1 LA CIVIT INCONTRA GLI OIV Il ruolo degli OIV nella riforma Il piano della performance: una fase del ciclo della performance Un programma di lavoro per redigere le linee guida ed il piano della performance Luciano Hinna 22 giugno 2010 2 Il ruolo degli OIV nella riforma 3 ATTORI A MONTE DEL PROCESSO DI TRASLAZIONE ATTORI CHE GENERANO LA CONOSCENZA • Università • Centri di ricerca • Think Tank • Agenzie Formative … IL MERCATO E LE LOBBY DEI FORNITORI • Società di consulenza • Controllo di gestione • Formazione • Misurazione performance AGENZIE DI REGOLAZIONE • CIVIT • Ministero per la PA e l’'inn.. • Corte dei Conti • MEF – RGS … L. 15/2009 D.Lgs 150/2009 LE FAMIGLIE PROFESSIONALI • Componenti OIV di: • Enti inerti • Enti imitatori • Enti pionieri ATTORI A VALLE DEL PROCESSO DI TRASLAZIONE 4 ATTORI A MONTE DEL PROCESSO DI TRASLAZIONE ATTORI CHE GENERANO LA CONOSCENZA • Università • Centri di ricerca • Think Tank • Agenzie Formative … IL MERCATO E L ELOBBY DEI FORNITORI • Società di consulenza • Controllo di gestione • Formazione • Misurazione performance AGENZIE DI REGOLAZIONE • CIVIT • Ministero per la PA e l’'inn.. • Corte dei Conti • MEF – RGS … L. 15/2009 D.Lgs 150/2009 LE FAMIGLIE PROFESSIONALI • Componenti OIV di: • Enti inerti • Enti imitatori • Enti pionieri ATTORI A VALLE DEL PROCESSO DI TRASLAZIONE 5 OIV Ministeri Lauree di provenienza Scienze biol., 4% Architettura; 4% Agraria; 4% Pedagogia, 4% Statistica, 4% Scienze politiche; 10% Economia, 4% Fisica; 4% Giurisprudenza, 52% Ingegneria; 10% 6 OIV Ministeri Appartenenza ai Secin Sì No Settore di afferenza Pubblico Accademico professionale Composizione OIV Privato Monocratico Collegiale 9% 38% 35% 65% Età 62% 91% Min. Media Max. 33 54 70 Anni di esperienza lavorativa Min. Max. Cumulata 7 43 647 7 Le modalità e logiche operative della CIVIT SPOKE OIV SPOKE SPOKE HUB SPOKE SPOKE SPOKE 8 I punti di contatto tra l’attività della CIVIT e quella degli OIV PROGRAMMA ATTIVITÀ CIVIT 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 9 Il piano della performance: una fase del ciclo della performance 10 Performance: la novità della riforma • La frequenza delle parole • L. delega • Performance • 0 109 • Misurazione • 6 31 • Trasparenza • 33 85 Decreto 150 11 Performance: una possibile definizione la performance è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che una entità (individuo, gruppo di individui, unità organizzativa, organizzazione, programma o politica pubblica) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita. Tratto da: F. Monteduro, Il ciclo di gestione delle performance (in corso di pubblicazione) 12 Proposta di un glossario concettuale Gestione della performance (performance management) Controllo della performance Valutazione della performance Pianificazione della performance Misurazione (*) della performance Elemento che non si misura non si gestisce e non si migliora 13 L’ampiezza e la profondità della performance profondità ampiezza Input (qualità e quantità) 5 Intera organizzazione Unità organizzative Dirigenti Dipendenti Gruppi di dipendenti 4 Outcome 3 Avanzamento piani 2 1 0 Soddisfazione Utente Output (quantità e qualità) Miglioramento continuo Integrità e trasparenza 14 Il ciclo della perfomance e le sue fasi • Va declinato per tutte le dimensioni della performance prevista per legge (minimo) • Per tutti i livelli organizzativi previsti per legge (minimo) • PROFONDITA’ X AMPIEZZA 15 Evoluzione del concetto di performance nella PA italiana MULTI DIMENSIONALE: D.Lgs 150/09 Orientamento al risultato Orientamento alla spesa MONO DIMENSIONALE: INPUT domani Ieri oggi 16 Le fasi del ciclo di gestione delle performance (a regime) NORMA SCADENZE • Pianificazione strategica Artt. 4, 5 e 10 Max 31.12.2010 • Programmazione operativa e budgeting Artt. 4, 5 e 10. Max 31.12.2010 • Misurazione della performance (organizzativa-individuale) Artt.4, 7, 8 e 9 Dal 1.2.2011 • Monitoraggio ed interventi correttivi Artt.4, 6. Dal 1.2.2011 5 • Valutazione della performance organizzativa Artt. 4, 7, 8 Max 30.06.2012 6 • Valutazione della performance individuale e utilizzo sistemi premianti Artt. 4, 7, 9, Artt. 17-27 Dal 1.07.2012 • Rendicontazione interna Artt. 4, 10. Dal 30.06.2012 • Rendicontazione esterna Artt. 4, 10 Dal 30.06.2012 1 2 3 4 7 8 17 LA PRIORITA’ DELLE PRIORITA’ • Utilizzare un glossario condiviso • Pianificazione con obiettivi smart • Evitare di creare solo spartiti che non creano musica (direttive, linee guida, manuali etc) 18 Le fasi del ciclo di gestione delle performance e la logica da seguire Fase del ciclo della performance ELEMENTI DA CONSIDERARE CRITICITA’/AREE DA GESTIRE FUNZIONI COINVOLTE OUTPUT: DOCUMENTO/ AZIONE DA PRODURRE 19 ELEMENTI DA CONSIDERARE 1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA ELEMENTI •Linee guida CIVIT •programmazione economica – bilancio (nuova struttura per missione e programmi) • note preliminari – integrative •programma di governo • direttiva ministro •altri programmi settoriali (nazionali ed internazionali) •Esigenza di trasparenza e integrità •STRUMENTI •SWOT (analisi interna ed esterna) •stakeholder engagement OUTPUT IN “TRASPARENZA” CRITICITA’/AREE DA GESTIRE VARIABILI DI “CONTESTO” •Scarso commitment del organismo di indirizzo politico e eccesso di delega alla tecnostruttura VARIABILI OPERATIVE •troppi obiettivi/indicatori scarsamente strategici (spesso compiti) e non SMART • mancanza di valori target • scarso uso di alcuni strumenti indispensabili (benchmark, analisi trend, stak. eng. ecc.) FUNZIONI COINVOLTE • Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • OIV • Struttura tecnica permanente PIANO DELLA PERFORMANCE MULTIDIMENSIONALE PIANO DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’ 20 ELEMENTI DA CONSIDERARE 1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA OUTPUT IN “TRASPARENZA ”: CRITICITA’/AREE DA GESTIRE FUNZIONI COINVOLTE Piano triennale della performance ELEMENTI • Linee guida CIVIT (multidimensionale): • programmazione economica – VARIABILI DI “CONTESTO” bilancio (nuova struttura per • Scarso commitment del organismo di 1.soddisfazione finale dei bisogni della collettività missione e programmi) indirizzo politico e eccesso di delega alla • note preliminari (outcome) – integrative tecnostruttura • Org. indirizzo politico • programma di governo – amministrativo • direttiva ministro2.attuazione di piani e programmi VARIABILI OPERATIVE • Dirigenza apicale • altri programmi settoriali 3.customer satisfaction • troppi obiettivi/indicatori scarsamente • OIV (nazionali ed internazionali) 4.modernizzazione e il(spesso miglioramento strategici compiti) e non qualitativo • Struttura tecnica • Esigenza di trasparenza e permanente 5.sviluppo delleSMART relazioni con stakeholder integrità • mancanza di valori target 6.efficienza nell'impiego risorse • scarso uso di delle alcuni strumenti indispensabili (benchmark, analisi trend, STRUMENTI 7.qualità e quantità delle prestazioni/servizi stak. eng. ecc.) 8.pariedopportunità • SWOT (analisi interna esterna) • stakeholder engagement PIANO DELLA PERFORMANCE MULTIDIMENSIONALE PIANO DELLA TRASPARENZA E DELL’INTEGRITA’ 21 ELEMENTI DA CONSIDERARE 2 PROGRAMMAZIONE OPERATIVA E BUDGETING •Linee guida CIVIT •Le risultanze della pianif. strategica e gli strumenti di programmazione della dirigenza di vertice (es. direttive capi dipartimento) •Assetto organizzativo •Interdipendenze tra obiettivi assegnati a differenti strutture organizzative •Obiettivi ed indicatori SMART •Le risultanze dal controllo di gestione •Performance anni precedenti •Processo di assegnazione/negoziazione degli obiettivi e risorse OUTPUT IN “TRASPARENZA” CRITICITA’/AREE DA GESTIRE •Processo bottom up (scarso orientamento al miglioramento) •Limitato processo di negoziazione •obiettivi/indicatori (spesso compiti) e non SMART • mancanza di valori target • rigidità dei centri di responsabilità a fronte di elasticità degli obiettivi (il nuovo driver è l’obiettivo e non la struttura esistente) FUNZIONI COINVOLTE • Dirigenza apicale • dirigenza e personale • OIV • Struttura tecnica permanente PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE (ANNO IN CORSO) 22 ELEMENTI DA CONSIDERARE 2 PROGRAMMAZIONE OPERATIVA E BUDGETING OUTPUT IN “TRASPARENZA ”: CRITICITA’/AREE DA GESTIRE • Linee guida CIVIT • Le risultanze della pianificazione strategica e gli strumenti di programmazione Piano triennale della performance: della dirigenza di vertice (es. • processo bottom up (scarso direttive capi dipartimento) orientamento al miglioramento) • trasparenza• Limitato su obiettivi • Assetto organizzativo processooperativi, di negoziazione • Interdipendenze tra obiettivi e risultati • obiettivi/indicatori indicatori attesi (spesso compiti) e assegnati a differenti strutture non SMART •sezione dello stesso per l’anno in corso, organizzative • mancanza di valori target • articolazione dettagliata CdR • Obiettivi ed indicatori • rigidità dei centriper di responsabilità a SMART fronte di elasticità degli obiettivi •Tenendo conto delle dimensioni della (il • Le risultanze dal performance controllo di nuovo driver è l’obiettivo e non la gestione struttura esistente) • Performance anni precedenti • Processo di assegnazione/negoziazione degli obiettivi e risorse FUNZIONI COINVOLTE • Dirigenza apicale • dirigenza e personale • OIV • Struttura tecnica permanente PIANO TRIENNALE DELLA PERFORMANCE (ANNO IN CORSO) 23 ELEMENTI DA CONSIDERARE 3 MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE OUTPUT IN “TRASPARENZA” •Linee guida CIVIT •Multidimensionalità del sistema (non solo input e avanzamento dei programmi) •sistema informativo/informatico a supporto •Tecniche di rilevazione dei dati (non coincidono con l’informatizzazione degli stessi) •Validità, affidabilità, funzionalità del sistema di misurazione (verifica, aggiornamento e manutenzione) •Utilizzo reale del sistema per il processo decisionale CRITICITA’/AREE DA GESTIRE •Difficoltà a gestire l’ampiezza della performance per gli attuali limiti del sistema di misurazione •La limitata ampiezza del performance measurement influenza negativamente il performance management •Scarsa tracciabilità e qualità dei dati (garbage in /garbage out) •Scarsa trasparenza interna ed esterna (bassa pressione al miglioramento) •Disponibilità finanziarie per migliorare il sistema di misurazione •Complessività legata alla dimensione e all’articolazione org.va (flussi di dati, tempistica di acquisizione, etc) FUNZIONI COINVOLTE •OIV • Struttura tecnica permanente • Responsabile sistemi informativi •Altre strutture tecniche • LE SPECIFICHE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE • PROGRAMMA DI AUDIT DEL SISTEMA DI MISURAZIONE • PIANO DI MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA 24 ELEMENTI DA CONSIDERARE 4 MONITORAGGIO ED INTERVENTI CORRETTIVI •Linee guida CIVIT •Monitoraggio costante della attualità/realisticità delle ipotesi alla base della pianificazione •Verificarsi di situazioni eccezionali e di emergenza •Sistemi di controllo di gestione •Sistemi di reporting •Procedure per la modifica della pianificazione e della programmazione (interventi correttivi). •Strumenti di ascolto interni/esterni •Analisi di clima interno, benessere organizzativo e condivisione del sistema CRITICITA’/AREE DA GESTIRE FUNZIONI COINVOLTE • Scarsa abitudine al monitoraggio in corso d’anno • sistemi di reporting non adeguati alle esigenze dei diversi “soggetti decisionali” • Possibilità di comportamenti opportunistici per eludere la sfida degli obiettivi SMART (ogni review del piano va adeguatamente motivata) •Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • dirigenza e personale •OIV • Struttura tecnica permanente AGGIORNAMENTO PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE PERFORMANCE AUDIT CON REPORTING A: ORGANO DI INDIRIZZO POLITICO, CIVIT, CORTE DEI CONTI, ETC OUTPUT IN “TRASPARENZA” REPORT SU CLIMA-BENESSERE ORGANIZZATIVO REPORT SU GRADO CONDIVISIONE DEL SISTEMA 25 ELEMENTI DA CONSIDERARE 5 VALUTAZIONE DELLA PERFORMAN OUTPUT IN “TRASPARENZA” CRITICITA’/AREE DA GESTIRE • Linee guida CIVIT • Sistemi di controllo e valutazione strategica • Risultanze del controllo di gestione • Strumenti e metodi innovativi (balanced scorecard, EFQM, CAF) ed integrazione degli stessi • Strumenti stakeholder engagement • Multidimensionalità della valutazione • Assenza di benchmark ed altri strumenti di valutazione e confronto • Passaggio dalla valutazione della capacità di spesa alla capacità di raggiungere gli obiettivi di performance • Dalla autoreferenzialità del processo di valutazione alla valutazione partecipata • Valutazione dei risultati (ragg. obiettivo) ma anche delle modalità di raggiungimento degli stessi (qualità del processo) FUNZIONI COINVOLTE •Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • dirigenza e personale •OIV • Struttura tecnica permanente PERFORMANCE REPORT: SEZIONE SULLA DIMENSIONE ORGANIZZATIVA PIANO DI MIGLIORAMENTO QUALI-QUANTITATIVO 26 ELEMENTI DA CONSIDERARE 6 VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DI GRUPPO O INDIVIDUALE - PREMIALITA OUTPUT IN “TRASPARENZA” • Linee guida CIVIT • Sistemi di controllo e valutazione strategica • Sistemi di controllo di gestione • Sistema di valutazione di gruppo-individuale adottato dall’ente • Procedure di conciliazione • Interdipendenze tra dimensione organizzativa ed individuale della valutazione • rispetto del criterio della selettività CRITICITA’/AREE DA GESTIRE •Finalizzazione della valutazione alla gestione e sviluppo risorse umane •Valutazione dei risultati ma anche delle modalità di raggiungimento •Creare la cultura dei valutati e dei valutatori •Evitare la creazione di automatismiscoring •Garantire il principio di diretta conoscenza del valutatore rispetto alle attività del valutato •Assicurare la valutazione del dirigente da parte del dipendente •Definire un modello di conciliazione •Decidere il livello di trasparenza bilanciando il controllo sociale con il rischio di conflittualità FUNZIONI COINVOLTE •Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • dirigenza e personale •OIV • Struttura tecnica permanente • funzione risorse umane •Strutture di conciliazione PERFORMANCE REPORT: PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ AUDIT SUL PERFORMANCE REPORT 27 ELEMENTI DA CONSIDERARE 6 VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DI GRUPPO O INDIVIDUALE - PREMIALITA OUTPUT IN “TRASPARENZA” CRITICITA’/AREE DA GESTIRE FUNZIONI COINVOLTE •Finalizzazione della valutazione alla gestione e sviluppo risorse umane • Linee guida CIVIT •Valutazione dei risultati ma anche • Sistemi di controllo e Performance report: •Org. indirizzo politico delle modalità di raggiungimento valutazione strategica – amministrativo •sezione sulla dimensione •Creare la cultura individuale/di dei valutati e dei gruppo • Sistemi di controllo di • Dirigenza apicale valutatori gestione Documento sulla graduatoria perfomance• dirigenza e personale •Evitare la creazione didelle automatismi• Sistema di valutazione di •OIV scoringpremi gruppo-individuale adottato e di assegnazioni • Struttura tecnica •Garantire il principio diretta dall’ente (Da pubblicare insieme aglidialtri dati di cui permanente conoscenza valutatore • Procedure di conciliazione all’art.del11, co. 8) rispetto • funzione risorse alle attività del valutato • Interdipendenze tra umane •Assicurare la valutazione del dimensione organizzativa ed •Strutture di sul performance report dirigente da parte del dipendente individuale della valutazione Audit conciliazione •Definire un modello di conciliazione • rispetto del criterio della •Decidere il livello di trasparenza selettività bilanciando il controllo sociale con il rischio di conflittualità PERFORMANCE REPORT: PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ AUDIT SUL PERFORMANCE REPORT 28 ELEMENTI DA CONSIDERARE CRITICITA’/AREE DA GESTIRE 7 RENDICONTAZIONE INTERNA • Linee guida CIVIT • Analisi delle esigenze informative dell’organo di indirizzo politico e della dirigenza apicale • Flussi di reporting esistenti • Sistemi informativi • Trasparenza – accessibilità • Input dal programma triennale per la trasparenza e l'integrità • Scarsa leggibilità e livello di sintesi non appropriato • Difficoltà di individuazione delle criticità (overload informativo) e scarsa presenza di indicazioni/soluzioni • Attivazione del flusso di reporting in maniera tempestiva per attivare i processi decisionali (< 30 giugno) FUNZIONI COINVOLTE •Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • OIV • Struttura tecnica permanente MULTILEVEL-REPORTING SUL PERFORMANCE REPORT OUTPUT IN “TRASPARENZA” BILANCIO DI GENERE – PARI OPPORTUNITÀ 29 ELEMENTI DA CONSIDERARE CRITICITA/AREE DA GESTIRE 8 RENDICONTAZIONE ESTERNA • Linee guida CIVIT • Tecniche e strumenti di rendicontazione sociale • Sistemi informativi • Giornate della trasparenza • Stakeholder engagement • Input dal programma triennale per la trasparenza e l'integrità • Scarsa leggibilità e livello di sintesi non appropriato • Linguaggio e strumenti di comunicazione autoreferenti • Coerenza tra flussi di reporting esterni ed interni • Scarsa abitudine a coinvolgere associazioni degli utenti dei cittadini FUNZIONI COINVOLTE •Org. indirizzo politico – amministrativo • Dirigenza apicale • OIV • Struttura tecnica permanente •Funzione comunicazione •Comitato pari opportunità (dove esiste) BILANCIO SOCIALE – CITIZENS’ REPORT OUTPUT IN “TRASPARENZA”: BILANCIO DI GENERE – PARI OPPORTUNITÀ 30 Le fasi propedeutiche all’adozione del ciclo della performance Analisi • Messa “a fuoco” dei principi contenuti nel Decreto e delle indicazioni CIVIT; • Individuazione specificità legate alle caratteristiche dell’ente • Analisi interna (mappatura dei sistemi esistenti) e analisi del gap rispetto alla norma e alle linee guida (definizione di un sistema di monitoraggio permanente - check diagnostico) Proposta • Definizione del “modello organizzativo” (correlazioni, rapporti e modalità di funzionamento dei diversi uffici/soggetti coinvolti: struttura tecnica, rapporto centro-periferia, federazione dei sistemi di controllo di gestione esistenti, etc) • Proposta sistema di misurazione e valutazione Attuazione • Definizione piano di implementazione di quanto previsto (definizione priorità e tempistica di attuazione tenendo conto del cronoprogramma) • Attuazione ed implementazione • Monitoraggio (attraverso sistemi di check) 31 Un programma di lavoro per redigere le linee guida ed il piano della performance 32 IL PERCORSO PROPOSTO: OBIETTIVI E FINALITA’ Fornire elementi di valutazione utili (le attese e il punto di vista dei destinatari) per l’elaborazione delle linee guida CIVIT relative al “Piano della Performance” Combinare il rigore metodologico dell’approccio organizzativo e normativo con l’aderenza alla realtà delle amministrazioni pubbliche Condividere approcci, logiche e modalità di elaborazione dei performance plan (arrivare alle linee guida “già pronti”) 33 LA STRUTTURA DEGL INCONTRI III POSITION PAPER I POSITION PAPER Le logiche e i contenuti del performance plan Il performance plan e la pianificazione strategica ed operativa Il performance plan, il collegamento con il sistema di misurazione e valutazione (a livello organizzativo ed individuale) LINEE GUIDA CIVIT SUL PIANO DELLA PERFORMANCE II POSITION PAPER I INCONTRO Data……. II INCONTRO Data……. III INCONTRO Data… PUBBLICAZIONE LINEE GUIDA 30/09/2010 34 POSITION PAPER Civit imposta i contenuti del position paper (esperienze e modelli di riferimento, approcci e logiche, metodologie e altri elementi di struttura) Gli incontri con gli OIV Si condividono e si approfondiscono i contenuti del position paper, si effettua una prima analisi dell’impatto sulla realtà org.va, si stabiliscono le modalità di approfondimento e analisi. Periodo intermedio tra gli incontri Si sperimentano/applicano gli elementi contenuti nei paper condivisi e discussi negli incontri; si elaborano contenuti, secondo schemi concordati, e si inviano al gruppo degli esperti Si fa sintesi degli elementi emersi negli incontri e nei “lavori a casa” e quindi, unitamente alle indicazioni CIVIT, si elaborano i contenuti delle linee guida Linee guida Civit sul piano della performance