Ciclo di lavorazione del comparto olivicolo-oleario OLIVETO E FRANTOIO: LUOGHI DI LAVORAZIONE E FONTI DI RISCHIO Lavorazioni nell’Oliveto Potature Rischi Uso di scale portatili Impiego di attrezzi taglienti e pungenti Impiego di motosega • tranciatura; • taglio o troncamento; • puntura o perforazione. Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni; • raggi solari (ultravioletto); • microclima termico (temperatura/umidità). Raccolta dei sarmenti Rischi Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici. Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni. Ciclo di lavorazione del comparto olivicolo-oleario Concimazioni organiche. Rischi Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici; • la trasmissione del moto rotatorio dalla motrice alle operatrici; • il contatto con gli organi di trasmissione del moto (afferramento, avvolgimento e trascinamento) • il contatto con gli organi lavoranti; • l’azionamento accidentale dei comandi; • la perdita o la rottura degli spinotti di sicurezza; • l’utilizzo di dispositivi elettrici od elettronici; • la proiezione di materiali. Per contatto ed esposizione a sostanze organiche • tetano; • agenti biologici vari. Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni. Concimazioni minerali. Rischi Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; Ciclo di lavorazione del comparto olivicolo-oleario • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici; • contatto con l’agitatore in rotazione. Per esposizione ai preparati chimici Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni. Per il carico manuale della tramoggia Eventuali lavorazioni meccaniche superficiali del terreno Rischi Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici. Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni Per esposizione a: • polveri minerali; • agenti biologici; • residui di sostanze chimiche. Trattamenti antiparassitari e diserbanti Rischi Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; Ciclo di lavorazione del comparto olivicolo-oleario • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici; • l’azionamento accidentale degli irroratori manuali; • la pressione di esercizio; • il contatto con le barre irroratrici durante la chiusura/apertura manuale; • la rottura dei tubi di irrorazione; • la fuoriuscita del liquido dal serbatoio; • il montaggio e lo smontaggio delle barre; • la proiezione di materiali. Per esposizione ai preparati chimici Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni. Raccolta delle olive e loro trasporto all’azienda o al frantoio Rischi Per l’uso di scale portatili Generati dalle macchine, per: • l’accoppiamento alla motrice; • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata o semiportata); • il ribaltamento e l’impennamento; • l’instabilità a riposo delle operatrici; • la non corretta manutenzione; • l’utilizzo di dispositivi elettrici o elettronici; • gli impianti oleoidraulici o pneumatici; • i gas di scarico prodotti dalle motrici. Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore e vibrazioni; • microclima termico (temperatura/umidità). Movimentazione manuale dei carichi Ciclo di lavorazione del comparto olivicolo-oleario Lavorazioni in Frantoio Lavorazione delle olive Rischi Dovuti agli ambienti • vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi, uscite di emergenza; • porte e portoni; • scale fisse a gradini e a pioli; • luoghi sopraelevati di transito; • ballatoi; • aperture nel suolo o sulle pareti; • manufatti in cemento/amianto. Per l’uso di scale portatili Da agenti fisici, per esposizione a: • rumore; • microclima termico; • areazione. Movimentazione manuale dei carichi Rischi Dovuti agli impianti • elettrico; • termico. Generati dalle macchine • spazio di lavoro; • schiacciamento, intrappolamento, taglio o troncamento, tranciatura, trascinamento; • frizione o abrasione; • iniezione od eiezione di fluido ad alta pressione. Conseguenti ad incendi Per lo stoccaggio di sanse e reflui N.B. : Gli impianti di lavorazione delle olive devono essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria ai sensi della L. n. 283/62 e del DPR n. 327/80 ed il personale addetto alle operazioni di frangitura deve essere in possesso di libretto sanitario (DPR n. 327/80). Movimentazione manuale dei carichi MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Generalità e Fattori di Rischio Con il termine di movimentazione manuale dei carichi si intende quell’insieme di azioni che vanno dal sollevamento alla spinta, dal traino al trasporto. Si tratta di movimenti che si ritrovano ancora ampiamente in agricoltura, nonostante lo sviluppo delle macchine e delle attrezzature, in particolare nella fase della raccolta delle olive, cui segue il trasporto che avviene mediante cassette o sacchi di varia dimensione e peso, o nella fase della lavorazione del terreno con la movimentazione dei sacchi di concime o nella fase di montaggio e trasporto delle attrezzature. La movimentazione manuale dei carichi la ritroviamo, inoltre, in ampia misura nelle lavorazioni del frantoio. Tali attività consistono prevalentemente nello scarico di cassette cariche di olive, dal peso medio di 20 – 22 kg, dai mezzi di trasporto e nel successivo svuotamento in tramoggia per l’avvio della frangitura. Il periodo interessato è quello della raccolta delle olive. In questo intervallo di tempo il problema appare rilevante anche se non sempre riferibile agli addetti al frantoio, in quanto le operazioni di movimentazione delle olive vengono svolte in genere dai produttori o loro dipendenti. NO SI Mentre nelle aziende più evolute la meccanizzazione delle operazioni in questione ha fortemente ridotto la portata del problema, nella maggiorparte dei casi le fasi di carico/scarico delle olive vengono svolte in modo spesso incongruo e con forte sottovalutazione del rischio connesso. Si assiste, infatti, all’effettuazione di manovre di sollevamento, trasporto, spinta e trascinamento di carichi, compiute in assenza di adeguati accorgimenti in grado di razionalizzarne l’esecuzione. Movimentazione manuale dei carichi Danni alla Salute Gli sforzi ripetuti (sovraccarico biomeccanico), soprattutto a carico del rachide lombare e cervicale, meno frequentemente del tratto dorsale e di altri distretti extra-rachi dei dell’apparato locomotore (spalla, gomito, polso-mano, anca, ginocchio), dovuti in larga misura alla movimentazione manuale dei carichi, comportano danni per la salute a carico prima di tutto della colonna vertebrale (lombosciatalgie acute, ernie del disco, ecc..), dei muscoli, dei tendini e di altre grosse articolazioni (ginocchia, spalle). NO SI Concorrono alla definizione del rischio: • L’impegno fisico • Le posture incogrue accompagnate a gestualità lavorative (potatura) • La ripetitività delle azioni in un lasso di tempo breve • I ritmi lavorativi Le affezioni muscoloscheletriche del rachide cervicale e degli arti superiori, da ascrivere al rischio “movimenti ripetitivi e/o forzati degli arti superiori”, sono caratterizzate da ipostenia, difficoltà/disabilità nel compiere alcuni movimenti, dolore (a crisi o persistente) a carico di articolazioni, muscoli, tendini e altre parti molli, associate o meno a lesioni organiche evidenziabili.