SABATO 24 NOVEMBRE 2012 ANNO XVI - N. 279 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 - 7602001 - Fax 081 - 5802779 NAPOLI E CAMPANIA www.corrieredelmezzogiorno.it Oggi Sud Sapori COSA CAMBIA NEI CORTEI GIOVANILI UN OGGI SENZA DOMANI C’ [email protected] A Tavola Da Nocerino, baccalà in tutte le salse Mosto sacro Primitivo dolce molto particolare Cinema Meola, un corto con Giulio Scarpati di Antonio Fiore a pagina 15 di Gimmo Cuomo a pagina 17 a pagina 21 Napoli Società partecipate, rosso da 40 milioni e debiti per oltre 1,4 miliardi De Magistris: sì al piano Monti La giunta al Consiglio: accettate il salva-Comuni di ERNESTO MAZZETTI era una volta. Gli studenti dei college americani s’infiammavano nel 1968 leggendo pagine d’un — fino ad allora sconosciuto — filosofo berlinese. Che si chiamava Herbert Marcuse e inneggiava a una società libera da autoritarismi, protesa alla creatività e all’amore, non al capitale e al conformismo. Nel rovente maggio di quell’anno a Parigi, e poi in tutta Europa, giovani e meno giovani pretendevano per il domani la «fantasia al potere». S’è molto ragionato su esiti positivi del «movimento», ma anche sui risvolti negativi. Dalla «sbornia ideologica» zampillarono umori nefasti. Eversivi e violenti quando dalla lontana Cina, percorsa da turbe ostentanti il «libretto rosso» di Mao Tze Dong, promanarono stimoli per altri rivolgimenti. Assai meno libertari. E vennero gli «anni di piombo», lasciando scie di sangue e qualche virus che ancor oggi colpisce innocenti. Anche in questi giorni nelle nostre città e in altre d’Europa sfilano in corteo giovani e meno giovani. Ma non c’è alcun richiamo a slogan esotici o a un domani palingenetico. D’altronde i giovani cinesi dimentichi del libretto rosso sgobbano nelle fabbriche anelando i deprecati consumi dell’«uomo a una dimensione». Molto è cambiato: ideologie, valori, bisogni, equilibri di potere alla scala mondiale e a quelle locali. Ventate di libertà, ma quanti, ancora, i motivi d’inquietudine! La felicità, uti singuli come uti universi, si palesa traguardo inattingibile. A Napoli e nel Sud siamo spettatori di quotidiani cortei dei molti a vario titolo e Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente Sviluppo MEDITERRANEO, ROMPIAMO GLI ARGINI di MARCO ZIGON * in varia misura sofferenti, Ieri sera la giunta del Comune «ha approvato la manovra di Palazzo San Giacomo, parla il revisore dei conti con ondeggiar di striscioni assestamento generale al bilancio di previsione 2012 e al bilane diffusione di messaggi so- cio pluriennale 2012-2014», dando l’ok anche «alla delibera di aro direttore, è in un nori. Vane ritualità, purtrop- proposta al Consiglio comunale di adesione» al cosiddetto dePaese del Golfo Persico po, a fronte di problemi in- creto salva-Comuni targato Monti. che Mario Monti ha raccolto A PAGINA 2 cancreniti. Ma le manifestail risultato economico più zioni di Roma e d’altre città importante delle sue recenti hanno sommato insieme missioni all’estero. Il sofferenze e disagi diversi. Il saluto alla città premier ha chiesto a Stati Una molteplicità dal denoUniti, Cina e Giappone di minatore comune: l’assendi MARCO DEMARCO scommettere sul marchio za di speranza. Un oggi senItalia, ma è nel Quatar che za domani. Disperano i gio«Nelle casse del Comune di di recente ha riscosso il vani di inserirsi nella socie- di SILVANA RICCIO * successo più importante: Napoli ci sono solo 27 milioni, tà in ruoli confacenti agli qui il fondo sovrano ha quanto basta per pagare gli studi compiuti; disperano i aro direttore, con queste righe voglio salutare la città assunto l’impegno di stipendi di novembre e nulla disoccupati di venir riassornella quale sono nata e di cui comprendo le mille più». Lo rivela Gianluca Battaglia, investire 1 miliardo di euro biti in strutture produttive; contraddizioni di un tessuto sociale in cui anche i bisogni in attività connesse al Made che ha curato la relazione dei disperano tanti di sottrarsi essenziali delle persone sono a volte insodisfatti. in Italy. Revisori al Rendiconto della a povertà imminenti o man* Prefetto, ex Direttore generale del Comune di Napoli * Presidente del Gruppo Getra gestione per 2011 del Municipio. tenere qualità di vita illusoGianluca Battaglia CONTINUA A PAGINA 14 CONTINUA A PAGINA 14 A PAGINA 3 riamente ritenuta irrevocabile. Se a Milano centinaia di sindaci, cinti dalle fasce tricolori, lamentano l’insostenibilità dei tagli alla fi- Il caso nanza locale, ben più rattristante lo spettacolo delle barelle radunate alle soglie di ministeri per rivendicare l’assistenza che si teme negata agli afflitti da mali gravi. La degenerazione in forma violenta di pur legittime manifestazioni e di pur doverose tutele dell’ordine pubblico è insidia incombente in questa temperie di Cloe, un maschio di circa 15 disagi e tensioni. Lo ammet- anni, ospite dello zoo di te in tv, commentando gli Napoli da quando era un scontri romani e guardan- cucciolo, fu sequestrato do preoccupato a nuovi dalle forze dell’ordine a un eventi, il capo della polizia clan camorristico e affidato al parco zoologico. Oggi Manganelli. Restaurato, torna al pubblico il Trittico di Nottingham. Gli animosi dibattiti che Cloe è una delle dieci tigri Era esposto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, pria destra e a sinistra caratte- dello zoo da oltre un anno ma di essere trasferito nell’Ottocento alle collezioni del rizzano le «primarie» indi- affidate a un curatore Museo di Capodimonte. cheranno i principali prota- fallimentare dopo il crac Una tra le chiese visitabili: Santi Severino e Sossio in via Bartolomeo Capasso A PAGINA 19 De Stefano gonisti delle elezioni, chis- della Park and Leisure. I sà se più o meno prossime. dipendenti dello zoo di Ma non sembrano lasciar Napoli si sono opposti ieri sortire ricette persuasive ai all’intervento degli uomini fini del superamento della della Forestale che si sono crisi presente. O alternative recati nel parco di Cinque tra le dodici chiese scelte per il ranno storici dell’arte pronti a raccontar- rio Di Meo, voluto dai produttori irpini di alla «ricetta Monti», tuttora Fuorigrotta per prelevare la praticata ma per nostra sfor- tigre e trasferirla al Centro di calendario Di Meo dedicato ai luoghi di ne le origini e il destino. Il fine settimana vino. Giunta alla sua undicesima edizione culto abbandonati a Napoli saranno visita- dedicato alle chiese abbandonate di Napo- tra glamour, arte e mondanità l’iniziativa tuna ancora lungi dal rive- Tutela e di Ricerca sulla Fauna Esotica di Bologna. bili oggi e domani. Dalle 10 alle 13 in cia- li prevede inoltre questa sera il gala ai Gi- fa tappa a Napoli. larsi salvifica. A PAGINA 19 Carmine Festa scuna delle chiese aperte al pubblico, ci sa- rolamini per la presentazione del calendaA PAGINA 11 © RIPRODUZIONE RISERVATA Battaglia: «In cassa solo 27 milioni» Ce l’ho messa tutta ma non è bastato C I dipendenti dello zoo: non trasferite la tigre L’evento Visite oggi e domani (ore 10-13). Stasera gala ai Girolamini per il calendario Di Meo A Capodimonte rivive il Trittico di Nottingham Week end nelle chiese abbandonate L’intervista Nuovo personaggio per l’attore: io, unico a rifiutare i cinepanettoni Teocoli da Caccamo a De Laurentiis «De Laurentiis? È il prossimo personaggio che imiterò, l’ho fatto finora solo una volta, a Gazzetta.it, e mi è venuto proprio bene». Parola di Teo Teocoli che martedì sarà protagonista di un one man show al Modo di Salerno. ««I nuovi comici dice in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno - li vorrei vedere alla prova in teatro, la televisione è troppo riduttiva, non puoi giudicare un talento in pochi minuti. L’unico che secondo me ha le armi per diventare un classico della comicità oggi è Checco Zalone». A PAGINA 21 Bojano C Fisimario di Ruggero Guarini Mastriani deluso dall’Italia Una S apevo che il nostro Francesco Mastriani – che fino al 1860 era stato, con la necessaria cautela, schiettamente antiborbonico, devotissimo all’idea unitaria e fanatico di Garibaldi, per il quale, dopo il suo ingresso a Napoli, arrivò a concepire una vera idolatria – sùbito dopo la nascita dell’Italia Una incominciò a mostrarsi non poco deluso dall’operato dei suoi primi governi. CONTINUA A PAGINA 14 2 NA Primo Piano Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Le finanze dell’Ente De Magistris dice sì al piano Monti La giunta propone al Consiglio di accettare il provvedimento salva-Comuni Ieri sera la giunta guidata da Luigi de Magistris «ha approvato la manovra di assestamento generale al bilancio di previsione 2012 e al bilancio pluriennale 2012-2014, oltre ad altre delibere di accompagnamento alla manovra stessa». Sempre nella medesima seduta l’esecutivo comunale, ha dato disco verde «alla delibera di proposta al Consiglio comunale di adesione al piano di riequilibrio pluriennale ai sensi del decreto legge 174/2012». Vale a dire il testo firmato dal premier Mario Monti e dai ministri Anna Maria Cancellieri (Interno) e Vittorio Grilli (Economia) «recante disposizioni urgenti in materia di finanza». Il provvedimento, più volte criticato dal sindaco nelle scorse settimane, dovrebbe portare almeno 190 milioni nelle casse municipali. «Abbiamo deciso di proporre al Consiglio — spiega l’assessore al Bilancio, Salvatore Palma — di accettare il Dl voluto dall’inquilino di Palazzo Chigi. Poi, ovvia- La relazione sulle Partecipate L’assessore Palma «Al 31 agosto scorso abbiamo censito debiti fuori bilancio per diciannove milioni di euro» mente, se l’assemblea cittadina aderirà al nostro invito, e credo che questo avverrà, avremo 60 giorni per varare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale». Quello, cioé, che secondo i revisori dei conti dovrebbe «deliberare la misura massima consentita delle aliquote e/o tariffe locali; «assicurare la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale; assicurare, con i proventi della relativa tariffa, la copertura integrale del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani; prevedere le misure finalizzate al controllo e al contenimento della spesa del personale dipendente, proprio e degli organismi partecipati, anche mediante l’utilizzo di strumenti di esodo anticipato etc.». Palma non commenta. «Si vedrà a tempo debito. Detto questo ieri abbiamo già varato una prima manovra di assestamento, che non prevede ricadute sui cittadini ma prende atto di una serie di risparmi già attuati. La delibera, peraltro, ci permetterà di lavorare al meglio sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale». Un dato l’assessore, però, lo fornisce: «I debiti fuori bilancio censiti fino al 31 agosto scroso sono pari a 19 milioni di euro». Infine una rassicurazione ai dipendenti: «Gli stipendi di dicembre? Tranquilli saranno pagati». © RIPRODUZIONE RISERVATA Rosso da 40 milioni e debiti per 1,4 miliardi L’amministrazione di Palazzo San Giacomo detiene partecipazioni in ventidue realtà (in maggioranza spa o società consortili per azioni): si va dallo 0,014 delle quote di Autostrade Meridionali a ben nove strutture controllate interamente. Due società, Napoli Orientale e Nausicaa, sono «in liquidazione volontaria» (la seconda, in più, è «cessata e cancellata dalla fine dello scorso mese di marzo»). «Gli organismi partecipati analizzati — è scritto nella relazione dei revisori dei conti al rendiconto di gestione 2011 del Comune di Napoli (dossier datato 22 no- vembre) — registrano una debitoria complessiva di circa 1,474 miliardi di euro, che per circa 1,318 è imputabile al Comune di Napoli in funzione della propria percentuale di partecipazione al capitale sociale». E, riferendosi ancora alle cosiddetta partecipate, si dice: «Vantano nei confronti del Comune di Napoli crediti per un valore complessivo di 794 milioni di euro». Male il risultato consolidato: al 31/12/2011 è in rosso per 40,4 milioni di euro; un responso «influenzato dai risultati negativi della quasi totalità degli organismi partecipati con poche eccezioni per lo più riconducibili a parteci- pate ove il Comune detiene quote di partecipazione minoritaria (Gesac e Autostrade Meridionali)». Il valore complessivo degli asset partecipativi (valore complessivo della voce patrimonio netto di competenza del Comune di Napoli) risulta pari a circa 590 euro; il valore dei ricavi attivati da tutti gli organismi partecipativi del Comune è pari a 881 milioni (anche in quesdto caso i valori afferibili alle partecipate Gesac e Autostrade hanno una notevole influenza). Inoltre: «solo 6 organismi partecipati sui 22 totali hanno un regolare contratto di servizio o convenzione che disciplini i rap- porti economici e commerciali con l’amministrazione comunale». Il collegio dei revisori dei conti «continua a constatare il perdurare, da parte dell’amministrazione comunale, della mancata adozione del bilancio consolidato per tutte le aziende partecipate, suddivise per settori di attività; tale comportamento non consente di poter compiere un’attenta analisi contabile-economico-finanziaria delle stesse e quindi un puntuale esame in grado di rendere efficace le attività di indirizzo e di gestione». In pratica: «La riunificazione della gestione degli organi- Regione La federazione dirigenti: assunti degli esterni pure con 200 profili di competenza interni Nuovi capi staff dei dipartimenti Il sindacato: ricorriamo ai giudici NAPOLI — Il sindacato dei dirigenti della Regione Campania, Direr, «diffida dal rendere esecutive le nomine» dei nuovi cinque dirigenti di staff dei dipartimenti «attraverso la stipula dei relativi contratti» e «chiede che l’amministrazione regionale, in sede di autotutela, provveda alla revoca parziale della delibera di giunta regionale» in questione. È accaduto che la giunta Caldoro ha dato seguito a quanto già anticipato dal Corriere del Mezzogiorno: la nomina dei cinque dirigenti di staff dei dipartimenti, nuova architettura apicale della macchina amministrativa di palazzo Santa Lucia. Si tratta di due esterni e tre dipendenti interni all’amministrazione. In particolare, di Eugenio Aveta, per il dipartimento programmazione e sviluppo economico; di Massimo Pinto, per il dipartimento delle politiche territoriali; di Silvana Grasso, per quello delle risorse finanziarie, umane e strumentali; di Lara Natale, per il dipartimento salute e risorse naturali; e di Giuseppe Russo, per istruzione, ricerca, lavoro, politiche culturali e sociali. Il sin- dacato dei dirigenti regionali, tra l’altro, avverte che nel caso si procedesse a dare esecuzione alla delibera contestata, trasmetterà «gli atti alla magistratura, anche contabile, perché siano accertate tutte le responsabilità». La segretaria regionale della Direr, Giovanna Donadio, in una missiva inviata al governatore, agli assessori interessati, ai capigruppo e a tutto il personale, scrive: «L’Amministrazione ancora una volta non è riuscita a resistere alla tentazione di farsi beffa dei principi di trasparenza, imparzialità e meritocrazia: con la delibera di giunra regionale 614 sono, infatti, stati nominati dirigenti di staff dei capi dipartimento alla ricerca e alla sanità, rispettivamente Giuseppe Russo, esterno già in seno agli uffici di diretta collaborazione del presidente, e Lara Na- L’entrata uffici di Palazzo Santa Lucia Polemiche per le nomine» dei nuovi cinque dirigenti di staff dei dipartimenti della Regione Angelo Agrippa © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA COMUNE DI SALERNO COMUNE DI SALERNO Ai sensi dell’art.123 del D.lgs. n.163 del 12.4.2006 l’Amministrazione comunale di Salerno rende noto che intende avvalersi, per l’anno 2013 della procedura ristretta semplificata, per l’affidamento dei lavori di importo inferiore ad Euro 1.500.000,00 = I.V.A. esclusa. A) Tipologia T pologia dei lav lavori: ori: OG - tutte le categ categorie, orie, OS – tutte le categorie. categ orie. B) Sogge Soggetti tti Ammessi e requisiti: sono indicati nel disciplinare di procedura che, unitamente alla domanda di partecipazione e la modulistica sono reperibili sul sito internet: http://www.comune.salerno.it/client/bandi/bandi.aspx. Il termine scadrà alle ore 12:00 del 15.12.2012 15.12.2012. Il Direttore del Settore Avvocatura Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni, Demanio e Patrimonio Avv. Aniello Di Mauro Per la formazione di un elenco di operatori economici per l’affidamento di lavori, forniture-servizi ed incarichi tecnici di progettazione - rinnovo integrale dell’albo alla scadenza del 1° quinquennio. L’Amministrazione Comunale di Salerno in attuazione della propria norma regolamentare, procede al rinnovo integrale, per l’anno 2013, dell’Albo degli operatori economici ai sensi degli artt.57, 90, 91 e 125, del decreto L.g.s.163/06. Le modalità d’iscrizione e della documentazione richiesta, sono dettagliatamente indicate nel bando integrale che è pubblicato all’Albo Pretorio dell’Ente, nonché all’indirizzo http://www.comune.salerno.it/client/bandi/ba ndi.aspx sito dal quale è prelevabile tutta la documentazione e la relativa modulistica. Il termine scadrà alle ore 12:00 del 31.12.2012. Il Direttore del Settore Avvocatura Servizio Appalti, Contratti, Assicurazioni, Demanio e Patrimonio Avv. vv. AAniello niello Di Mauro AVVISO VVISO DI PREINFORMAZIONE tale, funzionario di ruolo della giunta. Peraltro, in maniera singolare, il dirigente di staff alla Sanità è stato nominato per un dipartimento privo, ad oggi, del suo titolare !!! Forse perché anche l’incarico di capo dipartimento è già stato destinato alla predetta funzionaria? Possibile che tra gli oltre 200 dirigenti interni non ve ne fossero due in possesso dei requisiti di professionalità, competenze ed esperienza richiesti dall’avviso di interpello? E se pure così fosse, nel momento in cui questa amministrazione ha valutato la necessità di ricorrere all’art 19 comma 6 del decreto legislativo 165/2001, perché non è stato pubblicato un nuovo avviso di interpello che consentisse la partecipazione a tutti, soggetti esterni o funzionari interni, in possesso dei requisiti richiesti? Evidentemente non è bastato ritagliarsi uno spazio estremamente dilatato nel quale operare nomine intuitu personae, come nel caso degli uffici di diretta collaborazione del presidente, come non è bastato affidare ai carrozzoni delle società in house - i cui vertici sono diretta emanazione della politica - gran parte delle attività di competenza della giunta». Antonio Marciano, del Pd, accusa: «Più che di spending review Caldoro ha inaugurato la ‘‘spendi di più’’». smi partecipati sotto un unico Servizio aumenterebbe in maniera esponenziale le capacità di monitoraggio e di controllo da parte dell’amministrazione Comunale, nonché di responsabilizzazione in materia di politiche per la riduzione della spesa in un’ottica di efficacia e di efficienza della stessa». Infine, una nota preoccupata: «C’è uno scostamento tra gli impegni di spesa nel bilancio dell’Ente (il Municipio) e i crediti iscritti invece nei bilanci delle partecipate verso l’Ente stesso per oltre 59 milioni di euro». PROCEDURA PR OCEDURA APERTA – AVVISO AVVISO Il Comitato Tecnico Scientifico del Progetto: DIGICULT – Valorizzazione di Giacimenti Culturali Diffupubblicoo per la partecipazione al cors corsoo di Formazione “DIGICULT – Valorizsi” emana un Avviso pubblic zazionee di Gi zazion Giacim acimenti enti Cult Cultur urali ali Diffu Diffusi” si” co connesso nnesso al prog progetto etto di ricerca DI DIGICULT GICULT . Poste Italiane , Protom Group S.p.A., Interact S.p.A., CRMPA e CEMSAC realizzano un Corso di Formazione dal titolo “DIGICULT – Valorizzazione di Giacimenti Culturali Diffusi” a valere sul Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 (D.D. Prot. n. 01/Ric del 18.01.2010). A tal fine indicono una procedura finalizzata alla selezione di dieci candidati da ammettere al predetto Corso di Formazione. Il corso persegue il fine di formare 10 ricercatori nella Valorizzazione di Beni Culturali con Tecnologie ICT. Per la partecipazione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti: possesso della laurea in Matematica, Ingegneria, Fisica, Informatica, Economia, Scienze della Comunicazione, Beni Culturali, Architettura, Scienze del Turismo, Archeologia; cittadinanza di uno dei Paesi membri dell’U.E. alla data di scadenza del bando; assenza di qualsivoglia rapporto lavorativo con le strutture coinvolte nel progetto DIGICULT. I Candidati dovranno presentare domanda di 14:00 00 del gi giorno orno 21 DICEMBRE 2012 2012, e dovranno indicare ammissione entro e non oltre le ore 14: sulla busta a pena di esclusione la dicitura “Domanda di partecipazione alle selezioni per il Corso di Formazione connesso al Progetto DIGICULT”. La selezione sarà effettuata attraverso valutazione dei titoli, una prova pratica ed un successivo colloquio orale. Il corso avrà inizio nel mese di Gennaioo 2013 e sarà svolto in 1600 ore. L a freq fr equenz uenzaa del corso è obblig obbligatoria. atoria. È inoltre riconosciuta agli allievi una borsa di studio subordinatamente alla regolare partecipazione al corso di formazione. Il bando integrale e le modalità di selezione sono pubblicate sul sito www.crmpa.it. Primo Piano Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 3 NA Le finanze dell’Ente L’analisi Parla uno dei Revisori dei conti di Palazzo San Giacomo NAPOLI — «Nelle casse del Comune di Napoli ci sono solo 27 milioni, quanto basta per pagare gli stipendi di novembre e nulla più. Nel frattempo sono stati già utilizzati 339 milioni di anticipazioni del Banco di Napoli; è stata già impegnata l’intera terza rata dei trasferimenti statali; e il gettito Imu del prossimo dicembre è stato già destinato a coprire i mutui in scadenza a fine anno». Gianluca Battaglia, insieme con Gabriela Napoli, ha curato la relazione dei Revisori al Rendiconto della gestione per l’esercizio 2011 del Comune di Napoli. Allora, dottor Battaglia, cosa ci dicono questi dati? «Che a Napoli siamo a un punto di non ritorno, perché la spesa corrente è certa e le entrate sono incerte; perché il costo del personale è altissimo e tende a essere sempre più alto; perché l’amministrazione paga ormai a distanza di cinque anni dalle forniture, e ciò costituisce un duro colpo all’economia complessiva della città; e perché al disavanzo di oltre 850 milioni del Comune bisogna aggiungere il debito di un miliardo e 400 milioni accumulato dalle aziende partecipate, le quali, se questi soldi non li troveranno, e sarà difficile trovarli, dovranno essere sostenute dallo stesso Comune». Un quadro nero. C’è dell’altro? «Aggiunga che ci sono società partecipate che non hanno ancora presentato i loro bilanci e che manca ancora un bilancio consolidato di tutte le aziende partecipate, cioè un quadro di insieme dei costi e dei ricavi. Non solo. Tenga presente che quando Bassolino andò al governo della città, nel ’93, ci andò dopo un dissesto, dunque a conti azzerati. Ciò vuol dire che in diciannove anni siamo quasi al punto di partenza». Nella sua relazione a proposito delle par- 2,2 «Già troppi dipendenti Spesa fuori controllo con le nuove assunzioni» Battaglia: Comune a un punto di non ritorno L’intervista di MARCO DEMARCO L’allarme In cassa appena 27 milioni solo per gli stipendi di novembre 13 I miliardi che compongono l’esposizione debitoria del Comune di Napoli, sommando gli 850 milioni di disavanzo e il miliardo e 400 milioni di debito accumulato dalle società partecipate tecipate, lei parla di «scostamento» di circa 60 milioni di euro tra gli impegni di spesa nel bilancio del Comune e i crediti vantati dalle partecipate. È fisiologico tutto ciò? «Per nulla». Che fine hanno fatto questi soldi? «Non so che dirle. Non ci sono giustificazioni. So però che è una incongruenza contabile». E come la definirebbe lei una contabilità di questo tipo? «Una contabilità non lineare». Quali sono, a suo giudizio, le aziende partecipate del Comune più esposte, più a rischio dal punto di vista dei bilanci? «Bagnolifutura, Metronapoli e l’Asìa, che sono le più indebitate. Per quanto riguarda Bagnolifutura, le perdite hanno già eroso tutto il capitale. E Asìa ha anche 2.200 dipendenti la cui età media è di oltre 56 anni. Ma naviga in cattive acque anche la Mostra d’Oltremare, che da cinque anni è in perdita». Veniamo agli oltre 850 milioni di euro di disavanzo del Comune. Cosa ci dice questa cifra? «Che bisogna fare i conti con una drammatica incapacità di riscossione da parte del Comune per quanto riguarda tutte le poste di entrata corrente, vale a dire quelle tributarie, le infrazioni al codice della strada o i fitti attivi. In generale, si nota che a Napoli le riscossioni crollano una volta passati 16-18 mesi dalla notifica». E questo cosa vuol dire? «Semplicemente, che una volta provveduto alla notifica il Comune non si preoccupa più di nulla. Mancano controlli e strutture adeguati. Si fa affidamento unicamente alla buona volontà dei napoletani. E meno male che, contrariamente al luogo comune, il 70 per cento dei residenti paga quel che deve. Paga, di conseguenza, anche per quelli che non lo fanno». È la Waterloo della lotta all’evasione? «Direi che è la conseguenza dell’insuccesso trollo, ed era già oltre cioè quel 50 per cento della spesa corrente che ne determina il limite. Attualmente è al 53,7 per cento e tende a crescere». All’inizio di quest’anno il Comune ha assunto 350 netturbini. Poteva farlo? «Direi di no. In ogni caso, sarebbe stato utile essere molto prudenti». E tuttavia, proprio in queste ore il Comune sta assumendo centinaia di maestre. Nonostante l’altolà dell’ex city-manager. «Già». Tutto ciò la preoccupa? «Mi lasci dire che Napoli è una città in cui i costi per il personale non sono più sostenibili. Abbiamo un dipendente comunale, calcolando anche quelli delle partecipate, ogni 45 abitanti, bambini e anziani compresi. Non credo si possa continuare a gonfiare questo capitolo di spesa». Eppure lei conferma nella sua relazione che il Comune ha già sforato il patto di stabilità per oltre 55 milioni. Che conseguenze comporterà tutto ciò? «Un taglio rilevante nei prossimi trasferimenti da parte dello Stato». Quali possono essere le vie di uscita? «Per quanto riguarda il personale, credo che bisognerebbe agire nel pieno rispetto della dignità dei lavoratori, ma prefigurando un esodo controllato. Poi ci si dovrebbe preoccupare della gestione del patrimonio». Ma come? Il Comune sembra essere soddisfatto per il piano di dismissioni gestito dalla «Romeo», non è così? «È così, ma quel piano prevede acquisti dilazionati nel tempo. Parliamo di decenni. Inoltre si tenga presente che il Comune è proprietario di 27.000 unità abitative, la cui manutenzione, ordinaria o straordinaria, al netto dei fitti riscossi, costa circa 13 milioni». E allora? I milioni di euro che compongono il costo della manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, che il Comune di Napoli deve sostenere per gli oltre 27 mila unità abitative di cui a tutt’oggi è proprietario Professionista Gianluca Battaglia, insieme con Gabriela Napoli, ha curato la relazione dei Revisori dei conti al Rendiconto della gestione per l’esercizio 2011 del Comune di Napoli di tutte le azioni poste in essere per contrastare l’evasione e l’elusione». Sempre nella sua relazione lei ricorda che i revisori dei conti hanno più volte sollecitato l’amministrazione a bloccare la spesa corrente, limitandola ai soli servizi indispensabili. Vuol dire che il Comune doveva astenersi dal fare nuove assunzioni? «Sì, a mio avviso non c’erano le condizioni per nuove assunzioni, perché da tempo la procura della Corte di conti ha avvertito il Comune che la spesa per il personale era fuori con- Bassolino andò al governo della città nel ’93 dopo un dissesto. Ciò vuol dire che in 19 anni siamo quasi al punto di partenza ❜❜ «L’amministrazione potrebbe vendere le cosiddette aziende di valorizzazione, come Bagnolifutura, le Terme di Agnano e la Mostra d’Oltremare. E potrebbe vendere, ancora, parte del proprio patrimonio dopo averlo valorizzato e reso dunque appetibile per il mercato». Concludendo, lei sostiene che c’è una sola alternativa alla dichiarazione di dissesto e cioè l’adesione al piano del governo. In effetti, ieri sera, la giunta comunale ha deliberato di aderire al piano Monti. Cosa ciò comporta? «Entro il 30 novembre è convocato il consiglio comunale di Napoli. In quell’occasione dovrà accettare con un voto la proposta della giunta. A quel punto il Comune avrà sessanta giorni di tempo per comunicare alla Corte di conti come intende ripianare il bilancio. Dovrà cioè indicare cosa vuole dismettere e quando; quali tagli alla spesa vorrà effettuare; quali aliquote alzare per quanta riguarda la tassazione locale. Se il piano sarà ritenuto credibile, e ripeto credibile, arriverà il contributo stabilito dal governo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Primo Piano Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 5 NA La politica I nodi Lista arancione, Vendola: ben venga Il leader di Sel a Napoli. Ma ai suoi non piace il progetto di de Magistris In Regione dopo 11 mesi di carcere Fabozzi torna e accusa Però il Pd si spacca sul garantismo unilaterale NAPOLI — Il Pd ha rischiato seriamente di spaccarsi con il ritorno in consiglio regionale del consigliere Enrico Fabozzi, a un mese dalla sua scarcerazione. L’esponente politico era stato arrestato nel novembre del 2011 con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, corruzione e voto di scambio per fatti risalenti al 2003, quando era sindaco di Villa Literno. Rinviato a giudizio, la Cassazione ha poi accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Mario Griffo e Umberto Del Basso De Caro, quest’ultimo oggi capogruppo del Pd, contro l’impianto accusatorio della magistratura, che si basava su dichiarazioni di collaboratori di giustizia. La Cassazione ha annullato le ordinanze per assenza di indizi di colpevolezza e per l’inattendibilità dei pentiti. Fabozzi, intervenendo in aula, ha raccolto qualche dissenso, ma anche attestati di solidarietà pervenuti dalla sua ex parte politica. Ha infatti criticato l’atteggiamento assunto, durante la sua vicenda giudiziaria, dai vertici del Pd: «Il garantismo è merce rara — ha detto — e non ho potuto sopportare che il mio ex partito, il Pd, abbia mentito dicendo che mi avevano allontanato, quando io mi sono autosospeso. Non lo dico con cattiveria, ma sono deluso e rammaricato dall’atteggiamento del vecchio capogruppo (Giuseppe Russo, ndr). Ho avvertito in modo forte l’assenza di solidarietà. È una ferita che non so in quanto tempo si potrà rimarginare». Fabozzi ha raccontato di essersi confrontato sul tema del garantismo con molte persone, «anche con un avvocato napoletano, il quale mi ha confidato che non voterà più per il Pd perché il partito è ormai appiattito sulla magistratura. L’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica perché il fatto non sussiste è stato più fortunato di me perché aveva il partito dalla sua parte. La mia vicenda è politica oltre che giudiziaria. L’unico collega consigliere Enrico Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno, consigliere regionale del Pd ora del gruppo misto, è stato detenuto per undici mesi a Secondigliano che mi ha fatto visita in carcere, pur avendo concordato che nessuno dovesse venire, è stato Nicola Caputo». L’ex capogruppo del Pd, Russo, ha replicato: «Se abbiamo dichiarato il falso, Fabozzi ci quereli. Sono rimasto sorpreso e amareggiato del silenzio del capogruppo del Pd rispetto alle accuse mosse da Fabozzi all’indirizzo del segretario regionale e del capogruppo uscente solo per aver applicato il codice etico del partito. Sul garantismo, poi, ho più paura di quello unilaterale che del giustizialismo ideologico, per sua natura ipocrita e strumentale. La presunzione di innocenza va sempre salvaguardata sia per Fabozzi che per Cosentino. Applaudire Fabozzi e criminalizzare Cosentino diventa sbalorditivamente inspiegabile». In una nota, il segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, e quello di Caserta, Dario Abbate, hanno ricostruito quanto avvenuto: «Pochi mesi dopo le elezioni regionali del consigliere Fabozzi nelle liste del Pd, alla comparsa di notizie relative ad indagini sul suo conto, Fabozzi ci comunicò la decisione di autosospendersi dal partito, scelta che abbiamo condiviso e su cui, anche a seguito di sollecitazioni e inviti a riconsiderarla, non abbiamo mai inteso cambiare. Non a caso fu conseguente la fuoriuscita di Fabozzi anche dal gruppo in consiglio regionale. Ci dispiace oggi fare queste precisazioni, ma le dichiarazioni del consigliere Fabozzi richiedono chiarezza da parte nostra non solo sulla vicenda, ma sulla linea che abbiamo inteso far valere. Quando ci sono procedimenti e rinvii a giudizio su tali fattispecie di reato per il Pd, come recita il codice etico, la sospensione è d’obbligo perché crediamo che il diritto alla difesa del singolo non debba gettare ombre su un partito che fa della lotta alla camorra in Campania come in Italia elemento fondante del suo dna politico. Ognuno può far valere le sue ragioni nei tribunali e ci auguriamo che nel caso di Fabozzi, come in tutti i casi di politici coinvolti, il consigliere possa provare la sua innocenza nelle aule di giustizia. Detto ciò, il Pd, quando si tratta di rapporti tra criminalità e politica, pretende da tutti i partiti, a partire da se stesso, un codice di autoregolamentazione indipendente dai procedimenti giudiziari e atti conseguenti». Angelo Agrippa © RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI — «Capirà, anche Nichi capirà che la lista arancione non funziona». I vendoliani napoletani restano lontani dal progetto di de Magistris anche se il loro capo mostra, come altri big nazionali, un certo interesse: «Il movimento arancione a cui sta dando vita de Magistris è ancora allo stato embrionale, ma ben vengano aggregazioni di intellettuali come quelle che si stanno formando intorno al sindaco», spiega Nichi Vendola. «Si tratta di interlocutori preziosi per il rinnovamento dell’Italia cui la politica deve guardare con grandissima attenzione. Quello che dobbiamo creare è infatti un blocco sociale molto ampio e un’alleanza con le giovani generazioni». Il candidato alle primarie Nichi Vendola arriva con più di un’ora e mezza di ritardo in una piazza del Gesù buia, dopo essere stato a Caserta e prima di andare a Benevento. I vendoliani partenopei non lo tradiscono, sfidando l’umidità. Sul palco i precari della scuola, della sanità, i disoccupati organizzati, un rappresentante della comunità palestinese, il racconto di Rosaria De Cicco e Gianfranco Gallo sul femminicidio. È una sinistra un po’ retrò. Ma tant’è la narrazione vendoliana alla fi- ne comincia. «Ho le tasche piene di biglietti, è una raccolta, un epistolario italiano, forse ne farò un libro». Lettere, quelle che gli sono state date, che in tantissimi casi parlano della «disperazione della gente, del dramma della precarietà, di genitori che non vedono un futuro per i propri figli». Non perde un aggettivo Bagno di folla Ieri il leader di Sel e candidato alle Primarie del Pd Nichi Vendola è arrivato a Napoli Centinaia i simpatizzanti giunti in piazza del Gesù in piazza il governatore pugliese, li elenca tutti, dopo la dieta televisiva di questi mesi di campagna elettorale. A microfoni accesi è più sobrio. Bersani ha appena annunciato che se al ballottaggio andassero Vendola e Renzi, «per dovere di partito», lui voterebbe Renzi. Vendola taglia corto: «Se non vinco al primo turno cercherò di vincere al secondo». E intanto strappa il voto all’arancione «scettico» Giuliano Pisapia. Quanto alla sinistra «bisogna rinnovarla, bisogna mettersi in rapporto con la vita dei giovani. Oggi non c’è parola più moderna della parola eguaglianza, o solidarietà o giusti- zia sociale. La modernità di chi vende l’anima al mercato a me non piace; mi piace invece la modernità di chi afferma il primato della dignità». Quanto al Mezzogiorno, Vendola la pensa un po’ come tutti in campagna elettorale: «Credo che l’Italia non si possa salvare se non riparte dal Sud. Napoli è la capitale di quel Sud che è scomparso negli anni della destra che è stato condannato al silenzio, è stato raccontato secondo stereotipi, giudizi e luoghi comuni che enfatizzavano tutto il male e che nascondevano tutto il bene». Manca un giorno all’apertura delle urne, a quello che per il centrosinistra dovrebbe essere «un bagno di folla», sicuramente un esercizio di democrazia lo è. Ma in Campania e principalmente a Napoli e provincia ci sarà massima attenzione affinché il voto si svolga in tutta sicurezza, visti i precedenti. Oltre 1500 volontari saranno impegnati nei 700 seggi. Quanto ai numeri, i certi si avranno domenica, si aspettano almeno più di 100 mila persone. Intanto chiusura a Napoli con il vicesegretario del Pd Enrico Letta. Mentre Antonio Bassolino apre le porte della fondazione Sudd per un faccia a faccia tra i responsabili dei cinque comitati. Appuntamento alle 11 con Arturo Scotto per Nichi Vendola; Giuliana Cacciapuoti per Laura Puppato; Enzo Amendola per Pier Luigi Bersani; Alfredo Mazzei per Matteo Renzi e Romeo Pastorino per Bruno Tabacci. Simona Brandolini © RIPRODUZIONE RISERVATA In vista delle primarie «Ecologisti per Bersani», nuovo schieramento per il segretario del Pd NAPOLI — È nato a Napoli il gruppo «Ecologisti per Bersani» alla presenza del segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, e del coordinatore campano dei comitati Bersani, Ciro Cacciola (nella foto). «Molti esponenti dei Verdi ecologisti in Campania — sottolinea una nota — hanno scelto di sostenere alle primarie il leader del Pd Bersani». A sottoscrivere l'appello e a mobilitarsi sono il capogruppo dei Verdi Ecologisti al Consiglio comunale di Napoli Carmine Attanasio; il responsabile della Uiltucs della Provincia di Napoli Rino Strazzullo; il presidente dei pizzaioli napoletani Sergio Micco; il pizzaiolo Gino Sorbillo; l'agronomo Ettore Guerrera, il responsabile dell'associazione flegrea Ambiente e Società Mauro Caramignoli; il professore universitario Luigi Esposito; l'imprenditore Enzo Caniglia; i consiglieri municipali e comunali dei Verdi ecologisti Marco Gaudini, Gaetano Fiorito, Diana Pezza Borrelli, Franco Santomartino, Antonio Iovino e Peppe Martusciello nonché i coordinatori di diverse realtà ecologiste campane tra cui Salvatore Petrilli, Giovanni Sabatino ed il responsabile regionale dei giovani ecologisti Fausto Colantuoni. Spiega Sorbillo: «Ho deciso di sostenere e realizzare una pizza per il leader del centro sinistra e di votarlo perché credo che potrà fare bene al nostro Paese». «La gran parte dei Verdi ecologisti nella nostra regione — dice Attanasio — voterà Bersani perché sappiamo che solo lui potrà realizzare una coalizione di centro sinistra con una forte connotazione ambientalista». «Siamo molto contenti — afferma Ciro Cacciola — di questo sostegno. In Campania il popolo ecologista ci sta dando una grande mano e noi li ringraziamo per questo». © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 NA Primo Piano Il caso Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Finanziamenti erogati con un anno di ritardo e anche ridotti Sanità, fondi dal governo Alla Campania 9,5 miliardi Via libera al riparto: 8,4 alla Sicilia e 6,8 alla Puglia di EMANUELE IMPIARIALI NAPOLI — Via libera, in Conferenza Stato-Regioni, all'intesa sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2012. Su un totale di oltre 105 miliardi alle Regioni del Sud ne vanno meno di 35, una cifra ancor più bassa del peso naturale che ha quest'area in base alla popolazione residente. La parte del leone nel Mezzogiorno la fanno, com'è tradizione, anche perché si tratta delle Regioni più popolose, la Campania che ottiene 9 miliardi e mezzo, la Sicilia che ne avrà 8,4 e la Puglia con 6,8 miliardi. Questi finanziamenti sono incassati con quasi un anno di ritardo, per di più con una dotazione ridotta di circa un miliardo, dopo i tagli imposti dal governo Monti attraverso la spending review: per cui il Fondo sanitario, che ammontava a circa 109 miliardi, è sceso a 108. Ma le Regioni hanno raggiunto un accordo solo sul riparto di 105 miliardi, perché circa 3 miliardi hanno destinazioni ben precise, vincolate o legate a progetti speciali, quali gli Istituti zooprofilat- tici, la medicina penitenziaria, la Croce rossa, il Centro nazionale trapianti e altri. I criteri rispecchiano quelli del 2011, in quanto è stata rinviata per l'ennesima volta l'introduzione della misura dei costi standard, basata sulle spese delle Regioni più virtuose che avrebbe dato vita a una sorta di bench- Il documento congiunto Caldoro e i governatori si appellano ad Alfano: «Più Sud in agenda» NAPOLI — Alla fine, il governatore campano, Stefano Caldoro, è riuscito a coinvolgere i governatori meridionali di centrodestra. In una missiva da inviare al segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, i presidenti di Regione chiedono che al Sud venga restituito un ruolo «centrale nell’agenda politica nazionale». Al testo stanno lavorando, oltre a Caldoro, Ugo Cappellacci, presidente della Sardegna; Giovanni Chiodi, presidente dell’Abruzzo; Michele Iorio, presidente del Molise; e Giuseppe Scopelliti, presidente della Calabria. «Il Sud come questione nazionale, un Sud come risorsa indispensabile per la crescita dell’Italia e dell’Europa, un Sud che cambia, nuovo, pronto ad accettare la sfida della modernizzazione, lontano dai vecchi vizi ed orgoglioso delle proprie potenzialità. Un Sud che contrasta ogni forma di illegalità per affermare trasparenza e pari opportunità. Un Sud che vuole essere più forte dei problemi e che chiede di superare i vecchi e consumati pregiudizi. Un Mezzogiorno che vuole essere protagonista e motore per lo sviluppo. Il buon utilizzo Stefano Caldoro delle risorse europee, l’avvio di un federalismo competitivo capace di premiare le buone pratiche di governo, di superare le rendite di posizione e di unire per costruire nuova occupazione, sviluppo, futuro». Nell’appello ad Alfano, si ricorda come il tema sia stato «del tutto assente dal dibattito delle primarie del centrosinistra e deve invece essere questione prioritaria per il centrodestra e le forze moderate e riformiste». Ad apprezzare l’iniziativa dei governatori, anche quattro deputati del Pdl: Mario Landolfi, Paolo Russo, Edmondo Cirielli ed Enzo Nespoli. «Siamo infatti convinti — scrivono — che una delle cause della fine anticipata del governo Berlusconi sia consistita proprio nella sistematica compressione delle ragioni del Sud a vantaggio di non meglio precisate questioni settentrionali». A. A. © RIPRODUZIONE RISERVATA mark al quale anche le altre si sarebbero dovute adeguare. Se attuata, sarebbe stata una prima forma di federalismo fiscale: ennesima fumata nera, per cui se ne riparlerà nel 2013. In ogni caso, i vecchi criteri non soddisfano pienamente le Regioni meridionali, alle quali era stata promessa l'introduzione, da queste Le modalità I criteri di suddivisione delle risorse sono basati principalmente, così come quelli dell'anno scorso, sul peso della popolazione residente sollecitata da tempo, di nuovi criteri socioeconomici, in base alla cosiddetta ‘‘deprivazione’’, che avrebbe avvantaggiato le aree più povere del Paese: contro quest'ipotesi si è sempre schierata in modo netto la Lega. E proprio su questo nei mesi scorsi, prima di arrivare all'accordo, si era accesa la discussione nel Comitato delle Regioni. I criteri di suddivisione dei finanziamenti sono basati principalmente, così come quelli dell'anno scorso, sul peso della popolazione residente, anche se questo parametro è corretto con quello dell'età, per cui sono assegnate maggiori risorse laddove vi so- no più anziani, quindi al Nord. Peraltro, proprio in questi giorni, nell'ambito della riprogrammazione di una quota delle risorse europee 2007-2013, la Campania potrà usufruire di ulteriori 179 milioni per il completamento dell'ospedale del mare di Napoli. In ogni caso l'essere riusciti a sbloccare questi finanziamenti consentirà, in particolare alle Regioni meridionali, di cominciare a pagare i fornitori e, più in generale, i mille creditori della sanità che bussano alle porte e che finora sono rimasti a bocca asciutta. Ciò ha provoca a catena una grave crisi nel vasto e articolato indotto del settore. Basti pensare che occorrono in media 1.656 giorni, pari a quattro anni e mezzo, per farsi pagare una fattura dalla Asl 1 di Napoli centro. E non è che le cose vadano meglio per coloro che sono fornitori della Asl università federiciana del capoluogo partenopeo: devono attendere 1.495 giorni, pari a poco più di quattro anni. Se si scorre l'elenco delle prime dieci aziende sanitarie ritardatarie nei pagamenti ai fornitori di apparecchiature mediche, redatto quest'anno, emerge che sono tutte aziende sanitarie locali meridionali. Con quelle campane in testa quanto a ritardi. In Campania la sanità vale in termini economici circa l'80% del bilancio regionale: la Regione ha raggiunto buoni risultati per ciò che riguarda il piano di rientro dal deficit, finora pagato dai cittadini con un aumento dell'imposizione fiscale, in particolare per quanto attiene all'abbassamento dei costi per la farmaceutica. E qualche interessante passo in avanti si sta cominciando a fare sul terreno dei viaggi della speranza, cioè dei cittadini campani che vanno fuori regione per curarsi, con una riduzione di circa il 10%. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’iniziativa Forum internazionale a Napoli Tre bianchi «vulcanici» incontrano i vini del Nord I vulcani influenzano le condizioni cilmatiche di un territorio e di conseguenza anche le produzioni vitivinicole NAPOLI — I vini bianchi di tre aree vinicole vulcaniche campane — Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei — incontrano sei bianchi di altri vulcani italiani: Lessini Durello, Gambellara, Colli Euganei, Bianco di Pitigliano, Soave classico, ed Etna. Succede per la prima volta a Napoli a «Vulcania» (si conclude oggi), con l'iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Napoli insieme all'Azienda speciale Agripromos in collaborazione con l'Associazione delle Doc vulcaniche italiane e il Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei. L'edizione 2012 si propone di analizzare il vulcano da un punto di vista climatico per studiare come, anche in anni di forte variabilità climatica, il vulcano possa ancora considerarsi come «uno stabilizzatore ambientale». «I nostri bianchi più pregiati — ha detto il presidente della Camera di commercio di Napoli Maurizio Maddalo- ni — nascono in fertili aree vulcaniche, dove ogni pietra racconta millenni di storia e i vini presentano pecularità uniche e inimitabili, con complessività e longevità invidiabili». I nostri bianchi da suolo vulcanico, ha aggiunto il presidente di Agripromos Paquale Russo, «sono una specificità nella specificità che va fatta capire al consumatore per renderlo consapevole della particolare qualità dei calici frutto di viticoltura vulcanica». Il vulcano, ha poi ricordato Attilio Scienza, ordinario della Facoltà di Viticoltura di Milano, «nelle civiltà sumeriche rappresentavano la residenza del divino, il punto di incontro tra terra e cielo. E negli studi sugli archetipi condotti dallo psichiatra e il fondatore della psicanalisi analitica del profondo Carl Gustav Jung il vulcano è metafora della vita, struttura che muore e rinasce». © RIPRODUZIONE RISERVATA Napoli Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 Giornata dell’impegno Le consigliere in marcia e disegno di legge Su Twitter Donne vittime di violenza, la politica in «quota rosa» in marcia sul lungomare Il sindaco: «Con gli studenti contro Monti» Regione, gli uomini indossano fiocchi bianchi NAPOLI — Domenica 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e per l’occasione si registra un’energica mobilitazione delle «quote rosa» in seno agli enti locali. L'assessorato alle Pari opportunità del Comune di Napoli ha programmato un evento di 12 ore «per fronteggiare il crescente e preoccupante fenomeno» prevedendo una marcia che partirà alle 9.30 da piazza Vittoria, proseguirà per il lungomare liberato, sino all'arrivo alle 11.30 a piazza Trieste e Trento dove «si alterneranno gli interventi di tutti coloro che vogliono, in vari modi, contribuire». Vi partecipano Rosaria De Cicco e Gianfranco Gallo e le associazioni, che sensibilizzeranno ed informeranno la cittadinanza «su quanto è già attivo per reprimere il fenomeno e quanto ancora si deve mettere in campo. Per la prima volta sarà l'amministrazione comunale a dare voce a tutti coloro che vogliono essere partecipi per testimoniare il loro rifiuto per ogni forma di sopraffazione sulle donne», dice l’assessore Giuseppina Tommasielli. La manifestazione «Diciamo no alla violenza contro le donne» ha visto la collaborazione e l'adesione delle istituzioni più rappresentative, della rete anti-violenza della città di Napoli, di numerosi Comuni della provincia, associazioni, organizzazioni sindacali e partiti. Il consigliere regionale Angela Cortese (Pd) rende poi noto che «in occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, su mia proposta è stato approvato (ieri, ndr) un ordine del giorno con il quale si impegna il Consiglio regionale della Campania L’appuntamento Un corteo parte domattina da piazza Vittoria e sul lungomare artisti e associazioni su un palco aperto agli interventi Assistenza ospedaliera Un odg di Cortese (Pd) impegna la giunta campana a finanziare servizi ospedalieri per l'assistenza alle vittime di genere ad aderire alla Campagna Fiocco Bianco 2012: nel corso della seduta (sempre di ieri, ndr) tutti gli uomini hanno indossato un fiocco bianco, a testimoniare il rifiuto verso quella strage chiamata femminicidio, che le cronache continuano a raccontarci tutti i giorni». L'ordine del giorno impegna la giunta anche a finanziare le leggi regionali numero 2 dell'11/02/2011 ("Misure di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere") e numero 22 del 21/07/2012 ("Norme per l'organizzazione di una rete di servizi ospedalieri territoriali per l'accoglienza ed assistenza alle vittime di violenza di genere") così da «garantire effettività ai provvedimenti legislativi già approvati in aula». «Queste istanze - spiega la Cortese, componente della commissione antimobbing - scaturiscono dalla profonda convinzione che quella del 25 novembre non debba essere una ricorrenza rituale, alle parole devono corrispondere con forza po- 7 Manichini col burka Un simbolo della protesta, nel tondo l’assessore Tommasielli litiche adeguate». «Le donne della Provincia di Napoli (assessori e consiglieri, ndr) impegnate quotidianamente in prima linea, parteciperanno alla manifestazione», rende poi noto Patrizia Sannino, consigliere provinciale dell'Udc, che ricorda: «Con risoluzione del ’99 l'Assemblea generale dell'ONU ha designato il 25 novembre la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Non si tratta di un fenomeno circoscritto a un dato momento o Paese ma di un pro- blema universale di proporzioni indescrivibili. È inaccettabile che una donna su tre nel mondo sia stata picchiata o abbia subito violenza sessuale o altro genere di abusi. La violenza sulle donne è oggi la maggior causa di morte e di disabilità, lo stupro e la violenza domestica hanno un tasso di incidenza più alto del cancro. Per un fenomeno di una portata così devastante si deve necessariamente trovare risposte chiare ed efficaci». NAPOLI — «Domani con studenti e insegnanti, per scuola e università pubbliche, contro il governo dei professori del potere: la cultura è rivoluzionaria» ed inoltre «ordine pubblico, arresto di giornalisti, macelleria sociale, mortificazione dei sindaci: questo è il concentrato liberista del governo Monti». Lo scrive su Twitter il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, annunciando l’adesione al corteo regionale degli studenti promosso dall’Uds e Link Coordinamento universitario e sostenuto dalla Cgil, che partirà stamane alle 9 da piazza Garibaldi. Cortei spontanei, assemblee e occupazioni sono ormai L. M. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso Si chiama «pedagogia circense», vanta tradizioni robuste e funziona, ma alla periferia di Napoli rischia di scomparire Corteo Oggi sfilano gli studenti, sopra, il sindaco alla sua elezione Sos per il circo di Barra: salva i ragazzi di strada Perde la sede, appello di artisti ed educatori all’amministrazione comunale NAPOLI — Salvare i clown e gli acrobati di Barra significa salvare i ragazzi di strada del quartiere. È partita in un lampo la raccolta firme organizzata dagli artisti e pedagoghi del Tappeto di Iqbal per farsi affidare l'ex palestra Salvemini, superando nel giro di poche ore le 100 firme. «Sembra una questione di spazi - spiega Giovanni Savino, presidente dell'Onlus che ha fatto della pedagogia circense una realtà tutta napoletana - ma i problemi sono molto più gravi. Avevamo una convenzione con l'istituto Rodinò e con la preside Annunziata Martire per utilizzare il complesso fino al 2023. E invece c'è stato l'accorpamento con l'istituto Caruso». L'anno scorso, infatti, la preside Martire ha dovuto cedere il passo a quella del Caruso, per questioni di anzianità, quando i due istituti del quartiere si sono dovuti unire. Barra è purtroppo una delle zone a più alta dispersione scolastica di Napoli. «Ora a capo dell'istituto c'è Olimpia Cardelli. Ed ecco che per magia invece che di lottare contro l'assenteismo dei minori si parla di sostituire la scuola con il Ctp, la scuola serale, e con l'affido parentale». L'affido parentale è l'assunzione, da parte dei genitori del minore, dell'obbligo di farlo studiare privatamente o in casa. Qualcosa di molto americano. Che poco si adatta però a famiglie in cui genitori e figli spesso hanno già precedenti penali. «Vuole fare pulizia. Liberarsi dei non desiderabili. Mentre sono proprio questi ragazzi che hanno più bisogno di avere alle spalle una struttura scolastica forte». E se fino a poco tempo fa i circensi del Tappeto potevano continuare a usare il Salvemini per gli accordi presi in precedenza, ad ottobre hanno ricevuto la doccia fredda. La Onlus Il Tappeto di Iqbal è una cooperativa sociale-onlus che si occupa da oltre 10 anni di interventi e progetti sul territorio a favore di minori, famiglie, giovani e extra comunitari. Nasce nel 1999 su iniziativa di alcuni membri dell'associazione di volontariato Lele Ramin, oggi la compagine sociale è composta da sei soci lavoratori oltre che da un significativo numero di operatori con professionalità diverse impegnati nei progetti. Sosteneva le attività scolastiche della scuola Rodinò con il progetto KèK Cirkusz rivolto a ragazzi "drop out" del quartiere Barra, che detiene il triste primato della dispersione Clown al Municipio "Minacciano" di imbastire un circo al Municipio i volontari: «Avevamo una convenzione ma per l'accorpamento di due scuole ora siamo senza sede» «Usavamo il Salvemini anche senza elettricità e acqua. Avevamo persino dovuto lottare con un'abusiva. Così sembra quasi che siamo noi i fetenti, ma vivendo qui sapevamo chi fosse. Non una bisognosa. E poi alla mia ennesima richiesta di attaccarci la luce mi è stato detto che tanto lunedì 5 novembre avrebbero presentato la richiesta di dismissione della palestra al Comune. Così saremmo noi gli abusivi. Ma c'è d più. La richiesta di dismissione non è mai stata presentata. Noi il 5 novembre eravamo in Comune a presentare la nostra petizione. Ma non se n'è saputo più nulla. Intanto continuiamo a lottare e a chiedere lo spazio per aiutare i ragazzi di strada». La richiesta di Savino e i suoi fatta a de Magistris? L'affido diretto. «Non voglio concessioni o favori. Voglio che a questo punto la palestra sia sul serio dismessa. E a quel punto mi basta di avere solo la possibilità di continuare ad aiutare i cosiddetti ragazzi difficili. Ragazzi che dimostrano la loro vera età, quando riusciamo ad attirare la loro attenzione grazie ai trampoli e ai nasi da clown. Si tratta di togliere le perle ai porci. Se avessimo tutta la struttura sapremmo cosa farne. Usarla per insegnare a questi ragazzi che la cultura è molto meglio della pistola che può mettergli in mano la camorra. E se così non fosse sono pronto a iniziare lo sciopero della fame. E in piazza Municipio chissà che non si trovi un circo vero, con tendone e tutto. Non per divertimento però, solo per farci ascoltare». Paola Cacace © RIPRODUZIONE RISERVATA Il mito L’artista recuperava i minori che vivevano nelle fogne di Bucarest iniziandoli all’arte circense I seguaci di Miloud, compagno di Patch Adams NAPOLI — Il mito che è stato celebrato da un magnifico film di Marco Pontecorvo, figlio del più noto Gillo, e che ha aperto una scuola pedagogica che ha fatto proseliti in tutta Europa — compresi gli artisti-volontari de Il Tappeto di Iqbal attivi a Barra — si chiama Miluod Oukili, franco-algerino, che all’inizio degli anni Novanta, dopo la caduta del regime di Ceasescu quando la fame e la povertà si raddoppiavano in Romania, comincio da Bucarest per mettere la sua arte al servizio del recupero dei minori che, in numero spaventoso, trovavano rifugio nelle fogne o nei sotterranei della gelida metropoli. Migliaia di bambini e ragazzi scappati dagli orfanotrofi o dalle loro case, si ritrovarono in strada. Miloud ne incontrò molti e li conquistò, dando loro la possibilità di una vita diversa attraverso la creazione della fondazione Parada (che dà il titolo al film di Pontecorvo) offrendo loro assistenza medica, psicologica e anche reddito. Miloud Nasce ad Algeri nel 1972, ma presto si trasferisce a Parigi. Qui vive nella periferia dove già conosce la vita dei ragazzi di strada, pur non condividendola. A diciassette anni ottiene successo come foto-modello, ma il suo sogno è fare il clown. Dopo essersi diplomato alla scuola di arti circensi di Annie Fratellini, nel 1992 si reca in Romania dove lavora per l'associazione Handicap International come animatore in ospedali, orfanotrofi e centri per disabili. A Bucarest organizza spettacoli per le strade poi crea Parada. Nel 1999 è suo il Premio Unicef Dalla Parte dei Bambini; nel 2001 il Premio della Fondation pour l’Enfance; nel 2007 riceve la laurea honoris causa in pedagogia dall'Università di Bologna assieme a Patch Adams. (l.m.) © RIPRODUZIONE RISERVATA all’ordine del giorno. I ragazzi di alcune scuole dell'area flegrea già ieri sono scesi in strada per il diritto allo studio bloccando per alcune ore il traffico dei quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta. Sono decine gli istituti superiori ad essere stati occupati a Napoli, Pomigliano, Portici, Ercolano. A Napoli quasi tutti i più importanti istituti superiori sono in mobilitazione; in alcuni di essi, richieste di intervento delle forze dell'ordine da parte di gruppi di genitori e dirigenti scolastici. I licei Genovesi, Cuoco, Caccioppoli, Serra, Mazzini, Pagano e gli istituti tecnici Galiani, Villari e De Cillis sono occupati. «È impossibile fare una lista completa degli istituti occupati spiegano rappresentanti Uds -. In molte scuole si sono fatte proteste anche solo per un giorno, mentre in altre siamo già alla seconda settimana. Per la manifestazione regionale arriveranno centinaia dalla provincia, chiederemo al Governo Monti di non tagliare sul diritto allo studio e di investire sulla scuola pubblica». (l.m.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Caposcuola L’artista franco-algerino Miluod Oukili NA 8 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Napoli Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 9 NA Natale a Napoli Si respira la recessione, ma non mancano eventi griffati e mostre Il regalo antimafia In strada ad un mese dalle feste vetrine scialbe e spoglie C’è il «Pacco ai clan» cesto di prodotti tipici dalle terre confiscate Poco shopping, molta «arte» NAPOLI — L’atmosfera di Na- — c’è la pista di pattinaggio sul tale, ad un mese esatto dalla vigi- ghiaccio de La Reggia outlet a lia, a Napoli fatica a venire fuori. Marcianise, dove un grande albeSi respira un’aria «stanca» — ro di Natale è stato acceso esattache riflette la recessione — nei mente due settimane fa, fra le vequartieri dello shopping. A Chia- trine delle grandi griffe allestite ia e al Vomero solo alcuni negozi in stile. L’alternativa, per chi vuole cohanno già montato le decorazioni natalizie. Molti altri stanno munque segnare un appuntatemporeggiando. Ai Decumani mento in agenda, è concedersi c’è molta folla — concentrata nei un fine settimana intitolato all’argiorni festivi e prefestivi — ma te. Oggi Siti Reali ha organizzato l’atmosfera è meno vivace degli una visita alla chiesa di San Franscorsi anni. Senza considerare la cesco di Paola e al Palazzo Zevalcrescente presenza delle «cinese- los di Stigliano sul tema dall’ultirie», che si vanno imponendo mo Caravaggio ad Andy Warhol. con forza sempre maggiore met- L’appuntamento è alle 17 in piazza del Plebiscito. tendo in ombra Domani apertul’artigianato tipiA Chiaia ra straordinaria co presepiale. per il Complesso Insomma c’è La mostra evento monumentale di poco all’orizzon- Chantecler da Nappa Santa Maria La te dello shopNova — generalping. Se si esclu- e «Sabato in giardino» mente chiuso nei dono saldi pode- alla Galleria Navarra festivi — per una rosi e occasioni visita organizzata sparse fra le vetrine. L’evento del weekend a Chia- dalla cooperativa Sire. Tema delia è alla Galleria Navarra dove dal- la visita «Il tardo Rinascimento a le 17 di questo pomeriggio pren- Napoli». Il percorso, realizzato a cura dono il via i «Sabato in giardino»: in calendario piccole esposi- dell’Associazione Oltre il chiozioni e molti sconti. Per gli appas- stro, condurrà alla scoperta delsionati di preziosi è ancora aper- l’antico complesso che ospita al ta, alla gioielleria Nappa di via Fi- suo interno notevoli opere dei langieri, una mostra sulla «Dolce più celebri artisti della Napoli di Vita Caprese» griffata dalla mai- fine Cinquecento e inizio Seicenson di alta gioielleria Chantecler. to. Sempre domani «debutto» per Nelle vetrine classici ma anche pezzi unici, per raccontare la ma- il chiostro degli Aranci — finalgia di un’isola celebre nel mondo mente restaurato — nel complesso dei Girolamini. Resterà aperto e di monili senza tempo. Per i tradizionalisti — quelli tutti i giorni, tranne il mercoledì. Anna Paola Merone che non rinunciano alla magia di una atmosfera più natalizia © RIPRODUZIONE RISERVATA La N.C.O. È la sigla della temibile associazione di cosche dell’ex boss Cutulo ma fa riferimento, invece, al Nuovo Commercio Organizzato dalle cooperative attive con produzioni tipiche sulle terre confiscate ai clan camorristici della Campania Per strada Sopra, la pista di pattinaggio della Reggia e lo scalone di palazzo Zevallos; a sinistra, uno scorcio del giardino della Galleria Navarra; sotto, folla al centro storico Sanità Fornisce sangue agli altri nosocomi. L’azienda: «Ridurre gli straordinari» Pellegrini, l’ematologia chiude di notte Stop a donazioni, proteste contro l’Asl NAPOLI — Villa Betania: una signora in gravidanza è ricoverata, con una gravissima emorragia. Urge molto sangue. Dal Vecchio Pellegrini, a più riprese, spediscono dieci sacche. La donna supera l’emergenza. È accaduto la notte tra giovedì e venerdì. Se fosse successo dieci giorni più tardi, l’ospedale del centro storico non avrebbe potuto inviare neanche un centimetro cubo di plasma. Dal primo dicembre, infatti, saranno cancellati i turni di guardia notturna e festiva presso il reparto di immunoematologia e trasfusione. Così prevede la disposizione del 19 novembre firmata da Bruno Dente e Rosario Lanzetta. Il primo è il coordinatore dell’area medicina di laboratorio, il secondo dirige il dipartimento di assistenza ospedaliera dell’Asl Napoli 1. Il provvedimento, argomentano i due, nasce dalla necessità di «ridurre in modo significativo il ricorso al lavoro straordinario». Resteranno aperti dopo le 20 e nelle festività, dunque, solo i reparti di immunoematologia e trasfusione del San Paolo e del San Giovanni Bosco, dove saranno dislocati anche alcuni medici, tecnici ed infermieri del Vecchio Pellegrini. L’iniziati- va dell’Asl, però, sta già suscitando prote- corso allo straordinario. Addirittura, un ste e critiche, sia in seno al personale del tecnico di centro trasfusionale sarebbe reparto dell’ospedale di Montesanto (sei stato impropriamente destinato alla diremedici, 5 tecnici, 4 biologi, un infermie- zione sanitaria del Loreto Mare, piuttore ed un amministrativo), sia tra i 1100 sto che essere impiegato "sul campo". Insomma, le alternative percorribili donatori periodici che lo riforniscono per non sospendere il del sangue destinato anservizio notturno e feche ad altre strutture: stivo non mancano. SaSan Gennaro, Incurabirebbe, tra l’altro, anche li, Capilupi(a Capri), Vilun sistema per risparla Betania. miare sulle sacche di Esisterebbero, infatti sangue. - si apprende da un carIn virtù di un minuteggio ufficiale tra il rezioso lavoro di fidelizzaparto del Vecchio Pellezione dei donatori vogrini e la Asl - domande lontari, quelli che si sotdi trasferimento volontopongono al prelievo tario di tecnici, che amin ospedale, il Vecchio birebbero ad essere imPellegrini ha infatti drapiegati in quell’ospedasticamente ridotto il rile e non sarebbero state ancora esaminate. Do- Montesanto Il Vecchio Pellegrini corso alle sacche dall’esterno, in particolare po la chiusura dei laboratori dei distretti, inoltre, numerose uni- dall’Avis: solo 32 nei primi 5 mesi del tà di personale sarebbero sottoutilizzate, 2012. Per ciascuna di queste ultime, la per esempio al Loreto Crispi ed alla Viro- Asl versa all’associazione, in ragione di logia dell’Ascalesi. Potrebbero essere de- una convenzione, 67 euro. Fabrizio Geremicca stinate all’immunoematologia del Vecchio Pellegrini, riducendo così pure il ri© RIPRODUZIONE RISERVATA Ospedale Cardarelli Circum, treni fermi e proteste sui binari Ortopedia, attese eterne Stipendi, chi li ha visti? NAPOLI — Ortopedia Cardarelli, liste d'attesa eterne. Solo il 5% viene operato in 48 ore. NoiConsumatori: «Calpestati i diritti dei malati. Pronti ad assisterli per risarcimento». «A Napoli, nell'ospedale più grande del Mezzogiorno, il Cardarelli, il reparto di Ortopedia non è capace di assicurare trattamenti adeguati ai pazienti, oramai vittime di una burocrazia interminabile e della cattiva organizzazione del servizio sanitario pubblico. Pochi gli eletti che posso essere subito operati. Le liste di attesa continuano ad essere vergognosamente eterne mentre i reparti scoppiano letteralmente di degenti anche in barella», denuncia l’associazione col presidente Angelo Pisani. NAPOLI — «Il precipitare della situazione finanziaria di EavBus, unita al deficit di liquidità che ci accompagna da mesi, ci rendono impossibile il pagamento delle retribuzioni del mese di novembre 2012 entro la data prevista del 26», ha comunicato ieri l'amministratore unico della Circumvesuviana, Gennaro Carbone. «Insieme ai vertici di Eav Holding ci stiamo adoperando per risolvere nel più breve tempo possibile il problema, voglio tranquillizzare i lavoratori che contiamo di comunicare la nuova data per il pagamento entro la prossima settimana». Apriti cielo. Di nuovo treni in fortissimo ritardo, ieri sera, al terminal della Circum e gli utenti esasperati hanno protestato sui binari. NAPOLI — Per Natale in regalo pacchi con prodotti agricoli tipici coltivati nelle terre confiscate alle mafie. "Facciamo un pacco alla camorra", iniziativa del comitato don Peppe Diana, propone l’acquisto di cesti con prodotti di cooperative sociali e imprese con il marchio "Nco-Nuovo Commercio Organizzato". Fagioli, pasta, olio extravergine di oliva, cioccolato, conserve di pomodoro, questi sono solo alcuni dei prodotti contenuti nel paniere della filiera etica nata in Campania grazie all'impegno di uomini e donne che sono riusciti a realizzare attività produttive in terreni e aziende sequestrate. Tre le tipologie di cesto disponibili: pacco Impegno, pacco Responsabile e pacco Memoria. «L'anno scorso - spiega Valerio Taglione, referente di Libera e presidente del Comitato don Peppe Diana - abbiamo venduto quasi 5 mila pacchi e molti in altre regioni d'Italia. La novità di quest'anno è che il pacco cresce: sono infatti 16 le cooperative e due gli imprenditori che hanno denunciato il racket ad entrare nel pacco. Quattro anni fa le cooperative erano solo due. Con il nuovo marchio Nuovo Commercio Organizzato i produttori non perdono la loro identità ma fanno parte di una sfida più grande». «La realizzazione di questo prodotto non è solo un fatto simbolico - spiega l'assessore agli Affari generali della Regione, Pasquale Sommese - dietro c'è un lavoro duro fatto da giovani che lavorano la terra». «Facciamo un pacco alla camorra» è stato presentato ieri con la collaborazione di Libera e Polis alla presenza di numerosi produttori e parenti delle vittime della criminalità organizzata. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Napoli 11 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA Fatti e curiosità Museo archeologico virtuale «Nero Scampia», l’incanto degli scatti di Mario Spada Nero come l'orizzonte di un quartiere martoriato da ogni forma di bruttura. È "Nero Scampia" la nuova mostra di Mario Spada, il fotografo di Gomorra, dedicata al quartiere a Nord di Napoli. Un documentario visivo in 25 stampe che racconta in un denso bianco e nero dolenti figure e strade. L'inaugurazione della mostra è oggi al Museo archeologico virtuale (Mav) di Ercolano nell'ambito di Movimenti per la fotografia a cura di Mariachiara Di Trapani. Spada racconta in un denso bianco e nero una realtà inquietante ma anche dolce. Nessun giudizio, nessuna condanna, ma una lucida osservazione degli aspetti più grotteschi e teneri di quel quartiere. Povertà, rabbia, indignazione e speranza. Il vernissage è alle 17.30. A seguire alle 19 l'inaugurazione della videoinstallazione "Giovanni Falcone, magistrato" e letture a cura di Caracò Editore. I dipendenti del parco fallito fermano i forestali. Il felino fu tolto a un boss Zoo, impedito il trasferimento della tigre I dipendenti dello zoo di Napoli si sono opposti all'intervento degli uomini della Forestale che ieri mattina si sono recati nel parco di Fuorigrotta per prelevare una tigre e trasferirla al Centro di Tutela e di Ricerca sulla Fauna Esotica di Bologna. Lo spostamento era stato deciso per le condizioni fisiche del felino, ma gli operatori, temendo un ulteriore colpo alla sopravvivenza dello zoo già in grave crisi, hanno chiuso i cancelli impedendo l'accesso dei forestali. Cloe, un maschio di circa 15 anni e ospite dello zoo di Napoli da quando era un cucciolo, fu sequestrato dalle forze dell'ordine a un clan camorristico e quindi affidato al parco zoologico. Oggi Cloe è una delle dieci tigri dello zoo da oltre un anno affidato a un curatore fallimentare dopo il crack della Park and Leisure. «Cloe protestano i dipendenti - è cresciuta qui con noi. Al mattino quando cominciamo a lavorare ci viene a salutare e vuole essere accarezzata. È ingiusto che dopo oltre dieci anni venga lo Stato, si ricordi di lei e decida così di trasferirla». «Per oggi non ci sono le condizioni per il prelevamento - ha poi detto il commissario capo della Forestale, Nicola Clemente - i dipendenti ci hanno impedito l'accesso alla struttura e l'animale potrebbe essere agitato, la tigre dovrà comunque essere spostata». Ma i dipendenti insistono: «Gli animali non sono pacchi da spostare in giro per l'Italia». Secondo i Verdi la tigre sarebbe troppo anziana e potrebbe subire conseguenze se spostata senza precauzioni. Ricerca medica Il personaggio Giovanni De Palma sulla copertina della prestigiosa rivista medica internazionale «World Journal of Gastroenterology» «Journal of Gastroenterology» De Palma in copertina Il nuovo numero della rivista medica internazionale «World Journal of Gastroenterology» ha dedicato la copertina a uno scienziato napoletano: il professore Giovanni De Palma, docente associato di chirurgia generale, direttore del Centro di eccellenza per l’Innovazione tecnologica in chirurgia della Federico II, tra i massimi esperti italiani delle malattie dell’apparato digerente e tra gli specialisti più qualificati d’Europa nell’endoscopia digestiva. Nell’occasione il «World Journal of Gastroenterology», che ha un board composto da 1.316 specialisti di tutto il mondo, pubblica un articolo di De Palma dedicato al cosiddetto esofago di Barrett e ai relativi rischi di adenocarcinoma. «Il riconoscimento a De Palma conferisce ulteriore prestigio a tutta la scuola medica napoletana», commenta il direttore generale della Azienda ospedaliera della Federico II, Giovanni Persico. © RIPRODUZIONE RISERVATA Verso il Giro d’Italia Ambiente e coltivatori Cosa fare Il sindaco in bicicletta con Bugno e Alex Zanardi Ercolano, il mercato dei fiori si riempie per «Flora 2012» Apertura straordinaria del Real Orto Botanico Stamane il sindaco de Magistris e l'ex campione del mondo di ciclismo Gianni Bugno percorrono in bici il lungomare. Con loro il campione Alex Zanardi sulla sua handbike. Sarà l'occasione per comunicare alla città il completamento dell'itinerario ciclo-pedonale da Bagnoli a piazza Garibaldi e per presentare il logo del Giro d'Italia che partirà da Napoli dopo 50 anni, il 4 maggio 2013. La floricoltura italiana, dopo la bufera degli anni di crisi, intravede un porto sicuro a cui attraccare e da cui ripartire. E' Flora 2012, il salone internazionale dedicato al florovivaismo in programma fino a domani presso il nuovo Mercato dei Fiori di Ercolano in via Sacerdote Cozzolino. Flora, giunta alla XVII edizione, ospita centinaia imprenditori e piccoli coltivatori. In occasione della "Festa dell'Albero" l'assessorato all'Ambiente, l'Università e Legambiente promuovo oggi e domani l'apertura straordinaria gratuita dell'Orto Botanico al pubblico, con percorsi, visite, mostre e laboratori. Fondato il 28 dicembre 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte, l'orto botanico fu costruito su progetto inizialmente avallato dal re Ferdinando IV, ma interrotto dalla Rivoluzione Napoletana del 1799. Jean Noel Schifano: «Tutte le fami si possono saziare nella sua maschera» È ressa per il testone di Pulcinella in centro Cosa direbbe oggi Pulcinella ai napoletani? «Non mollate». È con un incoraggiamento da parte della maschera più amata di Napoli che il sindaco Luigi de Magistris ha strappato il drappo alla scultura di Pulcinella che l'artista Lello Esposito ha donato alla città. Un pulcinella che da oggi vigilerà su uno slargo alla fine di Vico Fico al Purgatorio ad Arco che ha trovato anche un nuovo nome con una targa che recita «Vicolo dell'arte», posta sotto al marmo della tradizionale toponomastica. E così a salutare Pulcinella arrivano gli ambulan- ti, preti, curiosi, turisti attirati non dal sardonico sorriso della maschera ma dal chiasso dei bambini di una scuola, che cantano la marsigliese e applaudono. «L'ho concepito - racconta Esposito - usando i basoli della strada». Fino a domenica i Pulcinella Days partiti al Teatro Instabile proseguono all'Istituto di Studi Filosofici e nella Chiesa di Santa Maria delle anime. Applaude anche Jean Noel Schifano, già direttore del Grenoble: «Pulcinella dice che tutte le fami si possono saziare nella sua maschera». 12 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno 13 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA Sport Al Circolo Savoia Canottaggio La Padula si racconta Zeman Boys Napoli-Cagliari, è sfida tra i due talenti ex Foggia Lorenzo Insigne e Marco Sau erano amici inseparabili Insieme alla corte del boemo NAPOLI — Avvocati, ingegneri, medici e professionisti del futuro che coniugano l’impegno nello sport ad alto livello e gli studi, tutti sotto i 30 anni e canottieri, saranno protagonisti della Jaguar Excellence Academy. Sono stati individuati e votati attraverso Facebook, tramite videointerviste promozionali, venti atleti in base ai risultati agonistici, al percorso negli studi, alle qualità relazionali e di comunicazione. Un’altra scrematura ha ridotto il gruppo ed ora sono rimasti in cinque: Laura Schiavone, Sara Bertolasi, Francesco Fossi, Andrea Palmesi e l’unico campano, lo stabiese Livio La Padula che hanno raccontato le loro esperienze in cinque differenti eventi in giro per l’Italia. Oggi alle 18.30 al Savoia il campione del mondo dell’otto e quattro senza leggero racconterà la sua carriera di studente e atleta. Do. Mar. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella foto un’azione di gioco di Lorenzo Insigne a Foggia. Alle sue spalle sulla panchina si intravede il tecnico Zdenek Zeman NAPOLI — Insigne e Sau, numeri da primi della classe. Si troveranno di fronte lunedì i «figli» di Zeman che hanno giocato insieme a Foggia. Nessuno pensava che anche in serie A facessero bene. Con numeri di alta scuola e soprattutto convincendo e rivelandosi come le sorprese di questo avvio di stagione. Gol, giocate da applausi e soprattutto hanno convinto i rispettivi tecnici. Lunedì si troveranno da avversari. Mazzarri punta tutto sul talento di Frattamaggiore e lo affiancherà a Pandev in attacco visto che non ci sarà il terminale offensivo e l’uomo del momento in azzurro: Edinson Cavani. Mentre Sau ha convinto la coppia di allenatore del Cagliari Pulga-Lopez. La fortuna di Zeman è passata anche per i gol dei due talentini nella stagione 2010-2011 nel campionato di Prima Divisione: venti gol Sau e diciannove Insigne, le bocche da fuoco del micidiale tridente rossonero che portarono i pugliesi sino ai playoff e servi a rilanciare Zeman nel calcio che conta. Il boemo, infatti, fu ingaggiato dal Pescara in serie B dove ha fatto mirabilie e ora è alla Roma. In questi anni i due talenti hanno mostrato il loro valore, compiendo un grosso salto di qualità. E soprattutto rappresentano a loro modo la propria terra. Marco Sau è la faccia bella del Cagliari, Insigne la freschezza del Napoli. Saranno sempre grati al maestro boemo e in pubbliche dichiarazioni lo ricordano sempre. Di certo Zeman ha saputo rilanciarli, esaltandone le qualità offensive. Sau, infatti, era reduce da una stagione a Lecco non esaltante, così come Insigne che a Cava aveva raccolto appena dieci gol. A Foggia erano inseparabili: dentro e fuori dal campo. Le strade, però, si sono divise: il Cagliari ha deciso di prestare Sau alla Juve Stabia in serie B, mentre Insigne ha seguito Zeman al Pescara. Il duello tra i due è continuato a distanza a suon di gol: Sau ne ha segnati 21 contribuendo in maniera determinante alla salvezza delle vespe, mentre il Magnifico è andato a segno 18 volte. Perle di rara bellezza per Insigne, mentre il cagliaritano è più opportunista. Ma Lorenzo ha sicuramente un’arma in più è più giovane 21, mentre Sau ne ha 25. Di certo, l’impatto di Sau è stato devastante in serie A: segna ormai un gol ogni 116 minuti e ha firmato una doppietta all’Inter. Ha carattere il sardo, soprattutto dopo quanto dichiarato l’impresa di San Siro: «Il bello deve ancora venire». Insigne è già un idolo dei tifosi partenopei: ha sfruttato le occasioni che gli sono state concesse segnando tre gol. Ora i due si ritroveranno di fronte, dopo averlo fatto in serie B. Ma ora sarà diverso nella massima serie. I punti sono fondamentali per un Napoli lanciato al vertice e anche per il Cagliari che sta giocando bene e che mostra carattere soprattutto contro le grandi. Sarà una strana sensazione ritrovarsi da avversari per Sau e Insigne, amici inseparabili a Foggia e ora avversari. La coppia potrebbe riunirsi a gennaio. Il Napoli sta facendo un tentativo per acquistare l’attaccante sardo per sostituire Vargas, ma Cellino non molla. Intanto c’è la sfida nella sfida: Sau insegue la quinta perla stagionale, Insigne la quarta. Lorenzo avrà anche il compito di non far rimpiangere Cavani in una sfida all’Is Arena di Quartu che si preannuncia bollente. Rossoneri Marco Sau esulta dopo un gol alla Ternana del novembre 2010. Con lui Kolawole Agodirin e alle spalle si intravede Lorenzo Insigne. Dopo Foggia, Sau ha giocato nella Juve Stabia e Insigne a Pescara Dopo la Svezia Hamsik: concreti abbiamo centrato l’obiettivo NAPOLI — Il primo obiettivo stagionale ha messo di buon umore il gruppo azzurro. Uno dei leader della squadra Marek Hamsik, subentrato a Dzemaili nella ripresa nella partita con l’Aik Solna, si è detto soddisfatto del superamento del turno, arrivato con una gara di anticipo: «Siamo stati concreti quanto dovevamo - ha scritto lo slovacco sul proprio sito internet abbiamo realizzato quel gol in più che ci serviva e ci siamo qualificati con una gara d’anticipo». Una parziale giustificazione sul gioco espresso, che non è stato proprio dei migliori, è arrivata dal terreno di gioco del Rasunda Stadium, non proprio all’altezza del blasone. «E’ stato impossibile - ha aggiunto Marekiaro - giocare bene su un terreno di gioco in cattive condizioni, ciò che conta è aver centrato centrato il passaggio del girone». Intanto, il Napol ha sostenuto una seduta mattutina. Solo esercizi di scarico e corsa leggera per chi ha giocato in Svezia. Gli altri uomini della rosa, invece, hanno svolto allenamento atletico su percorso ad ostacoli bassi e partitella a campo ridotto 6 contro 6. Differenziato per Pandev e Insigne che hanno seguito una tabella personalizzata di recupero. Per i due, comunque nessun dubbio per Cagliari. Oggi seduta pomeridiana. Do. Mar. Donato Martucci © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Serie B La squadra di Braglia ospita gli azzurri di mister Sarri reduci da cinque vittorie in sei giornate. Mercoledì Coppa Italia al «Franchi» con la Fiorentina Juve Stabia, prova Toscana. Oggi c’è l’Empoli «Non pensate a Firenze» Mister Braglia pensa al campionato Juve Stabia alla verifica Toscana. Si inizia questo pomeriggio al Menti contro il lanciatissimo Empoli di mister Sarri, cinque vittorie nelle ultime sei giornate di campionato. E si continua mercoledì al Franchi nel prestigioso impegno di Coppa Italia contro la Fiorentina di Montella. Braglia è stato chiaro: chi pensa già ai viola non andrà neanche in panchina perché l’obiettivo principale non è la Tim Cup. Le vespe, ancora alle prese con diverse assenze di uomini chiave come Baldanzeddu e Figliomeni in difesa e Mbakogu in attacco, ritrovano dopo un lungo periodo di stop Salvatore Bruno. L’attaccante è stato convocato per la sfida contro gli azzurri, ma difficilmente troverà spazio dal primo minuto. In avanti si va verso la ri- conferma del tridente Cellini, Acosty, Danilevicius. Confermatissima anche la linea a tre di centrocampo con gli ormai consolidati Genevier, Mezavilla e Caserta. In difesa l’unico dubbio è legato al sostituto di Baldanzeddu, mentre sono certi di una maglia Murolo, Scognamiglio e Dicuonzo, autore della rete che la scorsa settimana ha regalato ai gialloblu la spettacolare vittoria nel finale contro lo Spezia. «Affronteremo una squadra ricca Il rientro di Bruno Le vespe ritrovano dopo lo stop Salvatore Bruno. L’attaccante è stato convocato, ma difficilmente avrà spazio dal primo minuto di qualità in ogni reparto — avverte tutti il tecnico dei campani — l’Empoli vanta uno degli organici migliori della categoria. In attacco hanno due giocatori eccezionali come Tavano e Maccarone, sarà compito nostro neutralizzarli». La squadra di mister Sarri arriva al Menti con diverse defezioni, soprattutto nel reparto arretrato. A partire dalla squalificato Pratali. Non sono partiti per Castellammare nemmeno Dossena, Ferreira, Mori, Gigliotti, Accardi, Cristiano, Boniperti, Mchedlidze, Shekiladze e Coralli. La linea difensiva, sarà composta da Laurini ed Hysaj sugli esterni, con Tonelli e Regini al centro. A centrocampo Camillucci, preferito a Croce, agirà con Valdifiori e Moro. Sta bene e gio- cherà invece il talentuoso trequartista Saponara, che aveva accusato qualche problema in settimana. In attacco, c’è apprensione per Tavano, non in perfette condizioni. Il bomber comunque dovrebbe farcela a far coppia con Maccarone. «Tavano ha qualche problemino — spiega Sarri — ma non dovrebbe essere nulla di grave». Il tecnico dell’Empoli teme molto le vespe: «Squadra davvero tosta, dovremo fare una battaglia e sfruttare quello che ci verrà concesso. Loro giocano alla grande fuori, figuriamoci in casa. Hanno un’intensità importante». Palla al centro alle 15, da domenica poi si può iniziare a pensare alla Fiorentina. Mimmo Florio © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno NA Opinioni&Commenti Le lettere vanno inviate a: Corriere del Mezzogiorno Vico II San Nicola alla Dogana, 9 - 80133 - Napoli e-mail: [email protected] IL SABATO DELLE IDEE LA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE DELL’AREA IL SALUTO DELL’EX DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE La «comodità» del viaggio per attrarre i turisti Un Mediterraneo «allargato» per realizzare le reti del futuro Cara Napoli, ce l’ho messa tutta ma non è bastato di PAOLA VILLANI * di MARCO ZIGON di SILVANA RICCIO Questa mattina, alle ore 10.30, presso la Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, si svolgerà l’appuntamento conclusivo dell’edizione 2012 del «Sabato delle Idee» che sarà dedicato al tema «Sistema aeroportuale e sviluppo. Il caso del Mezzogiorno». L’incontro sarà introdotto da Lucio d’Alessandro e Marco Salvatore. Alla discussione, coordinata dal giornalista del «Corriere della Sera» Mario Garofalo, prenderanno parte Domenico Di Paola, Paolo Simioni, Vito Riggio, Mario Sarcinelli e Sergio Vetrella. D alla carrozza al treno, dall’automobile all’aereo, l’avventura di ogni turista, dal Grand Tour ai nostri giorni, è sempre iniziata con il viaggio e dunque con un trasporto che non è solo spostamento fisico, ma anche luogo dell’immaginario, vero inizio di una esperienza, destinata a segnare la propria vita. Sono quelli che Marc Augé ha definito non-luoghi e che hanno un peso considerevole nella costruzione dell’immaginario emotivo del turista. Sino all’epoca fascista, per esempio, il viaggio a Napoli era una vera avventura, da affrontare con coraggio: occorreva infatti superare, venendo da Roma, le perigliose paludi pontine. Un’esperienza forse ancor più pericolosa della classica ascesa all’ignea bocca del Vesuvio. Un pericolo che intrigava e insieme terrorizzava il turista sette-ottocentesco. Non si tratta solo di considerazioni astratte di un nostalgico umanista lettore dei racconti di viaggio, ma piuttosto di precisi dati numerici e di determinati valori economici. Da una recente indagine dell’Istat, infatti, è emerso che oltre il 40 % dei turisti internazionali, su scala mondiale, sceglie la propria destinazione di viaggio sulla base delle condizioni di raggiungibilità delle mete, della bellezza degli itinerari e accessibilità dei siti. Questo è il motivo per il quale, per esempio, il 70% dei turisti in Russia preferisce spostarsi da Mosca a San Pietroburgo abbandonando il comodo viaggio in aereo e preferendo una memorabile gita in treno, attraverso le suggestive campagne russe. E questo è un dato che ci deve far riflettere e che già avevano intuito come capitale i Borbone, quando inaugurarono una grande opera ingegneristica e industriale, la ferrovia Napoli-Portici, nel 1839, seconda in Europa solo alla tratta Londra-Glasgow. Era certo un preciso progetto di sviluppo economico-industriale che puntava sull’acciaieria pesante (la cui storia memorabile è oggi testimoniata al museo di Pietrarsa), ma era anche una sagace strategia di sviluppo turistico si direbbe, che puntava a potenziare il flusso di viaggiatori da Napoli verso il nostro Miglio d’Oro, per rendere più agevole l’itinerario verso i celebri luoghi di una delle destinazioni turistiche più affascinanti del mondo, Napoli e dintorni, sulla quale si moltiplicavano guide (anche autorevoli, fino a quella di Salvatore Di Giacomo) che mai trascuravano i consigli pratici sul «come arrivare». Dunque, osiamo, in una regione della quale si continua a ripetere la spiccata vocazione turistica, dovremmo anche ricordare che viaggiare è già partire e non semplicemente arrivare. In fondo, è questo il segreto del successo del settore crocieristico, che è viaggio in movimento e che punta sul trasporto più che sulle mete. Un settore che nell’ultimo decennio è in continua crescita e che, anche in questo periodi di acuta crisi economica, non ha accusato, se non in minima parte, la flessione di presenze degli altri comparti. Riflessioni apparentemente banali queste, ma che però dovrebbero essere ai primi posti dell’agenda di sviluppo della Campania. * Presidente del corso di laurea in Turismo per i Beni culturali dell’Università Suor Orsola Benincasa © RIPRODUZIONE RISERVATA Emirati è la realizzazione di Masdar Smart City, una sorta di Silicon Valley dell’energia sostenibile dove sta sorgendo una città di 6 chilometri quadrati, a 15 chilometri dalla capitale Abu Dhabi: la prima città che nasce ad emissioni zero. Per quanto sorprendente possa sembrare, è in un paese con un’economia finora basata essenzialmente sul petrolio, quindi, che vedremo realizzato un piano avveniristico che si fonda sull’energia pulita. Un progetto il cui costo globale sfiorerà i 20 miliardi di dollari. Il tema è dunque non rinchiudersi nel bacino del Mediterraneo storico, dove ritardi strutturali (il nostro Mezzogiorno non è escluso) si sommano a varie criticità di altra natura e dove il problema principale resta reperire le risorse necessarie a interventi di portata trans-nazionale e trans-continentale. È del tutto evidente che occorre puntare sul Mediterraneo «allargato» non solo per dare ulteriore impulso ai traffici commerciali, ma anche per realizzare i grandi progetti infrastrutturali che sono alla base della futura crescita economica e sociale. Dobbiamo guardare al Mediterraneo allargato, cioè alle realtà che stanno dimostrando di avere non solo risorse finanziarie ma anche la giusta visione del futuro. E dobbiamo farlo proprio facendo perno sulla forza del nostro brand industriale e culturale. Per non lasciarci sfuggire l’opportunità di giocare, sul grande scacchiere della globalizzazione, quel ruolo cruciale che le nostre competenze e capacità ci consentono di esercitare. SEGUE DALLA PRIMA Segno evidente che dovremmo tenere in maggior conto l’area del Golfo anche quando ragioniamo sul Mediterraneo come nuova frontiera di sviluppo. Se infatti concepiamo tale area di mercato pensando solo alla riva nordafricana, dobbiamo sapere che, sia pure in crescita, i Paesi che ne fanno parte hanno bisogno in egual misura di supporto tecnologico e di provvista finanziaria per sviluppare le loro economie e dotarsi, fra l’altro, delle necessarie infrastrutture, tra cui trasporti ed energie rivestono ruolo strategico. In questa valutazione si inserisce il progetto di network energetico che chiuda ad anello le infrastrutture dei Paesi dell’intero Mediterraneo è da tempo all’attenzione dell’Unione Europea. Si chiama MedRing, coinvolge ventidue Paesi, ossia tutti quelli che si affacciano sul Mare Nostrum, più Portogallo, Macedonia e Giordania. Del resto realizzare l’interconnessione delle reti elettriche di tutto il bacino è un passaggio ineludibile se si vuole tendere a rispettare l’impegno di uno sviluppo sostenibile con il pacchetto clima dell’Ue, che prevede il famoso target del «20-20-20»: entro il 2020, emissioni di gas serra ridotte del 20% rispetto al 1999, il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Tutto ciò sarà possibile solo se riusciremo a unire all’apporto delle fonti rinnovabili dei Paesi dell’Eurozona quello dei Paesi del Mediterraneo. Si pensa al solare termico e fotovoltaico, assicurato in modo costante e massiccio da un irraggiamento in ampie zone desertiche dell’Africa. Si pensa all’energia eolica che si produce nelle piattaforme del Mar del Nord, a cui si potranno unire quelle offshore del Mediterraneo sudorientale. Si pensa infine all’energia da fonte idroelettrica, che abbonda nei paesi dell’area balcanica. A questo va aggiunto il grande sforzo in ricerca e sviluppo che dovremo profondere per migliorare il grado di efficienza energetica delle reti europee e raggiungere risultati apprezzabili nel campo dello storage dell’energia elettrica. L’Italia in questo può avere un ruolo determinante non solo come ponte di connessione geografica tra Nord Europa, Balcani e Nord Africa, ma anche quale centro di competenze e tecnologie nel settore dell’energia, come in altri comparti infrastrutturali. La geopolitica di questo secolo riconsegna al mondo un «mare nostro» che nuovamente assume il ruolo di baricentro nei grandi flussi economici che ebbe fino al Cinquecento. Ma dobbiamo guardare al Mediterraneo non più come la somma dei Paesi dell’arco latino, più fronte maghrebino, Medio Oriente e Turchia. Già da tempo lo shipping mondiale ha trovato nel Canale di Suez il passaggio in grado di far transitare le grandi navi di nuova generazione, costruite con i criteri del gigantismo per migliorare le economie di scala. Quel canale unisce il Mediterraneo al Golfo Persico. Cioè a Paesi come il Quatar e gli Emirati Arabi, i quali dispongono di grandi risorse economiche. Capitali ingenti che tra l’altro essi intendono impiegare anche per sperimentare nuove tecnologie carbon free. Non è certo per caso che una delle punte di diamante dell’agenda di sviluppo degli © RIPRODUZIONE RISERVATA ❜❜ Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di giocare, sul grande scacchiere della globalizzazione, quel ruolo cruciale che le nostre competenze e capacità ci consentono di esercitare SEGUE DALLA PRIMA «Napoli l’illustre, madre di nobiltà e d’abbondanza», dice la targa di Cervantes che guardavo la mattina all’angolo di Palazzo San Giacomo. La mia citta, a cui ho deciso di dedicare, poco piu di un anno fa, una parte della mia vita lavorativa, scegliendo la sfida di poter contribuire a un progetto di cambiamento delle condizioni di vita delle persone che vi vivono. Ringrazio pubblicamente il sindaco Luigi de Magistris. Mi ha chiamato a condividere e a praticare un cambiamento silenzioso ma efficace, che aveva come obiettivo quello di realizzare un’amministrazione efficiente e al servizio dei cittadini rompendo con vecchie pratiche un po’ oscure e consociative, che possono essere scardinate solo nel rispetto delle regole e della legalità. Poi le cose sono andate diversamente e ho l’impressione che si sia scelto «l’accomodamento». Ma io continuo a credere in una gestione della cosa pubblica efficace, trasparente e rispettosa delle regole, sancite proprio a garanzia dei diritti di tutti secondo i principi della nostra Costituzione. Ringrazio pubblicamente coloro che hanno collaborato con me in questi lunghi mesi. Forse non li ho sempre trattati benissimo perché la stanchezza, a volte, pesa anche nei rapporti umani. Sono stati tutti bravi e senza di loro non avrei avuto la forza di provare a cambiare dalle fondamenta il terzo Comune d’Italia. Mi auguro che il processo vada avanti, che non abbiano il sopravvento vecchi metodi e vecchie prassi e sopratutto che tutti coloro all’interno e all’esterno del Comune, che hanno condiviso con me un progetto di un nuovo modo di fare amministrazione, trovino le condizioni per poter continuare. Ringrazio le maestre e i maestri, ma soprattutto i bambini. Ho conosciuto da vicino il mondo della scuola con il ministro Tullio De Mauro, uomo ben noto a questa città per la sua cultura e la sua sensibilita istituzionale, assieme a lui abbiamo portato la scuola nelle corsie degli ospedali, nei reparti di oncologia pediatrica e nelle zone piu povere del nostro Paese con il prezioso contributo dei maestri di strada di Napoli, dove fare scuola significa seguire in concreto l’insegnamento di don Milani per «non lasciare indietro nessuno....». E proprio perché so quale valore aggiunto ha la scuola in una citta cosi complessa, dove assicurare la scuola ai bambini significa toglierli dalla strada ed evitare, a volte, lo sfruttamento del lavoro minorile, ho contribuito a elaborare buona parte di un atto adottato dalla giunta a fine agosto, anche in un contesto finanziario diverso, in difesa della scuola pubblica. Tralascio in questa sede i tecnicismi delle formule giuridiche, peraltro di nessun interesse per i non addetti ai lavori, dico solo che sul piano strettamente tecnico ho proposto, proprio per garantire al meglio i diritti delle bambine e dei bambini e di coloro che lavorano nella scuola, altre soluzioni tecniche nel rispetto delle leggi. E dico questo solo perché mi ferisce molto essere stata considerata un ostacolo alla scuola pubblica. So bene, anche come madre, l’importanza del ruolo di chi ha il compito d’insegnare alle bambine e ai bambini, sopratutto in questa citta, il rispetto delle regole del vivere civile. È con i loro insegnamenti che si costruisce il futuro del nostro paese. Per questo ringrazio maestre e maestri, custodi di regole che aiutano nella scuola a crescere fin dalla tenera età i bambini con la schiena dritta. Lascio questa citta con l’amarezza di essere stata chiamata per assicurare la legalità e il rispetto delle regole ed essere stata allontanata proprio perché volevo agire, nella mia convinzione, nel rispetto delle regole. Ho registrato la vicinanza sincera di tanti, lontani da me per storia e cultura, che ho sentito vicini. La solidarietà trasversale ti fa sentire «più normale». Lavoro esclusivamente, qualsiasi attività svolga, per rispettare i diritti di tutti, sopratutto dei piu deboli che hanno pochi strumenti per farli valere. Questi sono i valori fondanti della nostra democrazia che io come prefetto rispetterò sempre per dovere e convinzione personale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fisimario Mastriani deluso dall’Italia Una di RUGGERO GUARINI SEGUE DALLA PRIMA Lo sapevo perché da ragazzo, leggendo I misteri di Napoli, mi avvidi che da certe pagine di quel romanzone, scritto e pubblicato fra il 1869 e il 1870, trapelava un’intenzione fortemente critica verso alcuni aspetti dell’Italia sabauda. Lo sapevo, inoltre, perché molto più tardi, in un bel saggio che Antonio Palermo pubblicò all’inizio degli anni Settanta (Da Mastriani a Viviani, Liguori editore), fra non poche osservazioni illuminanti sulla qualità letteraria di quel nostro prolifico genio del feuilleton, trovai anche una concisa ricostruzione della storia dei suoi gusti e umori politici. Ma non ricordavo molte di quelle pagine in cui espresse con sorprendente violenza il disgusto che provò per i nuovi governanti, soprattutto a causa dello sfacciato «nepotismo» che manifestarono fin dal principio nella direzione della cosa pubblica. L’argomento è trattato diffusamente in un capitolo di un nuovo, interessantissimo libro a più voci sulla figura e l’opera di Mastriani. Il titolo, Che somma sventura è nascere a Napoli!, è un’espressione, ovviamemte ironica, dello stesso Mastriani. Appena pubblicato dall’editrice Aracne, il volume (400 pagine, 28 euro) è il frutto dell’incontro di una nostra appassionata studiosa, Cristiana Anna Addesso, con due diretti discendenti dello scrittore, Emilio e Rosario Mastriani, ai quali si devono molte pagine del volune, compreso il saggio che lo apre («Considerazioni eccentriche su Mastriani tra famiglia, cultura e società»). Il libro contiene molte altre utilissime sezioni, fra le quali la biografia di Mastriani scritta subito dopo la sua morte, nel 1891, dal figlio Filippo, e accuratissime bibliografie di tutti i suoi scritti (oltre cento romanzi, molte novelle e articoli e un bel mazzetto di lavori teatrali). Ma la parte per me più succosa è proprio lo studio della Addesso sulle sue speranze e delusioni politiche. Ecco alcuni dei passi che esprimono il suo disinganno: «I veri martiri della libertà non vanno a caccia di guiderdoni e d’impieghi». - «Essendo la Camera de’ deputati il primo corpo legislativo dello Stato, ne conseguita che, dove i componenti di essa non sono i veri rappresentanti della nazione ma piuttosto i mandatari o complici di un partito qualunque, non può dal seno di questa camera emergere il bene della nazione». – «Questi signori martiri che aveano tanta febbre di insediarsi negli alti posti, lavoravano pel bene dell’Italia o pel bene delle loro saccocce?» – «Seimila onesti impiegati furono speciosamente destituiti perché si dovea dar luogo a’ martiri, a’ cugini e a’ nipoti dei consorti e a tutti quegli affamati che ci erano piovuti addsosso come cavallette». – «Gran peccato che questa Italia sì feconda d’ingegni non sia capace di nutrirli bene e nutrisca invece cialtroni, cortigiane ed istrioni». «La raccomandazione – osservò ancora quel candidissimo fustigatore, – questo vecchio sistema della tirannide, questa me- lata corruzione che si insinua in tutta la sfera della burocrazia, seguita ad esssere quasi l’unica norma delle nomine degl’impiegati. Se avete un santo protettore potete sperare qualche cosa, altrimenti, foste voi più dotto del Muratori, sarete scartato. Abbiamo visto sotto il presente governo non aversi alcun riguardo ad uomini di elevata riputazione i quali sono stati sbalzati dai loro posti senza un peccato veniale per essere sostituiti da creature della ormai esosa consorteria». Col termine «consorteria» Mastriani alludeva ovviamente alla cricca liberal-massonica emersa dal Risolrgimento, il cui stile di governo gli sembrava un intollerabile oltraggio ai princìpi del suo ingenuo cristianesimo socialisteggiante. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 15 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA SudSapori Chef Parade Otranto a cura di GIMMO CUOMO A tavola di Antonio Fiore 1 2 3 1. Gennaro Esposito, sarà lo chef e patron della Torre del Saracino a concludere lunedì a Palazzo Alabardieri a Napoli il road show della mozzarella dop 2. Eduardo Estatico della Distilleria di Pomigliano D’Arco, protagonista venerdì prossimo a Roma in una sfida col collega Mario Demuro 3. Alfonso Caputo premiato nel prossimo week end a Sorrento nell’abito delle Giornate gastronomiche promosse da Villa Massa Somma Vesuviana / Locanda Nonna Rosa C i stava un genovese, un portoghese, un siciliano, un calabrese e un napoletano. Non è l'incipit di una barzelletta, ma la finale di Stocco contro Stocco 2010, la tenzone culinaria vinta dal napoletano, che poi era sommese: Vincenzo Nocerino, all'epoca chef della Lanterna, il ristorante di Somma Vesuviana specializzato nel proporre il Gadus morhua in tutte le sue forme. Oggi Vincenzo s'è messo in proprio, intitolando il suo locale autarchico (ex Guarracino) alla nonna, Nonna Rosa. Ovviamente, nulla a che vedere con la Nonna Rosa di Peppe Guida a Vico Equense, che resta unica e inimitabile: né l'omonimia può ingenerare equivoci fra le due cucine, perché qui si resta obbedienti al culto dello stoccafisso e del baccalà perinde ac cadaver, come i gesuiti alla regola. Epperò il rito è come sempre allegro, conviviale, e si celebra in un locale piacevolmente minuscolo (ma con la bella stagione è disponibile il retrostante spazio esterno), pavimento in cotto ben tenuto, sedie impagliate, tavoli quadrati, candide tovaglie, portafiori che replicano le sacre ampolline in cui Nonna Rosa custodiva e regalava il suo nocillo. Alle pareti il piatto-premio della famosa disfida, foto di Somma com'era, scaffali per libri e chincaglieria partenopea, vetrinette per i bicchieri e nei pressi del bar un merluzzo imbalsamato tanto per chiarire di che cosa parliamo quando parliamo di cibo. E allora: niente menu scritto, ma la gentilezza affabile e spontanea di Maria Rosaria, consorte di Enzo, che espone a voce i piatti e li ripete con cordialità ai distratti come noi (finti distratti: in realtà stiamo prendendo appunti visto che non possiamo rubare la lista). E allora: gli antipasti sono tre, e noi li ordiniamo tutti e tre. In ordine progressivo di arrivo e di bontà, ecco i fritti: bastoncini di baccalà in pastella, fiore di zucca ripieno di mozzarella e baccalà, polpettina di baccalà. Ecco il vivacissimo peperone rosso: sollevi il cappello e trovi il ripieno di baccalà e olive nere, la sottostante crema di patate è rinforzata da un ghirigoro non solo decorativo di riduzione di Aglianico, tutto una dolcezza di velluto. Ed ecco soprattutto il tegamino, che diventerà cavallo di battaglia della locanda: nel recipiente di rame un caldo, profumatissimo brodo vegetale in cui si bagnano in armonia cipolle, pomodoro fresco, patate, pane fritto e un bianchissimo tocco di mussillo alto così a dettare la sua gustosa legge, amplifi- Baccalà da maestro Nocerino: la passione di sempre in un locale tutto nuovo (e suo) Il percorso La «Locanda Nonna Rosa» si trova in via Mercato Vecchio 106 a Somma Vesuviana. Da Napoli: A1, poi l'uscita in direzione Napoli-Centro direzionale, girare a destra in direzione Pomigliano-Cercola, uscire in direzione Cercola, girare a sinistra per Comuni vesuviani, poi attraversare Sant'Anastasia e giungere a Somma. Distanza km 20. Da Bari: A14, poi A16 e uscire a Pomigliano, continuare in direzione Paesi vesuviani, attraversare Castello di Cisterna e Fornaro e giungere a destinazione. Distanza km 250 cata dal basilico. Un signor piatto su cui stiamo bevendo (in assenza di una cantina adeguata: un pugno di referenze campane e nulla più) un anonimo Catalanesca della casa. Anonimo? Un momento, l'anonimato si riferisce solo alla mancanza di etichetta, in realtà questo «vino del contadino» (Giovanni) non ha nessuna delle caratteristiche che si sogliono associare ai vini rustici, cioè spigolosità, squilibrio, odori improbabili e via disturbando naso e papille. Qui Un pamphlet del nutrizionista Antonio Vacca Dieta mediterranea, fu vera gloria? La dieta mediterranea? Trionfa nell'immaginario, ma è scomparsa dalla tavola. L'ultimo pamphlet di Antonio Vacca è l'ennesimo sasso lanciato nello stagno della gastronomia dal medico nutrizionista napoletano-battipagliese Antonio Vacca, che da anni conduce un'intelligente battaglia di minoranza contro i luoghi comuni che ruotano intorno all'alimentazione, anzi alla questione «cibica», come lui la chiama. Qui Vacca si interroga sulla Waterloo del popolo mediterraneo, rimesso in riga dal «congresso di Vienna» della Cucina Unica. «Fu vera dieta?» (Il Saggio, euro 10) esamina in 40 agili pagine il curioso destino napoleonico di una «dieta» che si identificava con uno stile di vita incentrato sulla frugalità assoluta, santificato a parole ma nei fatti stravolto dall'abbondanza globale. Così oggi, nella patria del virtuoso comportamento alimentare studiato da Keys, diabete e obesità sono ai vertici delle classifiche: dieta mediterranea, fu vera gloria? Ai lettori l'ardua sentenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA trovo anzi una morbidezza mai stucchevole, una stoffa lieve ed elegante. Insomma: se è davvero tutta catalanesca quella che luce nel bicchiere, c'è da ordinarne almeno un cartone. Di sorso in sorso, stiamo per passare ai primi piatti: il pacchero con stocco, olive nere e capperi è un classico che non si discute, con questa preparazione Nocerino vinse la famosa gara. Però lì i paccheri erano artigianali e di Gragnano, mentre qui sono di una buona marca industriale. E la differenza si sente, soprattutto sotto i denti (capisco bene che quando uno si mette in proprio deve fare i salti mortali per far quadrare i conti; ma sul pacchero no, non si può risparmiare). Idea modaiola la genovese di pesce (baccalà, of course), però la prevalenza del pomodoro alla lunga spegne gli altri sapori; per i non merluzzodipendenti l'alternativa è rappresentata da un'onesta pappardella ai funghi porcini e Parmigiano 12 mesi e, per quanto concerne i secondi piatti, da una spigola di mare (Fabrizio, il fidato giovanissimo ingegnere-commis che ha seguito Vincenzo dalla Lanterna, ce la porta in visione) arrostita e servita su passata di patate viola, abbinata a scarola alla napoletana. Intanto abbiamo cambiato vino, e in omaggio a Ischia, il romanzo di Gianni Mura che sto avidamente leggendo, scelgo un titolato Biancolella. E subito rimpiango l'anonimo Catalanesca di prima non solo per il prezzo (7 euro contro 14), mentre Maria Rosaria ci illustra gli ultimi due brillanti capitoli della merluzzeide: il baccalà Selecta è in versione fritta, quello a bassa temperatura è di Lofoten, importatore locale. Perché, detto per quelli che ancora lo ignorano, Somma è una delle capitali italiane del baccalà: sta aggrappata sul vulcano ma da lassù scruta il Mare del Nord. Però al momento dei dolci (caprese e cheesecake a cura di Maria Rosaria) preferiamo tuffarci nel caldo mare del Sud, Passito di Pantelleria Le Conche, moscato e zibibbo delle Terre dei Sesi per brindare alla nuova avventura di Vincenzo Nocerino: chef di poche parole, di molta esperienza e di Somma civiltà. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ora Rossella è sbarcata nel Salento di VINCENZO RIZZI C onserviamo un ricordo molto preciso di Rossella Mantero, che gestiva un fascinoso ristorante nel centro storico di Massafra, dove si era trasferita dalla natia Liguria per rendere omaggio alla Puglia con le sue doti culinarie. Conclusasi la bella esperienza in terra di Taranto, oggi troviamo Rossella nel Salento, ai fornelli del bar trattoria Primo di Otranto, nei pressi dell'antica porta che dà accesso al borgo. L'attuale locale è differente dal precedente e ha davvero l'aria di una trattoria familiare, con i suoi tre ambienti (sala da biliardo, bar e sala da pranzo) semplici e piuttosto anonimi, tra tovaglie di carta e cucina a vista. Ma a garantire la continuità con il passato resta la mano felice di Rossella, che adopera prodotti in larga misura a chilometro zero e sa coniugaBAR re nei piatti la TRATTORIA freschezza mePRIMO via delle torri 5, diterranea con Otranto, tel. la nettezza dei 350-5021356, sapori. Magari giorno di ispirandosi a chiusura: tradizioni regiolunedì, carte di credito: no AE nali diverse e seguendo i cicli stagionali. Mentre il marito Lorenzo Marangi accoglie gli ospiti con cortese cordialità. Le proposte spaziano dalle fettucLa chef cine di farro al Rossella pesto di pistacMantero chi di Bronte, alle penne triangolari alla Norma; dalle fave con le cicorie, ai salentini pezzetti di cavallo al sugo. In alternativa i buonissimi latterini in scapece (con lo zafferano); per poi continuare con il gusto sincero e pulito degli spaghetti alla chitarra aglio, olio e peperoncino con colatura di alici di Cetara e prezzemolo. Divertente l'idea di inserire in carta una sezione verde per i contorni, tra i quali spiccano le verdure di campo saltate in padella. Menu per celiaci, piccola cantina non solo pugliese, e un conto di circa 25 euro vini esclusi. © RIPRODUZIONE RISERVATA freschezza mediterranea nei piatti ambienti piuttosto anonimi 16 Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno NA SudSaporil’intervista Persone & storie di GIMMO CUOMO Daniele Cernilli, il più seguito critico enologico italiano dell'era post Veronelli, autore con Dario Cappelloni del volume «Vitigni del mondo» edito da La Conchiglia di Capri. Cosa ha bevuto ieri sera? «Nove vini». Quello che l'ha colpita di più? «Barbera d'Alba 2009 di Giacomo Conterno». L'ultimo vino del Sud che ha bevuto? «Taurasi 2008 Donna Chiara». Scommetta su un vitigno campano. «Il fiano». Come colloca il Fiano nel panorama dei bianchi autoctoni italiani? «Tra i migliori». Verdicchio o Fiano? «Alla fine Verdicchio». Fiano o Vermentino? «Fiano per tutta la vita». Vitigno strategico per la Puglia? «Nero di Troia e primitivo». Il Minutolo resterà solo un vino di nicchia? «Secondo me si». Il personaggio più importante per il movimento del vino campano? «Piero Mastroberardino, ma quello che mi sta più a cuore è Sabino Loffredo». Della Puglia? «Gianfranco Fino». Aglianico: ma quale? «Quello di Taurasi sicuramente, ma l’Aglianico è grande ovunque». I rosati pugliesi: i migliori d'Italia? «Probabilmente sì, insieme con gli abruzzesi». Il critico: «Il bianco irpino è tra i migliori d’Italia. Ok Es e Vigna Pedale» Cernilli promuove il Fiano di Avellino e i rossi pugliesi Il libro «Vitigni del mondo», catalogo ragionato delle principali varietà di uve da vino (Edizioni La Conchiglia - Capri 168 pagine, 15 euro. A quattro mani Daniele Cernilli e Dario Cappelloni propongono la classificazione delle uve, fornendo informazioni utili sia agli esperti sia a chi si sta avvicinando con curiosità al mondo del vino. Il tono è quello del racconto di un viaggio appassionante in tutte le zone vitivinicole del pianeta. Nomi e cognomi. Il bianco campano preferito? «Cupo». Il rosso? «Taurasi Radici riserva e Montevetrano». Il bianco pugliese? «Difficile, perché la Puglia non è una terra di grandi bianchi». Il rosso? «Due: Es di Fino e Vigna Pedale di Torrevento». Chateau Margaux o La Tache? «La Tache». La Tache o Barolo Monfortino? «Dipende dall'annata». Tra due annate di eccellenza? «La Tache». Francia o Italia? «Francia, ma di poco». Toscana o Piemonte? «Piemonte». Regione emergente del vino italiano? «Liguria». Quanto ha speso per una bottiglia di vino? «Un migliaio di euro». Per lei il cibo è un completamento del vino? «Sì». Una regola per l'abbinamento cibo-vino? «Il cromatismo: bianco su bianco rosso su rosso». La carta dei vini ideale: quante etichette? «Per me non più di cinquanta». Cosa pensa dei ristoratori che propongono solo vini regionali? «Nella maggior parte dei casi fanno bene, se, naturalmente, propongono anche una cucina tradizionale». Il ristorante preferito in Campania? «Torre del Saracino con una menzione per il Vairo». In Puglia? «Già sotto l'arco». Perché al Sud da dieci anni non c'è un tre stelle Michelin? «Perché la Michelin è francese». Bevanda preferita vino a parte? «Birra». Il vino è arte o artigianato? «Alto artigianato». Con che vino e a che cosa brindiamo? «Brinderei all'uscita dalla crisi con un vino anti crisi: Lambrusco di Paltrinieri». Andrebbe bene anche un Gragnano? «Certo, quello di Grotta del Sole». © RIPRODUZIONE RISERVATA Pizze & Fornelli Preferite il calzone alla Margherita di ROSARIA CASTALDO A rrivare da Gennaro a Bagnoli è facile. I problemi iniziano nel cercare un parcheggio ma, considerando la calda e assolata giornata novembrina, si può lasciare l'auto distante ed approfittarne per fare quattro passi sul viale dei Campi Flegrei. «Gente che passa che suono che fa...non un paese non una città. Ma era dolce era dolce per me...quella strada mi è cara la più cara che c'è...Campi Flegrei». Questa è la strada di Edoardo Bennato, quella de-cantata nel 1973 agli esordi del cantautore. Né paese, né città: strana terra quella di Bagnoli, soffocata dalle problematiche pre e post industriali e repressa dalle ambizioni di località turistico-balneare che per un breve periodo storico è stata. Della posizione marittima è rimasta l'aria iodata proveniente da un mare malato che attende flemmatico un destino più dignitoso. Intanto chiedendo della pizzeria, le idee si confondono. «Quale Gennaro? Uno, due o quello da asporto?». Il problema alla fine è risolto. La pizzeria storica di Gennaro Cristiano, il capostipite, è in Via Ascanio, 43. Della stessa famiglia è il locale da asporto nella vicina via Silla mentre, della terza omonima pizzeria, sempre nello stesso quartiere, non si conosce la genealoNomen omen: gia. Il locale visitato, gestito da FedeRaffaele Farina, rica Cristiano figlia di Gaetano e nipizzaiolo dello storico pote di Gennaro, coadiuvata dal pizlocale bagnolese zaiolo Raffaele Farina, è stato aperto Da Gennaro Pizzeria nel 1959 per gli operai della vecchia Via Ascanio, 43 Italsider di Bagnoli. Negli anni la pizNapoli za si è fatta apprezzare per una carattelefono: teristica particolare: la leggera croc081-0136731 cantezza che non tutti amano ma Margherita: 3,50 euro pur che vanta numerosi estimatori. Calzone fritto: 4,50 Questa particolarità non valorizza la euro Margherita la cui pasta risulta un po' secca anche se ricca di mozzarella, mentre il ripieno fritto, abbondantemente farcito di ricotta, mozzarella, prosciutto cotto e pepe, mostra una solida spina dorsale rappresentata proprio da quello scricchiolìo che rende appetibile la pizza anche mentre si raffredda. In questo modo si percepisce meno l'abbondante olio evitando così l'effetto «stufoso». Tra le tante varietà, servite anche nel formato «mezzo metro» c'è quella «al limone» (con mozzarella, spinaci e limone), la «Farfalla», ripiena al centro e con due altri gusti laterali a scelta. © RIPRODUZIONE RISERVATA 17 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA SudSaporivino Il preferito di Mosto sacro di Gimmo Cuomo Q uesta è una recensione che vi prego di leggere al di là della valutazione sintetica presente nella tabella, inficiata dal riscontro di una una nota ossidata che oggettivamente penalizza la piacevolezza complessiva di questo «Undici filari» dei Feudi di San Marzano. Gli concedo comunque volentieri il diritto al riassaggio perché si tratta di un prodotto per diversi aspetti molto interessante. Un Primitivo dolce naturale, fresco, non afoso (solo 13,5 gradi) e per nulla stucchevole, merita necessariamente attenzione e buona disponibilità. Per correggere il difetto da me riscontrato c’è dunque tempo. Il fatto è che di questo vino mi convince la concezione moderna e innovativa che lo rende un bell’originale. In altre parole, ho ritrovato in questo rosso dal cuore tenero la filosofia produttiva già apprezzata durante l’assaggio dell’ottimo Malvasia Nera recensito esattamente un anno fa. Di colore rubino scuro, spande luce durante la rotazione nel calice. Del naso ho già detto. Purtroppo la frutta matura s’intuisce solo, resta decisamente in ombra, costretta sullo sfondo di un palcoscenico olfattivo che pure dovrebbe calcare da protagonista assoluta. Si lascia apprezzare invece in bocca, dove si disimpegna in souplesse grazie alla sostenuta spinta acida che rende l’Undici Filari equilibrato. La persistenza è nella norma. Il finale è pulito. Bourgogne Da una bottiglia come questa, Gevrey Chambertin Premier cru Lavaux St-Jaques 2005 di Dupont Tisserandot, era lecito attendersi qualcosa in più. Fascinoso il colore, complessi i profumi. Purtroppo il vino viene un po’ meno al palato, risultando accora eccessivamente nervoso. Forse bisognerà attendere qualche altro anno per ricevere sensazioni più compiute e armoniche. Sette versioni per un unico classico della gastronomia mondiale: la pizza Margherita. Appuntamento lunedì prossimo alle 20 alla PizzAria La Notizia in via Caravaggio a Napoli. Le variazioni sul tema del maestro Enzo Coccia saranno accompagnate dalle birre artigianali dell’azienda marchigiana Collesi. E per una dolce conclusione spazio ai prodotti della cioccolateria artigianale Theobroma di Sant’Anastasia. Costo della serata 25 euro. Ingresso solo su prenotazione. Info: 349-2886327 Luogosano, vino e prodotti tipici Domani dalle 11 alle 14 all’azienda vitivinicola La Molara di Luogosano (foto), degustazione dei vini aziendali con i prodotti tipici dell’Irpinia (pane cotto nel forno a legna, i formaggi di Molara di Zungoli, i salumi di Di Nunzio, il miele di Gaudiciello. Info: 0827-78017 Leone de Castris, verticale Donna Lisa In collaborazione con l’Ais di Lecce Leone de Castris organizza una verticale di 5 annate (1999-2003-2006-20072009) del Donna Lisa Salice Salentino riserva. L’evento si svolgerà mercoledì 28 novembre al Museo del Vino Piero e Salvatore Leone de Castris. Gli spumanti dell’azienda salentina saranno invece protagonisti martedì 27 all’inaugurazione dei corsi Ais all’hotel Tiziano di Lecce. Radici wines, ecco le guide 2013 Martedì 27 novembre, a partire dalle 16, al Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari (foto) presentazione delle nuove guide «Pizzaviaggiando 2013», «Dolce Guida 2013», Radici Wines 3013». Alle 19 saranno aperti i banchi di 1 2 Il «Damaschito», un Aglianico dalle spalle larghe Qual è il suo vino preferito? «Latour a Civitella di Mottura». Perché? «Si tratta di un bianco gentile, fresco e profumato, lo apprezzo molto come aperitivo». 3 A che piatto lo abbina? «Alle seppioline al pan brioche con passata di piselli e torrone salato». 4 Un vino campano? «Non ho dubbi, scelgo il Fiano di Avellino di Guido Marsella». «Undici Filari», buono con una nota stonata Vino dolce, fresco, non stucchevole Il capitolo degli abbinamenti mi offre l’occasione per suggerire qualche azzardo calcolato. Per esempio, di servirlo freschetto (14 gradi) come aperitivo per predisporre il palato alle delizie di un pranzo autunnale a base di paste e carni con funghi e tartufi. Se provate, fatemi sapere. Rientrando nell’ortodossia enologica, vi consiglio di provarlo su formaggi di latte bovino o caprino mediamente stagionati, su biscotti di pasta frolla, sul budino di castagne su salsa di loti. Eviterei invece l’abbinamento col cioccolato che potrebbe apparire naturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA assaggio, mentre alle 20 spazio alla pizza dell’orto e del porto secondo pizzaioli e chef di Puglia. Interverranno l’assessore regionale Dario Stefano, il curatore delle «Girapuglia» arriva in libreria Lunedì 26 alle 18,30 allo spazio eventi della Feltrinelli di Bari presentazione della terza edizione della guida «GiraPuglia» (Edizioni Tirsomedia). Realizzato in collaborazione col Movimento Turismo del Vino e Movimento Turismo dell’Olio della Puglia, il volume propone un avvincente viaggio nei sapori di Puglia. Dodici itinerari tra prodotti tipici, le eccellenze agroalimentari, gli eventi gastronomici, le curiosità, le leggende, le ricette tradizionali, i corsi di cucina. Saranno presenti l’editore Vittoria Cisonno, la giornalista Antonella Millarte, autrice della Guida, e Silvia Godelli, assessora al Turismo e Cultura della Regione Puglia. Vulture / Il rosso Primitivo di Manduria prodotto da Feudi di San Marzano Notizie golose Alla «Notizia», variazioni sul tema Eduardo Buonocore, maître guide Nicola Campanile, il responsabile marketing Pugliapromozione Alfredo De Liguori, il giornalista Vincenzo Rizzi. Le pizze saranno interpretate da Salvatore Bufi (Bufi di Molfetta), Stefano D’onghia (osteria ’a Crianz di Putignano), Michele Aucelli (pizzeria Le Coq di Corato) e Cosimo Carrieri (pizzeria La Campagnola di Bitritto). La Mavi drink e la Oro di Milano L’azienda casertana Mavi Drink srl, tra le più competitive in Europa, si è aggiudicata la distribuzione esclusiva per l’Italia della Oro di Milano, la birra artigianale italiana di qualità, creata da Alina. Oro di Milano è già bevuta in centinaia di bar e pub su tutto il territorio nazionale, nelle versioni Puro Malto, Doppio Malto e Gran Riserva. e, da oggi, diventa anche ecocompatibile. Infatti è la prima birra distribuita in Italia nei nuovi fusti PET monouso che sostituiscono quelli in tradizionali acciaio. Siamo passati da un estremo all'altro! Sino a qualche anno fa se non c'era la barrique, il vino era considerato di serie B. Oggi si assiste spesso all'esatto contrario ed anche un accenno di rovere fa spesso arricciare il naso. Se usato «cum grano salis» invece è uno strumento molto valido per ottenere vini di qualità. Per l'Aglianico poi, l'uso dei contenitori in rovere, siano essi piccoli come le barrique o più grandi, è insostituibile. Gli effetti del legno sono molteplici: stabilizza il colore, incrementa la complessità olfattiva e poi accelera alcuni processi che portano alla morbidezza. Uno strumento fondamentale quindi, ma che prevede un accurato lavoro in vigna. La giusta maturazione delle uve è il punto critico cruciale per ottenere un Aglianico capace di «digerire» il legno, senza lasciarsi prevaricare. In poche parole occorre che il vino abbia le spalle larghe e forti, un vino mediocre non migliora se messo in barrique, anzi. Il Damaschito, come si intuisce arriva dalle vigne coltivate a Maschito a 450 metri con una densità di 8000 piante per ettaro, lunga macerazione e poi affinamento in botte grande di rovere di Slavonia per un anno e poi altrettanto in bottiglia. Olfattivamente complesso, dove un frutto maturo, mostra i segni di una annata calda, con note che ricordano fiori lievemente appassiti, prugna nera e spezie. Un naso che, con un termine un po’ abusato, definirei intrigante. In bocca resta succoso, con una buona vena acida che sorregge tutto l'impianto. Il legno è in fase di «digestione» che prevedo lunga come dimostrano anche i tannini ancora abbastanza arzilli. Il trascorrere del tempo non può che fargli bene. La scheda Damaschito 2009 Aglianico del Vulture Grifalco della Lucania Telefono: 0972-31002 Uvaggio: aglianico Giudizio: ottimo 18 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno 19 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA Cultura Esasperatismo dell’essere «Esasperatismo dell’essere» è il titolo della personale di Rosario Mazzella, che s’inaugura oggi (ore 17) al Bidone di Napoli a Salvator Rosa. La mostra, a cura di Adolfo Giuliani, sarà presentata da Annamaria Carbone e Domenico Raio, autore del testo critcio sul catalogo. «Dall'approfondimento della singola parabola umana, l’artista giunge a raffigurare il più generale dramma dell'umanità. Un vero e proprio percorso di vita - scrive Raio - espresso attraverso unaa sequenza di simbologie cromatiche, che ammonisce sul fatale destino dell’umana esistenza». Spettacoli&Tempo libero Il trittico Il Trittico di Nottingham era esposto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, prima di essere trasferito nell’Ottocento alle collezioni del Museo di Capodimonte. In basso a sinistra il restauro. Qui sotto, due particolari della cornice, prima e dopo l’intervento Capodimonte, il restauro dell’opera in alabastro del ’400 Così approda a Napoli il ciclo «Restituzioni» di STEFANO DE STEFANO L a suggestiva denominazione di Trittico di Nottingham ci racconta chiaramente l’origine britannica di questa opera tardogotica, realizzata proprio nella città dell’Inghilterra centrale, resa celebre dall’epopea di Robin Hood. Ma non di archi e di frecce si tratta, quanto piuttosto di uno straordinario ciclo plastico con le «Storie della Passione», che giunse a Napoli, probabilmente grazie a Ladislao d’Angiò Durazzo, e poi esposto nella chiesa di San Giovanni a Carbonara, il vero e proprio «pantheon» degli ultimi angioini, prima di essere trasferito nell’Ottocento alle collezioni del Museo di Capodimonte. Questo poderoso capolavoro in alabastro del Quattrocento, sarà finalmente ammirabile grazie ad un importante restauro presentato ieri, realizzato dallo Studio di Bruno Tatafiore in collaborazione con la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli. Ma, e questa è la cosa più importante, reso possibile grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, che lo ha voluto come capofila di una grande mostra che si svolgerà proprio a Napoli in marzo, in occasione della sedicesima edizione di «Restituzioni», il programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio nazionale, curato e promosso dalla Banca in collaborazione con le diverse soprinten- denze italiane. «In realtà questo progetto era nato nel 1989 - spiega Andrea Massari, responsabile beni artistici di Intesa Sanpaolo - con la Banca Cattolica di Vicenza, oggi parte del nostro gruppo, ed era rivolta al solo territorio veneto. Dopo tanti anni, nella scorsa edizione, ci siamo allargati ad una logica di recupero nazionale e abbiamo tenuto la mostra dei capolavori restaurati a Firenze in Palazzo Strozzi. Quest’anno abbiamo scelto invece Napoli, per aprirci al grande patrimonio artistico del Mezzogiorno, e lo faremo in una grande mostra, "Restituzioni 2013. Tesori d’arte restaurati", a partire dal 22 marzo, divisa fra due sedi, il prestigioso Museo di Capodimonte e Palazzo Zevallos, la nostra sede napoletana, celebre per la presenza del "Martirio di Sant’Orsola" di Caravaggio». Il patrimonio esposto comprenderà 43 nuclei composti da un totale 278 manufatti, tutti restaurati per l’occasione e provenienti oltre che dalla Campania anche da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria, e dai poli museali di Venezia, Firenze, Napoli, e dai Musei Vaticani. Così oltre al polittico di origine inglese il pubblico partenopeo potrà ammirare anche altri capolavori, che vanno dall’ ottavo secolo a.C., con il sarcofago antropoide di Mes-Isis (il Figlio di Iside) proveniente dal Museo Archeologico di Bologna, al Neoclassico, con una rara fusione in rame sbalzato di Antonio Canova raffigurante una «Testa di Medusa», del Museo Civico di Bassano del Grappa. Comunque importante sarà la presenza di opere di ambito meridionale, tra cui il grande mosaico romano con scena di palestra da Reggio Calabria, la cosiddetta «Tomba della Principessa» di Canosa di Puglia, e la celebre «Stele Borgia» che, insieme a due affreschi provenienti dalla Caserma dei Gladiatori di Pompei, al vaso dell’Amazzonoma- chia e alla «Loutrophos con Niobe e divinità», proviene proprio dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Inoltre nell’edizione del 2013 sarà possibile ammirare un altro restauro realizzato in città, quello settecentesco delle «Quattro virtù» di Francesco Solimena che resterà in sito nella Chiesa dei Santi Apostoli. «L’idea di portare a Napoli questa esposizione - spiega poi il so- vrintendente Fabrizio Vona - nacque in occasione dell’incontro con il presidente del gruppo Banca Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, a Palazzo Zevallos per la mostra del gruppo fotografico di Magnum. Lì decidemmo che la prossima edizione di "Restituzioni" si sarebbe svolta a Napoli, in particolare a Capodimonte, che è uno dei primi dieci musei al mondo». «Un’idea importante - conferma anche Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli - perché legata al turismo culturale che non conosce la crisi registrata in altri ambiti come per esempio quello marino. E’ giusto quindi investire sempre di più in questo settore, valorizzando al massimo quello che abbiamo e modernizzando la qualità della nostra offerta». Tornando al trittico con le sequenze della Passione di Cristo, va detto che il restauro valorizza al massimo l’eccezionale stato in cui ci è pervenuto, avendo conservato pressoché completa non solo la sequenza dei bassorilievi intagliati, ma anche l’intera struttura che li alloggia. Si tratta infatti di una notevole macchina lignea in cui le parti in alabastro - rilievi con le storie inquadrate da fondali architettonici - sono completate da fregi lignei intagliati di gusto «flamboyant», da magnifiche iscrizioni in lettere gotiche, da pastiglie dorate e da vetri «églomisés». Il restauro realizzato da Bruno Tatafiore si è rivolto quindi prima al consolidamento della parte lignea, più compromessa, rinforzando l’originale sistema di ancoraggio dei rilievi in alabastro. L’intervento sui rilievi scolpiti ha poi recuperato l’iniziale preziosità e lucentezza dell’alabastro e la brillantezza dei colori originali, ricoperti da stratificazioni di polveri e cere. Da segnalare infine che in attesa della mostra di marzo, ci sarà un ciclo di visite al laboratorio di restauro del Museo di Capodimonte che permetterà al pubblico di ammirare da vicino il trittico e di conoscere i diversi passaggi del suo restauro direttamente con i protagonisti: il Direttore dei Laboratori di restauro della Soprintendenza Marina Santucci, il Direttore scientifico del restauro Paola Giusti e il restauratore Tatafiore. © RIPRODUZIONE RISERVATA La visita Oggi e domani dalle 10 alle 13 cinque luoghi di culto accoglieranno chi vuol conoscerne la storia. Stasera il gala ai Girolamini Di Meo, il calendario riapre chiese abbandonate Cinque tra le molte chiese abbandonate di Napoli saranno aperte oggi e domani. Dalle 10 alle 13 visite guidate con storici dell’arte pronti a raccontarne le origini e il destino. Si tratta di Santa Maria la Sapienza in via Costantinopoli, la Disciplina della Croce in via Sant’Agostino alla Zecca (accanto alla pizzeria Michele), la chiesa di San Severino e Sossio in via Bartolomeo Capasso, la chiesa degli Incurabili in via Maria Longo e la chiesa di San Giuseppe delle Scalze alla Salita Pontecorvo. Aperto alle visite oggi e domani anche il Monte di Manso di Scala in via Nilo. Le cinque chiese che in questo fine settimana si aprono al pubblico sono una parte delle dodici che compongono il calendario Di Meo dedicato quest’anno ai luoghi sacri del capoluogo partenopeo. Il calendario con le fotografie di Massimo Listri, sarà presentato questa sera nel corso di una serata di gala nel complesso monumentale dei Girolamini. La serata dedicata al calendario Di Meo è l’undicesima edizione di un evento che tradizionalmente ormai salda insieme glamour, arte e mondanità. Il calendario è nato da un’idea dei fratelli Di Meo, Roberto, Generoso ed Erminia (scomparsa a marzo), titolari dell’omonima azienda vinicola di Salza Irpina in provincia di Avellino reputata per l’eccellenza dei suoi vini. Fin dalla sua prima edizione, il calendario Di Meo si è contraddistinto per il suo legame con il I luoghi A sinistra la chiesa di Santa Maria della Sapienza in via Costantinopoli. A destra la chiesa della Disciplina della Croce in via Sant’Agostino alla Zecca mondo dell’arte e la capacità di coinvolgere importanti artisti, liberi di interpretare i mesi dell’anno a seconda del tema e della loro creatività. Il tema del calendario di quest’anno è «L’Anima del Tempo». Prende spunto dall’articolo «La Morte delle Cattedrali» di Marcel Proust apparso su Le Figaro nel 1904 in difesa della storia e conservazione delle chiese francesi. Il calendario Di Meo 2013 è dunque un viaggio attraverso le condizioni di dodici chiese napoletane, in molti casi poco o per nulla conosciute, ma tutte contrassegnate da un triste comune denominatore: l’abbandono e l’incuria. Dopo aver fatto tappa nelle più importanti capitali del mondo, la serata evento dedicata al calendario questa sera si svolge a Napoli. E mette insieme la voglia di far conoscere luoghi di arte sacra semisconosciuti con la necessità di riprenderne la sorte. Prima che sia troppo tardi. Carmine Festa © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Tempo Libero 21 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA CARTELLONE a cura di Vanni Fondi [email protected] NOTE DAL VIVO / 1 NOTE DAL VIVO / 2 NOTE DAL VIVO / 3 NOTE DAL VIVO / 4 NOTE DAL VIVO / 5 Ottoni in concerto Rivisitazioni in via Orazio A Posillipo i colori del jazz L’album di Denise Canessa a Forcella A San Giovanni Maggiore, per la rassegna Concerti in Basilica, il Neapolis Brass Quintet in «Ottoni in concerto - Due fiamminghi a New York». In programma musiche di Rossini, Bizet, Rota, Gershwin, Morricone, Bernstein, Piazzolla. ....................................................................... San Giovanni Maggiore, Napoli, ore 20.30 Sarà la voce calda di David Wad a inaugurare la prima di una lunga serie di one night ambientate all’Events Club (ex Sly) di Posillipo. Dopo la cena a buffet, sul palco salirà il vocalist soul della Louisiana, che proporrà una selezione di brani napoletani da lui rivisitati e riarrangiati. ........................................................................ Events club, via Orazio, Napoli, ore 22 Prosegue la rassegna «I colori del jazz» al Live Tones di Posillipo con lo spettacolo «Danise trio & piano’s (R)evolution». Sul palco, con Danise al piano, Ron Grieco al basso e il casertano Stefano Costanzo alla batteria. ........................................................................ Live Tones, via Rocco Galdieri, Napoli, ore 21.30 Al Doria 83del Vomero Denise presenta il suo nuovo album «Universe» «Tutto è il contrario di tutto»: è questo il leitmotiv, il filo conduttore che si snoda, traccia dopo traccia nel nuovo lavoro di Denise uscito da pochi giorni e distribuito dalla Warner. ....................................................................... Doria 83, via Gino Doria, Napoli, ore 22 Stasera salirà per la prima volta sul palcoscenico del Trianon, Brunello Canessa con il suo «Time4Rocking», il festival rock per band non professioniste che da tre anni riscuote a Napoli gran successo di pubblico. ....................................................................... Teatro Trianon, piazza Calenda, Napoli, ore 21 Il personaggio Lo showman parla dei suoi rapporti col patron del Napoli. E saluta Necco Highlander Teocoli: faccio De Laurentiis Il Modo di Salerno come il Derby di Milano: per Teo Teocoli è un vero e proprio ritorno alle origini, ma con in più 52 anni di onorata carriera sulle spalle, l’one man show in programma martedì sera nel raffinato club del capoluogo campano. Un irrefrenabile susseguirsi di monologhi, imitazioni, gag, canzoni e soprattutto aneddoti autobiografici che fanno meritare all’attore di origini pugliesi l’appellativo, affibbiatogli dai compagni di lavoro, di highlander delle scene. Teocoli, come nasce questa scelta di tralasciare i grandi teatri e esibirsi in locali più raccolti? «Avevo voglia di cambiamento, di ritrovare la mia vena cabarettistica in locali piccoli, che fanno tendenza. Vedere 3-400 persone tutte vicine mi dà una sensazione antica e mi fa venire gag e battute di getto, a braccia». Di cosa parla nel suo show? «Racconto gli aneddoti più divertenti della mia vita: io ho spaziato in tanti settori, ho fatto anche il playboy e ho immagazzinato tante di quelle storie. E poi i personaggi che ho sfiorato, come Lucio Battisti, di cui ero molto amico prima che diventasse famoso». E la sua vena terrona? «Quando mi viene fuori sono capace di cose molto divertenti e anche commoventi. Dopo uno spettacolo in Calabria alcuni ragazzi mi hanno scritto dicendo che si erano commossi perchè quello che raccontavo io sul palco era ciò che raccontavano i loro padri». C’è un programma di nuovi comici su Rai2, «Made in Sud» che sta avendo un discreto successo. Un consiglio ai giovani che scelgono la strada della comicità? «Devono lavorare tanto, e con continuità. La vera comicità non si può esprimere al 100% in tv, è riduttivo al massimo. Non riesci a focalizzare bene un personaggio che ne arrivano altri dieci e non capisci più niente. Questi giovani vorrei vederli alla prova a teatro, senza telecamere. E con un repertorio, perchè quello televisivo mi sembra molto risicato». Ma c’è un comico di oggi che ha più chance di altri? «Checco Zalone ha le armi per diventare un grande classico della comicità. Ha troppo la faccia da c...!» Caccamo, Galliani, Maldini, Celentano, Albertini, la galleria delle sue «maschere storiche» è davvero infinita. Il prossimo personaggio che imiterà? «Aurelio De Laurentiis. L’ho fatto solo una volta per Gazzetta.it e mi è venuto uguale, spiaccicato. Un bel personaggio, ci si può lavorare sopra. Appena avrò l’opportunità lo farò». Come la prenderà l’originale? «Penso bene, Aurelio e io siamo amici, ogni volta che ci vediamo mi ricorda che sono l’unico ad aver detto di no ai suoi cinepanettoni». Pentito? «No, il cinema non mi interessa. L’unico che mi convince è Carlo Verdone, ha ereditato qualcosa dei vari Sordi, Manfredi». Farà Sanremo con Fabio Fazio? «Ancora non m’ha detto nulla, ma se mi chiama ci vado». Un saluto, per finire, a un amico napoletano. «A Luigi Necco, l’ispiratore di Caccamo. Nel programma tv «Tale e quale» Claudio Lippi mi prese in contropiede e sbagliando gli confermai che Necco non era più tra noi. Immediatamente arrivò la sua telefonata: ’Ma quale morto, io sono vivo’». Gabriele Bojano © RIPRODUZIONE RISERVATA Gillick: che città, sembra un film del nuovo spazio espositivo Gillick presenterà una serie di lavori che insistono sul tema della semplicità ed immediatezza dell’opera d’arte, scollegata dalla necessità di forti relazioni tematiche. Sagome geometriche, colori netti, uso discreto dell’ambiente, tutto in Gillick rimanda ad un certo Arte internazionale Un’opera di Liam Gillick, minimalismo, il cui maestro Sol LeWitt, scomparso nel 2007, che inaugura lo spazio sarà presente in un’altra sala al Nilo di Afonso della galleria con il ciclo delle Artiaco piramidi. S. de St. © RIPRODUZIONE RISERVATA TEATRO ELICANTROPO Via S. Carlo, 93/f - Tel. 081/7972331 Histoire du soldat dir. F. Lanzillotta con Il soldato violinista: Peppe Servillo Venerdì 30. Ore 20.30 TEATRO MERCADANTE TEATRO DI SAN CARLO DELLE PALME Via Vetriera, 12 - Tel. 081/418134 Isso essa e ’o malamente con V. Marsiglia Ore 18.00 GALLERIA TOLEDO Via C. a Montecalvario, 34 - Tel. 081/425824 La bisbetica domata di W. Shakespeare con A. D’Elia, G. Battaglia, F. Florio, R. Giordano Ore 18.30 SALA ASSOLI Vico Lungo Teatro Nuovo, 110 Tel. 081.19563943 Lettere d’amore a Stalin con S. Jorio Ore 18.00 TEATRO AUGUSTEO P.tta D. D’Aosta, 263 - Tel. 081/414243 Grease di J. Jacobs, W. Casey con R. S. Berdini, S. Corradori, F. Monici Ore 18.00 TEATRO BELLINI Via Conte di Ruvo, 17 - Tel. 081/5499688 Oscura immensità di M. Carlotto (Tratto dal romanzo L’oscura immensità della morte) con G. Scarpati Ore 17.30 TEATRO BRACCO Via Tarsia, 38 - Tel. 081/5645323 Al di là del mare con C. De Santis Ore 19.00 ❜❜ L’ho fatto una volta per Gazzetta.it e mi è venuto uguale, spiaccicato. Bel personaggio, appena avrò l’opportunità lo rifarò TEATRO CILEA Via San Domenico, 11 - Tel. 081/640420 Che cosa ci ha insegnato Al Pacino di G. Gallo con G. Gallo Ore 18.30 TEATRO DIANA Via L. Giordano, 64/72 - Tel. 081/5567527 Faccio progetti per il passato (un Gino per il mondo) con G. Rivieccio Ore 18.00 Vico Gerolomini, 3 - Tel. 081/296640 La Madre di B. Brecht con I. Villa Ore 18.30 Piazza Municipio - Tel. 081/5513396 Napoli Teatro Festival Italia: Antigone di V. Parrella da Sofocle con G. Aprea Ore 18.00 TEATRO SANCARLUCCIO Via S. Pasquale, 49 - Tel. 081/405000 Una scimmia all’Accademia di F. Kafka con S. Salvemini Ore 18.30 TEATRO SPAZIO LIBERO Via del P.co Margherita, 28/b-Info 081/402712 Drammaturk con P. Celentano Ore 18.30 TEATRO TOTÒ Via F. Cavara, 12 - Tel. 081/296051 Piccoli segreti di famiglia con C. Ceruti Ore 18.00 TEATRO TRIANON VIVIANI Piazza V. Calenda, 9 - Tel. 081/2258285 Tony Levin stick trio Ore 21.00 Salerno TEATRO DELLE ARTI Via G. Grimaldi, 7 - Tel. 089/221807 C’era una volta...60 con C. Tortora Ore 18.30 TEATRO VERDI Piazza Luciani - Tel. 089/662141 Madama Butterfly con A. Nizza Dal 28. Ore 21.00 Caserta TEATRO COMUNALE Via Mazzini, 71 - Tel. 0823/444051 Miseria e Nobiltà con G. Gleijesesi Dal 7. Ore 20.45 Avellino TEATRO GESUALDO Piazza Castello - Tel. 0825/771620 Il diavolo custode con V. Salemme Ore 18.30 In breve L’ULTIMO BUNKER Al Gran caffè Gambrinus oggi presentazione del volume «L’ultimo bunker», di Catello Maresca e Francesco Neri, sulla cattura del boss dei Casalesi, Michele Zagaria. Interviene Sandro Ruotolo. Gran caffè Gambrinus, piazza Trieste e Trento, Napoli, ore 10.30 L’Aivas (Associazione Italiana Vie Aeree Superiori) prosegue con le sue iniziativa. Questa sera alla Basilica di Santa Maria della Sanità, serata intitolata «Aivas promuove il Rione Sanità», che sarà cornice delle eccellenze maturate negli anni sotto lo sguardo attento e paterno di don Antonio Loffredo. Con la Paranza, l’Orchestra Sanitansamble, le Catacombedinapoli. Premiati dell’onorificenza di Soci emeriti dell’Aivas Giovandomenico Lepore, Danilo Del Gaizo, Attilio Varricchio, Francesco Fimmanò, Ivano Russo, Luigi Falco e l’artista Mimmo Jodice. Santa Maria alla Sanità, Napoli, ore 20 BARATTO E USATO Alla Mostra d’Oltremare ritorna la Fiera del baratto e dell’usato, giunta alla 33ma edizione. Durante la due giorni, due le mostre, quella di Cristiano Verde e del pittore Andrea Caprisi. Mostra d’Oltremare di Napoli, tutto il giorno «PHARMEXPO» Proiezioni e incontri oggi al Modernissimo Ecco i corti di Giovanni Meola Protagonista Giulio Scarpati, interprete del corto diretto da Meola Napoli AIVAS ALLA SANITÀ L’artista in mostra nel nuovo spazio di Artiaco in centro «Napoli? Una città che nonostante la sua storia stratificata mi colpisce soprattutto per il suo tempo reale». Liam Gillick, ex enfant prodige dell’arte inglese e parte del gruppo dei «Young British Artists» con altri colleghi celebri come Damien Hirst, Henry Bond e Angela Bullock, stasera alle 19 inaugura con una sua mostra la nuova galleria di Alfonso Artiaco in palazzo Principe de Sangro in piazzetta Nilo 7. «Quando sono qui mi sembra di essere in un film continua Liam -, con tutta la sua adrenalinica ed eccitante imprevedibilità». Nelle grandi sale Palcoscenico In città e regione Il Modernissimo di Napoli in via Cisterna dell’Olio si apre al mondo dei cortometraggi ospitando un evento dedicato al regista Giovanni Meola, alla proiezione delle sue due ultime opere e a un incontro col pubblico. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Apre la prima nazionale sul grande schermo di «Una breve vacanza», prodotto da Virus Film. Presente il protagonista Giulio Scarpati, noto attore di teatro (di scena in questi giorni al Bellini), cinema e tv, tornato al cortometraggio dopo più di vent’anni. Gli altri interpreti sono Luigi Credendino e Martina Liberti, direttore della fotografia è Roberto Lucarelli, musiche di Enrica Sciandrone. Dopo la proiezione Scarpati e Meola rispondono alle domande in un incontro pubblico introdotto da Valerio Caprara. Segue la proiezione di «Il sospetto», penultimo lavoro di Meola del quale è protagonista Massimo Dapporto. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Pharmexpò», il più grande salone del Mediterraneo dedicato a tutto quanto si possa reperire oggi in una farmacia prosegue alla Mostra Oltremare con oltre 200 espositori. Per tutta la giornata la sala Vincenzo Guerini ospiterà invece una serie di incontri dedicati agli igienisti dentali in cui si parlerà di counselling anti - tabagismo, patologie infettive, bambini da 0 a 3 anni, sbiancamento e altro. Mostra d’Oltremare di Napoli, tutto il giorno AL PARADISO BLANCO Prosegue il calendario delle serate al Paradiso Blanco, un mix di gusto e musica. sul palco il live gazz show del maestro Abbate and his band, note mixate ai sapori di Manhattan. Paradiso Blanco, via Catullo, Napoli, ore 21 22 NA Sabato 24 Novembre 2012 Corriere del Mezzogiorno Tempo Libero 23 Corriere del Mezzogiorno Sabato 24 Novembre 2012 NA Guida ai film Drammatico a cura di Guglielmo Siniscalchi CINEMA NAPOLI AMBASCIATORI Via Crispi, 33 - Tel. 081.76.13.128 ★★★ Horror La sposa promessa Thomas Vinterberg (Festen) torna con il suo cinema «dogmatico», disturbante nella forma e «disturbato» nei temi e nelle figure che affiorano dalle sue inquadrature. Una falsa accusa di pedofilia mette a nudo la cultura del sospetto, con le sue drammatiche conseguenze, e l’ipocrisia che attraversano una piccola comunità danese. Dario Argento rilegge il capolavoro di Bram Stoker. L’autore più visionario di casa nostra confronta il suo cinema con il «mito» del Conte Dracula, fra sequenze gore, intrighi attraversati da crudeli passioni e logiche deliranti. Tanto horror per un’opera che ha il sapore della sperimentazione e della ricerca visiva estrema. Con Asia Argento e Rutger Hauer. Opera terza di Paolo Franchi (La spettatrice, Nessuna qualità agli eroi). La parabola sentimentale di una coppia di quarantenni viene seguita in ogni fantasia e pratica sessuale «irregolare», fra estetizzazione visiva, derive psicanalitiche e molti luoghi comuni. Premiato al Festival di Roma, un film troppo pretenzioso per appassionare lo spettatore. Con Isabella Ferrari. Gran bell’esordio dietro la macchina da presa per la regista di origini ebraiche Rama Burshtein, che racconta una storia familiare piena di risvolti intimi e personali, un intrigo intessuto di doveri e convenzioni, passioni e ragioni che sorprende per l’eleganza visiva e la consapevolezza formale. Un piccolo gioiello di celluloide da non perdere. Il peggior Natale della mia vita Sala Kerbaker Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Argo Sala Vanvitelli Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. Hotel Transylvania Sala Baby Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky 16.30-18.30-20.30-22.30 € 7,00 20.15-22.30 007 Skyfall Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. € 7,00 NOLA 16.30-18.30 € 7,00 Via T. Angelini 21 - Tel. 081.57.88.982 Il sospetto Sala 1 Regia di F. Maselli, con G.M. Volonté. Acciaio Sala 2 Commedia Regia di S. Mordini, con V. Puccini, M. Riondino. Paris-Manhattan Sala 2 Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel. 16.30-18.30-20.30-22.30 € 7,00 16.30 € 7,00 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 16.00-18.10-20.20-22.30 € 5,00-7,00 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. 18.30-20.30-22.30 € 7,00 PROVINCIA Paranormal Activity 4 Sala 1 16.30-18.30-20.30-22.30 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. Io e te Sala 2 16.30-18.30-20.30-22.30 Drammatico Regia di B. Bertolucci, con J. Olmo Antinori, T. Folco. Un mostro a Parigi Sala 3 16.30-18.30-20.30 Regia di E. Bergeron Il sole dentro Sala 3 22.30 Regia di P. Bianchini, con A. Finocchiaro, F. Salvi. Venuto al mondo Sala 4 16.50-19.30-22.15 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. DELLE PALME MULTISALA € 7,00 € 7,00 € 7,00 € 7,00 € 7,00 Via Vetriera, 12 - Tel. 081.41.81.34 End of Watch - Tolleranza zero Sala uno Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena. Il sospetto Sala due Regia di F. Maselli, con G.M. Volonté. Teatro Sala tre 16.30-18.30-20.30-22.30 € 7,00 16.30-18.30-20.30-22.30 € 7,00 FILANGIERI MULTISALA Via Filangieri, 43 - Tel. 081.25.12.408 Venuto al mondo Sala 1 Rossellini 16.00-18.15-20.30-22.40 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Amour Sala 2 Magnani 16.20-18.30 Drammatico Regia di M. Haneke, con I. Huppert, J. L. Trintignant. Paris-Manhattan Sala 2 Magnani 20.40-22.30 Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel. Paris-Manhattan Sala 3 Mastroianni 16.20 Commedia Regia di S. Lellouche, con A. Taglioni, P. Bruel. La sposa promessa Sala 3 Mastroianni 18.00-19.30-21.00-22.30 Commedia Regia di R. Burshtein, con H. Yaron, Y. Klein. LA PERLA MULTISALA € 8,00 € 7,50 € 7,50 € 7,50 € 7,50 Via Nuova Agnano, 35 (Ang. V.le Kennedy) - Tel. 081.57.01.712 Gladiatori di Roma Sala Taranto Cartoon Regia di I. Straffi The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala Taranto Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Un mostro a Parigi Sala Troisi Regia di E. Bergeron Venuto al mondo Sala Troisi Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Un mostro a Parigi La Perla dei Piccoli Regia di E. Bergeron Gladiatori di Roma La Perla dei Piccoli Cartoon Regia di I. Straffi 17.15 € 6,90 18.50-20.50-22.50 € 6,90 17.10-18.40 € 6,90 20.10-22.30 € 6,90 17.10-18.40 € 5,50-6,90 17.15 € 5,50 MED MAXICINEMA THE SPACE CINEMA Via G. del Mediterraneo, 46 - Parcheggio - Tel. 89.21.11 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1 17.00-20.00-23.00 € 8,00 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Hotel Transylvania Sala 2 16.00-18.20-20.40 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky 7 psicopatici Sala 2 22.50 Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3 15.30-18.30-21.30 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Il peggior Natale della mia vita Sala 4 15.45-18.10-20.30-23.00 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Venuto al mondo Sala 5 16.30-22.40 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Viva l’Italia Sala 5 20.00 Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman. End of Watch - Tolleranza zero Sala 6 15.30-18.00-20.30-23.00 Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena. Un mostro a Parigi Sala 7 16.30 Regia di E. Bergeron Argo Sala 7 19.00 Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. 007 Skyfall Sala 7 22.15 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. Paranormal Activity 4 Sala 8 15.45-18.10-20.35-23.00 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 9 16.15-19.15-22.15 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Il peggior Natale della mia vita Sala 10 17.00-19.30-22.00 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Dracula 3D Sala 11 15.30-18.00-20.30-23.00 Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento. 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Napoli n. 4881 del 17/6/1997 © Copyright Editoriale del Mezzogiorno s.r.l. € 4,00 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. DRIVE IN € 8,00 18.00 € 8,00 16.30-18.25-20.30-22.35 € 7,00 16.30-19.00-21.30 € 7,00 16.35-18.35-20.35-22.35 € 7,00 16.00-18.00-20.00-22.00 € 7,00 15.40-17.55-20.15-22.35 € 7,00 15.25-17.45-20.10-22.35 16.00-18.00-20.00 € 7,00 € 10,00 22.00 € 7,00 16.25-19.00-21.35 € 7,00 15.30-17.45-20.10-22.35 € 7,00 18.00-20.00-22.00 € 4,00-5,00 17.30-19.45-22.00 € 4,00-5,00 18.00-20.00-22.00 € 4,00-5,00 19.30-21.40 € 4,00-5,00 MONTELLA FIERRO Via del Corso, 81 - Tel. 0827.60.12.75 ParaNorman Per ragazzi Regia di C. Butler, S. Fell Viva l’Italia Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. 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Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Paranormal Activity 4 Sala 3 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. Il peggior Natale della mia vita Sala 4 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Viva l’Italia Sala 5 Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman. Argo Sala 6 Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. Hotel Transylvania 3D Sala 7 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky 007 Skyfall Sala 7 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. Venuto al mondo Sala 8 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 9 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Vicini del terzo tipo Regia di A. Schaffer, con B. Stiller, J. 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Capotondi. Hotel Transylvania 3D Sala 2 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky 007 Skyfall Sala 2 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Riposo Sala Baby Il peggior Natale della mia vita Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Via Kerbaker, 85 - Tel. 081.55.63.555 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala Bernini 16.30-18.30-20.30-22.30 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. € 8,00 € 7,00 Via A. Camillo De Meis 58 - Tel. 081.59.67.802 PLAZA MULTISALA € 8,00 CASORIA € 6,00-8,00 19.00-21.00 € 8,00 € 8,00 Via Cisterna dell’Olio, 59 - Tel. 081.58.00.254 Red Lights Fantastico Regia di R. Cortés, con R. De Niro, S. Weaver. € 8,00 € 8,00 € 8,00 16.00-18.10 Il peggior Natale della mia vita Sala 1 16.00-18.15-20.30-22.30 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2 16.00-18.15-20.20-22.30 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Hotel Transylvania 3D Sala 3 17.00 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky Un mostro a Parigi Sala 3 18.45 Regia di E. Bergeron E la chiamano estate VM 14 Sala 3 20.30-22.30 Drammatico Regia di P. Franchi, con I. Ferrari, J. M. Barr. Un mostro a Parigi Sala 4 16.45 Regia di E. Bergeron E la chiamano estate VM 14 Sala 4 18.30 Drammatico Regia di P. Franchi, con I. Ferrari, J. M. Barr. Alì ha gli occhi azzurri Sala 4 20.30-22.30 Drammatico Regia di C. Giovannesi, con N. Sarhan, S. Rabatti. Hotel Transylvania 3D Sala 3D 17.00 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky Hotel Transylvania 3D Baby Mod 17.00 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky € 8,00 € 6,00 € 8,00 20.00-22.15 € 8,00 20.30-22.30 20.40-22.40 16.10-18.10 c/o Le Porte di Napoli Ipercoop - Tel. 081.86.07.136 € 6,00 € 6,00-8,00 18.35 HAPPY MAXICINEMA The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1 16.30-18.40-20.50-23.00 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. The Twilight Saga: Sala 2 17.00-19.20-21.30 Breaking Dawn - Parte 2 3D Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 3 17.45-20.00-22.15 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. End of Watch - Tolleranza zero Sala 4 16.30-18.40-20.50-23.00 Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena. Red Lights Sala 5 18.00 Fantastico Regia di R. Cortés, con R. De Niro, S. Weaver. Venuto al mondo Sala 5 20.30 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Argo Sala 5 23.00 Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. Paranormal Activity 4 Sala 6 17.00-19.00-21.10-23.00 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. Il peggior Natale della mia vita Sala 7 17.00-19.00-21.10-23.00 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Hotel Transylvania Sala 8 17.00-19.00 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky 7 psicopatici Sala 8 20.50-23.00 Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson. Dracula - Morto e contento 3D Sala 9 17.00-19.00-21.00-23.00 Regia di M. Brooks, con L. Nielsen. Il peggior Natale della mia vita Sala 10 16.30-18.15-20.15-22.15 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. 007 Skyfall Sala 11 16.30-19.00-21.30 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. Viva l’Italia Sala 12 16.30-18.40-20.50-23.00 Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman. Un mostro a Parigi 3D Sala 13 17.00-18.45 Regia di E. Bergeron Le belve VM 14 Sala 13 20.30 Avventura Regia di O. Stone, con J. Travolta, S. Hayek. The Possession Sala 13 23.00 Horror Regia di O. Bornedal, con J. D. Morgan, M. Davenport. € 6,00 € 8,00 via Fonseca 33 - Tel. 081.82.14.331 THE SPACE CINEMA VULCANO BUONO 16.30-18.30-20.30-22.30 € 8,00 MULTISALA SAVOIA € 4,00 Il peggior Natale della mia vita sala 1 17.50-20.10-22.10 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 sala 2 17.40-20.00-22.10 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Venuto al mondo sala 3 17.30-19.50-22.10 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Il peggior Natale della mia vita Sala 1 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 € 7,70 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Un mostro a Parigi Sala 3 Regia di E. Bergeron End of Watch - Tolleranza zero Sala 3 Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena. Paranormal Activity 4 Sala 4 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 5 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 6 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Hotel Transylvania Sala 7 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky Viva l’Italia Sala 7 Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman. Venuto al mondo Sala 8 Drammatico Regia di S. Castellitto, con P. Cruz, E. Hirsch. Il peggior Natale della mia vita Sala 9 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Viale dei Tigli, 19 - Tel. 081.80.30.270 € 8,00 21.00 AFRAGOLA 16.30-18.30-20.30-22.30 16.40-18.40 16.40-20.40-22.40 Via M. Piscicelli, 8/12 - Tel. 081.57.95.796 MAGIC VISION Via Chiaia, 149 - Tel. 081.41.55.62 Un mostro a Parigi Sala 1 Regia di E. Bergeron Vitriol Sala 1 Regia di F. Afro De Falco, con R. Astuti, C. Napolitano. Argo Sala 2 Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. 007 Skyfall Sala 2 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. Il peggior Natale della mia vita Sala 3 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 4 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Dracula 3D Sala 5 Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento. Acciaio Sala 5 Commedia Regia di S. Mordini, con V. Puccini, M. Riondino. Hotel Transylvania 3D Sala 6 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 6 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Paranormal Activity 4 Sala 7 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. VITTORIA The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 1 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Il peggior Natale della mia vita Sala 2 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Dracula Sala 3 Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento. End of Watch - Tolleranza zero Sala 4 Poliziesco Regia di D. Ayer, con J. Gyllenhaal, M. Pena. Un mostro a Parigi Magic baby Regia di E. Bergeron € 8,00 ★★★★ E la chiamano estate AMERICA HALL Via Carelli, 7 - Tel. 081.57.82.612 Drammatico Dracula 3D 16.30-18.30-20.30-22.30 ARCOBALENO ★ Il sospetto Il peggior Natale della mia vita Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. € 7,50 Drammatico ★★★★ 20/B Legge 662/96 - Filiale di Napoli Diffusione: m-dis Distribuzione Media Spa - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità, Vico II San Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli Tel. 081.497.77.11 Via Garibaldi, 38 - Tel. 0824.97.61.06 17.00-19.15-21.30 Contrada Torre Palazzo - Tel. 0824.87.65.82 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Digitale Sala 1 17.00-19.30-21.30 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 Sala 2 18.15-20.30-23.00 Fantastico Regia di B. Condon, con K. Stewart, R. Pattinson. Il peggior Natale della mia vita Sala 3 17.15-19.10-21.00-23.00 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. 7 psicopatici Sala 4 18.45 Avventura Regia di M. McDonagh, con C. Farrell, W. Harrelson. Viva l’Italia Sala 4 20.55-23.00 Commedia Regia di M. Bruno, con R. Bova, A. Gassman. Dracula Sala 5 18.45-20.55-23.00 Horror Regia di D. Argento, con T. Kretschmann, A. Argento. 007 Skyfall Sala 6 17.30-22.30 Spionaggio Regia di S. Mendes, con D. Craig, J. Dench. Argo Sala 6 20.15 Avventura Regia di B. Affleck, con B. Affleck, B. Cranston. Hotel Transylvania 3D Sala 7 19.30-21.30 Cartoni animati Regia di G. Tartakovsky Il peggior Natale della mia vita Sala 7 22.00 Comico Regia di A. Genovesi, con F. De Luigi, C. Capotondi. Paranormal Activity 4 Sala 8 17.10-19.10-21.10-23.00 Regia di H. Joost, T. Schulman, con K. Featherston, D. Agron. 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