SABATO 24 NOVEMBRE 2012 ANNO XVI - N. 279
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 - 7602001 - Fax 081 - 5802779
NAPOLI E CAMPANIA
www.corrieredelmezzogiorno.it
Oggi
Sud
Sapori
COSA CAMBIA NEI CORTEI GIOVANILI
UN OGGI
SENZA DOMANI
C’
[email protected]
A Tavola
Da Nocerino, baccalà
in tutte le salse
Mosto sacro
Primitivo dolce
molto particolare
Cinema
Meola, un corto
con Giulio Scarpati
di Antonio Fiore
a pagina 15
di Gimmo Cuomo
a pagina 17
a pagina 21
Napoli Società partecipate, rosso da 40 milioni e debiti per oltre 1,4 miliardi
De Magistris: sì al piano Monti
La giunta al Consiglio: accettate il salva-Comuni
di ERNESTO MAZZETTI
era una volta.
Gli studenti dei
college americani s’infiammavano nel 1968 leggendo pagine d’un — fino ad allora
sconosciuto — filosofo berlinese. Che si chiamava Herbert Marcuse e inneggiava a
una società libera da autoritarismi, protesa alla creatività e all’amore, non al capitale e al conformismo. Nel rovente maggio di quell’anno
a Parigi, e poi in tutta Europa, giovani e meno giovani
pretendevano per il domani la «fantasia al potere».
S’è molto ragionato su esiti
positivi del «movimento»,
ma anche sui risvolti negativi. Dalla «sbornia ideologica» zampillarono umori nefasti. Eversivi e violenti
quando dalla lontana Cina,
percorsa da turbe ostentanti il «libretto rosso» di Mao
Tze Dong, promanarono stimoli per altri rivolgimenti.
Assai meno libertari. E vennero gli «anni di piombo»,
lasciando scie di sangue e
qualche virus che ancor oggi colpisce innocenti.
Anche in questi giorni
nelle nostre città e in altre
d’Europa sfilano in corteo
giovani e meno giovani. Ma
non c’è alcun richiamo a slogan esotici o a un domani
palingenetico. D’altronde i
giovani cinesi dimentichi
del libretto rosso sgobbano
nelle fabbriche anelando i
deprecati consumi dell’«uomo a una dimensione».
Molto è cambiato: ideologie, valori, bisogni, equilibri di potere alla scala mondiale e a quelle locali. Ventate di libertà, ma quanti, ancora, i motivi d’inquietudine! La felicità, uti singuli come uti universi, si palesa
traguardo inattingibile.
A Napoli e nel Sud siamo
spettatori di quotidiani cortei dei molti a vario titolo e
Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente
Sviluppo
MEDITERRANEO,
ROMPIAMO
GLI ARGINI
di MARCO ZIGON *
in varia misura sofferenti,
Ieri sera la giunta del Comune «ha approvato la manovra di Palazzo San Giacomo, parla il revisore dei conti
con ondeggiar di striscioni assestamento generale al bilancio di previsione 2012 e al bilane diffusione di messaggi so- cio pluriennale 2012-2014», dando l’ok anche «alla delibera di
aro direttore, è in un
nori. Vane ritualità, purtrop- proposta al Consiglio comunale di adesione» al cosiddetto dePaese del Golfo Persico
po, a fronte di problemi in- creto salva-Comuni targato Monti.
che Mario Monti ha raccolto
A PAGINA 2
cancreniti. Ma le manifestail risultato economico più
zioni di Roma e d’altre città
importante delle sue recenti
hanno sommato insieme
missioni all’estero. Il
sofferenze e disagi diversi. Il saluto alla città
premier ha chiesto a Stati
Una molteplicità dal denoUniti, Cina e Giappone di
minatore comune: l’assendi MARCO DEMARCO
scommettere sul marchio
za di speranza. Un oggi senItalia, ma è nel Quatar che
za domani. Disperano i gio«Nelle casse del Comune di
di recente ha riscosso il
vani di inserirsi nella socie- di SILVANA RICCIO *
successo più importante:
Napoli ci sono solo 27 milioni,
tà in ruoli confacenti agli
qui il fondo sovrano ha
quanto basta per pagare gli
studi compiuti; disperano i
aro direttore, con queste righe voglio salutare la città
assunto l’impegno di
stipendi di novembre e nulla
disoccupati di venir riassornella quale sono nata e di cui comprendo le mille
più». Lo rivela Gianluca Battaglia, investire 1 miliardo di euro
biti in strutture produttive; contraddizioni di un tessuto sociale in cui anche i bisogni
in attività connesse al Made
che ha curato la relazione dei
disperano tanti di sottrarsi essenziali delle persone sono a volte insodisfatti.
in Italy.
Revisori al Rendiconto della
a povertà imminenti o man* Prefetto, ex Direttore generale del Comune di Napoli
* Presidente del Gruppo Getra
gestione per 2011 del Municipio.
tenere qualità di vita illusoGianluca Battaglia
CONTINUA A PAGINA 14
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A PAGINA 3
riamente ritenuta irrevocabile. Se a Milano centinaia
di sindaci, cinti dalle fasce
tricolori, lamentano l’insostenibilità dei tagli alla fi- Il caso
nanza locale, ben più rattristante lo spettacolo delle barelle radunate alle soglie di
ministeri per rivendicare
l’assistenza che si teme negata agli afflitti da mali gravi. La degenerazione in forma violenta di pur legittime
manifestazioni e di pur doverose tutele dell’ordine
pubblico è insidia incombente in questa temperie di Cloe, un maschio di circa 15
disagi e tensioni. Lo ammet- anni, ospite dello zoo di
te in tv, commentando gli Napoli da quando era un
scontri romani e guardan- cucciolo, fu sequestrato
do preoccupato a nuovi dalle forze dell’ordine a un
eventi, il capo della polizia clan camorristico e affidato
al parco zoologico. Oggi
Manganelli.
Restaurato, torna al pubblico il Trittico di Nottingham.
Gli animosi dibattiti che Cloe è una delle dieci tigri
Era esposto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, pria destra e a sinistra caratte- dello zoo da oltre un anno
ma di essere trasferito nell’Ottocento alle collezioni del
rizzano le «primarie» indi- affidate a un curatore
Museo di Capodimonte.
cheranno i principali prota- fallimentare dopo il crac
Una tra le chiese visitabili: Santi Severino e Sossio in via Bartolomeo Capasso
A PAGINA 19 De Stefano
gonisti delle elezioni, chis- della Park and Leisure. I
sà se più o meno prossime. dipendenti dello zoo di
Ma non sembrano lasciar Napoli si sono opposti ieri
sortire ricette persuasive ai all’intervento degli uomini
fini del superamento della della Forestale che si sono
crisi presente. O alternative recati nel parco di
Cinque tra le dodici chiese scelte per il ranno storici dell’arte pronti a raccontar- rio Di Meo, voluto dai produttori irpini di
alla «ricetta Monti», tuttora Fuorigrotta per prelevare la
praticata ma per nostra sfor- tigre e trasferirla al Centro di calendario Di Meo dedicato ai luoghi di ne le origini e il destino. Il fine settimana vino. Giunta alla sua undicesima edizione
culto abbandonati a Napoli saranno visita- dedicato alle chiese abbandonate di Napo- tra glamour, arte e mondanità l’iniziativa
tuna ancora lungi dal rive- Tutela e di Ricerca sulla
Fauna Esotica di Bologna.
bili oggi e domani. Dalle 10 alle 13 in cia- li prevede inoltre questa sera il gala ai Gi- fa tappa a Napoli.
larsi salvifica.
A PAGINA 19 Carmine Festa
scuna delle chiese aperte al pubblico, ci sa- rolamini per la presentazione del calendaA
PAGINA
11
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Battaglia:
«In cassa solo
27 milioni»
Ce l’ho messa tutta ma non è bastato
C
I dipendenti
dello zoo:
non trasferite
la tigre
L’evento Visite oggi e domani (ore 10-13). Stasera gala ai Girolamini per il calendario Di Meo
A Capodimonte rivive
il Trittico di Nottingham
Week end nelle chiese abbandonate
L’intervista Nuovo personaggio per l’attore: io, unico a rifiutare i cinepanettoni
Teocoli da Caccamo a De Laurentiis
«De Laurentiis? È il prossimo
personaggio che imiterò, l’ho fatto
finora solo una volta, a Gazzetta.it, e
mi è venuto proprio bene». Parola di
Teo Teocoli che martedì sarà
protagonista di un one man show al
Modo di Salerno. ««I nuovi comici dice in un’intervista al Corriere del
Mezzogiorno - li vorrei vedere alla
prova in teatro, la televisione è
troppo riduttiva, non puoi giudicare
un talento in pochi minuti. L’unico
che secondo me ha le armi per
diventare un classico della comicità
oggi è Checco Zalone».
A PAGINA 21 Bojano
C
Fisimario
di Ruggero Guarini
Mastriani deluso dall’Italia Una
S
apevo che il nostro Francesco Mastriani – che fino al
1860 era stato, con la necessaria cautela,
schiettamente antiborbonico, devotissimo all’idea unitaria
e fanatico di Garibaldi, per il quale, dopo il suo ingresso a
Napoli, arrivò a concepire una vera idolatria – sùbito
dopo la nascita dell’Italia Una incominciò a mostrarsi non
poco deluso dall’operato dei suoi primi governi.
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2
NA
Primo Piano
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Le finanze dell’Ente
De Magistris dice sì al piano Monti
La giunta propone al Consiglio di accettare il provvedimento salva-Comuni
Ieri sera la giunta guidata da Luigi de
Magistris «ha approvato la manovra di assestamento generale al bilancio di previsione 2012 e al bilancio pluriennale
2012-2014, oltre ad altre delibere di accompagnamento alla manovra stessa».
Sempre nella medesima seduta l’esecutivo comunale, ha dato disco verde «alla delibera di proposta al Consiglio comunale
di adesione al piano di riequilibrio pluriennale ai sensi del decreto legge
174/2012». Vale a dire il testo firmato dal
premier Mario Monti e dai ministri Anna
Maria Cancellieri (Interno) e Vittorio Grilli (Economia) «recante disposizioni urgenti in materia di finanza». Il provvedimento, più volte criticato dal sindaco nelle scorse settimane, dovrebbe portare almeno 190 milioni nelle casse municipali.
«Abbiamo deciso di proporre al Consiglio — spiega l’assessore al Bilancio, Salvatore Palma — di accettare il Dl voluto
dall’inquilino di Palazzo Chigi. Poi, ovvia-
La relazione sulle Partecipate
L’assessore Palma
«Al 31 agosto scorso abbiamo
censito debiti fuori bilancio
per diciannove milioni di euro»
mente, se l’assemblea cittadina aderirà al
nostro invito, e credo che questo avverrà,
avremo 60 giorni per varare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale». Quello,
cioé, che secondo i revisori dei conti dovrebbe «deliberare la misura massima
consentita delle aliquote e/o tariffe locali;
«assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale;
assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale del servizio di
smaltimento dei rifiuti solidi urbani; prevedere le misure finalizzate al controllo e
al contenimento della spesa del personale
dipendente, proprio e degli organismi partecipati, anche mediante l’utilizzo di strumenti di esodo anticipato etc.».
Palma non commenta. «Si vedrà a tempo debito. Detto questo ieri abbiamo già
varato una prima manovra di assestamento, che non prevede ricadute sui cittadini
ma prende atto di una serie di risparmi
già attuati. La delibera, peraltro, ci permetterà di lavorare al meglio sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale». Un dato l’assessore, però, lo fornisce: «I debiti
fuori bilancio censiti fino al 31 agosto
scroso sono pari a 19 milioni di euro». Infine una rassicurazione ai dipendenti:
«Gli stipendi di dicembre? Tranquilli saranno pagati».
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Rosso da 40 milioni e debiti per 1,4 miliardi
L’amministrazione di Palazzo
San Giacomo detiene partecipazioni in ventidue realtà (in maggioranza spa o società consortili
per azioni): si va dallo 0,014 delle
quote di Autostrade Meridionali
a ben nove strutture controllate
interamente. Due società, Napoli
Orientale e Nausicaa, sono «in liquidazione volontaria» (la seconda, in più, è «cessata e cancellata
dalla fine dello scorso mese di
marzo»).
«Gli organismi partecipati analizzati — è scritto nella relazione
dei revisori dei conti al rendiconto di gestione 2011 del Comune
di Napoli (dossier datato 22 no-
vembre) — registrano una debitoria complessiva di circa 1,474 miliardi di euro, che per circa 1,318
è imputabile al Comune di Napoli
in funzione della propria percentuale di partecipazione al capitale
sociale». E, riferendosi ancora alle cosiddetta partecipate, si dice:
«Vantano nei confronti del Comune di Napoli crediti per un valore
complessivo di 794 milioni di euro». Male il risultato consolidato:
al 31/12/2011 è in rosso per 40,4
milioni di euro; un responso «influenzato dai risultati negativi della quasi totalità degli organismi
partecipati con poche eccezioni
per lo più riconducibili a parteci-
pate ove il Comune detiene quote
di partecipazione minoritaria (Gesac e Autostrade Meridionali)». Il
valore complessivo degli asset
partecipativi (valore complessivo
della voce patrimonio netto di
competenza del Comune di Napoli) risulta pari a circa 590 euro; il
valore dei ricavi attivati da tutti
gli organismi partecipativi del Comune è pari a 881 milioni (anche
in quesdto caso i valori afferibili
alle partecipate Gesac e Autostrade hanno una notevole influenza). Inoltre: «solo 6 organismi
partecipati sui 22 totali hanno un
regolare contratto di servizio o
convenzione che disciplini i rap-
porti economici e commerciali
con l’amministrazione comunale».
Il collegio dei revisori dei conti
«continua a constatare il perdurare, da parte dell’amministrazione
comunale, della mancata adozione del bilancio consolidato per
tutte le aziende partecipate, suddivise per settori di attività; tale
comportamento non consente di
poter compiere un’attenta analisi
contabile-economico-finanziaria
delle stesse e quindi un puntuale
esame in grado di rendere efficace le attività di indirizzo e di gestione». In pratica: «La riunificazione della gestione degli organi-
Regione La federazione dirigenti: assunti degli esterni pure con 200 profili di competenza interni
Nuovi capi staff dei dipartimenti
Il sindacato: ricorriamo ai giudici
NAPOLI — Il sindacato dei dirigenti
della Regione Campania, Direr, «diffida
dal rendere esecutive le nomine» dei
nuovi cinque dirigenti di staff dei dipartimenti «attraverso la stipula dei relativi
contratti» e «chiede che l’amministrazione regionale, in sede di autotutela, provveda alla revoca parziale della delibera di
giunta regionale» in questione. È accaduto che la giunta Caldoro ha dato seguito
a quanto già anticipato dal Corriere del
Mezzogiorno: la nomina dei cinque dirigenti di staff dei dipartimenti, nuova architettura apicale della macchina amministrativa di palazzo Santa Lucia. Si tratta di due esterni e tre dipendenti interni
all’amministrazione. In particolare, di
Eugenio Aveta, per il dipartimento programmazione e sviluppo economico; di
Massimo Pinto, per il dipartimento delle
politiche territoriali; di Silvana Grasso,
per quello delle risorse finanziarie, umane e strumentali; di Lara Natale, per il dipartimento salute e risorse naturali; e di
Giuseppe Russo, per istruzione, ricerca,
lavoro, politiche culturali e sociali. Il sin-
dacato dei dirigenti regionali, tra l’altro,
avverte che nel caso si procedesse a dare
esecuzione alla delibera contestata, trasmetterà «gli atti alla magistratura, anche contabile, perché siano accertate tutte le responsabilità».
La segretaria regionale della Direr,
Giovanna Donadio, in una missiva inviata al governatore, agli assessori interessati, ai capigruppo e a tutto il personale,
scrive: «L’Amministrazione ancora una
volta non è riuscita a resistere alla tentazione di farsi beffa dei principi di trasparenza, imparzialità e meritocrazia: con la
delibera di giunra regionale 614 sono, infatti, stati nominati dirigenti di staff dei
capi dipartimento alla ricerca e alla sanità, rispettivamente Giuseppe Russo,
esterno già in seno agli uffici di diretta
collaborazione del presidente, e Lara Na-
L’entrata uffici
di Palazzo
Santa Lucia
Polemiche
per le nomine»
dei nuovi cinque
dirigenti di staff
dei dipartimenti
della Regione
Angelo Agrippa
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COMUNE DI SALERNO
COMUNE DI SALERNO
Ai sensi dell’art.123 del D.lgs. n.163 del
12.4.2006 l’Amministrazione comunale di Salerno rende noto che intende avvalersi, per l’anno
2013 della procedura ristretta semplificata, per
l’affidamento dei lavori di importo inferiore ad
Euro 1.500.000,00 = I.V.A. esclusa. A) Tipologia
T pologia
dei lav
lavori:
ori: OG - tutte le categ
categorie,
orie, OS – tutte le
categorie.
categ
orie. B) Sogge
Soggetti
tti Ammessi e requisiti:
sono indicati nel disciplinare di procedura che,
unitamente alla domanda di partecipazione e la
modulistica sono reperibili sul sito internet:
http://www.comune.salerno.it/client/bandi/bandi.aspx. Il termine scadrà alle ore 12:00 del
15.12.2012
15.12.2012.
Il Direttore del Settore Avvocatura
Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni,
Demanio e Patrimonio
Avv. Aniello Di Mauro
Per la formazione di un elenco di operatori economici per l’affidamento di lavori, forniture-servizi ed incarichi tecnici di progettazione - rinnovo
integrale dell’albo alla scadenza del 1° quinquennio. L’Amministrazione Comunale di Salerno
in attuazione della propria norma regolamentare,
procede al rinnovo integrale, per l’anno 2013,
dell’Albo degli operatori economici ai sensi degli
artt.57, 90, 91 e 125, del decreto L.g.s.163/06.
Le modalità d’iscrizione e della documentazione
richiesta, sono dettagliatamente indicate nel
bando integrale che è pubblicato all’Albo Pretorio
dell’Ente,
nonché
all’indirizzo
http://www.comune.salerno.it/client/bandi/ba
ndi.aspx sito dal quale è prelevabile tutta la
documentazione e la relativa modulistica. Il termine scadrà alle ore 12:00 del 31.12.2012.
Il Direttore del Settore Avvocatura
Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni,
Demanio e Patrimonio
Avv.
vv. AAniello
niello Di Mauro
AVVISO
VVISO DI PREINFORMAZIONE
tale, funzionario di ruolo della giunta. Peraltro, in maniera singolare, il dirigente
di staff alla Sanità è stato nominato per
un dipartimento privo, ad oggi, del suo
titolare !!! Forse perché anche l’incarico
di capo dipartimento è già stato destinato alla predetta funzionaria? Possibile
che tra gli oltre 200 dirigenti interni non
ve ne fossero due in possesso dei requisiti di professionalità, competenze ed esperienza richiesti dall’avviso di interpello?
E se pure così fosse, nel momento in cui
questa amministrazione ha valutato la
necessità di ricorrere all’art 19 comma 6
del decreto legislativo 165/2001, perché
non è stato pubblicato un nuovo avviso
di interpello che consentisse la partecipazione a tutti, soggetti esterni o funzionari interni, in possesso dei requisiti richiesti? Evidentemente non è bastato ritagliarsi uno spazio estremamente dilatato nel quale operare nomine intuitu personae, come nel caso degli uffici di diretta collaborazione del presidente, come
non è bastato affidare ai carrozzoni delle
società in house - i cui vertici sono diretta emanazione della politica - gran parte
delle attività di competenza della giunta». Antonio Marciano, del Pd, accusa:
«Più che di spending review Caldoro ha
inaugurato la ‘‘spendi di più’’».
smi partecipati sotto un unico
Servizio aumenterebbe in maniera esponenziale le capacità di monitoraggio e di controllo da parte
dell’amministrazione Comunale,
nonché di responsabilizzazione
in materia di politiche per la riduzione della spesa in un’ottica di efficacia e di efficienza della stessa».
Infine, una nota preoccupata:
«C’è uno scostamento tra gli impegni di spesa nel bilancio dell’Ente (il Municipio) e i crediti
iscritti invece nei bilanci delle partecipate verso l’Ente stesso per oltre 59 milioni di euro».
PROCEDURA
PR
OCEDURA APERTA – AVVISO
AVVISO
Il Comitato Tecnico Scientifico del Progetto: DIGICULT – Valorizzazione di Giacimenti Culturali Diffupubblicoo per la partecipazione al cors
corsoo di Formazione “DIGICULT – Valorizsi” emana un Avviso pubblic
zazionee di Gi
zazion
Giacim
acimenti
enti Cult
Cultur
urali
ali Diffu
Diffusi”
si” co
connesso
nnesso al prog
progetto
etto di ricerca DI
DIGICULT
GICULT .
Poste Italiane , Protom Group S.p.A., Interact S.p.A., CRMPA e CEMSAC realizzano un Corso di Formazione dal titolo “DIGICULT – Valorizzazione di Giacimenti Culturali Diffusi” a valere sul Programma
Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (D.D. Prot. n. 01/Ric del 18.01.2010). A
tal fine indicono una procedura finalizzata alla selezione di dieci candidati da ammettere al predetto Corso di Formazione. Il corso persegue il fine di formare 10 ricercatori nella Valorizzazione di Beni
Culturali con Tecnologie ICT. Per la partecipazione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti:
possesso della laurea in Matematica, Ingegneria, Fisica, Informatica, Economia, Scienze della
Comunicazione, Beni Culturali, Architettura, Scienze del Turismo, Archeologia; cittadinanza di uno dei
Paesi membri dell’U.E. alla data di scadenza del bando; assenza di qualsivoglia rapporto lavorativo con le strutture coinvolte nel progetto DIGICULT. I Candidati dovranno presentare domanda di
14:00
00 del gi
giorno
orno 21 DICEMBRE 2012
2012, e dovranno indicare
ammissione entro e non oltre le ore 14:
sulla busta a pena di esclusione la dicitura “Domanda di partecipazione alle selezioni per il Corso
di Formazione connesso al Progetto DIGICULT”. La selezione sarà effettuata attraverso valutazione
dei titoli, una prova pratica ed un successivo colloquio orale. Il corso avrà inizio nel mese di Gennaioo 2013 e sarà svolto in 1600 ore. L a freq
fr equenz
uenzaa del corso è obblig
obbligatoria.
atoria. È inoltre riconosciuta agli allievi una borsa di studio subordinatamente alla regolare partecipazione al corso di formazione. Il bando integrale e le modalità di selezione sono pubblicate sul sito www.crmpa.it.
Primo Piano
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
3
NA
Le finanze dell’Ente
L’analisi Parla uno dei Revisori
dei conti di Palazzo San Giacomo
NAPOLI — «Nelle casse del Comune di Napoli ci sono solo 27 milioni, quanto basta per
pagare gli stipendi di novembre e nulla più.
Nel frattempo sono stati già utilizzati 339 milioni di anticipazioni del Banco di Napoli; è
stata già impegnata l’intera terza rata dei trasferimenti statali; e il gettito Imu del prossimo dicembre è stato già destinato a coprire i
mutui in scadenza a fine anno».
Gianluca Battaglia, insieme con Gabriela
Napoli, ha curato la relazione dei Revisori al
Rendiconto della gestione per l’esercizio
2011 del Comune di Napoli. Allora, dottor
Battaglia, cosa ci dicono questi dati?
«Che a Napoli siamo a un punto di non ritorno, perché la spesa corrente è certa e le entrate sono incerte; perché il costo del personale è altissimo e tende a essere sempre più alto;
perché l’amministrazione paga ormai a distanza di cinque anni dalle forniture, e ciò costituisce un duro colpo all’economia complessiva
della città; e perché al disavanzo di oltre 850
milioni del Comune bisogna aggiungere il debito di un miliardo e 400 milioni accumulato
dalle aziende partecipate, le quali, se questi
soldi non li troveranno, e sarà difficile trovarli, dovranno essere sostenute dallo stesso Comune».
Un quadro nero. C’è dell’altro?
«Aggiunga che ci sono società partecipate
che non hanno ancora presentato i loro bilanci e che manca ancora un bilancio consolidato
di tutte le aziende partecipate, cioè un quadro
di insieme dei costi e dei ricavi. Non solo. Tenga presente che quando Bassolino andò al governo della città, nel ’93, ci andò dopo un dissesto, dunque a conti azzerati. Ciò vuol dire
che in diciannove anni siamo quasi al punto
di partenza».
Nella sua relazione a proposito delle par-
2,2
«Già troppi dipendenti
Spesa fuori controllo
con le nuove assunzioni»
Battaglia: Comune a un punto di non ritorno
L’intervista
di MARCO DEMARCO
L’allarme In cassa appena 27 milioni
solo per gli stipendi di novembre
13
I miliardi che compongono
l’esposizione debitoria del
Comune di Napoli, sommando
gli 850 milioni di disavanzo
e il miliardo e 400 milioni
di debito accumulato
dalle società partecipate
tecipate, lei parla di «scostamento» di circa
60 milioni di euro tra gli impegni di spesa
nel bilancio del Comune e i crediti vantati
dalle partecipate. È fisiologico tutto ciò?
«Per nulla».
Che fine hanno fatto questi soldi?
«Non so che dirle. Non ci sono giustificazioni. So però che è una incongruenza contabile».
E come la definirebbe lei una contabilità
di questo tipo?
«Una contabilità non lineare».
Quali sono, a suo giudizio, le aziende partecipate del Comune più esposte, più a rischio dal punto di vista dei bilanci?
«Bagnolifutura, Metronapoli e l’Asìa, che
sono le più indebitate. Per quanto riguarda Bagnolifutura, le perdite hanno già eroso tutto il
capitale. E Asìa ha anche 2.200 dipendenti la
cui età media è di oltre 56 anni. Ma naviga in
cattive acque anche la Mostra d’Oltremare,
che da cinque anni è in perdita».
Veniamo agli oltre 850 milioni di euro di
disavanzo del Comune. Cosa ci dice questa
cifra?
«Che bisogna fare i conti con una drammatica incapacità di riscossione da parte del Comune per quanto riguarda tutte le poste di entrata corrente, vale a dire quelle tributarie, le infrazioni al codice della strada o i fitti attivi. In
generale, si nota che a Napoli le riscossioni
crollano una volta passati 16-18 mesi dalla notifica».
E questo cosa vuol dire?
«Semplicemente, che una volta provveduto
alla notifica il Comune non si preoccupa più
di nulla. Mancano controlli e strutture adeguati. Si fa affidamento unicamente alla buona volontà dei napoletani. E meno male che, contrariamente al luogo comune, il 70 per cento dei
residenti paga quel che deve. Paga, di conseguenza, anche per quelli che non lo fanno».
È la Waterloo della lotta all’evasione?
«Direi che è la conseguenza dell’insuccesso
trollo, ed era già oltre cioè quel 50 per cento
della spesa corrente che ne determina il limite. Attualmente è al 53,7 per cento e tende a
crescere».
All’inizio di quest’anno il Comune ha assunto 350 netturbini. Poteva farlo?
«Direi di no. In ogni caso, sarebbe stato utile essere molto prudenti».
E tuttavia, proprio in queste ore il Comune sta assumendo centinaia di maestre. Nonostante l’altolà dell’ex city-manager.
«Già».
Tutto ciò la preoccupa?
«Mi lasci dire che Napoli è una città in cui i
costi per il personale non sono più sostenibili. Abbiamo un dipendente comunale, calcolando anche quelli delle partecipate, ogni 45
abitanti, bambini e anziani compresi. Non credo si possa continuare a gonfiare questo capitolo di spesa».
Eppure lei conferma nella sua relazione
che il Comune ha già sforato il patto di stabilità per oltre 55 milioni. Che conseguenze
comporterà tutto ciò?
«Un taglio rilevante nei prossimi trasferimenti da parte dello Stato».
Quali possono essere le vie di uscita?
«Per quanto riguarda il personale, credo
che bisognerebbe agire nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori, ma prefigurando un
esodo controllato. Poi ci si dovrebbe preoccupare della gestione del patrimonio».
Ma come? Il Comune sembra essere soddisfatto per il piano di dismissioni gestito dalla «Romeo», non è così?
«È così, ma quel piano prevede acquisti dilazionati nel tempo. Parliamo di decenni. Inoltre si tenga presente che il Comune è proprietario di 27.000 unità abitative, la cui manutenzione, ordinaria o straordinaria, al netto dei
fitti riscossi, costa circa 13 milioni».
E allora?
I milioni di euro che
compongono il costo della
manutenzione, sia ordinaria sia
straordinaria, che il Comune
di Napoli deve sostenere per
gli oltre 27 mila unità abitative
di cui a tutt’oggi è proprietario
Professionista
Gianluca Battaglia, insieme
con Gabriela Napoli, ha curato
la relazione dei Revisori dei conti
al Rendiconto della gestione per
l’esercizio 2011 del Comune
di Napoli
di tutte le azioni poste in essere per contrastare l’evasione e l’elusione».
Sempre nella sua relazione lei ricorda che
i revisori dei conti hanno più volte sollecitato l’amministrazione a bloccare la spesa corrente, limitandola ai soli servizi indispensabili. Vuol dire che il Comune doveva astenersi dal fare nuove assunzioni?
«Sì, a mio avviso non c’erano le condizioni
per nuove assunzioni, perché da tempo la procura della Corte di conti ha avvertito il Comune che la spesa per il personale era fuori con-
Bassolino andò al governo della città nel
’93 dopo un dissesto. Ciò vuol dire che in
19 anni siamo quasi al punto di partenza
❜❜
«L’amministrazione potrebbe vendere le cosiddette aziende di valorizzazione, come Bagnolifutura, le Terme di Agnano e la Mostra
d’Oltremare. E potrebbe vendere, ancora, parte del proprio patrimonio dopo averlo valorizzato e reso dunque appetibile per il mercato».
Concludendo, lei sostiene che c’è una sola
alternativa alla dichiarazione di dissesto e
cioè l’adesione al piano del governo. In effetti, ieri sera, la giunta comunale ha deliberato di aderire al piano Monti. Cosa ciò comporta?
«Entro il 30 novembre è convocato il consiglio comunale di Napoli. In quell’occasione
dovrà accettare con un voto la proposta della
giunta. A quel punto il Comune avrà sessanta
giorni di tempo per comunicare alla Corte di
conti come intende ripianare il bilancio. Dovrà cioè indicare cosa vuole dismettere e
quando; quali tagli alla spesa vorrà effettuare;
quali aliquote alzare per quanta riguarda la
tassazione locale. Se il piano sarà ritenuto credibile, e ripeto credibile, arriverà il contributo
stabilito dal governo».
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Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Primo Piano
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
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La politica I nodi
Lista arancione, Vendola: ben venga
Il leader di Sel a Napoli. Ma ai suoi non piace il progetto di de Magistris
In Regione dopo 11 mesi di carcere
Fabozzi torna e accusa
Però il Pd si spacca
sul garantismo unilaterale
NAPOLI — Il Pd ha rischiato seriamente di spaccarsi con il ritorno in consiglio regionale del consigliere Enrico Fabozzi, a un mese
dalla sua scarcerazione. L’esponente politico era stato arrestato
nel novembre del 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, corruzione e voto di scambio per fatti risalenti
al 2003, quando era sindaco di Villa Literno. Rinviato a giudizio, la
Cassazione ha poi accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Mario
Griffo e Umberto Del Basso De Caro, quest’ultimo oggi capogruppo del Pd, contro l’impianto accusatorio della magistratura, che si
basava su dichiarazioni di collaboratori di giustizia. La Cassazione
ha annullato le ordinanze per assenza di indizi di colpevolezza e
per l’inattendibilità dei pentiti.
Fabozzi, intervenendo in aula, ha raccolto qualche dissenso, ma
anche attestati di solidarietà pervenuti dalla sua ex parte politica.
Ha infatti criticato l’atteggiamento assunto, durante la sua vicenda
giudiziaria, dai vertici del Pd: «Il garantismo è merce rara — ha
detto — e non ho potuto sopportare che il mio ex partito, il Pd,
abbia mentito dicendo che mi avevano allontanato, quando io mi
sono autosospeso. Non lo dico con cattiveria, ma sono deluso e
rammaricato dall’atteggiamento del vecchio capogruppo (Giuseppe Russo, ndr). Ho avvertito in modo forte l’assenza di solidarietà.
È una ferita che non so in quanto tempo si potrà rimarginare».
Fabozzi ha raccontato di essersi confrontato sul tema del garantismo con molte persone, «anche con un avvocato napoletano, il
quale mi ha confidato che non voterà più per il Pd perché il partito
è ormai appiattito sulla magistratura. L’ex sindaco di Pignataro
Maggiore, Giorgio Magliocca, assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica perché il fatto non sussiste è stato
più fortunato di me perché aveva il partito dalla sua parte. La mia
vicenda è politica oltre che giudiziaria. L’unico collega consigliere
Enrico
Fabozzi, ex
sindaco di
Villa Literno,
consigliere
regionale del
Pd ora del
gruppo misto,
è stato
detenuto
per undici
mesi a
Secondigliano
che mi ha fatto visita in carcere, pur avendo concordato che nessuno dovesse venire, è stato Nicola Caputo». L’ex capogruppo del
Pd, Russo, ha replicato: «Se abbiamo dichiarato il falso, Fabozzi ci
quereli. Sono rimasto sorpreso e amareggiato del silenzio del capogruppo del Pd rispetto alle accuse mosse da Fabozzi all’indirizzo
del segretario regionale e del capogruppo uscente solo per aver
applicato il codice etico del partito. Sul garantismo, poi, ho più
paura di quello unilaterale che del giustizialismo ideologico, per
sua natura ipocrita e strumentale. La presunzione di innocenza va
sempre salvaguardata sia per Fabozzi che per Cosentino. Applaudire Fabozzi e criminalizzare Cosentino diventa sbalorditivamente
inspiegabile». In una nota, il segretario regionale del Pd, Enzo
Amendola, e quello di Caserta, Dario Abbate, hanno ricostruito
quanto avvenuto: «Pochi mesi dopo le elezioni regionali del consigliere Fabozzi nelle liste del Pd, alla comparsa di notizie relative ad
indagini sul suo conto, Fabozzi ci comunicò la decisione di autosospendersi dal partito, scelta che abbiamo condiviso e su cui, anche
a seguito di sollecitazioni e inviti a riconsiderarla, non abbiamo
mai inteso cambiare. Non a caso fu conseguente la fuoriuscita di
Fabozzi anche dal gruppo in consiglio regionale. Ci dispiace oggi
fare queste precisazioni, ma le dichiarazioni del consigliere Fabozzi richiedono chiarezza da parte nostra non solo sulla vicenda, ma
sulla linea che abbiamo inteso far valere. Quando ci sono procedimenti e rinvii a giudizio su tali fattispecie di reato per il Pd, come
recita il codice etico, la sospensione è d’obbligo perché crediamo
che il diritto alla difesa del singolo non debba gettare ombre su un
partito che fa della lotta alla camorra in Campania come in Italia
elemento fondante del suo dna politico. Ognuno può far valere le
sue ragioni nei tribunali e ci auguriamo che nel caso di Fabozzi,
come in tutti i casi di politici coinvolti, il consigliere possa provare
la sua innocenza nelle aule di giustizia. Detto ciò, il Pd, quando si
tratta di rapporti tra criminalità e politica, pretende da tutti i partiti, a partire da se stesso, un codice di autoregolamentazione indipendente dai procedimenti giudiziari e atti conseguenti».
Angelo Agrippa
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NAPOLI — «Capirà, anche
Nichi capirà che la lista arancione non funziona». I vendoliani napoletani restano lontani dal progetto di de Magistris anche se il loro capo mostra, come altri big nazionali,
un certo interesse: «Il movimento arancione a cui sta
dando vita de Magistris è ancora allo stato embrionale,
ma ben vengano aggregazioni di intellettuali come quelle
che si stanno formando intorno al sindaco», spiega Nichi
Vendola. «Si tratta di interlocutori preziosi per il rinnovamento dell’Italia cui la politica deve guardare con grandissima attenzione. Quello che
dobbiamo creare è infatti un
blocco sociale molto ampio e
un’alleanza con le giovani generazioni».
Il candidato alle primarie
Nichi Vendola arriva con più
di un’ora e mezza di ritardo
in una piazza del Gesù buia,
dopo essere stato a Caserta e
prima di andare a Benevento.
I vendoliani partenopei non
lo tradiscono, sfidando l’umidità. Sul palco i precari della
scuola, della sanità, i disoccupati organizzati, un rappresentante della comunità palestinese, il racconto di Rosaria
De Cicco e Gianfranco Gallo
sul femminicidio. È una sinistra un po’ retrò. Ma tant’è la
narrazione vendoliana alla fi-
ne comincia. «Ho le tasche
piene di biglietti, è una raccolta, un epistolario italiano, forse ne farò un libro». Lettere,
quelle che gli sono state date,
che in tantissimi casi parlano
della «disperazione della gente, del dramma della precarietà, di genitori che non vedono un futuro per i propri figli». Non perde un aggettivo
Bagno di folla
Ieri il leader di Sel e
candidato alle Primarie
del Pd Nichi Vendola
è arrivato a Napoli
Centinaia
i simpatizzanti giunti
in piazza del Gesù
in piazza il governatore pugliese, li elenca tutti, dopo la
dieta televisiva di questi mesi
di campagna elettorale.
A microfoni accesi è più sobrio. Bersani ha appena annunciato che se al ballottaggio andassero Vendola e Renzi, «per dovere di partito», lui
voterebbe Renzi. Vendola taglia corto: «Se non vinco al
primo turno cercherò di vincere al secondo». E intanto
strappa il voto all’arancione
«scettico» Giuliano Pisapia.
Quanto alla sinistra «bisogna
rinnovarla, bisogna mettersi
in rapporto con la vita dei giovani. Oggi non c’è parola più
moderna della parola eguaglianza, o solidarietà o giusti-
zia sociale. La modernità di
chi vende l’anima al mercato
a me non piace; mi piace invece la modernità di chi afferma il primato della dignità».
Quanto al Mezzogiorno, Vendola la pensa un po’ come tutti in campagna
elettorale: «Credo che
l’Italia non si possa salvare se non riparte dal
Sud. Napoli è la capitale di quel Sud che è
scomparso negli anni
della destra che è stato
condannato al silenzio, è stato raccontato
secondo stereotipi,
giudizi e luoghi comuni che enfatizzavano
tutto il male e che nascondevano tutto il bene».
Manca un giorno all’apertura delle urne, a
quello che per il centrosinistra dovrebbe
essere «un bagno di
folla», sicuramente un
esercizio di democrazia lo è. Ma in Campania e principalmente a
Napoli e provincia ci
sarà massima attenzione affinché il voto si
svolga in tutta sicurezza, visti i precedenti.
Oltre 1500 volontari
saranno impegnati nei 700
seggi. Quanto ai numeri, i certi si avranno domenica, si
aspettano almeno più di 100
mila persone. Intanto chiusura a Napoli con il vicesegretario del Pd Enrico Letta. Mentre Antonio Bassolino apre le
porte della fondazione Sudd
per un faccia a faccia tra i responsabili dei cinque comitati. Appuntamento alle 11 con
Arturo Scotto per Nichi Vendola; Giuliana Cacciapuoti
per Laura Puppato; Enzo
Amendola per Pier Luigi Bersani; Alfredo Mazzei per Matteo Renzi e Romeo Pastorino
per Bruno Tabacci.
Simona Brandolini
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In vista delle primarie
«Ecologisti per Bersani»,
nuovo schieramento
per il segretario del Pd
NAPOLI — È nato a Napoli il
gruppo «Ecologisti per
Bersani» alla presenza del
segretario regionale del Pd,
Enzo Amendola, e del
coordinatore campano dei
comitati Bersani, Ciro
Cacciola (nella foto). «Molti
esponenti dei Verdi
ecologisti in Campania —
sottolinea una nota —
hanno scelto di sostenere
alle primarie il leader del Pd
Bersani». A sottoscrivere l'appello e a mobilitarsi sono il
capogruppo dei Verdi Ecologisti al Consiglio comunale di
Napoli Carmine Attanasio; il responsabile della Uiltucs
della Provincia di Napoli Rino Strazzullo; il presidente
dei pizzaioli napoletani Sergio Micco; il pizzaiolo Gino
Sorbillo; l'agronomo Ettore Guerrera, il responsabile
dell'associazione flegrea Ambiente e Società Mauro
Caramignoli; il professore universitario Luigi Esposito;
l'imprenditore Enzo Caniglia; i consiglieri municipali e
comunali dei Verdi ecologisti Marco Gaudini, Gaetano
Fiorito, Diana Pezza Borrelli, Franco Santomartino,
Antonio Iovino e Peppe Martusciello nonché i
coordinatori di diverse realtà ecologiste campane tra cui
Salvatore Petrilli, Giovanni Sabatino ed il responsabile
regionale dei giovani ecologisti Fausto Colantuoni.
Spiega Sorbillo: «Ho deciso di sostenere e realizzare una
pizza per il leader del centro sinistra e di votarlo perché
credo che potrà fare bene al nostro Paese». «La gran
parte dei Verdi ecologisti nella nostra regione — dice
Attanasio — voterà Bersani perché sappiamo che solo lui
potrà realizzare una coalizione di centro sinistra con una
forte connotazione ambientalista». «Siamo molto
contenti — afferma Ciro Cacciola — di questo sostegno.
In Campania il popolo ecologista ci sta dando una grande
mano e noi li ringraziamo per questo».
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Primo Piano
Il caso
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Finanziamenti erogati con un anno di ritardo e anche ridotti
Sanità, fondi dal governo
Alla Campania 9,5 miliardi
Via libera al riparto: 8,4 alla Sicilia e 6,8 alla Puglia
di EMANUELE IMPIARIALI
NAPOLI — Via libera, in Conferenza Stato-Regioni, all'intesa
sul riparto del Fondo sanitario
nazionale 2012. Su un totale di
oltre 105 miliardi alle Regioni
del Sud ne vanno meno di 35,
una cifra ancor più bassa del peso naturale che ha quest'area in
base alla popolazione residente.
La parte del leone nel Mezzogiorno la fanno, com'è tradizione,
anche perché si tratta delle Regioni più popolose, la Campania
che ottiene 9 miliardi e mezzo,
la Sicilia che ne avrà 8,4 e la Puglia con 6,8 miliardi.
Questi finanziamenti sono incassati con quasi un anno di ritardo, per di più con una dotazione ridotta di circa un miliardo, dopo i tagli imposti dal governo Monti attraverso la spending review: per cui il Fondo sanitario, che ammontava a circa
109 miliardi, è sceso a 108. Ma le
Regioni hanno raggiunto un accordo solo sul riparto di 105 miliardi, perché circa 3 miliardi
hanno destinazioni ben precise,
vincolate o legate a progetti speciali, quali gli Istituti zooprofilat-
tici, la medicina penitenziaria, la
Croce rossa, il Centro nazionale
trapianti e altri.
I criteri rispecchiano quelli
del 2011, in quanto è stata rinviata per l'ennesima volta l'introduzione della misura dei costi standard, basata sulle spese delle Regioni più virtuose che avrebbe
dato vita a una sorta di bench-
Il documento congiunto
Caldoro e i governatori
si appellano ad Alfano:
«Più Sud in agenda»
NAPOLI — Alla fine, il governatore campano, Stefano
Caldoro, è riuscito a coinvolgere i governatori
meridionali di centrodestra. In una missiva da inviare
al segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, i
presidenti di Regione chiedono che al Sud venga
restituito un ruolo «centrale nell’agenda politica
nazionale». Al testo stanno lavorando, oltre a Caldoro,
Ugo Cappellacci, presidente della Sardegna; Giovanni
Chiodi, presidente dell’Abruzzo; Michele Iorio,
presidente del Molise; e Giuseppe Scopelliti,
presidente della Calabria. «Il Sud come questione
nazionale, un Sud come risorsa indispensabile per la
crescita dell’Italia e dell’Europa, un Sud che cambia,
nuovo, pronto ad accettare la sfida della
modernizzazione, lontano dai vecchi vizi ed
orgoglioso delle proprie potenzialità. Un Sud che
contrasta ogni forma di illegalità per affermare
trasparenza e pari opportunità. Un Sud che vuole
essere più forte
dei problemi e
che chiede di
superare i vecchi
e consumati
pregiudizi. Un
Mezzogiorno
che vuole essere
protagonista e
motore per lo
sviluppo. Il
buon utilizzo
Stefano Caldoro
delle risorse
europee, l’avvio di un federalismo competitivo capace
di premiare le buone pratiche di governo, di superare
le rendite di posizione e di unire per costruire nuova
occupazione, sviluppo, futuro». Nell’appello ad Alfano,
si ricorda come il tema sia stato «del tutto assente dal
dibattito delle primarie del centrosinistra e deve
invece essere questione prioritaria per il centrodestra
e le forze moderate e riformiste». Ad apprezzare
l’iniziativa dei governatori, anche quattro deputati del
Pdl: Mario Landolfi, Paolo Russo, Edmondo Cirielli ed
Enzo Nespoli. «Siamo infatti convinti — scrivono —
che una delle cause della fine anticipata del governo
Berlusconi sia consistita proprio nella sistematica
compressione delle ragioni del Sud a vantaggio di non
meglio precisate questioni settentrionali».
A. A.
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mark al quale anche le altre si sarebbero dovute adeguare. Se attuata, sarebbe stata una prima
forma di federalismo fiscale: ennesima fumata nera, per cui se
ne riparlerà nel 2013. In ogni caso, i vecchi criteri non soddisfano pienamente le Regioni meridionali, alle quali era stata promessa l'introduzione, da queste
Le modalità
I criteri di suddivisione delle risorse
sono basati principalmente,
così come quelli dell'anno scorso,
sul peso della popolazione residente
sollecitata da tempo, di nuovi
criteri socioeconomici, in base
alla cosiddetta ‘‘deprivazione’’,
che avrebbe avvantaggiato le
aree più povere del Paese: contro quest'ipotesi si è sempre
schierata in modo netto la Lega.
E proprio su questo nei mesi
scorsi, prima di arrivare all'accordo, si era accesa la discussione nel Comitato delle Regioni. I
criteri di suddivisione dei finanziamenti sono basati principalmente, così come quelli dell'anno scorso, sul peso della popolazione residente, anche se questo
parametro è corretto con quello
dell'età, per cui sono assegnate
maggiori risorse laddove vi so-
no più anziani, quindi al Nord.
Peraltro, proprio in questi giorni, nell'ambito della riprogrammazione di una quota delle risorse europee 2007-2013, la Campania potrà usufruire di ulteriori
179 milioni per il completamento dell'ospedale del mare di Napoli.
In ogni caso l'essere riusciti a
sbloccare questi finanziamenti
consentirà, in particolare alle Regioni meridionali, di cominciare
a pagare i fornitori e, più in generale, i mille creditori della sanità
che bussano alle porte e che finora sono rimasti a bocca asciutta.
Ciò ha provoca a catena una grave crisi nel vasto e articolato indotto del settore. Basti pensare
che occorrono in media 1.656
giorni, pari a quattro anni e mezzo, per farsi pagare una fattura
dalla Asl 1 di Napoli centro. E
non è che le cose vadano meglio
per coloro che sono fornitori della Asl università federiciana del
capoluogo partenopeo: devono
attendere 1.495 giorni, pari a poco più di quattro anni. Se si scorre l'elenco delle prime dieci
aziende sanitarie ritardatarie nei
pagamenti ai fornitori di apparecchiature mediche, redatto
quest'anno, emerge che sono tutte aziende sanitarie locali meridionali. Con quelle campane in
testa quanto a ritardi.
In Campania la sanità vale in
termini economici circa l'80%
del bilancio regionale: la Regione ha raggiunto buoni risultati
per ciò che riguarda il piano di
rientro dal deficit, finora pagato
dai cittadini con un aumento dell'imposizione fiscale, in particolare per quanto attiene all'abbassamento dei costi per la farmaceutica. E qualche interessante
passo in avanti si sta cominciando a fare sul terreno dei viaggi
della speranza, cioè dei cittadini
campani che vanno fuori regione per curarsi, con una riduzione di circa il 10%.
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L’iniziativa Forum internazionale a Napoli
Tre bianchi «vulcanici»
incontrano i vini del Nord
I vulcani
influenzano
le condizioni
cilmatiche di
un territorio
e di
conseguenza
anche le
produzioni
vitivinicole
NAPOLI — I vini bianchi di
tre aree vinicole vulcaniche campane — Vesuvio, Ischia e Campi
Flegrei — incontrano sei bianchi di altri vulcani italiani: Lessini Durello, Gambellara, Colli Euganei, Bianco di Pitigliano, Soave classico, ed Etna. Succede per
la prima volta a Napoli a «Vulcania» (si conclude oggi), con l'iniziativa promossa dalla Camera
di Commercio di Napoli insieme
all'Azienda speciale Agripromos
in collaborazione con l'Associazione delle Doc vulcaniche italiane e il Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei. L'edizione
2012 si propone di analizzare il
vulcano da un punto di vista climatico per studiare come, anche
in anni di forte variabilità climatica, il vulcano possa ancora considerarsi come «uno stabilizzatore ambientale». «I nostri bianchi
più pregiati — ha detto il presidente della Camera di commercio di Napoli Maurizio Maddalo-
ni — nascono in fertili aree vulcaniche, dove ogni pietra racconta millenni di storia e i vini presentano pecularità uniche e inimitabili, con complessività e longevità invidiabili». I nostri bianchi da suolo vulcanico, ha aggiunto il presidente di Agripromos Paquale Russo, «sono una
specificità nella specificità che
va fatta capire al consumatore
per renderlo consapevole della
particolare qualità dei calici frutto di viticoltura vulcanica». Il
vulcano, ha poi ricordato Attilio
Scienza, ordinario della Facoltà
di Viticoltura di Milano, «nelle civiltà sumeriche rappresentavano la residenza del divino, il punto di incontro tra terra e cielo. E
negli studi sugli archetipi condotti dallo psichiatra e il fondatore della psicanalisi analitica del
profondo Carl Gustav Jung il vulcano è metafora della vita, struttura che muore e rinasce».
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Napoli
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
Giornata dell’impegno Le consigliere in marcia e disegno di legge
Su Twitter
Donne vittime di violenza,
la politica in «quota rosa»
in marcia sul lungomare
Il sindaco:
«Con gli
studenti
contro Monti»
Regione, gli uomini indossano fiocchi bianchi
NAPOLI — Domenica 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e
per l’occasione si registra un’energica mobilitazione delle «quote rosa»
in seno agli enti locali. L'assessorato
alle Pari opportunità del Comune di
Napoli ha programmato un evento di
12 ore «per fronteggiare il crescente
e preoccupante fenomeno» prevedendo una marcia che partirà alle 9.30 da
piazza Vittoria, proseguirà per il lungomare liberato, sino all'arrivo alle
11.30 a piazza Trieste e Trento dove
«si alterneranno gli interventi di tutti
coloro che vogliono, in vari modi,
contribuire». Vi partecipano Rosaria
De Cicco e Gianfranco Gallo e le associazioni, che sensibilizzeranno ed informeranno la cittadinanza «su quanto è già attivo per reprimere il fenomeno e quanto ancora si deve mettere in campo. Per la prima volta sarà
l'amministrazione comunale a dare
voce a tutti coloro che vogliono essere partecipi per testimoniare il loro rifiuto per ogni forma di sopraffazione
sulle donne», dice l’assessore Giuseppina Tommasielli.
La manifestazione «Diciamo no alla violenza contro le donne» ha visto
la collaborazione e l'adesione delle
istituzioni più rappresentative, della
rete anti-violenza della città di Napoli, di numerosi Comuni della provincia, associazioni, organizzazioni sindacali e partiti. Il consigliere regionale Angela Cortese (Pd) rende poi noto
che «in occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, su mia proposta è
stato approvato (ieri, ndr) un ordine
del giorno con il quale si impegna il
Consiglio regionale della Campania
L’appuntamento
Un corteo parte domattina
da piazza Vittoria e sul
lungomare artisti e associazioni
su un palco aperto agli interventi
Assistenza ospedaliera
Un odg di Cortese (Pd) impegna
la giunta campana a finanziare
servizi ospedalieri per
l'assistenza alle vittime di genere
ad aderire alla Campagna Fiocco Bianco 2012: nel corso
della seduta (sempre di
ieri, ndr) tutti gli uomini hanno indossato
un fiocco bianco, a testimoniare il rifiuto
verso quella strage
chiamata femminicidio, che le cronache
continuano a raccontarci tutti i giorni».
L'ordine del giorno
impegna la giunta anche a
finanziare le leggi regionali
numero 2 dell'11/02/2011 ("Misure di prevenzione e di contrasto alla
violenza di genere") e numero 22 del
21/07/2012 ("Norme per l'organizzazione di una rete di servizi ospedalieri territoriali per l'accoglienza ed assistenza alle vittime di violenza di genere") così da «garantire effettività ai
provvedimenti legislativi già approvati in aula». «Queste istanze - spiega
la Cortese, componente della commissione antimobbing - scaturiscono dalla profonda convinzione che
quella del 25 novembre non debba essere una ricorrenza rituale, alle parole devono corrispondere con forza po-
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Manichini col burka Un simbolo della protesta, nel tondo l’assessore Tommasielli
litiche adeguate».
«Le donne della Provincia di Napoli (assessori e consiglieri, ndr) impegnate quotidianamente in prima linea, parteciperanno alla manifestazione», rende poi noto Patrizia Sannino, consigliere provinciale dell'Udc,
che ricorda: «Con risoluzione del ’99
l'Assemblea generale dell'ONU ha designato il 25 novembre la giornata internazionale per l'eliminazione della
violenza contro le donne. Non si tratta di un fenomeno circoscritto a un
dato momento o Paese ma di un pro-
blema universale di proporzioni indescrivibili. È inaccettabile che una donna su tre nel mondo sia stata picchiata o abbia subito violenza sessuale o
altro genere di abusi. La violenza sulle donne è oggi la maggior causa di
morte e di disabilità, lo stupro e la
violenza domestica hanno un tasso
di incidenza più alto del cancro. Per
un fenomeno di una portata così devastante si deve necessariamente trovare risposte chiare ed efficaci».
NAPOLI — «Domani con
studenti e insegnanti,
per scuola e università
pubbliche, contro il
governo dei professori
del potere: la cultura è
rivoluzionaria» ed inoltre
«ordine pubblico, arresto
di giornalisti, macelleria
sociale, mortificazione
dei sindaci: questo è il
concentrato liberista del
governo Monti». Lo
scrive su Twitter il
sindaco di Napoli Luigi
de Magistris,
annunciando l’adesione
al corteo regionale degli
studenti promosso
dall’Uds e Link
Coordinamento
universitario e sostenuto
dalla Cgil, che partirà
stamane alle 9 da piazza
Garibaldi. Cortei
spontanei, assemblee e
occupazioni sono ormai
L. M.
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Il caso Si chiama «pedagogia circense», vanta tradizioni robuste e funziona, ma alla periferia di Napoli rischia di scomparire
Corteo Oggi sfilano
gli studenti, sopra, il
sindaco alla sua elezione
Sos per il circo di Barra: salva i ragazzi di strada
Perde la sede, appello di artisti ed educatori all’amministrazione comunale
NAPOLI — Salvare i clown e
gli acrobati di Barra significa
salvare i ragazzi di strada del
quartiere. È partita in un lampo
la raccolta firme organizzata dagli artisti e pedagoghi del Tappeto di Iqbal per farsi affidare
l'ex palestra Salvemini, superando nel giro di poche ore le 100
firme.
«Sembra una questione di
spazi - spiega Giovanni Savino,
presidente dell'Onlus che ha fatto della pedagogia circense una
realtà tutta napoletana - ma i
problemi sono molto più gravi.
Avevamo una convenzione con
l'istituto Rodinò e con la preside Annunziata Martire per utilizzare il complesso fino al
2023. E invece c'è stato l'accorpamento con l'istituto Caruso».
L'anno scorso, infatti, la preside Martire ha dovuto cedere
il passo a quella del Caruso, per
questioni di anzianità, quando
i due istituti del quartiere si sono dovuti unire. Barra è purtroppo una delle zone a più alta
dispersione scolastica di Napoli. «Ora a capo dell'istituto c'è
Olimpia Cardelli. Ed ecco che
per magia invece che di lottare
contro l'assenteismo dei minori si parla di sostituire la scuola
con il Ctp, la scuola serale, e
con l'affido parentale».
L'affido parentale è l'assunzione, da parte dei genitori del
minore, dell'obbligo di farlo
studiare privatamente o in casa. Qualcosa di molto americano. Che poco si adatta però a famiglie in cui genitori e figli
spesso hanno già precedenti penali. «Vuole fare pulizia. Liberarsi dei non desiderabili. Mentre sono proprio questi ragazzi
che hanno più bisogno di avere
alle spalle una struttura scolastica forte». E se fino a poco tempo fa i circensi del Tappeto potevano continuare a usare il Salvemini per gli accordi presi in precedenza, ad ottobre hanno ricevuto la doccia fredda.
La Onlus
Il Tappeto di
Iqbal è una
cooperativa
sociale-onlus
che si occupa
da oltre 10 anni
di interventi e
progetti sul
territorio a
favore di
minori, famiglie,
giovani e extra
comunitari.
Nasce nel 1999
su iniziativa di
alcuni membri
dell'associazione di
volontariato
Lele Ramin,
oggi la
compagine
sociale è
composta da
sei soci
lavoratori oltre
che da un
significativo
numero di
operatori con
professionalità
diverse
impegnati nei
progetti.
Sosteneva le
attività
scolastiche
della scuola
Rodinò con il
progetto KèK
Cirkusz rivolto a
ragazzi "drop
out" del
quartiere Barra,
che detiene il
triste primato
della
dispersione
Clown al Municipio
"Minacciano" di imbastire un circo
al Municipio i volontari: «Avevamo una
convenzione ma per l'accorpamento
di due scuole ora siamo senza sede»
«Usavamo il Salvemini anche senza elettricità e acqua.
Avevamo persino dovuto lottare con un'abusiva. Così sembra
quasi che siamo noi i fetenti,
ma vivendo qui sapevamo chi
fosse. Non una bisognosa. E
poi alla mia ennesima richiesta
di attaccarci la luce mi è stato
detto che tanto lunedì 5 novembre avrebbero presentato la richiesta di dismissione della palestra al Comune. Così saremmo noi gli abusivi. Ma c'è d
più. La richiesta di dismissione
non è mai stata presentata. Noi
il 5 novembre eravamo in Comune a presentare la nostra petizione. Ma non se n'è saputo
più nulla. Intanto continuiamo
a lottare e a chiedere lo spazio
per aiutare i ragazzi di strada».
La richiesta di Savino e i suoi
fatta a de Magistris? L'affido diretto. «Non voglio concessioni
o favori. Voglio che a questo
punto la palestra sia sul serio dismessa. E a quel punto mi basta di avere solo la possibilità
di continuare ad aiutare i cosiddetti ragazzi difficili. Ragazzi
che dimostrano la loro vera età,
quando riusciamo ad attirare la
loro attenzione grazie ai trampoli e ai nasi da clown. Si tratta
di togliere le perle ai porci. Se
avessimo tutta la struttura sapremmo cosa farne. Usarla per
insegnare a questi ragazzi che
la cultura è molto meglio della
pistola che può mettergli in mano la camorra. E se così non fosse sono pronto a iniziare lo sciopero della fame. E in piazza Municipio chissà che non si trovi
un circo vero, con tendone e
tutto. Non per divertimento però, solo per farci ascoltare».
Paola Cacace
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Il mito L’artista recuperava i minori che vivevano nelle fogne di Bucarest iniziandoli all’arte circense
I seguaci di Miloud, compagno di Patch Adams
NAPOLI — Il mito che è stato celebrato
da un magnifico film di Marco Pontecorvo, figlio del più noto Gillo, e che ha aperto una scuola pedagogica che ha fatto proseliti in tutta Europa — compresi gli artisti-volontari de Il Tappeto di Iqbal attivi a
Barra — si chiama Miluod Oukili, franco-algerino, che all’inizio degli anni Novanta, dopo la caduta del regime di Ceasescu quando la fame e la povertà si raddoppiavano in Romania, comincio da Bucarest per mettere la sua arte al servizio del
recupero dei minori che, in numero spaventoso, trovavano rifugio nelle fogne o
nei sotterranei della gelida metropoli. Migliaia di bambini e ragazzi scappati dagli
orfanotrofi o dalle loro case, si ritrovarono in strada. Miloud ne incontrò molti e li
conquistò, dando loro la possibilità di una
vita diversa attraverso la creazione della
fondazione Parada (che dà il titolo al film
di Pontecorvo) offrendo loro assistenza
medica, psicologica e anche reddito. Miloud Nasce ad Algeri nel 1972, ma presto
si trasferisce a Parigi. Qui vive nella periferia dove già conosce la vita dei ragazzi di
strada, pur non condividendola. A diciassette anni ottiene successo come foto-modello, ma il suo sogno è fare il clown. Dopo essersi diplomato alla scuola di arti circensi di Annie Fratellini, nel 1992 si reca
in Romania dove lavora per l'associazione
Handicap International come animatore
in ospedali, orfanotrofi e centri per disabili. A Bucarest organizza spettacoli per le
strade poi crea Parada. Nel 1999 è suo il
Premio Unicef Dalla Parte dei Bambini;
nel 2001 il Premio della Fondation pour
l’Enfance; nel 2007 riceve la laurea honoris causa in pedagogia dall'Università di
Bologna assieme a Patch Adams. (l.m.)
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all’ordine del giorno. I
ragazzi di alcune scuole
dell'area flegrea già ieri
sono scesi in strada per il
diritto allo studio
bloccando per alcune ore
il traffico dei quartieri
napoletani di Bagnoli e
Fuorigrotta. Sono decine
gli istituti superiori ad
essere stati occupati a
Napoli, Pomigliano,
Portici, Ercolano. A
Napoli quasi tutti i più
importanti istituti
superiori sono in
mobilitazione; in alcuni
di essi, richieste di
intervento delle forze
dell'ordine da parte di
gruppi di genitori e
dirigenti scolastici. I licei
Genovesi, Cuoco,
Caccioppoli, Serra,
Mazzini, Pagano e gli
istituti tecnici Galiani,
Villari e De Cillis sono
occupati. «È impossibile
fare una lista completa
degli istituti occupati spiegano rappresentanti
Uds -. In molte scuole si
sono fatte proteste anche
solo per un giorno,
mentre in altre siamo già
alla seconda settimana.
Per la manifestazione
regionale arriveranno
centinaia dalla provincia,
chiederemo al Governo
Monti di non tagliare sul
diritto allo studio e di
investire sulla scuola
pubblica». (l.m.)
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Caposcuola L’artista franco-algerino Miluod Oukili
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Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Napoli
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
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Natale a Napoli Si respira la recessione, ma non mancano eventi griffati e mostre
Il regalo antimafia
In strada ad un mese dalle feste vetrine scialbe e spoglie
C’è il «Pacco ai clan»
cesto di prodotti tipici
dalle terre confiscate
Poco shopping, molta «arte»
NAPOLI — L’atmosfera di Na- — c’è la pista di pattinaggio sul
tale, ad un mese esatto dalla vigi- ghiaccio de La Reggia outlet a
lia, a Napoli fatica a venire fuori. Marcianise, dove un grande albeSi respira un’aria «stanca» — ro di Natale è stato acceso esattache riflette la recessione — nei mente due settimane fa, fra le vequartieri dello shopping. A Chia- trine delle grandi griffe allestite
ia e al Vomero solo alcuni negozi in stile.
L’alternativa, per chi vuole cohanno già montato le decorazioni natalizie. Molti altri stanno munque segnare un appuntatemporeggiando. Ai Decumani mento in agenda, è concedersi
c’è molta folla — concentrata nei un fine settimana intitolato all’argiorni festivi e prefestivi — ma te. Oggi Siti Reali ha organizzato
l’atmosfera è meno vivace degli una visita alla chiesa di San Franscorsi anni. Senza considerare la cesco di Paola e al Palazzo Zevalcrescente presenza delle «cinese- los di Stigliano sul tema dall’ultirie», che si vanno imponendo mo Caravaggio ad Andy Warhol.
con forza sempre maggiore met- L’appuntamento è alle 17 in piazza del Plebiscito.
tendo in ombra
Domani apertul’artigianato tipiA Chiaia
ra straordinaria
co presepiale.
per il Complesso
Insomma c’è La mostra evento
monumentale di
poco all’orizzon- Chantecler da Nappa
Santa Maria La
te dello shopNova — generalping. Se si esclu- e «Sabato in giardino»
mente chiuso nei
dono saldi pode- alla Galleria Navarra
festivi — per una
rosi e occasioni
visita organizzata
sparse fra le vetrine. L’evento del weekend a Chia- dalla cooperativa Sire. Tema delia è alla Galleria Navarra dove dal- la visita «Il tardo Rinascimento a
le 17 di questo pomeriggio pren- Napoli».
Il percorso, realizzato a cura
dono il via i «Sabato in giardino»: in calendario piccole esposi- dell’Associazione Oltre il chiozioni e molti sconti. Per gli appas- stro, condurrà alla scoperta delsionati di preziosi è ancora aper- l’antico complesso che ospita al
ta, alla gioielleria Nappa di via Fi- suo interno notevoli opere dei
langieri, una mostra sulla «Dolce più celebri artisti della Napoli di
Vita Caprese» griffata dalla mai- fine Cinquecento e inizio Seicenson di alta gioielleria Chantecler. to.
Sempre domani «debutto» per
Nelle vetrine classici ma anche
pezzi unici, per raccontare la ma- il chiostro degli Aranci — finalgia di un’isola celebre nel mondo mente restaurato — nel complesso dei Girolamini. Resterà aperto
e di monili senza tempo.
Per i tradizionalisti — quelli tutti i giorni, tranne il mercoledì.
Anna Paola Merone
che non rinunciano alla magia di
una atmosfera più natalizia
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La N.C.O.
È la sigla della
temibile
associazione di
cosche dell’ex boss
Cutulo ma fa
riferimento, invece,
al Nuovo
Commercio
Organizzato dalle
cooperative attive
con produzioni
tipiche sulle terre
confiscate ai clan
camorristici della
Campania
Per strada Sopra, la pista di pattinaggio della Reggia
e lo scalone di palazzo Zevallos; a sinistra, uno scorcio del
giardino della Galleria Navarra; sotto, folla al centro storico
Sanità Fornisce sangue agli altri nosocomi. L’azienda: «Ridurre gli straordinari»
Pellegrini, l’ematologia chiude di notte
Stop a donazioni, proteste contro l’Asl
NAPOLI — Villa Betania: una signora
in gravidanza è ricoverata, con una gravissima emorragia. Urge molto sangue.
Dal Vecchio Pellegrini, a più riprese, spediscono dieci sacche. La donna supera
l’emergenza. È accaduto la notte tra giovedì e venerdì. Se fosse successo dieci
giorni più tardi, l’ospedale del centro storico non avrebbe potuto inviare neanche
un centimetro cubo di plasma. Dal primo dicembre, infatti, saranno cancellati
i turni di guardia notturna e festiva presso il reparto di immunoematologia e trasfusione. Così prevede la disposizione
del 19 novembre firmata da Bruno Dente
e Rosario Lanzetta. Il primo è il coordinatore dell’area medicina di laboratorio, il
secondo dirige il dipartimento di assistenza ospedaliera dell’Asl Napoli 1. Il
provvedimento, argomentano i due, nasce dalla necessità di «ridurre in modo
significativo il ricorso al lavoro straordinario».
Resteranno aperti dopo le 20 e nelle festività, dunque, solo i reparti di immunoematologia e trasfusione del San Paolo e
del San Giovanni Bosco, dove saranno dislocati anche alcuni medici, tecnici ed infermieri del Vecchio Pellegrini. L’iniziati-
va dell’Asl, però, sta già suscitando prote- corso allo straordinario. Addirittura, un
ste e critiche, sia in seno al personale del tecnico di centro trasfusionale sarebbe
reparto dell’ospedale di Montesanto (sei stato impropriamente destinato alla diremedici, 5 tecnici, 4 biologi, un infermie- zione sanitaria del Loreto Mare, piuttore ed un amministrativo), sia tra i 1100 sto che essere impiegato "sul campo".
Insomma, le alternative percorribili
donatori periodici che lo riforniscono
per non sospendere il
del sangue destinato anservizio notturno e feche ad altre strutture:
stivo non mancano. SaSan Gennaro, Incurabirebbe, tra l’altro, anche
li, Capilupi(a Capri), Vilun sistema per risparla Betania.
miare sulle sacche di
Esisterebbero, infatti
sangue.
- si apprende da un carIn virtù di un minuteggio ufficiale tra il rezioso lavoro di fidelizzaparto del Vecchio Pellezione dei donatori vogrini e la Asl - domande
lontari, quelli che si sotdi trasferimento volontopongono al prelievo
tario di tecnici, che amin ospedale, il Vecchio
birebbero ad essere imPellegrini ha infatti drapiegati in quell’ospedasticamente ridotto il rile e non sarebbero state
ancora esaminate. Do- Montesanto Il Vecchio Pellegrini corso alle sacche dall’esterno, in particolare
po la chiusura dei laboratori dei distretti, inoltre, numerose uni- dall’Avis: solo 32 nei primi 5 mesi del
tà di personale sarebbero sottoutilizzate, 2012. Per ciascuna di queste ultime, la
per esempio al Loreto Crispi ed alla Viro- Asl versa all’associazione, in ragione di
logia dell’Ascalesi. Potrebbero essere de- una convenzione, 67 euro.
Fabrizio Geremicca
stinate all’immunoematologia del Vecchio Pellegrini, riducendo così pure il ri© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ospedale Cardarelli
Circum, treni fermi e proteste sui binari
Ortopedia, attese eterne
Stipendi, chi li ha visti?
NAPOLI — Ortopedia Cardarelli, liste d'attesa eterne. Solo
il 5% viene operato in 48 ore. NoiConsumatori: «Calpestati i
diritti dei malati. Pronti ad assisterli per risarcimento».
«A Napoli, nell'ospedale più grande del Mezzogiorno, il
Cardarelli, il reparto di Ortopedia non è capace di assicurare
trattamenti adeguati ai pazienti, oramai vittime di una
burocrazia interminabile e della cattiva organizzazione del
servizio sanitario pubblico. Pochi gli eletti che posso essere
subito operati. Le liste di attesa continuano ad essere
vergognosamente eterne mentre i reparti scoppiano
letteralmente di degenti anche in barella», denuncia
l’associazione col presidente Angelo Pisani.
NAPOLI — «Il precipitare della situazione finanziaria di
EavBus, unita al deficit di liquidità che ci accompagna da
mesi, ci rendono impossibile il pagamento delle retribuzioni
del mese di novembre 2012 entro la data prevista del 26»,
ha comunicato ieri l'amministratore unico della
Circumvesuviana, Gennaro Carbone. «Insieme ai vertici di
Eav Holding ci stiamo adoperando per risolvere nel più
breve tempo possibile il problema, voglio tranquillizzare i
lavoratori che contiamo di comunicare la nuova data per il
pagamento entro la prossima settimana». Apriti cielo. Di
nuovo treni in fortissimo ritardo, ieri sera, al terminal della
Circum e gli utenti esasperati hanno protestato sui binari.
NAPOLI — Per Natale in regalo pacchi con prodotti agricoli tipici coltivati nelle terre confiscate alle mafie. "Facciamo
un pacco alla camorra", iniziativa del comitato don Peppe Diana, propone l’acquisto di cesti con prodotti di cooperative
sociali e imprese con il marchio "Nco-Nuovo Commercio Organizzato". Fagioli, pasta, olio extravergine di oliva, cioccolato, conserve di pomodoro, questi sono solo alcuni dei prodotti contenuti nel paniere della filiera etica nata in Campania grazie all'impegno di uomini e donne che sono riusciti a
realizzare attività produttive in terreni e aziende sequestrate.
Tre le tipologie di cesto disponibili: pacco Impegno, pacco
Responsabile e pacco Memoria. «L'anno scorso - spiega Valerio Taglione, referente di Libera e presidente del Comitato
don Peppe Diana - abbiamo venduto quasi 5 mila pacchi e
molti in altre regioni d'Italia. La novità di quest'anno è che il
pacco cresce: sono infatti 16 le cooperative e due gli imprenditori che hanno denunciato il racket ad entrare nel pacco.
Quattro anni fa le cooperative erano solo due. Con il nuovo
marchio Nuovo Commercio Organizzato i produttori non
perdono la loro identità ma fanno parte di una sfida più grande». «La realizzazione di questo prodotto non è solo un fatto
simbolico - spiega l'assessore agli Affari generali della Regione, Pasquale Sommese - dietro c'è un lavoro duro fatto da
giovani che lavorano la terra». «Facciamo un pacco alla camorra» è stato presentato ieri con la collaborazione di Libera
e Polis alla presenza di numerosi produttori e parenti delle
vittime della criminalità organizzata.
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Napoli 11
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
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Fatti e curiosità
Museo archeologico virtuale
«Nero Scampia», l’incanto
degli scatti di Mario Spada
Nero come l'orizzonte di un quartiere
martoriato da ogni forma di bruttura. È
"Nero Scampia" la nuova mostra di
Mario Spada, il fotografo di Gomorra,
dedicata al quartiere a Nord di Napoli.
Un documentario visivo in 25 stampe
che racconta in un denso bianco e nero
dolenti figure e strade. L'inaugurazione
della mostra è oggi al Museo
archeologico virtuale (Mav) di Ercolano
nell'ambito di Movimenti per la
fotografia a cura di Mariachiara Di
Trapani. Spada racconta in un denso
bianco e nero una realtà inquietante ma
anche dolce. Nessun giudizio, nessuna
condanna, ma una lucida osservazione
degli aspetti più grotteschi e teneri di
quel quartiere. Povertà, rabbia,
indignazione e speranza. Il vernissage è
alle 17.30. A seguire alle 19
l'inaugurazione della videoinstallazione
"Giovanni Falcone, magistrato" e letture
a cura di Caracò Editore.
I dipendenti del parco fallito fermano i forestali. Il felino fu tolto a un boss
Zoo, impedito il trasferimento della tigre
I dipendenti dello zoo di Napoli
si sono opposti all'intervento
degli uomini della Forestale che
ieri mattina si sono recati nel
parco di Fuorigrotta per
prelevare una tigre e trasferirla al
Centro di Tutela e di Ricerca sulla
Fauna Esotica di Bologna. Lo
spostamento era stato deciso per
le condizioni fisiche del felino,
ma gli operatori, temendo un
ulteriore colpo alla
sopravvivenza dello zoo già in
grave crisi, hanno chiuso i
cancelli impedendo l'accesso dei
forestali. Cloe, un maschio di
circa 15 anni e ospite dello zoo di
Napoli da quando era un
cucciolo, fu sequestrato dalle
forze dell'ordine a un clan
camorristico e quindi affidato al
parco zoologico. Oggi Cloe è una
delle dieci tigri dello zoo da oltre
un anno affidato a un curatore
fallimentare dopo il crack della
Park and Leisure. «Cloe protestano i dipendenti - è
cresciuta qui con noi. Al mattino
quando cominciamo a lavorare ci
viene a salutare e vuole essere
accarezzata. È ingiusto che dopo
oltre dieci anni venga lo Stato, si
ricordi di lei e decida così di
trasferirla». «Per oggi non ci
sono le condizioni per il
prelevamento - ha poi detto il
commissario capo della
Forestale, Nicola Clemente - i
dipendenti ci hanno impedito
l'accesso alla struttura e l'animale
potrebbe essere agitato, la tigre
dovrà comunque essere
spostata». Ma i dipendenti
insistono: «Gli animali non sono
pacchi da spostare in giro per
l'Italia». Secondo i Verdi la tigre
sarebbe troppo anziana e
potrebbe subire conseguenze se
spostata senza precauzioni.
Ricerca medica
Il personaggio
Giovanni
De Palma
sulla copertina
della prestigiosa
rivista medica
internazionale
«World Journal
of Gastroenterology»
«Journal of Gastroenterology»
De Palma in copertina
Il nuovo numero della rivista medica
internazionale «World Journal of
Gastroenterology» ha dedicato la
copertina a uno scienziato napoletano: il
professore Giovanni De Palma, docente
associato di chirurgia generale, direttore
del Centro di eccellenza per l’Innovazione
tecnologica in chirurgia della Federico II,
tra i massimi esperti italiani delle malattie
dell’apparato digerente e tra gli specialisti
più qualificati d’Europa nell’endoscopia
digestiva. Nell’occasione il «World Journal
of Gastroenterology», che ha un board
composto da 1.316 specialisti di tutto il
mondo, pubblica un articolo di De Palma
dedicato al cosiddetto esofago di Barrett
e ai relativi rischi di adenocarcinoma. «Il
riconoscimento a De Palma conferisce
ulteriore prestigio a tutta la scuola medica
napoletana», commenta il direttore
generale della Azienda ospedaliera della
Federico II, Giovanni Persico.
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Verso il Giro d’Italia
Ambiente e coltivatori
Cosa fare
Il sindaco in bicicletta
con Bugno e Alex Zanardi
Ercolano, il mercato dei fiori
si riempie per «Flora 2012»
Apertura straordinaria
del Real Orto Botanico
Stamane il sindaco de Magistris e l'ex
campione del mondo di ciclismo
Gianni Bugno percorrono in bici il
lungomare. Con loro il campione Alex
Zanardi sulla sua handbike. Sarà
l'occasione per comunicare alla città
il completamento dell'itinerario
ciclo-pedonale da Bagnoli a piazza
Garibaldi e per presentare il logo del
Giro d'Italia che partirà da Napoli
dopo 50 anni, il 4 maggio 2013.
La floricoltura italiana, dopo la bufera
degli anni di crisi, intravede un porto
sicuro a cui attraccare e da cui
ripartire. E' Flora 2012, il salone
internazionale dedicato al
florovivaismo in programma fino a
domani presso il nuovo Mercato dei
Fiori di Ercolano in via Sacerdote
Cozzolino. Flora, giunta alla XVII
edizione, ospita centinaia
imprenditori e piccoli coltivatori.
In occasione della "Festa dell'Albero"
l'assessorato all'Ambiente, l'Università e
Legambiente promuovo oggi e domani
l'apertura straordinaria gratuita dell'Orto
Botanico al pubblico, con percorsi, visite,
mostre e laboratori. Fondato il 28
dicembre 1807 con decreto di Giuseppe
Bonaparte, l'orto botanico fu costruito
su progetto inizialmente avallato dal re
Ferdinando IV, ma interrotto dalla
Rivoluzione Napoletana del 1799.
Jean Noel Schifano: «Tutte le fami si possono saziare nella sua maschera»
È ressa per il testone di Pulcinella in centro
Cosa direbbe oggi Pulcinella ai napoletani? «Non mollate».
È con un incoraggiamento da parte della maschera più amata di Napoli che il sindaco Luigi de Magistris ha strappato il
drappo alla scultura di Pulcinella che l'artista Lello Esposito
ha donato alla città. Un pulcinella che da oggi vigilerà su
uno slargo alla fine di Vico Fico al Purgatorio ad Arco che ha
trovato anche un nuovo nome con una targa che recita «Vicolo dell'arte», posta sotto al marmo della tradizionale toponomastica. E così a salutare Pulcinella arrivano gli ambulan-
ti, preti, curiosi, turisti attirati non dal sardonico sorriso della maschera ma dal chiasso dei bambini di una scuola, che
cantano la marsigliese e applaudono. «L'ho concepito - racconta Esposito - usando i basoli della strada». Fino a domenica i Pulcinella Days partiti al Teatro Instabile proseguono
all'Istituto di Studi Filosofici e nella Chiesa di Santa Maria
delle anime. Applaude anche Jean Noel Schifano, già direttore del Grenoble: «Pulcinella dice che tutte le fami si possono
saziare nella sua maschera».
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Sport
Al Circolo Savoia
Canottaggio
La Padula
si racconta
Zeman Boys
Napoli-Cagliari, è sfida tra i due talenti ex Foggia
Lorenzo Insigne e Marco Sau
erano amici inseparabili
Insieme alla corte del boemo
NAPOLI — Avvocati,
ingegneri, medici e
professionisti del futuro
che coniugano
l’impegno nello sport ad
alto livello e gli studi,
tutti sotto i 30 anni e
canottieri, saranno
protagonisti della Jaguar
Excellence Academy.
Sono stati individuati
e votati attraverso
Facebook, tramite
videointerviste
promozionali, venti
atleti in base ai risultati
agonistici, al percorso
negli studi, alle qualità
relazionali e di
comunicazione. Un’altra
scrematura ha ridotto il
gruppo ed ora sono
rimasti in cinque: Laura
Schiavone, Sara
Bertolasi, Francesco
Fossi, Andrea Palmesi e
l’unico campano, lo
stabiese Livio La Padula
che hanno raccontato le
loro esperienze in cinque
differenti eventi in giro
per l’Italia. Oggi alle
18.30 al Savoia il
campione del mondo
dell’otto e quattro senza
leggero racconterà la sua
carriera di studente e
atleta.
Do. Mar.
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Nella foto
un’azione di
gioco di
Lorenzo
Insigne a
Foggia. Alle
sue spalle sulla
panchina si
intravede il
tecnico Zdenek
Zeman
NAPOLI — Insigne e Sau, numeri da primi della
classe. Si troveranno di fronte lunedì i «figli» di
Zeman che hanno giocato insieme a Foggia. Nessuno pensava che anche in serie A facessero bene.
Con numeri di alta scuola e soprattutto convincendo e rivelandosi come le sorprese di questo avvio di stagione. Gol, giocate da applausi e soprattutto hanno convinto i rispettivi tecnici. Lunedì si
troveranno da avversari. Mazzarri punta tutto sul
talento di Frattamaggiore e lo affiancherà a Pandev in attacco visto che non ci sarà il terminale
offensivo e l’uomo del momento in azzurro: Edinson Cavani. Mentre Sau ha convinto la coppia di
allenatore del Cagliari Pulga-Lopez. La fortuna di
Zeman è passata anche per i gol dei due talentini
nella stagione 2010-2011 nel campionato di Prima Divisione: venti gol Sau e diciannove Insigne,
le bocche da fuoco del micidiale tridente rossonero che portarono i pugliesi sino ai playoff e servi a
rilanciare Zeman nel calcio che conta. Il boemo,
infatti, fu ingaggiato dal Pescara in serie B dove
ha fatto mirabilie e ora è alla Roma. In questi anni
i due talenti hanno mostrato il loro valore, compiendo un grosso salto di qualità. E soprattutto
rappresentano a loro modo la propria terra. Marco Sau è la faccia bella del Cagliari, Insigne la freschezza del Napoli. Saranno sempre grati al maestro boemo e in pubbliche dichiarazioni lo ricordano sempre. Di certo Zeman ha saputo rilanciarli, esaltandone le qualità offensive. Sau, infatti,
era reduce da una stagione a Lecco non esaltante,
così come Insigne che a Cava aveva raccolto appena dieci gol. A Foggia erano inseparabili: dentro e
fuori dal campo. Le strade, però, si sono divise: il
Cagliari ha deciso di prestare Sau alla Juve Stabia
in serie B, mentre Insigne ha seguito Zeman al Pescara. Il duello tra i due è continuato a distanza a suon di gol: Sau ne ha
segnati 21 contribuendo in maniera determinante alla salvezza delle vespe, mentre
il Magnifico è andato a segno 18 volte. Perle di rara bellezza per Insigne, mentre il cagliaritano è più opportunista. Ma Lorenzo
ha sicuramente un’arma in più è più giovane 21, mentre Sau ne ha 25. Di certo, l’impatto di Sau è stato devastante in serie A:
segna ormai un gol ogni 116 minuti e ha firmato una doppietta all’Inter. Ha carattere il
sardo, soprattutto dopo quanto dichiarato l’impresa di San Siro: «Il bello deve ancora venire».
Insigne è già un idolo dei tifosi partenopei: ha
sfruttato le occasioni che gli sono state concesse segnando tre gol. Ora i due si ritroveranno di fronte, dopo averlo fatto in serie B.
Ma ora sarà diverso nella massima serie. I
punti sono fondamentali per un Napoli lanciato al vertice e anche per il Cagliari che sta giocando bene e che mostra carattere soprattutto contro le grandi. Sarà una strana sensazione ritrovarsi
da avversari per Sau e Insigne, amici inseparabili a
Foggia e ora avversari. La coppia potrebbe riunirsi
a gennaio. Il Napoli sta facendo un tentativo per
acquistare l’attaccante sardo per sostituire Vargas,
ma Cellino non molla. Intanto c’è la sfida nella sfida: Sau insegue la quinta perla stagionale, Insigne
la quarta. Lorenzo avrà anche il compito di non far
rimpiangere Cavani in una sfida all’Is Arena di
Quartu che si preannuncia bollente.
Rossoneri
Marco Sau esulta dopo un gol alla
Ternana del novembre 2010. Con lui
Kolawole Agodirin e alle spalle
si intravede Lorenzo Insigne. Dopo
Foggia, Sau ha giocato nella Juve
Stabia e Insigne a Pescara
Dopo la Svezia
Hamsik: concreti
abbiamo centrato
l’obiettivo
NAPOLI — Il primo obiettivo
stagionale ha messo di buon
umore il gruppo azzurro. Uno dei
leader della squadra Marek
Hamsik, subentrato a Dzemaili
nella ripresa nella partita con
l’Aik Solna, si è detto soddisfatto
del superamento del turno,
arrivato con una gara di anticipo:
«Siamo stati concreti quanto
dovevamo - ha scritto lo slovacco
sul proprio sito internet abbiamo realizzato quel gol in
più che ci serviva e ci siamo
qualificati con una gara
d’anticipo». Una parziale
giustificazione sul gioco espresso,
che non è stato proprio dei
migliori, è arrivata dal terreno di
gioco del Rasunda Stadium, non
proprio all’altezza del blasone. «E’
stato impossibile - ha aggiunto
Marekiaro - giocare bene su un
terreno di gioco in cattive
condizioni, ciò che conta è aver
centrato centrato il passaggio del
girone». Intanto, il Napol ha
sostenuto una seduta mattutina.
Solo esercizi di scarico e corsa
leggera per chi ha giocato in
Svezia. Gli altri uomini della rosa,
invece, hanno svolto allenamento
atletico su percorso ad ostacoli
bassi e partitella a campo ridotto
6 contro 6. Differenziato per
Pandev e Insigne che hanno
seguito una tabella personalizzata
di recupero. Per i due, comunque
nessun dubbio per Cagliari. Oggi
seduta pomeridiana.
Do. Mar.
Donato Martucci
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Serie B La squadra di Braglia ospita gli azzurri di mister Sarri reduci da cinque vittorie in sei giornate. Mercoledì Coppa Italia al «Franchi» con la Fiorentina
Juve Stabia, prova Toscana. Oggi c’è l’Empoli
«Non pensate a Firenze» Mister Braglia pensa al campionato
Juve Stabia alla verifica Toscana. Si inizia questo pomeriggio al
Menti contro il lanciatissimo Empoli di mister Sarri, cinque vittorie nelle ultime sei giornate di
campionato. E si continua mercoledì al Franchi nel prestigioso impegno di Coppa Italia contro la
Fiorentina di Montella.
Braglia è stato chiaro: chi pensa già ai viola non andrà neanche
in panchina perché l’obiettivo
principale non è la Tim Cup. Le
vespe, ancora alle prese con diverse assenze di uomini chiave
come Baldanzeddu e Figliomeni
in difesa e Mbakogu in attacco, ritrovano dopo un lungo periodo
di stop Salvatore Bruno. L’attaccante è stato convocato per la sfida contro gli azzurri, ma difficilmente troverà spazio dal primo
minuto. In avanti si va verso la ri-
conferma del tridente Cellini,
Acosty, Danilevicius.
Confermatissima anche la linea a tre di centrocampo con gli
ormai consolidati Genevier, Mezavilla e Caserta. In difesa l’unico
dubbio è legato al sostituto di Baldanzeddu, mentre sono certi di
una maglia Murolo, Scognamiglio e Dicuonzo, autore della rete
che la scorsa settimana ha regalato ai gialloblu la spettacolare vittoria nel finale contro lo Spezia.
«Affronteremo una squadra ricca
Il rientro di Bruno
Le vespe ritrovano dopo lo stop
Salvatore Bruno. L’attaccante è
stato convocato, ma difficilmente
avrà spazio dal primo minuto
di qualità in ogni reparto — avverte tutti il tecnico dei campani
— l’Empoli vanta uno degli organici migliori della categoria. In attacco hanno due giocatori eccezionali come Tavano e Maccarone, sarà compito nostro neutralizzarli». La squadra di mister Sarri
arriva al Menti con diverse defezioni, soprattutto nel reparto arretrato. A partire dalla squalificato Pratali.
Non sono partiti per Castellammare nemmeno Dossena, Ferreira, Mori, Gigliotti, Accardi, Cristiano, Boniperti, Mchedlidze,
Shekiladze e Coralli.
La linea difensiva, sarà composta da Laurini ed Hysaj sugli
esterni, con Tonelli e Regini al
centro. A centrocampo Camillucci, preferito a Croce, agirà con
Valdifiori e Moro. Sta bene e gio-
cherà invece il talentuoso trequartista Saponara, che aveva accusato qualche problema in settimana. In attacco, c’è apprensione
per Tavano, non in perfette condizioni.
Il bomber comunque dovrebbe farcela a far coppia con Maccarone. «Tavano ha qualche problemino — spiega Sarri — ma non
dovrebbe essere nulla di grave».
Il tecnico dell’Empoli teme
molto le vespe: «Squadra davvero tosta, dovremo fare una battaglia e sfruttare quello che ci verrà
concesso. Loro giocano alla grande fuori, figuriamoci in casa. Hanno un’intensità importante». Palla al centro alle 15, da domenica
poi si può iniziare a pensare alla
Fiorentina.
Mimmo Florio
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Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
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Opinioni&Commenti
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Corriere del Mezzogiorno
Vico II San Nicola alla Dogana, 9 - 80133 - Napoli
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IL SABATO DELLE IDEE
LA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE DELL’AREA
IL SALUTO DELL’EX DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE
La «comodità»
del viaggio
per attrarre i turisti
Un Mediterraneo «allargato»
per realizzare le reti del futuro
Cara Napoli,
ce l’ho messa tutta
ma non è bastato
di PAOLA VILLANI *
di MARCO ZIGON
di SILVANA RICCIO
Questa mattina, alle ore 10.30, presso la Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola
Benincasa, si svolgerà l’appuntamento
conclusivo dell’edizione 2012 del «Sabato
delle Idee» che sarà dedicato al tema «Sistema aeroportuale e sviluppo. Il caso del
Mezzogiorno». L’incontro sarà introdotto
da Lucio d’Alessandro e Marco Salvatore.
Alla discussione, coordinata dal giornalista del «Corriere della Sera» Mario Garofalo, prenderanno parte Domenico Di Paola,
Paolo Simioni, Vito Riggio, Mario Sarcinelli e Sergio Vetrella.
D
alla carrozza al treno, dall’automobile all’aereo, l’avventura di ogni turista, dal Grand
Tour ai nostri giorni, è sempre iniziata con il
viaggio e dunque con un trasporto che non è
solo spostamento fisico, ma anche luogo dell’immaginario, vero inizio di una esperienza, destinata a segnare la propria vita. Sono quelli che Marc Augé ha definito non-luoghi e che hanno un peso considerevole nella costruzione dell’immaginario emotivo del turista. Sino all’epoca fascista, per esempio, il viaggio a Napoli
era una vera avventura, da affrontare con coraggio: occorreva infatti superare, venendo da Roma, le perigliose paludi pontine. Un’esperienza forse ancor più pericolosa della classica ascesa all’ignea bocca del Vesuvio. Un pericolo che intrigava e insieme terrorizzava il
turista sette-ottocentesco. Non si tratta solo di considerazioni astratte di un nostalgico umanista lettore
dei racconti di viaggio, ma piuttosto di precisi dati numerici e di determinati valori economici. Da una recente indagine dell’Istat, infatti, è emerso che oltre il 40 %
dei turisti internazionali, su scala mondiale, sceglie la
propria destinazione di viaggio sulla base delle condizioni di raggiungibilità delle mete, della bellezza degli
itinerari e accessibilità dei siti. Questo è il motivo per
il quale, per esempio, il 70% dei turisti in Russia preferisce spostarsi da Mosca a San Pietroburgo abbandonando il comodo viaggio in aereo e preferendo una
memorabile gita in treno, attraverso le suggestive campagne russe.
E questo è un dato che ci deve far riflettere e che già
avevano intuito come capitale i Borbone, quando inaugurarono una grande opera ingegneristica e industriale, la ferrovia Napoli-Portici, nel 1839, seconda in Europa solo alla tratta Londra-Glasgow. Era certo un preciso progetto di sviluppo economico-industriale che
puntava sull’acciaieria pesante (la cui storia memorabile è oggi testimoniata al museo di Pietrarsa), ma era
anche una sagace strategia di sviluppo turistico si direbbe, che puntava a potenziare il flusso di viaggiatori
da Napoli verso il nostro Miglio d’Oro, per rendere più
agevole l’itinerario verso i celebri luoghi di una delle
destinazioni turistiche più affascinanti del mondo, Napoli e dintorni, sulla quale si moltiplicavano guide (anche autorevoli, fino a quella di Salvatore Di Giacomo)
che mai trascuravano i consigli pratici sul «come arrivare». Dunque, osiamo, in una regione della quale si
continua a ripetere la spiccata vocazione turistica, dovremmo anche ricordare che viaggiare è già partire e
non semplicemente arrivare. In fondo, è questo il segreto del successo del settore crocieristico, che è viaggio in movimento e che punta sul trasporto più che
sulle mete. Un settore che nell’ultimo decennio è in
continua crescita e che, anche in questo periodi di acuta crisi economica, non ha accusato, se non in minima
parte, la flessione di presenze degli altri comparti. Riflessioni apparentemente banali queste, ma che però
dovrebbero essere ai primi posti dell’agenda di sviluppo della Campania.
* Presidente del corso di laurea
in Turismo per i Beni culturali
dell’Università Suor Orsola Benincasa
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Emirati è la realizzazione di Masdar Smart City, una sorta di Silicon Valley dell’energia sostenibile dove sta sorgendo una città di 6 chilometri quadrati, a 15 chilometri dalla capitale Abu
Dhabi: la prima città che nasce ad emissioni zero. Per quanto sorprendente possa sembrare, è
in un paese con un’economia finora basata essenzialmente sul petrolio, quindi, che vedremo realizzato un piano avveniristico che si fonda sull’energia pulita. Un progetto il cui costo
globale sfiorerà i 20 miliardi di dollari.
Il tema è dunque non rinchiudersi nel bacino del Mediterraneo storico, dove ritardi strutturali (il nostro Mezzogiorno non è escluso) si
sommano a varie criticità di altra natura e dove il problema principale resta reperire le risorse necessarie a interventi di portata trans-nazionale e trans-continentale. È del tutto evidente che occorre puntare sul Mediterraneo
«allargato» non solo per dare ulteriore impulso ai traffici commerciali, ma anche per realizzare i grandi progetti infrastrutturali che sono
alla base della futura crescita economica e sociale. Dobbiamo guardare al Mediterraneo allargato, cioè alle realtà che stanno dimostrando di avere non solo risorse finanziarie ma anche la giusta visione del futuro. E dobbiamo
farlo proprio facendo perno sulla forza del nostro brand industriale e culturale. Per non lasciarci sfuggire l’opportunità di giocare, sul
grande scacchiere della globalizzazione, quel
ruolo cruciale che le nostre competenze e capacità ci consentono di esercitare.
SEGUE DALLA PRIMA
Segno evidente che dovremmo tenere in
maggior conto l’area del Golfo anche quando ragioniamo sul Mediterraneo come nuova frontiera di sviluppo. Se infatti concepiamo tale area di mercato pensando solo alla
riva nordafricana, dobbiamo sapere che, sia
pure in crescita, i Paesi che ne fanno parte
hanno bisogno in egual misura di supporto
tecnologico e di provvista finanziaria per
sviluppare le loro economie e dotarsi, fra
l’altro, delle necessarie infrastrutture, tra
cui trasporti ed energie rivestono ruolo strategico. In questa valutazione si inserisce il
progetto di network energetico che chiuda
ad anello le infrastrutture dei Paesi dell’intero Mediterraneo è da tempo all’attenzione
dell’Unione Europea. Si chiama MedRing,
coinvolge ventidue Paesi, ossia tutti quelli
che si affacciano sul Mare Nostrum, più Portogallo, Macedonia e Giordania. Del resto
realizzare l’interconnessione delle reti elettriche di tutto il bacino è un passaggio ineludibile se si vuole tendere a rispettare l’impegno di uno sviluppo sostenibile con il
pacchetto clima dell’Ue, che prevede il famoso target del «20-20-20»: entro il 2020,
emissioni di gas serra ridotte del 20% rispetto al 1999, il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Tutto ciò sarà possibile solo
se riusciremo a unire all’apporto delle fonti
rinnovabili dei Paesi dell’Eurozona quello
dei Paesi del Mediterraneo. Si pensa al solare termico e fotovoltaico, assicurato in modo costante e massiccio da un irraggiamento in ampie zone desertiche dell’Africa. Si
pensa all’energia eolica che si produce nelle
piattaforme del Mar del Nord, a cui si potranno unire quelle offshore del Mediterraneo sudorientale. Si pensa infine all’energia
da fonte idroelettrica, che abbonda nei paesi dell’area balcanica. A questo va aggiunto
il grande sforzo in ricerca e sviluppo che dovremo profondere per migliorare il grado
di efficienza energetica delle reti europee e
raggiungere risultati apprezzabili nel campo dello storage dell’energia elettrica. L’Italia in questo può avere un ruolo determinante non solo come ponte di connessione
geografica tra Nord Europa, Balcani e Nord
Africa, ma anche quale centro di competenze e tecnologie nel settore dell’energia, come in altri comparti infrastrutturali.
La geopolitica di questo secolo riconsegna al mondo un «mare nostro» che nuovamente assume il ruolo di baricentro nei
grandi flussi economici che ebbe fino al Cinquecento. Ma dobbiamo guardare al Mediterraneo non più come la somma dei Paesi
dell’arco latino, più fronte maghrebino, Medio Oriente e Turchia. Già da tempo lo shipping mondiale ha trovato nel Canale di
Suez il passaggio in grado di far transitare
le grandi navi di nuova generazione, costruite con i criteri del gigantismo per migliorare le economie di scala.
Quel canale unisce il Mediterraneo al Golfo Persico. Cioè a Paesi come il Quatar e gli
Emirati Arabi, i quali dispongono di grandi
risorse economiche. Capitali ingenti che tra
l’altro essi intendono impiegare anche per
sperimentare nuove tecnologie carbon
free. Non è certo per caso che una delle punte di diamante dell’agenda di sviluppo degli
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❜❜
Non lasciamoci sfuggire l’opportunità
di giocare, sul grande scacchiere della
globalizzazione, quel ruolo cruciale
che le nostre competenze e capacità
ci consentono di esercitare
SEGUE DALLA PRIMA
«Napoli l’illustre, madre di nobiltà e d’abbondanza»,
dice la targa di Cervantes che guardavo la mattina all’angolo di Palazzo San Giacomo. La mia citta, a cui ho deciso
di dedicare, poco piu di un anno fa, una parte della mia
vita lavorativa, scegliendo la sfida di poter contribuire a
un progetto di cambiamento delle condizioni di vita delle
persone che vi vivono.
Ringrazio pubblicamente il sindaco Luigi de Magistris.
Mi ha chiamato a condividere e a praticare un cambiamento silenzioso ma efficace, che aveva come obiettivo
quello di realizzare un’amministrazione efficiente e al servizio dei cittadini rompendo con vecchie pratiche un po’
oscure e consociative, che possono essere scardinate solo
nel rispetto delle regole e della legalità. Poi le cose sono
andate diversamente e ho l’impressione che si sia scelto
«l’accomodamento». Ma io continuo a credere in una gestione della cosa pubblica efficace, trasparente e rispettosa delle regole, sancite proprio a garanzia dei diritti di tutti secondo i principi della nostra Costituzione.
Ringrazio pubblicamente coloro che hanno collaborato
con me in questi lunghi mesi. Forse non li ho sempre trattati benissimo perché la stanchezza, a volte, pesa anche
nei rapporti umani. Sono stati tutti bravi e senza di loro
non avrei avuto la forza di provare a cambiare dalle fondamenta il terzo Comune d’Italia. Mi auguro che il processo
vada avanti, che non abbiano il sopravvento vecchi metodi e vecchie prassi e sopratutto che tutti coloro all’interno
e all’esterno del Comune, che hanno condiviso con me un
progetto di un nuovo modo di fare amministrazione, trovino le condizioni per poter continuare.
Ringrazio le maestre e i maestri, ma soprattutto i bambini. Ho conosciuto da vicino il mondo della scuola con il
ministro Tullio De Mauro, uomo ben noto a questa città
per la sua cultura e la sua sensibilita istituzionale, assieme a lui abbiamo portato la scuola nelle corsie degli ospedali, nei reparti di oncologia pediatrica e nelle zone piu
povere del nostro Paese con il prezioso contributo dei maestri di strada di Napoli, dove fare scuola significa seguire
in concreto l’insegnamento di don Milani per «non lasciare indietro nessuno....». E proprio perché so quale valore
aggiunto ha la scuola in una citta cosi complessa, dove
assicurare la scuola ai bambini significa toglierli dalla
strada ed evitare, a volte, lo sfruttamento del lavoro minorile, ho contribuito a elaborare buona parte di un atto
adottato dalla giunta a fine agosto, anche in un contesto
finanziario diverso, in difesa della scuola pubblica. Tralascio in questa sede i tecnicismi delle formule giuridiche,
peraltro di nessun interesse per i non addetti ai lavori,
dico solo che sul piano strettamente tecnico ho proposto,
proprio per garantire al meglio i diritti delle bambine e dei
bambini e di coloro che lavorano nella scuola, altre soluzioni tecniche nel rispetto delle leggi. E dico questo solo
perché mi ferisce molto essere stata considerata un ostacolo alla scuola pubblica.
So bene, anche come madre, l’importanza del ruolo di
chi ha il compito d’insegnare alle bambine e ai bambini,
sopratutto in questa citta, il rispetto delle regole del vivere civile. È con i loro insegnamenti che si costruisce il futuro del nostro paese. Per questo ringrazio maestre e maestri, custodi di regole che aiutano nella scuola a crescere
fin dalla tenera età i bambini con la schiena dritta.
Lascio questa citta con l’amarezza di essere stata chiamata per assicurare la legalità e il rispetto delle regole ed
essere stata allontanata proprio perché volevo agire, nella
mia convinzione, nel rispetto delle regole. Ho registrato la
vicinanza sincera di tanti, lontani da me per storia e cultura, che ho sentito vicini. La solidarietà trasversale ti fa
sentire «più normale». Lavoro esclusivamente, qualsiasi
attività svolga, per rispettare i diritti di tutti, sopratutto
dei piu deboli che hanno pochi strumenti per farli valere.
Questi sono i valori fondanti della nostra democrazia che
io come prefetto rispetterò sempre per dovere e convinzione personale.
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Fisimario
Mastriani deluso
dall’Italia Una
di RUGGERO GUARINI
SEGUE DALLA PRIMA
Lo sapevo perché da ragazzo, leggendo I
misteri di Napoli, mi avvidi che da certe pagine di quel romanzone, scritto e pubblicato
fra il 1869 e il 1870, trapelava un’intenzione
fortemente critica verso alcuni aspetti dell’Italia sabauda. Lo sapevo, inoltre, perché
molto più tardi, in un bel saggio che Antonio
Palermo pubblicò all’inizio degli anni Settanta (Da Mastriani a Viviani, Liguori editore),
fra non poche osservazioni illuminanti sulla
qualità letteraria di quel nostro prolifico genio del feuilleton, trovai anche una concisa
ricostruzione della storia dei suoi gusti e
umori politici. Ma non ricordavo molte di
quelle pagine in cui espresse con sorprendente violenza il disgusto che provò per i nuovi
governanti, soprattutto a causa dello sfacciato «nepotismo» che manifestarono fin dal
principio nella direzione della cosa pubblica.
L’argomento è trattato diffusamente in
un capitolo di un nuovo, interessantissimo libro a più voci sulla figura e l’opera di
Mastriani. Il titolo, Che somma sventura è
nascere a Napoli!, è un’espressione, ovviamemte ironica, dello stesso Mastriani. Appena pubblicato dall’editrice Aracne, il volume (400 pagine, 28 euro) è il frutto dell’incontro di una nostra appassionata studiosa, Cristiana Anna Addesso, con due diretti discendenti dello scrittore, Emilio e
Rosario Mastriani, ai quali si devono molte pagine del volune, compreso il saggio
che lo apre («Considerazioni eccentriche
su Mastriani tra famiglia, cultura e società»). Il libro contiene molte altre utilissime sezioni, fra le quali la biografia di Mastriani scritta subito dopo la sua morte,
nel 1891, dal figlio Filippo, e accuratissime
bibliografie di tutti i suoi scritti (oltre cento romanzi, molte novelle e articoli e un
bel mazzetto di lavori teatrali). Ma la parte
per me più succosa è proprio lo studio della Addesso sulle sue speranze e delusioni
politiche.
Ecco alcuni dei passi che esprimono il
suo disinganno: «I veri martiri della libertà non vanno a caccia di guiderdoni e d’impieghi». - «Essendo la Camera de’ deputati
il primo corpo legislativo dello Stato, ne
conseguita che, dove i componenti di essa
non sono i veri rappresentanti della nazione ma piuttosto i mandatari o complici di
un partito qualunque, non può dal seno di
questa camera emergere il bene della nazione». – «Questi signori martiri che aveano tanta febbre di insediarsi negli alti posti, lavoravano pel bene dell’Italia o pel bene delle loro saccocce?» –
«Seimila onesti impiegati furono speciosamente destituiti perché si dovea dar luogo a’ martiri, a’ cugini e a’ nipoti dei consorti e a tutti quegli affamati che ci erano
piovuti addsosso come cavallette». –
«Gran peccato che questa Italia sì feconda
d’ingegni non sia capace di nutrirli bene e
nutrisca invece cialtroni, cortigiane ed
istrioni».
«La raccomandazione – osservò ancora
quel candidissimo fustigatore, – questo
vecchio sistema della tirannide, questa me-
lata corruzione che si insinua in tutta la
sfera della burocrazia, seguita ad esssere
quasi l’unica norma delle nomine degl’impiegati. Se avete un santo protettore potete sperare qualche cosa, altrimenti, foste
voi più dotto del Muratori, sarete scartato.
Abbiamo visto sotto il presente governo
non aversi alcun riguardo ad uomini di elevata riputazione i quali sono stati sbalzati
dai loro posti senza un peccato veniale per
essere sostituiti da creature della ormai
esosa consorteria».
Col termine «consorteria» Mastriani alludeva ovviamente alla cricca liberal-massonica emersa dal Risolrgimento, il cui stile di governo gli sembrava un intollerabile
oltraggio ai princìpi del suo ingenuo cristianesimo socialisteggiante.
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15
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
NA
SudSapori
Chef Parade
Otranto
a cura di GIMMO CUOMO
A tavola
di Antonio Fiore
1
2
3
1. Gennaro Esposito, sarà lo
chef e patron della Torre del
Saracino a concludere lunedì
a Palazzo Alabardieri a Napoli
il road show della mozzarella
dop 2. Eduardo Estatico
della Distilleria di Pomigliano
D’Arco, protagonista venerdì
prossimo a Roma in una sfida
col collega Mario Demuro
3. Alfonso Caputo premiato
nel prossimo week end a
Sorrento nell’abito delle
Giornate gastronomiche
promosse da Villa Massa
Somma Vesuviana / Locanda Nonna Rosa
C
i stava un genovese, un portoghese, un siciliano, un calabrese e un napoletano. Non è l'incipit di una barzelletta, ma la finale di Stocco contro Stocco 2010, la tenzone culinaria vinta dal napoletano, che
poi era sommese: Vincenzo Nocerino,
all'epoca chef della Lanterna, il ristorante di Somma Vesuviana specializzato
nel proporre il Gadus morhua in tutte le
sue forme. Oggi Vincenzo s'è messo in
proprio, intitolando il suo locale autarchico (ex Guarracino) alla nonna, Nonna Rosa. Ovviamente, nulla a che vedere con la Nonna Rosa di Peppe Guida a
Vico Equense, che resta unica e inimitabile: né l'omonimia può ingenerare
equivoci fra le due cucine, perché qui si
resta obbedienti al culto dello stoccafisso e del baccalà perinde ac cadaver, come i gesuiti alla regola. Epperò il rito è
come sempre allegro, conviviale, e si celebra in un locale piacevolmente minuscolo (ma con la bella stagione è disponibile il retrostante spazio esterno), pavimento in cotto ben tenuto, sedie impagliate, tavoli quadrati, candide tovaglie, portafiori che replicano le sacre ampolline in cui Nonna Rosa custodiva e
regalava il suo nocillo. Alle pareti il piatto-premio della famosa disfida, foto di
Somma com'era, scaffali per libri e chincaglieria partenopea, vetrinette per i bicchieri e nei pressi del bar un merluzzo
imbalsamato tanto per chiarire di che
cosa parliamo quando parliamo di cibo.
E allora: niente menu scritto, ma la gentilezza affabile e spontanea di Maria Rosaria, consorte di Enzo, che espone a voce i piatti e li ripete con cordialità ai distratti come noi (finti distratti: in realtà
stiamo prendendo appunti visto che
non possiamo rubare la lista). E allora:
gli antipasti sono tre, e noi li ordiniamo
tutti e tre. In ordine progressivo di arrivo e di bontà, ecco i fritti: bastoncini di
baccalà in pastella, fiore di zucca ripieno di mozzarella e baccalà, polpettina
di baccalà. Ecco il vivacissimo peperone rosso: sollevi il cappello e trovi il ripieno di baccalà e olive nere, la sottostante crema di patate è rinforzata da
un ghirigoro non solo decorativo di riduzione di Aglianico, tutto una dolcezza di velluto. Ed ecco soprattutto il tegamino, che diventerà cavallo di battaglia
della locanda: nel recipiente di rame un
caldo, profumatissimo brodo vegetale
in cui si bagnano in armonia cipolle, pomodoro fresco, patate, pane fritto e un
bianchissimo tocco di mussillo alto così a dettare la sua gustosa legge, amplifi-
Baccalà da maestro
Nocerino: la passione di sempre
in un locale tutto nuovo (e suo)
Il percorso
La «Locanda Nonna
Rosa» si trova in via
Mercato Vecchio 106 a
Somma Vesuviana. Da
Napoli: A1, poi l'uscita in
direzione Napoli-Centro
direzionale, girare a
destra in direzione
Pomigliano-Cercola,
uscire in direzione
Cercola, girare a sinistra
per Comuni vesuviani,
poi attraversare
Sant'Anastasia e
giungere a Somma.
Distanza km 20. Da Bari:
A14, poi A16 e uscire a
Pomigliano, continuare in
direzione Paesi vesuviani,
attraversare Castello di
Cisterna e Fornaro e
giungere a destinazione.
Distanza km 250
cata dal basilico. Un signor piatto su cui
stiamo bevendo (in assenza di una cantina adeguata: un pugno di referenze
campane e nulla più) un anonimo Catalanesca della casa. Anonimo? Un momento, l'anonimato si riferisce solo alla
mancanza di etichetta, in realtà questo
«vino del contadino» (Giovanni) non
ha nessuna delle caratteristiche che si
sogliono associare ai vini rustici, cioè
spigolosità, squilibrio, odori improbabili e via disturbando naso e papille. Qui
Un pamphlet del nutrizionista Antonio Vacca
Dieta mediterranea, fu vera gloria?
La dieta mediterranea? Trionfa nell'immaginario, ma
è scomparsa dalla tavola. L'ultimo pamphlet di
Antonio Vacca è l'ennesimo sasso lanciato nello
stagno della gastronomia dal medico nutrizionista
napoletano-battipagliese Antonio Vacca, che da anni
conduce un'intelligente battaglia di minoranza contro
i luoghi comuni che ruotano intorno all'alimentazione,
anzi alla questione «cibica», come lui la chiama. Qui
Vacca si interroga sulla Waterloo del popolo
mediterraneo, rimesso in riga dal «congresso di Vienna»
della Cucina Unica. «Fu vera dieta?» (Il Saggio, euro 10)
esamina in 40 agili pagine il curioso destino napoleonico
di una «dieta» che si identificava con uno stile di vita
incentrato sulla frugalità assoluta, santificato a parole
ma nei fatti stravolto dall'abbondanza globale. Così
oggi, nella patria del virtuoso comportamento
alimentare studiato da Keys, diabete e obesità sono ai
vertici delle classifiche: dieta mediterranea, fu vera
gloria? Ai lettori l'ardua sentenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
trovo anzi una morbidezza mai stucchevole, una stoffa lieve ed elegante. Insomma: se è davvero tutta catalanesca
quella che luce nel bicchiere, c'è da ordinarne almeno un cartone. Di sorso in
sorso, stiamo per passare ai primi piatti: il pacchero con stocco, olive nere e
capperi è un classico che non si discute,
con questa preparazione Nocerino vinse la famosa gara. Però lì i paccheri erano artigianali e di Gragnano, mentre
qui sono di una buona marca industriale. E la differenza si sente, soprattutto
sotto i denti (capisco bene che quando
uno si mette in proprio deve fare i salti
mortali per far quadrare i conti; ma sul
pacchero no, non si può risparmiare).
Idea modaiola la genovese di pesce (baccalà, of course), però la prevalenza del
pomodoro alla lunga spegne gli altri sapori; per i non merluzzodipendenti l'alternativa è rappresentata da un'onesta
pappardella ai funghi porcini e Parmigiano 12 mesi e, per quanto concerne i
secondi piatti, da una spigola di mare
(Fabrizio, il fidato giovanissimo ingegnere-commis che ha seguito Vincenzo
dalla Lanterna, ce la porta in visione) arrostita e servita su passata di patate viola, abbinata a scarola alla napoletana. Intanto abbiamo cambiato vino, e in
omaggio a Ischia, il romanzo di Gianni
Mura che sto avidamente leggendo,
scelgo un titolato Biancolella. E subito
rimpiango l'anonimo Catalanesca di prima non solo per il prezzo (7 euro contro 14), mentre Maria Rosaria ci illustra
gli ultimi due brillanti capitoli della
merluzzeide: il baccalà Selecta è in versione fritta, quello a bassa temperatura
è di Lofoten, importatore locale. Perché, detto per quelli che ancora lo ignorano, Somma è una delle capitali italiane del baccalà: sta aggrappata sul vulcano ma da lassù scruta il Mare del Nord.
Però al momento dei dolci (caprese e
cheesecake a cura di Maria Rosaria) preferiamo tuffarci nel caldo mare del Sud,
Passito di Pantelleria Le Conche, moscato e zibibbo delle Terre dei Sesi per brindare alla nuova avventura di Vincenzo
Nocerino: chef di poche parole, di molta esperienza e di Somma civiltà.
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Ora Rossella
è sbarcata
nel Salento
di VINCENZO RIZZI
C
onserviamo un ricordo molto preciso di Rossella Mantero, che gestiva un fascinoso ristorante nel centro storico di
Massafra, dove si era trasferita
dalla natia Liguria per rendere
omaggio alla Puglia con le sue doti culinarie. Conclusasi la bella
esperienza in terra di Taranto, oggi troviamo Rossella nel Salento,
ai fornelli del bar trattoria Primo
di Otranto, nei pressi dell'antica
porta che dà accesso al borgo.
L'attuale locale è differente dal
precedente e ha davvero l'aria di
una trattoria familiare, con i suoi
tre ambienti (sala da biliardo, bar
e sala da pranzo) semplici e piuttosto anonimi, tra tovaglie di carta e cucina a vista. Ma a garantire
la continuità con il passato resta
la mano felice di Rossella, che
adopera prodotti in larga misura
a chilometro zero e sa coniugaBAR
re nei piatti la
TRATTORIA
freschezza mePRIMO
via delle torri 5,
diterranea con
Otranto, tel.
la nettezza dei
350-5021356,
sapori. Magari
giorno di
ispirandosi a
chiusura:
tradizioni regiolunedì, carte di
credito: no AE
nali diverse e seguendo i cicli
stagionali. Mentre il marito Lorenzo Marangi
accoglie gli
ospiti con cortese cordialità. Le
proposte spaziano dalle fettucLa chef
cine di farro al
Rossella
pesto di pistacMantero
chi di Bronte, alle penne triangolari alla Norma; dalle fave con
le cicorie, ai salentini pezzetti di
cavallo al sugo. In alternativa i
buonissimi latterini in scapece
(con lo zafferano); per poi continuare con il gusto sincero e pulito degli spaghetti alla chitarra
aglio, olio e peperoncino con colatura di alici di Cetara e prezzemolo. Divertente l'idea di inserire in
carta una sezione verde per i contorni, tra i quali spiccano le verdure di campo saltate in padella. Menu per celiaci, piccola cantina
non solo pugliese, e un conto di
circa 25 euro vini esclusi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
freschezza
mediterranea
nei piatti
ambienti
piuttosto
anonimi
16
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
NA
SudSaporil’intervista
Persone
& storie
di GIMMO CUOMO
Daniele Cernilli, il più seguito critico enologico italiano dell'era post Veronelli, autore con Dario Cappelloni
del volume «Vitigni del mondo» edito da La Conchiglia di Capri.
Cosa ha bevuto ieri sera?
«Nove vini».
Quello che l'ha colpita di più?
«Barbera d'Alba 2009 di Giacomo
Conterno».
L'ultimo vino del Sud che ha bevuto?
«Taurasi 2008 Donna Chiara».
Scommetta su un vitigno campano.
«Il fiano».
Come colloca il Fiano nel panorama dei bianchi autoctoni italiani?
«Tra i migliori».
Verdicchio o Fiano?
«Alla fine Verdicchio».
Fiano o Vermentino?
«Fiano per tutta la vita».
Vitigno strategico per la Puglia?
«Nero di Troia e primitivo».
Il Minutolo resterà solo un vino
di nicchia?
«Secondo me si».
Il personaggio più importante
per il movimento del vino campano?
«Piero Mastroberardino, ma quello che mi sta più a cuore è Sabino Loffredo».
Della Puglia?
«Gianfranco Fino».
Aglianico: ma quale?
«Quello di Taurasi sicuramente,
ma l’Aglianico è grande ovunque».
I rosati pugliesi: i migliori d'Italia?
«Probabilmente sì, insieme con gli
abruzzesi».
Il critico: «Il bianco irpino è tra i migliori d’Italia. Ok Es e Vigna Pedale»
Cernilli promuove
il Fiano di Avellino
e i rossi pugliesi
Il libro
«Vitigni del
mondo», catalogo
ragionato delle
principali varietà di
uve da vino
(Edizioni La
Conchiglia - Capri
168 pagine, 15
euro. A quattro
mani Daniele
Cernilli e Dario
Cappelloni
propongono la
classificazione delle
uve, fornendo
informazioni utili
sia agli esperti sia a
chi si sta
avvicinando con
curiosità al mondo
del vino. Il tono è
quello del racconto
di un viaggio
appassionante in
tutte le zone
vitivinicole del
pianeta.
Nomi e cognomi. Il bianco campano preferito?
«Cupo».
Il rosso?
«Taurasi Radici riserva e Montevetrano».
Il bianco pugliese?
«Difficile, perché la Puglia non è
una terra di grandi bianchi».
Il rosso?
«Due: Es di Fino e Vigna Pedale di
Torrevento».
Chateau Margaux o La Tache?
«La Tache».
La Tache o Barolo Monfortino?
«Dipende dall'annata».
Tra due annate di eccellenza?
«La Tache».
Francia o Italia?
«Francia, ma di poco».
Toscana o Piemonte?
«Piemonte».
Regione emergente del vino italiano?
«Liguria».
Quanto ha speso per una bottiglia di vino?
«Un migliaio di euro».
Per lei il cibo è un completamento del vino?
«Sì».
Una regola per l'abbinamento cibo-vino?
«Il cromatismo: bianco su bianco
rosso su rosso».
La carta dei vini ideale: quante
etichette?
«Per me non più di cinquanta».
Cosa pensa dei ristoratori che
propongono solo vini regionali?
«Nella maggior parte dei casi fanno bene, se, naturalmente, propongono anche una cucina tradizionale».
Il ristorante preferito in Campania?
«Torre del Saracino con una menzione per il Vairo».
In Puglia?
«Già sotto l'arco».
Perché al Sud da dieci anni non
c'è un tre stelle Michelin?
«Perché la Michelin è francese».
Bevanda preferita vino a parte?
«Birra».
Il vino è arte o artigianato?
«Alto artigianato».
Con che vino e a che cosa brindiamo?
«Brinderei all'uscita dalla crisi con
un vino anti crisi: Lambrusco di Paltrinieri».
Andrebbe bene anche un Gragnano?
«Certo, quello di Grotta del Sole».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pizze & Fornelli
Preferite il calzone
alla Margherita
di ROSARIA CASTALDO
A
rrivare da Gennaro a Bagnoli è facile. I problemi iniziano
nel cercare un parcheggio ma, considerando la calda e assolata giornata novembrina, si può lasciare l'auto distante
ed approfittarne per fare quattro passi sul viale dei Campi Flegrei. «Gente che passa che suono che fa...non un paese non una
città. Ma era dolce era dolce per me...quella strada mi è cara la
più cara che c'è...Campi Flegrei». Questa è la strada di Edoardo
Bennato, quella de-cantata nel 1973 agli esordi del cantautore.
Né paese, né città: strana terra quella di Bagnoli, soffocata dalle
problematiche pre e post industriali e repressa dalle ambizioni di
località turistico-balneare che per
un breve periodo storico è stata. Della posizione marittima è rimasta
l'aria iodata proveniente da un mare
malato che attende flemmatico un
destino più dignitoso. Intanto chiedendo della pizzeria, le idee si confondono. «Quale Gennaro? Uno, due
o quello da asporto?». Il problema alla fine è risolto. La pizzeria storica di
Gennaro Cristiano, il capostipite, è
in Via Ascanio, 43. Della stessa famiglia è il locale da asporto nella vicina
via Silla mentre, della terza omonima pizzeria, sempre nello stesso
quartiere, non si conosce la genealoNomen omen:
gia. Il locale visitato, gestito da FedeRaffaele Farina,
rica Cristiano figlia di Gaetano e nipizzaiolo dello storico
pote di Gennaro, coadiuvata dal pizlocale bagnolese
zaiolo Raffaele Farina, è stato aperto
Da Gennaro Pizzeria
nel 1959 per gli operai della vecchia
Via Ascanio, 43
Italsider di Bagnoli. Negli anni la pizNapoli
za si è fatta apprezzare per una carattelefono:
teristica particolare: la leggera croc081-0136731
cantezza che non tutti amano ma
Margherita: 3,50 euro
pur che vanta numerosi estimatori.
Calzone fritto: 4,50
Questa particolarità non valorizza la
euro
Margherita la cui pasta risulta un po'
secca anche se ricca di mozzarella,
mentre il ripieno fritto, abbondantemente farcito di ricotta, mozzarella, prosciutto cotto e pepe, mostra una solida spina dorsale
rappresentata proprio da quello scricchiolìo che rende appetibile
la pizza anche mentre si raffredda. In questo modo si percepisce
meno l'abbondante olio evitando così l'effetto «stufoso». Tra le
tante varietà, servite anche nel formato «mezzo metro» c'è quella
«al limone» (con mozzarella, spinaci e limone), la «Farfalla», ripiena al centro e con due altri gusti laterali a scelta.
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NA
SudSaporivino
Il preferito di
Mosto sacro
di Gimmo Cuomo
Q
uesta è una recensione che vi
prego di leggere al di là della
valutazione sintetica presente nella tabella, inficiata dal riscontro di una una nota ossidata che
oggettivamente penalizza la piacevolezza complessiva di questo «Undici filari» dei Feudi di San Marzano. Gli concedo comunque volentieri il diritto al
riassaggio perché si tratta di un prodotto per diversi aspetti molto interessante. Un Primitivo dolce naturale, fresco, non afoso (solo 13,5 gradi) e per
nulla stucchevole, merita necessariamente attenzione e buona disponibilità. Per correggere il difetto da me riscontrato c’è dunque tempo. Il fatto è
che di questo vino mi convince la concezione moderna e innovativa che lo
rende un bell’originale. In altre parole,
ho ritrovato in questo rosso dal cuore
tenero la filosofia produttiva già apprezzata durante l’assaggio dell’ottimo Malvasia Nera recensito esattamente un anno fa.
Di colore rubino scuro, spande luce
durante la rotazione nel calice. Del naso ho già detto. Purtroppo la frutta matura s’intuisce solo, resta decisamente
in ombra, costretta sullo sfondo di un
palcoscenico olfattivo che pure dovrebbe calcare da protagonista assoluta. Si lascia apprezzare invece in bocca, dove si disimpegna in souplesse
grazie alla sostenuta spinta acida che
rende l’Undici Filari equilibrato. La
persistenza è nella norma. Il finale è
pulito.
Bourgogne
Da una bottiglia
come questa,
Gevrey
Chambertin
Premier cru
Lavaux
St-Jaques 2005
di Dupont
Tisserandot, era
lecito attendersi
qualcosa in più.
Fascinoso il
colore, complessi
i profumi.
Purtroppo il vino
viene un po’
meno al palato,
risultando accora
eccessivamente
nervoso. Forse
bisognerà
attendere
qualche altro
anno per ricevere
sensazioni più
compiute e
armoniche.
Sette versioni per un unico
classico della gastronomia
mondiale: la pizza
Margherita. Appuntamento
lunedì prossimo alle 20 alla
PizzAria La Notizia in via
Caravaggio a Napoli. Le
variazioni sul tema del
maestro Enzo Coccia saranno
accompagnate dalle birre
artigianali dell’azienda
marchigiana Collesi. E per
una dolce conclusione spazio
ai prodotti della cioccolateria
artigianale Theobroma di
Sant’Anastasia. Costo della
serata 25 euro. Ingresso solo
su prenotazione. Info:
349-2886327
Luogosano,
vino e prodotti tipici
Domani dalle 11 alle 14
all’azienda vitivinicola La
Molara di Luogosano (foto),
degustazione dei vini
aziendali con i prodotti tipici
dell’Irpinia (pane cotto nel
forno a legna, i formaggi di
Molara di Zungoli, i salumi
di Di Nunzio, il miele di
Gaudiciello. Info: 0827-78017
Leone de Castris,
verticale Donna Lisa
In collaborazione con l’Ais di
Lecce Leone de Castris
organizza una verticale di 5
annate
(1999-2003-2006-20072009) del Donna Lisa Salice
Salentino riserva. L’evento si
svolgerà mercoledì 28
novembre al Museo del Vino
Piero e Salvatore Leone de
Castris. Gli spumanti
dell’azienda salentina
saranno invece protagonisti
martedì 27 all’inaugurazione
dei corsi Ais all’hotel Tiziano
di Lecce.
Radici wines,
ecco le guide 2013
Martedì 27 novembre, a
partire dalle 16, al Castello
normanno-svevo di
Sannicandro di Bari (foto)
presentazione delle nuove
guide «Pizzaviaggiando
2013», «Dolce Guida 2013»,
Radici Wines 3013». Alle 19
saranno aperti i banchi di
1
2
Il «Damaschito»,
un Aglianico
dalle spalle larghe
Qual è il suo vino preferito?
«Latour a Civitella di Mottura».
Perché?
«Si tratta di un bianco gentile,
fresco e profumato, lo apprezzo
molto come aperitivo».
3
A che piatto lo abbina?
«Alle seppioline al pan brioche con
passata di piselli e torrone salato».
4
Un vino campano?
«Non ho dubbi, scelgo il Fiano di
Avellino di Guido Marsella».
«Undici Filari», buono
con una nota stonata
Vino dolce, fresco, non stucchevole
Il capitolo degli abbinamenti mi offre l’occasione per suggerire qualche
azzardo calcolato. Per esempio, di servirlo freschetto (14 gradi) come aperitivo per predisporre il palato alle delizie di un pranzo autunnale a base di
paste e carni con funghi e tartufi. Se
provate, fatemi sapere.
Rientrando nell’ortodossia enologica, vi consiglio di provarlo su formaggi di latte bovino o caprino mediamente stagionati, su biscotti di pasta frolla, sul budino di castagne su salsa di
loti. Eviterei invece l’abbinamento col
cioccolato che potrebbe apparire naturale.
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assaggio, mentre alle 20
spazio alla pizza dell’orto e
del porto secondo pizzaioli e
chef di Puglia. Interverranno
l’assessore regionale Dario
Stefano, il curatore delle
«Girapuglia»
arriva in libreria
Lunedì 26 alle 18,30 allo
spazio eventi della Feltrinelli
di Bari presentazione della
terza edizione della guida
«GiraPuglia» (Edizioni
Tirsomedia). Realizzato in
collaborazione col
Movimento Turismo del
Vino e Movimento Turismo
dell’Olio della Puglia, il
volume propone un
avvincente viaggio nei sapori
di Puglia. Dodici itinerari tra
prodotti tipici, le eccellenze
agroalimentari, gli eventi
gastronomici, le curiosità, le
leggende, le ricette
tradizionali, i corsi di cucina.
Saranno presenti l’editore
Vittoria Cisonno, la
giornalista Antonella
Millarte, autrice della Guida,
e Silvia Godelli, assessora al
Turismo e Cultura della
Regione Puglia.
Vulture / Il rosso
Primitivo di Manduria prodotto da Feudi di San Marzano
Notizie golose
Alla «Notizia»,
variazioni sul tema
Eduardo Buonocore, maître
guide Nicola Campanile, il
responsabile marketing
Pugliapromozione Alfredo De
Liguori, il giornalista
Vincenzo Rizzi. Le pizze
saranno interpretate da
Salvatore Bufi (Bufi di
Molfetta), Stefano D’onghia
(osteria ’a Crianz di
Putignano), Michele Aucelli
(pizzeria Le Coq di Corato) e
Cosimo Carrieri (pizzeria La
Campagnola di Bitritto).
La Mavi drink
e la Oro di Milano
L’azienda casertana Mavi
Drink srl, tra le più
competitive in Europa, si è
aggiudicata la distribuzione
esclusiva per l’Italia della
Oro di Milano, la birra
artigianale italiana di qualità,
creata da Alina. Oro di
Milano è già bevuta in
centinaia di bar e pub su
tutto il territorio nazionale,
nelle versioni Puro Malto,
Doppio Malto e Gran
Riserva. e, da oggi, diventa
anche ecocompatibile. Infatti
è la prima birra distribuita in
Italia nei nuovi fusti PET
monouso che sostituiscono
quelli in tradizionali acciaio.
Siamo passati da un estremo all'altro! Sino a qualche
anno fa se non c'era la barrique, il vino era
considerato di serie B. Oggi si assiste spesso
all'esatto contrario ed anche un accenno di rovere fa
spesso arricciare il naso. Se usato «cum grano salis»
invece è uno strumento molto valido per ottenere
vini di qualità. Per l'Aglianico poi, l'uso dei
contenitori in rovere, siano essi piccoli come le
barrique o più grandi, è insostituibile. Gli effetti del
legno sono molteplici: stabilizza il colore,
incrementa la complessità olfattiva e
poi accelera alcuni processi che
portano alla morbidezza. Uno
strumento fondamentale quindi, ma
che prevede un accurato lavoro in
vigna. La giusta maturazione delle uve
è il punto critico cruciale per ottenere
un Aglianico capace di «digerire» il
legno, senza lasciarsi prevaricare. In
poche parole occorre che il vino abbia
le spalle larghe e forti, un vino
mediocre non migliora se messo in
barrique, anzi. Il Damaschito, come si
intuisce arriva dalle vigne coltivate a
Maschito a 450 metri con una densità
di 8000 piante per ettaro, lunga
macerazione e poi affinamento in botte
grande di rovere di Slavonia per un anno e poi
altrettanto in bottiglia. Olfattivamente complesso,
dove un frutto maturo, mostra i segni di una annata
calda, con note che ricordano fiori lievemente
appassiti, prugna nera e spezie. Un naso che, con un
termine un po’ abusato, definirei intrigante. In bocca
resta succoso, con una buona vena acida che
sorregge tutto l'impianto. Il legno è in fase di
«digestione» che prevedo lunga come dimostrano
anche i tannini ancora abbastanza arzilli. Il
trascorrere del tempo non può che fargli bene.
La scheda
Damaschito 2009 Aglianico del Vulture
Grifalco della Lucania
Telefono: 0972-31002
Uvaggio: aglianico Giudizio: ottimo
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NA
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
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Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
NA
Cultura
Esasperatismo dell’essere
«Esasperatismo dell’essere» è il titolo della personale di Rosario Mazzella, che s’inaugura oggi (ore 17) al Bidone di Napoli a Salvator Rosa.
La mostra, a cura di Adolfo Giuliani, sarà presentata da Annamaria Carbone e Domenico Raio, autore del testo critcio sul catalogo. «Dall'approfondimento della singola parabola umana, l’artista giunge a raffigurare
il più generale dramma dell'umanità. Un vero e proprio percorso di vita
- scrive Raio - espresso attraverso unaa sequenza di simbologie cromatiche, che ammonisce sul fatale destino dell’umana esistenza».
Spettacoli&Tempo libero
Il trittico
Il Trittico di Nottingham era esposto
nella chiesa di San Giovanni
a Carbonara, prima di essere trasferito
nell’Ottocento alle collezioni del Museo
di Capodimonte. In basso a sinistra
il restauro. Qui sotto, due particolari
della cornice, prima e dopo l’intervento
Capodimonte, il restauro
dell’opera in alabastro del ’400
Così approda a Napoli
il ciclo «Restituzioni»
di STEFANO DE STEFANO
L
a suggestiva denominazione di Trittico di Nottingham ci racconta chiaramente l’origine britannica
di questa opera tardogotica, realizzata proprio nella città dell’Inghilterra centrale, resa celebre
dall’epopea di Robin Hood. Ma
non di archi e di frecce si tratta,
quanto piuttosto di uno straordinario ciclo plastico con le «Storie
della Passione», che giunse a Napoli, probabilmente grazie a Ladislao d’Angiò Durazzo, e poi esposto nella chiesa di San Giovanni a
Carbonara, il vero e proprio «pantheon» degli ultimi angioini, prima di essere trasferito nell’Ottocento alle collezioni del Museo di
Capodimonte.
Questo poderoso capolavoro
in alabastro del Quattrocento, sarà finalmente ammirabile grazie
ad un importante restauro presentato ieri, realizzato dallo Studio di Bruno Tatafiore in collaborazione con la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale
per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il
Polo museale della città di Napoli. Ma, e questa è la cosa più importante, reso possibile grazie al
contributo di Intesa Sanpaolo,
che lo ha voluto come capofila di
una grande mostra che si svolgerà proprio a Napoli in marzo, in
occasione della sedicesima edizione di «Restituzioni», il programma biennale di restauri di
opere d’arte appartenenti al patrimonio nazionale, curato e promosso dalla Banca in collaborazione con le diverse soprinten-
denze italiane.
«In realtà questo progetto era
nato nel 1989 - spiega Andrea
Massari, responsabile beni artistici di Intesa Sanpaolo - con la Banca Cattolica di Vicenza, oggi parte
del nostro gruppo, ed era rivolta
al solo territorio veneto. Dopo
tanti anni, nella scorsa edizione,
ci siamo allargati ad una logica di
recupero nazionale e abbiamo tenuto la mostra dei capolavori restaurati a Firenze in Palazzo Strozzi. Quest’anno abbiamo scelto invece Napoli, per aprirci al grande
patrimonio artistico del Mezzogiorno, e lo faremo in una grande
mostra, "Restituzioni 2013. Tesori
d’arte restaurati", a partire dal 22
marzo, divisa fra due sedi, il prestigioso Museo di Capodimonte e
Palazzo Zevallos, la nostra sede
napoletana, celebre per la presenza del "Martirio di Sant’Orsola" di
Caravaggio».
Il patrimonio esposto comprenderà 43 nuclei composti da
un totale 278 manufatti, tutti restaurati per l’occasione e provenienti oltre che dalla Campania
anche da Piemonte, Lombardia,
Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, e
dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli, e dai Musei Vaticani.
Così oltre al polittico di origine inglese il pubblico partenopeo potrà ammirare anche altri capolavori, che vanno dall’ ottavo secolo a.C., con il sarcofago antropoide di Mes-Isis (il Figlio di Iside)
proveniente dal Museo Archeologico di Bologna, al Neoclassico,
con una rara fusione in rame sbalzato di Antonio Canova raffigurante una «Testa di Medusa», del
Museo Civico di Bassano del
Grappa. Comunque importante
sarà la presenza di opere di ambito meridionale, tra cui il grande
mosaico romano con scena di palestra da Reggio Calabria, la cosiddetta «Tomba della Principessa»
di Canosa di Puglia, e la celebre
«Stele Borgia» che, insieme a
due affreschi provenienti dalla
Caserma dei Gladiatori di Pompei, al vaso dell’Amazzonoma-
chia e alla «Loutrophos con Niobe e divinità», proviene proprio
dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Inoltre nell’edizione
del 2013 sarà possibile ammirare
un altro restauro realizzato in città, quello settecentesco delle
«Quattro virtù» di Francesco Solimena che resterà in sito nella
Chiesa dei Santi Apostoli.
«L’idea di portare a Napoli questa esposizione - spiega poi il so-
vrintendente Fabrizio Vona - nacque in occasione dell’incontro
con il presidente del gruppo Banca Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, a Palazzo Zevallos per la mostra del gruppo fotografico di Magnum. Lì decidemmo che la prossima edizione di "Restituzioni" si
sarebbe svolta a
Napoli, in particolare a Capodimonte, che è uno dei
primi dieci musei
al mondo».
«Un’idea importante - conferma
anche Maurizio
Barracco, presidente del Banco di
Napoli - perché legata al turismo culturale che non conosce la crisi registrata in altri ambiti come per esempio quello marino.
E’ giusto quindi investire sempre di
più in questo settore, valorizzando al
massimo quello
che abbiamo e modernizzando la
qualità della nostra offerta». Tornando al trittico con le sequenze
della Passione di Cristo, va detto
che il restauro valorizza al massimo l’eccezionale stato in cui ci è
pervenuto, avendo conservato
pressoché completa non solo la
sequenza dei bassorilievi intagliati, ma anche l’intera struttura che
li alloggia. Si tratta infatti di una
notevole macchina lignea in cui
le parti in alabastro - rilievi con le
storie inquadrate da fondali architettonici - sono completate da fregi lignei intagliati di gusto «flamboyant», da magnifiche iscrizioni
in lettere gotiche, da pastiglie dorate e da vetri «églomisés».
Il restauro realizzato da Bruno
Tatafiore si è rivolto quindi prima al consolidamento della parte lignea, più
compromessa,
rinforzando l’originale sistema di
ancoraggio dei rilievi in alabastro.
L’intervento sui
rilievi scolpiti ha
poi recuperato
l’iniziale preziosità e lucentezza
dell’alabastro e
la brillantezza
dei colori originali, ricoperti da
stratificazioni di
polveri e cere.
Da segnalare infine che in attesa
della mostra di
marzo, ci sarà un
ciclo di visite al
laboratorio di restauro del Museo di Capodimonte che permetterà al pubblico di ammirare da vicino il trittico e di conoscere i diversi passaggi del suo restauro direttamente con i protagonisti: il Direttore dei Laboratori di restauro
della Soprintendenza Marina
Santucci, il Direttore scientifico
del restauro Paola Giusti e il restauratore Tatafiore.
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La visita Oggi e domani dalle 10 alle 13 cinque luoghi di culto accoglieranno chi vuol conoscerne la storia. Stasera il gala ai Girolamini
Di Meo, il calendario riapre chiese abbandonate
Cinque tra le molte chiese abbandonate
di Napoli saranno aperte oggi e domani.
Dalle 10 alle 13 visite guidate con storici dell’arte pronti a raccontarne le origini e il destino. Si tratta di Santa Maria la Sapienza in
via Costantinopoli, la Disciplina della Croce
in via Sant’Agostino alla Zecca (accanto alla
pizzeria Michele), la chiesa di San Severino
e Sossio in via Bartolomeo Capasso, la chiesa degli Incurabili in via Maria Longo e la
chiesa di San Giuseppe delle Scalze alla Salita Pontecorvo. Aperto alle visite oggi e domani anche il Monte di Manso di Scala in
via Nilo.
Le cinque chiese che in questo fine settimana si aprono al pubblico sono una parte
delle dodici che compongono il calendario
Di Meo dedicato quest’anno ai luoghi sacri
del capoluogo partenopeo. Il calendario
con le fotografie di Massimo Listri, sarà presentato questa sera nel corso di una serata
di gala nel complesso monumentale dei Girolamini. La serata dedicata al calendario Di
Meo è l’undicesima edizione di un evento
che tradizionalmente ormai salda insieme
glamour, arte e mondanità. Il calendario è
nato da un’idea dei fratelli Di Meo, Roberto,
Generoso ed Erminia (scomparsa a marzo),
titolari dell’omonima azienda vinicola di
Salza Irpina in provincia di Avellino reputata per l’eccellenza dei suoi vini. Fin dalla
sua prima edizione, il calendario Di Meo si
è contraddistinto per il suo legame con il
I luoghi
A sinistra la
chiesa di Santa
Maria della
Sapienza in via
Costantinopoli.
A destra la
chiesa della
Disciplina della
Croce in via
Sant’Agostino
alla Zecca
mondo dell’arte e la capacità di coinvolgere
importanti artisti, liberi di interpretare i mesi dell’anno a seconda del tema e della loro
creatività. Il tema del calendario di quest’anno è «L’Anima del Tempo». Prende spunto
dall’articolo «La Morte delle Cattedrali» di
Marcel Proust apparso su Le Figaro nel 1904
in difesa della storia e conservazione delle
chiese francesi. Il calendario Di Meo 2013 è
dunque un viaggio attraverso le condizioni
di dodici chiese napoletane, in molti casi
poco o per nulla conosciute, ma tutte contrassegnate da un triste comune denominatore: l’abbandono e l’incuria. Dopo aver fatto tappa nelle più importanti capitali del
mondo, la serata evento dedicata al calendario questa sera si svolge a Napoli. E mette
insieme la voglia di far conoscere luoghi di
arte sacra semisconosciuti con la necessità
di riprenderne la sorte. Prima che sia troppo tardi.
Carmine Festa
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NA
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Tempo Libero 21
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
NA
CARTELLONE
a cura di Vanni Fondi
[email protected]
NOTE DAL VIVO / 1
NOTE DAL VIVO / 2
NOTE DAL VIVO / 3
NOTE DAL VIVO / 4
NOTE DAL VIVO / 5
Ottoni
in concerto
Rivisitazioni
in via Orazio
A Posillipo
i colori del jazz
L’album
di Denise
Canessa
a Forcella
A San Giovanni Maggiore, per la rassegna Concerti in Basilica, il Neapolis Brass
Quintet in «Ottoni in concerto - Due fiamminghi a New York». In programma musiche di Rossini, Bizet, Rota, Gershwin,
Morricone, Bernstein, Piazzolla.
.......................................................................
San Giovanni Maggiore,
Napoli, ore 20.30
Sarà la voce calda di David Wad a inaugurare la prima di una lunga serie di one night ambientate all’Events Club (ex Sly) di
Posillipo. Dopo la cena a buffet, sul palco
salirà il vocalist soul della Louisiana, che
proporrà una selezione di brani napoletani da lui rivisitati e riarrangiati.
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Events club, via Orazio, Napoli, ore 22
Prosegue la rassegna «I colori del jazz» al
Live Tones di Posillipo con lo spettacolo
«Danise trio & piano’s (R)evolution». Sul
palco, con Danise al piano, Ron Grieco al
basso e il casertano Stefano Costanzo alla batteria.
........................................................................
Live Tones, via Rocco Galdieri,
Napoli, ore 21.30
Al Doria 83del Vomero Denise presenta il
suo nuovo album «Universe» «Tutto è il
contrario di tutto»: è questo il leitmotiv, il
filo conduttore che si snoda, traccia dopo
traccia nel nuovo lavoro di Denise uscito
da pochi giorni e distribuito dalla Warner.
.......................................................................
Doria 83, via Gino Doria,
Napoli, ore 22
Stasera salirà per la prima volta sul palcoscenico del Trianon, Brunello Canessa
con il suo «Time4Rocking», il festival
rock per band non professioniste che da
tre anni riscuote a Napoli gran successo
di pubblico.
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Teatro Trianon, piazza Calenda,
Napoli, ore 21
Il personaggio Lo showman parla dei suoi rapporti col patron del Napoli. E saluta Necco
Highlander Teocoli:
faccio De Laurentiis
Il Modo di Salerno come il Derby di Milano:
per Teo Teocoli è un vero e proprio ritorno
alle origini, ma con in più 52 anni di onorata
carriera sulle spalle, l’one man show in programma martedì sera nel raffinato club del capoluogo campano. Un irrefrenabile susseguirsi di monologhi, imitazioni, gag, canzoni e soprattutto aneddoti autobiografici che fanno
meritare all’attore di origini pugliesi l’appellativo, affibbiatogli dai compagni di lavoro, di
highlander delle scene.
Teocoli, come nasce questa scelta di tralasciare i grandi teatri e esibirsi in locali più
raccolti?
«Avevo voglia di cambiamento, di ritrovare
la mia vena cabarettistica in locali piccoli, che
fanno tendenza. Vedere 3-400 persone tutte
vicine mi dà una sensazione antica e mi fa venire gag e battute di getto, a braccia».
Di cosa parla nel suo show?
«Racconto gli aneddoti più divertenti della
mia vita: io ho spaziato in tanti settori, ho fatto anche il playboy e ho immagazzinato tante
di quelle storie. E poi i personaggi che ho sfiorato, come Lucio Battisti, di cui ero molto amico prima che diventasse famoso».
E la sua vena terrona?
«Quando mi viene fuori sono capace di cose molto divertenti e anche commoventi. Dopo uno spettacolo in Calabria alcuni ragazzi
mi hanno scritto dicendo che si erano commossi perchè quello che raccontavo io sul palco era ciò che raccontavano i loro padri».
C’è un programma di nuovi comici su
Rai2, «Made in Sud» che sta avendo un discreto successo. Un consiglio ai giovani che
scelgono la strada della comicità?
«Devono lavorare tanto, e con continuità.
La vera comicità non si può esprimere al
100% in tv, è riduttivo al massimo. Non riesci
a focalizzare bene un personaggio che ne arrivano altri dieci e non capisci più niente. Questi giovani vorrei vederli alla prova a teatro,
senza telecamere. E con un repertorio, perchè
quello televisivo mi sembra molto risicato».
Ma c’è un comico di oggi che ha più chance di altri?
«Checco Zalone ha le armi per diventare un
grande classico della comicità. Ha troppo la
faccia da c...!»
Caccamo, Galliani, Maldini, Celentano, Albertini, la galleria delle sue «maschere storiche» è davvero infinita. Il prossimo personaggio che imiterà?
«Aurelio De Laurentiis. L’ho fatto solo una
volta per Gazzetta.it e mi è venuto uguale,
spiaccicato. Un bel personaggio, ci si può lavorare sopra. Appena avrò l’opportunità lo farò».
Come la prenderà l’originale?
«Penso bene, Aurelio e io siamo amici, ogni
volta che ci vediamo mi ricorda che sono l’unico ad aver detto di no ai suoi cinepanettoni».
Pentito?
«No, il cinema non mi interessa. L’unico
che mi convince è Carlo Verdone, ha ereditato
qualcosa dei vari Sordi, Manfredi».
Farà Sanremo con Fabio Fazio?
«Ancora non m’ha detto nulla, ma se mi
chiama ci vado».
Un saluto, per finire, a un amico napoletano.
«A Luigi Necco, l’ispiratore di Caccamo. Nel
programma tv «Tale e quale» Claudio Lippi
mi prese in contropiede e sbagliando gli confermai che Necco non era più tra noi. Immediatamente arrivò la sua telefonata: ’Ma quale
morto, io sono vivo’».
Gabriele Bojano
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Gillick: che città, sembra un film
del nuovo spazio espositivo
Gillick presenterà una serie di
lavori che insistono sul tema
della semplicità ed
immediatezza dell’opera d’arte,
scollegata dalla necessità di forti
relazioni tematiche. Sagome
geometriche, colori netti, uso
discreto dell’ambiente, tutto in
Gillick rimanda ad un certo
Arte internazionale
Un’opera di Liam Gillick, minimalismo, il cui maestro Sol
LeWitt, scomparso nel 2007,
che inaugura lo spazio
sarà presente in un’altra sala
al Nilo di Afonso
della galleria con il ciclo delle
Artiaco
piramidi.
S. de St.
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TEATRO ELICANTROPO
Via S. Carlo, 93/f - Tel. 081/7972331
Histoire du soldat dir. F. Lanzillotta con
Il soldato violinista: Peppe Servillo
Venerdì 30. Ore 20.30
TEATRO MERCADANTE
TEATRO DI SAN CARLO
DELLE PALME
Via Vetriera, 12 - Tel. 081/418134
Isso essa e ’o malamente con V.
Marsiglia
Ore 18.00
GALLERIA TOLEDO
Via C. a Montecalvario, 34 - Tel. 081/425824
La bisbetica domata di W.
Shakespeare con A. D’Elia, G.
Battaglia, F. Florio, R. Giordano
Ore 18.30
SALA ASSOLI
Vico Lungo Teatro Nuovo, 110
Tel. 081.19563943
Lettere d’amore a Stalin con S. Jorio
Ore 18.00
TEATRO AUGUSTEO
P.tta D. D’Aosta, 263 - Tel. 081/414243
Grease di J. Jacobs, W. Casey con R.
S. Berdini, S. Corradori, F. Monici
Ore 18.00
TEATRO BELLINI
Via Conte di Ruvo, 17 - Tel. 081/5499688
Oscura immensità di M. Carlotto
(Tratto dal romanzo L’oscura
immensità della morte) con G. Scarpati
Ore 17.30
TEATRO BRACCO
Via Tarsia, 38 - Tel. 081/5645323
Al di là del mare con C. De Santis
Ore 19.00
❜❜
L’ho fatto una volta per Gazzetta.it e mi è
venuto uguale, spiaccicato. Bel personaggio,
appena avrò l’opportunità lo rifarò
TEATRO CILEA
Via San Domenico, 11 - Tel. 081/640420
Che cosa ci ha insegnato Al Pacino
di G. Gallo con G. Gallo
Ore 18.30
TEATRO DIANA
Via L. Giordano, 64/72 - Tel. 081/5567527
Faccio progetti per il passato (un Gino
per il mondo) con G. Rivieccio
Ore 18.00
Vico Gerolomini, 3 - Tel. 081/296640
La Madre di B. Brecht con I. Villa
Ore 18.30
Piazza Municipio - Tel. 081/5513396
Napoli Teatro Festival Italia: Antigone
di V. Parrella da Sofocle con G. Aprea
Ore 18.00
TEATRO SANCARLUCCIO
Via S. Pasquale, 49 - Tel. 081/405000
Una scimmia all’Accademia di F. Kafka
con S. Salvemini
Ore 18.30
TEATRO SPAZIO LIBERO
Via del P.co Margherita, 28/b-Info 081/402712
Drammaturk con P. Celentano
Ore 18.30
TEATRO TOTÒ
Via F. Cavara, 12 - Tel. 081/296051
Piccoli segreti di famiglia con C. Ceruti
Ore 18.00
TEATRO TRIANON VIVIANI
Piazza V. Calenda, 9 - Tel. 081/2258285
Tony Levin stick trio
Ore 21.00
Salerno
TEATRO DELLE ARTI
Via G. Grimaldi, 7 - Tel. 089/221807
C’era una volta...60 con C. Tortora
Ore 18.30
TEATRO VERDI
Piazza Luciani - Tel. 089/662141
Madama Butterfly con A. Nizza
Dal 28. Ore 21.00
Caserta
TEATRO COMUNALE
Via Mazzini, 71 - Tel. 0823/444051
Miseria e Nobiltà con G. Gleijesesi
Dal 7. Ore 20.45
Avellino
TEATRO GESUALDO
Piazza Castello - Tel. 0825/771620
Il diavolo custode con V. Salemme
Ore 18.30
In breve
L’ULTIMO BUNKER
Al Gran caffè Gambrinus oggi
presentazione del volume «L’ultimo
bunker», di Catello Maresca e
Francesco Neri, sulla cattura del
boss dei Casalesi, Michele Zagaria.
Interviene Sandro Ruotolo.
Gran caffè Gambrinus,
piazza Trieste e Trento, Napoli, ore
10.30
L’Aivas (Associazione Italiana Vie
Aeree Superiori) prosegue con le
sue iniziativa. Questa sera alla
Basilica di Santa Maria della Sanità,
serata intitolata «Aivas promuove il
Rione Sanità», che sarà cornice
delle eccellenze maturate negli anni
sotto lo sguardo attento e paterno
di don Antonio Loffredo. Con la
Paranza, l’Orchestra Sanitansamble,
le Catacombedinapoli. Premiati
dell’onorificenza di Soci emeriti
dell’Aivas Giovandomenico Lepore,
Danilo Del Gaizo, Attilio Varricchio,
Francesco Fimmanò, Ivano Russo,
Luigi Falco e l’artista Mimmo Jodice.
Santa Maria alla Sanità, Napoli,
ore 20
BARATTO E USATO
Alla Mostra d’Oltremare ritorna la
Fiera del baratto e dell’usato, giunta
alla 33ma edizione. Durante la due
giorni, due le mostre, quella di
Cristiano Verde e del pittore Andrea
Caprisi.
Mostra d’Oltremare di Napoli,
tutto il giorno
«PHARMEXPO»
Proiezioni e incontri oggi al Modernissimo
Ecco i corti di Giovanni Meola
Protagonista
Giulio Scarpati,
interprete del corto
diretto da Meola
Napoli
AIVAS ALLA SANITÀ
L’artista in mostra nel nuovo spazio di Artiaco in centro
«Napoli? Una città che nonostante
la sua storia stratificata mi colpisce
soprattutto per il suo tempo reale».
Liam Gillick, ex enfant prodige
dell’arte inglese e parte del gruppo
dei «Young British Artists» con
altri colleghi celebri come Damien
Hirst, Henry Bond e Angela
Bullock, stasera alle 19 inaugura
con una sua mostra la nuova
galleria di Alfonso Artiaco in
palazzo Principe de Sangro in
piazzetta Nilo 7. «Quando sono qui
mi sembra di essere in un film
continua Liam -, con tutta la sua
adrenalinica ed eccitante
imprevedibilità». Nelle grandi sale
Palcoscenico
In città e regione
Il Modernissimo di Napoli in via Cisterna dell’Olio si apre al mondo
dei cortometraggi ospitando un evento dedicato al regista Giovanni
Meola, alla proiezione delle sue due ultime opere e a un incontro col
pubblico. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Apre la prima
nazionale sul grande schermo di «Una breve vacanza», prodotto da
Virus Film. Presente il protagonista Giulio Scarpati, noto attore di
teatro (di scena in questi giorni al Bellini), cinema e tv, tornato al
cortometraggio dopo più di vent’anni. Gli altri interpreti sono Luigi
Credendino e Martina Liberti, direttore della fotografia è Roberto
Lucarelli, musiche di Enrica Sciandrone. Dopo la proiezione Scarpati e
Meola rispondono alle domande in un incontro pubblico introdotto
da Valerio Caprara. Segue la proiezione di «Il sospetto», penultimo
lavoro di Meola del quale è protagonista Massimo Dapporto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Pharmexpò», il più grande salone
del Mediterraneo dedicato a tutto
quanto si possa reperire oggi in una
farmacia prosegue alla Mostra
Oltremare con oltre 200 espositori.
Per tutta la giornata la sala
Vincenzo Guerini ospiterà invece
una serie di incontri dedicati agli
igienisti dentali in cui si parlerà di
counselling anti - tabagismo,
patologie infettive, bambini da 0 a
3 anni, sbiancamento e altro.
Mostra d’Oltremare di Napoli,
tutto il giorno
AL PARADISO BLANCO
Prosegue il calendario delle serate
al Paradiso Blanco, un mix di gusto
e musica. sul palco il live gazz show
del maestro Abbate and his band,
note mixate ai sapori di Manhattan.
Paradiso Blanco, via Catullo,
Napoli, ore 21
22
NA
Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
Tempo Libero 23
Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012
NA
Guida
ai film
Drammatico
a cura di
Guglielmo
Siniscalchi
CINEMA
NAPOLI
AMBASCIATORI
Via Crispi, 33 - Tel. 081.76.13.128
★★★
Horror
La sposa promessa
Thomas Vinterberg (Festen)
torna con il suo cinema
«dogmatico», disturbante
nella forma e «disturbato»
nei temi e nelle figure che
affiorano dalle sue
inquadrature. Una falsa accusa di pedofilia
mette a nudo la cultura del sospetto, con
le sue drammatiche conseguenze, e
l’ipocrisia che attraversano una piccola
comunità danese.
Dario Argento rilegge il
capolavoro di Bram Stoker.
L’autore più visionario di
casa nostra confronta il suo
cinema con il «mito» del
Conte Dracula, fra sequenze
gore, intrighi attraversati da crudeli
passioni e logiche deliranti. Tanto horror
per un’opera che ha il sapore della
sperimentazione e della ricerca visiva
estrema. Con Asia Argento e Rutger Hauer.
Opera terza di Paolo Franchi
(La spettatrice, Nessuna
qualità agli eroi). La parabola
sentimentale di una coppia
di quarantenni viene seguita
in ogni fantasia e pratica
sessuale «irregolare», fra estetizzazione
visiva, derive psicanalitiche e molti luoghi
comuni. Premiato al Festival di Roma, un
film troppo pretenzioso per appassionare
lo spettatore. Con Isabella Ferrari.
Gran bell’esordio dietro la
macchina da presa per la
regista di origini ebraiche
Rama Burshtein, che
racconta una storia familiare
piena di risvolti intimi e
personali, un intrigo intessuto di doveri e
convenzioni, passioni e ragioni che
sorprende per l’eleganza visiva e la
consapevolezza formale. Un piccolo
gioiello di celluloide da non perdere.
Il peggior Natale della mia vita
Sala Kerbaker
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Argo
Sala Vanvitelli
Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston.
Hotel Transylvania
Sala Baby
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
16.30-18.30-20.30-22.30
€ 7,00
20.15-22.30
007 Skyfall
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
€ 7,00
NOLA
16.30-18.30
€ 7,00
Via T. Angelini 21 - Tel. 081.57.88.982
Il sospetto
Sala 1
Regia di F. Maselli, con G.M. Volonté.
Acciaio
Sala 2
Commedia Regia di S. Mordini, con V. Puccini, M. Riondino.
Paris-Manhattan
Sala 2
Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel.
16.30-18.30-20.30-22.30
€ 7,00
16.30
€ 7,00
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
16.00-18.10-20.20-22.30 € 5,00-7,00
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
18.30-20.30-22.30
€ 7,00
PROVINCIA
Paranormal Activity 4
Sala 1
16.30-18.30-20.30-22.30
Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron.
Io e te
Sala 2
16.30-18.30-20.30-22.30
Drammatico Regia di B. Bertolucci, con J. Olmo Antinori, T. Folco.
Un mostro a Parigi
Sala 3
16.30-18.30-20.30
Regia di E. Bergeron
Il sole dentro
Sala 3
22.30
Regia di P. Bianchini, con A. Finocchiaro, F. Salvi.
Venuto al mondo
Sala 4
16.50-19.30-22.15
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
DELLE PALME MULTISALA
€ 7,00
€ 7,00
€ 7,00
€ 7,00
€ 7,00
Via Vetriera, 12 - Tel. 081.41.81.34
End of Watch - Tolleranza zero
Sala uno
Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena.
Il sospetto
Sala due
Regia di F. Maselli, con G.M. Volonté.
Teatro
Sala tre
16.30-18.30-20.30-22.30
€ 7,00
16.30-18.30-20.30-22.30
€ 7,00
FILANGIERI MULTISALA
Via Filangieri, 43 - Tel. 081.25.12.408
Venuto al mondo
Sala 1 Rossellini 16.00-18.15-20.30-22.40
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Amour
Sala 2 Magnani
16.20-18.30
Drammatico Regia di M. Haneke, con I. Huppert, J. L. Trintignant.
Paris-Manhattan
Sala 2 Magnani
20.40-22.30
Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel.
Paris-Manhattan
Sala 3 Mastroianni 16.20
Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel.
La sposa promessa
Sala 3 Mastroianni 18.00-19.30-21.00-22.30
Commedia Regia di R. Burshtein, con H. Yaron, Y. Klein.
LA PERLA MULTISALA
€ 8,00
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
€ 7,50
Via Nuova Agnano, 35 (Ang. V.le Kennedy) - Tel. 081.57.01.712
Gladiatori di Roma
Sala Taranto
Cartoon Regia di I. Straffi
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala Taranto
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Un mostro a Parigi
Sala Troisi
Regia di E. Bergeron
Venuto al mondo
Sala Troisi
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Un mostro a Parigi
La Perla dei Piccoli
Regia di E. Bergeron
Gladiatori di Roma
La Perla dei Piccoli
Cartoon Regia di I. Straffi
17.15
€ 6,90
18.50-20.50-22.50
€ 6,90
17.10-18.40
€ 6,90
20.10-22.30
€ 6,90
17.10-18.40
€ 5,50-6,90
17.15
€ 5,50
MED MAXICINEMA THE SPACE CINEMA Via G. del Mediterraneo, 46 - Parcheggio - Tel. 89.21.11
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1
17.00-20.00-23.00
€ 8,00
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Hotel Transylvania
Sala 2
16.00-18.20-20.40
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
7 psicopatici
Sala 2
22.50
Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3
15.30-18.30-21.30
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 4
15.45-18.10-20.30-23.00
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Venuto al mondo
Sala 5
16.30-22.40
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Viva l’Italia
Sala 5
20.00
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
End of Watch - Tolleranza zero
Sala 6
15.30-18.00-20.30-23.00
Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena.
Un mostro a Parigi
Sala 7
16.30
Regia di E. Bergeron
Argo
Sala 7
19.00
Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston.
007 Skyfall
Sala 7
22.15
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
Paranormal Activity 4
Sala 8
15.45-18.10-20.35-23.00
Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 9
16.15-19.15-22.15
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 10
17.00-19.30-22.00
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Dracula 3D
Sala 11
15.30-18.00-20.30-23.00
Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento.
METROPOLITAN
MODERNISSIMO.IT
PIERROT
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€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
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€ 6,00-8,00
16.30-18.30-20.30-22.30 € 6,00-8,00
16.00-18.15-20.30-22.45 € 6,00-8,00
€ 9,00-10,50
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€ 9,00-10,50
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16.35-18.35-20.35-22.35 € 6,00-8,00
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Napoli e Campania
€ 0.40 (non vendibile separatamente dal Corriere della Sera)
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€ 8,00
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
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Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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Carmine Festa
redattore capo centrale
Editoriale del Mezzogiorno s.r.l
Ernesto Cesàro
presidente
Nicola Putignano
vicepresidente
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consigliere delegato
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16.10
18.15-20.40
16.10-18.15-20.30-22.30
20.30-22.30
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Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
SAN GIUSEPPE VESUVIANO
15.00-17.00
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19.50
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Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
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17.30-20.00-22.30
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METROPOLITAN
Via Antonio D’Auria, 123 - Tel. 081.53.05.696
15.00-17.30-20.00-22.30-1.00 € 8,00
Gladiatori di Roma
Cartoon Regia di I. Straffi
007 Skyfall
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
15.30-18.00-20.30-22.45-1.00 € 8,00
SORRENTO
ARMIDA
17.00-19.40-22.15-0.50
Il peggior Natale della mia vita
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Viale Regina Margherita n. 50/54 - Tel. 081.80.18.681
sala C. Madonna
17.15-19.30-20.40-21.30-22.30€ 5,00-
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 sala L. Denza
19.30-21.45
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Paranormal Activity 4
sala M. Tito
17.15-19.00-21.30
Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron.
Hotel Transylvania
sala 4
17.00
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
MONTIL
€ 5,00-7,50
€ 7,50
€ 10,00
Via Bonito n. 10 - Tel. 081.87.22.651
Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
18.00-20.00-22.00
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga:
Sala 2
17.45-20.00-22.15
Breaking Dawn - Parte 2 3D
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
FORIO D’ISCHIA
17.00
€ 5,50
19.00-21.30
€ 5,50
Corso Italia - Tel. 081.87.81.470
18.30-20.30-22.30
Via F. Sogliuzzo, 20 - Tel. 081.33.31.098
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
20.00-22.30
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
€ 5,00-7,00
Via 4 Novembre - Tel. 081.58.66.557
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
16.45-19.00
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Sede legale:
Vico II S. Nicola alla Dogana, 9
80133 Napoli - Tel: 081.7602001
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Reg. Trib. Napoli n. 4881
del 17/6/1997
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16.00-18.00-20.00
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€ 4,00-5,00
17.30-19.45-22.00
€ 4,00-5,00
18.00-20.00-22.00
€ 4,00-5,00
19.30-21.40
€ 4,00-5,00
MONTELLA
FIERRO
Via del Corso, 81 - Tel. 0827.60.12.75
ParaNorman
Per ragazzi Regia di C. Butler, S. Fell
Viva l’Italia
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
18.00
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20.00-22.00
€ 5,00
BENEVENTO
GAVELI MAXICINEMA
Contrada Piano Cappelle - Tel. 0824.77.84.13
Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Dracula 3D
Sala 2
Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento.
Vasco Live Kom 011
L’indimenticabile concerto di S.Siro Sala 2
, con V. Rossi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Un mostro a Parigi
Sala 4
Regia di E. Bergeron
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 4
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Venuto al mondo
Sala 5
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Viva l’Italia
Sala 5
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
Dracula 3D
Sala 3D
Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento.
Un mostro a Parigi
Baby
Regia di E. Bergeron
MASSIMO
16.30-18.30-20.30-22.30
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16.30-18.30
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€ 7,00
16.15-18.20-20.30-22.30
€ 7,00
16.15-18.00
€ 7,00
19.30-21.30
€ 7,00
18.00-20.15
€ 7,00
22.30
€ 7,00
16.30-18.30
16.15-18.00
€ 7,00
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18.00-20.00-22.00
SAN MARCO
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18.00-20.00
Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson.
€ 6,00
TELESE
MODERNISSIMO
18.00-20.00
TORRECUSO
TORRE VILLAGE MULTIPLEX
22.00
16.30-18.30-20.45-22.45
€ 6,50
16.30-18.30-20.45-22.45
€ 6,50
16.30-18.30-20.45-22.45
€ 6,50
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Sala 2
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Sala 4
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
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Sala 4
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Il peggior Natale della mia vita
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2
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Il peggior Natale della mia vita
Sala Didì
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala Pelé
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Hotel Transylvania
Sala Vavà
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
Venuto al mondo
Sala Vavà
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Paranormal Activity 4
Sala 3
Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 4
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Viva l’Italia
Sala 5
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
Argo
Sala 6
Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston.
Hotel Transylvania 3D
Sala 7
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
007 Skyfall
Sala 7
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
Venuto al mondo
Sala 8
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 9
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1
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Viva l’Italia
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Il peggior Natale della mia vita
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
16.45-18.45-20.45
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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Sala 2
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
Vitriol
Sala 2
Regia di F. Afro De Falco, con R. Astuti, C. Napolitano.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
007 Skyfall
Sala 4
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
Un mostro a Parigi
Sala 5
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Sala 5
Fantastico Regia di R. Cortés, con R. De Niro, S. Weaver.
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 6
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
End of Watch - Tolleranza zero
Sala 7
Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena.
Viva l’Italia
Sala 8
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
Paranormal Activity 4
Sala 9
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 10
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
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Il peggior Natale della mia vita
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Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
Hotel Transylvania 3D
Sala 2
Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky
007 Skyfall
Sala 2
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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Il peggior Natale della mia vita
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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€ 8,00
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Fantastico Regia di R. Cortés, con R. De Niro, S. Weaver.
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
16.00-18.15-20.30-22.30
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2
16.00-18.15-20.20-22.30
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Sala 4
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Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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16.30-18.40-20.50-23.00
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 7
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Sala 9
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Il peggior Natale della mia vita
Sala 10
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Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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16.30-19.00-21.30
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
Viva l’Italia
Sala 12
16.30-18.40-20.50-23.00
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Sala 13
17.00-18.45
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Sala 13
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Il peggior Natale della mia vita
sala 1
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 sala 2
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Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 1
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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Sala 3
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 5
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 6
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Sala 7
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Viva l’Italia
Sala 7
Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman.
Venuto al mondo
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Sala 2
Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 3
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 4
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
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Sala 5
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 6
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Paranormal Activity 4
Sala 7
Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron.
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The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1
Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson.
Il peggior Natale della mia vita
Sala 2
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
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Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena.
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17.00-19.30-21.30
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Sala 3
17.15-19.10-21.00-23.00
Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi.
7 psicopatici
Sala 4
18.45
Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson.
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Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento.
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Regia di E. Bergeron
Venuto al mondo
Sala 9
20.40-23.00
Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch.
Fax 081. 497.77.12
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Finanziaria € 142; Politica € 80 - €
110 colore; Legale sentenze € 142;
Ricerche di personale € 100; Commerciale € 104; Occasionale € 129;
Posizione prestabilita più 20%; Ultima pagina più 25%
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Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno
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