Rassegna Stampa di sab. 14, do. 15 e lun. 16 febbraio 2015 SNALS / CONFSAL La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Basilicata Tesate on line Il Giorno - Ed. Lombardia 2 Roma 14/02/2015 ABBANDONO DELL'UFFICIO SCOLASTICO ARTICOLI PRESI DAL WEB POMPIERI NEL CAOS "MANCANO LE RISORSE" 15/02/2015 POSTE, REPARTI LOCALI BLOCCATI E NEL CAOS L'IRA DELLA CONFSAL: "COLPA DEI ++ 16/02/2015 16/02/2015 Scuola, Formazione, Università, Ricerca Corriere della Sera CorrierEconomia (Corriere della Sera) la Stampa la Stampa Avvenire Avvenire Avvenire il Gazzettino il Mattino la Repubblica - ed. Milano Roma Domenica (Il Sole 24 Ore) Il Secolo XIX Roma il Sole 24 Ore Corriere della Sera CorrierEconomia (Corriere della Sera) Italia Oggi il Mattino il Mattino Eventi (Sole 24 Ore) Domenica (Il Sole 24 Ore) I NUOVI PROF ASSUNTI QUASI TUTTI AL SUD E NON INSEGNANO LE MATERIE CHE SERVONO 16/02/2015 GENITORI LA SCUOLA, QUESTA SCONOSCIUTA 16/02/2015 SCUOLA, ULTIMO GIORNO PER LE ISCRIZIONI ONLINE LA REGIONE PAGA I DEBITI DAL 2001 AL 2013 E RIDUCE I TAGLI DI 10 MILIONI 15/02/2015 "LA BUONA SCUOLA PUNTI SULLA QUALITA' DEI SUOI DOCENTI" 15/02/2015 PRECARI, ALL'EUROPARLAMENTO PRONTA UN'INTERROGAZIONE 14/02/2015 NEW DELHI. ASSALTO NOTTURNO A SCUOLA CATTOLICA 16/02/2015 DISAGIO, GIOVANI NELLA RETE MANCA IL BILANCIO 16/02/2015 STATALI, STOP AGLI INCARICHI AI PENSIONATI 16/02/2015 AUTOGESTIONE? UN'OCCASIONE PER PROGETTARE IL SENSO DELLA SCUOLA 16/02/2015 NON CI SONO SOLDI, PENSIONATI A SCUOLA 15/02/2015 BUONA SCUOLA PER IMMERSIONE 15/02/2015 SCUOLA, GENITORI IN RIVOLTA "I VIGILI? QUASI SCOMPARSI" 15/02/2015 EVASIONE SCOLASTICA, ARRIVA IL PIANO DI CONTRASTO IL MUNICIPIO: "PUNTEREMO SULLA PREVENZIONE" 16/02/2015 APPRENDISTATO: UNA MINI-RIFORMA PER RAFFORZARE IL LINK CON LA SCUOLA 14/02/2015 ESAMI CON IL DOPPIO LIBRETTO COSI' LE UNIVERSITA' CAMBIANO PER I RAGAZZI DEL TERZO GENERE 16/02/2015 NOVITA' IN ITALIA O ALL'ESTERO, C'E' UNA SCUOLA PER L'ESTATE 15/02/2015 15/02/2015 SVIZZERA, MENO IMMIGRATI E GLI STUDENTI SCAPPANO Int. a G.Paolisso: "ENTRO IL 2015 IL SECONDO ATENEO CAMBIERA' NOME" 14/02/2015 PERCHE' IL RUOLO DEL RICERCATORE DEVE TORNARE PROTAGINISTA 16/02/2015 FONDI PER ARGINARE LA FUGA DEI CERVELLI 15/02/2015 NUOVA "HERA" DELLA RICERCA+++ 14/02/2015 15/02/2015 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Affari&Finanza (la Repubblica) Affari&Finanza (la Repubblica) Affari&Finanza (la Repubblica) la Stampa il Messaggero il Messaggero il Tempo il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica la Repubblica la Repubblica la Stampa il Messaggero I "COCOPRO" PRIMO TEST NEL RIORDINO DEI CONTRATTI MANSIONI FLESSIBILI, TUTTI GUARDANO AL JOBS ACT 16/02/2015 CONTRATTI A TERMINE, PROROGHE DIFFERENZIATE 14/02/2015 REGOLE PIU' SEMPLICI PER APPRENDISTATO E SOMMINISTRAZIONE 15/02/2015 MATERNITA' ANCHE PER LE PARTITE IVA DALLO STATO UN ASSEGNO FINO A 5 MESI 16/02/2015 L'IRRESISTIBILE AVANZATA DELLE DONNE TRA I MANAGER SONO QUASI UN TERZO 16/02/2015 CAMBIARE RUOLO OGNI CINQUE ANNI AIUTA LA CARRIERA 16/02/2015 16/02/2015 SUI TALENTI NON SI BADA A SPESE 5 MILIARDI ALL'ANNO PER VALUTARLI 16/02/2015 I RAGAZZI SULLA SCALA CHE PORTA ALLA PENSIONE 15/02/2015 CASSA INTEGRAZIONE, NEL 2014 I LAVORATORI HANNO PERSO CIRCA 8 MILA EURO A TESTA 15/02/2015 CONTRATTI, SI CAMBIA MENO PRECARIATO STOP LAVORO A CHIAMATA 16/02/2015 STOP POLTRONE AI PENSIONATI. NON PER TUTTI 14/02/2015 BORSE AI MASSIMI TRA ECONOMIA UE E GRECIA 16/02/2015 RENZI: NOI PRONTI, MA SIA PRIORITA' DI TUTTI 15/02/2015 L'ISIS MINACCIA: "GENTILONI CROCIATO" 15/02/2015 RIFORME, VENTI GIORNI PER RICUCIRE LE MINACCE DELLE OPPOSIZIONI 15/02/2015 RIFORME CHIUSE NELLA NOTTE RENZI IRONICO: "SALUTI AI GUFI" GRILLO: "DIMETTIAMOCI TUTTI" 14/02/2015 BERLUSCONI SFIDA IL PREMIER "IL VOTO ANTICIPATO? BEN VENGA ANDIAMOCI COL CONSULTELLUM" 14/02/2015 ITALIA PENULTIMA NELLA UE MA E' FINITA LA RECESSIONE LA GERMANIA METTE IL TURBO 16/02/2015 BERLUSCONI APPLAUDE IL GOVERNO "SI' A UN'AZIONE MILITARE" 15/02/2015 PIL, TROPPO OTTIMISMO SULLA CRESCITA ITALIANA 16/02/2015 13 Febbraio 2015 Un anno di Governo Renzi ci è bastato La voce degli altri Venerdì, Il 22 febbraio prossimo Renzi festeggerà al Nazionale Spazio Eventi di Roma un anno di governo con l’iniziativa 'La scuola che cambia, cambia l'Italia', in cui, ancora una volta, annuncerà i contenuti del decreto sulla scuola. Sempre il 22 febbraio a Roma l’Usb indice un presidio dei lavoratori della scuola in via Nazionale, davanti il Palazzo delle Esposizioni, dalle ore 9.30. Per i lavoratori della scuola, infatti, non c’è un bel niente da festeggiare: mancano ancora 250 mila insegnanti, oltre i 150mila precari già in servizio; i docenti continuano ad avere condizioni lavorative che svalorizzano il loro ruolo; il personale Ata è ovunque sotto organico e sottoposto a carichi assurdi di lavoro. Al di là dei roboanti annunci sulla centralità dell’istruzione, la “Buona Scuola” non è altro che la prosecuzione della riforma Gelmini. Renzi ha bloccato il contratto e tagliato 2.020 unita di personale Ata e di fondi, mentre proseguono i regali agli imprenditori. Inoltre, falsa meritocrazia, aumento dell’orario di lavoro, cancellazione dei Decreti Delegati, invasione dei privati: la scuola pubblica statale è ridotta al lumicino, divenendo scuola per censo che nega ai figli dei lavoratori il diritto all’istruzione ed anche la speranza di diventare un lavoratore della scuola. Le politiche di distruzione della scuola sono state appoggiate da Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals, che a turno hanno firmato dalla spending review al taglio degli scatti di anzianità, all’Accordo che anticipa la “Buona Scuola” nella provincia autonoma di Trento. La Scuola ha già bocciato il Piano Gelmini-Giannini con scioperi, mobilitazioni e mozioni dai Collegi Docenti. L’Usb chiama dunque i lavoratori a manifestare il 22 febbraio a Roma per “La vera scuola”, che si fa stabilizzando i precari, aumentando gli organici, risollevando gli stipendi fermi dal 2009, restituendo centralità agli organi collegiali. Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina I Foglio 16-02-2015 18 1 /3 (}!i assunti della scuola? Benvenuti al Sud La Fondazione Agnelli: lezioni su misura dei nuovi prof, al Nord graduatorie esaurite - --- di Gianna Fregonara l governo punta ad assumere tutti e subito i 140 mila precari per chiudere le graduatorie ~ esaurimento: ma questo «avra effetti molto negativi sulla scuola, abbassandone la qualità». L'allarme è della Fondazione Agnelli, che spiega come gli insegnanti che si stanno per assumere non sono quelli di cui la scuola avrebbe bisogno: troppi al Sud (dove ci saranno meno studenti) e troppo pochi eli materie come la matematica. a pagina 18 --- I nuovi prof assunti quasi tutti al Sud e non insegnano le materie che servono ~'ondazione Agnelli: l'ingresso dei ~40 mila pre~ari pe~~orerà la scuola Ritaglio Scuola: testate nazionali Musica ed economia .Ma alcuni punti fermi restano. Come le ore di musica alle elementari: nelle graduatorie ci sono circa diecimila insegnanti di musica o strumento che verranno assunti a settembre. Così per economia e materie giuridiche, che il ministro Stefania Giannini ha annunciato verrà introdotta nelle superiori per una/due ore alla settimana, ma solo in terza e quarta, perché se si stampa ad uso esclusivo ampliasse lofferta alI ultlmo almo sarebbe necessario poi cambiare anche l'esame di maturità: ci sono almeno 3.000 insegnanti di questa classe di concorso nelle graduatorie che altrimenti seguendo Ì'attuale fabbisogno della scuola che è di circa 200/400 insegnanti di economia ci metterebbero decenni ad essere assorbiti. Invece per una materia come la matematica non ci sono in molte regioni, a partire dalla Lombardia insegnanti in numero sufficiente nelle graduatorie ad esaurimento, nep- purepercoprireipostidiru~- lo disponibili l'anno prOSSImo. Secondo gli esperti di «Voglioilruolo», il sito p~r prof che censisce graduatone e scuole, risultano già esaurite le graduatorie per matematica a Como, Milano, Mantova, Ascoli Piceno, Roma, Pisa e Grosseto, Frosinone e Foggia: «In provincia di Milano - si legge nel testo della Fondazione Agnelli - servono ogni anno tra i 50 e i 100 insegnanti di matematica nelle Graduatorie ad esaurlmento ce ne erano a settembre solo 31». del destinatario, non dO, l tO La carIc.a ~l supp e~ l o Come SI fa:a con gli alt:.? posti? «ProbabIlmente continu~ ranno ad es~ere. almeno I~ parte copertI ~al s.u'p~lentI delle graduatone dI IStI.tUtO, come avviene ora». Con il paradosso che in queste materie così importanti continueranno le difficoltà che si ,:orreb~ bero cancellare, a partIre dal cambi continui di supplenti. «Non solo, se non si ~bia il criterio di assunzione, SI crea un problema di equità perché i prof che sono in queste graduatorie di istituto sono persone mediaIllente più giovani, con una preparazione e un'anzianità di servizio non inferiore a quella di chi verrà assunto, ma destinati a non diventare di ruolo», e a restare precari per chissà quanto tempo. Si aggiunga che proprio per materie importanti come quelle scientifiche proprio in questi giorni l'Ocse ha lanciato l'allarme: solo con professori più preparati ad affrontare le classi usando metodi anche innov~tivi, si potranno migliorare la preparazione e i risultati dei ragazzi, che continuano riproducibile. Pag. 6 068391 sta imponente operazIOne. il punto di partenza dell'analisi della Fondazione Agnelli è che la promessa di assunzione di tutti i precari nelle grad1!atorie ad esaurimento non e stata preceduta da «un'analisi dei profili professionali necessari alla scuola italiana, ma si è adottata una logica capovolta: assumo questi insegnanti e poi vediaIllo che cosa gli possiamo far fare», spiega Gavosto. Dei problemi denunciati dalla Fondazione si stanno occupando anche nel governo e nel Pd tanto che il sottosegretario Davide Faraone ha annunciato che ci saranno delle correzioni. Codice abbonamento: .. L'idea del governo dI adottare una «terapia d'urto» per chiudere definitiv~ente ~e graduatori~ ~d esaunmento e «comprensIbile», ma «assumere tutti e subito i circa 140 mila precari avrà effett;i ~olto negativi sulla scuola Ita~I~na abbassandone la qualIta e ostacoland~ne il.rinnov:unento per moltI annI a vemre». il grido dall'allanne sul decreto che Matteo Renzi. dovrebb.e presentare domemca proSSIma a Roma e il con~iglio dei ministri approvare il 27 febbraio, è contenuto in un documento della F0l:1dazi.one Agnelli, che da anm momtc:>ra e studia il sistema scolastIc~ italiano: gli insegnanti che SI stanno per assumere non sono quelli di cui la scuola avrebbe bisogno. il direttore Andrea Gavosto e la sua squadra hanno con~ frontato nume? e P~?poste di quella che sara la pm gran~e «stabilizzazione. di 'pr~can» della scuola degli ult~ trent'anni, mentre al mIlllstero dell'Istruzione stanno scrivendo il testo del de~reto,. c~rcando di far tornare 1 conti di que- ROMA Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA a «soffrire» nei test proprio in queste discipline. Nuove assunzioni il problema di questi precari fuori dalle graduatorie ad esaurimento è ben chiaro, non solo ai sindacati che oggi incontreranno il ministro Giannini, ma anche al governo tanto che il sottosegretario Faraone ha dichiarato che si sta pensando anche a loro, e qualcosa nel testo definitivo ci sarà: «Aspettate a dire chi sarà dentro e chi sarà fuori». N on sarà possibile cambiare molto ma potrebbero essere asswlti almeno in parte a partire dall'anno prossimo, prima del concorso, per ora annunciato ma non indetto: il rischio restano i ricorsi in mas- Pagina Foglio sa al Tar. «Ma il turn over nei decreto, anche per non avere prossimi anni è intorno ai 13 «migrazioni» di professori si mila insegnanti all'anno. Si sta pensando di irrobustire, può ritenere che l'ingresso in con le nuove assunzioni, le ruolo dei 140 mila in blocco scuole nelle zone più probleostacoli per i prossimi dieci matiche o dove i risultati dei anni l'ingresso dei giovani ne- ragazzi nei test internazionali olaureati», si legge ancora nel non sono all'altezza, e dunque documento elaborato dalla in molte aree del Sud. Fondazione. A tutto questo si aggiunge La formazione rinviata C'è un ultimo non secondache i maestri e i professori che verranno assunti a settembre problema che non è stato vivono lontano da dove il loro rio risolto nei piani del governo: lavoro servirebbe. Le proie- secondo l'approfondimento zioni sul numero di studenti della Fondazione, di moltissiin Italia nei prossimi dieci an- mi di questi insegnanti non si ni dicono che al Sud diminui- sa nulla, se non i requisiti forranno e cresceranno al Nord. mali. . E invece, per esempio, in una «La metà di questi precari, regione come la Sicilia, ci soche resteranno nella scuola no quasi 20 mila precari. Nel 16-02-2015 18 2/3 per i prossimi venti anni, risulta non ha insegnato nelle scuole pubbliche negli ultimi anni - continua Gavosto Una parte certamente lavora nelle scuole private, ma altri potrebbero aver intrapreso altre carriere e tornerebbero soltanto ora in vista di un posto a tempo determinato. Come pensiamo di prepararli al loro lavoro? Non è prevista alcuna verifica della loro preparazione e !'idea di un anno di prova non è sufficiente». Anche di questo si stanno occupando al ministero. Sempre Faraone: «Quest'anno i fondi sono per le assunzioni, il prossimo saranno per la formazione», Gianna Fregonara tS) RIPRODUZIONE RISERVATA • Ma dopo la riforma Gelmini quest'ultima materia è confluita nell'insegnamento di Informatica, materia per la quale gli abilitati in dattilografia e stenografia accusa da tempo più di qualcunonon avrebbero le competenze ff Gli iscritti alle Gae in Sicilia erano 18.819 prima delle immissioni in ruolo per il 2014/15 2 Gli aggiustamenti Mila Gli insegnanti di matematica che serviranno già a partire da settembre per l'anno scolastico 2015/2016 3 Il governo sta cercando soluzioni per correggere le anomalie di questi ingressi la matematica Non ci sono più docenti nelle graduatorie a esaurimento, servono ancora i supplenti Miliardi di euro È il costo delle nuove 140 mila assunzioni che verranno perfezionate a partire dal primo settembre jiOÌUUEBE DÉLLA SEBA . • •~~§ii~.i~&2':. • 068391 • Tra gli iscritti alle Graduatorie a esaurimento ce ne sono 897 che appartengono alla voce «Dattilografia e stenografia». Questi abilitati hanno potuto insegnare «Trattamento testi e dati» nei tecnici commerciali, turistici e nei professionali perii commercio ff In ambito musicale gli iscritti alle Gae si suddividono tra coloro che risultano in «Educazione musicale» per le scuole superiori (3.985) e quelli per le scuole medie (4.287) A questi bisogna aggiungere circa 1.500 iscritti alle varie classi di strumenti musicali. Altri 14 mila circa sono iscritti all'Area lingue straniere Codice abbonamento: Le aree Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 16-02-2015 18 3/3 I dati La popolazione studentesca nel prossimo decennio L'organico oggi e la previsione tra dieci anni (3-19 anni, in mìlioni) Nord • Centr: Sud • Nord Centro In Italia 2014/2015 2024/2025 9.81 9.91 9,78 Sud 42% 4;.",,3_8_ _-,--O)<m~"",5_7_ _....._w(:l4,60 T 40 ...é·-----t3,58··· ,3,41 5 i 1,92 1,0 2.011+ 2.019 ,45% 202.4 L'organico didirlttO pèraréél(drlnsegna~ento .' .GIi i$criril.alleGae per area di insegnamento '(çlR1SS~ dì cepwrso con maggiore servizio) (esCluso sostègnç» ., Scienze motorie 3% r""':"''''''''''''''''''''-''''- Economico gìutlqiC<:l 1""""'--""+ 2% Artist!cQ musicale 5% Umanlstiea .~~~.. " 24% Scienze motorle Infanzia 14% .:' t; Infanzia l% 25.,. .::EcQIÌ~mjeÒ' glufj~jCa . Prt~~~~:::JcJ".",J?<, . musiCalè - - '-.-.'. Primaria 25% Sc;lentlfìco tl;lCnlc:a 13% ,Scientlf1cQ9WO. ,:,.c...;__"",,~~~tèCrii~,:~ ,,,~~L~,,,,· '19~ d'Arco Codice abbonamento: 068391 Fonte, www.voglioilruolo.it. Ista1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 8 Settimanale Corrie.onomia Data 16-02-2015 Pagina 37 Foglio 1 /2 1 · La scuola, questa sconosciuta Il sistema italiano è molto cambiato in 15 anni. Ma troppo pochi sanno come. Così vince ancora il passaparola DI LUCIO TORRI genitori chiamati a scegliere i percorsi di istruzione dei propri figli conoscono poco e male il sistema educativo italiano, che negli ultimi anni è stato oggetto di profondi cambiamenti. A rilevarlo è la prima indagine condotta da Isfol sul tema. L'ente pubblico di ricerca presieduto da Pietro Varesi ha coinvolto un campione di 6.005 soggetti, di cui 2.989 maschi e 3.016 femmine, di età compresa tra i 30-54 anni, fuscia all'interno della quale si trova la più ampia quota di genitori con figli in età di obbligo di istruzione. «~egli ultimi 15 anni il sistema educativo è cambialo molto, prima con la riforma dellTniversità del 2000 e poi, nel 2010-2011, con l'entrata in vigore della nuova scuola secondaria, che ha comportato la nascita di filiere prima . inesistenti, solo per citare le tappe più importanti - spiega Valeria Scalmato, ricercatrice Isfol-. La nostra analisi mette in un luce una diffusa mancanza di conoscenza della materia. Altli sistemi europei sono, infatti, mollo più complessi del nostro, ma mollo I megÌio noli. È dunque evidente che le campagne di informazione realizzate non siano sufficienti, anche perché in genere non sono diversificate per target. ~ella scelta dei percorsi di studio prevalgono così ancora i canali informali, come il passaparola. ena maggiore familiarità con il sistema aiuterebbe le fumiglie a compiere scelte più ragionate e, forse, contribuirebbe a combattere la piaga dell'abbandono scolastico>? Opportunlt~ I genitori italiani dimostrano di avere cognizione delle prime tappe del sistema educativo italiano (anche se il bagaglio conoscitivo relativo ai segmenti formativi più professionalizzanti della scuola secondaria di secondo grado risulta molto lacunoso) ma sono meno informati sull'istruzione terziaria, sulle opportunità formative dunque spesso centrali per il futuro professionale dei ragazzi. },a familiarità con i gradi scolastici è poi più marcata tra le donne e tra chi ha titoli di studio di più alto livello. Il 91°!<, del campione interpellato conosce la scuola di infanzia, il 93% la scuola primaria, 1'89'lb la scuola secon- daria di primo grado, 1'87% quella di secondo grado, mentre solo il 450/0 afferma di conoscere !'istruzione terziaria. Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, i percorsi di istruzione e fonnazione professionale (noti come Iefp) rislùtano poco conosciuti, a differenza dell'apprendistato. Stesso discorso per i percorsi Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore), nonché' per i corsi Its (Istituti tecnici superiori), ovvero per quelle 0ppOltunità formative alternative all'iter accademico, a cui i ragazzi possono accedere dopo i 18 anni. La filiera meno nota risulta essere l'Afum, l'alta formazione artistica e musicale dell'istruzione superiore. Atenei Può sembrare un paradosso, eppure gli intervistati in possesso di un titolo di laurea sembrano non conoscere più il segmento formativo da loro frequentato in passato: solo il 52'1(, tra laureati e dottori di ricerca dichiara, infatti, di essere informato sull'istruzione terziaria e sulle novità introdotte a partire dalla riforma Berlinguer. Pare dunque evidente che il sistema italiano viva una profonda crisi di visibilità, con conseguenze negative per l'allratlività delle sue filiere. La percezione che ne ha il campione coinvolto dall'indagine non lascia dubbi: se, da un lato, il '±2~·0 degli interpellati afferma di essere d'accordo, in tutto o in parte, sul fatto che l'offerta educativa sia ricca di proposte e permetta a ognuno di trovare il proprio percorso, meno di un terzo (28%) considera gli insegnanti ben preparati, solo il 22% apprezza la qualilà offerta dal sistema (il 46% pensa il contrario) e il 19% lo ri-· tiene migliore di quello di alLri Paesi. Diventa dunque urgente, sottolinea Isfol, lavorare affinché la comunicazione istituziouale di tutti gli enti coinvolti, dai dicasteri dell'Istruzione e del Lavoro, sino alle regioni e alle agenzie formative, diventi più efficace, A suggerirlo sono in fondo gli stessi intervistati, evidentemente cousapevoli della loro ignoranza: il 53% del campione la imputa, infatti, all'inadeguatezza del livello informativo. © RIPRODUZfQNE RISERVATA _IU il Jiiil tl.&l!1 11I1U1tllH Codice abbonamento: 068391 Bene fino alle medie. Ma su professionali e università c'è (quasi) il vuoto informativo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 Settimanale Data Corrie.onomia Pagina Foglio 16-02-2015 37 2/2 SON.DAGGIO le opiniOni sul funZionamento e sulla qualità del si$tema edutativoitaIiano. dati iope~ntuale COME lIEFlNlRE8BE ILSISTEMA SCOLASTICO ITAllAlI/O OFFRE UNA FORMAZIONE DI ALTA QUALITÀ GLI INSEGNANTI SOIiIOIN GENERE BEN PREPARATI OFFRE MOLTI PERCORSI DI FORMAZIONE DIVERSI OGNUNO PUÒ TROllARE rlpERCOR$O FORMATIVO PIO AOEGUArO IL SISTEMA FORMATIVO ITALIANO È MIGLIORE DI QUELLO DEGLI ALTRI PAESI If" Del tutto in diSQccordo i PE~IPlÙ'NO"n Conoscenm di alcuni canali del sistema educativo: %0; dHnteflilstatlche dichiarano di averne sentito parlare; , _,"·i~ll!, Valori percentuali. Base dati 6.005 Codice abbonamento: 068391 soggetti tra 130e 54 anni Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 10 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina Foglio 15-02-2015 20 1 ALLE CLASSI PRIME DI PRIMARIA E SECONDARIA Scuola, ultimo giorno per le iscrizioni on line ROMA ria, Piemonte hanno già raggiunto oltre il 93% di domande pervenute su quelle attese. Tutte le regioni sono oltre il 90 per cento. Nessun timore per ritardatari o smemorati: potranno comunque iscrivere i figli a scuola anche dopo la scadenza del termine per l'invio delle domande online recandosi direttamente a scuola e compilando in segreteria i moduli cartacei. Da quest'anno, nelle Regioni che hanno aderito, è stato anche possibile iscriversi on line ai Centri di Formazione professionale regionali; 21.059 il numero delle domande di iscrizione inoltrate. Ora le scuole dovranno vagliare le domande, accettarle e smistarle in altri istituti se non hanno posto. Codice abbonamento: 068391 Siamo arrivati alle ultime ore per le iscrizioni on line alle classi prime di scuola primaria e secondaria: le famiglie hanno infatti tempo fino a oggi. Per assistere le famiglie nell'operazione il ministero dell'Istruzione aveva deciso di tenere attivo il servizio di assistenza telefonica dedicato alle iscrizioni (numero di telefono: 06 58494025) anche durante il fine settimana (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18). A oggi le domande inviate, quelle cioè mandate alle scuole, completate, sono 1.468.000. Il dato si riferisce agli istituti statali e alle paritarie che hanno aderito al sistema (per loro non era, infatti, obbligatorio). Secondo quanto riferiscono fonti del ministero dell'Istruzione è già pervenuto oltre il 92 per cento delle domande attese. Le iscrizioni alle medie sono praticamente completate (ben il 98,2 per cento delle domande attese pervenute). Alla primaria si è arrivati a quota 95%, alle superiori all'85% (ma ce ne sono molte inserite e in via di chiusura e la percentuale, pur alta, è quindi inevitabilmente destinata ad aumentare). Emilia Romagna, Ligu- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 11 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 15-02-2015 42 1 /2 I conti del 2015 La Regione paga i debiti dal 2001 al 2013 e riduce i tagli di 10 milioni Ma la scure si abbatte su sport, buoni-scuola e partecipate I creditori più sereni In queste settimane l'assesso- zzeramento dei fondi per lo sport. Taglio del 20 per cento delle risorse per Turismo e Cultura e più o meno della stessa entità per i Trasporti. Ridimensionamento delle disponibilità per i buoni-scuola con un quasi certo rialzo del limite minino di reddito Iseemail salvataggio dei corsi di formazione professionale grazie all'uso dei fondi Ue. E poi necessità di reperire risorse aggiuntive per finanziare i servizi sanitari extra Lea e anche i trasporti (resterebbero da trovare 40 milioni). Sono queste le scelte che nei prossimi giorni dovranno prendere gli assessori del governo regionale per far quadrare il bilancio 2015. I tagli ci saranno, ma il presidente del Piemonte annuncia che «potrebbero essere .più contenuti di quelli che si prevedevano». Un centinaio di milioni a fronte dei 150/170 annunciati nell'incontro con il sindaco Fassino. E poi «siamo in grado di dare ragionevoli garanzie sul pagamento dei debiti pregressi», aggiunge Sergio Codice abbonamento: A re al Bilancio, Aldo Reschigna, ha lavorato per predisporre un documento finanziario da «annò zero». Ecco perché ieri mattina, nel corso della giunta straordinaria, la prima mossa che è stata decisa è stata di mettere mano alle esigue casse regionali per pagare tutti i debiti pregressi in bilancio e fuori bilancio per tutti i settori. In molti casi si tratta di ritardi che Chiamparino, definisce «abnormi» come i pagamenti dei fondi dell'alluvione 20012002 o «di altri casi analoghi nel settore della cultura che da . anni attendono i finanziamenti dovuti». Il Piemonte utilizzerà i poteri di commissario straordinario per la gestione dei fondi della legge 35, meglio conosciuto come Sblocca-Italia, che serviranno per liquidare le fatture emesse da privati ed enti locali entro il 2013. Niente tagli lineari Messi a posto i conti con il passato si può passare al futuro. Qui i tagli saranno inferiori a quelli annunciati poche settimane fa «alla possibilita di effettuare una serie di interventi nell'ambito della mia attività di Commissario per i fondi del- la ex legge 35», precisa Chiamparino. La scura, però, non colpirà in modo uniforme. Non ci saranno, insomma, tagli lineari ma scelte ponderate: «Gli assessori e le direzioni .stanno approfondendo modalità e criteri che consentano di dare risposte organizzative nuove ai fabbisogni esistenti», precisa il presidente. Le parole di Chiamparino servono per sottolineare che ieri non sono state prese decisioni ufficiali sulla manovra che arriveranno al massimo in una decina di giorni. Già ieri, però, è stata diffusa una tabella e Reschigna a bacchettato gli assessori che fino all'ultimo hanno provato a difendere la .loro lista della spesa. Guai a parlare di tagli Tutto inutile. I tagli si faranno ma si chiameranno razionalizzazione della spesa. Cultura e Turismo così potranno contare su 55 milioni, il20per cento in meno di quelli annunciati. Nell'anno di Torino capitale europea dello sport la regione fissa in un milione la somma a disposizione dell'assessorato guidato da Giovanni Maria Ferraris. L'assessore ai Trasporti dovrà capire dove trovare circa 40 milioni. E poi resta da risolvere anche il fronte delle società partecipate e del loro futuro che aggiunge alle criticità il bilancio in perdita di Scr. 068391 Chiamparino. Si tratta di 280 milioni. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 Quotidiano Data Pagina Foglio 15-02-2015 14 1 «La buona scuola punti sulla qualità dei suoi docenti» MIlANO ene l'ingresso annunciato di 148mila nuovi docenti nella scuola, ma «cerchiamo di cogliere questa occasione per puntare il più possibile sulla qualità del servizio offerto». Il decreto legge sulla buona scuola è ormai alle porte (dovrebbe arrivare nell'ultima settimane di febbraio), ma le commissioni parlamentari da diverso tempo sono al lavoro per dare indicazioni al governo su come muoversi al meglio. E il caso della risoluzione presentata da Milena Santerini, deputata di Per l'Italia-Centro Democratico, e che settimana prossima andrà al voto in commissione Istruzione di Montecitorio. «Attendiamo il parere del govenro, ma sul testo c'è un ampio consenso della maggioranza» spiega la parlamentare. Di fatto la risoluzione punta a fornire indicazioni sulle modalità di attuazione di queste assunzioni, «cercando di puntare più sulle reali esigenze della scuola, partendo dai piani dell' offerta formativa dei singoli istituti per considerare gli effettivi bisogni delle scuole stesse». In questo sarà importante anche «l'autovalutazione delle scuole stesse nell'ambito dell'autonomia». Un'inversione di approccio, dunque, che vuole aumentare la qualità del servizio offerto. Ecco allora che nella risoluzione si parla, spiega Santerini, «di utilizzare parte di nuovi assunti per il contrasto alla disper- sione scolastica - su cui abbiamo condotto un'indagine nazionale con risultati non sempre positivi - e nell'integrazione scolastica», ma anche per altri progetti che possono essere messi in campo. Insomma cogliere la creazione di un organico funzionale non solo per coprire le supplenze, ma per mettere in atto progetti e iniziative di qualità dentro la scuola. Ma la qualità non nasce da sola, c'è anche «bisogno diformazione - aggiunge la parlamentare - sia in fase di entrata, sia durante la propria carriera professionale. Non a caso nella risoluzione si parla di "formare e qualificare i docenti assunti nelle competenze richieste dalla qualità dell'insegnamento". E anche "attivare un sistema di formazione continuain servizio degli insegnanti che coinvolga in modo strutturale scuola e università"». Nessuna volontà di caricare ulteriori prove sugli aspiranti docenti, assicura Milena Santerini, ma «credo che chi ha la passione di insegnare, abbia anche quella di apprendere e formarsi in continuo». Indicazioni chiare, che ora spetta al governo accogliere. Del resto il decreto sulla buona scuola è ormai alle porte, anche per garantire l'approvazione in tempo utile a dare i suoi primi frutti da settembre. Qualche indicazione potrebbe arrivare già domenica prossima a Roma con un convegno promosso dal Pd e al quale è annunciata la presenza del premier Matteo Renzi. Enrico Lenzi © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Il testo proposto da Santerini (~er l'Italia) in commissione: «E l'occasione per affrontare dispersione e integrazione» Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano Data Pagina Foglio 15-02-2015 14 1 Precari, all'Europarlamento pronta un'interrogazione Codice abbonamento: 068391 Approda al Parlamento europeo la vicenda dell'assunzione dei precari della scuola italiana. Dopo la sentenza della Corte europea di giustizia, a cui si erano rivolti alcuni precari chiedendo l'assunzione dopo aver coperto incarichi a tempo determinato oltre i tempi previsti dalla legge, di questa vicenda si potrebbe tomare a parlare in sede europea dopo la decisione del vicepresidente dell'Europarlamento ed esponente del Ppe, Antonio Tajani, di presentare una interrogazione ai colleghi di Bruxelles per richiedere la stabilizzazione dei docenti abilitati dopo la chiusura delle graduatorie a esaurimento, partendo dal presupposto che il piano straordinario di assunzioni di 148.100 docenti, proposto dal govemo italiano, risolve «solo parzialmente le lacune del sistema giuridico italiano evidenziate dalla sentenza della Corte europea dello scorso 26 novembre. Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief-Confedir (associazione sindacale professionale dei docenti, tra i promotori del ricorso), dandone notizia, sottolinea che «è quanto sosteniamo da mesi». (E.le.) Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 15 Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina Foglio 16-02-2015 XII 1 SANITÀ Preoccupano i dati sul consumo di alcol e droghe Disagio, giovani nella rete Prevenzione, al lavoro un gruppo di professionisti dei Servizi sociali Federica.Spampinato PORTOGRUARO Una rete diffusa di professionisti per contrastare il disagio giovanile e i comportamenti ad esso correlati. L'Ulss 10 investe sui giovani e propone un servizio pensato per tutto il territorio di competenza, sulla base dei dati relativi alle tendenze di uso di alcol e droghe tra i più giovani e di gesti estremi o aggressivi dovuti a condizioni di malessere irrisolte. «Per evitare che le difficoltà diventino vere malattie, l'Ulss lO ha organizzato un network di professionisti presso la Direzione dei Servizi Sociali, coordinati dal dottor Gianfranco Bonfante, già responsabile del Cento di salute mentale, e dalla responsabile del servizio di promozione ed educazione alla salute Alessandra Favaretto», dichiara il direttore generale Carlo Bramezza. Ma di cosa si tratta, • Il coordinatore: «/I dialogo cominCia nelle scuole» ............ . nello specifico? «Il modello organizzativo del network emergerà successivamente: l'interesse non è quello di creàre contenitori vuoti, ma soluzioni efficaci - spiega Bonfante, coordinatore del progetto - Inizieremo con incontri con le istituzioni scolastiche, perché riteniamo che la scuola sia la sede dove iniziare a dialogare con i giovani. L'azione si svolgerà poi attraverso il coinvolgimento della cittadinanza di tutto il territorio di competenza dell'Ulss lO e quindi in coordinamento con le istituzioni locali. L'obiettivo è cercare di sentire cosa sentono i giovani e cercare di allinearsi a loro per comprenderli meglio ed aiutarli. Non solo per curare il fenomeno ultimo, ma educare ad affrontare i problemi alla radice». «Sono temi sui quali bisogna lavorare costantemente - aggiunge l'assessore all'Istruzione e alle Politiche giovanili del Comune di Portogruaro, Irina Drigo - L'amministrazione di Portogruaro, per esempio, investe circa 20 mila euro l'anno per proposte formative extrascolastiche dedicate agli studenti, che trattano tematiche similari. Bisogna continuare ad essere presenti, lavorare in sinergia e intervenire in maniera incisiva». © riproduzione riservata Codice abbonamento: 068391 ",., TASI FORCE AI via un gruppo di lavoro dell'AsilO sulla prevenzione del disagio giovanile Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 17 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 16-02-2015 10 1 Statali, stop agli incarichi ai pensionati Pubblicata la circolare Madia: i divieti non valgono per i docenti I paletti Da giugno 2014 gli statali in quiescenza non possono più lavorare più (si amva anche a 300mila euro di arretrati) e la carenza di supplenze, questi casi sono più frequenti. Le scuole sono a secco di Iisorse e allora sempre più docenti pensionati tornano a fare lezione gratis, con i supplenti al palo e destinati a pensioni da fame. «Dopo Brescia, Bolzano, Barletta, AndIia e Trani, il fenomeno si allarga anche a realtà scolastiche del salemitano e dell'Alto Adige», denuncia il sindacato Anief. «Può essere anche positivo non disperdere le competenze acquisite nel corso di una camera. Ma perché ci si dimentica che ci sono oltre 60mila docenti supplenti, selezionati e formati, laureati e abilitati, i quali per essere assunti a titolo de- finitivo sono costretti a Iicorre al tribunale perché lo Stato li reputa invisibili», osserva il presidente Marcello Pacifico. Infine, una raccomandazione per evitare che alcune amministrazioni la facciano franca. No agli incaIichi a soggetti prossimi alla pensione, per aggirare le regole. «Le amministrazioni eviteranno peraltro comportamenti elusivi, consistenti nel confeIire a soggetti prossimi alla pensione incaIichi e cmiche il cui manclato si svolga sostanzialmente in una fase successiva al collocamento in quiescenza», puntualizza la circolare. ci.pe. (c) RIPRODUZ!ONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Vìetato lavorare ai pensionati del- vranno essere occupate dalle nuola Pubblica amministrazione. ve leve. Per svecchiare il settore Scatta lo stop agliincalichi di con- pubblico si è deciso infatti di presulenza. È la cura di giovinezza su cludere ai pensionati tutte le polricetta del ministro Marianna Ma- trone che implicano la direzione dia. Via libera, quindi, al ricam- di uffici e la gestione di risorse bio generazionale. Obiettivo fare umane, compresi incarichi in largo ai giovani. Si salvano solo i strutture tecniche, quali quelli di professori. Gli incarichi di docen- direttore scientifico o sanitario. TI za, o in commissioni di concorso, problema è che si dovranno fare i oppure in comitati scientifici, so- conti con la legge di stabilità. Per no esclusi dal divieto. E i paletti fare spazio al Iicollocamento deper impedire di aggiragli esubeIi dovuti al sure la quiescenza non peramento delle Provalgono nemmeno per vince le assunzioni sole attribuzioni conferite no state infatti bloccain precedenza ai pensiote fino al20 16. nati. Anche se il comNel divieto rientrapenso non era ancora no anche le responsastato definito. Con le bilità nell' ambito degli istmzioni a tutte le amuffici di diretta collaboministrazioni pubblicarazione di organi politite in Gazzetta Ufficiale ci. Tra le eccezioni c'è diventa cosÌ operativa invece il molo di comla circolare dello scorso missario straordina4 dicembre firmata MaIio, purché si tratti di dia. In pratica, la nuova una amministrazione disciplina si applicherà Gli obiettivi temporanea. E, come dal 25 giugno scorso, Più spazio era prevedibile, non cioè agli incarichi confe- per i giovani: Iientrano nella nuova riti dopo l'entrata in vi- ma il blocco norma neanche incarigore del decreto Madia chi e collaborazioni a tiassunzioni che stabilisce i divieti. too gratuitoperunanDisco rosso, quindi, mette a rischio no. ProPlio nell'ambianche per favorire il ri- il ricambio to scolastico, con la cambio dei vertici. Le dei vertici mancanza di fondi che posizioni più alte dosi fa sentire sempre di Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 16-02-2015 1 1 Autogestione? Un' occasione per progettare il senso della scuola avevo sedici anni - troppo tempo fa - sentivo una incolmabile distanza fra quanto mi appassionava nella vita e le cose che mi toccava imparare a scuola, immagino quanto a un sedicenne di oggi i tradizionali insegnamenti didattici possano apparire alieni. Non è una questione di contenuti -chiaro che la cultura storica è fondamentale-quantodilinguaggioedimodelli di pensiero: perché il passaggio da un mondo locale a uno globale, da una mente verticale a una orizzontale, da una cultura lineare e logica a una connettiva; reclama un' educazione capace di arricchire il qui €I' ora dei giovani studenti. . Se mai le istituzioni troveranno una qualE GIÀ quando S . lASTAGIONE Comeogni annoètempo di occupazioni e autogestioni che soluzione, sarà quando i sedicenni di oggi saranno usciti da scuola: le soluzioni - o quantomeno le suggestioni - sarebbe bello le mettessero a fuoco i ragazzi stèssi, i più accreditati a farlo. Magari in quei momenti di autogestione delle scuole che sono splendidamente formativi sotto il profilo vitale ma che potrebbero e dovrebbero servire anche per azzardare proposte sul senso stesso della scuola in un mondo invertiginoso mutamento. Sarebbe il migliore degli allenamenti a contare sulle proprie forze e arendersi conto di avere una forza inventiva e propulsivache vale mille volte dipiù di quelle strutture eculture che quella forza non sanno valorizzarla. Codice abbonamento: 068391 ORIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Quotidiano Data Pagina Foglio 16-02-2015 6 1 Non ci sono soldi, pensionati a scuola Codice abbonamento: 068391 SALERNO. Si allarga a macchia d'olio la scelta delle scuole di richiamare i docenti pensionati a fare lezione, a titolo gratuito, per realizzare attività di recupero o sostegno, perché le scuole non sono più in grado di pagare i docenti degli istituti o gli esperti esterni. Ora tocca anche al rione Calenda, dove c'è l'istituto comprensivo San Tommaso d'Aquino di Salerno, con oltre 750 studenti iscritti tra infanzia, elementare e media. Ora si è deciso di aprire le classi a docenti pensionati che senza emolumenti continueranno a fare lezione seguendo un percorso di programmazione annuale come i professori ordinari in servizio. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 'tMl ())IIill! mi Settimanale Data Pagina Foglio I 15-02-2015 27 1 /2 I UNA NlJOVA DIDAT'l'ICA / 1 lli Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, di rispecchiarsi, e in qualche modo riconoscersi nelle complesse costruzioni umane del pensiero, se non riusciamo a proporre la cultura come specchio capace difarci vedere e capire qualcosa di più di noi stessi, tutto il percorso scolastico rischiadiperderesensoedirisultarefallimentare per i più. Il distacco tra ciò che gli adulti propongonoeciòchepassaperlatestadeiragazzi sta sempre più provocando uno stato di alienazione che porta troppi studenti alla passività scontrosa o alla fuga, che sia dentro al cellulare nascosto sotto al banco o fuori dall'edificio scuola, sentito come estraneo e in alcuni casi nemico. Al contrario, sentirsi di casa e ritrovarsi dentro un racconto, una pittura, una scoperta matematica possono generare aperture inaspettate nella sensibilità dei ragazzi e offrire parole e senso ai loro sentimenti più intimi. Possono contribuire a far nascere in loro l'adesione a una comunità culturale, a partire da un'attenzione alla qualità di gesti e parole, che è alla base di ogni pratica di convivenza. Ma per attivare questo rispecchiamento c'è bisogno di lunghe manovre di avvicinamento. c'è bisogno in primo luogo che ci si metta in gioco e che si cerchi quale musica, letteratura, scoperta scientifica o manufatto culturale apra a quel gruppo di ragazze e ragazzi la possibilità di un rispecchiamento culturale, ché è l'opposto della contemplazione narcisistica di sé. Se sono affranto dalla gelosia Otello parla proprio a me, e dona al mio sentimento parole e respiro, offrendo mi la possibilità di non sentirmi solo al mondo. Mi aiuta a comprendere che ciò che mi succede è certamente cosa unica e irripetibile, ma accadimenti simili son stati vissuti da altri e altri ancora, ed è questa tensione tra l'unicità della mia esperienza individuale e i caratteri generali della natura umana che rende possibile il linguaggio, il dare nome a emozioni, pensieri ed esperienze, che costruiscono il terreno per la condivisione ragionata, che è qualità propriamente umana, senza la quale l'apprendimento non può avere respiro. Nessuna ragazza o ragazzo è superficiale, nonostante ciò che pensino i suoi insegnanti. I sentimenti che prova sono potenti e profondi. Ciò di cui spesso manca sono le parole e un linguaggio capace di dare orizzonti vasti al suo pensare se stesso e il mondo, se stesso nel mondo. Perché non proviamo ad accogliere questa sfida? Wl RIPRODUZIONE RISERVATA non riproducibile. Pag. 21 Codice abbonamento: di Franco Lorenzoni scuole, se si fosse in grado di valorizzare ___ ______ _______ e diffondere la didattica che è capace di promuovere il confronto e sostare attorgiOnando intorno alla Retorica no a domande aperte. L'obiezione che ascolto, quando mi di Aristotele e intervistando Martha Nussbaum, Armando capita di discutere con gruppi di docenti assarenti è tornato a proporre sul metodo, è che non c'è il tempo per con insistenza l'arte del discorrere e la ascoltare i ragazzi perché il programma pratica della logica come esperienze ne- è vasto, le ore sono poche e le classi sono cessarie per un'educazione alla cittadi- troppo numerose. Queste obiezioni nascondonoavoltepigriziamentaleescarnanza consapevole e responsabile. La questione, tuttavia, non credo si sa volontà di mettersi in gioco, sollevan possa affrontare aggiungendo qualche do tuttavia una questione rilevante, che ora di logica - magari all'interno di quel- è quella del tempo lungo necessario all'ambito multidisciplinare chiamato l'ascolto e al confronto, alla pratica indi«Cittadinanza e costituzione» - perché viduale e collettiva del ragionamento. Personalmente ritengo che dovremla mancanza che si avverte è assai più radicale e ci obbliga a ripensare a fondo i mo proporre meno contenuti e svolgerli metodi di insegnamento di gran parte con cura e profondità, perché il grande nemico di ogni crescita culturale sta neldelle discipline. Al ministero dell'Istruzione sembra la semplificazione. Finora l'autonomia sia scoccata l'ora del Clil (acronimo che scolastica è stata ben poco utilizzata nomina il Content and Language Integra- nelle sue potenzialità, perché dotata di ted Learning), cioè l'idea che le lingue si fondi miseri, più volte ridotti. E invece sarebbe importante offrire a imparino per immersione, utilizzandole nell'apprendimento di diverse disci- ogni istituto risorse finanziarie per spepline. Pare certo che una delle proposte rimentare di più e scegliere, ad esemche uscirà dal progetto «Buona scuola» pio, alcune discipline a cui dedicare disporrà l'uso dell'inglese in una disci- maggiore tempo, adottando orari flesplina già ai bambini dalla quinta ele- sibili. Così, accanto ai docenti che si azzarderanno a cominciare a insegnare le mentare. Ora, pOiché la nostra scuola non di- loro discipline in inglese, si potrebbero spone attualmente di un numero suffi- formare in ogni scuola gruppi di docenti ciente di docenti in grado di insegnare in che si cimentino ainsegnare intreccianinglese, dovrà essere messo in atto un do diversi saperi, avendo come priorità investimento economico e culturale di lo sviluppo del pensiero critico e argogrande portata, capace di rendere in po- mentativo dei ragazzi dando valore, chi anni l'inglese seconda lingua cor- nella conversazione, ailoropensieri aurentemente parlata da un notevole nu- tonomi - sia spontanei che più struttumero di docenti, come avviene nei Paesi rati - in un intreccio forte che colleghi del nord Europa. La differenza è che in continuamente intuizioni, emozioni e quei Paesi alla televisione i film di lingua conoscenze. Sarebbe interessante che reti di scuoinglese non vengono doppiati e, dunque, in quell'immersione linguistica si le promuovessero poi ricerche per stunuota fin da piccoli, in diversi contesti. diare le differenze tra l'argomentare 10Se davvero si deciderà di investire in gico in matematica o in storia, scammodo consistente nella formazione ini- biandosi suggerimenti e sperimentanziale e in servizio dei docenti riguardo do come riuscire a coinvolgere i ragazzi all'inglese, perché non immaginare nell'incontro con la letteratura, l'arte o un'analoga immersione di un cospicuo la scienza. dando loro pienamente dinumero di insegnanti in laboratori, cor- gnità e voce. Le scuole potrebbero così si, ricerche-azioni e minisperimenta- divenire ciò che dovrebbero essere, cioè zioni sul campo che mettano al centro luoghiin cui si promuove la cooperaziodella didattica il dialogo e il confronto ne tra chi educa. Ma per farlo ci si deve guardare dal tra le argomentazioni come ambienti di proporre misure che inevitabilmente apprendimento privilegiati? Ci sono insegnanti che da decenni, minerebbero ogni comunità docente, anche in situazioni assai difficili, pro- comequelladipagareunpo'dipiùalcupongono metodologie attive che parto- ni insegnanti con gli scatti di anzianità no da un ascolto attento dei ragazzi e tolti ai meno impegnati, con la pericolopraticano la conversazione euristica, sa illusione che si possa ridare dignità al come terreno privilegiato. Risorse uma- mestiere di chi insegna a costi zero. Se nel presentare i diversi saperi non ne per questo tipo di formazione ci sono, perché in gran parte si trovano già nelle riusciamo a dare ai ragazzi la possibilità 068391 Buona scuola per immersione Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 16-02-2015 5 1 Meno vincoli per la formazione di minorenni e studenti universitari Apprendistato: una mini-riforma per rafforzare illink con la scuola sce in maniera negativa, allontanandosi da quello strumento. Da questo punto di vista, le nuove norme sembrano andare nella direzione giusta. Si prevede, infatti, una corposa riduzione degli adempimenti burocratici, allo scopo di consentire, in qualsiasi momento del percorso formativo, di siglare un contratto di apprendistato di primo o terzo livello. Altra innovazione allo studio riguarda il monte ore di formazione esterna che potrà essere svolta nell'ambito dell'apprendistato di primo livello; il Governo sembra intenzionato a stabilire che lo studente apprendista possa svolgere almeno il 500A, del percorso formativo in azienda. Questo percorso, come già accade oggi, dovrebbe essere regolamentato da un protocollo formativo stipulato tra l'impresa e l'istituto cui è iscritto l'allievo. Dovrebbe, poi, esserci un ritorno al passato in materia contributiva, conI' azzeramento del prelievo anche per le imprese che superano i 9 dipendenti (che oggi pagano un contributo pari a circa 1'11,60%); sarebbe una misura importante, che consentirebbe di fronteggiare la "concorrenza" indiretta del bonus occupazionale ricono- USoIe~)il iDIi lii .ì~ ,;jU· . ~.com OH. LAVORO Distacco di lavoratori: gli adempimenti a carico dell'impresa Tra i contenuti esclusivi disponibili sul quotidiano digitale del lavoro di oggi, la lista degli adempimenti a carico del datore di lavoro prima di spostare il dipendente distaccato e la rassegna della giurisprudenza più recente della Corte di Cassazione sullicenziamento illegittimo e l'esercizio del diritto d'opzione a cura dello studio legale Toffoletto De Luca Tamajo e soci. I indeterminato. Sembra, inoltre, destinato ad essere cancellato il vincolo alla stabilizzazione di un numero minimo di apprendisti (oggi fissato al 20% dei rapporti, per le imprese che superano i 50 dipendenti); questo aspetto, quale che sia la soluzione, richiede una decisione definitiva, visto che non è gestibile una norma tiva che cambia ogni anno (si pensi solo alla difficoltà di coordinamento conle regole collettive). Il decreto legislativo dovrebbe, infine, chiarire che le norme sul cosiddetto contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti si applicheranno anche all'apprendistato. Questo vuoI dire che anche gli apprendisti, in caso di licenziamento, saranno soggetti al regime sanziona tori o che esclude la reintegrazione sul posto di lavoro, fatti salvi casi specifici come l'insussistenza del fatto materiale, in caso di recesso disciplinare. Questo chiarimento è utile a dissipare i dubbi che alcuni esperti avevano sollevato circa l'applicabilità delle nuove regole agli apprendisti, anche se tali dubbi sembravano superabili, visto che l'apprendistato è comunque un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, cui si applicano le regole ordinarie (salvo eccezioni), comprese quelle che, tempo per tempo, disciplinano il licenziamento. www.quotidianoIavor.ìIsoIe24ore.com IL RIPR,ODUllONER1SERVATA Codice abbonamento: 068391 Giampiero Falasca Il decreto legislativo destinato a riorganizzare la disciplina dei contratti flessibili dovrebbe contenere una mini riforma dell'apprendistato. Non sarebbe una novità, se si considera che la normativa, solo dal 2011 (quando è stato approvato il Testo Unico) è già stata ritoccata più di lO volte, anche di recente. Il decreto di riforma sembra orientato a rivedere la disciplina delle forme di apprendistato che, sino ad oggi, hanno funzionato meno: quello finalizzato al conseguimento della qualifica e del diploma, cui accedono anche i ragazzi minorenni arischio di dispersione scolastica, e quello di alta formazione, pensato per gli studenti universitari e post-universitari. Questi contratti sono ancora poco utilizzati, nonostante i diversi ritocchi legislativi degli ultimi anni. Il nodo chiave che sembra frenare illoro utilizzo è quello delle procedure attuative, ancora troppo complesse e frammentate; ogni volta che una norma di legge subordina l'impiego di un contratto al perfezionamento di altri atti (siano essi norme regionali, decreti ministeri ali, convenzioni, accordi quadro e così via), il mercato del lavoro reagi- sciuto dalla legge di stabilità 2015 per tutti i contratti a tempo Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano I COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 14-02-2015 25 1 /2 I ---- Esami con il doppio libretto Così le università cambiano per i ragazzi del terzo genere Da Torino a Catania Agnese: ora non mi sento più in imbarazzo te dell'iniziativa chiedono perché, creando imbarazzo proprio prima dell'esame. Adesso stiamo valutando anche noi il doppio libretto: vogliamo venire incontro alle esigenze e ai diritti di tutt!», conclude. <<Non è una misura astratta: tocca davvero la vita delle per- un centinaio le università che permettono agli iscritti di scegliere un nome più adatto alloro nuovo genere. Ed è di pochi I sone. Serve tantissimo», dice Christian Ballarin, 37 anni, torinese, uno dei leader del movimento transessuale italiano. Torino, grazie al lavoro congiunto della consigliera di parità e dell'allora comitato universitario per le pari opportunità, è stata la prima università italiana a introdurre il doppio libretto, nel 2003, su richiesta del circolo Maurice di cui Bellarin è presidente: «Noi abbiamo portato un bisogno, ma sono stati loro a lavorare per trovare la soluzione legale», assicura. È per questa apertura della città, che ospita uno dei più importanti centri italiani per la cura delle persone trans, che Riccardo (nome di fantasia), 22 anni, si è trasferito qui da un'altra regione. «Lì non avrei mai potuto studiare: la gente mi strattonava per strada per chiedermi se ero maschio o femmina - dice -. E avrei incontrato di nuovo i compagni che mi tormentavano alla superiori». Ormai grazie alla terapia ormonaIe sfoggia barba e forme maschili, ma anch~ a Torino non tutto è filato liscio: «All'inizio mi avevano dato il libretto con il nome nuovo, ma continuavano a lasciare quello femminile nella mail che serviva per le iscrizioni ai corsi. lo non lo sopporto: entravo in ansia e non la usavo mai. C'è voluto un po' per risolverla». Intanto Riccardo ha finito le procedure per il cambio di sesso e ad aprile spera di ottenere i documenti che lo renderanno anche legalmente un uomo. <<Mai mi sarei laureato senza avere il nome nuovo - spiega -. Non sarei neanche riuscito a sostenere la tesi». Elena Tebano 068391 giorni fa la notizia che l'università del Vermont ha anche riconosciuto a una sua matricola l'uso del pronome «they» , cioè «loro», al posto di «lei» o «1UÌ»: Rocko Gieselman, 21 anni, si definisce «genderquee:r» (<<trasversale ai generi») e rivendica di appartenere a un terzo genere «neutrale». In Italia non si arriva a tanto, ma sempre più atenei escogitano soluzioni per gli iscritti «in transizione»: oltre a Catania, Torino, Milano, Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli e Urbino. «C'è una sorta di competizione per attirare questi studenti, che sono sì un'esigua minoranza, ma spesso giovani in età dello studio - dice Tiziana Vettor, presidente del Comitato unico di garanzia (l'ex Pari opportunità) della Bicocca di Milano -. Da noi si parla di circa venti su oltre trentamila immatricolati». La Bicocca, come la Statale di Milano, invece che un alias ha previsto il nome puntato sul libretto. «I diretti interessati, però, si sono lamentati: tutti gli altri hanno il nome di battesimo e finisce che sono ancora riconoscibili - aggiunge Roberta Damerio, docente del Centro interdipartimentale per gli studi di genere -: i professori che non sono al corren- Codice abbonamento: Quando Agnese Vittoria ha superato l'esame di francese all'università di Catania a farla felice non sono stati i tre crediti ottenuti, ma l'attestato che le hanno consegnato: sopra c'era stampato il suo nome al femminile e il titolo «studentessa». Non sembrerebbe niente di straordinario. Ma solo a luglio scorso, all'appello per l'esame di etica della comunicazione, il professore aveva chiamato Giuseppe Vittoria. E lei si era dovuta alzare sui tacchi a spillo per spiegare che, sì, Giuseppe Vittoria era proprio lei. È il nome con cui è registrata all'anagrafe: Agnese, 24 anni, è «transgendeD>. Nata in un corpo maschile, ha deciso di diventare la donna che «fin dall'infanzia» si è sempre «sentita di essere». E così, a maggio, sostenuta dai Radicali catanesi, ha chiesto al suo ateneo di p0ter usare un alias nel percorso di studi. A ottobre il via libera: una sorta di doppio libretto informatico. Da una parte c'è quello <<legale», con il suo nome anagrafico, visibile solo alla segreteria; dall'altra quello <<pubblico», da mostrare a professori e compagni, che riporta invece il nome d'adozione corrispondente all'aspetto fisico. «Per me è fondamentale - dice Agnese-. Prima,. ogni volta che avevo un test dovevo affrontare sguardi inquisitori, risatine, umiliazioni. Ora è tutto più facile». Negli Stati Uniti sono circa © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 Settimanale Corrie.onomia Data Pagina Foglio 16-02-2015 36 1 /2 Proposte Le ultime proposte degli atenei per studenti e manager navigati In Italia o alI'estero, c'è una scuola per l'estate Èboom di iscritti ai corsi offerti dalle università durante le vacanze C'è chi prepara un Mba e chi deve scegliere il percorso di studi tudiare d'estate in una città d'arte o in una capitale straniera grazie ai summer courses. Si tratta di brevi corsi di formazione estivi della durata di 2 o 3 settimane interamente in inglese, a prezzi contenuti e senza test di ammissione, che i nostri atenei offrono a giovani diplomati, universitari ma anche a pmfessionisti che hanno poco tempo e decidono di approfittare della pausa estiva per riqualificarsi. S Progetti Quest'anno l'offerta estiva è ricchissima e le università stanno già registrando un boom d'iscritti. Seguire una scuola estiva può essere utileper prepararsi per un test di ammissione o un Mba, per specializzarsi o appmfondire competenze manageriali o magari anche solo per implementare delle conoscenze o approfondire interessi. Mentre, nel caso di liceali in transito verso l'università, può essere un valido aiuto per orientare e capire meglio quale è il percorso universitario da scegliere in vista del nuovo anno accademico. L'Università Bocconi lancia per la prima volta una summer school in inglese, dal 6 al 24 luglio, nelle nuove aul~ multimediali dell'ateneo. «E un programma di tre settimane aperto a studenti del trien- nio o di altre università straniere», afferma Stefano Caselli, prorettore all'internazionalizzazione della Business school, e c~è tempo fino al lO aprile per iscriversi. «Le classi sono formate da 40 alunni, mentre gli insegnamenti sono quattro: venture capital, sport management, fashion and luxury ed economia su temi europei». Completano il percorso lavori di gruppo e visite in azienda. Il Summer Scho01s@EXP02015 è un programma di 23 corsi estivi or~ ganizzati dall'Università di Milano-Bicocca sui temi dell'esposizione universale, per studenti stranieri e italiani in inglese. In calendario da maggio ad ottobre, dura una o due settimane, e tratta argomenti come cibo e diritti, cultura, sostenibilità e salute, con un centinaio di docenti coinvolti e 600 ore di lezione. «Sono percorsi didattici pensati per diffondere a livello internazionale, i temi legati a Expo spiega il coordinatore Alberto Valli -. Ci saranno corsi in Food law che rilasceranno crediti per la formazione degli avvocati, ma anche attività nell'ambito della ricerca bio marina». Le lezioni, oltre che nel Campus Bicocca e alla Lake Como School, «si terranno nel Centro di ricerca e formaljone dell'Ateneo alle Maldive, un polo tecnologico di eccellenza di 3mila metri quadrati in grado di ospitare fino a 40 ricercatori su temi della biodiversità marina» ,conti- nua Valli. Proprio con il governo delle Maldive,la Bicocca ha chiuso un accordo per rafforzare la collaborazione tra i due paesi in vista di Expo. «l nostri biologi opereranno nel!'isola dell'Oceano indiano come mediatori culturali, capaci di portare all'attenzione del turista le esigenze dell'ambiente, mentre gli stand milanesi ospiteranno cibo tradizionale delle Maldive ma anche quello rielaborato dagli chef internazionali che lavomno nei resort dell'isola». Insomma scambi culturali e culinari, volti però sempre ad esplorare nuovi sbocchi commerciali. Momenti d'aula alternati a visite culturali e lezioni fuori sede li propone l'Università di Pisa. «La nostra offerta formativa prevede un'intensa attività pratica in contesti internazionali - dichiara Paola Cappellini, responsabile cooperazione internazionale -. Organizziamo corsi estivi per lo più in ambito umanistico e archeologico, come ad esempio scavi in Turchia ed Egitto. Sono format didattici non convenzionali con lezioni frontali, workshop, testimonianze aziendali e un'approccio multidisciplinare. Il nostro ateneo rilascia inoltre un minimo di 6 crediti formativi». A Se si vogliono trascorrere le vacanze a Roma nel mese di luglio, la Luiss organizza il summer course in inglese Ma- nagement made in Italy dove, alla tradizionale didattica frontale, si sommano visite ad aziende dell'eccellenza italiana del fashion e food, mentre è incentrata sul Risk management in insmance banking, la summer school del Mib School of management, un programma intensivo di una settimana sempre a giugno (dall'S al 12) rivolto a professionisti finanziari per' apprendere gli strumenti di gestione del rischio. A settembre si tiene a Monaco di Baviera, il Global entrepreneurship summer scho01 (www.globalsummerschooI.org) rivolto agli studenti europei intenzionati a sviluppare idee che abbiano un impatto sostenibile per la società e il business. Infine Yas (Young ambassadors society) sta selezionando, con la collaborazione del ministero degli Affari esteri, delegati italiani sotto i 30 anni per lo Y20, il Summit giovanile del G20 che si svolgerà dal 15 al 21 agosto a IstanbuI. La giovane delegazione italiana dovrà discutere del futuro dell'economia globale con le rispettive controparti degli altri Paesi del G10. Si tenterà di capire come garantire fiducia ai mercati, armonizzare le politiche macroeconomiche, combattere la disoccupazione, creare quality jobs e sistemi finanziari stabili grazie a un fisco più tra~'Parente. Le conclusioni verranno presentate ai leader politici mondiali, così da dar voce agli under 30 sugli importanti temi dell'agenda del G20. Info su: www.youngambassadorssociety.org/ 068391 DI BARBARA MILLUCCI Codice abbonamento: ©RtPRODUlfONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Quotidiano Data Pagina Foglio 14-02-2015 13 1 Soprattutto quelli europei. Le università ora sono in crisi Svizzera, meno immigrati E gli studenti scappano stretto a pagare borse complementari, con costi molto elevati. La prestigiosa università a recente stretta svizzera sull'immi- è comunque riuscita a rinnovare gli accordi grazione, sancita da un referendum con 150 atenei europei. In mancanza di un popolare, sta avendo ripercussioni quadro condiviso, tuttavia, le trattative av. negative sulle università. Il paese vengono singolarmente, con uno sforzo di gran elvetico, di fatto, è uscito dal programma Era- lunga superiore. smus+ che prevede lo scambio di studenti fra Un'altra consultazione popolare è prevista atenei di varie nazioni. CosÌ sempre meno in Svizzera a fine novembre: in caso di prestudenti del continente hanno chiesto di ac- valenza del sÌ, l'accoglienza degli stranieri cedere a una delle dodici università elvetiche sarà ancora meno semplice, con conseguenze nello scorso autunno. La diminuzione è sti- ulteriormente negative per lo studio e la rimata dalle autorità della confederazione fra il cerca. Come sottolinea Ivan Ordas Criado, portavoce dell'Unione 10 e il 30%. Secondo degli studenti nel pal'ateneo di Friburgo si tratta di un danese, sarebbe un altro no per gli studenti, messaggio negativo indirizzato a Bruxelles, in ai quali vengono offerte ottime condigrado di compromettere zioni di studio, con a lungo la cooperazione. alloggi e possibilità All'università di Friburdi stage. go già due stranieri, un L'esecutivo di tedesco e un italiano, Berna ha cercato hanno rinunciato a pardi correre ai ripari tecipare a un programridistribuendo la ma di ricerca, poiché la Il Politecnico di Losanna somma di 22,7 minazione elvetica non può lioni di franchi (21,4 mln euro) che era versata più essere alla guida di un'iniziativa europea, alla Ue sotto forma di borse agli studenti in ma semplicemente associarsi. mobilità. Ma il corrispettivo di 460 franchi Il controllo effettivo dell'immigrazione en(433 euro) non basta affatto a far fronte al trerà in vigore soltanto l'anno prossimo, e costo della vita nella confederazione e, senza allora occorrerà capire se la Ue accetterà di Erasmus, non è integrato arrivare a un accordo con Berda altre istituzioni o colna sulla libera circolazione delle Le due pagine di «Estepersone, concedendo comunque lettività locali dei paesi ro - Le notizie mai lette finanziamenti e borse di studio d'origine. CosÌ, spiegano in Italia» sono a cura che, in caso contrario, rischiano al Politecnico di Losanna di uscire di scena. che accoglie circa il 40% di Sabina Rodi di stranieri, l'ateneo è co- - © RiproduziortR rù,ervata--ll! DI ELISABETTA IOVINE Codice abbonamento: 068391 L Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 15-02-2015 36 1 /5 Il . . """'. . ,,..""'" «Entro il 20 15 il secondo ateneo cambierà nome» Paolisso: occorre più dialogo con il territorio R adicamento, efficienza, modernità. A sentire il neo rettore della Seconda Università di Napoli, alla vigilia della relazione con la quale, domattina, inaugurerà l'anno accademico presso l'Aulario di Santa Maria Capua Vetere, rimangono in mente tre parole chiave. Certo emozionato non lo è, considerando l' esperienza che possiede. Ma Giuseppe~aoli~ so, 58 anni, già professore ordinarI.o di Medicina Interna alla Sun, presIde della Facoltà di Medicina e Direttore della Scuola di Medicina, sa che la relazione di domani diventa traccia fondante del percorso iniziato con l'elezione, nel novembre scorso, a Rettore della Suno Rettore Paolisso, perchè la scelta di Santa Maria Capua Vetere? «Perchè cosÌ si torna negli spazi personali dove operano, vivono, insegnano, studiano e lavorano i nostri docenti, gli studenti, il personal~ dell' area tecnico-amministrativa. E a Santa Maria, Capua, Caserta cosÌ come nelle altre sedi dei dipartimenti che c'è la «vita» dell' Ateneo, e questo è un segnale tecnico. Ma c'è poi il significato politico, quello di dare valenza ai siti dove insiste la Seconda Università di Napoli, che - le anticipo - si chiamerà ancora per poco cosÌ». Prima risposta con una notizia che, a Caserta e provincia, s'aspettadaanni. «Le confermo, lo annuncerò nella relazione che leggerò domattina a Santa Maria. Entro quest' anno cambiamo il nome all' Ateneo, non posso dirle quale sarà il nuovo, anche perchè questa non sarà una decisione del Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del suo rettorato? «Certo. Non è casuale perchè le cose vanno di pari passo. Si dà un segnale preciso di voler andare verso la trasparenza, la linearità delle procedure. Un messaggio alle istituzioniin direzione della legalità». Cultura per la legalità, per un nuovo sistema di sviluppo. «Condivido. E vado oltre. La cultura è un «sistema» anche per far aumentare il Pil, non a caso abbiamo div~r genze tra Nord e Sud. La Germama, quando ha accettato di fare le rifo~ me non ha tagliato in ricerca e umver~ità, e ciò ha permesso la crescita del PiI. Si tratta di fare un investimento in termini di cultura perrisultati di benessere collettivo». Alla Sun è molto alta la percentuale di primi figli laureati. Una conquista per molte famiglie casertane, soprattutto di quelle che non pensavano, o potevano perrnett~rsi, d~ mandare a studiare altrove I propri figli. Questo territorio aveva, ed ha, bisogno di nutrirsi culturalmente. «Le dico di più. Ho ben presente questi dati, per questo motivo cerchiamo di mettere in campo politiche di programmazione e facilitazione economica perun ampliamento più agevole dell' offerta formativa per i secondi e terzi figli. Trafebbraioemarzo il Senato Accademico delibererà in tal senso». Ateneo dislocato in poli, quello delle residenze è questione d'origine e attuale, assai avvertito. «Si tratta di una problematica complessa, su cui ci stiamo muoven~o, forse ad Aversa per l'estate, o subIto dopo, avremo una prima esperienza pilota. Anche perchè non dipende solo dall'Università. Pensiamo ad una piccola residenza con an~essa foresteria, utilizzabile anche dai professori che verranno dall' estero. Per me quello della contaminazione culturale che matura grazie agli scambi con altri Paesi rimane un obiettivo destinatario, non 068391 Aldo Balestra Rettore ma degli organi collegiali. Dunque, qualsiasi anticipazione potrebbe essere sbagliata, impropria o non puntuale. Certo è che avrà un nome con un legame con il territorio in cui insiste». La Sun è dislocata su quattro poli in provincia di Caserta ed una sede a Napoli. 01tre vent'anni fa la scelta fu quella di dare un segnale forte ad un territorio complesso. Dopo oltre quattro lustri ancora convinto della bontà di quella politica o Il rettorato avverte qualche ha bisogno esigenza di una semplificazione di più spazi in nome della Se li avremo centralità e resteremo dell' efficientanella Reggia mento? «La formula di Caserta dell' attuale dislocazione sul territorio dei dipartimenti è stato un punto solido della mia campagna elettorale. Noi abbiamo un territorio, e i dipartimenti lo declinano e lo valorizzano. Dobbiamo continuare a tenerlo presente e dialogare con esso. Non solo con la presenza, ma con un'ampia relazione con la Provincia, i Comuni, la Camera di Commercio gli enti, le forze sociali. Valorizza~do le nostre località universitarie adopereremo la cultura come strumento contro il malaffare e la criminalità che continuano a costituire un gravame considerevole in provincia di Caserta». Va in questa direzione la scelta di invitare domani il presidente nazionale dell'Authority Anticorruzione, Cantone, all'inagurazione dell'anno accademico che avvia il Codice abbonamento: ASanta Maria Capua Vetere l'avvio dell' anno accademico nel segno di legalità e trasparenza riproducibile. Pag. 32 Quotidiano IL ,,"~MATTINO da perseguire. Ora e qui». Il nuovo Policlinico Universitario di Caserta. Il suo completamento appare ancora lontano, tra mille inghippi burocratici. «Le vicende amministrative legate alla realizzazione di quest' opera sono molto complesse. Intanto ci terrei a ringraziare il Prefetto Pagano che si sta dando da fare per semplificare le procedure amministrative, la sintesi d'intenti tra Sun e Prefetto è importante per poter sbrogliare la matassa. Ma ci vuole ancora qualche tempo. Penso alle difficoltà amministrative per il pagamento delle spettanze all'impresa Condotte, con una composita responsabilità nel saldare i Sal. Poi ci sono aspetti strutturali, due significative varianti sulle quali lavora l'Università per permettere al cantiere di ripartire». La didattica, alla Sun, ha avuto un importante impulso digitale. «Stiamo portando avanti una considerevole inno- Data Pagina Foglio vazione, su due punti essenziali: spingiamo verso una biblioteca non più cartacea, in forma digitale, e per questo abbiamo acquistato ben 1.260 ebook per tutte le discipline dell' Ateneo che, si badi, possono essere consultate contemporaneamente dagli studenti, anche in remoto. Da gennaio, poi, è partito il progetto di un centro universitario per informatizzare i processi dell' Ateneo, abbattendo i costi e migliorando la trasparenza. In 18 mesi completeremo il tutto». La sede del suo Rettorato è a Caserta, presso la Reggia. Resterà lì? «Il prestigio non si discute. Ma sull'argomento ho idee chiare, al fine di non allungare o complicare i processi decisionali: quella sede, per essere funzionale, ha bisogno di altri 15-02-2015 36 2/5 spazi, perchè l'attività del Rettorato è ampia e diversificata. Le possibilità, allora, sono due: essendo mia ferma intenzione riunire in una sede unica Rettorato e direzione generale, o la Sovrintendenza potrà rendere disponibili altri spazi, o saremo costretti ad individuare un'altra sede, preferibilmente a Caserta» Come giudica il trend di iscrizioni per quest'anno accademico? «Si può fare, si deve fare di meglio. Dobbiamo comunicare la mission della nostra Università, offrire validi incentivi agli studenti, e dialogare, dialogare, dialogare». Rettore Paolisso, sembra animato da un ottimismo volitivo notevole. «La sfida è complessa, per questo mi piace. Nel limite del ragionevole, e dell'umano, voglio incidere in maniera significativa sulla crescita dell'Università che ho l'onore di guidare. Sono molto fiducioso sui rapporti con il territorio, e partendo dal cambio del nome dell' Ateneo si può percorrere insieme un bel tratto di strada». © RIPRODUZIONE RISERVATA· Codice abbonamento: 068391 Ringrazio il prefetto Pagano: sbroglieremo insieme la matassa burocratica Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Domani la «Iectio» di Cantone Raffaele Cantone all'inaugurazione dell'Anno Accademico della Seconda Università di Napoli. La cerimonia si svolgerà domani, lunedì 16febbraio,con inizio alle ore 10.30, presso l'Aulariodi Santa Maria Capua Vetere, in via Perla. La cerimonia si aprirà con la relazione del Rettore, Giuseppe Paolisso, cui seguiranno gli interventi del Direttore generale della Sun, Annamaria Gravina, e di un rappresentante degli studenti, Antonio Russo. La conclusione è affidata a Raffaele Cantone, Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione, che terrà una relazione dal titolo «Contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione». Lo scopo della scelta di tenere all' Aulario di Santa Maria Capua Vetere - - Debutto ad Aversa Subito dopo l'estate 2015 dovrebbe esserci il primo esperimento-pilota di residenze per studenti e docenti, con annessa foresteria. Paolisso intende favorire molto lo scambio culturale con docenti provenienti dall'estero. Legame con Caserta Non sarà più Sun (acronimo di Seconda Università di Napoli) il nome dell'Ateneo casertano. Il Rettore Paolisso annuncia il cambio entro il 2015, anticipando che ci sarà un forte legame con il territorio casertano. - In linea 1.260 lettori L'impulso digitale perinformatizzare la biblioteca, abbandonando la Ritaglio Universita' preponderanza di un modello cartaceo, è stato netto. La Sun ha acquistato ben 1.260 e-book in grado di essere consultati anche contemporaneamente. 068391 L 'ospite l'inaugurazione dell'anno accademico risponde alla volontà di intensificare sempre di più il rapporto con il territorio casertano. Alla cerimonia di inaugurazione di domani saranno presenti numerose autorità, da quelle accademiche e scientifiche a quelle politiche, giudiziarie, militari e religiose della provincia di Caserta. Foglio 15-02-2015 36 3/5 Codice abbonamento: - Data Pagina stampa ad uso esc l US1VO ' del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 15-02-2015 36 4/5 Seimila nuovi iscritti, ecco le scelte di quest'anno 784 iscrizioni ai corsi di laurea afferenti il Dipartimento di Economia, 561 a quello di Giurisprudenza. Sono 434 i nuovi iscritti al Dipartimenti di Ingegneria Industriale e dell'Informazione, 202 a quello di Ingegneria Civile. Il Dipartimento di Lettere fa registrare 292 iscritti, Matematica 77, mentre per Medicina Sperimentale si contano 329 nuovi studenti. Corposo il numero di studenti che entrano al Dipartimento di Scienze Anestesiologiche Chirurgiche e dell'emergenza, ben 448, mentre sono 565 quelli che seguono i corsi di laurea presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologia Ambientale, Biologica e Farmaceutiche. In 266 hanno scelto il Dipartimento di Scienze Politiche. Attira sensibilmente «Architettura e Disegno Industriale», con 336 iscritti, mentre continua ad essere da grandi numeri, a tre cifre, la quota di iscritti al Dipartimento di Psicologia: 646 studenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Alla Seconda Università di Napoli risultano iscritti, ad oggi, circa 27mila studenti, distribuiti nei vari Dipartimenti. Sono quasi 6mila i nuovi iscritti dell'anno accademico 2014-2015 appena iniziato. Una cifra soddisfacente ma che, secondo il rettore Paolisso, «si può, si deve migliorare... «Quest'anno è stata mantenuta - si spiega dall'ufficio stampa della Sun la tendenza di iscrizione per ciascun Dipartimento dell' Ateneo». Scorrendo i tabulati, allora, risaltano le Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 15-02-2015 36 5/5 Seconda Università di Napoli III CAPUA _ _ _ _ _ _ __ Istituita nel 1991 Sede ReHorato: Palazzo Reale, Caserta ReHore: Pro!, Giuseppe Paolisso Iscritti: 27,000 Dipartimenti: 19 Sedi in provincia di Caserta: Aversa, Caserta, Capua, Santa Maria Capua Vetere Sede anche a Napoli I AVERSA M • , • I• • • • • Dip, di Economia III • • • • NAPOLI I Dip, di Biochimica Biofisica e Patologia Generale Dip, della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica Dip, di Medicina Sperimentale Dip, Medico-Chirurgico di Internistica Clinica e Sperimentale "E Magrassi e A Lanzara" • Dip, multidisciplinare di Specialità Medico - Chirurgiche e Odonloiatriche Dip, di Architettura e Dis, Industriale "Luigi Vanvitelli" • Dip, di Salute Mentale e Fisica e Medicina Preventiva Dip. di Ingegneria Industriale e dell'Informazione • Dip, di Scienze Anestesiologiche, Chirurgiche e dell'Emergenza Dip. di Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente • Dip, di Scienze Cardio-Toraciche e Respiratorie • Dip, di Scienze Mediche, Chirurgiche, Neurologiche, CASERTA Dip,di Matematica e Fisica Metaboliche e dell' Invecchiarnento Dip,di Psicologia III SANTA MARIA CAPUA VETERE _ _ _ _ _ _ _ _iiIi!I Dip,di Scienze Politiche "Jean Monne\" Dip,di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche • Dip, di Giurisprudenza e Farmaceutiche • Dip, di Lettere e Beni Culturali --liliiii------ Codice abbonamento: 068391 +.:.e..rrtime.tri Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Sono allannanti i primi risultati dei bandi del Programma quadro Horizon 2020, il sistema di finanziamento integrato col quale l'Unione europeaintendefomire ai suoi ricercatorigli strumenti per competere su scala globale con le loro idee e coniloro progetti. Già il 25 gennaio il «Sole 24 Ore» auspicava «strategie di affiancamento», dopo aver preso atto del basso tasso di successo delle Piccole e Medie Imprese che hanno concorso per ottenere finanziamenti per lo sviluppo di prodotti innovativi: solo tre imprese italiane infatti sono state selezionate per la Fase 2 dell'Sme Innovation Instrument. E deve destare ora particolare preoccupazione, perché di portata più ampia, il risultato legato all' azione Teaming, nell'ambito dell'asse Spreading Excellence andWideningParticipation: si tratta di un asse che non ha vincoli tematici e mira a creare consorzi tra le istituzioni appartenenti a paesi dell'Ue più avanzati sul fronte della ricerca (tra essi per fortuna vi è anche l'Italia) e istituzioni che operano in Paesi a bassa intensità di ricerca. Dei 31 progetti selezionati, solo in due sono presenti istituzioni italiane, contro i 13 ai quali partecipano istituzioni di ricerca tedesche. Eppure, si continua - e giustamente - a ripetere che per il futuro del Paese sono prioritari il rilancio e il potenziamento della ricerca e dell'innovazione: Horizon 2020 è in questo senso una enorme opportunità che non possiamo in alcunmodo permetterci di trascurare o di sottovalutare. È pertanto della massima urgenza' perché si è forse in tempo per invertire la tendenza, interrogarsi sulle ragioni di questi risultati così inadeguati. Horizon 2020 finanzia - anche cospicuamente -le idee dei ricercatori: presupposto imprescindibile è dunque che vi siano, innanzi tutto, i ricercatori e le idee. Il rilievo non appaia banale o tautologico: dalle statistiche Eurostat si evince che in Italia opera solo il 6% deiricercatori attivi in Europa, contro il 20,5% della Germania, il 16,9% della Gran Bretagna, il 13,4% della Fran- Foglio 1 ,II gnarci aregistrare come fossero fatalitàgliinsuccessi sin qui elencati, tornare a investire dawero nella ricerca, che nel concreto vuoI dire investire nei ricercatori, e allentare la morsa della iper-burocratizzazione della vita accademica, che rischia di soffocarne slancio e creatività. Mille vincoli e lacciuoli stanno rendendo particolannente difficile il percorso delle Università, anche degli Atenei non statali, realtà che per loro attitudine e anche per intima e vitale necessità si costituiscono come attori e fattori dinamici nella vita del Paese, e perciò stesso capaci di suscitare in esso energie nuove o ulteriori, senza gravare o gravando pochissimo sulle risorse pubbliche. La gran parte delle Università non statali (da non confondere con le telematiche, che per lo più si limitano alla didattica a distanza) sono luoghi nei quali si svolge ricerca d'eccellenza, come è stato certificato anche dalle classificheAnvur. Il giovane ricercatore deve torna re ad essere il protagonista principale della vita dell'università, dei centri di ricerca e di quelle aziende che hannocapacitàdiinnovarsiediconsolidare il dialogo tecnico e scientifico con il mondo accademico: le aziende cioè che fanno la differenza in un sistema-Paese. Certo, questo non è né facile né gratuito. Il ricerca tore italiano che voglia essere anche <<ricercatore europeo» deve saper in tegrare le proprie competenze disciplinarie specialistiche conIa capacità di lettura tecnica dei bandi, con una versatilità di scrittura in grado di annonizzarsi all'interno di un lavoro corale, con l'abilità nello strutturare progetti di ricerca persuasivi. Ed è questa anche la via per favorire, oltre allo sviluppo, la crescita di una cultura genuinamente europea, e attraverso la cultura di quel senso di cittadinanza europea del quale ancora si sente la mancanza. Le scienze umane, per lo più fuori gioco nella partita dei grandi bandi per la ricerca, possono in questa prospettiva assumersi il compito decisivo di formare un'Europa più colta, equindi capace di farsi più e meglio carico dei bisogni dei propri cittadini. In fondo, Horizon 2020 può essere anche questo: l'occasione per costruire, attraverso una internazionale di ricercatori, un nuovo modo di essere della cultura europea. 068391 Lucio d'A1essandro* ciao I ricercatori italiani non solo sono molto pochi, ma vanno diminuendo per il blocco del tum over. Ancora: se è vero, come è stato dimostrato, che le idee innovative hanno correlazione inversamente proporzionale all' età, si allarga ulteriormente la forbice della disparità delle condizioni di partenza. I (pochi) ricercatori italiani sono infatti anche i più vecchi d'Europa, e solo nell' arco dell'ultimo trentennio laloro etàmedia è cresciuta di ben dieci anni. Non per caso le Università italiane chiedono da tempo un piano straordinario diretto all'inserimento dei giovani nel mondo della ricerca, affinché portino nuova linfa nei settori avanzati e si formino così anche i presupposti per creare nuovi posti di lavoro nei settori produttivi legati all'innovazione scientifica etecnologica. N elluglio del 2014, quando era stato annunciato dal ministro Giannini un lavoro di reperimento di risorse per l' assunzione di 6.000 giovani ricercatori all'anno per almeno quattro anni, avevamo suggerito di conferire una sorta di idoneitànazionale alla qualità e alla fattibilità dei progetti di ricerca, in modo da trasformare alcune migliaia di giovani dottori di ricerca in ricercatori a tempo determinato, presso Università pubbliche o private disponibili ad accoglierelo specifico progetto o, ancora' presso centri qualificati di ricerca, anche questi pubblici o privati, ivi compresi quelli aziendali. Il vantaggio si prospettava duplice: assegnare risorse direttamente ai giovani' ma anche assicurare al sistema della ricerca universitaria e, in generale, ai luoghi dell'innovazione produttiva una risorsa formidabile e a basso costo per la comunità. Horizon 2020 ha ora dimostrato che, se non si vuoI restare al palo, si deve lavorare proprio in questa direzione, favorendo la sinergia traleistituzioni di ricerca, in primis naturalmente le università, e le imprese, grandi ma soprattutto piccole e medie. In questo 2015 che il presidente del Consiglio ha voluto proclamare «anno costituente» per l'università italiana, perché «si abbia la forza e il coraggio di dire che la carta futura è l'università e la ricerca», è indispensabile, se non vogliamo rasse- 14-02-2015 47 Codice abbonamento: Perché il ruolo del ricercatore deve tornare protagonista Data Pagina 'Rettore Suor Orsola Benincasa © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 Settimanale nSole9]{l mmrn • Data Pagina Foglio 16-02-2015 13 1 _- SCENARI/Molto difficile la situazione della ricerca scientifica italiana, da 20 anni oggetto di tagli indiscriminati, che favoriscono il continuo calo di giovani talenti ~~- -- -_.- -~- -_.._- ---~ ---- ---- - - - - ----- - -.. _ _.. Fondi per arginare la fuga dei cervelli Per voltare pagina, decisivi il piano Horizon 2020, che stanzierà in tutto 80 miliardi per il settore, e il Programmma Montalcini on è certo roseo il panorama della ricerca scientifica italiana. Molte le cause: dai tagli che da 20 anni intaccano i fondi del settore, alla mancanza di un indirizzo politico generale, tanto per citare solo i più significativi. I numeri confermano. Negli ultimi 4 anni l'università italiana ha perso un miliardo di euro su 7,5 disponibili e 12 mila ricercatori, rimpiazzati solo da 2 mila giovani colleghi. Così, i fondi Prin (Progetti di Ricerca di interesse nazionale) si sono asciugati dai 75 milioni del bando biennale 2010/2011 a 38 milioni nel nuovo, su tre anni. Pochi i ricercatori: 2,7 ogni 1.000 lavoratori (5,4 la media europea). Anche se poi i giovani studiosi italiani sono ai primi posti nel mondo per numero e importanza di pubblicazioni scientifiche. Ma la scarsa attrattività del Bel Paese fa sì che molti degli italiani che si aggiudicano i finanziamenti Erc (European Research Council) decidano di utilizzare i fondi presso università straniere. Le conseguenze? Dalla fuga di cervelli all'estero al mancato N ritorno, fino all'abbandono dell'attività di ricerca. Non a caso i giovani lamentano di non essere selezionati con criteri meritocratici, di non sentirsi valorizzati né motivati e spesso di non venire neanche pagati. I ricercatori universitari hanno un'età media di 45 anni e nell'area medica in Italia ce ne sono poco meno di 3 mila. Secondo uno studio della Fondazione Pardi, che ha preso in esame un campione di poco più di 550 di questi ricercatori (di cui il 66% è donna), si tratta di medici specializzati in vari campi ginecologia, pediatria, neonatologia - ma anche di biologi, embriologi e biotecnologi. J;ltalia sarebbe, insomma, rimasta indietro rispetto ad altri Paesi, specie per quanto riguarda le possibilità di avanzamento professionale, i redditi e la valorizzazione dei meriti. Per questo, un quarto dei ricercatori interpellati ha raccontato di aver optato per una o più esperienze internazionali: per 3 su 5 si è trattato di una scelta propedeutica a un eventuale ritorno in Italia, mentre la metà ha deciso di andare all'estero alla ricer- ca di migliori opportunità. Tre quarti degli intervistati hanno comunque effettuato esperienze di ricerca anche in Italia, nella metà dei casi senza essere pagati. Questa situazione ha portato a risultati molto negativi: 3 intervistati su lO in questo momento non sono impegnati in alcuna attività di ricerca, 4 su lO fanno ricerca ma senza ricevere alcun sostegno e solo il 14% la svolge con gli opportuni finanziamenti. Di questi, la gran parte (63%) riceve i fondi dal settore pubblico e il resto si divide pressoché equamente tra chi ottiene finanziamenti dal settore privato - generalmente da imprese - e chi viene sostenuto da associazioni non profit o fondazioni. Quali le vie d'uscita a questa situazione? Di certo, sarà decisivo il piano Horizon 2020. Quindici miliardi per il biennio 2014-2015, 80 entro il 2020, distribuiti a università, enti di ricerca, industrie e pmi che sapranno approfittarne. Senza dimenticare il "Programma Montalcini" dedicato ai giovani ricercatori italiani e stranieri: 5 milioni di euro per riportare in Italia 24 cervelli in fuga, con un progetto di ricerca ben finanziato prima, e soprattutto la certezza di una cattedra da professore per il futuro. Il ministero dell'Istruzione ha emesso, al proposito, il nuovo bando, e la firma del decreto è stato uno degli ultimi atti del 2014 del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e darà i suoi frutti nell'anno in corso. Il Ministero, infatti, chiederà preventivamente agli atenei la disponibilità ad assorbire i vincitori, nel caso dovessero abilitarsi durante il periodo di ricerca. Al termine del primo contratto (con una borsa di circa 40 mila euro lordi l'anno), i giovani studiosi potranno essere inquadrati con la qualifica di professori associati. Il Miur garantirà agli atenei il consolidamento del finanziamento e la relativa quota di punti-organico necessari, anche per garantire il ricambio generazionale del personale docente universitario. Almeno in parte, visto che tanti atenei soffrono da anni per il blocco del turn aver e la mancanza di concorsi per professori. Codice abbonamento: 068391 Il ruolo preventivo del cardiologo Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Settimanale Data Pagina Foglio 15-02-2015 32 1 HORIZON 2020 Nuova «Hera» della ricerca diStato afavorediricerca,sviluppo einnovazione), così come agli istituti e uffici, centrali o periferici, del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. La valutazione sarà condotta da un panel internazionale di esperti che premieranno quei progetti che centrano l"obiettivo di dare valore alla ricerca di base nellescienze umane favorendo così la creazione delloSpazio europeo della ricerca. Le cinque domande che guidano i proponenti, suggerendo possibili percorsi d'indagine,sono: ~'! d'identità, integrazione, legittimità politica, creatività e dinamiche culturali occorre una maggiore comprensione di come i singoli e le società riflettono sul passato e ne fanno uso, tenendo conto di come le idee, le culture, letradizioni e le pratiche siano venute costituendosi, nella loro trasmissione e diffusione tra diversi attori in diverse regioni. Usi del passato: dimensioni transna'. zlonall/tntemazlonall/nazlonall e regionali, compresi I processi di globalizzazione. 4 Quali sono i rapporti tra memoria e storia europea e globale? Quali sono i rapporti tra memoria e storia europea e regionale? Quale impatto hanno gli usi del passato sul ruolo dell'Europa come attore globale? Quali sono le dinamiche transnazionali o transregionali della memoria storica? LE CINQUE DOMANDE 5 Gli usi del passato: Impatto sulla ... • risoluzione del problemi attuali, del processi decisionali e delle politiche future. Qual è il ruolo della conoscenza del I temi sul tappeto di Silvia Bemardi per poter partecipare all'Europa arrivano venticinque milionidieuroperprogettidiricerca sul passato (cinque stanziati dalla Commissione europeaeventidagliStatimembri).n nuovo bando, pubblicato il 16 gennaio 2015 da Hera (Humanities European Research Area), con scadenza i!9 aprile 2015, è stato messo a punto per raggiungere una migliore comprensione della pluralità di modi nei quali si è fatto e si fa "uso" del passato. Hera, i! consorzio a cui aderiscono 24 Stati membri ,finanzierà progetti di ricerca sul modo in cui i! "passato" ha generato concezioni, attese, processi di carattere culturale e politico, di rilievo per il presente e i! futuro dell'Europa La consapevolezza del passato e dei suoi profondi effetti sui processi decisionali e sulle pratiche culturali del presente è infatti decisiva per la costruzione di politiche efficaci che favoriscano la resilienza della società, il pensiero creativo e la cittadinanza responsabile e allo stesso tempo diano risposte intelligenti alle nuove sfide. L'ideaallabasedelbandoèchel'avviodiprogetti diricerca paneuropeisullosvilupposociale, culturale, politico ed etico genererà nuove conoscenze e consentirà ai responsabili politici, airicercatori e al pubblico in generale di interpretare le sfide di un mondo che cambia Per comprendere le domande più urgenti che la società europea fa emergere in tema ] '.. Ritaglio Stefania Giannini stampa passato all'interno della società della cono- ' scenza? La nuova conoscenza del passato può essere utilizzata per costruire la fiducia e la solidarietà in un'Europa integrata? In che modo la conoscenza del passato può essere fonte di creatività e innovazione? In che modo la conoscenza del passato può contribuire a chiarire la natura e gli effetti di questi processi (risolvere i problemi attuali, definire i processi decisionali e le politiche future)? Cambiare l'uso del passato? Come si crea la conoscenza storica, definita e validata? Come si definisce un abuso nell'uso del passato? Quali sono le dinamiche e le conseguenze delle narrazioni del passato in concorrenza tra loro? D RIPROfn!ZIONE R!SERVATA 2 Uso del passato per la costruzione • dell'Identità e l'Inclusione Istituzionale di norme e valori. In che modo l'uso del passato forma identità a livello individuale e collettivo? Come si costituiscono norme, valori, istituzioni e comportamenti attraverso l'uso consapevole e inconsapevole del passato? 3 Usi del passato nel media. nella • cultura materiale e nello spazio pubblico. Quali sono le forme materiali della conoscenza storica? Come si rapportano le forme materiali e i supporti mediali della conoscenza storica rispetto alloro uso? Qual è il significato del patrimonio culturale e le sue prospettive d'uso, anche a livello economico? In che modo il passato si materializza negli oggetti (ad esempio nell'arte) e negli spazi? ad uso esclusivo del destinatario, FUTURO I {(Velocità d'automobile"di GiacomoBalla, 1913 c., biacca ecarboncinosucartadaspolvero, collezione priuata. L 'opemsarà TU!lla mostra (In Bel Paese,) a Ravenna da122 febbraio 11114 giugno 068391 E la sigla del consorzio europeo per l'area delle Humanities: ha messo in campo 25 milioni per indagare il nostro passato ziamento dell'Italia per iprogetti ounitàdiricerca presentati dai proponenti italiani peri! bando Hera ammonta a 2 milioni 900mila euro, una somma considerevole che darà ossigeno a un grande numero di unità di ricerca, alcune delle quali assumeranno il ruolo di capofila Le proposte di progetti dovranno focalizzare la ricerca suimportantiprocessi di trasformazione e rientrarenei percorsi diindagine suggeriti in cinque domande che faranno da guida ai proponenti. nbandoèrivoltoalleuniversità,aglientidiricerca pubblici e agli organismi di ricerca (definiti da1la disciplina comunitaria in materia di aiuti Codice abbonamento: , L'Italia (assieme ad Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna, SVezia e Svizzera) ha partecipato allamessaa punto del bando che rientra nel programma europeo Horizon 2020 (Reflective-12014 Era-neton Usesofthe Pastèilnomecompleto del Joint Research Project) attraverso il Cnr. Allo stesso tempo, grazie all'attenzione che il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha dedicato a queste politiche europee, il cofinan- non riproducibile. Pag. 39 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio I ,a fomllila··ehiave Atteso venerdì il via libera del governo al provvedimento sulle «tutele crescenti» Jobsact DEUi I I 16-02-2015 5 1 /2 Inarrivo Per somministrazione e part-time si studiano semplificazioni normative I «cocopro» primo test nel riordino dei contratti Nuovo intervento dopo le correzioni dell'ultimo triennio Francesca Barbieri Alessandro Rota Porta Sfoltire e tagliare la burocrazia dei contratti: è la parola d' ordine del Jobs act che dovrà trovare attuazione in uno dei decreti dclegati attesi al Consiglio dei ministri di venerdì prossimo. Le modalità diassunzione,siripetedaanni,sono tante, forse troppe. La Fondazione De Benedetti qualche anno fa arrivò a elencarne44,laCgil46, al ministero del Lavoro aitempidi Elsa Fornero 34 e a voler essere "sintetici" -come calcolato dal Sole 24 Ore - si scende a 28. Tutele crescenti e «cocopro» «Interi naie» più semplice Semplificazioni normative dovrebbero poi arrivare per la somministrazione e il part-time: da quantosiapprende,sitrattadipiccoli aggiustamenti per facilitarne l'utilizzo. Lostaffleasing(somministrazione a tempo indetermina- to), in particolare, dovrebbe di- 2014 e andare a restringere la duventare più appetibile, vista la rata massima del rapporto, così possibilità di benefIciare degli in- come ridurre il numero delle possibili proroghe, secondo gli adcentivi contributivi. Più complicatala partita sui job detti ai lavori, rischierebbe di creon call, i contratti a chiamata che, are più danni che profItti. Senza da una parte, si vorrebbero elimi- contare le complicazioni gestionare toutcourt e, dall' altra,mante- nali legate al continuo cambianere in alcuni settori, come il turi- mento delle regole del gioco: nelsmo e il commercio. Sui job oncall lo spazio di neanche dodici mesi già la riforma Fornero aveva ri- potrebbero convivere quattro stretto le maglie di utilizzo, ormai differenti re!,>imi temporali, ciatracciato attraverso la comunica- scunoconcaratteristichediverse. Intanto, entro marzo di quezione preventiva. Sul punto si rist'anno scadranno 540nllla concorda che - solo per questo adempimento - tra luglio e novembre tratti a termine, oltre un quinto del 2012 il ministero del Lavoro è del totale, secondo il report del intervenuto con svariate disposi- centro studi Datalavoro (si vedano i dati pubblicati qui alato). E zioni di prassi. nelcasodiprorogairegimisaranIl cantiere è aperto sull'apprendistato (si veda l'articolo in no diversi a seconda che la stipula basso) per limare ancora le ineffI- sia avvenuta prima o dopo il 21 cienze del contratto, che non ha marzo 2014 (si veda l'approfondimai visto decollare le declinazio- mento a pagina 25). ni pensate per il raccordo tra scuola e lavoro: l'apprendi.qtato per il diploma e quello di ricerca. I tempi, però, non saranno brevi, vista anche la necessità di tener conto del provvedimento "La buona scuola" realizzato dal ministero dell'Istruzione. Puule di regole sul termine Itempi di attuazione In questo contesto è bene considerare,infIne,letempistichediattuazione del Jobs act: se, come è stato annunciato, queste misure saranno varate il 20 febbraio, è probabile che il sistema non sia operativo prima dell' estate. Tra i tempi per raccogliere i pareri delle Commissioni parlamentari, l'iter per la pubblicazione in Gazzetta UffIciale e le relative istruzioni che di solito accompagnano questi provvedimenti, il percorso sarà tutt' altro che celere. Infme, il capitolo contratti a termine,dovec'èl'ipotesidiridurreil numero di proroghe (da 5 a 3) e la durata massima (da36 a24mesi). Una formula che è già stata oggetto di diversi tira-e-molla,avvenuti tRIPPODUZ!ut,f RISERVATA sul testo del Dlgs 368/2001 negli ultirni anni: la materia sembrava IN NORME ETRIBUTI aver raggiunto un buon punto d'arrivo con il decreto Poletti del Quale disciplina si applica alla proroga dei contratti a termine Codice abbonamento: L'ambizioneèmoltoaltasesipensa che la delega punta addirittura alla scrittura di un testo unico semplificato delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro. Ma c'è anche il rischio di creare difficoltà applicative intervenendo su formule contrattuali che in tempi non troppo lontani hanno subìto modifiche. Senza contare poi che la formula-chiave, il contratto a tutele crescenti, deve ancoraentrare in vigore (il deCreto è atteso venerdì al Cdm per il varo defInitivo): qui l'obiettivo - attraverso una razionalizzazione delle tutele in caso di licenziamento - è quello di rafforzare le opportunità di ingresso nel mercato del lavoro, con un maggior utilizzo del contratto a tempo indeterminato. E un ulteriore slancio per questa formula potrebbe arrivare anche dall'azzeramento triennale dei contributi introdotto dalla legge di Stabilità 2015. Un puzzle di non facile incastro, di cui si discuterà anche nell'incontro fIssato in settimana dal ministro Giuliano Poletti con le parti sociali. Il restyling degli altri contratti dovrebbe partire con un intervento sulle collaborazioni coordinate e continuative per arrivare alloro defInitivo superamento. L'obiettivo del Governo è realizzare un'operazione radicale per fare chiarezza tra autonomia e subordinazione. Sui collaboratori a progetto, in particolare, l'ipotesi è di partire con un periodo di transizione per arrivare a cancellare questo contratto entro ilIO gennaio 2016. Dovreb bero "sparire" anche le associazioni in partecipazione (già ridimensionate dalla riforma Fornero) e il job sharing (mai decollato e che interessa oggi qualche centinaio di lavoratori). Si punterebbe, invece, ad allargare il raggio d'azione dei voucher per il lavoro accessorio, rendendone più agevole l'utilizzo con l'ipotesi anche di aumentare i massimali che attualmente sono di 5nma euro nell' anno solare e di 2nllla per committente imprenditore o professionista 068391 ACURADI Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 16-02-2015 5 2/2 I possibili interventi DISCIPLINA ATTUALE "I . . . . .1 PreVIste tretipologie di apprendistato: per la qualifica, professionaUuante e di alta formazione. le aziende sotto i 9 addetti che assumono apprendisti non paganocontributi Tra le ipotesi in campo: ridurre la burocrazia per apprendistato perla qualifica e quello di alta formazione e azzerare i contributi per le imprese oltre 9 addetti Contrattoton cui il titolare di un'impresa (assodante) attribuisce a un lavoratore (associato) il diritto a partecipare agli utili, in cambio di una prestazione di lavoro l'obiettivo è cancellare questa formula che già la riforma Fornero aveva limitato con l'utilizzo del contratto a massimo tre associati indipendentemente dal numero di associanti lavoro non subordinato per cui è necessaria la forma scritta e in assenza di un progetto specifico, il rapporto è considerato subordinato Superamento graduale, si ipotizza entro il lO gennaio 2016. la legge 92/2012 ha già introdotto disincentivi normativi e contributivi I contratti atempo determinato possono durarefino a36 mesi, periodo entro il quale sonoammessefino aS proroghe. Dalloscorso annononc'èl'obbligodicausale Siipotizza di ridurre la durata massima dei contratti a termine acasuali da 36 a 24 mesi eil numero di proroghe potrebbero passare da cinque a tre Tipologia contrattuale con la quale due lavoratori si impegnano ad adempiere solidalmente a un'unica e identica obbligazione lavorativa Èprobabile che questa formula contrattuale, mai decollata, venga del tutto ab rogata Prestazione di lavoro discontinua e intermittente, individuata dai contratti collettivi o in determinati comparti produttivi o professioni Potrebbe essere cancellato (o sostituito dal part-time verticale), oppure ne potrebbe essere circoscritto l'utiliuo ad alcuni settori (ad esempiocommercioeristorazione) le prestazioni occasionali e accessorie possono essere svolte per qualsiasi attività e da qualsiasi soggetto nei limiti di Smila euro nell'anno solare e di 2mila per committente imprenditore o professionista IIJobs act punta ad allargare l'utilizzo dei voucher perillavoroaccessorio nei diversi settori produttivi attraverso semplificazioni e probabilmente alzando i limiti monetari APPRENDISTATO Numero medio di lavoratori 5 ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Numero di lavoratori .8 COLLABORAZIONI A PROGETTO Numero di lavoratori - CONTRATTI ATERMINE 1-1-1 ..... ....... ....... ..... 8.637 I~ ,OBSHARING 30'0' lavoratori LAVORO ACCESSORIO ~~ STr991 tori - La fotografia di Datalavoro sui contratti a termine PER GENERE La suddivisione dei contratti a termine in scadenza 22,3% 38,000 M_hi Femmine I CONTRATTI A TEMPO DtTERMlNA10 IN SCADEN7A ENTRO MARZO 2015 . . -----Q----Rri?M PER TITOLO DI STUDIO Licenza elementare! media Qual. professionale I Diploma Laurea Sud PER ATTIVITÀ ECONOMICA Agricoltura Industria e costruzioni Commercio PER ETÀ Under35 35/44 anni ~5! Alberghi e ristonntl Altri settori 28,8% 54 anni Over 54 Fonte: elaborazioni Datalavoro sul sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie, Ministero del Lavoro e lstat Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Codice abbonamento: Centro 068391 PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Nord Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 16-02-2015 9 1 fronte mmnativo. Nell'attuazione della riforma possibile una rimodulazione dei compiti per chi si ammala Mansioni flessibili, tutti guardano al Jobs act otrebbe essere l'attuazione del Jobs act il "treno" su cui far salire una maggiore flessibilità delle mansioni, anche a beneficio delle lavoratrici chehanno avuto una diagnosi di tumore al seno. La seconda parte della legge delega di riforma del lavoro 183/2014 (articolo l, comma 7) prevede infatti che la disciplina delle mansioni sia rivista, «in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale (...) contemperando l'interesse dell'impresa all'utile impiego del personale con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento». Questa norma, inserita nella parte della legge che punta a rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro, potrebbe essere infatti ampliata, pensando ai lavoratori che si sono trovati in passato o che si trovano ad affrontare oggi un tumore. O almeno, questo è l'auspicio inserito nelle «proposte di intervento» conclusive della ricerca di Europa Donna Italia ed Euromedia Research sul rientro al lavoro post malattia delle donne colpite da tumore al seno. La possibilità di essere assegnate a mansioni diverse, compatibili con una ridotta capacità lavorativa sul piano fisico e psicologico, anche per un periodo.limitato di tempo, consentirebbe infatti all'azienda di non rinunciare al contributo e all' esperienza della lavoratrice e alla donna di riprendere il ritmo "ordinario" del lavoro con più gradualità. Oggi la possibilità dellavoratore di essere assegnato a mansioni diverse, anche inferiori, mantenendo il trattamento corrispondente alle funzioni di provenienza, è previsto dalla legge 68/1999 sul diritto al lavoro dellepersonedisabilLSi tratta però di una facoltà per le aziende, che, se non possono destinare illavoratore acompitiadeguatialsuo stato di salute, possono risolvere il rapporto. Uno dei problemi fondamentali messi in luce dalla ricerca di EuropaDonnaItalia è la frammentazione delle norme che ri- guardano le lavoratrici durante e dopo la malattia: le tutele della donna, cioè, cambiano in base al contratto collettivo del settore di riferimento e all' eventuale contratto aziendale applicato. Anche la durata del periodo di comporto, quello in cui illavoratore ha diritto a conservareil posto nonostante la sospensione della sua attività per malattia; che normalmente è di sei mesi, varia da un contratto collettivo all'altro. Alcuni Ccnl infatti (ad esempio ottici o tessili piccola industria) hanno esteso la durata del periodo. «Per uniformare le tutele e codificare un sistema di regole per i malati di tumore - spiega l'avvocato GabrieleFava,chehacuratolapartenormativadell'indagine di Europa Donna Italia - servirebbe.un Testo unico del malato oncologico. E poiché manca nella U e una legislazione specificaper tutelar~ i malati di cancro, servirebbe anche un intervento normativo europeo che facesse da "ombrello" alla legislazione dei singoli Paesi». V.Me. iEl RIPRODUZ!ONE RISERVATA =_ .._--'_ ........._ .._-- '-'-' _.. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa Alcu ne tutele possono essere adottate facoltativamente dalle aziende: il lavoratore di sa bile può essere assegnato a ma nsioni diverse, può chiedere il passaggio al part time, il telelavoro, l'aspettativa non retribuita. Alcuni Ceni prevedono, per i lavoratori malati di tumore, che i giorni di ricovero ospedaliero o di trattamento in dayhospital siano esclusi dall'assenza per malattia e retribuiti interamente LE PROPOSTE DI INTERVENTO Nelle conclusioni, l'indagine condotta da Europa Donna Italia ed Euromedia Research propone, come passi avanti rispetto alla situazione attuale: !Il il varo di un Testo unico del malato oncologico Il! l'armonizzazione delle regole dei contratti collettivi, introducendo una tutela comùnedel malato, per evitare che il lavoratore perda il posto di lavoro alla fine del periodo di comporto e per agevolarne il reinserimento al lavoro II! un programma di welfare all'interno delle politiche regionali, con interventi mirati peril malato oncologico, dall'assistenza psicologica alla consulenza giuslavoristica 'II incentivi economici per favorire la flessibilità oraria di lavoro nelle aziende con lavoratori malati di cancro lo snelli mento della burocrazia, con un coordinamento tra i sistemi informatici di Inps e Asl, per fornire rapidamente ai malati i certificati necessari per i trattamenti previsti dalla legge liIl ad uso esclusivo del destinatario, 068391 I DIRlm RICONOSCIUTI IN IlALIA La normativa peril collocamento obbligatorio delle persone disabili (legge 68/1999) si applica in favore di coloro che, ricevuta la diagnosi di tumore, non hanno ancora un lavoro. Le imprese e gli enti pubblici devonoassumere infatti un determinato numero di persone con invalidità, in proporzione alle proprie dimensioni liIl Il lavoratore cui sia stato riconosciuto lo stato di «handicap grave» ha diritto di essere trasferito alla sededi lavoro più vicina possibile al proprio domicilio e non può essere trasferito senza il suo consenso 11l I lavoratori riconosciuti invalidi o con handicap grave possono usufruire di permessi lavorativi e di congedi retribuiti per le cure !Il Il periodo di comporto, owero il periodo di tempo durante il quale il lavoratore ha diritto a conservare il posto di lavoro nonostante la sua prestazione sia sospesa per malattia è regolato diversamente nei contratti collettivi di lavoro, con divergenze talvolta rilevanti liIl LE TUTELE FACOLTATIVE Penslon,Gu,dalOlS . " ."",,"",,,:'::","""'''''~"'""'-'" -- non riproducibile. Pag. 42 ,," . Codice abbonamento: IL QUADRO GENERALE I Paesi europei non hanno una legislazione specifica per tutelare i malati di cancro oi lavoratori disabili in conseguenza della patologia tumorale. La maggior parte dei Paesi della Ue (come l'Italia) comprende il caso delle lavoratrici affette da tumore alseno nelcampodi applicazione di leggi di portata generale a tutela delle persone con disabilità e ridotta capacità lavorativa liIl Quotidiano nSole9]{l mmrn Pagina 16-02-2015 25 Foglio 1 /2 Data Flessibilità, Il decreto legge 34/2014 ha stabilito uno spartiacque tra il vecchio e il nuovo regime - La durata massima consentita è attualmente fissata a 36 mesi Contratti a termine, proroghe differenziate Per i rapporti in corso è possibile un solo prolungamento se sono stati stipulati prima del 21 marzo scorso PAGINA ACURA DI Alberto Bosco Josef Tschiill Prorogare i contratti a termine in scadenza o stabilizzare, se possibile, i lavoratori? È la domanda che molti datori si pongono in questi giorni, in attesa che entrino in vigo.re le novità introdotte dal Jobs act (ovveroidecretiattuativi dellalegge delega 183/2014, con il contratto a tutele crescenti e le possibili modifiche, tra l'altro, anche sul fronte dei contratti a tempo determinato). Il prolungamento del contratto a termine, anche breve, potrebbe essere una soluzione "ponte" in vista di una eventuale stabilizzazione. Attenzione, però, perché le regole della proroga cambiano a seconda che il contratto a termine sia stato sottoscritto prima o a partire dalz1 marzo 20l4, data di entrata in vigore del Dl «Poletti» (DI 34/20l4, convertito dalla legge 78/2014). Supponendo quindi di avere un contratto a termine in corso che si avvicina alla scadenza, bisogna rifarsi a quanto previsto dal decreto legislativo 368/200l, come modificato, appunto, dal potranno concordare una o più proroghe per i restanti 28 mesi. In ognicaso, la durata del contratto "originario", sommata a quella di tutte le proroghe, non può superare il limite massimo di 36 mesi. Una volta verificato che è possibile prorogare il rapporto, perché non sono stati utilizzati tutti i 36 mesi concessi, è necessario che il datore informi il lavoratore e si accerti della sua disponibilità ad accettare la proroga. Il datore deve anche redigere e far firmare al dipendente un atto scritto dal quale risulti che è prorogato il contratto a termine in corso e che c'è una nuova data di scadenza (che va naturalmente indicata). Non devono invece essere indicate le ragioni che richiedono la proroga del contratto. La proroga del contratto a termine stipulato a partire dal 21 marzo 2014 è quindi possibile (se illavoratore è d'accordo e se ci sono dei mesi "residui" per arrivare al tetto dei 36) fino a un massimo di cinque volte, indipendentemendata di scadenza stabilita il 28 te dal numero dei rinnovi. Questo vuoI dire che, dispofebbraio 20l5, e quindi la durata prevista è di otto mesi, le parti nendo le parti di 36 mesi di durata complessiva da "spendere", 21 marzo 2014 - dal D134/2014. La norma, pur avendo confermato l'obbligo di stipulare il contratto a termine in forma scritta, ha abolito l'obbligo del datore di indicare le causali dell'assunzione a tempo, e ha anche modificato la disciplina della proroga,contenutanell'articolo 4 del Dlgs 368/200l. Se il contratto a termine è stato stipulato prima del 21 marzo 2014, ossia fino al 20 marzo 20l4, è possibile - nel limite di durata massima di 36 mesi - concordare con il lavoratore una sola proroga. Invece, se il contratto a termine è stato stipulato dal 21 marzo 2014 in poi, si applicano le nuove disposizioni (fino a cinque proroghe). Anche in questo caso, la prima verifica da compiere riguarda la durata del contratto sino a quel momento: intàtti la proroga è possibile solo se la durata iniziale non ha superato i tre anni. Quindi se, per esempio, il contratto a termine è stato stipulato ilIO luglio 2014 e ha come queste per esempio possono stipulare - nel rispetto degli intervalli temporali tra un contratto a termine e ilsuccessivo -15 diversi contratti a tempo della durata di 2 mesi ciascuno (per un totale di 30 mesi), e quindi procedere alla conclusione di un nuovo contratto della durata iniziale di un mese, che può poi essere prorogato fmo a cinque volte per un mese ogni volta, arrivando così ai 36 mesi di durata massima. Allo stesso modo, è possibile stipulare un contratto iniziale di sei mesi, c poi prorogarlo cinque volte, ogni volta per sei mesi. Peraltro, non è affatto necessario che le proroghe ab biano la stessa durata del contratto iniziale o che siano di durata uguale tra loro. La proroga è possibile a condizione che si riferisca alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato a tempo determinato. Il ministero del Lavoro, nella circolare 18 del 30 luglio 2014, ha precisato che per «stessa attività lavorativa» si devono intendere le stesse mansioni, le mansioni equivalenti o comunque quelle svolte in applicazione della disciplina prevista dall'articolo 2103 del Codice civile. DOPPIO "IC~.,\U.':U Il periodo «supplementare» deve essere riferito alla stessa attività lavorativa e deve essere messo per iscritto Durata massima. inclusa 136 l' t tt la proroga mes In u o Numero d~p;~;;;ghe_: Ilna sola _--=-_~-=Obbligo di indicare Si, sempre, sia nel contratto, sia nella le ragioni del termine proroga Attività-;;;~~;ativa aggettaTo --- - I t - - -_cJ: lIa proroga_______ _j_eve~se~s essa_ _ _ _ __ Anche più di una proroga, nel limite massimo dl5 anni previsto perla durata del contratto ~~;~h~assima. inclusa la o le NUI11~~i prorog~_ Come si "allunga" il contratto in base al momento di stipula (prima o dopo l'entrata in vigore del 0134/2014) Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo '36 mesi in tutto __~I.massimo clnque _____ _ Obbligo di indicare le ragioni del termine Abolito per tutti i contratti a Itermin!_ Attività lavorativa oggetto della iJr(lfoga I Personale dirigente del 068391 Personale dirigente destinatario, Codice abbonamento: La bussola IDeve essere la stessa Anche più di cinque proroghe, nel limite massimo di cinque i anni previsto per la durata del I contratto I non riproducibile. Pag. 43 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 16-02-2015 25 2/2 Niente multe per i datori che ampliano la durata del rapporto a tempo già in corso Estensioni escluse dal tetto del 20% Non sono soggetti alle nuove sanzioni economiche per lo "sforamento" dei limiti legali o contrattuali sui contratti a termine i datori di lavoro che si limitano a prorogare i rapporti a tempo già in corso (senza stipularne altri nel 2015), anche se hanno superato ilimiti di contingentamento, enon vi sono rientrati entro il 31 dicembre scOrso. È uno dei chiarimenti forniti dal ministero del Lavoro conia circolare 18/2014. Inbase alle nuove disposizioni, fatta salva una diversa previsione del contratto collettivo, incluso quello di prossimità, che potrebbe prevedere percentuali d'impiego più elevate (nota del ministero del Lavoro n. 30 deI2 dicembre2(14),esalvoanchequantodisposto dall'articolo lO, comma 7, dei Dlgs 368/2001 (che prevede le eccezioni), il numero complessivo di contratti a tempo determinato stipulati da ciascun datore di lavoro non può eccedere infatti il limite dei 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza allO gennaio dell'anno di assunzione. Per i datori cheoccupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un solo contratto a termine. Il datore che avesse impiegato nel 2014 un numero di lavoratori a termine superiore, doveva rientrare nei limiti entro il31 dicembre scorso, salvo stipulare un accordo, anche aziendale, con il quale si prevedessero una percentuale o un termine di rientro più favorevoli. In mancanza di questo accordo, dallO gennaio 2015 il supera. . mento del lImIte pe~ce~tuale fat~e salve le categone dIl~v~rat~natemp~non.sogg~tte~l.lffi1tazlOn~~s:agIon~II,.sostItut1Vl,dall~ mobilita e CO~l VIa) - co~porta il p~g~en~o dI u,na s.anzlOne ammllllstratIva COS.I art~colata: . 20%dell~retn~uzlOne,per~glll mese o fraZIOne dI mese supenore a15giornididuratadelrapporto,se c'è un solo lavoratore assunto in violazione dellimitepercentuale; 50% della retribuzione, per ogni mese o frazione di mese superiore a 15 giorni di durata del rapporto, se il numero deilavoratoriassuntiinviolazionedellimite va da due in su. Il ministero ha precisato comunque che la sanzione non è applicabile, operando solo il divieto di nuove assunzioni a partire dal 2015,sequestidatoridilavorosilimitano a prorogare i contratti a termine già in corso. Il nuovo regime della proroga trova applicazione ai rapporti di lavoro costituiti a decorrere dallasuaentratain vigore, e cioè a tutti i contratti a tempo determinato che sono stati stipulati dal 21 marzo 2014. Se undatore avesse stipulato un contratto a termine, per esempio, ilIO gennaio 2014 per 18 mesi, e quindi fmo al3 0 giugno 2015, potrà ora prorogarlo una sola volta per un massimo di 18 mesi, oppurepotrà lasciarlo scadere e, dopo 20 giorni, potrà siglarne un altro con lo stesso dipendente, ~pplicando le nuove regole. Non solo. La stesura originaria dei DI 3412014 aveva previsto la possibilità di introdurre fmo a otto proroghe, poi ridotte a cinque dalla legge di conversione. In base all'articolo 2-bis, comma l, del Dl3412014, introdotto in sede di conversione (secondo il quale «sono fatti salvi gli effetti già prodotti dalle disposizioni introdotte dal presente decreto»), il ministero ha precisato che è corretto l'operato di quei datori che, nel periodo 21 marzo-19 maggio 2014, abbiano effettuato sino a un massimo di otto proroghe. Infine, il numero massimo di proroghe non trova applicazione ai dirigenti assunti a termine, fermarestandoladuratamassimadeI rapporto che è pari a cinque anni. lA «S TAfFETTA») Codice abbonamento: 068391 Chi intende applicare le nuove regole ai vecchi incarichi può attendere la scadenza e rinnovarli dopo una pausa Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 14-02-2015 Pagina 10 Foglio 1 Le ipotesi allo studio del governo Regole più semplici per apprendistato e somministrazione Giorgio Pogliotti nazione delle tipologie contrattuali. Nel mirino dell' azione del Verso una semplificazione Governo c'è l'area grigia del ladella somministrazione di la- voro parasubordinato e del lavoro a tempo' indeterminato voro autonomo, che può na(con un intervento sulle causa- scondere finto lavoro subordili, come è accaduto con il decre- nato, anche se resta da capire se to Poletti sulla somministrazio- si interverrà con una eliminane a tempo determinato) e del- zione secca di alcune tipologie l'apprendistato per il diploma e o se, invece, verranno assorbite la qualifica professionale( 1°li- da altre tipologie aumentando vello) e di alta formazione(3° li- le garanzie per i lavoratori. vello). Insieme alla possibile «Non vanno cancellati - comcancellazione delle associazio- menta il giuslavorista Pietro niinpartecipazioneedellavoro Ichino (Pd) - con un colpo d'acripartito, con un graduale supe- cetta tipi contrattuali che svolranlento delle collaborazioni a gono una funzione economico progetto (la scadenza potrebbe sociale apprezzabile, ma vanno essere fissata al lO gennaio estese sclettivanlente le prote2016), e una ridefrnizione delle zioni essenziali del lavoro sucollaborazioni coordinate e bordinato a quelle posizioni di continuative. Si sta ragionando lavoro autonome che presentaanche se eliminare il lavoro a chianlata (potrebbe esserecancelIato o sostituito dal ricorso al l'APPUNTAMENTO part-time verticale), piuttosto Per mercoledì 18 febbraio frequente in settori produttivi il ministro del Lavoro, come quelli del commercio e Giuliano Poletti, della ristorazione. Così come è ancora aperta la riflessione su ha convocato Cgi!, Cis!, Uii una nuova modifica dei con- e associazioni datoriali tratti a termine "a causali": la durata potrebbe scendere da 36 a 24 mesi, e il numero massimo no tratti delle dipendenza ecodi proroghe potrebbe ridursi da nomica, quale che sia il tipo 5 a 3. Inoltre sembra profilarsi contrattuale utilizzato». un ampliamento dei margini di Sull'incontro con il ministro intervento delle imprese sul te- Poletti è scettica la Cgil: «Ci ma dei demansionanlenti, inca- aspettiamo una discussione so di riorganizzazione e ristrut- vera - è il commento della leaturazione aziendale. der, Susanna Camusso - purSono queste le principali ipo- troppo l'esperienza di questi tesi allo studio dei tecnici di Pa- mesi è di monologhi, sui quali lazzo Chigi e del ministero del non era possibile dir nulla. SiaLavoro che stanno elaborando mo sempre disposti a farci stuilDlgssulriordino dei contratti, pire da effetti speciali». Menche insieme agli altri decreti at- tre la numero uno della Cisl, tuativi della legge delega nota Annamaria Furlan, considera come Jobs act, dovrebbe essere l'incontro «davvero imporportato al consiglio dei ministri tante», per «mettere mano alle del 20 febbraio. In vista di que- tante forme contrattuali che sto appuntamento il ministro hanno creato lavoro fintamendel Lavoro, Giuliano Poletti, ha te autonomo». Cauto il segreconvocato i sindacati e le asso- tario della Uil, Carmelo Barbaciazioni dei datori di lavoro per gallo: «Andrò all'incontro con mercoledì 18 febbraio per un Poletti con spirito laico: spero confronto sui decreti attuativi, che mi stupiscano». in particolare sulla ridetermiRIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 ROMA ~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 15-02-2015 14 1 /2 Maternità anche per le partite Iva Dallo Stato un assegno fino a 5 mesi Congedo più lungo in caso di ricovero del bambino, per autonomi e dipendenti ROMA L'estensione della tutela della maternità a tutte le lavoratrici. Forse è questo il punto più importante fra i quattro indicati da Matteo Renzi nel tweet del mattino (gli altri sono partite lva, fatturazione elettronica e co.co.co) per i decreti che andranno venerdì prossimo in Consiglio dei ministri. Cosa vuoI dire? La maternità sarà estesa a tutte le lavoratrici iscritte alla gestione separata dell'Inps, come le partite lva. A differenza di quanto avviene per le dipendenti, però, le «mamme autonome» non saranno obbligate a smettere di lavorare per cinque -mesi, perché questo potrebbe essere un danno per la loro attività. Potranno scegliere se farlo oppure no. Se lo faranno, avranno diritto a un assegno finanziato in parte dallo Stato, in parte dai contributi di lavoratori e aziende. Il sostegno al reddito sarà garantito anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro: l'assegno sarà «anticipato» dall1nps che poi si rivarrà sull'azienda. L'eventuale stop per maternità, non potrà portare all'interruzione del contratto. Tutte queste misure saranno contenute nel decreto attuativo del Jobs act che riguarda la cosiddetta conciliazione lavoro-famiglia. Altri inteIVenti sempre previsti dalla legge delega, come l'armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico, sono stati rinviati a un decreto successivo. Ma nel provvedimento in arrivo suI tavolo del Consiglio dei ministri ci sono altre due novità importanti che toccano tutte le madri lavoratrici, sia dipendenti sia autonome. «1 giorni in cui il bambino è ricoverato in ospedale - spiega il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova non saranno conteggiati come congedo di maternità, né obbligatorio né facoltativo». L'altro inteIVento riguarda i neonati prematuri: «Oggi se un bimbo nasce in anticipo rispetto alla data presunta del parto comunicata all1nps - dice sempre Bellanova - quei giorni vengono persi ai fini del congedo obbligatorio. Il decreto dirà che sarà possibile recuperarli anche superando il limite dei tre mesi dopo la nascitID). Sempre il 20 in Consiglio dei ministri arriverà anche il decreto attuativo che dovrebbe ridurre le forme di lavoro precario. Co.co.pro, i collaboratori a progetto, e cO.cO.co, i collaboratori continuativi, spariranno dal primo gennaio o dal primo marzo del 2016. 1 co.co.pro, i più precari di tutti, spariranno e basta. 1 co.co.co, invece, saranno in parte sostituiti da un contratto per i <davoratori economicamente dipendenti», da definire. Ma su questo punto i lavori sono ancora in corso. Lorenzo Salvia " @lofenzosalvia © RIPRODUZIONE RISERVATA Ministro Codice abbonamento: 068391 " responsabile del ministero del Lavoro, Giuliano Poletti, 63 anni. Precedentemente è stato, dal 2002 al 2014, presidente nazionale della LegaCoop Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 15-02-2015 14 2/2 Il lavoro in Italia Ico.co.CO Ta$~ di disoccupazione (valori %) • Fra i quattro punti indicati dal premier Renzi nel tweet di ieri mattina per i decreti che andranno in Consiglio dei ministri venerdì prossimo ci sono i co.co.co (i collaboratori continuativi), che spariranno dal primo gennaio o dal primo marzo del 2016 13,$ 12,6 12.4 Fonte: Istar • I cO.co.pro, i più precari di tutti, spariranno e basta. Mentre i co.co.co saranno in parte sostituiti da un contratto peri «lavoratori economicamen te dipendenti», da definire Gli ocCIJpati (mlllpnl di unità) Codice abbonamento: 068391 d'Arco Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Settimanale Data Pagina Foglio 16-02-2015 40 2/2 L'AVANZATA DELLE DONNE MANAGER ITALIANE Quota % sul totale PiÙ DONNE FRA I GIOVANI MANAGER Codice abbonamento: 068391 Nel grafico in alto, la crescita della Quota delle donne fra i manager in Italia fra il 2011 eil2014 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 Settimanale Data 16-02-2015 Pagina 47 Foglio 1 Cambiare ruolo ogni cinque arnri aiuta la carriera ne - mostra che nel Bel Paese quisire competenze diverse e a STUDI ED ESPERTI DICONO molte aziende hanno ancora CHE RUOTARE DI POSIZIONE qualche deficit rispetto aigrup- potersele rivendere un domanh>. Ma dalI' altro lato, prosegue PERMETIE AL DIPENDENTE pieuropei. . Bagnoli, anche managing diDI ACQUISIRE COMPETENZE Quelle tricolore investono rector della società milanese di DIVERSE E DI POTERSELE menonellaformazionedeima- cacciatori di teste Beyond InRIVENDERE UN DOMANI: nager affinché acquisiscano ternational, «se la formazione è ESELARISORSAHAAVUTO competenze sui processi di ge- ben fatta, il dipendente parlerà UNA BUONA FORMAZIONE stione efficiente delle carriere e con amici e colleghi dell' azienPARLERÀ DELLA EXAZIENDA delle successioni di ruolo; lo PROMUOVENDONEILBRAND fanno poco più di 7 realtà su da in cui è stato, promuovendo la conoscenza stessa del brand dieci (75 per cento) contro le ol- per il quale ha lavorato». StefaniaAoi tre 8 su dieci (84 per cento) a liEcco perché. quasi tutte le Milano vello europeo. In Italia poi c'è grandiaziendepuntanooggisu meno trasparenza e circolazioggi più che mai la pia- ne di informazioni sui cambi di questi aspetti. Utilizzando processi di gestione delle carriere, nificazione e la gestione delle carriere in un'a- incarico tra dipendenti e sulle non solo per i dirigenti ma anziendasono importanti per mi- posizioni che si liberano; sono che per i diversi livelli professu dieci le aziende che le con- sionali. I percorsi di avanzagliorare il business». Isabella 7 dividono, mentre in Europa 8 Covilli, presidente dell'assomento professionale ben defidieci. ciazione italiana Direzione del suLa niti. con un'attenta valutaziostessa ricerca ammette personale (Aidp) è convinta ne delle competenze eunaanache solo quando i dipendenti comunquechelenostreimpre- lisi del gap tra quelle richieste e vengono «motivati e valorizza- se adottano, alla stregua di quelle reali, possono aiutare la ti sono in grado di dare il me- quelle del Vecchio continente, società anche a tenere stretti i glio». Le grandi società lo han- dei processi precisi per la ge- dipendenti senior o comunque no capito da tempo, soprattut- stione dell'avanzamento di i talenti interni, che si sentiranto le multinazionali che seguo- carriera del personale. Oggi è no valorizzati e motivati. Inolno procedure precise per la una delle priorità di tutti i re- tre tutto ciò assume una valensuccessione del personale, af- sponsabili delle risorse umane. za etica, e rientra in quel "patto fiancandolo nel passaggio da «In un mondo del lavoro sem- di chiarezza" aziendale, fondaun ruolo interno all'altro, in ba- prepiùt1essibile, dovesesihan- mentale per creare un clima sese alle inclinazioni. Eppure, no meno di 40 anni si cambia reno. «Se nelle aziende grandi e un'indagine realizzata dal occupazioneinmediaognicin- nelle multinazionali questi gruppo Top Employers - che que anni - afferma Luisa Ba- metodi sono ormai diffusi, nelogni anno certifica la qualità gnoli, presidente del network le realtà di media dimensione dell' organizzazione delle risor- di manager e imprenditori Pnc lo sono meno - afferma Isase umane di circa 963 realtà ali- - il ruotare di posizione aiuta vello mondiale, di cui 63 italia- da un lato il dipendente àd ac- bella Covilli:""- a meno che non si tratti di realtà che puntano .«o sull'innovazione del prodotto, dove la persona è centrale, perché è quella che fa la differenZID>. Creare un clima stimolante nelle imprese non è un fatto di poco conto. In alcuni casi può fare la differenza. «Per ese~pio - racconta la presidente di Aidp - non è casuale l'investimento da 500 milioni di euro fatto l'anno scorso nell'area di Bologna da Philip Morris per la costrilzione di uno stabilimento perrealizzare prodotti in grado di ridurre i rischi per i fumatori». La multinazionale del tabacco ha aperto in Italia «perché in quella zona operava già una sua società per filtri di sigarette Intertaba, un'azienda all'avanguardia dal punto di vista della gestione delle risorse umane». 'La Covilli ha lavorato per diversi anni nelle risorse umane pròprio per la multinazionale Philip Morris, prima di aprire una propria agenzia di cacciatori di teste: «E posso dire che questo investimento è stato anche merito dell'amministratore delegato di Intertaba, che ha avuto la capacità di valorizzare il personale, tanto da creare un grande senso di appartenenza e di rendere l'aziendacapacedifarelecosepiù difficili, diventando importanti per tutto il gruppo americano». CI RIPRODUZIONE RISERVATA PRATICHE DI GESTIONE DillE CARRIERE In% 40 50 IO 70 80 IO 100 Processo di gestione delle carriere e successioni specificato per i diversi ruoli e livelli professionali Programmi di formaiione dedicata sul processo di gestione delle carrJjlre e successioni Trasparenza e accessibilità ~r tutti i dipendenti su Informazioni relative al ciclo gestioni di carriere e successioni Codice abbonamento: 068391 Quanto a gestione delle carriere, molte aziende in Italia hanno ancora qualche deficit rispetto ai gruppi europei Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Settimanale Data Pagina Foglio 16-02-2015 55 1 Sui talenti non si bada a spese 5 miliardi all'anno pervalutarli LE MULTINAZIONALI METIONO AL PRIMO POSTO, TRAI GAP DA COLMARE, LA RICERCA DI LEADER E L'ANALISI DELLE RISORSE UMANE. E SU QUESTO INVESTONO RISORSE CRESCENTI: +17% NEL2013 PER ACCAPARRARSI SOLUZIONI CLOUD E BIG DATA DALLE SOCIETÀSPEClALIZZATE Christian Benna Milano l talento vale oro. Efattura circa 5 miliardi di dollari, spesi ogni anno pervalutare, organizzare e ottimizzare le risorse umane delle grandi aziende. Lastlmaarrlva da uno studio di Bersin, società di analisi e ricerca nel talent management del gruppo Deloitte, che ha passato al setaccio tutte le soluzioni di software a disposizione sul mercato. Nel 2013 il settore è cresciuto del 17%. Equesto è solo l'inizio. Perché, stando a un'indagine pubblicata dall'University press di Deloitte, le multinazionali mettono al primo posto, trai gap da colmare, la ricerca di leadership e l'analisi e la valorizzazione delle risorse umane. Che il comparto fosse in rapida evoluzione, lo si era già capito qualche anno fa, quando Oracle, ne12012, ha firmato un assegno da 1,9 miliardi di dollari pur di acca- I parrarsi Taleo Corporation, società specializzata nelle soluzioni cloud per la gestione delle risorse umane. Sulla stessa scia, pochi mesidopo,hannofattoingressoin campo Sap, spendendo 3,4 miliardi per acquisire Success Factor, e Ibmsborsando1,3miliardiperKenexa. Eoggi a tenere le ma del mercato, conil60% dellevendite, cisono appunto ibigdell'informaticae dei gestionali: Oracle, Ibm e Sap. Ma il comparto è euforico. Estanno spuntando un po' ovunque nuove società e nuove soluzioni: Saba, SilkRoad, PeopleFluent, SumTotal Systems, Halogen,Adp, ffitimate Software. Tutti, o quasi, si affidano al cloud per gestire i dati def personale, che consente ai direttori delle risorse umane e ai dirigenti del top management di estrarre informazioni dalla enorme quantità di dati condivisi ogni giorno dai loro dipendenti. Cloud, big data, analisi di performance: lo scenario sembra di pura fantascienza e, forse, entusiasma meno i dipendenti, con le big corporation che misurano comportamenti e risultati attraverso soluzioni informatidie. Eppure è già una reàltà per buona parte delle multinazionali, per le quali la gestione del capitale umano è diventa strategica al pari dell'innovazione e degli aspetti commerciali. Non solo e non tanto per scovareimiglioritalenti in circola- zione, ma soprattutto per far fruttare al meglio'le competenze a disposizione. Gli Stati Uniti restano in vetta alla classifica nell' approccio "informatico" e analitico nella gestione della forza lavoro. In Italia, invece, secondo Top Employers, la valutazione dei. talenti si affida perlopiù al giudizio sulle performance, nel 97% dei ~asi, 5 punti in più rispetto la media europea, e sulle competenze. In terza posizione, solo nel 65% dei casi, e indietro di lO punti rispetto alla media del resto del continente, ci si affida alle potenzialità come metro di misurazione. Nelnostropaese quindiilgiudizio è legato alla remunerazione monetaria, tanto produci e, eventualmente, sarai ricompensato. C'è invece poca attenzione a investire sulle potenzialità dei talenti, anche acausadellaritrosiada partedeidipendentinell'essere sotto· posti a giudizi easchemidivalutazione. In realtà il talent management dovrebbe essere come una palestra in cui far crescere le potenzialità. Del resto, il rapporto sul capitale umane presentato da MerceralWorld EconomicForum inchiodal'Italia agli ultimiposti in classifica perlavalorizzazionedelle risorse: 11lesima per formazione e capacità di creare e trattenere nel Paese i talenti, e poco sopra (l 08 posto) perlo stress dei lavoratori. Nelmondoanglosassoneora- mai si parla di People Manage- ment, o di Total Talent Management,conl'ideadifavorireunagestionepiù efficiente di tutte le persone che fanno parte dell'impresa. Si tratta di multinazionali globalizzate con migliaia di dipendenti e altrettanti collaboratori. In altre parole, di aziende "diffuse" che, per essere competitive, devono puntare alla valQrizzazione di tutto il capitale umano. Altre soluzioni sono state catalogate dall'Osservatorio digitale della scuola di management del Politecnico di Milano, in un white paper dove si incontrano smart working e talent managmenet. L'assunto di base è che se la direzione delle risorse umane si pone l'obiettivo di valorizzare le persone per migliorare le performance aziendali, una delle leve su cui puntare è l'organizzazione del lavoro intelligente, quindi le attività fuori ufficio e in remoto. n riferimento è l'azienda "aperta", meno gerarchica e più orizzontale, dove prevalgono la collaborazione, responsabilizzazione e tecnologie digitali. Perciò si dovranno sviluppare piattaforme di mobile learning, per la formazione continua, la mobile evaluation, per essere sempre in linea con gli obiettivi aziendali, e la enterprise social neiìuork, owero gruppi comuni dove favorire la comunicazione in impresa. CRJPRQOUZIONERISERVATA Per molte multinazionali la gestione del capitale umanoè diventata strategica al pari di Innovazione e aspetti commerciali LA RICERCA DI NUOVI TALENTI Modelli e metodi adottati, in % 50 &O 70 IO IO 100 RATING DI VALUTAZIONE PERFORMANCE VALUTAZIONI COMPETENZE Codice abbonamento: 068391 MATRICE PERFORMANCEPOTENZIALE Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio 16-02-2015 26 1 Iragazzi sulla scala che porta alla pensione 'i i sale per anzianità e per esperienza. Tra questi due poli si giocano i successi retributivi di una carriera. Ma ciò che poteva andare bene in una realtà economica e industriale del passato non è detto che vada ancora bene oggi, in un mercato del lavoro turbolento e intermittente. Le strategie per i più giovani sono chiare: accumulare più in fretta possibile i contributi necessari per una futura (e non facile) pensione. Il rapporto Dal Rapporto stipendi di Jobpricing emerge con forza un doppio dato: che le retribuzioni lievitano prevalente- mente con il crescere dell'età e dell'anzianità; e che il titolo di studio tanto bistrattato resta premiante: più è alto, più concorre a gonfiare le buste paga. L'indagine ha ricostruito la scala dei valori retributivi in relazione alle fasce di età: a ogni blocco anagrafico corrisponde un gradino, che sale in progressione aritmetica con il passare del tempo. La busta paga Fino ai 24 anni, ammesso di riuscire a percepirle, alle buste paga non succede granché; da 25 a 34 anni il gradino medio sale del 12%; da 35 a 44 anni cresce del 19,6%. Dai 45 ai 54 anni c'è una sorta di assestamento (+6,8%); dai 55 anni in su si verifica una corsa al rialzo: del 16,1% tra 55 e 64 anni e del 24,4% oltre i 65 anni. Questa progressione è specchio e figlia non solo di una concezione gerarchica del mondo del lavoro, ma fotografa anche il rapporto tra stipendio e pen- sione. Succedeva, infatti, che proprio negli ultimi anni di lavoro, all'approssimarsi della pensione, sbocciassero qualifiche più alte e gradi con più stellette, con il relativo beneficio pensionistico. Questo nel privato come nel pubblico. Ma ora, con l'avvento del contributivo, questa relazione non funzionapiù. La forbice si allarga Il risultato dell'indagine ci dice che finora il gap generazionale tra chi sta per chiudere la carriera lavorativa e chi sta per avviarla è del 107%. Per i giovani c'è comunque una consolazione: il titolo di studio può essere a lungo andare un buon investimento. Al suo crescere spicca il salto anche la retribuzione. Attenzione: la ricerca fotografa quanto percepiscono i non laureati, laureati triennali, magistrali, masterizzati e dottori di ricerca che sono occupati. Per i quali il tesoretto della formazione ha funzionato ed è risultato premiante. «l dati del 2014 - con- elude Mario Vavassori, numero uno di Job Pricing - indicano chiaramente che la recessione sta colpendo anche i redditi da lavoro dipendente. Il Jobs Act da una parte dovrebbe aumentare il tasso di occupazione o almeno ridurre le forme contrattuali improprie; non è invece certo l'impatto che potrà avere sulla struttura di salari e stipendi, che potrebbero beneficiare del nuovo assetto normativo, ma anche produrre in tempi medi una contrazione generale della quota di ricchezza distribuita attraverso gli stipendi. Come in ogni passaggio epocale (e il Jobs Act è uno di questi) gli effetti non saranno immediati ma si manifesteranno in tempi medio-lunghi e potrebbero anche essere fonte di un ulteriore appiattimento delle retribuzioni. Fatto salva la capacità da parte delle imprese e dei lavoratori di dare più significato e valore alla parte variabile della retribuzione». A benefi[W. P.l cio dei più giovani. Codice abbonamento: 068391 Ragazzi in fila per un posto Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano Data 15-02-2015 Pagina 10 Foglio 1 Cassa integrazione, nel 2014 i lavoratori hanno perso circa 8 mila euro a testa I OSSERVATORIO CGll ~--- ---~- La Cig nel -2014 I --- --- - -4,3 I ~ I miliardi I 530.000 8.000 euro netti In milioni di ore· I .... I I -5,97% I I I 2014 2013 .6.648 I Milioni di ore diCig I. da inizio crisi i (2008-2014) ! Fonte: Cgil su dati Inps ANSA ,ce.ntime.tri Codice abbonamento: 068391 ROMA Le ore di cassa integrazione richieste sono diminuite del 6% nel 2014, ma nonostante ciò il bilancio resta pesante: le ore autorizzate restano infatti abbondantemente sopra il miliardo (1,1 per la precisione) con una perdita di reddito complessiva pari a circa 4,3 miliardi. In pratica si sono perse ore di lavoro per 530.000 lavoratori equivalenti a tempo pieno, pari a un taglio in busta paga di 8.000 euro a testa. Il calcolo è stato fatto dalla Cgil sui dati diffusi dall'Inps nelle scorse settima-o ne. La Cgil segnala che il 2014 è il terzo peggior anno dal 2008, e porta il totale delle ore autorizzate in sette anni a 6,6 miliardi. L'anno scorso sono esplose soprattutto le richieste di cassa straordinaria (+18,4%) che nell'anno ha rappresentato il 60% delle richieste totali, mentre per la cassa ordinaria le richieste sono diminuite del 30% e per la cassa in deroga del 19%. «Con questi dati e una crescita pari allo zero - dice il segretario confederale Serena Sorrentino - ridimensionare gli ammortizzatori sociali, come contenuto nel Jobs act, sembra una follia». In controtendenza ~ispetto al lavoro «standard» vanno i contratti in somministrazione. Assolavoro, associazione delle agen- . zie per il lavoro, sottolinea che nel 2014 le persone occupate tramite le agenzie sono cresciute del1'8,7% sfiorando quota 300.000 al mese. Solo nel mese di dicembre i lavoratori che hanno trovato lavoro tramite un'agenzia sono stati 308.000 con un aumento del 10,5% su dicembre 2013. Per ridare fiato ai consumi e quindi alla ripresa, il leader Uil , Carmelo Barbagallo, propone di legare i rinnovi contrattuali non solo all'aumento dei prezzi (al momento !'inflazione è molto bassa) ma anche alla crescita del Pil in vista della ripresa economica. Proposta questa che la Cgil non condivide. «Credo non sia utile - ha detto il numero uno del sindacato, Susanna Camus so - legarsi ad un elemento cosÌ incerto e cosÌ dipendente dalle politiche che fanno i governi». Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano Pagina 15-02-2015 10 Foglio 1 /2 Data I Contratti, si cambia via i lavori achiamata e meno precariato ~Jobs act, ormai pronti i decreti attuativi Maternità estesa alle lavoratrici a tempo ROMA Cambiamenti in vista per i contratti: cancellazione dei lavori a chiamata, così come delle associazioni in partecipazione e del job sharing; riduzione di un anno della durata dei contratti a termine; maternità estesa alle lavoratrici a tempo. Come confermato ieri da Renzi, venerdì il consiglio dei ministri andrà avanti sui decreti attuativi del Jobsact. Cifoni e Franzese a pag.lO Contratti, si cambia meno precariato stop lavoro a chiamata ~ Venerdì il governo varerà il decreto di riordino delle varie tipologie di assunzione. Il rebus del destino dei co. co. pro Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, Il lavoro dei tecnici è abbastanza avanti anche sul decreto che riforma la cassa integrazione, ma resta da sciogliere il nodo risorse, per cui è altamente probabile che non entrerà in consiglio dei ministri alla prossima riunione. 068391 ROMA Cancellazione del contratto a chiamata, così come delle associazioni in partecipazione e del job sharing; riduzione di un anno della durata dei contratti a termine; taglio drastico alle collaborazioni con l'introduzione di una serie di "filtri" per smascherare quelle finte. Come ha confermato ieri con un tweet il premier Matteo Renzi, venerdì il consiglio dei ministri andrà avanti sui decreti attuativi del Jobs act varando quello relativo al riordino delle tipologie contrattuali e quello che estende !'indennità di maternità alle lavoratrici precarie: «Prossimo Consiglio dei Ministri (venerdì). Decreti legislativi su partite IVA, fatturazione elettronica, cococo, maternità» scrive Renzi. Mercoledì prossimo, 18 febbraio, le parti sociali sono state convocate dal ministro del Welfare Giuliano Poletti per un ultimo giro di tavolo. Il RIORDINO Per spingere sul nuovo contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato (la riunione di venerdì 20 varerà anche definitivamente i due decreti inviati a gennaio alle non Codice abbonamento: JOBS ACT riproducibile. Pag. 54 Quotidiano Data Pagina Foglio Camere per i necessari pareri con- che, da quando sono state elimisultivi), il governo pensa di ridur- nate le causali, i due strumenti di re la durata massima del contrat- fatto si sovrappongono., to a termine: da tre anni si scendeCon il riordino in arrivo, saranrà a due, e il numero di proroghe no aboliti i contratti a chiamata, consentite diminuirà dalle attuali quello - d'altronde non molto uticinque a tre. La soluzione non pia- lizzato - a lavoro ripartito Oob shace agli imprenditori che stanno fa- ring), le forme di associazione in cendo pressing affinché le regole partecipazione. A coprire le esisui contratti a termine (mOdifica- genze alla base di questi contratti te da questo stesso governo lo si potrà ricorrere ai voucherm, scorso anno) non siano toccate. per i quali si propsetta un aumenLa loro tesi è sostanzialmente la to del tetto massimo ai compensi. Sarà valorizzato il par-time. seguente: il contratto a termine liberalizzato costa il 36% in più di LE COLLABORAZIONI quello a tempo indeterminato, e In più occasioni il premier ha anquindi vi si ricorre solo se c'è effet- nunciato l'addio ai cO.co.pro a tiva necessità. Ma fino ad ora non partire dal prossimo anno. E quesembra abbia fatto breccia più di sta resta una delle ipotesi in camtanto sul governo. L'intervento po. Ma sul tavolo ci sono anche sosulla durata dovrebbe anche esse- luzioni meno radicali. Una riguarre funzionale a una diversificazio- da l'introduzione del "contratto ne nell'utilizzo del contratto a ter- economicamente dipendente" mine rispetto a quello in sommi- per le mono-committenze: una nistrazione (ex interinale) dato via di mezzo tra la collaborazione 15-02-2015 10 2/2 e la dipendenza, che lasci in capo al datore di lavoro alcune tutele. Il lavoro dei tecnici si sta concentrando anche sull'introduzione di una serie di filtri-parametri (sulla falsariga già tracciata dalla riforma Fornero) di controllo che possano smascherare le finte collaborazioni e gli abusi. Su questa linea si sta pensando anche di affidare alla contrattazione collettiva l'individuazione di uheriori parametri specifici di settore. In tutti i casi presi in considerazione l'obiettivo resta quello di fare in modo che le collaborazioni o rientrino nell'alveo del contratto a tutele crescenti oppure in quello delle partite Iva (quindi autonomo). Il tutto cercando di schivare un rischio enorme: che i maggiori vincoli possano spingere una quota delle collaborazioni verso il pozzo del lavoro nero. Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA Le novità Durata massima a 24 mesi per i contratti a termine Nuova modifica in arrivo per i contratti a termine acausali: la durata massima sarà ridotta da 36 a 24 mesi, il numero delle proroghe consentite passa da cinque a tre. Gli industriali non sono d'accordo. Più filtri contro le finte collaborazioni Per disboscare la giungla del precariato, si pensa di abolire il lavoro a chiamata, il jobsharinge le associazioni in partecipazione. Ancora aperte le ipotesi sui co.co.pto: si va dall'abolizione dal 2016 a maggiori filtri per ridurre gli abusi. Il ministro del Lavoro Poletti Tutele per la maternità alle parasubordinate Ritaglio Lavoro e previdenza stampa Codice abbonamento: 068391 In arrivo le nuove norme che estendono in modo graduale le tutele per la maternità a tutte le categorie di lavoratrici. Si avrà diritto all'assistenza anche «in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro». ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano LL.TlE~~.;../ \~' 1--' ILr Data l Pagina _II Foglio 16-02-2015 8 1 /2 Stop poltrone ai pensionati. Non per tutti Al via le norme che vietano incarichi a chi ha già lasciato il lavoro TI trucco: salvi i boiardi che si sono riciclati prima del 25 giugno 2014 Laura Della Pasqua [email protected] • Chi è in pensione non potrà avere incarichi di consulenza o cariche negli enti pubblici. La circolare firmata dal ministroMariannaMadiache sbarra la strada ai pensionati per riciclarsi ai vertici della pubblica amministrazione, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. La circolare era stata firmatadalministrodellaPubblica Amministrazione più di due mesi fa, il4 dicembre dello scorso anno mentre la registra zione della Corte dei Conti risa le al20 gennaio di quest' anno. Il provvedimento stabilisce che è vietato affidare ad ex lavoratori pubblici oprivati in quiescenza <dncarichi di studioediconsulenza, diri- genziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrazioni e negli enti e societàcontrollath>. Finalmente largo ai giovani? Non vi illudete di incontrare qualcuno di questi longevi e arzilli boiardi al parco con i nipoti o a giocare a carte con il sigaro in bocca in un circolo di lusso. Mentre i loro coetanei devono vedersela con il blocco dell'aumento dell'assegno, i gran commis di Stato, hanno trovato il modo per saltare su un'altrapoltronaasuondigettoni o di indennità di migliaia di euro da sommare alla pensione d'oro. In barba alla legge Madia. Il provvedimento, fortemente voluto da Renzi, conl'obiettivo di svecchiare la pubblica amministrazione «<per agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale»), prevede una scappatoia. Il divieto agli incarichi e alle consulenze per i pensionati scatta dal 25 giugno del 2014. Questo vuoI dire che chi è riuscito ad accaparrarsi una poltrona prima di quesa data, è salvo. Non solo. Ipensionati potranno comunque svolgere incarichi o collaborazioni a titolo gratuito per un anno e sono fatte salve alcune situazioni, tra cui gli incarichi di docenza, nelle commissioni di concorso o nei comitati scientifici. Tra i ruoli consentiti c'è anche quello di commissario straordinario, nominato «per l'amministrazione temporanea di enti pubblici o per lo svolgimento di compiti specifici». ( Fattalalegge, trovata la scialuppa di salvataggio per quanti, superburocrati, diplomatici, ex dirigenti non hanno fatto in tempo ad incassare la super liquidazione che già sono stati chiamati ad occupare unanuova poltrona. Non a caso, gli ultrasessantacinquenni ai vertici della classe dirigente italiana sono cresciuti in pochi anni dal 25,2 al 39,3 per cento del totale. Grazie alle deroghe della legge Madia, può tirare un sospiro di sollievo il 77enne Piero Gnudi, ex ministro ed ex presidente diEnel e dell'Iri, nominato il6 giugno commissario dell'Ilva. Si salvano anche quei boiardi da anni su poltrone dorate: l'ex ambasciatore Giovanni Castellaneta (traI' altro a Washington e Teheran, già nel cda di Finmeccanica), da12009 presidente della Sace, la società pubblica di assicurazione del credito; Pietro Ciucci, presidente dell'Anas maanche, dallo settembre 2013 beneficiario di una pensione d'oro come ex direttore generale della stessa società e Vito Riggio classe 1947, ex deputato diccì confermato per la quarta volta alla presidenza dell'Ente per l'aviazione civile. Tiziano Treu, ex ministro, per diventare presidente dell'Inps, avrebbe fatto sapere di essere pronto a farlo gratis mail governo ha optato per Boeri. L'opzione Codice abbonamento: 068391 Consentite le docenze e le collaborazioni gratuite Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 14-02-2015 26 1 Italia penultima nella Ue ma è finita la recessione la Germania mette il turbo Pil2014a meno 0,4%, crescita zero nell'ultimo trimestre Divario sempre più profondo con Berlino: più 1,6% ELENA POLiDORI o R1PRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 ROMA. Si fermala caduta del Pil: è il primo risultato non negativo da3anniemezzo.Nelquartotrimestre2014l'economiaè risultata a «crescita zero». L'anno chiude cosÌ con una contrazione dello 0,4%. TI Pil nazionale cessa di scendere mentre nello stesso periodo l'economia della Germania accelera dello 0,7%, confermando il suo ruolo di locomotiva d'Europa. Per i tedeschi l'anno termina con una crescitadell'1,6%, oltre le attese. TI portavoce della Cancelliera Merkel fa sapere che il risultato trimestrale darà la spinta a tutto il 2015. La Borsa di Francoforte festeggia. Quest' anno in realtà è ancora un'incognita per tutti e ancora più per l'Italia che viene da un lungo periodo di recessione. TI risultato del quarto trimestre, infatti, se paragonato allo stesso periodo del 2013, evidenzia un ribasso dello 0,3%. Peggio dell'Italia, nelle statistiche Eurostat, c'è solo Cipro. Tutto il resto dell'Europa va, trainato appunto dalla Germania. La stessa Francia, pur se sull' orlo della recessione, registra nel quarto trimestre una crescita dello 0,1 % che consente di chiudere l'anno con un più 0,4%. Nel complessoEurolandiaècresciutaneltrimestredelloO,3%esu base annua dello 0,9%: è poco, ma è pur sempre meglio di niente. L'anno passato finisce quindi meglio del previsto. La speranza è che il 20 15 inizi all' insegna della rinascita. Piccoli-grandi segnali sono già stati captati. In Italia, per esempio, è ripartita la produzione, sono aumentati i mutui, è migliorato il clima di fiducia di consumatori e imprese. Ma poco si sa, al momento, sul domani effettivo dell' economia. Per i prossimi mesi gli esperti fanno affidamento su un mix di elementi favorevoli che sono sul tavolo: il calo del prezzo del petrolio, il mini-euro e il quantitative easing della Bce, l'awio graduale del piano Juncker per gli investimenti. Non esistono ancora statistiche sicure sugli effetti di queste misure. TI governatore della Banca d'Italia ha già fatto una previsione di sviluppo dello 0,5%, grosso modo come la Confindustria. TI ministro dell'Economia si è limitato ad assicurare che la crescita «accelera» e che questo diventerà «l'anno della svolta». La ripresa «non ci sarà», secondo la CgiI, è <<tutta da costruire» a detta di Confcommercio. I consumatori lamentano che siamo «in fase di stallo». ad Primo piano Italia uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 71 Quotidiano Data Pagina Foglio 15-02-2015 18 1 Enrico Cisnetto PiI, troppo ottimismo sulla crescita italiana Così come uno zero a zero dopo una serie di sonore sconfitte fa piacere ma non cambia la stagione calcistica, altrettanto la formale uscita dalla recessione senza però neppure un decimo di punto di crescita non deve illudere sulla fine della crisi. Crescita zero non è crescita, è solo finemomentanea - della decrescita. Tanto più se il trimestre in cui sparisce i! segno meno perde tre decimi rispetto allo stesso periodo precedente e se l'anno (il 2014) si chiude a -0,4%. Pessimista? Anche negli ultimi tre mesi del 2013 uscimmo dalla recessione, salvo poi ripiombarci per i! resto dell'anno successivo (appunto il 2014) nonostante le previsioni di allora fossero persino più rosee delle attuali (per il 2014 Bankitalia prevedeva +0,7%, adesso per i! 2015 prevede +0,6). Insomma, c'è poco da fare i bulli. Anche perché i nostri omologhi europei fanno meglio (la Germania +0,7%) e noi siamo all 'ultimo posto tra i Paesi del G8. Ma, soprattutto, perché se in una congiuntura caratterizzata da bassi tassi di interesse, euro che marcia verso la parità con il dollaro e prezzo di petrolio in discesa, non riusciamo ad andare oltre lo zero, figuriamoci se i! quadro internazionale dovesse virare al peggio cosa succederebbe. Ed è proprio alzando lo sguardo oltre i confini nazionali ed europei, che c'è da essere preoccupati. Il Fondo Monetario ha abbassato le stime per l'euro zona dello 0,2% nel 2015 e dello 0,3% nel 2016 (portandole rispettivamente a +1,2 e +1,6%). Inoltre, la liquidità che la Bce trasferirà alle banche con il Quantitative Easing potrebbe arrivare all'economia reale con i! contagocce, visto che, da un lato, le stesse banche sono costrette a rispettare requisiti patrimoniali e regole sempre più stringenti, e dall'altro, latitanQ le imprese con progetti industriali solidi, che chiedano prestiti non solo per tappare vecchi buchi. In Europa poi, c'è la mina del debito greco pronta ad esplodere, mentre ai confini del continente le vicende dell'Ucraina e i! caos in Libia rischiano di mettere a repentaglio l'equilibrio geopolitico. E non meno preoccupante è i! trend che caratterizza il resto del pianeta: l'economia mondiale, ad eccezione degli Stati Uniti, frena ovunque. L'Fmi ha tagliato dello 0,3% la stima di crescita del pii mondiale rispetto a ottobre, portandolo a 3,5% per i! 2015 e 3,7% per il 2016. La Cina nel 2014 registra la peggior performance degli ultimi 24 anni, così come frenano tutte le economie emergenti, dalla Turchia all'America Latina. Il Giappone è ancora in crisi e non andrà oltre lo 0,6%. Unica nota positiva gli Usa, che nel 2015 dovrebbero guadagnare il 3,6% (contro il 3,1% stimato ad ottobre). Attenzione, però, perché il boom americano poggia sia su una politica monetaria fortemente espansiva ormai al termine, sia sulla messa a regime di shale gas e oi!, ora resi meno convenienti dal brent a 50 dollari. Senza contare si stanno riproponendo, tali e quali, gli eccessi della finanza che hanno causato lo scoppio della crisi. Insomma, visto che sull'economia mondiale si addensando nuvole nere, e che l'Italia si regge ormai solo sull'export, evitiamo di affidarci alle spinte esterne e vediamo di rimettere al centro la politica economica. Che latita. (twitter @ecisnetto) o Codice abbonamento: 068391 NON OOBBIAMO Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 73