INF...OR.MA...TI Comunità Pastorale “MADONNA DEL PILASTRELLO” Settimana dal 15 FEBBRAIO 2015 al 22 FEBBRAIO 2015 PRO - MEMORIA VENERDÌ 27 FEBBRAIO 2° INCONTRO Catechesi Adulti sul Vangelo di Luca h. 15 e h. 21 DOMENICA 1 MARZO Ritiro dei bambini di 4° ELEMENTARE MARTEDÌ 3 MARZO Incontro conclusivo del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Verifica del lavoro svolto in questi anni SABATO 7 MARZO - SEMINARIO DI VENEGONO Ritiro dei ragazzi di 1° MEDIA della città DOMENICA 15 FEBBRAIO: ULTIMA DOPO L’EPIFANIA - h 14.15 - Ritrovo in Oratorio per prepararsi alla GRANDE SFILATA per le vie di BRESSO del: 40° CARNEVALE AMBROSIANO: “Pela…, Taglia…,Trita…,Cuoci…” LUNEDÌ 16 FEBBRAIO: - h 20.45 - Palestra Oratorio - Percorso di Cultura Sportiva GENITORI A SCUOLA DI SPORT: PASSIONE, TIFO, EDUCAZIONE a cura del BRESSO 4 - Testimonianza di IGOR CASSINA MARTEDÌ 17 FEBBRAIO: - h 15.00 e h 21.00 - Chiesa SS. Nazaro e Celso - Per tutti: LECTIO DIVINA IN PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA MERCOLEDÌ 18 FEBBRAIO: - h 17.15 - San Giuseppe - Incontro catechisti 4° ELEMENTARE - h 21.00 Prove del Coro GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO: - h 16.30 Adorazione Eucaristica - h 17.30 - San Carlo - Incontro catechisti 5° ELEMENTARE VENERDÌ 20 FEBBRAIO: - h 17.20 - M.d.M. - Incontro catechisti 3° ELEMENTARE SABATO 21 FEBBRAIO: DOMENICA 22 FEBBRAIO: I° DI QUARESIMA In ogni S. Messa verrà celebrato il rito delle Ceneri - h 15.30 - in Oratorio - Incontro con tutti i genitori dei bambini dii 1° e 2° ELEMENTARE 23/27 FEBBRAIO - ORATORIO SAN GIUSEPPE SETTIMANA CON GESÙ per tutti i giovani della città _______________________________________________________________________________ Foglio di collegamento Parrocchia “MADONNA DELLA MISERICORDIA” sito: www.madonnadelpilastrello.it LA CHIESA NIGERIANA, UN ALBERO CHE DÀ FRUTTI! AI MILANESI IL CARDINALE ONAIYEKAN HA PRESENTATO LA REALTÀ DELLA SUA DIOCESI: «NON CHIAMATECI GIOVANI, ABBIAMO GIÀ UNA STORIA; MA CI ASPETTA UN GRANDE LAVORO DI EVANGELIZZAZIONE». SU BOKO HARAM: «I MUSULMANI DEVONO DIRE LORO CHE SONO CONTRO L'ISLAM. E NOI CRISTIANI DOBBIAMO APPOGGIARLI». LA TOMBA DELL’UOMO BIANCO. Così era chiamata la Nigeria nel 1860, quando solo i missionari avevano il coraggio di avventurarsi nel Paese. Colpa della malaria. Ma i Seminari continuavano a mandarne, e i religiosi a crederci. È questa la radice più recente della Chiesa che oggi ha nel cardinale JOHN ONAIYEKAN uno degli esponenti di maggior rilievo. Invitato dal cardinale Angelo Scola per raccontare la sua esperienza di evangelizzazione della metropoli. Un tema che interessa: la sera di martedì 10 il Duomo di Milano è pieno per ascoltare le sue parole. L’esordio è un “excursus” sulla storia del continente, «una terra piena di risorse umane e naturali, ma anche di povertà. Di profondi valori spirituali e religiosi, ma anche di corruzione, conflitti e guerre fratricide... È un continente complesso, con diversità geografiche e culturali … Per questo gli osservatori esterni fanno fatica a comprenderci e fraintendono». Il colonialismo, «un crimine storico» che ha caratterizzato l’Africa, ha lasciato «come eredità positiva la fede cattolica». La prima messa in Nigeria fu celebrata nel 1862 da un religioso italiano. Nel 1960 erano presenti 10 vescovi: tutti bianchi. Oggi le Diocesi sono 52 e i vescovi sono nigeriani. «Non perché non vogliamo uomini bianchi, ma perché il Signore chiede a noi di essere le guide di noi stessi». La Nigeria ha 180 milioni di abitanti: metà musulmani, metà cristiani. «I cattolici sono la Chiesa più organizzata, ma prendono piede i pentecostali, che si ispirano ai predicatori americani. Non convertono islamici o pagani, ma cristiani…». In questo scenario opera la Chiesa cattolica: «Non chiamateci Chiesa giovane. Ormai abbiamo superato il secolo e io - aggiunge con un sorriso - ho 71 anni… ». Ma è una realtà caratterizzata da TRE TAPPE FONDAMENTALI: «Il Concilio Vaticano II, che ha coinciso con la fine del colonialismo. Mentre in Africa si riconquistava l’autonomia, la Chiesa a Roma celebrava l’apertura al mondo: una notizia di gioia per noi, la possibilità di celebrare la messa nelle nostre lingue». Poi la visita di Paolo VI in Uganda, primo Papa nell’Africa subsahariana: «Lanciò questa sfida: “Potete e dovete avere una Chiesa africana. Dovete essere missionari di voi stessi”. I sacerdoti di allora colsero queste parole con tutto il cuore e la Chiesa iniziò un grande progresso». infine, il Sinodo africano del 1994, «che si concentrò sull’evangelizzazione verso il nuovo millennio». Anche su queste radici è cresciuto un albero che oggi frutta «sempre più battesimi e molte vocazioni religiose… È il desiderio del Signore di dirci qualcosa: ci dà vocazioni perché ci aspetta un grande lavoro nel prossimo futuro. Ci stiamo preparando per una grande “sfida”: se anche in tanti oggi sono battezzati, è però necessario che riscoprano la loro fede, la vivano con coerenza, si interessino della società con uno stile cristiano». La Diocesi sta crescendo con la città. ABUJA, infatti, fino al 1980 non era niente più che savana. Poi il Governo decise di trasferirvi la capitale e oggi è un gioiello di modernità. «La Diocesi di Milano risale al primo secolo, la mia è del 1984. Ma la cosa bella della Chiesa cattolica è che, giovane o vecchia, è sempre Chiesa». Ora ci sono 3 milioni di abitanti, 50 parrocchie, 150 sacerdoti. «Cattolici e musulmani praticano la loro fede con sincerità. Se un cattolico non va a messa la domenica, il suo amico musulmano gli chiederà come mai non ci è andato». Una descrizione stonata rispetto a ciò che ci comunicano le cronache di questi mesi. «Boko Haram è un gruppo di meno di 5.000 pazzi che fa cose atroci e non rappresenta la comunità islamica nigeriana. Hanno ucciso cristiani e distrutto chiese, ma uccidono chi non è d’accordo con loro, anche musulmani… E non basta che i fedeli islamici prendano le distanze da questi fanatici, devono fare qualcosa, devono parlarci. Perché le guerre si concludono solo con le parole e solo i musulmani possono parlare ai musulmani. Devono dire ai fanatici che ciò che fanno è contro l’Islam… Ma Qualcosa sta accadendo, anche se non trova spazio nelle cronache in occidente». Il riferimento è a un recente meeting ad Amman e promosso dal re giordano Abdallah. «Ho visto un imbarazzo profondo per il fatto che i terroristi dicono di agire nel nome di Allah. Per questo la più importante università dell’Islam sunnita sta preparando un libretto con i principi fondamentali islamici che l’ISIS ha frainteso. E i 140 capi islamici più importanti del mondo hanno firmato una lettera aperta al califfo dell’autoproclamato Stato Islamico. Noi cristiani dobbiamo appoggiare questi tentativi musulmani di autocorrezione… Ma anche il Governo faccia la propria parte, perché Boko Haram agisce con fucili e bombe… Però non li si batte solo con le armi, perché più se ne uccidono, più se ne reclutano. Siccome è una ideologia, ci vuole una teologia per cambiare la loro mentalità. Preghiamo perché accada il miracolo». Il Cardinale ha concluso con un ringraziamento alla Chiesa Ambrosiana per l’impegno spirituale e materiale profuso. «Possiamo ricambiare il dono inviando qui sacerdoti che si occupino degli immigrati africani». _______________________________________________________________________________ Foglio di collegamento Parrocchia “MADONNA DELLA MISERICORDIA” sito: www.madonnadelpilastrello.it