Televideo RAI 14 maggio 2013 Associazioni: crollo consumi «Il dado sull’inflazione (zero) migliore sulle stime preliminari (0,1%) è un segnale positivo per le famiglie e l’economia, ma deriva soprattutto dalla crisi dei consumi». Lo dice l’Ufficio studi Confcommercio parlando dei dati Istat. Per Coldiretti siamo di fronte al crollo storico della spesa, mai così pesante, con le famiglie italiane che hanno svuotato il carrello dei prodotti base, da frutta a pesce, da carne al vino all’olio d’oliva: è segno della depressione dei consumi. Cosa ne pensi? Straordinario, secondo quei “coglioni” è un segnale positivo per le famiglie lo “svuotamento del loro carrello della spesa”? Televideo RAI 14 maggio 2013 Grillo: Noi al comando o barricate «I partiti sono scomparsi, fra settembre e ottobre crollerà tutto perché Berlusconi vuole le elezioni, il PD non ci sarà più e resteremo solo noi e il nano». Così il leader dei 5 Stelle in un comizio nel barese. «Noi siamo la protezione civile – ha aggiunto – dovremmo prenderci un paese in macerie. Spero solo in una nostra affermazione totale, altrimenti ci saranno le barricate. Stiamo tenendo la rabbia, che senza di noi esploderà». Sulle commissioni parlamentari: «Non ce le danno perché hanno paura di noi». Sulla manifestazione del PDL a Brescia: «In piazza c’erano due generazioni che non si capivano». Grillo è intervenuto anche su lo “Ius soli”: «Se lo vogliamo, che venga deciso attraverso un referendum». E sulla diaria: «Non c’è mai stato un problema nei 5 Stelle, ora controlleremo quello che faranno i partiti». Grillo ha poi annunciato, attraverso il suo blog, una “guerra spietata ai media”: «Tutti i giornali, tutti i giorni, con i loro titoli, ci abbinano all’eversione, al nazismo, a tutto. Però, ora, siamo stufi di prendere botte, ricevere menzogne, subire dossier. Non è mai esistita una stampa così, e allora siamo in una guerra spietata, useremo i loro stessi metodi». Psiconano a casa! Non può avercela con me, io sono in alto! Da “A” Rivista Anarchica Febbraio 2013 Crescita della coprocrazia (*) Niente pensioni, niente sanità, niente scuola, niente contratti collettivi di lavoro, niente casa, niente risparmi ecc. E, infine, niente manifestazioni contro. Viaggio dentro i disegni del Potere. Una delle cose che reputo più odiose è affrontare un tema premettendo un qualche ragionamento di taglio generale, se si vuole, una definizione. Ma poiché il tema che tratterò è "la crisi", non posso esimermi dal far notare a coloro che accettano di definire il momento attuale come un momento di crisi e soprattutto a quanti scrivono e leggono questa rivista che il termine crisi è inaccettabile perché improprio, falso, deviante e tendenzioso. Infatti "crisi" presuppone che, da una situazione che viene valutata se non ottima almeno buona, si sia passati ad una situazione peggiore dalla durata imprecisata, ma dalla quale ci si possa "riprendere", termine che prefigura un ritorno, se non uguale, almeno vicino al tanto amato passato. Ed ecco il punto. Dobbiamo accettare di definire "crisi" quella attuale? Dovremmo batterci, dalle pagine di questa rivista e fuori per la "ripresa" al fine di tornare al passato? Ma quando mai chi si riconosce (più o meno) nelle idee portate avanti da "A” ha mai immaginato un passato o un trapassato degno di essere riproposto non solo a se stessi ma, addirittura, ad ogni vivente persona, animale o pianta che sia? Ma ecco un altro punto sul quale desidererei che si ponesse la massima attenzione: perché si possa desiderare di tornare ad un qualunque passato; perché, per restare solo al nostro paese, quelli del Pd, del Pdl, della Udc, del Cinque Stelle, dei sindacati tutti possano indurre la maggioranza dei cittadini (il 90% fatto salvo il noto e ricco 10%) a fare sacrifici, occorre che alcuni significativi diritti che quel 90% aveva conquistato fossero stati se non migliorati, almeno mantenuti. Ma che sta succedendo? Mi è già capitato di scriverlo ma voglio ancora ripeterlo: al potere interessano moderatamente i soldi dei lavoratori o dei cittadini, i soldi li hanno già, invece gli interessano e molto i diritti. Niente pensioni, niente sanità, niente scuola, niente contratti collettivi di lavoro, niente casa, niente risparmi (che posso consentire maggiori tempi di resistenza) ecc. E, infine, niente manifestazioni contro. Dietro la "maggiore mobilità" ed interpretati dal potere, indichino una crescita: in che spazi sociali questa crescita troverà i lavoratori, anzi i cittadini? Ecco come si svilupperà la crescita Maggiore mobilità. Che non è solo la possibilità di licenziare chi, come e quando si vuole, ma anche obbligo di spostarsi cioè abbandonare i valori rappresentati dalle proprie radici, dal proprio paese, dai parenti, dagli amici, dal lavoro che si è fatto fino ad allora e al quale ci hanno imposto di prepararci lungo gli anni di scuola e di università. Mobilità vuol dire abbandonare i figli, spostarsi in un ambiente totalmente diverso in cui non sei nessuno e dove non è escluso che coloro con i quali inizierai nuovi rapporti non parlino la tua lingua e che ti vedano addirittura come un invasore. E se per lavoro ti sei spostato, ma nel tuo paese d'origine possiedi una casa, una casa magari sulla quale stai pagando il mutuo, su questa dovrai pagare l'Imu come seconda casa. Ma come si può accettare che definiscano la tua prima ed unica casa come seconda casa? Dicono: quella casa te l'affitti e con l'affitto paghi la casa nel nuovo posto dove lavori e magari ti restano soldi per pagare l'Imu. Ma quando si lascia un posto perché manca il lavoro per un altro dove forse si può lavorare, gli affitti in questo nuovo posto saranno molto più alti, mentre la casa che lasci, spesso, non la puoi affittare, per via della desolazione economica nella quale è immersa. Se si lascia Palermo per Milano, vogliamo farli due conti? Chi paga il prezzo di questa tanto decantata mobilità? Non si potrà nemmeno ritornare a casa per alcuni giorni per rivedere i propri cari e per star loro vicino in momenti pesanti della vita. Inoltre, ovunque, niente diritti sul lavoro, niente diritti sulla salute, niente scuola, niente contratti collettivi di lavoro ecc. Ecco come si svilupperà e cosa significherà la crescita. Tra poco, molti italiani si recheranno speranzosi alle urne trascinati, sono certo, da questa parola "crescita" che tutti ripeteranno e prometteranno. Io, per quanto mi riguarda, vorrei vedere, per una volta nella mia lunga vita, questi miei concittadini elettori indotti a votare non da parole prive di significato o sulla base di "un contratto" di berlusconiana memoria, ma almeno su testi dileggi già scritte e sottoscritte da coloro che chiedono il voto con l'impegno che, se eletti, saranno promulgate immediatamente, pena la validità della loro stessa elezione. Visto che tutti credono nella democrazia (i presenti sono, come sempre, esclusi) questo è il minimo che dovrebbero chiedere. Invece credo che l'unica cosa che otterranno è, elezione per elezione, la crescita della "coprocrazia". (*) Che, in una società, è il dominio degli elementi più vili e spregevoli (Grande dizionario della lingua italiana). Ma allora? Allora forse questa non è affatto una crisi. Da qui non si riprende alcunché, da qui - e i più illuminati governanti, giornalisti, professori, intellettuali lo dicono e ce lo ripetono continuamente - si deve puntare alla crescita. Che termine meraviglioso è questo "crescita"! Sembra che voglia dire quello che, quasi naturalmente, noi desideriamo per noi. Poi passa il tempo e ci rendiamo conto che voleva dire quello che loro volevano per loro. Lo abbiamo dimenticato che sin da bambini abbiamo imparato a diffidarne? Ci siamo . scordati che quando "un grande" voleva farci ingoiare una idea, un fatto, una ingiustizia, sempre una qualunque cosa che noi si giudicava esecrabile, ci veniva detto: devi crescere! Cresci ragazzo mio e capirai! E supponiamo pure che i loro indici, pil, disoccupazione, riduzione delle tasse, riduzione spread, ecc., dati economici rilevati, valutati Angelo Tirrito Vignetta muta ma … coprocratica IO NON VOTO NEWS e se proprio devo … Voto Beppe Grillo [email protected] Savona Mercoledì 15 Maggio 2013 Fondato nel 2012 – Anno II NUMERO 44 Usa, governo indaga sulle banche che favoriscono i prestiti con tassi al 500% I colossi finanziari guidati da Jp Morgan permettono alle società che prestano denaro online di prelevare automaticamente i ricchi interessi dai conti di chi è indebitato, anche negli Stati dove percentuali così alte sono vietate per legge. E alimentano così il fenomeno dei prestiti "payday", sempre più diffusi negli Stati Uniti. Chi vuole ripagare il debito deve infatti avvisare la società creditrice con almeno tre giorni di anticipo per evitare il prelievo automatico degli interessi. In caso contrario, la percentuale viene sottratta e il prestito rinnovato per almeno un mese. Ma la rapidità con cui vengono concessi i prestiti, senza bisogno di domande, continua ad attrarre sempre più persone. Sono infatti circa tre milioni, secondo un report di Pew Charitable Trusts, gli americani che hanno ottenuto un prestito “payday” nel 2010. E il fenomeno è destinato ad aumentare. Dal 2006 al 2011 il totale dei prestiti “payday” è più che raddoppiato da 5,8 a 13 miliardi di dollari. E, mentre il governo degli Stati Uniti incrementa gli sforzi contro i creditori “strozzini”, questi lasciano gli Stati americani dove è vietato applicare interessi troppo alti e si spostano in Paesi con leggi più permissive come Belize, in America centrale, oppure Malta. Continuando però a raggiungere in tutto il mondo grazie a internet chi è alla ricerca di un prestito immediato. L’indovinello figurato Quali nani sono abusivi? 2 3 4 6 7 8 Soluzione a fondo pagina 5 9 Perbacco Pier Luigi, da come parli sembri un comico nato! Perdinci Francesco Tamburini … e quanto si guadagna? Accidenti come mai non ci ho pensato anch’io? Perdinci, io lo so ma non lo dico! Perbacco e perbaccone Caro compagno, Bersani e Dalema non sono come i comunisti di una volta! Televideo RAI 14 maggio 2013 Inflazione crolla: 1,1% Mai così dal 2009 Inflazione ferma ad aprile per un incremento tendenziale dell’1,1% è il dato definitivo comunicato dall’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare, che indicava un aumento dello 0,1 su base mensile e dell’1,2% su base annua. Rispetto all’1,6% di marzo la variazione tendenziale decelera di cinque decimi di punto percentuale. E’ il tasso più basso dal 2009. Il forte rallentamento, spiega l’Istat, è motivato principalmente con la frenata dei prezzi dei beni energetici che calano del 2,1% rispetto a marzo. Balle! I cervelloni dell’Istat hanno mai provato a fare la spesa in questi tempi? €0 L’ANGOLO DEL RELAX 1 6 marzo 2013 Ottenere un prestito online in pochi minuti: poche domande, risposte immediate e nessun imbarazzo. Ma tassi devastanti, che in alcuni casi superano il 500 per cento e arrivano addirittura al 16mila per cento in caso di penale se il denaro non è restituito dopo 12 mesi. Sono i prestiti “payday”, sempre più diffusi negli Stati Uniti nonostante siano stati vietati in 15 Stati del Paese. Il governo americano ha iniziato quindi a indagare sulle grandi banche di Wall Street, che favoriscono dietro le quinte la sopravvivenza delle società che rilasciano questo tipo di prestiti. I colossi finanziari del calibro di Jp Morgan, Bank of America e Wells Fargo permettono infatti ai creditori “strozzini” di prelevare automaticamente i ricchi interessi dai conti bancari di chi è indebitato, anche negli Stati dove tassi così alti sono vietati per legge. E in alcuni casi i colossi finanziari chiudono un occhio perfino quando i risparmiatori gli hanno chiesto esplicitamente di non autorizzare i prelievi di denaro. ”Senza la collaborazione delle banche nell’effettuare le transazioni queste società non potrebbero operare”, ha confermato al New York Times Josh Zinner, codirettore dell’organizzazione Neighborhood Economic Development Advocacy Project, che si occupa di garantire la giustizia economica. I funzionari statali e federali hanno quindi preso di mira i colossi di Wall Street per frenare il fenomeno dei prestiti “payday”. Le agenzie di controllo Federal Deposit Insurance Corporation e Consumer Financial Protection Bureau hanno iniziato così a indagare sul ruolo delle banche nel business dei prestiti online dai tassi d’interesse a due zeri. E anche Benjamin Lawsky, numero uno del dipartimento dei Servizi finanziari dello Stato di New York, sta investigando su come gli istituti di credito abbiano autorizzato i prestiti con i super interessi bypassando le leggi di New York, che limitano i tassi al 25 per cento. I prestiti “payday” sono effettivamente molto vantaggiosi non solo per le società che li concedono, ma anche per le banche che gestiscono il conto corrente dell’indebitato. Il prelievo automatico degli interessi prosciuga spesso il conto di chi chiede il denaro, costringendolo a pagare multe salate agli istituti di credito. Circa il 27 per cento di chi richiede un prestito “payday”, secondo un report del centro non profit Pew Charitable Trusts, ha infatti detto di essere andato inosso a causa degli interessi prelevati automaticamente. Non solo. I risparmiatori segnalano che, mentre i prestiti “payday” sono facilissimi da ottenere, liberarsene è ben più difficile. [email protected] … perché, sono forse comunisti? Risposta: 5 – 6 a pag. 2 · Televideo RAI, 14 maggio 2013 · Crescita della coprocrazia a pag. 3 · Una canzone per voi · Omaggio a Danilo Sacco a pag. 4 · Paradossi e dintorni · Anch’io · L’angolo de mugugno · L’angolo della cucina Un altro me – Danilo Sacco 2013 Un altro me – Danilo Sacco Non cammineremo mai (Danilo Sacco) Con le spalle al sole, con gli occhi verso il vuoto, cerchiamo di capire, dove va a finire il cielo, ed un pensiero si alza in volo, col suo carico di sale, ma non c’e, più nessuno , da ascoltare, gira intorno a te un pianeta di salvare, una giostra che conoscerai, col tempo e col furore, e ci dimentichiamo a volte, che la vita non fa male, perché siamo, troppo stanchi, per pensare ... Non cammineremo mai, da soli o senza meta, non cammineremo mai, una strada senza cuore, non cammineremo mai, da soli o senza meta, non cammineremo mai, una strada senza cuore ... Credimi se puoi, non è affatto male, tanta gente intorno a te, tanti occhi da abbracciare, e tante storie da sentire, ma soltanto un cuore, per lottare, non cammineremo mai, da soli o senza meta, non cammineremo mai, una strada senza cuore ... Stainthè …. Dedela … Lo so quello che penserai, dopo questa canzone, che è facile parlare, davanti ad un riflettore, ma non contiamo niente, se ci sentiamo soli, ma non lo siamo, perché siamo a milioni … Non cammineremo mai, da soli o senza meta, non cammineremo mai, una strada senza cuore, non cammineremo mai, da soli o senza meta, non cammineremo mai, una strada senza cuore ... 2013 Io mi ricordo (Danilo Sacco) Io mi ricordo anni fa, giocavo a vivere, quattro passi nella realtà, e poi, mille miglia di fantasia, lottavo con gli eroi, ed era un attimo, che cavalcavo l’anima fino a che, arrivavo a bere birra con Dio, io mi ricordo anni fa, giocavo a piangere, quattro grammi di cenere, ed un chilo d’oro di poesia, pranzavo con il re, e con la regina di cuori, e pensavo che la vita fosse tutto così, come un gioco senza fine, io mi ricordo, che tanti anni fa, arrivavo a toccare lo stelle, senza bruciarmi, perché bruciava già, di coraggio il mio cuore e la mia anima … Ma con li tempo e l'età, mi sono arreso un po’, io fumo sigarette e bevo del vino, vecchio fuori e di dentro bambino, non ho né più idee, né sogni, solo utopie, ma almeno quello sono soltanto mie, e le tengo stretto in tondo ai mio cuore … Non so guardarti, con occhi che so, essere adesso ciechi, non so ascoltarti, ora che sono, fuori da ogni tentazione, e, non so spiegarti, con parole mie, che invecchiare fa male, non so spiegarti, con parole mie, la nostalgia del cuore, del cuore, del cuore, del cuore … UN ALTRO ME DANILO SACCO Omaggio a Danilo Sacco 1. Io mi ricordo Orchestra spettacolo “Aumento dei salari” 2. Cane Angiolino Alfano 3. Un altro me Duo "Silvio & Ruby” 4. Non ho che te Pier Luigi Bersani feat Rosy Bindi 5. Dinamite Beppe Grillo e “I 5 Stelle” 6. Aprimi Nicole Minetti feat Silvio Berlusconi 7. Non cammineremo mai Letta e i suoi “Inciucio” 8. Non ho santi in paradiso Pier Luigi Bersani a cura di V. R. Io mi ricordo Sono perfettamente convinto che questa è la canzone che ognuno di noi vorrebbe comporre ma non ha mai osato provare a scrivere. In essa troviamo tutto: l'infanzia serena i cui ricordi balzano nella mente senza bisogno di ricreare l'atmosfera che deriva dal sapore di un biscotto intinto nel the, le fantasie ad essa legate, i sogni ad occhi aperti, il tempo che passa inesorabile, e Danilo ha meno anni di me!, i vizi arrivati di cui non si può fare a meno, la mancanza di idee e quel che è peggio di sogni. Ma come si può fermare il tempo alla ricerca di quello perduto? Non cammineremo mai Con le utopie che non mancheranno mai, che Difficile interpretare questo eccellente brano sono solo mie, che mi fanno restare sempre se non si è a conoscenza di un antefatto. Il buon giovane, ma soprattutto quello che sono. Danilo è tifoso di una squadra di rugby e a cura di G. P. precisamente degli Aironi di Viadana diretti rivali di quel Petrarca Padova tanto ben Le parole di Danilo Sacco alla fine del libretto del CD: conosciuto dal direttore di questo giornale già Grazie a tutti gli amici Fan, ai responsabili Fan Club, Maurizia Baghero, Roberta Girello, 35 anni fa e oltre. E' diventato l'inno da ascoltare Favaretto Ennio e tutti i collaboratori prima della partita come per ogni squadra che si Un ringraziamento speciale al grande Massimo Bubbola, per tutto ciò che è stato ma sopra rispetti: è giusto che abbia una gratificazione ogni altra cosa, per tutto ciò che sarà … anche la palla ovale visto che quella rotonda ne grazie cuore ribelle … ha anche troppe e immeritate. Un cuore per lottare e una meta da raggiungere all'insegna di una lotta leale come dovrebbe essere sempre la Imparare a vivere vita dove non si cammina mai soli o senza meta. E Danilo interpreta con la voce e con le parole è imparare questo perfetto paragone tra sport vero e vita. a lasciar a cura di G. P. Le due canzoni di Danilo Sacco sono tratte dal suo primo CD “Un altro me”. Un consiglio da V. R. a tutti gli amici e lettori: ascoltatele! andare. Sogyal Rinpoche Paradossi e dintorni da “La Fisica del diavolo” di Jim Al-Khalili Prefazione I paradossi si presentano in ogni forma e colore. Alcuni sono tradizionali contraddizioni logiche, in cui c'è poco da indagare, mentre altri sono solo la punta di iceberg che rappresentano intere discipline scientifiche. Molti si possono risolvere con un'attenta considerazione delle ipotesi su cui sono basati, che possono essere fallaci. Questi, a rigor di logica, non si dovrebbero chiamare paradossi, perché una volta risolto, un rompicapo non è più un paradosso. Un vero paradosso è un'affermazione che porta a un ragionamento circolare e contraddittorio oppure a una situazione logicamente impossibile. Ma generalmente si tende a usare la parola «paradosso» in un significato più ampio, a includere quelli che io preferisco chiamare «paradossi percepiti». Per questi, esiste una via d'uscita: magari il paradosso nasconde un trucco, un gioco di prestigio che deliberatamente porta il lettore fuori strada. Una volta scoperto il trucco, la contraddizione sparisce. Un altro tipo di paradosso percepito è quello in cui la conclusione sembra assurda o perlomeno controintuitiva, fino a che risulta non essere tale dopo attenta disamina, anche se il risultato rimane in qualche modo sorprendente. E poi abbiamo la categoria dei paradossi nella fisica, che si possono quasi tutti risolvere con un po' di conoscenze fondamentali; su questi si concentra l'attenzione del libro. Quindi iniziamo a dare un'occhiata a un vero paradosso logico, così che sia chiaro di cosa non parlerò. Si tratta di un'affermazione costruita in maniera tale da non aver modo di sfuggire alla contraddizione. Ispirato all’Antinomia di Russel Prendiamo la frase seguente: «Quest'affermazione è falsa» A prima vista, immagino che le parole, una per una, risultino abbastanza sensate. Tuttavia, se si pensa al loro significato, considerando attentamente le implicazioni dell'affermazione, il paradosso logico diventa evidente. Possibile che quattro parole in fila possano farci venire il mal di testa? Se è così, mi viene da pensare che sia un mal di testa divertente (il che è forse un paradosso in se stesso), un mal di testa che ci divertiremo a infliggere ad amici e parenti. Infatti, l'affermazione «Quest'affermazione è falsa» dice che, essendo essa falsa, deve quindi non essere falsa, e quindi dev'essere vera, cioè l'affermazione è falsa, il che significa che non è falsa, e così via, in un circolo vizioso infinito. Del Cavaliere si potrà dire di tutto ma in quanto a pilu … ? Anch’io Veramente abbiamo passato il limite: il PDL organizza una manifestazione pro bunga bunga contro quei cattivoni che l'hanno condannato, il PD si sfascia in mille rivoli mantenendo però la presunzione e la spocchia di sempre, i grillini si picchiano per le commissioni.... avremmo dovuto, per completare il quadro, fare un minuto di silenzio per la prematura dipartita di Andreotti dedicandola, magari, alle vittime della mafia. Adesso basta, non voto più. Dottor A. C. Caro Matteo, se continui ancora su questa linea politica corri il rischio di essere espulso dal PD! L’angolo del “Mugugno” Qualcuno afferma che … Qualcuno afferma che i governi italiani avrebbero fatto meglio a lasciar perdere sia l’Europa che l’Euro e visto come sono peggiorate le cose dalla fatidica entrata … comincio a crederlo anch’io. Qualcuno afferma che la BCE (Banca Centrale Europea) non rispetta le stesse regole che stabilisce, ma certamente si sbaglia, parola del suo amministratore delegato: Pietro Gambadilegno Qualcuno afferma che la Chiesa deve essere finanziata dallo Stato perché svolge un servizio pubblico, anche i vespasiani svolgevano un servizio pubblico, forse più utile, eppure li hanno chiusi quasi tutti … Qualcuno afferma che il sistema privato sulle scommesse è controllato dalle varie mafie, perché invece quello pubblico come è gestito? Qualcuno afferma che sulle sigarette con la scritta “Nuoce gravemente alla salute” lo stato esaurisce i suoi obblighi sociali verso il cittadino, perché non scrivono la stessa cosa sul fondo schiena dei politici italiani? Qualcuno afferma che l’attuale PD è una forza di sinistra, delle due una: o tal persona è fortemente ubriaca o si chiama Antonio De Curtis, in arte Totò, allora accetto la battuta. Qualcuno afferma che Silvio Berlusconi potrebbe fare il ministro della Giustizia in un governo di larghe intese, bene, così invece che essere i magistrati a “sistemare” lui, sarà lui a “sistemare” i magistrati? Qualcuno afferma che con la rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica si da continuità all’opera meritoria che ha condotto nel suo primo mandato, a me pare che l’unica continuità mostrata sia stata quella di garantire noti privilegi e permettere ingiustizie sociali, firmando ogni ignominia decisa dai vari governi. a cura di V. R. … c’è sempre il PDL!!! Bravo Matteo, vieni con noi, la pensiamo allo stesso modo! Commento Ancora un volta in pochissime righe l’amico Dottor A. C. ha espresso moltissimi concetti, purtroppo reali. Che dire di più, se non richiamare alla memoria il grande film western degli anni ‘60 “Il buono il brutto il cattivo” Antinomia di Russell di Sergio Leone nella scena in cui un quasi Definizione: a. Un Insieme si dice “Normale” se non moribondo Clint Eastwood, nella parte del Buono (il Biondo) e Eli Wallach, nella parte del contiene se stesso come elemento. Consideriamo l’insieme U di tutti gli insiemi Brutto (Tuco) si recano nel monastero del fratello per le cure del caso e il Biondo, in normali. risposta alle richieste pressanti di Tuco, afferma: U è un Insieme Normale o no? «Io dormirò tranquillo perché so che il mio 1. Se U è Normale allora non contiene se stesso peggior nemico veglia su di me!». come elemento e per la a. è un elemento di se V. R. stesso, quindi non è Normale. Assurdo. 2. Se U non è Normale allora contiene se stesso … anch’io, come il Biondo, come elemento e per la a. è non è elemento dormirò tranquillo … di se stesso, quindi è Normale. Assurdo. … PD forza di sinistra? Ma mi facci il piacere mi facci!!! Perbacco e perbaccone! Salumaro e Fruttarolo Per 4 persone – 1 salamino classico Negroni, dodici tocchi di parmigiano, quattro fette di ananas fresco; – dodici fettine di coppa, una scamorza affumicata, due kiwi; – Otto fette di prosciutto crudo, una mozzarella di bufala, due pere. – Un mazzetto di Rucola, salsa citronette (emulsione fatta con due cucchiai di olio extravergine, mezzo limone, q. b. di pepe e sale, un pizzico di origano). $ Affettare il salamino privato della pelle, la mozzarella e la scamorza; lavare e mondare la frutta e la rucola, affettare il kiwi e l’ananas, tagliare le pere in quarti. Disporre, alternandoli, salame, formaggi e frutta su un letto di rucola condita con la salsa citronette. Il piatto, molto semplice, può essere accompagnato da un buon vino bianco dei castelli Romani. a cura di V. R.