La PRO LOCO e il G.I.S. con l’Assessorato alla Cultura del COMUNE DI BRIVIO vi invitano Sabato 13 Giugno 2015 ore 20.45 nel Salone polifunzionale della Casa di Riposo Frigerio via Cartiglio - Brivio allo Una scena dello spettacolo Per informazioni: PRO LOCO BRIVIO Via Cesare Cantù 23883 BRIVIO (Lc) tel.3398489170 email: [email protected] RINGRAZIAMO: CARLO COLOMBO Impianti elettrici Via per Brivio,1 23887 Olgiate Molgora (LC) Tel. 039.508967 - Fax 039.508948 E-mail: [email protected] www.impianti-colombo.it AZIENDA AGRICOLA DELL’ADDA di Besana Silvia , Filippo & C. s.s. Via Fontanile,6 Beverate - Brivio (Lc) 039 - 5320893 [email protected] P.I. e C.F.00654950138 Spettacolo musicale "Livietta e Tracollo" Intermezzo di Giovanni Battista Pergolesi libretto di Tommaso Mariani - Ingresso libero - I protagonisti Livietta Mari Kurita (soprano) Tracollo Filippo Rotondo (baritono) Fulvia Ilia Negri (mimo, soprano) Faccenda Elisabetta Grassani (mimo, mezzo soprano) Pianoforte Claudia Foresi Violini Olmo Perolfi, Francesco Scaglione Costumi Michela Caccioppoli Regia Carlo Lei L'intermezzo Le due parti dell'intermezzo vennero eseguite per la prima volta nei due intervalli tra gli atti dell'opera "Adriano in Siria" di Giovanni Battista Pergolesi, rappresentata in occasione del compleanno della regina Elisabetta di Spagna a Napoli nel 1734. Interpretato in origine dal celebre Gioacchino Corrado, l'intermezzo fu molto popolare e venne presentato con una lunga serie di titoli differenti (La contadina astuta, Venezia 1744; Il Tracollo, Bologna 1746; La finta polacca, Roma 1748) in tutta Europa, per più di un ventennio nella prima metà del Settecento. Conobbe un successo europeo grazie alla circolazione dei cantanti che lo trasportarono nel proprio baule: dal 1743 venne rappresentato, anche con varianti, ad Amburgo, Praga, Lipsia, Dresda, Madrid, Vienna, Parigi, Barcellona e Copenaghen ecc., così come capitò ad altri fortunati lavori come "La serva padrona" del medesimo Pergolesi, "Scintilla" e "Don Tabarano" di Hasse, "Bacocco e Serpilla" di Orlandini. Il testo di Livietta e Tracollo presenta alcune delle più tipiche caratteristiche della drammaturgia comica degli intermezzi, in particolare i travestimenti come strumenti per la burla e l'inganno. È uno dei casi esemplari in cui la bellezza, la vivacità e il talento comico della musica riscattano pienamente un testo volgare e letterariamente mediocre. Trama Il ladruncolo Tracollo, travestito da polacca incinta, cerca di rubare certi gioielli indossati dalla sedicente sorella di Livietta (personaggio muto), in realtà una sua amica che si presta a darle man forte nel burlare il malcapitato ladro: Livietta, travestita da contadino francese, interviene per cogliere sul fatto Tracollo dando luogo al comico dialogo in cui la finta polacca non comprende l'incerto francese di Livietta travestita. Smascherato e spogliato degli abiti femminili, per farsi perdonare Tracollo propone a Livietta, a sua volta palesatasi per tale, di sposarlo, ma costei, per vendetta, lo consegna alla giustizia. La seconda parte dell'Intermezzo vede Tracollo, travestito da astrologo, di nuovo impegnato in attività truffaldine: si finge matto per sfuggire alla giustizia e alla morte. Vede in lontananza arrivare Livietta e medita di tenderle un tranello. Livietta lo riconosce subito ed allora Tracollo finge di essere il suo stesso fantasma, venuto per vendicarsi di Livietta che lo ha ucciso. Livietta sta al gioco e finge a sua volta di morire. Tracollo, pur non essendo certo che lei non lo stia ingannando, è però molto dispiaciuto per la sua morte. Quando Livietta si riprende, Tracollo le dichiara il suo amore. Anche Livietta in fondo gli vuole bene ed i due si sposano.