4 STAGIONI DI EMOZIONI Docente relatore: Roberta Giacolini Sede e classe/i : Collina d’Oro, classe terza e quarta elementare Titolo dell’attività : Quattro stagioni di emozioni 1. PREMESSA Breve descrizione di come è nata l’idea dell’attività. In quale contesto è stata svolta (es.progetto d’istituto, attività interdisciplinare, attività museale, o altro). Quale è stato il senso del percorso didattico, che si é voluto intraprendere. A fine anno scolastico, mi ero riproposta che a settembre avrei iniziato un lavoro su Hermann Hesse, artista che ha vissuto per molti anni in Collina D’oro. Parlando con la docente titolare Nathalie Crivelli e la docente di educazione musicale, Manuela Vallarino la quale espresse il desiderio di progettare e costruire assieme ai bambini un percorso socio affettivo attraverso le musiche di un grande e famoso compositore veneziano quale Antonio Vivaldi, cominciammo a pensare che avremmo potuto unire le nostre…”forze” per realizzare un progetto comune. Ciò è stato lo spunto per un lavoro a carattere interdisciplinare, che ha coinvolto aree di ambiente, di italiano, di educazione grafico pittorica e di attività creative. Questo è un po’ anche il senso che volevamo dare al progetto, far capire ai bambini che si possono anche rompere i vecchi schemi, non è sempre obbligatorio lavorare a compartimenti stagni, (ad es. ad attività creative realizzare solo manufatti fine a sé stessi) anzi spesso, percorsi diversi si possono intrecciare e possono interagire tra loro, basta solo uno stimolo e la volontà di guardare oltre. Questo modo di agire e interagire sarà sicuramente utile anche per affrontare la vita. 2. OBIETTIVI generali: - Avvicinare i bambini al mondo dell’arte. - Giocare con l’arte per stimolare la voglia di fare, attivando la fantasia e la creatività, utilizzando le opere d’arte come strumento per raggiungere gli obiettivi . - Apprendimento di varie tecniche creative ( acquerello, modellare argilla, cucito, feltro a secco, tintura e pittura su stoffe di tipo diverso, traforo. - Autonomia nel gestire i materiali. - Approccio alla musica classica. - Imparare ad esprimere le proprie emozioni attraverso svariati modi e mezzi ( teatro, musica, disegni e pitture, poesie…) - Creare una modulazione d’incontro ludica e piacevole. - Sorprendere gli allievi e riuscire a creare sul loro viso un’espressione di stupore. - Sfruttare le risorse del posto (es. museo). Specifici: - Visitare il museo Hermann Hesse a Montagnola. - Conoscere un pittore e scrittore della regione, H. Hesse, attraverso le sue opere pittoriche, i suoi scritti e i luoghi in cui ha vissuto. - Conoscere un famoso compositore di musica classica, Antonio Vivaldi. - Realizzare alcuni manufatti creati con tecniche diverse (foulard,tecnica della pittura su seta, tavoletta portafogli in traforo, piastrellina di argilla, copertina per un album - diario personale, usando le tecniche del ricamo, della stampa e del feltro a secco. - Pittura di magliette per la rappresentazione teatrale. - Conoscere dal punto di vista ambientale e geografico la Collina d’Oro. - Conoscere alcune poesie e prose di H. Hesse. - Ascolto, analisi ed interpretazione di quattro brani, uno per stagione, tratti da “ Le Quattro Stagioni” di Vivaldi. - Rappresentazione teatrale a fine anno scolastico. 3. MATERIALE (elenco) - Opere di Hermann Hesse viste al museo. - Fotocopie di 4 opere di Hesse rappresentanti le stagioni. - Cd di Antonio Vivaldi “Quattro stagioni” versione prodotta da “I Barocchisti” diretti da Diego Fasolis. - Magliette da pitturare e colori per la stoffa. - Compensato di pioppo più occorrente per il traforo e i colori acrilici. - Argilla e strumenti per modellare e lasciare impronte, forno per cuocere. - Foulard di seta e colori appropriati per la pittura. - Testi e poesie di Hermann Hesse. - 2 cartoncini A4, 30 fogli A4 da fotocopiatrice, lana cardata e aghi per infeltrire, pannolenci, qualche mappetta trasparente, filo e aghi da ricamo, spirale e macchinetta per rilegare l’album personale creato dai ragazzi. 4. SVOLGIMENTO (sintesi della procedura, esposta per punti e annesso di fotografie) Approccio al tema Per introdurre il progetto ho pensato di pormi agli allievi in modo un po’ diverso dal solito. Lascio entrare nella mia aula i bambini, io non mi faccio vedere; ad accoglierli, un sottofondo musicale tratto dalle “Quattro Stagioni” di Vivaldi e una fotocopia di un’opera di Hesse su un cavalletto in mezzo al locale. Vicino, su una sedia, una tavolozza di colori e un pennello. I bambini sono un po’ spaesati e si chiedono dove sia la maestra. Aspetto un paio di minuti e poi entro, senza dire nulla, vestita con una grande camicia da uomo macchiata di pittura, un cappello impagliato sempre da uomo e un paio di occhialini rotondi. Mi siedo sulla sedia in mezzo all’aula, prendo la tavolozza e comincio a pitturare… gli allievi incuriositi, mi si avvicinano e cominciano a farmi delle domande: -“Perché hai il cappello?” - “E gli occhiali? Ma tu non li porti di solito….” -“ Ma… non lavoriamo noi oggi?...” -“ Non sembri la nostra maestra..” -“ Mi sembra di avere già visto questo disegno…” Qui inizia una serie di domande, affermazioni e risposte che porteranno i ragazzi a scoprire l’artista che andremo a conoscere un po’ più da vicino. Fase progettuale Questo progetto ha richiesto già da subito diversi momenti d’incontro con le 3 docenti coinvolte. Due decisioni, riguardante i materiali su cui avremmo lavorato contemporaneamente ma da un punto di vista diverso a dipendenza del rispettivo obiettivo specifico, erano da prendere subito: - la scelta della versione strumentale sulla quale avremmo lavorato; - la scelta delle opere di H. Hesse più significative per rappresentare le 4 stagioni. Da qui le prime perplessità… Saremmo riuscite durante il corso dell’intero anno scolastico a camminare sempre parallelamente ma su percorsi diversi? Pensando ai brani scelti, In che modo proporre un’opera così vasta a bambini di terza e quarta elementare e metterla in scena? Ognuna di noi ha poi presentato delle proposte concrete da discutere assieme, in base sempre ai propri obiettivi specifici, tenendo conto della suddivisione delle stagioni. Questo è ciò che ne è scaturito: Educazione musicale: la maestra Vallarino ha optato per l’ascolto , l’analisi, l’interpretazione dei quattro brani da noi scelti e cioè: - Estate: Prima parte del concerto in sol maggiore (brano di apertura,con momenti lenti, riflessivi, dove pochi strumenti rappresentano episodi ben distinti) - Autunno: prima parte del concerto in fa maggiore (brano allegro,veloce, forte, piano, con un ostinato pizzicato) - Inverno: seconda parte del concerto in fa minore (brano di stacco, breve, piano, con un ostinato pizzicato) - Primavera: prima parte del concerto in mi maggiore ( brano più conosciuto tra quelli presentati, riprende il tema narrativo come evidenziato nell’estate) Studio d’ambiente e italiano: la docente titolare, Nathalie Crivelli ha trattato la Collina d’Oro sia dal punto di vista geografico sia ambientale, abbinando ad ogni stagione, come già accennato prima, oltre alle opere pittoriche, ai brani e alle poesie di Hesse anche uno dei quattro elementi. Da qui, il seguente itinerario didattico: Fuoco (estate): Terra (autunno): Acqua (inverno): Aria (primavera): i deserti (lavoro a gruppi con supporto fotografico e didascalico), i pompieri (visita alla caserma a Lugano e osservazioni). l’uva e la vendemmia (vendemmia con la classe in un piccolo vigneto privato), dal castagno alla castagna (raccolta di castagne e castagnata), i vulcani (lettura di un fascicolo e visione di un video – documentario sull’Etna). gli stati dell’acqua (attraverso esperienze in aula), il ciclo dell’acqua, l’acqua nella storia (lettura di documenti autentici e visita al lavatoio di Arasio, confronto con la situazione odierna e visita al serbatoio di Bigogno, schema dell’acquedotto comunale). i venti (lettura di un fascicolo e osservazioni), gli uccelli (ricerche a gruppi). Per quanto concerne l’aspetto linguistico sono state proposte quattro poesie di Hesse, una per stagione, da scrivere, interpretare e provare a rappresentare con la tecnica dell’acquarello. Anche la scelta di 4 acquarelli di Hesse, sempre uno per stagione, ha fatto scaturire interessanti osservazioni sulla geografia del comune e, come dice la maestra titolare, alla fine dell’anno scolastico i ragazzi erano molto motivati a svolgere un percorso a piedi su e giù dalla Collina d’Oro, alla ricerca dei luoghi dipinti dall’artista. Educazione grafico pittorica: trattata sempre dalla docente titolare. - Attività di esplorazione con varie tecniche, libera associazione di colori e tratti pittorici a diverse musiche proposte. - Preparazione delle quattro copertine in formato A4 per il raccoglitore (una per elemento): . fuoco: fiamme con l’uso delle tempere, colori caldi; . terra: tecnica del frottage con pastelli nelle tonalità del marrone e del verde; . acqua: pastelli acquerellabili blu, azzurro e bianco e sovrapposizione di velina trasparente per creare l’effetto di rifrazione dell’elemento; . aria: disegno in stile cartone animato di una nuvola e del vento. Attività creative: manufatti pensati in relazione ai quattro elementi a loro volta abbinate alle stagioni e, in parte, già in funzione della rappresentazione teatrale finale. . Estate, fuoco: griglia oraria a tema (Grisù) e sottomano “quattro elementi”. . Autunno, terra: piastrella in argilla e tavoletta portafogli in traforo. . Inverno, acqua: album – diario con tema acquatico. . Primavera, aria: foulard e girandole in funzione dello spettacolo finale così pure come una maglietta pitturata con tema la casa rossa di Hermann Hesse. Fase esecutiva “Prendiamo una valigia, ci mettiamo dentro qualche vestito, un po’ di curiosità, un pizzico di stupore, una buona dose di …fantasia, attenzione, poesia….e chi vuole ci può anche infilare una parolina speciale dopo di che…. Zac zac , valigia chiusa e… si parte!!!” Inizia così, con le parole di Stefania Mariani, animatrice, la visita al museo di Montagnola, il nostro viaggio sulle orme di Hermann Hesse (1877- 1962), sia in qualità di pittore sia di scrittore (premio nobel per la letteratura), accompagnato costantemente durante il percorso da Antonio Vivaldi con le sue “Quattro stagioni”, passando attraverso lo studio d’ambiente della Collina d’Oro, i quattro elementi ( fuoco, terra, aria, acqua) e il teatro. La classe ha avuto anche l’occasione di cimentarsi con la passeggiata interattiva per bambini del secondo ciclo della scuola elementare, “A spasso con Hermann Hesse “ promossa dal museo a lui intitolato e accompagnati ancora una volta da Stefania Mariani la quale, sorprendendo grandi e piccoli, si è presentata camminando sui trampoli. L’animatrice, proveniente dalla scuola Dimitri di Verscio, ha saputo trasmettere ai bambini, tramite l’uso di diversi mezzi scenici tra i quali la pantomima, i tratti biografici salienti della vita dell’artista. Parte inerente le ATTIVITÀ CREATIVE. Sarebbe auspicabile che i bambini vedano, almeno saltuariamente, le opere originali. La visita al museo è stata importante per loro. Vedere le opere dal vivo non è sicuramente come guardare le riproduzioni. L’opera d’arte è fatta per essere guardata e ammirata; lo stupore e l’emozione che si prova dinnanzi ad un originale ha sicuramente un’intensità e un richiamo maggiore. È bello anche pensare, come ci ha raccontato l’animatrice, che le opere esposte a volte viaggiano, vanno verso luoghi lontani e quando tornano hanno tante storie da raccontare… Gli allievi erano molto presi, attenti ed incuriositi anche perché si parlava di un artista che abitava, passeggiava e dipingeva in luoghi che loro conoscevano molto bene. Il museo contiene anche diversi oggetti di uso comune appartenuti a Hesse (macchina da scrivere, cappelli, chiavi, cesoie ecc..); - “Questo cappello assomiglia a quello del mio nonno..” “io sono già stato dove c’era il suo giardino..” “io abito vicino a dove ha pitturato quel quadro”… Tutto ciò ha contribuito sicuramente a far sentire il nostro personaggio in qualche modo vicino a loro e li ha stimolati verso una più approfondita conoscenza dell’artista.. Trovo sia importante cercare di creare un rapporto ”vivo” e possibilmente anche ludico, con l’arte dove non si tratta più di spiegare ai bambini l’opera in sé , bensì di parlare e dialogare con essa, facendo dei percorsi per incontrala. E questo è un po’ quello che abbiamo cercato di fare noi. La nostra modalità di lavoro è stata stabilita attraverso un percorso interattivo. In ognuna delle nostre aule c’erano le stesse riproduzioni di Hesse. Grotto(Ai (AiCanvetti Canvettidi diCertenago), Certenago),1924 1924 Grotto Acquarello, 24 x 23 cm Acquarello, 24 x 23 cm Agra, 1925. Acquarello, 26 x 24 cm Inverno, Inverno, 1933 Inverno, 1933 Inverno,1933 1933 Acquarello, 31,3 xxx24,2 cm Acquarello, 31,3 24,2 cm Acquarello, 31,3 cm Acquarello, 31,3 x24,2 24,2 cm Montagnola, 1928 Acquarello, 23 x 26 cm Contemporaneamente, si ascoltava il brano musicale corrispondente. I bambini avevano così la possibilità di vivere una continuità di lavoro. Chiaramente ognuna di noi si concentrava sui propri obiettivi specifici ma con occhio vigile all’attività in corso delle colleghe. Per quanto mi concerne, con l’inizio della scuola a settembre ho iniziato …..così…… ESTATE -fuoco I bambini vengono accolti in classe con la musica di Vivaldi ”ESTATE”, senza dire nulla, si siedono e in silenzio ascoltano il brano. Raccolgo le loro impressioni senza commentarli. - “Sembra che c’è un incendio e tutti scappano quando la musica va veloce”. “Ho sentito degli uccellini che cantavano”. “Sembra una danza di arabi”. “Ho visto una volpe che rincorreva un uccello ferito”. “Mi sembra di essere sulle montagne di Valbella”. “È un pezzo molto allegro”. “Tanti animali si rincorrono nel bosco”. “Ad un certo punto mi sembrava di sentire il temporale”. “Un fulmine colpisce un albero, si incendia brucia tutto il bosco ma per fortuna arriva la pioggia e spegne l’incendio. “Ad un certo punto mi è venuto in mente quando pregavo in chiesa”. ……… Leggo loro un breve brano di Hermann Hesse “ Tra estate e autunno” tratto dal libretto “Acquarelli” di Hesse, anche qui raccolgo i commenti dei bambini. Presento poi il particolare di un acquerello del nostro pittore intitolato “Grotto” (Ai canvetti di Certenago) 1924 e invito i bambini a pensare cosa potrebbe rappresentare. Dopo svariate ipotesi prendono in considerazione il fatto che potrebbe essere un particolare di un quadro. Presento poi la fotocopia dell’acquarello intero, lo commentiamo soprattutto dal punto di vista dei colori usati. Identifichiamo quelli che rappresentano l’estate. Questi li useranno per colorare dei foulards con la tecnica del “Tie&Dye” ovvero lega e tingi che serviranno dapprima come decorazione della classe appesi al soffitto ed in seguito per il teatro che sfocerà in una rappresentazione serale per le altre classi e i genitori, all’inizio di giugno. Breve accenno su H. Hesse pittore e lettura della sua poesia “ Gioia di pittore” (1918). AUTUNNO- terra Uno dei momenti più significativi a mio modo di vedere è stata la stagione dell’autunno legata all’elemento terra. Abbiamo lavorato con il legno e l’argilla. Dapprima abbiamo ascoltato il brano “AUTUNNO” di Vivaldi sempre ad occhi chiusi. Impressioni e commenti sul brano: -“Ho immaginato un bosco dove ad un certo punto spuntano fuori 2 cervi che poi scappano perché si spaventano” -“Qualcuno calpestava delle foglie” -“La natura sta cantando” -“Mi sembrava di essere in un bosco dove cadevano le foglie e io raccoglievo le castagne” -“Ero in una sala ad ascoltare un concerto di violino” -“Dei bambini giocavano a nascondino quando ad un certo momento arriva un drago e incendia il bosco, tutti scappano” -“Mi sembrava di essere in un bosco dove ad un certo punto gli alberi e i fiori cominciavano a ballare e anch’io…” ….. Ho letto loro un breve passaggio del testo di Hesse “Mario, il vicino”, tratto dal libretto “Acquarelli”. Ho poi presentato un particolare dell’acquerello di Hesse “Agra” 1925 e poi la rappresentazione intera. Da qui I’identificazione dei colori autunnali che useranno poi per pitturare la tavoletta portafogli la quale sarà realizzata con la tecnica del traforo e che servirà alla classe per le lezioni all’aperto. Altro lavoro abbinato alla terra, elemento su cui la classe stava lavorando con la docente titolare, piastrelle in argilla. Cercando di dare corpo al detto “se faccio capisco” ho cercato di far scoprire ai bambini le caratteristiche e il potenziale uso dell’argilla. Gli obiettivi previsti per questa attività erano quelli di sperimentare, giocare, stimolare la creatività, l’osservazione, la percezione, condividere e rispettare spazi e materiali. All’inizio della lezione, i bambini, hanno ricevuto un pugno di argilla e ad occhi chiusi hanno cercato di “sentire” la terra, utilizzando le mani come organo primario del tatto e ascoltando le proprie sensazioni ed emozioni. Da qui sono già scaturite le loro prime reazioni: - “ È bellissimo mi sta dando una sensazione di pace” - “È molto morbida e umida” - “È liscia come la pasta della pizza” - “È come toccare il pelo di un coniglio”.. - “Mi fa venire i brividi, è schifosa” - ……….. Gli allievi hanno cominciato subito a sperimentare questo interessante materiale, manipolandolo in tutti i modi possibili, incidendolo, aggiungendone altro, lasciando impronte, ricavando forme attraverso sagome diverse, ecc. Alfine di vedere l’intero ciclo di un oggetto lavorato in argilla, ogni alunno ha poi realizzato una piastrella, lasciando delle impronte con materiali diversi ( chiodi, viti, centrini, semi, tappi, conchiglie, rametti ecc.) anche qui giocando sulla disposizione delle tracce che poteva essere casuale, oppure alla ricerca di un ritmo, centrale o concentrato sui bordi ecc. Interessante è stato anche il momento in cui assieme abbiamo guardato e commentato tutti i lavori senza però, come d’abitudine, esprimere giudizi estetici. Come conclusione di questo percorso con l’argilla, sono arrivati loro stessi a capire che questo è un materiale che vive, si lascia modellare, manipolare, trasformare, arrotolare, battere e che tutti i quattro elementi hanno una funzione importante nella lavorazione questo semplice materiale. La terra (argilla) come materia di base. L’acqua che permette di dare la giusta consistenza, plasticità per modellare. L’aria che asciuga l’oggetto. Il fuoco che cuoce il manufatto facendolo diventare resistente. A questo punto ho fornito loro qualche spiegazione teorica ulteriore sul materiale in questione. Ho notato che i ragazzi si sono rilassati molto durante questa attività e di conseguenza anch’io ho potuto approfittarne e godere dello stupore e del senso di meraviglia che si poteva leggere sui loro volti. INVERNO – acqua Ascolto “INVERNO” di Vivaldi ad occhi chiusi. Loro impressioni e commenti sul brano. - “Si sente la pioggia che fa tic- tac tic- tac”. “In certi momenti sembra che nevica”. “Un uomo suona il violino e fuori nevica”. “Nevicava forte così tutti gli animali sono andati a ripararsi poi ha smesso di nevicare e sono usciti a giocare”. “Cade la neve , una lepre bianca corre nel bosco”. “Mi sembra di sentire cadere le foglie”. ……….. Presento l’acquerello di H. Hesse “Inverno” 1933. Questa volta percorso inverso, i bambini scelgono un particolare che potrebbe rappresentare il quadro. La lezione successiva se lo troveranno in classe. Anche qui ci soffermiamo sui tipi di colori usati dall’artista e ognuno esterna le proprie emozioni in proposito. In classe i ragazzi, con la docente titolare, stavano approfondendo la tematica acqua sotto diversi punti di vista. La mia proposta in ambito di attività creative è stata quella di realizzare un album rilegato a spirale creando una copertina decorata avente come soggetto qualcosa che avesse a che vedere con la tematica citata. Tecniche obbligatorie da usare, stampa su tessuto, cucito, feltro a secco e aggiunta di un elemento mobile ricavato dalla plastica doppia di una mappetta cucita dopo aver inserito all’interno del piccolo materiale ( perline, paillettes, fili di cotone ecc.) I ragazzi erano tutti molto soddisfatti ed orgogliosi dei loro lavori. PRIMAVERA- aria Ci stiamo avvicinando alla meta, ultima stagione del nostro percorso da scoprire e vivere attraverso l’arte. Ascolto della “PRIMAVERA” di Vivaldi ad occhi chiusi. Impressioni e commenti sul brano. - “Mi sembrava di sentire gli uccelli che volavano felici”. “Gli uccellini erano sui rami delle piante a cantare contenti, sotto spuntavano i fiori”. “Vedevo degli uccellini che volavano tranquilli poi ad un certo punto è arrivato un bel temporale e tutti sono volati via veloci”. “Tanti fiorellini danzavano nel bosco”, mi è venuta un po’ di voglia anche a me” “Qualcuno stava festeggiando qualcosa di bello”. “Ho immaginato dei giochi di nuvole “. “Avevo la sensazione di voler ballare, vedevo degli gnomi che ballavano e suonavano”. …….. Alla lavagna i bambini trovano 4 riproduzioni di acquarelli di 4 artisti diversi. Subito riconoscono quello del nostro pittore. Tolgo gli altri 3 e presento loro quello di Hesse, “Montagnola” 1928 e assieme lo commentiamo, questa volta soffermandoci sulle sfumature e sulla prospettiva. Vista l’imminenza della rappresentazione teatrale che i bambini stavano preparando dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo dovuto concentrarci su ciò che ci sarebbe servito per lo spettacolo. La scelta era caduta sulla maglietta che ognuno avrebbe indossato in quell’occasione. Ogni bambino ha dapprima realizzato un progetto stilizzato su carta e poi riportato sulla maglietta. Tema obbligatorio “la casa rossa” vista in prospettiva, dove ha vissuto per molti anni il nostro artista. Finalmente era giunto il momento della rappresentazione teatrale. I ragazzi erano visibilmente agitati ed emozionantissimi, avevano lavorato durante tutto l’anno anche per questo momento e non era sempre stato facile, anche i più ..”vivaci” hanno però saputo concentrasi e dare il meglio di loro stessi. In quanto a scenografia, siamo riusciti anche ad inserire qualche effetto un po’ speciale come ad esempio la neve che scendeva dal…. Cielo. La rappresentazione è stata un vero successo, i ragazzi erano molto felici e soddisfatti e i loro occhi brillavano….. A fine spettacolo ogni alunno ha ricevuto in regalo il cd originale de, “Le Quattro stagioni”. Ringraziamo per questo la direzione dell’istituto che, appoggiando il progetto ha sostenuto finanziariamente questa idea. 5. 5. RIFLESSIONI E CONCLUSIONI FINALI Già a settembre abbiamo condiviso con i bambini gli obbiettivi del progetto notando subito un grande entusiasmo da parte loro. Grande stimolo è stata sicuramente l’idea di riassumere il lavoro svolto in uno spettacolo finale da proporre ai compagni delle altre classi e alle famiglie. Sicuramente ciò ha contribuito ad aumentare ulteriormente anche il nostro entusiasmo. Ho visto i bambini molto “presi” e coinvolti in tutte le tappe di questo percorso e questo è stato senza dubbio un segnale positivo. Certo è che, in questo progetto abbiamo investito molto tempo ed energie anche al di fuori dell’orario scolastico. Tutte noi siamo però concordi nell’affermare che ne è veramente valsa la pena, è stata una condivisione molto arricchente ed appagante per tutte noi e sicuramente anche per i ragazzi. Come sostiene e sottolinea la docente Crivelli, questo lavoro ha sicuramente contribuito a unire la classe, a sciogliere certe dinamiche comportamentali negative tra i ragazzi creando un comune senso di appartenenza, a condividere tempi spazi e materiali per raggiungere un fine comune. Non da ultimo, a livello individuale, è stato molto importante che ogni bambino abbia avuto la possibilità di esprimere le proprie emozioni attraverso svariati mezzi e in diversi modi (verbalmente, attraverso la creazione di piccole poesie, con disegni o semplici “macchie” di colore, con il corpo, attraverso la danza e la musica) il che, anche se potrebbe sembrare paradossale, ha favorito l’ autocontrollo. E questo non è stato davvero un aspetto trascurabile. In conclusione mi piace anche affermare che, al di là di questo progetto, è sempre molto bello ed appagante per un docente scoprire che, oltre ad insegnare delle tecniche e far passare una certa tipologia di messaggio, a volte riesce anche a suscitare nei suoi allievi delle profonde emozioni, accompagnate magari anche da un senso di grande meraviglia che permetta loro di lavorare con piacere, di sentire e di “vivere” le proprie creazioni in modo da imparare essi stessi dalle proprie esperienze. 6. 6. BIBLIOGRAFIA -“ Ispirazioni” Hermann Hesse, editore Mazzotta -“ Acquarelli” Hermann Hesse, Stampa Alternativa -“ Farfalle” Hermann Hesse, Stampa Alternativa -“ Sipario”- Anello delle trasformazioni - a cura di Vea Vecchi, editori Reggio Children -“ Le stagioni” – Prose e poesie per tutto l’anno – Hermann Hesse, editori le Fenici Tascabili -“ Storia e storie della Collina D’Oro” A. Mario Radaelli e Mario Alliati, editori Gaggini e Bizzozero