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N° 13 del 23 giugno 2013
Quindicinale di Comunicazione dell’Associazione Nuova e Nostra
Anno XVIII - Direttore responsabile: ROSETTA ALBANESE
Non in vendita - Spedizione in abbonamento postale, Comma 20 lettera C) art. 2 Legge 662 del 23/12/96 - Milano
Andando oltre
ESSERE PARTE DELLA NATURA
Lettere dal cuore
LA SAPIENZA DEI PROPRI LIMITI
Servizio
MEZZI DI COMUNICAZIONE E VALORI
Nuova e Nostra - N° 13/2013
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CARLO
di Gigliola Franceschi
UN RAGAZZO SPECIALE
C
hi è Carlo Acutis? Un ragazzo
dei nostri giorni. Nasce a Londra
il 3 maggio 1991.Viene battezzato nella chiesa di Our Lady of Dolours.
Per ragioni di lavoro la famiglia ritorna a
Milano nel settembre successivo. La loro
parrocchia è S. Maria Segreta. Il ragazzo
frequenta le scuole presso le suore Marcelline di piazza Tommaseo e nel 2005 inizia il liceo classico al ‘Leone XIII’, scuola dei gesuiti, sempre a Milano.
Morirà colpito da leucemia fulminante il 12 ottobre 2006, a 15 anni, all’ospedale S. Gerardo di Monza.
Perché allora è speciale questo ragazzo che è vissuto così poco?
Ripercorriamo la sua vita narrata
da Francesco Occhetta in un libretto della collana blu ‘Messaggeri d’amore’, intitolato ‘Carlo
Acutis – La vita oltre il confine’, edito da Editrice Velar – distribuzione Elledici.
MA PRIMA ASCOLTIAMO
LE PAROLE DELLA MADRE
“Dall’età di 4 anni Carlo chiedeva la visita in
chiesa, la candela alla Madonnina, voleva
sentire le storie di Gesù. E’ stata una cosa
spontanea, che veniva da lui, che noi non abbiamo spinto. Quando chiese la Comunione
a 7 anni conosceva già la Bibbia. Non l’abbiamo mai ostacolato. Ora è sepolto ad Assisi perché per diversi anni abbiamo fatto dei
ritiri, anche a La Verna, e mio figlio ci tornava
sempre volentieri per ritemprare lo spirito.
A Carlo piaceva la figura povera di S. Francesco e l’amore del santo per Gesù Eucaristico, così come gli piaceva Padre Pio. Quando Carlo era piccolo io ho sognato Padre Pio
che mi diceva ‘Alzati perché Carlo ha la feb-
Carlo da bambino
bre’. Mi sono svegliata, sono andata a vederlo e aveva davvero la febbre a 41°. Abbiamo
anche una zia, figlia spirituale di Padre Pio,
che gli ha dato quasi delle predizioni.
La volontà di mio figlio era sempre orientata
al bene. Aveva una parola di affetto per tutti
e mai parlava male di qualcuno. Quando è
morto la chiesa era strapiena perché tutti gli
volevano bene. Chiacchierava con tutti, si interessava di tutti. Aveva un grande distacco
dai beni materiali. Dovevo lottare per comprargli una maglietta. La sua purezza era eccezionale. Ci era di esempio e
di testimonianza.
Mio figlio, sin da piccolo, e soprattutto dopo la sua Prima Comunione, non ha mai mancato
all’appuntamento pressoché quotidiano con la Santa Messa, il Rosario e con un momento di adorazione eucaristica.
Nonostante questa intensa vita spirituale
Carlo ha vissuto pienamente e gioiosamente
i suoi 15 anni, lasciando in coloro che lo hanno conosciuto una profonda traccia. Era un
ragazzo esperto con i computers, tanto che
leggeva i testi di ingegneria informatica lasciando tutti stupefatti, ma questa sua dote
la poneva al servizio del volontariato e la utilizzava anche per aiutare i suoi amici… Stare vicino a Carlo era come stare vicino a una
fontana di acqua fresca”.
fretta. Carlo dice: “Morirò giovane”, ma
intanto ha una vorticosa attività: il catechismo, i poveri della Caritas, i bambini
dell’Oratorio, suona il sassofono, gioca a
pallone, progetta programmi sul computer, fa videogiochi, guarda film polizieschi,
gira filmini sui suoi adorati animali e studia con profitto. Dagli amici è amato per
la ventata di sana allegria che porta e anche chi gli è avverso alla fine ne viene attratto.
Francesco Occhetta nel suo libretto ci
racconta, poi, di questo ragazzo che aveva la capacità di capire i segreti dell’informatica cui di solito si arriva con studi universitari specialistici e che citava anche
Steve Jobs (Il vostro tempo è limitato,
perciò non sprecatelo vivendo la vita di
qualcun altro… Essere l’uomo più ricco
del cimitero non mi interessa… andare a
letto la sera dicendo che abbiamo fatto
qualcosa di fantastico… è questo che mi
interessa).
LE SUE VIRTU’
“FUORI MODA”
Nel 2004 arriva la scelta del servizio: Carlo diventa vice catechista per i corsi in
preparazione alla Cresima, prepara i siti
internet per la parrocchia e per il Leone
XIII, condivide le sue conoscenze con
tutti quelli che gli chiedono aiuto, è l’unico della classe che partecipa ad un cammino di comunità di vita cristiana propoIL SUO KIT
sto da un padre gesuita del liceo.
PER DIVENTARE SANTI
Custodisce virtù ‘fuori moda’: la purezza,
E leggiamo quanto riportato sul suo sito il rigore di vita morale ed è ancora l’uniinternet www.carloacutis.com, dove tro- co della classe ad opporsi all’aborto duviamo uno dei suoi motti: “Quando ci si rante una discussione sull’argomento. Dimette di fronte al sole ci si abbronza… ce alle sue amiche di non banalizzare il
ma quando ci si mette di fronte a Gesù proprio corpo perché tempio dello SpiriEucaristia si diventa santi”.
to Santo, ammonisce i suoi amici sull’uso
E la santità è il suo chiodo fisso, il suo di internet per non cadere nelle trappoobiettivo, la molla che lo fa stare in modo le dei siti pornografici, sull’importanza
diverso sui banchi di scuola, in pizzeria con della propria volontà e sulla capacità di
gli amici o in piazzetta per la partita a pal- dominarla.
lone.
Il papà racconta: “Carlo era obbediente
Ha un suo kit per diventare santi: deside- nonostante la forte personalità. Possedeva
rio di santità, messa, comunione e rosario un particolare dono di simpatia, ma la tracquotidiano, una razione giornaliera di cia che ha lasciato in tanti cuori viene dalla
Bibbia, un po’ di adorazione eucaristica, la costanza nelle pratiche di fede, mettendo
confessione settimanale, la disponibilità a sempre Dio al primo posto, e dall’assiduità
all’Eucarestia e alla Confessione”.
rinunciare a qualcosa per gli altri.
Nella sezione del sito ‘scopri quanti amici Carlo diceva:
ho in cielo’ compaiono i santi ‘giovani’, - gli uomini si preoccupano tanto della
bellezza del proprio corpo e non si
quelli che hanno raggiunto la santità in
Nuova e Nostra - N° 13/2013
ACUTIS
preoccupano invece della bellezza della
propria anima;
tutti nascono come degli originali, ma
molti muoiono come fotocopie;
la tristezza è lo sguardo rivolto verso
se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto
verso Dio;
la conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto, basta un semplice movimento degli occhi;
che giova all’uomo vincere mille battaglie se poi non è capace di vincere se
stesso con le proprie corrotte passioni?
non l’amor proprio ma la gloria di Dio;
l’anima, per elevarsi a Dio, ha bisogno
di togliere anche i più piccoli pesi, come la mongolfiera per salire in alto.
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morte di Carlo.
E’ diventato simbolo di molti oratori,
centri giovanili e vocazionali per la sua testimonianza di fede. In occasione della
prossima GMG in Brasile verrà proposto
da molti quale modello cui ispirarsi.
Alla famiglia arrivano molte lettere che
testimoniano conversioni avvenute e anche guarigioni che però dovranno essere
verificate. Un sacerdote l’ha sognato senza averlo mai visto e quando l’ha riconosciuto in un’immagine ha capito e l’ha
portato a modello per i suoi ragazzi.
concerto rock e non trovino il tempo, Carlo era devoto a Maria e ha visitato
pur essendo cattolici, di stare un poco in con i genitori i santuari di Lourdes e Faadorazione davanti al tabernacolo.
tima, restando affascinato dalla vita di
La confessione settimanale diventa per Bernadette e dei tre pastorelli. Ha inizialui come un esercizio spirituale in cui si to così a recitare il rosario quotidianapone degli obiettivi: eliminare un difetto mente.
o valorizzare una virtù. Era anche molto Carlo ha inoltre allestito, nel giro di due
COME I DISCEPOLI
devoto al Sacro Cuore di Gesù.
PREDILETTI
anni e mezzo, una sua mostra personale
Il padre Roberto Gazzaniga, animatore L’apostolo Giovanni era l’esempio di Car- sui miracoli eucaristici approvati dalla
spirituale del liceo, afferma:“Carlo c’è e al lo: “Tutti dobbiamo diventare discepoli Chiesa, aiutato anche dai genitori. Ora la
contempo ci manca”. Manca quel suo co- prediletti come lui, permettendo a Dio di mostra viene richiesta in tutti i continenraggio di difendere le ragioni del suo cre- operare in noi le sue meraviglie”. Si reca ti da parrocchie e Università (visitabile
dere anche quando andava incontro a in- spesso presso l’Opera San Francesco dei sul sito www.miracolieucaristici.org).
Cappuccini di viale Piave a Milano
comprensioni.
PREGHIERA AL SACRO
Questo ragazzo aiutava sempre gli ultimi: e si impegna a sostenerla sensibiCUORE DI GESU’
extracomunitari, mendicanti, anziani, lizzando la famiglia e gli amici. E’
che anche Carlo recitava:
bambini, compagni in difficoltà, disabili. molto sobrio, vuole un solo paio
Cuore divino di Gesù,
Amava tutto il creato, gli animali come la di scarpe, tutto il di più lo dona.
Si
ammala
nell’ottobre
2006
di
io ti offro,
natura; al parco raccoglieva le cartacce.
leucemia
fulminante.
Morirà
il
giorper mezzo del Cuore immacolato di Maria,
Un suo compagno, che si è riavvicinato
Madre della Chiesa,
alla fede dopo la morte di Carlo, è con- no 12. Sa che lo aspetta la morte,
in unione al Sacrificio Eucaristico,
vinto che sia accaduto per sua interces- chiede l’Unzione degli Infermi e ai
genitori dice: “Offro tutte le soffesione.
le preghiere e le azioni,
E’ stato un ragazzo come tutti: bravo con renze che dovrò patire al Signore
le gioie e le sofferenze di questo giorno,
la play-station, amava i film e i quiz televi- per il Papa e per la Chiesa, per non
in riparazione dei peccati,
sivi, ma la scelta fatta nel suo cuore è: fare il Purgatorio e andare dritto
per la salvezza di tutti gli uomini,
in Cielo”. Non si lamenta mai per“Non IO ma DIO”
nella grazia dello Spirito Santo,
Vuole anticipare la sua Prima Comunione ché “c’è chi sta peggio”.
a gloria del Divin Padre. Amen.
perché ‘l’Eucarestia è la sua autostrada E il suo corpo riposa nel cimitero
per il Cielo!’. Ne riceve il permesso per- di Assisi.
Nel novembre 2012 il cardinale di Milaché giudicata matura la sua formazione
no Angelo Scola ha dato inizio agli atti
MODELLO A CUI ISPIRARSI
cristiana, purché il Sacramento venga cepreliminari per l’avvio della causa di bealebrato in un luogo appartato affinché sia Se Nietzsche ha condizionato intere ge- tificazione del Servo di Dio Carlo Acutis.
privilegiato il raccoglimento e non la fe- nerazioni di giovani con la sua idea ‘Dio è
sta. Carlo ha sette anni. Otto anni dopo morto’, Carlo Acutis rimette in discussio(otto nel Nuovo Testamento è simbolo di ne le convinzioni dei non credenti. L’e- Si consiglia anche la lettura di:
ternità era entrata nella sua vita molto “EUCARESTIA – La mia autostraperfezione) Carlo vivrà la sua Pasqua.
prima
della sua morte, era entrata con la da per il Cielo”
La forza che Carlo irradia, ad iniziare dal
suo sorriso, nasce dalla capacità di vivere vita di fede. E’ mediatore e intercessore Autore: Nicola Gori – Ed. San Paolo
facendo riavvicinare per prima la famiglia Siti internet:
di ciò che adora.
I soldi che risparmia finiscono tutti in ele- alla fede e per i suoi cari è stato un ‘sal- www.carloacutis.com
mosine e carità perché negli ultimi c’è vatore’. Riconsegnare un figlio a Dio è www.miracolieucaristici.org
Cristo. Si stupisce come tanti giovani fac- collaborare a un progetto divino… Sono su Youtube il video di RAIUNO
ciano file interminabili per assistere ad un arrivati due gemelli quattro anni dopo la A Sua immagine (Carlo Acutis)
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quindicinale - Carlo Acutis