Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale PROVINCIA DI OLBIA-TEMPIO Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane, Lavoro e Formazione Professionale AVVISO PUBBLICO (AI SENSI DELL’ARTICOLO 12 LEGGE N. 241/1990) PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO ANNUALE PROVINCIALE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE - ANNUALITÀ 2009-2010 FIGURA RRFP 523 – OPERATORE TECNICO SUBACQUEO Titolo del Progetto: Denominazione corso Data inizio prevista Data fine prevista OPERATORE TECNICO SUBACQUEO 07/01/2015 30/09/2015 Sede Ente di Formazione Cnos Fap Regione Sardegna - CFP OLBIA - Via Perugia, 1 07026 - Olbia (OT) Sede di svolgimento corso ISTITUTO GLOBALE MAGNON S. TERESA DI GALLURA Referente del progetto Dott. Stefano Cavassa DETTAGLIO DELLA PROPOSTA Il progetto formativo, in linea con i documenti di programmazione regionali ed in particolare con le linee di programmazione ed indirizzo della Regione Sardegna in tema di formazione professionale, è stato organizzato nell’ottica di una misura antidispersione, di recupero degli apprendimenti, di qualifica di disoccupati o inoccupati che hanno compiuto il 18° anno di età residenti in Sardegna e gli emigrati disoccupati/inoccupati di cui all’art. 21 comma 4 della L.R. n° 7 /1991. L’intervento formativo prevede l’erogazione di un percorso di qualifica professionale di secondo livello di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO all’interno del quale i destinatari avranno modo, attraverso il recupero degli apprendimenti dei saperi di base e l’acquisizione di competenze tecnico – professionali, di ottenere una qualifica spendibile nel mercato del lavoro. La qualifica di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO nasce, con un decreto del ministero della Marina Mercantile (oggi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), nel 1979 e, le persone che la conseguono, sono in grado di effettuare immersioni ed emersioni in sicurezza per realizzare rilevazioni, lavorazioni di costruzione e manutenzione in subacquea, provvedere alle operazioni di regolazione e gestione degli interventi in superficie, utilizzando le attrezzature e le apparecchiature adeguate. Quindi occuparsi di predisporre attrezzature e apparecchiature in condizioni di efficienza e sicurezza secondo le procedure previste; effettua immersioni ed emersioni in sicurezza secondo le procedure previste; effettua le lavorazioni subacquee in sicurezza secondo le procedure previste; regola le procedure d’immersione ed emersione secondo le modalità previste. Dopo il rilascio dell'attestato di qualifica professionale, e allegando gli esami medici prescritti dalle normative vigenti - (pubblicate nella G.U.R.I. n. 47 del 16/02/1979) - si può presentare ad una Capitaneria di Porto (del territorio nazionale) la richiesta d'iscrizione nel "Registro Sommozzatori". Con l'accettazione, la Capitaneria rilascia il "libretto di ricognizione" che è indispensabile per l’inserimento lavorativo. Questo libretto è fondamentale per lavorare in aree inshore; cioè tutte le ditte che fanno lavori subacquei (recupero o demolizione di relitti "salvage diving"; interventi portuali "harbour diving" e per le operazioni di ispezione, carenaggio, manutenzione e riparazione delle navi e degli ormeggi, ma anche operazioni più semplici come posizionamento boe, controlli, ecc.), nelle aree portuali e di demanio marittimo (costiero e acque interne) in generale, hanno l'obbligo di assumere personale iscritto nel Registro dei Sommozzatori ed in possesso del libretto di ricognizione. Lo stesso vale per aziende che operano nel settore della acquacoltura (tonnare, allevamenti di pesci in mare, ecc. "fish farm diving") o riserve 1 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale marine. La qualifica professionale di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO può considerarsi, anche, la "base" indispensabile, per lavorare con ditte che operano nel settore industriale e degli idrocarburi in "off-shore" "oil and gas diving", attività che si è sviluppata, a partire dal secondo dopoguerra e che ha assorbito gruppi crescenti di operatori subacquei professionisti, al punto da vantare oggi, nelle sue file, oltre tre professionisti subacquei su quattro Nella fase di progettazione dell’intervento si è reso necessario effettuare un’indagine preliminare, in termini di analisi dei diversi sistemi di classificazione disponibili (ISCO, Istat Professioni e sistemi di rilevazione del fabbisogno Isfol, Excelsior, Censis, Repertorio delle figure professionali della Regione Toscana, OBNF, Cnos Fap Salesiani Sardegna, ecc.) dalla quale è emerso che la figura professionale di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, secondo il sistema ISTAT PROFESSIONI, è compresa nell’area 6. “ARTIGIANI, OPERAI SPECIALIZZATI E AGRICOLTORI” ed, in dettaglio, è una figura che può essere ricondotta tra gli “6.2 Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati. Considerate le competenze chiave e le competenze tecnico- professionali in uscita appartenenti alla figura di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO è possibile determinare un percorso formativo che soddisfi i seguenti fabbisogni formativi: saper applicare le norme di sicurezza e operare nel rispetto della normativa vigente in materia di antincendio e di primo soccorso; saper preparare e approntare le attrezzature e le apparecchiature necessarie per effettuare l’intervento saper effettuare tutte le procedure di immersione ed emersione con consapevolezza delle proprie condizioni psico-fisiche saper effettuare le lavorazioni subacquee conoscendo le tecniche più appropriate per ogni specifico intervento saper gestire procedure di emersione ed immersione. La finalità del corso è trasferire nei partecipanti le conoscenze e le capacità, che permetteranno agli stessi di acquisire competenze ed una maggiore autonomia, per poter in un secondo momento affacciarsi nel mercato del lavoro. Il corso ha una durata pari a 800 ore suddivise in 280 ore di stage, 300 ore di formazione in aula e 220 ore di formazione pratica. Durante il corso viene curata la preparazione atletica in una palestra attrezzata, la aquaticità in piscina per passare poi alle varie tecniche che distinguono un subacqueo ricreativo da un sommozzatore, quest'ultimo infatti apprende i metodi della subacquea industriale che sono nettamente diverse da quelle della subacquea sportiva e ricreativa, come ad esempio: uso del Kirby Morgan, pannelli per aria e comunicazioni, casco aperto, casco da palombaro, muta a circolazione di acqua calda, pilotaggio del ROV, saldatura e taglio subacqueo prima in ambiente controllato come piscina e silos e continua con molte immersioni all'interno delle aree portuali visite a cantieri di lavori subacquei, impianti di maricoltura ecc., alla fine del percorso formativo avremo un OPERATORE TECNICO SUBACQUEO specializzato che può inserirsi con competenza nel mercato del lavoro subacqueo professionale/industriale”. Obiettivi generali del corso Il corso, in linea con i documenti di programmazione regionali ed in particolare con le linee di programmazione ed indirizzo della Regione Sardegna in tema di formazione professionale, è stato organizzato nell’ottica di una misura antidispersione, di recupero degli apprendimenti, di qualifica delle risorse umane, infatti è rivolto ad soggetti disoccupati/inoccupati residenti in Sardegna e gli emigrati disoccupati/inoccupati i cui all’art. 21 comma 4 della L.R. n°7/1991. Il presente progetto offre loro la possibilità di frequentare un percorso di formazione professionale, di conseguire una qualifica di secondo livello attinente alle loro attitudini e capacità, che tenga inoltre conto del fabbisogno occupazionale attuale e delle previsioni future nel territorio di riferimento, ed avere i primi contatti con il mercato del lavoro attraverso la partecipazione allo stage professionalizzante, parte fondamentale dell’intervento formativo. Al termine del percorso formativo si prevede di creare una nuova figura professionale che sia in grado di inserirsi in maniera proficua e con competenze certificate in un contesto lavorativo in constante e rapida evoluzione sia in ambiti regionali che nazionali e oltre. 2 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale Gli obiettivi generali del progetto riguardano l’impatto sulla qualità della domanda di lavoro (ambito professionale e personale degli studenti) e sulle richieste dell’offerta di lavoro (sistema economico-produttivo, competitività delle risorse umane e delle aziende in cui esse sono inserite, sviluppo del territorio e il conseguente benessere). Rispetto all’impatto sulla qualità della domanda di lavoro, gli obiettivi del presente intervento sono: - favorire lo sviluppo di un’offerta di formazione iniziale come strumento di politica attiva del lavoro; - sviluppare un raccordo tra il sistema della formazione ed il sistema del lavoro in linea con le caratteristiche e le tendenze occupazionali dei settori produttivi locali; - garantire un’offerta di servizi integrati rivolti a tutta la popolazione regionale disoccupata, inoccupata, a rischio di espulsione dal mercato del lavoro e mirati alla creazione di occupazione (politiche attive del lavoro) nel settore di riferimento; - trasferire competenze tecnico-professionali e competenze chiave a supporto della crescita professionale e personale di giovani affinché possano spenderle nel mondo del lavoro in maniera competitiva (ricaduta occupazionale e professionale dell’intervento sui destinatari); - orientare e accompagnare i giovani nel processo di accesso al mercato del lavoro; - responsabilizzare i giovani attraverso la partecipazione a stage in aziende, dove gli stessi si trovano ad affrontare situazioni critiche reali; - sostenere, diffondere e concorrere allo sviluppo del lifelong learning regionale, inteso come integrazione continua tra educazione, lavoro e formazione, attraverso il sostegno all’occupabilità dei partecipanti; - offrire opportunità formative per la valorizzazione del capitale umano Mentre rispetto all’impatto sulla qualità dell’offerta di lavoro, gli obiettivi sono: - coinvolgere le aziende per le attività di stage; - qualificare le risorse umane da inserire nelle aziende affinché siano maggiormente competitive; - potenziare il contesto territoriale/settori d’intervento; - favorire lo sviluppo produttivo locale dei territori attraverso processi endogeni di creazione di attività imprenditoriali e/o di lavoro autonomo; - rafforzare il sistema delle competenze e la competitività delle imprese, lo sviluppo dei territori, dei settori, degli specifici contesti produttivi locali. Dunque, non solo risposte per il rafforzamento del capitale umano, incoraggiando il lifelong learning, ma anche e soprattutto per lo sviluppo locale e la nascita di nuove figure professionali, che inserite nel contesto economico produttivo, lo potenzino e lo rendano maggiormente competitivo. Al fine di evidenziare con maggiore chiarezza gli obiettivi generali del progetto rispetto allo sviluppo di competenze chiave e tecnico professionali riferite alla figura professionale in uscita al percorso formativo si riporta di seguito una tabella esplicativa dell’articolazione complessiva del progetto scaturita dall’analisi del processo di lavoro della figura professionale di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, dai fabbisogni rilevati presso le imprese del settore di riferimento, dalle indicazioni contenute nel “Documento tecnico per una progettazione dell’offerta formativa competence based ad uso dei soggetti proponenti”, e dalle presunte conoscenze e competenze in ingresso dei soggetti destinatari di un percorso di qualifica di secondo livello. Gli obiettivi in termini di sviluppo di competenze chiave sono: - Sviluppare Competenze lingua straniera: Comprendere ed interpretare la manualistica tecnica di settore, relazionarsi con gli altri utilizzando termini tecnici propri del settore subacqueo. Gli obiettivi in termini di sviluppo di competenze tecnico professionali sono: - Sviluppare competenze in materia di sicurezza e primo soccorso: Operare nel rispetto della normativa di sicurezza vigente, Attuare le misure preventive e di intervento, in caso di incendio, e gestire le situazioni di emergenza in attesa dell’arrivo del personale dei vigili del fuoco e Riconoscere un’emergenza sanitaria che consente non solo di allettare il sistema di soccorso ma di attuare con competenza e autonomia gli interventi di primo soccorso in attesa dell’intervento dei servizi di competenza a ciò preposti - Sviluppare competenze per la preparazione delle attrezzature e apparecchiature necessarie per effettuare gli interventi - Sviluppare competenze per la realizzazione delle attività di immersione ed emersione nel rispetto della normativa di sicurezza per la persona e per il contesto - Sviluppare competenze per realizzare con dimestichezza le lavorazioni subacquee 3 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale - Sviluppare competenze necessarie per gestire procedure di immersione ed emersione, garantendo ai colleghi massima cura ed attenzione a tutte le fasi di lavoro A conclusione del percorso formativo è previsto uno "stage" che ha lo scopo di verificare le capacità culturali e operative di ogni singolo partecipante acquisite o approfondite durante il Corso. 1. Impatti attesi sui destinatari finali: l’operazione è finalizzata al conseguimento della qualificazione di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO da parte di soggetti disoccupati/inoccupati residenti in Sardegna, i quali al termine del percorso formativo saranno soggetti idonei ad utilizzare in maniera corretta i mezzi di superficie utilizzando le competenze acquisite relativamente alla navigazione, alla meteorologia, al calcolo delle coordinate geografiche e alla predisposizione di una carta nautica. Utilizzando l'attrezzatura necessaria potrà effettuare i vari tipi di lavoro subacqueo che vanno dalla semplice esplorazione per scopi scientifici, turistici, sportivi e di addestramento, alle operazioni più complesse quali il recupero di relitti, la posa di condotte sottomarine, i lavori di saldatura e di taglio su materiali metallici e non, ecc. Per poter espletare tutte queste attività in maniera autonoma e professionalmente corrette, il tecnico O.T.S., utilizzerà la tecnologia e le apparecchiature più sofisticate e moderne (computer, videocamera e sistemi audiovisivi, telefono subacqueo, compressori di vario tipo, kit completi per il taglio e le saldatura subacquea, palloni di sollevamento, utensili di lavoro idropneumatici, ecc.). In Italia, per svolgere attività lavorativa subacquea negli ambiti dei porti, oltre al possesso della qualifica professionale di OTS, acquisita presso il Cnos Fap, si dovrà risultare idonei secondo gli accertamenti sanitari previsti dalla Scheda di valutazione psicofisica attitudinale allegata al D.M. Marina Mercantile 13.01.1979, G.U. n.47 del 16.02.1979, e successive modifiche ed integrazioni. L’OPERATORE TECNICO SUBACQUEO è un sommozzatore altamente specializzato e tecnicamente preparato per ogni genere di lavoro subacqueo: impianti portuali, lavoro in piattaforma, condotte sottomarine, recupero archeologico o monitoraggio ambientale. Si tratta di una tipologia di lavoro che richiede una grande professionalità e competenza fuori e dentro l’acqua. L’acquisizione della qualifica professionale permetterà ai giovani di avvicinarsi al mondo del lavoro ed trovare inizialmente una posizione alle dipendenze delle imprese ed inseguito all’esperienza pratica e alla partecipazione futura a percorsi formativi di qualifica di secondo livello di acquisire le competenze, le conoscenze e le capacità necessarie per avviare un’attività di lavoro autonomo e rendersi indipendenti. L’OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, infatti, potrà costituirsi in impresa privata o associarsi in cooperativa con altri soggetti in modo da inserirsi in maniera produttiva nel processo di sviluppo del territorio. Infatti, avrà acquisito conoscenze relative ai vari aspetti dell’ambito lavorativo, alla fisiologia subacquea, ai tipi di interventi e alla relativa utensileria, alla normativa in merito all’ambito lavorativo, sarà in grado di applicare tutte le precauzioni di protezione individuale e contro terzi, le previste norme per immersioni in basso e alto fondale, le procedure di pronto soccorso, assistenza medica e trattamento in caso di incidenti da decompressione, entrerà in possesso delle competenze indispensabili al conseguimento della patente nautica almeno entro le 12 miglia, potrà utilizzare le tecnologie informatiche. La figura professionale in uscita prevista dal progetto scaturisce principalmente da una analisi socio-economica del territorio e dal fabbisogno formativo espresso dal contesto aziendale e produttivo di riferimento. Di conseguenza, il percorso formativo individuato in relazione a tale fabbisogno consente la formazione di una figura professionale innovativa la cui caratteristica principale è costituita dalla pluralità e molteplicità di compiti e funzioni che è in grado di svolgere. Una tale varietà funzionale promuove - nell’ambito della globalizzazione dei mercati orientati a figure professionali con doti di autonomia, flessibilità e adattamento - collocazioni plurime in relazione alla natura, dimensioni, esigenze professionali delle aziende presenti sul territorio. La multidimensionalità e mobilità della figura professionale è, inoltre, strettamente legata al tipo di percorso formativo progettato ed erogato, in relazione all’evoluzione del mercato del lavoro. Nell’attuale fase di sviluppo delle tecnologie produttive e di affermazione di forme di organizzazione mirate al raggiungimento di maggiori livelli di flessibilità, i contenuti della prestazione lavorativa, necessitano, per la quasi totalità delle professioni, di una base formativa e conoscenze sempre più vaste. Al contrario dell’idea-tipo tradizionale di costruzione di una specifica competenza, si pone maggiore attenzione alla capacità di aggiornamento, evoluzione, flessibilità delle competenze nei vari settori. Le discipline cambiano e si evolvono, fondendosi e 4 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale differenziandosi in costanti processi di nascita di nuove discipline, con una rapidità assai maggiore che non in un pur recente passato; la tecnologia muta con altrettanta rapidità e, di conseguenza, i saperi acquisiti hanno vita più breve. Accanto all’importanza assunta dalle cose “imparate”, tramite lo studio e l’esperienza diretta, assume importanza l’attitudine ad imparare e l’accento si sposta dallo studio delle metodologie più efficaci per favorire l’acquisizione di determinati contenuti, allo studio degli schemi mentali attraverso i quali si apprende e dei modelli cognitivi, ridefinendo, contestualmente alla linearità temporale del processo di apprendimento, anche il rapporto tra studio teorico ed esperienza diretta. La formazione pone l’accento appunto sui modelli cognitivi e sottolinea la centralità di attributi quali l’elasticità, la creatività, l’intuizione, la flessibilità, la capacità di imparare ad imparare. In un tale processo la professionalità acquisita si caratterizza per la mobilità verso impieghi plurimi. Il progetto proposto è dunque impostato per rispondere alle esigenze di sviluppo dei lavoratori sia dal punto di vista delle prospettive occupazionali presenti nel settore di riferimento (livello orizzontale) che di sviluppo professionale individuale e di progressione di carriera (livello verticale). 2. Impatti attesi sulle imprese dei settori economico-produttivi Meccanica: a questo livello il corso, oltre a perseguire l’obiettivo di sviluppare il profilo professionale specifico, contribuirà al potenziamento delle competenze del sistema economico produttivo di riferimento e, soprattutto, e a contrastare una realtà sempre più incalzante, in cui alcune figure artigianali stanno sparendo a causa del mancato trasferimento di competenze, in termini di conoscenze e capacità, da parte delle vecchie generazioni nei confronti delle nuove. A tal fine si riporta una breve analisi del settore di riferimento della figura professionale in uscita prevista nel presente progetto. Dall’analisi emergerà, in sintesi, che, nonostante la crisi economica abbia avuto importanti ripercussioni anche nel settore della meccanica, con importanti flessioni sia sugli investimenti annui che sull’impatto occupazionale, è possibile affermare che, una delle conseguenze della crisi, sia che il fabbisogno occupazionale delle imprese sia orientato verso figure professionali in possesso di una qualifica di secondo livello (tecnico), che presenta una vera e propria configurazione “di ruolo” basata su autonomia, ampliamento dell’area di conoscenze abilità e competenze, polifunzionalità, capacità comunicative e relazionali, cultura del progetto, perseguimento della qualità e miglioramento continuativo. Analisi settore della Meccanica In dettaglio il settore della “Meccanica” costituisce non solo una componente produttiva fondamentale dell’economia nazionale, infatti esso fornisce oltre il 40% del valore aggiunto dell’intero Paese e dà occupazione a quasi il 40% degli addetti nel settore industriale, ma rappresenta anche un ambito nel quale si sviluppano molto intensamente innovazioni tecnologiche, di processo e di mercato che comportano conseguenze importanti sulla struttura e sulla cultura del lavoro. Il settore della “Meccanica” si sviluppa tramite aziende industriali ed artigiane per un totale di oltre 120 mila imprese a livello nazionale, anche se quasi la metà degli addetti lavora in imprese con oltre 100 dipendenti. Questi numeri danno una parziale idea del notevole sforzo innovativo che a partire dagli anni ’80 ha caratterizzato questo settore economico, fino a giungere all’attuale situazione che vede l’Italia in una condizione di competitività su gran parte dei mercati interessati dai prodotti del settore. Infatti non esiste un comparto economico che non preveda elementi realizzati nell’ambito della meccanica (si pensi ad esempio alle strutture degli immobili, agli impianti di riscaldamento e di refrigerazione, ecc.) e non esiste ambito della vita personale che non ne sia interessato (veicoli, arredo, strumenti di lavoro, ecc.). Il settore produttivo meccanico è stato oggetto di una fortissima innovazione tecnologica che ha portato ad elevati livelli di automazione industriale. Inoltre, il settore è stato interessato ad una notevole azione di qualificazione della produzione ed anche ad una flessibilizzazione dei processi. Ciò ha comportato una perdita in numero assoluto di addetti (peraltro compensati con la crescita del comparto terziario) ma anche ad un aumento del “valore cognitivo” di buona parte delle attività e quindi delle figure di lavoro. In termini di natura del rapporto di lavoro, oltre il 90% degli addetti del settore presenta contratti a tempo indeterminato. Il settore meccanico era concepito nel passato come un insieme di figure “di mansione”, ovvero, a carattere prettamente operativo, mentre solo pochi addetti sviluppavano competenze tecniche e gestionali. Anche in Sardegna la carenza di fabbisogni professionali riferiti alle imprese della Comunità Professionale “Meccanica” può essere attribuita a diversi fattori, quali forti cambiamenti nel settore di riferimento, una crisi economica generalizzata ed estesa ai vari comparti produttivi ed una fortissima innovazione tecnologica che ha portato ad elevati livelli di automazione industriale. Ne consegue che sono sempre maggiori le richieste di figure professionali di secondo livello (tecnici) che presentino oltre che competenze specialistiche nel settore di 5 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale riferimento anche ulteriori competenze (conoscenze, abilità e capacità polifunzionali, capacità comunicative e relazionali, cultura del progetto, perseguimento della qualità e miglioramento continuativo) che gli conferiscano una professionalità più elevata rispetto al passato. Tuttavia va sottolineato come nonostante le esigenze manifeste del mercato del lavoro locale di inserire prevalentemente tecnici con qualifica di secondo livello, il medesimo offre, seppur in misura minore, delle opportunità occupazionali anche per operatori con qualifica di primo livello in possesso di competenze tecnico professionali polivalenti. Nello specifico la domanda di lavoro rilevata da imprese pubbliche e private del territorio ed in generale dalla comunità locale riguarda la fruizione di prestazioni di lavoro inerenti l’installazione, la manutenzione e la riparazione di impianti termici, idraulici, di condizionamento ed igienico sanitari. In dettaglio rispetto agli Impatti attesi sul settore degli Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati, la qualifica di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO, rientra, all’interno del sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni professionali, nella classe professionale “Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati ed assimilati”, in dettaglio nella classe “Fonditori, saldatori, lattonieri-calderai, montatori di carpenteria metallica ed assimilati” con la denominazione Sommozzatori e lavoratori subacquei. Nei grafici seguenti, elaborati dal sistema ISFOL, si nota che la tendenza occupazionale, a livello nazionale e regionale, per questa categoria professionali è in riduzione. Stage L'attività di stage, secondo il principio dell'action learning, rappresenta parte integrante dell'intero processo formativo e si collega organicamente ai contenuti proposti nell’ambito delle singole Aree di Attività per dare modo all'allievo di affinare “sul campo” le abilità professionali sviluppate in aula ed in laboratorio. Nello specifico lo stage si configura momento centrale per il perfezionamento di conoscenze e competenze strettamente collegate al profilo professionale di riferimento che riguardano il “come conoscere”, “come decidere”, “come programmare”, “come fare”, “come lavorare in gruppo e per obiettivi”, “come valutare il proprio lavoro”. Gli obiettivi generali dello stage sono dunque: 1. consentire la verifica delle conoscenze e delle abilità acquisite, durante le fasi del percorso formativo, in un contesto lavorativo reale; 2. acquisire abilità procedurali che consentano lo sviluppo di mansioni e funzioni in capo alla figura professionale in uscita; 3. acquisire abilità comportamentali, saper entrare in empatia con gli utenti e collaboratori, lavorare in gruppo; 4. far misurare l’allievo concretamente con la complessità del ruolo lavorando in affiancamento con una persona Descrizione della figura professionale: L’Operatore tecnico subacqueo è in grado di effettuare immersioni ed emersioni in sicurezza per realizzare rilevazioni, lavorazioni di costruzione e manutenzione in subacquea, provvedere alle operazioni di regolazione e gestione degli interventi in superficie, utilizzando le attrezzature e le apparecchiature adeguate. Sintesi dell’azione formativa - Modulo1. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Modulo 2. LEGISLAZIONE NAUTICA Modulo 3. I NODI Modulo 4. ATTREZZATURE E APPARECCHIATURE Modulo 5. LIQUIDI,GAS SOLIDI E PROPR.COMPOR. Modulo 6. LUCE E SUONO COMPORT.IN IMMERSIONE Modulo 7. PRINCIPI DI FISIOLOGIA SUBACQUEA Modulo 8. TABELLE DI DECOMPRESSIONE Modulo 9. FISICA APPLICATA ALL’ATTIVITA’SUBACQUEA Modulo10. ANATOMIA E FISIOLOGIA SUBACQUEA Modulo 11. SISTEMI DI COMUNICAZIONE SUBACQUEA Modulo 12. POTENZIAMENTO FISICO Modulo 13. TECNICHE DI IMMERSIONE Modulo 14. TECNICHE DI EMERSIONE 6 ore 16 ore 30 ore 15 ore 30 ore 40 ore 30 ore 15 ore 15 ore 15 ore 15 ore 24 ore 40 ore 55 ore 55 Unione Europea Fondo Sociale Europeo Repubblica Italiana Assessorato del Lavoro Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale - Modulo 15. LAVORAZIONI SUBACQUEE Modulo 16. GESTIONE PROC.IMMER.ED EMERSIONE Modulo 17. ADDESTRAMENTO TECNICO OPER.IN MARE Modulo 18. ANTINCENDIO (rischio medio) Modulo 19. PRIMO SOCCORSO Modulo 20. INGLESE TECNICO ore 50 ore 50 ore 36 ore 8 ore 12 ore 40 - STAGE ore 280 TOTALE ORE 800 Esame finale L’esame si svolgerà secondo quanto previsto dalla L.R. 47/79 alla presenza di una Commissione esaminatrice, nominata con atto dell’Assessore competente in materia di formazione professionale, così composta: - un funzionario della Regione, che la presiede; - un esperto designato dagli uffici periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale; - un esperto designato dagli uffici periferici del Ministero della pubblica istruzione; - un esperto designato dalle Organizzazioni sindacali dei lavoratori; - un esperto designato dalle organizzazioni imprenditoriali; - uno o due docenti del corso. L’esame finale verrà condotto attraverso: 1. la somministrazione di test a contenuto interdisciplinare su ciascuno degli insegnamenti in cui verrà articolato il progetto didattico. I test a schema libero, saranno in numero tale che il conteggio dei punti assegnati alle risposte esatte porti ad una valutazione, espressa in centesimi, da un minimo di 60/100 (sufficienza) ad un massimo di 100/100 (eccellenza). 2. un colloquio interdisplinare condotto dalla Commissione con ciascun allievo; anche in questo caso la valutazione dei docenti sarà espressa in centesimi. Durante la conduzione del colloquio sono previste domande volte a: - sollecitare il candidato ad esprimere una valutazione sull’andamento della prova pratica; - stimolare l’analisi e la descrizione dell’attività realizzata nel corso della prova pratica, evidenziando eventuali difficoltà incontrate e possibili soluzioni; - richiedere la verbalizzazione/esplicitazione di alcune attività realizzate e/o la motivazione di decisioni prese, in particolare nei casi in cui il processo di lavoro oggetto della prova presenti aspetti prevalentemente cognitivi e impliciti e quindi non osservabili direttamente. 3. prova pratica, valutata anch’essa in centesimi, in bacino delimitato.. In fase di progettazione della prova d’esame saranno identificati: - i contenuti del caso per la prova in situazione ed i criteri di accettabilità/valutazione della prova; - domande specifiche per ogni UC, volte ad ottenere informazioni puntuali per completare la valutazione rilevata durante la prova di simulazione; - i materiali, gli strumenti e il tempo a disposizione per la gestione delle due prove. La valutazione finale, espressa attraverso un voto (che sarà la media del voto/valutazione di ammissione con i voti/valutazione delle tre prove) e un giudizio concluderà le attività di esame dei candidati. A coloro che abbiano superato le prove finali verrà rilasciato un attestato in base al quale gli uffici di collocamento assegneranno la qualifica valida ai fini dell’avviamento al lavoro e dell’inquadramento aziendale. Tale attestato costituisce titolo per l’ammissione ai pubblici concorsi. Si prevedono, per la Commissione di esame, 3 giornate di lavoro, ognuna delle quali finalizzata a: - preparazione (preliminare): circa 4 ore - prova in situazione: 6 ore - colloqui: 6 ore La composizione della commissione avverrà secondo quanto riportato dalla normativa regionale. RICONOSCIMENTI DEL CORSO Attestato di Qualifica Professionale di OPERATORE TECNICO SUBACQUEO (a superamento degli esami finali). 7