Televideo RAI
14 maggio 2013
Associazioni: crollo consumi
«Il dado sull’inflazione (zero) migliore sulle
stime preliminari (0,1%) è un segnale positivo
per le famiglie e l’economia, ma deriva
soprattutto dalla crisi dei consumi». Lo dice
l’Ufficio studi Confcommercio parlando dei
dati Istat.
Per Coldiretti siamo di fronte al crollo storico
della spesa, mai così pesante, con le famiglie
italiane che hanno svuotato il carrello dei
prodotti base, da frutta a pesce, da carne al vino
all’olio d’oliva: è segno della depressione dei
consumi.
Cosa ne pensi?
Straordinario, secondo quei
“coglioni” è un segnale
positivo per le famiglie lo
“svuotamento del loro
carrello della spesa”?
Televideo RAI
14 maggio 2013
Grillo: Noi al comando o barricate
«I partiti sono scomparsi, fra settembre e
ottobre crollerà tutto perché Berlusconi vuole le
elezioni, il PD non ci sarà più e resteremo solo
noi e il nano». Così il leader dei 5 Stelle in un
comizio nel barese.
«Noi siamo la protezione civile – ha aggiunto
– dovremmo prenderci un paese in macerie.
Spero solo in una nostra affermazione totale,
altrimenti ci saranno le barricate. Stiamo
tenendo la rabbia, che senza di noi esploderà».
Sulle commissioni parlamentari: «Non ce le
danno perché hanno paura di noi».
Sulla manifestazione del PDL a Brescia:
«In piazza c’erano due generazioni che non si
capivano».
Grillo è intervenuto anche su lo “Ius soli”:
«Se lo vogliamo, che venga deciso attraverso un
referendum». E sulla diaria: «Non c’è mai stato
un problema nei 5 Stelle, ora controlleremo
quello che faranno i partiti».
Grillo ha poi annunciato, attraverso il suo
blog, una “guerra spietata ai media”: «Tutti i
giornali, tutti i giorni, con i loro titoli, ci
abbinano all’eversione, al nazismo, a tutto. Però,
ora, siamo stufi di prendere botte, ricevere
menzogne, subire dossier. Non è mai esistita una
stampa così, e allora siamo in una guerra
spietata, useremo i loro stessi metodi».
Psiconano a casa!
Non può avercela con
me, io sono in alto!
Da “A” Rivista Anarchica
Febbraio 2013
Crescita della coprocrazia (*)
Niente pensioni, niente sanità, niente scuola, niente
contratti collettivi di lavoro, niente casa, niente
risparmi ecc. E, infine, niente manifestazioni contro.
Viaggio dentro i disegni del Potere.
Una delle cose che reputo più odiose è
affrontare un tema premettendo un qualche
ragionamento di taglio generale, se si vuole, una
definizione. Ma poiché il tema che tratterò è
"la crisi", non posso esimermi dal far notare a
coloro che accettano di definire il momento
attuale come un momento di crisi e soprattutto a
quanti scrivono e leggono questa rivista che il
termine crisi è inaccettabile perché improprio,
falso, deviante e tendenzioso.
Infatti "crisi" presuppone che, da una
situazione che viene valutata se non ottima
almeno buona, si sia passati ad una situazione
peggiore dalla durata imprecisata, ma dalla
quale ci si possa "riprendere", termine che
prefigura un ritorno, se non uguale, almeno
vicino al tanto amato passato.
Ed ecco il punto. Dobbiamo accettare di
definire "crisi" quella attuale? Dovremmo
batterci, dalle pagine di questa rivista e fuori per
la "ripresa" al fine di tornare al passato?
Ma quando mai chi si riconosce (più o meno)
nelle idee portate avanti da "A” ha mai
immaginato un passato o un trapassato degno di
essere riproposto non solo a se stessi ma,
addirittura, ad ogni vivente persona, animale o
pianta che sia?
Ma ecco un altro punto sul quale desidererei
che si ponesse la massima attenzione: perché si
possa desiderare di tornare ad un qualunque
passato; perché, per restare solo al nostro paese,
quelli del Pd, del Pdl, della Udc, del Cinque
Stelle, dei sindacati tutti possano indurre la
maggioranza dei cittadini (il 90% fatto salvo il
noto e ricco 10%) a fare sacrifici, occorre che
alcuni significativi diritti che quel 90% aveva
conquistato fossero stati se non migliorati,
almeno mantenuti.
Ma che sta succedendo? Mi è già capitato di
scriverlo ma voglio ancora ripeterlo: al potere
interessano moderatamente i soldi dei lavoratori
o dei cittadini, i soldi li hanno già, invece gli
interessano e molto i diritti. Niente pensioni,
niente sanità, niente scuola, niente contratti
collettivi di lavoro, niente casa, niente risparmi
(che posso consentire maggiori tempi di
resistenza) ecc. E, infine, niente manifestazioni
contro.
Dietro la "maggiore mobilità"
ed interpretati dal potere, indichino una
crescita: in che spazi sociali questa crescita
troverà i lavoratori, anzi i cittadini?
Ecco come si svilupperà la crescita
Maggiore mobilità. Che non è solo la
possibilità di licenziare chi, come e quando si
vuole, ma anche obbligo di spostarsi cioè
abbandonare i valori rappresentati dalle proprie
radici, dal proprio paese, dai parenti, dagli
amici, dal lavoro che si è fatto fino ad allora e
al quale ci hanno imposto di prepararci lungo
gli anni di scuola e di università. Mobilità vuol
dire abbandonare i figli, spostarsi in un
ambiente totalmente diverso in cui non sei
nessuno e dove non è escluso che coloro con i
quali inizierai nuovi rapporti non parlino la tua
lingua e che ti vedano addirittura come un
invasore.
E se per lavoro ti sei spostato, ma nel tuo
paese d'origine possiedi una casa, una casa
magari sulla quale stai pagando il mutuo, su
questa dovrai pagare l'Imu come seconda casa.
Ma come si può accettare che definiscano la tua
prima ed unica casa come seconda casa?
Dicono: quella casa te l'affitti e con l'affitto
paghi la casa nel nuovo posto dove lavori e
magari ti restano soldi per pagare l'Imu. Ma
quando si lascia un posto perché manca il
lavoro per un altro dove forse si può lavorare,
gli affitti in questo nuovo posto saranno molto
più alti, mentre la casa che lasci, spesso, non
la puoi affittare, per via della desolazione
economica nella quale è immersa.
Se si lascia Palermo per Milano, vogliamo
farli due conti? Chi paga il prezzo di questa
tanto decantata mobilità? Non si potrà
nemmeno ritornare a casa per alcuni giorni per
rivedere i propri cari e per star loro vicino in
momenti pesanti della vita.
Inoltre, ovunque, niente diritti sul lavoro,
niente diritti sulla salute, niente scuola, niente
contratti collettivi di lavoro ecc.
Ecco come si svilupperà e cosa significherà la
crescita.
Tra poco, molti italiani si recheranno
speranzosi alle urne trascinati, sono certo, da
questa parola "crescita" che tutti ripeteranno e
prometteranno.
Io, per quanto mi riguarda, vorrei vedere, per
una volta nella mia lunga vita, questi miei
concittadini elettori indotti a votare non
da parole prive di significato o sulla base di
"un contratto" di berlusconiana memoria,
ma almeno su testi dileggi già scritte e
sottoscritte da coloro che chiedono il voto con
l'impegno che, se eletti, saranno promulgate
immediatamente, pena la validità della loro
stessa elezione.
Visto che tutti credono nella democrazia (i
presenti sono, come sempre, esclusi) questo è il
minimo che dovrebbero chiedere. Invece credo
che l'unica cosa che otterranno è, elezione
per elezione, la crescita della "coprocrazia".
(*) Che, in una società, è il dominio degli
elementi più vili e spregevoli (Grande
dizionario della lingua italiana).
Ma allora? Allora forse questa non è affatto
una crisi. Da qui non si riprende alcunché, da
qui - e i più illuminati governanti, giornalisti,
professori, intellettuali lo dicono e ce lo ripetono
continuamente - si deve puntare alla crescita.
Che termine meraviglioso è questo "crescita"!
Sembra che voglia dire quello che, quasi
naturalmente, noi desideriamo per noi. Poi passa
il tempo e ci rendiamo conto che voleva dire
quello che loro volevano per loro.
Lo abbiamo dimenticato che sin da bambini
abbiamo imparato a diffidarne? Ci siamo .
scordati che quando "un grande" voleva farci
ingoiare una idea, un fatto, una ingiustizia,
sempre una qualunque cosa che noi si giudicava
esecrabile, ci veniva detto: devi crescere! Cresci
ragazzo mio e capirai!
E supponiamo pure che i loro indici, pil,
disoccupazione, riduzione delle tasse, riduzione
spread, ecc., dati economici rilevati, valutati
Angelo Tirrito
Vignetta muta ma … coprocratica
IO NON VOTO NEWS
e se proprio devo … Voto Beppe Grillo
[email protected]
Savona Mercoledì 15 Maggio 2013
Fondato nel 2012 – Anno II NUMERO 44
Usa, governo indaga sulle banche che favoriscono i prestiti con tassi al 500%
I colossi finanziari guidati da Jp Morgan permettono alle società che prestano denaro online di
prelevare automaticamente i ricchi interessi dai conti di chi è indebitato, anche negli Stati dove
percentuali così alte sono vietate per legge. E alimentano così il fenomeno dei prestiti "payday",
sempre più diffusi negli Stati Uniti.
Chi
vuole ripagare il debito deve infatti
avvisare la società creditrice con almeno tre
giorni di anticipo per evitare il prelievo
automatico degli interessi. In caso contrario, la
percentuale viene sottratta e il prestito rinnovato
per almeno un mese. Ma la rapidità con cui
vengono concessi i prestiti, senza bisogno di
domande, continua ad attrarre sempre più
persone. Sono infatti circa tre milioni, secondo
un report di Pew Charitable Trusts, gli
americani che hanno ottenuto un prestito
“payday” nel 2010. E il fenomeno è destinato
ad aumentare. Dal 2006 al 2011 il totale dei
prestiti “payday” è più che raddoppiato da 5,8 a
13 miliardi di dollari.
E, mentre il governo degli Stati Uniti
incrementa gli sforzi contro i creditori
“strozzini”, questi lasciano gli Stati americani
dove è vietato applicare interessi troppo alti e si
spostano in Paesi con leggi più permissive come
Belize, in America centrale, oppure Malta.
Continuando però a raggiungere in tutto il
mondo grazie a internet chi è alla ricerca di un
prestito immediato.
L’indovinello figurato
Quali nani sono abusivi?
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7
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Soluzione a fondo pagina
5
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Perbacco Pier Luigi, da come parli
sembri un comico nato! Perdinci
Francesco Tamburini
… e quanto si guadagna?
Accidenti come mai non
ci ho pensato anch’io?
Perdinci, io lo so ma
non lo dico! Perbacco
e perbaccone
Caro compagno, Bersani
e Dalema non sono come
i comunisti di una volta!
Televideo RAI
14 maggio 2013
Inflazione crolla: 1,1%
Mai così dal 2009
Inflazione ferma ad aprile per un incremento
tendenziale dell’1,1% è il dato definitivo
comunicato dall’Istat che ha rivisto al ribasso la
stima preliminare, che indicava un aumento
dello 0,1 su base mensile e dell’1,2% su base
annua. Rispetto all’1,6% di marzo la variazione
tendenziale decelera di cinque decimi di punto
percentuale. E’ il tasso più basso dal 2009.
Il forte rallentamento, spiega l’Istat, è
motivato principalmente con la frenata dei
prezzi dei beni energetici che calano del 2,1%
rispetto a marzo.
Balle! I cervelloni dell’Istat
hanno mai provato a fare la
spesa in questi tempi?
€0
L’ANGOLO DEL RELAX
1
6 marzo 2013
Ottenere un prestito online in pochi minuti:
poche domande, risposte immediate e nessun
imbarazzo. Ma tassi devastanti, che in alcuni
casi superano il 500 per cento e arrivano
addirittura al 16mila per cento in caso di penale
se il denaro non è restituito dopo 12 mesi. Sono
i prestiti “payday”, sempre più diffusi negli
Stati Uniti nonostante siano stati vietati in 15
Stati del Paese. Il governo americano ha iniziato
quindi a indagare sulle grandi banche di Wall
Street, che favoriscono dietro le quinte la
sopravvivenza delle società che rilasciano
questo tipo di prestiti.
I colossi finanziari del calibro di Jp Morgan,
Bank of America e Wells Fargo permettono
infatti ai creditori “strozzini” di prelevare
automaticamente i ricchi interessi dai conti
bancari di chi è indebitato, anche negli Stati
dove tassi così alti sono vietati per legge. E in
alcuni casi i colossi finanziari chiudono un
occhio perfino quando i risparmiatori gli hanno
chiesto esplicitamente di non autorizzare i
prelievi di denaro. ”Senza la collaborazione
delle banche nell’effettuare le transazioni queste
società non potrebbero operare”, ha confermato
al New York Times Josh Zinner, codirettore
dell’organizzazione Neighborhood
Economic
Development Advocacy Project, che si occupa
di garantire la giustizia economica.
I funzionari statali e federali hanno quindi
preso di mira i colossi di Wall Street per
frenare il fenomeno dei prestiti “payday”. Le
agenzie di controllo Federal Deposit Insurance
Corporation e Consumer Financial Protection
Bureau hanno iniziato così a indagare sul ruolo
delle banche nel business dei prestiti online dai
tassi d’interesse a due zeri. E anche Benjamin
Lawsky, numero uno del dipartimento dei
Servizi finanziari dello Stato di New York, sta
investigando su come gli istituti di credito
abbiano autorizzato i prestiti con i super
interessi bypassando le leggi di New York, che
limitano i tassi al 25 per cento.
I prestiti “payday” sono effettivamente molto
vantaggiosi non solo per le società che li
concedono, ma anche per le banche che
gestiscono il conto corrente dell’indebitato. Il
prelievo automatico degli interessi prosciuga
spesso il conto di chi chiede il denaro,
costringendolo a pagare multe salate agli istituti
di credito. Circa il 27 per cento di chi richiede
un prestito “payday”, secondo un report del
centro non profit Pew Charitable Trusts, ha
infatti detto di essere andato inosso a causa
degli interessi prelevati automaticamente.
Non solo. I risparmiatori segnalano che, mentre
i prestiti “payday” sono facilissimi da ottenere,
liberarsene è ben più difficile.
[email protected]
… perché, sono
forse comunisti?
Risposta: 5 – 6
a pag. 2
· Televideo RAI, 14 maggio 2013
· Crescita della coprocrazia
a pag. 3
· Una canzone per voi
· Omaggio a Danilo Sacco
a pag. 4
· Paradossi e dintorni
· Anch’io
· L’angolo de mugugno
· L’angolo della cucina
Un altro me – Danilo Sacco
2013 Un altro me – Danilo Sacco
Non cammineremo mai
(Danilo Sacco)
Con le spalle al sole,
con gli occhi verso il vuoto,
cerchiamo di capire,
dove va a finire il cielo,
ed un pensiero si alza in volo,
col suo carico di sale,
ma non c’e, più nessuno ,
da ascoltare,
gira intorno a te
un pianeta di salvare,
una giostra che conoscerai,
col tempo e col furore,
e ci dimentichiamo a volte,
che la vita non fa male,
perché siamo, troppo stanchi,
per pensare ...
Non cammineremo mai,
da soli o senza meta,
non cammineremo mai,
una strada senza cuore,
non cammineremo mai,
da soli o senza meta,
non cammineremo mai,
una strada senza cuore ...
Credimi se puoi,
non è affatto male,
tanta gente intorno a te,
tanti occhi da abbracciare,
e tante storie da sentire,
ma soltanto un cuore,
per lottare,
non cammineremo mai,
da soli o senza meta,
non cammineremo mai,
una strada senza cuore ...
Stainthè …. Dedela …
Lo so quello che penserai,
dopo questa canzone,
che è facile parlare,
davanti ad un riflettore,
ma non contiamo niente,
se ci sentiamo soli,
ma non lo siamo,
perché siamo a milioni …
Non cammineremo mai,
da soli o senza meta,
non cammineremo mai,
una strada senza cuore,
non cammineremo mai,
da soli o senza meta,
non cammineremo mai,
una strada senza cuore ...
2013
Io mi ricordo
(Danilo Sacco)
Io mi ricordo anni fa,
giocavo a vivere,
quattro passi nella realtà, e poi,
mille miglia di fantasia,
lottavo con gli eroi,
ed era un attimo,
che cavalcavo l’anima fino a che,
arrivavo a bere birra con Dio,
io mi ricordo anni fa,
giocavo a piangere,
quattro grammi di cenere,
ed un chilo d’oro di poesia,
pranzavo con il re,
e con la regina di cuori,
e pensavo che la vita fosse tutto così,
come un gioco senza fine,
io mi ricordo, che tanti anni fa,
arrivavo a toccare lo stelle,
senza bruciarmi, perché bruciava già,
di coraggio il mio cuore e la mia anima …
Ma con li tempo e l'età,
mi sono arreso un po’,
io fumo sigarette e bevo del vino,
vecchio fuori e di dentro bambino,
non ho né più idee,
né sogni, solo utopie,
ma almeno quello sono soltanto mie,
e le tengo stretto in tondo ai mio cuore …
Non so guardarti, con occhi che so,
essere adesso ciechi,
non so ascoltarti, ora che sono,
fuori da ogni tentazione,
e, non so spiegarti,
con parole mie,
che invecchiare fa male,
non so spiegarti,
con parole mie,
la nostalgia del cuore, del cuore, del cuore,
del cuore …
UN ALTRO ME
DANILO SACCO
Omaggio a Danilo Sacco
1. Io mi ricordo
Orchestra spettacolo “Aumento dei salari”
2. Cane
Angiolino Alfano
3. Un altro me
Duo "Silvio & Ruby”
4. Non ho che te
Pier Luigi Bersani feat Rosy Bindi
5. Dinamite
Beppe Grillo e “I 5 Stelle”
6. Aprimi
Nicole Minetti feat Silvio Berlusconi
7. Non cammineremo mai
Letta e i suoi “Inciucio”
8. Non ho santi in paradiso
Pier Luigi Bersani
a cura di V. R.
Io mi ricordo
Sono perfettamente convinto che questa è la
canzone che ognuno di noi vorrebbe comporre
ma non ha mai osato provare a scrivere. In essa
troviamo tutto: l'infanzia serena i cui ricordi
balzano nella mente senza bisogno di ricreare
l'atmosfera che deriva dal sapore di un biscotto
intinto nel the, le fantasie ad essa legate, i sogni
ad occhi aperti, il tempo che passa inesorabile, e
Danilo ha meno anni di me!, i vizi arrivati di cui
non si può fare a meno, la mancanza di idee e
quel che è peggio di sogni. Ma come si può
fermare il tempo alla ricerca di quello perduto?
Non cammineremo mai
Con le utopie che non mancheranno mai, che
Difficile interpretare questo eccellente brano sono solo mie, che mi fanno restare sempre
se non si è a conoscenza di un antefatto. Il buon giovane, ma soprattutto quello che sono.
Danilo è tifoso di una squadra di rugby e
a cura di G. P.
precisamente degli Aironi di Viadana diretti
rivali di quel Petrarca Padova tanto ben Le parole di Danilo Sacco alla fine del libretto del CD:
conosciuto dal direttore di questo giornale già
Grazie a tutti gli amici Fan, ai responsabili Fan Club, Maurizia Baghero, Roberta Girello,
35 anni fa e oltre. E' diventato l'inno da ascoltare Favaretto Ennio e tutti i collaboratori
prima della partita come per ogni squadra che si
Un ringraziamento speciale al grande Massimo Bubbola, per tutto ciò che è stato ma sopra
rispetti: è giusto che abbia una gratificazione ogni altra cosa, per tutto ciò che sarà …
anche la palla ovale visto che quella rotonda ne grazie cuore ribelle …
ha anche troppe e immeritate. Un cuore per
lottare e una meta da raggiungere all'insegna di
una lotta leale come dovrebbe essere sempre la
Imparare a vivere
vita dove non si cammina mai soli o senza meta.
E Danilo interpreta con la voce e con le parole
è imparare
questo perfetto paragone tra sport vero e vita.
a lasciar
a cura di G. P.
Le due canzoni di Danilo Sacco sono tratte dal
suo primo CD “Un altro me”. Un consiglio da
V. R. a tutti gli amici e lettori: ascoltatele!
andare.
Sogyal Rinpoche
Paradossi e dintorni
da “La Fisica del diavolo”
di Jim Al-Khalili
Prefazione
I paradossi si presentano in ogni forma e
colore. Alcuni sono tradizionali contraddizioni
logiche, in cui c'è poco da indagare, mentre altri
sono solo la punta di iceberg che rappresentano
intere discipline scientifiche. Molti si possono
risolvere con un'attenta considerazione delle
ipotesi su cui sono basati, che possono essere
fallaci. Questi, a rigor di logica, non si
dovrebbero chiamare paradossi, perché una
volta risolto, un rompicapo non è più un
paradosso.
Un vero paradosso è un'affermazione che
porta a un ragionamento circolare e
contraddittorio oppure a una situazione
logicamente impossibile. Ma generalmente si
tende a usare la parola «paradosso» in un
significato più ampio, a includere quelli che io
preferisco chiamare «paradossi percepiti». Per
questi, esiste una via d'uscita: magari il
paradosso nasconde un trucco, un gioco di
prestigio che deliberatamente porta il lettore
fuori strada. Una volta scoperto il trucco, la
contraddizione sparisce. Un altro tipo di
paradosso percepito è quello in cui la
conclusione sembra assurda o perlomeno
controintuitiva, fino a che risulta non essere tale
dopo attenta disamina, anche se il risultato
rimane in qualche modo sorprendente.
E poi abbiamo la categoria dei paradossi nella
fisica, che si possono quasi tutti risolvere con un
po' di conoscenze fondamentali; su questi si
concentra l'attenzione del libro.
Quindi iniziamo a dare un'occhiata a un vero
paradosso logico, così che sia chiaro di cosa non
parlerò. Si tratta di un'affermazione costruita in
maniera tale da non aver modo di sfuggire alla
contraddizione.
Ispirato all’Antinomia di Russel
Prendiamo la frase seguente:
«Quest'affermazione è falsa»
A prima vista, immagino che le parole, una
per una, risultino abbastanza sensate. Tuttavia,
se si pensa al loro significato, considerando
attentamente le implicazioni dell'affermazione,
il paradosso logico diventa evidente. Possibile
che quattro parole in fila possano farci venire il
mal di testa? Se è così, mi viene da pensare che
sia un mal di testa divertente (il che è forse un
paradosso in se stesso), un mal di testa che ci
divertiremo a infliggere ad amici e parenti.
Infatti, l'affermazione «Quest'affermazione è
falsa» dice che, essendo essa falsa, deve quindi
non essere falsa, e quindi dev'essere vera, cioè
l'affermazione è falsa, il che significa che non è
falsa, e così via, in un circolo vizioso infinito.
Del Cavaliere si potrà dire di
tutto ma in quanto a pilu …
?
Anch’io
Veramente abbiamo passato il limite: il PDL
organizza una manifestazione pro bunga bunga
contro quei cattivoni che l'hanno condannato, il
PD si sfascia in mille rivoli mantenendo però la
presunzione e la spocchia di sempre, i grillini si
picchiano per le commissioni.... avremmo
dovuto, per completare il quadro, fare un minuto
di silenzio per la prematura dipartita di
Andreotti dedicandola, magari, alle vittime della
mafia.
Adesso basta, non voto più.
Dottor A. C.
Caro Matteo, se continui ancora
su questa linea politica corri il
rischio di essere espulso dal PD!
L’angolo del “Mugugno”
Qualcuno afferma che …
Qualcuno afferma che i governi italiani
avrebbero fatto meglio a lasciar perdere sia
l’Europa che l’Euro e visto come sono
peggiorate le cose dalla fatidica entrata …
comincio a crederlo anch’io.
Qualcuno afferma che la BCE (Banca
Centrale Europea) non rispetta le stesse regole
che stabilisce, ma certamente si sbaglia,
parola del suo amministratore delegato: Pietro
Gambadilegno
Qualcuno afferma che la Chiesa deve essere
finanziata dallo Stato perché svolge un servizio
pubblico, anche i vespasiani svolgevano un
servizio pubblico, forse più utile, eppure li
hanno chiusi quasi tutti …
Qualcuno afferma che il sistema privato
sulle scommesse è controllato dalle varie mafie,
perché invece quello pubblico come è gestito?
Qualcuno afferma che sulle sigarette con la
scritta “Nuoce gravemente alla salute” lo stato
esaurisce i suoi obblighi sociali verso il
cittadino, perché non scrivono la stessa cosa sul
fondo schiena dei politici italiani?
Qualcuno afferma che l’attuale PD è una
forza di sinistra, delle due una: o tal persona
è fortemente ubriaca o si chiama Antonio De
Curtis, in arte Totò, allora accetto la battuta.
Qualcuno afferma che Silvio Berlusconi
potrebbe fare il ministro della Giustizia in un
governo di larghe intese, bene, così invece che
essere i magistrati a “sistemare” lui, sarà lui a
“sistemare” i magistrati?
Qualcuno afferma che con la rielezione
di Giorgio Napolitano a Presidente della
Repubblica si da continuità all’opera meritoria
che ha condotto nel suo primo mandato, a me
pare che l’unica continuità mostrata sia stata
quella di garantire noti privilegi e permettere
ingiustizie sociali, firmando ogni ignominia
decisa dai vari governi.
a cura di V. R.
… c’è sempre il PDL!!!
Bravo Matteo, vieni con noi,
la pensiamo allo stesso modo!
Commento
Ancora un volta in pochissime righe l’amico
Dottor A. C. ha espresso moltissimi concetti,
purtroppo reali. Che dire di più, se non
richiamare alla memoria il grande film western
degli anni ‘60 “Il buono il brutto il cattivo”
Antinomia di Russell
di Sergio Leone nella scena in cui un quasi
Definizione:
a. Un Insieme si dice “Normale” se non moribondo Clint Eastwood, nella parte del
Buono (il Biondo) e Eli Wallach, nella parte del
contiene se stesso come elemento.
Consideriamo l’insieme U di tutti gli insiemi Brutto (Tuco) si recano nel monastero del
fratello per le cure del caso e il Biondo, in
normali.
risposta alle richieste pressanti di Tuco, afferma:
U è un Insieme Normale o no?
«Io dormirò tranquillo perché so che il mio
1. Se U è Normale allora non contiene se stesso
peggior nemico veglia su di me!».
come elemento e per la a. è un elemento di se
V. R.
stesso, quindi non è Normale.
Assurdo.
2. Se U non è Normale allora contiene se stesso
… anch’io, come il Biondo,
come elemento e per la a. è non è elemento
dormirò tranquillo …
di se stesso, quindi è Normale.
Assurdo.
… PD forza di sinistra?
Ma mi facci il piacere mi facci!!!
Perbacco e perbaccone!
Salumaro e Fruttarolo
Per 4 persone
– 1 salamino classico Negroni, dodici tocchi
di parmigiano, quattro fette di ananas fresco;
– dodici fettine di coppa, una scamorza
affumicata, due kiwi;
– Otto fette di prosciutto crudo, una mozzarella
di bufala, due pere.
– Un mazzetto di Rucola, salsa citronette
(emulsione fatta con due cucchiai di olio
extravergine, mezzo limone, q. b. di pepe e
sale, un pizzico di origano).
$
Affettare il salamino privato della pelle, la
mozzarella e la scamorza; lavare e mondare la
frutta e la rucola, affettare il kiwi e l’ananas,
tagliare le pere in quarti. Disporre, alternandoli,
salame, formaggi e frutta su un letto di rucola
condita con la salsa citronette. Il piatto, molto
semplice, può essere accompagnato da un buon
vino bianco dei castelli Romani.
a cura di V. R.
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Numero 44 - IO NON VOTO NEWS