PIEVE APRILE 2009 14 La conferenza dei sindaci dei comuni del piano di zona 6 non dà il via libera alla convenzione Filo d’Argento: 54.500 euro “per il nulla” Nonostante i problemi lʼAuser continuerà a mantenere attivo il servizio, compreso quello per il trasporto degli anziani di Ubaldo Bungaro opo la dura presa di posizione della Presidente dellʼAuserPaola Battaglia del PD- nei confronti del Comune di Pieve sul rinnovo per soli sei mesi della convenzione (scaduta lo scorso 31 dicembre) per il trasporto di anziani e invalidi alle strutture sanitarie, la polemica si riaccende per il mancato rinnovo della convenzione “Filo dʼArgento” scaduta sempre il 31 dicembre. “La decisione dellʼAmministrazione di Pieve di non rinnovare la convenzione per il “Filo dʼArgento”- ci ha dichiarato Paola Battaglia - penalizza un servizio telefonico per il sostegno agli anziani e persone sole. LʼAuser con tutta la fatica che questo comporta continuerà a mantenere vivo D questo servizio come pure il trasporto degli anziani” (ma se era possibile farlo gratuitamente perché lʼAuser ha fatto spendere al Comune, e quindi alla comunità pievese, circa 120 mila euro?). Sulla vicenda della gestione del servizio trasporti e sulla sua gestione, abbiamo già parlato nei numeri scorsi de lʼEco ma ritorneremo ancora con altri servizi. Per quanto riguarda il mancato rinnovo della convenzione “Filo dʼArgento”, i fatti dicono che questo servizio è stato un vero FLOP nel senso che, a fronte di una spesa erogata di 54.500 euro, il servizio non ha avuto i risultati sperati. A valutare le carenze del “Filo dʼArgento” gestito dallʼAuser di Pieve non siamo noi de lʼEco ma le valutazioni negative espresse dai sindaci dei Comuni del Piano di Zona 6 dellʼAsl Milano 2. “Lʼesperienza del “Filo dʼArgento” Auser di Pieve (centralino telefonico per richieste dʼaiuto)- si legge nella relazione dellʼassemblea dei sindaci del distretto 6 Asl Milano2- ha registrato uno scarso utilizzo da parte della cittadinanza anziana di Pieve Emanuele. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti solo parzialmente. Il pronto intervento sociale non è risultato funzionale alle reali esigenze dei cittadini. Per il nuovo Piano di Zona occorrerà pensare diverse modalità di sostegno alla popolazione anziana sostenendo maggiormente il terzo settore locale/comunale (di prossimità). In via delle Rose alloggi Aler a canone moderato Il Presidente dellʼAuser Paola Battaglia L'intervento del "centralino d'ascolto" non risulta prioritario. Occorrerà investire risorse per attivare percorsi di formazione badanti in collaborazione con AFOL sud Milano e addivenire ad un albo/elenco distrettua- Rose è partita, e questa volta non sono solo parole, accordi siglati, annunci di finanziamenti, che spesso, sotto campagna elettorale, si moltiplicano. Questa volta si tratta di certezze. Ormai le date sulle varie fasi della partenza dei lavori sono state definite. E il Comune ha reso noto che cosa sorgerà al posto di quei palazzoni di otto piani, destinati al mondo produttivo e finiti sommersi dal degrado più totale. Circa 400 nuovi alloggi in edilizia residenziale, ossia destinati alle fasce deboli, alle nuove coppie, ai single separati con figli, agli anziani. Alloggi che dovrebbero soddisfare lʼesigenza dei senzatetto pievesi e di chi è da anni in lista di attesa. Tutti potranno avere una casa. Naturalmente se avranno i requisiti previsti dalle vigenti normative, ma questa volta non ci saranno solo case da dare in locazione. A seconda delle fasce di reddito gli assegnatari potranno avere una casa in affitto, a canone sociale, a canone moderato oppure in locazione con proprietà differita. “Uno dei problemi che maggiormente affliggono parte dei nostri cittadini è quello relativo alla casa spiega il sindaco Rocco Pinto. Con la realizzazione dei nuovi alloggi andiamo a risolvere un annoso problema. Naturalmente, oltre alle fasce deboli, saranno agevolate anche altre categorie come le giovani coppie”. Quindi non sorgerà un semplice quartiere popolare sulle ceneri dei palazzi-ufficio, ma qualcosa di più importante. Non nascerà, insomma, un nuovo quartiere ghetto e questo grazie alla mitigazione fra residenziale, privato e “popolare”. Inoltre il tutto sarà “condito” da servizi per il cittadino, uffici e centri commerciali e dalla fermata ferroviaria. Infatti il nuovo quartiere, ma anche il resto della città, cambieranno ritmo di vita con lʼarrivo della fermata ferroviaria che consentirà di raggiungere Milano in 15 minuti e che contribuirà allʼapprezzamento delle case dei privati. Infine il recupero di via Delle Rose darà respiro al quartiere residenziale che da sempre vive schiacciato e nascosto dal degrado. o l o S I palazzi in via delle Rose Battaglia (consigliera DS dal 2005 al 2007) e gli attuali consiglieri PD ed ex assessori DS- Paolo Festa e Pierluigi Costanzo- nulla sapessero di come funzionasse il “Filo dʼArgento” e il trasporto anziani, gestiti dallʼAuser di Pieve, “regno incontrastato” sin dalla sua nascita di esponenti politici del PCI prima e dei DS e PD oggi? Chi doveva controllare come venivano spesi i soldi dei cittadini? LʼAuser, per tale servizio svolto con propri volontari senza alcuna retribuzione, ha incassato ben 54.500 euro a partire dal 20 luglio 2006 fino al 31 dicembre 2008 la cui somma, sommata agli altri introiti per il trasporto anziani effettuato con volontari in forma gratuita, raggiunge la ragguardevole cifra di circa 120 mila euro. affitti e spese bassi. Certo in questi mesi abbiamo assistito a numerose proteste degli inquilini delle case popolari per gli aumenti sugli affitti e sulle spese. Proteste comprensibili per quelle famiglie che hanno redditi talmente bassi che vedersi aumentare lʼaffitto da 80 a 160 euro al mese e raddoppiare le spese è stato un dramma. Ma non è nulla rispetto al mercato libero. Le case Aler oggi vengono assegnate secondo le fasce Isee, il redditometro che tiene conto dei redditi e anche delle proprietà. Lʼimporto di un affitto viene calcolato quindi in base al reddito. a z z o I palazzi in via delle Rose che saranno abbattuti Sorgeranno 376 nuove case In arrivo in via delle Rose nuovi alloggi residenziali. Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di un significativo intervento di alloggi di edilizia residenziale pubblica in locazione a proprietà differita, associato a quote di edilizia convenzionata e libera in vendita, accompagnata dalla realizzazione e riqualificazione delle opere di urbanizzazione primaria e di nuove opere di urbanizzazione secondaria, nonché dalla realizzazione di un comparto commerciale e servizi pubblici e di uso pubblico. I lavori avranno inizio nei prossimi mesi con lʼabbattimento di alcuni palazzi. Per quanto concerne lʼintervento di Edilizia Residenziale Pubblica si prevede la realizzazione di 376 alloggi, mediante ristrutturazione e recupero di 4 edifici, dei quali due destinati in locazione a “canone sociale”, uno destinato in locazione a “canone moderato” ed uno destinato in “locazione con proprietà differita”. La conferma arriva dal sindaco Rocco Pinto, allʼindomani della firma in Regione con la sigla definitiva sullʼaccordo per il PRU. La rivoluzione di via delle le. Ulteriore possibilità sarà data dalla stipula di forme assicurative in ottica di "sicurezza della terza età". Fondamentale per questi servizi sarà la costante integrazione socio-sanitaria con l'Asl Milano2”. Dunque non una scelta dellʼAmministrazione Pinto, ma una netta decisione dei sindaci del Distretto alla luce del poco riscontro avuto sul servizio affidato allʼAuser di Pieve. La convenzione per il progetto “Filo dʼArgento” fu affidata allʼAuser il 20 luglio 2006 dallʼallora sindaco diessino- Francesco Argeri (approvata in Consiglio comunale anche dallʼattuale presidente dellʼAuser- Paola Battaglia- allʼepoca consigliera comunale dei DS, oggi PD). Possibile che nessuno della giunta Argeri come pure lʼattuale Presidente Paola b Lʼaffitto dipende solo dal reddito. La fame di case sarà saziata dal nuovo insediamento? Probabilmente sì. Un grosso aiuto, soprattutto in questa fase di recessione economica, sono i costi calmierati degli affitti delle case popolari. Aler, che gestisce il patrimonio immobiliare popolare, fa miracoli per tenere U.B. Nel 2008 sono stati 117 i bambini che hanno ricevuto la somma Cento euro a ogni nato nel 2009 Anche per lʼanno 2009 sarà rinnovata la convenzione con Poste Italiane, che prevede lʼapertura di un libretto postale fruttifero di euro 100 a favore di ciascun nuovo nato nel territorio comunale di Pieve Emanuele. Lʼiniziativa a favore dei nuovi nati e delle loro famiglie è scaturita dalle scelte politiche per lʼinfanzia e per la famiglia perseguite dallʼAmministrazione Pinto. I nuovi nati a Pieve nel 2008 sono stati 117 e per tutti è stato predisposto il mandato per lʼapertura del libretto con un versamento di 100 euro ciascuno. Il Comune ha provveduto ad inviare una lettera di comunicazione alle famiglie dei nuovi nati e lʼUfficio Anagrafe ha inoltrato allʼUfficio Postale lʼelenco dei libretti da emettere. Le famiglie che non hanno ritirato i libretti postali per i nati del 2008 hanno ancora la possibilità di farlo. Il rinnovo della convenzione per il 2009 con Poste italiane è stata firmata dal sindaco -Rocco Pinto - e dal responsabile di Poste Italiane I libretti fruttiferi vi aspettano in Posta, ricordate di ritirarli. “La firma del rinnovo con Poste Italiane – dichiara con entusiasmo il sindaco Rocco Pinto - non solo incentiva la politica dellʼinfanzia e della famiglia, prerogativa dellʼattuale governo locale di Pieve, non solo è un atto dovuto scaturente da unʼintensa fase di colloqui tra le parti interessate, ma è soprattutto la dimostrazione di un reale interesse da parte dellʼAmministrazione nel perseguire una politica territoriale che accentri lʼattenzione sulle necessità locali, la cui soddisfazione rappresenta lʼobiettivo primo da raggiungere con successo. Il Protocollo dʼIntesa, stipulato con Poste Italiane Spa filiale Milano 3 Sud in ordine alla costituzione di un libretto postale per i nuovi nati, è stato fortemente voluto da tutta lʼAmministrazione comunale perché vista come iniziativa a favore delle giovani famiglie che appartengono al nostro territorio”. Francesco Lupoli