AUSL Rieti
Linee Guida
per gli Studenti del Corso di
Laurea in
Tecniche di
Laboratorio Biomedico
Presentazione dell’Azienda USL
Servizio Aziendale delle
Professioni Sanitarie
AUSL Rieti
Via del Terminillo, 42
Tel.: 07462781
http://www.asl.rieti.it
INDICE GENERALE
1. CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO AZIENDA
pag. 2
USL RIETI E UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” DI ROMA: LINEE GUIDA PER
GLI STUDENTI
1.1 L’AZIENDA USL DI RIETI
1.2 IL CONTESTO DEMOGRAFICO EPIDEMIOLOGICO
1.3 AMBITO TERRITORIALE
pag. 3
pag. 3
pag. 4
2. LE FINALITA’ ISTITUZIONALI VALORI DI FONDO MISSION E VISION
2.1 LE FINALITA’ ISTITUZIONALI I VALORI DI FONDO
2.2 LA DICHIARAZIONE DI MISSION
2.3 LA VISION
pag. 7
pag. 9
pag. 9
3. LE FUNZIONI DELL’AZIENDA
pag. 10
3.1 FUNZIONI DI GOVERNO DELL’AZIENDA
3.2 FUNZIONI DI PRODUZIONE DEI SERVIZI SANITARI
3.3 FUNZIONI TECNICHE ED AMMINISTRATIVE DI SUPPORTO
3.4 FUNZIONI DI STAFF
pag.
pag.
pag.
pag.
4. L’ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA
10
10
11
11
pag. 12
4.1 IL MODELLO ASSISTENZIALE PER INTENSITÀ DI CURE
4.2 IL SERVIZIO ALBERGHIERO OSPEDALIERO
pag. 12
pag. 12
5. UNITA’ OPERATIVE E SERVIZI DELL’AZIENDA USL RIETI
pag. 15
5.1 ELENCO DELLE UNITÀ OPERATIVE E DEI SERVIZI
pag. 15
6. RIFERIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA
pag. 18
ALLEGATI
ALL. 1: DELIBERA D.G. E REGOLAMENTO ATTIVITÀ DI TIROCINIO ALL’INTERNO
ALL. 2: CHECK LIST INSERIMENTO
ALL. 3: CODICE DI COMPORTAMENTO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
ALL. 4: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL TIROCINIO EFFETTUATO
ALL. 5: SCHEDA PRESENZE DI TIROCINIO
DELLA
ASL DI RIETI
1. CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO
AZIENDA USL RIETI
E UNIVERSITA’“LA SAPIENZA” DI ROMA :
LINEE GUIDA PER GLI STUDENTI
I laureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. Ministero della Sanità 26 settembre
1994, n. 745 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili
degli atti di loro competenza, svolgono attività di laboratorio di analisi e di ricerca
relative ad analisi biomediche e biotecnologiche ed in particolare di biochimica, di
microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia
clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia. . Svolgono con autonomia
tecnico professionale le loro prestazioni lavorative in diretta collaborazione con il
personale laureato di laboratorio preposto alle diverse responsabilità operative di
appartenenza; sono responsabili, nelle strutture di laboratorio, del corretto
adempimento delle procedure analitiche e del loro operato, nell’ambito delle loro
funzioni in applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai dirigenti responsabili;
verificano la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard
predefiniti dal responsabile della struttura; controllano e verificano il corretto
funzionamento delle apparecchiature utilizzate, provvedono alla manutenzione
ordinaria ed alla eventuale eliminazione di piccoli inconvenienti; partecipano alla
programmazione ed organizzazione del lavoro nell’ambito della struttura in cui
operano; svolgono la loro attività in strutture di laboratorio pubbliche e private,
autorizzate secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero–
professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e
concorrono direttamente all’aggiornamento relativo al loro profilo professionale e
alla ricerca.
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Le attività di Tirocinio all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda USL di
Rieti è disciplinato dal Regolamento aziendale di cui alla deliberazione n° 1185/DG
del 11/11/2011, allo scopo di assicurare agli studenti attraverso l’esperienza
didattico-formativa l’acquisizione di abilità e competenze professionali nel rispetto
dell’organizzazione aziendale, e dei regolamenti aziendali e universitari.
2
Il percorso formativo del corso di laurea in tecniche di laboratorio biomedico ha
proprio come obiettivo specifico l’acquisizione di tali competenze .
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione
professionale, riveste l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la
supervisione e la guida di professionisti esperti e in contesti sanitari specifici.
1.1 ’AZIENDA USL DI RIETI
Con la Legge 16 giugno 1994, n. 18 della Regione Lazio è stata costituita l’Azienda
Unità Sanitaria Locale di Rieti, che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 1 bis, del
D.Lgs. n. 229/99, ha personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale.
La sede legale dell’Azienda USL di Rieti è fissata in Rieti al Via del Terminillo, n. 42. Il
sito ufficiale internet della Azienda USL è l’indirizzo web: http://www.asl.rieti.it.
Il legale rappresentante dell’Azienda USL di Rieti è il Direttore Generale il quale ha la
propria sede in Rieti.
1.2 IL CONTESTO
DEMOGRAFICO ED
EPIDEMIOLOGICO
La provincia di Rieti si estende
su una superficie di 2.749 Kmq, è
costituita da 73 comuni ed ha una
popolazione residente, al 01 gennaio
2010, di circa 160.000 abitanti. Il
territorio provinciale coincide con
quello di competenza dell’Azienda
USL di Rieti ed è per il 70%
montuoso, con un’altitudine media
di circa 580 metri slm.(fig. 1)
Figura 1 geografia del territorio
L’Azienda è organizzata in cinque
Distretti (fig. 2): il Distretto n.1 –
Montepiano Reatino, con sede in Rieti,
il Distretto n.2 – Mirtense, con sede in
Poggio Mirteto, il Distretto n.3 –
Salario, con sede in Osteria Nuova di
Poggio Moiano, il Distretto n.4 – Salto
Cicolano, con sede in S.Elpidio di
Pescorocchiano, ed il Distretto n.5 –
Alto Velino, con sede in Antrodoco.
Pagina
3
Figura 2 Suddivisione Distrettuale
1.3 AMBITO TERRITORIALE
L’ambito territoriale dell’Azienda USL di Rieti comprende 73 comuni: Accumoli,
Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Borgorose,
Cantalice, Cantalupo in Sabina, Casaprota, Casperia, Castel di Tora, Castel Sant’Angelo,
Castelnuovo di Farfa, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove,
Collevecchio, Colli sul Velino, Concerviano, Configni, Contigliano, Cottanello, Fara in
Sabina, Fiamignano, Forano, Frasso Sabino, Greccio, Labro, Leonessa, Longone
Sabino,Magliano Sabina, Marcetelli, Micigliano, Mompeo, Montasola, Monte San Giovanni
in Sabina, Montebuono, Monteleone Sabino, Montenero Sabino, Montopoli di Sabina,
Morro Reatino, Nespolo, Orvinio, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio
Bustone, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San
Lorenzo, Posta, Pozzaglia Sabina, Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Roccantica, Salisano,
Scandriglia, Selci, Stimigliano, Tarano, Toffia, Torri in Sabina, Torricella in Sabina,
Turania, Vacone, Varco Sabino.
L’Azienda:
A) è articolata in cinque Distretti, come anticipato nel paragrafo precedente, e
precisamente:
 Distretto Montepiano– Reatino, n. 1; con sede in Viale Matteucci, n. 9 Rieti
 Distretto Mirtense, n. 2; con sede in Via Finocchieto s.n.c. – Poggio Mirteto (RI)
 Distretto Salario, n. 3; con sede in Viale Europa n. 13 – Osteria Nuova di Poggio
Moiano (RI)
 Distretto Salto – Cicolano, n. 4; con sede al bivio per Petrignano - Pescorocchiano
(RI)
 Distretto Alto Velino, n. 5; con sede in Largo Ragazzi del Mondo s.n.c. - Antrodoco
(RI)
B) gestisce direttamente n. 407 posti letto per acuti presso l’Ospedale San Camillo de
Lellis di Rieti, n.8 posti letto per acuti presso il Centro Clinico Assistenziale
Distrettuale di Amatrice e n. 16 posti letto di riabilitazione presso l’Ospedale San
Camillo de Lellis di Rieti come indicato nella seguente tabella:
Presidio Ospedaliero di
Rieti
Centro Clinico
Assistenziale Distrettuale
Amatrice
Posti letto per acuti
Posti letto riabilitazione
407
16
8
/
Tabella 1 Numero dei posti letto come previsto da DCA 80/2010
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4
Nel Numero dei posti letto sono compresi anche quelli in Day Hospital e Day Surgery.
C) Gestisce direttamente i seguenti Poliambulatori:
· presso il Distretto Montepiano – Reatino:
 Ospedale “San Camillo de Lellis” di Rieti;
 Poliambulatorio AUSL – sede;
 Poliambulatorio Contigliano;
 Poliambulatorio Leonessa;
 Consultorio Rieti;
 Consultorio Contigliano;
 Consultorio Cittaducale;
 Consultorio Leonessa;
 U.T.R. Rieti;
· presso il Distretto Mirtense:
 Centro Clinico Assistenziale Distrettuale “Marzio Marini” di Magliano Sabina;
 Poliambulatorio Poggio Mirteto;
 Consultorio Poggio Mirteto;
 U.T.R. Poggio Mirteto;
· presso il Distretto Salario:
 Poliambulatorio Osteria Nuova;
 Poliambulatorio Passo Corese;
 Consultorio Passo Corese -Osteria Nuova;
 U.T.R. Passo Corese -Osteria Nuova;
· presso il Distretto Salto-Cicolano:
 Poliambulatorio Fiumata;
 Poliambulatorio S. Elpidio;
 Consultorio Salto-Cicolano (Sede di Borgorose);
 U.T.R. Salto-Cicolano (Sede di Borgorose);
Pagina
5
· presso il Distretto Alto Velino:
 Centro Clinico Assistenziale Distrettuale “Francesco Grifoni” di Amatrice;
 Poliambulatorio Antrodoco;
 Poliambulatorio S. Elpidio;
 Consultorio Antrodoco;
 U.T.R. Antrodoco;
Si può vedere di seguito la mappa Topografica dell’ASL di Rieti (fig. 3)
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6
Figura 3 Mappa Topografica del Territorio della ASL di Rieti
2. LE FINALITA’ ISTITUZIONALI (ART. 2)*
I VALORI DI FONDO,
LA MISSION, LA VISION
I VALORI DI FONDO
Pagina
L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Rieti è parte integrante del Servizio Sanitario
Nazionale e, specificatamente, del Sistema Sanitario della Regione Lazio. In tale ambito
l’Azienda Sanitaria di Rieti si caratterizza per la sua funzione pubblica di promozione e
tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività.
Svolge funzioni di analisi dei bisogni di salute e della domanda di servizi sanitari che
soddisfa attraverso l’erogazione diretta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione, l’acquisto da soggetti accreditati con l’Azienda stessa, secondo i principi di
appropriatezza previsti dalla normativa vigente e nell’ambito delle compatibilità
economiche derivanti dal sistema di finanziamento regionale.
L’Azienda, nell’espletamento della primaria funzione pubblica di tutela della salute,
nel rispetto del principio di libera scelta del cittadino, si impegna a creare le condizioni
per la piena integrazione degli erogatori pubblici e privati accreditati, nell’ambito della
programmazione regionale e locale.
A tal fine individua, nella definizione di specifici accordi contrattuali, il principale
strumento di regolamentazione dei rapporti con i soggetti pubblici e privati accreditati.
L’Azienda aspira a creare condizioni di effettiva equità nell’accesso e fruizione dei servizi
per tutti i cittadini, esercitando le funzioni di controllo e di verifica sulle prestazioni
offerte e monitorandone la qualità e l’appropriatezza.
In particolare, l’Azienda Unità Sanitaria di Rieti vuole svolgere un ruolo attivo di
gestore di un network in cui i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta e i
medici di Continuità Assistenziale rappresentano partner essenziali per il governo e
l’orientamento della domanda di salute sul territorio.
Nella rete, infine, si ricercano sinergie soprattutto con gli Enti Locali, la Conferenza
Locale per la Sanità, le Associazioni di Volontariato, le altre Aziende Sanitarie della
Regione Lazio e le Università finalizzate all’attivazione di progettualità idonee a migliorare
la qualità dei servizi sul proprio territorio, la continuità dell’assistenza, la presa in carico
degli utenti, per orientarli e coinvolgerli nelle scelte del percorso di cura, sostenendone la
libertà di scelta al fine di contrastare e ridurre efficacemente i fattori determinanti le
patologie che colpiscono la popolazione e favorire la salute della collettività. A tale scopo
anche il mondo delle attività produttive del territorio provinciale può dare il suo
contributo per un miglioramento della qualità della vita della nostra popolazione
attraverso iniziative condivise che assicurino agli stakeholder coinvolti il giusto ritorno di
immagine e di visibilità.
Nel perseguimento dei propri obiettivi strategici l’Azienda ritiene imprescindibile
l’apporto di personale tecnicamente e professionalmente preparato, sensibile agli
orientamenti e ai valori che la Direzione Strategica ha assunto come fondanti, disponibile
alla collaborazione interna e rispettoso nei confronti dell’utenza. Oltre alle conoscenze
tecnico-scientifiche dell’attività di assistenza, l’Azienda richiede a tutti gli operatori una
dimensione di professionalità fondata anche su conoscenze, abilità e competenze di tipo
programmatorio, organizzativo e gestionale.
7
2.1 LE FINALITA’ ISTITUZIONALI
* Atto Aziendale settembre 2011 all’attenzione della Regione Lazio per l’approvazione di merito
L’Azienda persegue inoltre le seguenti finalità:
 sperimentare e monitorare forme innovative di gestione e organizzazione
sia in campo sanitario che amministrativo;
 uniformare la propria attività ai criteri della massima qualità
raggiungibile, sulla base delle conoscenze e della tecnologia disponibili e
con mezzi utili ad ottimizzare il rapporto fra bisogni degli utenti e risorse
umane, economiche e tecnologiche, mantenendo costante la ricerca del
miglioramento continuo della qualità del servizio sanitario pubblico;
 agire quale polo di promozione e divulgazione di conoscenze teoriche e
pratiche nei confronti di tutti gli attori del S.S.N., a partire dall’ampia e
diffusa valorizzazione delle risorse interne;
 contribuire alla crescita dell’informazione e della partecipazione dei
cittadini alla gestione della propria salute;
 rimodulare le strategie e i modelli di erogazione delle prestazioni
sanitarie alla luce degli attuali risultati di rilevanza ed evidenza
scientifica;
 sviluppare un modello di cura basato sul primato della persona e sulla
continuità assistenziale quale finalità principale della presa in carico e
dei percorsi assistenziali da realizzare nelle varie fasi della prevenzione,
cura e riabilitazione delle persone assistite, monitorando attentamente i
processi e i risultati attraverso un sistema di indicatori di processo e di
esito;
 utilizzare il nuovo succitato modello di cura per la presa in carico della
cronicità derivante dal prolungamento dell’età media in strati sempre più
ampi di popolazione.
Pagina
Il progetto dell’Azienda Unità Sanitaria di Rieti trova una sua sintesi nella
dichiarazione di Mission e nella Vision.
8
L’Azienda, per orientare le proprie azioni, si configura come un’organizzazione che:
 utilizza i criteri scientifici della ricerca sociale e della statistica
epidemiologica al fine di valutare l’efficacia delle azioni socio-sanitarie
preventive, diagnostiche, terapeutiche, assistenziali e riabilitative messe in
atto anche con l’apporto degli altri attori sociali, nonché per valutare la
congruità tra risorse economiche, professionali e tecnologiche e risultati
attesi circa la riduzione delle patologie, degli stati invalidanti e delle morti
precoci;
 implementa la qualità delle cure attraverso l’adozione di strumenti adeguati
quali la medicina basata sull’evidenza, i percorsi clinico-assistenziali ed
organizzativi, l’audit clinico e la gestione dei rischi;
 intende rafforzare il processo di aziendalizzazione;
 mira alla riconversione e alla riqualificazione dell’offerta verso livelli di
assistenza più appropriati;
 realizza le politiche per il personale basate sulla responsabilizzazione dei
differenti livelli dirigenziali e dei quadri del comparto tramite l’utilizzo di
sistemi premianti i quali, attraverso la gratificazione di carattere non solo
economico, possono incentivare il raggiungimento degli obiettivi da parte di
strutture, di gruppi multidisciplinari e di ciascun operatore.
2.2 LA DICHIARAZIONE DI MISSION
Crediamo nella centralità della persona, dei suoi bisogni ed aspettative e lavoriamo per
creare condizioni di equità nell’accesso e fruizione dei servizi, per realizzare la presa in
carico dei nostri utenti avvalendoci di tutto il sistema sanitario di offerta attivabile.
La nostra azione si concretizza attraverso:
l’impegno costante nella realizzazione di una rete integrata di servizi sanitari e socioassistenziali che, attraverso una riqualificazione dell’offerta ospedaliera reatina ed un
rafforzamento dei servizi sanitari sul territorio, sia in grado di fornire risposte adeguate ai
bisogni di salute e di qualità della vita espressi dal territorio della provincia di Rieti;
il ricorso a modelli di erogazione dei servizi basati sulla specializzazione e sull’eccellenza
professionale ed organizzativa e, ancor più, orientati all’umanizzazione;
la promozione dello sviluppo delle competenze e la valorizzazione di tutti gli operatori,
coniugando la ricerca scientifica con la sperimentazione di modelli clinico-assistenziali,
organizzativi e gestionali innovativi;
la costruzione di una rete di alleanze con gli attori sociali, pubblici e privati e la ricerca
di un confronto serrato con le Istituzioni Regionali perché dalle sinergie possano
scaturire soluzioni adeguate alla complessità attuale delle sfide.
2.3 LA VISION
L’Azienda USL di Rieti vuole essere riconosciuta come:





Azienda affidabile,
capace di effettuare scelte sostenibili in grado di garantire qualità,
sicurezza ed equità nel sistema di governance della salute,
integrata nella rete locale e regionale,
fondata su principi di etica pubblica
Pagina
9
L’Azienda USL di Rieti riconosce i professionisti e vuol essere riconosciuta attraverso
le loro competenze quale fulcro dell’innovazione organizzativa, del Governo Clinico, della
ricerca, dell’integrazione intra ed extra aziendale.
3. LE FUNZIONI DELL’AZIENDA
(ART.3)*
Il modello organizzativo dell’Azienda è basato sulle seguenti macro funzioni, articolate
in coerenza con le specificità di Azienda Unità Sanitaria Locale:




Funzioni
Funzioni
Funzioni
Funzioni
di Governo dell’Azienda
di Produzione di servizi sanitari
Tecniche ed Amministrative di supporto
di Staff
3.1 FUNZIONI DI GOVERNO DELL’AZIENDA
Le Funzioni di Governo rappresentano l’insieme delle attività dell’Azienda finalizzate
alla pianificazione, alla programmazione e all’assunzione delle decisioni di alta
amministrazione.
In particolare si esercita attraverso:







la pianificazione strategica;
l’assetto organizzativo;
le politiche di investimento;
le politiche di bilancio;
le politiche del personale;
la qualità;
la comunicazione.
Tale funzione è esercitata dalla Direzione Aziendale in conformità a quanto previsto
dall’articolo 5.
3.2 FUNZIONI DI PRODUZIONE DEI SERVIZI SANITARI
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10
Le Funzioni di Produzione sono esercitate dalla linea produttiva e rappresentano
l’insieme di attività finalizzate all’erogazione diretta di servizi e prestazioni sanitarie di
prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (svolte nei diversi regimi consentiti, ivi incluse
attività svolte in regime libero-professionale intramuraria).
Le strutture di produzione operano con autonomia tecnico-professionale e con
autonomia gestionale nei limiti fissati dalla Direzione Aziendale. La governance
sull’andamento complessivo della produzione costituisce, infatti, responsabilità della
Direzione Aziendale, esercitata di norma, attraverso affidamento di attribuzioni specifiche
al Direttore Sanitario aziendale e alle altre articolazioni organizzative così come previsto
all’articolo 5.2.1.
* Atto Aziendale settembre 2011 all’attenzione della Regione Lazio per l’approvazione di merito
3.3 FUNZIONI TECNICHE ED AMMINISTRATIVE DI SUPPORTO
Le Funzioni Tecniche ed Amministrative, finalizzate a fornire all’Azienda servizi
strumentali e di supporto alle attività di direzione e alle attività di produzione, rispondono
alla logica del cliente interno e ricercano l’integrazione con tutte le altre funzioni,
favorendone l’efficienza ed assicurando la qualità degli aspetti organizzativi e logistici di
natura amministrativa.
3.2 FUNZIONI DI STAFF
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Le Funzioni di Staff assolvono ad una molteplicità di attività eterogenee. Alcune
svolgono attività diretta di produzione e fornitura di taluni servizi accessori che per loro
natura si è ritenuto di centralizzare, altre sono deputate alla gestione dei principali
meccanismi operativi aziendali. Sono quindi finalizzate a supportare, con la loro attività
tecnica, la Direzione Aziendale nel processo decisionale. Supportano altresì tutte le
strutture interne di produzione nell’esercizio delle loro attività e nel perseguimento degli
obiettivi, anche attraverso la standardizzazione dei metodi di lavoro in relazione a
specifici processi tecnico-assistenziali.
4. L’ORGANIZZAZIONE
OSPEDALIERA
4.1 MODELLO ASSISTENZIALE PER INTENSITA’ DI CURE
L’ospedale di Rieti nell’aprile 2012 è stato orientato ad una organizzazione per
intensità di cure basata sulla patologia/tipologia di ricovero, sulla graduazione della
complessità del caso e sulla durata della degenza.
Il processo di riorganizzazione, che nella fase iniziale ha riguardato il Dipartimento
Chirurgico, individua nelle sue finalità il:
 porre al centro dell’offerta di cure il bisogno della persona.
 promuovere lo sviluppo del capitale umano attraverso la valorizzazione delle
competenze e l’integrazione multi professionale.
 favorire l’appropriatezza organizzativo-gestionale e clinico-assistenziale anche
avvalendosi di strumenti standardizzati.
4.2 IL SERVIZIO
ALBERGHIERO OSPEDALIERO
SERVIZIO DI RISTORAZIONE
Il Servizio di ristorazione ospedaliero si avvale di una ditta esterna per la fornitura di
alimenti e pasti preconfezionati da distribuire ai degenti delle strutture ed al personale
dipendente.
Il personale della ditta tramite delle procedure telematiche acquisisce i datii inerenti
le prenotazioni dei pastj. Le diete speciali vengono segnalate direttamente dall’unità di
degenza. Il Servizio Dietetico fornisce ausili peristaltici e consulenze personalizzate in
caso di necessità.
Il servizio di ristorazione prevede i seguenti orari:
CENA
h. 11.30/12.00 h. 17.30/18.00
12
h. 08.00
PRANZO
Pagina
COLAZIONE
SERVIZIO DI LAVANDERIA
La fornitura e il lavaggio della biancheria piana e delle divise del personale avviene
tramite ditta esterna.
Il servizio di guardaroba interno si occupa del ritiro e della distribuzione della biancheria
piana presso le varie Unità Operative.
La consegna della biancheria piana pulita avviene tre volte la settimana. La
biancheria sporca è raccolta in appositi sacchi di pvc . La ditta provvede quotidianamente
al loro ritiro. Presso il Blocco Operatorio il ritiro e la consegna di biancheria piana
vengono effettuati quotidianamente.
I sacchi per la biancheria sporca sono distinti in diversi colori e formati:







Bianco latte
Marrone
Trasparente
Sacco grande
Sacco idrosolubile
Sacco rosso
Contenitore di metallo
biancheria piana
coperte di lana
cuscini
materassi
biancheria contaminata da materiale infetto1° inserimento
come sopra 2° inserimento
come sopra 3° inserimento
I contenitori di metallo per la raccolta della biancheria contaminata con materiale
infetto devono essere richiesti al servizio di lavanderia, che provvede anche allo
smaltimento immediato.
Nelle Sale Operatorie vengono comunque sempre mantenuti a disposizione e ritirati
previa richiesta specifica.
Le divise pulite vengono consegnate al personale dipendente presso il guardaroba, a
fronte dello sporco reso.
La richiesta di nuove divise deve essere fatta attraverso la compilazione di una
modulistica da inviare al SAPS (servizio aziendale delle professioni sanitarie).
SERVIZIO DI PULIZIA E SANIFICAZIONE AMBIENTALE
Per la sanificazione e pulizia degli ambienti, l’Azienda si avvale di una ditta esterna,
gli interventi di sanificazione riguardano tre aree:
 pulizia e sanificazione aree ad alto rischio infettivo (contatto diretto con detergenti
particolarmente a rischio: ad es. complessi operatori)
 pulizia e sanificazione aree a medio rischio infettivo (contatto diretto con degenti:
es. degenze)
 pulizia e sanificazione aree a basso rischio infettivo (contatto non diretto con
degenti: es. uffici)
Pagina
I rifiuti sanitari devono essere appropriatamente identificati, contenuti in maniera
sicura ed eliminati attraverso specifiche procedure.
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SMALTIMENTO DEI RIFIUTI OSPEDALIERI
In ogni Unità Operativa è allestito un locale di stoccaggio dei contenitori per rifiuti
speciali.
I Contenitori completi di sacchi in polietilene all’interno e di fascetta autobloccante ,
per la chiusura definitiva, sono provvisti di due alette di chiusura di sicurezza per il
trasporto e stoccaggio.
I materiali taglienti (es. lame, siringhe, ecc.) devono essere smaltiti in contenitori
rigidi a perdere, resistenti alla puntura.
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Periodicamente un addetto della ditta per il trasporto e lo smaltimento provvede al
ritiro dei contenitori e al rifornimento dei nuovi.
5. UNITA’ OPERATIVE
E SERVIZI DELL’AUSL DI RIETI
5.1 ILMODELLO ORGANIZZATIVO GENERALE DI RIFERIMENTO
L’Azienda USL di Rieti, nel rispetto delle direttive introdotte dal D.Lgs. 502/92 es.m.i.,
si dota di una struttura organizzativa basata sul principio della chiara ed univoca
responsabilizzazione delle figure poste a capo di ogni specifico ambito organizzativo.
Nell’Azienda USL di Rieti l’articolazione delle strutture secondo un criterio gestionale
rappresenta la soluzione assunta a cardine del modello aziendale, sia dell’area
ospedaliera che di quella territoriale.
Più specificatamente, le Strutture Operative Aziendali sono:
· l’Ospedale
· i Dipartimenti
· i Distretti con i Centri Clinico Assistenziali Distrettuali (Distretto Mirtense e Distretto Alto
Velino)
Le Strutture Operative (tab. 2a,b,c) sono aggregazioni organizzative che riuniscono
più Unità Operative e che gestiscono, in funzione dei programmi aziendali e degli
obiettivi assegnati, le attività sanitarie di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione,
nonché le attività amministrative assicurando la massima efficacia ed efficienza
nell’impiego degli spazi, delle risorse umane, tecniche ed economiche attribuite.
Elenco UU.OO. e Servizi: Tab. 2 a
DIREZIONE STRATEGICA E FUNZIONE DI STAFF
DIREZIONE STRATEGICA
ALLARGATA
STAFF DIREZIONE STRATEGICA:
TECNOSTRUTTURA DI GOVERNO E
AUDIT DEI PROCESSI:
UOC AUDIT CLINICO E SISTEMI INFORMATIVI SANITARI
UOC CONTROLLO DI GESTIONE
UOC SVILUPPO STRATEGICO E ORGANIZZATIVO
UOC SERVIZIO AZIENDALE DELLE PROFESSIONI
SANITARIE
UOC SVILUPPO COMPETENZE E FORMAZIONE
UOC OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO AZIENDALE
UOC COMUNICAZIONE E MARKETING
UOC SPPA
UOC ULA
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STAFF DI SERVIZIO
Pagina
FUNZIONI DI STAFF
Elenco UU.OO. e Servizi: Tab. 2 b
STRUTTURA
OPERATIVA
AREA DI COORDINAMENTO
UNITA’ OPERATIVA
AREA GIURIDICO AMMINISTRATIVA
UOC AFFARI GENERALI
UOC AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE, A
CONVENZIONI E COLLABORAZIONI
AREA ECONOMICA FINANZIARIA E
APPROVIGIONAMENTI
UOCECONOMICO FINANZIARIAUOC
AREA TECNICO PATRIMONIALE
UOCTECNICO PATRIMONIALE
UOCACQUISIZIONE BENI E SERVIZI
UOCSISTEMA INFORMATICO
(FUNZIONI AMMINISTRATIVE
DECENTRATE)
DISTRETTO 1
UOC FUNZIONE AMMINISTRATIVA PRESIDI OSPEDALIERI
UOC FUNZIONE AMMINISTRATIVA INTERDISTRETTUALE
UOC NOD MONTEPIANO REATINO
MEDICINA PENITENZIARIA
UOC MATERNO INFANTILE
UOC DIPENDENZE E PATOLOGIE D’ABUSO
HOSPICE TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE
DISTRETTO 2
UOC NOD MIRTENSE
CECAD MAGLIANO
DISTRETTO 3
UOC NOD SALARIO
DISTRETTO 4
UOC NOD SALTO CICOLANO
DISTRETTO 5
UOC NOD ALTO VELINO
CECAD AMATRICE
PRESIDIO
OSPEDALIERO
RIETI-AMATRICE
UOC DIREZIONE MEDICA P.O. RIETI AMATRICE
DIPARTIMENTO
EMERGENZA
ACCETTAZIONE
UOC PRONTO SOCCORSO E OSSERVAZIONE BREVE - MURG
DIPARTIMENTO
DI ONCOLOGIA
UOC MALATTIE INFETTIVE
UOC ANESTESIA E RIANIMAZIONE RIETI-AMATRICEUOC
UOC ANATOMIA PATOLOGICA
UOC ONCOLOGIA MEDICA
UOC RADIOTERAPIA
UOC CHIRURGIA GENERALE
UOC UROLOGIA
UOC OFTALMOLOGIA
UOC ORL E CHIRURGIA CERVICO FACCIALE
UOC ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA RIETI-AMATRICE
UOC OSTETRICIA E GINECOLOGIA
UOS DAY SURGERY
16
UOS CHIRURGIA VASCOLARE
Pagina
DIPARTIMENTO
DI CHIRURGIA
(D.C.)
Elenco UU.OO. e Servizi: Tab. 2 c
STRUTTURA
OPERATIVA
AREA DI
COORDINAMENTO
UNITA’ OPERATIVA
UOC NEUROLOGIA
DIPARTIMENTO
DI MEDICINA
(D.M.)
UOC MEDICINA INTERN 1
UOC MEDICINA INTERNA 2
UOC MEDICINA INTERNA
UOC CARDIOLOGIA
UOC GASTROENTEROLOGIA
UOC NEFROLOGIA E DIALISI
UOC GERIATRIA
UOC MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
UOC PNEUMOLOGIA
UOC PEDIATRIA E NEONATOLOGIA
UOSD DIAGNOSTICA E TERAPIA VASCOLARE
UOC LABORATORIO ANALISI
DIPARTIMENTO
DI SCIENZE
DIAGNOSTICHE
UOC SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE
UOC RADIOLOGIA RIETI-AMATRICE
COORDINAMENTO AREA DEL
FARMACO
UOC FARMACEUTICA TERRITORIALE
UOC FARMACEUTICA OSPEDALIERA
UOC MEDICINA INTERNA
UOC CHIRURGIA GENERALE
UOC ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA MAGLIANO S.
UOC CSM
DIPARTIMENTO
DI SALUTE
MENTALE
UOC RESIDENZE SANITARIE TERAPEUTICO-RIABILITATIVE
UOC SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA RIETI
UOC IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE
DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
UOC PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
UOC IGIENE E SANITA’ PUBBLICA
UOSD MEDICINA DELLO SPORT
UOC I.P.T.C.A.
UOC I.A.P.Z.
UOC SANITA’ ANIMALE
17
UOSD ANAGRAFE ZOOTECNICA E DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
Pagina
AREA DI SANITA’ PUBBLICA
VETERINARIA
6. RIFERIMENTI IN MATERIA
DI SICUREZZA
Nell’home page del Portale ASL di Rieti è possibile prendere visione delle procedure
aziendali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si specifica di seguito il percorso per l’accesso al Sito del Servizio Prevenzione e
Protezione Aziendale:
Home page portale ASL Rieti (fig. 4)
Staff (fig. 4)
Prevenzione e Protezione (fig. 5)
Documentazione (fig. 6)
Riferimenti in materia di sicurezza (fig. 7)
Figura 5 Prevenzione e Protezione
18
Figura 4 Portale Aziendale e Staff
Figura 6 Documentazione
Figura 7 Riferimenti in materia di Sicurezza
Pagina
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ALLEGATI
AZIENDA l'NITA SA~ITARIA
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LOCALE IHlTI
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Direttore Generale:
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U.O.C: SVILUPPO
Co./lIlPETENZE E FOR!l1AZIO/VE
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-
1
OGGETTO:
Approvazione regolamento per le attività di tirocinio- clinico all'interno delle I
: strutture aziendali da parte di studenti iscritti ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie.
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LU!"l'dUI/O
Casciaui
: Il Direttore
: cfleuuata.
della Li.O.C proponente
attesla
che lauo
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: pubblico. /.,
: Dala
.(c,
con la sottoscrizione
del presente atto. a seguito delì~~tMtorT~-,
è legittimo
nella Iorrna e nella sostanza
ed (: utile p~r il seni/.io!
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1/ Dirett ore i: . (J. C. ,c..,Ù/II/J/){) Conrpetcn:«
no/!. ,\ tichc!« BlZZOC,·/
: Il Direttore
dell'li.O.C.
Economico
Finanziaria
con la sottoscrizione
del presente
. stesso non comporta
scostumenti
sf(/\'o/"evo/i
rispetto al budgei economico.
: Voce del conto
Data
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economico
su cui imputare
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non favorevole
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al presente
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AZIENDA
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UNITÀ SANITARIA
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DE;LLA lJ.O.C.
E FORMAZIONE
.
PREMESSO CHE l'Azienda USL Rieti ha attivato con alcune Università Italiane, specifici
rapporti convenzionali per regolamentare il funzionamento dei Corsi di Laurea delle
professioni Sanitarie previsti ex lege 251 del 10/08/2000 in sostituzione dei rispettivi Corsi
di Diploma Universitario già regolamentati da pregresse intese con le medesime;
CHE le convenzioni attive con rapporto di durata triennale/quinquennale e rinnovo tacito
alla scadenza, salvo disdetta scritta di ciascuna delle parti. risultano essere state
stipulate/rinnovate con i seguenti Atenei:
,
Università degli Studi di Roma "Sapienza" per regolamentare il funzionamento dei
Corsi di Laurea appresso indicati:
• Infermieristica ( deliberazione 1902/DG del 9/12/1997);
• Fisioterapia (deliberazione 1901/DG del 9/12/1997);
• Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia (deliberazione
962/DG del 13/07/1999 e 582/DG del 04/05/2010);
• Tecniche di Laboratorio Biomedico (deliberazione 1137/DG del 14/11/2006);
,
Università Cattolica del Sacro Cuore "A Gemelli" di Roma per regolamentare
funzionamento del Corso di Laurea in:
• Infermieristica (deliberazione 281/DG del 16/04/2004);
il
VISTO il DPR 11/07/1980 n. 382 concernente il riordino della docenza universitaria,
relativa fascia di formazione nonché sperimentazione organizzativa e didattica, che all' art.
27 prevede la possibilità di stipulare convenzioni con enti pubblici e privati al fine di
avvalersi di attrezzature e servizi logistici extrauniversitari per lo svolgimento di attività
didattiche integrative di quelle universitarie, finalizzate al completamento della formazione
accademica e professionale;
VISTO l'art. 6 il D. L.gs 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni disciplinante
rapporti tra SSN e Università;
i
DATO ATTO che con deliberazione n. 156/DG del 05/02/2002
stato adottato il
regolamento per disciplinare le modalità d'accesso a vario titolo e svolgimento della
frequenza presso le strutture Aziendali:
è
RITENUTO di dover adottare un apposito regolamento interno per disciplinare lo
svolgimento del tirocinio-clinico all'interno delle strutture aziendali da parte degli studenti
iscritti ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie frequentanti le sedi didattiche
distaccate di Rieti nel rispetto dei rapporti convenzionali attivati con le suddette Università
(a11.1 );
DATO ATTO che il citato regolamento prevede la necessità di programmare In modo
dettagliato lo svolgimento delle attività di tirocinio di ciascun Corso di Laurea nel rispetto
dell' organizzazione aziendale e dei regolamenti aziendali ed universitari attraverso la
predisposizione di un apposito "Piano aree di esperienza", approvato dall' Azienda, da
comunicare ai coordinatori, ai tutor e ai Direttori delle UOC interessate;
VISTO il D. L.vo 502/99 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO il D. Lgs. 286/99;
ATTESTANDONE
la legittimità ed utilità per il servizio pubblico.
PROPONE
1. DI
ADOTTARE specifico regolamento interno (all.1) per disciplinare in modo
programmato
lo svolgimento del tirocinio-clinico all' interno delle strutture sanitarie
aziendali da parte degli studenti iscritti ai Corsi di Laurea delle professioni sanitàrie
frequentanti le sedi didattiche distaccate di Rieti nel rispetto dell' organizzazione
aziendale, degli accordi universitari stipulati con gli Atenei di riferimento;
2. DI DARE ATTO altresì che con medesimo regolamento vengono disciplinati gli aspetti
riguardanti le procedure da seguire nel caso di singolo infortunio occorso a studenti
tirocinanti, le regole di comportamento da tenere durante lo svolgimento del tirocinio
nonché le eventuali sanzioni da applicare in caso di rilievo di violazioni;
3. DI DARE ATTO infine che dal presente provvedimento
carico dell' Azienda USL Rieti
non derivano oneri diretti a
IL DIRETTORE GENERALE
Preso atto:
-
-
che il Dirigente proponente il presente provvedimento sottoscrivendolo attesta che
lo stesso, a seguito dell'istruttoria effettuata, è, nella forma e nella sostanza,
assolutamente utile per il servizio pubblico, ai sensi e per gli effetti di quanto
disposto dall'art. 1 della legge 20/94 e successive modifiche;
che il Direttore Amministrativo ed il Direttore Sanitario hanno espresso parere
positivo, con la sottoscrizione dello stesso;
DELIBERA
di approvare e far propria la proposta di cui trattasi che qui si intende integralmente
riportata;
di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo non essendo
sottoposto al controllo regionale, ai sensi del combinato disposto dall'art. 30 della L.
R. n. 18/94 e successive modificazioni ed integrazioni e degli artt. 21 e 22 della L.
R.45/96;
Il Direttore Generale
Dr. Rodul!(l Gianani
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Conferenza Locale per la SanitÙ
Reg.ionale
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al Comitato di Rappresentanza
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Della suestesa Deliberazione
viene iniziata la pubblicazione
Si attesta che la presente Deliberazione
il
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.
è divenuta esecutiva ai sensi di legge:
D Approvazione per silenzio-assenso
Ai sensi dell'art.a
l. 30.12.1991.
I.l.NOV; ..2011
Rieti, li
nA12
o Approvazione
con Delib.G.R. n
del
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I
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Per I"esecuzione
Per l'esecuzione
(E) ovvero per opportuna
trasmessa a:
Distretti Dipartimenti
conoscenza
l
a:
U.O.C.
e U. O. C.
i Distretto Montepiano Reatino'
(C) trasmessa
)7)V'J
O
Affari Generali
O
O
Amm.ne del Personale
dipendente, a convenzione e
collaborazioni
O
UOC Controllo di gestione
l! Distretto Salario
O
Economico Finanziaria .'
D
i Distretto Salto Cicolano
O
Acquisizione beni e servizi
O
Tecnico Patrimoniale
UOC Sviluppo Strategicc e
Organizzativo
Tecnostruttura sanitaria
UOC Servizio Aziendale delle
Professioni Sanitarie
I
I Distretto
I
i Distretto
Mirtense
Alto Velino
I D
O
I
: Dipartimento Emergenza e
I Accettazione
Lì Sistema informatico
Dipartimento
di Oncologia
O
Dipartimento
di Chirurgia
O
I Dipartimento
I Dipartimento
I Diagnostiche
di Medicina
O
,
I
di Scienze
O
I Dipartimento
di Salute
Mentale
Dipartimento Programmi
I Promozione Salute Donna,
Età Evolutiva e Fragilità
I Dipartimento di Prevenzione
Lì
Direzione Amm.va Funzione
Ospedaliera
Direzione Amm.va Funzione
InterdistreUuale
Direzione Presidio
Ospedaliero Rieti - Amatrice
Direzione Presidio
Ospedaliero Maqliano Sabina
O
O
O
I
I Igiene
Alimenti e Nutrizione
Farmaceutica territoriale
O
UOC Sviluppo Competenze
Formazione
O
Farmacia ospedaliera
O
altre Funzioni di Staff
O
Materno Infantile
D
O
Dipendenze e Patologie
d'Abuso
! Prevenzione e Sicurezza nei
O
D
Relazioni Sindacali
D
l luoghi
di lavoro
! lqiene e Sanità Pubblica
!Igiene della Prad, Trasf.
i Cornm. Alimenti
i Igiene Allevamenti e Prad
: Zootocniche
Sanità animale
O
O
O
O
e
Audit Amministrativo
Unità coord. az.le attività
donazione e trapianti di organi
e tessuti
Health Technology
Assessment
Risk Management
O
O
UOC Statistica Sanitaria e
Determinanti della Salute
UOC Comunicazione e
Marketing
UOC Servizio Prevenzione e
Protezione Aziendale
O
I
D
Staff di servizio
UOC Ufficio Legale Autonomo
I
O
O
O
i
e
Tecnostruttura di governo
audit dei processi
UOC Audit Clinico e Sistemi
informativi sanitari
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D
D
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Medico Competente
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Cl
Comitato per le pari
opportun ità
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I
Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie
Regolamento Tiroci n io-Clinico
Il presente regolamento disciplina le attività di tirocinio all'interno delle strutture sanitarie
dell' Azienda USL di Rieti, allo scopo di assicurare agli studenti, attraverso l'esperienza didattico formati va, l'acquisizione di abilità e competenze professionali nel rispetto dell'organizzazione
aziendale, e dei regolamenti aziendali ed universitari.
PIANO DEGLl OBIETTIVI
DI TIROCINIO
La programmazione delle attività di tirocinio prevista per i corsi di laurea, effettuata in relazione
agli specifici obiettivi didattici definiti dal regolamento universitario, è concordata con l'Azienda,
attraverso il Servizio Aziendale delle Professioni Sanitarie, nel rispetto del Piano aree di
esperienza di cui alla tabella l a, l b, l c, Id. I Direttori Didattici trasmettono, al momento dell'
inizio del periodo di tirocinio degli studenti, la programmazione di cui sopra, approvata
dall' Azienda, ai Coordinatori/Caposala, ai Tutor e ai Direttori delle UOC interessate.
Tabella l a. Corsi di laurea in Infermieristica
AREE DI ESPERIENZA
Area Medica e chirurgica generale
Area medica specialistica e Oncologica e
Chirurgica Specialistica
Area materno Infantile
Area territoriale e dei servizi
Area della Salute mentale
Area Critica
ANNO
1°_2° - 3° anno
1°_2° - 3° anno
,
2°
2°
2°
2°
- }o
- }o
- 3°
- 3°
anno
anno
anno
anno
Tabella l b. Corsi di laurea in Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
AREE DI ESPERIENZA
Radiologia Analogica
TAC-RMN
Radioterapia
Emodinamica
Eventuali altre Aree da valutare
ANNO
1°_2° _}o anno
2° - }o anno
}o anno
}o anno
Tabella l c. Corsi di Laurea in tecnico di laboratorio
AREE DI ESPERIENZA
Laboratorio Analisi
Anatomia patologica
Trasfusionale
Eventuali altre Aree da valutare
ANNO
l °- 2° - } o anno
2° - }o anno
2° - }o anno
r
~
I
Tabella Id. Corsi di Laurea in tecnico Fisioterapista
AREE DI ESPERIENZA
FKT Ospedaliera
FKT materno Infantile
FKT territoriale e dei servizi
Area territoriale e dei servizi
ANNO
1°_ 2° - 3° anno
2° - 3° anno
2° - 3° anno
2° - 3° anno
Eventuali altre Aree da valutare
Il Direttore Didattico
Il Direttore Didattico
tirocinio e supervisiona
Le attività in questione
è responsabile
della pianificazione
le attività di tutorato.
sono coordinate dall'UOC SAPS.
e del!' organizzazione
del progetto
di
Sede
L'attività di coordinamento
da parte del Direttore Didattico
nei locali messi a disposizione dall' Azienda.
di ciascun Corso di laurea, verrà svolta
Il Coordinatore /Caposala di Unità operativa
La funzione formativa del Coordinatore/Caposala
di Unità Operativa, designato in relazione al
Piano aree di esperienze, richiede l' espletamento delle seguenti attività:
- collaborare con il Direttore Didattico alla definizione dei percorsi di apprendimento
tecnico e
pratico, in riferimento agli obiettivi dell'anno di corso;
- valutare le esperienze di tirocinio al fine di formulare il giudizio finale dello studente relativo al
periodo di tirocinio svolto presso l'unità operativa attraverso:
- la tenuta del foglio delle firme
- la compilazione della scheda di valutazione
- il corretto utilizzo della scheda segnalazioni/violazioni.
Le attività di cui sopra vengono espletate
in sinergia con il Servizio Aziendale delle Professioni
Sanitarie
Tutor
Le attività di tutorato sono riservate al personale dipendente dello specifico profilo professionale.
La funzione di tutorato richiede l'espletamento delle seguenti attività:
- collaborare alla definizione di percorsi di apprendimento
tecnico e pratico, in riferimento agli
obiettivi dell 'anno di corso;
- contribuire alla valutazione delle esperienze di tirocinio nonché alla formulazione
del giudizio
finale dello studente.
Svolge durante il proprio turno di lavoro, attività di guida e affiancamento
nel tirocinio degli
studenti. E' individuato dall'Azienda
sanitaria, mediante avviso interno, tra gli operatori a tempo
indeterminato (infermieri e tecnici), che ne fanno domanda,
con almeno due anni di esperienza
lavorativa.
ì
,
.
Il Tirocinio - Obblighi dello studente
La frequenza del tirocinio da parte dello studente, è certificata attraverso il Foglio firme di
rilevazione delle presenze, ove giornalmente sono indicate l'ora di ingresso e di uscita dello
studente in tirocinio.
Gli orari programmati nel piano di tirocinio devono essere rispettati, eventuali richieste di modifica
devono essere concordate preventivamente con il Coordinatore/Caposala dell'UOC/Servizio di
riferimento.
Le assenze devono essere comunicate prima dell'orario di servizio al Coordinatore/Capo sala
dell'UOC/Servizio di riferimento.
Il tirocinante non può essere impiegato In attività che comportano autonomia decisionali,
sostituire personale dipendente.
né
Lo studente è tenuto al segreto professionale.
Durante la pausa prevista nel turno di tirocinio clinico, gli studenti non devono sostare nelle aree
di accesso alle strutture sanitarie e presso le aree comuni (corridoi, atri ecc) anche esterne. Non sono
previste pause per fumare. All'atto della formalizzazione del tirocinio, gli studenti si impegnano,
nel rispetto della normativa vigente in merito, a non fumare nell'ambito del perimetro della struttura
ospedaliera e nel perimetro di ogni altra sede ove prestano il tirocinio
Durante la presenza in tirocinio, lo studente è tenuto a mantenere un comportamento rispettoso della
deontologia e del ruolo professionale per cui si sta formando. E' vietato accettare mance. E' fatto
altresì divieto utilizzare, a scopo personale, i materiali o i servizi della struttura sanitaria.
Lo studente, durante lo svolgimento del tirocinio clinico è tenuto ad indossare la divisa completa
come identità professionale nonché come protezione individuale, corredata dal cartellino
identificativo. Lo studente è responsabile della propria divisa e si impegna ad indossarla con
appropriatezza e decoro, solo nelle sedi preposte al tirocinio.
Gli studenti, quando indossano la divisa, per motivi igienici, devono rispettare le indicazioni
ricevute dai Direttori Didattici per il rispetto dell' etica e decoro professionale.
Lo studente è tenuto, ogni qual volta sia necessario per evitare incidenti/infortuni, ad usare i
dispositivi di protezione individuali messi a disposizione dall'Azienda sanitaria ed a segnalare
preventivamente eventuale indisponibilità degli stessi. Il Documento di valutazione del rischio,
disponibile sul sito aziendale, è consegnato allo studente dal Direttore Didattico prima dell'inizio
del tirocinio.
.
L'esperienza di tirocinio è guidata dal piano degli obiettivi di tirocinio ed è val utata dal
Coordinatore /caposala e dal tutor, su criteri stabiliti e pesi ponderati per singolo obiettivo
formativo. Il piano degli obiettivi, in linea con i regolamenti ministeriali, deve dettagliare le attività
assistenziali e/o tecniche consentite allo studente in relazione all'anno di corso frequentato e deve
essere trasmesso alle strutture sanitarie interessate, all'inizio del periodo di tirocinio.
3
In caso di infortunio
(allegato l )
Allegato
è responsabilità
dello
studente
attivare
e seguire
la
n e procedura
1
FLOW- CHART PROCEDURA IN CASO DI INFORTUNIO
ESPOSIZIONE A LIQUIDI BIOLOGICI
PROCEDURA
IN CASO DI INFORTUNIO
CLINICO
INFORTUNIO
OCCORSO DURANTE
L'ATTIVITA'
ASSISTENZIA LE
Recarsi in Pronto
soccorso per le cure, la
definizione della
prognosi, la stesura del
verbale di P.S. e la
compilazione del
modulo INAIL
Il Direttore didattico
trasmette via fax copia
della documentazione
di P.S.
autocertificazione
dello studente
sottoscritta dal Tutor
al Referente per gli
aspetti assicurativi
dell'Università
entro
24 ore dall'incidente
IL TIROCINIO
DEGLI STUDENTI
INFORTUNIO
OCCORSO IN ITINERE
'Lo studente informa il
Coordinatore di V.O. e
il Tutor, che rilascia
dichiarazione di
presenza in tirocinio
Recarsi in fronto Soccorso per le
cure, la definizione della prognosi,
la stesura del verbale di P.S.
NO
SI
Inviare copia
della documentazione
di P.S. e dichiarazione
del Tutor al rispettivo
Direttore Didattico
DURANTE
Inviare copia
della
documentazione di
P.S. al rispettivo
Direttore Didattico
Il Direttore didattico
trasmette via fax
copia della
documentazione di
P.S.
autocertificazione
dello studente
sottoscritta dal Tutor
al Referente per gli
aspetti assicurativi
dell'Università entro
24 ore dall'incidente
Inviare copia
della documentazione di P.S.
e dichiarazione del Tutor al
rispettivo Direttore Didattico
Il Direttore didattico
trasmette via fax
copia della
documentazione di
P.S.
autocerti ficazione
dello studente
sottoscritta dal tutor
al Referente per gli
aspetti assicurativi
dell'Università entro
24 ore dall'incidente
·.
Comportamento
durante le attività di tirocinio
Per quanto concerne il comportamento
tenuto nel corso del tirocinio, SI rinvia alle norme
comportamentali che disciplinano il rapporto del dipendente pubblico.
In violazione delle suddette norme il Direttore Didattico congiuntamente al Dirigente del Servizio
Aziendale delle Professioni Sanitarie, applicherà le sanzioni previste dal codice di disciplina, per
quanto analogamente applicabili, con le gradualità per la specifica natura del rapporto di cui
all' Allegato 2.
Allegato 2 Scheda segnalazioni/violazioni
Segnalazioni
Violazioni
t. Rispetto dezlì orari
Si presenta in ritardo
D
D
Fa assenze senza giustificare il motivo
D
D
Si presenta in orari non concordati
D
D
u
u
D
D
Chiede per se e per altri, regali e al~re utilità
u
u
3. Aspetto esteriore e abbigliamento
Indossa abbigliamento non conforme e /0 sporco
D
D
Ha un aspetto non curato e/o non adeguato
D
D
Non indossa il cartellino di riconoscimento
D
D
2. Utilizzo beni e Materiali
Non usa e custodisce con cura i beni/materiali
Utilizza a fini privati i beni/materiali
della struttura sanitaria
della struttura sanitaria
Sanzioni,'
In considerazione della rilevanza degli obblighi violati, in presenza di due segnalazioni per i punti
1.-2.-3. si procederà al richiamo verbale da parte del Direttore Didattico e del Dirigente del Servizio
Aziendale delle Professioni Sanitarie.
[n considerazione del grado di danno (anche di immagine all'Azienda) potrà essere applicata da
parte del Direttore Didattico, congiuntamente al Dirigente del Servizio Aziendale delle Professioni
Sanitarie e alla Direzione Medica di Presidio Ospedaliero o di Distretto, nell'immediatezza
la
sospensione dello studente dal tirocinio; l'entità della sospensione applicata sarà successivamente
stabilita in modo congiunto con comunicazione al Presidente del corso di Laurea. /
5
Partecipazione a convegni e iniziative formative
L'azienda favorisce la formazione degli studenti delle classi di laurea, riservando un minimo di 5
posti agli studenti del III anno, in qualità di uditori, ai corsi di formazione promossi dall' Azienda.
COli trolli/verifich
e
Le Direzioni ospedaliere e distrettuali, il Servizio Aziendale delle Professioni Sanitarie ed
Direttori Didattici sono deputati a vigilare sul rispetto del presente regolamento.
6
BENVENUTO BENVENUTI BENVENUTA BENVENUTO BENVENUTI BENVENUTO BENVENUTA BENVE
NOME COORDINATORE NOME STUDENTE
NOME TUTOR OVE PRESENTE
UNITA' OPERATIVA
DATA DI COMPILAZIONE (effettuare al momento dell'ingresso in reparto)
PORTARE/VENIRE A CONOSCENZA ALL'INTERNO DELL'U.O. DI:
OGGETTO
UBICAZIONE
ELENCO TELEFONICO → Esposizione per consultazione →numeri emergenza e numeri utili per l'U.O. immediata (in prossimità del telefono)
RACCOMANDAZIONI
→non rimuovere mai eventualmente produrne delle copie
CARRELLO DELLE URGENZE →Definita e Accessibile
→Utilizzo, sanificazione e reintegro come da check list DEFIBRILLATORE
→ come sopra →sanificazione e ricollocamento nella posizione iniziale avendo cura del riallacciamento alla rete elettrica, reintegro piastre adesive, rotolini di carta tracciante e flacone pasta elettroconduttiva
FARMACI E PRESIDI TERAPEUTICO/ASSISTENZIALI → conservazione dei farmaci in sicurezza e integrità →armadio di pronta accessibilità dei farmaci →sorveglianza delle date di scadenza durante il → armadio presidi rifornimento e prima dell'utilizzo
→armadio frigo per conservazione a bassa temperatura
APPARECCHIATURE E TECNOLOGIA PRESENTI
→ conservazione in sicurezza e integrità allaccio alla →Definita e Accessibile
rete elettrica ove necessario →sorveglianza del funzionamento periodica durante il rimessaggio e prima di ogni utilizzo →utilizzazione adeguata che ne eviti il danneggiamento →rispetto check list ove presenti
trattare la documentazione nel rispetto dei criteri DOCUMENTAZIONE UTILIZZATA →Spazio e/o archivi e/o raccoglitori fondamentali di: →cartelle mediche e infermieristiche dove presenti dedicati. → Chiarezza →Completezza →Tracciabilità →Accessibilità →schede di terapia →Tempestività →Permanenza →Accuratezza →procedure,protocolli check list →Confidenzialità →Veridicità→Rispetto Privacy
→registro consegna etc. → etc. TURNISTICA →accessibilità di consultazione a tutto il →Rispetto delle procedure in essere nell'azienda personale dell'U.O. →Foglio della turnistica del comparto (modalità di richiesta di permessi vari, comunicazione →collaborazione tra tutte le varie figure professionali tempestiva assenze per malattia etc. )
presenti all'interno dell'U.O. e con quelle che vi interagiscono →Turnazioni di altri professionisti ORGANIZZAZIONE DELL'U.O. →Collocazione degli ausili/materiali →rispetto di protocolli specifici e delle prescrizioni →cure igieniche al paz. necessari alle varie attività illustrate
mediche →somministrazioni terapeutiche →cura particolare delle diete e digiuni →visita medica →adeguata preparazione ed assistenza alla diagnostica →ordinaz. e somministraz. dei pasti strumentale →ingresso visitatori →modalità di prenot.prelievo esami diagnostici →gestione del paz. al momento del ricovero e della dimissione RISK MANAGEMENT →Collocazione schede
→Documentazione e/o presidi in uso per la gestione del rischio clinico
→sorveglianza della sicurezza e incolumità dei pazienti in particolare in relazione al rischio di cadute, di sviluppo di ldd e di danni iatrogeni Promozione e rispetto dei protocolli del Risk Manager compilazione delle → check list delle cadute del paz. →schede incident reporting →schede uniche di terapia PER AVER PORTATO A CONOSCENZA: IL COORDINATORE
C
PER AVER PORTATO A CONOSCENZA: IL TUTOR
PER ESSERE VENUTO A CONOSCENZA: LO STUDENTE
PER PRESA VISIONE: IL SAPS
BENVENUTO BENVENUTI BENVENUTA BENVENUTO BENVENUTI BENVENUTA BENVENUTO BENVE
I
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Allegato 3
:=
DEçRETI, DELI;BERE E ORDINANZE MINISTERIALJ
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI J\1F.'.ì1STRI
DE!..1.A FUNZIOJ"13
DIPARTI1V1Eì'ITO
PUBBLICA
I. na.
d'
,. ...
R
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l'
responso b:'"
tuta oiscrpnnare.
estano Jenne
c:
\ disposizioni riguardanti le altre forme dì responsablllra
dei pubblici dipendenti.
.'
, 3_ Le disposizioni che seguono trovano applicazione
l
i
l!.
j)EC.RETO 28
ntlvt,mbl'e 2000.
Col.lii:c di cQmUO'ftamentt)
31t1miniStrllzionì. •
dei dipendenti ilellc pubbliche
>
I in tutti
j
casi in cui non siano applicabili
norme dì lC!flfl:
! o di regolamento c comunque per ì profili non diversaI mente disciplinati da leggi o regolamenti. Nei rispetto
\ dei principi enunciati dall'art. 2, le previsioni de21i artiéoti 3 e seguenti possono essere integrate e specificate
I
!L M1NISTRO PER LA FlJNZIONE PUBBLICA
) dai .codk;i adorta~i dalle sin~ole am.mjnist~az~oni,ai
Visto l'art. 2 della legge 23 ottobre !991. n. 421. sensi dell art. 58-bis. CC1mm~ ::J. del decreto ìegislarivo
recante ~elega al Governo per la razicnaìizzazìone e la . 3 febbraio 1993. n, 29.
.
revisione della. dlscìplina in materia di pubblico
I·
impiego:
Visto l'art. l l , cornma 4, della legge 15 mano 1997,
n. 59. ii quale. ne! più ampio quadro della delega confe-
rita al Governo per la riforma della pubblica arnministrazione, ha, tra l'altro, specificamente conferito al
Governo !a delega per apportare mcdìflcazioni ed integrazioni ai decreto legislativo 3 febbraio 1993. n.. ::;9:
Visto ii decreto le!lislutivp 31 marzo 1995. n. 80.
recante nuove disposizjoni in materia dì organizzazione
e di rapporti di la·•..oro nelle amministrazioni pubbliche.
di niurisdizione cene controversie di lavoro e di zìuri«
Art. 2.
Principi
l
i
l'
-
-
-
I
1..il ~ipe~den~e conferma la s~a condotta ai _do~e;'\::
cosntuzroaate di servire esclusivamente la Nazione
con disciplina ed onore: e di rispettare Jpnncipi di
buon andamento e imparzialità dell'amministrazione.
Nell'espletamento
dei propri comp iti. il dipendente
.
assicura
il rispetto della legge c persegue esclusivamente linteresse pubblico: ispira le proprie decisioni
e d 1' propri . comportamenti alla cura dell'interesse pubblico cile di è affidato.
s.di;;r;:ioncamministrativa. emanate io attuazione dt:ll art. ! L comms 4. della predetta legge n. 59 del 199 I; ,
..
. ,
.,.
Yi
.
.' 1. -."
58 bi d I ti
l'
l
l'
2. Il dipendente mantiene una postzione di indìpeu. 15tO.In parLlco.~, e, I art.
• IS e. .ecreto " egrs a- I denza. al une di evitare di prendere decisioni o svoìsere
~vo 3 febbraio 199.J, n., 29. ,c?me SOStItuItO d.ali art. 27 I attività inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche
del ?red~tto decreto legl~tatJ"o n. 80 dell?98,
. I solo apparenti, di conflitto di interessi: Egli DOI'l svolge
•Visto ..il.dec~ete.del ..~mlstr? .de.:la funzione ..pubbl~ca...I-tfletU'JtHl;~ività- c~7e?nua~t;···co~ ~il-corntto-:ad~pi...--·--'-'
3~ marzo 199~,.con II ":I.ual~e s~aLoadottato II cO~lce I mento del comprn d ufficio e SI impegna ac evitare
d! C?n:-port~mt?nt? del. dlpe~aentI d.eJ1e pubbliche
situazioni e comportamenti
che possano .nuocere..agij
ammrmstrazroes <H senst dell art. 58-b~ del predetto interessi o all'ìmrnaaìne della pubblica amministra-
I
decr~lo legislativo
Il.
2.~,del .1993;
I zione.
.'
R1[ènU~~ la. necesslt~ di. provvedere all agglorna-I
m~n!o del ~reuet:o ~od.lce d, comporta. mento a1~a luce
~e.le modificazioni intervenute all art. 58-bl$ del
decreto legislativo n. 29 d1!11993:
Sentite 1~confederazioni sindacali rappresentative;
-..'
,'.
.'.
3. Nel rispetto dell'orario di lavoro, il dipendente
dedica la giusta quantìtà di tempo e di energie allo svolgimcnto delle proprie competenze; St impegna ad adempierle od modo piùsemplice ed efficiente nell'interesse
dei cittadini e assume le responsabilità connesse ai propri compiri.
.
-
_ ..
Decreta:
4. n dipendente usa e custodisce con cura i beni di cui
A l
dispone per ragioni. di ufficio e non utilizza a fin: pnvati
rt. .
le ìnform~zionÌ di cui dispone per ragioni di ufficio .
Dtspostztoni di carattere generale
5. Il ccmportarnento dei dipendente deve essere tale
1. l'principi e icontenurì del presente codice costituì- da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione 4;'
scene specificazioni esemplificative degli obblighi di j cittadìnì e l'amministrazione. Nei t'apporti coo i cittadiligenza, lealtà c imparzialità. che qualificano il COfdinl, egli dimostra la massima disponibilità e non ne
retto adempimento della prestazione
lavorativa. I ostacola l'esercizio dei diritti. Favorisce l'accesso degli
.iipende:nti pubblici - escluso U personale militare, stessi .al1~.informazionì il cui abbiano titolo e. nei Iìmitì
~ucno della polizia di Stato ed il Corpo di polizia. peni- !n CUI el? n~n S1a.vietato, fornisce tutte le ~o~zle e
ienzìaria. nonché i com'Ponc~.tìdelle magistrature e de.l: 11?-fo~a~om necessarie per valutare le d,ecls4om :leI'Avvocarara dello Stato - 51 impegnano ad osservar h I ammmtstrazìone e 1 comportamenn del dipendenti.
ill'atto dell'assunzione in servìzio,
6. Il dipendente limita gli adempimenti i. 'carico dei
. 2. I co~tratti col~ettivl provvedo,?-o, ~ n~rma. d~l. citt~din..i e .d~lleimprese il.quelli indispensabili e ap!?H.~
'art. 58·bIS, comma ,J, del decreto leglsla~~o ,j. ~ebbralO " ogm .possibile nusura ,dl semptìflcazicne
deWa.ttIVlt,a
993, n. 29, al cccrdìnamcnto con le previsiom in mareamrmmstranva, agevolando,
comunque,
lo svolgi-
I
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-17-
----_ ................•
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GAZZETTA lIFFtCIALl!
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DELL\ REPUMUCA
rTALlAN/\
Sérit:
.,
mento, da parte dei cittadini, delle attivitit loro consentite, o comunque non contrarie alle nonne gjundiche
in vigore,
.
7. Nello svolgimento dei propri compiti. il dipendente rispetta la distribuzione delle funzioni tra Stato
ed enti. territoriali. Nei limiti delle proprie competenze,
favorisce l'esercizio delle funzioni e dei compiti da parte
dell'autorità territorialmenre competente e funzionaimente più vicina <li cittadini interessati
Art, 3. '
Regali e altre utilità
1. Il dipendente non chiede, per si: o per altri, né
accetta, neanche in occasione di festività, regali'? altre
utilità salvo quelli d'uso di modico valore. da soggetti
cbe abbiano tratto o comunque possano trarre benefici
da decisioni o attività inerenti all'ufficio,
2. II dipendente non chiede, per sé o per altri, né
accetta, regali o altre utilità da un subordinato o da
suoi parenti entro il quarto grado. Il dipendente non
offre reaali o altre utilità ad un sovraordìnato o a suoi
parenti 'entro il quarto grado, Q conviventi, salvo quelli
d'uso di modico valore.
gt!IHirU'~
- Il,
84
.
contatti frequenti con l'ufficio che egli dovrà dirigere o
che siano coinvolte nelle decisioni o nelle attività inerenti all'ufficio, Su motivata richiesta de! dirigente
competente in materia di affari generali e personale,
egli fornisce ulteriori informazioni sulla propria situazione patrirnoniale c tributaria.
Art.
(i,
Obbligo di astensione
l. Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere
ìnteressi propri ovvero: di suoi parenti entro il quarto
grado o conviventi; di individui od organizzazioni con
cui egli stesso a il coniuge abbia causa pendente O grave
inimicizia o rapporti di credito o debito; di individui
od organizzazioni di cui egli 51a tutore, curatore, procuratore o agente; di enti, associazioni anche non riCOI)O~
sciute. comitati, società o stabilimenti di cui egli sia
amministratore o gerente o dirigente, Il dipendente si
astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni
di convenienza. Sull'astensione decide il dirigente dell'ufficio,
Art,7,
Art. 4.
Auivita collaterali
Partecipazione ad associazioni e altre organizzazioni
I. Il dipendente non accetta da soggerti diversi dalI. Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di l'urnministrazione retribuzioni o altre utilità per prestaassociazione, il dipendente comunica al dirigente del- noni alle quali è tenuto per lo svolgimento del propri
l'ufficio la propria adesione ad associazioni ed organizcompiti d'ufficio.
~~zioni. ~nche. a carattere !l0n riservato, .i ~~i interessi
2. Il dipendente: non accetta incarichi di collabora51<lDQ coinvolti daHo-svoluJme\llo··dell'attrvIta-den~ffr-- ...--,-.,.-.-.,.. ,.....~. ~...- ..."-,. ....---;- ....~-- .....-- ..,_.- .._ ...._-.
.
I
he si
. di '" .,
linci
. da'
Z100e con individui od or~amuaZIOm che abbiano. o
ClO, sa va ,c e SI tratti
l parnn po inct
Sl~ acan. .
abbiano avuto nei biennio precedente. un interesse eco.
2. Il dipendente non costringe altri dipendenti ad
nemico in decisioni o attività inerenti all'ufficio,
aderire ad associazioni ed organizzazioni, né li induce
3, [j dipendente non sollecita ai propri superiori il
il farlo promettendo
vantuezr
c on l'enrn
. ...
-- dl carriera.
•.•n t o dil iincanc. h'! rernune rari
•.•.1.
?
Art.S.
Art. 8.
Trasparenza negii interessi finanziari
Imparzialità
L Il dipendente informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti di collaborazione in qualunque modo retribuiti che ezli abbia avuto nell'ultimo
quinquennio. precisando;
a) se egli. o suoi parenti entro il quarto grado o
conviventi. abbiano ancoro rapporti finanziari con il
soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione;
b) se tali rapporti siano intercorsi o intercorrano
con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni
inerenti all'ufficio, limitatamente alle pratiche a lui affidate.
..
'
..
1. Il dipendente, nell'adempimento della prestazione
lavorativa. assicura la parità di trattamento tra i cittadini che vengono in contatto con lammìnistrazione da
cui dipende. A tal fine, egli Don rifiuta
accorda ad
alcuno prestazioni che siano normalmente accordate o
rifiutate ad altri.
2. Il dipendente si attiene a corrette modalità di svolgimento dell'attività amministrativa
di sua competenza, respingendo in particolare ogni illegittima pressione, ancorché esercitata dai suoi superiori,
..
ne
Art,9,
2. 11 dirigente, prima di assumere le sue funzioni.
comunìca all'amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possano perlo in
conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge
e dichiara Se ho. parenti entro il quarto grado o affini
entro il secondo, o conviventi che esercitano attività
politiche, professionali o economiche che li pongano in
-
Comportamento nel]« vira sociale
t, Il dipendente non sfrutta Il), posizione che ricopre
nell'amministrazione
per ottenere' utilità che non glì
spettino, Nei rapporti privati, in particolare con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni. non men18-·
l.iq;lil 11L:fa altrimenu
intendere. d: propria inizi.uiva,
tale r~Jsizintll:. cuaiora ciò possa nuocere ali' immagine
An.12.
Cf 111li' u[(i
dcil'urnministrazionc.
Art. IO..
Comportarnento in servizio
L Il dipendente,
salvo giusrificato
motivo. non
ritarda né affida ad altri dipendenti il compimento
di
artività () l'adozione di decisioni di propria spettanza.
2, Nei rispetto delle previsioni contrattuali. il dipendente limita le as~enze dal luogo di lavoro a quelle; strettarnentc necessarie.
3. Il dinencente non Utilizza a fini privati materiale o
attrezzature di cui ,dispone, fler ragioni di ufficio. Salvo
casi d'urcenza. eali non utilizza te linee telefoniche de!l'ufficio "per esCgenze personali, Il dipendente che.
dispone di mezzi. di trasporto dell'amministrazione
se
ne serve per 1.0svolgimento dei suoi compiti d'ufficio e
non vi trasporta abitualmente persone estranee all amministrazione.
. 4. Il dipendente non accetta per Us(~ 'personak~
né detiene ('I aode a titolo personale. utilità spettanti
uIl'acquire;nte.-in relazione all'acquisto di beni o servizi
per ragioni diufficio.
Art. 11.
Rapporti con ilpubblico
I. Il dipendente in diretto rapporto con il pubblico
pres~a adeguata ,lt~enfiC'Jnea~k doma~de dì ciascuno e
lorniscc le spiegazrom che gh siano richieste In orcinc
al comportamento
.proprio e di altri dipendenti dell:uf.
ficio, Nella \nma210ne delle pratiche cgh rispetta l'ordine cronolouico c non rifiuta prestazioni a cui sia
tenuto motivando aenericamente-con
la quantità di
lavoro da svclzere Q la mancanza di tempo a disposizione" Eali rispetta gii appuntamenti
con i cittadini e
nspondc'sollecitsrnente
ai loro reclami.
.2. Salvo il diritto di esprimere valutazioni c diffondere informazioni a tutelu dei diritti sindacali e dei cittadini. il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche che vadano <l detrimento dell'immagine dell'amrninistrazione. Il dinendenrc tiene informato il dirigente
dell'ufficio dei propri rapporti con gli organi di stampa.
3. TI dipendente non prende impegni ne fa promes$:
in ordine a decisioni o azioni proprie o altrui inerenti
all'ufficio,
se ciò pO~~:;I generare o confermare sfiducia
nell'amministrazione
o nella SUa indipendenza
ed
imparzialità.
.
4, Nella redazione dd testi scritti e in tutte le altre
comunicazioni
il dipendente adotta un linguaggio
chiaro c comprensibile.
:5, Il dipendente che svolge la sua attività lavorativa
in una amministrazione che fornisce servizi al pubblico
!li preoccupa del rispetto degli standard
di qualità e di
quantitti Iissati dall'arnrninistruzione
nelle apposite
carte dei servizi. Egli si preoccupa di ,:ssicur~n:: la continuità dd servizio, di consentire agii utenti la scelta
tra i diversi erouatori C di fornire loro informazioni
sulle rnoduliuì d(pn:;;t;l7.ionc del servizio c xui livelli di
quuluo.
-
I. Nella stioulazione di contratti per conto dcllarnministrazione, ildipendente
non ricorre' a mediazione
o ad altra opera di terzi. ne corrisponde o pr orncttc ad
alcuno utilicì a titolo di intermedinzione.
né per fucilitare C aver Iuciìitato la conclusione o l'esecuzione <le!
contratto ..
2. Il dipendente non conclude. per conto dell'amrnimstrazione, contratti di appa.lto,
fornitu ra, serV1Z.IO.
finanziamento o assicurazione
Con imprese COn le quali
abbia stipulato contratti a titolo priva lO nel biennio
precedente. Nel caso in cui l'amministrazione c,oncludJ
contratti di appalto, fcrnitura, servizio, finanziamento
o assicurazione, con 'imprese con le quali egli abbia concluso contratti a titolo privato nel biennio precedente.
si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni
ed alle: attività relative all'esecuzione del contratto.
3, n dipendente che stipula contratti a citolo privat e'
con imprese con cui abbia concluso. nel ~i~tlnio pre~edente. contratti di appalto; fornitura, servizio; finanziamento ed assicurazione, per conto dell'amministrazione. ne informa per iscritto il dirigente dell'ufficio.
4, Se nelle situazioni di cui ai commi ;I e 3 si trova il
dirigente, questi inferma per iscritto il dirigente competente in materia di affari generali c personale.
Art,13.
Ohblighi connessi alla valutazione dei risultat!
1. '11dirigente ed il dipendente forniscono alru~cio
interno di controllo tutte le informazioni necessarie ad
una niena valutazione dei risultati conseguiti dall'ufficio presso il quale prestano servizio. L'informazione ,e
resa con' particolare riguardo alle .seguenn {matita:
modalità di svolgimento dcll'attìviràdelì'ufflcio:
qualità dei servizi prestatì: parità. di" trattamento tra le
diverse catezorie di cittadini e utenti: .agevole accesso
agli uffici. specie per gli utenti disabili; semplificazione
e celerità delle procedure: osservanza del terrrnm prescritti per la conclusione delle procedure: sollecita
risposta a reclami. istanze e segnalazioni.
Art. [4.
Abrogazione
i. Il decreto
del Ministro
della ~funziooe pubblica
è abrogato.
Il presente decreto sarà comunicato
31 marzo t994
conti per la registrazione e pubblicato
Ufficialv della Repubblica italiana.
alla Corte dei
nella Gazzetta
Rom •.i, 28 novembre 2000
Il Mlnistro:
R<!~i"lr",(lIJlI •./ C,m,· dei 1,,)IIci il 2r'1 iì'N'rai,' ~(){)I
Millisreri istitnzionaìt, rcgtstrr: Il, ~. ~Iilgijll Il. i Il
Il(AJ(1(l
19 -.
BA.SSi\l'IlNI
Allegato 4
STUDENTE:
MATRICOLA:
LABORATORIO ASSEGNATO:
AREA RELAZIONALE
RAPPORTO CON I COMPAGNI E CON L'EQUIPE PROFESSIONALE
Capacità di comunicazione verbale e non verbale
Capacità di lavorare in gruppo
AREA TECNICO PROFESSIONALE
CAPACITA' TECNICO ORGANIZZATIVA
Capacità di preparare gli strumenti adeguati
Capacità di applicare le tecniche acquisite
Capacità di organizzare l'area di lavoro
MOTIVAZIONE
Disponibilità al confronto
Coinvolgimento emotivo al lavoro
RESPONSABILITA'
Puntualità e scrupolosità
Diligenza e precisione
Riservatezza e discrezionalità
TOTALE
NB. 1 INSUFFICIENTE - 2 SUFFICIENTE - 3 BUONO - 4 OTTIMO - 5 ECCELLENTE
Allegato 5
Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico
A.A.
PRESENZE DI TIROCINIO
Unità Operativa ……………………………………………………………………………...………..
Studente ……………………………...…………………..…………………………………..
DATA
ENTRATA
ora
firma
Matricola n°……....……...
USCITA
ora
firma
TOTALE
ORE
Firma del Responsabile
…………………………………………………………………………..
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MANUALE DEL NEOASSUNTO