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Salviamo il Festival del peperoncino
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
Il Sindaco di Diamante ha partecipato ad un importante incontro con il Direttore generale
dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.
« Salviamo il Peperoncino Festival, orgoglio di Diamante » è lo slogan che accompagna la campagna di sostegno all’importante manifestazione annuale dedicata al
“Re piccante”, per la quale – come sottolinea l’Assessore alla Cultura Franco Maiolino - si è attivata anche l’Amministrazione
Comunale, unendosi al vero e proprio allarme lanciato dal Presidente dell’Accademia Enzo Monaco.
« Lo slogan – dice l’Assessore - rende efficacemente l'idea dell’aiuto che l'Amministrazione Comunale vuole dare alle diverse iniziative destinate a sostenere il “ Peperoncino Festival” e finalizzate al superamento delle momentanee e gravi difficoltà
che mettono a rischio la prossima edizione
di una manifestazione ultra ventennale
che ha promosso in tutto il mondo la nostra Città e le sue eccellenze ». Prosegue
Maiolino « Sarebbe assurdo se il Festival
venisse meno, o fosse comunque ridimensionato, proprio in un anno straordinario
come quello dell'EXPO di Milano, che pone proprio al centro del dibattito le tematiche legate l'alimentazione, il cibo, alla ga-
Gaetano Sollazzo -sindaco
stronomia e tutto ciò che ad esso è legato
a livello culturale, sociale ed economico. Il
Peperoncino Festival è per noi, in questo
senso, un elemento caratterizzante un
brand che identifica ovunque la nostra Città. Il Festival è, insomma, un ineguagliabile
biglietto da visita per Diamante e riceve,
grazie all'infaticabile impegno di Enzo Monaco, ovunque attenzione ed interesse come dimostrato, proprio in questi giorni,
dalla trionfale accoglienza che il libro “Peperoncino Amore Mio” ha riscontrato alla
Fiera del Libro di Torino.
Nello specifico dell'offerta turistica poi, il
Festival, grazie agli accordi che la Regione
Calabria ha stipulato con Alitalia proprio in
occasione dell'EXPO, sarà sicuramente tra
gli elementi di maggior richiamo per i visitatori stranieri che approfitteranno dell'esposizione universale per conoscere realtà interessanti del nostro Paese e che,
pertanto, non mancheranno di cogliere
l'occasione per visitare, in tanti, il Festival
nel corso del suo consueto appuntamento
di settembre. Il Peperoncino Festival è, insomma un patrimonio culturale di Dia-
mante e dell'intera Calabria ed è, nel contempo, elemento di traino per l’economia
della Città e tutto il territorio circostante.
Per questo invito tutti i miei concittadini e
tutti coloro che hanno a cuore le sorti del
Festival ad attivarsi attraverso le varie possibilità che sono offerte per sostenerlo come la donazione del 5 x 1000 da inserire
nella dichiarazione dei redditi, aderendo
alla campagna “Un blocchetto della Lotteria del Peperoncino in ogni famiglia”; attraverso l'adesione all'Accademia italiana
del Peperoncino. Sostenere il Festival conclude Maiolino - significa rendersi protagonisti attivi una evento che è motivo di
vanto della nostra Città e anche e soprattutto, contribuire in maniera concreta al
futuro dello sviluppo turistico e culturale
del nostro territorio ».
L'Assessore al Turismo
Dott. Franco Maiolino
CHI CI AMMINISTRA
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Welfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Il Comune ha ricevuto una delle pergamene per il federalismo demaniale. Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha partecipato all’importante incontro che si è tenuto lo scorso 19 maggio,
alla presenza del direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, nella cornice del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Catanzaro). Nell’occasione il Comune di Diamante
ha ricevuto una delle pergamene del federalismo demaniale che
l’Agenzia del Demanio ha consegnato ai sindaci dei capoluoghi di
provincia e di altri comuni calabresi. Infatti, oltre a Diamante e ai
comuni di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, hanno ricevuto l’attestazione: Monasterace (RC), Scalea (CS),
Praia a Mare (CS), Lamezia Terme (CZ) e Pizzo Calabro (VB) . Sulla
pergamena un riconoscimento simbolico per i trasferimenti di immobili dallo Stato agli Enti locali grazie all’art.56 bis del D.L.
69/2013 sul federalismo demaniale. Nello specifico sul documento
consegnato al Sindaco di Diamante si legge che: “ Il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi comunica che, ai sensi dell'art. 56 bis D.L. 21 giugno 2013 n.69, (Federalismo Demaniale), lo
Stato trasferisce a titolo non oneroso al Comune di Diamante, per
la successiva valorizzazione, i seguenti beni: Terreno di circa mq.90
in località “Torrente Corvino”.
Durante l’incontro è stato, inoltre, firmato un accordo con il Comune
di Scalea per la valorizzazione e la regolarizzazione dell’ex Campo
Volo. La consegna delle pergamene e la firma dell’intesa sono avvenuti nel corso di una tavola rotonda tra l’Agenzia e i comuni stessi
e dedicata alla valorizzazione degli immobili pubblici nella regione.
Oltre a presentare lo stato di avanzamento del federalismo demaniale, l’Agenzia ha discusso con i rappresentanti delle Amministrazioni delle opportunità offerte dall’art. 26 dello Sblocca Italia.
Il Decreto fornisce agli Enti uno strumento flessibile e innovativo per
progettare soluzioni di recupero degli immobili in disuso, con tempi
certi e rapiti. All’Agenzia il compito di valutare i progetti e coordinare
le attività per la valorizzazione dei beni, anche attraverso la vendita
degli stessi. Durante la tavola rotonda, inoltre, si è discusso dell’attuazione del progetto Valore Paese – Dimore in Calabria, per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e culturali in immobili di pregio, a beneficio di tutto il territorio. Da ultimo, il confronto è stato
occasione per esaminare i piani di razionalizzazione degli immobili,
che hanno l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei beni da parte delle
Amministrazioni pubbliche, e gli strumenti per l’efficientamento
energetico degli immobili in un’ottica di spendingreview. L’incontro
testimonia la stretta collaborazione tra lo Stato e gli Enti Locali per
valorizzare al meglio il patrimonio con finalità pubbliche.Nel focus
redatto dall’agenzia del demanio, sui diversi comuni partecipanti
all’incontro Diamante viene indicata come interessata, nell’ambito
del Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013 con N. 5 beni con parere positivo di cui 3 già trasferiti. Per gli ulteriori 2 l’attività
di trasferimento è in itinere. Nell’abito dell’importante direttrice del
Federalismo culturale La Torretta ex stazione di vedetta, situata in
una posizione strategica all’estremità del promontorio su cui oggi
sorge l’abitato di Diamante, fu edificata nel XVI secolo da Girolamo
Sanseverino, principe di Bisignano, e costituiva il principale punto
di difesa del territorio circostante contro le incursioni dei pirati.
L’Amministrazione Comunale intende provvedere alla messa in sicurezza dello stabile ed alla sua ristrutturazione, per destinarlo a finalità di carattere sociale attraverso fondi già erogati dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a seguito avviso pubblico.
A PAG. 2 - IMPORTANTI OPERE PUBBLICHE AL VIA - DICHIARAZIONE DELL’ASS. PIERLUIGI BENVENUTO
A PAG. 15 - L’EDITORIALE DI FRANCO MAIOLINO
n. 151• anno 13 • Giugno 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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eventi
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Nuovi riconoscimenti e appuntamenti di prestigio per il Cinecircolo Maurizio Grande
Lungomare di Viale Glauco
Continuano i riconoscimenti e gli appuntamenti importanti per il “Cinecircolo Maurizio Grande” di
Diamante. Lo scorso 23 aprile 2015 al “Museo del presente” di Rende il Cinecircolo ha ricevuto un
premio speciale per “Tango del Mare”, l'ultimo mediometraggio realizzata da Francesco Presta e Ferdinando Romito. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione della “Giornata mondiale del libro”
che ha visto lo svolgimento, a Rende, del “Premio letterario Nazionale un Libro Amico per l'Inverno”,
giunto alla IV edizione. Il premio, ritirato da Francesco Presta, Ferdinando Romito e da uno degli interpreti di “Tango del mare”, Pino Torcasio, è stato assegnato al Cinecircolo con la seguente motivazione:
“A riconoscimento del lavoro svolto attraverso l'arte cinematografica ,a favore dell'identità inconfondibile del territorio”.
Non si ferma comunque l'attività creativa, infatti, su invito della Zanichelli, e presentato in concorso
a Torino alla fiera del libro, Presta e Romito hanno realizzato il corto “Sono Tecnologicamente Morto”,
da un testo del giovane scrittore e giornalista Martino Ciano che dello stesso è stato anche interprete.
Infine il Cinecircolo sarà ospite l'8 giugno a “La Notte dei corti” che avrà inizio a partire dalle ore 2
1,00. L'iniziativa è uno degli appuntamenti culturali compresi nella “Festa dei profumi e Sapori della
Calabria”, la grande manifestazione che si svolge a Roma dal 29 maggio al 14 Giugno, presso il
Parco della Basilica di Santa Sofia (Via Boccea 478 angolo Via Torrevecchia). La Festa dei “Profumi
e Sapori della Calabria”, da sei anni è diventata un appuntamento istituzionale per i Romani e per i
calabresi che vivono nella Capitale e che costituiscono la comunità più grande della Capitale, stimata
in oltre 500.000 Calabresi. Non si ferma mai l'impegno del Cinecircolo Maurizio Grande, in attesa del
prossimo “Mediterraneo Corto Festival” di settembre, che si preannuncia con importanti novità ed ospiti
di primo piano.
Mantenuto l'impegno di restituire per la stagione
estiva uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dai
residenti, importante collegamento fra la zona di Viale Glauco e il centro del paese.
L'intervento è stato eseguito con fondi di bilancio in
attesa di utilizzare i fondi regionali pari a € 350.000
Fondi POR 2007 - 2013, destinati ad un intervento
strutturale per il consolidamento del muro di protezione dell'abitato.
Ruderi di Cirella
Sono stati appaltati e consegnati all'impresa i lavori per la realizzazione del
“recupero e valorizzazione dei Ruderi di Cirella con percorsi dedicati alla piena fruizione del complesso nodo Cerillae”, per un importo di € 2.000.000,
finanziati dal MIBACT.
Gli interventi riguardano: la strada di risalita, il Teatro dei Ruderi, il parcheggio, il completamento del Convento dei Minimi e la sistemazione delle zone
circostanti.
Scuola Media “Leopoldo Pagano”
Lavori per adeguamento sismico e complemento di un primo lotto funzionale
con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di 1.540.000 € . Inoltre è stato chiesto
un ulteriore finanziamento alla Regione Calabria, il progetto è in graduatoria
per un finanziamento di ulteriori 800.000 €.
Nuovo plesso scolastico di Cirella
Sono in via di ultimazione i lavori della realizzazione del nuovo plesso scolastico di Cirella.
Per gli alunni delle scuola materna ed elementare di Cirella, una struttura
funzionale e moderna.
Torretta ex Stazione di Vedetta (Semaforo)
Sono iniziati i lavori di riqualificazione energetica della torre del XVI sec., realizzati nell'ambito del “Green Tower, Programma Operativo Interregionale
energie rinnovabile e risparmio energetico programma 2007 – 2013”, del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio con finanziamento di
365.000 € (Fondi POI).
In merito a questa opera corre l'obbligo ringraziare un nostro concittadino, il
Dott. Angelo Presta, Capo della segreteria della Direzione Generale per le
Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, per
l'impegno profuso per la realizzazione della suddetta opera.
Quando i sogni si avverano. Lucia
Benvenuto è stata scelta per partecipare al 195°corso di ballo debuttanti.
Festa a sorpresa per
festeggiare i 25 anni di Erik
Centro Storico
Sono in fase di aggiudicazione i lavori riguardanti il Centro
Storico di Diamante finanziati con risorse reperite nella
rimodulazione dei residui dei PISL.
Nello specifico:
L'intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del Centro Storico di Diamante, per un
importo finanziato di Euro 800.000 (Fondi PISL). ( Saranno interessate vie, vicoli e
piazze da Via Santa Lucia a Piazza San Biagio )
L’EDITORIALE
la Grande Bellezza del Cineforum
Museo Dac
L'intervento prevede la realizzazione dell’”Emporio Multimediale dei Borghi”
da collocare all’interno dell’attuale Museo DAC, al fine di ospitare tutti i servizi
di “accoglienza turistica” a scala intercomunale per un importo finanziato di
Euro 350.000,00 (Fondi PISL).
Strada Diamante - Cirella
Sarà realizzato un nuovo lotto dei marciapiedi per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza
dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. finanziati
interamente dalla Provincia, per un importo di €
231.000,00. Un intervento, che fa seguito a quelli già
realizzati nei mesi scorsi, di particolare rilevanza per la
sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in
questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in
particolare, numerosi lidi balneari.
Info Comunicazione Ospitale
Prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” ,relativamente agli otto
Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL, attraverso l'istallazione di totem multimediali
per un importo di 350.000 € (Fondi PISL).
Assessore Pier Luigi Benvenuto
Non può passare inosservata l’ultima iniziativa organizzata dall’ Associazione La Grande Bellezza che negli ultimi tempi si sta distinguendo per il dinamismo e l’originalità delle proposte culturali.
Da alcune settimane ogni venerdì sera, nella Sala Parrocchiale Immacolata Concezione, viene riproposto un Cineforum con una interessante selezione di film con relativa ed originale discussione.
Al tempo in cui la crisi di partecipazione sociale e il solipsisimo intellettuale, hanno relegato la visione dei film allo streaming da salotto o alla ritualità evanescente delle prime dei cinepanettoni natalizi o dei kolossal tecnoamericani, salutiamo con soddisfazione
questa iniziativa dal gusto un po’ retrò che ci riporta agli anni 6070 del secolo scorso, quando nelle canoniche, nei circoli ricreativi
e nelle sezioni politiche, al fruscìo di rumorosi proiettori su di un
improvvisato schermo si srotolavano le immagini di quei film, che
esclusi dai circuiti ufficiali, per le tematiche, per la censura o semplicemente perché falliti al botteghino, erano però capaci di alimentare lunghissimi dibattiti e discussioni.
A Diamante in quegli anni culturalmente vivaci, al Diecielode Club,
nella sezione del PCI, nel Collettivo Carlo Marx, nei saloni delle Suore, su impulso di Enzo Monaco, Mario Pagano, Don Pasquale Grandinetti, Francesco Cirillo era possibile vedere e discutere del Vangelo secondo Matteo di Pasolini, de La Cina e Vicina di Marco Bellocchio, di Cristo si è fermato ad Eboli di Rosi, ma anche di film di
autori e cinematografie minori destinate ai circuiti di essai che mai
avremmo potuto vedere nelle sale del Vittoria contese dagli Spaghetti Western, James Bond, Totò e i vari Ercole, Maciste, Ursus e
Sansone.
Erano anni in cui il cinema, la musica, l’arte e la poesia non potevano essere neutri o al di sopra delle parti, erano strumenti branditi
come clave per combattere il sistema, erano occasioni di partecipazione e confronti, erano veicoli di crescita politica e sociale. Cinquant’anni di mutazione/involuzione della società li hanno ridotti
a pura merce da cannibalizzare o a meri fenomeni di spettacolo,
con grande rimpianto, almeno per la mia generazione.
Ecco perché l’operazione/vintage della Grande Bellezza, nel riproporre con il Cineforum del Venerdì, un sottile barlume di quelle atmosfere è degna di essere annotata.
Franco Maiolino
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la memoria storica
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Come eravamo
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Ordinanza del Sindaco:
deiezioni canine, tenuta e conduzione dei cani in aree pubbliche
Negozi e
negozianti
Di seguito il testo dell'ordinanza sindacale
n.8 del 6/5/2015
IL SINDACO
Premesso che sulle aree pubbliche, sulle
aree soggette a servitù di pubblico passaggio o comunque aperte al pubblico viene di
sovente riscontrata la presenza di deiezioni
animali, che causano disagi per la fruizione
degli spazi pubblici da parte della collettività, pregiudizio per il decoro urbano, nonché
possibili rischi per la salute della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più
esposte, quali bambini;
Considerato che tali gravi inconvenienti sono dovuti all’incuria ed al malcostume di taluni proprietari e/o possessori di cani, che
durante la conduzione degli stessi, evidentemente trascurano il fondamentale dovere
civico di provvedere alla raccolta delle deiezioni lasciate sul suolo dai propri animali
con mezzi adatti allo smaltimento;
Preso atto altresì delle reiterate segnalazioni e lamentele aventi ad oggetto situazioni
di pericolo per la sicurezza e incolumità delle persone a causa della presenza di cani lasciati liberi e privi di custodia in strade, parchi ed altri luoghi pubblici;
Constatato il numero sempre crescente di
cani ed altri animali d’affezione che vivono
nelle aree urbanizzate, per cui risulta indifferibile determinare giusta e più adeguata
compatibilità tra il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico, la tutela della sicurezza personale e la detenzione di detti animali;
Ritenuto pertanto, dover mettere in atto, nell’interesse di tutti, validi strumenti e provvedimenti di prevenzione nei confronti di potenziali malattie veicolati dagli escrementi
animali che consentano un’idonea pulizia
per il miglior utilizzo da parte della cittadinanza degli spazi pubblici, in particolare di
parchi, giardini ed altre aree verdi, nonché
efficaci misure repressive sui comportamenti in grado di arrecare pregiudizio alla
sicurezza dei cittadini;
Visto il Testo Unico sull’Ordinamento dei Comuni e ritenuta propria la competenza, trattandosi di atto di gestione in materia igienico- sanitaria;
Viste le altri leggi in materia;
ORDINA
ai proprietari, possessori, detentori a qualsiasi titolo di cani, di adottare idonei accorgimenti al fine di evitare possibili inconvenienti per l’incolumità, l’igiene delle persone
ed il decoro urbano, impedendo che gli animali sporchino il suolo pubblico con le pro-
zati per attività di Servizio.
prie deiezioni e che possano trovarsi a circolare liberi ed incustoditi sulle aree pubbliche.
- A tale scopo alle suddette persone è fatto
assoluto divieto:
a) far entrare i cani anche se custoditi, nelle
aree destinate ai giochi dei bambini, rendendo palese il divieto mediante la posa in luogo di idonea segnaletica;
b) abbandonare escrementi del proprio animale su strade, marciapiedi, parchi e giardini, arredi urbani, aiuole, spazi prospicienti gli
esercizi commerciali, accessi alle sedi pubbliche nonchè alle civili abitazioni e in generale su ogni altra superficie adibita a pubblico passaggio.
Chiunque conduca cani nei suddetti spazi,
dovrà preventivamente munirsi di apposita
attrezzatura (paletta, pinza o altro mezzo similare adatto allo scopo, nonchè di involucri
o sacchetti impermeabili) e portarla al seguito, affinchè, all’occorrenza possa immediatamente raccogliere gli escrementi dell’animale, riporli nel sacchetto, chiuderlo e
conferirlo nei contenitori o cassonetti per la
raccolta dei rifiuti urbani;
c) abbandonare cani sul territorio comunale,
di lasciarli incustoditi o comunque liberi di
circolare in aree pubbliche e luoghi aperti al
pubblico, specie se affollati;
d) custodire i propri cani all’interno della proprietà privata con ogni debita cautela;
e) di condurre i cani al guinzaglio durante la
passeggiata in aree pubbliche o aperte al
pubblico;
f) i cani di grossa taglia e/o di razze da difesa o i cani che si mostrino particolarmente
aggressivi, durante la passeggiata dovranno
essere portati al guinzaglio e muniti di museruola.
Sono esentati dagli obblighi di cui ai punti e
ed f:
le persone non vedenti che utilizzano cani
guida da accompagnamento appositamente addestrati;
i cani appartenenti alle Forze Armate, alle
Forze dell’Ordine e di polizia , ai Vigili del
Fuoco e alla Protezione Civile, quando utiliz-
SANZIONI
salva ed impregiudicata l’eventuale applicazione di sanzioni previste da specifiche leggi
Statali o regionali in materia, alla violazione
di ciascuna disposizione della presente Ordinanza, consegue la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo € 25,00 ad un
massimo di € 500,00, ai sensi dell’art 7 bis
del D.Lgs 18 agosto 2000 n° 267, il trasgressore ed il responsabile in solido, così
come individuato dall’art. 6 della Legge
689/81, sono ammessi al pagamento in misura ridotta per l’importo di € 50,00 da effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione
immediata, ovvero dalla notifica della violazione;
entro 30 giorni dalla data della contestazione o notificazione, gli interessati possono far
pervenire scritti difensivi al Sindaco, quale
Autorità competente a ricevere il rapporto a
norma dell’art. 17 della Legge n.689/81, allegando nel caso documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima Autorità.
DISPONE
Che il presente provvedimento sia reso noto
a tutta la cittadinanza tramite pubblicazione
sul sito Web del Comune e all’albo Pretorio.
RICORDA
Che a norma dell’art. 3, comma 4, della Legge 07.08.1990 n° 241, avverso la presente
ordinanza, in applicazione della Legge
06.12.1971 n° 1034, chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere per incompetenza,
per eccesso di potere o violazione di Legge,
entro sessanta giorni dalla pubblicazione, al
Tribunale Amministrativo Regionale ovvero,
in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto.
L’Ufficio di Polizia Locale è incaricato della
vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza.
IL SINDACO
Dott. Gaetano SOLLAZZO
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arte
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Artisti diamantesi in giro per l’Italia
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storie nostre
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La lapide sulla Chiesa di Santa Maria dei fiori a Cirella
di Piero Cirone
A Dio, il più buono ed il più grande.
Chiesa abbaziale "Santa Maria dei Fiori", questa, da tempo
immemorabile parte della Diocesi di San Marco:
qui son ben custoditi, con nostro compiacimento,
tanti arredi ed oggetti sacri.
Così a perpetuo ricordo fece porre questa lapide
l'Il.mo Reverendissimo Decano
Gentiluomo Don Baldassarre Barone De Moncada,
Vescovo di San Marco.
Nell'Anno del Signore 1782
Antonino Perrotta
Stefano Pagano
Spazio MACSI è lieto di presentare la Flash Exhibit della durata di un weekend con la quale lo scorso settembre ha premiato i vincitori della sezione
pittura del concorso MArteLive 2014, mettendo a disposizione il proprio spazio, da sempre dedicato ai giovani talenti, per dare visibilità alle opere dei
tre artisti più meritevoli del concorso. Le tele di Lorenzo Fasi, Andrea Bartolucci e Antonino Perrotta, primi tre classificati nella categoria pittura alla
Biennale MArteLive 2014, sono state esposte per una collettiva artistica
ospitata negli spazi della Galleria, in Vicolo del Campanile, 9-9b Borgo Pio
(Roma), dall’8 al 10 maggio 2015. Nella mostra hanno avuto grande rilievo
le opere di Antonino Perrotta, 22 anni,che predilige il bianco e il nero e la
miscela dei colori primari. Tematica protagonista del suo progetto artistico
è la guerra e la sofferenza che genera negli esseri umani, ancor più nei giovani.
Anche un pezzo di Diamante sarà presente a EXPO di Milano, grazie all’artista Diamantese Stefano Pagano che
espone i suoi decollages e altre sue creazioni per EXPO
2015.
Le sue opere sono state apprezzate dallo storico e il critico d’arte Giorgio Grasso, già coordinatore generale alla
54^ biennale di Venezia, che l’ha voluto fortemente alla
mostra internazionale di arte contemporanea da lui curata.
I quadri di Stefano Pagano saranno esposti dal 2 a 31
maggio a Trezzo sull’Adda (Milano), per l’ International
Contemporary Art, la mostra di Enel Green Power per Expo, organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata
da Giorgio Grasso.
La Location è la storica e prestigiosa sede della centrale
Taccani di Trezzo d’Adda a Milano città metropolitana.
“Milano Expo 2015 International Contemporary Art” è
una manifestazione importantissima che si onorerà di
ospitare più di 600 artisti da tutto il mondo durante i sei
mesi di Expo. La manifestazione avrà inoltre l’onore di
ospitare in anteprima, un quadro fortunatamente ritrovato, di uno dei più importanti pittori della seconda metà
del XIX secolo .
Presenze record, migliaia di visitatori nel primo fine settimana di apertura delle sale. Tutti sulle rive del fiume
per godersi dipinti, sculture e installazioni di 600 artisti,
1.300 opere, in arrivo da tutto il mondo in una maratona
d’autore che durerà fino al 31 ottobre in due manche.
Ancora una volta l’artista diamantese, Stefano Pagano,
vola per altri lidi sperando che il suo ormai importante
curriculum a livello di gallerie e mostre possa essere apprezzato anche da noi, magari con una personale a Diamante.
Angiolina Marchese
A tenere alta la bandiera della vena artistica della gente di Diamante a Milano, c’è anche Angiolina Marchese, di origini diamantesi e che da tempo vive a Roma . All’ International Contemporary Art organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da
Giorgio Grasso. si possono possono ammirale le sue opere, caratterizzate da colori
passionali e pennellate tipiche dell’espressionismo moderno, che “parlano per l’artista e fanno sognare lo spettatore nell’immediato”. L ‘artista diamantese presente all’inaugurazione della mostra, ha avuto modo
di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il mondo, e farsi apprezzare dalla
tanta gente che in questi giorni e prossimamente affollerà la “Milano Expo International Contemporary Art”.
Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis,
Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
D.O.M.
ABBATIALIS ISTA ECCLESIA
SUB TITULO S. MARIAE FLORUM
AB IMMEMORABILI EPISCOPALI MENSAE
SANCTI MARCI UNITA:
IBIQUE SACRAMENTA ASSERUANTUR
EX NOSTRA COMPLACENTIA TANTUM.
ET AD PERPETUUM MONUMENTUM
PONI CURAVIT
ILLMUS ET RMUS DNUS
D. BALTHASSAR
BARONE DE MONCADA PATRITIUS
REGINUS EPISCOPUS S. MARCI
ANNO DNI MDCCLXXXII
Commento:
Questa lapide di Cirella del XVIII sec., anch'essa (come quella di Diamante del XIX
sec.) ben scritta in latino canonico, mi sembra caratterizzata da un uso di parti del discorso (sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi,
congiunzioni ... e perfino punteggiatura) sapientemente pensate e distribuite nel testo
con magistrale competenza, efficacia ed
eleganza.
Alcune considerazioni :
- 1) la prima importante informazione si coglie nell'aggettivo "Abbatialis", con cui l'autore comunica nel 1782 che la chiesa era
annessa ad un convento (a conferma di
quanto si sa) e che quindi era retta da un
abate; d'altra parte, poiché - come ho avuto
modo di ricordare tempo fa su l'Olmo - le origini della Comunità Parrocchiale di Cirella risalgono in ogni caso ad
almeno il VII secolo (ovvero a quando nel Sinodo del 649 era presente l'Episcopus Romanus Cerellae), ritengo che (a fronte dell'affermazione della lapide che vede la Chiesa di Cirella unita da tempo
immemorabile alla Diocesi di San Marco) sia opportuno un qualche
chiarimento storico;
- 2) la locuzione "ista ecclesia" (ovvero "codesta chiesa") - in cui ci
si esprime con "ista" ("codesta") invece che con "haec" ("questa") sembra che faccia poi "parlare la lapide da lontano", come se la
chiesa fosse vicina a chi "ascolta" (ovvero a chi legge la lapide) ma
non a chi (mediante lo scritto della lapide) "parla". Il che porta a
supporre che l'autore dello scritto abbia voluto conferire una sorta
di "carattere distaccato" alla lapide, la quale, sebbene murata sul
portale della chiesa, è come se fosse espressione viva di un autore
fisicamente lontano, ovvero di quel Vescovo (Don Baldassarre Ba-
rone De Moncada), il quale volle deporla lì,
forse a ringraziamento dei fedeli di Cirella;
va però anche detto in merito che l'uso di
"haec" avrebbe introdotto - proprio in apertura di lapide - un imperdonabile errore fonetico col vocabolo seguente, producendo
l'evidente cacofonia "haec ecclesia"; il che
mi porta a credere che l'uso di quel "ista" sia
piuttosto da ascrivere a tale ultima questione di tecnica letteraria, che la dice comunque lunga sulla profonda cultura di colui che
ha scritto;
- 3) la fraseologia centrale della lapide sembrerebbe inoltre voler sottolineare che in
quella comunità parrocchiale fosse particolarmente viva la fede ("ibique sacramenta
asservantur"), e ciò qualora "sacramenta"
dovesse essere (erroneamente) tradotto col
neologismo "Sacramenti"; in tal caso infatti
il verbo latino "asservo" (reso nella lapide in
forma passiva) sarebbe traducibile solo con
l'unione inscindibile di due verbi ("custodire"
legato alla "traditio ecclesiae" e "adoro" legato invece alla "pietas fidelium"), cui conseguirebbe che con "ibique sacramenta asservantur ex nostra complacentia tantum"
si volesse significare "ivi sono custoditi ed
adorati tanto, con nostro compiacimento, i
Sacramenti"; e, poiché nell'inviarmi il testo
latino, Francesco Cirillo. direttore dell’Olmo,
mi ha anche detto che forse la lapide potrebbe essere stata apposta da quel Vescovo a ringraziamento di un suo supposto salvataggio in mare avvenuto nei pressi di Cirella, la suddetta traduzione si potrebbe prestare a postulare un
qualche legame logico fra il compiacimento del Vescovo per la pietà
popolare di quel luogo ed il supposto suo ringraziamento; resta però
il fatto che quella traduzione, filologicamente e grammaticalmente
contorta, sarebbe sostanzialmente errata; pertanto, considerato che
con "sacramenta" si può ben surrogare il classico "sacra-orum" (indicante specificamente "cose, oggetti, arredi sacri"), sono convinto
che quella frase latina vada invece correttamente tradotta con "qui
son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti
sacri", così come nella realtà essi arredi ed oggetti sono davvero
presenti in quella chiesa, dando peraltro probabilmente anche ragione (forse solo in parte) con la loro presenza dell'antico "rango
diocesano" della Comunità Parrocchiale di Cirella.
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l’Olmo Giugno 2015
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storie nostre
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Una pagina della nostra storia forse dimenticata
ONORATE IL PANE
5
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avvenimenti
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Giugno 2015
l’Olmo
Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche
conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria.
di Ciro R.Cosenza
Durante gli anni dell’Università, io ho abitato a Napoli presso una sorella di papà,
zia Esterina. Ella, maestra elementare
presso una scuola di Rione Amedeo,
usciva di casa presto la mattina ed io rimanevo solo fino alle due, nel suo appartamento in un palazzone alla Prima
Traversa via Cesare Rossaroll; appartamento al quinto piano con 99 gradini e
senza ascensore.
Io avevo scelto per studiare il salotto
pranzo di questo appartamento, una camera con un bel balcone, che dava su di
una spianata di tetti e da cui entrava un
bel sole.
Ad un muro era attaccata una pergamena, protetta da un vetro, dove erano riprodotte alcune frasi di Benito Mussolini.
Non so se definirle massime, o esortazioni, oppure comandi.
La firma in calce alimentava più che un
dubbio: Mussolini !
A cura dell’Ente “OPERA ITALIANA PRO
– ORIENTE”, incitava gl’italiani ad avere
del pane la massima cura. Io ben ricordo
che una pergamena simile la trovai, dopo la caduta del fascismo, arrotolata in
un cassetto. C’era scritto:
AMATE IL PANE
CUORE DELLA CASA
PROFUMO DELLA MENSA
GIOIA DEI FOCOLARI!
RISPETTATE IL PANE
SUDORE DELLA FRONTE
ORGOGLIO DEL LAVORO
POEMA DEL SACRIFICIO
ONORATE IL PANE
GIOIA DEI CAMPI
FRAGRANZA DELLA TERRA
FESTA DELLA VITA
NON SCIUPATE IL PANE
RICCHEZZA DELLA PATRIA
IL PIU’ SOAVE DONO DI DIO
IL PIU’ SANTO PREMIO
ALLA FATICA UMANA
Il Fascismo, sin dal suo avvento al Governo, ebbe una particolare attenzione
verso l’agricoltura per una serie di motivi.
Anzitutto tenere i contadini lontano dai
centri urbani, le cui agitazioni, dopo la
Grande Guerra, erano andati sempre più
verso movimenti sovversivi.
Favorire, nel contempo la classe dei proprietari terrieri e dei latifondisti, che ave-
le strade interpoderali, le case erano fatiscenti, senza luce, senza gabinetti,
senza l’acqua corrente all’interno delle
abitazioni. Inoltre proprio la legislazione
fascista aveva finito per favorire il padrone e peggiorare la vita dei contadini.
vano appoggiato il Fascismo sin dalla
nascita. Infine incrementare i prodotti
della terra. In questa direzione si mossero la “battaglia del grano” del 1925, la
“bonifica dell’agro pontino” e la lotta
all’urbanesimo del 1928.
Anche su questo fronte la propaganda di
regime si mobilitò e la canzonetta fece la
sua parte. Bisognava incoraggiare la famiglia contadina ad amare la terra e la
vita in campagna: amare una vita sana
e un mondo buono, pulito; l asciar stare
la vita disordinata e corrotta della città.
In altre parole, scoraggiare il fenomeno
dell’urbanesimo, che, in Italia, come nel
resto dell’Europa, stava assumendo un
aspetto preoccupante.
Le canzonette, dedicate alla campagna,
parlavano di fanciulle belle, senza grilli
per la testa e che non amavano il trucco
o vesti eleganti. Donne, fatte per essere
amate, donne che un giorno sarebbero
state mogli fedeli e mamme prolifiche.
Proprio come le voleva il regime. Ecco
un esempio di canzoni sulla “campagna
bella” e sulle “campagnole belle”: “Reginella campagnola” (Di Lazzaro/Bruno/Di Lazzaro), “Campane” (Di Lazzaro/Cherubini), “Amor di pastorello”
(Gentile/Bixio), “Fiorin Fiorello” (Mascheroni/Mendos), “Chiesetta alpina”
(Di Martino/Arrigo), “Reginella del Molise” (Di Lazzaro/Campa), “Se vuoi goder la vita” Bixio/ Cherubini), “Op, op
trotta cavallino” (Kramer/ Frati).
Tutte queste composizioni, piacevoli ed
orecchiabili, furono conosciute dalle generazioni del dopoguerra, dalla voce di
Claudio Villa.
A parte queste canzoni e gli allettamenti
del regime, tuttavia la vita nelle campagne permaneva durissima. Al Sud ancor
di più che al Nord dell’Italia, mancavano
I nuovi “patti agrari”, di fatto, prevedevano:
1) Il proprietario conservava il diritto di
regolare la produzione.
2) Gran parte del rischio gravava sul lavoratore.
3) La direzione dei lavori era riservata al
padrone.
4) In caso d’inadempienza - e questo,
anche per forza maggiore, che in agricoltura può verificarsi di frequenza, - il
padrone poteva risolvere a suo favore il
contratto.
5) Il canone doveva essere corrisposto
in natura.
E delle belle campagnole fresche e sode
che ne era? Rozze ed ignoranti, furono
costrette per alcuni decenni ancora, ad
essere soggette al “Pater familias” e a
recarsi al mercato settimanale mal vestite, portando sulla testa la pesante cesta.
Alla fine degli anni ’50, tuttavia, le case
diventarono più accoglienti, almeno al
Nord e anche il modo di vivere delle ragazze cambiò. La nota scrittrice Adele
Grisendi, nei suoi romanzi autobiografici,
“Bellezze in bicicletta” e “Baciami piccina”, racconta che lei, figlia di contadini, verso la metà degli anni ’60, era riuscita a convincere i suoi a farsi mandare
alle scuole superiori, portava la minigonna e si spostava con il motorino.
Al Sud bisognò aspettare almeno un altro decennio. Ma anche quaggiù le figlie
dei contadini finirono per frequentare i
vari licei e, dopo, le università.
Si sono avute, naturalmente, le prime
laureate, oggi vestono come le loro coetanee dei centri urbani e, al sabato sera,
vanno immancabilmente in discoteca.
Proprio così, “immancabilmente”, mi ha
risposto una ragazza, che fa la barrista
al mio paese.
Già perché quelle che non hanno avuto
voglia di continuare gli studi, anziché
aiutare i genitori nei campi, preferiscono
far le commesse, la parrucchiera o
l’estetista.
Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia
della A3 Salerno – Reggio Calabria.
«Come sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino intendiamo
in maniera unitaria denunciare e porre all'attenzione del Governo, delle autorità sovracomunali e dell'opinione pubblica,
i drammatici disagi causati dal permanere della chiusura del
Viadotto Italia dell'A3, alla viabilità, alla sicurezza dei cittadini
ed all'economia del nostro territorio che attira oltre il 10% dei
flussi turistici dell'intera regione e che per tale motivo vive
con particolare inquietudine la possibilità di un decremento
delle presenze .
Siamo fortemente preoccupati e temiamo, non essendovi ancora notizie certe sulla riapertura del suddetto tratto autostradale, che permanga tale intollerabile situazione e che si possano protrarre pertanto tutta la serie di ritardi che già si sono
registrati in tale vicenda. Pur nel rispetto dei tempi della giustizia e delle doverose verifiche tecniche del caso, chiediamo
che si provveda presto e il tratto del Viadotto Italia dell'A3 sia
riaperto in tempi brevi.
Come responsabili della sicurezza dei cittadini delle nostre
comunità siamo consapevoli dei gravi pericoli già presenti
quotidianamente sulle nostre strade che vedono annualmente S.E. il Prefetto emettere un'ordinanza di interdizione per i
mezzi pesanti, che, a questo punto, riteniamo venga immediatamente emessa. Siamo pronti ad attuare anche iniziative
eclatanti affinché sia scongiurato, soprattutto nei mesi estivi,
il perdurare della situazione determinatasi che non sarebbe
in alcun modo sopportabile e che assumerebbe aspetti ancora più drammatici e preoccupanti per l'incolumità dei cittadini
che percorrono quotidianamente la SS18.
Quest'ultima, infatti, pur essendo una strada statale, proprio
a causa dell'interruzione del Viadotto Italia e delle conseguenti deviazioni da esso, è costretta a sopportare da mesi il traffico, autostradale e l'ininterrotta circolazione di tir e mezzi pesanti di vario genere, pur non essendo strutturalmente capace
di sopportare tale tipo di circolazione e di garantirne, pienamente, le condizioni di sicurezza.
Nel periodo estivo, per questo motivo, la SS 18 rischia di trasformarsi in un vero e proprio “Inferno” , visto l’afflusso di numerosi ospiti e visitatori e l'intensificarsi della circolazione
che si verifica, fisiologicamente in un territorio a prevalente
vocazione turistica che registra nei giorni del cosiddetto “esodo estivo”, un aumento esponenziale del traffico automobilistico. Oltre al tema prioritario della sicurezza intendiamo evidenziare le gravi conseguenze per l'economia dei territori
della nostra Regione, sempre più isolata dal resto del Paese
con evidenti danni alla nostra economia turistica che rischia
di essere posta in condizione di grave svantaggio nei confronti
del resto del Paese, nell'anno dell'Expo, iniziativa globale che
pone l'Italia al centro dei flussi turistici mondiali.
A garanzia dell'incolumità dei nostri concittadini, per le ragioni di sicurezza sopra esposte e come estrema forma di protesta saremo costretti, pertanto, qualora permanesse tale situazione, ad emettere delle ordinanze di chiusura di ciascun
tratto stradale della SS18 ricadente nei nostri Comuni.
Prendiamo atto della disponibilità assicurata dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha fissato per il prossimo
3 giugno presso il Ministero una riunione con tutti i soggetti
istituzionali interessati i quali sosterranno le proposte del Presidente Oliverio e l'accordo già definito con l'ANAS dai Sindaci
del Pollino e dal Presidente del Parco del Pollino.
La disponibilità del Ministro Delrio è un segno rilevante di attenzione, e l'incontro del 3 giugno un’occasione molto importante per poter rappresentare le istanze sopra esposte e
chiedere che sia concretamente data risposta alle nostre domande e alla piena volontà di segnare, definitivamente, una
inversione di tendenza che rompa l’isolamento al quale questa parte di Calabria è stata destinata.
Desideriamo ringraziare il Presidente della Giunta regionale,
On. Mario Oliverio, per il lavoro intrapreso nell'azione di sviluppo, anche per quanto riguarda infrastrutture e rete stradale e per il sostegno deciso che sta assicurando alle istanze
che sulla questione della A3 giungono dai territori, così come
ringraziamo i parlamentari calabresi che con impegno si sono
attivati presso il Governo per una soluzione positiva di questa
vicenda.
Siamo decisi e fermamente intenzionati a portare avanti unitariamente e con determinazione questa battaglia nell'intento
di vedere pienamente riconosciuti i diritti di questo nostro
territorio e dei suoi cittadini e per questo da oggi daremo vita
ad un comitato permanente che seguirà costantemente e con
attenzione quotidiana l'evolversi della vicenda relativa alla
chiusura dell'Autostrata A3 Salerno - Reggio Calabria ».
I Sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino
Diamante, 26 maggio 2015
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l’Olmo Giugno 2015
satira e cultura
u Chiòchiaro
di Giovanni Grimaldi
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U Criscimunnu
Nu lìtr’di prufùm',
giàcch' a ttrì bbuttùn
Lènt’ firmàt’
capìll' ossigginàt',
cravatta gialla,
i pìd' senza call'.
Anìll’ tàl'e qquàl'
A chìlla d 'u Cardinal '.
Si guàrdid'allù spècchj,
pàtid' u malùcchj,
si tocca s'u mmidìj,
ti cùnta fissarìj,
si crìda fimminàr '
e vrùscid' i dinàr'.
Cc 'a scusa d 'i dulùr ',
scànzid' u lavùr'.
Mangia 'a pastina
E lèggia Topolino.
A mia madre
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Nei tuoi occhi
mamma
scintilla l’amore.
Nel tuo sguardo
sempre unico
sempre nuovo
trovo ristoro.
Fra le tue bracciamamma adorataTrovo riparo dal male !...
E nella tua infinita pazienza
Comprendo
il significato della vita !
21 giugno 1994
Visti da
Salvatore
Marra
farsa in due tempi
ideata e diretta da
Sonia Benedetto e Doriana Benvenuto
interpreti
Domenico Praino, Maria Vivona, Enrico Campagna,
Nicola Vecchio, Clorinda Darilli, Franca Nicastro,
Maria Guerrisi, Pino Tosto, Alessandro Mazza.
memorie
del novecento. Ne ho appreso la notizia dai giornali che nei loro
inserti culturali stanno facendo a gara per ricordarlo sottolineandone il grande spessore culturale accanto ad una grande riservatezza insolita per un’intellettuale di fama internazionale. E’
morto a Spoleto, l’ultimo dei luoghi che aveva scelto come buen
retiro dopo aver vagato tra Napoli, Capri, Strongoli, Parigi, passando dei lunghi periodi anche nella sua bella casa di Cirella di
La ciambella di Marinella
daria Leica. A Diamante, Garrubba era giunto una trentina d’anni
Ingredienti: 5 uova - 6 bicchieri di plastica di farina (non traboccante)- 3 bicchieri di plastica di latte - 3 bicchieri di plastica di zucchero- 1 bicchiere di olio d'oliva
La buccia grattugiata di 2 limoni - 2 bustine "pane angeli"- 1/2 bicchiere di limoncello. Imburrare la teglia e infarinarla
Forno a 200 gradi . (Segreto: prima d'infornarla creare con carta
stagnola un cappello alla tortiera. Dopo 40 min. Togliere il capello
alla tortiera e lasciare altri 10 min. Di cottura)
na-Vanni, si era innamorato del posto e vi aveva acquistato una
fa sulla scia di un lontano filo di parentela con la famiglia De Lucasa.
Il sindaco Ernesto Caselli lo nominò cittadino onorario di Diamante insieme ad altre personalità che in vari settori e a vario titolo davano lustro e fama alla nostra città. Per lui era un ritorno
alle origini calabresi della sua famiglia e per noi un motivo di proiezione internazionale perché Caio Garrubba in quegli anni era
sicuramente uno dei fotografi più famosi al mondo.
Era il fotografo che insieme a Cartier Bresson aveva varcato i
d i L i l y Ge n o ve se
Paccheri gamberi e zucchine
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di paccheri, 300 gr. di gamberi, 2 zucchine, 200 gr. pomodori ciliegina, 1 spicchio d’aglio, basilico, peperoncino, olio extra vergine d’oliva, sale
Procedimento:
sgusciate i gamberi, tenendo da parte i gusci. eliminate il filetto nero sul
dorso. lavateli, asciugateli e tagliateli a meta’. lavate le zucchine, asciugatele e tagliatele a listarelle. schiacciate lo spicchio d’aglio, rosolatelo in
una padella con l’olio ed il peperoncino, aggiungete i gusci dei gamberi e
poco dopo i pomodorini tagliati a spicchi. cuocete a fuoco vivo, regolate
di sale. fate intiepidire, eliminate i gusci, aggiungete i gamberi ed il basilico. saltate le zucchine in un’altra padella con un filo d’olio, salatele ed
aggiungetele al sugo di gamberi. intanto bollite i paccheri e scolateli al
dente. rovesciateli nella padella con il sugo preparato saltate qualche
istante e servite.
confini ( allora culturalmente invalicabili) della Cina di Mao realizzando un reportage che rimane un caposaldo nella storia della
fotografia; il fotografo che come Robert Capa, aveva immortalato
gli scugnizzi ed i vicoli di Napoli, i braccianti del sud, i clochard
di Parigi e soprattutto l’allora poco conosciuto mondo dei Paesi
dell’Est Europeo e del Socialismo Reale. I suoi reportage sulla
Russia di Breznev fecero, al tempo della guerra fredda, il giro
del mondo dando prestigio e fonte di dibattito a giornali come il
Mondo di Pannunzio e l’Espresso di Benedetti. Per la sua vicinanza al PCI fu definito il fotografo del Comunismo ma questo
non sminuì il suo ruolo di grande e raffinato intellettuale del novecento contiguo alle esperienze artistiche e letterarie degli anni
sessanta che in quegli anni portavano la firma di Mario Schifano,
Ceroli, Goffredo Parise, Pasolini, Bellocchio, Antonioni. Al tempo
in cui fotoreporter e paparazzi avevano svilito la fotografia a mero oggetto commerciale, lui la aveva elevata ad espressione artistica capace di interagire con altre arti nobili come il cinema e
le arti figurative.Avendo avuto l’onore di annoverare Caio Mario
Garrubba tra i nostri concittadini onorari sentiamo il dovere di ri-
Il Ring
di ENZO RUIS
l’Olmo
Si è spento nei giorni scorsi a 92 anni l’ultimo dei grandi fotografi
uno dei suoi scatti in bianco e nero effettuati con la sua leggen-
A Diamante si mangia così
Giugno 2015
di Franco Maiolino
fronte al mare e all’Isola che sicuramente avrà immortalato in
Di Maria Arcella detta Marinella
segnalata dal piccolo Vincenzo Le Rose.
•
Caio Mario Garrubba grande fotografo
e cittadino onorario di Diamante
Cineteatro Vittoria di Diamante
10 giugno 2015 ore 21e30
L'associazione culturale "Dafne" di Cirella Cs
presenta
•
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cordarlo pensando che l’allestimento di una sua mostra retrospettiva potrebbe essere una buona occasione per saldare ancora di più il legame tra un grande intellettuale e la nostra città.
Napoli 19 dicembre 1923 – Spoleto 2 maggio 2015. Fotografo. «Uno dei
grandi fotografi non solo italiani» (Stefano Malatesta).
• Il primo giornale con cui collaborò è Il Mondo, altri suoi reportage famosi
sono quello sulla Polonia del 57, l’Urss di Krusciov. Fu il secondo fotografo,
dopo Cartier-Bresson, ad entrare nella Cina di Mao nel 1959.
Autore di vari libri fotografici, a partire da Le due Germanie (1963).
Pubblicò anche due cartelle di grande formato sui manifesti della rivoluzione russa e su quelli del cinema degli anni Venti.
Da una decina d’anni ha smesso di usare la macchina fotografica, semplicemente perché si è stancato. «”A casa, in Calabria, avevamo una biblioteca
d’arte molto vasta. In quei quattro, cinque anni che ho vissuto a Strongoli,
l’antico paese della Magna Grecia, in provincia di Catanzaro, non facevo
che cibarmi dalla mattina alla sera di libri d’arte. Poi, negli anni Cinquanta,
conobbi De Martiis che all’inizio faceva il fotografo, poi ha dato vita alla
Galleria La Tartaruga a Roma. Gli comprai anche alcune foto dell’alluvione
del Polesine. Plinio, però, era più interessante come gallerista che come
fotografo. Tutta l’arte contemporanea è venuta dalla sua galleria, da Ceroli
a Schifano. Anche gli americani sono stati esposti lì per la prima volta, Rauschenberg e gli altri protagonisti della pop art. Insieme creammo una cooperativa di fotografi di tipo sovietista, dove ognuno lavorava quanto poteva
e prendeva quello che gli serviva. Eravamo io, De Martiis, Nicola Sansone
e Franco Pinna. Fu una cooperativa notevole per l’epoca. Durò un anno».
• Uomo schivo, era solito ironizzare sulla sua arte.
• «L’incontro più significativo? “Con mia moglie Alla Folometova, mia compagna, amica, assistente da 43 anni. Sul lavoro? Devo dire la verità che le
persone importanti che ho fotografato mi stavano sempre antipatiche. Tant’è vero che ho tutta una serie di scatti, ad esempio di Breznev, che se lui
li avesse visti mi avrebbe preso a calci nel sedere... Cercavo di fotografarlo
nei momenti più fetenti. Se invece parliamo al di fuori dell’aspetto professionale, mi è capitato spesso di fare incontri significativi. Soprattutto a Napoli, sarà pure un fatto sentimentale perché sono nato lì. Incontri di strada,
camminando con la macchina fotografica”. È stato definito il fotografo del
comunismo. “è molto vago. In che senso? Nel senso di propagandista del
comunismo o di un critico del comunismo? Lei si riferisce alla frase di Goffredo Parise, ma lui aveva specificato che era il comunismo della speranza,
non quello reale”. (...) Perché in Italia non ha avuto successo, invece all’estero era molto conosciuto? “Chi è che ha avuto successo in Italia? Bavagnoli e Cagnoni erano conosciuti soprattutto all’estero. Chi sono gli altri?
L’unico giornale che usciva con le foto era il grande Espresso di Benedetti.
Forse anche L’Europeo. C’è stato un tentativo quando Mondadori ha fatto
Epoca, chiamando fotografi americani. Voleva essere una sorta di Life. Ma
dopo poco si rivelò un fallimento economico totale. L’Italia non ha avuto
una cultura fotografica. Non ce l’ha tuttora. In Italia non sono esistiti i picture editor. Il fotografo è stato considerato sempre un mezzo paparazzo, o
comunque uno che fa clic (...) Insomma in Italia il reportage classico non
è mai stato fatto. Anche perché non c’è stato mai alcun responsabile dell’immagine che abbia dato delle direttive al fotografo. Perché di solito i
grandi reportage sono suggeriti dal photo editor. Mai in Italia sarebbe potuto succedere come in Germania, dove un giornale come Stern è stato diretto per anni - anche molto bene - da un fotografo, Gilhausen”»
(Manuela De Leonardis).• Da qualche anno non usciva più da casa. Aveva
eletto Spoleto a suo luogo di residenza, rinunciando ad abitare a Parigi dove aveva acquistato una mansarda. È morto a 92 anni.
scheda aggiornata al 4 maggio 2015
da Roberta Mercuri
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l’Olmo Giugno 2015
•
dal comune
Incontro a Diamante dei sindaci del Tirreno per l’A3
Il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo ha invitato i sindaci del
Tirreno cosentino ad un incontro che si terrà martedì 26 maggio,
alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Diamante,
organizzato per discutere le eventuali azioni comuni da intraprendere in merito alle preoccupanti notizie riguardanti l'ormai
certo perdurare della chiusura dell'Autostrada A3, nel tratto tra
Laino Borgo e Mormanno, anche per i mesi della stagione estiva.
Tale eventualità prefigura, infatti, gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, praticamente isolati dal
resto del Paese, e preoccupanti riflessi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini del Tirreno cosentino a motivo della conseguente circolazione di mezzi pesanti deviati sulla SS 18, a causa
della chiusura della A3. Un disagio che rischia di acuirsi alta
nei mesi estivi, che vedono la circolazione aumentare esponenzialmente vista la prevalente vocazione turistica del territorio.
L'Amministrazione Comunale
di Diamante
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Disagi nella ricezione del digitale terrestre:
il Ministero ha risposto
all'Amministrazione Comunale di Diamante
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto alla lettera di
protesta inviata dall'Amministrazione Comunale sul perdurare
dei disagi per gli utenti del digitale terreste nel territorio comunale di Diamante. Nella lettera, inviata dall'Ufficio di Gabinetto
del Ministero, si legge: « Con riferimento alla segnalazione, da
parte di codesta Amministrazione Comunale, delle difficoltà di
ricezione dei canali televisivi trasmessi attraverso il segnale digitale terrestre nella provincia di Cosenza, si comunica che l'Ispettorato Calabria di questo Ministero ha effettuato un controllo individuando le ragioni tecniche delle interferenze e della conseguente carente ricezione del segnale Rai. In particolare, nel centro sud del Comune di Diamante ed in altre zone del Lungomare
di Belvedere Marittimo si riceve un segnale televisivo di qualità
discreta proveniente dall'impianto Rai di Buonvicino ch.35 UHF,
mentre nelle restanti zone dei comuni citati, servite dall'impianto
Rai MUX1 Golfo di Policastro ch.6 ubicato in provincia di Salerno,
la ricezione del segnale televisivo è difficile. Per quanto sopra, le
società Rai e Rai Way sono state invitate da questo Ministero a
porre in essere i necessari adempimenti al fine di risolvere i disagi lamentati dagli utenti ».
Selezione di 36 soggetti disoccupati,
percettori di mobilità in deroga
Appuntamento con la musica
di qualità a Diamante
E’ stato pubblicato sull’Albo pretorio e su quello on line all'indirizzo
www.comune-diamante.it l’avviso pubblico per la selezione di 36
soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga (decretati dalla
Regione Calabria dal 04/06/2009 al 31/12/2013) da avviare in
percorsi formativi "tirocini" presso il comune di Diamante.
I suddetti lavoratori saranno utilizzati con mansioni equivalenti ai
seguenti profili: 21 Operatori Generici; 15 Operatori Amministrativi
di cui: n. 4 Diploma di scuola media superiore di secondo grado;
n.5 Diploma di Ragioneria; n 6 Diploma di Geometra. Sull’avviso
pubblicato sull’Albo sono indicati i requisiti la durata delle attività
e il trattamento economico aggiuntivo. Nelle specifico i requisiti:
il richiedente deve essere soggetto disoccupato e percettore di mobilità in deroga decretato dalla Regione Calabria (dal 4 giugno 2009
al 31 dicembre 2013); essere residente in uno dei comuni ricadenti
nella competenza del CPI di Paola; non aver riportato condanne penali; non avere procedimenti penali in corso; di godere dei diritti
civili e politici. E ancora tra i requisiti inerenti al titolo di studio vanno considerati: scuola dell’obbligo per gli Operai; Diploma di scuola
Media secondaria superiore per gli addetti amministrativi.
Ulteriore requisito richiesto, quello di non essere inserito in politiche
attive del lavoro di alcun genere alla data della pubblicazione dell’avviso.
La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere compilata sull’apposito modello e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47
del DPR 445, dal 27/05/2015 al 29/05/2015, dalle ore 9,00 alle
ore 12,00 presso il CPI di Paola, il giorno 29/05/2015 anche presso l’ULC di Belvedere Ma.mo. Si potrà presentare una sola domanda
scegliendo un solo percorso formativo dei profili professionali richiesti. Dovrà essere allegata alla domanda una copia di un documento di identità in corso di validità debitamente sottoscritta.
Concerti di primaveraUn doppio appuntamento con la musica di
qualità caratterizzerà il week end di Diamante il 30 e il 31 maggio,
alle ore 21,30 sul Lungomare Mancini di Diamante si terranno, organizzati dallAssessorato alla Cultura del Comune di Diamante, i
"Concerti di Primavera". Ad esibirsi per il primo appuntamento sarà
la Società Filarmonica "Ario Gigli" di Monte San Savino (Arezzo). Il
31 invece suonerà la Filarmonica di Soci (Arezzo). La Filarmonica
Ario Gigli è stata fondata nel 1821 e dal 1965 porta il nome del
maestro che l'ha diretta per 35 anni. Ario Gigli era un eccellente
flautista e compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra. Nell'anno verdiano la BBC riprese il concerto che la Filarmonica dedicò
al grande compositore di Busseto. La Filarmonica di Soci è un brillantissimo gruppo musicale fondato a Soci in Casentino (AR) nel
lontano 1860; l'associazione ha come scopo basilare il mantenimento della "radice bandistica" tipicamente legata alla nostra tradizione musicale. La Filarmonica si è esibita in concerti anche a Roma e Perugia ed è guidata dal giovane e talentuoso maestro, Nicholas Gelli; ed è grazie alla sua competenza e dedizione che la Filarmonica ha raggiunto un grande livello. Fiore all'occhiello dell'associazione è La scuola di musica, frequentata da una quarantina di
allievi. "Un fine settimana all'insegna della musica, con due prestigiosi complessi bandistici - sottolinea l'Assessore alla Cultura e
Spettacolo Franco Maiolino - e l'occasione per dare un primo benvenuto agli ospiti che nel week end saranno presenti nella nostra
Città. Desidero ringraziare in maniera particolare l'Hotel dei Focesi
di Diamante per aver consentito che si svolgesse questo importante
evento culturale e musicale".
L'Amministrazione Comunale di Diamante
L'Assessorato alla Cultura e Spettacolo
•
7
eventi
•
Il Teatro “Vittoria” canta “viva la mamma”
di Giovanni Amoroso
Ampiamente rispettate le attese per “viva la mamma”,spettacolo musicale
promosso dall’Associazione “ARTEINSIEME”, giunto alla 6ª Edizione. Confermata la location, anche quest’anno lo spettacolo si é svolto presso il CineTeatro “Vittoria” di Diamante che ha resistito all’assalto di un pubblico da
quasi tutto esaurito ed ha visto esibirsi alternativamente e in assieme circa
ottanta artisti.Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che
ha fatto cantare e ballare tutti i presenti.
Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di
Bologna, formata dai quaranta cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre, si è esibito con l’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”,
sezione adulti dell’Associazione che ha esordito durante il Concerto di Natale
2014 e con i “ragazzi di Aggiungi”, ex piccoli coristi che quasi per sfida si sono ritrovati con passione e impegno per rimettere in scena in versione ridotta
e riveduta il musical “Aggiungi un posto a tavola”, messo in scena per la prima volta a Diamante nel ’97.
In quella occasione l’allestimento fu di Gianluca Guidi,noto attore-cantante,
tra l’altro reduce dallo strepitoso successo teatrale di "Taxi a due piazze" in
coppia con Giampiero Ingrasssia. Guidi, “reclutato” dall’amico e sindaco di
allora Ernesto Caselli, doveva trattenersi a Diamante solo per una settimana,
ma “ci prese gusto” e si trattenne 45 giorni. Fu un successone, con due repliche da tutto esaurito. Non era quindi facile ripetersi, ma a giudicare dagli applausi possiamo parlare tranquillamente di missione compiuta e di sorpresa
riuscita, sembrava come se 18 anni non fossero passati affatto!
Gianluca Guidi è tornato a Diamante per ritirare tre “premi”: “Mamma Speciale” assegnato, alla memoria, a sua madre, la celebre attrice Lauretta Masiero, scomparsa cinque anni fa; una targa ricordo donata dall’Amministrazione Comunale e consegnata dal Sindaco, Dott. Gaetano Sollazzo, per l’impegno artistico e l’amore per Diamante e una foto ricordo di “Aggiungi ’97”
firmata dai protagonisti di allora.
Numerosi brani sono stati eseguiti dal vivo da musicisti affermati. Al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino Agnieska Szatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale
di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. I
“fiati” si sono esibiti accompagnando il Coro Armonia di Voci in Grazie Mamma dei Gen Rosso, coadiuvati al pianoforte da Salvatore Sangiovanni e in solitaria in un brano tratto dalla celeberrima colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso.
Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note “Arteinsieme”, oltre ad esibirsi in vari
brani de “Lo Zecchino d’Oro” lanciando nuovi coristi alla prima esibizione, ha
reso omaggio al compianto Pino Daniele, con una delicatissima versione dal
vivo di “Napule è” e con “Grande Sud” di Eugenio Bennatoalle mamme del
sud. I ritmi della tradizione sono stati esaltati dalle percussioni di Nunzio Perrone e dei fratelli Antonio e Renato Tufo.
Conclusione affidata al medley di canzoni dedicate alla mamma arrangiato
dal M° Peppe De Rosa, noto Pianista, Compositore, Arrangiatore, Direttore
d'orchestra, “padre” di molti brani de “Lo Zecchino d’Oro”.
La manifestazione, inserita nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di
Bologna,ha avuto il Patrocinio del Comune di Diamante e il sostegno di alcuni sponsors vecchi e nuovi, ma per dare sempre il meglio al caloroso pubblico che gremisce ogni anno il “Vittoria”, anche quest’anno ingenti sono stati
gli sforzi, economici e non, messi in campo dall’Associazione “ARTEINSIEME”
e dalle famiglie dei coristi.
Giugno 2015
l’Olmo
Peperoncino amore mio
Successo internazionale
Uscito da poco dalla tipografia si è subito guadagnato l’appellativo di
“Bibbia del peperoncino” con successi e consensi a livello internazionale. Dopo la presentazione al Salone del libro a Torino, “Peperoncino
amore mio” di Enzo Monaco, Rubbettino editore, ha avuto il giudizio positivo del Prof. Amedeo Alpi, già preside della Facoltà di agraria dell’Università di Pisa che lo ha collocato al fianco delle più importanti pubblicazioni esistenti al mondo sul peperoncino. Giudizi entusiastici sono arrivati anche dal New Messico con Dave DeWitt “il Papa del peperoncino”
che ha giudicato il libro “di eccezionale livello, fra i migliori esistenti al
mondo”. Il giornalista Harald Zoske dalla Germania ha espresso il suo
apprezzamento per un lavoro “sicuramente importante e straordinario”.
La definizione più giusta però è quella di “Bibbia del peperoncino”.
Il libro infatti è una esplorazione completa del “pianeta peperoncino”,
come mai era stato fatta prima. Lo studio di una famiglia botanica strana e numerosa; le vicende storiche di un Sovrano venuto dal mare con
una paternità contesa fra Messico e Bolivia; il successo nelle pianure
del Danubio e il “pasticciaccio” dell’India; da nord a Sud del mondo la
costruzione di un regno in cucina; i segreti e per una buona salute, una
bellezza piccante e un eros a prova di bomba; la presenza nella letteratura, nelle poesie dialettali nel cinema e nei riti magici. Con splendidi
reportage sui Festival più belli d’Europa, Diamante, Espelette, Lodosa,
Kalocsa e Chichester.
Per il gusto di approfondire un’antologia con gli interventi dei più grossi
esperti del mondo: Fernando Cabieses, Luigi Veronelli, Gaetano Afeltra,
Massimo Biagi, Amal Naj, Laura Grimaldi e Dave De Witt. Per finire cento ricette d’Autore, le preferite di Totò, Eduardo, Ancel Keys, Hitchcock,
Gualtiero Marchesi, Maigret, Tognazzi e Armstrong, fino alle prostitute
di Parigi degli anni ’20.
A dimostrazione, che il peperoncino dopo gli iniziali rifiuti, è diventato
un vero e proprio legame tra piatti popolari e ricche leccornie, tra pietanze semplici e preparazioni sofisticate. Non più e soltanto la spezia
che insaporisce le pietanze di una cucina povera e vegetariana, non è
più e soltanto appannaggio delle cucina meridionale. Mentre la piccantissima ‘nduja, da specialità di Spilinga e tutt’al più della Calabria, sta
diventando protagonista di splendidi piatti nei grandi ristoranti di Londra
e di Mosca.
Un lavoro che è frutto della ventennale esperienza di Enzo Monaco come fondatore e Presidente dell’Accademia italiana del peperoncino. In
tutto 336 pagine per una pubblicazione bella ed elegante, un libro strenna col progetto grafico e un’esclusiva documentazione fotografica di
Aurelio Candido.
Francesco Salerno
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 9
l’Olmo Giugno 2015
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storie nostre
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8
U’ Simàforo
di Francesco Cirillo
Per la prima volta nella storia del nostro paese la torre “du simaforo” viene ristrutturata completamente sotto
la direzione della Soprintendenza dei Beni Ambientali di Cosenza e del Comune di Diamante tramite
l’Assessorato ai lavori Pubblici. Sventati i tentativi di privatizzazione il Comune adesso ne ha il pieno possesso. Spieghiamo quindi l’importanza di questa torre attraverso la sua storia.
Dal libro Storia di Diamante e Cirella di Francesco Cirillo:
Prime notizie sulla na¬scita di Diamante si hanno attorno al 1500 quando appunto fu edificata que¬sta torre.
Benedetto Mini¬chini di Napoli, il 9 settem¬bre 1866 faceva dono al Principe di Santo Mauro Don Alfonso
Saluzzo duca di Corigliano, di una ricerca da lui stesso fatta sui suoi progenitori, i Carafa. Nel libretto tutt'ora
conservato nella Biblioteca civica di Cosenza si legge: «II suolo ed il clima calabro in alcune cose è paragonabile con l'indico, onde la Calabria passò per l'India del regno di Napoli e quel principe che per purgare
il suo feudo di malviventi vagabondi o indipendenti perturbatori, erasi mostrato anche abborrente del costume importateci dai barbari e poi sostenuto dai feudatari per aver diletto di caccia dei quadrupedi, rese quindi
a terre di coltura quei luoghi boscosi che solevano essere coviglio di ladri; ed indi in luogo piano, aprico, e
delizioso, quasi penisola sul mare che vi batte, nella così detta "impresa degli zuccheri di Diamante" stabilì
una villa di abitanti, che fu la culla del bel paese di Diamante, nel 1648 già tassato per fuochi 50, ed ora fiorente per una popolazione non minore dei 3000 abitanti, quasi tutta di famiglie che il Giustiniano disse forestiere. Nel palazzo baronale del Diamante, così posto sul confine del territorio di Belvedere eravi già la
Chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola, ma aumentandosi di giorno in giorno la popolazione del nuovo
casale, principalmente per quelli che vi si trasferivano da lontani paesi, il principe D. Tiberio nulli pietate secundus, che ogni mattina ascoltava sette messe, e tanto ossequioso alla beata Vergine, che s'astrinse con
voto di non negar mai cosa che fosse chiesta per amor di lei, per dar comodità ai suoi Diamantesi di adempiere con ogni esattezza agli obblighi religiosi, il 23 Aprile 1645 vi fondò a proprie spese altra Chiesa, più
spaziosa dell'esistente; e la dedicò all'Immacolata Concezione, con l'annuo assegno per l'arciprete curato».
“Ma perché quel posto si chiama "Trione"?” Ne traccia la storia Ciro R.Cosenza nel suo libro “Il grido dei
gabbiani” edito con i Quaderni dell’Olmo.
L'intero rione, prende il nome dalla vecchia torre quattrocentesca, già esistente al tempo di Alfonso I d'Aragona. Per un fenomeno fonetico di sincope, sono cadute nel mezzo della parola una "o" e una "r", e da qui
l'attuale toponimo. E' da citare, ad ogni modo, anche un'altra ipotesi, più colta, davvero opinabile, avanzata
dal noto erudito locale, Leopoldo Pagano, secondo cui deriverebbe dal nome greco di un'alga, l’alga trion".
Per la cronaca anche a Salerno esiste un rione detto 'Torrione", che prende il nome da una vecchia torre di
difesa contro i corsari saraceni, e lì alghe proprio non ce ne sono. Anche la nostra torre, fu più tardi inserita
nel sistema di difesa, per fronteggiare il pericolo dei pirati turcheschi, sistema ideato e voluto dal Viceré dì
Napoli, don Pedro di Toledo, marchese di Villafranca (ottavo Viceré di Napoli, dal 4 settembre 1523 al 22
febbraio 1533). Il sistema si componeva di 337 torri, che circondavano il territorio del Regno. Alcune preesistenti vennero restaurate, altre costruite ex-novo, tutte a spese delle comunità. Chi non aveva denari, contribuiva con prestazioni d'opera.
La dicitura "T. del Diamante", che troviamo nella cartografia ufficiale del Regno dal 1592 in poi, vuol significare appunto "Torre del diamante" e non "Terra del Diamante", perché Diamante era "Terra di
Belvedere" e non terra feudale di per sé. Il viaggiatore Leandro Alberti «G. Valente, a cura di…. "Leandro
Alberti in Calabria" Cosenza 1968,pag. 7), nel suo viaggio, parla della torre del Diamante, a 10 miglia da
Cirella, nei territori del principe di Bisignano. Lo stesso toponimo è riportato in una xilografia tratta da
un'edizione tedesca del 1588 dell'Atlante della Cosmografia del Munster.
A sua volte la torre aveva preso il nome dal fiume, perché in un'altra fonte cartografica, ancora precedente,
precisamente in una incisione del 2, leggiamo "flu. Diamante", cioè "fiume Diamante", toponimo riportato
anche in altre, di poco posteriori, come quella del 1589, disegnata da un certo Natale Bonifazio.
Attorno al "Torrione" sorsero le prime abitazioni, misere baracche di pescatori, che formarono il primo nucleo
dell'insediamento abitativo. Onesti erano pescatori, provenienti da Cetraro, dove vivevano oppressi dalle
tasse sull'ancoraggio e sul falancaggio, imposte dall'Abbazia di Montecassino, a cui il territorio di Cetraro
apparteneva. A loro Tiberio Carafa, al contrario, aveva promesso larga franchigia. Successivamente un secondo nucleo si formò attorno alla Chiesa dell'Immacolata. Diamante preesisteva, dunque, alla rivolta del
popolo contro i De Paola di Buonvicino, verifìcatasi nel biennio 1647-1648. Preesisteva di fatto da oltre un
secolo; basti leggere il resoconto del viaggio di "Leandro Alberti in Calabria", citato sopra, avvenuto nel
1525, pubblicato a cura di Gustavo Valente nel 1968, e preesisteva anche giuridicamente da una diecina
d'anni, perché è del 1638, il documento della patente con cui Tiberio Carafa, signore di Belvedere e principe
di Bisignano, in seguito ad alcune calamità naturali, intese ripopolare il territorio. Che i primi abitanti di Diamante, dunque, provengano da Buonvicino è un falso storico. Del resto non si è mai visto, in passato, che
contadini vadano a vivere sulla riva del mare. Man mano, poi, che il pericolo saraceno scomparve, alla
pesca s'unì la mercatura e Diamante diventò un paese ricco e sorsero al "Trione" bei palazzotti signorili e
pretenziosi. Durante l'ultima guerra, il Torrione ospitò un drappello di soldati della Marina Militare, comandati
da un maresciallo. Il presidio era addetto a opportune segnalazioni da terra, alle nostre navi di passaggio.
Da allora nel lessico popolare la torre è stata ribattezzata "il Semaforo" e "Trione" è diventato l'intero rione.
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eventi
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Giugno 2015
l’Olmo
RITORNO
ALLA TERRA
Agricoltura Comunità
Territorio
BUONVICINO 18 GIUGNO
ORE 17
presso
la Sala Conferenze
del Museo - MAGB FORUM PUBBLICO
Diamante e Cirella protagoniste
per 7 giorni su 5 canali satellitari
28/5/15- Una trasmissione di un’ora interamente dedicata alle
bellezze naturali di Diamante e Cirella, con l’offerta turistica degli alberghi, dei ristoranti e dello shopping
per la stagione estiva.
Da Domenica a Martedì andrà in onda sette volte su cinque canali nazionali.
Domenica 31 Maggio alle ore 19:30 sul canale 822 di Sky e sul canale 12 Lazio TV; alle ore 20 su canale
128 Gold TV Italia e sul canale 138 Air Italia del digitale terrestre nazionale.
Lunedì 1 Giugno alle ore 8 sul canale 822 di Sky
Martedì 2 Giugno alle ore 20 sul canale 138 del digitale terrestre Air Italia.
La trasmissione, promossa dalla Pro Loco Diamante e Cirella e voluta dall’Assessorato al turismo del
Comune di Diamante, è stata realizzata da una troupe di “Almadela” di Latina con la giornalista Adele Di
Benedetto ospiti del Comune di Diamante per tre giornate.L’iniziativa è stata organizzata nelle principali
località turistiche d’Italia in collaborazione con le Pro Loco.
“Come Pro Loco Diamante e Cirella, dice il Presidente Enzo Monaco, abbiamo subito sposato l’iniziativa
per la professionalità dell’intervento e per la tempistica delle trasmissioni che vanno in onda a cavallo fra
il i mesi di Maggio e Giugno, alla vigilia della stagione estiva, in un momento decisivo per le scelte dei vacanzieri e dei turisti
Nasce l’Associazione di promozione sociale “U scabachill’”
Insieme alle Parrocchie Immacolata Concezione-San BiagioDiamante e Santa Maria dei Fiori Cirella
MARTEDI 2 GIUGNO NEL PARCO LA VALVA
DALLE ORE 15,30
UNA CASA PER DARE COLORE ALLA VITA
con giochi e laboratori per bambini-ragazzi e adulti
si svolgeranno gare di calcetto femminile,calcetto maschile,laboratori di ceramica e musicali. Dimostrazioni dei vari settori del Judo,corsa con i sacchi, tiro alla fune, ping pong e calcio balilla,
partita di pallavolo giocata dalle “vecchie glorie di Diamante”.
GIUGNO 2015 30/05/2015 6.20 Pagina 8
l’Olmo Giugno 2015
•
dal comune
Incontro a Diamante dei sindaci del Tirreno per l’A3
Il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo ha invitato i sindaci del
Tirreno cosentino ad un incontro che si terrà martedì 26 maggio,
alle ore 10,30, presso la sala consiliare del Comune di Diamante,
organizzato per discutere le eventuali azioni comuni da intraprendere in merito alle preoccupanti notizie riguardanti l'ormai
certo perdurare della chiusura dell'Autostrada A3, nel tratto tra
Laino Borgo e Mormanno, anche per i mesi della stagione estiva.
Tale eventualità prefigura, infatti, gravi conseguenze per l'economia dei territori della nostra Regione, praticamente isolati dal
resto del Paese, e preoccupanti riflessi per la viabilità e la sicurezza dei cittadini del Tirreno cosentino a motivo della conseguente circolazione di mezzi pesanti deviati sulla SS 18, a causa
della chiusura della A3. Un disagio che rischia di acuirsi alta
nei mesi estivi, che vedono la circolazione aumentare esponenzialmente vista la prevalente vocazione turistica del territorio.
L'Amministrazione Comunale
di Diamante
•
10
Disagi nella ricezione del digitale terrestre:
il Ministero ha risposto
all'Amministrazione Comunale di Diamante
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha risposto alla lettera di
protesta inviata dall'Amministrazione Comunale sul perdurare
dei disagi per gli utenti del digitale terreste nel territorio comunale di Diamante. Nella lettera, inviata dall'Ufficio di Gabinetto
del Ministero, si legge: « Con riferimento alla segnalazione, da
parte di codesta Amministrazione Comunale, delle difficoltà di
ricezione dei canali televisivi trasmessi attraverso il segnale digitale terrestre nella provincia di Cosenza, si comunica che l'Ispettorato Calabria di questo Ministero ha effettuato un controllo individuando le ragioni tecniche delle interferenze e della conseguente carente ricezione del segnale Rai. In particolare, nel centro sud del Comune di Diamante ed in altre zone del Lungomare
di Belvedere Marittimo si riceve un segnale televisivo di qualità
discreta proveniente dall'impianto Rai di Buonvicino ch.35 UHF,
mentre nelle restanti zone dei comuni citati, servite dall'impianto
Rai MUX1 Golfo di Policastro ch.6 ubicato in provincia di Salerno,
la ricezione del segnale televisivo è difficile. Per quanto sopra, le
società Rai e Rai Way sono state invitate da questo Ministero a
porre in essere i necessari adempimenti al fine di risolvere i disagi lamentati dagli utenti ».
Selezione di 36 soggetti disoccupati,
percettori di mobilità in deroga
Appuntamento con la musica
di qualità a Diamante
E’ stato pubblicato sull’Albo pretorio e su quello on line all'indirizzo
www.comune-diamante.it l’avviso pubblico per la selezione di 36
soggetti disoccupati, percettori di mobilità in deroga (decretati dalla
Regione Calabria dal 04/06/2009 al 31/12/2013) da avviare in
percorsi formativi "tirocini" presso il comune di Diamante.
I suddetti lavoratori saranno utilizzati con mansioni equivalenti ai
seguenti profili: 21 Operatori Generici; 15 Operatori Amministrativi
di cui: n. 4 Diploma di scuola media superiore di secondo grado;
n.5 Diploma di Ragioneria; n 6 Diploma di Geometra. Sull’avviso
pubblicato sull’Albo sono indicati i requisiti la durata delle attività
e il trattamento economico aggiuntivo. Nelle specifico i requisiti:
il richiedente deve essere soggetto disoccupato e percettore di mobilità in deroga decretato dalla Regione Calabria (dal 4 giugno 2009
al 31 dicembre 2013); essere residente in uno dei comuni ricadenti
nella competenza del CPI di Paola; non aver riportato condanne penali; non avere procedimenti penali in corso; di godere dei diritti
civili e politici. E ancora tra i requisiti inerenti al titolo di studio vanno considerati: scuola dell’obbligo per gli Operai; Diploma di scuola
Media secondaria superiore per gli addetti amministrativi.
Ulteriore requisito richiesto, quello di non essere inserito in politiche
attive del lavoro di alcun genere alla data della pubblicazione dell’avviso.
La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere compilata sull’apposito modello e sottoscritta ai sensi dell’art. 46 e 47
del DPR 445, dal 27/05/2015 al 29/05/2015, dalle ore 9,00 alle
ore 12,00 presso il CPI di Paola, il giorno 29/05/2015 anche presso l’ULC di Belvedere Ma.mo. Si potrà presentare una sola domanda
scegliendo un solo percorso formativo dei profili professionali richiesti. Dovrà essere allegata alla domanda una copia di un documento di identità in corso di validità debitamente sottoscritta.
Concerti di primaveraUn doppio appuntamento con la musica di
qualità caratterizzerà il week end di Diamante il 30 e il 31 maggio,
alle ore 21,30 sul Lungomare Mancini di Diamante si terranno, organizzati dallAssessorato alla Cultura del Comune di Diamante, i
"Concerti di Primavera". Ad esibirsi per il primo appuntamento sarà
la Società Filarmonica "Ario Gigli" di Monte San Savino (Arezzo). Il
31 invece suonerà la Filarmonica di Soci (Arezzo). La Filarmonica
Ario Gigli è stata fondata nel 1821 e dal 1965 porta il nome del
maestro che l'ha diretta per 35 anni. Ario Gigli era un eccellente
flautista e compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra. Nell'anno verdiano la BBC riprese il concerto che la Filarmonica dedicò
al grande compositore di Busseto. La Filarmonica di Soci è un brillantissimo gruppo musicale fondato a Soci in Casentino (AR) nel
lontano 1860; l'associazione ha come scopo basilare il mantenimento della "radice bandistica" tipicamente legata alla nostra tradizione musicale. La Filarmonica si è esibita in concerti anche a Roma e Perugia ed è guidata dal giovane e talentuoso maestro, Nicholas Gelli; ed è grazie alla sua competenza e dedizione che la Filarmonica ha raggiunto un grande livello. Fiore all'occhiello dell'associazione è La scuola di musica, frequentata da una quarantina di
allievi. "Un fine settimana all'insegna della musica, con due prestigiosi complessi bandistici - sottolinea l'Assessore alla Cultura e
Spettacolo Franco Maiolino - e l'occasione per dare un primo benvenuto agli ospiti che nel week end saranno presenti nella nostra
Città. Desidero ringraziare in maniera particolare l'Hotel dei Focesi
di Diamante per aver consentito che si svolgesse questo importante
evento culturale e musicale".
L'Amministrazione Comunale di Diamante
L'Assessorato alla Cultura e Spettacolo
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eventi
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Il Teatro “Vittoria” canta “viva la mamma”
di Giovanni Amoroso
Ampiamente rispettate le attese per “viva la mamma”,spettacolo musicale
promosso dall’Associazione “ARTEINSIEME”, giunto alla 6ª Edizione. Confermata la location, anche quest’anno lo spettacolo si é svolto presso il CineTeatro “Vittoria” di Diamante che ha resistito all’assalto di un pubblico da
quasi tutto esaurito ed ha visto esibirsi alternativamente e in assieme circa
ottanta artisti.Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che
ha fatto cantare e ballare tutti i presenti.
Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di
Bologna, formata dai quaranta cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre, si è esibito con l’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”,
sezione adulti dell’Associazione che ha esordito durante il Concerto di Natale
2014 e con i “ragazzi di Aggiungi”, ex piccoli coristi che quasi per sfida si sono ritrovati con passione e impegno per rimettere in scena in versione ridotta
e riveduta il musical “Aggiungi un posto a tavola”, messo in scena per la prima volta a Diamante nel ’97.
In quella occasione l’allestimento fu di Gianluca Guidi,noto attore-cantante,
tra l’altro reduce dallo strepitoso successo teatrale di "Taxi a due piazze" in
coppia con Giampiero Ingrasssia. Guidi, “reclutato” dall’amico e sindaco di
allora Ernesto Caselli, doveva trattenersi a Diamante solo per una settimana,
ma “ci prese gusto” e si trattenne 45 giorni. Fu un successone, con due repliche da tutto esaurito. Non era quindi facile ripetersi, ma a giudicare dagli applausi possiamo parlare tranquillamente di missione compiuta e di sorpresa
riuscita, sembrava come se 18 anni non fossero passati affatto!
Gianluca Guidi è tornato a Diamante per ritirare tre “premi”: “Mamma Speciale” assegnato, alla memoria, a sua madre, la celebre attrice Lauretta Masiero, scomparsa cinque anni fa; una targa ricordo donata dall’Amministrazione Comunale e consegnata dal Sindaco, Dott. Gaetano Sollazzo, per l’impegno artistico e l’amore per Diamante e una foto ricordo di “Aggiungi ’97”
firmata dai protagonisti di allora.
Numerosi brani sono stati eseguiti dal vivo da musicisti affermati. Al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino Agnieska Szatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale
di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. I
“fiati” si sono esibiti accompagnando il Coro Armonia di Voci in Grazie Mamma dei Gen Rosso, coadiuvati al pianoforte da Salvatore Sangiovanni e in solitaria in un brano tratto dalla celeberrima colonna sonora del film Nuovo Cinema Paradiso.
Il Coro di Voci Bianche & Verdi Note “Arteinsieme”, oltre ad esibirsi in vari
brani de “Lo Zecchino d’Oro” lanciando nuovi coristi alla prima esibizione, ha
reso omaggio al compianto Pino Daniele, con una delicatissima versione dal
vivo di “Napule è” e con “Grande Sud” di Eugenio Bennatoalle mamme del
sud. I ritmi della tradizione sono stati esaltati dalle percussioni di Nunzio Perrone e dei fratelli Antonio e Renato Tufo.
Conclusione affidata al medley di canzoni dedicate alla mamma arrangiato
dal M° Peppe De Rosa, noto Pianista, Compositore, Arrangiatore, Direttore
d'orchestra, “padre” di molti brani de “Lo Zecchino d’Oro”.
La manifestazione, inserita nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di
Bologna,ha avuto il Patrocinio del Comune di Diamante e il sostegno di alcuni sponsors vecchi e nuovi, ma per dare sempre il meglio al caloroso pubblico che gremisce ogni anno il “Vittoria”, anche quest’anno ingenti sono stati
gli sforzi, economici e non, messi in campo dall’Associazione “ARTEINSIEME”
e dalle famiglie dei coristi.
Giugno 2015
l’Olmo
Peperoncino amore mio
Successo internazionale
Uscito da poco dalla tipografia si è subito guadagnato l’appellativo di
“Bibbia del peperoncino” con successi e consensi a livello internazionale. Dopo la presentazione al Salone del libro a Torino, “Peperoncino
amore mio” di Enzo Monaco, Rubbettino editore, ha avuto il giudizio positivo del Prof. Amedeo Alpi, già preside della Facoltà di agraria dell’Università di Pisa che lo ha collocato al fianco delle più importanti pubblicazioni esistenti al mondo sul peperoncino. Giudizi entusiastici sono arrivati anche dal New Messico con Dave DeWitt “il Papa del peperoncino”
che ha giudicato il libro “di eccezionale livello, fra i migliori esistenti al
mondo”. Il giornalista Harald Zoske dalla Germania ha espresso il suo
apprezzamento per un lavoro “sicuramente importante e straordinario”.
La definizione più giusta però è quella di “Bibbia del peperoncino”.
Il libro infatti è una esplorazione completa del “pianeta peperoncino”,
come mai era stato fatta prima. Lo studio di una famiglia botanica strana e numerosa; le vicende storiche di un Sovrano venuto dal mare con
una paternità contesa fra Messico e Bolivia; il successo nelle pianure
del Danubio e il “pasticciaccio” dell’India; da nord a Sud del mondo la
costruzione di un regno in cucina; i segreti e per una buona salute, una
bellezza piccante e un eros a prova di bomba; la presenza nella letteratura, nelle poesie dialettali nel cinema e nei riti magici. Con splendidi
reportage sui Festival più belli d’Europa, Diamante, Espelette, Lodosa,
Kalocsa e Chichester.
Per il gusto di approfondire un’antologia con gli interventi dei più grossi
esperti del mondo: Fernando Cabieses, Luigi Veronelli, Gaetano Afeltra,
Massimo Biagi, Amal Naj, Laura Grimaldi e Dave De Witt. Per finire cento ricette d’Autore, le preferite di Totò, Eduardo, Ancel Keys, Hitchcock,
Gualtiero Marchesi, Maigret, Tognazzi e Armstrong, fino alle prostitute
di Parigi degli anni ’20.
A dimostrazione, che il peperoncino dopo gli iniziali rifiuti, è diventato
un vero e proprio legame tra piatti popolari e ricche leccornie, tra pietanze semplici e preparazioni sofisticate. Non più e soltanto la spezia
che insaporisce le pietanze di una cucina povera e vegetariana, non è
più e soltanto appannaggio delle cucina meridionale. Mentre la piccantissima ‘nduja, da specialità di Spilinga e tutt’al più della Calabria, sta
diventando protagonista di splendidi piatti nei grandi ristoranti di Londra
e di Mosca.
Un lavoro che è frutto della ventennale esperienza di Enzo Monaco come fondatore e Presidente dell’Accademia italiana del peperoncino. In
tutto 336 pagine per una pubblicazione bella ed elegante, un libro strenna col progetto grafico e un’esclusiva documentazione fotografica di
Aurelio Candido.
Francesco Salerno
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
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l’Olmo Giugno 2015
satira e cultura
u Chiòchiaro
di Giovanni Grimaldi
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6
U Criscimunnu
Nu lìtr’di prufùm',
giàcch' a ttrì bbuttùn
Lènt’ firmàt’
capìll' ossigginàt',
cravatta gialla,
i pìd' senza call'.
Anìll’ tàl'e qquàl'
A chìlla d 'u Cardinal '.
Si guàrdid'allù spècchj,
pàtid' u malùcchj,
si tocca s'u mmidìj,
ti cùnta fissarìj,
si crìda fimminàr '
e vrùscid' i dinàr'.
Cc 'a scusa d 'i dulùr ',
scànzid' u lavùr'.
Mangia 'a pastina
E lèggia Topolino.
A mia madre
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Nei tuoi occhi
mamma
scintilla l’amore.
Nel tuo sguardo
sempre unico
sempre nuovo
trovo ristoro.
Fra le tue bracciamamma adorataTrovo riparo dal male !...
E nella tua infinita pazienza
Comprendo
il significato della vita !
21 giugno 1994
Visti da
Salvatore
Marra
farsa in due tempi
ideata e diretta da
Sonia Benedetto e Doriana Benvenuto
interpreti
Domenico Praino, Maria Vivona, Enrico Campagna,
Nicola Vecchio, Clorinda Darilli, Franca Nicastro,
Maria Guerrisi, Pino Tosto, Alessandro Mazza.
memorie
del novecento. Ne ho appreso la notizia dai giornali che nei loro
inserti culturali stanno facendo a gara per ricordarlo sottolineandone il grande spessore culturale accanto ad una grande riservatezza insolita per un’intellettuale di fama internazionale. E’
morto a Spoleto, l’ultimo dei luoghi che aveva scelto come buen
retiro dopo aver vagato tra Napoli, Capri, Strongoli, Parigi, passando dei lunghi periodi anche nella sua bella casa di Cirella di
La ciambella di Marinella
daria Leica. A Diamante, Garrubba era giunto una trentina d’anni
Ingredienti: 5 uova - 6 bicchieri di plastica di farina (non traboccante)- 3 bicchieri di plastica di latte - 3 bicchieri di plastica di zucchero- 1 bicchiere di olio d'oliva
La buccia grattugiata di 2 limoni - 2 bustine "pane angeli"- 1/2 bicchiere di limoncello. Imburrare la teglia e infarinarla
Forno a 200 gradi . (Segreto: prima d'infornarla creare con carta
stagnola un cappello alla tortiera. Dopo 40 min. Togliere il capello
alla tortiera e lasciare altri 10 min. Di cottura)
na-Vanni, si era innamorato del posto e vi aveva acquistato una
fa sulla scia di un lontano filo di parentela con la famiglia De Lucasa.
Il sindaco Ernesto Caselli lo nominò cittadino onorario di Diamante insieme ad altre personalità che in vari settori e a vario titolo davano lustro e fama alla nostra città. Per lui era un ritorno
alle origini calabresi della sua famiglia e per noi un motivo di proiezione internazionale perché Caio Garrubba in quegli anni era
sicuramente uno dei fotografi più famosi al mondo.
Era il fotografo che insieme a Cartier Bresson aveva varcato i
d i L i l y Ge n o ve se
Paccheri gamberi e zucchine
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di paccheri, 300 gr. di gamberi, 2 zucchine, 200 gr. pomodori ciliegina, 1 spicchio d’aglio, basilico, peperoncino, olio extra vergine d’oliva, sale
Procedimento:
sgusciate i gamberi, tenendo da parte i gusci. eliminate il filetto nero sul
dorso. lavateli, asciugateli e tagliateli a meta’. lavate le zucchine, asciugatele e tagliatele a listarelle. schiacciate lo spicchio d’aglio, rosolatelo in
una padella con l’olio ed il peperoncino, aggiungete i gusci dei gamberi e
poco dopo i pomodorini tagliati a spicchi. cuocete a fuoco vivo, regolate
di sale. fate intiepidire, eliminate i gusci, aggiungete i gamberi ed il basilico. saltate le zucchine in un’altra padella con un filo d’olio, salatele ed
aggiungetele al sugo di gamberi. intanto bollite i paccheri e scolateli al
dente. rovesciateli nella padella con il sugo preparato saltate qualche
istante e servite.
confini ( allora culturalmente invalicabili) della Cina di Mao realizzando un reportage che rimane un caposaldo nella storia della
fotografia; il fotografo che come Robert Capa, aveva immortalato
gli scugnizzi ed i vicoli di Napoli, i braccianti del sud, i clochard
di Parigi e soprattutto l’allora poco conosciuto mondo dei Paesi
dell’Est Europeo e del Socialismo Reale. I suoi reportage sulla
Russia di Breznev fecero, al tempo della guerra fredda, il giro
del mondo dando prestigio e fonte di dibattito a giornali come il
Mondo di Pannunzio e l’Espresso di Benedetti. Per la sua vicinanza al PCI fu definito il fotografo del Comunismo ma questo
non sminuì il suo ruolo di grande e raffinato intellettuale del novecento contiguo alle esperienze artistiche e letterarie degli anni
sessanta che in quegli anni portavano la firma di Mario Schifano,
Ceroli, Goffredo Parise, Pasolini, Bellocchio, Antonioni. Al tempo
in cui fotoreporter e paparazzi avevano svilito la fotografia a mero oggetto commerciale, lui la aveva elevata ad espressione artistica capace di interagire con altre arti nobili come il cinema e
le arti figurative.Avendo avuto l’onore di annoverare Caio Mario
Garrubba tra i nostri concittadini onorari sentiamo il dovere di ri-
Il Ring
di ENZO RUIS
l’Olmo
Si è spento nei giorni scorsi a 92 anni l’ultimo dei grandi fotografi
uno dei suoi scatti in bianco e nero effettuati con la sua leggen-
A Diamante si mangia così
Giugno 2015
di Franco Maiolino
fronte al mare e all’Isola che sicuramente avrà immortalato in
Di Maria Arcella detta Marinella
segnalata dal piccolo Vincenzo Le Rose.
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Caio Mario Garrubba grande fotografo
e cittadino onorario di Diamante
Cineteatro Vittoria di Diamante
10 giugno 2015 ore 21e30
L'associazione culturale "Dafne" di Cirella Cs
presenta
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cordarlo pensando che l’allestimento di una sua mostra retrospettiva potrebbe essere una buona occasione per saldare ancora di più il legame tra un grande intellettuale e la nostra città.
Napoli 19 dicembre 1923 – Spoleto 2 maggio 2015. Fotografo. «Uno dei
grandi fotografi non solo italiani» (Stefano Malatesta).
• Il primo giornale con cui collaborò è Il Mondo, altri suoi reportage famosi
sono quello sulla Polonia del 57, l’Urss di Krusciov. Fu il secondo fotografo,
dopo Cartier-Bresson, ad entrare nella Cina di Mao nel 1959.
Autore di vari libri fotografici, a partire da Le due Germanie (1963).
Pubblicò anche due cartelle di grande formato sui manifesti della rivoluzione russa e su quelli del cinema degli anni Venti.
Da una decina d’anni ha smesso di usare la macchina fotografica, semplicemente perché si è stancato. «”A casa, in Calabria, avevamo una biblioteca
d’arte molto vasta. In quei quattro, cinque anni che ho vissuto a Strongoli,
l’antico paese della Magna Grecia, in provincia di Catanzaro, non facevo
che cibarmi dalla mattina alla sera di libri d’arte. Poi, negli anni Cinquanta,
conobbi De Martiis che all’inizio faceva il fotografo, poi ha dato vita alla
Galleria La Tartaruga a Roma. Gli comprai anche alcune foto dell’alluvione
del Polesine. Plinio, però, era più interessante come gallerista che come
fotografo. Tutta l’arte contemporanea è venuta dalla sua galleria, da Ceroli
a Schifano. Anche gli americani sono stati esposti lì per la prima volta, Rauschenberg e gli altri protagonisti della pop art. Insieme creammo una cooperativa di fotografi di tipo sovietista, dove ognuno lavorava quanto poteva
e prendeva quello che gli serviva. Eravamo io, De Martiis, Nicola Sansone
e Franco Pinna. Fu una cooperativa notevole per l’epoca. Durò un anno».
• Uomo schivo, era solito ironizzare sulla sua arte.
• «L’incontro più significativo? “Con mia moglie Alla Folometova, mia compagna, amica, assistente da 43 anni. Sul lavoro? Devo dire la verità che le
persone importanti che ho fotografato mi stavano sempre antipatiche. Tant’è vero che ho tutta una serie di scatti, ad esempio di Breznev, che se lui
li avesse visti mi avrebbe preso a calci nel sedere... Cercavo di fotografarlo
nei momenti più fetenti. Se invece parliamo al di fuori dell’aspetto professionale, mi è capitato spesso di fare incontri significativi. Soprattutto a Napoli, sarà pure un fatto sentimentale perché sono nato lì. Incontri di strada,
camminando con la macchina fotografica”. È stato definito il fotografo del
comunismo. “è molto vago. In che senso? Nel senso di propagandista del
comunismo o di un critico del comunismo? Lei si riferisce alla frase di Goffredo Parise, ma lui aveva specificato che era il comunismo della speranza,
non quello reale”. (...) Perché in Italia non ha avuto successo, invece all’estero era molto conosciuto? “Chi è che ha avuto successo in Italia? Bavagnoli e Cagnoni erano conosciuti soprattutto all’estero. Chi sono gli altri?
L’unico giornale che usciva con le foto era il grande Espresso di Benedetti.
Forse anche L’Europeo. C’è stato un tentativo quando Mondadori ha fatto
Epoca, chiamando fotografi americani. Voleva essere una sorta di Life. Ma
dopo poco si rivelò un fallimento economico totale. L’Italia non ha avuto
una cultura fotografica. Non ce l’ha tuttora. In Italia non sono esistiti i picture editor. Il fotografo è stato considerato sempre un mezzo paparazzo, o
comunque uno che fa clic (...) Insomma in Italia il reportage classico non
è mai stato fatto. Anche perché non c’è stato mai alcun responsabile dell’immagine che abbia dato delle direttive al fotografo. Perché di solito i
grandi reportage sono suggeriti dal photo editor. Mai in Italia sarebbe potuto succedere come in Germania, dove un giornale come Stern è stato diretto per anni - anche molto bene - da un fotografo, Gilhausen”»
(Manuela De Leonardis).• Da qualche anno non usciva più da casa. Aveva
eletto Spoleto a suo luogo di residenza, rinunciando ad abitare a Parigi dove aveva acquistato una mansarda. È morto a 92 anni.
scheda aggiornata al 4 maggio 2015
da Roberta Mercuri
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storie nostre
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Una pagina della nostra storia forse dimenticata
ONORATE IL PANE
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avvenimenti
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Giugno 2015
l’Olmo
Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche
conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia della A3 Salerno – Reggio Calabria.
di Ciro R.Cosenza
Durante gli anni dell’Università, io ho abitato a Napoli presso una sorella di papà,
zia Esterina. Ella, maestra elementare
presso una scuola di Rione Amedeo,
usciva di casa presto la mattina ed io rimanevo solo fino alle due, nel suo appartamento in un palazzone alla Prima
Traversa via Cesare Rossaroll; appartamento al quinto piano con 99 gradini e
senza ascensore.
Io avevo scelto per studiare il salotto
pranzo di questo appartamento, una camera con un bel balcone, che dava su di
una spianata di tetti e da cui entrava un
bel sole.
Ad un muro era attaccata una pergamena, protetta da un vetro, dove erano riprodotte alcune frasi di Benito Mussolini.
Non so se definirle massime, o esortazioni, oppure comandi.
La firma in calce alimentava più che un
dubbio: Mussolini !
A cura dell’Ente “OPERA ITALIANA PRO
– ORIENTE”, incitava gl’italiani ad avere
del pane la massima cura. Io ben ricordo
che una pergamena simile la trovai, dopo la caduta del fascismo, arrotolata in
un cassetto. C’era scritto:
AMATE IL PANE
CUORE DELLA CASA
PROFUMO DELLA MENSA
GIOIA DEI FOCOLARI!
RISPETTATE IL PANE
SUDORE DELLA FRONTE
ORGOGLIO DEL LAVORO
POEMA DEL SACRIFICIO
ONORATE IL PANE
GIOIA DEI CAMPI
FRAGRANZA DELLA TERRA
FESTA DELLA VITA
NON SCIUPATE IL PANE
RICCHEZZA DELLA PATRIA
IL PIU’ SOAVE DONO DI DIO
IL PIU’ SANTO PREMIO
ALLA FATICA UMANA
Il Fascismo, sin dal suo avvento al Governo, ebbe una particolare attenzione
verso l’agricoltura per una serie di motivi.
Anzitutto tenere i contadini lontano dai
centri urbani, le cui agitazioni, dopo la
Grande Guerra, erano andati sempre più
verso movimenti sovversivi.
Favorire, nel contempo la classe dei proprietari terrieri e dei latifondisti, che ave-
le strade interpoderali, le case erano fatiscenti, senza luce, senza gabinetti,
senza l’acqua corrente all’interno delle
abitazioni. Inoltre proprio la legislazione
fascista aveva finito per favorire il padrone e peggiorare la vita dei contadini.
vano appoggiato il Fascismo sin dalla
nascita. Infine incrementare i prodotti
della terra. In questa direzione si mossero la “battaglia del grano” del 1925, la
“bonifica dell’agro pontino” e la lotta
all’urbanesimo del 1928.
Anche su questo fronte la propaganda di
regime si mobilitò e la canzonetta fece la
sua parte. Bisognava incoraggiare la famiglia contadina ad amare la terra e la
vita in campagna: amare una vita sana
e un mondo buono, pulito; l asciar stare
la vita disordinata e corrotta della città.
In altre parole, scoraggiare il fenomeno
dell’urbanesimo, che, in Italia, come nel
resto dell’Europa, stava assumendo un
aspetto preoccupante.
Le canzonette, dedicate alla campagna,
parlavano di fanciulle belle, senza grilli
per la testa e che non amavano il trucco
o vesti eleganti. Donne, fatte per essere
amate, donne che un giorno sarebbero
state mogli fedeli e mamme prolifiche.
Proprio come le voleva il regime. Ecco
un esempio di canzoni sulla “campagna
bella” e sulle “campagnole belle”: “Reginella campagnola” (Di Lazzaro/Bruno/Di Lazzaro), “Campane” (Di Lazzaro/Cherubini), “Amor di pastorello”
(Gentile/Bixio), “Fiorin Fiorello” (Mascheroni/Mendos), “Chiesetta alpina”
(Di Martino/Arrigo), “Reginella del Molise” (Di Lazzaro/Campa), “Se vuoi goder la vita” Bixio/ Cherubini), “Op, op
trotta cavallino” (Kramer/ Frati).
Tutte queste composizioni, piacevoli ed
orecchiabili, furono conosciute dalle generazioni del dopoguerra, dalla voce di
Claudio Villa.
A parte queste canzoni e gli allettamenti
del regime, tuttavia la vita nelle campagne permaneva durissima. Al Sud ancor
di più che al Nord dell’Italia, mancavano
I nuovi “patti agrari”, di fatto, prevedevano:
1) Il proprietario conservava il diritto di
regolare la produzione.
2) Gran parte del rischio gravava sul lavoratore.
3) La direzione dei lavori era riservata al
padrone.
4) In caso d’inadempienza - e questo,
anche per forza maggiore, che in agricoltura può verificarsi di frequenza, - il
padrone poteva risolvere a suo favore il
contratto.
5) Il canone doveva essere corrisposto
in natura.
E delle belle campagnole fresche e sode
che ne era? Rozze ed ignoranti, furono
costrette per alcuni decenni ancora, ad
essere soggette al “Pater familias” e a
recarsi al mercato settimanale mal vestite, portando sulla testa la pesante cesta.
Alla fine degli anni ’50, tuttavia, le case
diventarono più accoglienti, almeno al
Nord e anche il modo di vivere delle ragazze cambiò. La nota scrittrice Adele
Grisendi, nei suoi romanzi autobiografici,
“Bellezze in bicicletta” e “Baciami piccina”, racconta che lei, figlia di contadini, verso la metà degli anni ’60, era riuscita a convincere i suoi a farsi mandare
alle scuole superiori, portava la minigonna e si spostava con il motorino.
Al Sud bisognò aspettare almeno un altro decennio. Ma anche quaggiù le figlie
dei contadini finirono per frequentare i
vari licei e, dopo, le università.
Si sono avute, naturalmente, le prime
laureate, oggi vestono come le loro coetanee dei centri urbani e, al sabato sera,
vanno immancabilmente in discoteca.
Proprio così, “immancabilmente”, mi ha
risposto una ragazza, che fa la barrista
al mio paese.
Già perché quelle che non hanno avuto
voglia di continuare gli studi, anziché
aiutare i genitori nei campi, preferiscono
far le commesse, la parrucchiera o
l’estetista.
Documento dei sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino sulle problematiche conseguenti alla chiusura del Viadotto Italia
della A3 Salerno – Reggio Calabria.
«Come sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino intendiamo
in maniera unitaria denunciare e porre all'attenzione del Governo, delle autorità sovracomunali e dell'opinione pubblica,
i drammatici disagi causati dal permanere della chiusura del
Viadotto Italia dell'A3, alla viabilità, alla sicurezza dei cittadini
ed all'economia del nostro territorio che attira oltre il 10% dei
flussi turistici dell'intera regione e che per tale motivo vive
con particolare inquietudine la possibilità di un decremento
delle presenze .
Siamo fortemente preoccupati e temiamo, non essendovi ancora notizie certe sulla riapertura del suddetto tratto autostradale, che permanga tale intollerabile situazione e che si possano protrarre pertanto tutta la serie di ritardi che già si sono
registrati in tale vicenda. Pur nel rispetto dei tempi della giustizia e delle doverose verifiche tecniche del caso, chiediamo
che si provveda presto e il tratto del Viadotto Italia dell'A3 sia
riaperto in tempi brevi.
Come responsabili della sicurezza dei cittadini delle nostre
comunità siamo consapevoli dei gravi pericoli già presenti
quotidianamente sulle nostre strade che vedono annualmente S.E. il Prefetto emettere un'ordinanza di interdizione per i
mezzi pesanti, che, a questo punto, riteniamo venga immediatamente emessa. Siamo pronti ad attuare anche iniziative
eclatanti affinché sia scongiurato, soprattutto nei mesi estivi,
il perdurare della situazione determinatasi che non sarebbe
in alcun modo sopportabile e che assumerebbe aspetti ancora più drammatici e preoccupanti per l'incolumità dei cittadini
che percorrono quotidianamente la SS18.
Quest'ultima, infatti, pur essendo una strada statale, proprio
a causa dell'interruzione del Viadotto Italia e delle conseguenti deviazioni da esso, è costretta a sopportare da mesi il traffico, autostradale e l'ininterrotta circolazione di tir e mezzi pesanti di vario genere, pur non essendo strutturalmente capace
di sopportare tale tipo di circolazione e di garantirne, pienamente, le condizioni di sicurezza.
Nel periodo estivo, per questo motivo, la SS 18 rischia di trasformarsi in un vero e proprio “Inferno” , visto l’afflusso di numerosi ospiti e visitatori e l'intensificarsi della circolazione
che si verifica, fisiologicamente in un territorio a prevalente
vocazione turistica che registra nei giorni del cosiddetto “esodo estivo”, un aumento esponenziale del traffico automobilistico. Oltre al tema prioritario della sicurezza intendiamo evidenziare le gravi conseguenze per l'economia dei territori
della nostra Regione, sempre più isolata dal resto del Paese
con evidenti danni alla nostra economia turistica che rischia
di essere posta in condizione di grave svantaggio nei confronti
del resto del Paese, nell'anno dell'Expo, iniziativa globale che
pone l'Italia al centro dei flussi turistici mondiali.
A garanzia dell'incolumità dei nostri concittadini, per le ragioni di sicurezza sopra esposte e come estrema forma di protesta saremo costretti, pertanto, qualora permanesse tale situazione, ad emettere delle ordinanze di chiusura di ciascun
tratto stradale della SS18 ricadente nei nostri Comuni.
Prendiamo atto della disponibilità assicurata dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha fissato per il prossimo
3 giugno presso il Ministero una riunione con tutti i soggetti
istituzionali interessati i quali sosterranno le proposte del Presidente Oliverio e l'accordo già definito con l'ANAS dai Sindaci
del Pollino e dal Presidente del Parco del Pollino.
La disponibilità del Ministro Delrio è un segno rilevante di attenzione, e l'incontro del 3 giugno un’occasione molto importante per poter rappresentare le istanze sopra esposte e
chiedere che sia concretamente data risposta alle nostre domande e alla piena volontà di segnare, definitivamente, una
inversione di tendenza che rompa l’isolamento al quale questa parte di Calabria è stata destinata.
Desideriamo ringraziare il Presidente della Giunta regionale,
On. Mario Oliverio, per il lavoro intrapreso nell'azione di sviluppo, anche per quanto riguarda infrastrutture e rete stradale e per il sostegno deciso che sta assicurando alle istanze
che sulla questione della A3 giungono dai territori, così come
ringraziamo i parlamentari calabresi che con impegno si sono
attivati presso il Governo per una soluzione positiva di questa
vicenda.
Siamo decisi e fermamente intenzionati a portare avanti unitariamente e con determinazione questa battaglia nell'intento
di vedere pienamente riconosciuti i diritti di questo nostro
territorio e dei suoi cittadini e per questo da oggi daremo vita
ad un comitato permanente che seguirà costantemente e con
attenzione quotidiana l'evolversi della vicenda relativa alla
chiusura dell'Autostrata A3 Salerno - Reggio Calabria ».
I Sindaci del Tirreno cosentino e del Pollino
Diamante, 26 maggio 2015
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l’Olmo Giugno 2015
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arte
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Artisti diamantesi in giro per l’Italia
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storie nostre
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Giugno 2015
l’Olmo
La lapide sulla Chiesa di Santa Maria dei fiori a Cirella
di Piero Cirone
A Dio, il più buono ed il più grande.
Chiesa abbaziale "Santa Maria dei Fiori", questa, da tempo
immemorabile parte della Diocesi di San Marco:
qui son ben custoditi, con nostro compiacimento,
tanti arredi ed oggetti sacri.
Così a perpetuo ricordo fece porre questa lapide
l'Il.mo Reverendissimo Decano
Gentiluomo Don Baldassarre Barone De Moncada,
Vescovo di San Marco.
Nell'Anno del Signore 1782
Antonino Perrotta
Stefano Pagano
Spazio MACSI è lieto di presentare la Flash Exhibit della durata di un weekend con la quale lo scorso settembre ha premiato i vincitori della sezione
pittura del concorso MArteLive 2014, mettendo a disposizione il proprio spazio, da sempre dedicato ai giovani talenti, per dare visibilità alle opere dei
tre artisti più meritevoli del concorso. Le tele di Lorenzo Fasi, Andrea Bartolucci e Antonino Perrotta, primi tre classificati nella categoria pittura alla
Biennale MArteLive 2014, sono state esposte per una collettiva artistica
ospitata negli spazi della Galleria, in Vicolo del Campanile, 9-9b Borgo Pio
(Roma), dall’8 al 10 maggio 2015. Nella mostra hanno avuto grande rilievo
le opere di Antonino Perrotta, 22 anni,che predilige il bianco e il nero e la
miscela dei colori primari. Tematica protagonista del suo progetto artistico
è la guerra e la sofferenza che genera negli esseri umani, ancor più nei giovani.
Anche un pezzo di Diamante sarà presente a EXPO di Milano, grazie all’artista Diamantese Stefano Pagano che
espone i suoi decollages e altre sue creazioni per EXPO
2015.
Le sue opere sono state apprezzate dallo storico e il critico d’arte Giorgio Grasso, già coordinatore generale alla
54^ biennale di Venezia, che l’ha voluto fortemente alla
mostra internazionale di arte contemporanea da lui curata.
I quadri di Stefano Pagano saranno esposti dal 2 a 31
maggio a Trezzo sull’Adda (Milano), per l’ International
Contemporary Art, la mostra di Enel Green Power per Expo, organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata
da Giorgio Grasso.
La Location è la storica e prestigiosa sede della centrale
Taccani di Trezzo d’Adda a Milano città metropolitana.
“Milano Expo 2015 International Contemporary Art” è
una manifestazione importantissima che si onorerà di
ospitare più di 600 artisti da tutto il mondo durante i sei
mesi di Expo. La manifestazione avrà inoltre l’onore di
ospitare in anteprima, un quadro fortunatamente ritrovato, di uno dei più importanti pittori della seconda metà
del XIX secolo .
Presenze record, migliaia di visitatori nel primo fine settimana di apertura delle sale. Tutti sulle rive del fiume
per godersi dipinti, sculture e installazioni di 600 artisti,
1.300 opere, in arrivo da tutto il mondo in una maratona
d’autore che durerà fino al 31 ottobre in due manche.
Ancora una volta l’artista diamantese, Stefano Pagano,
vola per altri lidi sperando che il suo ormai importante
curriculum a livello di gallerie e mostre possa essere apprezzato anche da noi, magari con una personale a Diamante.
Angiolina Marchese
A tenere alta la bandiera della vena artistica della gente di Diamante a Milano, c’è anche Angiolina Marchese, di origini diamantesi e che da tempo vive a Roma . All’ International Contemporary Art organizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura e curata da
Giorgio Grasso. si possono possono ammirale le sue opere, caratterizzate da colori
passionali e pennellate tipiche dell’espressionismo moderno, che “parlano per l’artista e fanno sognare lo spettatore nell’immediato”. L ‘artista diamantese presente all’inaugurazione della mostra, ha avuto modo
di confrontarsi con artisti provenienti da tutto il mondo, e farsi apprezzare dalla
tanta gente che in questi giorni e prossimamente affollerà la “Milano Expo International Contemporary Art”.
Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis,
Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
D.O.M.
ABBATIALIS ISTA ECCLESIA
SUB TITULO S. MARIAE FLORUM
AB IMMEMORABILI EPISCOPALI MENSAE
SANCTI MARCI UNITA:
IBIQUE SACRAMENTA ASSERUANTUR
EX NOSTRA COMPLACENTIA TANTUM.
ET AD PERPETUUM MONUMENTUM
PONI CURAVIT
ILLMUS ET RMUS DNUS
D. BALTHASSAR
BARONE DE MONCADA PATRITIUS
REGINUS EPISCOPUS S. MARCI
ANNO DNI MDCCLXXXII
Commento:
Questa lapide di Cirella del XVIII sec., anch'essa (come quella di Diamante del XIX
sec.) ben scritta in latino canonico, mi sembra caratterizzata da un uso di parti del discorso (sostantivi, verbi, aggettivi, avverbi,
congiunzioni ... e perfino punteggiatura) sapientemente pensate e distribuite nel testo
con magistrale competenza, efficacia ed
eleganza.
Alcune considerazioni :
- 1) la prima importante informazione si coglie nell'aggettivo "Abbatialis", con cui l'autore comunica nel 1782 che la chiesa era
annessa ad un convento (a conferma di
quanto si sa) e che quindi era retta da un
abate; d'altra parte, poiché - come ho avuto
modo di ricordare tempo fa su l'Olmo - le origini della Comunità Parrocchiale di Cirella risalgono in ogni caso ad
almeno il VII secolo (ovvero a quando nel Sinodo del 649 era presente l'Episcopus Romanus Cerellae), ritengo che (a fronte dell'affermazione della lapide che vede la Chiesa di Cirella unita da tempo
immemorabile alla Diocesi di San Marco) sia opportuno un qualche
chiarimento storico;
- 2) la locuzione "ista ecclesia" (ovvero "codesta chiesa") - in cui ci
si esprime con "ista" ("codesta") invece che con "haec" ("questa") sembra che faccia poi "parlare la lapide da lontano", come se la
chiesa fosse vicina a chi "ascolta" (ovvero a chi legge la lapide) ma
non a chi (mediante lo scritto della lapide) "parla". Il che porta a
supporre che l'autore dello scritto abbia voluto conferire una sorta
di "carattere distaccato" alla lapide, la quale, sebbene murata sul
portale della chiesa, è come se fosse espressione viva di un autore
fisicamente lontano, ovvero di quel Vescovo (Don Baldassarre Ba-
rone De Moncada), il quale volle deporla lì,
forse a ringraziamento dei fedeli di Cirella;
va però anche detto in merito che l'uso di
"haec" avrebbe introdotto - proprio in apertura di lapide - un imperdonabile errore fonetico col vocabolo seguente, producendo
l'evidente cacofonia "haec ecclesia"; il che
mi porta a credere che l'uso di quel "ista" sia
piuttosto da ascrivere a tale ultima questione di tecnica letteraria, che la dice comunque lunga sulla profonda cultura di colui che
ha scritto;
- 3) la fraseologia centrale della lapide sembrerebbe inoltre voler sottolineare che in
quella comunità parrocchiale fosse particolarmente viva la fede ("ibique sacramenta
asservantur"), e ciò qualora "sacramenta"
dovesse essere (erroneamente) tradotto col
neologismo "Sacramenti"; in tal caso infatti
il verbo latino "asservo" (reso nella lapide in
forma passiva) sarebbe traducibile solo con
l'unione inscindibile di due verbi ("custodire"
legato alla "traditio ecclesiae" e "adoro" legato invece alla "pietas fidelium"), cui conseguirebbe che con "ibique sacramenta asservantur ex nostra complacentia tantum"
si volesse significare "ivi sono custoditi ed
adorati tanto, con nostro compiacimento, i
Sacramenti"; e, poiché nell'inviarmi il testo
latino, Francesco Cirillo. direttore dell’Olmo,
mi ha anche detto che forse la lapide potrebbe essere stata apposta da quel Vescovo a ringraziamento di un suo supposto salvataggio in mare avvenuto nei pressi di Cirella, la suddetta traduzione si potrebbe prestare a postulare un
qualche legame logico fra il compiacimento del Vescovo per la pietà
popolare di quel luogo ed il supposto suo ringraziamento; resta però
il fatto che quella traduzione, filologicamente e grammaticalmente
contorta, sarebbe sostanzialmente errata; pertanto, considerato che
con "sacramenta" si può ben surrogare il classico "sacra-orum" (indicante specificamente "cose, oggetti, arredi sacri"), sono convinto
che quella frase latina vada invece correttamente tradotta con "qui
son ben custoditi, con nostro compiacimento, tanti arredi ed oggetti
sacri", così come nella realtà essi arredi ed oggetti sono davvero
presenti in quella chiesa, dando peraltro probabilmente anche ragione (forse solo in parte) con la loro presenza dell'antico "rango
diocesano" della Comunità Parrocchiale di Cirella.
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la memoria storica
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Come eravamo
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l’Olmo
Ordinanza del Sindaco:
deiezioni canine, tenuta e conduzione dei cani in aree pubbliche
Negozi e
negozianti
Di seguito il testo dell'ordinanza sindacale
n.8 del 6/5/2015
IL SINDACO
Premesso che sulle aree pubbliche, sulle
aree soggette a servitù di pubblico passaggio o comunque aperte al pubblico viene di
sovente riscontrata la presenza di deiezioni
animali, che causano disagi per la fruizione
degli spazi pubblici da parte della collettività, pregiudizio per il decoro urbano, nonché
possibili rischi per la salute della popolazione, con particolare riferimento alle fasce più
esposte, quali bambini;
Considerato che tali gravi inconvenienti sono dovuti all’incuria ed al malcostume di taluni proprietari e/o possessori di cani, che
durante la conduzione degli stessi, evidentemente trascurano il fondamentale dovere
civico di provvedere alla raccolta delle deiezioni lasciate sul suolo dai propri animali
con mezzi adatti allo smaltimento;
Preso atto altresì delle reiterate segnalazioni e lamentele aventi ad oggetto situazioni
di pericolo per la sicurezza e incolumità delle persone a causa della presenza di cani lasciati liberi e privi di custodia in strade, parchi ed altri luoghi pubblici;
Constatato il numero sempre crescente di
cani ed altri animali d’affezione che vivono
nelle aree urbanizzate, per cui risulta indifferibile determinare giusta e più adeguata
compatibilità tra il mantenimento dell’igiene del suolo pubblico, la tutela della sicurezza personale e la detenzione di detti animali;
Ritenuto pertanto, dover mettere in atto, nell’interesse di tutti, validi strumenti e provvedimenti di prevenzione nei confronti di potenziali malattie veicolati dagli escrementi
animali che consentano un’idonea pulizia
per il miglior utilizzo da parte della cittadinanza degli spazi pubblici, in particolare di
parchi, giardini ed altre aree verdi, nonché
efficaci misure repressive sui comportamenti in grado di arrecare pregiudizio alla
sicurezza dei cittadini;
Visto il Testo Unico sull’Ordinamento dei Comuni e ritenuta propria la competenza, trattandosi di atto di gestione in materia igienico- sanitaria;
Viste le altri leggi in materia;
ORDINA
ai proprietari, possessori, detentori a qualsiasi titolo di cani, di adottare idonei accorgimenti al fine di evitare possibili inconvenienti per l’incolumità, l’igiene delle persone
ed il decoro urbano, impedendo che gli animali sporchino il suolo pubblico con le pro-
zati per attività di Servizio.
prie deiezioni e che possano trovarsi a circolare liberi ed incustoditi sulle aree pubbliche.
- A tale scopo alle suddette persone è fatto
assoluto divieto:
a) far entrare i cani anche se custoditi, nelle
aree destinate ai giochi dei bambini, rendendo palese il divieto mediante la posa in luogo di idonea segnaletica;
b) abbandonare escrementi del proprio animale su strade, marciapiedi, parchi e giardini, arredi urbani, aiuole, spazi prospicienti gli
esercizi commerciali, accessi alle sedi pubbliche nonchè alle civili abitazioni e in generale su ogni altra superficie adibita a pubblico passaggio.
Chiunque conduca cani nei suddetti spazi,
dovrà preventivamente munirsi di apposita
attrezzatura (paletta, pinza o altro mezzo similare adatto allo scopo, nonchè di involucri
o sacchetti impermeabili) e portarla al seguito, affinchè, all’occorrenza possa immediatamente raccogliere gli escrementi dell’animale, riporli nel sacchetto, chiuderlo e
conferirlo nei contenitori o cassonetti per la
raccolta dei rifiuti urbani;
c) abbandonare cani sul territorio comunale,
di lasciarli incustoditi o comunque liberi di
circolare in aree pubbliche e luoghi aperti al
pubblico, specie se affollati;
d) custodire i propri cani all’interno della proprietà privata con ogni debita cautela;
e) di condurre i cani al guinzaglio durante la
passeggiata in aree pubbliche o aperte al
pubblico;
f) i cani di grossa taglia e/o di razze da difesa o i cani che si mostrino particolarmente
aggressivi, durante la passeggiata dovranno
essere portati al guinzaglio e muniti di museruola.
Sono esentati dagli obblighi di cui ai punti e
ed f:
le persone non vedenti che utilizzano cani
guida da accompagnamento appositamente addestrati;
i cani appartenenti alle Forze Armate, alle
Forze dell’Ordine e di polizia , ai Vigili del
Fuoco e alla Protezione Civile, quando utiliz-
SANZIONI
salva ed impregiudicata l’eventuale applicazione di sanzioni previste da specifiche leggi
Statali o regionali in materia, alla violazione
di ciascuna disposizione della presente Ordinanza, consegue la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo € 25,00 ad un
massimo di € 500,00, ai sensi dell’art 7 bis
del D.Lgs 18 agosto 2000 n° 267, il trasgressore ed il responsabile in solido, così
come individuato dall’art. 6 della Legge
689/81, sono ammessi al pagamento in misura ridotta per l’importo di € 50,00 da effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione
immediata, ovvero dalla notifica della violazione;
entro 30 giorni dalla data della contestazione o notificazione, gli interessati possono far
pervenire scritti difensivi al Sindaco, quale
Autorità competente a ricevere il rapporto a
norma dell’art. 17 della Legge n.689/81, allegando nel caso documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima Autorità.
DISPONE
Che il presente provvedimento sia reso noto
a tutta la cittadinanza tramite pubblicazione
sul sito Web del Comune e all’albo Pretorio.
RICORDA
Che a norma dell’art. 3, comma 4, della Legge 07.08.1990 n° 241, avverso la presente
ordinanza, in applicazione della Legge
06.12.1971 n° 1034, chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere per incompetenza,
per eccesso di potere o violazione di Legge,
entro sessanta giorni dalla pubblicazione, al
Tribunale Amministrativo Regionale ovvero,
in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione del presente atto.
L’Ufficio di Polizia Locale è incaricato della
vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza.
IL SINDACO
Dott. Gaetano SOLLAZZO
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ASS E SS O RATO AI L AVOR I PU B BL ICI
O PE RE FI NANZ IATE E OP ER E AP PA LTAT E
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eventi
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l’Olmo
Nuovi riconoscimenti e appuntamenti di prestigio per il Cinecircolo Maurizio Grande
Lungomare di Viale Glauco
Continuano i riconoscimenti e gli appuntamenti importanti per il “Cinecircolo Maurizio Grande” di
Diamante. Lo scorso 23 aprile 2015 al “Museo del presente” di Rende il Cinecircolo ha ricevuto un
premio speciale per “Tango del Mare”, l'ultimo mediometraggio realizzata da Francesco Presta e Ferdinando Romito. Il riconoscimento è stato consegnato in occasione della “Giornata mondiale del libro”
che ha visto lo svolgimento, a Rende, del “Premio letterario Nazionale un Libro Amico per l'Inverno”,
giunto alla IV edizione. Il premio, ritirato da Francesco Presta, Ferdinando Romito e da uno degli interpreti di “Tango del mare”, Pino Torcasio, è stato assegnato al Cinecircolo con la seguente motivazione:
“A riconoscimento del lavoro svolto attraverso l'arte cinematografica ,a favore dell'identità inconfondibile del territorio”.
Non si ferma comunque l'attività creativa, infatti, su invito della Zanichelli, e presentato in concorso
a Torino alla fiera del libro, Presta e Romito hanno realizzato il corto “Sono Tecnologicamente Morto”,
da un testo del giovane scrittore e giornalista Martino Ciano che dello stesso è stato anche interprete.
Infine il Cinecircolo sarà ospite l'8 giugno a “La Notte dei corti” che avrà inizio a partire dalle ore 2
1,00. L'iniziativa è uno degli appuntamenti culturali compresi nella “Festa dei profumi e Sapori della
Calabria”, la grande manifestazione che si svolge a Roma dal 29 maggio al 14 Giugno, presso il
Parco della Basilica di Santa Sofia (Via Boccea 478 angolo Via Torrevecchia). La Festa dei “Profumi
e Sapori della Calabria”, da sei anni è diventata un appuntamento istituzionale per i Romani e per i
calabresi che vivono nella Capitale e che costituiscono la comunità più grande della Capitale, stimata
in oltre 500.000 Calabresi. Non si ferma mai l'impegno del Cinecircolo Maurizio Grande, in attesa del
prossimo “Mediterraneo Corto Festival” di settembre, che si preannuncia con importanti novità ed ospiti
di primo piano.
Mantenuto l'impegno di restituire per la stagione
estiva uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dai
residenti, importante collegamento fra la zona di Viale Glauco e il centro del paese.
L'intervento è stato eseguito con fondi di bilancio in
attesa di utilizzare i fondi regionali pari a € 350.000
Fondi POR 2007 - 2013, destinati ad un intervento
strutturale per il consolidamento del muro di protezione dell'abitato.
Ruderi di Cirella
Sono stati appaltati e consegnati all'impresa i lavori per la realizzazione del
“recupero e valorizzazione dei Ruderi di Cirella con percorsi dedicati alla piena fruizione del complesso nodo Cerillae”, per un importo di € 2.000.000,
finanziati dal MIBACT.
Gli interventi riguardano: la strada di risalita, il Teatro dei Ruderi, il parcheggio, il completamento del Convento dei Minimi e la sistemazione delle zone
circostanti.
Scuola Media “Leopoldo Pagano”
Lavori per adeguamento sismico e complemento di un primo lotto funzionale
con mutuo Cassa Depositi e Prestiti di 1.540.000 € . Inoltre è stato chiesto
un ulteriore finanziamento alla Regione Calabria, il progetto è in graduatoria
per un finanziamento di ulteriori 800.000 €.
Nuovo plesso scolastico di Cirella
Sono in via di ultimazione i lavori della realizzazione del nuovo plesso scolastico di Cirella.
Per gli alunni delle scuola materna ed elementare di Cirella, una struttura
funzionale e moderna.
Torretta ex Stazione di Vedetta (Semaforo)
Sono iniziati i lavori di riqualificazione energetica della torre del XVI sec., realizzati nell'ambito del “Green Tower, Programma Operativo Interregionale
energie rinnovabile e risparmio energetico programma 2007 – 2013”, del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio con finanziamento di
365.000 € (Fondi POI).
In merito a questa opera corre l'obbligo ringraziare un nostro concittadino, il
Dott. Angelo Presta, Capo della segreteria della Direzione Generale per le
Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell'Ambiente, per
l'impegno profuso per la realizzazione della suddetta opera.
Quando i sogni si avverano. Lucia
Benvenuto è stata scelta per partecipare al 195°corso di ballo debuttanti.
Festa a sorpresa per
festeggiare i 25 anni di Erik
Centro Storico
Sono in fase di aggiudicazione i lavori riguardanti il Centro
Storico di Diamante finanziati con risorse reperite nella
rimodulazione dei residui dei PISL.
Nello specifico:
L'intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del Centro Storico di Diamante, per un
importo finanziato di Euro 800.000 (Fondi PISL). ( Saranno interessate vie, vicoli e
piazze da Via Santa Lucia a Piazza San Biagio )
L’EDITORIALE
la Grande Bellezza del Cineforum
Museo Dac
L'intervento prevede la realizzazione dell’”Emporio Multimediale dei Borghi”
da collocare all’interno dell’attuale Museo DAC, al fine di ospitare tutti i servizi
di “accoglienza turistica” a scala intercomunale per un importo finanziato di
Euro 350.000,00 (Fondi PISL).
Strada Diamante - Cirella
Sarà realizzato un nuovo lotto dei marciapiedi per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza
dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. finanziati
interamente dalla Provincia, per un importo di €
231.000,00. Un intervento, che fa seguito a quelli già
realizzati nei mesi scorsi, di particolare rilevanza per la
sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in
questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in
particolare, numerosi lidi balneari.
Info Comunicazione Ospitale
Prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” ,relativamente agli otto
Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL, attraverso l'istallazione di totem multimediali
per un importo di 350.000 € (Fondi PISL).
Assessore Pier Luigi Benvenuto
Non può passare inosservata l’ultima iniziativa organizzata dall’ Associazione La Grande Bellezza che negli ultimi tempi si sta distinguendo per il dinamismo e l’originalità delle proposte culturali.
Da alcune settimane ogni venerdì sera, nella Sala Parrocchiale Immacolata Concezione, viene riproposto un Cineforum con una interessante selezione di film con relativa ed originale discussione.
Al tempo in cui la crisi di partecipazione sociale e il solipsisimo intellettuale, hanno relegato la visione dei film allo streaming da salotto o alla ritualità evanescente delle prime dei cinepanettoni natalizi o dei kolossal tecnoamericani, salutiamo con soddisfazione
questa iniziativa dal gusto un po’ retrò che ci riporta agli anni 6070 del secolo scorso, quando nelle canoniche, nei circoli ricreativi
e nelle sezioni politiche, al fruscìo di rumorosi proiettori su di un
improvvisato schermo si srotolavano le immagini di quei film, che
esclusi dai circuiti ufficiali, per le tematiche, per la censura o semplicemente perché falliti al botteghino, erano però capaci di alimentare lunghissimi dibattiti e discussioni.
A Diamante in quegli anni culturalmente vivaci, al Diecielode Club,
nella sezione del PCI, nel Collettivo Carlo Marx, nei saloni delle Suore, su impulso di Enzo Monaco, Mario Pagano, Don Pasquale Grandinetti, Francesco Cirillo era possibile vedere e discutere del Vangelo secondo Matteo di Pasolini, de La Cina e Vicina di Marco Bellocchio, di Cristo si è fermato ad Eboli di Rosi, ma anche di film di
autori e cinematografie minori destinate ai circuiti di essai che mai
avremmo potuto vedere nelle sale del Vittoria contese dagli Spaghetti Western, James Bond, Totò e i vari Ercole, Maciste, Ursus e
Sansone.
Erano anni in cui il cinema, la musica, l’arte e la poesia non potevano essere neutri o al di sopra delle parti, erano strumenti branditi
come clave per combattere il sistema, erano occasioni di partecipazione e confronti, erano veicoli di crescita politica e sociale. Cinquant’anni di mutazione/involuzione della società li hanno ridotti
a pura merce da cannibalizzare o a meri fenomeni di spettacolo,
con grande rimpianto, almeno per la mia generazione.
Ecco perché l’operazione/vintage della Grande Bellezza, nel riproporre con il Cineforum del Venerdì, un sottile barlume di quelle atmosfere è degna di essere annotata.
Franco Maiolino
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peperoncino
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l’Olmo
Salviamo il Festival del peperoncino
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
Il Sindaco di Diamante ha partecipato ad un importante incontro con il Direttore generale
dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.
« Salviamo il Peperoncino Festival, orgoglio di Diamante » è lo slogan che accompagna la campagna di sostegno all’importante manifestazione annuale dedicata al
“Re piccante”, per la quale – come sottolinea l’Assessore alla Cultura Franco Maiolino - si è attivata anche l’Amministrazione
Comunale, unendosi al vero e proprio allarme lanciato dal Presidente dell’Accademia Enzo Monaco.
« Lo slogan – dice l’Assessore - rende efficacemente l'idea dell’aiuto che l'Amministrazione Comunale vuole dare alle diverse iniziative destinate a sostenere il “ Peperoncino Festival” e finalizzate al superamento delle momentanee e gravi difficoltà
che mettono a rischio la prossima edizione
di una manifestazione ultra ventennale
che ha promosso in tutto il mondo la nostra Città e le sue eccellenze ». Prosegue
Maiolino « Sarebbe assurdo se il Festival
venisse meno, o fosse comunque ridimensionato, proprio in un anno straordinario
come quello dell'EXPO di Milano, che pone proprio al centro del dibattito le tematiche legate l'alimentazione, il cibo, alla ga-
Gaetano Sollazzo -sindaco
stronomia e tutto ciò che ad esso è legato
a livello culturale, sociale ed economico. Il
Peperoncino Festival è per noi, in questo
senso, un elemento caratterizzante un
brand che identifica ovunque la nostra Città. Il Festival è, insomma, un ineguagliabile
biglietto da visita per Diamante e riceve,
grazie all'infaticabile impegno di Enzo Monaco, ovunque attenzione ed interesse come dimostrato, proprio in questi giorni,
dalla trionfale accoglienza che il libro “Peperoncino Amore Mio” ha riscontrato alla
Fiera del Libro di Torino.
Nello specifico dell'offerta turistica poi, il
Festival, grazie agli accordi che la Regione
Calabria ha stipulato con Alitalia proprio in
occasione dell'EXPO, sarà sicuramente tra
gli elementi di maggior richiamo per i visitatori stranieri che approfitteranno dell'esposizione universale per conoscere realtà interessanti del nostro Paese e che,
pertanto, non mancheranno di cogliere
l'occasione per visitare, in tanti, il Festival
nel corso del suo consueto appuntamento
di settembre. Il Peperoncino Festival è, insomma un patrimonio culturale di Dia-
mante e dell'intera Calabria ed è, nel contempo, elemento di traino per l’economia
della Città e tutto il territorio circostante.
Per questo invito tutti i miei concittadini e
tutti coloro che hanno a cuore le sorti del
Festival ad attivarsi attraverso le varie possibilità che sono offerte per sostenerlo come la donazione del 5 x 1000 da inserire
nella dichiarazione dei redditi, aderendo
alla campagna “Un blocchetto della Lotteria del Peperoncino in ogni famiglia”; attraverso l'adesione all'Accademia italiana
del Peperoncino. Sostenere il Festival conclude Maiolino - significa rendersi protagonisti attivi una evento che è motivo di
vanto della nostra Città e anche e soprattutto, contribuire in maniera concreta al
futuro dello sviluppo turistico e culturale
del nostro territorio ».
L'Assessore al Turismo
Dott. Franco Maiolino
CHI CI AMMINISTRA
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Welfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Il Comune ha ricevuto una delle pergamene per il federalismo demaniale. Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha partecipato all’importante incontro che si è tenuto lo scorso 19 maggio,
alla presenza del direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, nella cornice del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (Catanzaro). Nell’occasione il Comune di Diamante
ha ricevuto una delle pergamene del federalismo demaniale che
l’Agenzia del Demanio ha consegnato ai sindaci dei capoluoghi di
provincia e di altri comuni calabresi. Infatti, oltre a Diamante e ai
comuni di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, hanno ricevuto l’attestazione: Monasterace (RC), Scalea (CS),
Praia a Mare (CS), Lamezia Terme (CZ) e Pizzo Calabro (VB) . Sulla
pergamena un riconoscimento simbolico per i trasferimenti di immobili dallo Stato agli Enti locali grazie all’art.56 bis del D.L.
69/2013 sul federalismo demaniale. Nello specifico sul documento
consegnato al Sindaco di Diamante si legge che: “ Il Direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi comunica che, ai sensi dell'art. 56 bis D.L. 21 giugno 2013 n.69, (Federalismo Demaniale), lo
Stato trasferisce a titolo non oneroso al Comune di Diamante, per
la successiva valorizzazione, i seguenti beni: Terreno di circa mq.90
in località “Torrente Corvino”.
Durante l’incontro è stato, inoltre, firmato un accordo con il Comune
di Scalea per la valorizzazione e la regolarizzazione dell’ex Campo
Volo. La consegna delle pergamene e la firma dell’intesa sono avvenuti nel corso di una tavola rotonda tra l’Agenzia e i comuni stessi
e dedicata alla valorizzazione degli immobili pubblici nella regione.
Oltre a presentare lo stato di avanzamento del federalismo demaniale, l’Agenzia ha discusso con i rappresentanti delle Amministrazioni delle opportunità offerte dall’art. 26 dello Sblocca Italia.
Il Decreto fornisce agli Enti uno strumento flessibile e innovativo per
progettare soluzioni di recupero degli immobili in disuso, con tempi
certi e rapiti. All’Agenzia il compito di valutare i progetti e coordinare
le attività per la valorizzazione dei beni, anche attraverso la vendita
degli stessi. Durante la tavola rotonda, inoltre, si è discusso dell’attuazione del progetto Valore Paese – Dimore in Calabria, per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e culturali in immobili di pregio, a beneficio di tutto il territorio. Da ultimo, il confronto è stato
occasione per esaminare i piani di razionalizzazione degli immobili,
che hanno l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo dei beni da parte delle
Amministrazioni pubbliche, e gli strumenti per l’efficientamento
energetico degli immobili in un’ottica di spendingreview. L’incontro
testimonia la stretta collaborazione tra lo Stato e gli Enti Locali per
valorizzare al meglio il patrimonio con finalità pubbliche.Nel focus
redatto dall’agenzia del demanio, sui diversi comuni partecipanti
all’incontro Diamante viene indicata come interessata, nell’ambito
del Federalismo demaniale ex art. 56 bis D.L. 69/2013 con N. 5 beni con parere positivo di cui 3 già trasferiti. Per gli ulteriori 2 l’attività
di trasferimento è in itinere. Nell’abito dell’importante direttrice del
Federalismo culturale La Torretta ex stazione di vedetta, situata in
una posizione strategica all’estremità del promontorio su cui oggi
sorge l’abitato di Diamante, fu edificata nel XVI secolo da Girolamo
Sanseverino, principe di Bisignano, e costituiva il principale punto
di difesa del territorio circostante contro le incursioni dei pirati.
L’Amministrazione Comunale intende provvedere alla messa in sicurezza dello stabile ed alla sua ristrutturazione, per destinarlo a finalità di carattere sociale attraverso fondi già erogati dal Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a seguito avviso pubblico.
A PAG. 2 - IMPORTANTI OPERE PUBBLICHE AL VIA - DICHIARAZIONE DELL’ASS. PIERLUIGI BENVENUTO
A PAG. 15 - L’EDITORIALE DI FRANCO MAIOLINO
n. 151• anno 13 • Giugno 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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l`Olmo - Comune di Diamante