diSalute
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nella stessa collana:
Il linguaggio del corpo, di David Cohen
Procrastinazione.indb 2
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Windy Dryden
Procrastinare
come superare il vizio di rimandare
TARKA
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Titolo originale dell’opera:
Overcoming Procrastination
© Windy Dryden 2000
Sheldon Press, SPCK, London, Great Britain
Edizione a cura di Benedetta Aleotti
Prima edizione: febbraio 2016
Tutti i diritti sono riservati
© 2016 Tarka/Fattoria del Mare s.a.s. di Franco Muzzio
Piazza Dante 2 - Mulazzo (MS)
www.tarka.it
ISBN: 978-8898823-82-6
Questo libro è disponibile anche in ebook (ISBN 978-8898823-86-4)
Impaginazione ed editing: Monica Sala
Stampa: Printbee- Padova
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Indice
Premessa 1
Prima parte: La procrastinazione: cos’è,
perché la mettete in atto e cosa potete fare al riguardo
1. Cos’è la procrastinazione? 5
Le aree più importanti della procrastinazione 6
Procrastinazione cronica: quando le cose vanno proprio male 7
L’aiuto è a portata di mano 8
2. Come riconoscere se state procrastinando 11
È nel mio interesse svolgere questo compito? 11
Quando è nel mio interesse svolgere il compito? 18
Quando è legittimo rimandare l’azione 19
3. Capire i motivi psicologici
che stanno dietro alla vostra procrastinazione 25
Procrastinare per evitare 26
Procrastinare per ristabilire l’equilibrio 26
Procrastinare come preludio 27
Procrastinazione come stratagemma interpersonale 27
Procrastinazione come conseguenza logica 29
4. La vera ragione per cui procrastinate:
le vostre convinzioni 31
Convinzione A – È necessario che provi disagio quando svolgo il lavoro 32
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Convinzione B – Preferisco provare disagio prima di svolgere il lavoro in
questione. Il disagio non è necessario, ma è preferibile 32
Convinzione C – Non importa se mi sento a mio agio o a disagio prima
di fare il lavoro in questione, non mi preoccupa né l’una né l’altra
possibilità. Se il lavoro deve essere fatto lo farò in ogni caso 32
Convinzione D – Preferisco sentirmi a mio agio prima di svolgere il lavoro
in questione. Essere a mio agio non è necessario, ma è preferibile 33
Convinzione E – È assolutamente necessario che mi senta a mio agio
quando faccio un lavoro 33
Le quattro convinzioni malsane che spiegano perché procrastinate 34
Le quattro alternative sane che vi aiuteranno a vincere la procrastinazione
cronica 38
5. Come sviluppare una strategia antiprocrastinazione 43
Interrogate le vostre convinzioni 44
Rafforzate le vostre convinzioni sane 48
Agite sulla base delle vostre convinzioni sane 55
Seconda parte: Come affrontare
i diversi tipi di procrastinazione
6. Come affrontare la procrastinazione
del tipo “proprio così” 61
7. Come affrontare la procrastinazione
basata sulla paura del fallimento 67
8. Come affrontare la procrastinazione
basata sulla “paura del successo” 71
9. Come affrontare la procrastinazione
basata sull’approvazione 75
VIPROCRASTINAZIONE
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10. Come affrontare la procrastinazione basata sul disagio 81
Inerzia 83
Il bisogno di una gratificazione immediata 84
La pretesa di risultati istantanei e soluzioni veloci 86
In attesa di azioni ottenute senza sforzo 87
Azione dominata dall’umore 88
11.Come affrontare la procrastinazione
basata sulla preoccupazione 91
12.Come affrontare la procrastinazione
basata sull’autonomia 95
13.Come affrontare la procrastinazione basata sulla crisi 99
14.Come affrontare altre forme di procrastinazione 103
Come affrontare la procrastinazione basata sull’identificazione 103
Come affrontare la procrastinazione innescata dal ricordo 104
Come affrontare la procrastinazione basata sull’eccesso d’impegni 104
Come affrontare la procrastinazione basata sul narcisismo 105
Come affrontare la procrastinazione come stratagemma interpersonale 106
Terza parte: Altre tecniche
15.Una carrellata di altri metodi antiprocrastinazione 111
Non etichettatevi come procrastinatori 112
Accettatevi come persone che hanno però un problema con la procrastinazione 112
Come superare il senso di colpa per la procrastinazione 112
Come affrontare lo “pseudo lavoro” 114
Come affrontare le distrazioni 115
Come affrontare il “saltare come una cavalletta” 115
Come affrontare eccessi comportamentali 116
INDICEVII
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Come affrontare le giustificazioni o le razionalizzazioni 117
Come affrontare le deduzioni distorte 118
Come sviluppare le capacità nel “problem-solving” 120
Come creare un piano di lavoro adeguato 121
Come modificare l’ambiente di lavoro 122
Difendersi dai sabotatori 122
Utilizzare un sistema di ricompensa 123
Penalizzarsi se è necessario 124
Stabilire più tempo di quanto serve per il compito 124
Una selezione di consigli per vincere la procrastinazione 125
Aspettarsi e affrontare le ricadute 126
Indirizzi utili 129
Indice analitico 131
VIIIPROCRASTINAZIONE
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Premessa
Non ho mai avuto un vero problema di procrastinazione. Cerco
semmai di svolgere i miei compiti molto prima della loro scadenza.
Questo mi qualifica a scrivere un libro su come superare la procrastinazione? Penso di sì. Potreste pensare che sarei più qualificato se
fossi stato uno che procrastinava e avessi imparato a vincere questo
problema, e avreste ragione. Comunque, non è questo il caso. Ho
portato in questo libro tutto ciò che so sul perché le persone procrastinano e cosa si può fare per aiutarle, la mia esperienza di oltre
venticinque anni come consulente per aiutarle a superare i loro
problemi di procrastinazione, e la mia esperienza di vita quando
si tratta di fare le cose in tempo, e in molti casi prima del tempo.
Ho diviso il libro in tre parti. Nella Parte prima, ho preso in esame
la natura della procrastinazione, il perché la attuiamo e il come
possiamo superarla in termini generali. Nella Parte seconda, ho
preso in esame i differenti tipi specifici di procrastinazione e come
affrontare ciascun tipo specifico. Sarete in grado di capire al meglio
questa parte solo se avrete assimilato e fatto pratica con la Parte
prima. Infine, nella Parte terza, ho indicato una varietà di informazioni pratiche e psicologiche per vincere la procrastinazione.
In tutto il libro ho messo in rilievo l’importanza di identificare,
contestare e cambiare la convinzione malsana che sostiene tutte
le forme di procrastinazione e l’importanza di sviluppare una filosofia antiprocrastinazione. Potreste essere tentati di andare a leggere direttamente la Parte terza per scoprire modi veloci e facili
per vincere i problemi del procrastinare. Resistete alla tentazione.
Lo ripeto, dovete assimilare e applicare il materiale descritto nella
Parte prima, perché i consigli che do nella Parte terza abbiano un
effetto durevole.
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Non c’è una risposta rapida e prefabbricata per vincere la procrastinazione. Questa è la cattiva notizia. La buona notizia, però, è
che aiuta veramente molto applicare e applicare ancora i metodi
che sottolineo (in particolare nella Parte prima). Quindi non limitatevi a leggere il libro. Usatelo! Se lo farete, sarete piacevolmente
sorpresi dei risultati.
Windy Dryden
2PROCRASTINAZIONE
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Prima parte
La procrastinazione: cos’è,
perché la mettete in atto
e cosa potete fare al riguardo
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1 Cos’è la procrastinazione?
Secondo un sondaggio di qualche anno fa sulla quantità di tempo
che sprechiamo, ogni settimana passiamo in media: 1 ora e 30
minuti negli ingorghi del traffico, 36 minuti ad aspettare i mezzi
pubblici, 1 ora e 24 minuti a combattere con la burocrazia, 1 ora
e 12 minuti in coda nei negozi o in banca, 1 ora e 24 minuti in
giro per casa a cercare le cose, 1 ora e 18 minuti a tentare, senza
successo, di fare compere. In totale, sprechiamo sette ore e mezzo
alla settimana in queste cose, che approssimativamente equivale a
2 anni e mezzo in una vita media.
Mentre su alcuni di questi fattori non possiamo avere un gran controllo, possiamo invece averne molto di più su come impiegare il
nostro tempo in altri campi. Ma usiamo saggiamente questo tempo? Facciamo quello che è nel nostro interesse fare, quando è nel
nostro interesse farlo? La risposta è che alcuni di noi lo fanno, ma
la maggior parte no. La maggior parte di noi procrastina. Cosa
significa il termine “procrastinazione”? Significa rimandare a domani ciò che è nel nostro interesse fare oggi. Quindi la procrastinazione ha tre importanti caratteristiche:
• un compito che è nel nostro interesse fare;
• un lasso di tempo nel quale è importante per noi agire;
• la posticipazione dell’azione a un altro momento.
La procrastinazione implica una o più conseguenze sull’azione:
• agire all’ultimo minuto;
• agire dopo la scadenza dovuta;
• non agire affatto.
5
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Tutti noi qualche volta nella vita procrastiniamo. Quanti di noi,
per esempio, hanno rimandato il pagamento di un conto fino
all’ultimo momento, anche se sarebbe stato meglio farlo prima?
Non pretendo certo di scrivere un libro con la speranza di persuadervi a bandire dalla vita ogni forma di procrastinazione. Se questa
fosse la mia pretesa fallirei inevitabilmente. No, ho scritto il libro
principalmente per coloro che hanno un problema cronico con la
procrastinazione e che soffrono senza necessità per il fatto di rinviare abitualmente le cose in una o più aree della loro vita.
Le aree più importanti della procrastinazione
Prima di discutere sulla procrastinazione cronica in modo completo, vorrei brevemente esaminare le aree nelle quali più spesso
procrastiniamo. Nel campo dell’agire umano è possibile procrastinare su qualunque cosa, ma secondo il mio parere e quello di
altri autori che hanno scritto su questo argomento, procrastiniamo
soprattutto in alcune aree specifiche:
• mantenimento personale;
• sviluppo delle proprie capacità;
• rispetto degli impegni con altre persone.
Anche se queste tre aree possono sovrapporsi, e spesso succede,
affronterò brevemente ogni singola area.
Mantenimento personale
Quando procrastiniamo nell’area del mantenimento personale,
rimandiamo il compimento di un’azione di mantenimento della
nostra vita nelle seguenti aree: salute, pulizia personale, finanza,
gestione personale, condizioni generali di vita (come pulire, organizzare e mantenere gli spazi dove viviamo) e lavoro.
6PROCRASTINAZIONE
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Sviluppo delle proprie capacità
Quando procrastiniamo nell’area dello sviluppo delle nostre capacità rinviamo di compiere un’azione di miglioramento della nostra
vita in svariate aree come: nello sviluppo di interessi personali, nel
miglioramento delle opportunità di far carriera nel lavoro, nell’ottenere ulteriori titoli di studio e nell’ampliamento delle conoscenze in aree specifiche e/o generali.
Rispetto degli impegni con altre persone
A volte prendiamo degli impegni con gli altri che, sul momento,
siamo pienamente pronti a rispettare, ma che dopo rimpiangiamo
di aver preso o consideriamo onerosi. Invece di “stringere i denti” e
fare ciò che eravamo d’accordo di fare per un’altra persona, rimandiamo l’impegno, nella speranza, forse, che l’altro si dimentichi
della nostra promessa.
Dopo aver descritto le principali aree nelle quali procrastiniamo,
esaminiamo adesso la natura della procrastinazione cronica più in
dettaglio.
Procrastinazione cronica: quando le cose vanno proprio male
Come ho già precisato, questo libro è stato scritto in particolare
per le persone che soffrono di procrastinazione cronica. Ho indirettamente accennato che esistono due tipi di procrastinazione
cronica: la procrastinazione cronica specifica e quella generale.
Se si soffre di procrastinazione cronica specifica, si tende ad avere
un problema nel fare le cose in tempo solo in una particolare area
della vita, ma non nelle altre. Una delle mie pazienti, per esempio,
fa sempre le cose in tempo, e spesso molto prima della scadenza,
in tutte le aree della sua vita tranne che in una. Procrastina sempre
su tutto ciò che ha a che fare con le tasse, e si comporta così da
1 Cos’è la procrastinazione?7
Procrastinazione.indb 7
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anni. Ciò ha portato a numerose multe e controlli che le hanno
fatto sprecare molto tempo, cose che non sarebbero accadute se
avesse affrontato le questioni fiscali in tempo. Se invece si soffre di
procrastinazione cronica generale, si tende a procrastinare in molte
aree importanti della vita, si è fatto tendenzialmente per anni e
si soffre di questo abitualmente. Credo che non ci sia bisogno di
dire che la procrastinazione cronica generale è difficile da vincere,
particolarmente quando è diventata un modo di vivere.
L’aiuto è a portata di mano
Per voi ho due buone notizie e una cattiva. La prima buona notizia
è che potete vincere entrambi i tipi di procrastinazione cronica.
Ho aiutato centinaia di persone la cui vita era stata rovinata dal
loro modo evitante di affrontare questioni che andavano fronteggiate meglio per superare il loro problema di procrastinazione. La
cattiva notizia è che non sarà un lavoro facile. Prima che chiudiate
questo libro e lo mettiate via (cosa che se avete un problema di
procrastinazione cronica a questo punto sarete molto tentati di
fare), per favore datemi la possibilità di spiegare.
La procrastinazione cronica è per definizione una brutta abitudine,
e le abitudini richiedono tempo per essere interrotte. È un dato
di fatto ed è inutile girarci intorno. Tuttavia, se accettate questo
punto, pur non apprezzandolo, almeno vi darete la possibilità di
rompere la vostra brutta abitudine a procrastinare. Tutto ciò di cui
avete bisogno sono:
• Consapevolezza – che di fatto state procrastinando.
• Capacità di fissare un obiettivo – il desiderio di svolgere il compito che al momento state evitando (o di avere il compito fatto).
• Impegno – sopportare sofferenze a breve termine per vantaggi a
lungo termine.
8PROCRASTINAZIONE
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• Perseveranza – volontà di ripetere le procedure descritte nel libro fino a quando diventeranno naturali.
Ora, se siete procrastinatori cronici (sia in un’area specifica sia più
in generale) potreste credere che vi manchino le qualità sopra descritte, a meno che non siano usate in funzione della procrastinazione. Quindi, potreste essere solo troppo consapevoli che state
procrastinando e che il vostro obiettivo sia evitare di svolgere compiti difficili, minacciosi o indisponenti. Potreste riconoscere che
vi siete impegnati nella procrastinazione e che siete molto perseveranti nel continuare a evitare attivamente questi compiti che è
vostro interesse portare a termine.
La mia convinzione dunque è che abbiate queste capacità di consapevolezza, di fissare obiettivi, di impegnarvi nell’azione e di perseverare (pur continuando a rimandare). Non c’è bisogno che vi
insegni queste abilità: le possedete già e siete abbastanza bravi a
usarle. Quel che voglio incoraggiarvi a fare è a usarle in aree in cui
vi aiutino, piuttosto che ostacolarvi, come succede adesso. Questa
è la seconda buona notizia: non devo insegnarvi cose che non sapete fare; tutto ciò che devo fare è incoraggiarvi a trasferire queste
vostre capacità nelle aree che vi aiuteranno a vivere una vita più
produttiva e soddisfacente di quella che state vivendo adesso, che
è basata sull’evitamento e l’autoinganno.
Spero di avervi interessato abbastanza da farvi continuare a leggere
questo libro. Come ho detto, la strada per superare la procrastinazione non è facile, ma può essere percorsa; e come vi ho appena
mostrato, avete a disposizione tutti gli strumenti per intraprendere
questo viaggio difficile ma gratificante.
1 Cos’è la procrastinazione?9
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2 Come riconoscere
se state procrastinando
Se soffrite di procrastinazione cronica specifica, e a maggior ragione se il vostro problema di procrastinazione cronica è di natura più
generale, probabilmente siete molto esperti nell’ingannare voi stessi. Verosimilmente avete un buon numero di razionalizzazioni e di
scuse plausibili pronte all’uso che vi raccontate per spiegare che,
in realtà, non state procrastinando. Allora, come fate a riconoscere
quando state procrastinando?
Per rispondere, bisogna che siate onesti con voi stessi. Fatevi alcune domande e datevi risposte sincere. La prima domanda è questa:
È nel mio interesse svolgere questo compito?
Se non è nel vostro interesse svolgere il compito in questione, non
state procrastinando quando lo rimandate. Può darsi che qualcun
altro voglia che lo svolgiate, per ragioni sue o perché è convinto
che sia nel vostro interesse. Ma questo non significa che svolgere
quel compito sia davvero vantaggioso per voi. Allora trovate buone
ragioni per cui potrebbe esserlo, o fate un’analisi costi/benefici.
In quest’ultimo caso avete due scelte: svolgere il compito o non
svolgerlo. Dovete poi stabilire quali vantaggi pensate possano derivare dalla scelta. Vi faccio un esempio preso dalla mia vita personale. La mia scelta è tra fare dello sport o meno. Ho due scelte:
• Scelta 1. Andare a nuotare per mezz’ora al giorno.
• Scelta 2. Stare a letto invece di andare a nuotare.
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A questo punto stabilisco quali vantaggi penso di ottenere andando a nuotare.
I vantaggi maggiori: mantenermi in salute.
La Tabella 1 fornisce un’analisi costi/benefici che vi suggerisco di
usare per rispondere alla domanda: è nel mio interesse svolgere il
compito? Come noterete, il formulario ha tre voci principali.
Primo, vi chiede di esaminare i vantaggi (o benefici) e gli svantaggi
(o costi) derivanti da ogni scelta. Secondo, vi chiede di esaminare i
vantaggi a breve termine e quelli a lungo termine e, per concludere, di considerare quali vantaggi e svantaggi riguardino voi e quali
le altre persone coinvolte. Tenete bene a mente i vostri interessi
quando decidete quale opzione scegliere.
Tabella 1 – Formulario dell’analisi costi-benefici
VANTAGGI/BENEFICI DI (Scelta 1)
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
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SVANTAGGI/COSTI DI (Scelta 1)
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
VANTAGGI/BENEFICI DI (Scelta 2)
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
2 Come riconoscere se state procrastinando 13
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Lungo termine
per me
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
SVANTAGGI/COSTI DI (Scelta 2)
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
La tabella 2 mostra l’analisi costi/benefici che ho compilato per
capire se dovevo alzarmi presto per far sport o stare a letto. Noterete che, nel breve termine, ci sono più vantaggi nello stare a letto
la mattina, piuttosto che nell’alzarsi per fare sport, ma il quadro
14PROCRASTINAZIONE
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mette in evidenza molto chiaramente che a lungo termine invece
ci sono più vantaggi nell’andare a nuotare. Allora, perché ho deciso
di andare a nuotare? Perché il mio interesse principale è farlo per
mantenere la salute.
Tabella 2 – Esempio di un formulario completo di analisi costi/benefici
VANTAGGI/BENEFICI DI MEZZ’ORA DI NUOTO AL GIORNO
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1: nuotare è salutare per la mia
schiena
1:
2: nuotare è complessivamente un
buon esercizio
2:
3: nuotare regolarmente aumenta
l’energia
3:
4: nuotare regolarmente mi dà una
sensazione di benessere
4:
5:
5:
6:
6:
2 Come riconoscere se state procrastinando 15
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SVANTAGGI/COSTI DI DI MEZZ’ORA DI NUOTO AL GIORNO
Breve termine
per me
per le altre persone
1: mi crea disagio alzarmi presto
1: alzandomi presto sveglio mia
moglie
2: perdo mezz’ora di sonno
2:
3: non posso ascoltare le notizie alla
radio
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1: perdo mezz’ora in più al giorno per
riposare
1: mia moglie potrebbe sentirsi più
stanca se mi alzo presto
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
VANTAGGI/BENEFICI DI RIPOSARE INVECE DI ANDARE A NUOTARE
Breve termine
per me
per le altre persone
1: avere mezz’ora in più di riposo
1: non disturbare mia moglie
alzandomi presto
2: starmene tranquillo
2:
3: stare al caldo
3:
4: poter ascoltare la radio, se ne ho
voglia
4:
5:
5:
6:
6:
16PROCRASTINAZIONE
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Lungo termine
per me
1: trarrei giovamento dal restare a letto 1: mia moglie starebbe meglio se non
mezz’ora in più
fosse disturbata
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
SVANTAGGI/COSTI DI RIPOSARE INVECE DI ANDARE A NUOTARE
Breve termine
per me
per le altre persone
1:
1:
2:
2:
3:
3:
4:
4:
5:
5:
6:
6:
Lungo termine
per me
1: sentire la mancanza di esercizio
regolare
1:
2: energia diminuita
2:
3: più mal di schiena
3:
4: mancanza di una sensazione di
benessere maggiore
4:
5:
5:
6:
6:
2 Come riconoscere se state procrastinando 17
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Questo mette in evidenza un punto fondamentale per capire le
dinamiche della procrastinazione.
Le persone procrastinano quando abitualmente danno più peso
ai vantaggi a breve termine derivanti dal non svolgere un compito,
piuttosto che ai vantaggi a lungo termine derivanti dallo svolgere
il compito in questione.
Allora quando esaminate se il compito in questione è o non è nel
vostro interesse, valutate sia i risultati a lungo termine che quelli
a breve termine. Se dopo averlo fatto siete ancora in dubbio, domandatevi quale consiglio dareste a un amico o a un parente che vi
fornisse le stesse informazioni sull’analisi dei costi/benefici. Se io
fossi in dubbio se andare a nuotare o stare a letto e un mio amico
mi chiedesse cosa dovrebbe fare nelle stesse circostanze, gli consiglieri certamente di andare a nuotare.
Quando è nel mio interesse svolgere il compito?
Dopo aver accertato che è nel vostro interesse svolgere il compito,
il passo successivo è decidere quando agire. Ma se soffrite di procrastinazione cronica probabilmente rimanderete ancora di fare
quello che, nel profondo del cuore, sapete che è nel vostro interesse
fare. Se vi venisse chiesto il perché, inventereste una gran quantità di motivi per cui è meglio iniziare domani piuttosto che oggi.
Quindi, la seconda domanda da porvi, alla quale è opportuno rispondere con assoluto candore, è quando è nel vostro interesse
mettersi all’opera.
Spesso la risposta più appropriata a questa domanda è: iniziare
subito. Ma in questo nostro mondo indaffarato, nel quale abbiamo
tante cose da fare, non sempre è realistico fare qualcosa all’istante.
Per questo motivo sarebbe saggio preparare un programma che vi
aiuti a decidere cosa dovete fare e quando lo dovete fare. Questo è
18PROCRASTINAZIONE
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particolarmente utile quando è nel vostro interesse ripetere la stessa azione più volte alla settimana, magari in momenti differenti.
Per esempio, nel mio caso, il mio programma di nuoto implica andare in piscina cinque volte alla settimana e nuotare ogni volta per
mezz’ora. In più ho stabilito in quali giorni andrò a nuotare e a che
ora devo uscire di casa, in modo da adattare il nuoto agli orari degli
impegni di ciascuna giornata. In questo modo so con precisione
e molto chiaramente quando è nel mio interesse andare a nuotare
e così capisco subito quando sto cominciando a procrastinare. E
se comincio a procrastinare posso immediatamente correggere la
situazione e rimettermi in carreggiata.
Se avete un problema cronico con la procrastinazione, è verosimile
che abbiate un’idea molto vaga su quando sia nel vostro interesse
svolgere un particolare compito. Dal momento che la vostra tabella di marcia è approssimativa, è molto facile per voi convincervi
che inizierete ad agire presto, e così rinviare la decisione di cominciare, continuando a ripetervi che inizierete presto. Ovviamente, il
“presto” è talmente vago che sarà sempre all’orizzonte e diventerà
sia una comodità (“inizierò presto”) che una trappola (“presto” potrà non diventare mai “adesso”).
Allora se volete superare la procrastinazione è molto importante stabilire delle chiare e specifiche linee di condotta su quando
dovete iniziare qualunque dato compito, di modo da capire immediatamente quando state cominciando a procrastinare. Iniziare
subito è spesso la cosa migliore, nella maggior parte dei casi, ma,
se non è fattibile, bisogna almeno stabilire un momento preciso in
cui iniziare.
Quando è legittimo rimandare l’azione
Come ho già detto, se soffrite di procrastinazione cronica specifica
o generale, è probabile che voi abbiate sviluppato una grande abilità nell’ingannarvi. In particolare, siete capaci di inventarvi nume2 Come riconoscere se state procrastinando 19
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rose ragioni sul perché adesso non è il momento giusto per iniziare
quel compito che è nel vostro interesse svolgere.
Come ho già spiegato nel paragrafo precedente, stabilire un momento preciso in cui iniziare vi aiuta a capire quando state cominciando a procrastinare, ma dovete anche imparare a distinguere tra
le ragioni legittime e quelle illegittime per rimandare un’azione.
Tempo fa, una persona ha detto scherzosamente che l’unica ragione valida per rimandare il momento prefissato per iniziare è la
morte!
Comunque, ci sono ragioni valide meno drastiche per rinviare.
Per ragioni valide si intende che state rimandando con accortezza
il lavoro che è necessario voi facciate, e che non state, di fatto,
procrastinando.
Quali possono essere ragioni legittime per rimandare sensatamente un lavoro? Dal mio punto di vista le ragioni legittime possono
essere:
Malattia
Se siete ammalati potreste non avete l’energia fisica o le capacità
mentali per concentrarvi sul compito. Infatti, se iniziate il compito
mentre siete ammalati, potreste anche peggiorare le vostre condizioni. Dunque, se reputate che a causa della malattia non siete in
grado di iniziare un compito, è legittimo posticipare l’azione fino
a quando non vi sarete ristabiliti.
Disturbi emotivi
Se siete emotivamente disturbati da un problema che non ha a che
fare con il compito in questione, è improbabile che siate in grado di concentrarvi abbastanza per svolgerlo, a meno che il lavoro
non sia molto semplice e richieda poca concentrazione per essere
concluso. Se, per esempio, siete depressi per la perdita di un’importante relazione e il compito che è nel vostro interesse svolgere
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è piuttosto complesso, allora, secondo me, è legittimo rimandarlo
a quando avrete superato la depressione. Viceversa, se il compito
non può aspettare fino a quel momento, allora è legittimo:
• chiedere a un’altra persona di aiutarvi a svolgere il compito;
• chiedere a un’altra persona, se è possibile, di svolgerlo al vostro
posto;
• accordarvi con le altre parti coinvolte per una nuova scadenza.
Altri disturbi emotivi che vengono considerati ragioni legittime
per rimandare il compito includono ansietà, forte collera, colpevolezza, vergogna, gelosia morbosa, dolore e invidia morbosa. Ovviamente, se siete sotto l’effetto dell’alcol o di una droga, non ha
senso occuparsi del compito.
Se state soffrendo di uno di questi disturbi emotivi è indispensabile affrontarli, da soli o con l’aiuto di uno psicologo, prima di occuparvi di un compito rilevante. Se i vostri disturbi emotivi sono
invece in relazione col compito, bisogna che vi occupiate di questi
disturbi prima di affrontare materialmente il compito. Questo, di
fatto, è un modo legittimo per superare la procrastinazione, e insisterò su questo argomento per tutto il libro.
Mancanza di capacità
A volte succede che il compito che è nel vostro interesse svolgere
richieda una capacità che non possedete. In questi casi, è assolutamente sensato che ritardiate l’azione fino a quando non avrete
appreso la capacità necessaria. Naturalmente, se rimandate l’apprendimento della capacità, allora state procrastinando.
Ignoranza
A volte non potete iniziare un compito che è nel vostro interesse
svolgere perché vi manca una parte d’informazione fondamentale
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per poter iniziare il compito. Per esempio, uno dei miei amici decise, per risparmiare, di aggiustare da solo il tosaerba invece di mandarlo a riparare. Aveva le capacità per poterlo riparare, ma aveva
perso il libretto d’istruzioni, necessario per fare il lavoro in modo
corretto. La sua decisione di rimandare il lavoro fino a quando
non avesse ricevuto una copia del libretto d’istruzioni è stata una
ragione valida per rinviare il compito e certamente non è stato un
esempio di procrastinazione. Se invece il mio amico avesse rimandato la richiesta di nuove istruzioni di cui aveva bisogno, si sarebbe
allora trattato di procrastinazione.
Far fronte a una crisi
L’ultima ragione legittima per rinviare l’inizio di un compito che
è nel vostro interesse svolgere nei tempi da voi fissati è quando
affrontate un’improvvisa e inaspettata crisi nella vostra vita. Mi
spiego: se avete fissato di iniziare a lavorare a un saggio venerdì alle
9 di mattina e alle 8.55 ricevete una telefonata in cui vi informano
che vostra madre si è sentita molto male ed è stata portata d’urgenza all’ospedale, allora, ovviamente, non è procrastinazione rimandare l’inizio del saggio e correre più presto possibile in ospedale.
Sarebbe invece alquanto strano se diceste a voi stessi che la visita a
vostra madre può aspettare perché dovete rispettare l’impegno con
voi stessi di iniziare il saggio alle 9.
Riassumendo, fin qui si è detto: avendo deciso che è nel vostro interesse svolgere un particolare compito e avendo fissato un momento
per cominciarlo, io sostengo che è legittimo rimandare l’inizio del
compito se siete ammalati, se vi sentite emotivamente disturbati
per un problema che non è in rapporto con il compito, se scoprite che vi mancano le capacità o qualche importante nozione per
cominciarlo, o se dovete far fronte a un improvviso e inaspettato
problema che richiede tutta la vostra attenzione. Queste motivazioni implicano che prendiate una decisione ponderata di ritardare
lo svolgimento del compito in esame, che non è procrastinazione.
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Avere una ragione legittima per ritardare un compito è una caratteristica di quello che viene definito “un ritardo pianificato”. Non
avere una tale ragione è una caratteristica della procrastinazione.
Dunque se non avete una o più delle ragioni appena elencate per
posticipare un compito, potete concludere con una certa sicurezza
che state procrastinando. Tuttavia, se soffrite di procrastinazione
cronica, riconoscerete che per voi sarà anche troppo facile sfruttare
le motivazioni da me elencate come ragioni legittime per ritardare
di affrontare un compito, e convincervi che avete un buon motivo
per rinviare l’inizio del compito mentre non lo avete. Tale è la vostra capacità di autoinganno se soffrite di procrastinazione cronica.
Così, potrete facilmente persuadervi che vi sentite male o che avete
un diffuso senso di ansietà. Potrete poi facilmente convincervi che
vi manca un’abilità fondamentale per svolgere il compito, quando,
di fatto, non è vero, o che vi manchi un’informazione cruciale che
in realtà non è per niente cruciale. Infine, potrete facilmente catalogare come critico un evento che non è niente più di un inconveniente da nulla. Ecco perché dico che, fino a quando non sarete
pronti a essere completamente sinceri con voi stessi e a identificare
i vostri abituali tentativi di autoconvincervi di avere delle ragioni
legittime per rimandare il compito, continuerete a soffrire di procrastinazione cronica.
Fino adesso:
• Vi siete accertati che è nel vostro interesse svolgere il compito.
• Avete identificato quando è nel vostro interesse svolgerlo;
• Avete fatto una distinzione tra ragioni legittime e illegittime per
rimandare l’azione.
Siete adesso in condizione di scoprire con più precisione perché
procrastinate. Nel prossimo capitolo, vi aiuterò a farlo fornendovi
una panoramica dei motivi psicologici generali che stanno dietro
alla vostra procrastinazione.
PROCRASTINARE, di Windy Dryden - Tarka edizioni
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