Istituto Italiano del Marchio di Qualità
I ROBOT ASPIRAPOLVERE SBARCANO NELLE CASE DEGLI ITALIANI
Da qualche anno non è più fantascienza: oggi un grande aiuto nelle
faccende domestiche ci arriva dai robottini aspirapolvere da programmare
e far funzionare anche quando in casa non c’e nessuno.
Le tecnologie che rendono i lavori di casa più leggeri e meno noiosi sono di sicuro le più
apprezzate dalle casalinghe di tutto il mondo e dal sempre crescente numero di single.
D’altronde l’industria e la tecnologia hanno da sempre rivestito un ruolo di prim’ordine
nel trovare soluzioni alle lunghe e noiose pulizie domestiche. Già dalla fine del settecento,
agli albori della rivoluzione industriale, inventori e proto industriali avevano visto nei
prodotti e nelle tecnologie per la pulizia della casa una risposta concreta a un problema
diffuso, ma soprattutto una grandissima opportunità di business.
TRE PIETRE MILIARI NELLA STORIA DEI LAVORI DOMESTICI
1767 – Ratisbona Germania, nasce il primo prototipo a manovella della lavatrice.
1865 – Chicaco Illinois, nascono i primi prototipi meccanici di aspirapolvere.
1886 – Brevettato il primo modello di lavastoviglie a funzionamento meccanico, il
modello, inventato dalla statunitense Josephine Cochrane, verrà presentato alla fiera
mondiale di Chicago nel 1893.
Coerentemente alle esigenze e in proporzione al grado di “pesantezza” del compito da
svolgere, col passare degli anni sono state trovate, di volta in volta, soluzioni più o meno
efficaci per lavare i panni, pulire le stoviglie e spolverare i pavimenti; ma mentre per le
prime due incombenze le soluzioni trovate permettono di non dover sorvegliare
l’elettrodomestico in uso, nel caso dell’aspirapolvere, per lungo tempo è sempre stata
necessaria la presenza di un utilizzatore: è possibile accendere una lavastoviglie via sms
ma era impensabile fare lo stesso per pulire un pavimento. Poi, finalmente, sono arrivati
loro, i robottini.
Gli aspirapolvere robotizzati
Hanno iniziato a diffondersi nel Duemila, soprattutto in America, ma già negli anni
Novanta qualcuno aveva iniziato a pensarci. Purtroppo però i progetti sono rimasti per
quasi un decennio sulla carta, a causa degli alti costi di componenti come batterie al litio
(che garantiscono durata e prestazioni) e dei motori elettrici efficienti e di potenza tale
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da garantire risultati competitivi rispetto ai tradizionali aspirapolvere. Non solo, rimaneva
irrisolto il problema di trovare un sistema che permettesse al robot di pulire una stanza
senza andare a caso e senza incastrarsi sotto mobili o senza sbattere contro gli
ostacoli.
Risolti questi problemi tecnici, e superate anche le diffidenze generate dalle vecchie
abitudini, i robottini sono arrivati oggi anche in Italia.
Come sono
Quasi tutti i robot in commercio sono di forma cilindrica con un diametro che va dai
trenta ai quaranta centimetri e con un’altezza che non supera i dieci centimetri, al fine di
garantire un agile passaggio sotto letti e mobili. Molti modelli abbinano alla classica
aspirazione una serie di spazzole rotanti che raccolgono le briciole e le particelle più
grosse di sporco. La trazione è affidata a due ruote indipendenti che provvedono inoltre
a direzionare il robot, mentre la ruota frontale serve solamente da supporto. Per un
corretto movimento, questi apparecchi sono dotati di una serie di sensori sia di contatto
sia ad ultrasuoni che permettono di evitare urti violenti e allo stesso tempo di pulire
agevolmente i battiscopa seguendo il perimetro della stanza.
Nel dettaglio, i sensori della parte inferiore percepiscono il vuoto ed evitano che il robot
cada dalle scale mentre quelli perimetrali di contatto prevengono gli urti e aiutano il
robot ad aggirare gli ostacoli. Nei modelli più avanzati vanno ad aggiungersi nel
pacchetto in dotazione, basi di ricarica e muri virtuali, che grazie a sensori
supplementari installati sul robot lo aiutano nella navigazione, nella pulizia e nella ricarica
automatica.
Un software interno indica poi al robot quale tragitto seguire al fine di garantire la pulizia
di tutta la superficie della stanza. Il software, coordinando i sensori e ricorrendo a una
piccola memoria, riesce a decidere il tragitto e ad orientare il robot garantendo la pulizia
di tutta la superficie da trattare.
Alcuni importanti componenti
Base di ricarica: questa dotazione permette al robot, una volta scarico o a fine ciclo, di
ritornare alla base in autonomia. Grazie ai sensori il robot individua la base e allineandosi
ad essa la raggiunge.
Muro virtuale: Il muro virtuale è un accessorio molto utile studiato per delimitare l’area
d’azione del robot. Posizionato accanto allo stipite della porta, il muro virtuale viene visto
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dal robot come un ostacolo insormontabile ed evita che il robot “sconfini” in altre stanze.
Il muro virtuale aiuta inoltre il robottino ad orientarsi all’interno della stanza ed a trovare
con più facilità la base di ricarica.
Sensori aggiuntivi: altri modelli in commercio sono dotati di un particolare sensore che
riconosce le aree più sporche della casa come ad esempio sotto i mobili o sotto il tavolo
della cucina e concentra l’azione del robot nell’area interessata fintanto che la polvere o
le briciole non sono state rimosse.
Programmazione e funzione “faro”: i modelli più avanzati e costosi sono dotati della
funzione di scheduling e danno la possibilità di programmare le pulizie a orari predefiniti.
A questi modelli sono abbinati due o più muri virtuali che, sistemati in varie stanze,
aiutano il robot a orientarsi. A differenza dei normali muri virtuali, nei modelli di robot con
funzione faro, i muri diventano dei riferimenti che permettono all’apparecchio di passare
da una stanza all’altra pulendo così tutta la casa.
Base di ricarica con svuotamento: alcuni modelli top di gamma sono dotati di una base
particolare che oltre a ricaricare le batterie svuota il contenitore della polvere del robot
che può così tornare a pulire. La base è poi dotata di sacchetto raccoglitore che verrà
svuotato una volta pieno.
Dotazioni: in base ai modelli esistono optional che permettono di non dover neanche
sfiorare il robot, ad esempio il telecomando permette di programmare o anche di
muovere il robot a nostro piacimento.
La garanzia del marchio IMQ
Nell’ambito degli apparecchi per la pulizia della casa, oggi la gamma di scelte è
veramente ampia. Negli ultimi anni si è assistito, infatti, a un’evoluzione che ha seguito
un duplice binario: da un lato quello della specializzazione, dall’altro quello della
multifunzionalità. La prima risponde ad esigenze di tipo qualitativo, la seconda a esigenze
pratiche ed economiche. Ma, indipendentemente dal tipo di modello, il criterio base che
dovrebbe sempre guidare la scelta dei consumatori è quello della sicurezza
dell’apparecchio, sicurezza garantita solo dal marchio IMQ. Se un prodotto presenta il
marchio IMQ, infatti, significa che ha superato tutte le prove necessarie per verificare il
rispetto delle norme di sicurezza.
Per quanto concerne le prove effettuate da IMQ sugli apparecchi per la pulizia della
casa, ve ne sono alcune comuni a tutti gli apparecchi e altre più specifiche.
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In generale, si controlla sempre che le parti in tensione non siano direttamente
raggiungibili neppure per errore, che l’apparecchio non si surriscaldi e danneggi i circuiti
elettrici neppure in condizioni d’uso estreme.
Alcune prove speciali sono effettuate per le parti in movimento, per le quali bisogna
verificare cosa succede nell’eventualità di un blocco delle parti rotanti e, in particolare,
che il motore non si surriscaldi creando situazioni di pericolo.
In alcuni casi i motori sono muniti di dispositivi appositi che devono bloccare
istantaneamente il funzionamento dell’apparecchio prima che questo bruci. Anche dopo
questo test l’apparecchio viene sottoposto alle prove di tensione.
Una prova simile viene poi eseguita sul condotto di aspirazione che viene bloccato, per
poi verificare che anche in queste condizioni anomale il robottino non si surriscaldi e la
temperatura si mantenga nei limiti ammessi.
Si verifica poi la resistenza meccanica dell’apparecchio collocando per un minuto un
peso di 60 kg sulla parte mobile. Successivamente si verifica che non vi siano danni
visibili o danni a rischi di cortocircuito.
Si controlla poi il corretto funzionamento dei sensori: si verifica che il robot non acquisti
troppa velocità persino in superfici inclinate (l’apparecchio viene fatto funzionare su un
piano inclinato e la velocità misurata non deve differire di oltre il 10% rispetto alla
velocità su superficie piana); si verifica anche che, in caso di perdita di contatto con la
superficie, le parti in movimento del robottino si fermino dopo 1 secondo. Si controlla poi
che la parte mobile dell’apparecchio sia dotato di interruttore per l’accensione e lo
spegnimento.
Su tutti i prodotti da certificare viene effettuato da IMQ un ultimo controllo di grande
utilità per i consumatori: quello della presenza del libretto di istruzioni e della sua
chiarezza e completezza. Perché il corretto utilizzo di un apparecchio è sempre un
elemento di grande importanza ai fini della sicurezza.
I consigli di IMQ per l’acquisto
• Acquistare solo prodotti recanti il marchio IMQ presso un rivenditore di fiducia;
diffidare sempre da elettrodomestici di dubbia provenienza o di marca
sconosciuta.
• Valutare quale livello di “indipendenza” si richiede al robot; più sono le funzioni che
rendono autonomo il robot più il prezzo sale.
• Informarsi dettagliatamente sul modello che si sta per acquistare. I modelli in
commercio alla vista sono molto simili ma prezzi e funzioni cambiano molto.
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• Approfondire la conoscenza riguardo le varie funzionalità leggendo attentamente
il libretto di istruzioni e consultando i filmati disponibili su Internet.
I consigli di IMQ per l’utilizzo
•
Alcuni modelli hanno in memoria una presentazione delle funzioni che mostra
all’utente il funzionamento del robot: consultarla prima dell’utilizzo.
• Ricordarsi di eseguire la prima ricarica lasciando il robot collegato per il tempo
indicato nel libretto d’istruzioni.
• Affinché il robot garantisca una pulizia omogenea, togliere dal pavimento vasi e
sedie e tutto ciò che potrebbe ostacolare il passaggio del robot.
• Svuotare il cassettino della polvere con regolarità e pulire le spazzole con lo
strumento in dotazione.
• Fare attenzione: i robot nonostante i la dotazione di sensori tendono a “spingere”
leggermente e possono far cadere specchi o quadri appoggiati a terra.
• Se si dispone di un modello programmabile verificare che non faccia attivare
l’antifurto volumetrico. (se presente e per i modelli di antifurto con più di 10 anni).
• Tenere d’occhio i bambini e fare attenzione che non scambino il robot per le
pulizie per un giocattolo.
Il Gruppo IMQ
Il Gruppo IMQ rappresenta la più importante realtà italiana nel settore della valutazione della conformità
(certificazione, prove, verifiche, ispezioni). Forte della sinergia tra le società che lo compongono,
dell'autorevolezza acquisita in oltre 50 anni di esperienza, della completezza dei servizi offerti, il Gruppo
IMQ si pone infatti come punto di riferimento e partner delle aziende che hanno come obiettivo la
sicurezza e la qualità.
I settori di riferimento sono molteplici spaziando dall'elettrotecnica all'elettronica, dalle telecomunicazioni
all'automotive, dal gas all'impiantistica, dai prodotti da costruzione all'agroalimentare e così via. Per ogni
categoria merceologica, il Gruppo IMQ è in grado di offrire, a seconda dei casi, servizi di tipo orizzontale o
mirato: certificazione di prodotto, certificazione secondo le direttive CE, certificazione di sistemi di gestione
aziendale, verifiche su impianti ed immobili, prove di laboratorio e per l'ottenimento di omologazioni
internazionali, supporto all'esportazione, sorveglianza di produzioni all'estero, assistenza tecnico-normativa
e formazione.
La completezza dei servizi erogati è assicurata grazie alla competenza maturata in molteplici aree
merceologiche dalle società del Gruppo IMQ che è composto da IMQ S.p.A., CSI S.p.A., IMQ Primacontrol
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S.r.l., IMQ Clima S.p.A., ICILA S.r.l., Elcolab S.r.l. IMQ Iberica S.L., IMQ Certification Shanghai. Il Gruppo IMQ
vanta inoltre una partecipazione nell'Istituto Giordano S.p.A., in CISQCERT S.p.A. e in Icube S.A. (Argentina)
Per ulteriori informazioni:
Comunicazione IMQ
Ufficio Stampa IMQ: DSC studio associato
Roberta Gramatica
+39 02 5073369
Velia Ivaldi – [email protected] - +39 02 36568021
[email protected]
Federico Cerrato – [email protected] - +39 348 8979909
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IMQ_I robot per le pulizie