SILSIS UNIVERSITA’ di PAVIA
LABORATORIO DIDATTICO DELLE
SCIENZE SPERIMENTALI
A0 60 I anno I semestre
Materiale di lavoro ad uso interno dei tirocinanti SILSIS
Alcune parti potrebbero provenire da fonti non citate
Le presentazioni allegate sono disponibili in rete. Sono state raccolte per un utilizzo più
“rapido”
Docente A. Colli
PRIMO INCONTRO
COSA SI FA QUANDO SI ENTRA IN UNA CLASSE
“NUOVA”?
Conosciamoci
Ciascuno compila la prima parte della scheda
Ci si divide a coppie. Ci si presenta, aggiungendo alle informazioni
della scheda altre notizie che ci sembra utile condividere con gli altri.
Ognuno presenta il suo “partner” all’ intero gruppo
Tempo: mezz’ora
PERCHE’ INSEGNARE?
-Rispondere singolarmente alla domande della scheda
-Formare gruppi di tre-quattro persone
-Confrontare le proprie risposte
-Sono simili?
E’ possibile arrivare a risposte condivise dal gruppo?
--Ogni gruppo prepara un lucido con le proprie conclusioni
e le espone agli altri
Tempo: un ora e mezza
Le Scienze
In Italia
La comparazione internazionale proposta da
PI S A
La comparazione internazionale proposta da PI S A per l’area scientifica non
prevedeva, come nelle precedenti ricerche un esame
dei curricoli nazionali alla ricerca di un ‘comune
denominatore’ in genere livellato verso il basso, ma metteva invece al centro
dell’indagine quella che è stata definita
una ‘Literacy scientifica’, una ‘competenza scientifica f u n z i o n a l e’ di base,
intesa come «capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande
e di trarre conclusioni basate su prove, per capire e per aiutare a prendere
decisioni circa il mondo della natura e i cambiamenti ad esso apportati dall’attività
umana.
.Una competenza che non è quindi riservata a chi continuerà gli studi scientifici ma
che dovrebbe essere comune a tutti i cittadini del pianeta, che dovrebbe essere
funzionale alla riflessione critica e all’assunzione di decisioni consapevoli rispetto
allo sviluppo scientifico e tecnologico caratteristico della nostra epoca.
Il PI S A riconosce nella ‘Literacy scientifica’, tre dimensioni principali:
•concetti scientifici necessari per comprendere i fenomeni naturali e i
cambiamenti apportati dalle attività umane;
•processi scientifici: la capacità cioè di usare le conoscenze scientifiche per
acquisire informazioni, interpretarle e per proporre azioni fondate; ‘le situazioni e
•le aree di applicazione’ delle competenze
Gli studenti italiani, in percentuale significativamente maggiore delle medie internazionali,
scelgono di non rispondere alle domande nelle quali si chiede di argomentare,
confrontare e discutere dati e opinioni. Non si tratta neanche di semplice carenza di
informazioni ma di difficoltà ad applicare le conoscenze scientifiche a situazioni concrete,
unite a una mancanza di abitudine a esprimere e argomentare la propria opinione
utilizzando concetti e processi scientifici.
Gli studenti italiani rispondono bene alle domande ‘facili’, nozionistiche, corrispondenti
al primo livello della scala proposta da PI S A; rispondono male o scelgono di non
rispondere alle domande che richiedono di utilizzare competenze più complesse (solo il
25% dei nostri studenti raggiunge i 550 punti, indice per PI S A di buona competenza, e
quasi nessuno raggiunge l’ottimo, fissato a 690).
Le cause possibili:
•scarsa presenza delle scienze sperimentali nei curricoli della scuola secondaria
•italiana – a differenza di molti altri paesi –sia in termini di status sia in termini di ore;
•una visione ancora nozionistica delle scienze , con poco tempo dedicato a momenti
•d’indagine autonoma e ancora meno a riflessioni sui limiti del procedere scientifico
•e sulla sua utilizzazione per comprendere la tecnologia e i problemi di ogni giorno;
•formazione universitaria anch’essa spesso nozionistica e che solo recentemente sta
affrontando il problema specifico della formazione degli insegnanti;
• un’org a n i z z a z i o n e delle cattedre e dei curricoli che esalta un approccio quasi
esclusivamente teorico e separa spesso l’insegnamento ‘teorico’ dalla ‘ pratica ’di
laboratorio.
IL CONTESTO
DOVE ANDREMO A INSEGNARE?
LA SCUOLA ITALIANA E LA RIFORMA
UNA STORIA “INFINITA”
La Riforma Gentile
Scuola di massa o di elite?
Siamo “analfabeti?”
Diversi tentativi:
Falliti?
Brocca?
La Riforma Moratti
Ed i Licei?
DOCUMENTO UFFICIALE
I
nuovi programmi [introdotti da Gentile] stabilivano una gerarchia
delle materie, che attribuiva una posizione di preminenza
all’italiano e al latino davanti a storia e filosofia, mentre le
discipline scientifiche, simili a “valletti”, dovevano accontentarsi
dell’ultimo posto anche nel liceo scientifico. […]
L’incapacità o il rifiuto di Gentile di riconoscere l’importanza della
formazione scientifica per lo sviluppo della società industriale
portò a una delle più fatali debolezze nella concezione didattica
dell’opera di riforma, destinata a perpetuarsi anche dopo la fine
del regime. [...]
L’ordinamento scolastico di Gentile era articolato in funzione delle
esigenze di un’élite borghese, del reclutamento di un’aristocrazia
del sapere, il cui status andava difeso per mezzo di un sistema di
selezione e di qualificazione che fungeva da barriera sociale.
La riforma, cercando di frenare, se non bloccare la mobilità
sociale dei ceti medio bassi attraverso la scuola, colpiva al
contempo le aspirazioni di coloro ai quali il fascismo doveva la
sua ascesa [...]
[da J. Charnitzky, Fascismo e scuola, La Nuova Italia, Firenze
1996]
CONOSCENZE
ABILITA’
CAPACITA’
COMPETENZE
CAPACITA’
Ciò che possiamo essere
DALLE
Espresse e potenzialità
Es: capacità logica
ALLE COMPETENZE
Capacità portate a compimento
Attraverso
le CONOSCENZE (dichiarative e tecnico-procedurali)
e le ABILITA’
Capacità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Conoscenza: è l’insieme dei contenuti (concetti, regole, teorie, procedure,
metodi, ecc..) di una disciplina. Solitamente, il possesso di tali conoscenze
viene denominato sapere.
Competenza: è l’applicazione concreta delle conoscenze nella risoluzione di
problemi e per eseguire compiti. Di solito, il possesso di competenze viene
indicato come saper fare.
Capacità: implica il possesso del pensiero critico e il controllo intelligente di ciò
che si conosce e si sa fare, anche in contesti non scolastici. Di solito, il
possesso delle capacità, denominate anche abilità di pensiero, viene indicato
come saper essere.
PROGETTO: CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ IN CHIMICA
Giuseppe Valitutti
Ispettore Tecnico Sovrintendenza Scolastica di Ancona
[email protected]
Capacità
Competenze
ESSERE
necessitano
TEORIA
utilizzano
PRATICA
Conoscenze
Abilità
per
RISOLUZIONE PROBLEMI
in
SITUAZIONI REALI
AVERE
Nelle indicazioni e nelle raccomandazioni per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria si
utilizzano questi termini:
a) con il termine capacità si indicano le competenze che il bambino può acquisire, quindi le sue
competenze potenziali;
b) col termine obiettivi formativi si indicano invece le mete dei processi di insegnamento e
apprendimento (unità di apprendimento);
c) con il termine competenze si indicano i risultati dei processi formativi, quindi le abilità e le
capacità (saper fare), gli atteggiamenti (saper essere) e le conoscenze (sapere) in quanto già
acquisiti dagli alunni.
http://www.rivistadidattica.com/capacita%E2%80%99_obiettivi_formativi_competenze_%C2%A0di_umberto_tenuta_%C2%A0.htm
E ancora
OSA
OBIETTIVI
SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
LA SITUAZIONE:
Esaminiamo insieme
Diversi “programmi” ufficiali, “possibili” nuovi programmi
e programmazioni di alcune scuole, confrontiamole e valutiamoli
criticamente
LAVORO IN GRUPPO
TEMPO 1 ora e mezza
Consegna: produrre un lucido con
caratteristiche collocazione (tempo, luogo) programmi esaminati,
caratteristiche, confronto, valutazione critica, opinioni personali, eventuali
programmi sperimentati (da chi già insegna)
INTERGRUPPO
Ogni gruppo riferisce. Discussione
http://www.icpirandello.it/2003/programmazioni/matematica.htm
http://www.anisn.it/campania/aggiornamento_sicsi/valutazione.pdf
Scarica

LABORATORIO DIDATTICO DELLE SCIENZE SPERIMENTALI