Comune di Trieste
area educazione, università, ricerca, cultura e sport
servizi educativi integrati e politiche giovanili
Piano dell’Offerta Formativa
Scuola dell’Infanzia
Don Dario Chalvien
Anno Scolastico 2014/15
Predisposto dal Collegio dei Docenti nella seduta di data 06 ottobre 2014
Adottato dal Consiglio della Scuola nella seduta di data 27 ottobre 2014
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che illustra le modalità
organizzative e la progettazione degli itinerari di apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le
dimensioni della personalità di ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi
ambiti del fare e dell'agire:
 Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute

Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità

I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura

La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura
cara
così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo
d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, settembre 2012).
Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line all'indirizzo:
www.triestescuolaonline.it
Riferimenti normativi
Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di
Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante dell'azione educativa le linee normative e
pedagogiche de:

la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento normativo internazionale
più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia;

la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e
all'istruzione”;

le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R., febbraio
2014);
 Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con
disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009);

la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto
allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (M.I.U.R.,
ottobre 2010).

gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre 2012).
Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite dal Comune e che rispondono
ai criteri standard definiti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Le scuole paritarie
svolgono un servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a tutti.
Il coordinamento pedagogico
Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai Funzionari direttivi
Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e psico-pedagogiche. Sul territorio i
Coordinatori pedagogici coordinano trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune,
attraverso forme aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia,
Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici).
Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei servizi; ha un ruolo
di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e valutazione del progetto educativo dei
servizi comunali, secondo principi di coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema
territoriale integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel programma
del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi.
Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno della rete dei servizi
coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei gruppi di lavoro.
Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi formativi e sperimentazioni didattiche e lo
scambio di esperienze tra il personale.
Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso la verifica dei
progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari, scolastici e culturali del territorio e le
convenzioni attivate nel territorio.
La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono elementi essenziali
per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia che, rispondendo ai bisogni dei
bambini e delle loro famiglie, contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi.
Coordinamento territoriale
Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di accoglienza, sostegno e
responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e delle loro famiglie, insieme a tutti i soggetti
che condividono questo percorso in un determinato territorio della città, si programma l'attività
di coordinamento pedagogico in Coordinamenti territoriali, rappresentati dai coordinatori
pedagogici delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città.
Il progetto pedagogico
Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo come riferimento
le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico dei servizi educativi del Comune di
Trieste.
Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale intra-servizi
comunali (asilo nido,scuole dell'infanzia, ricreatori, poli di aggregazione giovanile, Servizio
Integrativo Scolastico – S.I.S) al fine di promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e
formative in un'ottica di continuità.
Finalità della scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla
rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale (art. 3 della Costituzione).
Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola dell’infanzia, è promuovere il
suo sviluppo armonico e globale attraverso una metodologia basata sul gioco ed adeguata al livello di
maturazione cognitiva, espressiva, affettiva e sociale:

creando uno spazio privilegiato per consolidare la propria personalità (maturazione dell’identità);

stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano all’indipendenza
(conquista dell’autonomia);

proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive (acquisizione delle
competenze);

organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente accogliente e
motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di convivenza collettiva (senso della
cittadinanza).
La scuola come percorso di accoglienza
Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità
di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso contesti e risposte relazionali ed
educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità
educante.
Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di disagio e di svantaggio sia
con la costruzione di un percorso adeguato alle singole esigenze del bambino sia attraverso il
lavoro di rete con i diversi servizi territoriali come l'Azienda per i Servizi Sanitari (Gruppo
Violenza Minori e Gruppo Caronte) e le Unità Operative Territoriali.
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da sempre ai temi della
convivenza tra persone di diverse culture, prevedono forme di accoglienza volte a favorire
l’inclusione dei bambini con cittadinanza non italiana, nella ferma convinzione che accogliere
significa valorizzare l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità
e accuratezza.
Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di apprendimento
(D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee
guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento”
(ottobre 2010).
Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di vita dei bambini è quello
della continuità educativa tra i vari cicli scolastici (nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, scuola primaria e
Servizi Integrativi Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i percorsi
formativi.
Relazioni con le famiglie
Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti educativi appare la
relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di responsabilità della crescita e
dell'educazione di tutti i bambini.
Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e alle modalità di
rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il sostegno e affiancamento della
genitorialità. In particolare, definiscono le modalità di comunicazione, di informazione e di
confronto attraverso:

le giornate di “Open day” che per molte famiglie rappresentano il primo contatto diretto
con il mondo della scuola-

le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività dei bambini, illustra
il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite didattiche, progetti specifici…);

i colloqui individuali;

l'assemblea dei genitori;

il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori,
del personale educativo e del personale d’appoggio.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia
Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali
delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in Associazione, per realizzare attività
integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e
di attività ludica per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.
Ampliamento dell'offerta formativa
Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il progetto educativo e
didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di ampliare l'offerta formativa sostenendo il
concetto di trasversalità attraverso la scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia:

Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta Formativa delle
istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia)

Bando per il finanziamento di interventi relativi all’Integrazione scolastica degli allievi stranieri
(laboratori a tema e presenza di mediatori culturali)

Bando per il finanziamento delle attività didattiche relative all’insegnamento delle Lingue e
Culture delle Minoranze Linguistiche Storiche valorizzare l’identità plurilinguistica e
pluriculturale della comunità presente nel territorio del Friuli Venezia Giulia
come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di
apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto
l'arco della vita, come indicato dalla “Raccomandazione del Parlamento europeo e del
Consiglio”(dicembre 2006).
Inoltre, per l'anno scolastico in corso le scuole aderiranno ad altri progetti in collaborazione a
soggetti esterni come:

inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum)

musica (Conservatorio di musica G. Tartini)

educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale)

piscina (Triestina Nuoto)

progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità)

“Nati per leggere”

Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari)

“Orto in condotta”
Modalità di organizzazione del contesto educativo
Il personale
Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste):

il coordinatore pedagogico

il personale educativo

il personale d’appoggio
Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica del progetto
educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina l’attività di tutto il personale assegnato
ed è responsabile del buon funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di
lavoro che privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l’apporto
professionale di ciascun operatore.
Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativorelazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura rapporti stabili con le famiglie e con il
territorio; collabora alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa.
Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la cui turnazione deve
assicurare nell’arco della giornata il massimo della compresenza anche finalizzata alla realizzazione
di specifici progetti didattici; attua una turnazione giornaliera secondo il principio della pari
responsabilità educativa. È previsto l’insegnante di religione cattolica per i bambini che si
avvalgono di tale insegnamento.
Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla costruzione di un
corretto clima educativo all’interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale
adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delleo
routines quotidiane (entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla
conquista dell’autonomia.
Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza;
provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle attività ed ai bisogni dei bambini.
Le “classi”
Gruppo–sezione (la tradizionale “classe”) rappresenta un modello organizzativo che favorisce il
raggiungimento degli obiettivi formativi attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi
come gli angoli strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e flessibile, per
consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi gruppi di bambini provenienti dalle diverse
sezioni.
La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di bambini disabili con
l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la predisposizione di interventi individualizzati al fine di
favorirne in modo adeguato ed efficace la frequenza.
Spazi e tempi
Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero pedagogico condiviso dall’intera
equipe scolastica.
In particolare:
 lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale
 il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda, l’igiene personale, il
gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del bambino che gli consentano di
riconoscere i diversi momenti della giornata scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle
attività educative, valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi
Mangiare a scuola
In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende una merenda di metà mattina,
il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio.
Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa Paola Fabbro e visionato
dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del Capitolato speciale d'appalto per il servizio di
fornitura pasti prevede l'utilizzo di “Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio
equo e solidale, prodotti agricoli regionali.” È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali)
per le principali forme di intolleranze alimentari.
Inoltre si può richiedere la sostituzione di alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei
bambini, si possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati determinati alimenti
autorizzati.
Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire delle Commissioni mensa
composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei centri di produzione pasti.
Orari
Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00. L’accoglimento dei bambini
avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la necessità,
di un pre-accoglimento a partire dalle ore 7.30.
L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore 14.30 e alle ore 15.30,
per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e delle loro famiglie.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità,
garantendo la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'Infanzia “Il Tempo Magico”
con orario antimeridiano senza erogazione del servizio di mensa.
Calendario scolastico
Inizio anno scolastico per tutto il personale
lunedì 01 settembre 2014
Apertura all’utenza
lunedì 15 settembre 2014
Sospensione per festa del Santo Patrono
lunedì 03 novembre 2014
Sospensione per vacanze natalizie
dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 compreso
Sospensione per carnevale e mercoledì
delle Ceneri
dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015 compreso ( Del.
Regionale n.787 dd. 24 aprile 2014 )
Sospensione per vacanze pasquali
dal 2 aprile 2015 al 7 aprile 2015 compreso
Sospensione per ponte 1°maggio
sabato 02 maggio 2015
Sospensione per ponte 2 giugno
lunedì 1 giugno 2015
Ultimo giorno di apertura all’utenza
sabato 27 giugno 2015
È prevista un'ulteriore sospensione il giorno 8 dicembre 2014 (festa dell'Immacolata Concezione),
in quanto festività nazionale.
a cura del Coordinamento Pedagogico
* Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a considerare tale scelta semplicemente una
semplificazione di scrittura, mentre nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e
specificità anche di genere.
I
ANALISI DI PARTENZA
La Scuola dell’Infanzia Comunale Don Dario Chalvien è situata in Via Italo Svevo, 21/1; causa lavori di
adeguamento parte dell’anno scolastico lo trascorreremo presso la scuola ex Timeus via dell’Istria 56.
I bambini iscritti per l’anno scolastico 2014 / 2015 sono 75 suddivisi in tre classi eterogenee per età.
La scuola è composta da tre classi spaziose, ampio corridoio, sala mensa e cucinotto per lo
sporzionamento del pranzo, direzione, aula organizzata per laboratori e per piccoli gruppi, palestra, servizi
igienici per i bambini e per adulti, spogliatoio per il personale.
Le sezioni sono attrezzate in modo da favorire il gioco libero e le attività curricolari programmate
quali:
Giochiamo alla casetta
Biblioteca con spazio lettura
L’angolo degli artisti
Spazio di libero movimento
Tappeto per relax, giochi di costruzione, gioco con le macchinine
La scuola manca di giardino ma il cortile interno è molto utilizzato; è uno spazio usato anche dai
bambini dell’asilo nido Scarabocchio e gli alunni della scuola primaria Slataper; i bambini lo utilizzano con
tricicli, palloni, tappeti ...
DIMENSIONE ORGANIZZATIVA
ORGANICO
Nella scuola svolgono la loro attività 6 docenti così suddivisi:
Sezione A: Furlan Manuela con Sabatino Gilda.
Sezione B: Visentin Patrizia con Zaves Michela
Sezione C: Pogorevaz Nives e Sidoti Pinto Teresa.
L’insegnante Colli Elena, incaricata dalla Curia Vescovile, per l’insegnamento della religione cattolica.
La coordinatrice pedagogica: Licia Terrone.
Il personale d’appoggio comprende una collaboratrice socio sanitaria Bernazza Daniela, una
collaboratrice dell'infanzia Marsich Sara insieme ad altri due collaboratori d’infanzia a tempo parziale che
hanno funzioni di: collaborazione con le insegnanti, di sorveglianza e di pulizia degli ambienti scolastici.
ORARI
La scuola funziona dalle ore 8 alle ore 16.00, con possibilità d’entrata anticipata alle ore 7.30 per
comprovate necessità, e l’uscita posticipata dalle ore 16 alle ore 17 su richiesta della famiglia.
Sono programmate due uscite intermedie per agevolare la frequenza dei bambini, tenuto conto delle
loro esigenze e quelle delle famiglie:

dalle ore 13.00 alle ore 13.20

dalle ore 14.15 alle ore 14.30.
RICEVIMENTO GENITORI
Le insegnanti predispongono il calendario per il ricevimento dei genitori in tempo utile, in modo da
agevolarne, il più possibile, la loro partecipazione - di norma ogni due mesi- ma è possibile richiedere un
incontro personale ogni volta che ce ne sia la necessità.
Di norma è data la precedenza nel primo ricevimento ai genitori dei piccoli, per parlare
dell’inserimento ed ai bambini grandi a giugno per il passaggio alla scuola primaria e la visione della scheda
di passaggio, anche l'insegnante di religione periodicamente si renderà disponibile per colloqui con i
genitori.
INFORMAZIONI UTILI
si ricorda di rispettare gli orari d’entrata e quelli d’uscita
possono entrare a scuola: i genitori in caso di ritiro dei bambini in orari diversi da quelli
concordati, le persone autorizzate (operai….)
per specifici progetti la partecipazione dei genitori o di agenzie esterne
I locali della scuola possono essere utilizzati per riunioni, anche autogestite, dai genitori che sono
membri del Consiglio della Scuola in orario scolastico (dalle ore 14 alle ore 17) previa comunicazione e
autorizzazione della Direzione almeno cinque giorni prima.
USCITE - GITE
Durante l’anno scolastico i bambini faranno delle “uscite didattiche”, secondo la
programmazione di classe, per attività di interclasse, per visite specifiche.
Ogni sezione organizzerà una giornata speciale da passare insieme alle famiglie, durante la
quale saranno consegnati i DIPLOMI ai bambini grandi pronti per la scuola primaria.
I PROGETTI
Il principio di eterogeneità delle sezioni consente di evitare che i gruppi sezione si chiudano; è favorita
la formazione di gruppi di età omogenea, con progetti di intersezione, in cui sviluppare competenze
specifiche secondo l’età.
Nella giornata del mercoledì, a partire dal mese di gennaio, si svolgeranno i progetti d’intersezione
così organizzati:
ogni gruppo di bambini avrà come riferimento due insegnanti ed occuperà, di massima, una classe e/o
la stanza laboratorio, la palestra o gli spazi esterni.
Nel mese di settembre il “PROGETTO ACCOGLIENZA” coinvolgerà tutte le sezioni.
I progetti di sezione:
Sez. A- “UN MONDO DI COLORI”
Sez. B – “ EMOZIONI A COLORI “
Sez. C – “ I MESTIERI ”
per l’intersezione:
3 anni – “ CHI NON LEGGE IN COMPAGNIA… ”
4 anni – “ FILASTROCCHE E GIROTONDI PER CANTARE ”
5 anni – “I LINGUAGGI” - “TAI CHI”
La proposta didattica per l’I.R.C. è suddivisa in unità di apprendimento: “LA VITA DEI SANTI ”
Il collegio dei docenti ha individuato le attività curricolari da fare in classe per i bambini che non si
avvalgono dell’insegnamento della religione.
Le proposte dell’Area Educazione Università Ricerca Cultura e Sport come “Nati per leggere”
troveranno spazio all’interno dei progetti della scuola così come le proposte che per l’anno scolastico
dovessero pervenire da parte di agenzie o associazioni - come attività teatrali e di accoglienza - inerenti i
progetti che la scuola propone, per supportarli, completarli e/o arricchirli.
La nostra Scuola aderisce al progetto di lingua inglese finanziato dall’Area Educazione, Università
Ricerca Cultura e Sport del Comune di Trieste ed al progetto offerto dal Goethe Zentrum di Trieste per
la lingua tedesca.
Accostarsi ad una lingua e ad una cultura differente dalla propria, stimola lo sviluppo cognitivo,
accresce le capacità comunicative e contribuisce alla comprensione e al rispetto di usi, costumi e tradizioni
diverse dalle proprie.
Il progetto per la lingua inglese è rivolto a tutti i bambini e sono previsti 20 incontri a cadenza
settimanale, con particolare attenzione ai bambini più grandi e prevede la presenza a scuola di
un’insegnante qualificato esterno in collaborazione con le insegnanti di sezione. Per il tedesco sono previsti
5 incontri a cadenza settimanale solo per i bambini grandi.
Traguardi di sviluppo



Familiarizzare con il suono della lingua inglese e tedesca
Conoscere un gruppo limitato di vocaboli legati alla vita del bambino
Comprendere ed eseguire semplici consegne
Come
Attraverso un approccio di tipo ludico:

Creare quella routine che nei bambini favorisce l’apprendimento

Conoscere i segni e i simboli delle varie tradizioni

Raccogliere le loro domande ed aiutarli a formulare le risposte in lingua inglese e tedesca
Favorire la conoscenza attraverso:

canzoncine e filastrocche

letture, immagini, racconti

attività creative e motorie.
Anche quest’anno la scuola arricchirà un progetto inserito nel P.O.F. con il supporto di agenzie esterne
grazie ai contributi regionali.
Per aiutare i/le bambini/e
La scuola dell’infanzia può svolgere un’importante azione di prevenzione finalizzata non solo
all’individuazione precoce di eventuali difficoltà ma, soprattutto, ad individuare gli ambiti di potenzialità e le
competenze da promuovere per favorire il recupero; le insegnanti porranno particolare attenzione per la
prevenzione alla DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento).

LABORATORIO BAMBINI – GENITORI
Appuntamento che si rinnova ogni anno predisposto per genitori e bambini, insieme per confezionare
gingilli e/o addobbi in occasione delle festività natalizie e per Carnevale .
I genitori saranno invitati, inoltre, a partecipare ad un incontro laboratoriale per lo scambio di auguri in
occasione delle festività natalizie.
 Continuità con il nido ……
Il progetto continuità nido - scuola dell’infanzia, prassi ormai consolidata negli anni in particolare
con il nido Scarabocchio, continua sulla falsa riga dell’anno precedente, prima con visite e giochi in palestra
si comincerà a costruire legami tra le due strutture fino a Carnevale; poi dal mese di aprile in poi con
attività laboratoriali a cadenza settimanale.
…… e la scuola Primaria
Il collegamento con la scuola primaria è indispensabile, sarà attuato con:
- informazioni sul
percorso individuale contenute nella Scheda di Passaggio che sarà inviata alla scuola primaria e che gli
insegnanti potranno consultare.
PROGETTO: ACCOGLIENZA
DESTINATARI: tutti i bambini della scuola DURATA: da settembre a novembre
MOTIVAZIONE
Accogliere il bambino significa accogliere il suo mondo e offrire uno spazio di relazione alla sua famiglia, di
partecipazione e di corresponsabilità educativa.
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i
contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del
proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri;
significa porre le fondamenta di un ambito democratico.
La ricerca di un percorso educativo coerente esige che la scuola sia in grado di avviare modalità
comunicative e relazioni efficaci, per giungere a lavorare insieme su obiettivi comuni, esercitando il
rispetto reciproco e la capacità di negoziare accordi e soluzioni condivise, salvaguardando sia la
dimensione comunitaria, vale a dire le esigenze di tutti, che quella personale.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO





Seguire regole di comportamento
Sviluppare un senso di appartenenza
Sviluppare il senso di identità personale
Essere consapevole dei propri sentimenti e saperli controllare
Essere consapevoli delle proprie esigenze
OBIETTIVI FORMATIVI








Rispettare le regole del gioco
Scoprire le regole della scuola
Sviluppare rapporti positivi con gli adulti di riferimento
Entrare in relazione con i compagni di sezione
Conoscere i compagni prendere coscienza di sé
Conoscere le proprie capacità
Identificare e Condividere le proprie emozioni
Individuare i bisogni
UNITÀ DIDATTICHE DI APPRENDIMENTO
- Gioco con la filastrocca “ benvenuti”
- Caccia al tesoro divertente
- L’appello con le emozioni
SPAZI
sezione, servizi, sala da pranzo, giardino
- I miei compagni di sezione
- Come ti chiami?
- Filastrocche
MATERIALI
carte, travestimenti, cerchi, illustrazioni, ecc.
PROGETTO: UN MONDO DI COLORI
DURATA: un anno scolastico
DESTINATARI: tutti i bambini della sez. A
MOTIVAZIONE
Questo progetto prende spunto dalle curiosità che il bambino ha di scoprire il mondo intorno a sé, perciò
la scoperta dei colori si rivelerà ricca di stimoli.
Dipingendo il bambino si rilassa rimanendo contemporaneamente concentrato sul suo lavoro, unendo
creatività e tecnica.
Un progetto sul colore offre moltissime idee ma anche tanti approfondimenti trasversali: impegna il
bambino nell’osservazione, nella raccolta di indizi, nella discussione, affina l’autonomia di pensiero e la
fiducia sulle proprie capacità.
L’espressione e la comunicazione di messaggi verbali viene costantemente incrociata con quella di messaggi
non verbali (motori, grafico-pittorici, musicali…)
Obiettivi Specifici di Apprendimento
- osservare e percepire i colori
- esplorare e scoprire i loro molteplici significati
- affinare il linguaggio visivo
Obiettivi Formativi

esprimere sensazioni, idee, opinioni

identificare collegamenti tra segno, oggetto, colore

cercare significati, indizi, analogie

manipolare e trasformare materiali esplorando diverse forme espressive

sperimentare diverse tecniche espressive e costruttive

potenziare l’autonomia di pensiero e l’autostima

osservare e spiegare, semplicemente, fenomeni naturali

acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive
1 – COLORI INTORNO A ME: I COLORI PRIMARI
- alla scoperta del GIALLO (poesia)
Scoprire e riconoscere oggetti di colore giallo in sez.
GIALLO COME … disegna una cosa gialla
- immergiamoci nel ROSSO (poesia)
Scoprire e riconoscere oggetti di colore rosso in sez.
ROSSO COME … disegna una cosa rossa
- un tuffo nel BLU (poesia)
Scoprire e riconoscere oggetti di colore blu in sez.
BLU COME … disegna una cosa blu
- CHE COLORI QUESTO QUADRO!
Dipingi ciò che desideri usando i colori primari
giochi motori sui colori
2 – I COLORI IN NATURA: LA RUOTA DELLE STAGIONI
AUTUNNO: di che colore è l’autunno? Immaginiamo un colore
- immaginiamo un profumo
- L’AUTUNNO E’ … diciamo una frase sull’autunno
- giochiamo con le forme e colori (stampi con foglie)
- AUTUNNO (poesia)
- tutti i colori dell’autunno: la frutta
INVERNO: di che colore è l’inverno? Immaginiamo un colore
- immaginiamo un profumo
- INVERNO E’ … diciamo una frase sull’inverno
- INVERNO (poesia)
- una bella nevicata (quadretto su sfondo nero)
- i colori del Natale (disegno libero su temi natalizi)
- giochiamo con forme e colori (stampi con tappi, patate, ecc.)
- l’albero di Natale con cerchi colorati
- Carnevale: mi invento la mia maschera
PRIMAVERA: di che colore è la primavera? Immaginiamo un colore
- immaginiamo un profumo
- PRIMAVERA E’… diciamo una frase sulla primavera
- PRIMAVERA (poesia)
- quadretti di primavera a forma di finestra
- il vaso con i fiori di carta velina
- giochiamo con forme e colori (stampi di fiore)
ESTATE: di che colore è l’estate? Immaginiamo un colore
- immaginiamo un profumo
- ESTATE è … diciamo una frase sull’estate
- ESTATE (poesia)
- il colore del mare e dei pesci
- giochiamo con forme e colore (stampi dei pesci)
3 – PASTICCIAMO CON I COLORI: I COLORI DERIVATI
- combinazioni di colori: viola, arancione, verde, marrone, rosa
- STAGIONI A COLORI: UNA STORIA – L’ALBERO E LE STAGIONI
- LA TROTTOLA DELLA LUCE: disco di cartoncino diviso a spicchi con i 7 colori
con un buco in mezzo per infilare una matita e far girare la trottola
dell’arcobaleno,
PER CONCLUDERE: FILASTROCCA COLORATA
MATERIALI:
pennelli, pennarelli, colla, acqua, tempere, colori a dita, spugne, cartoncini colorati, carta crespa, matite
colorate, carta, carta Velina, fogli A4, tappi di sughero, patate, stencil
DOCUMENTAZIONE:
libretto personale, quadretti, cartelloni riassuntivi
VERIFICA:
osservazioni attraverso i discorsi e gli elaborati prodotti:

se partecipano e si coinvolgono nelle proposte, sul miglioramento della percezione visiva
(coordinazione, capacità di muoversi sul foglio), se stabiliscono associazioni e relazioni tra colori e
oggetti,

se padroneggiano tecniche e modalità.
PROGETTO SEZIONE AZZURRI
“ EMOZIONI A COLORI “
Durata: tutto l’anno scolastico
Destinatari: tutti i bambini della sezione B
MOTIVAZIONE
da sempre l’essere umano ha sentito l’esigenza di rappresentare se stesso attraverso l’arte. Educare i
bambini alla fruizione, all’imitazione e al rispetto dell’arte significa abituarli a qualcosa di naturale che, però,
presenta diversi livelli di comprensione che potranno essere colti progressivamente durante lo sviluppo
della loro personalità.
Il progetto intende avvicinare i bambini all’arte della pittura attraverso la scoperta di alcuni tra i più grandi
artisti antichi e moderni, delle loro opere principali. dei loro diversi stili e tecniche di esecuzione.
Impareremo che la pittura si può utilizzare per narrare una storia, comunicare un messaggio, un’emozione,
raccontare sogni o paure e che attraverso colori forme e immagini possiamo esprimere la realtà che ci
circonda o ciò che proviamo dentro di noi in modo molto efficace.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
il progetto si svolgerà prevalentemente all’interno della sezione; sia in grande che in piccolo gruppo;
potranno essere utilizzati anche gli spazi esterni della scuola;
Obiettivi Specifici di Apprendimento:

Sviluppare la creatività attraverso l’approccio ad uno dei linguaggi creativi e più amati dai bambini:
la pittura.
Obiettivi Formativi:

Sviluppare le capacità grafico-manipolative;

Sviluppare la fantasia e la creatività

Conoscere opere e pittori famosi;

Conoscere varie tecniche di pittura;

Conoscere le potenzialità espressive della pittura;

Conoscere le emozioni suscitate dall’arte;

Condividere l’esperienza della pittura
Unità Didattiche di Apprendimento:

Arte preistorica;

Il cerchio di Giotto;

Leonardo & Monna Lisa;

Van Gogh e gli impressionisti;

Pittura ed emozioni: gli espressionisti;

Pittori di sogni (Magritte,… )

Forme & colori (Kandinsky, Mondrian,…)

La Pop-Art (Warhol, Haring,…)

Altro.
MATERIALI
fogli, cartoncini, colla, colori (pennarelli, matite, pennarelli, cerette, acquarelli, tempera, pittura a dita, …),
carte colorate, forbici, materiali di recupero.
DOCUMENTAZIONE
raccolta degli elaborati dei bambini, foto, filmati, realizzazione di dvd con le esperienze effettuate dai
bambini in sezione.
VERIFICHE
avverranno prevalentemente per mezzo delle osservazioni delle insegnanti, ma anche attraverso l’analisi
degli elaborati grafici e verbali (racconto con parole proprie delle emozioni suscitate dai dipinti proposti)
dei bambini. Il tutto permetterà alle insegnanti di rendere il progetto più coerente con le necessità e
curiosità dei bambini.
Uscite Didattiche:
sono previste delle uscite didattiche sul territorio: parco di villa Revoltella (o boschetto o orto botanico),
museo Revoltella, Biblioteca Quarantotti-Gambini, Immaginario Scientifico, sesta edizione del Giro In Giro
con la bici, gita di fine anno.
PROGETTO SEZIONE ARANCIONI
“ I MESTIERI ”
Durata: un anno scolastico
Destinatari: tutti i bambini della sezione C
MOTIVAZIONE
questo progetto nasce dalla curiosità dei bambini sul perché bisogna lavorare e dall’interessamento
dimostrato per alcune attività.
Inizieremo con la famiglia, il mondo vicino a loro, cioè dalle professioni di mamma e papà, il loro ambiente
di lavoro e gli oggetti usati per realizzarlo. I bambini saranno poi invitati a discuterne e commentare.
Coglieremo a questo punto l’occasione per introdurre l’argomento dei mestieri: quelli conosciuti e quelli
meno noti. Si farà notare che ormai molti mestieri possono essere fatti anche dalle donne. Agendo in
questo modo ci sarà pure un arricchimento del linguaggio con vocaboli nuovi.
Il percorso prevederà la memorizzazione di poesie, soluzioni di indovinelli, attività motoria di imitazione
oltre a quella grafico-pittorica.
Comprenderanno così che anche quella dell’insegnante della scuola d’infanzia è una professione.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Comprendere l’importanza del lavoro;

Conoscere alcuni mestieri.
Obiettivi Formativi:

Capacità di ricordare vocaboli;

Capacità di abbinamento nome-attività;

Riconoscere oggetti specifici e chi li usa;

Capacità di memorizzare brevi rime e poesie;

Capacità di raccogliere e assimilare informazioni;

Capacità di narrare il vissuto familiare;

Ricordare caratteristiche dei mestieri

Individuare e classificare professioni.
Unità Didattiche di Apprendimento:

Perché si lavora - necessità e utilità del lavoro;

Il lavoro di mamma e papà – conoscere e descrivere le esperienze;

Presentazione dei mestieri e loro caratteristiche: vigile del fuoco, dottoressa, contadino, vigilessa,
impiegato, falegname, cuoco, maestra, fruttivendolo, sarta, idraulico, parrucchiera, calzolaio.

Gli oggetti dei mestieri: cosa usano e come si chiamano gli oggetti impiegati nei vari mestieri;

Comparazione dei mestieri: i diversi modi di lavorare;

Mestieri in rima: veterinario, ferroviere, calzolaio;

Indovinelli: pittore, falegname, calciatore, pescatore, astronauta, postino, automobilista, barbiere;

I lavori socialmente utili: lavori che aiutano chi ne ha bisogno.
Attività:

Pittura dei vari mestieri con tecniche diverse;

Imitiamo il comportamento di…(mestieri scelti dai bambini);

Costruiamo un cartellone con i mestieri e vicino gli utensili necessari;

Domande sui mestieri socialmente utili (quando sto male chi chiamo? – se c’è il fuoco chi arriva?)

Cerchiamo i mestieri su riviste, ritagliamoli e incolliamoli su un cartellone;

Cosa farò da grande? Idee dei bambini, motivazioni sulle scelte e disegno libero sul mestiere
preferito;

Costruzione di un libretto sui mestieri

Per concludere la poesia: “i colori dei mestieri”.
MATERIALI
fogli bianchi A4, pennelli, tempere, pennarelli, carta da pacco, cartoncino colorato, colla, forbici, disegni,
illustrazioni, riviste, acquerelli.
DOCUMENTAZIONE:
cartelloni, libretto personale.
VERIFICHE
interviste, abbinamenti oggetti – mestieri, vocaboli nuovi e loro significato
PROGETTI INTERSEZIONE GRANDI
PROGETTO: “TAI CHI”
… da autodifesa ad equilibrata forma di movimento …
DESTINATARI: tutti i bambini di 5 anni delle tre sezioni
MOTIVAZIONE
Il Tai Chi è un’antichissima arte che affida l’espressione al movimento.
Oltre a sviluppare coordinazione ed equilibrio, aiuta i bambini a comprendere le risorse preziose da cui
sono animati. Non insegna la violenza ma porta a controllare gli atteggiamenti aggressivi ed aiuta ad
incanalare la propria aggressività in modo positivo, serve a conquistare una certa serenità interiore e aiuta
a favorire la socializzazione. Può dunque divenire uno strumento educativo straordinario.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
MIGLIORA: - il tono muscolare
- la postura
- l’equilibrio
- il coordinamento
INOLTRE:
- calma e rilassa
- rende consapevoli del proprio corpo
OBIETTIVI FORMATIVI
La pratica consiste principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari, che ricordano
una danza silenziosa.
Gradualmente si impara a muovere il corpo in modo rilassato e consapevole, aumentando:
- la capacità di controllo del singolo movimento
- il calibrare la forza

l’utilizzo del proprio spazio nell’ambiente
TEMPI:
gennaio – maggio
SPAZI:
palestra o cortile (se il tempo lo permette)
VERIFICA: attraverso l’osservazione del gruppo, del singolo e del lavoro a coppie
PROGETTO: I LINGUAGGI
ESPRESSIVO – VERBALE
SCRITTO – MUSICALE – TEATRALE
DURATA: ottobre – maggio
DESTINATARI: tutti i bambini di 5 anni della scuola
MOTIVAZIONE
Il progetto si propone di favorire nei bambini l’accrescimento di abilità grafico-pittoriche, di profusione
linguistica, imitazione, comunicazione corporea, interessamento alla parola scritta.
La finalità di questo percorso si prefigge uno sviluppo completo del linguaggio (verbale e non) esercitando
l’ascolto, l’attenzione, la creatività, l’immedesimazione in ruoli.
Questo porterà ad accrescere la socializzazione, la capacità grafica, la comprensione della comunicazione
verbale e non, altresì, aumentando la sicurezza personale.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- sviluppo della creatività grafica
- sviluppo del linguaggio e della comunicazione
- sviluppo del linguaggio gestuale
OBIETTIVI FORMATIVI
- stimolare la comunicazione e produzione linguistica
- utilizzare correttamente i materiali a disposizione
- apprendere nuove tecniche grafiche
- sviluppo del gioco simbolico e della drammatizzazione
- sviluppo di capacità mnemoniche
- interessamento ai libri e alle parole scritte
Le attività, prendendo in considerazione competenze di vario tipo (espressive, linguistiche, musicali,
teatrali) si suddivideranno in 4 punti:

COLORARE E CREARE

ASCOLTARE E COMPRENDERE

I LIBRI A SCUOLA

MUSICA E RECITAZIONE

linguaggio espressivo
sperimentiamo diverse tecniche: colori a dita, spugnette, pittura con lo
spazzolino da denti, pennelli, pennarelli

linguaggio verbale
poesie e filastrocche: “la filastrocca”, “la formica”, “il cibo”, “l’estate”

linguaggio scritto
lettura di due storie di amicizia: “la leggenda dell’abete”, “la festa dei colori”

linguaggio musicale e teatrale
- canzoni: “il fungo”, “l’anatra”, “il bruco”
- le espressioni del viso (comunicare senza parlare): serenità, tristezza,
rabbia, stupore
- “La ballata di Cappuccetto Rosso”: recita in versi semplici
MATERIALI
fogli bianchi A4, colori a dita, pennelli, tempere, spugne, pennarelli, spazzolini da denti, disegni,
illustrazioni, libri, CD
DOCUMENTAZIONE
libretto personale, disegno
VERIFICA
attraverso l’osservazione diretta del materiale prodotto, saranno effettuate verifiche in particolare sulla
comprensione e sulla produzione linguistica dei bambini
PROGETTO INTERSEZIONE MEDI
“ FILASTROCCHE E GIROTONDI PER CANTARE ”
Durata: da gennaio a maggio.
Destinatari: tutti i bambini medi della scuola.
MOTIVAZIONE
dopo il lavoro svolto con il gruppo intersezione durante l’anno scolastico 2013 – 2014 che
riguardava ritmi e girotondi, i bambini sono pronti ad affrontare un percorso un po’ più
impegnativo. Il progetto continuerà completando e permettendo, sempre attraverso il gioco, un
ulteriore sviluppo di competenze motorie e musicali.
Attraverso una lenta e progressiva conoscenza dello strumento “voce”, con giochi di
esplorazione sonora, la melodia intonata non sarà mai fine a se stessa, ma correlata a
immaginazione e movimento. Si giungerà quindi ad un’evoluzione nell’utilizzo della voce, sempre
unito a movimento e ritmo, ma con la presenza di testi più complessi e con l’esigenza di una
maggior attenzione per l’intonazione. Le varie attività operative presentate saranno finalizzate ad
esplorare gli aspetti principali di un’attività musicale di base.
Obiettivi Specifici di Apprendimento:

Coordinare la voce al movimento;

Perfezionare la capacità di imitazione dei canti intonati, conseguente ad una buona
capacità di ascolto.
Obiettivi Formativi:

Sviluppare la sensibilità uditiva;

Prendere coscienza del proprio corpo;

Percepire la scansione di un testo, il rispetto della regolarità dell’emissione sonora ritmica;

Affinare la capacità di concentrazione;

Sperimentare come interpretare con il corpo i suoni e mimarli;

Comprendere che dalla musica nascono rime e forme;

Capacità di attività grafico-pittoriche.
Unità Didattiche di Apprendimento:
verranno fatte esperienze di:

Ascolto guidato;

Ritmica, per una maggiore consapevolezza di regolarità e conoscenza della frase musicale;

Emissione sonora e gestualità attraverso il canto e il movimento, per l’unione di timbro e
frase, attraverso l’utilizzo della voce. Il tutto sempre accompagnato dall’espressione
grafico-pittorica.
Le filastrocche proposte permetteranno ai bambini giochi di ritmo e giochi di spazio. Con i giochi
di postura progrediranno nella conoscenza del corpo.
Attività:

Girotondo dei gattini: movimenti diversificati, dalla corsa al rotolamento, allo stare supini;

Filastrocca della nanna: totalmente di imitazione. I bambini doranno fare attenzione alle
varie parole e mimare quanto sentito;

Bau settete bubù: azioni sul proprio corpo (viso-mani);

Filastrocca uno, due, tre: vengono nominate diverse parti del corpo che i bambini
dovranno toccare (naso, occhi, bocca, orecchie, pancia, mani, testa, gambe, piedi)

Il gatto e il topo: gioco di spazio e di esplorazione della sezione per trovare il posto
adatto per compiere i movimenti suggeriti;

Acqua, acqua, fuoco, fuoco: un altro gioco di esplorazione della classe per trovare
l’oggetto nascosto nominato nella filastrocca;

Batti le mani: sempre le parti del corpo protagoniste – battere le mani, i piedi, i denti, sulla
pancia, sulle spalle, sulle gambe, sul petto, sulla schiena, sulla testa;

Filastrocca rumorosa: gioco di ritmo sul seguire e ripetere i suoni;

Per concludere un girotondo che nominerà varie cose e avrà il titolo che farà ricordare il
percorso fatto in precedenza: “Tutti giù per terra”.
MATERIALI
CD, fogli bianchi A4, pennelli, tempere, acquerelli, pennarelli, matite colorate, carta da pacco,
illustrazioni, oggetti della sezione.
DOCUMENTAZIONE
cartelloni delle filastrocche, libretto personale.
VERIFICHE
immediate durante l’esecuzione delle proposte. Queste potranno poi essere cambiate o rifinite a
seconda del grado di difficoltà riscontrato o ulteriormente rielaborate e approfondite a seconda
delle esigenze e delle situazioni.
PROGETTO INTERSEZIONE PICCOLI
“ CHI NON LEGGE IN COMPAGNIA… ”
Durata: da gennaio a maggio.
Destinatari: tutti i bambini di tre anni della scuola.
MOTIVAZIONE
considerata l’importanza della lettura per lo sviluppo affettivo e linguistico del bambino, abbiamo deciso di
proporre ai bambini del gruppo piccoli un progetto che li avvicini al mondo dei libri e che, senza annoiarli,
li educhi all’ascolto della lettura. Intendiamo incuriosirli e divertirli proponendo varie tipologie di libro
facendo sì che, il “momento della lettura”, diventi per loro una piacevole abitudine.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE
il progetto si svolgerà prevalentemente all’interno della sezione nell’angolo della libreria.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO



Educazione all’ascolto;
Sviluppo del linguaggio.
Abitudine alla lettura.
Obiettivi Formativi:





Individuare le caratteristiche che differenziano l’ascolto e la verbalizzazione tra i bambini;
Sviluppare l’autocontrollo;
Sviluppare la capacità di ascoltare e comprendere;
Recepire i messaggi all’interno dei racconti;
Raccontare esperienze personali legate al contenuto dei racconti;
Unità Didattiche di Apprendimento:





Carezze in rima;
Libri cuccioli;
Che emozione!
Scopro il mondo dalla A alla Zebra;
Storie per divertire.
MATERIALI
albi illustrati (solo immagini o immagini e testo), libri tattili, libri sonori, libri che raccontano storie di
emozioni e sentimenti, storie buffe, storie in rima.
DOCUMENTAZIONE
al termine delle letture saranno svolte delle interviste nel corso delle quali i bambini avranno modo di
esprimere il proprio giudizio attraverso uno “smile” di gradimento.
VERIFICHE
avverranno prevalentemente per mezzo delle osservazioni delle insegnanti e attraverso l’analisi del
materiale raccolto durante le interviste dei bambini. Il tutto permetterà alle insegnanti di rendere il
progetto più coerente con le necessità e curiosità dei bambini.
Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.)
Progetto:
“Sui passi dei Santi”
PREMESSA
Nella scuola dell’infanzia l'Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) si colloca
all' interno di una proposta educativa più ampia che riguarda la formazione dell’identità del
bambino.
L’I.R.C. è quindi in collegamento con l’attività pedagogica degli altri insegnanti volta allo sviluppo
di atteggiamenti positivi del bambino nei confronti dell’altro.
La dimensione religiosa è presente fin dall' infanzia in quanto il bambino, già molto piccolo, pone
domande di senso che necessitano di risposte adeguate a quello che è il suo “grado di maturità”.
Lo scopo che l’insegnante di religione cattolica si prefigge con bambini di queste età è quello di
accompagnarli in questa “ricerca di senso”.
Tale insegnamento non si configura come catechismo e non richiede né mira a suscitare
un’adesione di fede da parte dei bambini; esso è e rimane una proposta di risposta agli
interrogativi posti dai bambini nel pieno rispetto della loro educazione familiare, scolastica e
sociale.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi specifici di apprendimento dell’IRC nella scuola dell’infanzia sono:
-Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di
Dio Creatore
-Scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene
celebrata nelle feste cristiane
-Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento
evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.
CONTENUTI
Quest’anno il tema proposto ai bambini durante le ore di IRC è quello della conoscenza dei santi,
grandi “amici di Gesù”, che sono riusciti con le loro opere a realizzare un buon progetto e sono
stati di esempio alle altre persone per la loro condotta di vita.
Ad esempio, l’avventurosa vita di San Francesco e la sua predilezione per tutto ciò che Dio ha
creato aiuterà i bambini a comprendere meglio quanto siano preziosi gli elementi della natura
circostante e quanto sia importante prenderci cura di essa;
altri santi hanno poi contribuito a dare degli esempi molto concreti di solidarietà come San
Martino e Santa Caterina, san Nicola, invece, è ricordato da tanti bambini ma.. quale fu la sua
storia?
Le loro vite così interessanti e avventurose ci permetteranno di trarre spunto per dialoghi e
riflessioni!
METODOLOGIA
Lettura di passi della Bibbia inerenti questo tema, lettura di libri specifici per l'infanzia e anche
visione di elementi dell'arte sacra riguardanti le parabole e i miracoli, dialogo con i bambini per
l’approfondimento degli argomenti, attività grafico-pittoriche, drammatizzazioni,
canti, filastrocche, giochi.
STRUMENTI
Libri, schede, cartelloni, giochi, cassette musicali, cd, dvd, libri, audiovisivi, materiale vario da
cancelleria
TEMPI E AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
L’attività di I.R.C. verrà svolta ogni martedì dal mese di settembre 2014 al mese di giugno 2015 in
una stanza della scuola, a disposizione per l’attività, dove i bambini che si avvalgono di tale
insegnamento lavoreranno suddivisi in gruppi omogenei per fascia d' età.
DOCUMENTAZIONE
Alla fine dell’ anno scolastico verrà consegnato ad ogni bambino un elaborato contenente tutto il
materiale da lui prodotto nel corso dell’anno scolastico durante le ore di I.R.C. introdotto da una
descrizione dell’attività svolta così da favorire una sua visione organica del lavoro fatto durante
l'anno.
VERIFICA
Per monitorare l’andamento delle diverse attività e per accertare le competenze acquisite, si
proporranno ai bambini momenti di dialogo sul tema trattato, eventuali ripetizioni delle parti più
significative delle storie e la realizzazione di schede, elaborati e disegni liberi sugli argomenti
proposti, il tutto fatto in un clima giocoso e gioioso!
IL SABATO MUSICALE
Durante l’anno scolastico 2014/2015 i bambini delle scuole dell’Infanzia del comune di Trieste hanno la
possibilità di frequentare il polo di via Vasari nelle giornate del sabato per trascorrere del tempo in
allegria…imparando qualcosa di divertente.
I “Bambini del sabato” avranno l’opportunità di socializzare conoscendo nuovi amici, giocare con loro e
assieme a loro uscire dalla solita routine per esplorare il mondo dei suoni, della musica e della creatività
in modo piacevole, gioioso e perchè no…anche spassoso.
Toccheremo infatti argomenti riguardanti il suono e la musica.
Progetto
“IL SUONO”
Campi di esperienza interessati

Il sé e l’altro

Linguaggi, creatività, espressioni

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni e colori
Obiettivi
Tale progetto si prefigge di:

Conoscere e distinguere suoni e rumori

Conoscere i suoni della natura

Conoscere i suoni del proprio corpo

Conoscere il suono di alcuni semplici strumenti musicali
Altre attività correlate

Giochi strutturati

Gioco libero

Momenti di relax/tranquillità coadiuvati anche dall’ascolto di brani musicali rilassanti e che
riproducano i suoni della natura

Canzoncine cantate con i bambini, anche con l’ausilio dell’accompagnamento musicale del
pianoforte

Attività motoria con l’utilizzo della palestra in dotazione e dei suoi ausili

Utilizzo del giardino della struttura scolastica e dei relativi giochi (ovviamente tempo
permettendo)
Spazi

Aule scolastiche

Atrio posto davanti alle aule

Palestra

Giardino
Tempi
Progetto a cadenza settimanale per tutto l’anno scolastico (al sabato).
Materiali
Materiali di recupero (bottiglie e bicchieri di plastica, scatoline di cartone o di latta, vasetti di vetro, ecc.),
cartoncini colorati, colla, forbici, pennelli, tempere, pennarelli, spugne, gessetti, cere, ecc.
Verifica e valutazione

Osservazione sistematica

Osservazioni periodiche

Uso di schede

Creazione di un “quaderno” personale per ogni bambino per la raccolta dei propri elaborati
Documentazione

Elaborati degli alunni

Schede

Materiale fotografico

“Diario del sabato musicale”
Scarica

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