Assessorato alle attività produttive,alla mobilità, a
i lavori pubblici e al patrimonio
Servizio mobilità, strade,centro storico e cimiteri
Laboratorio per la Mobilità
Sostenibile:
traccia di lavoro
Prato, 20/12/2013
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Le premesse
Negli ultimi dieci anni la città ha subito un
processo di trasformazione economica che ha
comportato profondi cambiamenti del tessuto
sociale e produttivo i cui risvolti non sono ancora
pienamente valutabili nella portata. Tali
cambiamenti, ancora in corso, hanno reso
necessaria la riformulazione di nuove politiche
e strategie di sviluppo per il prossimo futuro
della città.
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In questo contesto dinamico si rende necessaria
anche l’elaborazione di un nuovo Piano
Urbano per la Mobilità sostenibile (PUM), in
quanto il Piano approvato nel 2004 con valenza
pluriennale è ormai per gran parte attuato e
superato.
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I riferimenti
Gli strumenti di pianificazione di riferimento per
la stesura, di un nuovo Piano Urbano della
Mobilità, previsto dalla L. 340/2000, ad oggi
sono:
• Il nuovo Piano Strutturale (PS), approvato nel
2013, tiene conto delle necessità di cui sopra e
contiene gli indirizzi per i possibili nuovi scenari.
Il nuovo Piano Strutturale può essere definito il
Progetto Strategico della città e contiene
anche gli indirizzi generali per la pianificazione
di strumenti e progetti per la mobilità.
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• Il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e
Mobilità (PRIIM): in fase d’approvazione da
parte del Consiglio Regionale della Toscana, ha
l’obiettivo di razionalizzare ed integrare, in
unico strumento, le politiche regionali
relative alla pianificazione dei sistemi di
trasporto, quali ferrovie, autostrade, porti,
aeroporti, interporti, trasporto pubblico locale,
viabilità regionale, mobilità ciclabile.
5
La metodologia
Si ritiene che il nuovo PUM debba muovere da
un diverso approccio metodologico, ovvero
attraverso il coinvolgimento dei soggetti e degli
operatori, istituzionali e non, interessati alle
problematiche legate alla mobilità e all’uso
sostenibile del territorio urbano.
A tal fine è stato costituito il Laboratorio per la
mobilità sostenibile, per sviluppare le idee, le
strategie e le azioni utili a dare una risposta ai
bisogni della città.
.
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Saranno quindi individuati gli obiettivi, gli indirizzi
e le fasi operative per la costruzione del PUM, in
modo da renderlo uno strumento incisivo ed
efficace. Il Piano considererà anche la
disponibilità di tecnologie informatiche e di
strumenti di regolazione e di informazione che
possano
essere
all’
avanguardia
nell’
organizzazione e gestione della mobilità.
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PUM, PS, PRIIM non sono acronimi contrapposti
in quanto riferiti a specifici strumenti nati in
ambiti
diversi,
bensì
un
sistema
di
pianificazione a vari livelli che necessita di
interfaccia e coerenza di obiettivi.
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I rapporti tra i livelli di
pianificazione
programmazione
integrata =
maggiore
efficienza delle
infrastrutture e dei
servizi
sviluppo
territoriale =
opportunità
per
l’economia
locale
La pianificazione intrapresa ai
differenti livelli e riferita a
settori apparentemente distinti
potrà quindi ottenere risultati
diffusi e complementari
sostenibilità
economica ed
ambientale =
sviluppo territoriale
infrastrutture e
servizi più
efficienti =
sostenibilità
economica ed
ambientale
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Le politiche della mobilità
•
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•
•
sostenibilità economica e ambientale;
opportunità di sviluppo;
scelte appropriate ed efficaci;
attività ed interventi graduali, uniformi e
rispondenti al contesto urbano;
• accessibilità dei sistemi di trasporto;
• scelte infrastrutturali che valorizzino il territorio;
• vivibilità e decoro degli spazi urbani.
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Un’ipotesi di lavoro per la
costruzione del PUM
• Fase 1 : Individuazione degli obiettivi e degli indirizzi – Analisi del
quadro di riferimento.
• Fase 2 : Acquisizione dei dati e delle indagini , stima della
domanda futura. Analisi dei dati e definizione degli scenari futuri
• Fase 3 : Tavoli tematici con i soggetti coinvolti negli argomenti
proposti
• Fase 4 : Redazione della proposta – Analisi costi e benefici
• Fase 5 : Confronto con le parti interessate e la città
• Fase 6 : Procedure di approvazione
• Fase 7 : Riesame Periodico
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La fase 1: obiettivi e
indirizzi
OBIETTIVI:
• Soddisfare la domanda complessiva di mobilità in modo
sostenibile sia in termini economici che ambientali e del decoro, al
fine di perseguire il miglioramento della qualità della vita urbana.
• Promuovere l’uso e l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto,
incentivando i mezzi di trasporto collettivo e la mobilità lenta.
• Garantire l’affidabilità, l’accessibilità, l’intermodalità e la sicurezza
dei vari sistemi di trasporto e delle relative infrastrutture, curandone
l’inserimento nel contesto urbano per migliorarne il decoro e la
vivibilità.
• Individuare sistemi tecnologicamente avanzati per l’informazione
e la comunicazione all’utenza, il monitoraggio del traffico e la
vigilanza.
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INDIRIZZI:
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I sistemi di trasporto collettivo: gerarchizzazione e intermodalità, servizi
ferroviari, tram metropolitano, autobus urbano e extraurbano, LAM, capolinea, bus
turistici, taxi, sistemi di trasporto alternativi e integrativi, integrazione tariffaria.
La rete stradale e le infrastrutture viarie: classificazione, definizione, nuove
infrastrutture e riqualificazione degli ambiti urbani.
L’accessibilità per una città senza barriere: diritto alla mobilità per tutti, la città
inclusiva, P.E.B.A. (piano eliminazione barriere architettoniche).
Il sistema dei parcheggi: servizi per la sosta, parcheggi d’interscambio, politiche
tariffarie.
La mobilità sostenibile: mobilità lenta, ciclabilità, zone a traffico limitato ed aree
pedonali urbane.
Il sistema di distribuzione delle merci: logistica, spazi, regole.
La sicurezza stradale: comitato per la sicurezza, incidentalità, azioni di
prevenzione, protezione delle utenze deboli.
I sistemi di trasporto intelligenti: (ITS – Intelligent Transport Systems):
infomobilità, sistema integrato informativo e di controllo, centrale del traffico,
varchi, controllo corsie riservate, controllo parcheggi, informazione all’utenza,
biglietto unico integrato.
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La fase 2: le indagini
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Analisi: origine/destinazione
Flussi di traffico
Passeggeri del trasporto pubblico
Interviste
Focus group
Analisi di sostenibilità ambientale
Analisi economiche costi benefici
Analisi della sosta
Quale domanda futura?
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La fase 3: I tavoli tematici
•
SISTEMI DI TRASPORTO COLLETTIVO: servizi ferroviari, tram metropolitano, autobus urbano e
extraurbano, LAM, capolinea, bus turistici, taxi, sistemi di trasporto alternativi e integrativi, intermodalità,
integrazione tariffaria.
•
LA RETE STRADALE E LE INFRASTRUTTURE VIARIE: classificazione, definizione nuove infrastrutture e
riqualificazione degli ambiti urbani.
•
L’ACCESSIBILITÀ PER UNA CITTA’ SENZA BARRIERE: diritto alla mobilità per tutti, la città inclusiva,
P.E.B.A. (piano eliminazione barriere architettoniche).
•
IL SISTEMA DEI PARCHEGGI: servizi per la sosta,parcheggi d’interscambio, politiche tariffarie,
•
LA MOBILITÀ SOSTENIBILE: mobilità lenta, ciclabilità, zone a traffico limitato ed aree pedonali urbane.
•
IL SISTEMA DI DISTRUBUZIONE DELLE MERCI: logistica, spazi, regole.
•
LA SICUREZZA STRADALE: comitato per la sicurezza, incidentalità, azioni di prevenzione, protezione
delle utenze deboli.
•
SISTEMI DI TRASPORTO INTELLIGENTI (ITS – Intelligent Transport Systems): infomobilità, sistema
integrato informativo e di controllo, centrale del traffico, varchi, controllo corsie riservate, controllo
parcheggi, informazione all’utenza, biglietto unico integrato.
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Organizzazione dei tavoli di lavoro:
Elementi d’ingresso:
• Riferimenti normativi e indirizzi dei vari Piani e Programmi;
• Quadro conoscitivo;
• Dati disponibili.
Scopo del tavolo:
• Proposte, indicazioni e suggerimenti per il PUM;
• Punti di forza e punti di debolezza;
• Opportunità e difficoltà in termini economici, sociali, ecc.
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Svolgimento del lavoro:
• gruppi con discussione dei temi proposti;
• verbale di sintesi.
Le conclusioni del tavolo verranno messe a disposizione del
laboratorio in formato elettronico.
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Laboratorio per la mobilità_seduta1_TracciaLavoro (ppt - 369