IL PRIMO SOCCORSO IN CORSO DI INCIDENTI SUBACQUEI. AUTORI: G. APREA – G. CORTESE – B. ROLANDO SANTOBONO – PAUSILIPON Azienda Ospedaliera Pediatrica Dipartimento di Emergenza – Urgenza Centro Regionale Di Medicina Subacquea Iperbarica Gli autori affrontano l’importanza di un’immediata e competente assistenza, in caso di incidente subacqueo, sia da parte degli stessi subacquei che da parte del personale sanitario. La subacquea, prima ritenuto uno sport d’elite, è oggi un’attività ricreativa praticata da soggetti di ogni età. L’immersione, come altri sport, comporta potenziali rischi di infortuni. Fra questi la PDD (Patologia da Decompressione) è quello maggiore anche se la sicurezza, nella pratica delle attività subacquee, è in continuo miglioramento. Una attenta valutazione dei dati epidemiologici dimostra che l’incidente subacqueo è spesso facilitato da un comportamento scorretto del subacqueo, frequentemente dovuto ad inesperienza oppure a sottovalutazione del rischio. Ogni subacqueo dovrebbe essere addestrato al primo intervento e soccorso di un compagno infortunato. In caso d’incidente subacqueo in apnea deve sapere praticare, se necessario, CPR e somministrare ossigeno, prima di trasferire l’infortunato al più vicino presidio medico. In caso di incidente nel corso d’immersione con autorespiratore, se sono presenti solo sintomi lievi (stanchezza eccessiva, prurito cutaneo, ecc.) deve porre il soggetto sul fianco, somministrare ossigeno e liquidi per via orale. Questo può alleviare i sintomi o prevenirne il peggioramento. Se i sintomi scompaiono deve in ogni caso continuare l’erogazione di ossigeno, onde evitare la ricomparsa di essi, e far valutare, al più presto, il subacqueo da un medico specializzato. L’attuale classificazione U.S. NAVY distingue tre classi di appartenenza per l’incidente subacqueo. 1/ EMERGENCY (EMERGENZA) in cui i sintomi sono gravi (Compromissione neurologica, problemi d’equilibrio e di deambulazione, nausea, vomito, parestesie o paralisi, ecc.), a comparsa rapida e con andamento progressivo. In questo caso è necessaria una valutazione medica urgente seguita dall’immediato trasporto verso un centro iperbarico. Nel frattempo porre il subacqueo in posizione orizzontale sul fianco, effettuare CPR, se necessario, mantenere la pervietà delle vie aeree e controllare l’eventuale vomito, somministrare ossigeno al 100%, somministrare liquidi per os, se il soggetto è cosciente, oppure soluzioni isotoniche e.v. 2/ URGENT (URGENZA) in cui l’unico sintomo serio è il dolore. In questo caso somministrare ossigeno al 100%, fino al raggiungimento di un presidio medico o di un centro iperbarico, e liquidi per os. Analgesici per combattere il dolore. 3/ TIMELY (INTERVENTO PRECOCE) in cui i sintomi (Dolore, anormalità sensoriali, ecc.) non sono molto evidenti ed hanno avuto una lenta evoluzione. In questo caso raggiungere il presidio sanitario più vicino e contattare un centro iperbarico. In tutte e tre le classi di appartenenza è sempre importante valutare lo stato neurologico del subacqueo (Orientamento spazio temporale, deglutizione, udito, forza muscolare, percezione sensoriale, equilibrio, coordinamento motorio, ecc.) onde poter dare utili informazioni ai fini dell’inquadramento e del trattamento del soggetto infortunato.