantotto imperiali dico L. 58. Le quali si pagheranno in fine di ogni
anno dal Tesoriere che sarà fatto ogni anno per tempora, la
quale investitura durerà per anni nove a venire cominciando
nel anno 1781 sino a tutto l’anno 1789 con patto che vi siano
le sue ragioni per ogni tre anni in tre in avenire, tanto per una
parte quanto per l’altra, perché così ecc…..
Organista Pietro Giovanni Burasco afermo quanto sopra
Antonio Brambilla sostituto per Superiora e Reverenda Madre
Abbadessa Stopani Deputata dal Estimo
Prete Francesco Sisti sostituto dell’Illustrissimo Signor Conte
Allesandro della Torre di Rezzonico Deputato dell’Estimo
Vincenzo Seveso sostituto per l’Illustrissimo Signor don Marco Fumagalli Deputato dell’Estimo
Giuseppe Antonio Guidi Cancelliere della suddetta Chiesa e
Scuola.
(ASM, Atti di Governo, fondo Culto, PA, pezzo 1018. Si veda documento 4, 2-3).
Di Pietro Giovanni Buraschi, abbiamo ulteriori notizie. La prima che è nato a Meda il 28 luglio 1741 da Angela Maria Peregalla e Ambrogio Burasco (libro battesimi) e la seconda che
esercitò la sua arte anche in altre chiese, soprattutto in Svizzera. Mario Manzin mi ha fornito i seguenti dati:
Archivio della chiesa parrocchiale di Morbio Inferiore (Canton Ticino)
1773, 5 settembre
Lire 1402:9 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista [anticamente
l’organaro veniva assai spesso chiamato organista] a bon conto degli
accordi col medesimo fatti come da nota distinta e ricevuta fatta […]
1774, 14 marzo
Lire 79:11 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista per saldo
e compito pagamento d’ogni sua fattura fatta, compresi pure gli
accrescimenti fatti oltre l’accordo
1776, 22 gennajo
Lire 14:10 pagate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista per incomodo e fatture
fatte di nuovo all’organo ed incordatura, con perdita di molte giornate
1780, 16 marzo
Lire 7:10 pagate al Sig. Pietro Gio. organista di Meda per revista ed
incordatura fatta all’organo ed aggiustature di due registri rotti, ed altro
dal medesimo operato, non compresa la spesa cibaria somministrata durante
la di lui dimora fatta costì in detta occasione, si è accontentato di L. 7:10
1791, 6 aprile
Lire 10 per tante regalate al Sig. Pietro Gio. Buraschi organista di Meda
per incordatura et altre fatture di novo fatte al organo oltre la spesa cibaria
(3 continua)
RESTAURO ORGANO SANTUARIO
ADOTTA UNA NOTA
Con il mio sincero grazie
L
igabue canta: ”...Sono sempre i sogni a dare forma al mondo...”
Io nomade sognatore, raccolgo sogni in
fondo al cuore...
Sogni che hanno trovato conforto, non
solo negli Amici di sempre, ma in nuovi
Amici che il dono della Provvidenza mi
ha fatto conoscere.
Considero la Musica colonna sonora
della mia vita, così ho abbracciato subito l’idea proposta dal maestro della
Corale Maurizio Grisa.
Ecco allora... con Maurizio, salire sul
palco del Teatro Scuola S. Giuseppe,
a proporre un ricco e professionale repertorio, Paolo, Alberto, Dario, Chiara,
Fulvio, Giorgio, Fiorenzo, Nicolò, GianMario, Roberto e Riccardo, corroborati
dai solisti Aldo e Franco.
Il grazie di “Adotta una Nota”, va a tutti
coloro che sin dall’inizio, hanno sostenuto il progetto, a chi ha dedicato tempo e talento e ultimo, ma non ultimo,
a tutti coloro che con la loro presenza
hanno portato ad una raccolta fondi di
euro 3498,70.
Insieme abbiamo ascoltato, applaudito,
cantato.
Confortato dalle parole di un grande
uomo di Chiesa, umilmente sento di
poter affermare che in giornate così,
piene di musica, di gente e allegria, si
può pregare Dio.
“Il diavolo ha paura della gente allegra”
S. Giovanni Bosco (1815-1888).
Con sincerAmicizia
Franco Minotti
29
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
NOTIZIARI PARROCCHIALI
OFFERTE PER RESTAURO ORGANO DEL SANTUARIO
_______
OFFERTE FEBBRAIO 2015
Sponsor e vendita libro “Adotta una nota” di Franco Minotti
Sponsor libro “Adotta una nota”.......................euro100,00
Una Ditta di Meda...............................................euro3.000,00
Una Ditta di Meda...............................................euro300,00
Un’Agenzia di Viaggi di Meda.......................... euro500,00
Incontri Musicali 7 e 8 febbraio..........................euro3.498,70
Cassette Chiesa parrocchiale e Santuario........euro395,00
ENTRATE FEBBRAIO 2015............................ euro7.793,70
ENTRATE AL 31 GENNAIO 2015................. euro27.555,63
TOTALE ENTRATE AL 28 FEBBRAIO 2015... euro35.349,33
SANTA MARIA NASCENTE
_______
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(FEBBRAIO 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 9)
Fabio Fazio
Erick Mejia Alonso
Emma Ronchetti
Gaia Galimberti
Gloria Guidi
Cristian Emanuel Jiga
Offerte domenicali e festive....................................euro 7.556,50
Offerte Amm. Sacramenti...................................euro 710,00
Offerte varie.........................................................euro 691,93
N.N........................................................................euro 2.000,00
Una Ditta di Meda.............................................. euro 4.000,00
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(FEBBRAIO 2015)
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --)
-DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 29)
Luigia Orsi (a. 72)
Giovannina Tagliabue (a. 89)
Teresina Guidi (a. 84)
Giovanni Baldanchini (a. 87)
Cesarina Galimberti (a. 90)
Graziella Corsaletti (a. 75)
Michele Franzese (a. 89)
Angela Rigamonti (a. 93)
Benigna Benzoni (a. 82)
Egle De Luca (a. 90)
Ernestina Minotti (a. 82)
Luigia Mongodi (a. 89)
Annamaria Polignone (a. 93)
Fabrizio Malgrati (a. 77)
30
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
NOTIZIARI PARROCCHIALI
MADONNA DI FATIMA
_______
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(FEBBRAIO 2015)
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(FEBBRAIO 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 1
--
Offerte domenicali e festive....................................euro 3.065,00
Offerte Amm. Sacramenti...................................euro
100,00
Offerte varie.........................................................euro 1.600,00
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --)
-DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 2)
Teresa Panato (a. 79)
SABATO 21 MARZO RACCOLTA TAPPI
Usate spesso bottiglie di plastica? Anziché
buttarne i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori
dai cancelli, in un sacchetto chiuso, il terzo
sabato del mese: gli incaricati passeranno
a ritirarli dalle ore 14.30.
Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti
di accoglienza per bambini di strada in Brasile,
tramite l’associazione Senza Frontiere.
SAN GIACOMO
_______
ANAGRAFE PARROCCHIALE
(FEBBRAIO 2015)
_______
OFFERTE OPERE PARROCCHIALI
(FEBBRAIO 2015)
BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 2)
Alice Spigarelli
Edoardo Marchini
Offerte domenicali e festive....................................euro 1.925,99
Offerte Amm. Sacramenti...................................euro
420,00
Offerte varie.........................................................euro 960,99
Offerta Giornata della Solidarietà 8 febbraio......euro
300,00
MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. --)
-DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2015: N. 4)
Adelina Muccignat ved. Dariol (a. 84)
31
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
INFO
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
SANTA MARIA NASCENTE
Ufficio Parrocchiale
piazza della Chiesa 9
tel / fax: 0362 341425
e-mail: [email protected]
orari di apertura:
lun: 16.30-18.00
mar:18.00-20.00
mer:9.00-11.00
gio: chiuso
ven:16.30-18.00
sab:9.00-11.00
dom. e festivi: chiuso
MADONNA DI FATIMA
Ufficio Parrocchiale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398
cell. don Angelo: 349 8467813
orari di apertura:
lun. mer. gio. ven: 16.30-18.30
mar. sab. dom. e festivi: chiuso
SAN GIACOMO
Ufficio Parrocchiale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635
e-mail: [email protected]
orari di apertura:
lun:17.00-18.30
mar:17.00-19.00
mer:9.30-10.30
gio: chiuso
ven:17.00-18.30
sab. dom. e festivi: chiuso
ORATORIO SANTO CROCIFISSO
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688
e-mail: [email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00
sab: 10.00-12.00
WWW.PARROCCHIEMEDA.IT
- per inviare avvisi, articoli, contributi:
[email protected]
(o presso gli uffici parrocchiali),
consegna entro il 27 di ogni mese,
indicare nominativo e numero di tel.
-per inviare commenti:
[email protected]
DON PIERO ALLEVI
Responsabile della Comunità Pastorale
piazza della Chiesa 9
tel: 0362 70632 - cell: 347 6746581
e-mail: [email protected]
DON ANGELO FOSSATI
Vicario della Comunità Pastorale
via Madonna di Fatima 5
tel: 0362 70398 - cell: 349 8467813
DON CRISTIANO MAURI
Vicario della Comunità Pastorale
piazza del Lavoratore 1
tel: 0362 70688 - cell: 338 5629628
e-mail: [email protected].
DON MATTIA COLOMBO
Vicario della Comunità Pastorale
via Cialdini 138
tel: 0362 71635 - cell: 333 9576797
e-mail: [email protected]
DON LUIGI PEDRETTI
Residente con incarichi pastorali
Santuario Santo Crocifisso
piazza Vittorio Veneto - tel: 0362 343248
DON ERNESTO CARRERA
Residente con incarichi pastorali
via Cialdini 128 - tel: 0362 344924
DON TOMMASO CASTIGLIONI
Collaboratore festivo
cell: 333 3862435 - e-mail: [email protected]
SUORE DI MARIA BAMBINA
via Matteotti 21- tel: 0362 347293
e-mail: [email protected]
SR. MARIAANGELA VILLANTIERI
e-mail: [email protected]
cell: 347 2945108
SUORE SERVE DI MARIA
SANTISSIMA ADDOLORATA
Via L. Rho, 31 - tel: 0362 71723
SCUOLA PRIMARIA PARROCCHIALE
SAN GIUSEPPE
via Orsini 35
tel: 0362 70436 - fax: 0362 759305
www.scuolasangiuseppe.com
[email protected]
[email protected]
orari di segreteria:
lun. mer. ven: 12.30-15.00
mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30
gio:8.10-9.00
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
via General Cantore 6 - tel: 346 6263971
orari di apertura:
martedì mattina: 9.00-11.30
giovedì pomeriggio: 16.00-18.30
Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda,
stampato in 945 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso l’11 marzo 2015.
Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda
_________________________________________________________________________________
COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA
Orari Sante Messe
GIORNI FERIALI
_____LUNEDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
(Oratorio Santo Crocifisso)
(dal primo lunedì di giugno
all’ultimo lunedì di settembre
verrà celebrata in Santuario)
_____MARTEDÌ
7.00: Casa di Riposo
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
18.00: Santa Maria Nascente
_____MERCOLEDÌ
8.30: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
(in Santuario)
_____GIOVEDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
15.30: Casa di Riposo
18.00: Santa Maria Nascente
20.45: Madonna di Fatima
_____VENERDÌ
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
8.45: Madonna di Fatima
15.30: Casa di Riposo
20.30: Santa Maria Nascente
20.30: San Giacomo
(sospesa in luglio e agosto)
_____SABATO
8.00: Santa Maria Nascente
8.45: San Giacomo
GIORNI FESTIVI
_____ SABATO VIGILIARE
17.00: Santa Maria Nascente
(in Casa di Riposo)
18.00: Madonna di Fatima
18.30: Santa Maria Nascente
20.30: San Giacomo
_____DOMENICA
8.00: Santa Maria Nascente
8.30: San Giacomo
9.00: Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
9.00: Santa Maria Nascente (Santuario)
10.00: Santa Maria Nascente
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 11.00)
10.30: San Giacomo
11.00: Madonna di Fatima
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 10.00)
11.30: Santa Maria Nascente
(nei mesi di luglio e agosto
viene celebrata alle 11.00)
17.00: Madonna di Fatima
18.30: San Giacomo
(sospesa in luglio e agosto)
18.30: Santa Maria Nascente
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Comunità pastorale S. Crocifisso, Meda