(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES –Associazione Promozione e Solidarietà Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio Sede regionale: Via dei Mille, 6 - 00185 Roma Tel. 06.44702178 Fax 06.45422576 Sito internet: www.volontariato.lazio.it Indirizzo e-mail: [email protected] 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: R12NZ02016 Regione Lazio 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: E’ Tempo di Volontariato 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E 15- Educazione e Promozione culturale – Altro 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il contesto territoriale in cui si attua il presente progetto è quello di Roma; il contesto settoriale è quello del volontariato nel sistema delle Banche del Tempo. Che cosa sono le Banche del Tempo Le Banche del Tempo sono associazioni nel cui ambito si organizzano scambi di prestazioni e servizi valutati in base al tempo. Il tempo, risorsa sempre più fondamentale per ciascuno, è quello impiegato per svolgere le attività oggetto degli scambi; i principi di base sono quelli di reciprocità e di pari dignità delle attività scambiate. Le Banche del Tempo sono, quindi, istituti di credito in cui le transazioni si basano sulla circolazione del tempo, anziché del denaro; gli iscritti sono di conseguenza, chiamati “correntisti”. Lo scopo è quello di coinvolgere i cittadini di ogni età e provenienza in forme di scambio ed aiuto, valorizzando i bisogni e le risorse di ognuno, istaurando nel contempo un sistema di rapporti di buon vicinato e di relazioni sociali. Lezioni di lingua, ricette di cucina, giardinaggio, piccole commissioni, aiuto compiti sono solo alcune delle attività scambiabili. Tutti possono dare e ricevere attività e tempo, secondo le proprie possibilità ed interessi. L’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo Le Banche del Tempo in Italia, rappresentano una particolare tipologia nella più vasta categoria dei Sistemi locali di scambio, presenti in varie forme in diverse nazioni, accomunati dal tentativo di integrare la dimensione economica con quella relazionale e sociale. In Italia le Banche del Tempo sono attive, da anni, in quasi tutte le regioni italiane: per coordinare e unire le iniziative nel territorio nazionale è nata, nel 2007, “L’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo” con il contributo fondamentale del Coordinamento romano. Il suo lavoro lungo e faticoso, l’impegno, la presenza costante, sono stati premiati con il riconoscimento a Roma della presidenza nazionale. Possiamo affermare che ora le Banche del Tempo di Roma hanno una responsabilità maggiore ed una maggiore visibilità nazionale ed europea. Il Coordinamento romano ha infatti organizzato, nel febbraio u.s., un grande Convegno nazionale ed ha partecipato, a Barcellona, nel novembre scorso, al Convegno europeo delle Banche del Tempo, introducendo la prospettiva di realizzare progetti comuni europei dove mettere a frutto le diverse esperienze. Questa possibilità potrà concretizzarsi nell’ottobre prossimo, in occasione dell’edizione 2008 del Convegno europeo. Le Banche del Tempo a Roma Il progetto pilota delle Banche del Tempo di Roma nasce nel 1996 nell’ambito del “Piano Tempi e orari della città”. In questi dodici anni le Banche del Tempo sono molto cresciute ed oggi sono una realtà ampia ed articolata che comprende 17 associazioni di volontariato, a cui fanno capo 25 Sportelli di Banca del Tempo in cui prestano la loro opera 130 volontari fra operatori e coordinatori. E’ anche attivo uno sportello aziendale all’interno della sede della provincia di Roma con tre operatori, nonché uno sportello per gli studenti della facoltà di architettura della Sapienza. Presenti in quasi tutti i Municipi, le Banche del Tempo vengono sollecitate dai cittadini che le vivono come aiuto concreto ai loro bisogni quotidiani e come momento di aggregazione, conoscenza e costruzione del tessuto sociale del proprio territorio. I “correntisti” romani sono oggi quasi 8000 e, soltanto nel primo quadrimestre di quest’anno, sono state scambiate a Roma più di 43.000 ore nelle più diverse attività. Questa numerosa popolazione rappresenta un grande valore per la città di Roma perché costituita da soggetti che condividono obiettivi simili e da una struttura reticolare flessibile ed adattabile alle diverse esigenze. In una città così complessa ed estesa le Banche del Tempo rappresentano una risorsa per le istituzioni contribuendo al rafforzamento dei valori e del tessuto sociale. Le Banche del Tempo infatti, attivando gli scambi, attivano e valorizzano le potenzialità dei singoli che diventano così in grado di sostenersi ed arricchirsi l’un l’altro, con reciproca soddisfazione. Sono quindi un soggetto “attivo” nel territorio e rappresentano un riferimento per le istituzioni e le associazioni di volontariato. Per questa grande potenzialità le Banche del Tempo sono inserite nel Piano Regolatore Sociale di Roma (agosto 2002) e, nei singoli Municipi, sono inserite nei Piani Sociali di Zona e partecipano ai tavoli di concertazione. La gestione degli sportelli è affidata al “Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma” associazione di volontariato di secondo livello. Il Coordinamento garantisce la coerenza operativa, la qualità e la progettualità dei singoli sportelli, svolge un’opera di promozione sul territorio, mantiene i rapporti con le istituzioni, rappresenta un punto di riferimento a livello cittadino e nazionale. Le associazioni romane a cui fanno capo gli sportelli sono: • Associazione Articolonove (I Municipio); • Ass. UIS LAZIO (III Municipio); • AUSER (III, IX, XV Municipio); • Ass. IL PONTE per la solidarietà (IV Municipio); • Ass. ETA’ LIBERA (V Municipio); • Ass.ne Mamme e non solo (VI Municipio); • Ass.ne Passato & Futuro (VIII Municipio); • Ass.ne PRESO (X Municipio); • Ass.ne Polisportiva Pian due Torri (XI Municipio); • Ass.ne Donne insieme (XII e II Municipio Università La Sapienza); • Ass.ne UIS Ostia (XIII Municipio); • Ass.ne FORZAUNDICI (XIII Municipio); • Ass.ne Mela Magica (XV Municipio); • Ass.ne Pollicino (XVI Municipio); • Ass.ne Illuminare il tempo (XVII Municipio); • AGe Romana ((XIX Municipio); • Ass.ne Insieme si Può (XX Municipio). Inoltre sono stati realizzati accordi con altre associazioni e collaborazioni con le istituzioni locali (Municipi) Prima sede di attuazione del presente progetto è il Coordinamento Romano e Nazionale che si trova in via Achille campanile 65 e gestisce i rapporti con i 25 sportelli romani, ciascuno con i suoi iscritti, per un totale di circa 8000 correntisti; nonché i rapporti con tutte le banche del Tempo italiane iscritte al Coordinamento Nazionale ed alcune estere. Sempre a via Achille Campanile si trova l’altra sede di attuazione del presente progetto: lo sportello del XII Municipio che fa riferimento all’associazione “Donne Insieme” e gestisce i suoi correntisti: 558 in totale (dati al 30 aprile u.s.), di cui 158 uomini e 389 donne. Il 18% è fra i 18 e 35 anni, il 29% fra i 35 ed i 55, il 36% fra i 55 e i 70, 16% oltre i 70. Il titolo di studio è per il 23% la laurea e per il 44% il diploma superiore, lo stato civile per il 44% coniugato ed il 40% circa di loro è occupato in un’attività extra domestica. Da anni lo sportello collabora con il Centro di Igiene Mentale. Le finalità Le Banche del Tempo sono una realtà tale che per la loro stessa natura possono potenzialmente coinvolgere una larga parte della popolazione: si rivolgono infatti a tutti i cittadini coinvolgendoli nelle più svariate attività. Se pure non si rivolgono specificatamente a persone in difficoltà, accrescono le capacità di ciascuno, creando quella rete sociale di sostegno oggi così difficilmente realizzabile. Hanno una grande valenza civica, favoriscono lo sviluppo del volontariato, sollecitano la cultura della cittadinanza attiva e della solidarietà; promuovono ed incoraggiano l’impegno sociale a favore delle persone svantaggiate, attivano servizi di vicinato e di prossimità con la messa in comune di saperi, di servizi e competenze. Promuovono inoltre iniziative di educazione alla reciprocità, all’interculturalità e al valore della comunità; organizzano attività di promozione ed informazione atte a facilitare l’utilizzo dei servizi da parte di tutti i cittadini con particolare riferimento alle fasce disagiate; facilitano infine i rapporti con la pubblica Amministrazione favorendo le iniziative dei cittadini singoli od associati. Le attività specifiche del Coordinamento sono: • tenere i rapporti con gli Sportelli, distribuendo gli strumenti di lavoro (moduli, software, documenti, ecc…), uguali per tutti, effettuando la formazione al fine di avere operatori preparati alla cultura ed alle modalità di funzionamento delle Banche del Tempo, nonché in grado di affrontare le complesse e ricche relazioni umane all’interno di uno sportello; • curare la raccolta e l’analisi dei dati di sintesi sulle attività svolte dagli sportelli e dei dati relativi alla tipologia dei correntisti; • monitorare le singole Banche e supportarle nei più vari problemi di gestione; • effettuare un’azione promozionale sul territorio e presso i media; • instaurare e mantenere rapporti con le istituzioni centrali e territoriali; • valutare ed effettuare l’apertura di nuovi sportelli e l’eventuale loro chiusura; • promuovere convegni ed iniziative a livello municipale, cittadino e/o nazionale che coinvolgano la cittadinanza e che rappresentano momento di conoscenza, di approfondimento, confronto e riflessione; • curare le attività dell’associazione nazionale. All’interno di uno Sportello le attività sono quelle di accogliere le persone, ascoltarle e capire i loro orientamenti, iscriverle ed attivare gli scambi che richiedono. Ad esempio se viene richiesto l’insegnamento dell’inglese, si dovrà trovare, fra gli iscritti, qualcuno disposto ad insegnarlo e che abbia dei dati compatibili con il richiedente: vicinanza, orari, età, carattere, ecc.. Quando, come spesso avviene, gli scambi avvengono presso la sede della banca c’è anche la complessa gestione degli spazi e degli orari. C’è inoltre l’aggiornamento dei conti correnti degli iscritti, l’organizzazione di attività ed eventi, la comunicazione telefonica ed informatica, i contatti e le iniziative con le altre associazioni del quartiere. Il tutto svolto sempre con leggerezza e generosità. 7) Obiettivi del progetto: Obiettivi generali: • Contribuire alla crescita del ruolo del volontariato nel contesto sociale di Roma attraverso lo stimolo alla cultura della cittadinanza attiva e della solidarietà. • Contribuire alla promozione dell’impegno sociale a favore delle persone svantaggiate. Obiettivi specifici: 1. Garantire l’efficacia e l’efficienza delle attività di promozione, informazione e coordinamento dal Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma agli Sportelli Banca del Tempo del territorio. 2. Garantire l’efficacia e l’efficienza dei servizi di assistenza ai correntisti offerti dallo Sportello aperto presso il Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma. Indicatori: Per l’obiettivo specifico 1: 1.1 - confermare il n. di 25 sportelli territoriali e di 8000 correntisti per ca. 43.000 ore scambiate sull’area di Roma. 1.2 – aggiornare il sito web nazionale delle Banche del Tempo almeno 1 volta a settimana per tutto l’anno di durata del progetto. 1.3 - realizzare almeno 2 Coordinamenti cittadini e 4 Coordinamenti territoriali (1 per ognuna delle 4 aree territoriali) nell’anno di durata del progetto 1.4 – aggiornare ogni 4 mesi i dati statistici e di gestione dei 25 Sportelli territoriali. Per l’obiettivo specifico 2: 2.1 - confermare l’operatività dello Sportello per 5 giorni la settimana dalle ore 10 alle ore 13. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi di cui al punto 7 saranno raggiunti attraverso la concretizzazione di due piani di attuazione: PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione; PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Realizzazione delle seguenti attività: Presso la sede del Coordinamento • Attività ordinaria • Informazione • Archiviazione • Promozione Presso lo Sportello • Gestione dei rapporti con i correntisti • Organizzazione delle attività Tali attività si svolgono nel corso dell’anno con continuità; per agevolare l’inserimento in questi percorsi già definiti, i volontari in servizio civile saranno preparati da una formazione specifica che, oltre ai contenuti teorici, si caratterizzerà soprattutto nell’affiancamento agli operatori già esperti che trasmetteranno loro conoscenze e capacità operative al fine di renderli autonomi nello svolgimento delle attività stesse. L’inizio del loro servizio sarà quindi caratterizzato prevalentemente dalla formazione che proseguirà poi, sotto forma soprattutto di addestramento sul campo, per i primi 4 mesi di attuazione del progetto stesso. La presenza degli operatori e dei volontari, già da tempo coinvolti, garantisce anche la continuazione delle attività, e quindi la sostenibilità, negli anni seguenti a quello del presente progetto, mantenendo lo standard degli obiettivi raggiunti. 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. La concretizzazione dei piani di attuazione, di cui al punto 8.1, prevede lo svolgimento di una serie di attività, come meglio dettagliato di seguito. PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione L’arrivo dei volontari in servizio civile è preceduto da almeno due incontri tra il presidente dell’Associazione, le persone individuate come olp e formatori e tutti i volontari che collaborano allo svolgimento delle attività, al fine di facilitare l’ingresso e l’integrazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo. Inoltre, in seguito all’approvazione ed al finanziamento del progetto saranno tutti coinvolti nella fase di promozione e, successivamente, i referenti di ciascuna sede, nelle selezioni di quanti hanno scelto il presente progetto. Nei primi 2 mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica, secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i volontari sia nei singoli contesti associativi che per metterli in grado di avvicinarsi con sicurezza e adeguata preparazione alle diverse attività da svolgere; la stessa si concluderà entro il 5° mese di attuazione del progetto stesso. Durante i primi mesi di servizio i volontari in servizio civile saranno affiancati quotidianamente nello svolgimento delle attività, al fine di avviare gli stessi verso un processo di autonomia e gestione dei rapporti con l’utenza. PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Attuazione, presso le diverse sedi di attuazione del progetto delle attività previste, di seguito dettagliate. A. COORDINAMENTO Il ruolo del Coordinamento è quello relativo all’informazione, all’archiviazione e alla promozione, attività che si aggiungono a quella ordinaria svolta quotidianamente. Attività ordinaria – Si tratta di operazioni che vengono svolto quotidianamente dagli operatori e consistono in: Coordinamento Romano • monitorare le singole Banche e supportarle nei più vari problemi di gestione; • instaurare e mantenere rapporti con le istituzioni centrali e territoriali; • valutare ed effettuare l’apertura di nuovi sportelli e l’eventuale loro chiusura; Coordinamento Nazionale: • tenere i contatti con le Banche iscritte; • aggiornare la rete nazionale delle iniziative intraprese; • aggiornare le iscrizioni ed il relativo elenco delle Banche; • registrare le quote associative delle nuove Banche che si iscrivono; • dare informazioni sulle nuove Banche del Tempo nell’ambito del territorio nazionale; • supportare l’apertura di nuovi Sportelli Banche del Tempo; • dare supporto nella risoluzione delle difficoltà. Informazione – Sotto questa voce rientrano tutte quelle azioni atte a diffondere notizie di interesse sia degli Sportelli presenti sul territorio che dei cittadini e delle Associazioni che vogliono entrare a far parte della rete cittadina delle Banche del Tempo. Lo strumento utilizzato è il sito web che viene quindi costantemente aggiornato; a tal fine vengono mantenute le relazioni con il Comune, le altre Istituzioni e le Associazioni. In quest’area rientrano anche i rapporti con gli Sportelli Territoriali: vengono infatti raccolti, verificati e totalizzati, ogni 4 mesi, i dati statistici e di gestione dei 25 Sportelli, con l’indicazione di tutti gli scambi effettuati, delle attività svolte, delle ore a debito, a credito, del monte ore e delle ore totali scambiate. La raccolta di questi dati avviene sia attraverso la rete che via fax e, una volta elaborati, vengono inviati al Comune. Vengono infine raccolti, sempre ogni 4 mesi, anche i dati contabili degli Sportelli relativi alle spese effettuate, i percorsi chilometrici ed i turni effettuati dagli operatori. Archiviazione – L’archiviazione riguarda sia la documentazione gestionale e amministrativa, raccolta periodicamente, che i documenti quali accordi e convenzioni, brochure e manifesti che vanno a costituire la storia della Banca del Tempo. Anche in quest’area gli strumenti utilizzati sono sia cartacei che informatici. Promozione – Tale attività mira a promuovere all’esterno non solo le iniziative realizzate direttamente dal Coordinamento, ma anche e soprattutto quelle di altri Enti e Associazioni. Nel corso dell’ultimo periodo di attività, il Coordinamento ha promosso alcune iniziative del Comune di Roma, quali “Idee in Comune” e “La festa dei vicini”; per l’AMA ha promosso la raccolta differenziata. A queste si affiancano le iniziative attuate direttamente dal Coordinamento, come mostre e convegni, per promuovere le iniziative stesse della Banca del Tempo. B. SPORTELLO Lo Sportello ha sede in via Achille Campanile 65 ed ha un ruolo importante perché gestisce direttamente i correntisti. E’ operativo 5 giorni la settimana dalle ore 10 alle ore 13; la Coordinatrice è la Presidente stessa del Coordinamento romano e nazionale, coadiuvata da 5 operatori nello svolgimento delle seguenti attività. Accogliere i nuovi correntisti ed eseguire, se possibile, la loro iscrizione: i cittadini si rivolgono allo Sportello perché informati magari da un loro conoscente o da internet, ecc…, vengono accolti con un primo colloquio illustrativo dei principi ispiratori delle Banche del Tempo e delle attività svolte. L’iscrizione avviene con la compilazione di un’apposita scheda con i dati anagrafici e, soprattutto, con la parte che contiene le attività da offrire e da chiedere. E’ la parte più delicata del colloquio: se il correntista non è ancora determinato, si orienterà, con l’aiuto dell’operatore, fra le varie attività; firmerà il regolamento ed il modulo della privacy, riceverà il tesserino ed il libretto degli assegni. Una volta iscritto, il correntista verrà inserito, immediatamente, nelle attività: se c’è un’attività di gruppo che lo interessa, se lui stesso è arrivato con l’idea di insegnare qualcosa, se ha bisogno di un servizio, ecc.. Il primo incontro fra il correntista che dà e quello che riceve si svolge alla Banca del Tempo, successivamente, se si tratta di un’attività di gruppo, si svolgerà per lo più presso lo sportello, altrimenti a casa del correntista. Nel primo incontro si verificheranno le reciproche disponibilità ed i correntisti si accorderanno per iniziare l’attività. I dati del correntista vengono archiviati ed una sintesi viene inserita nell’”elenco dei correntisti”, consultabile in modo cartaceo ed informatico. La sua e-mail, se c’è, viene inserita in rubrica. Allo sportello vi sono due strumenti utili alla gestione: l’Agenda ed il “Giornale di bordo”. L’Agenda contiene le informazioni necessarie in un certo giorno; il “Giornale di bordo” ciò che si deve conoscere comunque. Qui si annoteranno l’iscrizione e le caratteristiche del nuovo correntista. Mensilmente vi sono incontri a cui partecipano tutti gli operatori ed il Coordinatore di uno Sportello; si tratta di incontri di verifica dell’andamento delle attività e di programmazione, affinamento degli strumenti di gestione, assegnazione incarichi, ecc… C’è poi un Coordinamento cittadino (almeno 2 volte l’anno) che si svolge, in genere, presso il Coordinamento, con gli operatori e Coordinatori di tutti gli Sportelli e mette a confronto le varie esperienze; è presieduto dalla Presidente e serve all’informazione ed alla programmazione delle varie iniziative. Una volta l’anno almeno ci sono i Coordinamenti territoriali (attualmente Coordinamento Est, Sud, Nord/Ovest), presieduti dal referente di zona e dalla Presidente che servono a confrontarsi sulle difficoltà, a verificare l’andamento delle attività ed a mettere a fattor comune, vista la vicinanza territoriale, le esperienze. Organi del Coordinamento sono, oltre il Presidente ed il collegio revisore dei conti, l’Assemblea ed il Consiglio Direttivo. L’assemblea è costituita da un rappresentante per ogni Associazione e si riunisce almeno una volta l’anno. I suoi compiti principali sono quelli di approvare il programma di attività, il preventivo di spesa, il bilancio. Il Consiglio Direttivo, eletto dall’assemblea, si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, e, fra i compiti principali, determina il programma di lavoro, promuove la crescita culturale, favorisce l’aggregazione di associazioni aderenti. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Per lo svolgimento delle proprie attività, L’Associazione si avvale di: n° 2 operatori part – time con contratto di consulenza; n° 3 operatori a titolo gratuito. 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. L’inserimento dei volontari in servizio civile all’interno delle Associazioni favorirà una migliore articolazione delle attività previste, nonché un loro potenziamento, garantendo così il raggiungimento dei risultati attesi descritti al punto 7 del presente formulario. Dopo lo svolgimento della formazione specifica prevista, gli stessi affiancheranno gli operatori nello svolgimento delle attività descritte alla voce 8.2. Inoltre la formazione specifica fornirà loro idonee conoscenze informatiche per poterle poi applicare nello svolgimento del lavoro e, per meglio qualificare il loro ruolo, saranno dotati anche di conoscenza relative al primo soccorso. La fase di inserimento mirerà ad inserire i volontari nel gruppo di lavoro, facendoli partecipare ai momenti di pianificazione e progettazione delle attività, individuando anche le singole peculiarità, gestendo i turni di lavoro e gli specifici operatori di riferimento nelle diverse attività, il tutto in un clima quanto più possibile di collaborazione e reciproca disponibilità. Saranno inoltre svolte riunioni periodiche con tutto il personale coinvolto al fine di verificare l’andamento delle attività in relazione agli obiettivi prefissati. In relazione alle attività descritte alla voce 8.2, il ruolo dei volontari in servizio civile sarà il seguente: COORDINAMENTO I volontari in servizio civile saranno una risorsa fondamentale per lo svolgimento delle azioni che vengono svolte dal Coordinamento; per questo il loro inserimento nelle singole attività sarà particolarmente curato al fine di far fruttare l’esperienza sia per il raggiungimento degli obiettivi, di cui al precedente punto 7, che per la formazione stessa dei volontari in servizio civile, secondo quella che è la filosofia dell’imparare facendo. Dopo aver svolto la formazione specifica e aver appreso lo spirito e le finalità delle Banche del Tempo, i volontari in servizio civile saranno inserite in tutte quelle che sono le attività del Coordinamento, quale valido supporto agli operatori che affiancheranno gli stessi per agevolare la conoscenza di una metodologia di lavoro, ma anche per la conoscenza dei referenti territoriali, sia di quelli afferenti alla rete delle Banche del Tempo che i referenti istituzionali di riferimento. Attività ordinaria – I volontari in servizio civile, a turno e dopo un periodo di affiancamento agli operatori, gestiranno in maniera autonoma le attività indicate al precedente punto 8.2. Informazione, Archiviazione, Promozione – I volontari in servizio civile affiancheranno gli operatori nello svolgimento delle specifiche azioni, imparando al fine di poter poi svolgere il lavoro in maniera autonoma. In particolare la promozione sarà particolarmente curata perché si cercheranno nuovi luoghi di diffusione della conoscenza delle Banche del Tempo. Tali attività, per la loro specifica caratteristica, potrebbe impegnare i volontari anche nelle giornate di sabato e domenica. SPORTELLO Dopo aver acquisito le conoscenze tecniche sia attraverso la formazione specifica che, soprattutto, con l’affiancamento agli operatori, i volontari a turno gestiranno le attività precedentemente descritte alla voce 8.2. Per cui oltre ad accogliere e gestire i correntisti, si occuperanno anche di: • gestione elaborazione e diffusione dei dati gestionali e statistici al computer; • organizzazione e pianificazione delle attività; • avvio e gestione delle attività stesse; • organizzazione e partecipazione ad eventi; • comunicazione ai correntisti delle attività e degli eventi; • contatti ed accordi con le istituzioni e le associazioni locali. Le attività dello Sportello impegneranno i volontari dal lunedì al venerdì, secondo una turnazione stabilita con la Coordinatrice. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400/12h 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: • • • • Rispetto degli orari di apertura dello sportello; Rispetto della privacy degli utenti; Disponibilità al lavoro fuori sede; Disponibilità a missioni, trasferte e trasferimenti per un periodo non superiore ai 30 giorni • Partecipazioni a manifestazioni ed eventi anche in giornate festive CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Sede di attuazione del progetto Associazione Coordinamento Banche del Tempo Comune Roma Indirizzo Via Achille Campanile, 65 Cod. ident. sede 93643 N. vol. per sede Cognome e nome 4 Petrucci Maria Luisa Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Data di nascita 31/05/1939 C.F. PTRMLS89E71Z326P 17) Altre figure impiegate nel Progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per Cognome e sede nome Troia Irene 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Associazione Coordinamento Banche del Tempo Roma Via Achille Campanile, 65 93643 4 TUTOR Data di nascita RESP. LOCALI ENTE ACC. C.F. Cognome e nome Data di nascita C.F. 04/08/1 TRORNI75 975 M44H501E Vecchi 09/01/1 VCCGND80 Fonovic Govinda 980 A49A269T Ksenija Frioni 14/6/19 FRNFRC77 Federica 77 H54H501K 01/03 FNVKNJ69C41Z11 /1969 8X 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: SPES - Associazione Promozione e Solidarietà si impegna nella promozione e diffusione del Servizio Civile Nazionale, anche in virtù della capillare presenza nella regione, nella quale è dislocata una rete di sportelli territoriali. L’attività di sensibilizzazione si realizzerà con incontri in alcuni plessi scolastici per promuovere il servizio civile fra gli studenti delle classi IV e V delle scuole medie superiori (a titolo di esempio, nel 2008, SPES ha incontrato gli studenti degli Istituti scolastici di scuola media superiore del XIII municipio di Roma) e attraverso momenti specifici all’interno di eventi (per esempio Insieme per la solidarietà - Giornata del Volontariato Giovani 2008). In occasione dell’uscita del bando e per tutto il periodo di validità dello stesso, verrà dato ampio spazio al servizio civile sul portale www.volontariato.lazio.it e sul sito www.spes.lazio.it con numerose pagine di approfondimento riguardanti i singoli progetti, che saranno presenti anche sui siti delle singole associazioni partner. Un’altra azione promozionale consisterà nella distribuzione di volantini a ragazzi compresi nella fascia di età 18-28 anni; a questa si affiancherà l’affissione di locandine promozionali in specifici spazi frequentati dai giovani, potenziali candidati, quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e in particolari luoghi di aggregazione quali pub, bar, librerie, biblioteche. Per completare la strategia promozionale, saranno pubblicate, ancora, campagne pubblicitarie sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente. Di seguito si riporta a titolo esemplificativo la riproduzione di uno degli inserti pubblicati in occasione del Bando 2008: Tutte le azioni precedentemente descritte verranno potenziate dall’attività dell’ufficio stampa SPES che promuoverà i progetti di Servizio Civile Nazionale presso i principali quotidiani locali e nazionali, radio e web-radio, televisioni e siti informativi su internet, focalizzando l’attenzione sui media maggiormente apprezzati dal pubblico giovanile e identificando per ciascun progetto promosso i media maggiormente interessati alla pubblicazione. Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione: Realizzazione eventi ed incontri: 4 ore Realizzazione apposite pagine su sito web: 5 ore Realizzazione locandine e volantini: 5 ore Realizzazione inserti pubblicitari: 2 ore Affissione locandine promozionali: 5 ore Volantinaggio: 7 ore Ufficio stampa: 8 ore Totale: 36 ore Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (associazioni, loro volontari, operatori, partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi della proposta progettuale all’interno del proprio network sociale. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di Reclutamento e Selezione accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Nessuno 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Formazione specifica € 640,00 Bilancio competenze € 800,00 Materiale di promozione e diffusione € 2.000,00 Spese trasferte e spostamenti € 200,00 Pubblicizz.progetto € 500,00 Materiali di cancelleria e spese di consumo € 1.000,00 Manutenzione delle banche dati € 1.000,00 TOTALE € 6.140,00 L’impegno di spesa dell’Ente è superiore al 25% dell’assegno medio dei volontari calcolato su base annua. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: L’Associazione Donneinsieme attesta la partecipazione come partner al progetto specificando che il suo ruolo sarà quello di fornire i locali per la realizzazione delle attività in cui saranno impegnati i volontari in servizio civile. L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council: partner del progetto con ruolo molto rilevante rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD). 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: La sede del Coordinamento attualmente possiede: n° 2 personal computer connessi in rete; n° 1 software specifico per la gestione dei dati degli sportelli; telefoni, fax; fotocopiatrice; un archivio molto vasto con 12 anni di documenti sulle Banche del Tempo; 2 postazioni di lavoro. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica) 28) Eventuali tirocini riconosciuti : La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce i progetti di Servizio Civile Nazionale presentati da SPES validi ai fini di tirocini che fanno maturare crediti formativi come da convenzione allegata sottoscritta in data 28 ottobre 2008 L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce crediti formativi universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio Civile Nazionale valide ai fini di tirocini formativi come indicato nella delibera del Senato Accademico datata 22/09/2004 ancora valida e riconosciuta come applicabile ai progetti dell’ente SPES come da nota allegata. 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I volontari in servizio civile si troveranno ad operare in un ambiente vivo e stimolante, a contatto con persone sempre disposte, per la natura stessa delle Banche del Tempo, a condividere e scambiare saperi, servizi e competenze. Quest’esperienza accrescerà quindi il loro senso civico, etico e la loro capacità di mettere in comune che è alla base del principio di democrazia e che sicuramente è già, almeno in parte, patrimonio di giovani che si accostano al servizio civile. Inoltre la complessità delle attività che si troveranno a svolgere ( compiti organizzativi, relazione con le istituzioni, incarichi relazionali, ecc…) fornirà loro un’esperienza che potrà senz’altro essere loro utile in un futuro lavorativo. IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo allegato, sottoscritti in data 28 ottobre 2008. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il 23/10/2008. Il valore legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche. La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio di attestato di frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari come da accordo sottoscritto il 24/10/2008 e qui accluso. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Sede centrale dell’Ente accreditato Spes : Via dei Mille, 6 – Roma Via del Pigneto, 12 – Roma 31) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale. La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da non più di 25 unità (come previsto dalle Linee Guida). Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento. Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento. Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: - è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; - il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; - infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti. - il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori. Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari dell’associazione, presso le quali i giovani sono impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel percorso formativo e con particolare riferimento al quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e Servizio civile e al lavoro per progetti. In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%). In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e nell’ultimo modulo. 34) Contenuti della formazione: Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la durata totale di 42 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti dalle Linee Guida. 1. L’identità del gruppo in formazione. Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei volontari avviati (4 ore) 2. La solidarietà e le forme di cittadinanza 3. Presentazione dell’Ente (Spes) Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il modulo propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta contestualizzazione dello svolgimento del progetto. Risulta, dunque, opportuno presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a cura del quale, si realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale (6 ore) 4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico 5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le informazioni già fornite all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli normativi del servizio civile (8 ore) 6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 7. Il dovere di difesa della Patria 8. La difesa civile non armata e non violenta 9. La protezione civile Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore) 10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità e differenze tra le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi sociali intermedi”, all’interno dei quali si svolge il servizio civile prestato nei progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La collocazione di questo modulo al quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare una partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto, già inseriti nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore) 11. Il lavoro per progetti Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti (4 ore) 35) Durata: E’ previsto un totale di 42 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Sede della formazione è il Coordinamento romano e nazionale, via Achille Campanile 65 Roma Spes – Via del Pigneto, 12 – Roma Spes – Via dei Mille, 6 - Roma 37) Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente c) Affidata ad altri soggetti terzi 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: M. Luisa Petrucci, nata a Bendasi (Libia) il 31 maggio 1939 Giovanna Rossi, nata a Roma il 24 novembre 1938 Lucia Salvemini, nata a Roma il 28 febbraio 1951 Ida De Ceglie, nata a Falcone (ME) il 12 marzo 1946 Modulo di Informatica Francesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954 Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964 Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione Luca Testuzza, nato a Roma il 12.07.1978 Claudia Farallo, nata a Roma il 26.04.1984 Nozioni di primo soccorso e corso BLSD Cristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973 Lorella Calafato, nata a Roma il 04.04.1963 Antonello Nicoletti, nato a Roma il 10.02.1972 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: M. Luisa Petrucci • Diploma Magistrale • Presidente di Banca del Tempo di Roma dal 2003 Giovanna Rossi • Bibliotecaria presso l’Istituto di Neuropsichiatria infantile ed attualmente in pensione • Dal 1997 volontaria Banca del Tempo • Formatore per il monitoraggio e statistiche • Dal 2003 formatrice per operatori Banca del Tempo Lucia Salvemini • Laurea in Matematica conseguita presso l’Università “La Sapienza” di Roma • Membro del Direttivo Banca del Tempo di Roma e referente per la formazione e la progettazione • Formatrice Centro Studi Aperion Ida De Ceglie • Laurea in Lettere Moderne • Diploma di Counselor conseguito presso la Scuola di formazione “La Famiglia” di Roma • Formatrice presso il Centro Studi Apeiron Formatori Modulo di Informatica (a cura d Fusilla s.r.l.) Francesco Carrà • 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni); • 2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes; • 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio; • 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR. • Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. Gabriella Urbani • 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; • Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES; • Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto cofinanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio; • Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE; • Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”; • Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl. • Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. Formatori “Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione” Luca Testuzza • Laureando in Scienze della Comunicazione indirizzo comunicazione istituzionale • Responsabile progettazione e realizzazione di materiali promozionali del Settore Comunicazione SPES. • Realizzazione progetti di grafica web • Attività di tutoraggio per le organizzazioni di volontariato riguardo alla realizzazione di materiale promozionale Claudia Farallo • Laurea in Scienze della Comunicazione • Curatrice dell’Ufficio Stampa SPES. • Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio “Reti Solidali”. • Formatrice sulle tecniche e la pratica dell’ufficio stampa in percorsi di formazione dedicati alle organizzazioni di volontariato Formatori Nozioni di primo soccorso e corso BLSD (a cura di UPTER - Sport) Cristian Vender • Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata • Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore • Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER SPORT • Diploma di istruttore di base IRC • Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS • Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007 Lorella Calafato • Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle” • Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso • Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri Professionali di Frascati • Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia • Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia • Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia • Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110 • Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport • Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council • Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007 Antonello Nicoletti • Diploma di Infermiere Professionale conseguito presso l’Azienda U.S.L. Roma C scuola per infermieri presidio ospedaliero S. Eugenio; • Iscritto all’albo: Infermiere Professionale del Collegio Provinciale di Roma dal 28/07/1997 con N° di Posizione 21364; • Qualifica di Istruttore BLS-D secondo le linee guida ILCOR, Roma 23-24-25 marzo 2006 – Iscrizione IRC n° 1624 del 02/02/2007; • Corso di Formazione “BLSD rivolto a Medici e Infermieri”; • Corso di formazione “Qualità e Accreditamento all’eccellenza nei servizi di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza della regione Lazio”; • Attestato “BLS-D”; Attestato “P-BLS”; Attestato “Gestione del Traumatizzato nel territorio”; “P.C.A.E. Infarto.net” secondo le linee guida internazionali e normative vigenti A.R.E.S. 118; • Esperienza pluriennale come Infermiere Professionale. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi, considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento. Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: • è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; • il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; • si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti; • il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. La formazione specifica utilizzerà inoltre la modalità del learning on the job, ovvero della riflessione e dell’approfondimento, con l’aiuto dei formatori e degli OLP, su tematiche specifiche che emergono direttamente dal coinvolgimento dei volontari di servizio civile nelle attività di realizzazione del progetto e verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter confrontare le conoscenze iniziali e quelle finali dei partecipanti alla formazione. Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 6 ore di aula e 10 ore nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia open source (Docebo). Docebo è una piattaforma che consente ad ogni singolo utente di fruire il modulo informatico citato in modalità e-learning. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio dedicati alla formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al completamento dei learning object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità elearning sono da considerarsi all’interno delle ore previste per la formazione specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal progetto. Saranno messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che off-line. La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di ciascun singolo learning object da parte dell’utente. Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso user-id e password, che consente alla piattaforma di: 1. riconoscere l’utente ogni volta che accede; 2. registrare i dati di monitoraggio - o metadati. Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file word, pdf, filmati audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di sistemi di comunicazione sincrona (chat) o asincrona (forum, mail) che danno facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri utenti su tematiche relative: ai contenuti dei singoli learning object; alla modalità di utilizzo della piattaforma. Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a: 1. gli obiettivi didattici del corso; 2. le tematiche o problematiche che via via si presentano 3. esigenze di socializzazione tra gli utenti. L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il tutor (in modalità uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di apprendimento all’interno della quale si possono porre domande, ricevere suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In questo il tutor avrà un ruolo fondamentale: faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione; stimolerà gli utenti a partecipare; proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti stessi. I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti: 1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati, ovvero scelti sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di studio”. 2. favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti. 3. è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una connessione internet, di fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di monitoraggio in un secondo momento. Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà sviluppato attraverso contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e applicazioni pratiche su manichini. 41) Contenuti della formazione: 1° Modulo – Contesto Operativo TOT. 19 ORE • L’Associazione: storia, attività, operatori 3 ore • Organizzazione operativa e programmi di intervento 4 ore • Chi sono i nostri utenti? 2 ore • Le attività 2 ore • Organizzazione della quotidianità 3 ore • Conosciamo il territorio: i punti di riferimento 3 ore • Il ruolo dei volontari in servizio civile nel contesto specifico 2 ore A cura dei formatori dell’Ente 2° Modulo – Modalità operative TOT. 9 ORE • Lo Sportello e il regolamento • L’iscrizione e la modulistica di riferimento • Il monitoraggio degli Sportelli: la raccolta e la lettura dei dati A cura dei formatori dell’Ente 3° Modulo – Le relazioni • L’accoglienza • La comunicazione • Il conflitto A cura dei formatori dell’Ente 4° Modulo – Verifica dopo la prima esperienza • La gestione • La relazione A cura dei formatori dell’Ente TOT. 9 ORE TOT. 6 ORE 5° Modulo - la Banca del Tempo TOT. 10 ORE • Cos’è la Banca del Tempo • Valore sociale • Ruolo degli operatori e coordinatori • Conteggio ore • Modalità di inserimento dati, utilizzo del software e della modulistica A cura dei formatori dell’Ente 6° Modulo informatico TOT. 16 ORE Le funzioni del pacchetto Office utili alle attività progettuali suddivise nei seguenti learning object (10 ore): EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule; POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle diapositive, Gli oggetti. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) - alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). A cura della Società Fusilla – Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani 7° Modulo: Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione 6 ORE • Come si scrive un comunicato stampa: tecniche di scrittura. • Come si gestisce un archivio di contatti e come individuare i media da contattare. • Come si valutano i risultati (tramite lo strumento della rassegna stampa). • Come si costruisce un’immagine coordinata di un’associazione: comprendere le esigenze comunicative di un’organizzazione di volontariato e trasformarle in concreti progetti visivi. • Apprendimento dell’utilizzo di schemi e format specifici della comunicazione visuale con i programmi Word e Publisher. Condotto da Claudia Farallo e Luca Testuzza 8° Modulo: Esecutore BLSD TOT. 8 ORE • Nozioni di Primo soccorso • Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce. A cura dell’Ente UPTER Sport – Condotto da Cristian Vender, Antonello Nicoletti, Lorella Calafato. 42) Durata: 83 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio e al Mod. S/FORM – Sistema di Formazione accreditati dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile. CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI 44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato: Banche del Tempo di Roma nasce nel 1996 nell’ambito del “Piano Tempi e orari della città”. In questi dodici anni le Banche del Tempo sono molto cresciute ed oggi sono una realtà ampia ed articolata che comprende 17 associazioni di volontariato, a cui fanno capo 25 Sportelli di Banca del Tempo in cui prestano la loro opera 130 volontari fra operatori e coordinatori. E’ anche attivo uno sportello aziendale all’interno della sede della provincia di Roma con tre operatori, nonché uno sportello per gli studenti della facoltà di architettura della Sapienza. Presenti in quasi tutti i Municipi, le Banche del Tempo vengono sollecitate dai cittadini che le vivono come aiuto concreto ai loro bisogni quotidiani e come momento di aggregazione, conoscenza e costruzione del tessuto sociale del proprio territorio. La gestione degli sportelli è affidata al “Coordinamento delle Banche del Tempo di Roma” associazione di volontariato di secondo livello. Hanno una grande valenza civica, favoriscono lo sviluppo del volontariato, sollecitano la cultura della cittadinanza attiva e della solidarietà; promuovono ed incoraggiano l’impegno sociale a favore delle persone svantaggiate, attivano servizi di vicinato e di prossimità con la messa in comune di saperi, di servizi e competenze. Promuovono inoltre iniziative di educazione alla reciprocità, all’interculturalità e al valore della comunità; organizzano attività di promozione ed informazione atte a facilitare l’utilizzo dei servizi da parte di tutti i cittadini con particolare riferimento alle fasce disagiate; facilitano infine i rapporti con la pubblica Amministrazione favorendo le iniziative dei cittadini singoli od associati. 45) Valorizzazione del percorso formativo: Metacompetenze - Empowerment – Formazione Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente accordi con i seguenti enti terzi volti rispettivamente al: Riconoscimento del percorso formativo L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio, rilascerà un attestato di riconoscimento del percorso formativo. Rilascio di attestato L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche (cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto). Sviluppo di strategie di empowerment Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione professionale di Roma e Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v. voce 46), che consente una comparazione tra competenze attese e competenze possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una verifica di quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile. Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il periodo di servizio, costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del futuro professionale e di vita messo a disposizione del singolo volontario. Sviluppo di competenze trasversali La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica e professionale, fornirà ai volontari impiegati nel progetto competenze di tipo informatico. La partecipazione al modulo formativo informatico sarà certificata con attestato, valido ai fini curriculari. Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative innovative quali l’e-learning, così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente Scheda progettuale. Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso all’interno del percorso di sviluppo di competenze trasversali risultando tale qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro. In riferimento allo sviluppo di meta competenze, si rileva come la stretta interconnessione fra percorso formativo, impegno attivo dei volontari di servizio civile nelle attività del progetto e Bilancio delle Competenze consente ai volontari di servizio civile di maturare meta competenze che essi potranno applicare non solo all’interno della stessa esperienza di servizio civile, ma anche nel lavoro e in ogni altro contesto in cui si troveranno ad impegnarsi. Il coinvolgimento nelle attività costantemente monitorato dall’OLP e da volontari esperti; la riflessione all’interno del percorso formativo su quanto viene dai volontari sperimentato e vissuto nel corso della realizzazione del progetto; l’analisi delle competenze maturate e dei propri punti di forza e debolezza all’interno del Bilancio di competenze; la partecipazione attiva all’interno di un progetto caratterizzato da una elevata complessità del contesto di riferimento; la forte valenza relazionale dell’impegno nelle attività del progetto; la costante necessità di organizzare e modulare gli interventi in funzione di esigenze nuove e mutevoli; tutti questi elementi concorrono a far maturare nei volontari una capacità di lettura dei contesti complessi, una consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle proprie modalità di gestirle, una conoscenza delle proprie modalità di azione e reazione nelle situazioni, un’ottica progettuale nell’affrontare il futuro, una capacità di modulare le proprie conoscenze e competenze in modo consapevole e costruttivo all’interno di situazioni lavorative e di vita anche molto diverse fra loro. 46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro: Bilancio delle competenze Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio. L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6. Descrizione All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, di inserire, nel limite del possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche personali (attitudinali, motivazionali, ecc..). A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali. Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di servizio civile, si procederà ad una valutazione e certificazione delle competenze acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero percorso, superando, con ciò, gli obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche alla fine, di un’attività lavorativa. Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le attività di monitoraggio e valutazione tanto del progetto quanto della formazione, con particolare riferimento a quella specifica. Per la verifica delle competenze acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di progetto) che riporti le attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni tipologia di attività, le competenze acquisite. Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta agli OLP di orientare i volontari in servizio civile in attività che valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini personali. Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: ¾ Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; ¾ Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella elaborazione/realizzazione di un progetto professionale e di vita; ¾ Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti; Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito della formazione che in quello delle attività realizzate Struttura dell’intervento Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi (6 persone circa) secondo la seguente articolazione: ¾ Fase Preliminare ¾ Fase Investigativa ¾ Fase Conclusiva Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata. Fase preliminare con: Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme; ¾ Attivazione e motivazione dei destinatari Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di: ¾ Identificare i bisogni individuali; ¾ Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; ¾ Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e valutazione del grado di possesso; ¾ Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto; ¾ Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo personale e professionale. Fase conclusiva con ¾ analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale nel settore individuato dal progetto; Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata verificando con il volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo svolgimento del progetto e contenute nel dossier individuale Prodotti di bilancio: Per la fase preliminare: Contratto di bilancio Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di competenze Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico. Roma, 30 ottobre 2008 Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/ Responsabile del Servizio Civile Nazionale