PIANO OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2012-13
“Il Bambino è il Costruttore dell'Uomo”
Maria Montessori
POF - PIANO OFFERTA FORMATIVA
PEC – PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
1. Identità della scuola
1.1 Contesto territoriale
1.2 Storia della scuola
1.3 Contesto socio-culturale
1.4 Alunno in ingresso
1.5 Domanda formativa
1.6 Rapporti con il territorio
1.7 Edificio scolastico
2. Progetto educativo montessoriano
2.1 “Aiutami a fare da solo”
2.2 Materiale di sviluppo
2.3 Continuità del processo educativo
3. La nostra scuola
3.1 Nido
3.2 Casa dei Bambini
3.3 Scuola Primaria
3.4 Curriculum
3.5 Programmazione
3.6 Normalizzazione
3.7 Verifica e valutazione
3.8 Integrazione degli alunni diversamente abili
3.9 Aspetti organizzativi
4. Curriculum scolastico
4.1 Progetti Didattici
5. Rapporti scuola-famiglia
5.1 Open day
5.2 Accoglienza dei nuovi genitori
5.3 Riunioni di classe
5.4 Rappresentanti di classe
5.5 Colloqui individuali
5.6 Visite-viaggi d’istruzione
5.7 Funzionamento della scuola
5.8 Regolamento generale d'Istituto
6.
6.1
6.2
6.3
7.
8.
9.
Organi Collegiali
Collegio docenti
Consiglio di classe
Consulenze esterne
Calendario scolastico
Aree di professionalità
Breve cronologia della scuola
1
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
ART. 3 DEL D.P.R. 235/2007
ASSOCIAZIONE SCUOLA MONTESSORI DI COMO
“Il bambino è costruttore dell'uomo”
Maria Montessori
Tutti coloro che fanno parte della scuola Montessori sono consapevoli che la nostra scuola segue i
criteri e le indicazione educative/didattiche indicate da Maria Montessori che tende a formare
bambini responsabili, liberi nel pensiero, portatori di pace e di progresso.
IL DIRETTORE DIDATTICO SI IMPEGNA A:
•
Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo allievi, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo.
•
Garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e di valorizzare le
proprie potenzialità.
•
Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della
comunità scolastica.
•
Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per
ricercare risposte adeguate.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
•
Seguire un corso di specializzazione secondo il metodo Montessori ed essere disponibili ad
una continua formazione.
•
Creare un ambiente educativo sereno, rispettoso e rassicurante.
•
Favorire momenti di ascolto e di dialogo.
•
Favorire un processo formativo/culturale di ciascun alunno secondo le esplicite indicazioni
di Maria Montessori.
•
Mantenere il segreto professionale nei casi e nei modi previsti dalla normativa.
•
Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli
adempimenti previsti dalla scuola.
•
Lavorare in modo collegiale con tutti i colleghi e con la direzione.
•
Vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli alunni in tutte le attività ed in tutti gli
ambienti scolastici.
•
Non abbandonare la classe senza averne dato preventivo avviso alla direzione.
•
Non usare in classe il cellulare nè il computer per uso personale
•
Informare la direzione ed i genitori del proprio intervento educativo e del livello di
apprendimento degli alunni.
•
Comunicare ai genitori con chiarezza ed oggettività il curriculum di lavoro dei singoli allievi
ed i relativi risultati, in linea con i criteri di valutazione montessoriani e nel rispetto delle
indicazioni nazionali.
•
Predisporre e mantenere ordinati gli ambienti ed i materiali di lavoro.
IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A:
•
Essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato.
•
Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di
competenza.
•
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza.
•
Segnalare alla direzione e ai docenti eventuali problemi rilevati.
•
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti ed operanti
nella scuola (genitori, docenti, alunni).
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
•
Far frequentare con regolarità le lezioni ai propri figli e ad accompagnarli a scuola con
puntualità.
•
Stabilire rapporti regolari e corretti con i docenti e la direzione, collaborando alla
costruzione di un clima di reciproca fiducia e sostegno.
•
Controllare con regolarità il libretto personale del figlio e le comunicazioni inviate via e-mail.
•
Conoscere e rispettare lo statuto ed il regolamento della scuola.
•
Evitare ai propri figli assenze non validamente motivate nel rispetto di quanto sopra detto e
ridurre il più possibile uscite ed entrate fuori orario.
•
Controllare l’esecuzione di eventuali impegni scolastici da eseguire a casa, senza sostituirsi
ai figli ma incoraggiandoli e responsabilizzandoli ad organizzare il tempo
dell’apprendimento e gli impegni extra scolastici.
•
Partecipare alle assemblee, alle riunioni ed a tutte le iniziative che la scuola propone.
•
Favorire la partecipazione dei propri figli a tutte le attività organizzate dalla scuola.
•
Rispettare il ruolo e la funzione degli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche
e didattiche mantenendo un franco ed aperto dialogo.
•
Accettare con serenità e spirito di collaborazione eventuali criticità del proprio figlio
collaborando con gli insegnanti alla soluzione delle stesse.
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A:
•
Tenere nei confronti della direzione, dei docenti, di tutto il personale della scuola, dei
compagni un atteggiamento rispettoso e disponibile.
•
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente.
•
Rispettare le diversità personali e culturali.
•
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo.
•
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i materiali nelle classi e nei laboratori della scuola.
•
Collaborare a mantenere ordinati ambienti e materiali.
I genitori, presa visione delle regole che la scuola Montessori ritiene
fondamentali per una corretta convivenza civile e per un adeguato percorso
formativo/didattico, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli
impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità, il quale è parte
integrante del Regolamento d’Istituto,
Il testo è stato approvato per l’anno scolastico 2012/2013
dal CdA del 17 maggio 2012
____________________________________________________________
L'atto di sottoscrizione del PEC si formalizza alla firma del fascicolo di
iscrizione del proprio figlio per l'anno scolastico successivo
(come da riferimento sul fascicolo stesso)
1. IDENTITA' DELLA SCUOLA
1.1 - CONTESTO TERRITORIALE
La città di Como in cui la scuola è situata, è capoluogo di una provincia produttivamente
dinamica e sviluppata.
La città, alle soglie del confine svizzero, è una splendida località - bagnata dall’omonimo
lago - situata in una piccola conca: la sua posizione geografica e la sua configurazione
morfologica ne hanno determinato l’antica vocazione turistica.
Oltre che per le sue bellezze, Como è considerata la città dei “Maestri Comacini”: così
venivano chiamati i grandi della scuola di architetti, scultori, pittori, famosi in tutta Europa.
Città di antiche tradizioni, è molto sviluppata anche dal punto di vista industriale, in
particolare è considerata uno dei più importanti centri mondiali per la lavorazione della
seta. Veniva chiamata “la città murata” per le alte mura di cui Claudio Marco Marcello
l’aveva fatta cingere. Intorno al 700 comincia un forte rinnovamento architettonico, che si
sviluppa nel corso dei secoli successivi e lascia le sue tracce più significative nelle grandi
costruzioni di stile romanico. Dopo la sua quasi completa distruzione, verso la metà del
1300, Como ritrova - con i Visconti - il suo grande splendore: la città crebbe anche nel suo
ruolo commerciale basato sull’industria della lana e, dal 1510, sulla produzione della seta.
Como è oggi città emblematica della sua provincia: turistica ed industriale al tempo stesso.
La città ha oggi circa 83.000 abitanti ed una discreta qualità ambientale. Per quanto
attiene le valutazioni nazionali riportate nel rapporto Ecosistema Bambino 2007, Como
risulta, però, insufficiente quanto a strumenti, attività, strutture, servizi e iniziative per le
nuove generazioni di piccoli cittadini. In questo quadro, si inserisce l’offerta formativa, di
iniziativa privata, della nostra scuola.
1.2 - STORIA DELLA SCUOLA
Nell’estate del 1962 si svolse a Como un Corso di specializzazione nel Metodo Montessori
per maestri di Scuola Materna ed Elementare, diretto dalla dott.ssa Giuliana Sorge, una
delle più qualificate allieve e collaboratrici di Maria Montessori. Vi partecipò anche la
Signora Licia Perinato che, entusiasta per quanto aveva imparato, nel novembre di quello
stesso anno, affittando un appartamento a Como-Borghi, aprì una piccola scuola con una
sezione di Casa dei Bambini, per bambini dai 3 anni, e una pluriclasse di Scuola
Elementare. Qualche anno dopo, la popolazione scolastica aumentò e la scuola si trasferì
in una villa in via Sant’Elia. Nel 1966, per garantire sicurezza economica e continuità alla
scuola, i genitori in accordo con la direttrice, si riunirono in Associazione e con l’appoggio
dell’Opera Nazionale Montessori, nel 1971, si ottenne dal Ministero della Pubblica
Istruzione la parifica della Scuola Elementare. La Signora Licia Perinato diresse la scuola
fino al 1985, anno della sua morte. Dal 1987 la scuola ha sede a Como in via Bignanico 4.
L’edificio è stato dato in affitto all’Associazione dall’Amministrazione Comunale.
Alla Casa dei Bambini e alla Scuola Primaria è stata riconosciuta la parità scolastica.
Dal 1989 la scuola ha esteso la propria attività alla primissima infanzia con l’apertura di un
Nido a bambini dai 12 ai 36 mesi di età.
1.3 - CONTESTO SOCIO-CULTURALE
L’utenza della scuola è particolarmente attiva e attenta. I genitori sono soci
dell’Associazione che gestisce la scuola ed operano tale scelta in relazione all’offerta
formativa basata sul Metodo Montessori.
La scuola costituisce, nella provincia di Como e dintorni, l’unica opportunità
montessoriana.
La maggioranza delle famiglie che iscrive i figli alla nostra scuola opera una scelta
educativa consapevole e mirata.
La maggioranza dei nostri alunni proviene da zone limitrofe alla città: il 62% risiede infatti
fuori Como.
Interessante è il dato relativo alla presenza di alunni stranieri che costituisce il 16% dei
nostri alunni, percentuale che sale al 31%, considerando famiglie con un genitore di
nazionalità diversa. La nazionalità di provenienza degli alunni stranieri è molto varia: Stati
Uniti, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Danimarca, Finlandia, Sud America… .
Le famiglie che iscrivono il loro bambino al Nido e alla Casa dei Bambini, normalmente,
sono interessate a continuare l’intero percorso fino alla conclusione della Scuola Primaria:
infatti, l’unicità e la continuità del progetto educativo Montessori, che la nostra scuola offre,
sono le motivazioni che convincono i genitori nella scelta.
1.4 - ALUNNO IN INGRESSO
I bambini di oggi sono parte di una società dinamica, in continua evoluzione, alle prese
con strumenti conoscitivi sempre più sofisticati e complessi.
Vengono sottoposti a stimoli e sollecitazioni che consentono una precoce elaborazione di
un proprio sapere, una propria cultura ed una propria personale visione del mondo.
L’aumento delle possibilità di conoscenza fa dei bambini degli utenti esperti, attenti,
curiosi, dei ricercatori più competenti da un punto di vista cognitivo.
Dimostrano una maggior prontezza, rispetto al passato, nell’apprendere, ma appaiono più
insicuri e dipendenti sul versante emotivo-relazionale e più fragili nel consolidare le
conoscenze, perché le opzioni continue e provvisorie non sempre agevolano i percorsi di
realizzazione autonoma.
E’ certo, però, che i bambini cambiano, ma le leggi che guidano la crescita sono
sempre le stesse.
1.5 - DOMANDA FORMATIVA
La conoscenza costituisce, nella realtà contemporanea, un patrimonio indispensabile da
coltivare lungo tutto l’arco della vita. Questo fatto assegna alla scuola un ruolo
particolarmente rilevante nei confronti del futuro delle nuove generazioni.
In questo quadro si inserisce un accentuato interesse, da parte dei genitori verso la qualità
della scuola ed una particolare attenzione nella scelta dell’offerta formativa più
soddisfacente quale investimento per il futuro dei propri figli.
Il punto di vista montessoriano appare, alla luce dei tratti che questo nostro tempo
trasmette alle nuove generazioni, molto attuale e capace di corrispondere alla nuova
domanda formativa.
E’ parso quindi particolarmente significativo poter ascoltare, se pure attraverso un piccolo
campione, i genitori dei nostri alunni.
Ad un gruppo di loro è stata rivolta la richiesta di rendere esplicite le attese e le aspettative
specificatamente riferibili alla futura esperienza scolastica per i loro figli.
Le risposte dei genitori hanno evidenziato le seguenti principali esigenze nei confronti
della scuola:
Aspettative genitori Nido
•
Attenzione al bambino ed ai suoi tempi
•
Ambiente sereno ed accogliente
•
Sviluppo dell’autostima
Aspettative genitori Casa dei Bambini
•
Acquisizione e rispetto delle basilari regole di convivenza
•
Indipendenza ed autonomia
•
Ambiente sereno
•
Fermezza e punti di riferimento
•
Sviluppo della personalità
•
Autostima
•
Attenzione al singolo
Aspettative genitori Scuola Primaria
•
Autostima e sicurezza in sé
•
Autonomia e responsabilità
•
Metodo di studio ed organizzazione
•
Crescita personale e formazione interiore
•
Entusiasmo, interesse, curiosità e gioia in ciò che si fa
•
Capacità di ascolto e di comunicazione
•
Disponibilità ad aiutare gli altri
•
Condivisione con la famiglia
•
Esaltazione delle capacità individuali
L'attenzione dei genitori si focalizza su alcuni temi principali: l'ambiente, la centralità del
bambino, la metodologia montessoriana di cui si colgono il senso e il valore, la forza del
piacere e dell'interesse nella costruzione di competenze significative e stabili quale
premessa per il successo formativo.
Si tratta di costruire insieme mappe dei saperi e chiavi di lettura che consentano di
produrre autentico apprendimento e integrità della personalità.
Gli insegnanti realizzeranno, attraverso una relazione positiva di supporto e di presenza
non invadente, un percorso finalizzato ad ampliare la dimensione conoscitiva perché i due
aspetti, quello emotivo e quello cognitivo, sono inscindibilmente uniti.
Le conoscenze spontanee poggiano fortemente sulla carica emotiva che è in grado di
suscitarne l’evoluzione, sulla loro funzionalità ed efficacia sia sul piano comunicativo sia
sul piano relazionale.
La scuola diviene allora per gli alunni luogo primario di incontro ed ascolto, di esperienze
reali, di crescita della propria personalità, di costruzione dell’identità, di elaborazione
condivisa di significati.
Si chiede, conclusivamente, che il bambino impari con piacere e con “passione”
partendo dalle proprie curiosità; che l’apprendimento ne sostenga la fiducia e l’autostima e
ne potenzi il grado di autonomia personale.
1.6 - RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La nostra scuola accoglie con molto interesse le proposte territoriali di tipo culturale
indirizzate ai bambini delle varie età quali il Progetto ASLICO, presso il Teatro Sociale di
Como, un’opera in cui i bambini della Scuola primaria partecipano direttamente alla
rappresentazione, l’iniziativa SCUOLA MUSEO in collaborazione con i Musei Civici di
Como, la cui finalità è quella di valorizzare, divulgare e promuovere il proprio patrimonio
culturale, e il percorso DIDATTICANDO al Museo Studio del Tessuto della Fondazione
Ratti.
Altra iniziativa formativa riguarda il rapporto di collaborazione con la Residenza per anziani
LE CAMELIE: i bambini più grandi della Casa dei Bambini, accompagnati dalle loro
insegnanti, fanno visita agli ospiti della struttura per alcuni momenti gioiosi insieme,
favorendo così l’incontro tra generazioni diverse. (Festa dei Nonni – Carnevale). La Scuola
collabora inoltre con altre scuole, nella consapevolezza che si vive e si afferma la propria
identità in relazione alla capacità di fare rete nel territorio in cui opera.
Particolare attenzione è rivolta ai frequenti inviti da parte dell’Assessorato all’Educazione
del Comune di Como.
Durante l’Open Day la Scuola apre le porte all’esterno per potenziare la sua immagine,
diffondere la cultura montessoriana e darne visibilità.
1.7 - EDIFICIO SCOLASTICO
Situato in via Bignanico 4, in un quartiere denominato “Panoramica S.Pietro”, l’edificio
sorge in una zona collinare con veduta panoramica su tutta la città. E’ comodo da
raggiungere sia per chi viene dall’autostrada dei Laghi sia per chi viene dalla Svizzera.
L’edificio è a due piani ed è circondato da un grande giardino con molte piante.
L’interno è stato adattato partendo dalle intuizioni montessoriane attraverso un progetto di
trasformazione degli spazi per fondere estetica, pedagogia e funzionalità in cui ogni
colore, forma, immagine, arredamento, deve rispondere ai bisogni dei bambini ai diversi
livelli di età.
L’edificio ospita attualmente una popolazione scolastica di circa 270 bambini dai 12 mesi
agli 11 anni e 38 adulti tra personale insegnante, ausiliario ed amministrativo.
PIANO TERRENO: ambienti educativi
NIDO
Il Nido comprende uno spazio accoglienza, uno spazio spogliatoio, tre aule-lavoro, uno spazio
riservato alle attività con l’acqua finalizzate alla vita pratica, un bagno, un ambiente per il sonno
CASA DEI BAMBINI :
La Casa dei Bambini comprende quattro aulelavoro, due spazi-spogliatoi, uno spazio per la
vita pratica e le attività comuni, bagni, un
ambiente per il sonno.
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola primaria comprende sette aule
(comunicanti a due a due), ampi spazi antistanti le
aule utilizzati come spazi-laboratori e attività
comuni, tra cui la redazione del Giornalino, spazispogliatoi, una biblioteca, bagni
CUCINA
SPAZIO INFERMERIA
L’ambiente cucina comprende tutta l’attrezzatura Contiene i servizi necessari per un primo soccorso
per la preparazione dei pasti, una dispensa, uno e per le attività di prevenzione svolta dal personale
spogliatoio bagno/doccia
ASL.
Tutte le aule hanno accesso al giardino
PIANO SUPERIORE:
L’ambiente contiene due settori:
i servizi funzionali alla amministrazione della scuola (Direzione e Segreteria)
i servizi funzionali all’attività didattica
Laboratori di Inglese (uno per la Scuola Primaria e uno per la Casa dei Bambini), aula di Arte e
Immagine (per la scuola Primaria), aula di Musica (per la Casa dei Bambini e per la Scuola Primaria),
Laboratorio di Informatica (per la scuola Primaria).
2. IL PROGETTO EDUCATIVO MONTESSORIANO
Il pensiero e l'opera di Maria Montessori, il suo spirito di ricerca e il suo impegno al
servizio dell'umanità, la creatività della sua mente geniale, l'umiltà e la grandezza
della sua figura, sono fonte di ispirazione e guida per noi tutti che operiamo in questa scuola.
2.1 - "AIUTAMI A FARE DA SOLO"
Il progetto educativo della nostra scuola fa riferimento all'esortazione che , secondo il pensiero di
Maria Montessori, il bambino pone all'adulto: “Aiutami a fare da solo”.
“AIUTAMI”: la richiesta di aiuto che ogni bambino o giovane rivolge agli adulti o ai più grandi vuol
dire “ho bisogno di te”, perché da soli non si può vivere, né tanto meno ci si può educare.
L’educazione è un dialogo (la dialettica di Socrate, la sua maieutica, l’arte di far partorire le anime
con le domande, con una ricerca fatta insieme e senza invidia, perché non si tratta di sapere ma di
pensare, non di risultati ma di vie. Alla fine non si perviene ad un pensiero che possa essere
insegnato, ma che può essere appreso).
“A FARE”: se faccio, capisco, nessuno può apprendere al mio posto, nessuno può essere libero,
autonomo, intelligente al mio posto.
“DA SOLO”: il vero fine dell’educazione è il bambino, noi siamo al suo fianco. Apprendere è un
verbo attivo, ogni aiuto inutile è un ostacolo allo sviluppo. E’ quanto rispondono i bambini ad un
visitatore incredulo nelle prime Case dei Bambini: “Così questo è un posto dove fate quello che
volete, non è vero?” E il bambino:”No signora, noi non facciamo quello che vogliamo, vogliamo
quello che facciamo”. Né importante, né prepotente, né servo, né padrone, né vittima, né
carnefice.
Le osservazioni di Maria Montessori, così attente, acute e prolungate nel tempo, hanno messo in
luce come il bambino, fin dalla nascita, attivi naturalmente e spontaneamente un processo di
sviluppo che si manifesta secondo percorsi graduali e differenti per ognuno nei tempi e nei modi.
“Aiutami a fare da solo” richiama gli educatori a non interferire con impazienza nello sviluppo dei
bambini, a non sovrapporre la nostra domanda al loro personale percorso di crescita, ma a fornire
ai bambini gli aiuti opportuni, nei tempi opportuni, come risposta ai continui e differenti bisogni: i
bambini imparano da soli. Un impulso vitale naturale spinge infatti il bambino ad agire per
conoscere ed apprendere attraverso la personale esperienza.
Il nostro progetto educativo viene comunemente chiamato Metodo Montessori: la parola
“metodo”, considerata nel suo significato etimologico, proviene dal greco e significa “via”, “ricerca”.
Maria Montessori ha aperto una nuova via per l'educazione, quindi il Metodo Montessori è
un aiuto affinchè la personalità umana possa conquistare la sua indipendenza.
Caratteri fondamentali del metodo sono: il suo valore scientifico, il suo valore sociale, il suo valore
morale, il suo valore pedagogico, il suo valore didattico.
Ambiente
Maria Montessori definisce l'ambiente “educatore e rivelatore”, perchè deve permettere al bambino, che sente la “voce delle cose”, di manifestarsi. Si tratta di un luogo preparato dall’insegnante
dove, secondo la fascia di età , i bambini, attraverso il loro agire, possano trovare risposte ai loro
bisogni di ordine, concentrazione, movimento e indipendenza.
Gli spazi sono strutturati a loro misura: i tavoli e le sedie sono leggeri, facili da spostare, i materiali
sono disposti con un preciso ordine sulle mensole, alla giusta altezza.
Ogni bambino può scegliere liberamente dove sedersi per svolgere il proprio lavoro, è invitato a
riordinare ciò che adopera, a pulire là dove è sporco, a rispettare gli oggetti e il lavoro dei compa-
gni, l’ambiente è quindi anche sociale e favorisce i rapporti tra i bambini nel rispetto reciproco affinchè interiorizzino che la libertà ha come limite l’interesse collettivo.
Centralità del bambino
Il bambino, in un ambiente così preparato, si sente protagonista e realizza il proprio sviluppo intellettivo attraverso l'esperienza diretta; può scegliere le attività, secondo il proprio interesse e le
porta a termine secondo il tempo che gli è necessario.
Acquista fiducia in se stesso, si autocorregge, si autoeduca in un sistema di libertà, intesa come
aiuto ad esplicare ciò che di meglio c’è nel suo spirito, è la libertà di crescere per acquistare autonomia, indipendenza, responsabilità, ma se egli non ha potuto agire secondo le direttive dei periodi sensitivi (ordine – movimento – linguaggio- immaginazione), è perduta per sempre l’occasione
di una conquista naturale e spontanea.
Il bambino è maestro d'amore, è poeta, è scienziato, è cittadino dell'universo, è custode del segreto della vita. “Il bambino è Costruttore dell’Uomo” (M.Montessori): costruisce intelligenza, volontà,
immaginazione, linguaggio e ogni altra facoltà umana.
Ruolo dell'adulto
L'insegnante, attento osservatore dello sviluppo di ciascun bambino, prepara l'ambiente adatto a
seconda delle varie età; dispone i materiali, assicurandosi che siano sempre in ordine e li presenta
al bambino.
Propone le varie attività sia individualmente sia a gruppi, poi pazientemente, sostenendo, guidando
e incoraggiando, attende che i bambini, ciascuno seguendo il proprio ritmo, apprendano dall'esperienza senza mai sostituirsi a loro. I suoi movimenti devono essere controllati, le sue parole misurate ed essenziali, il suo sorriso pronto; è sensibile nell’animo e risponde in modo razionale ed in sieme affettivo ai bambini che chiedono chiarezza e limiti.
Costruisce in questo modo un rapporto basato sulla fiducia e l'autorevolezza, sull'ascolto reciproco, sulla valorizzazione delle risorse di ciascuno.
Suscitato l’interesse l’insegnante è colui che “si ritira nell’ombra” per lasciare che il bambino dedichi spontaneamente tutte le sue forze nel superare le difficoltà, aiutandolo ad agire da sé, a volere
da sé, a pensare da sé.
Si delineano pertanto i suoi caratteri essenziali: ricchezza di valori morali, padronanza di sé, equilibrio emotivo, disponibilità verso gli altri, umiltà. In tale clima promuoverà ciò che è dentro di sé,
trarrà soddisfazione dal proprio lavoro, lo vedrà crescere e gli sarà riconosciuto, giorno dopo giorno, il suo importante contributo alla costruzione dell’uomo.
L'impegno dell'adulto educatore è anche quello di essere un “professionista riflessivo” attraverso
una frequente autoanalisi e verifica del proprio operato, aggiornamento e formazione, approfondimento continuo intorno alla metodologia montessoriana.
2.2 - MATERIALE DI SVILUPPO
"La mano è l'organo dell’intelligenza", ci ricorda Maria Montessori, per cui il lavoro della mano,
l'affinamento e lo sviluppo delle sue capacità sono tutt'uno con lo sviluppo dell'intelligenza.
I "materiali" aiutano il bambino ad astrarre i concetti mediante l'esplorazione, Maria Montessori li
definiva “astrazioni materializzate”.
Il materiale rispetta il concetto di tassonomia, ossia la sequenza graduale di varianti nelle attività:
dal facile al difficile, dal semplice al complesso, dal grande al piccolo.
Il rispetto delle tassonomie permette di garantire successo e gratificazione ai bambini stessi.
Il materiale isola le qualità degli oggetti una per volta (la grandezza, il colore, il peso, la forma) e
permette ai bambini il "controllo dell'errore", inoltre è in un'unica copia in modo che ogni bambino
si educhi ad attendere il proprio turno per usarlo dopo che il compagno lo ha riposto.
Vita Pratica
I lavori inizialmente più graditi al bambino riguardano la cura dell'ambiente e la cura della persona.
Spolverare, scopare, stirare, piegare, lucidare, prendersi cura di piante e piccoli animali, tagliare,
versare e travasare, infilare, apparecchiare e sparecchiare, lavare i piatti, lavare la bambola, lavare
i panni, lavarsi le mani, allacciare bottoni, allacciarsi le stringhe, vestirsi e svestirsi, sono attività basilari che hanno come scopo diretto quello di coordinare e raffinare i movimenti, ma indirettamente
preparano la mano al movimento della scrittura.
Le attività di vita pratica hanno anche uno scopo interiore: sono motivo di osservazione, di riflessione, di autocontrollo, utili ad un concreto esercizio del pensiero e allo sviluppo del senso di responsabilità.
Materiale Sensoriale
L'educazione sensoriale, come mezzo per lo sviluppo dell'intelligenza e della coscienza, è una delle caratteristiche essenziali del processo di sviluppo dai 3 ai 6 anni. Si tratta, infatti, di aiutare il
bambino ad ordinare il mondo delle sensazioni per passare all'astrazione dei concetti.
I caratteri essenziali del materiale sensoriale sono: isolamento della qualità, possibilità di appaiamento di qualità uguali, gradazioni delle qualità, controllo dell'errore.
Sensi, intelligenza, linguaggio e mani saranno tutti coinvolti in un armonioso processo di sviluppo.
Il materiale mette in evidenza una qualità in particolare affinchè sia possibile per il bambino un la voro di analisi che apporta ordine nella sua mente. Dare le qualità separate è come dare l"alfabeto
dell'esplorazione": una chiave che apre le porte della conoscenza.
Il controllo dell'errore che ogni materiale ha in sé, conduce il bambino ad accompagnare l'esercizio
con il ragionamento, la critica, l'attenzione, l'interesse, l'esattezza, la capacità raffinata a distinguere le piccole differenze, senza giudizi. Così il bambino sarà preparato a controllare l'errore anche
quando esso non sarà più materializzato e sensibilmente evidente.
Anche la geografia è presentata come parte viva dell’ambiente in modo che venga assimilata per
mezzo dei sensi, come risposta alla fame di parole nuove; i bambini vengono a contatto con termini e con idee geografiche che alimentano la loro immaginazione, da nutrire con elementi fondati
sulla realtà concreta. Le conoscenze acquisite sul piano intuitivo vengono poi estese e approfondite con un uso più dinamico in sintonia con le esigenze di conoscenza ambientale proprio del periodo 6-12 anni.
Psicoaritmetica
Maria Montessori l'ha chiamata così perchè, osservando il modo mentale di procedere dei bambini
e approfondendo la base conoscitiva della matematica, i cui elementi possono essere tratti dalle
esperienze quotidiane, l'ha considerata una via logica e sostanziale allo sviluppo psichico. Infatti
per il bambino i numeri, con tutto quanto è ad essi connesso, diventano stimoli scientifici che provocano attività psichiche vitali.
Il materiale di psicoaritmetica permette al bambino di “comprendere”, presenta i concetti attraverso
una rappresentazione concreta e favorisce il percorso verso l'astrazione.
Le sue qualità fondamentali sono ancora una volta il controllo dell’errore, l’estetica, l’attrazione dell’attenzione, il limite nel numero di oggetti. L’apprendimento dell’aritmetica avviene attraverso tre livelli definiti “piani”. Il primo piano è centrato sulla conoscenza del numero da 1 a 10 (aste numeriche, fuselli, marchette). Il secondo piano presenta il Sistema Decimale attraverso il materiale delle
perle. Il terzo piano presenta le gerarchie numeriche.
Psicogeometria
Gli “incastri piani” sono materiali che servono a sviluppare la conoscenza di molte figure della geometria piana offrendo ai bambini l'opportunità di costruire i più importanti concetti geometrici in
modo semplice e puntuale quale solida base di sviluppo dei percorsi successivi.
La possibilità di “maneggiare le figure geometriche”, di poterle disporre variamente, di poter giudicare i rapporti, motiva fortemente l'interesse del bambino, lo sostiene in un uso creativo e sperimentale degli oggetti e ne stabilizza le conoscenze.
La differenza tra figure uguali, simili ed equivalenti, la possibilità di ridurre ogni figura piana regolare a un rettangolo equivalente e perfino la risoluzione del teorema di Pitagora, sono acquisizioni
spontanee ed appassionanti per ogni bambino.
Psicogrammatica
Il bambino viene aiutato a rendersi cosciente del suo linguaggio, che è una modalità di rapporto
comunicativo, un insostituibile veicolo di interazione sociale, ma anche uno strumento di crescita e
di maturazione personale, che si arricchisce di strumenti conoscitivi, analitici e rappresentativi.
Il processo che porta alla scrittura avviene attraverso tre fasi:
•
Fase manuale (preparazione della mano alla scrittura, incastri di ferro);
•
Fase alfabetica (Lettere smerigliate);
•
Fase compositiva (Alfabetario mobile).
Quando il bambino ne opera la sintesi avviene quello che Maria Montessori chiama “esplosione
della scrittura”: mettendo l’alfabeto in connessione con i suoni delle parole, i due linguaggi si sviluppano e si espandono come se fossero un insieme organico.
Gli esercizi di nomenclatura classificata arricchiscono la mente di parole e di idee ordinate secondo le categorie che la realtà ci propone.
2.3 - CONTINUITA’ DEL PROCESSO EDUCATIVO
Gli strumenti operativi messi a punto per curare le fasi di passaggio da un livello scolastico all’altro
(dal Nido alla Casa dei Bambini; dalla Casa dei Bambini alla Scuola Primaria; dalla Scuola
Primaria alla Scuola Secondaria di Primo Grado) sono:
•
colloquio tra gli insegnanti interessati al passaggio dei bambini per la presentazione
del gruppo di alunni
•
predisposizione di una scheda personale di valutazione
•
presentazione specifica all’insegnante in ingresso di situazioni critiche al fine di
orientarne gli interventi
•
osservazione, da parte degli insegnanti in ingresso, di bambini con particolari
esigenze
•
colloqui preliminari all’ingresso nei diversi livelli scolastici con i genitori di ciascun
bambino
•
costituzione dei gruppi classe (Gruppi Nido, sezioni Casa dei Bambini, classi Scuola
Primaria) attraverso l’applicazione di criteri condivisi collegialmente dai docenti dei
diversi livelli scolastici
•
presentazione del profilo degli alunni ai professori di scuola secondaria di primo
grado, soprattutto nel caso si siano riscontrate alcune difficoltà nel percorso.
•
condivisione di momenti (pranzo, presentazione lavori, ecc.) tra alunni in uscita dalla
Casa dei Bambini e alunni di quinta della Scuola Primaria che esercitano la funzione
di tutor insieme all’insegnante
•
focus-group con gli alunni di prima media durante la giornata dell’Open Day
•
celebrazione del “rito di passaggio” attraverso la consegna dei diplomi in uscita alla
Casa dei Bambini e alla Scuola Primaria
•
partecipazione , da parte degli alunni di quarta e quinta, agli inviti/proposte (es.
concerto della scuola media Ugo Foscolo) delle scuole secondarie di primo grado del
territorio
3. LA NOSTRA SCUOLA
3.1 - NIDO
Capienza fino a 28 posti
Destinatari: bambini dai 12 ai 36 mesi
Gruppi costituiti:
12 – 18 mesi
1 gruppo
Educatori:
n. 4 educatrici
n. 1 ausiliaria
18 – 36 mesi
2 gruppi di età eterogenea
n. 1 psicomotricista
n. 1 insegnante di lingua madre inglese
n. 1 insegnante di musica
Principio guida della mansione educativa del Nido è la convinzione - cui ha dato forma per prima
Maria Montessori - che il bambino è una persona attiva e competente, che ha bisogno di un
ambiente pensato come una casa accogliente per crescere, manifestarsi e comunicare. Avido di
conoscere, il bambino ha una “mente assorbente”, cerca, esplora, osserva instancabilmente,
gioca, ha bisogno di agire secondo i suoi tempi seguendo il suo sviluppo naturale.
La continuità e la ripetitività delle esperienze costituiscono la base della conoscenza stessa e della
sicurezza individuale.
Gli adulti parlano a voce bassa, non giudicano, trovano modi adeguati per entrare in rapporto con
ogni bambino.
I limiti, pochi e concreti, vengono dati al bambino con voce ferma e gentile usando poche parole ed
un sorriso incoraggiante.
L’osservazione costante, adottata come atteggiamento sistematico in tutti gli ambiti, è lo
strumento con il quale le educatrici possono realizzare il processo educativo, avendo la
consapevolezza che ogni bambino ha bisogno di:
•
punti di riferimento stabili, sia per quanto riguarda l’ambiente sia le persone, per
potersi orientare e avere una “base sicura” dalla quale partire per un percorso
esclusivo proprio;
•
fare in prima persona (“aiutami a fare da solo”);
•
costruire se stesso in situazioni individualizzate, con l’aiuto di un sostegno
competente e continuo nel tempo;
•
sviluppare il proprio senso sociale stando in un piccolo gruppo di coetanei tanto più
ristretto quanto più piccoli sono i bambini;
•
stabilità nelle esperienze relazionali;
•
orientamento nello spazio affettivo e fisico.
Ambientamento
Fondamentale è il tempo e l’attenzione che dedichiamo all’ambientamento nei primi giorni di
accoglienza del bambino e dei suoi genitori.
Il bambino infatti, deve essere “accolto” insieme ai suoi genitori, con riguardo e partecipazione
empatica, con cautela nei primi contatti, nel pieno rispetto delle curiosità e delle scelte autonome
che può compiere. Non solo il bambino ma anche i genitori, soprattutto la mamma, si presentano
al Nido carichi di paure, di incertezze. Se però trovano un clima favorevole, pronto all’ascolto, alla
collaborazione attiva, emergerà più facilmente una fiducia scambievole e anche la “separazione”
sarà vissuta più serenamente. In questo momento di accoglienza, oltre ad allestire allo scopo
l’ambiente dedicato al bambino, è predisposto anche uno spazio per il genitore in cui possa
fermarsi, sentirsi a suo agio, osservare il suo bambino a distanza ravvicinata, fonte di sicurezza
per entrambi.
Solo alla fine di un percorso condiviso e di una comune constatazione di avvenuto buon
adattamento all’ambiente, il bambino sarà pronto per sentirsi come “a casa”, in un contesto sicuro,
protetto, ricco di affettività e di buone opportunità di esplorazione e di espressione di sé.
Campi d’interesse
Il bambino dai 12 ai 24 mesi predilige attività molto semplici, come fossero un alfabeto del lavoro umano, ad
esempio: infilare e sfilare; aprire e chiudere; riempire e vuotare; spingere e tirare; salire e scendere; sedersi e
alzarsi; gettare e riprendere; elevare e far cadere; mettere e togliere.
Gli oggetti che il bambino ama usare sono oggetti molto semplici, naturali.
Nel nostro Nido evitiamo giochi didattici già strutturati, che condizionano o frenano o addirittura impediscono
esperienze esplorative.
Un posto centrale hanno le attività con l’acqua, al lavandino: riempire e vuotare con pentolini a manico o
con bocchette e imbuti, sperimentare oggetti che galleggiano o che affondano, lavare i piatti o lavare e
asciugare una bambola …
Dai 2 ai 3 anni i bambini incominciano attività legate al gioco simbolico: esperienza che trasforma la realtà
in ricordo, identificazione, invenzione, ma che della realtà si nutre.
A disposizione dei bambini vengono posti oggetti che permettono di inventare storie, di realizzare
travestimenti, pezzi di legno naturali per ricostruire ambienti, animali in plastica o altri personaggi ben suddivisi
in scatole; la bambola con il suo corredo e tutto quello che serve per le attività di cucina.
È importante che si tratti di oggetti “veri” affinché il bambino possa fare e operare così come nella realtà di tutti
i giorni: grattugiare, macinare, spremere, affettare, sbucciare, mescolare, spalmare, impastare…Queste
attività di vita pratica aiutano il bambino a costruire l’autonomia e la sicurezza verso la propria persona e
verso l’ambiente.
Per sviluppare la conquista del linguaggio raccontiamo fiabe, ascoltiamo i bambini, leggiamo un libro
insieme, guardiamo e commentiamo figure e immagini, cantiamo canzoncine, ripetiamo filastrocche e poesie,
anche in lingua inglese (madrelingua).
Tutta l' attività esplorativa del bambino, fin dalla nascita è condotta attraverso l'uso dei sensi con i quali il
bambino ha scoperto il buio e la luce, i colori, le forme, la morbidezza o la ruvidezza, la profondità, la
leggerezza o il peso. Con proposte attive interessanti vogliamo aiutare il bambino in questo suo lavoro che è
sensoriale e psichico, perché è proprio attraverso la “manipolazione” sensoriale delle cose che si elaborano le
loro qualità, per arrivare ai concetti astratti.
E' verso i due anni e mezzo che si avvia la proposta del Materiale Sensoriale che sarà poi materiale di base
nella Casa dei Bambini.
Particolare rilievo assume l’attività psicomotoria, che ha come obiettivo fondamentale quello di favorire
l’espressività globale del bambino attraverso il gioco motorio, cioè l’insieme di tutte le modalità che il bambino
usa per comunicare. L’espressività globale favorisce l’affermazione di sé e incentiva la comunicazione, la
socializzazione, la collaborazione.
Giocare al nido è compiere un viaggio nella senso-motricità; i bambini saltano, rotolano, si lasciano cadere,
immersi nel piacere di vivere il proprio corpo: scoprono il mondo.
L’attività musicale, sotto forma di gioco, svilupperà nel bambino la coordinazione motoria e il senso del ritmo,
la coscienza del respiro e il piacere di cantare insieme, l’ascolto attivo della musica e l’esplorazione di alcuni
semplici strumenti adatti all’età.
GIORNATA TIPO AL NIDO
08.00 - 09.30: ACCOGLIENZA
Le educatrici dedicano un momento di incontro con i singoli genitori in modo da costruire il
“piccolo” tempo di separazione e la conseguente accoglienza nello spazio-tempo della giornata
al nido.
09.30: FRUTTA E SALUTO
Mangiando un frutto si chiacchiera…
09.45 - 10.45: ATTIVITÀ
Nelle classi, spazio acqua, spazio pittura, attività di cucina. Il bambino sceglie liberamente nel
rispetto delle regole. A piccoli gruppi: inglese con insegnante madrelingua, psicomotricità e
musica.
10.45: RIORDINO AMBIENTI
Si procede a riordinare l’ambiente che deve conservare sempre la sua armonia. Dopo il
riordino degli ambienti, il gruppo “sul filo” canta, racconta, racconta filastrocche, letture di libri…
11.20: PRANZO
Apparecchiatura: con la collaborazione dei bambini più grandi a piccoli gruppi.
12.10: GIOCO
In palestra o in giardino gioco libero o a piccoli gruppi con le educatrici.
12.45: SONNO
Dopo una mattina di attività, di gioco, di movimento, di concentrazione, è tempo di riposo.
14.30 - 15.00: RISVEGLIO e MERENDA
A poco a poco si torna alla veglia: ricominciano le routines e i riti. C’è la merenda che aspetta!
15.40: USCITA
Comincia il saluto alla scuola: per chi rimane, attività, giochi, letture.
17.00: CHIUSURA NIDO
NIDO – dai 12 mesi ai 3 anni- orario entrata 8.00-9.30, uscite 12.30-12.45, 15.45-16.00 con
possibilità di prolungamento fino alle 17.00
ORARIO
8.00 – 9.30
da lunedì a venerdì
Apertura ed accoglienza dei bambini
tutti i giorni
Attività
montessoriane
individuali e di
gruppo
9.30 – 15.30
Proposte con insegnanti specialiste:
ENGLISH PLAY-TIME
ESPLORAZIONE DEI SUONI
ATTIVITA` PSICO-MOTORIO-MUSICALE
12.30 – 12.45 Uscite
15.45 – 16.00
16.00 – 17.00
17.00
Chiusura
Accoglienza
L'accoglienza a scuola verrà effettuata dal personale educativo che si curerà
del “passaggio” del bambino dalla casa al nido e dello scambio comunicativo
con i genitori, utile alla buona conduzione della giornata. Tale scambio sarà
limitato all'essenziale in modo da rendere possibile la piena attività
didattica.
Ambientamento
I tempi ed i modi di gestione della fase di ambientamento sono concordati,
in modo personalizzato, tra educatrici e genitori di ogni bambino in ingresso.
Tempo minimo richiesto di disponibilità di un famigliare è 10 giorni.
Pranzo
Il menù verrà esposto e quindi reso noto a tutti i genitori. La scuola è
disponibile ad occasionali variazioni, se motivate e richieste all'educatrice.
Eventuali variazioni stabili al menù, dovute ad intolleranze alimentari,
devono essere richieste dal medico curante e vidimate dall'ASL.
Giochi
Il nido è ricco di materiale ludico e di materiale montessoriano a disposizione
dei bambini per l'attività educativa. E'opportuno, quindi, non introdurre a
scuola altri giochi di varia natura.
Eventuali assenze
Sarebbe opportuno che, dopo una malattia infettiva, i bambini fossero
reinseriti a scuola previa presentazione di un certificato del medico
curante (anche se non più obbligatorio per legge). Per le eventuali assenze
di varia natura (motivi famigliari, “vacanze” extra calendario, influenza ecc.),
si richiede segnalazione all'educatrice, quando possibile anticipatamente.
Somministrazione
farmaci
Il personale della scuola non può, di norma, somministrare ai bambini
farmaci portati da casa. In casi particolari è possibile effettuare formale
richiesta di somministrazione di farmaci da parte delle educatrici alla
Direzione. Tale richiesta deve essere corredata da certificazione medica
attestante lo stato di malattia del bambino e prescrizione specifica dei
farmaci da somministrare (conservazione, modalità e tempi di
somministrazione, ecc.).
Per una buona organizzazione e conduzione della vita quotidiana, si
richiedono:
1. pannolini (da reintegrare in corso d'anno, su richiesta dell'educatrice)
2. sacca di stoffa con il nome del bambino contenente un cambio
completo ed un paio di pantofoline
3. foto in primo piano del bambino per l'identificazione di spazi dedicati
4. succhiotto, biberon, pupazzo o altro(oggetto transizionale) per
accompagnare alla nanna
Corredo
Vengono fatte durante l'anno scolastico fotografie singole, di gruppo e filmati
per motivi didattici e per l'Annuario. Tali fotografie e filmati possono essere
utilizzati per iniziative specifiche interne od anche esterne alla Scuola previo
consenso firmato da parte dei genitori.
Foto alunni
I bambini saranno affidati, all'uscita, ai genitori o a persona di loro
fiducia segnalata alle educatrici. Nel caso di imprevisto che renda
necessario l'affido del bambino a persona estranea, occorre avvisare
preventivamente le educatrici fornendo i dati identificativi della persona
incaricata. Per ragioni organizzative e di sicurezza, è opportuno che i
genitori non sostino a lungo negli spazi scolastici interni o negli spazi
esterni di pertinenza della scuola.
Saluto
3.2 CASA DEI BAMBINI
Capienza: 4 sezioni
Destinatari: bambini dai 3 ai 6 anni
Gruppi costituiti:
Educatori:
n. 4 sezioni eterogenee per età
n. 96 alunni iscritti
n. 4 insegnanti tutor
n. 3 ins. assistenti/sostegno
n. 1 ausiliaria
n. 1 insegnante lingua madre inglese
n. 1 psicomotricista
n. 1 insegnante di musica
n. 1 insegnante di arte
L’innato bisogno di esplorare l’ambiente che ha caratterizzato l’attività del bambino nell’età
precedente, con differenti modalità, dirige le scelte e il comportamento del bambino nella
importante fase di età fra 3 e 6 anni.
Anche in questo periodo il bambino manifesta i bisogni tipici della prima infanzia cui è importante
riferirsi per la preparazione delle attività a lui rivolte:
•
punti di riferimento stabili riguardo l’ambiente e le persone;
•
fare in prima persona (“Aiutami a fare da solo”);
•
costruire se stesso in situazioni individualizzate con l’aiuto di un adulto “competente”;
•
sviluppare il proprio senso sociale in un ristretto gruppo di coetanei con esperienze
relazionali stabili, per imparare a condividere, a comunicare, a giocare, a rispettare gli altri
accettando regole di vita comune.
Psicomotricità
Il corpo possiede un proprio linguaggio che viene utilizzato per esprimere sentimenti ed emozioni;
è il corpo al centro degli scambi affettivo-relazionali tra individui, il primo strumento che il bambino
possiede per esprimere appieno e costruire il proprio sé, che è innanzitutto un sé corporale, ma
anche un sé cognitivo ed un sé emozionale.
L’esperienza psicomotoria nella Casa dei Bambini non va considerata come attività isolata,
finalizzata a far acquisire delle semplici abilità motorie o posturali, ma come mezzo per acquistare
coscienza dei segmenti corporei in rapporto tra loro e consapevolezza del loro uso nella relazione
con l’ambiente e con gli altri.
Lingua Inglese
Il bambino trova nell’ambiente preparato gli stimoli in grado di risvegliare interesse e curiosità nei
confronti della lingua. Attraverso l’uso dei materiali e le attività di vita pratica, apprende
dall’esperienza con la guida dell’insegnante (Learning by doing), che organizza giochi, racconta
storie, prepara scenette, canta canzoni mimate insieme ai bambini. È prevista la presenza a tempo
pieno di un’insegnante montessoriana madrelingua che si affianca alle quattro insegnanti di classe
per favorire e sviluppare “quella speciale sensibilità al linguaggio tipica del bambino piccolo che lo
rende appassionatamente attento ai suoni delle parole che sente pronunciare intorno a sè”.
Musica
I bambini dai 3 ai 6 anni sono destinatari privilegiati dell’educazione montessoriana alla musica e al
canto; allo strumentario normalmente usato si aggiunge il materiale dei “campanelli” per la
formazione dell’orecchio musicale.
Giochi ed esercizi consolideranno la coordinazione motoria; l’esecuzione musicale dal vivo da
parte dell’insegnante educherà i bambini a riconoscere tutti i parametri del suono.
Maggiore importanza assumono via via la drammatizzazione e l’improvvisazione mimica. È stato
organizzato da quest’anno scolastico un laboratorio “Fiaba sonora” una volta alla settimana per i
bambini di 5/6 anni (ultimo anno CB) allo scopo di far socializzare il gruppo che passerà alla
Scuola Primaria nel successivo anno scolastico. Un’esperienza interessante e piacevole che
possa, con l’ascolto, il canto e la drammatizzazione, completare in modo armonico il percorso
musicale alla CB.
Laboratorio di arte
Obiettivi: dal controllo della mano al controllo del segno; dalla composizione dei colori
all'espressività del colore;il disegno decorativo ed ornamentale e la geometria delle forme;
disegnare per raccontare ed immaginare; la mano e la materia: le forme dei volumi.
•
Il contesto: educazione alle forme, alle dimensioni, ai colori. Composizione di colori e scale
cromatiche
•
educazione della mano, organo motore del segno
•
dall'arte degli incastri alle decorazioni spontanee. Le carte colorate.
•
forme e colori nella natura
•
•
•
il disegno spontaneo: gli aiuti indiretti. Il disegno spontaneo “si racconta”.
L'espressione plastica: materiali e tecniche
la cartella personale ed evolutiva del lavoro pittorico del bambino.
ORARIO
7.30 – 9.30
da lunedì a venerdì
Apertura ed accoglienza dei bambini
Proposte con insegnanti
specialiste:
tutti i giorni
9.30 – 15.45
Attività montessoriane individuali e di gruppo:
vita pratica, materiale sensoriale,
psicoaritmetica, psicogrammatica




Psicomotricità
Arte
Musica
Lingua Inglese
15.45 – 16.30 Uscita
16.30 – 18.00 Tempo prolungato (su richiesta)
18.00
Chiusura della scuola
GIORNATA TIPO ALLA CASA DEI BAMBINI
7.30 - 09.30: ACCOGLIENZA E INIZIO ATTIVITA’ IN CLASSE
Le educatrici accolgono i bambini allo spogliatoio, li guidano nello svestirsi e li accompagnano
nella loro classe. Dopo aver salutato le maestre iniziano le attività di lavoro.
09.30 - 11.30 ATTIVITA’ MONTESSORIANE INDIVIDUALI E DI GRUPPO
Le attività possono essere: vita pratica,
psicogrammatica e educazione cosmica.
materiale
sensoriale,
psicoaritmentica,
Ci sono, inoltre, proposte con le insegnanti specialiste: psicomotricità, musica, inglese e arte.
Alle ore 10.00 i bambini possono fare una breve pausa mangiando un frutto.
11.00 CAMERIERI
Alcuni bambini si allontanano dal gruppo classe per prepararsi all’attività dei camerieri.
11.30 - 12.00 RIORDINO AMBIENTI E APPARECCHIATURA
I bambini riordinano la classe e alcuni di loro apparecchiano.
12.00 - 12.45 PRANZO
Il pranzo avviene in classe con la propria insegnante.
12.45 - 14.00 SONNO E RICREAZIONE
I bambini piccoli si preparano al sonno e gli altri, con l’aiuto delle educatrici, si cambiano per
andare in giardino o condividere con i compagni attività ludiche.
14.00 - 15.15 ATTIVITA’ DIDATTICHE MONTESSORIANE
15.45 - 16.30 USCITA
Dopo aver riordinato gli ambienti i bambini, a piccoli gruppi, si cambiano negli spogliatoi con la
presenza delle educatrici. All’interno della classe si aspetta l’arrivo dei genitori.
CASA DEI BAMBINI – dai 3 ai 6 anni – orario entrata 7.30-9.30, uscite 15.45-16.30 con possibilità
di prolungamento fino alle 18.00
Accoglienza
Ambientamento
Pranzo
Giochi
L'accoglienza a scuola verrà effettuata dal personale educativo che aiuta i
bambini negli spogliatoi, si prende cura di loro e li accompagna nella propria
classe. I genitori salutano quindi i bambini dopo averli affidati all’educatrice
evitando così di arrecare disturbo all'attività didattica svolta dall'insegnante.
L'ambientamento dei bambini ha una prevedibile durata di una settimana: le
modalità di conduzione di questa fase, vengono concordate in modo
personalizzato tra genitori ed insegnante di classe.
Il menù verrà esposto e quindi reso noto a tutti i genitori. La scuola è disponibile
ad occasionali variazioni, se motivate e richieste all'educatrice. Eventuali
variazioni stabili al menù, dovute ad intolleranze alimentari, devono essere
richieste dal medico curante e vidimate dall'ASL.
La Casa dei Bambini è ricca di materiale montessoriano e di materiale ludico a
disposizione dei bambini per l'attività educativa. E' opportuno, quindi, non
introdurre a scuola altri giochi di varia natura.
Sarebbe opportuno che, dopo una malattia infettiva, i bambini fossero reinseriti a
Eventuali assenze scuola previa presentazione di un certificato del medico curante. Per le
eventuali assenze di varia natura (motivi famigliari, ecc.), si richiede
cortesemente una comunicazione anticipata all'insegnante.
Il personale della scuola non può, di norma, somministrare ai bambini farmaci
portati da casa. In casi particolari è possibile effettuare formale richiesta di
Somministrazione
somministrazione di farmaci da parte delle educatrici alla Direzione. Tale
farmaci
richiesta deve essere corredata da certificazione medica attestante lo stato di
malattia del bambino e prescrizione specifica dei farmaci da somministrare
(conservazione, modalità e tempi di somministrazione, ecc.).
Il corredo utile per la conduzione della vita scolastica è composto da:
Corredo
Comunicazioni
Foto alunni
1. pantofole per la vita di classe, stivali e scarpe per le uscite in giardino
2. un cambio completo in un sacco di tela con il nome del bambino
3. scarpine da ritmica per la psicomotricità
4. spazzolino e dentifricio (per chi lo desideri)
Per ogni comunicazione utile tra casa e scuola (es. uscite anticipate, uscite con
persone che non siano i genitori, comunicazioni all'insegnante, ecc.) si prega di
utilizzare regolarmente il libretto scolastico in dotazione ad ogni bambino.
Vengono fatte durante l'anno scolastico fotografie singole, di gruppo e filmati per
motivi didattici e per l'Annuario. Tali fotografie e filmati possono essere utilizzati
per iniziative specifiche interne od anche esterne alla Scuola previo consenso firmato da parte dei genitori.
Saluto
I bambini saranno affidati all'uscita ai genitori o a persona di loro fiducia previa
comunicazione (salvo utilizzo del pulmino). Per ragioni di organizzazione e di
sicurezza, è opportuno che i genitori non sostino negli spazi interni alla
scuola o negli spazi esterni di pertinenza della scuola.
3.3 SCUOLA PRIMARIA
Capienza: 7 classi
Destinatari: alunni dai 6 agli 11 anni
Gruppi/classi costituite: n. 7 classi (doppia seconda, doppia quinta)
n. 160 alunni iscritti
Educatori:
n. 7 insegnanti tutor
n. 4 assistenti e insegnanti di sostengo
n. 3 insegnanti di Lingua Inglese di cui due madrelingua
n. 1 insegnante di Musica
n. 1 insegnante di Corpo, Movimento, Sport
n. 1 insegnante di Arte – Immagine
n. 1 insegnante di Informatica
La Scuola Primaria rappresenta il proseguimento naturale del percorso montessoriano avviato già
dal Nido ma, soprattutto, dalla Casa dei Bambini.
Nonostante le evidenti trasformazioni fisiche e psichiche che caratterizzano l'età che va dai 6 agli
11 anni, anche in questa fase della vita del bambino emerge con evidenza il bisogno vitale di
attività esplorativa sia sul piano fisico sia su quello prettamente cognitivo: il bambino manifesta
l'interesse e il piacere alla conoscenza, al pensiero.
Determinante è l’imparare agendo sempre in prima persona: apprendere dall’esperienza diretta
usando materiali specifici che consentono di giungere alla comprensione dell’argomento.
A questa età il bambino ha necessità di sperimentare per capire, per procedere dalla causa agli
effetti e, al contrario, per risalire dagli effetti alla causa, e l’errore costituisce, quindi, un mezzo utile
alla crescita. Le varie discipline, oggetto d'apprendimento, sono mezzi per aiutare la costruzione
della mente del bambino e funzionali a raggiungere risultati di conoscenza e competenza.
La maestra organizza l’ambiente d'apprendimento, che rappresenta il cuore della vita affettiva e
mentale dei bambini, dimostrandosi sempre propositiva.
Il bambino esplora con passione ed interesse il mondo esterno, è affascinato dall’ignoto, come
non gli bastasse più il piccolo mondo del concreto e del vicino, e si accresce il bisogno di risposte
che tengano conto della necessità di spaziare tra ciò che conosce e ciò che non conosce, di
procedere per piani.
La Scuola Primaria pone le basi del percorso formativo nella consapevolezza di quanto sia
importante fornire le chiavi per apprendere ad apprendere e gli strumenti di conoscenza
necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali i bambini si
troveranno a vivere e ad operare.
La Scuola Primaria è dotata di:
•
un ambiente per ogni gruppo classe: le aule sono, in genere, comunicanti per favorire la
scambio di età, di culture, di attività, di esperienze;
•
una biblioteca che raccoglie libri di: narrativa, storia, geografia, scienze, astronomia,
mitologia, fantascienza, avventura e ancora gialli ed enciclopedie.
•
Infatti non è in adozione il libro di testo unico e uguale per tutti, ma si persegue l’obiettivo di
costruire le conoscenze attraverso l’uso di materiali librari e non, molteplici e diversificati
per inserire gli elaborati e le ricerche in un raccoglitore personale di diverso colore a
seconda della disciplina (rosso=storia; verde=scienze; blu=geografia, ecc..)
•
uno spazio, in ogni classe, fornito di testi monografici relativi agli argomenti scelti dal
gruppo classe con l’insegnante e variati nel corso dell’anno;
•
•
•
•
•
•
•
•
•
uno spazio per la Redazione del “Giornalino” dotato di computer
computers dotati di programmi in tutte le classi
ampi corridoi che ospitano gruppi di lavoro e si prestano a trasformazioni estemporanee;
spazi all’esterno di fronte alle classi, attrezzati per fare osservazioni scientifiche,
descrizioni, esperienze di semina e giardinaggio in una parte adibita a “orto”;
un laboratorio di inglese, fornito di biblioteca in lingua, cd, dvd e computer;
una sala di musica con il pianoforte e altri strumenti
un laboratorio riservato ad arte e immagine;
un laboratorio di informatica
una palestra regolamentare
Organizzazione didattica
L'organizzazione scolastica, a tempo pieno, si fonda sulla centralità dell'insegnante unico che
costituisce punto di riferimento per gli alunni e garanzia di unitarietà del sapere e di avvio a
percorsi interdisciplinari, evitando la frammentazione dei saperi e permettendo una certa flessibilità
nella gestione del tempo.
L'insegnante di classe cura la documentazione dei processi attraverso l'attività di continua
osservazione e rilevazione dello sviluppo del percorso di apprendimento di ogni singolo alunno.
Una assistente collabora con l'insegnante nella conduzione dell'attività individualizzata anche
verso bambini che presentano bisogni specifici a causa di handicap o disturbi di apprendimento.
Gli alunni si avvantaggiano anche della presenza di insegnanti specialisti:
•
insegnante specialista di lingua inglese
•
insegnante specialista di musica
•
insegnante specialista di arte immagine
•
insegnante specialista di corpo, movimento e sport
•
insegnante specialista di informatica
In sede di programmazione d’inizio anno, l’equipe pedagogica discute e predispone gli interventi
per le classi e le modalità di regolazione nella gestione delle attività.
Nel corso dell'anno scolastico, si controllano i processi attivati, si evidenziano le difficoltà e le
particolarità legate alle singole classi e ai singoli alunni, si validano i percorsi didattici, si articolano
e personalizzano i processi di insegnamento/apprendimento.
Educazione Cosmica
L'educazione, nel promuovere lo sviluppo umano, deve tendere a realizzare un uomo capace di
compiere la sua missione, cosciente dell'enorme valore di essa, responsabile della sua opera ed
umile in quanto egli è al servizio della realtà cosmica, nella quale ogni cosa ha il suo posto, il suo
compito e la sua ragione d'essere, nell'armonia del creato.
Tutto agisce in un ordinato quadro di vita e realizza l'essere stesso delle cose.
Maria Montessori chiamava Educazione Cosmica l'aiuto allo sviluppo nella libertà e nella
responsabilità dell'uomo cosciente del piano cosmico.
Uno dei compiti dell’educazione, quindi, è quello di “correlare i vari studi tra loro, attorno all’idea
cosmica, perché non si può capire la biologia senza capire la chimica o la fisica, né si possono
studiare le forme viventi senza conoscerne gli ambienti di vita e questo ci conduce alla geografia.
Ma di nuovo non si può studiare la terra senza conoscere ciò che la circonda e quindi l’astronomia.
Così ogni branca di studio è intrecciata con le altre e ogni argomento è una descrizione più
particolareggiata dello stesso principio fondamentale” . M. Montessori
Educazione cosmica intesa come comprensione dell’interdipendenza tra esseri viventi e non
viventi. Essa, infatti, ha per oggetto l’intero universo, è un centro verso cui orientare i diversi saperi
e intorno a cui ruota la stessa personalità del bambino, che compirà in prima persona quei
collegamenti che sono alla base di una vera cultura.
Il suo lavoro sarà, dunque, osservare, sperimentare, costruire, riprodurre, classificare, ricercare sul
posto, misurare, calcolare, prendere consapevolezza di sé e del gruppo umano a cui appartiene.
E' certamente straordinario pensare come M. Montessori abbia precorso i più attuali temi della
pedagogia e della didattica che si fondano sull'interdisciplinarietà e sulla consapevolezza che il
sapere costituisce materia complessa e non lineare, come le discipline lo fanno apparire, e come
la conoscenza debba procedere per problemi piuttosto che per costruzioni frammentate di specifici
percorsi. L'insegnante introduce i diversi temi della creazione cosmica e della civiltà umana
attraverso una presentazione atta a destare l'interesse e la fantasia del bambino per l'attivazione di
un percorso di ricerca da condurre in prima persona dal bambino stesso.
Lingua Inglese
L’apprendimento della lingua inglese rispetta i principi di Maria Montessori e si svolge in spazi
organizzativi di lavoro e di ricerca.
Le attività sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi nel rispetto della personalità del
bambino, suscitando il suo interesse e rispondendo ai suoi bisogni, ai suoi tempi di sviluppo e ai
suoi ritmi di apprendimento.
Tre insegnanti, di cui due madrelingua, predispongono le attività, guidano e sostengono il bambino
e preparano eventuali esercizi di rinforzo e di approfondimento.
A volte i bambini stessi suggeriscono, direttamente o indirettamente, un progetto da realizzare o un
argomento da approfondire.
Nel corso dell’anno, l’attività di lingua inglese trova frequenti connessioni con le attività di classe:
argomenti storico-geografici attinenti alla cultura e alle tradizioni anglo-sassoni, eventi o ricorrenze
particolari e progetti di drammatizzazione.
Molte sono le opportunità d’uso e di esposizione alla lingua inglese nel corso della giornata
scolastica: nelle attività di routine, nel momento del pranzo, durante la ricreazione, ed in
collaborazione con gli altri insegnanti specialisti.
“Montessori interculturale”
Nell’anno scolastico 2010-2011, è partito il progetto “Montessori interculturale – crescere
attraverso le lingue”.
“Chi può udire perfettamente e riprodurre esattamente i suoni del linguaggio articolato è il
bambino: nessun altro che lui. Egli ha una speciale sensibilità al linguaggio, che lo rende
appassionatamente attento ai suoni della parola che sente pronunciare intorno a sè”. (Da
Psicogrammatica di Maria Montessori, 1945)
L’obiettivo di medio-lungo periodo del progetto Montessori interculturale è di avvicinare i bambini in
modo propositivo e costruttivo alle differenze linguistiche e culturali del mondo moderno
arricchendoli attraverso la padronanza di un’altra lingua.
L’elemento fondamentale, affinché’ l'intera esperienza sia efficace, è mantenere ad alti livelli la
cultura generale nella lingua madre. La lingua inglese come parte dell’approccio interdisciplinare
alla conoscenza, è considerata nella sua funzione veicolare e comunicativa e non unicamente
come oggetto di studio: veicolo di contenuti per il raggiungimento di obiettivi cognitivi, sociali e
personali. L’inglese, appreso seguendo i principi di Educazione Cosmica nel rispetto del metodo
Montessori, prevede anche di affrontare situazioni di vita reale, in cui i bambini diventano
protagonisti del loro sapere nel rispetto dei tempi di ciascuno tenendo conto della motivazione,
dell’autostima e della collaborazione.
Modalità operative
In ogni classe è allestita un’area preparata e strutturata secondo le consuete modalità
montessoriane, gestita dall’insegnante tutor e da una madrelingua, che permette di approfondire le
discipline anche in lingua inglese e che offre opportunità di lavoro libero, spontaneo, creativo nelle
due lingue. Gli argomenti nuovi vengono proposti nelle due lingue in modo separato.
I bambini potranno poi approfondire utilizzando fonti e materiali in entrambe le lingue. Gli
insegnanti d’inglese dedicano una parte delle ore allo studio vero e proprio della lingua
(laboratorio) e sono a disposizione della classe per organizzare lezioni o approfondire argomenti.
L’apprendimento della lingua inglese deve assomigliare al processo spontaneo di apprendimento
della lingua madre, per questo, oltre alle normali situazioni di studio, ogni giorno i bambini vengono
esposti a situazioni informali in lingua inglese (i saluti, il pranzo, gli spostamenti, il riordino, la
ricreazione). Il progetto, avviato nell’anno scolastico 2010/2011 per il primo anno sperimentale,
viene monitorato attraverso l’osservazione e la verifica indiretta dei risultati, in linea con i principi
montessoriani sulla valutazione. In considerazione dei dati ottenuti (scelta frequente di attività e
materiali in lingua inglese, avvio alla lettura, uso spontaneo dell'inglese nei momenti informali) è
stato esteso, in modo omogeneo, con le modalità opportune e in via definitiva a tutte le classi, a
partire dall'anno scolastico 2011/2012.
Durante l'Assemblea dei Soci del 31 maggio 2012 è stato deliberato che il progetto diventi
curricolare a partire dall'anno scolastico 2012/2013.
Tempistica e destinatari
Anno Scolastico 2010-2011
Casa dei Bambini
Presenza a tempo pieno di un insegnante bilingue.
Scuola Primaria
Classe I
Avvio del progetto pilota con presenza in classe di un’insegnante madrelingua inglese per 15 ore
alla settimana comprese le ricreazioni.
Classe II, III, IV
Svolgimento delle lezioni di inglese secondo le modalità consuete.
Classi V
Incremento del monte ore per un totale di 6 ore settimanali per classe con presenza
dell’insegnante specialista di inglese e di una madrelingua.
Anno Scolastico 2011-2012
Cdb e Nido
Un insegnante madrelingua a tempo pieno
Scuola Primaria
10 ore settimanali in ogni classe oltre a momenti informali (ricreazione)
Tre insegnanti di lingua inglese:
1 insegnante di lingua (laboratorio) per tutte le classi
2 insegnanti madrelingua: compresenza con l'insegnante di classe o sul laboratorio
Musica
Dopo la conquista della scrittura, anche la scoperta della notazione musicale diventa una priorità;
partendo da sistemi non convenzionali, usando poi il materiale montessoriano per arrivare con il
tempo ad una vera partitura, il bambino può leggere e controllare ciò che scrive, ascolta,
improvvisa, compone.
L’educazione al canto anche polifonico prevede nozioni di dizione, recitazione, mimo, danza.
La formazione dell’orecchio musicale è completata dalla riflessione sulla teoria musicale
occidentale e dall’ascolto degli stili più diversi.
Grande importanza formativa rivestono le occasioni di concerto e spettacolo, le visite a musei di
strumenti musicali e gli incontri con musicisti.
Arte e Immagine
Il laboratorio di arte permette al bambino di sviluppare attività creative in un ambiente adatto e
preparato e di sperimentare i vari materiali del disegno, della pittura e della modellazione, fornendo
anche strumenti tecnici quali compasso e squadre.
Le attività rappresentano spesso anche un arricchimento al lavoro di classe, che va
intensificandosi nel corso dei cinque anni.
Sono previste brevi esperienze di Storia dell’Arte su personaggi illustri o movimenti artistici ed
uscite didattiche, sotto forma di laboratori, visite a mostre, partecipazione a manifestazioni.
Informatica
L’informatica sta assumendo un ruolo essenziale nello svolgersi della normale attività scolastica e,
più in generale, nella pratica quotidiana.
Il laboratorio di informatica ha soprattutto la funzione di fornire strumenti il più possibile strutturati
ed applicabili.
Il bambino, quasi sempre in collaborazione con un compagno, sperimenta le procedure essenziali
e utilizza le funzioni che lo aiuteranno poi nello svolgimento autonomo del lavoro di classe, fino a
giungere alla capacità di sfruttare le possibili applicazioni.
Durante il laboratorio vengono illustrati la struttura del computer, i suoi componenti e le loro
funzioni, vengono presentate l’organizzazione dei dati e le principali tipologie di software, vengono
proposte procedure di integrazione tra i vari software, funzionali alla produzione di elaborati
complessi.
In ogni classe è presente un computer da utilizzare per elaborati di italiano, storia, geografia,
scienze, ricerche e giornalino.
Corpo – Movimento – Sport
L’attività motoria è finalizzata alla presa di coscienza del valore del corpo inteso come espressione
della personalità e come condizione relazionale, comunicativa, espressiva, operativa.
Gli obiettivi formativi da perseguire, quindi, sono in rapporto alle dimensioni: morfologicofunzionale, intellettivo-cognitiva, affettivo-morale, sociale.
La struttura del movimento è costituita da unità basiche, riferibili a schemi motori e schemi
posturali.
Il movimento si sviluppa in un rapporto continuo con l’ambiente e la sua educabilità passa
attraverso i meccanismi di percezione, coordinazione, selezione ed esecuzione.
Le capacità coordinative, che si sviluppano in modo intensivo fra i 6 e gli 11 anni, possono essere
così identificate:
•
percezione, conoscenza e coscienza del corpo
•
coordinazione oculo-manuale e segmentaria
•
organizzazione spazio-temporale
•
coordinazione dinamica generale
Le attività motorie, per essere funzionali, devono essere praticate in forma ludica, variata,
polivalente, partecipata, nel corso di situazioni di opportuna durata e con differenziazioni a
seconda dell’età.
Il gioco risponde ad un bisogno primario del bambino e va sollecitato in tutte le sue forme e
modalità (simbolico, d’invenzione, d’imitazione, dei ruoli, di regole, ecc.)
In una prospettiva formativa acquistano rilevanza le attività polivalenti, quali percorsi e circuiti, i
giochi di squadra, le attività sportive quali corsa, salto, lancio, ecc.
In presenza di alunni in situazione di difficoltà motoria, gli interventi saranno adeguati, in relazione
ai contenuti, agli strumenti ed alla durata, alle effettive possibilità e necessità di ciascuno.
L'esonero temporaneo o per l'intero anno scolastico dall'attività di Scienze Motorie è concesso dal
Dirigente Scolastico a seguito di domanda presentata dai genitori, corredata da certificato medico
o da serie e valide motivazioni (terapie varie).
Educazione Religiosa
Come per tutte le altre proposte, anche per quella religiosa, il bambino ricerca un’esperienza che
rispetti le sue leggi di sviluppo ed in cui si senta protagonista.
E’ di importanza fondamentale il “segno”, che non presenta solo alla mente delle verità da
comprendere, ma soprattutto riproduce delle situazioni, dei fatti, perché tutti possano esserne
partecipi.
Attraverso il percorso delle parabole evangeliche il bambino scopre i misteri della vita e della
morte, realizza il suo primo incontro con Dio/Gesù come Colui che lo protegge, si identifica nei
personaggi ed ha l’opportunità di esaminare il rapporto con il prossimo. Sviluppa inoltre l’interesse
per il tempo e la storia nella sua dimensione cosmica.
Dopo un primo momento di lettura e di racconto, anche degli episodi della vita di Gesù, si passa
all’analisi ed al commento in gruppo, in cui ognuno è libero di esporre considerazioni ed
esperienze personali. Infine ogni bambino può approfondire gli argomenti con l’uso del materiale e
rielaborarli attraverso disegni o produzioni scritte.
Educazione alla Pace - Cittadinanza e Costituzione
Partendo dal principio di Maria Montessori, secondo la quale l'educazione è l'arma più efficace
della pace e occorre riconoscere a tutti i bambini del mondo i diritti universali, sospendendo il
giudizio nei loro confronti e organizzando la società sulla base della giustizia e della solidarietà, la
nostra scuola valorizza pienamente, da sempre, l’educazione alla cittadinanza promossa
attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione.
Obiettivi dell’educazione alla pace sono la costruzione del senso di responsabilità ed il rispetto
delle regole, dei valori e dei diritti di ogni essere umano insieme alle varie forme di libertà.
ORARIO
da lunedì a venerdì
7.30 – 8.30
Apertura ed accoglienza dei bambini
8.30 – 12.30
Attività in classe o discipline specialistiche ( “Arte e Immagine”, “Informatica”,
“Lingua Inglese”, “Musica” e “Corpo, movimento, sport”)
12.30 – 14.00
Pranzo e ricreazione
14.05 – 16.00
Attività di classe o discipline specialistiche
16.00 – 16.30
Uscita
16.30 – 18.00
Tempo prolungato (su richiesta)
18.00
Chiusura della scuola
3.4 CURRICULUM
Il termine curriculum nel Progetto educativo Montessori viene usato come espressione
operativa di un programma o di un corso di studio organizzato, strutturato, sequenziato
secondo particolari assunti psicopedagogici che ne motivano sia i processi sia i metodi.
È indispensabile inoltre ricordare che gli obiettivi, nella metodologia montessoriana, non
sono qualcosa da cui partire o a cui giungere: essi sono modificazioni di conoscenze e di
comportamenti insiti nel processo stesso del lavoro del bambino. Si tratta di obiettivi
scoperti, sperimentati e assimilati nella diretta esperienza provocata negli alunni dai
materiali e dagli strumenti di studio, per questo motivo la didattica montessoriana è definita
Psicodidattica.
Il curriculum che si propone pertanto è il programma culturale del bambino che lo ha
rivelato nel corso di una secolare esperienza educativa, è la scoperta e la descrizione
della cultura infantile di cui la dott.ssa Montessori è stata ricercatrice infaticabile per
arrivare a conoscere e a far conoscere la nascita, lo sviluppo, i contenuti ed il modo in cui
il bambino la incarna (fa propria) crescendo individuo colto e competente.
3.5 PROGRAMMAZIONE
Nella scuola Montessori la programmazione si sviluppa ed esprime la sua efficacia nella
preparazione dell'ambiente-stimolo che suscita una intelligente e libera attività adatta ai
gradi di maturazione ed agli stili personali del bambino, di ciascun bambino.
Spazi strutturati diversificati, aule-laboratorio in cui la mente possa applicarsi ed
esercitarsi.
La programmazione montessoriana è anche analisi della situazione di apprendimento e
degli interessi. Eseguita collegialmente diventa per gli insegnanti la necessità di capire le
osservazioni fatte da cui ricavare le risposte psicologiche e metodologiche.
La programmazione montessoriana non è mai la decisione aprioristica di liste di attività da
fare, o far fare, di compiti da svolgere, di astratti percorsi, di una rigida didattica, frazionata
in tempi pensati e vissuti dall'adulto.
La dott.ssa Maria Montessori ci ha spiegato che è bene per l'insegnante avere un quadro
d'insieme delle varie attività ed occupazioni che il bambino potrà esplorare nel corso di
uno o più anni per proporre e presentare adeguati percorsi da individualizzare.
3.6 NORMALIZZAZIONE
Maria Montessori definisce “normalizzazione” il processo grazie al quale il bambino viene
messo in condizione di poter manifestare i suoi veri caratteri concreti, capacità di libera
scelta nell'ambiente, disciplina; fatto possibile quando gli si offre un ambiente strutturato
che possa assecondare e sostenere le sue vere esigenze di sviluppo: quelle che si
manifestano nei vari periodi sensitivi e quelle legate alla sua particolare forma mentale in
grado di assorbire l'ambiente.
La concentrazione durante le attività, che porta alla disciplina interiore, alla padronanza di
sé, alla capacità organizzare, svolgere attività finalizzate, è di fatto, un carattere infantile
“normale” nei bambini che hanno la possibilità di interagire con un ambiente in grado di
rispondere alle loro esigenze di sviluppo.
In tali condizioni, l'osservazione del loro comportamento consentì alla dott.ssa di rilevare
come, dopo essersi concentrati su compiti liberamente scelti, essi apparissero pienamente
soddisfatti, sereni, rilassati e non manifestassero comportamenti ostili e/o aggressivi,
passivi o indifferenti.
Maria Montessori dedusse quindi che l'attività svolta con interesse e concentrazione porta
al soddisfacimento di alcuni profondi bisogni del bambino mettendolo in condizione di
raggiungere un nuovo stato di integrazione psichica e definì “normalizzazione” questo
processo.
3.7 VERIFICA / VALUTAZIONE
Secondo le indicazioni di M. Montessori, le gratificazioni esterne sono inutili e, tra l’altro,
favoriscono la costruzione di adulti dipendenti dai giudizi degli altri e con poca fiducia in se stessi.
Facendo scelte individuali - pur con il solido appoggio dell’insegnante - i bambini costruiscono un
proprio senso di identità individuale e la consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che è
sbagliato. Non lavorano quindi per ottenere voti, né agiscono limitandosi ad eseguire ciò che viene
loro indicato; apprendono perché sono interessati alle cose e tutti partecipano al desiderio di
diventare competenti e indipendenti nel rispetto delle regole della vita in gruppo. Compito
dell'adulto è quello di intervenire prontamente per richiamare alla responsabilità degli impegni.
I materiali montessoriani automaticamente svolgono la funzione di “controllare” e “correggere”
l’errore eventuale del bambino. Il controllo dell’errore non sta nella verifica dell’adulto, ma nel
successo e nell’efficacia dell’azione, nella riuscita di un lavoro.
Il “diario psicologico” è lo strumento operativo degli insegnanti per la registrazione di
osservazioni relative al comportamento e agli atteggiamenti scolastici, le relazioni e le dinamiche
che intercorrono tra gli alunni e tra alunni ed insegnanti, gli stili cognitivi, le possibili difficoltà di
percorso, i momenti “forti”, le eventuali problematiche familiari: tutto ciò che può aiutare a meglio
definire il processo evolutivo di ciascuno.
Per aggiornare i genitori durante l’anno, a febbraio e a giugno, si compilano “schede di
valutazione” individuali che documentano le sequenze del percorso formativo, segnalando le
competenze raggiunte, unitamente vengono consegnate anche le schede ministeriali, essendo una
scuola paritaria.
3.8 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Nella cultura della valorizzazione delle differenze, le diverse abilità portano una grande ricchezza
che aspetta di essere impiegata e ottimizzata.
Integrare significa soprattutto valorizzare al meglio le capacità individuali, senza mai dimenticare
che ogni persona è una miniera inesauribile di risorse e di energie.
L’inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi è finalizzato quindi alla piena integrazione
di ognuno; offrendo ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l’obiettivo di
consentire a ciascuno il pieno sviluppo di sé.
La valutazione dei risultati scolastici dell’alunno fa riferimento al grado di maturazione globale
raggiunto ed è comunque rapportata ai progressi ottenuti in relazione alla situazione iniziale.
Costante è il rapporto con i Centri di Neuropsichiatria e Riabilitazione Infantile e, previo accordo
con i genitori, con i vari specialisti che seguono il percorso di evoluzione degli alunni.
3.9 ASPETTI ORGANIZZATIVI
Pre-scuola e prolungamento di orario
Per i bambini della Casa dei Bambini e della Scuola Primaria è attivo un servizio di pre-scuola e di
prolungamento d’orario.
La Scuola apre infatti alle ore 7:30 con la presenza di una ausiliaria e di una assistente per la
prima accoglienza.
I genitori che ne fanno richiesta possono fruire del servizio di assistenza educativa dal termine
delle attività didattiche fino all’orario di chiusura della Scuola (ore 18.00).
L'istituto è dotato di un “Piano di emergenza” che tiene conto della struttura. Al fine di educare alla
normativa vigente, durante l'anno scolastico si effettuano diverse prove di evacuazione degli
edifici.
Pranzo
La Scuola è dotata di una cucina interna in cui si preparano i pasti per gli alunni con prodotti
prevalentemente biologici, assicurando una elevata qualità e varietà dei cibi.
Sono assicurate varianti nei menù nei casi di segnalazioni di allergie o problemi specifici dei
bambini. Nelle ricorrenze dei compleanni la scuola offre la torta con le candeline.
I bambini pranzano nella propria aula con l’insegnante di classe, perché è rivolta particolare cura
alle attività relative a questo momento educativo nelle varie fasi, dall’apparecchiatura alla
condivisione del pasto, al riordino. Il piacere dei bambini di essere protagonisti permette loro di
prestare più attenzione allo svolgimento di azioni quotidiane. Apparecchiare è, infatti, un gesto
complesso e formativo, costituisce un ottimo mezzo per il controllo dei movimenti, per imparare a
collaborare, prendersi cura di sé e degli altri al fine di raggiungere un obiettivo comune.
Ricreazione
La giornata scolastica comprende un momento ricreativo in cui i bambini hanno l’opportunità di
condividere attività ludiche con altri compagni, sia nello spazio esterno sia all’interno (palestra –
classi), coordinate da assistenti - educatori. Lo spazio esterno alla scuola, ricco di verde, dispone
di un’area attrezzata per il Nido, un’area per la Casa dei Bambini, due campi di calcio, un campo di
pallavolo, uno spazio per pallacanestro e salto alla corda, e infine l’”orto” per la Scuola Primaria.
All’interno della scuola, l’attività ricreativa è sviluppata attraverso proposte di lavori manuali o
giochi da tavolo, anche in lingua inglese poichè è presente una madrelingua.
Trasporto
I genitori possono fruire di un servizio di scuolabus gestito da personale affidabile e di fiducia
della Scuola, con cui vanno concordati itinerari ed orari.
SCUOLA PRIMARIA
Paritaria “Giuseppe Bedetti” Metodo Montessori – orario entrata 7.30/8.30 uscita dalle 16.00 con
possibilità di prolungamento fino alle 18.00
Accoglienza
I bambini vengono accolti all'ingresso della scuola dal personale addetto ed
aiutati nella autonoma preparazione all'ingresso in aula (uso dello spogliatoio,
cambio delle scarpe, riordino del proprio corredo, ecc.). I genitori salutano i
bambini all'ingresso della scuola.
Pranzo
Il menu verrà esposto e quindi reso noto a tutti i genitori. La scuola è
disponibile ad occasionali variazioni, se motivate e richieste all'insegnante.
Eventuali variazioni stabili al menu, dovute ad intolleranze alimentari, devono
essere richieste dal medico curante e vidimate dall'ASL.
Giochi
La scuola ha a disposizione materiale ludico. I bambini che lo desiderano
possono portare dei giochi da tavolo da condividere con i compagni.
E' opportuno che, dopo una malattia infettiva, i bambini fossero reinseriti a
Eventuali assenze scuola previa presentazione di un certificato del medico curante (anche se
non più obbligatorio per legge).
Il personale della scuola non può, di norma, somministrare ai bambini farmaci
portati da casa. In casi particolari è possibile effettuare formale richiesta di
Somministrazione somministrazione di farmaci da parte delle educatrici alla Direzione. Tale
farmaci
richiesta deve essere corredata da certificazione medica attestante lo stato di
malattia del bambino e prescrizione specifica dei farmaci da somministrare
(conservazione, modalità e tempi di somministrazione, ecc.).
Corredo
Il corredo utile per la conduzione della vita scolastica è composto da:
1. pantofole per la vita di classe
2. un cambio completo con stivali, scarpe, calze per la ricreazione in
giardino
3. un grembiule per le attività di Arte/Immagine
4. fazzolettiper uso personale.
Il giorno in cui è prevista l'attività di Corpo/Movimento/Sport, i bambini devono
presentarsi a scuola con la tuta ed un sacchetto contenente una maglietta di
cotone di ricambio, calze e scarpe da ginnastica, che verrà riportato a casa il
giorno stesso.
Comunicazioni
Per ogni comunicazione utile tra casa e scuola (es. uscite anticipate, uscite con
persone che non siano i genitori, comunicazioni all'insegnante, ecc.) si prega di
utilizzare regolarmente il libretto scuola-famiglia.
Durante l'anno si effettueranno uscite didattiche per integrare ed arricchire il
Uscite didattiche e percorso formativo dei bambini: per la città e zone limitrofe si utilizzerà il
viaggi di istruzione pulmino della scuola (previa autorizzazione valida per tutto l'anno scolastico –
vedi modulo), per destinazioni più lontane si utilizzeranno mezzi pubblici o
privati (con autorizzazione volta a volta).
Foto alunni
Saluto
Vengono fatte durante l'anno scolastico fotografie singole, di gruppo e filmati
per motivi didattici e per l'Annuario. Tali fotografie e filmati possono essere utilizzati per iniziative specifiche interne od anche esterne alla Scuola previo consenso firmato da parte dei genitori.
I bambini saranno affidati all'uscita ai genitori o a persona di loro fiducia (salvo
utilizzo del pulmino). Per ragioni organizzative e di sicurezza, è opportuno
che i genitori non sostino negli spazi scolastici interni o negli spazi
esterni di pertinenza della scuola.
4. CURRICULUM SCOLASTICO
Le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell'Infanzia e per la Scuola Primaria, costituiscono il punto
di riferimento rispetto alle competenze da sviluppare e potenziare nel percorso scolastico di tutti gli
alunni.
Ciò in relazione alla parità della scuola ma, soprattutto, alla necessaria condizione di continuità da
garantire agli alunni per il loro migliore successo formativo.
Costituiscono un patrimonio di indicazioni paradigmatiche su come orientare la costruzione dei
percorsi didattici della nostra scuola e sono riferimenti utili a finalizzare l'azione educativa per lo
sviluppo integrale degli alunni.
Il concetto montessoriano inerente la necessità di connessione tra le diverse discipline, è
puntualmente affermato nelle Indicazioni Nazionali.
Inoltre tra le Indicazioni che meritano specifica attenzione sottolineiamo l'accento posto sul valore
dell'ambiente nell'apprendimento, organizzato in modo che ogni bambino si senta riconosciuto,
sostenuto e valorizzato e l'importanza della costruzione del progetto educativo a partire dai suoi
bisogni attraverso una costante e continua osservazione.
L'interesse, inoltre, è la vera molla della crescita cognitiva, unito alla possibilità di scegliere le
proprie attività sulla strada dell'autonomia, che si articola in tre aspetti fondamentali: autonomia
didattica, autonomia organizzativa, autonomia di ricerca.
Anche la collaborazione può essere un autentico catalizzatore dell'apprendimento, favorendo le
esperienze attive e il fare del bambino.
4.1 PROGETTI DIDATTICI
“Il Giornalino Misterioso”
Nato nel 1997 come esperienza di una quarta della scuola primaria, il Giornalino è ormai il
periodico di tutta la scuola. Ogni classe prepara degli articoli per la redazione, sviluppandoli
secondo abilità, interessi, ricerche ed esperienze personali e di classe
In collaborazione con l’insegnante di informatica, la classe quinta si occupa della raccolta del
materiale, dell’organizzazione, dell’impaginazione secondo una precisa suddivisione dei ruoli:
redattore, cronista, intervistatore, umorista, ricercatore, grafico, scelti liberamente dai bambini
stessi.
Grazie all’aiuto delle insegnanti specialiste alcuni alunni si cimentano anche preparando articoli in
lingua inglese.
Il Giornalino è anche uno strumento per attuare il pensiero di Maria Montessori attraverso i suoi
principi fondamentali, perché favorisce il lavoro individuale a seconda degli interessi, dei bisogni e
dei ritmi di ciascuno, stimola la comunicazione e la collaborazione fra alunni di età diverse per
realizzare un progetto comune; libera la creatività, promuove la lettura, incoraggia e gratifica
qualche bambino in difficoltà, che può esercitarsi nella videoscrittura per uno scopo importante.
Quest’esperienza, inoltre, permette a tutti di organizzarsi autonomamente assumendosi
responsabilità per rispettare tempi e scadenze.
Teatro
In collaborazione con professionisti viene proposta annualmente ai bambini di V, coinvolgendo
anche le altre classi della Scuola primaria, un’esperienza di attività teatrale che, pur avendo come
scopo ultimo la preparazione di uno spettacolo di fine d’anno, ha riflessi pedagogici interessanti ed
importanti sul piano relazionale, comportamentale e organizzativo per gli alunni.
Tale esperienza, infatti, ha un valore educativo aggiunto: il bambino vi apprende, vivendole, anche
le pratiche democratiche richieste dall’azione drammatica, per cui il luogo teatrale è anche luogo di
socialità.
Sulla base di uno spunto testuale, i bambini costruiscono il testo teatrale, si suddividono i compiti,
decidono i vari ruoli e preparano costumi e scenografie. In piena armonia con la proposta
metodologica montessoriana, gli alunni sono sempre “protagonisti” non solo nell’atto
drammaturgico finale, ma di tutta la progettazione dello spettacolo che viene rappresentato presso
il Teatro Sociale di Como.
Per i bambini che frequentano l'ultimo anno della Casa dei Bambini è previsto ogni anno un
percorso di drammatizzazione e laboratorio musicale (con le insegnanti di Musica, Arte e
l'insegnante di classe) in previsione dello spettacolo di fine anno per il saluto alla Casa dei
Bambini. L'obiettivo è di mettere i bambini in condizione di apprendere in modo interessante e
coinvolgente il canto corale, i primi apprendimenti di ritmica, di utilizzo di strumenti a percussione
e di recitazione.
Biblioteca
La biblioteca è lo spazio indispensabile per avvicinare i bambini ad una risorsa importante, capirne
il senso e l’organizzazione fino al punto da renderla abituale e naturale.
Qui i bambini della Scuola Primaria potranno sostare per il tempo necessario a prendere visione
dei libri, per scegliere, leggere e lavorare su ricerche comuni.
La lettura forma la mente, la coscienza, l’identità; dà ordine al pensiero e lo sviluppa in tutte le sue
forme, coltiva e matura l’io come interiorità.
A turno gli stessi bambini possono gestire questo spazio a seconda delle attività:
•
consultazione
•
prestito e restituzione
•
lettura ad alta voce (insegnante o bambino)
•
animazione e costruzione di un libro
•
incontro con un autore
Con l'avvio del progetto “Montessori Interculturale” i bambini hanno a disposizione anche una
biblioteca con testi vari e di vari livelli in lingua inglese, gestiti con gli stessi criteri e modalità della
biblioteca che raccoglie i testi in lingua italiana.
Entrambe le biblioteche sono organizzate ed aggiornate da un insegnante di riferimento (una
madrelingua italiana, una madrelingua inglese) ed alcuni genitori che si sono resi disponibili per
tale attività.
E’ prevista una visita alla Biblioteca Comunale di Como.
Anche i bambini della Casa dei Bambini hanno a disposizione uno spazio biblioteca dedicato a
loro, ove ascoltare racconti letti dalle loro insegnanti o dove poter scegliere un libro che li attrae
particolarmente, da sfogliare, leggere o prendere a prestito.
“Parole non dette”
E' previsto per gli alunni che frequentano la classe quarta della Scuola Primaria un percorso
adeguato di educazione alla sessualità e di prevenzione all'abuso infantile a cura di una
psicopedagogista di provata esperienza.
Festa di Natale
Ogni anno scolastico, in occasione della ricorrenza del Natale, tutti gli alunni della scuola sono
impegnati nella preparazione di un momento collettivo di augurio aperto a tutte le famiglie.
In due momenti distinti, l’uno con i bambini del Nido e della Casa dei Bambini, l’altro con i bambini
della Scuola Primaria – verrà sviluppata l’attività di coro con un repertorio di canti di diverse
culture, in un clima di cooperazione e di festa.
5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
5.1 OPEN DAY
Ogni anno la scuola apre le proprie porte e coinvolge i propri alunni nella preparazione di una
giornata in cui poter mostrare quello che ogni giorno fa per costruire un luogo pedagogico
significativo per l’educazione dei bambini.
Scopo dell’open day, per quanto riguarda lo sviluppo dei rapporti scuola–famiglia è quello di:
•
offrire un’opportunità ai nostri genitori di conoscere il metodo Montessori “in azione”
•
creare un’occasione di incontro tra i genitori della nostra scuola
•
offrire un momento di confronto tra genitori, bambini e insegnanti
•
potenziare l’identità montessoriana della scuola e sviluppare nei genitori la conoscenza del
valore educativo del metodo.
L’Open Day rappresenta anche un’occasione speciale per l’incontro fra ex-allievi e genitori che
tornano a vedere la “loro scuola”. A questo proposito nel 2002-2003, anno del 40° della Scuola
Montessori di Como, è stata fondata l’Associazione Ex-Allievi e Genitori, che ha organizzato
incontri alla Sala Bianca del Teatro Sociale, contribuendo alla diffusione della filosofia
montessoriana attraverso convegni, conferenze e iniziative varie.
5.2 ACCOGLIENZA DEI NUOVI GENITORI
Particolare attenzione è rivolta dalla nostra scuola alla fase conoscitiva della scuola stessa
da parte dei genitori.
Durante l’anno si svolgono incontri destinati ad introdurre al metodo quei genitori che fanno
richiesta di colloqui di conoscenza.
Essi sono accompagnati a “prendere contatto” diretto con la scuola mediante una visita negli spazi
operativi.
Un colloquio con l’insegnante interessata completa la cura informativa per le famiglie.
5.3 RIUNIONI DI CLASSE
Le riunioni di classe sono organizzate dagli insegnanti allo scopo di costituire il gruppo dei genitori
della specifica classe/sezione, interlocutori diretti riguardo il progetto educativo.
Nel corso dell’anno si svolgono almeno due Assemblee di Classe: la prima di presentazione del
percorso didattico, la seconda – a conclusione dell’anno scolastico – di valutazione dello stesso.
È prevista in gennaio una riunione di presentazione del percorso didattico della prima classe della
Scuola Primaria in previsione all'iscrizione a tale classe.
Con i genitori si stabiliscono rapporti di collaborazione, nel riconoscimento delle rispettive e specifiche competenze, a supporto di attività didattico–culturali e di iniziative di classe/sezione.
5.4 RAPPRESENTANTI DI CLASSE
Durante la prima assemblea di ciascuna classe/sezione vengono nominati due Rappresentanti che
costituiscono punto di riferimento per ogni necessità ed iniziativa ed hanno cura della circolarità
delle informazioni.
L’insieme dei rappresentanti costituisce un gruppo operativo di supporto organizzativo alle attività
che coinvolgono tutta la scuola.
Il Rappresentante di classe è un genitore eletto a maggioranza di voti dai genitori della classe di
appartenenza del figlio.
Il rappresentante di classe si pone come tramite diretto tra la scuola e la classe, aumentando il dialogo famiglia-direzione / famiglia-scuola su tematiche di interesse generale.
Modalità di elezione
L’elezione del Rappresentante di classe dovrà avvenire a scrutinio segreto e non per votazione palese.
Per ogni classe verranno eletti due Rappresentanti di classe (per il Nido è necessario un solo rappresentante per classe).Gli aspiranti al ruolo di Rappresentante di classe dovranno presentare la
propria candidatura in direzione almeno un giorno prima della riunione di classe.
Gli aspiranti al ruolo di Rappresentante di classe non dovranno essere già investiti di altra carica
istituzionale da parte della scuola (es. membro del CdA), né candidarsi ad assumerla qualora già
in carica come rappresentante di classe.
Durata dell’incarico
Il Rappresentante di classe rimane in carica per un anno scolastico, e può essere rieletto.
Riunioni
I Rappresentanti di classe, durante l’anno scolastico, possono organizzare riunioni con i genitori
della rispettiva classe e/o con l’insegnante di classe anche a scuola previa richiesta scritta alla Direttrice (comprensiva dell’ordine del giorno) compatibilmente all’organizzazione scolastica.
I Rappresentanti di tutte le classi si riuniscono due volte all’anno; a queste riunioni è richiesta la
partecipazione della Direttrice.
Il ruolo del Rappresentante di classe
•
Il Rappresentante di classe deve conoscere lo statuto e il regolamento della scuola.
•
Svolge funzioni di rappresentanza di tutti i genitori della propria classe nella scuola.
•
I Rappresentanti di classe devono lavorare in team, condividendo le azioni e le decisioni e
veicolandole in modo corale alla classe o ad altri soggetti.
•
Redigere il verbale delle riunioni di classe (se richiesto anche in inglese) che viene
trasmesso, previa approvazione della maestra, ai genitori.
•
Partecipare attivamente alla vita scolastica (assemblee, riunioni ed eventi vari).
•
Stimolare ed aiutare la partecipazione delle famiglie alla vita della scuola, in particolare con
i genitori nuovi.
•
Gestire dati anagrafici per contatti con i genitori della classe (provvisorio).
•
Essere propositivi su eventuali nuove ed esterne iniziative che possono coinvolgere la
classe e l’intera scuola.
•
Informare i genitori, mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità, previo
accordo o autorizzazione della Direttrice o corpo docente, circa gli sviluppi d’iniziative
avviate o proposte dalla Direzione, dal corpo docente o dai Rappresentanti di classe.
•
Incoraggiare la partecipazione dei genitori che vogliono avere un ruolo attivo nella scuola
mettendo a disposizione le loro competenze e il loro tempo (es. tenere lezioni di classe,
aiutare nella gestione della biblioteca, annuario, sito internet, Open-day, organizzazione
gite e recite).
•
Il Rappresentante di classe uscente deve rendersi disponibile fino alla data di elezione dei
nuovi rappresentanti.
5.5 COLLOQUI INDIVIDUALI
Tutti gli insegnanti della scuola predispongono, all’inizio dell’anno, il calendario dei tempi
settimanali destinati ai colloqui individuali con i genitori. Tali colloqui sono programmati attraverso
la richiesta di appuntamento in segreteria.
Sono previsti inoltre un colloquio per quadrimestre (febbraio – giugno) in occasione della
distribuzione delle schede di valutazione.
Il colloquio individuale costituisce attività particolarmente significativa nel quale è possibile:
•
dare e ricevere informazioni sui processi di sviluppo e maturazione dell’alunno,
condividendo il suo percorso, i suoi punti di forza e le aree dove va ancora sostenuto
•
esprimere, da parte dei genitori, pareri e proposte collaborando nella attività e nel
perseguimento degli obiettivi
•
realizzare un confronto e una sintesi operativa per i bambini che presentano problemi e che
vengono seguiti da personale specializzato.
5.6 VISITE-VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le insegnanti in collaborazione con la Segreteria organizzano molte visite e viaggi di istruzione,
anche di più giorni, che hanno lo scopo di far vivere ai bambini le esperienze in prima persona
integrando l’attività didattica, di favorire la socializzazione, l’autonomia e la responsabilità
personale e di stimolare l’arricchimento di ciascuno.
Maria Montessori auspicava la necessità di un’educazione aperta all’ambiente come presupposto
per guidare il bambino verso lo sviluppo armonico di tutte le sue potenzialità.
Dalle cose viste con i propri occhi sorgono interessi intellettuali e l’istruzione diventa vivente, quindi
l’uscita è una chiave per rendere più completa la cultura, poiché tutti gli ambienti ed i fenomeni
della realtà devono essere considerati come il vero habitat culturale del bambino. Nessuna descrizione, nessuna immagine di libro può sostituire la visione reale che parla allo spirito. Queste esperienze cognitive, sociali, percettive, linguistiche e psicomotorie possono rappresentare un completamento di tutte quelle attività che il bambino svolge nell’ambito della scuola con i materiali strutturati.
“Ciò che apprende il bambino deve essere interessante, deve affascinarlo, bisogna offrirgli
cose grandiose: per cominciare, offriamogli il mondo”. Maria Montessori
Spesso i genitori collaborano all’individuazione delle mete ed all’organizzazione; a volte, coloro
che lo desiderano, possono partecipare su invito di bambini ed insegnanti.
Per ogni uscita, ad ogni alunno, sarà consegnato un tesserino rilasciato dalla scuola con le generalità, con il nome della Scuola e della classe di appartenenza.
L'autorizzazione per le uscite a piedi sul territorio o entro i 50 km con trasporto effettuato con pulmino della scuola, è richiesta ai genitori all'inizio di ogni anno scolastico.
5.7 FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA
•
ll calendario scolastico, approvato dal CDA è conforme alle disposizioni della Regione e del
Ministero per quanto attiene durata e festività nazionali. La programmazione di festività
aggiuntive è di competenza del CDA anche su proposta della Direzione.
•
La segreteria è aperta al pubblico nei seguenti orari:
da Lunedì a Giovedì dalle 8.15 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.00, il Venerdì dalle 8.15
alle 10.30.
Nei mesi di luglio e agosto, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 ad
eccezione della settimana di ferragosto, periodo in cui la Segreteria sarà chiusa.
•
Per gli alunni sia negli ambienti scolastici sia durante le gite, sono operanti polizze
assicurative a copertura rischi.
•
La Direttrice riceve i genitori su appuntamento.
5.8 REGOLAMENTO GENERALE D'ISTITUTO
•
•
•
Tutti gli alunni sono tenuti a presenziare con la massima puntualità all’inizio delle lezioni. Il
rispetto degli orari e del calendario scolastico è fondamentale per il raggiungimento degli
obiettivi formativi oltre che per la qualità dell’attività di classe. I ritardi o le assenze
prolungate senza ragioni valide vanno a discapito del risultato scolastico e sono di grave
disturbo agli altri alunni. Adeguata flessibilità è naturalmente prevista per i piccoli del Nido.
Gli alunni devono trovarsi in classe entro l’orario stabilito, ogni ritardo dovrà essere
giustificato facendo uso del libretto scolastico personale (libretto verde) fornito dalla scuola,
per le altre comunicazioni dovrà esser usato il libretto scuola-famiglia (libretto arancione).
E’ vietato introdurre negli ambienti scolastici materiale, pubblicazioni o riviste contrari ai
principi educativi Montessoriani. E’ inoltre vietata la vendita di qualunque merce; per le
iniziative a scopo benefico va richiesta l’autorizzazione alla scuola.
•
•
•
•
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•
•
•
•
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•
L’introduzione di qualsiasi altro materiale va concordato con la Direzione e le insegnanti.
Nella scuola non sono ammessi videogiochi, figurine e cellulari.
Agli ambienti scolastici possono accedere solo gli alunni regolarmente iscritti, i loro genitori
e le persone espressamente autorizzate.
La biblioteca scolastica è a disposizione degli alunni per la consultazione e il prestito dei
testi a domicilio previa autorizzazione dell’insegnante.
Nella Scuola Primaria non sono in uso libri di testo comuni a tutti i bambini. Il materiale
didattico e di apprendimento e la cancelleria sono forniti dalla scuola.
E’ richiesta a tutti una responsabile e fattiva collaborazione nel mantenere gli ambienti puliti
e in ordine. Ogni danno deve essere segnalato in segreteria per ripristinare al più presto le
condizioni ottimali dell’ambiente.
La scuola declina ogni responsabilità circa denaro e oggetti di valore in possesso degli
alunni qualora venissero smarriti o sottratti.
Tutti i genitori dei bambini che usufruiscono del pulmino anche saltuariamente, devono
prendere contatti direttamente con gli autisti per le comunicazioni in merito e riferire alla
scuola.
Per una comunicazione efficace, soprattutto in caso di necessità, occorre comunicare in
segreteria i numeri di telefono e/o cellulare ed indirizzo e-mail.
I genitori potranno parlare telefonicamente con gli insegnanti solo per comunicazioni
urgenti tra le 13.00 e le 13.30
E’ opportuno non sostare nei locali scolastici e non accedere alle aule se non autorizzati
per non turbare il sereno svolgimento delle attività didattiche.
L’ingresso dei genitori a scuola durante l’attività didattica, è consentito esclusivamente in
caso di particolare necessità.
E’ vietato sostare davanti al cancello della scuola e ostacolare il passaggio di altri mezzi e
persone.
La scuola non fornisce dati personali dei docenti, degli allievi e delle famiglie.
Per ogni altro aspetto si fa riferimento al
REGOLAMENTO D'ISTITUTO RELATIVO ALLE ISCRIZIONI NEI VARI SETTORI DELLA
SCUOLA:
–
NIDO
–
CASA DEI BAMBINI
–
SCUOLA PRIMARIA
Tale regolamento unitamente al POF e al PEC, può essere modificato dal CDA secondo modalità
consone ed adeguate anche su proposta delle singole componenti scolastiche, previa
informazione e condivisione da parte della comunità scolastica.
6 ORGANI COLLEGIALI
6.1 Collegio docenti
Finalità
Il Collegio docenti ha l'obiettivo di analizzare, aggiornare ed applicare il Curriculum didatticoeducativo montessoriano nel contesto scuola e più precisamente in ogni settore scolastico (Nido,
Casa dei Bambini, Scuola Primaria). L'obiettivo è perseguire un coordinato, adeguato ed efficace
percorso di scolarità per tutti gli alunni e proporre le attività complementari, di promozione
culturale, sociale e civile.
Composizione
Fanno parte del Collegio docenti tutti i docenti a qualsiasi regolare titolo operanti nell'attività
didattica e il Direttore didattico in qualità di coordinatore delle attività educativo-didattiche.
Competenze
Il Collegio docenti:
•
elabora il POF sulla base degli indirizzi generali dell'attività scolastica e delle scelte indicative di gestione, nel rispetto del Metodo Montessori, definite dalla Direzione e dal CDA
•
identifica le funzioni obiettivo degli specifici piani dell'offerta formativa e per alcune aree designa un responsabile (Rappresentante di settore, Referente gruppo DSA, Referente gruppo GLH, collaboratori POF, Referente ricreazione, Responsabile progetto interculturale)
•
valuta, entro il mese di giugno, di ogni anno scolastico, le attività svolte e programma per
l'anno scolastico successivo
•
approva accordi, anche con altri istituti, per attività didattiche, formative, di aggiornamento e
di orientamento (Rete Montessori, Scuola secondarie di I° grado)
•
esamina periodicamente l'andamento complessivo dell'azione formativo-didattica e dell'organizzazione del contesto
•
prevede, sceglie ed organizza l'acquisto di libri da lettura o monografici per l'aggiornamento
ed il potenziamento delle biblioteche (Casa dei Bambini, Scuola Primaria italiana/inglese)
•
analizza e si fa carico di trovare soluzioni condivise, rispettose della metodologia montessoriana, in caso di criticità didattiche o relazionali di alunni delle diverse sezioni di settore,
al fine di individuare le modalità di soluzione e di recupero più adeguate al caso, mantenendo doveroso segreto professionale.
Riunioni
Il Collegio docenti si insedia all'inizio di ogni anno scolastico, si riunisce in orario non coincidente a
quello delle lezioni, almeno una volta al mese ed ogni qualvolta il Coordinatore delle attività educativo-didattiche ed almeno 1/3 dei componenti lo richiedano. I verbali delle riunioni sono trascritti regolarmente.
Coordinatori di settore didattico
Nido, Casa dei Bambini, Scuola Primaria (1 per settore)
Collaborano con la Direzione nel/nella:
•
coordinamento dell'attività progettuale didattica del gruppo docente
•
cura degli aspetti organizzativi della vita e del funzionamento del gruppo
•
monitoraggio di aspetti di gestione nello specifico settore scolastico
•
costruzione e cura delle relazioni interne al settore scolastico e con gli operatori degli altri
settori
•
analisi di criticità o problemi nello specifico settore scolastico e ricerca di soluzioni
adeguate
Collaboratori area POF (PEC) (massimo 3 persone)
Collaborano con la Direzione nel/nella:
•
valutazione di attività e progetti secondo criteri di coerenza del POF
•
monitoraggio durante l'anno delle azioni previste nel POF
•
analisi delle parti di stabilità e di mobilità (aggiornamento POF)
6.2 CONSIGLIO DI CLASSE
Finalità
Il Consiglio di classe coordina tutta l'attività educativo-didattica della classe di appartenenza e la
compone in interdisciplinarità, al fine di delineare e verificare il percorso formativo della classe e
dei singoli alunni, con scelte adeguate di interventi operativi.
Composizione
Fanno parte del Consiglio di classe tutti i docenti a qualsiasi regolare titolo in essa operanti e il Direttore didattico in qualità di coordinatore delle attività educativo-didattiche. Ad essi soli spetta la
partecipazione ai Consigli radunati per il coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari,
nonché per le valutazioni periodiche e finali degli alunni.
Competenze
il Consiglio di classe:
•
elabora il curriculum educativo-didattico, verifica l'iter e valuta i risultati della classe di ciascun alunno;
•
valuta la regolarità delle domande di iscrizione alla scuola di alunni provenienti da particolari situazioni scolastiche, per accettarle o meno, ed a quali condizioni.
Riunioni
Il Consiglio di classe si riunisce su convocazione del Coordinatore delle attività educativodidattiche o su motivata richiesta dell'insegnante titolare di classe o di altri docenti membri del
Consiglio. I verbali delle riunioni sono trascritti regolarmente.
6.3 CONSULENZE ESTERNE
Collaborano all'integrazione dell'attività didattico-formativa operatori esterni, competenti in varie
discipline. Essi sono esperti coordinati per cicli di conferenze culturali e operatori di laboratorio.
Sono dedicati tempi utili e necessari alla formazione e all'aggiornamento degli insegnanti con
l'intervento di esperti nel settore didattico e formativo, nelle tecnologie applicate all'insegnamento e
nella psicologia che forniscano agli insegnanti gli strumenti adatti per un approccio corretto ed
equilibrato con l'affettività e l'intelligenza emotiva degli alunni. La scuola seleziona e valuta con
rigore didattico e metodologico anche le diverse proposte ed iniziative che giungono dalle varie
associazioni culturali del territorio. Ogni genitore potrà mettere a disposizione della scuola, quale
arricchimento al curriculum scolastico, la propria specifica competenza ed il proprio tempo, previo
accordo con i docenti.
7 CALENDARIO SCOLASTICO 2012/2013
NIDO
Inizio attività scolastica: MARTEDI' 28 AGOSTO 2012
Fine attività scolastica: VENERDI’ 28 GIUGNO 2013
Nido Estivo: 1 LUGLIO – 31 LUGLIO 2013
PERIODI DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI PER FESTIVITÀ E VACANZE
•
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•
•
•
Venerdì 31 Agosto 2012 (Festa del patrono S. Abbondio)
Giovedì 1 Novembre e venerdì 2 Novembre 2012 (Festa di tutti i Santi)
Da lunedì 24 Dicembre 2012 a venerdì 4 Gennaio 2013 (Vacanze di Natale)
Lunedì 11 Febbraio e martedì 12 Febbraio 2013 (Carnevale)
Da giovedì 28 Marzo a martedì 2 Aprile 2013 (Vacanze di Pasqua)
Giovedì 25 Aprile e venerdì 26 Aprile 2013 (Anniversario della Liberazione)
Mercoledì 1 Maggio 2013 (Festa del Lavoro)
CASA DEI BAMBINI
Inizio attività scolastica: MERCOLEDI’ 5 SETTEMBRE 2012
Fine attività scolastica: VENERDI’ 28 GIUGNO 2013
SCUOLA PRIMARIA
Inizio attività scolastica MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2012
Fine attività scolastica VENERDI’ 7 GIUGNO 2013
PERIODI DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI PER FESTIVITÀ E VACANZE
•
•
•
•
•
•
Giovedì 1 Novembre e venerdì 2 Novembre 2012 (Festa di tutti i Santi)
Da lunedì 24 Dicembre 2012 a venerdì 4 Gennaio 2013 (Vacanze di Natale)
Da lunedì 11 Febbraio a mercoledì 13 Febbraio 2013 (Carnevale)
Da giovedì 28 Marzo a martedì 2 Aprile 2013 (Vacanze di Pasqua)
Giovedì 25 Aprile e venerdì 26 Aprile 2013 (Anniversario della Liberazione)
Mercoledì 1 Maggio 2013 (Festa del Lavoro)
8. AREE DI PROFESSIONALITA’
Tutte le insegnanti a cui è affidato il gruppo classe hanno una formazione scientifica, tecnica e
spirituale e sono in possesso del diploma di abilitazione all’insegnamento e della specializzazione
nel Metodo Montessori rilasciata dall’Opera Nazionale Montessori, requisito essenziale per chi
ha ruoli educativi nella nostra scuola.
Il coinvolgimento quotidiano con i problemi dei bambini richiede da parte dell’adulto educatore un
affinamento attraverso la loro continua osservazione.
Ogni anno, perciò, la Scuola predispone un piano di sviluppo formativo, che comprende giornate
dedicate all’approfondimento di temi montessoriani, la partecipazione individuale a convegni e la
visita di scuole Montessori nel territorio lombardo e nazionale con confronto di esperienze.
Da lungo tempo la nostra Scuola, inoltre, viene scelta come luogo per visite da parte di insegnanti
e studenti dei Licei Psico-Pedagogici di Como e di altre città limitrofe.
Tali visite sono sempre precedute da un incontro introduttivo sul Metodo Montessori e sono
seguite da un incontro di riflessione e di confronto durante il quale gli studenti possono porre
domande o chiedere chiarimenti.
Viene anche richiesta da parte di Scuole e Università (tra cui La Bicocca di Milano, con cui
abbiamo stipulato una convenzione), oltre che, naturalmente, dai Direttori dei Corsi Montessori,
l’accoglienza per il tirocinio presso Nido, Casa dei Bambini e Scuola Primaria.
Un insegnante svolgerà la mansione di Tutor nei confronti dello studente universitario durante il
suo percorso e le eventuali attività condivise e proposte ai bambini come esperienza da
relazionare.
Ci fa particolarmente piacere ospitare alla Scuola Primaria, per una settimana, nel mese di
febbraio, un gruppo di studenti del Centro Internazionale Studi Montessori di Bergamo al fine
di “osservare sul campo” quanto stanno studiando sui testi e sviluppando durante le lezioni e le
esercitazioni. Ciò comporta un certo impegno di risorse da parte di tutti, sia a livello organizzativo
sia a livello formativo, perché gli studenti provengono da diverse nazioni del mondo e comunicano
in lingua inglese, ma rappresenta anche un valore aggiunto per il personale e per il prestigio della
nostra scuola.
Il presente POF è stato approvato per l'anno scolastico 2012/2013 dal CDA del 13 giugno 2012.
9. BREVE CRONOLOGIA DELLA SCUOLA
INAUGURAZIONE E APERTURA SCUOLA
1962
Trasferimento Scuola in via S.Elia
Fondazione Associazione Genitori
1965
1966
CdA Associazione Genitori
Parifica Scuola Elementare
1970
1971
Direttrice Sig.ra L. Perinato
Scomparsa Sig.ra Perinato
1985
Trasferimento scuola via Bignanico
1987
Apertura Nido
1989
1984/85
Direttrice Sig.ra F. Vincenzi
1985/88
Direttore Dott. P. Chiari
Avvio sperimentale Scuola Media
1996
Direttrice Dott.ssa F. Sanvito
Chiusura sperimentazione
1998
Parità scolastica Scuola Primaria
Parifica CB
2000
2001
1996/97
1997/98
Direttrice Sig.ra C. Buttafava
Direttrice Sig.ra C. Gossetti
2005/06
Organismo Collegiale - Coordinatrice Sig.ra T. Monti
2006/07
Direttrice Dott.ssa R. Castelnovo
2007/08
2008/09
Direttrice Dott.ssa C. Campanini
2009/10
Direttrice Sig.ra T.Monti
2010/11
2011/12
2012/13
Associazione Scuola Montessori
via Bignanico 4
22100 - Como
Tel. +39 031 571235
Fax +39 031 573593
[email protected]
www.montessori.co.it
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PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2012-13