Una giornata alla città della scienza Giovedì 10 ottobre, insieme ad altri 7 ragazzi delle classi terze, sono andata a Napoli, alla Città della Scienza, in occasione del 70°anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. Siamo partiti con il pullman dalla stazione ferroviaria di Caserta e siamo arrivati a destinazione intorno alle ore 10. Eravamo tutti un po’ preoccupati perché non sapevamo cosa avremmo dovuto fare e perché avessero scelto proprio noi. Abbiamo ingannato l’attesa conversando e facendo amicizia, cercando anche di conoscere meglio la nostra accompagnatrice, la professoressa Cristillo. Si è dimostrata da subito molto rassicurante e disponibile a fornirci tutte le informazioni di cui avevamo bisogno, cercando anche di accontentare le nostre richieste e di soddisfare le nostre curiosità. Dopo la registrazione dei nostri dati, gli addetti al servizio ci hanno fatto entrare in uno dei due capannoni che, per fortuna, non è andato bruciato durante l’incendio, probabilmente doloso, avvenuto la sera del 4 marzo 2013. Prima ci hanno consegnato degli opuscoli informativi e, poi, ci hanno fatto entrare in una sala dove un professore di Scienze ci ha permesso di osservare dei batteri attraverso un microscopio. Anche se a guardarli erano di colore viola, il professore ci ha spiegato che internamente erano vuoti e bianchi, che il loro nome scientifico era “Clostridium tetani” e che si trattava di batteri anaerobi che causano il tetano. Tra le altre cose che ci ha mostrato c’erano anche le muffe e degli organismi quasi invisibili all’interno di una piccola bottiglia contente una sostanza liquida. Dopo aver salutato il professor di Scienze, abbiamo ripreso il nostro percorso e siamo entrati in un’altra sala dove ci hanno mostrato come sarà la scuola del futuro. Sono rimasta colpita dalla presenza di numerose lavagne interattive, di iPad e di una specie di radioline walkie-talkie che dovrebbero permettere la comunicazione tra gli studenti e i loro professori in caso di assenza. La mia sorpresa è stata causata proprio dalla presenza di tante apparecchiature elettroniche che, con il tempo, sostituiranno completamente il materiale cartaceo! All’uscita di questa sala abbiamo visto delle teche di vetro contenti ognuna un animale: una tarantola imbalsamata , un lombrico nero molto grande e un insetto stecco, così chiamato perché è talmente sottile da riuscire a mimetizzarsi con i rametti delle piante su cui vive. Finito il giro, siamo usciti dal capannone e abbiamo cercato un posto dove poterci sistemare per mangiare. Verso le 14 ci siamo avviati verso la Sala Newton dove c’erano delle persone che ci hanno parlato della scuola del futuro, dei cambiamenti che l’uomo ha attraversato nel corso della sua vita, dell’evoluzione tecnologica e del femminicidio, cioè dei numerosi casi di omicidio commessi nei confronti delle donne, soprattutto, da parte di uomini. Infine, hanno affrontato l’argomento relativo al 70° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, un avvenimento storico accaduto nel corso delle seconda guerra mondiale. Ci hanno mostrato dei filmati e ci hanno spiegato come, in seguito all’insurrezione degli abitanti della città, ormai stanchi ed esasperati, si sia arrivati a liberare Napoli dai Nazisti. Il tutto si è concluso con la venuta di un inviato di Striscia la Notizia (trasmissione di canale 5), Luca Abete, che tra qualche battuta umoristica e una risata, ci ha augurato un buon anno scolastico. Sono contenta di essere stata scelta per rappresentare la mia classe e di aver avuto l’opportunità di vivere un’esperienza davvero unica ed indimenticabile. Grazie ad essa ho potuto apprendere cose nuove ed interessanti, ampliando ancora di più il mio bagaglio culturale e trascorrendo anche una piacevole giornata. San Nicola La Strada, 10 Ottobre 2013 Morabito Rossella 3 F