GIUGNO 2015 30/05/2015 6.19 Pagina 2 l’Olmo Giugno 2015 • peperoncino • 16 l’Olmo Salviamo il Festival del peperoncino “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella Il Sindaco di Diamante ha partecipato ad un importante incontro con il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi. « Salviamo il Peperoncino Festival, orgoglio di Diamante » è lo slogan che accompagna la campagna di sostegno all’importante manifestazione annuale dedicata al “Re piccante”, per la quale – come sottolinea l’Assessore alla Cultura Franco Maiolino - si è attivata anche l’Amministrazione Comunale, unendosi al vero e proprio allarme lanciato dal Presidente dell’Accademia Enzo Monaco. « Lo slogan – dice l’Assessore - rende efficacemente l'idea dell’aiuto che l'Amministrazione Comunale vuole dare alle diverse iniziative destinate a sostenere il “ Peperoncino Festival” e finalizzate al superamento delle momentanee e gravi difficoltà che mettono a rischio la prossima edizione di una manifestazione ultra ventennale che ha promosso in tutto il mondo la nostra Città e le sue eccellenze ». Prosegue Maiolino « Sarebbe assurdo se il Festival venisse meno, o fosse comunque ridimensionato, proprio in un anno straordinario come quello dell'EXPO di Milano, che pone proprio al centro del dibattito le tematiche legate l'alimentazione, il cibo, alla ga- Gaetano Sollazzo -sindaco stronomia e tutto ciò che ad esso è legato a livello culturale, sociale ed economico. Il Peperoncino Festival è per noi, in questo senso, un elemento caratterizzante un brand che identifica ovunque la nostra Città. Il Festival è, insomma, un ineguagliabile biglietto da visita per Diamante e riceve, grazie all'infaticabile impegno di Enzo Monaco, ovunque attenzione ed interesse come dimostrato, proprio in questi giorni, dalla trionfale accoglienza che il libro “Peperoncino Amore Mio” ha riscontrato alla Fiera del Libro di Torino. Nello specifico dell'offerta turistica poi, il Festival, grazie agli accordi che la Regione Calabria ha stipulato con Alitalia proprio in occasione dell'EXPO, sarà sicuramente tra gli elementi di maggior richiamo per i visitatori stranieri che approfitteranno dell'esposizione universale per conoscere realtà interessanti del nostro Paese e che, pertanto, non mancheranno di cogliere l'occasione per visitare, in tanti, il Festival nel corso del suo consueto appuntamento di settembre. Il Peperoncino Festival è, insomma un patrimonio culturale di Dia- mante e dell'intera Calabria ed è, nel contempo, elemento di traino per l’economia della Città e tutto il territorio circostante. Per questo invito tutti i miei concittadini e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Festival ad attivarsi attraverso le varie possibilità che sono offerte per sostenerlo come la donazione del 5 x 1000 da inserire nella dichiarazione dei redditi, aderendo alla campagna “Un blocchetto della Lotteria del Peperoncino in ogni famiglia”; attraverso l'adesione all'Accademia italiana del Peperoncino. Sostenere il Festival conclude Maiolino - significa rendersi protagonisti attivi una evento che è motivo di vanto della nostra Città e anche e soprattutto, contribuire in maniera concreta al futuro dello sviluppo turistico e culturale del nostro territorio ». L'Assessore al Turismo Dott. Franco Maiolino CHI CI AMMINISTRA Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Welfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese Il Comune ha ricevuto una delle pergamene per il federalismo demaniale. Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha partecipato all’importante incontro che si è tenuto lo scorso 19 maggio, alla presenza del direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, nella cornice del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Catanzaro). Nell’occasione il Comune di Diamante ha ricevuto una delle pergamene del federalismo demaniale che l’Agenzia del Demanio ha consegnato ai sindaci dei capoluoghi di provincia e di altri comuni calabresi. Infatti, oltre a Diamante e ai comuni di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, hanno ricevuto l’attestazione: Monasterace (RC), Scalea (CS), Praia a Mare (CS), Lamezia Terme (CZ) e Pizzo Calabro (VB) . Sulla pergamena un riconoscimento simbolico per i trasferimenti di immobili dallo Stato agli Enti locali grazie all’art.56 bis del D.L. 69/2013 sul federalismo demaniale. Nello specifico sul documento consegnato al Sindaco di Diamante si legge che: “ Il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi comunica che, ai sensi dell'art. 56 bis D.L. 21 giugno 2013 n.69, (Federalismo Demaniale), lo Stato trasferisce a titolo non oneroso al Comune di Diamante, per la successiva valorizzazione, i seguenti beni: Terreno di circa mq.90 in località “Torrente Corvino”. Durante l’incontro è stato, inoltre, firmato un accordo con il Comune di Scalea per la valorizzazione e la regolarizzazione dell’ex Campo Volo. La consegna delle pergamene e la firma dell’intesa sono avvenuti nel corso di una tavola rotonda tra l’Agenzia e i comuni stessi e dedicata alla valorizzazione degli immobili pubblici nella regione. Oltre a presentare lo stato di avanzamento del federalismo demaniale, l’Agenzia ha discusso con i rappresentanti delle Amministrazioni delle opportunità offerte dall’art. 26 dello Sblocca Italia. Il Decreto fornisce agli Enti uno strumento flessibile e innovativo per progettare soluzioni di recupero degli immobili in disuso, con tempi certi e rapiti. All’Agenzia il compito di valutare i progetti e coordinare le attività per la valorizzazione dei beni, anche attraverso la vendita degli stessi. Durante la tavola rotonda, inoltre, si è discusso dell’attuazione del progetto Valore Paese – Dimore in Calabria, per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e culturali in immobili di pregio, a beneficio di tutto il territorio. Da ultimo, il confronto è stato occasione per esaminare i piani di razionalizzazione degli immobili, che hanno l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei beni da parte delle Amministrazioni pubbliche, e gli strumenti per l’efficientamento energetico degli immobili in un’ottica di spendingreview. L’incontro testimonia la stretta collaborazione tra lo Stato e gli Enti Locali per valorizzare al meglio il patrimonio con finalità pubbliche.Nel focus redatto dall’agenzia del demanio, sui diversi comuni partecipanti all’incontro Diamante viene indicata come interessata, nell’ambito del Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013 con N. 5 beni con parere positivo di cui 3 già trasferiti. Per gli ulteriori 2 l’attività di trasferimento è in itinere. Nell’abito dell’importante direttrice del Federalismo culturale La Torretta ex stazione di vedetta, situata in una posizione strategica all’estremità del promontorio su cui oggi sorge l’abitato di Diamante, fu edificata nel XVI secolo da Girolamo Sanseverino, principe di Bisignano, e costituiva il principale punto di difesa del territorio circostante contro le incursioni dei pirati. L’Amministrazione Comunale intende provvedere alla messa in sicurezza dello stabile ed alla sua ristrutturazione, per destinarlo a finalità di carattere sociale attraverso fondi già erogati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a seguito avviso pubblico. A PAG. 2 - IMPORTANTI OPERE PUBBLICHE AL VIA - DICHIARAZIONE DELL’ASS. PIERLUIGI BENVENUTO A PAG. 15 - L’EDITORIALE DI FRANCO MAIOLINO n. 151• anno 13 • Giugno 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 3 l’Olmo Giugno 2015 • dal comune • 2 ASS E SS O RATO AI L AVOR I PU B BL ICI O PE RE FI NANZ IATE E OP ER E AP PA LTAT E • 15 eventi • Giugno 2015 l’Olmo Nuovi riconoscimenti e appuntamenti di prestigio per il Cinecircolo Maurizio Grande Lungomare di Viale Glauco Continuano i riconoscimenti e gli appuntamenti importanti per il “Cinecircolo Maurizio Grande” di Diamante. Lo scorso 23 aprile 2015 al “Museo del presente” di Rende il Cinecircolo ha ricevuto un premio speciale per “Tango del Mare”, l'ultimo mediometraggio realizzata da Francesco Presta e Ferdinando Romito. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione della “Giornata mondiale del libro” che ha visto lo svolgimento, a Rende, del “Premio letterario Nazionale un Libro Amico per l'Inverno”, giunto alla IV edizione. Il premio, ritirato da Francesco Presta, Ferdinando Romito e da uno degli interpreti di “Tango del mare”, Pino Torcasio, è stato assegnato al Cinecircolo con la seguente motivazione: “A riconoscimento del lavoro svolto attraverso l'arte cinematografica ,a favore dell'identità inconfondibile del territorio”. Non si ferma comunque l'attività creativa, infatti, su invito della Zanichelli, e presentato in concorso a Torino alla fiera del libro, Presta e Romito hanno realizzato il corto “Sono Tecnologicamente Morto”, da un testo del giovane scrittore e giornalista Martino Ciano che dello stesso è stato anche interprete. Infine il Cinecircolo sarà ospite l'8 giugno a “La Notte dei corti” che avrà inizio a partire dalle ore 2 1,00. L'iniziativa è uno degli appuntamenti culturali compresi nella “Festa dei profumi e Sapori della Calabria”, la grande manifestazione che si svolge a Roma dal 29 maggio al 14 Giugno, presso il Parco della Basilica di Santa Sofia (Via Boccea 478 angolo Via Torrevecchia). La Festa dei “Profumi e Sapori della Calabria”, da sei anni è diventata un appuntamento istituzionale per i Romani e per i calabresi che vivono nella Capitale e che costituiscono la comunità più grande della Capitale, stimata in oltre 500.000 Calabresi. Non si ferma mai l'impegno del Cinecircolo Maurizio Grande, in attesa del prossimo “Mediterraneo Corto Festival” di settembre, che si preannuncia con importanti novità ed ospiti di primo piano. Mantenuto l'impegno di restituire per la stagione estiva uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dai residenti, importante collegamento fra la zona di Viale Glauco e il centro del paese. L'intervento è stato eseguito con fondi di bilancio in attesa di utilizzare i fondi regionali pari a € 350.000 Fondi POR 2007 - 2013, destinati ad un intervento strutturale per il consolidamento del muro di protezione dell'abitato. Ruderi di Cirella Sono stati appaltati e consegnati all'impresa i lavori per la realizzazione del “recupero e valorizzazione dei Ruderi di Cirella con percorsi dedicati alla piena fruizione del complesso nodo Cerillae”, per un importo di € 2.000.000, finanziati dal MIBACT. Gli interventi riguardano: la strada di risalita, il Teatro dei Ruderi, il parcheggio, il completamento del Convento dei Minimi e la sistemazione delle zone circostanti. Scuola Media “Leopoldo Pagano” Lavori per adeguamento sismico e complemento di un primo lotto funzionale con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di 1.540.000 € . Inoltre è stato chiesto un ulteriore finanziamento alla Regione Calabria, il progetto è in graduatoria per un finanziamento di ulteriori 800.000 €. Nuovo plesso scolastico di Cirella Sono in via di ultimazione i lavori della realizzazione del nuovo plesso scolastico di Cirella. Per gli alunni delle scuola materna ed elementare di Cirella, una struttura funzionale e moderna. Torretta ex Stazione di Vedetta (Semaforo) Sono iniziati i lavori di riqualificazione energetica della torre del XVI sec., realizzati nell'ambito del “Green Tower, Programma Operativo Interregionale energie rinnovabile e risparmio energetico programma 2007 – 2013”, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio con finanziamento di 365.000 € (Fondi POI). In merito a questa opera corre l'obbligo ringraziare un nostro concittadino, il Dott. Angelo Presta, Capo della segreteria della Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, per l'impegno profuso per la realizzazione della suddetta opera. Quando i sogni si avverano. Lucia Benvenuto è stata scelta per partecipare al 195°corso di ballo debuttanti. Festa a sorpresa per festeggiare i 25 anni di Erik Centro Storico Sono in fase di aggiudicazione i lavori riguardanti il Centro Storico di Diamante finanziati con risorse reperite nella rimodulazione dei residui dei PISL. Nello specifico: L'intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del Centro Storico di Diamante, per un importo finanziato di Euro 800.000 (Fondi PISL). ( Saranno interessate vie, vicoli e piazze da Via Santa Lucia a Piazza San Biagio ) L’EDITORIALE la Grande Bellezza del Cineforum Museo Dac L'intervento prevede la realizzazione dell’”Emporio Multimediale dei Borghi” da collocare all’interno dell’attuale Museo DAC, al fine di ospitare tutti i servizi di “accoglienza turistica” a scala intercomunale per un importo finanziato di Euro 350.000,00 (Fondi PISL). Strada Diamante - Cirella Sarà realizzato un nuovo lotto dei marciapiedi per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. finanziati interamente dalla Provincia, per un importo di € 231.000,00. Un intervento, che fa seguito a quelli già realizzati nei mesi scorsi, di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi balneari. Info Comunicazione Ospitale Prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” ,relativamente agli otto Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL, attraverso l'istallazione di totem multimediali per un importo di 350.000 € (Fondi PISL). Assessore Pier Luigi Benvenuto Non può passare inosservata l’ultima iniziativa organizzata dall’ Associazione La Grande Bellezza che negli ultimi tempi si sta distinguendo per il dinamismo e l’originalità delle proposte culturali. Da alcune settimane ogni venerdì sera, nella Sala Parrocchiale Immacolata Concezione, viene riproposto un Cineforum con una interessante selezione di film con relativa ed originale discussione. Al tempo in cui la crisi di partecipazione sociale e il solipsisimo intellettuale, hanno relegato la visione dei film allo streaming da salotto o alla ritualità evanescente delle prime dei cinepanettoni natalizi o dei kolossal tecnoamericani, salutiamo con soddisfazione questa iniziativa dal gusto un po’ retrò che ci riporta agli anni 6070 del secolo scorso, quando nelle canoniche, nei circoli ricreativi e nelle sezioni politiche, al fruscìo di rumorosi proiettori su di un improvvisato schermo si srotolavano le immagini di quei film, che esclusi dai circuiti ufficiali, per le tematiche, per la censura o semplicemente perché falliti al botteghino, erano però capaci di alimentare lunghissimi dibattiti e discussioni. A Diamante in quegli anni culturalmente vivaci, al Diecielode Club, nella sezione del PCI, nel Collettivo Carlo Marx, nei saloni delle Suore, su impulso di Enzo Monaco, Mario Pagano, Don Pasquale Grandinetti, Francesco Cirillo era possibile vedere e discutere del Vangelo secondo Matteo di Pasolini, de La Cina e Vicina di Marco Bellocchio, di Cristo si è fermato ad Eboli di Rosi, ma anche di film di autori e cinematografie minori destinate ai circuiti di essai che mai avremmo potuto vedere nelle sale del Vittoria contese dagli Spaghetti Western, James Bond, Totò e i vari Ercole, Maciste, Ursus e Sansone. Erano anni in cui il cinema, la musica, l’arte e la poesia non potevano essere neutri o al di sopra delle parti, erano strumenti branditi come clave per combattere il sistema, erano occasioni di partecipazione e confronti, erano veicoli di crescita politica e sociale. Cinquant’anni di mutazione/involuzione della società li hanno ridotti a pura merce da cannibalizzare o a meri fenomeni di spettacolo, con grande rimpianto, almeno per la mia generazione. Ecco perché l’operazione/vintage della Grande Bellezza, nel riproporre con il Cineforum del Venerdì, un sottile barlume di quelle atmosfere è degna di essere annotata. Franco Maiolino GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 4 l’Olmo Giugno 2015 • la memoria storica • 14 • dal comune 3 Come eravamo • Giugno 2015 l’Olmo Ordinanza del Sindaco: deiezioni canine, tenuta e conduzione dei cani in aree pubbliche Negozi e negozianti Di seguito il testo dell'ordinanza sindacale n.8 del 6/5/2015 IL SINDACO Premesso che sulle aree pubbliche, sulle aree soggette a servitù di pubblico passaggio o comunque aperte al pubblico viene di sovente riscontrata la presenza di deiezioni animali, che causano disagi per la fruizione degli spazi pubblici da parte della collettività, pregiudizio per il decoro urbano, nonché possibili rischi per la salute della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più esposte, quali bambini; Considerato che tali gravi inconvenienti sono dovuti all’incuria ed al malcostume di taluni proprietari e/o possessori di cani, che durante la conduzione degli stessi, evidentemente trascurano il fondamentale dovere civico di provvedere alla raccolta delle deiezioni lasciate sul suolo dai propri animali con mezzi adatti allo smaltimento; Preso atto altresì delle reiterate segnalazioni e lamentele aventi ad oggetto situazioni di pericolo per la sicurezza e incolumità delle persone a causa della presenza di cani lasciati liberi e privi di custodia in strade, parchi ed altri luoghi pubblici; Constatato il numero sempre crescente di cani ed altri animali d’affezione che vivono nelle aree urbanizzate, per cui risulta indifferibile determinare giusta e più adeguata compatibilità tra il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico, la tutela della sicurezza personale e la detenzione di detti animali; Ritenuto pertanto, dover mettere in atto, nell’interesse di tutti, validi strumenti e provvedimenti di prevenzione nei confronti di potenziali malattie veicolati dagli escrementi animali che consentano un’idonea pulizia per il miglior utilizzo da parte della cittadinanza degli spazi pubblici, in particolare di parchi, giardini ed altre aree verdi, nonché efficaci misure repressive sui comportamenti in grado di arrecare pregiudizio alla sicurezza dei cittadini; Visto il Testo Unico sull’Ordinamento dei Comuni e ritenuta propria la competenza, trattandosi di atto di gestione in materia igienico- sanitaria; Viste le altri leggi in materia; ORDINA ai proprietari, possessori, detentori a qualsiasi titolo di cani, di adottare idonei accorgimenti al fine di evitare possibili inconvenienti per l’incolumità, l’igiene delle persone ed il decoro urbano, impedendo che gli animali sporchino il suolo pubblico con le pro- zati per attività di Servizio. prie deiezioni e che possano trovarsi a circolare liberi ed incustoditi sulle aree pubbliche. - A tale scopo alle suddette persone è fatto assoluto divieto: a) far entrare i cani anche se custoditi, nelle aree destinate ai giochi dei bambini, rendendo palese il divieto mediante la posa in luogo di idonea segnaletica; b) abbandonare escrementi del proprio animale su strade, marciapiedi, parchi e giardini, arredi urbani, aiuole, spazi prospicienti gli esercizi commerciali, accessi alle sedi pubbliche nonchè alle civili abitazioni e in generale su ogni altra superficie adibita a pubblico passaggio. Chiunque conduca cani nei suddetti spazi, dovrà preventivamente munirsi di apposita attrezzatura (paletta, pinza o altro mezzo similare adatto allo scopo, nonchè di involucri o sacchetti impermeabili) e portarla al seguito, affinchè, all’occorrenza possa immediatamente raccogliere gli escrementi dell’animale, riporli nel sacchetto, chiuderlo e conferirlo nei contenitori o cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani; c) abbandonare cani sul territorio comunale, di lasciarli incustoditi o comunque liberi di circolare in aree pubbliche e luoghi aperti al pubblico, specie se affollati; d) custodire i propri cani all’interno della proprietà privata con ogni debita cautela; e) di condurre i cani al guinzaglio durante la passeggiata in aree pubbliche o aperte al pubblico; f) i cani di grossa taglia e/o di razze da difesa o i cani che si mostrino particolarmente aggressivi, durante la passeggiata dovranno essere portati al guinzaglio e muniti di museruola. Sono esentati dagli obblighi di cui ai punti e ed f: le persone non vedenti che utilizzano cani guida da accompagnamento appositamente addestrati; i cani appartenenti alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine e di polizia , ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, quando utiliz- SANZIONI salva ed impregiudicata l’eventuale applicazione di sanzioni previste da specifiche leggi Statali o regionali in materia, alla violazione di ciascuna disposizione della presente Ordinanza, consegue la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo € 25,00 ad un massimo di € 500,00, ai sensi dell’art 7 bis del D.Lgs 18 agosto 2000 n° 267, il trasgressore ed il responsabile in solido, così come individuato dall’art. 6 della Legge 689/81, sono ammessi al pagamento in misura ridotta per l’importo di € 50,00 da effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione immediata, ovvero dalla notifica della violazione; entro 30 giorni dalla data della contestazione o notificazione, gli interessati possono far pervenire scritti difensivi al Sindaco, quale Autorità competente a ricevere il rapporto a norma dell’art. 17 della Legge n.689/81, allegando nel caso documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima Autorità. DISPONE Che il presente provvedimento sia reso noto a tutta la cittadinanza tramite pubblicazione sul sito Web del Comune e all’albo Pretorio. RICORDA Che a norma dell’art. 3, comma 4, della Legge 07.08.1990 n° 241, avverso la presente ordinanza, in applicazione della Legge 06.12.1971 n° 1034, chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere per incompetenza, per eccesso di potere o violazione di Legge, entro sessanta giorni dalla pubblicazione, al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto. L’Ufficio di Polizia Locale è incaricato della vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza. IL SINDACO Dott. Gaetano SOLLAZZO GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 5 l’Olmo Giugno 2015 • arte • 4 Artisti diamantesi in giro per l’Italia • 13 storie nostre • Giugno 2015 l’Olmo La lapide sulla Chiesa di Santa Maria dei fiori a Cirella di Piero Cirone A Dio, il più buono ed il più grande. Chiesa abbaziale "Santa Maria dei Fiori", questa, da tempo immemorabile parte della Diocesi di San Marco: qui son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti sacri. Così a perpetuo ricordo fece porre questa lapide l'Il.mo Reverendissimo Decano Gentiluomo Don Baldassarre Barone De Moncada, Vescovo di San Marco. Nell'Anno del Signore 1782 Antonino Perrotta Stefano Pagano Spazio MACSI è lieto di presentare la Flash Exhibit della durata di un weekend con la quale lo scorso settembre ha premiato i vincitori della sezione pittura del concorso MArteLive 2014, mettendo a disposizione il proprio spazio, da sempre dedicato ai giovani talenti, per dare visibilità alle opere dei tre artisti più meritevoli del concorso. Le tele di Lorenzo Fasi, Andrea Bartolucci e Antonino Perrotta, primi tre classificati nella categoria pittura alla Biennale MArteLive 2014, sono state esposte per una collettiva artistica ospitata negli spazi della Galleria, in Vicolo del Campanile, 9-9b Borgo Pio (Roma), dall’8 al 10 maggio 2015. Nella mostra hanno avuto grande rilievo le opere di Antonino Perrotta, 22 anni,che predilige il bianco e il nero e la miscela dei colori primari. Tematica protagonista del suo progetto artistico è la guerra e la sofferenza che genera negli esseri umani, ancor più nei giovani. Anche un pezzo di Diamante sarà presente a EXPO di Milano, grazie all’artista Diamantese Stefano Pagano che espone i suoi decollages e altre sue creazioni per EXPO 2015. Le sue opere sono state apprezzate dallo storico e il critico d’arte Giorgio Grasso, già coordinatore generale alla 54^ biennale di Venezia, che l’ha voluto fortemente alla mostra internazionale di arte contemporanea da lui curata. I quadri di Stefano Pagano saranno esposti dal 2 a 31 maggio a Trezzo sull’Adda (Milano), per l’ International Contemporary Art, la mostra di Enel Green Power per Expo, organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da Giorgio Grasso. La Location è la storica e prestigiosa sede della centrale Taccani di Trezzo d’Adda a Milano città metropolitana. “Milano Expo 2015 International Contemporary Art” è una manifestazione importantissima che si onorerà di ospitare più di 600 artisti da tutto il mondo durante i sei mesi di Expo. La manifestazione avrà inoltre l’onore di ospitare in anteprima, un quadro fortunatamente ritrovato, di uno dei più importanti pittori della seconda metà del XIX secolo . Presenze record, migliaia di visitatori nel primo fine settimana di apertura delle sale. Tutti sulle rive del fiume per godersi dipinti, sculture e installazioni di 600 artisti, 1.300 opere, in arrivo da tutto il mondo in una maratona d’autore che durerà fino al 31 ottobre in due manche. Ancora una volta l’artista diamantese, Stefano Pagano, vola per altri lidi sperando che il suo ormai importante curriculum a livello di gallerie e mostre possa essere apprezzato anche da noi, magari con una personale a Diamante. Angiolina Marchese A tenere alta la bandiera della vena artistica della gente di Diamante a Milano, c’è anche Angiolina Marchese, di origini diamantesi e che da tempo vive a Roma . All’ International Contemporary Art organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da Giorgio Grasso. si possono possono ammirale le sue opere, caratterizzate da colori passionali e pennellate tipiche dell’espressionismo moderno, che “parlano per l’artista e fanno sognare lo spettatore nell’immediato”. L ‘artista diamantese presente all’inaugurazione della mostra, ha avuto modo di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il mondo, e farsi apprezzare dalla tanta gente che in questi giorni e prossimamente affollerà la “Milano Expo International Contemporary Art”. Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola D.O.M. ABBATIALIS ISTA ECCLESIA SUB TITULO S. MARIAE FLORUM AB IMMEMORABILI EPISCOPALI MENSAE SANCTI MARCI UNITA: IBIQUE SACRAMENTA ASSERUANTUR EX NOSTRA COMPLACENTIA TANTUM. ET AD PERPETUUM MONUMENTUM PONI CURAVIT ILLMUS ET RMUS DNUS D. BALTHASSAR BARONE DE MONCADA PATRITIUS REGINUS EPISCOPUS S. MARCI ANNO DNI MDCCLXXXII Commento: Questa lapide di Cirella del XVIII sec., anch'essa (come quella di Diamante del XIX sec.) ben scritta in latino canonico, mi sembra caratterizzata da un uso di parti del discorso (sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi, congiunzioni ... e perfino punteggiatura) sapientemente pensate e distribuite nel testo con magistrale competenza, efficacia ed eleganza. Alcune considerazioni : - 1) la prima importante informazione si coglie nell'aggettivo "Abbatialis", con cui l'autore comunica nel 1782 che la chiesa era annessa ad un convento (a conferma di quanto si sa) e che quindi era retta da un abate; d'altra parte, poiché - come ho avuto modo di ricordare tempo fa su l'Olmo - le origini della Comunità Parrocchiale di Cirella risalgono in ogni caso ad almeno il VII secolo (ovvero a quando nel Sinodo del 649 era presente l'Episcopus Romanus Cerellae), ritengo che (a fronte dell'affermazione della lapide che vede la Chiesa di Cirella unita da tempo immemorabile alla Diocesi di San Marco) sia opportuno un qualche chiarimento storico; - 2) la locuzione "ista ecclesia" (ovvero "codesta chiesa") - in cui ci si esprime con "ista" ("codesta") invece che con "haec" ("questa") sembra che faccia poi "parlare la lapide da lontano", come se la chiesa fosse vicina a chi "ascolta" (ovvero a chi legge la lapide) ma non a chi (mediante lo scritto della lapide) "parla". Il che porta a supporre che l'autore dello scritto abbia voluto conferire una sorta di "carattere distaccato" alla lapide, la quale, sebbene murata sul portale della chiesa, è come se fosse espressione viva di un autore fisicamente lontano, ovvero di quel Vescovo (Don Baldassarre Ba- rone De Moncada), il quale volle deporla lì, forse a ringraziamento dei fedeli di Cirella; va però anche detto in merito che l'uso di "haec" avrebbe introdotto - proprio in apertura di lapide - un imperdonabile errore fonetico col vocabolo seguente, producendo l'evidente cacofonia "haec ecclesia"; il che mi porta a credere che l'uso di quel "ista" sia piuttosto da ascrivere a tale ultima questione di tecnica letteraria, che la dice comunque lunga sulla profonda cultura di colui che ha scritto; - 3) la fraseologia centrale della lapide sembrerebbe inoltre voler sottolineare che in quella comunità parrocchiale fosse particolarmente viva la fede ("ibique sacramenta asservantur"), e ciò qualora "sacramenta" dovesse essere (erroneamente) tradotto col neologismo "Sacramenti"; in tal caso infatti il verbo latino "asservo" (reso nella lapide in forma passiva) sarebbe traducibile solo con l'unione inscindibile di due verbi ("custodire" legato alla "traditio ecclesiae" e "adoro" legato invece alla "pietas fidelium"), cui conseguirebbe che con "ibique sacramenta asservantur ex nostra complacentia tantum" si volesse significare "ivi sono custoditi ed adorati tanto, con nostro compiacimento, i Sacramenti"; e, poiché nell'inviarmi il testo latino, Francesco Cirillo. direttore dell’Olmo, mi ha anche detto che forse la lapide potrebbe essere stata apposta da quel Vescovo a ringraziamento di un suo supposto salvataggio in mare avvenuto nei pressi di Cirella, la suddetta traduzione si potrebbe prestare a postulare un qualche legame logico fra il compiacimento del Vescovo per la pietà popolare di quel luogo ed il supposto suo ringraziamento; resta però il fatto che quella traduzione, filologicamente e grammaticalmente contorta, sarebbe sostanzialmente errata; pertanto, considerato che con "sacramenta" si può ben surrogare il classico "sacra-orum" (indicante specificamente "cose, oggetti, arredi sacri"), sono convinto che quella frase latina vada invece correttamente tradotta con "qui son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti sacri", così come nella realtà essi arredi ed oggetti sono davvero presenti in quella chiesa, dando peraltro probabilmente anche ragione (forse solo in parte) con la loro presenza dell'antico "rango diocesano" della Comunità Parrocchiale di Cirella. GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 6 l’Olmo Giugno 2015 • storie nostre • 12 Una pagina della nostra storia forse dimenticata ONORATE IL PANE 5 • avvenimenti • Giugno 2015 l’Olmo Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria. di Ciro R.Cosenza Durante gli anni dell’Università, io ho abitato a Napoli presso una sorella di papà, zia Esterina. Ella, maestra elementare presso una scuola di Rione Amedeo, usciva di casa presto la mattina ed io rimanevo solo fino alle due, nel suo appartamento in un palazzone alla Prima Traversa via Cesare Rossaroll; appartamento al quinto piano con 99 gradini e senza ascensore. Io avevo scelto per studiare il salotto pranzo di questo appartamento, una camera con un bel balcone, che dava su di una spianata di tetti e da cui entrava un bel sole. Ad un muro era attaccata una pergamena, protetta da un vetro, dove erano riprodotte alcune frasi di Benito Mussolini. Non so se definirle massime, o esortazioni, oppure comandi. La firma in calce alimentava più che un dubbio: Mussolini ! A cura dell’Ente “OPERA ITALIANA PRO – ORIENTE”, incitava gl’italiani ad avere del pane la massima cura. Io ben ricordo che una pergamena simile la trovai, dopo la caduta del fascismo, arrotolata in un cassetto. C’era scritto: AMATE IL PANE CUORE DELLA CASA PROFUMO DELLA MENSA GIOIA DEI FOCOLARI! RISPETTATE IL PANE SUDORE DELLA FRONTE ORGOGLIO DEL LAVORO POEMA DEL SACRIFICIO ONORATE IL PANE GIOIA DEI CAMPI FRAGRANZA DELLA TERRA FESTA DELLA VITA NON SCIUPATE IL PANE RICCHEZZA DELLA PATRIA IL PIU’ SOAVE DONO DI DIO IL PIU’ SANTO PREMIO ALLA FATICA UMANA Il Fascismo, sin dal suo avvento al Governo, ebbe una particolare attenzione verso l’agricoltura per una serie di motivi. Anzitutto tenere i contadini lontano dai centri urbani, le cui agitazioni, dopo la Grande Guerra, erano andati sempre più verso movimenti sovversivi. Favorire, nel contempo la classe dei proprietari terrieri e dei latifondisti, che ave- le strade interpoderali, le case erano fatiscenti, senza luce, senza gabinetti, senza l’acqua corrente all’interno delle abitazioni. Inoltre proprio la legislazione fascista aveva finito per favorire il padrone e peggiorare la vita dei contadini. vano appoggiato il Fascismo sin dalla nascita. Infine incrementare i prodotti della terra. In questa direzione si mossero la “battaglia del grano” del 1925, la “bonifica dell’agro pontino” e la lotta all’urbanesimo del 1928. Anche su questo fronte la propaganda di regime si mobilitò e la canzonetta fece la sua parte. Bisognava incoraggiare la famiglia contadina ad amare la terra e la vita in campagna: amare una vita sana e un mondo buono, pulito; l asciar stare la vita disordinata e corrotta della città. In altre parole, scoraggiare il fenomeno dell’urbanesimo, che, in Italia, come nel resto dell’Europa, stava assumendo un aspetto preoccupante. Le canzonette, dedicate alla campagna, parlavano di fanciulle belle, senza grilli per la testa e che non amavano il trucco o vesti eleganti. Donne, fatte per essere amate, donne che un giorno sarebbero state mogli fedeli e mamme prolifiche. Proprio come le voleva il regime. Ecco un esempio di canzoni sulla “campagna bella” e sulle “campagnole belle”: “Reginella campagnola” (Di Lazzaro/Bruno/Di Lazzaro), “Campane” (Di Lazzaro/Cherubini), “Amor di pastorello” (Gentile/Bixio), “Fiorin Fiorello” (Mascheroni/Mendos), “Chiesetta alpina” (Di Martino/Arrigo), “Reginella del Molise” (Di Lazzaro/Campa), “Se vuoi goder la vita” Bixio/ Cherubini), “Op, op trotta cavallino” (Kramer/ Frati). Tutte queste composizioni, piacevoli ed orecchiabili, furono conosciute dalle generazioni del dopoguerra, dalla voce di Claudio Villa. A parte queste canzoni e gli allettamenti del regime, tuttavia la vita nelle campagne permaneva durissima. Al Sud ancor di più che al Nord dell’Italia, mancavano I nuovi “patti agrari”, di fatto, prevedevano: 1) Il proprietario conservava il diritto di regolare la produzione. 2) Gran parte del rischio gravava sul lavoratore. 3) La direzione dei lavori era riservata al padrone. 4) In caso d’inadempienza - e questo, anche per forza maggiore, che in agricoltura può verificarsi di frequenza, - il padrone poteva risolvere a suo favore il contratto. 5) Il canone doveva essere corrisposto in natura. E delle belle campagnole fresche e sode che ne era? Rozze ed ignoranti, furono costrette per alcuni decenni ancora, ad essere soggette al “Pater familias” e a recarsi al mercato settimanale mal vestite, portando sulla testa la pesante cesta. Alla fine degli anni ’50, tuttavia, le case diventarono più accoglienti, almeno al Nord e anche il modo di vivere delle ragazze cambiò. La nota scrittrice Adele Grisendi, nei suoi romanzi autobiografici, “Bellezze in bicicletta” e “Baciami piccina”, racconta che lei, figlia di contadini, verso la metà degli anni ’60, era riuscita a convincere i suoi a farsi mandare alle scuole superiori, portava la minigonna e si spostava con il motorino. Al Sud bisognò aspettare almeno un altro decennio. Ma anche quaggiù le figlie dei contadini finirono per frequentare i vari licei e, dopo, le università. Si sono avute, naturalmente, le prime laureate, oggi vestono come le loro coetanee dei centri urbani e, al sabato sera, vanno immancabilmente in discoteca. Proprio così, “immancabilmente”, mi ha risposto una ragazza, che fa la barrista al mio paese. Già perché quelle che non hanno avuto voglia di continuare gli studi, anziché aiutare i genitori nei campi, preferiscono far le commesse, la parrucchiera o l’estetista. Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria. «Come sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino intendiamo in maniera unitaria denunciare e porre all'attenzione del Governo, delle autorità sovracomunali e dell'opinione pubblica, i drammatici disagi causati dal permanere della chiusura del Viadotto Italia dell'A3, alla viabilità, alla sicurezza dei cittadini ed all'economia del nostro territorio che attira oltre il 10% dei flussi turistici dell'intera regione e che per tale motivo vive con particolare inquietudine la possibilità di un decremento delle presenze . Siamo fortemente preoccupati e temiamo, non essendovi ancora notizie certe sulla riapertura del suddetto tratto autostradale, che permanga tale intollerabile situazione e che si possano protrarre pertanto tutta la serie di ritardi che già si sono registrati in tale vicenda. Pur nel rispetto dei tempi della giustizia e delle doverose verifiche tecniche del caso, chiediamo che si provveda presto e il tratto del Viadotto Italia dell'A3 sia riaperto in tempi brevi. Come responsabili della sicurezza dei cittadini delle nostre comunità siamo consapevoli dei gravi pericoli già presenti quotidianamente sulle nostre strade che vedono annualmente S.E. il Prefetto emettere un'ordinanza di interdizione per i mezzi pesanti, che, a questo punto, riteniamo venga immediatamente emessa. Siamo pronti ad attuare anche iniziative eclatanti affinché sia scongiurato, soprattutto nei mesi estivi, il perdurare della situazione determinatasi che non sarebbe in alcun modo sopportabile e che assumerebbe aspetti ancora più drammatici e preoccupanti per l'incolumità dei cittadini che percorrono quotidianamente la SS18. Quest'ultima, infatti, pur essendo una strada statale, proprio a causa dell'interruzione del Viadotto Italia e delle conseguenti deviazioni da esso, è costretta a sopportare da mesi il traffico, autostradale e l'ininterrotta circolazione di tir e mezzi pesanti di vario genere, pur non essendo strutturalmente capace di sopportare tale tipo di circolazione e di garantirne, pienamente, le condizioni di sicurezza. Nel periodo estivo, per questo motivo, la SS 18 rischia di trasformarsi in un vero e proprio “Inferno” , visto l’afflusso di numerosi ospiti e visitatori e l'intensificarsi della circolazione che si verifica, fisiologicamente in un territorio a prevalente vocazione turistica che registra nei giorni del cosiddetto “esodo estivo”, un aumento esponenziale del traffico automobilistico. Oltre al tema prioritario della sicurezza intendiamo evidenziare le gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, sempre più isolata dal resto del Paese con evidenti danni alla nostra economia turistica che rischia di essere posta in condizione di grave svantaggio nei confronti del resto del Paese, nell'anno dell'Expo, iniziativa globale che pone l'Italia al centro dei flussi turistici mondiali. A garanzia dell'incolumità dei nostri concittadini, per le ragioni di sicurezza sopra esposte e come estrema forma di protesta saremo costretti, pertanto, qualora permanesse tale situazione, ad emettere delle ordinanze di chiusura di ciascun tratto stradale della SS18 ricadente nei nostri Comuni. Prendiamo atto della disponibilità assicurata dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha fissato per il prossimo 3 giugno presso il Ministero una riunione con tutti i soggetti istituzionali interessati i quali sosterranno le proposte del Presidente Oliverio e l'accordo già definito con l'ANAS dai Sindaci del Pollino e dal Presidente del Parco del Pollino. La disponibilità del Ministro Delrio è un segno rilevante di attenzione, e l'incontro del 3 giugno un’occasione molto importante per poter rappresentare le istanze sopra esposte e chiedere che sia concretamente data risposta alle nostre domande e alla piena volontà di segnare, definitivamente, una inversione di tendenza che rompa l’isolamento al quale questa parte di Calabria è stata destinata. Desideriamo ringraziare il Presidente della Giunta regionale, On. Mario Oliverio, per il lavoro intrapreso nell'azione di sviluppo, anche per quanto riguarda infrastrutture e rete stradale e per il sostegno deciso che sta assicurando alle istanze che sulla questione della A3 giungono dai territori, così come ringraziamo i parlamentari calabresi che con impegno si sono attivati presso il Governo per una soluzione positiva di questa vicenda. Siamo decisi e fermamente intenzionati a portare avanti unitariamente e con determinazione questa battaglia nell'intento di vedere pienamente riconosciuti i diritti di questo nostro territorio e dei suoi cittadini e per questo da oggi daremo vita ad un comitato permanente che seguirà costantemente e con attenzione quotidiana l'evolversi della vicenda relativa alla chiusura dell'Autostrata A3 Salerno - Reggio Calabria ». I Sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino Diamante, 26 maggio 2015 GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 7 • l’Olmo Giugno 2015 satira e cultura u Chiòchiaro di Giovanni Grimaldi • 6 U Criscimunnu Nu lìtr’di prufùm', giàcch' a ttrì bbuttùn Lènt’ firmàt’ capìll' ossigginàt', cravatta gialla, i pìd' senza call'. Anìll’ tàl'e qquàl' A chìlla d 'u Cardinal '. Si guàrdid'allù spècchj, pàtid' u malùcchj, si tocca s'u mmidìj, ti cùnta fissarìj, si crìda fimminàr ' e vrùscid' i dinàr'. Cc 'a scusa d 'i dulùr ', scànzid' u lavùr'. Mangia 'a pastina E lèggia Topolino. A mia madre Ugo Grimaldi ( 1965-2007) Nei tuoi occhi mamma scintilla l’amore. Nel tuo sguardo sempre unico sempre nuovo trovo ristoro. Fra le tue bracciamamma adorataTrovo riparo dal male !... E nella tua infinita pazienza Comprendo il significato della vita ! 21 giugno 1994 Visti da Salvatore Marra farsa in due tempi ideata e diretta da Sonia Benedetto e Doriana Benvenuto interpreti Domenico Praino, Maria Vivona, Enrico Campagna, Nicola Vecchio, Clorinda Darilli, Franca Nicastro, Maria Guerrisi, Pino Tosto, Alessandro Mazza. memorie del novecento. Ne ho appreso la notizia dai giornali che nei loro inserti culturali stanno facendo a gara per ricordarlo sottolineandone il grande spessore culturale accanto ad una grande riservatezza insolita per un’intellettuale di fama internazionale. E’ morto a Spoleto, l’ultimo dei luoghi che aveva scelto come buen retiro dopo aver vagato tra Napoli, Capri, Strongoli, Parigi, passando dei lunghi periodi anche nella sua bella casa di Cirella di La ciambella di Marinella daria Leica. A Diamante, Garrubba era giunto una trentina d’anni Ingredienti: 5 uova - 6 bicchieri di plastica di farina (non traboccante)- 3 bicchieri di plastica di latte - 3 bicchieri di plastica di zucchero- 1 bicchiere di olio d'oliva La buccia grattugiata di 2 limoni - 2 bustine "pane angeli"- 1/2 bicchiere di limoncello. Imburrare la teglia e infarinarla Forno a 200 gradi . (Segreto: prima d'infornarla creare con carta stagnola un cappello alla tortiera. Dopo 40 min. Togliere il capello alla tortiera e lasciare altri 10 min. Di cottura) na-Vanni, si era innamorato del posto e vi aveva acquistato una fa sulla scia di un lontano filo di parentela con la famiglia De Lucasa. Il sindaco Ernesto Caselli lo nominò cittadino onorario di Diamante insieme ad altre personalità che in vari settori e a vario titolo davano lustro e fama alla nostra città. Per lui era un ritorno alle origini calabresi della sua famiglia e per noi un motivo di proiezione internazionale perché Caio Garrubba in quegli anni era sicuramente uno dei fotografi più famosi al mondo. Era il fotografo che insieme a Cartier Bresson aveva varcato i d i L i l y Ge n o ve se Paccheri gamberi e zucchine Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di paccheri, 300 gr. di gamberi, 2 zucchine, 200 gr. pomodori ciliegina, 1 spicchio d’aglio, basilico, peperoncino, olio extra vergine d’oliva, sale Procedimento: sgusciate i gamberi, tenendo da parte i gusci. eliminate il filetto nero sul dorso. lavateli, asciugateli e tagliateli a meta’. lavate le zucchine, asciugatele e tagliatele a listarelle. schiacciate lo spicchio d’aglio, rosolatelo in una padella con l’olio ed il peperoncino, aggiungete i gusci dei gamberi e poco dopo i pomodorini tagliati a spicchi. cuocete a fuoco vivo, regolate di sale. fate intiepidire, eliminate i gusci, aggiungete i gamberi ed il basilico. saltate le zucchine in un’altra padella con un filo d’olio, salatele ed aggiungetele al sugo di gamberi. intanto bollite i paccheri e scolateli al dente. rovesciateli nella padella con il sugo preparato saltate qualche istante e servite. confini ( allora culturalmente invalicabili) della Cina di Mao realizzando un reportage che rimane un caposaldo nella storia della fotografia; il fotografo che come Robert Capa, aveva immortalato gli scugnizzi ed i vicoli di Napoli, i braccianti del sud, i clochard di Parigi e soprattutto l’allora poco conosciuto mondo dei Paesi dell’Est Europeo e del Socialismo Reale. I suoi reportage sulla Russia di Breznev fecero, al tempo della guerra fredda, il giro del mondo dando prestigio e fonte di dibattito a giornali come il Mondo di Pannunzio e l’Espresso di Benedetti. Per la sua vicinanza al PCI fu definito il fotografo del Comunismo ma questo non sminuì il suo ruolo di grande e raffinato intellettuale del novecento contiguo alle esperienze artistiche e letterarie degli anni sessanta che in quegli anni portavano la firma di Mario Schifano, Ceroli, Goffredo Parise, Pasolini, Bellocchio, Antonioni. Al tempo in cui fotoreporter e paparazzi avevano svilito la fotografia a mero oggetto commerciale, lui la aveva elevata ad espressione artistica capace di interagire con altre arti nobili come il cinema e le arti figurative.Avendo avuto l’onore di annoverare Caio Mario Garrubba tra i nostri concittadini onorari sentiamo il dovere di ri- Il Ring di ENZO RUIS l’Olmo Si è spento nei giorni scorsi a 92 anni l’ultimo dei grandi fotografi uno dei suoi scatti in bianco e nero effettuati con la sua leggen- A Diamante si mangia così Giugno 2015 di Franco Maiolino fronte al mare e all’Isola che sicuramente avrà immortalato in Di Maria Arcella detta Marinella segnalata dal piccolo Vincenzo Le Rose. • Caio Mario Garrubba grande fotografo e cittadino onorario di Diamante Cineteatro Vittoria di Diamante 10 giugno 2015 ore 21e30 L'associazione culturale "Dafne" di Cirella Cs presenta • 11 cordarlo pensando che l’allestimento di una sua mostra retrospettiva potrebbe essere una buona occasione per saldare ancora di più il legame tra un grande intellettuale e la nostra città. Napoli 19 dicembre 1923 – Spoleto 2 maggio 2015. Fotografo. «Uno dei grandi fotografi non solo italiani» (Stefano Malatesta). • Il primo giornale con cui collaborò è Il Mondo, altri suoi reportage famosi sono quello sulla Polonia del 57, l’Urss di Krusciov. Fu il secondo fotografo, dopo Cartier-Bresson, ad entrare nella Cina di Mao nel 1959. Autore di vari libri fotografici, a partire da Le due Germanie (1963). Pubblicò anche due cartelle di grande formato sui manifesti della rivoluzione russa e su quelli del cinema degli anni Venti. Da una decina d’anni ha smesso di usare la macchina fotografica, semplicemente perché si è stancato. «”A casa, in Calabria, avevamo una biblioteca d’arte molto vasta. In quei quattro, cinque anni che ho vissuto a Strongoli, l’antico paese della Magna Grecia, in provincia di Catanzaro, non facevo che cibarmi dalla mattina alla sera di libri d’arte. Poi, negli anni Cinquanta, conobbi De Martiis che all’inizio faceva il fotografo, poi ha dato vita alla Galleria La Tartaruga a Roma. Gli comprai anche alcune foto dell’alluvione del Polesine. Plinio, però, era più interessante come gallerista che come fotografo. Tutta l’arte contemporanea è venuta dalla sua galleria, da Ceroli a Schifano. Anche gli americani sono stati esposti lì per la prima volta, Rauschenberg e gli altri protagonisti della pop art. Insieme creammo una cooperativa di fotografi di tipo sovietista, dove ognuno lavorava quanto poteva e prendeva quello che gli serviva. Eravamo io, De Martiis, Nicola Sansone e Franco Pinna. Fu una cooperativa notevole per l’epoca. Durò un anno». • Uomo schivo, era solito ironizzare sulla sua arte. • «L’incontro più significativo? “Con mia moglie Alla Folometova, mia compagna, amica, assistente da 43 anni. Sul lavoro? Devo dire la verità che le persone importanti che ho fotografato mi stavano sempre antipatiche. Tant’è vero che ho tutta una serie di scatti, ad esempio di Breznev, che se lui li avesse visti mi avrebbe preso a calci nel sedere... Cercavo di fotografarlo nei momenti più fetenti. Se invece parliamo al di fuori dell’aspetto professionale, mi è capitato spesso di fare incontri significativi. Soprattutto a Napoli, sarà pure un fatto sentimentale perché sono nato lì. Incontri di strada, camminando con la macchina fotografica”. È stato definito il fotografo del comunismo. “è molto vago. In che senso? Nel senso di propagandista del comunismo o di un critico del comunismo? Lei si riferisce alla frase di Goffredo Parise, ma lui aveva specificato che era il comunismo della speranza, non quello reale”. (...) Perché in Italia non ha avuto successo, invece all’estero era molto conosciuto? “Chi è che ha avuto successo in Italia? Bavagnoli e Cagnoni erano conosciuti soprattutto all’estero. Chi sono gli altri? L’unico giornale che usciva con le foto era il grande Espresso di Benedetti. Forse anche L’Europeo. C’è stato un tentativo quando Mondadori ha fatto Epoca, chiamando fotografi americani. Voleva essere una sorta di Life. Ma dopo poco si rivelò un fallimento economico totale. L’Italia non ha avuto una cultura fotografica. Non ce l’ha tuttora. In Italia non sono esistiti i picture editor. Il fotografo è stato considerato sempre un mezzo paparazzo, o comunque uno che fa clic (...) Insomma in Italia il reportage classico non è mai stato fatto. Anche perché non c’è stato mai alcun responsabile dell’immagine che abbia dato delle direttive al fotografo. Perché di solito i grandi reportage sono suggeriti dal photo editor. Mai in Italia sarebbe potuto succedere come in Germania, dove un giornale come Stern è stato diretto per anni - anche molto bene - da un fotografo, Gilhausen”» (Manuela De Leonardis).• Da qualche anno non usciva più da casa. Aveva eletto Spoleto a suo luogo di residenza, rinunciando ad abitare a Parigi dove aveva acquistato una mansarda. È morto a 92 anni. scheda aggiornata al 4 maggio 2015 da Roberta Mercuri GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 8 l’Olmo Giugno 2015 • dal comune Incontro a Diamante dei sindaci del Tirreno per l’A3 Il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo ha invitato i sindaci del Tirreno cosentino ad un incontro che si terrà martedì 26 maggio, alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Diamante, organizzato per discutere le eventuali azioni comuni da intraprendere in merito alle preoccupanti notizie riguardanti l'ormai certo perdurare della chiusura dell'Autostrada A3, nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno, anche per i mesi della stagione estiva. Tale eventualità prefigura, infatti, gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, praticamente isolati dal resto del Paese, e preoccupanti riflessi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini del Tirreno cosentino a motivo della conseguente circolazione di mezzi pesanti deviati sulla SS 18, a causa della chiusura della A3. Un disagio che rischia di acuirsi alta nei mesi estivi, che vedono la circolazione aumentare esponenzialmente vista la prevalente vocazione turistica del territorio. L'Amministrazione Comunale di Diamante • 10 Disagi nella ricezione del digitale terrestre: il Ministero ha risposto all'Amministrazione Comunale di Diamante Il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto alla lettera di protesta inviata dall'Amministrazione Comunale sul perdurare dei disagi per gli utenti del digitale terreste nel territorio comunale di Diamante. Nella lettera, inviata dall'Ufficio di Gabinetto del Ministero, si legge: « Con riferimento alla segnalazione, da parte di codesta Amministrazione Comunale, delle difficoltà di ricezione dei canali televisivi trasmessi attraverso il segnale digitale terrestre nella provincia di Cosenza, si comunica che l'Ispettorato Calabria di questo Ministero ha effettuato un controllo individuando le ragioni tecniche delle interferenze e della conseguente carente ricezione del segnale Rai. In particolare, nel centro sud del Comune di Diamante ed in altre zone del Lungomare di Belvedere Marittimo si riceve un segnale televisivo di qualità discreta proveniente dall'impianto Rai di Buonvicino ch.35 UHF, mentre nelle restanti zone dei comuni citati, servite dall'impianto Rai MUX1 Golfo di Policastro ch.6 ubicato in provincia di Salerno, la ricezione del segnale televisivo è difficile. Per quanto sopra, le società Rai e Rai Way sono state invitate da questo Ministero a porre in essere i necessari adempimenti al fine di risolvere i disagi lamentati dagli utenti ». Selezione di 36 soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga Appuntamento con la musica di qualità a Diamante E’ stato pubblicato sull’Albo pretorio e su quello on line all'indirizzo www.comune-diamante.it l’avviso pubblico per la selezione di 36 soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga (decretati dalla Regione Calabria dal 04/06/2009 al 31/12/2013) da avviare in percorsi formativi "tirocini" presso il comune di Diamante. I suddetti lavoratori saranno utilizzati con mansioni equivalenti ai seguenti profili: 21 Operatori Generici; 15 Operatori Amministrativi di cui: n. 4 Diploma di scuola media superiore di secondo grado; n.5 Diploma di Ragioneria; n 6 Diploma di Geometra. Sull’avviso pubblicato sull’Albo sono indicati i requisiti la durata delle attività e il trattamento economico aggiuntivo. Nelle specifico i requisiti: il richiedente deve essere soggetto disoccupato e percettore di mobilità in deroga decretato dalla Regione Calabria (dal 4 giugno 2009 al 31 dicembre 2013); essere residente in uno dei comuni ricadenti nella competenza del CPI di Paola; non aver riportato condanne penali; non avere procedimenti penali in corso; di godere dei diritti civili e politici. E ancora tra i requisiti inerenti al titolo di studio vanno considerati: scuola dell’obbligo per gli Operai; Diploma di scuola Media secondaria superiore per gli addetti amministrativi. Ulteriore requisito richiesto, quello di non essere inserito in politiche attive del lavoro di alcun genere alla data della pubblicazione dell’avviso. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere compilata sull’apposito modello e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR 445, dal 27/05/2015 al 29/05/2015, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 presso il CPI di Paola, il giorno 29/05/2015 anche presso l’ULC di Belvedere Ma.mo. Si potrà presentare una sola domanda scegliendo un solo percorso formativo dei profili professionali richiesti. Dovrà essere allegata alla domanda una copia di un documento di identità in corso di validità debitamente sottoscritta. Concerti di primaveraUn doppio appuntamento con la musica di qualità caratterizzerà il week end di Diamante il 30 e il 31 maggio, alle ore 21,30 sul Lungomare Mancini di Diamante si terranno, organizzati dallAssessorato alla Cultura del Comune di Diamante, i "Concerti di Primavera". Ad esibirsi per il primo appuntamento sarà la Società Filarmonica "Ario Gigli" di Monte San Savino (Arezzo). Il 31 invece suonerà la Filarmonica di Soci (Arezzo). La Filarmonica Ario Gigli è stata fondata nel 1821 e dal 1965 porta il nome del maestro che l'ha diretta per 35 anni. Ario Gigli era un eccellente flautista e compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra. Nell'anno verdiano la BBC riprese il concerto che la Filarmonica dedicò al grande compositore di Busseto. La Filarmonica di Soci è un brillantissimo gruppo musicale fondato a Soci in Casentino (AR) nel lontano 1860; l'associazione ha come scopo basilare il mantenimento della "radice bandistica" tipicamente legata alla nostra tradizione musicale. La Filarmonica si è esibita in concerti anche a Roma e Perugia ed è guidata dal giovane e talentuoso maestro, Nicholas Gelli; ed è grazie alla sua competenza e dedizione che la Filarmonica ha raggiunto un grande livello. Fiore all'occhiello dell'associazione è La scuola di musica, frequentata da una quarantina di allievi. "Un fine settimana all'insegna della musica, con due prestigiosi complessi bandistici - sottolinea l'Assessore alla Cultura e Spettacolo Franco Maiolino - e l'occasione per dare un primo benvenuto agli ospiti che nel week end saranno presenti nella nostra Città. Desidero ringraziare in maniera particolare l'Hotel dei Focesi di Diamante per aver consentito che si svolgesse questo importante evento culturale e musicale". L'Amministrazione Comunale di Diamante L'Assessorato alla Cultura e Spettacolo • 7 eventi • Il Teatro “Vittoria” canta “viva la mamma” di Giovanni Amoroso Ampiamente rispettate le attese per “viva la mamma”,spettacolo musicale promosso dall’Associazione “ARTEINSIEME”, giunto alla 6ª Edizione. Confermata la location, anche quest’anno lo spettacolo si é svolto presso il CineTeatro “Vittoria” di Diamante che ha resistito all’assalto di un pubblico da quasi tutto esaurito ed ha visto esibirsi alternativamente e in assieme circa ottanta artisti.Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che ha fatto cantare e ballare tutti i presenti. Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di Bologna, formata dai quaranta cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre, si è esibito con l’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”, sezione adulti dell’Associazione che ha esordito durante il Concerto di Natale 2014 e con i “ragazzi di Aggiungi”, ex piccoli coristi che quasi per sfida si sono ritrovati con passione e impegno per rimettere in scena in versione ridotta e riveduta il musical “Aggiungi un posto a tavola”, messo in scena per la prima volta a Diamante nel ’97. In quella occasione l’allestimento fu di Gianluca Guidi,noto attore-cantante, tra l’altro reduce dallo strepitoso successo teatrale di "Taxi a due piazze" in coppia con Giampiero Ingrasssia. Guidi, “reclutato” dall’amico e sindaco di allora Ernesto Caselli, doveva trattenersi a Diamante solo per una settimana, ma “ci prese gusto” e si trattenne 45 giorni. Fu un successone, con due repliche da tutto esaurito. Non era quindi facile ripetersi, ma a giudicare dagli applausi possiamo parlare tranquillamente di missione compiuta e di sorpresa riuscita, sembrava come se 18 anni non fossero passati affatto! Gianluca Guidi è tornato a Diamante per ritirare tre “premi”: “Mamma Speciale” assegnato, alla memoria, a sua madre, la celebre attrice Lauretta Masiero, scomparsa cinque anni fa; una targa ricordo donata dall’Amministrazione Comunale e consegnata dal Sindaco, Dott. Gaetano Sollazzo, per l’impegno artistico e l’amore per Diamante e una foto ricordo di “Aggiungi ’97” firmata dai protagonisti di allora. Numerosi brani sono stati eseguiti dal vivo da musicisti affermati. Al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino Agnieska Szatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. I “fiati” si sono esibiti accompagnando il Coro Armonia di Voci in Grazie Mamma dei Gen Rosso, coadiuvati al pianoforte da Salvatore Sangiovanni e in solitaria in un brano tratto dalla celeberrima colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso. Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note “Arteinsieme”, oltre ad esibirsi in vari brani de “Lo Zecchino d’Oro” lanciando nuovi coristi alla prima esibizione, ha reso omaggio al compianto Pino Daniele, con una delicatissima versione dal vivo di “Napule è” e con “Grande Sud” di Eugenio Bennatoalle mamme del sud. I ritmi della tradizione sono stati esaltati dalle percussioni di Nunzio Perrone e dei fratelli Antonio e Renato Tufo. Conclusione affidata al medley di canzoni dedicate alla mamma arrangiato dal M° Peppe De Rosa, noto Pianista, Compositore, Arrangiatore, Direttore d'orchestra, “padre” di molti brani de “Lo Zecchino d’Oro”. La manifestazione, inserita nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di Bologna,ha avuto il Patrocinio del Comune di Diamante e il sostegno di alcuni sponsors vecchi e nuovi, ma per dare sempre il meglio al caloroso pubblico che gremisce ogni anno il “Vittoria”, anche quest’anno ingenti sono stati gli sforzi, economici e non, messi in campo dall’Associazione “ARTEINSIEME” e dalle famiglie dei coristi. Giugno 2015 l’Olmo Peperoncino amore mio Successo internazionale Uscito da poco dalla tipografia si è subito guadagnato l’appellativo di “Bibbia del peperoncino” con successi e consensi a livello internazionale. Dopo la presentazione al Salone del libro a Torino, “Peperoncino amore mio” di Enzo Monaco, Rubbettino editore, ha avuto il giudizio positivo del Prof. Amedeo Alpi, già preside della Facoltà di agraria dell’Università di Pisa che lo ha collocato al fianco delle più importanti pubblicazioni esistenti al mondo sul peperoncino. Giudizi entusiastici sono arrivati anche dal New Messico con Dave DeWitt “il Papa del peperoncino” che ha giudicato il libro “di eccezionale livello, fra i migliori esistenti al mondo”. Il giornalista Harald Zoske dalla Germania ha espresso il suo apprezzamento per un lavoro “sicuramente importante e straordinario”. La definizione più giusta però è quella di “Bibbia del peperoncino”. Il libro infatti è una esplorazione completa del “pianeta peperoncino”, come mai era stato fatta prima. Lo studio di una famiglia botanica strana e numerosa; le vicende storiche di un Sovrano venuto dal mare con una paternità contesa fra Messico e Bolivia; il successo nelle pianure del Danubio e il “pasticciaccio” dell’India; da nord a Sud del mondo la costruzione di un regno in cucina; i segreti e per una buona salute, una bellezza piccante e un eros a prova di bomba; la presenza nella letteratura, nelle poesie dialettali nel cinema e nei riti magici. Con splendidi reportage sui Festival più belli d’Europa, Diamante, Espelette, Lodosa, Kalocsa e Chichester. Per il gusto di approfondire un’antologia con gli interventi dei più grossi esperti del mondo: Fernando Cabieses, Luigi Veronelli, Gaetano Afeltra, Massimo Biagi, Amal Naj, Laura Grimaldi e Dave De Witt. Per finire cento ricette d’Autore, le preferite di Totò, Eduardo, Ancel Keys, Hitchcock, Gualtiero Marchesi, Maigret, Tognazzi e Armstrong, fino alle prostitute di Parigi degli anni ’20. A dimostrazione, che il peperoncino dopo gli iniziali rifiuti, è diventato un vero e proprio legame tra piatti popolari e ricche leccornie, tra pietanze semplici e preparazioni sofisticate. Non più e soltanto la spezia che insaporisce le pietanze di una cucina povera e vegetariana, non è più e soltanto appannaggio delle cucina meridionale. Mentre la piccantissima ‘nduja, da specialità di Spilinga e tutt’al più della Calabria, sta diventando protagonista di splendidi piatti nei grandi ristoranti di Londra e di Mosca. Un lavoro che è frutto della ventennale esperienza di Enzo Monaco come fondatore e Presidente dell’Accademia italiana del peperoncino. In tutto 336 pagine per una pubblicazione bella ed elegante, un libro strenna col progetto grafico e un’esclusiva documentazione fotografica di Aurelio Candido. Francesco Salerno TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 9 l’Olmo Giugno 2015 • storie nostre • 8 U’ Simàforo di Francesco Cirillo Per la prima volta nella storia del nostro paese la torre “du simaforo” viene ristrutturata completamente sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Ambientali di Cosenza e del Comune di Diamante tramite l’Assessorato ai lavori Pubblici. Sventati i tentativi di privatizzazione il Comune adesso ne ha il pieno possesso. Spieghiamo quindi l’importanza di questa torre attraverso la sua storia. Dal libro Storia di Diamante e Cirella di Francesco Cirillo: Prime notizie sulla na¬scita di Diamante si hanno attorno al 1500 quando appunto fu edificata que¬sta torre. Benedetto Mini¬chini di Napoli, il 9 settem¬bre 1866 faceva dono al Principe di Santo Mauro Don Alfonso Saluzzo duca di Corigliano, di una ricerca da lui stesso fatta sui suoi progenitori, i Carafa. Nel libretto tutt'ora conservato nella Biblioteca civica di Cosenza si legge: «II suolo ed il clima calabro in alcune cose è paragonabile con l'indico, onde la Calabria passò per l'India del regno di Napoli e quel principe che per purgare il suo feudo di malviventi vagabondi o indipendenti perturbatori, erasi mostrato anche abborrente del costume importateci dai barbari e poi sostenuto dai feudatari per aver diletto di caccia dei quadrupedi, rese quindi a terre di coltura quei luoghi boscosi che solevano essere coviglio di ladri; ed indi in luogo piano, aprico, e delizioso, quasi penisola sul mare che vi batte, nella così detta "impresa degli zuccheri di Diamante" stabilì una villa di abitanti, che fu la culla del bel paese di Diamante, nel 1648 già tassato per fuochi 50, ed ora fiorente per una popolazione non minore dei 3000 abitanti, quasi tutta di famiglie che il Giustiniano disse forestiere. Nel palazzo baronale del Diamante, così posto sul confine del territorio di Belvedere eravi già la Chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola, ma aumentandosi di giorno in giorno la popolazione del nuovo casale, principalmente per quelli che vi si trasferivano da lontani paesi, il principe D. Tiberio nulli pietate secundus, che ogni mattina ascoltava sette messe, e tanto ossequioso alla beata Vergine, che s'astrinse con voto di non negar mai cosa che fosse chiesta per amor di lei, per dar comodità ai suoi Diamantesi di adempiere con ogni esattezza agli obblighi religiosi, il 23 Aprile 1645 vi fondò a proprie spese altra Chiesa, più spaziosa dell'esistente; e la dedicò all'Immacolata Concezione, con l'annuo assegno per l'arciprete curato». “Ma perché quel posto si chiama "Trione"?” Ne traccia la storia Ciro R.Cosenza nel suo libro “Il grido dei gabbiani” edito con i Quaderni dell’Olmo. L'intero rione, prende il nome dalla vecchia torre quattrocentesca, già esistente al tempo di Alfonso I d'Aragona. Per un fenomeno fonetico di sincope, sono cadute nel mezzo della parola una "o" e una "r", e da qui l'attuale toponimo. E' da citare, ad ogni modo, anche un'altra ipotesi, più colta, davvero opinabile, avanzata dal noto erudito locale, Leopoldo Pagano, secondo cui deriverebbe dal nome greco di un'alga, l’alga trion". Per la cronaca anche a Salerno esiste un rione detto 'Torrione", che prende il nome da una vecchia torre di difesa contro i corsari saraceni, e lì alghe proprio non ce ne sono. Anche la nostra torre, fu più tardi inserita nel sistema di difesa, per fronteggiare il pericolo dei pirati turcheschi, sistema ideato e voluto dal Viceré dì Napoli, don Pedro di Toledo, marchese di Villafranca (ottavo Viceré di Napoli, dal 4 settembre 1523 al 22 febbraio 1533). Il sistema si componeva di 337 torri, che circondavano il territorio del Regno. Alcune preesistenti vennero restaurate, altre costruite ex-novo, tutte a spese delle comunità. Chi non aveva denari, contribuiva con prestazioni d'opera. La dicitura "T. del Diamante", che troviamo nella cartografia ufficiale del Regno dal 1592 in poi, vuol significare appunto "Torre del diamante" e non "Terra del Diamante", perché Diamante era "Terra di Belvedere" e non terra feudale di per sé. Il viaggiatore Leandro Alberti «G. Valente, a cura di…. "Leandro Alberti in Calabria" Cosenza 1968,pag. 7), nel suo viaggio, parla della torre del Diamante, a 10 miglia da Cirella, nei territori del principe di Bisignano. Lo stesso toponimo è riportato in una xilografia tratta da un'edizione tedesca del 1588 dell'Atlante della Cosmografia del Munster. A sua volte la torre aveva preso il nome dal fiume, perché in un'altra fonte cartografica, ancora precedente, precisamente in una incisione del 2, leggiamo "flu. Diamante", cioè "fiume Diamante", toponimo riportato anche in altre, di poco posteriori, come quella del 1589, disegnata da un certo Natale Bonifazio. Attorno al "Torrione" sorsero le prime abitazioni, misere baracche di pescatori, che formarono il primo nucleo dell'insediamento abitativo. Onesti erano pescatori, provenienti da Cetraro, dove vivevano oppressi dalle tasse sull'ancoraggio e sul falancaggio, imposte dall'Abbazia di Montecassino, a cui il territorio di Cetraro apparteneva. A loro Tiberio Carafa, al contrario, aveva promesso larga franchigia. Successivamente un secondo nucleo si formò attorno alla Chiesa dell'Immacolata. Diamante preesisteva, dunque, alla rivolta del popolo contro i De Paola di Buonvicino, verifìcatasi nel biennio 1647-1648. Preesisteva di fatto da oltre un secolo; basti leggere il resoconto del viaggio di "Leandro Alberti in Calabria", citato sopra, avvenuto nel 1525, pubblicato a cura di Gustavo Valente nel 1968, e preesisteva anche giuridicamente da una diecina d'anni, perché è del 1638, il documento della patente con cui Tiberio Carafa, signore di Belvedere e principe di Bisignano, in seguito ad alcune calamità naturali, intese ripopolare il territorio. Che i primi abitanti di Diamante, dunque, provengano da Buonvicino è un falso storico. Del resto non si è mai visto, in passato, che contadini vadano a vivere sulla riva del mare. Man mano, poi, che il pericolo saraceno scomparve, alla pesca s'unì la mercatura e Diamante diventò un paese ricco e sorsero al "Trione" bei palazzotti signorili e pretenziosi. Durante l'ultima guerra, il Torrione ospitò un drappello di soldati della Marina Militare, comandati da un maresciallo. Il presidio era addetto a opportune segnalazioni da terra, alle nostre navi di passaggio. Da allora nel lessico popolare la torre è stata ribattezzata "il Semaforo" e "Trione" è diventato l'intero rione. 9 • eventi • Giugno 2015 l’Olmo RITORNO ALLA TERRA Agricoltura Comunità Territorio BUONVICINO 18 GIUGNO ORE 17 presso la Sala Conferenze del Museo - MAGB FORUM PUBBLICO Diamante e Cirella protagoniste per 7 giorni su 5 canali satellitari 28/5/15- Una trasmissione di un’ora interamente dedicata alle bellezze naturali di Diamante e Cirella, con l’offerta turistica degli alberghi, dei ristoranti e dello shopping per la stagione estiva. Da Domenica a Martedì andrà in onda sette volte su cinque canali nazionali. Domenica 31 Maggio alle ore 19:30 sul canale 822 di Sky e sul canale 12 Lazio TV; alle ore 20 su canale 128 Gold TV Italia e sul canale 138 Air Italia del digitale terrestre nazionale. Lunedì 1 Giugno alle ore 8 sul canale 822 di Sky Martedì 2 Giugno alle ore 20 sul canale 138 del digitale terrestre Air Italia. La trasmissione, promossa dalla Pro Loco Diamante e Cirella e voluta dall’Assessorato al turismo del Comune di Diamante, è stata realizzata da una troupe di “Almadela” di Latina con la giornalista Adele Di Benedetto ospiti del Comune di Diamante per tre giornate.L’iniziativa è stata organizzata nelle principali località turistiche d’Italia in collaborazione con le Pro Loco. “Come Pro Loco Diamante e Cirella, dice il Presidente Enzo Monaco, abbiamo subito sposato l’iniziativa per la professionalità dell’intervento e per la tempistica delle trasmissioni che vanno in onda a cavallo fra il i mesi di Maggio e Giugno, alla vigilia della stagione estiva, in un momento decisivo per le scelte dei vacanzieri e dei turisti Nasce l’Associazione di promozione sociale “U scabachill’” Insieme alle Parrocchie Immacolata Concezione-San BiagioDiamante e Santa Maria dei Fiori Cirella MARTEDI 2 GIUGNO NEL PARCO LA VALVA DALLE ORE 15,30 UNA CASA PER DARE COLORE ALLA VITA con giochi e laboratori per bambini-ragazzi e adulti si svolgeranno gare di calcetto femminile,calcetto maschile,laboratori di ceramica e musicali. Dimostrazioni dei vari settori del Judo,corsa con i sacchi, tiro alla fune, ping pong e calcio balilla, partita di pallavolo giocata dalle “vecchie glorie di Diamante”. GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 8 l’Olmo Giugno 2015 • dal comune Incontro a Diamante dei sindaci del Tirreno per l’A3 Il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo ha invitato i sindaci del Tirreno cosentino ad un incontro che si terrà martedì 26 maggio, alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Diamante, organizzato per discutere le eventuali azioni comuni da intraprendere in merito alle preoccupanti notizie riguardanti l'ormai certo perdurare della chiusura dell'Autostrada A3, nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno, anche per i mesi della stagione estiva. Tale eventualità prefigura, infatti, gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, praticamente isolati dal resto del Paese, e preoccupanti riflessi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini del Tirreno cosentino a motivo della conseguente circolazione di mezzi pesanti deviati sulla SS 18, a causa della chiusura della A3. Un disagio che rischia di acuirsi alta nei mesi estivi, che vedono la circolazione aumentare esponenzialmente vista la prevalente vocazione turistica del territorio. L'Amministrazione Comunale di Diamante • 10 Disagi nella ricezione del digitale terrestre: il Ministero ha risposto all'Amministrazione Comunale di Diamante Il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto alla lettera di protesta inviata dall'Amministrazione Comunale sul perdurare dei disagi per gli utenti del digitale terreste nel territorio comunale di Diamante. Nella lettera, inviata dall'Ufficio di Gabinetto del Ministero, si legge: « Con riferimento alla segnalazione, da parte di codesta Amministrazione Comunale, delle difficoltà di ricezione dei canali televisivi trasmessi attraverso il segnale digitale terrestre nella provincia di Cosenza, si comunica che l'Ispettorato Calabria di questo Ministero ha effettuato un controllo individuando le ragioni tecniche delle interferenze e della conseguente carente ricezione del segnale Rai. In particolare, nel centro sud del Comune di Diamante ed in altre zone del Lungomare di Belvedere Marittimo si riceve un segnale televisivo di qualità discreta proveniente dall'impianto Rai di Buonvicino ch.35 UHF, mentre nelle restanti zone dei comuni citati, servite dall'impianto Rai MUX1 Golfo di Policastro ch.6 ubicato in provincia di Salerno, la ricezione del segnale televisivo è difficile. Per quanto sopra, le società Rai e Rai Way sono state invitate da questo Ministero a porre in essere i necessari adempimenti al fine di risolvere i disagi lamentati dagli utenti ». Selezione di 36 soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga Appuntamento con la musica di qualità a Diamante E’ stato pubblicato sull’Albo pretorio e su quello on line all'indirizzo www.comune-diamante.it l’avviso pubblico per la selezione di 36 soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga (decretati dalla Regione Calabria dal 04/06/2009 al 31/12/2013) da avviare in percorsi formativi "tirocini" presso il comune di Diamante. I suddetti lavoratori saranno utilizzati con mansioni equivalenti ai seguenti profili: 21 Operatori Generici; 15 Operatori Amministrativi di cui: n. 4 Diploma di scuola media superiore di secondo grado; n.5 Diploma di Ragioneria; n 6 Diploma di Geometra. Sull’avviso pubblicato sull’Albo sono indicati i requisiti la durata delle attività e il trattamento economico aggiuntivo. Nelle specifico i requisiti: il richiedente deve essere soggetto disoccupato e percettore di mobilità in deroga decretato dalla Regione Calabria (dal 4 giugno 2009 al 31 dicembre 2013); essere residente in uno dei comuni ricadenti nella competenza del CPI di Paola; non aver riportato condanne penali; non avere procedimenti penali in corso; di godere dei diritti civili e politici. E ancora tra i requisiti inerenti al titolo di studio vanno considerati: scuola dell’obbligo per gli Operai; Diploma di scuola Media secondaria superiore per gli addetti amministrativi. Ulteriore requisito richiesto, quello di non essere inserito in politiche attive del lavoro di alcun genere alla data della pubblicazione dell’avviso. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere compilata sull’apposito modello e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR 445, dal 27/05/2015 al 29/05/2015, dalle ore 9,00 alle ore 12,00 presso il CPI di Paola, il giorno 29/05/2015 anche presso l’ULC di Belvedere Ma.mo. Si potrà presentare una sola domanda scegliendo un solo percorso formativo dei profili professionali richiesti. Dovrà essere allegata alla domanda una copia di un documento di identità in corso di validità debitamente sottoscritta. Concerti di primaveraUn doppio appuntamento con la musica di qualità caratterizzerà il week end di Diamante il 30 e il 31 maggio, alle ore 21,30 sul Lungomare Mancini di Diamante si terranno, organizzati dallAssessorato alla Cultura del Comune di Diamante, i "Concerti di Primavera". Ad esibirsi per il primo appuntamento sarà la Società Filarmonica "Ario Gigli" di Monte San Savino (Arezzo). Il 31 invece suonerà la Filarmonica di Soci (Arezzo). La Filarmonica Ario Gigli è stata fondata nel 1821 e dal 1965 porta il nome del maestro che l'ha diretta per 35 anni. Ario Gigli era un eccellente flautista e compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra. Nell'anno verdiano la BBC riprese il concerto che la Filarmonica dedicò al grande compositore di Busseto. La Filarmonica di Soci è un brillantissimo gruppo musicale fondato a Soci in Casentino (AR) nel lontano 1860; l'associazione ha come scopo basilare il mantenimento della "radice bandistica" tipicamente legata alla nostra tradizione musicale. La Filarmonica si è esibita in concerti anche a Roma e Perugia ed è guidata dal giovane e talentuoso maestro, Nicholas Gelli; ed è grazie alla sua competenza e dedizione che la Filarmonica ha raggiunto un grande livello. Fiore all'occhiello dell'associazione è La scuola di musica, frequentata da una quarantina di allievi. "Un fine settimana all'insegna della musica, con due prestigiosi complessi bandistici - sottolinea l'Assessore alla Cultura e Spettacolo Franco Maiolino - e l'occasione per dare un primo benvenuto agli ospiti che nel week end saranno presenti nella nostra Città. Desidero ringraziare in maniera particolare l'Hotel dei Focesi di Diamante per aver consentito che si svolgesse questo importante evento culturale e musicale". L'Amministrazione Comunale di Diamante L'Assessorato alla Cultura e Spettacolo • 7 eventi • Il Teatro “Vittoria” canta “viva la mamma” di Giovanni Amoroso Ampiamente rispettate le attese per “viva la mamma”,spettacolo musicale promosso dall’Associazione “ARTEINSIEME”, giunto alla 6ª Edizione. Confermata la location, anche quest’anno lo spettacolo si é svolto presso il CineTeatro “Vittoria” di Diamante che ha resistito all’assalto di un pubblico da quasi tutto esaurito ed ha visto esibirsi alternativamente e in assieme circa ottanta artisti.Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che ha fatto cantare e ballare tutti i presenti. Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di Bologna, formata dai quaranta cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre, si è esibito con l’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”, sezione adulti dell’Associazione che ha esordito durante il Concerto di Natale 2014 e con i “ragazzi di Aggiungi”, ex piccoli coristi che quasi per sfida si sono ritrovati con passione e impegno per rimettere in scena in versione ridotta e riveduta il musical “Aggiungi un posto a tavola”, messo in scena per la prima volta a Diamante nel ’97. In quella occasione l’allestimento fu di Gianluca Guidi,noto attore-cantante, tra l’altro reduce dallo strepitoso successo teatrale di "Taxi a due piazze" in coppia con Giampiero Ingrasssia. Guidi, “reclutato” dall’amico e sindaco di allora Ernesto Caselli, doveva trattenersi a Diamante solo per una settimana, ma “ci prese gusto” e si trattenne 45 giorni. Fu un successone, con due repliche da tutto esaurito. Non era quindi facile ripetersi, ma a giudicare dagli applausi possiamo parlare tranquillamente di missione compiuta e di sorpresa riuscita, sembrava come se 18 anni non fossero passati affatto! Gianluca Guidi è tornato a Diamante per ritirare tre “premi”: “Mamma Speciale” assegnato, alla memoria, a sua madre, la celebre attrice Lauretta Masiero, scomparsa cinque anni fa; una targa ricordo donata dall’Amministrazione Comunale e consegnata dal Sindaco, Dott. Gaetano Sollazzo, per l’impegno artistico e l’amore per Diamante e una foto ricordo di “Aggiungi ’97” firmata dai protagonisti di allora. Numerosi brani sono stati eseguiti dal vivo da musicisti affermati. Al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino Agnieska Szatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. I “fiati” si sono esibiti accompagnando il Coro Armonia di Voci in Grazie Mamma dei Gen Rosso, coadiuvati al pianoforte da Salvatore Sangiovanni e in solitaria in un brano tratto dalla celeberrima colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso. Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note “Arteinsieme”, oltre ad esibirsi in vari brani de “Lo Zecchino d’Oro” lanciando nuovi coristi alla prima esibizione, ha reso omaggio al compianto Pino Daniele, con una delicatissima versione dal vivo di “Napule è” e con “Grande Sud” di Eugenio Bennatoalle mamme del sud. I ritmi della tradizione sono stati esaltati dalle percussioni di Nunzio Perrone e dei fratelli Antonio e Renato Tufo. Conclusione affidata al medley di canzoni dedicate alla mamma arrangiato dal M° Peppe De Rosa, noto Pianista, Compositore, Arrangiatore, Direttore d'orchestra, “padre” di molti brani de “Lo Zecchino d’Oro”. La manifestazione, inserita nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di Bologna,ha avuto il Patrocinio del Comune di Diamante e il sostegno di alcuni sponsors vecchi e nuovi, ma per dare sempre il meglio al caloroso pubblico che gremisce ogni anno il “Vittoria”, anche quest’anno ingenti sono stati gli sforzi, economici e non, messi in campo dall’Associazione “ARTEINSIEME” e dalle famiglie dei coristi. Giugno 2015 l’Olmo Peperoncino amore mio Successo internazionale Uscito da poco dalla tipografia si è subito guadagnato l’appellativo di “Bibbia del peperoncino” con successi e consensi a livello internazionale. Dopo la presentazione al Salone del libro a Torino, “Peperoncino amore mio” di Enzo Monaco, Rubbettino editore, ha avuto il giudizio positivo del Prof. Amedeo Alpi, già preside della Facoltà di agraria dell’Università di Pisa che lo ha collocato al fianco delle più importanti pubblicazioni esistenti al mondo sul peperoncino. Giudizi entusiastici sono arrivati anche dal New Messico con Dave DeWitt “il Papa del peperoncino” che ha giudicato il libro “di eccezionale livello, fra i migliori esistenti al mondo”. Il giornalista Harald Zoske dalla Germania ha espresso il suo apprezzamento per un lavoro “sicuramente importante e straordinario”. La definizione più giusta però è quella di “Bibbia del peperoncino”. Il libro infatti è una esplorazione completa del “pianeta peperoncino”, come mai era stato fatta prima. Lo studio di una famiglia botanica strana e numerosa; le vicende storiche di un Sovrano venuto dal mare con una paternità contesa fra Messico e Bolivia; il successo nelle pianure del Danubio e il “pasticciaccio” dell’India; da nord a Sud del mondo la costruzione di un regno in cucina; i segreti e per una buona salute, una bellezza piccante e un eros a prova di bomba; la presenza nella letteratura, nelle poesie dialettali nel cinema e nei riti magici. Con splendidi reportage sui Festival più belli d’Europa, Diamante, Espelette, Lodosa, Kalocsa e Chichester. Per il gusto di approfondire un’antologia con gli interventi dei più grossi esperti del mondo: Fernando Cabieses, Luigi Veronelli, Gaetano Afeltra, Massimo Biagi, Amal Naj, Laura Grimaldi e Dave De Witt. Per finire cento ricette d’Autore, le preferite di Totò, Eduardo, Ancel Keys, Hitchcock, Gualtiero Marchesi, Maigret, Tognazzi e Armstrong, fino alle prostitute di Parigi degli anni ’20. A dimostrazione, che il peperoncino dopo gli iniziali rifiuti, è diventato un vero e proprio legame tra piatti popolari e ricche leccornie, tra pietanze semplici e preparazioni sofisticate. Non più e soltanto la spezia che insaporisce le pietanze di una cucina povera e vegetariana, non è più e soltanto appannaggio delle cucina meridionale. Mentre la piccantissima ‘nduja, da specialità di Spilinga e tutt’al più della Calabria, sta diventando protagonista di splendidi piatti nei grandi ristoranti di Londra e di Mosca. Un lavoro che è frutto della ventennale esperienza di Enzo Monaco come fondatore e Presidente dell’Accademia italiana del peperoncino. In tutto 336 pagine per una pubblicazione bella ed elegante, un libro strenna col progetto grafico e un’esclusiva documentazione fotografica di Aurelio Candido. Francesco Salerno TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 7 • l’Olmo Giugno 2015 satira e cultura u Chiòchiaro di Giovanni Grimaldi • 6 U Criscimunnu Nu lìtr’di prufùm', giàcch' a ttrì bbuttùn Lènt’ firmàt’ capìll' ossigginàt', cravatta gialla, i pìd' senza call'. Anìll’ tàl'e qquàl' A chìlla d 'u Cardinal '. Si guàrdid'allù spècchj, pàtid' u malùcchj, si tocca s'u mmidìj, ti cùnta fissarìj, si crìda fimminàr ' e vrùscid' i dinàr'. Cc 'a scusa d 'i dulùr ', scànzid' u lavùr'. Mangia 'a pastina E lèggia Topolino. A mia madre Ugo Grimaldi ( 1965-2007) Nei tuoi occhi mamma scintilla l’amore. Nel tuo sguardo sempre unico sempre nuovo trovo ristoro. Fra le tue bracciamamma adorataTrovo riparo dal male !... E nella tua infinita pazienza Comprendo il significato della vita ! 21 giugno 1994 Visti da Salvatore Marra farsa in due tempi ideata e diretta da Sonia Benedetto e Doriana Benvenuto interpreti Domenico Praino, Maria Vivona, Enrico Campagna, Nicola Vecchio, Clorinda Darilli, Franca Nicastro, Maria Guerrisi, Pino Tosto, Alessandro Mazza. memorie del novecento. Ne ho appreso la notizia dai giornali che nei loro inserti culturali stanno facendo a gara per ricordarlo sottolineandone il grande spessore culturale accanto ad una grande riservatezza insolita per un’intellettuale di fama internazionale. E’ morto a Spoleto, l’ultimo dei luoghi che aveva scelto come buen retiro dopo aver vagato tra Napoli, Capri, Strongoli, Parigi, passando dei lunghi periodi anche nella sua bella casa di Cirella di La ciambella di Marinella daria Leica. A Diamante, Garrubba era giunto una trentina d’anni Ingredienti: 5 uova - 6 bicchieri di plastica di farina (non traboccante)- 3 bicchieri di plastica di latte - 3 bicchieri di plastica di zucchero- 1 bicchiere di olio d'oliva La buccia grattugiata di 2 limoni - 2 bustine "pane angeli"- 1/2 bicchiere di limoncello. Imburrare la teglia e infarinarla Forno a 200 gradi . (Segreto: prima d'infornarla creare con carta stagnola un cappello alla tortiera. Dopo 40 min. Togliere il capello alla tortiera e lasciare altri 10 min. Di cottura) na-Vanni, si era innamorato del posto e vi aveva acquistato una fa sulla scia di un lontano filo di parentela con la famiglia De Lucasa. Il sindaco Ernesto Caselli lo nominò cittadino onorario di Diamante insieme ad altre personalità che in vari settori e a vario titolo davano lustro e fama alla nostra città. Per lui era un ritorno alle origini calabresi della sua famiglia e per noi un motivo di proiezione internazionale perché Caio Garrubba in quegli anni era sicuramente uno dei fotografi più famosi al mondo. Era il fotografo che insieme a Cartier Bresson aveva varcato i d i L i l y Ge n o ve se Paccheri gamberi e zucchine Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di paccheri, 300 gr. di gamberi, 2 zucchine, 200 gr. pomodori ciliegina, 1 spicchio d’aglio, basilico, peperoncino, olio extra vergine d’oliva, sale Procedimento: sgusciate i gamberi, tenendo da parte i gusci. eliminate il filetto nero sul dorso. lavateli, asciugateli e tagliateli a meta’. lavate le zucchine, asciugatele e tagliatele a listarelle. schiacciate lo spicchio d’aglio, rosolatelo in una padella con l’olio ed il peperoncino, aggiungete i gusci dei gamberi e poco dopo i pomodorini tagliati a spicchi. cuocete a fuoco vivo, regolate di sale. fate intiepidire, eliminate i gusci, aggiungete i gamberi ed il basilico. saltate le zucchine in un’altra padella con un filo d’olio, salatele ed aggiungetele al sugo di gamberi. intanto bollite i paccheri e scolateli al dente. rovesciateli nella padella con il sugo preparato saltate qualche istante e servite. confini ( allora culturalmente invalicabili) della Cina di Mao realizzando un reportage che rimane un caposaldo nella storia della fotografia; il fotografo che come Robert Capa, aveva immortalato gli scugnizzi ed i vicoli di Napoli, i braccianti del sud, i clochard di Parigi e soprattutto l’allora poco conosciuto mondo dei Paesi dell’Est Europeo e del Socialismo Reale. I suoi reportage sulla Russia di Breznev fecero, al tempo della guerra fredda, il giro del mondo dando prestigio e fonte di dibattito a giornali come il Mondo di Pannunzio e l’Espresso di Benedetti. Per la sua vicinanza al PCI fu definito il fotografo del Comunismo ma questo non sminuì il suo ruolo di grande e raffinato intellettuale del novecento contiguo alle esperienze artistiche e letterarie degli anni sessanta che in quegli anni portavano la firma di Mario Schifano, Ceroli, Goffredo Parise, Pasolini, Bellocchio, Antonioni. Al tempo in cui fotoreporter e paparazzi avevano svilito la fotografia a mero oggetto commerciale, lui la aveva elevata ad espressione artistica capace di interagire con altre arti nobili come il cinema e le arti figurative.Avendo avuto l’onore di annoverare Caio Mario Garrubba tra i nostri concittadini onorari sentiamo il dovere di ri- Il Ring di ENZO RUIS l’Olmo Si è spento nei giorni scorsi a 92 anni l’ultimo dei grandi fotografi uno dei suoi scatti in bianco e nero effettuati con la sua leggen- A Diamante si mangia così Giugno 2015 di Franco Maiolino fronte al mare e all’Isola che sicuramente avrà immortalato in Di Maria Arcella detta Marinella segnalata dal piccolo Vincenzo Le Rose. • Caio Mario Garrubba grande fotografo e cittadino onorario di Diamante Cineteatro Vittoria di Diamante 10 giugno 2015 ore 21e30 L'associazione culturale "Dafne" di Cirella Cs presenta • 11 cordarlo pensando che l’allestimento di una sua mostra retrospettiva potrebbe essere una buona occasione per saldare ancora di più il legame tra un grande intellettuale e la nostra città. Napoli 19 dicembre 1923 – Spoleto 2 maggio 2015. Fotografo. «Uno dei grandi fotografi non solo italiani» (Stefano Malatesta). • Il primo giornale con cui collaborò è Il Mondo, altri suoi reportage famosi sono quello sulla Polonia del 57, l’Urss di Krusciov. Fu il secondo fotografo, dopo Cartier-Bresson, ad entrare nella Cina di Mao nel 1959. Autore di vari libri fotografici, a partire da Le due Germanie (1963). Pubblicò anche due cartelle di grande formato sui manifesti della rivoluzione russa e su quelli del cinema degli anni Venti. Da una decina d’anni ha smesso di usare la macchina fotografica, semplicemente perché si è stancato. «”A casa, in Calabria, avevamo una biblioteca d’arte molto vasta. In quei quattro, cinque anni che ho vissuto a Strongoli, l’antico paese della Magna Grecia, in provincia di Catanzaro, non facevo che cibarmi dalla mattina alla sera di libri d’arte. Poi, negli anni Cinquanta, conobbi De Martiis che all’inizio faceva il fotografo, poi ha dato vita alla Galleria La Tartaruga a Roma. Gli comprai anche alcune foto dell’alluvione del Polesine. Plinio, però, era più interessante come gallerista che come fotografo. Tutta l’arte contemporanea è venuta dalla sua galleria, da Ceroli a Schifano. Anche gli americani sono stati esposti lì per la prima volta, Rauschenberg e gli altri protagonisti della pop art. Insieme creammo una cooperativa di fotografi di tipo sovietista, dove ognuno lavorava quanto poteva e prendeva quello che gli serviva. Eravamo io, De Martiis, Nicola Sansone e Franco Pinna. Fu una cooperativa notevole per l’epoca. Durò un anno». • Uomo schivo, era solito ironizzare sulla sua arte. • «L’incontro più significativo? “Con mia moglie Alla Folometova, mia compagna, amica, assistente da 43 anni. Sul lavoro? Devo dire la verità che le persone importanti che ho fotografato mi stavano sempre antipatiche. Tant’è vero che ho tutta una serie di scatti, ad esempio di Breznev, che se lui li avesse visti mi avrebbe preso a calci nel sedere... Cercavo di fotografarlo nei momenti più fetenti. Se invece parliamo al di fuori dell’aspetto professionale, mi è capitato spesso di fare incontri significativi. Soprattutto a Napoli, sarà pure un fatto sentimentale perché sono nato lì. Incontri di strada, camminando con la macchina fotografica”. È stato definito il fotografo del comunismo. “è molto vago. In che senso? Nel senso di propagandista del comunismo o di un critico del comunismo? Lei si riferisce alla frase di Goffredo Parise, ma lui aveva specificato che era il comunismo della speranza, non quello reale”. (...) Perché in Italia non ha avuto successo, invece all’estero era molto conosciuto? “Chi è che ha avuto successo in Italia? Bavagnoli e Cagnoni erano conosciuti soprattutto all’estero. Chi sono gli altri? L’unico giornale che usciva con le foto era il grande Espresso di Benedetti. Forse anche L’Europeo. C’è stato un tentativo quando Mondadori ha fatto Epoca, chiamando fotografi americani. Voleva essere una sorta di Life. Ma dopo poco si rivelò un fallimento economico totale. L’Italia non ha avuto una cultura fotografica. Non ce l’ha tuttora. In Italia non sono esistiti i picture editor. Il fotografo è stato considerato sempre un mezzo paparazzo, o comunque uno che fa clic (...) Insomma in Italia il reportage classico non è mai stato fatto. Anche perché non c’è stato mai alcun responsabile dell’immagine che abbia dato delle direttive al fotografo. Perché di solito i grandi reportage sono suggeriti dal photo editor. Mai in Italia sarebbe potuto succedere come in Germania, dove un giornale come Stern è stato diretto per anni - anche molto bene - da un fotografo, Gilhausen”» (Manuela De Leonardis).• Da qualche anno non usciva più da casa. Aveva eletto Spoleto a suo luogo di residenza, rinunciando ad abitare a Parigi dove aveva acquistato una mansarda. È morto a 92 anni. scheda aggiornata al 4 maggio 2015 da Roberta Mercuri GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 6 l’Olmo Giugno 2015 • storie nostre • 12 Una pagina della nostra storia forse dimenticata ONORATE IL PANE 5 • avvenimenti • Giugno 2015 l’Olmo Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria. di Ciro R.Cosenza Durante gli anni dell’Università, io ho abitato a Napoli presso una sorella di papà, zia Esterina. Ella, maestra elementare presso una scuola di Rione Amedeo, usciva di casa presto la mattina ed io rimanevo solo fino alle due, nel suo appartamento in un palazzone alla Prima Traversa via Cesare Rossaroll; appartamento al quinto piano con 99 gradini e senza ascensore. Io avevo scelto per studiare il salotto pranzo di questo appartamento, una camera con un bel balcone, che dava su di una spianata di tetti e da cui entrava un bel sole. Ad un muro era attaccata una pergamena, protetta da un vetro, dove erano riprodotte alcune frasi di Benito Mussolini. Non so se definirle massime, o esortazioni, oppure comandi. La firma in calce alimentava più che un dubbio: Mussolini ! A cura dell’Ente “OPERA ITALIANA PRO – ORIENTE”, incitava gl’italiani ad avere del pane la massima cura. Io ben ricordo che una pergamena simile la trovai, dopo la caduta del fascismo, arrotolata in un cassetto. C’era scritto: AMATE IL PANE CUORE DELLA CASA PROFUMO DELLA MENSA GIOIA DEI FOCOLARI! RISPETTATE IL PANE SUDORE DELLA FRONTE ORGOGLIO DEL LAVORO POEMA DEL SACRIFICIO ONORATE IL PANE GIOIA DEI CAMPI FRAGRANZA DELLA TERRA FESTA DELLA VITA NON SCIUPATE IL PANE RICCHEZZA DELLA PATRIA IL PIU’ SOAVE DONO DI DIO IL PIU’ SANTO PREMIO ALLA FATICA UMANA Il Fascismo, sin dal suo avvento al Governo, ebbe una particolare attenzione verso l’agricoltura per una serie di motivi. Anzitutto tenere i contadini lontano dai centri urbani, le cui agitazioni, dopo la Grande Guerra, erano andati sempre più verso movimenti sovversivi. Favorire, nel contempo la classe dei proprietari terrieri e dei latifondisti, che ave- le strade interpoderali, le case erano fatiscenti, senza luce, senza gabinetti, senza l’acqua corrente all’interno delle abitazioni. Inoltre proprio la legislazione fascista aveva finito per favorire il padrone e peggiorare la vita dei contadini. vano appoggiato il Fascismo sin dalla nascita. Infine incrementare i prodotti della terra. In questa direzione si mossero la “battaglia del grano” del 1925, la “bonifica dell’agro pontino” e la lotta all’urbanesimo del 1928. Anche su questo fronte la propaganda di regime si mobilitò e la canzonetta fece la sua parte. Bisognava incoraggiare la famiglia contadina ad amare la terra e la vita in campagna: amare una vita sana e un mondo buono, pulito; l asciar stare la vita disordinata e corrotta della città. In altre parole, scoraggiare il fenomeno dell’urbanesimo, che, in Italia, come nel resto dell’Europa, stava assumendo un aspetto preoccupante. Le canzonette, dedicate alla campagna, parlavano di fanciulle belle, senza grilli per la testa e che non amavano il trucco o vesti eleganti. Donne, fatte per essere amate, donne che un giorno sarebbero state mogli fedeli e mamme prolifiche. Proprio come le voleva il regime. Ecco un esempio di canzoni sulla “campagna bella” e sulle “campagnole belle”: “Reginella campagnola” (Di Lazzaro/Bruno/Di Lazzaro), “Campane” (Di Lazzaro/Cherubini), “Amor di pastorello” (Gentile/Bixio), “Fiorin Fiorello” (Mascheroni/Mendos), “Chiesetta alpina” (Di Martino/Arrigo), “Reginella del Molise” (Di Lazzaro/Campa), “Se vuoi goder la vita” Bixio/ Cherubini), “Op, op trotta cavallino” (Kramer/ Frati). Tutte queste composizioni, piacevoli ed orecchiabili, furono conosciute dalle generazioni del dopoguerra, dalla voce di Claudio Villa. A parte queste canzoni e gli allettamenti del regime, tuttavia la vita nelle campagne permaneva durissima. Al Sud ancor di più che al Nord dell’Italia, mancavano I nuovi “patti agrari”, di fatto, prevedevano: 1) Il proprietario conservava il diritto di regolare la produzione. 2) Gran parte del rischio gravava sul lavoratore. 3) La direzione dei lavori era riservata al padrone. 4) In caso d’inadempienza - e questo, anche per forza maggiore, che in agricoltura può verificarsi di frequenza, - il padrone poteva risolvere a suo favore il contratto. 5) Il canone doveva essere corrisposto in natura. E delle belle campagnole fresche e sode che ne era? Rozze ed ignoranti, furono costrette per alcuni decenni ancora, ad essere soggette al “Pater familias” e a recarsi al mercato settimanale mal vestite, portando sulla testa la pesante cesta. Alla fine degli anni ’50, tuttavia, le case diventarono più accoglienti, almeno al Nord e anche il modo di vivere delle ragazze cambiò. La nota scrittrice Adele Grisendi, nei suoi romanzi autobiografici, “Bellezze in bicicletta” e “Baciami piccina”, racconta che lei, figlia di contadini, verso la metà degli anni ’60, era riuscita a convincere i suoi a farsi mandare alle scuole superiori, portava la minigonna e si spostava con il motorino. Al Sud bisognò aspettare almeno un altro decennio. Ma anche quaggiù le figlie dei contadini finirono per frequentare i vari licei e, dopo, le università. Si sono avute, naturalmente, le prime laureate, oggi vestono come le loro coetanee dei centri urbani e, al sabato sera, vanno immancabilmente in discoteca. Proprio così, “immancabilmente”, mi ha risposto una ragazza, che fa la barrista al mio paese. Già perché quelle che non hanno avuto voglia di continuare gli studi, anziché aiutare i genitori nei campi, preferiscono far le commesse, la parrucchiera o l’estetista. Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria. «Come sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino intendiamo in maniera unitaria denunciare e porre all'attenzione del Governo, delle autorità sovracomunali e dell'opinione pubblica, i drammatici disagi causati dal permanere della chiusura del Viadotto Italia dell'A3, alla viabilità, alla sicurezza dei cittadini ed all'economia del nostro territorio che attira oltre il 10% dei flussi turistici dell'intera regione e che per tale motivo vive con particolare inquietudine la possibilità di un decremento delle presenze . Siamo fortemente preoccupati e temiamo, non essendovi ancora notizie certe sulla riapertura del suddetto tratto autostradale, che permanga tale intollerabile situazione e che si possano protrarre pertanto tutta la serie di ritardi che già si sono registrati in tale vicenda. Pur nel rispetto dei tempi della giustizia e delle doverose verifiche tecniche del caso, chiediamo che si provveda presto e il tratto del Viadotto Italia dell'A3 sia riaperto in tempi brevi. Come responsabili della sicurezza dei cittadini delle nostre comunità siamo consapevoli dei gravi pericoli già presenti quotidianamente sulle nostre strade che vedono annualmente S.E. il Prefetto emettere un'ordinanza di interdizione per i mezzi pesanti, che, a questo punto, riteniamo venga immediatamente emessa. Siamo pronti ad attuare anche iniziative eclatanti affinché sia scongiurato, soprattutto nei mesi estivi, il perdurare della situazione determinatasi che non sarebbe in alcun modo sopportabile e che assumerebbe aspetti ancora più drammatici e preoccupanti per l'incolumità dei cittadini che percorrono quotidianamente la SS18. Quest'ultima, infatti, pur essendo una strada statale, proprio a causa dell'interruzione del Viadotto Italia e delle conseguenti deviazioni da esso, è costretta a sopportare da mesi il traffico, autostradale e l'ininterrotta circolazione di tir e mezzi pesanti di vario genere, pur non essendo strutturalmente capace di sopportare tale tipo di circolazione e di garantirne, pienamente, le condizioni di sicurezza. Nel periodo estivo, per questo motivo, la SS 18 rischia di trasformarsi in un vero e proprio “Inferno” , visto l’afflusso di numerosi ospiti e visitatori e l'intensificarsi della circolazione che si verifica, fisiologicamente in un territorio a prevalente vocazione turistica che registra nei giorni del cosiddetto “esodo estivo”, un aumento esponenziale del traffico automobilistico. Oltre al tema prioritario della sicurezza intendiamo evidenziare le gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, sempre più isolata dal resto del Paese con evidenti danni alla nostra economia turistica che rischia di essere posta in condizione di grave svantaggio nei confronti del resto del Paese, nell'anno dell'Expo, iniziativa globale che pone l'Italia al centro dei flussi turistici mondiali. A garanzia dell'incolumità dei nostri concittadini, per le ragioni di sicurezza sopra esposte e come estrema forma di protesta saremo costretti, pertanto, qualora permanesse tale situazione, ad emettere delle ordinanze di chiusura di ciascun tratto stradale della SS18 ricadente nei nostri Comuni. Prendiamo atto della disponibilità assicurata dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha fissato per il prossimo 3 giugno presso il Ministero una riunione con tutti i soggetti istituzionali interessati i quali sosterranno le proposte del Presidente Oliverio e l'accordo già definito con l'ANAS dai Sindaci del Pollino e dal Presidente del Parco del Pollino. La disponibilità del Ministro Delrio è un segno rilevante di attenzione, e l'incontro del 3 giugno un’occasione molto importante per poter rappresentare le istanze sopra esposte e chiedere che sia concretamente data risposta alle nostre domande e alla piena volontà di segnare, definitivamente, una inversione di tendenza che rompa l’isolamento al quale questa parte di Calabria è stata destinata. Desideriamo ringraziare il Presidente della Giunta regionale, On. Mario Oliverio, per il lavoro intrapreso nell'azione di sviluppo, anche per quanto riguarda infrastrutture e rete stradale e per il sostegno deciso che sta assicurando alle istanze che sulla questione della A3 giungono dai territori, così come ringraziamo i parlamentari calabresi che con impegno si sono attivati presso il Governo per una soluzione positiva di questa vicenda. Siamo decisi e fermamente intenzionati a portare avanti unitariamente e con determinazione questa battaglia nell'intento di vedere pienamente riconosciuti i diritti di questo nostro territorio e dei suoi cittadini e per questo da oggi daremo vita ad un comitato permanente che seguirà costantemente e con attenzione quotidiana l'evolversi della vicenda relativa alla chiusura dell'Autostrata A3 Salerno - Reggio Calabria ». I Sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino Diamante, 26 maggio 2015 GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 5 l’Olmo Giugno 2015 • arte • 4 Artisti diamantesi in giro per l’Italia • 13 storie nostre • Giugno 2015 l’Olmo La lapide sulla Chiesa di Santa Maria dei fiori a Cirella di Piero Cirone A Dio, il più buono ed il più grande. Chiesa abbaziale "Santa Maria dei Fiori", questa, da tempo immemorabile parte della Diocesi di San Marco: qui son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti sacri. Così a perpetuo ricordo fece porre questa lapide l'Il.mo Reverendissimo Decano Gentiluomo Don Baldassarre Barone De Moncada, Vescovo di San Marco. Nell'Anno del Signore 1782 Antonino Perrotta Stefano Pagano Spazio MACSI è lieto di presentare la Flash Exhibit della durata di un weekend con la quale lo scorso settembre ha premiato i vincitori della sezione pittura del concorso MArteLive 2014, mettendo a disposizione il proprio spazio, da sempre dedicato ai giovani talenti, per dare visibilità alle opere dei tre artisti più meritevoli del concorso. Le tele di Lorenzo Fasi, Andrea Bartolucci e Antonino Perrotta, primi tre classificati nella categoria pittura alla Biennale MArteLive 2014, sono state esposte per una collettiva artistica ospitata negli spazi della Galleria, in Vicolo del Campanile, 9-9b Borgo Pio (Roma), dall’8 al 10 maggio 2015. Nella mostra hanno avuto grande rilievo le opere di Antonino Perrotta, 22 anni,che predilige il bianco e il nero e la miscela dei colori primari. Tematica protagonista del suo progetto artistico è la guerra e la sofferenza che genera negli esseri umani, ancor più nei giovani. Anche un pezzo di Diamante sarà presente a EXPO di Milano, grazie all’artista Diamantese Stefano Pagano che espone i suoi decollages e altre sue creazioni per EXPO 2015. Le sue opere sono state apprezzate dallo storico e il critico d’arte Giorgio Grasso, già coordinatore generale alla 54^ biennale di Venezia, che l’ha voluto fortemente alla mostra internazionale di arte contemporanea da lui curata. I quadri di Stefano Pagano saranno esposti dal 2 a 31 maggio a Trezzo sull’Adda (Milano), per l’ International Contemporary Art, la mostra di Enel Green Power per Expo, organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da Giorgio Grasso. La Location è la storica e prestigiosa sede della centrale Taccani di Trezzo d’Adda a Milano città metropolitana. “Milano Expo 2015 International Contemporary Art” è una manifestazione importantissima che si onorerà di ospitare più di 600 artisti da tutto il mondo durante i sei mesi di Expo. La manifestazione avrà inoltre l’onore di ospitare in anteprima, un quadro fortunatamente ritrovato, di uno dei più importanti pittori della seconda metà del XIX secolo . Presenze record, migliaia di visitatori nel primo fine settimana di apertura delle sale. Tutti sulle rive del fiume per godersi dipinti, sculture e installazioni di 600 artisti, 1.300 opere, in arrivo da tutto il mondo in una maratona d’autore che durerà fino al 31 ottobre in due manche. Ancora una volta l’artista diamantese, Stefano Pagano, vola per altri lidi sperando che il suo ormai importante curriculum a livello di gallerie e mostre possa essere apprezzato anche da noi, magari con una personale a Diamante. Angiolina Marchese A tenere alta la bandiera della vena artistica della gente di Diamante a Milano, c’è anche Angiolina Marchese, di origini diamantesi e che da tempo vive a Roma . All’ International Contemporary Art organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da Giorgio Grasso. si possono possono ammirale le sue opere, caratterizzate da colori passionali e pennellate tipiche dell’espressionismo moderno, che “parlano per l’artista e fanno sognare lo spettatore nell’immediato”. L ‘artista diamantese presente all’inaugurazione della mostra, ha avuto modo di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il mondo, e farsi apprezzare dalla tanta gente che in questi giorni e prossimamente affollerà la “Milano Expo International Contemporary Art”. Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola D.O.M. ABBATIALIS ISTA ECCLESIA SUB TITULO S. MARIAE FLORUM AB IMMEMORABILI EPISCOPALI MENSAE SANCTI MARCI UNITA: IBIQUE SACRAMENTA ASSERUANTUR EX NOSTRA COMPLACENTIA TANTUM. ET AD PERPETUUM MONUMENTUM PONI CURAVIT ILLMUS ET RMUS DNUS D. BALTHASSAR BARONE DE MONCADA PATRITIUS REGINUS EPISCOPUS S. MARCI ANNO DNI MDCCLXXXII Commento: Questa lapide di Cirella del XVIII sec., anch'essa (come quella di Diamante del XIX sec.) ben scritta in latino canonico, mi sembra caratterizzata da un uso di parti del discorso (sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi, congiunzioni ... e perfino punteggiatura) sapientemente pensate e distribuite nel testo con magistrale competenza, efficacia ed eleganza. Alcune considerazioni : - 1) la prima importante informazione si coglie nell'aggettivo "Abbatialis", con cui l'autore comunica nel 1782 che la chiesa era annessa ad un convento (a conferma di quanto si sa) e che quindi era retta da un abate; d'altra parte, poiché - come ho avuto modo di ricordare tempo fa su l'Olmo - le origini della Comunità Parrocchiale di Cirella risalgono in ogni caso ad almeno il VII secolo (ovvero a quando nel Sinodo del 649 era presente l'Episcopus Romanus Cerellae), ritengo che (a fronte dell'affermazione della lapide che vede la Chiesa di Cirella unita da tempo immemorabile alla Diocesi di San Marco) sia opportuno un qualche chiarimento storico; - 2) la locuzione "ista ecclesia" (ovvero "codesta chiesa") - in cui ci si esprime con "ista" ("codesta") invece che con "haec" ("questa") sembra che faccia poi "parlare la lapide da lontano", come se la chiesa fosse vicina a chi "ascolta" (ovvero a chi legge la lapide) ma non a chi (mediante lo scritto della lapide) "parla". Il che porta a supporre che l'autore dello scritto abbia voluto conferire una sorta di "carattere distaccato" alla lapide, la quale, sebbene murata sul portale della chiesa, è come se fosse espressione viva di un autore fisicamente lontano, ovvero di quel Vescovo (Don Baldassarre Ba- rone De Moncada), il quale volle deporla lì, forse a ringraziamento dei fedeli di Cirella; va però anche detto in merito che l'uso di "haec" avrebbe introdotto - proprio in apertura di lapide - un imperdonabile errore fonetico col vocabolo seguente, producendo l'evidente cacofonia "haec ecclesia"; il che mi porta a credere che l'uso di quel "ista" sia piuttosto da ascrivere a tale ultima questione di tecnica letteraria, che la dice comunque lunga sulla profonda cultura di colui che ha scritto; - 3) la fraseologia centrale della lapide sembrerebbe inoltre voler sottolineare che in quella comunità parrocchiale fosse particolarmente viva la fede ("ibique sacramenta asservantur"), e ciò qualora "sacramenta" dovesse essere (erroneamente) tradotto col neologismo "Sacramenti"; in tal caso infatti il verbo latino "asservo" (reso nella lapide in forma passiva) sarebbe traducibile solo con l'unione inscindibile di due verbi ("custodire" legato alla "traditio ecclesiae" e "adoro" legato invece alla "pietas fidelium"), cui conseguirebbe che con "ibique sacramenta asservantur ex nostra complacentia tantum" si volesse significare "ivi sono custoditi ed adorati tanto, con nostro compiacimento, i Sacramenti"; e, poiché nell'inviarmi il testo latino, Francesco Cirillo. direttore dell’Olmo, mi ha anche detto che forse la lapide potrebbe essere stata apposta da quel Vescovo a ringraziamento di un suo supposto salvataggio in mare avvenuto nei pressi di Cirella, la suddetta traduzione si potrebbe prestare a postulare un qualche legame logico fra il compiacimento del Vescovo per la pietà popolare di quel luogo ed il supposto suo ringraziamento; resta però il fatto che quella traduzione, filologicamente e grammaticalmente contorta, sarebbe sostanzialmente errata; pertanto, considerato che con "sacramenta" si può ben surrogare il classico "sacra-orum" (indicante specificamente "cose, oggetti, arredi sacri"), sono convinto che quella frase latina vada invece correttamente tradotta con "qui son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti sacri", così come nella realtà essi arredi ed oggetti sono davvero presenti in quella chiesa, dando peraltro probabilmente anche ragione (forse solo in parte) con la loro presenza dell'antico "rango diocesano" della Comunità Parrocchiale di Cirella. GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 4 l’Olmo Giugno 2015 • la memoria storica • 14 • dal comune 3 Come eravamo • Giugno 2015 l’Olmo Ordinanza del Sindaco: deiezioni canine, tenuta e conduzione dei cani in aree pubbliche Negozi e negozianti Di seguito il testo dell'ordinanza sindacale n.8 del 6/5/2015 IL SINDACO Premesso che sulle aree pubbliche, sulle aree soggette a servitù di pubblico passaggio o comunque aperte al pubblico viene di sovente riscontrata la presenza di deiezioni animali, che causano disagi per la fruizione degli spazi pubblici da parte della collettività, pregiudizio per il decoro urbano, nonché possibili rischi per la salute della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più esposte, quali bambini; Considerato che tali gravi inconvenienti sono dovuti all’incuria ed al malcostume di taluni proprietari e/o possessori di cani, che durante la conduzione degli stessi, evidentemente trascurano il fondamentale dovere civico di provvedere alla raccolta delle deiezioni lasciate sul suolo dai propri animali con mezzi adatti allo smaltimento; Preso atto altresì delle reiterate segnalazioni e lamentele aventi ad oggetto situazioni di pericolo per la sicurezza e incolumità delle persone a causa della presenza di cani lasciati liberi e privi di custodia in strade, parchi ed altri luoghi pubblici; Constatato il numero sempre crescente di cani ed altri animali d’affezione che vivono nelle aree urbanizzate, per cui risulta indifferibile determinare giusta e più adeguata compatibilità tra il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico, la tutela della sicurezza personale e la detenzione di detti animali; Ritenuto pertanto, dover mettere in atto, nell’interesse di tutti, validi strumenti e provvedimenti di prevenzione nei confronti di potenziali malattie veicolati dagli escrementi animali che consentano un’idonea pulizia per il miglior utilizzo da parte della cittadinanza degli spazi pubblici, in particolare di parchi, giardini ed altre aree verdi, nonché efficaci misure repressive sui comportamenti in grado di arrecare pregiudizio alla sicurezza dei cittadini; Visto il Testo Unico sull’Ordinamento dei Comuni e ritenuta propria la competenza, trattandosi di atto di gestione in materia igienico- sanitaria; Viste le altri leggi in materia; ORDINA ai proprietari, possessori, detentori a qualsiasi titolo di cani, di adottare idonei accorgimenti al fine di evitare possibili inconvenienti per l’incolumità, l’igiene delle persone ed il decoro urbano, impedendo che gli animali sporchino il suolo pubblico con le pro- zati per attività di Servizio. prie deiezioni e che possano trovarsi a circolare liberi ed incustoditi sulle aree pubbliche. - A tale scopo alle suddette persone è fatto assoluto divieto: a) far entrare i cani anche se custoditi, nelle aree destinate ai giochi dei bambini, rendendo palese il divieto mediante la posa in luogo di idonea segnaletica; b) abbandonare escrementi del proprio animale su strade, marciapiedi, parchi e giardini, arredi urbani, aiuole, spazi prospicienti gli esercizi commerciali, accessi alle sedi pubbliche nonchè alle civili abitazioni e in generale su ogni altra superficie adibita a pubblico passaggio. Chiunque conduca cani nei suddetti spazi, dovrà preventivamente munirsi di apposita attrezzatura (paletta, pinza o altro mezzo similare adatto allo scopo, nonchè di involucri o sacchetti impermeabili) e portarla al seguito, affinchè, all’occorrenza possa immediatamente raccogliere gli escrementi dell’animale, riporli nel sacchetto, chiuderlo e conferirlo nei contenitori o cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani; c) abbandonare cani sul territorio comunale, di lasciarli incustoditi o comunque liberi di circolare in aree pubbliche e luoghi aperti al pubblico, specie se affollati; d) custodire i propri cani all’interno della proprietà privata con ogni debita cautela; e) di condurre i cani al guinzaglio durante la passeggiata in aree pubbliche o aperte al pubblico; f) i cani di grossa taglia e/o di razze da difesa o i cani che si mostrino particolarmente aggressivi, durante la passeggiata dovranno essere portati al guinzaglio e muniti di museruola. Sono esentati dagli obblighi di cui ai punti e ed f: le persone non vedenti che utilizzano cani guida da accompagnamento appositamente addestrati; i cani appartenenti alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine e di polizia , ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, quando utiliz- SANZIONI salva ed impregiudicata l’eventuale applicazione di sanzioni previste da specifiche leggi Statali o regionali in materia, alla violazione di ciascuna disposizione della presente Ordinanza, consegue la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo € 25,00 ad un massimo di € 500,00, ai sensi dell’art 7 bis del D.Lgs 18 agosto 2000 n° 267, il trasgressore ed il responsabile in solido, così come individuato dall’art. 6 della Legge 689/81, sono ammessi al pagamento in misura ridotta per l’importo di € 50,00 da effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione immediata, ovvero dalla notifica della violazione; entro 30 giorni dalla data della contestazione o notificazione, gli interessati possono far pervenire scritti difensivi al Sindaco, quale Autorità competente a ricevere il rapporto a norma dell’art. 17 della Legge n.689/81, allegando nel caso documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima Autorità. DISPONE Che il presente provvedimento sia reso noto a tutta la cittadinanza tramite pubblicazione sul sito Web del Comune e all’albo Pretorio. RICORDA Che a norma dell’art. 3, comma 4, della Legge 07.08.1990 n° 241, avverso la presente ordinanza, in applicazione della Legge 06.12.1971 n° 1034, chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere per incompetenza, per eccesso di potere o violazione di Legge, entro sessanta giorni dalla pubblicazione, al Tribunale Amministrativo Regionale ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto. L’Ufficio di Polizia Locale è incaricato della vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza. IL SINDACO Dott. Gaetano SOLLAZZO GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 3 l’Olmo Giugno 2015 • dal comune • 2 ASS E SS O RATO AI L AVOR I PU B BL ICI O PE RE FI NANZ IATE E OP ER E AP PA LTAT E • 15 eventi • Giugno 2015 l’Olmo Nuovi riconoscimenti e appuntamenti di prestigio per il Cinecircolo Maurizio Grande Lungomare di Viale Glauco Continuano i riconoscimenti e gli appuntamenti importanti per il “Cinecircolo Maurizio Grande” di Diamante. Lo scorso 23 aprile 2015 al “Museo del presente” di Rende il Cinecircolo ha ricevuto un premio speciale per “Tango del Mare”, l'ultimo mediometraggio realizzata da Francesco Presta e Ferdinando Romito. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione della “Giornata mondiale del libro” che ha visto lo svolgimento, a Rende, del “Premio letterario Nazionale un Libro Amico per l'Inverno”, giunto alla IV edizione. Il premio, ritirato da Francesco Presta, Ferdinando Romito e da uno degli interpreti di “Tango del mare”, Pino Torcasio, è stato assegnato al Cinecircolo con la seguente motivazione: “A riconoscimento del lavoro svolto attraverso l'arte cinematografica ,a favore dell'identità inconfondibile del territorio”. Non si ferma comunque l'attività creativa, infatti, su invito della Zanichelli, e presentato in concorso a Torino alla fiera del libro, Presta e Romito hanno realizzato il corto “Sono Tecnologicamente Morto”, da un testo del giovane scrittore e giornalista Martino Ciano che dello stesso è stato anche interprete. Infine il Cinecircolo sarà ospite l'8 giugno a “La Notte dei corti” che avrà inizio a partire dalle ore 2 1,00. L'iniziativa è uno degli appuntamenti culturali compresi nella “Festa dei profumi e Sapori della Calabria”, la grande manifestazione che si svolge a Roma dal 29 maggio al 14 Giugno, presso il Parco della Basilica di Santa Sofia (Via Boccea 478 angolo Via Torrevecchia). La Festa dei “Profumi e Sapori della Calabria”, da sei anni è diventata un appuntamento istituzionale per i Romani e per i calabresi che vivono nella Capitale e che costituiscono la comunità più grande della Capitale, stimata in oltre 500.000 Calabresi. Non si ferma mai l'impegno del Cinecircolo Maurizio Grande, in attesa del prossimo “Mediterraneo Corto Festival” di settembre, che si preannuncia con importanti novità ed ospiti di primo piano. Mantenuto l'impegno di restituire per la stagione estiva uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dai residenti, importante collegamento fra la zona di Viale Glauco e il centro del paese. L'intervento è stato eseguito con fondi di bilancio in attesa di utilizzare i fondi regionali pari a € 350.000 Fondi POR 2007 - 2013, destinati ad un intervento strutturale per il consolidamento del muro di protezione dell'abitato. Ruderi di Cirella Sono stati appaltati e consegnati all'impresa i lavori per la realizzazione del “recupero e valorizzazione dei Ruderi di Cirella con percorsi dedicati alla piena fruizione del complesso nodo Cerillae”, per un importo di € 2.000.000, finanziati dal MIBACT. Gli interventi riguardano: la strada di risalita, il Teatro dei Ruderi, il parcheggio, il completamento del Convento dei Minimi e la sistemazione delle zone circostanti. Scuola Media “Leopoldo Pagano” Lavori per adeguamento sismico e complemento di un primo lotto funzionale con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di 1.540.000 € . Inoltre è stato chiesto un ulteriore finanziamento alla Regione Calabria, il progetto è in graduatoria per un finanziamento di ulteriori 800.000 €. Nuovo plesso scolastico di Cirella Sono in via di ultimazione i lavori della realizzazione del nuovo plesso scolastico di Cirella. Per gli alunni delle scuola materna ed elementare di Cirella, una struttura funzionale e moderna. Torretta ex Stazione di Vedetta (Semaforo) Sono iniziati i lavori di riqualificazione energetica della torre del XVI sec., realizzati nell'ambito del “Green Tower, Programma Operativo Interregionale energie rinnovabile e risparmio energetico programma 2007 – 2013”, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio con finanziamento di 365.000 € (Fondi POI). In merito a questa opera corre l'obbligo ringraziare un nostro concittadino, il Dott. Angelo Presta, Capo della segreteria della Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, per l'impegno profuso per la realizzazione della suddetta opera. Quando i sogni si avverano. Lucia Benvenuto è stata scelta per partecipare al 195°corso di ballo debuttanti. Festa a sorpresa per festeggiare i 25 anni di Erik Centro Storico Sono in fase di aggiudicazione i lavori riguardanti il Centro Storico di Diamante finanziati con risorse reperite nella rimodulazione dei residui dei PISL. Nello specifico: L'intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del Centro Storico di Diamante, per un importo finanziato di Euro 800.000 (Fondi PISL). ( Saranno interessate vie, vicoli e piazze da Via Santa Lucia a Piazza San Biagio ) L’EDITORIALE la Grande Bellezza del Cineforum Museo Dac L'intervento prevede la realizzazione dell’”Emporio Multimediale dei Borghi” da collocare all’interno dell’attuale Museo DAC, al fine di ospitare tutti i servizi di “accoglienza turistica” a scala intercomunale per un importo finanziato di Euro 350.000,00 (Fondi PISL). Strada Diamante - Cirella Sarà realizzato un nuovo lotto dei marciapiedi per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. finanziati interamente dalla Provincia, per un importo di € 231.000,00. Un intervento, che fa seguito a quelli già realizzati nei mesi scorsi, di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi balneari. Info Comunicazione Ospitale Prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” ,relativamente agli otto Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL, attraverso l'istallazione di totem multimediali per un importo di 350.000 € (Fondi PISL). Assessore Pier Luigi Benvenuto Non può passare inosservata l’ultima iniziativa organizzata dall’ Associazione La Grande Bellezza che negli ultimi tempi si sta distinguendo per il dinamismo e l’originalità delle proposte culturali. Da alcune settimane ogni venerdì sera, nella Sala Parrocchiale Immacolata Concezione, viene riproposto un Cineforum con una interessante selezione di film con relativa ed originale discussione. Al tempo in cui la crisi di partecipazione sociale e il solipsisimo intellettuale, hanno relegato la visione dei film allo streaming da salotto o alla ritualità evanescente delle prime dei cinepanettoni natalizi o dei kolossal tecnoamericani, salutiamo con soddisfazione questa iniziativa dal gusto un po’ retrò che ci riporta agli anni 6070 del secolo scorso, quando nelle canoniche, nei circoli ricreativi e nelle sezioni politiche, al fruscìo di rumorosi proiettori su di un improvvisato schermo si srotolavano le immagini di quei film, che esclusi dai circuiti ufficiali, per le tematiche, per la censura o semplicemente perché falliti al botteghino, erano però capaci di alimentare lunghissimi dibattiti e discussioni. A Diamante in quegli anni culturalmente vivaci, al Diecielode Club, nella sezione del PCI, nel Collettivo Carlo Marx, nei saloni delle Suore, su impulso di Enzo Monaco, Mario Pagano, Don Pasquale Grandinetti, Francesco Cirillo era possibile vedere e discutere del Vangelo secondo Matteo di Pasolini, de La Cina e Vicina di Marco Bellocchio, di Cristo si è fermato ad Eboli di Rosi, ma anche di film di autori e cinematografie minori destinate ai circuiti di essai che mai avremmo potuto vedere nelle sale del Vittoria contese dagli Spaghetti Western, James Bond, Totò e i vari Ercole, Maciste, Ursus e Sansone. Erano anni in cui il cinema, la musica, l’arte e la poesia non potevano essere neutri o al di sopra delle parti, erano strumenti branditi come clave per combattere il sistema, erano occasioni di partecipazione e confronti, erano veicoli di crescita politica e sociale. Cinquant’anni di mutazione/involuzione della società li hanno ridotti a pura merce da cannibalizzare o a meri fenomeni di spettacolo, con grande rimpianto, almeno per la mia generazione. Ecco perché l’operazione/vintage della Grande Bellezza, nel riproporre con il Cineforum del Venerdì, un sottile barlume di quelle atmosfere è degna di essere annotata. Franco Maiolino GIUGNO 2015 30/05/2015 6.19 Pagina 2 l’Olmo Giugno 2015 • peperoncino • 16 l’Olmo Salviamo il Festival del peperoncino “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella Il Sindaco di Diamante ha partecipato ad un importante incontro con il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi. « Salviamo il Peperoncino Festival, orgoglio di Diamante » è lo slogan che accompagna la campagna di sostegno all’importante manifestazione annuale dedicata al “Re piccante”, per la quale – come sottolinea l’Assessore alla Cultura Franco Maiolino - si è attivata anche l’Amministrazione Comunale, unendosi al vero e proprio allarme lanciato dal Presidente dell’Accademia Enzo Monaco. « Lo slogan – dice l’Assessore - rende efficacemente l'idea dell’aiuto che l'Amministrazione Comunale vuole dare alle diverse iniziative destinate a sostenere il “ Peperoncino Festival” e finalizzate al superamento delle momentanee e gravi difficoltà che mettono a rischio la prossima edizione di una manifestazione ultra ventennale che ha promosso in tutto il mondo la nostra Città e le sue eccellenze ». Prosegue Maiolino « Sarebbe assurdo se il Festival venisse meno, o fosse comunque ridimensionato, proprio in un anno straordinario come quello dell'EXPO di Milano, che pone proprio al centro del dibattito le tematiche legate l'alimentazione, il cibo, alla ga- Gaetano Sollazzo -sindaco stronomia e tutto ciò che ad esso è legato a livello culturale, sociale ed economico. Il Peperoncino Festival è per noi, in questo senso, un elemento caratterizzante un brand che identifica ovunque la nostra Città. Il Festival è, insomma, un ineguagliabile biglietto da visita per Diamante e riceve, grazie all'infaticabile impegno di Enzo Monaco, ovunque attenzione ed interesse come dimostrato, proprio in questi giorni, dalla trionfale accoglienza che il libro “Peperoncino Amore Mio” ha riscontrato alla Fiera del Libro di Torino. Nello specifico dell'offerta turistica poi, il Festival, grazie agli accordi che la Regione Calabria ha stipulato con Alitalia proprio in occasione dell'EXPO, sarà sicuramente tra gli elementi di maggior richiamo per i visitatori stranieri che approfitteranno dell'esposizione universale per conoscere realtà interessanti del nostro Paese e che, pertanto, non mancheranno di cogliere l'occasione per visitare, in tanti, il Festival nel corso del suo consueto appuntamento di settembre. Il Peperoncino Festival è, insomma un patrimonio culturale di Dia- mante e dell'intera Calabria ed è, nel contempo, elemento di traino per l’economia della Città e tutto il territorio circostante. Per questo invito tutti i miei concittadini e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Festival ad attivarsi attraverso le varie possibilità che sono offerte per sostenerlo come la donazione del 5 x 1000 da inserire nella dichiarazione dei redditi, aderendo alla campagna “Un blocchetto della Lotteria del Peperoncino in ogni famiglia”; attraverso l'adesione all'Accademia italiana del Peperoncino. Sostenere il Festival conclude Maiolino - significa rendersi protagonisti attivi una evento che è motivo di vanto della nostra Città e anche e soprattutto, contribuire in maniera concreta al futuro dello sviluppo turistico e culturale del nostro territorio ». L'Assessore al Turismo Dott. Franco Maiolino CHI CI AMMINISTRA Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Welfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese Il Comune ha ricevuto una delle pergamene per il federalismo demaniale. Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha partecipato all’importante incontro che si è tenuto lo scorso 19 maggio, alla presenza del direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, nella cornice del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Catanzaro). Nell’occasione il Comune di Diamante ha ricevuto una delle pergamene del federalismo demaniale che l’Agenzia del Demanio ha consegnato ai sindaci dei capoluoghi di provincia e di altri comuni calabresi. Infatti, oltre a Diamante e ai comuni di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, hanno ricevuto l’attestazione: Monasterace (RC), Scalea (CS), Praia a Mare (CS), Lamezia Terme (CZ) e Pizzo Calabro (VB) . Sulla pergamena un riconoscimento simbolico per i trasferimenti di immobili dallo Stato agli Enti locali grazie all’art.56 bis del D.L. 69/2013 sul federalismo demaniale. Nello specifico sul documento consegnato al Sindaco di Diamante si legge che: “ Il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi comunica che, ai sensi dell'art. 56 bis D.L. 21 giugno 2013 n.69, (Federalismo Demaniale), lo Stato trasferisce a titolo non oneroso al Comune di Diamante, per la successiva valorizzazione, i seguenti beni: Terreno di circa mq.90 in località “Torrente Corvino”. Durante l’incontro è stato, inoltre, firmato un accordo con il Comune di Scalea per la valorizzazione e la regolarizzazione dell’ex Campo Volo. La consegna delle pergamene e la firma dell’intesa sono avvenuti nel corso di una tavola rotonda tra l’Agenzia e i comuni stessi e dedicata alla valorizzazione degli immobili pubblici nella regione. Oltre a presentare lo stato di avanzamento del federalismo demaniale, l’Agenzia ha discusso con i rappresentanti delle Amministrazioni delle opportunità offerte dall’art. 26 dello Sblocca Italia. Il Decreto fornisce agli Enti uno strumento flessibile e innovativo per progettare soluzioni di recupero degli immobili in disuso, con tempi certi e rapiti. All’Agenzia il compito di valutare i progetti e coordinare le attività per la valorizzazione dei beni, anche attraverso la vendita degli stessi. Durante la tavola rotonda, inoltre, si è discusso dell’attuazione del progetto Valore Paese – Dimore in Calabria, per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e culturali in immobili di pregio, a beneficio di tutto il territorio. Da ultimo, il confronto è stato occasione per esaminare i piani di razionalizzazione degli immobili, che hanno l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei beni da parte delle Amministrazioni pubbliche, e gli strumenti per l’efficientamento energetico degli immobili in un’ottica di spendingreview. L’incontro testimonia la stretta collaborazione tra lo Stato e gli Enti Locali per valorizzare al meglio il patrimonio con finalità pubbliche.Nel focus redatto dall’agenzia del demanio, sui diversi comuni partecipanti all’incontro Diamante viene indicata come interessata, nell’ambito del Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013 con N. 5 beni con parere positivo di cui 3 già trasferiti. Per gli ulteriori 2 l’attività di trasferimento è in itinere. Nell’abito dell’importante direttrice del Federalismo culturale La Torretta ex stazione di vedetta, situata in una posizione strategica all’estremità del promontorio su cui oggi sorge l’abitato di Diamante, fu edificata nel XVI secolo da Girolamo Sanseverino, principe di Bisignano, e costituiva il principale punto di difesa del territorio circostante contro le incursioni dei pirati. L’Amministrazione Comunale intende provvedere alla messa in sicurezza dello stabile ed alla sua ristrutturazione, per destinarlo a finalità di carattere sociale attraverso fondi già erogati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a seguito avviso pubblico. A PAG. 2 - IMPORTANTI OPERE PUBBLICHE AL VIA - DICHIARAZIONE DELL’ASS. PIERLUIGI BENVENUTO A PAG. 15 - L’EDITORIALE DI FRANCO MAIOLINO n. 151• anno 13 • Giugno 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo