Editori, questi scatenati | Leggere:tutti Chi siamo Home 06/04/13 10:22 Abbonamenti Letture Edicola RSS for Entries Search in site... Leggere:tutti Agenda Mondo del libro Intrattenimento Multimedia Saturday, April 06, 2013 Connect on Facebook Editori, questi scatenati 12 febbraio 2013 | Filed under: Novità in libreria | Posted by: Redazione Leggere:tutti Da sempre sappiamo quanto sia difficile stimare il numero di case editrici in Italia: alle spalle dei grandi gruppi editoriali, navigano tra mille difficoltà medi e piccoli editori, i microeditori di qualità, editori a pagamento, editori di book on demand o print on demand , editori factotum che riveston anche il ruolo di ufficio stampa e magazziniere, ‘editori che pubbblica titoli assurdi con copertine assurde , invendibili , magari scritti da loro stessi: e visto il momento, una domanda sorge spontanea: gran parte di loro saranno mica dei pazzi scatenati? Dopo aver collezionato una serie di esperienze nelle redazioni delle case editrici, Federico di Vita ripercorrenl’esperienza in un viaggio a ritroso , conversando con personaggi di ogni tipo, restituendo uno sguardo personale le sul mondo dell’editoria, sui meccanismi interni, il precariato, la crisi, l’abbassamento della qualità dei libri. Una nuova edizione di “Pazzi scatenati” (edito già edito nel 2011 con Effequ), una versione interamente riscritta e integrata con altri capitoli, questa volta da Tic Edizioni. Si parla di tutti: Editori, editor, redattori. Responsabili dell’ufficio stampa, del commerciale e dei diritti. Tipografi, distributori, promotori, grossisti. Agenti letterari, critici, librai. Interviste e testimonianze di protagonisti della filiera, raccolte dentro lo spazio complicato che separa – il più delle volte allontana – i libri dalle mani dei lettori. “Pazzi scatenati” svelerà per la prima volta i retroscena sugli usi e abusi del fascinoso mondo dell’editoria. Libro che potrà essere Discutibile o meno per ciascuno degli addetti ai lavori, ma pur sempre uno spaccato del nostro mondo. Pazzi Scatenati Tic Edizioni, 2012 pp.340, Euro 12,00 Condividi Lascia un Commento Occorre aver fatto il login per inviare un commento Seguici su Informazioni Tag Cloud Leggere:tutti è un marchio Agra Editrice. corsi sliders Via Nomentana 257 - 00161 Roma tel. +390644254205 - fax +390644254239 Codice fiscale 02817390582 Partita IVA 01121721003 Email: info [at] agraeditrice.com Leggere:tutti http://www.leggeretutti.net/site/editori-questi-scatenati/ Collegati - Gabfire Themes - Designed by Rosa Schiavello Pagina 1 di 2 Dieci regole per non impazzire con l’editoria | Solferino 28 anni 29/03/13 19:50 ACCEDI I Blog Home Opinioni Cerca MILANO Economia Cultura Spettacoli Sport Le città Salute Tecnologia Scienze Motori CAMBIA Viaggi 27ora Corriere della Sera > Blog > Solferino 28 anni > Dieci regole per non impazzire con l’editoria mar 29 SOLFERINO 28 anni / cerca nel blog Dieci regole per non impazzire con l’editoria di La Redazione Buongiorno, mi chiamo Federico di Vita e mi è stato chiesto di mettere insieme un elenco che partirà dal punto 2) credo sia per via di Pazzi scatenati (Tic) che mi è stato chiesto “un decalogo delle dieci cose da non fare per restare impantanati nel mondo editoriale”. La biografia alla fine del libro dice che sono nato nel 1982 e che negli ultimi sei anni ho lavorato «per due sedicenti editori, per un negozio di cianfrusaglie e per una libreria». Poi dice che il mio biografo è stato querelato perché «l’interpretazione era troppo audace e che “lavorato”, in certi ambienti, è un’offesa a cui proprio non si può passare sopra». A questo punto sarà chiaro come la prima cosa da fare per non restare impantanati nel mondo editoriale sia 1) non essere me. 3) Il guaio è che per quanto il primo consiglio sia alla portata dei più, anche ad altri sono capitate le mie disavventure. Vedo abbattersi quella che sospettavo essere una congiura ordita apposta per me contro un esercito di miei simili (roba che sarebbe anche da rimanerci male). La cospirazione è vasta e i perseguitati sono tutti quelli che da qualche parte ho trovato descritti così: “Un esercito di laureandi o laureati, ragazzi che hanno finito l’università nel primo decennio del 2000. Un esercito alla ricerca di un lavoro in un settore saturo, dove il lavoro non c’è, dentro un meccanismo legalmente collaudato pronto a spremerli a norma di legge”. E sebbene la questione si potrebbe semplificare fino a chiuderla con 10) basta non lavorare se non si è pagati SOLFERINO 28 anni / che cos’è? Un raccoglitore di storie, un moltiplicatore di domande, uno spazio per riallacciare il dialogo tra generazioni. Solferino 28/anni è un blog pensato per mettere in circolo le idee dei venti-trentenni e di chiunque pensi che si riparte da qui, da voi, da noi. Da una Generazione Punto Zero che accumula un grande capitale umano e sociale di esperienze e relazioni ma fatica a trovare una direzione possibile in un sistema bloccato. Diteci che cosa vi sta a cuore e quali ostacoli incontrate, denunciate quello che non funziona, raccontateci successi, tentativi, progetti. Nella consapevolezza che un sistema o modello socio-economico che non riesce a offrire lavoro e prospettive ai più giovani va ripensato. "Segui Solferino 28/anni" anche su: Twitter Oppure scrivi SOLFERINO 28 anni / crew 4) io capisco chi si è scottato con questa roba, è successo anche a me. Ho provato a stilare un decalogo di quelli classici, ma mi scappava dalla mani. Se da un lato il punto 10) chiude il discorso, dall’altro la questione è complessa: chi vuole lavorare nell’editoria è mosso da una passione che lo spinge ad accettare compromessi che non possono dirsi tali: la schiavitù in quest’ottica vale? Direi di no. Per contro gli editori, http://solferino28.corriere.it/2013/03/29/dieci-regole-per-non-impazzire-con-leditoria/#more-1852 Pagina 1 di 3 Dieci regole per non impazzire con l’editoria | Solferino 28 anni 29/03/13 19:50 e forse soprattutto gli aspiranti tali (quelli molto piccoli e tutti gli stampatori di ogni sorta) non fanno altro che sfruttare la straordinaria mole di manodopera a bassissimo costo che il mercato propone. Quelli che erano gli sbocchi delle materie umanistiche (tipo scuola e giornalismo) si sono prosciugati, tanti hanno cercato lavoro nell’editoria, un settore che non può dar da mangiare a così tanti. 5) L’illusione è il mostro che prostra l’editoria. Il problema è che i piccoli editori che offrono un “lavoro”, sperando di veder crescere la loro strampalata impresa, credono sinceramente che un giorno potranno darti uno stipendio. Tu ti convinci che un giorno lo prenderai. Ma non è così. Basti pensare che in Italia sono attive oltre 7.000 sigle editoriali, e tranne in rari casi i libri di editori così non ci arrivano nemmeno in libreria. Chi ci prova continua a perdere tempo, il suo “apprendistato” si prolunga in modo grottesco, il peso della sua “esperienza” è impalpabile (cosa vuoi imparare da uno che magari ne sa meno di te?), e gli anni passano mentre continuano a mantenerti i tuoi o il lavoretto al pub la sera. 6) Con gli editori grandi spesso succede lo stesso, anche se il meccanismo di sfruttamento è più raffinato. Prima si passava da infinite serie di contratti a progetto (dove il progetto era indefinito ed eterno: “lavori per noi 10 ore al giorno a tempo indeterminato e nella tua postazione fissa ma facciamo finta che sei un esterno e che ti occupi di qualcosa di specifico”) fino a che questo giochetto non è stato vietato. Da quel giorno le case editrici pretendono la partita IVA da quelli che a tutti gli effetti sono lavoratori a tempo indeterminato, e che andrebbero trattati come tali (non come liberi professionisti). 7) I miei suggerimenti in fondo sono due: rifiutate condizioni di lavoro non rispettose della vostra professionalità e non capaci di garantire la vostra sopravvivenza. Questo è un mestiere che ci si porta a casa la notte, che genera ossessioni, se non basta per mangiare bisogna evitarlo. Spesso si finisce in un vortice di malintesa solidarietà e si fa finta di non vederle, ma ci sono diverse possibilità per sciogliere il cappio in cui si è rimasti intrappolati: il tuo editore non paga come dovrebbe te e i tuoi colleghi? Fate vertenza, chiamate la finanza, rivolgetevi ai sindacati. E se poi chiude? Se questa gente messa di fronte alle condizioni economiche che deve garantirvi per legge fallisce, be’, allora DEVE chiudere. 8) Il secondo è: Cercate altro. L’editoria vive al di sopra delle sue possibilità (chi si avvicina a questo settore non se ne rende conto: il libro è la merce con il guadagno inferiore in assoluto per tutti quelli che ci mettono le mani… in più siamo in un Paese di gente che non legge) rimanere scottati è sin troppo facile. Esistono eccezioni? Sì, ma sono eccezioni vere, rare. Se io tornassi indietro cercherei un altro lavoro dall’inizio, ci deve essere una grossa parte di voi che i libri li ama. Forse non vale la pena rovinarsi il rapporto con una cosa a cui si tiene così tanto. 9) [La postilla la dedico agli autori (il discorso riguarda anche loro): vi consiglio di non pagare per pubblicare, è stupido. Anche se a volte il self-publishing può avere senso, per esempio nel caso di testi specialistici che “non hanno mercato”, di solito l'operazione non ne ha. Ma se pure decideste di farlo (pagare per) per come la vedo io il problema dell'editoria è altrove, è il dramma lavorativo che ha vampirizzato una generazione – un editore a pagamento ai redattori uno stipendio glielo dà.] (al centro nella foto Federico di Vita) Vota: SOLFERINO 28 anni / su Facebook Clicca qui » Mi piace 2,4milaSOLFERINO 28 anni / le categorie Affetti Impegno Interessi Lavoro Senza categoria Studio SOLFERINO 28 anni / più letti Sogno di essere una pornostar "Vi racconto la mia vita con 300 euro al mese" Studenti italiani all'estero esclusi dal voto. Un'altra occasione persa? "Io bocconiano che per sopravvivere sono scappato in Australia e ora faccio il cameriere" Jacopo, 27 anni: "Perché ho rinunciato al posto fisso" SOLFERINO 28 anni / più commentati I neolaureati italiani non trovano lavoro? Tutta colpa delle mamme Enrico, 26 anni: "Caro Beppe, e ora?". Lettera aperta a Grillo Giovane, manager, cosmopolita: "Io investo in Italia" In Australia i giovani raccolgono i manghi Noi, orfani di zio Chávez SOLFERINO 28 anni / ultimi commenti @ Lettore_2748084 29.03 | 18:05 Blastares ..Ci sono passato anch'io.. 29.03 | 16:33 epet82 Armellin 29.03 | 14:58 Varasc Religione? 29.03 | 14:55 Varasc Ottimo articolo 29.03 | 14:44 Varasc SOLFERINO 28 anni / archivio post marzo: 2013 < > lu ma me gi ve sa do 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1112 13 14151617 1819 20 21222324 2526 27 28293031 (Voti: 8) 21 Consiglia Tweet 33 129 I VOSTRI COMMENTI 4 ..Ci sono passato anch'io.. 29.03 | 16:33 epet82 Mi complimento con l’autore del post!Sono stato anch’io lavoratore di case editrici, nel primo caso con contratto a progetto palesemente irregolare, con ferie forzate e non pagate d’estate, e soldi in meno in busta paga se ti assentavi per malattia. In redazione, a Bologna, ci domandavamo che potessimo fare e girava la voce che gli stessi sindacati avevano gli scaffali pieni di queste vertenze e, il nome dell’editore, era a loro noto da tempo. L’editore in questione pubblicava gli inserti di un quotidiano di diffusione nazionale, ma dal clima che si respirava, e dalle foto esposte nell’ufficio, si capiva che il soggetto in questione aveva appoggi “politici” moooolto importanti. Per cui, nel caso che un povero precario avesse portato avanti una causa, in assenza di sostegni economici di base (per pagare avvocati e quant’altro), l’impresa diventava un gioco a perdere e molti miei colleghi http://solferino28.corriere.it/2013/03/29/dieci-regole-per-non-impazzire-con-leditoria/#more-1852 Pagina 2 di 3 Vivere di libri 06/04/13 10:27 Il dovere di informare il diritto ad essere informati Oggi: 06/04/2013 Aggiornato il: 06/04/2013 01:22:53 Archivio storico di Articolo21 Cerca Home Interni Esteri Informazione Cultura Economia Chi siamo Appuntamenti Contatti ' Annunci Google ► Libri eBook ► Di Roma ► Corsi di ► Libreria Libridine Vivere di libri di Gaetano Farina Aprire una libreria e sopravvivere con l’aiuto dei libri rimane un sogno (o un’aspirazione) ancora per molti italiani, di qualsiasi età, nonostante i segnali scoraggianti provenienti dal mercato editoriale. Del resto, a dispetto della crisi e delle statistiche, col conforto di alcuni recenti “esperimenti” diffusi sull’intera penisola, si deve ammettere che, specie quando si è capaci di sviluppare un progetto originale, alternativo e ben calibrato, preferibilmente specializzato solo su alcuni settori disciplinari, i margini di successo non sono poi così limitati http://www.articolo21.org/2013/03/vivere-di-libri/ Pagina 1 di 10 Vivere di libri 06/04/13 10:27 ed anche questo sogno si può trasformare in realtà. Non esclusivamente tramite il franchising proposto dai grandi marchi del settore, ma anche, e soprattutto, con iniziative del tutto autonome, slegate dai rigidi vincoli commerciali (e culturali) imposti dal sistema-franchising e che possono richiedere un budget di avvio attività (nettamente) inferiore. Sono già da anni in commercio dei kit multimediali per l’avvio d’impresa anche nel settore librario, ma, dato che trattiamo proprio di libri, è più appropriato proporre una selezione di guide cartacee utili all’avviamento ed alla gestione di una rivendita libraria. In quest’ambito, non si può eludere il ruolo dominante di Editrice Bibliografica, da quasi quarant’anni al servizio delle biblioteche e degli operatori del libro. Tanto da aver riproposto recentemente, aggiornata all’era dell’ebook, la guida “Aprire una Libreria” di Alberto Galla e Giovanni Peresson. Un “must”, giunto alla sua terza edizione, che nasce dall’esperienza didattica dei corsi della “Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri” e che esplora ogni aspetto di quest’affascinante, ma sempre più rischiosa, attività. Da tutti i modelli possibili di libreria (inclusa quella del franchising) alle attività promozionali, passando per le scelte localizzative, di arredo, assortimento, dei software gestionali. Una sezione ampia e approfondita è dedicata anche alla definizione del cosiddetto business plan, strumento imprescindibile per misurare la validità e sostenibilità economica di ogni idea progettuale. Ma ai librai e a quelli che lo vogliono diventare possono risultare molto utili anche altri titoli legati alla promozione del prodotto editoriale. Il più recente è “Comunicare il Libro” di Silvia Frattini, nato dall’esperienza dei corsi dell’Associazione Italiana Editori, nel quale, sullo sfondo di interviste, esempi, casi reali, e accanto agli strumenti tradizionali, sono esplorate le nuove potenzialità offerte dalla tecnologia digitale e dal web: dai cataloghi online alle promozioni sui social network, dai booktrailer ai testi accessibili, ecc. Consigliabile è anche il lavoro di Fabio Severino “Marketing dei Libri. Teorie e casi di studio” che si fonda su una ricerca appositamente condotta presso alcuni tra i principali operatori del settore editoriale librario (De Agostini Libri, Sperling & Kupfer, Mach2 Libri, Newton Compton, RCS Libri). Un’idea può essere anche quella, per ridurre al minimo i costi partenza, di provare a sviluppare una piattaforma e-commerce a cui affiancare, solo successivamente, un negozio fisico. A tal fine, ci vengono in aiuto alcuni titoli di Apogeo, primo fra tutti proprio “Il Manuale dell’E-Commerce” di Roberto Ghislandi che, in 315 pagine, cura qualsiasi aspetto, inclusi quelli legali e fiscali, del commercio virtuale: dalla progettazione alla logistica, dalla sicurezza alla comunicazione, alle tecniche S.E.O. e alla web analytics, passando per design e CMS. In versione e-book (a soli € 3.99), è disponibile, poi, “Il Libraio Digitale” in cui Francesco Rigoli, molto generosamente, svela tutti i segreti della sua attività da librario del web, dato che da anni ormai collabora con Simplicissimus Book Farm, una dei leader italiani della distribuzione di ebook. Ma nella sezione del catalogo Apogeo riguardante l’editoria digitale (www.apogeonline.com/argomenti/Editoria%20digitale) si possono reperire molti altri titoli, a prezzo contenuto, di comprovata utilità anche per gli aspiranti librai. Prima di avviare un’attività di questo tipo, sarebbe poi raccomandabile fare qualche chiacchierata con chi sopravvive da anni, se non decenni, grazie al commercio di libri in carta. Si possono trovare alcuni librai indipendenti parecchio loquaci ed estremamente disponibili (altri un po’ meno) ad affrontare una ricognizione sulla propria attività commerciale e a provare a tratteggiarne le prospettive future. Per questo segnaliamo la nuova iniziativa del distributore-editore NdA press che sta immettendo sul mercato una serie di guide che elencano e promuovono proprio tutte le librerie indipendenti delle città più importanti d’Italia, con tanto di recensione e profilo storico per ognuna. Peccato solo che le guide non si rivelino del tutto esaustive. Quella di Torino, ad esempio – la città del libro per antonomasia, non solo perché ospitante il Salone, ma per il numero di librerie e lettori -, si perde per strada qualche negozio storico o altrettanto meritevole di segnalazione. Per conoscere meglio il mondo editoriale (incluso il suo sistema distributivo) non sarebbe male, infine, soffermarsi su qualche capitolo di “Pazzi Scatenati” di Tic Edizioni (e-commerce.ticedizioni.com), seppur la sua visione di fondo sia pessimistica e l’approccio marcatamente polemico. L’autore, Federico Di Vita, vantando una lunga esperienza come addetto ai lavori, si dimostra, infatti, estremamente edotto di schemi, usi (e abusi), tecniche di tutti i mestieri del settore presentando e rielaborando una serie di testimonianze di chi, grazie ai libri, nonostante tutto, riesce ancora a camparci…Peccato, però, che anche questa seconda edizione ulteriormente allungata – a dispetto delle ammirevoli competenze di Di Vita non solo in ambito librario – si http://www.articolo21.org/2013/03/vivere-di-libri/ Pagina 2 di 10 Vivere di libri 06/04/13 10:27 confermi un po’ confusionaria già a partire dalla copertina che, riportando scene di soft-porno, più che attirare l’attenzione del potenziale lettore, come sarebbe negli obiettivi, non chiarisce la collocazione disciplinare dell’opera. Inoltre, a nostro avviso, per agevolare ed alleggerire la lettura di un testo così corposo, sarebbe stato meglio riordinare sistematicamente i vari contributi esterni raccolti, sicuramente preziosi, più che riportali integralmente in forma dialogica. Confidiamo, quindi, in una terza edizione decisamente migliorata… 15 marzo 2013 Consiglia Tweet 17 5 6 Inserisci un commento Nome (richiesto) Email (non verrà pubblicata, richiesto) URL Antispam: La somma di 4 + 6 ? Inserisci un commento Gli ultimi articoli di: Libridine Televisione ( Carlo Freccero) Capire l’economia http://www.articolo21.org/2013/03/vivere-di-libri/ Pagina 3 di 10 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Valigia Blu Home Post Video 27/03/13 14:27 About Cerca L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati Come sopravvivere al Papa-mago, a Sherlock a Shangai e ai trattati di scherma con bastone da passeggio. Posted by Matteo Pascoletti on 26 marzo 2013 in Post, Recensioni Ciao a tutti Autore Matteo Pascoletti Scrivo, non vedo gente, mi faccio delle cose. @matteoplatone Bersani consulti quelli che scrivono “Rubo!” su Facebook Il leader PD crede di aver sentito tutti, in questi giorni di consultazioni. Ma manca ancora qualcuno. 159 #screenshot Mi piace 29 9 4 Share I contenuti di questo sito sono utilizzabili sotto licenza cc-by-nc-nd Se pensate di cercare lavoro nel mondo editoriale, o addirittura sognate di aprire una casa editrice o una libreria, Pazzi scatenati di Federico Di Vita vi dà una risposta inequivocabile: «NO!». Il libro è un’inchiesta presentata in forma satirica: a partire dalla copertina porno-vintage rielaborata in chiave surreale, dallo strillo «ancora più lungo!» riferito a questa seconda edizione (la prima è del 2012, con l’editore Effequ) e dalla dicitura «Il libro marroncino dell’editoria italiana» sul retro. Perché il libro-verità sull’editoria, insomma, non può essere bianco, o nero, ma deve rimandare a colori più corporali. Il lettore, in particolare se bazzica o vuole bazzicare quel mondo – l’editoria, non il porno! – è perciò avvertito: ogni sogno o idealismo va abbandonato, perché si entra in una realtà che stride con l’aura mitica che avvolge una parola, Letteratura, la quale non è assolutamente sinonimo di Editoria. Il ciclo della notizia sull’elezione del Papa Infografica: come rinasce – e rimuore – una notizia. LOL tv L’unica cosa che do per certa è il sentimento di un ricatto. L’editoria, questa roba qui, si tratterebbe di un lavoro affascinante, se lo fosse. O forse più semplicemente è una di quelle cose che sembrano Sempre Meglio Di Un Lavoro. Forse. Quanto si è disposti a sacrificare in virtù di questo fascino? E quante possibilità ci sono di sfangarla? Il satirico che abbonda nelle pagine di Pazzi scatenati è una conseguenza alla fine di un percorso, più che un’impostazione a monte. Proviene dall’esperienza diretta dell’autore come eterno precario del mondo editoriale, di cui c’è traccia nei fittizi rapporti dell’agente Vero Almont, infiltrato nella casa editrice «Big BaBol»: una finzione narrativa che evita all’autore potenziali querele e amplifica il grottesco del proprio vissuto. È forse nell’elenco (reale!) di titoli presenti alla http://www.valigiablu.it/pazzi-scatenati/ Hotel Universo 5 stelle (Live Streaming) In diretta dall’Hotel Universo dove da giorni sono riuniti i concittadini del Movimento 5 Stelle. Pagina 1 di 4 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Valigia Blu fiera Più Libri Più Liberi che si vedono i punti di contatti tra quel mondo e il porno (che nelle titolazioni regala capolavori linguistici): Psichiatria e nazismo, Il Papa mago («Purtroppo è un romanzo. Per un saggio era un titolo bellissimo»), Derive dell’ipnosi: misticismo, ufologia e giurisprudenza, Sherlock a Shangai, Trattato di scherma col bastone da passeggio, Energie del cosmo: la vostra inesauribile fonte di potere o Maestro, perché? (Risposte dall’invisibile). E proviene in dose massiccia dal materiale raccolto, affidato soprattutto a interviste a diversi professionisti del settore, tra cui librai, tipografi, editor, uffici stampa, promotori, e corredato da statistiche e comparazioni con mercati esteri: il quadro richiede un umorismo da resistenza cognitiva, per non essere travolti dal disincanto o dalla caoticità delle situazioni personali o dei punti di vista. È difficile sintetizzare in uno spazio così breve le problematiche che emergono dal campionario eterogeneo di fonti. Di sicuro alcuni punti individuati da Pazzi scatenati sono qualcosa con cui chiunque agisca nel settore è chiamato a confrontarsi, se ha a cuore non tanto la professione, quanto il principio di realtà – i due aspetti non sempre sembrano dialogare. Ne sottolineo tre. Il primo è sicuramente il peso delle «Majors» – Mondadori Libri, RCS Libri, GeMS, Gruppo Giunti, Feltrinelli, che si dividono «il 58,9% del mercato nazionale» e che estendono «i loro domini attraverso l’intera filiera editoriale». È il controllo della catena produzione-distribuzione-vendita che mette in crisi i piccoli editori e le libreria indipendenti, e che minaccia la bibliodiversità e quindi le politiche culturali, anche perché affiliare la propria libreria a un grande marchio, divenendo franchising, limita moltissimo la libertà di scelta: ad esempio, una volta affiliato a Mondadori, «il libraio [...] non scegliendo più i libri, si limiterà a consigliare ai clienti ciò che considera migliore tra quelli ricevuti dalla casa madre», a fronte di una penale sull’invenduto restituito a Mondadori pari al 2% del prezzo di copertina. Questo meccanismo, fa notare intelligentemente Di Vita, rovescia le responsabilità: «è la casa editrice che impone alle librerie quali libri esporre e come, ma a pagare il costo di eventuali errori sarà il libraio. Di Vita riguardo ai meccanismi distributivi parla esplicitamente di «catena della morte», e leggendo diventa difficile dargli torto. Il secondo è il cambio di paradigma che la tecnologia sta ormai imponendo: «il futuro vince sempre» ricorda il capo di Amazon, Jeff Bezos, per cui sarà indispensabile nei prossimi anni inquadrare le problematiche connesse al digitale ed elaborare strategie di sviluppo adeguate. Così come è importante capire il cambiamento culturale che un formato come l’ebook comporta: lo spazio della propria libreria che diventa vasto quanto un tablet, il reale possesso dei libri di cui si dispone, le possibilità creative che il formato dischiude, rispetto al cartaceo, i processi di disintermediazione e le ricadute sui rapporti di produzione. Il terzo è il precariato cognitivo su cui il mondo dell’editoria si appoggia. E riesce a farlo anche perché esiste una mentalità, di per sé aberrante, per cui lavorare in campo culturale sembra non essere un vero lavoro. Una mentalità che, va detto, spesso sono i precari a introiettare ancora prima che il datore di lavoro provi a trasmetterla, magari sperando che quel non-lavoro sia solo un Purgatorio da scontare per arrivare al Paradiso del Contratto. Senza contare che lo sfruttamento e la rotazione degli stagisti, ai quali quasi mai si insegna qualcosa, finisce per creare circuiti di abbassamenti qualità, e abbassando la qualità si incentiva l’idea che il libro non sia un oggetto di valore al di là dell’orizzonte – rigorosamente piatto – della merce. 27/03/13 14:27 Valigia Blu Mi piace Valigia Blu tramite International Journalism Festival L’Italia è uno stato democratico e come tale garantisce i diritti umani fondamentali. Tra questi la libertà di informazione. Ma quanto si può definire libera l’informazione in un Paese dove praticamente ogni giorno un giornalista viene minacciato perché prova a fare il suo lavoro? Giornalismo Minacciato www.giornalistiminacciati.it Valigia Blu piace a 29.202 persone. Plug-in sociale di Facebook Valigia Blu valigiablu CIAO A TUTTI > Dite a Cipro che noi abbiamo risolto bit.ly/ZcJoAO via @valigiablu 7 days ago · reply · retweet · favorite valigiablu RT @chedisagio: +++++ È morto il capo della Polizia, Antonio Manganelli +++++ 7 days ago · reply · retweet · favorite valigiablu La Struggente Infatuazione Giornalistica Per Il #Papacool laprivatarepubblica.com/la-struggente… via @captblicero 6 days ago · reply · retweet · favorite valigiablu Antifascismo riflessivo: Join the conversation Di Vita ha compiuto un lavoro pregevole e accurato nel reperimento fonti; sul piano delle analisi dimostra coraggio intellettuale (qualità spesso rara o tenuta nel cassetto, al momento di scrivere) e va dritto al punto. Ad esempio sul precariato scrive: Sarebbe sufficiente partire dai siti Internet: quando alla voce CHI SIAMO delle piccole case editrici figurano cinque, sei, sette, dieci persone, basta una verifica della finanza. Quella gente sarà tutta in nero, o non sarà pagata, e quella casa editrice va fatta chiudere, perché è una metastasi del cancro che sta fiaccando la nostra società. Sono pregi talvolta offuscati da un’eccessiva verbosità, che si manifesta in http://www.valigiablu.it/pazzi-scatenati/ Pagina 2 di 4 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Valigia Blu 27/03/13 14:27 particolare nell’imponente apparato di note – in più di un’occasione ho pensato «mannaggia a David Foster Wallace» – e da soluzioni stilistiche scaltre che deviano la materia trattata verso il gusto personale: «mi ha messo in mano una birra (again and again and again)», «una soluzione ferma come l’aria sulla luna (anzi a pensarci bene l’aria sulla luna non c’è)», «Per il corpo di mille cyber-balene, ahr». La complessità dell’argomento, insomma, fermo restando il taglio satirico azzeccatissimo, avrebbe guadagnato in fruibilità con un lavoro di asciugatura in fase di editing. Ma se qualcuno mi domandasse «sto pensando di cercare lavoro in campo editoriale, che ne pensi?», la mia risposta non sarebbe un deciso «NO!»: con piglio fraterno appoggerei una mano sulla spalla, e direi «sai, c’è un libro che ti consiglio caldamente di leggere… mai sentito parlare di Pazzi scatenati?». Tags: Editoria, Federico Di Vita, Pazzi scatenati 159 4 9 29 Mi piace Share Post Precedente Post Successivo L'ultima volta che Magdi Allam ha cambiato culto Bersani consulti quelli che scrivono "Rubo!" su Facebook 0 commenti 0 Lascia un messaggio... Migliori Comunità Condividi Nessuno ha ancora commentato. Che cos'è questo? ANCHE SU VALIGIA BLU Piacere, il mio nome è «merda digitale» 3 commenti • 3 giorni fa 2cents — Internet is for porn. Poi c'è tutto il resto. Possibile che questi scappati di casa ancora prendano internet così sul serio? Ma … Feed del commento A Grillo ora conviene tifare per un governo 12 commenti • 7 giorni fa El_Pinta — Guarda io spero che qualcuno nel PD ti legga. O ti assuma come consulente ;) Iscriviti via email Popular Posts 13 marzo 2013 · Post · Valigia Blu Cosa ha veramente detto l’Ambasciatore USA sul Movimento5Stelle 26 febbraio 2013 · Elezioni 2013, Elezioni 2013 - In Evidenza, Post · Vincenzo Marino Post Recenti 27 marzo 2013 · Ciao a tutti · Vincenzo Marino Bersani consulti quelli che scrivono “Rubo!” su Facebook 26 marzo 2013 · Post, Recensioni · Matteo Pascoletti SVEGLIA!1!!1: il successo di Grillo http://www.valigiablu.it/pazzi-scatenati/ ungormite L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati Vedi. Arrendiamoci, siamo inutili 28 febbraio 2013 · Post · Dino Amenduni Commenti Recenti 26 marzo 2013 · Ciao a tutti · Vincenzo Marino L’ultima volta che Magdi Allam ha cambiato culto L’ultima volta che Magdi Allam ha cambiato culto · 22 hours ago Pagina 3 di 4 Urlo - Cronaca di Roma | Pazzi scatenati - Usi e abusi dell'editoria Saturday, Apr 06th HOME CRONACA Last update: 03:23:56 PM GMT MUNICIPI SPETTACOLI 06/04/13 10:22 Headlines: RUBRICHE SPORT OPINIONI TROVAURLO URLO1CARTACEO REDAZIONE PUBBLICITA' CONTATTI YOU ARE HERE: Pazzi%scatenati%+%Usi%e%abusi%dell'editoria VENERDÌ 21 DICEMBRE 2012 13:58 Like 7 Send Tweet 0 0 Share Una nuova edizione di "Pazzi scatenati", una versione interamente riscritta e integrata con altri capitoli, edita questa volta da Tic Edizioni. La passione di Federico di Vita per i libri e la loro genesi diventano parte di una storia più grande, contemporanea. Un romanzo, un'inchiesta vera, una fotografia della realtà, un saggio, un reportage narrativo, un deterrente e un manuale utile per coloro che intendono accostarsi al mondo dell'editoria o che ne fanno parte. Dopo aver collezionato una lunga serie di esperienze nelle case editrici, Federico di Vita ha deciso di rimettersi a scrivere, percorrendo all'indietro i suoi stessi passi, tornando nei luoghi, conversando con personaggi di ogni tipo, restituendo uno sguardo personale autentico e reale sul mondo dell'editoria, sui meccanismi interni, il precariato, la crisi, l'abbassamento della qualità dei libri. Cos'è la "catena della morte", e-book e internet, modelli informatizzati per una "nuova" gestione dei libri, esperienze concrete di addetti al settore, considerazioni e analisi sulla mancanza di preparazione di alcuni editori e sullo sfruttamento di interi eserciti di stagisti, sull'editoria a pagamento, sulla dignità dei testi e il loro diritto alla pubblicazione. Editori, editor, redattori. Responsabili dell'ufficio stampa, del commerciale e dei diritti. Tipografi, distributori, promotori, grossisti. Agenti letterari, critici, librai. Interviste e testimonianze di protagonisti della filiera, raccolte dentro lo spazio complicato che separa - il più delle volte allontana - i libri dalle mani dei lettori. "Pazzi scatenati" svelerà per la prima volta i retroscena sugli usi e abusi del fascinoso mondo dell'editoria. Federico di Vita, nato a Roma nel 1982, ha lavorato per più di cinque anni in piccole case editrici (tra cui Round Robin e Effequ) e per uno nella libreria Altroquando di Roma. È autore di un introvabile libro di viaggio e curatore della raccolta "Clandestina" (Effequ). Alla fine del 2011 ha pubblicato, sempre per Effequ, la prima edizione di "Pazzi scatenati", ora ampiamente aggiornata e integrata per Tic Edizioni. Pazzi scatenati - Usi e abusi dell'editoria Federico di Vita Tic Edizioni novembre 2012 brossura 320 pp. 14 euro ISBN: 978-88-906440-3-0 Like 7 Send Tweet 0 0 Share 0 comments LEGGI%ONLINE%IL%NUMERO%DI%MARZO! http://www.urloweb.com/rubriche/libri/4636-pazzi-scatenati-usi-e-abusi-delleditoria.html Pagina 1 di 3 Urlo - Cronaca di Roma | Pazzi scatenati - Usi e abusi dell'editoria 06/04/13 10:22 Add a comment... Comment using... Facebook social plugin Leggi%anche: Nome la tua E-Mail Il senso di una fine (2012-12-07) ISCRIVITI Di tutte le ricchezze (2012-12-07) Testaccio: da quartiere operaio a "village" della Capitale (2012-10-22) Qualcosa di scritto (2012-10-08) Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi (2012-10-08) Find us on Facebook Facundo Rulez: ora l'ebook su Amazon.it (2012-09-25) Da oggi online l'ebook "Il Depistaggio", edito da Chiarelettere (2012-07-18) Urloweb Nel Tempo di mezzo (2012-07-16) Like Figure della malinconia (2012-07-16) Ritratto d'artista (2012-06-27) 326 people like Urloweb. Powered By relatedArticle Facebook social plugin CERCA%NEL%SITO Advanced Search search... LE%PIU'%LETTE%DELLA%SETTIMANA%DI%URLO Previsioni meteo per Roma Sabato 6/04/2013 Nubi sparse Temperatura minima: 8 °C Temperatura massima: 19 °C Probabilità di precipitazioni: 10% Vento moderato da SW Domenica 7 Lunedì 8 SEARCH ADSENSE%2 Caro Presidente L'Ostiense continua a colorarsi di street art Sadside Project: dalla Capitale con rumore Primarie Municipio XI: non per i candidati ma per le idee Presentato il "Modello Educativo Romano" Martedì 9 Rifiuti Municipio XII: il Consiglio Municipale contro discarica e altri impianti La Regione Lazio cambia colore. Cosa ne sara' della Sanita'? Differenziata Municipio XII: dalla sinistra municipale si lamentano i tempi lunghi Nubi sparse Minima: 10 °C Massima: 20 °C Precipitazioni: 10% Vento moderato da Nubi sparse Minima: 5 °C Massima: 17 °C Precipitazioni: 10% Vento moderato da SW Nubi sparseTeatro… Libre Minima: Monte Stallonara: iniziata prima cantierizzazione. A breve al via Massima: i lavori Precipitazioni: 16% Vento moderato da SW RESET USER SETTING IN ALTO Urlo - La Scena di Roma Sud e Urloweb.com sono progetti editoriali editi da Publigiovane Scarl (P.Iva 06517231004) Direttore Responsabile Marco Caria, Direttore Editoriale Luca Migliorati, http://www.urloweb.com/rubriche/libri/4636-pazzi-scatenati-usi-e-abusi-delleditoria.html Pagina 2 di 3 Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento | Tropico del Libro 06/04/13 10:24 Eccovi nel Tropico del Libro Esploriamo per voi l'universo editoriale e letterario ...organizzandolo in categorie (a sinistra) ...offrendovi una rassegna stampa quotidiana (al centro) ...selezionando gli annunci di lavoro retribuito (a destra) E se avete bisogno di eroi, c'è Super Lettore (in fondo) Home > Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento LAVORARE NELL'EDITORIA Seleziona una categoria Cosa cerchi? Cerca « Più formazione ai bibliotecari per sfidare il digital divide Zandegù | uno sguardo cinico sul reale » ASSISTENTE DI REDAZIONE | azienda editoriale Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento Azienda editoriale cerca a Milano assistente di redazione con ottimo inglese ed esperienza Scritto da Ilaria Mozzi in editori libri stampati il 7 febbraio 2013 http://ticedizioni.com/ Rispondono al nostro questionario “Editori Trasparenti” Alessandro, Andrea, Emanuele e Valentina. AUDIOLIBRI audiolibri gratis audiolibri vendita AUTOPUBBLICAZIONE BIBLIOFILIA BIBLIOTECHE biblioteche digitali istituzioni bibliotecarie trova biblioteche BOOKTRAILER analisi booktrailer concorsi booktrailer segnobooktrailer service booktrailer storia booktrailer CONCORSI concorsi narrativa COPYRIGHT E COPYLEFT CORSI corsi di redazione corsi di scrittura corsi di traduzione origini & direzioni Fondazione del marchio editoriale Il marchio Tic Edizioni è stato fondato a Roma più o meno un anno e mezzo fa, la casa editrice ha esordito all’edizione del 2011 di Più libri più liberi. I tre soci fondatori sono Alessandro Alessandroni, Andrea Falegnami ed Emanuele Kraushaar. La decisione di aprire una casa editrice Era nell’aria, Alessandro, Emanuele e Andrea lavoravano già nell’editoria. Alessandro come proprietario delle librerie Altroquando, Andrea come scrittore e grafico, Emanuele con la sua free-press “Metromorfosi” e come scrittore. Da tempo si parlava di aprire una casa editrice. Ma, consapevoli delle difficoltà, ci si è tenuti alla larga da esperimenti poco meditati e destinati a colare a picco in un batter d’occhio. Bisognava collezionare una serie di idee innovative prima di iniziare. Trovare una formula che non incastrasse la casa editrice nelle solite dinamiche commerciali. Il progetto editoriale Il progetto che si andava formando lentamente è quello che al momento stiamo realizzando: pubblicare pochi libri all’anno, ma che ci piacciano davvero, senza preclusioni di genere. Poiché per sopravvivere non vogliamo iper-produrre libri (quantità pseudo-commerciali e poi un paio in cui crediamo), affianchiamo ai libri la produzione di gadget editoriali, primi fra tutti le parole magnetiche. Storia del logo e del nome Un tic è un movimento incontrollabile, indipendente dalla propria volontà. Siamo una casa editrice indipendente, persino dalla nostra volontà. DIETRO LE QUINTE contenuto & contenitore EBOOK Il direttore editoriale Nessuno in particolare. ebook gratis ebook vendita EDITORI editori audiolibri editori ebook editori libri stampati ENTI E ISTITUZIONI associazioni di categoria istituzioni governative promozione lettura FIERE DEL LIBRO fiere fumetto fiere libro GIOCHI LINGUISTICI E LETTERARI LAVORARE NELL'EDITORIA LIBRERIE librerie ebook librerie indipendenti librerie libri usati COPYWRITER | agenzia di comunicazione Agenzia di comunicazione cerca copywriter con almeno due anni di esperienza CONVERTITORE EPUB | agenzia letteraria Agenzia letteraria cerca a Roma esperto di conversione in ePUB spulcia tutti gli annunci → SOSTENIAMO Firma per difendere pluralismo e libertà dell'informazione Firma per difendere l'accessibilità dei contenuti web Chi legge e seleziona i testi Valentina Salvati legge i testi e opera una prima scrematura. Poi sottopone ai tre soci i testi che le sembrano interessanti o sui quali pensa di dare una valutazione poco obiettiva. Criteri per la scelta dei libri Pubblichiamo quello che ci piace. Che si tratti di un saggio, di un romanzo, di racconti poca differenza fa. Come non ci interessa di perseguire la strada di un unico genere. Per ora abbiamo pubblicato un romanzo, Mi faccio vivo io, di Andrea Falegnami e un saggio inchiesta, Pazzi scatenati – usi e abusi dell’editoria. Non possono essere paragonati, troppo diversi l’uno dall’altro. Forse però ciò che li accomuna è l’autonomia dell’autore. Ci piacciono gli scrittori che hanno una voce autonoma e autentica. DOVE TROVARCI Giovedì 18 aprile, ore 16.30 Università Cattolica di Milano, aula G012, Largo Gemelli 1 Scegli me. Giornalismo editoriale tra carta e web Novità pubblicate all’anno; eventuali titoli stranieri di cui acquistate i diritti Pubblichiamo due o tre novità nella collana Libri. Nella collana Scripta Magnet (le parole magnetiche) bah… dipende, quest’anno abbiamo prodotto quattro nuove confezioni. Quanto ai titoli stranieri, per ora non ne abbiamo nel nostro piccolo catalogo. Ma non escludiamo di pubblicarne. Specializzazioni Pubblichiamo libri e produciamo gadget, ma libri e gadget costituiscono per noi un unico indissolubile. Le nostre attuali collane sono: la collana Libri (libri di carta), la collana Scripta Magnet (parole magnetiche), la collana I have a http://tropicodellibro.it/editori/editori-libri-stampati/tic-edizioni/ Pagina 1 di 4 Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento | Tropico del Libro librerie online MARKETPLACE EDITORIALI MATERIALI NOTIZIE lo stendipanni NUMERI EDITORIA dream (gadget relativi alla nostra metro dei sogni, siamo romani e abbiamo voluto interpretare un desiderio collettivo dell’urbe); chiudiamo con la collana Classici sospesi, ovvero delle mensole-libro che diventano invisibili sulla parete. Pubblicazione in ebook No, non pubblichiamo in formato e-book, ma non possiamo escluderlo nel futuro. Procediamo per piccoli passi, cerchiamo di perfezionare quanto già facciamo. SAPER SCRIVERE Importanza data alle copertine e loro lavorazione Ehm… secondo voi? (su Pinterest, NdR) La forma per noi è parte del contenuto. Il design dei gadget, la copertina dei libri sono essenziali. Se capita un errore a livello formale (e ci è capitato ma non diciamo dove perché non siamo kamikaze) ci puniamo con un numero di frustate pari a quello stabilito per errori di contenuto. SCRITTORI ONLINE proposte editoriali & autori RIVISTE riviste fumetti riviste letterarie SERVIZI EDITORIALI agenzie letterarie creazione software cura redazionale SOCIAL NETWORK STRAVAGANZE 06/04/13 10:24 Trattamento delle proposte editoriali ricevute Le leggiamo. Leggiamo le proposte editoriali che ci vengono sottoposte. Siamo all’inizio e abbiamo bisogno di guardarci intorno. Crediamo nella possibilità che tra gli allegati che apriamo si possa nascondere un dattiloscritto che ci farà esclamare: “Sì, è questo!”. In questo momento stiamo decidendo se pubblicare o meno un dattiloscritto che abbiamo ricevuto. Non amiamo pubblicare il libro di un signor tal dei tali solo perché qualcuno riconoscerà quel nome, tal dei tali. Diamo importanza al testo, non al nome di chi quel testo ha scritto. Ci riproponiamo di valutare i testi secondo questo criterio anche quando e se avremo l’opportunità di agganciare nomi cosiddetti importanti. Investimento economico ed eventuale compartecipazione dell’autore Dato che ce lo hanno già chiesto, ribadiamo: NO!! NON chiediamo un contributo agli autori. NON siamo una casa editrice a pagamento. Anzi, se possibile, ed è accaduto, cerchiamo di dare un anticipo (in proporzione alle nostre possibilità) all’autore. comunicazione & lettori Uso dei social network Siamo presenti su Facebook, Twitter e Pinterest. Siamo piccoli e non abbiamo un ufficio stampa interno, tanto meno qualcuno che possa occuparsi esclusivamente dei social network. Dunque ci siamo, ma non ossessivamente. Emanuele cura Facebook, Valentina Twitter e Pinterest. Presentazioni nelle librerie Non ci piace annoiare la gente. Per il 90% è ciò che si ottiene con una presentazione. Per il 10% rimanente il risultato è l’applauso di parenti e amici. Ecco, questo tipo di solipsismo lo rifuggiamo. Pensiamo che niente debba essere fatto “per forza”. Dunque, la presentazione va bene solo se accompagnata dall’intuizione che possa essere partecipata, divertente, e non una farsa. Il contatto con chi ci segue però ci piace, perciò stiamo cercando di proporre tornei magneTICi: le squadre si sfidano nella composizione di determinati testi (di volta in volta si sceglie la tipologia testuale) con le parole magnetiche. Abbiamo sperimentato la formula del torneo magneTICo in occasione di Più libri più liberi 2012, è stato divertente. Fiere e festival Sin ora siamo stati a Più libri più liberi, al Salone internazionale del libro di Torino, a Marina di Libri e al Pisa Book Festival. Ulteriori attività di promozione In primo luogo, rispondiamo ai questionari sulle case editrici. Ma con parecchio ritardo, perché pare che tirarsela un po’ sia efficace. A parte gli scherzi, abbiamo chiesto a un ufficio stampa di collaborare per il lancio di Pazzi scatenati – usi e abusi dell’editoria. Sappiamo che per molti editori è una promozione “normale”, per noi invece rappresenta un investimento ad hoc, perché non abbiamo nessuno che si occupi a tempo pieno di contattare i giornalisti e tuttavia ci rendiamo conto che credere in un libro significa anche promuoverlo, renderlo visibile, perciò per quanto è possibile lo facciamo. Contattiamo le librerie che non sono coperte da Medialibri per proporre i nostri libri e gadget. Cerchiamo di migliorare lentamente ma senza soluzione di continuità un sito Internet che ci ha fatto dannare. promozione & distribuzione Promotore Siamo promossi regionalmente da Medialibri Diffusione, da pochissimo tempo, da un paio di mesi. Distributore Siamo distribuiti da Medialibri Diffusione, da pochissimo, da un paio di mesi. http://tropicodellibro.it/editori/editori-libri-stampati/tic-edizioni/ Pagina 2 di 4 Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento | Tropico del Libro 06/04/13 10:24 premi & concorsi Premi come casa editrice No, abbiamo vinto il bando “Creatività” della Provincia. Premi vinti dai vostri autori No, i nostri autori non hanno vinto premi. Federico di Vita, autore di Pazzi scatenati, ha vinto con la squadra omonima il Primo torneo magnetico della storia, sconfiggendo Del Vecchio editore, Marcos y Marcos e Neo Edizioni. Insomma, ora sembrerà pure poca cosa, ma quando verranno compilati gli annali… Concorsi indetti da voi No. Solo un torneo magnetico. Siamo ludici, non lucidi. partnership & aiuti Finanziamenti Abbiamo ricevuto un finanziamento dalla provincia, o meglio, dobbiamo ancora riceverlo… lo riceveremo. Partnership o forme di cooperazione con altri attori della filiera Non possiamo parlare di cooperazione vera e propria, ma ci piace l’idea, ci sono varie case editrici che ammiriamo, le cui pubblicazioni leggiamo (siamo lettori!!), ci sono parecchie persone che lavorano nella filiera che ci piacciono come persone. Ah, non vorremmo sembrasse l’unica cosa che abbiamo fatto sin qui, ma ritornando al Primo torneo magnetico della storia… ecco quella serata è stata divertente perché partecipata: Del Vecchio editore, Marcos y Marcos, e Neo Edizioni hanno contribuito a renderla divertente, scanzonata. etica lavorativa & ambientale Composizione dell’organigramma della casa editrice Tre soci più Valentina Salvati. Valentina ha il mandato di pungolare i tre soci. I tre soci meditano su tutto e ognuno si occupa di un aspetto particolare: Alessandro della parte commerciale, Andrea di grafica e del design delle confezioni, Emanuele del sito. Valentina si occupa della parte più strettamente redazionale (lettura, editing, bozze), di preventivi, griglie per le parole magnetiche e, insomma, quel che serve. Riflessione sulla politica adottata rispetto alle risorse umane In sintesi: di necessità virtù. Rapporto numerico tra dipendenti e collaboratori esterni; percentuale di esterni che collabora con l’azienda in forma continuativa Per ora l’unica persona che lavora continuativamente per Tic è Valentina, e ci è capitato di chiedere la collaborazione esterna per Pazzi scatenati a una impaginatrice e una bravissima addetta all’ufficio stampa (Ciao Ilaria!!). Si tratta di collaborazioni legate all’impaginazione e alla promozione sulla stampa di un titolo in particolare. Modalità di contratto con cui lavorano i componenti dell’organigramma, sia interni che esterni A tempo indeterminato. Politiche di tirocinio/stage Non abbiamo ancora avuto un’esperienza al riguardo. Metodi di ecosostenibilità Avete mai sniffato i nostri magneti? Proprietà della casa editrice I proprietari sono i tre soci fondatori. Note Grazie per il questionario. Salva in pdf per la stampa Tweet 3 Recommend 16 Segnalibro Trova altre informazioni alle voci: Alessandro Alessandroni, Andrea Falegnami, editori trasparenti, Emanuele Kraushaar, Tic Edizioni Commenti (2) #1 di tropicani il 7 febbraio 2013 - 13:24 Tic Edizioni ci ha gentilmente chiesto di integrare il cognome opportunamente reclamato, e noi l’abbiamo fatto. http://tropicodellibro.it/editori/editori-libri-stampati/tic-edizioni/ Pagina 3 di 4 Tic Edizioni | editori indipendenti in movimento | Tropico del Libro 06/04/13 10:24 #2 di Alfredo il 7 febbraio 2013 - 12:32 sono un amico di Valentina. E anche un vostro cliente. Ho comprato il poster “i have a dream”. Ho una domanda: perchè Valentina, che viene citata sei volte non viene mai citata per nome e COGNOME. Ciao . Cambia » Nome (obbligatorio) Email (obbligatorio) (non verrà pubblicata) Sito web Invia Commento progetto tropicani http://tropicodellibro.it/editori/editori-libri-stampati/tic-edizioni/ partecipa segnalazioni note d’uso contatti Pagina 4 di 4 Sopravvivere grazie ai libri | Leggere il mondo chi siamo abbonati a lk 06/04/13 10:28 sito mobile login Seguici su: Cerca: 06 aprile 2013 - 10:28:39 politica economia partiti esteri palazzo finanza elezioni società piazza affari media & tech imprenditori energia cultura euro e bce europa italia sport BLOG filosofia e religione BLOG Leggere il mondo 15 March 2013 letteratura / occupazione Sopravvivere grazie ai libri Gaetano Farina 2 shares 0 shares 0 shares stampa pdf Blogger Gaetano Farina Aprire una libreria e sopravvivere con l’aiuto dei libri rimane un sogno (o un’aspirazione) ancora per molti italiani, di qualsiasi età, nonostante i segnali scoraggianti provenienti dal mercato editoriale. Del resto, a dispetto della crisi e delle statistiche, col conforto di alcuni recenti “esperimenti” diffusi sull’intera penisola, si deve ammettere che, specie quando si è capaci di sviluppare un progetto originale, alternativo e ben calibrato, preferibilmente specializzato solo su alcuni settori disciplinari, i margini di successo non sono poi così limitati ed anche questo sogno si può trasformare in realtà. Non esclusivamente tramite il franchising proposto dai grandi marchi del settore, ma anche, e soprattutto, con iniziative del tutto autonome, slegate dai rigidi vincoli commerciali (e culturali) imposti dal sistemafranchising e che possono richiedere un budget di avvio attività (nettamente) inferiore. Sono già da anni in commercio dei kit multimediali per l’avvio d’impresa anche nel settore librario, ma, dato che trattiamo proprio di libri, è più appropriato proporre una selezione di Per la UE, il prossimo 10 luglio (quando compirò 35 anni) avrò superato il “confine della giovinezza”. Ciononostante, mi sento un papà giovane visto che riesco ancora a tener testa al mio scatenato Lorenzo che di anni ne ha solo 5. E’ una laurea “debole” in Scienze Politiche che mi ha spinto verso il giornalismo e a collaborare con numerose testate fra le quali, oltre a Linkiesta, Affari Italiani, Affari Internazionali, Lettera 43, Narcomafie, Antimafia Duemila, Giornalettismo, Calciomercato, Articolo 21, Giudizio Universale: un percorso affascinante ed appassionante, sebbene, sinora, per nulla redditizio. Eppur non mi arrendo e per diventare un giornalista d’inchiesta continuo a nutrirmi di libri tanto da essermi costruito una biblioteca che non ha nulla da invidiare a quelle pubbliche. Del resto, non ho avuto la possibilità di viaggiare, son rimasto impiantato sempre a Torino e per compensare il deficit di esperienza sul campo, mi metto a leggere qualsiasi tipo di libro. Ma ne sto scrivendo anche uno io: dopo aver pubblicato un dossier sulle “case editrici indipendenti”, mi sono cimentato, infatti, nell’elaborazione di una guida sull’ “informazione alternativa in Italia”. Spero che i miei consigli di lettura possano ritornarvi utili. guide cartacee utili all’avviamento ed alla gestione di una rivendita libraria. In quest’ambito, non si può eludere il ruolo dominante di Editrice Bibliografica, da quasi http://www.linkiesta.it/blogs/leggere-il-mondo/sopravvivere-grazie-ai-libri Pagina 1 di 4 Sopravvivere grazie ai libri | Leggere il mondo quarant’anni al servizio delle biblioteche e degli operatori del libro. Tanto da aver riproposto recentemente, aggiornata all’era dell’ebook, la guida “Aprire una Libreria” di Alberto Galla e Giovanni Peresson. Un “must”, giunto alla sua terza edizione, che nasce 06/04/13 10:28 Archivio mensile 2012 2013 dall’esperienza didattica dei corsi della “Scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri” e che esplora ogni aspetto di quest’affascinante, ma sempre più rischiosa, attività. Da tutti i modelli possibili di libreria (inclusa quella del franchising) alle attività promozionali, passando per le scelte localizzative, di arredo, assortimento, dei software gestionali. Una sezione ampia e approfondita è dedicata anche alla definizione del cosiddetto business plan, strumento imprescindibile per misurare la validità e sostenibilità economica di ogni idea progettuale. Ma ai librai e a quelli che lo vogliono diventare possono risultare molto utili anche altri titoli legati alla promozione del prodotto editoriale. Il più recente è “Comunicare il Libro” di Silvia Frattini, nato dall’esperienza dei corsi dell’Associazione Italiana Editori, nel quale, sullo sfondo di interviste, esempi, casi reali, e accanto agli strumenti tradizionali, sono esplorate le nuove potenzialità offerte dalla tecnologia digitale e dal web: dai cataloghi online alle promozioni sui social network, dai booktrailer ai testi accessibili, ecc. Consigliabile è anche il lavoro di Fabio Severino “Marketing dei Libri. Teorie e casi di studio” che si fonda su una ricerca appositamente condotta presso alcuni tra i principali operatori del settore editoriale librario (De Agostini Libri, Sperling & Kupfer, Mach2 Libri, Newton Compton, RCS Libri). Un’idea può essere anche quella, per ridurre al minimo i costi partenza, di provare a sviluppare una piattaforma e-commerce a cui affiancare, solo successivamente, un negozio fisico. A tal fine, ci vengono in aiuto alcuni titoli di Apogeo, primo fra tutti proprio “Il Manuale dell’E-Commerce” di Roberto Ghislandi che, in 315 pagine, cura qualsiasi aspetto, inclusi quelli legali e fiscali, del commercio virtuale: dalla progettazione alla logistica, dalla sicurezza alla comunicazione, alle tecniche S.E.O. e alla web analytics, passando per design e CMS. In versione e-book (a soli € 3.99), è disponibile, poi, “Il Libraio Digitale” in cui Francesco Rigoli, molto generosamente, svela tutti i segreti della sua attività da librario del web, dato che da anni ormai collabora con Simplicissimus Book Farm, una dei leader italiani della distribuzione di ebook. Ma nella sezione del catalogo Apogeo riguardante l’editoria digitale (www.apogeonline.com/argomenti/Editoria%20digitale) si possono reperire molti altri titoli, a prezzo contenuto, di comprovata utilità anche per gli aspiranti librai. Prima di avviare un’attività di questo tipo, sarebbe poi raccomandabile fare qualche chiacchierata con chi sopravvive da anni, se non decenni, grazie al commercio di libri in carta. Si possono trovare alcuni librai indipendenti parecchio loquaci ed estremamente disponibili (altri un po’ meno) ad affrontare una ricognizione sulla propria attività commerciale e a provare a tratteggiarne le prospettive future. Per questo segnaliamo la nuova iniziativa del distributore-editore NdA press che sta immettendo sul mercato una serie di guide che elencano e promuovono proprio tutte le librerie indipendenti delle città più importanti d’Italia, con tanto di recensione e profilo storico per ognuna. Peccato solo che le guide non si rivelino del tutto esaustive. Quella di Torino, ad esempio - la città del libro per antonomasia, non solo perché ospitante il Salone, ma per il numero di librerie e lettori -, si perde per strada qualche negozio storico o altrettanto meritevole di segnalazione. Per conoscere meglio il mondo editoriale (incluso il suo sistema distributivo) non sarebbe male, infine, soffermarsi su qualche capitolo di “Pazzi Scatenati” di Tic Edizioni (ecommerce.ticedizioni.com), seppur la sua visione di fondo sia pessimistica e l’approccio marcatamente polemico. L’autore, Federico Di Vita, vantando una lunga esperienza come addetto ai lavori, si dimostra, infatti, estremamente edotto di schemi, usi (e abusi), tecniche di tutti i mestieri del settore presentando e rielaborando una serie di testimonianze di chi, grazie ai libri, nonostante tutto, riesce ancora a camparci…Peccato, però, che anche questa seconda edizione ulteriormente allungata - a dispetto delle ammirevoli competenze di Di Vita non solo in ambito librario - si confermi un po’ confusionaria già a partire dalla copertina che, riportando scene di soft-porno, più che attirare l’attenzione del potenziale lettore, come sarebbe negli obiettivi, non chiarisce la collocazione disciplinare dell’opera. Inoltre, a nostro avviso, per agevolare ed alleggerire la lettura di un testo così corposo, sarebbe stato meglio riordinare sistematicamente i vari contributi esterni raccolti, sicuramente preziosi, più che riportali integralmente in forma dialogica. Confidiamo, quindi, in una terza edizione decisamente migliorata… http://www.linkiesta.it/blogs/leggere-il-mondo/sopravvivere-grazie-ai-libri Pagina 2 di 4 Sopravvivere grazie ai libri | Leggere il mondo 06/04/13 10:28 Gaetano Farina parole chiave: Apogeo / aprire una libreria / bibliografica / comunicare il libro / e-commerce / guida alle librerie indipendenti / il libraio digitale / marketing dei libri / nda press / pazzi scatenati / tic argomenti: letteratura / occupazione 2 shares 0 shares 0 shares stampa pdf Commenti Al momento non ci sono commenti per questo pezzo. invia nuovo commento Segui i nostri autori consigliati Marco Alfieri linktank politica Fabrizio Goria economia Paolo Stefanini finanza Antonio Vanuzzo esteri Alessandro Da Rold italia Dario Ronzoni società Marco Sarti Linkiesta Le Rubriche I Generi Newsletter Chi siamo Corsivo Politica Il team Editoriale Economia Iscriviti alla Newsletter de Linkiesta. 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Le copie, come detto, erano fresche di stampa ma non mi era stato scatenati zioni ce ne sono diversi e inoltre sin dall’inizio que sto era quello che volevo fare. che il trattamento subìto non mi era piaciuto, decisi che avrei sì siglato un accordo di pubblicazione, ma alle mie condizioni: mi sarei tenuto tutti i diritti del libro, all’editore non restava altro che vendere le copie già stampate, altrimenti sarebbero andate al malmente si cedono al primo editore e convincere tore sia disposto a pagare per ripubblicare un libro zione di Pazzi scatenati uscì. caso i diritti erano miei e quindi quello che in teoria è l’ostacolo più grande non c’era: il libro era disponi cui è uscita la prima edizione di Pazzi scatenati era 16 mi ero ripromesso di approfondire. La verità è che sapevo di voler ampliare il campo d’indagine quando sto ha senso. Per spiegare questo interesse bisogna chiamare in causa la natura stessa di Pazzi scatenati, la cui prima edizione ha destato qualche attenzione. È scomodo per me fare valutazioni ma credo che il merito principale della prima edizione fosse quello di mettere per la prima volta nero su bianco un certo numero di considerazioni note agli addetti ai lavori, ma che sfatavano la percezione comune: in molti casi i piccoli editori non sono i celebrati paladini della questa aveva anche un difetto prettamente editoriale: troppo piccolo per un libro così ricco di note. Pazzi scatenati, come detto, ha avuto un certo risalto e la mia speranza di ripubblicarlo è andata in porto gra indipendente mi ha proposto di pubblicare una nuova versione del libro, ma a parte che avevo dato la mia parola a Tic, sono convinto di aver avuto in questo modo più libertà autoriale a disposizione. La tiratura sarebbe stata più o meno la stessa ma la dedizione al testo in questo caso probabilmente è stata maggiore quanto invece una masnada di dilettanti allo sbara glio, i protagonisti di quelli che da qualche parte ho spesso basano la loro produzione sullo sfruttamento vani che provano a costruirsi un mestiere nell’am sono i gadget, è normale che quell’unico libro lo curi che pubblicare con un editore piccolo ma mental mente libero come il mio, sia attualmente la versione tranchant fatto che parlando solo dei piccoli editori il libro evi tava di trattare una serie di questioni limitrofe che 17 approssimazione di quella formula che al momento e abusi dell’editoria Per concludere la mia risposta arrivo al perché. Ho voluto ripubblicare Pazzi scatenati perché sentivo di poter dire di più e meglio. E non parlo solo dei dati in questo mondo, di quanto sia rischioso, e, leggen dolo tra qualche lustro, di cosa sarà stato il lavoro editoriale nei primi decenni del terzo millennio. un anno invecchiano, ma per me questo conta poco questione non sono i dati, quello che volevo fare con tanti ruoli che questo ambiente propone. La mia in ritratto le diverse arti che compongono il lavoro edi Al legoria del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti è perché la situazione lavorativa che mi sono tro vato di fronte è quella che è. La nuova edizione di Pazzi scatenati sin dal sottotitolo dimostra un’ambi Usi e abusi dell’editoria Federico di Vita è nato nel 1982. Negli ultimi cinque anni ha lavorato per due sedicenti editori, per un negozio di cianfrusaglie e per una libreria. Il suo biografo ritiene che in Pazzi scatenati si parli di tutto ciò, non necessariamente in tale ordine. Per questo è stato querelato: l’interpretazione era troppo audace, la biografia non autorizzata e poi “lavorato”, in certi ambienti, è un’offesa su cui proprio non si può passare sopra. 18 Presentazione di “Pazzi scatenati” di Federico di Vita | Via dei Serpenti Informazioni 06/04/13 10:31 Presentazione di “Pazzi scatenati” di Federico di Vita Articolo scritto il 05 apr 2013, si trova in Eventi. Oggi alle 18.15 presso Mammut Pigneto (circonvallazione Casilina 79, Roma), Federico di Vita presenterà il suo libro Pazzi scatenati. Usi Tag e abusi dell’editoria italiana (pubblicato da Tic Edizioni). Insieme a di Vita interverranno editoria, presentazioni, saggistica, tic edizioni Graziano dell’Anna e Chiara Di Domenico. «”Io sarò pompiere!” proclamava Grisù alla fine di ogni episodio. meccanico, la Il pompiere, maestra… la cassiera, qualunque il mestiere appare più ragionevole dell’editore. E allora perché in migliaia continuano a provarci? Perché altrettanti giovani si ostinano a bussare alle redazioni di un settore blindatissimo? “Pazzi scatenati” accelera il processo del disincanto di aspiranti addetti ai lavori, mormora all’orecchio cosa dice il vicino e nutre il pettegolezzo, spiega perché scrivere meglio di Faletti non paga mai, soprattutto se non si Articoli recenti Presentazione di “Pazzi scatenati” di Federico di Vita 05 apr 2013 FUORI CAMPO: intervista a Laura Scarpa 05 apr 2013 10 quaderni d’artista in mostra in legatoria 05 apr 2013 Presentazione di “Prose dal dissesto” di Massimiliano Borelli è Faletti. In omaggio il tassello dell’editoria, per costruire il grande puzzle dello stivale 04 apr 2013 alla deriva.» FUORI CAMPO: intervista a dr.pira Condividi: Lascia un Commento Name * Comment 03 apr 2013 Commenti recenti 10 quaderni d’artista in mostra in legatoria | Via dei Serpenti su FUORI CAMPO: intervista a Marta Baroni 10 quaderni d’artista in mostra in legatoria | Via dei Serpenti su FUORI CAMPO: intervista a Gianluca Foli E-Mail * Website Invia FUORI CAMPO: intervista a Laura Scarpa | Via dei Serpenti su FUORI CAMPO: intervista a Giulia Tomai 10 quaderni d’artista in mostra in legatoria | Via dei Serpenti su FUORI CAMPO: intervista a Daniela Tieni 10 quaderni d’artista in mostra in legatoria | Via dei Serpenti su FUORI CAMPO: intervista a Andrea Mongia Cerca Follow © 2013 Via dei Serpenti. All Rights Reserved. Follow Via dei Serpenti http://www.viadeiserpenti.it/presentazione-di-pazzi-scatenati-di-federico-di-vita.html Search Theme by WPSHOWER & MOODYGUY Pagina 1 di 2 Per il corpo di mille cyber-balene, ahr : minima&moralia 06/04/13 10:19 minima&moralia minimumfax Cos’è minima & moralia Autori Link Contatti Per il corpo di mille cyber-balene, ahr di Federico di Vita pubblicato giovedì, 21 febbraio 2013 · 4 Commenti http://www.minimaetmoralia.it/wp/ebook-pirateria/ Pagina 1 di 9 Per il corpo di mille cyber-balene, ahr : minima&moralia 06/04/13 10:19 A dicembre è uscita la nuova edizione di Pazzi scatenati – Usi e abusi dell’editoria, stavolta per Tic, una minuscola casa editrice che pubblica un libro e mezzo l’anno e si finanzia vendendo parole magnetiche. O qualcosa del genere. Non mi trovo molto a mio agio a parlare del libro ma un paio di frasi sono nella condizione di doverle proprio mettere insieme. E sia: per me Pazzi scatenati è uno scritto sulla vanità, sull’illusione e sulle «odiose velleità» (per dirla con Marco Montanaro) che regolano tanta parte della filiera editoriale. Circostanze che hanno portato un’abbondante sezione della filiera medesima a prostrare una generazione di precari, dal canto loro correi di partecipare alla giostra – anche questi si sono illusi col sudore dei loro anni migliori di poter cambiare qualcosa. Non era vero, non era possibile, o almeno quasi mai. Ammesso che il libro un merito ce l’abbia è quello di parlare di queste cose con una certa levità. minima&moralia mi offre l’onore di proporre qualche pagina dalla nuova edizione. Discorrendone un po’ si è pensato di prendere uno stralcio da un capitolo sui nuovi media. In particolare nel brano qui sotto si parla degli scan ripper, una delle misconosciute figure che popolano il panorama della cometa che (forse) stravolgerà il mercato del libro che conosciamo oggi. *** Nel business editoriale ci sono solo due attori ad avere il futuro garantito: i lettori e gli autori, a cui paghiamo il 70 per cento dei diritti. Tutti gli altri devono lavorare per assicurarsi un futuro. L’ecosistema che ruota intorno al libro dovrà adattarsi al nuovo e per farlo bisogna sforzarsi di creare valore aggiunto. Non si vince mai se si combatte contro il futuro: il futuro vince sempre. Jeff Bezos Il capo di Amazon, Jeff Bezos, ci mette in guardia: «Il futuro vince sempre». E una delle partite che il futuro propone al mercato del libro è quella della pirateria e delle nuove formule di fruizione artistica. Lo abbiamo visto con la musica, abitudini come quella del peer-to-peer, la pratica di scaricare file piratati su Internet, fanno presto ad attecchire. Un passo avanti si fa quando si riconosce che in realtà chi si scarica i file altri non è se non un cliente a cui è negato un servizio. Quale? La possibilità di scaricarsi film, musica, libri – non tanto http://www.minimaetmoralia.it/wp/ebook-pirateria/ Pagina 2 di 9 Per il corpo di mille cyber-balene, ahr : minima&moralia 06/04/13 10:19 senza pagare – ma in modo libero e senza avere ogni volta l’onere di dover spendere per un prodotto che ancora non conosce. Perché ormai ci siamo abituati a questa possibilità. Chi sarà in grado di accettare la scommessa della fruibilità – un sistema che per quanto combattuto da produttori, editori, tycoon è stato ormai assorbito dall’utenza media al punto che potrebbe essere riconosciuto come un segno dei tempi, un cambio di paradigma nel campo della ricezione artistica – potrebbe ritrovarsi per le mani le carte per vincerla. Chi invece si ostinerà ad arroccarsi sulle proprie posizioni, fissando il prezzo di un e-book a 11,99 euro, sarà seppellito dai tempi [Cfr Roberto Giacobbo, Aldilà, o in altre parole: rip]. «Perché mi devo comprare il disco di Tiziano Ferro rischiando 20 euro senza sapere se mi piace?» si domanda Andrea Belli, raffinato web designer. «Io voglio scaricarmelo, senza pagare. Ma non perché non voglio dare i soldi a Tiziano Ferro. Non voglio spendere 20 euro a prescindere da Tiziano Ferro; se invece mi chiedessero un euro per il suo disco – e io avessi un minimo di interesse – me lo scaricherei, è un euro, sticazzi. Come sta succedendo nelle applicazioni per iPhone. La gente ne scarica una marea, senza sapere se servono, gli piacciono perché costano 79 centesimi. C’è un download compulsivo di cose. Io mi scarico di tutto, ci stanno le applicazioni gratuite, le applicazioni gratuite infarcite di pubblicità (succede il più delle volte su Android). Esiste questa libertà di scaricarsi la roba senza un onere di prezzo. Ora, in America questa cosa succede già: paghi un abbonamento a un servizio, 10 o 12 euro al mese. Per esempio c’è Netflix[1]. In realtà ce ne sono vari, Netflix è il più famoso, è per i film. Per la musica la stessa Amazon ha un servizio di download per abbonamento». Per quanto riguarda il mercato editoriale non c’è ancora niente di simile nemmeno negli Stati Uniti, però non è impossibile immaginare anche per i libri uno scenario di questo tipo. Del resto i file testuali favorirebbero il peer-to-peer migliore in assoluto: essendo file leggeri si potrebbe godere dell’intero servizio (tutto il libro) in una frazione di secondo (per musica, serie tv e cinema i tempi di download vanno da qualche minuto a qualche ora). «Pagando un fee mensile, cioè una tassa sulla cultura, in America io ho la possibilità non tanto di avere quello che mi piace – perché per quello che mi piace ce li spendo dodici euro – ma di poter scaricare quello di cui non sono sicuro. La differenza è questa. Sto pagando un piccolo abbonamento per tutto ciò di cui non sono certo, che voglio provare. «Se ci pensi è una tassa sulla cultura. Pago dodici euro al mese e posso accedere a tutto quello che voglio. Questi dodici euro tu li puoi chiamare abbonamento, ma effettivamente è una tassa. Per cui io ti do dodici euro per i film, dodici per la musica, dodici euro, un domani, per il mercato dell’editoria. Prima o poi sta cosa probabilmente diventerà statale. A un certo punto s’arriverà al fatto che tu avrai un account, ok? Avrai un account, sarà riconosciuto come legale quello – stiamo parlando quasi di fantascienza eh, però sarà più o meno così – non avrai numero di telefono, carta d’identità, carta di credito, non c’avrai un cazzo: avrai un account a cui tutto è riferito, e da quell’account potrai pagare una tassa per avere tutto quello che ti pare. Perché i mercati della musica, del cinema e dell’editoria saranno liberi, dal punto di vista privato. E considera che per quanto riguarda i film e le serie tv succederà presto. Nell’arco di un anno e mezzo ci sarà Netflix pure in Italia». Al di là degli scenari più o meno futuribili appena vaticinati, bisogna riconoscere che l’occasione che si presenta al mercato editoriale è proprio questa: l’opportunità di sapersi avventurare in uno spazio vergine, di poterlo coltivare. Volendo lanciare un’ipotesi tra le infinite possibili si potrebbe dire che per un gruppo di editori medio-piccoli non sarebbe nemmeno troppo costoso tirare su una struttura del genere. Si tratterebbe di organizzare un sistema per cui pagando un abbonamento i lettori avrebbero diritto a scaricarsi in formato ebook tutti i libri che vogliono degli editori aderenti. Sarebbe controproducente? Non credo, piccole e medie case editrici sfruttando al meglio il meccanismo del rental potrebbero attrarre un pubblico che sinora non avevano. Tutta quella fascia di lettori che non se la sentiva di acquistare testi di editori sconosciuti, magari potendo fruirne liberamente e a costi contenuti, si accosterebbe a libri prima trascurati. E leggendoli si appassionerebbe. E appassionandosi finirebbe per volerli comprare – di carta. http://www.minimaetmoralia.it/wp/ebook-pirateria/ Pagina 3 di 9 Per il corpo di mille cyber-balene, ahr : minima&moralia 06/04/13 10:19 «Io è una vita che non compro un disco, mi scarico tutto ovviamente. Però se qualcuno mi dicesse che con dodici euro al mese avrei accessibilità tranquilla a quello che scarico, a roba di qualità, senza il rischio di scaricarmi un porno o un cd compresso male… ma è sicuro che ce li metto dodici euro. Piano piano s’arriverà a quella cosa che t’ho detto dell’account. Facebook – che è un sistema rudimentale – è comunque un primo passo verso uno strumento che ti consente di fare tutto. Facebook è integrato già con tutto. Quando si fa un sito non si usano più i propri account, non si cercano i propri clienti: ci si rivolge a quelli di Facebook e di Google, che in qualche misura sono certificati da loro. Che poi non si sa mai eh, Internet è una cosa talmente arretrata che può succedere ancora di tutto. Stiamo all’età della pietra con Internet. Perché si vede che esiste. Il problema di Internet è che si vede che c’è. La tecnologia è fatta bene quando è invisibile. Col computer tu vedi ancora i file, ancora vedi la corrente. Un domani tu non vedrai più la corrente, vedrai la luce». Andrea Belli ci ha fatto notare come chi scarichi illegalmente sia «un cliente a cui è stato negato un servizio», a me piace pensare che si tratti di una persona che sente la necessità di soddisfare un bisogno non ancora percepito. Ed è proprio per soddisfare questo bisogno che è nata la pirateria editoriale. L’affascinante regno sommerso degli scan ripper è l’ultimo scorcio di asteroide che mi concedo di indagare – la lente ce la fornisce ancora Luca Calcinai – e, dopo questo, che il masso ci colpisca pure, e vada come vada. «La pirateria esiste da prima che gli editori iniziassero a pensare agli e-book. Chi legge molto, e ne ha scoperto le caratteristiche, ha subito apprezzato i vantaggi della lettura digitale. Personalmente ho iniziato “solo” nel 1999, e all’epoca l’offerta legale di libri che non fossero di pubblico dominio era praticamente assente. I lettori avevano fame di libri e gli editori non venivano incontro a queste esigenze. È nata così la pirateria editoriale, una pirateria ben diversa da quella di altri settori. Mentre nella musica, nei film e nei videogame i pirati si limitano a duplicare prodotti digitali già esistenti, in campo editoriale il pirata parte dal libro di carta, lo scannerizza da cima a fondo, lo passa all’ocr per estrarne il contenuto in forma testuale, lo rilegge per correggere i frequenti errori di scansione e rimuovere intestazioni e numeri di pagina, e lo reimpagina editandolo graficamente in modo che rispecchi quanto più possibile l’originale. A volte il pirata ha una propria linea grafica personale, e in tal caso edita da capo i contenuti perché rispecchino il suo stile. In passato si sono succeduti diversi gruppi che hanno organizzato i propri lavori in collane, ad esempio La biblioteca del brivido, una collana realizzata da un piccolo gruppo di scan ripper che si dedicava prevalentemente a thriller, horror, fantascienza e fantasy; oppure Bluebook che invece prediligeva narrativa e saggistica. Queste persone hanno cessato l’attività da tempo, ma altri gruppi si sono succeduti. Alcuni si sono dati anche una sorta di “etica” scannerizzando solo libri fuori catalogo (anche se ancora sotto diritti) o libri usciti da almeno un anno. «Inoltre da qualche tempo si trovano per i canali del peer–to–peer anche libri prodotti nativamente in digitale dagli editori, libri che sono stati acquistati da qualcuno e da questo qualcuno liberati dalle protezioni e messi in circolazione, ma questo genere di copie (peraltro spesso già “disponibili” come scansioni da cartaceo) sono una minoranza». Al settembre 2012, sono circa 36.000 i titoli presenti nei cataloghi legali, mentre è ragionevole stimare a circa 70.000 i titoli reperibili illegalmente. È evidente che la pirateria non si ferma con l’applicazione di drm ai libri digitali, perché comunque la fonte primaria a cui attingono gli scan ripper è la carta, e la carta non si può proteggere in alcun modo: «I lettori che si sono avvicinati al mondo digitale hanno sempre attinto al catalogo degli scan ripper, è inutile negarlo, ma in genere hanno sempre premiato le vie legali quando si sono rese disponibili. Come è possibile quindi arginare il fenomeno della pirateria? I drm sono inutili e ora [in nota[2], N.d.A.] ti spiego il perché. Come mai gli editori insistano nell’adottare a tappeto questa falsa protezione, invece di implementare un watermark[3] (che al contrario è più difficile da rimuovere e più accettabile agli occhi dei lettori) è incomprensibile, per me come per molti lettori abituali di e-book. Ho chiesto ad alcuni editori tra i più solerti a implementare il drm perché insistessero, malgrado le indicazioni contrarie anche dell’aie. Le risposte si possono riassumere in “noi lo elimineremmo, ma gli autori lo esigono”. Ho chiesto ad alcuni autori, tra cui http://www.minimaetmoralia.it/wp/ebook-pirateria/ Pagina 4 di 9 Per il corpo di mille cyber-balene, ahr : minima&moralia 06/04/13 10:19 Carlo Martigli e Marco Buticchi, e mi è stato risposto che quelle cose le decidono gli editori… «Insomma, se vogliamo rendere inutile la pirateria bisogna batterla sul suo terreno. Un esempio di successo, come dicevamo prima, sono gli store di Apple: musica e applicazioni sono reperibili in tempo reale a un prezzo irrisorio. Chi si rivolge al “lato oscuro” per procurarsi da leggere non lo fa solo perché si tratta di contenuti gratuiti. Il motivo principale è la facilità di reperimento». [1] Negli Stati Uniti Netflix è stato il primo servizio di rental. È partito affittando tramite abbonamento mensile cinque film, che venivano inviati all’utente per posta. A restituzione avvenuta, l’abbonato poteva ordinarne altri cinque. Funzionava così da prima della rete, ed era molto popolare: a fronte di un abbonamento abbordabile (12 dollari al mese) il cliente godeva di una fruibilità continua. Non rischiava di spendere per un film che non gli piacesse, era continuamente nella condizione di riceverne di nuovi. [2] «Un drm cripta i contenuti rendendoli illeggibili. Aprendo un file criptato ti troverai di fronte a un’accozzaglia di caratteri apparentemente casuali che nulla hanno a che vedere col file originario. Per decrittare questi contenuti c’è bisogno di una chiave che decodifichi il testo, un po’ come il procedimento descritto nello Scarabeo d’oro di Edgar Allan Poe: a ogni lettera era associato un diverso simbolo e per decifrarlo serviva una tabella di corrispondenza. Ma come funziona in pratica? Facciamo l’esempio del drm Adobe, quello più diffuso sui file ePub e pdf; quello che crea più problemi. Innanzitutto un utente che desidera acquistare (e leggere!) libri protetti col drm Adobe deve scaricare un’applicazione che si chiama Adobe Digital Editions disponibile per Windows e per Mac O SX (ma non per Linux). Poi deve installarlo sul proprio computer. A questo punto ade chiede di “autorizzare” il computer. Se si acconsente, ade chiede una e-mail e una password e con queste crea la cosiddetta Adobe id (un account che viene generato dai server della Adobe) e genera la chiave di decrittazione personalizzata che risiederà sul computer stesso. Il computer è autorizzato, resta da sbloccare il dispositivo di lettura (mica leggerete un romanzo sullo schermo di un pc?). Colleghiamo l’e-reader, il tablet (o lo smartphone, se avete gli occhi buoni) al pc e nuovamente ade ci chiede se vogliamo autorizzare il dispositivo collegato. Ne possiamo autorizzare cinque. Tutto ciò va fatto prima di acquistare un qualsiasi libro protetto, e tutto ciò è quanto normalmente non viene fatto dall’utente ignaro di queste procedure. Siamo pronti ad acquistare il nostro libro preferito. Andiamo su uno degli store on-line, lo mettiamo nel carrello, scarichiamo un file. Quel file non è un ePub (o pdf), ma un file con estensione .acsm. Il lettore che non ha effettuato la prima parte ed è passato subito all’acquisto non sa che farsene. Non c’è verso di leggerlo e si imbufalisce. Chi invece ha fatto tutta la procedura precedente può accedere al file .acsm. Che non è altro che la descrizione di ciò che si è acquistato, e che viene inviato (tramite ade) al server Adobe che accederà al libro richiesto, lo cripterà con le credenziali dell’acquirente e lo scaricherà direttamente nel pc. Solo in quest’ultima fase riceviamo un file ePub (o pdf) contenente il libro vero e proprio, libro che può essere letto solo sul pc e sui dispositivi autorizzati». [3] Con watermark si intende l’inserimento di informazioni personali relative all’acquirente visualizzabili direttamente all’interno dell’e-book acquistato. Il watermark non impedisce l’accesso al contenuto ma essendo solitamente posizionato nella zona del frontespizio è comunemente considerato un buon deterrente, difficilmente verrà infatti commercializzato un libro con su scritto “copia di Tizio”. Tweet Like 24 47 6 Categorie: editoria · Tag: Amazon, Andrea Belli, Carlo Martigli, drm, eBook, Edgar Allan Poe, Jeff Bezos, Luca Calcinai, Marco Buticchi, Netflix, pirateria digitale, Roberto Giacobbo, scan ripper, Tiziano Ferro Commenti http://www.minimaetmoralia.it/wp/ebook-pirateria/ Pagina 5 di 9 Pazzi unchained « Blog senza qualità 06/04/13 10:13 Blog senza qualità dove non tutto ciò che è detto è di per se stesso vero Home Questo blog Type text to search here... Home > editoria, letture, libri e dintorni > Pazzi unchained Pazzi unchained 23 gennaio 2013 eziotarantino Lascia un commento Go to comments Pazzi scatenati, di Federico di Vita, per i tipi, anzi, per quei bei tipi di Tic Edizioni, è il libro che vi farà passare la voglia di scrivere un libro (auspicabile), di voler lavorare in una casa editrice (tanto è impossibile, almeno venendone pagati), di fondare una casa editrice (ovvio), di aprire una libreria (a meno che non vogliate andare falliti prima di quanto non immaginiate), di entrare in una libreria (resistete, ha ancora un senso), forse anche di leggere un libro (per lo meno non con la stessa innocenza di prima). Pazzi scatenati parla in modo aggiornato, competente, ironico, dissacrante, puntuale del mondo dell’editoria italiana, e non per caso la copertina (inclusi i risvolti e la quarta) allude (qualcosa di più) al cinema porno degli anni settanta. Non si salva (quasi) niente dell’editoria italiana, forse qualche piccolo editore resistente (purché non troppo piccolo: quelli sono i peggio). Non si salva niente della catena editoriale (dalla creazione, alla produzione, alla distribuzione, alla vendita, alle leggi che regolano tutto ciò). C’è amarezza profonda dietro ogni pagina. Non cattiveria, o manie distruttive fini a loro stesse. Ce n’è per tutti: dai piccoli editori che non pagano mai i loro collaboratori (gli stagisti), che pubblicano libri invendibili e illeggibili, ai grandi editori, ai giovani scrittori, opinioni raccolte da esperti del settore (editori medi e grandi, librai, agenti, critici letterari: al vetriolo, per l’appunto le parole di Guido Vitiello nei confronti dello stato della letteratura italiana e di tutto ciò che la circonda - se vogliamo un po’ generiche e poco argomentate) alle grandi librerie-supermercato. Un ritratto in sedicesimo del nostro paese, prima ancora che di un suo particolare settore economicofile:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATENATI/Pazzi%20unchained%20«%20Blog%20senza%20qualità.webarchive Pagina 1 di 7 Pazzi unchained « Blog senza qualità 06/04/13 10:13 Finitòria Chi ha ucciso Nicola Barracco? E, soprattutto, cosa ha fatto il gentile, l’amato, il brillante Nicola per meritare la morte? Perché Ruggero Sanvitale, zio della vittima e notabile di provincia, assume l’avvocato Pietro Cassisa per condurre indagini private? E perché Sanvitale sente di doversi difendere anche se nessuno l’accusa di nulla? Lo trovate su Amazon.it (€ 16,20 la carta, € 7,99 in formato Kindle), e su Ultima Books, sempre a € 7,99, in formato EPUB (http://www.ultimabooks.it/finitoria) Articoli recenti Pazzi unchained file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATENATI/Pazzi%20unchained%20«%20Blog%20senza%20qualità.webarchive Pagina 5 di 7 Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria | 10 righe dai libri Home Prime pagine Sc rivi e leggi 10 righ e 06/04/13 10:21 Copert ine 10 righ e Lib ro inc ent ivo Gallerie FAQ PAZZI SCATENATI. USI E ABUSI DELL’EDITORIA Visite: 1,883,963 Utenti registrati: 4,933 Ritorna Federico di Vita Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria ACCESSO UTENTE E-mail: * Tic Edizioni 2012 Incipit Password: * È da svitati anche stare qui a parlarne di questa faccenda, è chiaro. Insomma sì, ieri sguazzavo tra le rovine delle vasche delle murene di Ventotene, la sera prima facevo la scarpetta con la bufala nel sugo del guazzetto di scampi, e cazzo: questo è il genere di cose che si devono fare l’8 agosto. Il plico con i primi capitoli di questo libro giaceva placido sulla mensola di una credenza sistemata chissà perché in camera da letto, si godeva il panorama sull’isola di Santo Stefano che affiora dalle acque come un capodoglo; per una settimana se l'è spassata anche lui. [...] Leggi le prime 56 pagine del libro Remember me Accedi Crea nuovo profilo Richiedi una nuova password OGGI Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi La città d'oro isbn 978-88-906440-3-0 Nella vita tutto può cambiare Primi capitoli del libro di La signora della tentazione Federico di Vita, Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria, Tic Edizioni, novembre 2012 101 modi per allenare l’autostima Nostalgia dell’ombra Scarica le prime pagine Le emozioni difettose Il destino di Hartlepool Hall dal 29/01/2013 0 9 Mi piace 1 L'aurora delle Streghe Underdust Young Sherlock Holmes – Ghiaccio sporco Share on Facebook 275 letture Login o registrati per inviare commenti GENERALE Storie di normale dislessia. 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi 101 stronzate a cui abbiamo creduto tutti almeno una volta nella vita Mia madre è un fiume Gli errori delle donne (in amore) Gli ingegneri non vivono, funzionano! Blocco 11 - Il bambino nazista Amore, zucchero e cannella In principio era la gioia L'aurora delle Streghe Underdust Il Mangianomi http://www.10righedailibri.it/prime-pagine/pazzi-scatenati-usi-e-abusi-dell’editoria Pagina 1 di 2 Pazzi Scatenati in giro per la fiera | Ghigliottina.it | Un nuovo taglio all'informazione 06/04/13 10:12 Pazzi Scatenati in giro per la fiera Posted on 12 dicembre 2012 Un divertente percorso attraverso i temi scottanti dell’editoria di Giorgia Braico A prima vista, pazzi scatenati lo sembrano anche loro, gli ospiti presenti all’incontro sul libro Pazzi scatenati – usi e abusi dell’editoria italiana, alla fiera annuale “Più libri più liberi”, a Roma. C’è l’autore Federico Di Vita, c’è Guido Vitiello (che ha recensito il volume) presente nei panni di “critico”, anche se questa osservazione gli va subito stretta, e, infine, ecco Alessandro Alessandroni della Tic Edizioni, e Marco Zapparoli, editore della Marcos Y Marcos. — fonte immagine: Giorgia Braico Fin dall’inizio, si capisce che non sarà un evento come gli altri. Vitiello e Di Vita si dichiarano subito entusiasti di essere a questa fiera con un libro che “parla male” della fiera stessa, alludendo ad uno dei capitoli più divertenti in cui, tra gli altri, viene raccontato l’aneddoto della presenza di almeno un libro di Erri De Luca in ogni stand. Scherzi a parte, presentare una nuova pubblicazione è sempre emozionante; provano tutti un certo imbarazzo, tra risatine e lunghi attimi di silenzio, ma poi il discorso parte e si “interrogano” a vicenda sui vari aspetti di questo libro, in versione accresciuta e aggiornata rispetto all’uscita dello scorso anno, e con una copertina tutta nuova, provocatoria, con una grafica ai limiti del grottesco ma che riassume perfettamente il carattere goliardico, anche se di contenuto serissimo, della pubblicazione. Federico Di Vita illustra subito le motivazioni principali per la stesura di questo testo, ossia il suo trascorso non proprio felice nel campo dell’editoria che lo spinge a voler indagare i motivi che rendono così difficoltoso interfacciarsi con questo “mondo”. Il libro, attraverso aneddoti, testimonianze ed interviste, mostra, in modo ironico ma scorrevole e ben scritto, tutto ciò che si cela dietro il meccanismo editoriale italiano: reti di contatti, interessi, difficoltà di distribuzione e di pubblicazione di libri che nemmeno arrivano sugli scaffali, fino allo sfruttamento dei lavoratori, in special modo giovani, “ricattati” con la prospettiva di stage in un settore talmente vasto che, per tanti motivi, appassiona ma, file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATENA…ina.it%20%7C%20Un%20nuovo%20taglio%20all'informazione.webarchive Pagina 1 di 3 Pazzi Scatenati in giro per la fiera | Ghigliottina.it | Un nuovo taglio all'informazione 06/04/13 10:12 per altrettanti motivi, non funziona come dovrebbe, e soprattutto non fornisce un ritorno adeguato alla passione, allo sforzo, ed al grado di qualifica. Il volume, a detta degli editori, traccia un quadro aggiornato, realistico ma reso in maniera divertente, ed invita alla “coerenza” editoriale, ossia al rispetto delle promesse fatte non solo ai lettori ma anche agli stessi lavoratori del settore. Dopo un ironico suggerimento, da parte degli altri ospiti, a non dipingere il volume e se stesso all’insegna del “solito lamento del precario”, l’autore viene invitato prima a trovare anche qualche lato positivo in questo ambiente, ed infine a proporre soluzioni, con il classico gioco “che faresti se fossi l’imperatore dell’editoria?”. Ma la risposta, tagliente quanto sarcastica, arriva puntuale: far chiudere tutte le case editrici!! Share this: Like this: Twitter 5 5 5 ★Mi piace Facebook 9 14 14 Be the first to like this. Questo articolo è stato pubblicato in CULTURA & EVENTI e contrassegnato come case editrici, distribuzione, editoria, Federico Di Vita, fiera, libro, più libri più liberi, più libri più liberi 2012, pubblicazione, roma, sfruttamento, Tic Edizioni da ghigliottinapuntoit . Aggiungi il permalink [http://ghigliottinapuntoit.wordpress.com/2012/12/12/pazzi-scatenati-in-giro-per-la-fiera/] ai segnalibri. 3 PENSIERI SU “PAZZI SCATENATI IN GIRO PER LA FIERA” Art1 il 12 dicembre 2012 alle 14:25 scrive: Ma lo sfruttamento dei lavoratori e i “ricatti” non sono forse cose da Italia di oggi? Davvero si ritiene che questa cosa sia esclusivamente circoscritta all’editoria e quindi si vuole far passare questo settore come “malato”? Per me è malato il paese, purtroppo. alessandro il 12 dicembre 2012 alle 14:42 scrive: certo è vero. Nessuno pensa che la questione sia circoscritta all’editoria, ma che abbia dei tratti peculiari che valga la pena approfondire, anche per il fascino che questo settore, già stori‐ camente “povero”, continua a suscitare nelle persone che vor‐ rebbero entrarvi e non ne conoscono minimamente i meccani‐ smi file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATENA…ina.it%20%7C%20Un%20nuovo%20taglio%20all'informazione.webarchive Pagina 2 di 3 Pazzi Scatenati in giro per la fiera | Ghigliottina.it | Un nuovo taglio all'informazione 06/04/13 10:12 Art1 il 12 dicembre 2012 alle 14:52 scrive: Appunto per questo … non credo che sia mai stato un mistero la difficoltà che hanno i piccoli editori, qualcuno si è mai chiesto quali sono i loro bilanci e con che sacri‐ fici si va avanti? Questi dati sarebbero da inchiesta gior‐ nalistica. Invece di dire chiudiamoli tutti, ci si dovrebbe interrogare sul perché si è in questo stato. Altrimenti eli‐ miniamo tutta la varietà che per fortuna esiste nel nostro paese, a favore dei grandi gruppi (in qualsiasi settore) che danno lavoro sfruttando ugualmente e spesso ricat‐ tando. Non ci prendiamo in giro. Iscriviti higliottina.it | taglio azione” indirizzo email ost del sito. file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATENA…ina.it%20%7C%20Un%20nuovo%20taglio%20all'informazione.webarchive Pagina 3 di 3 Paolo Bianchi, ''Vi spiego il meccanismo infernale che costringe gli editor…are più di 200milioni di libri l'anno'' . libreriamo.it - recensioni libri Home Page Chi siamo Manifesto Libreriamo 06/04/13 10:12 Redazione Contattaci Il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura Libreriamo piace 6,599 CURIOSIAMO | SCRIVIAMO | PUBBLICHIAMO | DIFFONDIAMO | CRITICHIAMO | LEGGIAMO |Mi CRESCIAMO | RECENSIAMO Paolo Bianchi, ''Vi spiego il meccanismo infernale che costringe gli editori a pubblicare più di 200milioni di libri l'anno'' Cerca FOTOGRAFIAMO Eventi, mostre e libri dedicati alla fotografia Tags: Paolo Bianchi, Libero, editoria, Federico di Vita, Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria, Tic Edizioni, libri, lettura Il giornalista di Libero illustra il malfunzionamento della filiera editoriale, che porta a immettere sul mercato un’enorme massa di libri che restano invenduti e vengono mandati al macero MILANO – 213 milioni e 163 mila: tanti sono i libri stampati ogni anno dalle numerosissime case editrici – oltre 7 mila – presenti in Italia, a fronte di una popolazione composta per il 50% da persone che non leggono nemmeno un libro all’anno. È questa la paradossale situazione riassunta dal giornalista Paolo Bianchi in un articolo apparso recentemente su Libero, che fa riferimento a un saggio-inchiesta di Federico di Vita sul mondo dell’editoria, “Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria”. Il giornalista ci aiuta a comprendere come si è creata questa situazione. Come si è creata questa situazione? Il motivo più probabile è un malfunzionamento del sistema: le case editrici, per essere visibili e poter sopravvivere, devono produrre un certo numero di titoli all’anno, anche quelle piccole, sicché sono costrette a immettere continuamente novità sul mercato. I librai li acquistano, ma con diritto di resa. Quando i librai fanno l’ordine, l’editore può fatturare, e dopo qualche mese incassa i soldi. Una volta però che il libraio gli dà le rese, l’editore dovrebbe restituirgli i soldi corrispondenti. Per non dover tirare fuori la liquidità allora, copre il debito con l’invio di altri libri, cioè immette altri titoli sul mercato. Questo comporta un continuo gettito di libri dalle case editrici, da quelle più grandi, Mondadori, Rizzoli, il Gruppo Mauri Spagnol, che hanno anche i loro canali distributivi, a quelle medie e piccole. Si ha così un’iperproduzione di volumi, che per evitare gli alti costi di magazzino – cui si aggiungono le spese di trasporto e quelle per mantenere il personale che se ne occupa – spesso vengono mandati al macero, per poi eventualmente essere ristampati. Ci sono decine di tonnellate di libri che vengono macerati ogni giorno. Tra l’altro ci sono editori che vengono pagati a 210 giorni: a volte i libri vengono resi ancor prima che il libraio li abbia pagati, addirittura a volte gli scatoloni tornano dietro intatti. L’unico che ci guadagna, l’unico che non deve subire perdite, è il distributore, chi di fatto muove questa massa di carta. C’è un modo per uscire da questa impasse? Recentemente alcuni editori, anche piccoli e medio-piccoli, come minimum fax, avevano proposto una decrescita intelligente: l’idea era quelli di accordarsi per produrre meno titoli I Più letti della settimana Il FAI indice le Primarie della cultura: ''Se non puoi scegliere il candidato, scegli le sue idee'' Ventuno giorni, dal 7 al 28 gennaio, per votare online le priorità nell'ambito della cultura, ... (Letto 692 volte) Luciana Littizzetto resiste in vetta alla classifica italiana delle vendite La prima posizione nella classifica italiana delle vendite resta questa settimana a Luciana Littizzetto e ... (Letto 392 volte) ''Capolavori da leggere'', i libri raccontano la moda nella quarta edizione di Firenze&Fashion Il Gruppo RCS presenta la quarta edizione di Firenze&Fashion, la manifestazione culturale offerta al pubblico ... (Letto 354 volte) Andrea Kerbaker, ''La cultura è l'anima di un Paese. I politici di oggi non sembrano averlo capito'' ''Assente non giustificata: nel vivace dibattito sulle elezioni regionali, la cultura non c'è.'' E' quanto ... (Letto 329 volte) Domani a Roma un nuovo appuntamento con Libera Libri, iniziativa che promuove lo scambio gratuito di libri tra i cittadini Un'iniziativa nata per promuovere l'incontro, il dialogo e lo scambio che ha al suo centro ... (Letto 299 volte) file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATEN…ge%20gli%20editori%20a%20pubblicare%20più%20di%20200.webarchive Pagina 1 di 2 Paolo Bianchi, ''Vi spiego il meccanismo infernale che costringe gli editor…are più di 200milioni di libri l'anno'' . libreriamo.it - recensioni libri all’anno. Purtroppo non ha funzionato: l’economia immediata è quella che prevale, e se un editore fa tanti libri ha più possibilità di venderli alle librerie e di incassare. In questo modo ha l’illusione di poter tirare un po’ il fiato, almeno nel breve periodo. Ma è solo un’illusione, perché poi i libri torneranno indietro. Prima o poi non avrà più sufficienti ordini per coprire i debiti, e allora dovrà tirare fuori i soldi di tasca sua. Resistono così quegli editori che hanno fonti di reddito esterne, che sono abbastanza ricchi da potersi permettere di coprire i debiti con i propri soldi, i cosiddetti editori per hobby. Gli altri prima o poi falliscono. A fronte del proliferare di case editrici, titoli pubblicati, giovani che vogliono lavorare nell’editoria, ci sono sul territorio strutture e servizi adeguati, come delle buone biblioteche, in grado di portare il libro ai cittadini? Effettivamente no: le biblioteche sono scarse, anche per questione di costi di personale. In tanti centri minori e in tanti comuni sempre più poveri, per evitare troppe spese non sono aperte tutti i giorni, ma solo qualche giorno a settimana, oppure fanno orari penalizzanti, solo mezza giornata. Questo non incentiva molto la frequentazione e la lettura. C’è poi da dire che esistono due tipi di biblioteche: quelle conservative e quelle a scaffale. In queste ultime il lettore ha a disposizione una serie di libri che può consultare direttamente. Nelle biblioteche conservative invece, se il lettore vuole consultare un libro lo deve chiedere agli addetti, e può dover affrontare una lunga attesa prima che gli venga consegnato, tra la compilazione dei moduli necessari e il tempo che poi il personale impiega a recuperare il testo. Questo è sicuramente disincentivante e fa sì che quelle biblioteche siano frequentate solo da studiosi. Un esempio di questo tipo è la Biblioteca Sormani a Milano. In altri Paesi le biblioteche sono tutte a scaffale, o comunque hanno sistemi di ricerca molto rapidi, e poi fanno orari più prolungati. Le scuole poi non sanno spingere i ragazzi a formarsi un’abitudine alla lettura. Può darsi che il fatto che in Italia si legga poco, o comunque meno di quanto vorrebbero gli editori, dipenda da questi fattori. Il silenzio dell'onda 06/04/13 10:12 Carmine Abate fotografica Skira mostra Editore Satisfiction Luce La grotta dei sussurri Centro per il libro e la lettura Helmut Newton come Nielsen Company pubblicare un libro Filippo La Porta The Wrong side – Living on the Mexican Border Pasero Premio Sardegna Bancarella Edoardo 2012 L''Aquila prima e dopo. Fotografie di Gianni Berengo Gardin' streaming Piemme Bookrepublic Mondadori 11 gennaio 2013 4 Tweet 6 Mi piace 4 Invia Share Aggiungi un commento... Commenta usando... Federico Di Vita · Esploratore presso Luna Salve Paolo, desidero ringraziarti per l'attenzione che hai dedicato a "Pazzi scatenati", qui e su Libero. Federico Il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura. Testata giornalistica Aut. Trib.di Milano n° 168 del 30/03/2012. Condizioni di utilizzo del sito Per contattarci: [email protected] - ©2012 tutti i diritti riservati P.le Biancamano, 1 - 20154 - Milano (MI) - Tel: + 39 02 20404212 Proprietà intellettuale: Comunicazione Perbene - Creato da mavilab.it file:///Users/ilaria/Desktop/rassegna%20stampa%20PAZZI%20SCATEN…ge%20gli%20editori%20a%20pubblicare%20più%20di%20200.webarchive Pagina 2 di 2 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Indipedia 06/04/13 10:23 Contatti Home Android Arte Cinema Citizen News Comics Concerti Cucina Di tutto un Blog Gossip Libri Musica Naturalmente Open Source e Free Software Rassegna Blog Senza categoria Sex in the City Sport Tv Viaggi Videogiochi Vintage and Fashion World News L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati Published on marzo 26, 2013 by Matteo Pascoletti · No Comments http://www.indipedia.it/rassegna-blog/l’editoria-italiana-roba-da-pazzi-scatenati Pagina 1 di 4 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Indipedia 06/04/13 10:23 Se pensate di cercare lavoro nel mondo editoriale, o addirittura sognate di aprire una casa editrice o una libreria, Pazzi scatenati di Federico Di Vita vi dà una risposta inequivocabile: «NO!». Il libro è un’inchiesta presentata in forma satirica: a partire dalla copertina porno-vintage riela... Per approfondimenti rimandiamo alla fonte: http://www.valigiablu.it Tags: Editoria, Federico Di Vita, Pazzi scatenati, Post, Recensioni Readers Comments (0) http://www.indipedia.it/rassegna-blog/l’editoria-italiana-roba-da-pazzi-scatenati Pagina 2 di 4 L’editoria italiana? Roba da pazzi scatenati | Indipedia 06/04/13 10:23 Name (required) Email Address (required) Website (optional) Please note: Comment moderation is enabled and may delay your comment. There is no need to resubmit your comment. 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Facebook social plugin Like 0 Questo Blog non può essere considerato una testata giornalistica perché e' un aggregatore di notizie provenienti da altri siti. http://www.indipedia.it/rassegna-blog/l’editoria-italiana-roba-da-pazzi-scatenati Pagina 3 di 4 Una giornata di studi in onore del filosofo cattolico Spaemann Pynchon torna a scrivere: nel 2013 uscirà un nuovo romanzo Domani alle 17, presso la Pontificia Università della Santa Croce (Piazza di Sant’Apollinare 49), si terrà una giornata di studio in onore di Robert Spaemann, il massimo filosofo cattolico vivente, in occasione della pubblicazione del volume Fini naturali. Storia e riscoperta del pensiero teleologico (Ares). Con lui interverranno il cardinale Camillo Ruini, monsignor Luis Romera, Sergio Belardinelli e Leonardo Allodi. Colpo di scena nel mondo della letteratura Usa: torna a scrivere Thomas Pynchon, 75 anni, il più ritroso dei narratori statunitensi. Del suo prossimo libro, che verrà pubblicato a tre anni di distanza da Vizio di forma, si sa solo che si intitolerà The Bleeding Edge(Il bordo insanguinato) e uscirà entro la fine del 2013 per Penguin, che è anche la fonte ufficiale di questa notizia. Nulla è stato fatto trapelare sulla trama. Le follie dell’editoria Scrivere e vendere libri: mestieri per pazzi Il 50% degli italiani non legge neppure un volume l’anno, ma se ne pubblicano oltre 210 milioni, destinati subito al macero. Un meccanismo infernale in cui guadagna solo la grande distribuzione ::: ::: PAOLO BIANCHI Duecentotredici milioni e 163mila libri. Tanti ne vengono stampati, più o meno, ogni anno in Italia. Avete letto bene: è una cifra enorme. Tanto più che solo una piccola percentuale di essi finisce in mano a un pubblico di lettori. Nel nostro Paese più di metà della popolazione non legge neppure un volume all’anno. Della restante metà, solo una piccola percentuale, diciamo il 15 per cento, è costituita da lettori forti, lettori che leggono almeno un libro al mese. Si capisce benissimo perciò qual è la sorte della stragrande maggioranza di quei volumi: finire al macero. Un paradosso difficile da spiegare, così come lo sono molti altri che riguardano il mondo dell’editoria libraria. Normale quindi che un giovanotto poco più che trentenne, Federico di Vita, volendo scrivere un saggio documentatissimo sull’argomento, abbia pensato d’intitolarlo Pazzi scatenati. Usi e abusi dell’editoria (Tic Edizioni, pp. 320, euro 14). In queste pagine, chiunque abbia abbastanza follia nella testa da voler aprire una libreria, una casa editrice, o da voler intraprendere una professione editoriale, troverà di che scoraggiarsi. E ce n’è anche per gli aspiranti scrittori. Trappole per dodo Quando l’autore spiega che aprire un’ennesima casa editrice (in Italia ce ne sono oltre 7mila, di cui circa 5mila inattive) equivale a mettersi a fabbricare trappole per dodo (il simpatico uccello non volatore di Mauritius, estinto alla fine del Seicento) non si può dire che non parli chiaro. L’affermazione è motivata da una caterva di dati e testimonianze da far impallidire. Ma che gli è preso a tutti? Le case editrici italiane che fanno il mercato sono cinque: Mondadori, Rizzoli, Gruppo Mauri-Spagnol e, distaccate, Feltrinelli e Giunti. Poi ce ne sono una ventina di medie e medio-piccole abbastanza conosciute (come la siciliana Sellerio o la pugliese Laterza) e una spruzzata di piccole, ma combattive, come minimum fax o Meridiano Zero. Tutto il resto è polvere, e solo un addetto ai lavori potrà distinguere i marchi che offrono almeno una garanzia di serietà dalle micidiali case editrici a pagamento, brave solo a raggirare gli autori gonzi, sempre incredibilmente numerosi. Quella che di Vita chiama con «Guerra di Bicholim» La topica di Wikipedia Per sei anni racconta un conflitto inventato ::: GIORDANO TEDOLDI espressione vivida ma efficace «catena della morte» è salda più che mai. Il sistema economico del libro si basa su una sequenza di “pagherò”. Il libro stampato finisce (quando va bene) nelle mani di un distributore, che lo porta in libreria sulle basi delle prenotazioni ottenute dai promotori, magari sei mesi prima. L’editore fattura, ma deve fare i conti con il diritto di resa dei librai. I volumi invenduti devono essere rimborsati, o rimpiazzati con altri volumi-novità. Gli editori, per non fallire subito, si trovano costretti a immettere sul mercato continue novità, o presunte tali, andando a rimpolpare lo spettro dei già numerosissimi titoli presenti sui banchi o sugli scaffali. In realtà, nemmeno le librerie più grandi e strategicamente meglio posizionate riescono a ospitare più che una piccola parte di questa offerta spropositata. E il resto? Beh, ci sono migliaia di camion carichi di scatoloni che percorrono l’Italia in lungo e in largo, da un magazzino all’altro. Gran parte di quegli scatoloni, anche ammesso che riescano ad arrivare in qualche libreria, non vengono mai aperti. L’autore, avendo lavorato in due o tre piccole case editrici e in una libreria, si è reso ben presto conto di questo meccanismo deli- rante, e qui lo sviscera in tutte le sue componenti presenti e prevedibilmente future. I promotori forse non esisteranno più, sostituiti dai buyer, dai compratori delle grandi librerie di catena. Il grosso del mercato verrà fatto da sempre meno titoli, alla faccia della bibliodiversità, che è una bella parola e un bellissimo concetto, che sa molto di libertà di scelta, ma che continuerà a esistere solo su Inter- ::: L’INCHIESTA VERSIONE RIVISTA «Pazzi scatenati» (Tic Edizioni, pp. 320, euro 14) di Federico di Vita è una versione interamente riscritta e integrata con altri capitoli dell’edizione uscita per Effequ alla fine del 2011. Si tratta di un’inchiesta, con interviste e testimonianze di protagonisti della filiera, e allo stesso tempo di un manuale indispensabile per coloro che intendono accostarsi al mondo dell’editoria o che ne fanno parte. L’AUTORE Nato a Roma nel 1982, ha lavorato per più di cinque anni in piccole case editrici (tra cui Round Robin ed Effequ) e per uno nella libreria Altroquando di Roma. net. Le librerie indipendenti, quelle dove un rapporto con un libraio competente era ancora possibile, continueranno a ridursi o a trasformarsi, con la formula del franchising, in ulteriori propaggini delle grandi catene. L’unico settore a non perderci mai è la distribuzione. E i grandi distributori possono allo stesso tempo spingere un autore e affossarne un altro, a loro piacimento. Stage non pagati Poi c’è un’altra follia. Quella di chi pensa di poter lavorare, retribuito, nel settore editoriale. Una follia che coinvolge migliaia di giovani, in genere laureati in discipline letterarie o in Scienze della comunicazione (qualunque cosa significhi). Nella realtà si fanno stage non pagati, anche per anni, e senza alcuno sbocco professionale. Tutto ciò è spiegato benissimo, anche attraverso le testimonianze dirette di addetti ai lavori e di persone che sono state triturate dall’orrido meccanismo. Su tutto aleggia l’incognita delle nuove tecnologie, come l’ e-book o libro elettronico, non si sa ancora bene quanto potenzialmente efficace. È tutto scritto per filo e per segno in Pazzi scatenati. Leggetelo, se riuscite a trovarlo. Wikipedia è il pozzo della conoscenza a prezzo gratuito. Vi attingono tutti: scrittori, giornalisti, studenti alle prese con la tesi di laurea, senza mai ammettere di averla utilizzata, perché è meglio dire di aver scandagliato biblioteche praghesi, intervistato intellettuali a Parigi, combattuto guerre in Corea. Ma proprio per questo, perché nessuno approfondisce da sé, può capitare che l’acqua del pozzo sia avvelenata. Così una voce di 4.500 parole sulla «battaglia di Bicholim», totalmente inventata, è rimasta online per cinque anni sulla versione più autorevole dell’enciclopedia, quella in inglese. L’articolo era ben scritto, tanto da essere votato positivamente con la distinzione di «Good article» dai redattori di Wikipedia due mesi dopo essere stato inserito nel luglio 2007. In effetti, l’anonimo estensore ce l’aveva messa tutta per spiegare nei minimi dettagli quell’oscuro conflitto - poco noto perché aveva fatto poche vittime, diceva con pregevole sarcasmo - che, dal 1640 al 1641, aveva visto «la potenza del Portogallo coloniale contro l’imponente impero indiano Maratha in una guerra non dichiarata, che sarebbe stata chiamata Conflitto di Bicholim», dal nome della città nello Stato indiano di Goa dove (non) si svolse. L’articolo, che è stato cancellato e menzionato nella pagina di Wikipedia dedicata alle bufale, era arricchito da foto di edifici diroccati, mappe, voci correlate e bibliografia di tre testi rari, così rari da essere reperibili solo nella fantasia dell’autore dell’articolo, che faceva terminare il conflitto con un trattato di pace che «avrebbe aiutato a consolidare Goa come stato indiano indipendente». C’era anche il lieto fine, insomma. Ma dopo sette anni di onorata carriera su Wikipedia, è arrivato il guastafeste: un utente del Missouri, tal ShelfSkewed, che ha scoperto la bufala e l’ha segnalata per la cancellazione. I redattori dell’enciclopedia si svegliano e verificano che la guerra del Bicholim tra impero Maratha e potenza coloniale portoghese è una panzana, segue rimozione e l’onore delle armi per il falsario, al quale viene riconosciuto di aver congegnato una burla assai ben fatta. Non servivano i fondali di cartapesta della guerra dal Bicholim per distrarre dal fatto che le acque di Wikipedia sono piene di granchi; magari non ci saranno tante bufale come questa, ma imprecisioni, voli pindarici, commenti a sproposito sì. L’importante non è cercare la verità, ma sapere qualcosa, una qualunque. E guadagnare il plauso dei redattori della democratica enciclopedia degli ignoranti... La seconda parte del viaggio di Federico di Vita negli "usi e abusi dell'editoria” - Affaritaliani.it 06/04/13 10:23 contatti login newsletter IL PRIMO QUOTIDIANO ON-LINE fondatore e direttore Angelo Maria Perrino home politica esteri economia fatti & conti cronache regioni il green romaitalia milanoitalia sport mediatech culture sociale METEO OROSCOPO GIOCHI RUBRICHE FORUM FOTO-VIDEO MOBILE SHOPPING CASA VIAGGI AUTO E MOTORI MUSICA ITALIANA coffee break CURA DI SÉ MODE CIBO & VINO ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA EMILIA R. FRIULI V.G. LIGURIA MARCHE MOLISE PIEMONTE PUGLIA SARDEGNA SICILIA TOSCANA TRENTINO A.A. UMBRIA VALLE D'AOSTA VENETO VIDEO COMMUNITY Mi piace IN CITTÀ ALTRO Piace a 21 persone. Tweet condividi su CULTURE La seconda parte del viaggio di Federico di Vita negli "usi e abusi dell'editoria” Tic Edizioni pubblica una versione interamente riscritta e integrata del reportage narrativo “Pazzi scatenati” Martedì, 18 dicembre 2012 - 09:15:00 La prima edizione di “Pazzi scatenati”, l'inchiesta di Federico di Vita su "usi e abusi" dell'editoria (soprattutto quella indipendente), circa un anno fa era stata un piccolo caso, perché raccontava dall'interno (con molte testimonianze, anonime e non) situazioni difficili - oltre che precarie che in certe realtà sono la norma. Ora Tic Edizioni porta in libreria una versione interamente integrata narrativo. di riscritta questo Editori, editor, LO SPECIALE e reportage redattori. Scrittori, editori, editor, interviste, recensioni, librerie, e-book, Responsabili dell’ufficio stampa, del curiosità, commerciale e dei diritti. Tipografi, anticipazioni... Su Affaritaliani.it distributori, promotori, grossisti. Agenti tutto (e prima) sull'editoria letterari, critici, librai. Il libro mette libraria retroscena, numeri, insieme nuove interviste e testimonianze di protagonisti della filiera, raccolte dentro lo spazio complicato che separa – il più delle volte Il principe William 'rifiutato' da una bimba: il video diventa v... allontana – i libri dalle mani dei lettori. Uno sguardo personale e reale sul mondo dell’editoria, sui meccanismi interni, il precariato, la crisi, l’abbassamento della qualità dei libri. Nuovi capitoli. Cos’è la “catena della morte”, e-book e internet, modelli informatizzati per una “nuova” gestione dei libri, esperienze concrete di addetti al settore, considerazioni e analisi FOTO VIDEO sulla mancanza di preparazione di alcuni editori e sullo sfruttamento di interi eserciti di stagisti, sull’editoria a pagamento, sulla dignità dei testi e il loro diritto alla pubblicazione. Stampa il Tuo Libro www.grafimage.it Preventivo immediato, ISBN stampa e rilegatura di qualità 4 mi piace, 0 non mi piace Tags: pazzi scatenati federico di vita http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/pazzi-scatenati-tic-edizioni.html Da villa Borghese alle stelle. Così Galileo unisce i Paesi... Pagina 1 di 3 In un libro inchiesta i soprusi dell'editoria - La Repubblica 06/04/13 10:25 Archivio Sei in: Archivio > La Repubblica > 2013 > 02 > 14 > In un libro inchiesta i s... TOPIC CORRELATI In un libro inchiesta i soprusi dell'editoria PERSONE Un libro-inchiesta sul mondo dell'editoria in Italia, con interviste e testimonianze. Per smascherane vizi, mostruosità, incompetenze, sfruttamenti. È Pazzi scatenati (Tic) che l'autore, il romano Federico di Vita, presenta stasera alla Cité insieme a Gabriele Merlini e Fabiagio Salierno. Pazzi scatenati accelera il processo del disincanto di aspiranti addetti ai lavori dell'editoriae della scrittura, mormora all'orecchio cosa dice il vicino e nutre il pettegolezzo, spiega perché scrivere meglio di Faletti non paga mai, soprattutto se non si è Faletti. Perché in Italia anche il mondo dei libri è un tassello del puzzle che raffigura lo stivale alla deriva. 14 febbraio 2013 ENTI E SOCIETÀ LUOGHI TIPO articolo 12 sez. FIRENZE Fai di Repubblica la tua homepage Mappa del sito Redazione Scriveteci Per inviare foto e video Servizio Clienti Aiuto Pubblicità Divisione Stampa Nazionale — Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 00906801006 Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/02/14/in-un-libro-inchiesta-soprusi-delleditoria.html Pagina 1 di 1 085285 www.ecostampa.it Quotidiano Minimum Fax Giovani scrittori fiorentini raccontate la fiera delle vanità - Firenze - Repubblica.it 06/04/13 10:30 La Repubblica dal 1984 Cerca: Archivio Cerca Cerca: Cerca nel Web con Google Cerca Sabato 06 Aprile 2013 – Aggiornato Alle 10.21 Home Cronaca Sport Foto Video Annunci Aste-Appalti Lavoro Motori Negozi Cambia Edizioni Stampa Sei in: Repubblica Firenze / Cronaca / Giovani scrittori fiorentini raccontate … 0 Tweet 12 Consiglia Mail Condividi 170 Giovani scrittori fiorentini raccontate la fiera delle vanità “Selezione naturale” è un’antologia curata da Gabriele Merlini per l’editore Effequ. Otto scrittori della nuova scena fiorentina raccontano, tra ironia e sconforto, i premi letterari. Con un sarcastico occhio di riguardo per i salotti cittadini Qualità dell'aria nel comune di FIRENZE di FULVIO PALOSCIA Lo leggo dopo Gregorio Magini e Gabriele Merlini TAG Premi letterari, Gabriele Merlini, Selezione naturale Previsioni meteo nel comune di FIRENZE La letteratura riflette sempre più su se stessa. Sui falsi miti, sui riti polverosi e sui passaggi obbligati a cui uno scrittore deve sottostare se vuole farsi conoscere ed acquistare diritto di parola nel dibattito culturale. Vale la pena citare due recenti pubblicazioni. Pazzi scatenati, del romano (ma, da qualche mese, fiorentino d’adozione) Federico Di Vita, un manuale di sopravvivenza che smaschera la povertà di certo lavoro editoriale. E I pappagalli, l’ultimo romanzo di Filippo Bologna, che prende di mira con ironia e sontuoso iperrealismo i premi letterari e chi vi partecipa. Tema, questo, che ritorna anche nella raccolta di racconti Selezione naturale (136 pp, 12 euro) che la grossetana Effequ sta per pubblicare e che, sabato 6 aprile alle 19, sarà presentata da Ibs dall’editore Francesco Quatraro e dal curatore, il fiorentino Gabriele Merlini. Il quale ha chiamato a raccolta i colleghi della nuova scena cittadina perché raccontassero, ognuno con il proprio stile e il proprio modo di leggere la realtà, insidie, false promesse e provincialismi delle competizioni dedicate alla scrittura. A Vanni Santoni, Alessandro Raveggi, Gabriele Merlini, Marco Simonelli, Gregorio Magini, Francesco D’Isa, Collettivomensa, Valerio Nardoni non sfugge nulla: dalla mania di scrivere degli italiani alle signore dell’aristocrazia che si autonominano benefattrici della cultura, ai premi come occasione perduta. O come bufala assoluta. Merlini, quanto l’idea di questo libro è legata all’opposizione che Firenze delle letterature — collettivo in cui lei milita — ha fatto al Festival dell’inedito, l’evento letterario che prometteva la pubblicazione di scrittori esordienti dietro il pagamento di cospicue somme, e che avrebbe dovuto tenersi a Firenze? «Questa antologia non è un progetto on demand: prima è venuto l’argomento, poi la ricerca degli autori, non viceversa. In realtà l’idea del libro dell’editore Francesco Quatraro, che ha trentadue anni e che da tempo covava l’idea di pubblicare una raccolta sul demone dei premi letterari. Lui non ha partecipato al dibattito che, in città ma non solo, è divampato sul Festival dell’inedito, ma la portata nazionale della polemica senza dubbio lo ha rafforzato nella convinzione». Selezione naturale non è il primo libro che, negli ultimi mesi, riflette su premi, esordienti, promesse letterarie non mantenute. «Oggi lo scrittore non può esimersi dal far parte di una comunità di riflessione: sul web si assiste ad una proliferazione di blog e riviste dove il dibattito culturale ha preso campo in modo forte anche su questo tema, che è fondante. Internet ha dato libertà d’esprimersi allo stimolo fisiologico che ogni scrittore ha di tutelare il RISTORANTI E LOCALI A FIRENZE Firenze http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/04/02/news/giovani_scrittori_fiorentini_raccontate_la_fiera_delle_vanit-55792994/ Mangiare e bere a Pagina 1 di 4 Giovani scrittori fiorentini raccontate la fiera delle vanità - Firenze - Repubblica.it 06/04/13 10:30 proprio lavoro e di mettere in guardia dalle gabole della case editrici o degli organizzatori culturali. Senza essere medievali paladini di chissà quale etica». Tutti scrivono. Troppi. E’ l’allarme lanciato da Alessandro Raveggi nel suo racconto, e da altri scrittori in antologia. Col rischio di incorrere nell’accusa di snobismo. «Noi non cerchiamo nessuna élite. Benissimo che gli italiani coltivino l’hobby della scrittura tra le loro pareti domestiche. Sono i parametri del mercato a risultare sbagliati, folli: se tutti si dilettano nel romanzo o nella poesia, non è detto che tutti debbano essere sugli scaffali delle librerie con una loro opera. Si deve pubblicare con coscienza. E inserire l’esordiente il più possibile in un contesto sano. E’ quello che fanno Vanni Santoni e Gregorio Magini con Sic, Scrittura industriale collettiva, progetto che sta per pubblicare un romanzo firmato da 150 autori, alcuni con belle carte da giocare. L’antologia, insomma, punta la lente d’ingrandimento sui meccanismi della letteratura in Italia, non sullo spirito di chi scrive ». Tipici (151) Empoli Pizzerie (189) Sesto fiorentino (46) Specialità di carne (57) (70) Altre città Specialità di pesce (59) Migliori ristoranti Migliori locali Visualizza tutte le offerte e sconti Cerca un ristorante o un locale Solo la città Città e provincia Cerca In Selezione naturale si avverte la grande diversità di voci all’interno della scena fiorentina. «Più che un tratto comune, c’è un continuo rumore di fondo: nonostante l’età, che ruota intorno ai trent’anni, gli scrittori coinvolti hanno una buona esperienza nella vita editoriale italiana e quindi parlano con cognizione di causa». TROVA INDIRIZZI UTILI Cerca negozi e professionisti Cosa vuoi cercare? Ci sono però un’ironia (fin dal darwiniano titolo) e uno sconforto nei confronti del mondo letterario italiano che tornano in molti dei racconti. «L’ironia era necessaria, altrimenti saremmo sprofondati nel buco nero della noia: da quella sottile e ricercata di Magini o Marco Simonelli alla comicità di Collettivomensa. Lo sconforto? Il mercato non è certo la cartina di tornasole dell’eccellenza, ma è anche vero che senza una pubblicazione in curriculum il sistema letterario italiano non ti dà credibilità ». Firenze Cerca Vicino a Naviga per categoria: NOLEGGIO AUTO CONCESSIONARI AUTO TAXI FARMACIE OSPEDALI PRONTO SOCCORSO Firenze appare in molti racconti. Sia topograficamente (le Piagge di Santoni, il centro di Raveggi) sia metaforicamente (come non riscontare nel racconto di Marco Simonelli certi vezzi letterari della buona borghesia fiorentina). Insomma, questa città è vista dagli autori trentenni come un ingombro. «Qui sopravvivono dinamiche culturali così peculiari che finisci per portartele dentro, anche se ne sei distante: dai salotti dove ci si occupa di letteratura perché non si ha altro da fare, o dove nobili trattano la poesia o il romanzo come fossero il vino o l’olio che producono, a questo continuo riferimento agli anni Ottanta che senza dubbio hanno significato molto, ma su cui c’è ancora chi — non si sa bene come — continua a campare. E’ l’argomento del mio racconto, perché cercavo un superabusato luogo comune fiorentino. E dopo il Rinascimento, gli anni della New wave lo sono: ciò che è stato fatto in quegli anni oggi torna come una scatola vuota, come una rielaborazione di plastica». (02 aprile 2013) Consiglia © RIPRODUZIONE RISERVATA 170 persone lo consigliano. ANNUNCI PREMIUM PUBLISHER NETWORK 1 notte gratis a Roma Prenota 4 notti, una è gratis! Scopri l'offerta! Nuovo Macbook Pro €82.25? Consumatori italiani scoprono il segreto degli affari online megabargains24.com Un gesto d'amore Il tuo aiuto può regalare la speranza Adotta a distanza 0 Tweet RISTORANTI AGENZIE VIAGGI ALBERGHI AGRITURISMO BED AND BREAKFAST RESIDENCE AGENZIE IMMOBILIARI FINANZIAMENTI E MUTUI MOBILI E COMPLEMENTI D'ARREDO PIANTE E FIORI IDRAULICI TRASLOCHI IMPRESE EDILI PALESTRE PISCINE ISTITUTI DI BELLEZZA PARRUCCHIERI ERBORISTRIE ABBIGLIAMENTO GIOIELLI E OROLOGI OUTLET CENTRI COMMERCIALI ELETTRODOMESTICI ANNUNCI (FIRENZE E TOSCANA) Attività Commerciali Firenze 12 Attività Commerciali Firenze Vendita contratto COGEFIM 10699 AZIENDA PRODUTTRICE di IMPIANTI TRATTAMENTO ACQUA POTABILE TOSCANA TOSCANA IMPORTANTE AZIENDA PRODUTTRICE.... Attività Commerciali Firenze Vendita contratto COGEFIM - 10719 - SOCIETA' RIVENDITA MATERIALI EDILI TOSCANA rinomata località in PROVINCIA di PISA affermata SOCIETA' . .... 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ENTI E TRIBUNALI (FIRENZE E PROVINCIA) Tipologia: Gare ed appalti Località: calenzano - toscana Oggetto: A - Appartamento Leggi i dettagli Tipologia: Vendite Località: firenze - toscana Beni in vendita: - bene immobiliare: Lavori Leggi i dettagli INIZIATIVE EDITORIALI PINK FLOYD Tutti gli album rimasterizzati VIVA VERDI l'opera integrale in DVD GRANDI ROMANZI Seconda serie Capolavori della letteratura con l'Espresso SHORT STORIES EBOOK 12 titoli in offerta speciale Tutte le iniziative editoriali NECROLOGIE http://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/04/02/news/giovani_scrittori_fiorentini_raccontate_la_fiera_delle_vanit-55792994/ Pagina 3 di 4 Giovani scrittori fiorentini raccontate la fiera delle vanità - Firenze - Repubblica.it 06/04/13 10:30 Attanasio Elsa - Anniversario Bartoli Niccolo' - Partecipazione Bartoli Niccolo' - Partecipazione Belluzzi Mus Pier Francesco - Annuncio famiglia Bollino Foschini Lucia - Partecipazione Bollino Foschini Lucia - Partecipazione Bollino Foschini Lucia - Partecipazione Bollino Foschini Lucia - Partecipazione Bollino Foschini Lucia - Partecipazione Bollino Foschini Lucia - Partecipazione RICERCA FRA LE NECROLOGIE Casamonti Lorenza - Annuncio famiglia Dorfles Fragiamo Alma - Annuncio famiglia Modigliani Claudio - Anniversario Monnati Ottorina - Annuncio famiglia Quattromini Paola - Ringraziamento-trigesimo Zanetto Gabriele - Partecipazione Fai di Repubblica Firenze la tua homepage | Redazione | Scriveteci | Rss/xml | Servizio Clienti | Pubblicità I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. 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Dont' judge a book by its cover, la fai facile tu, ma cosa devo pensare di una signorina che sotto le mutande ha replicata la sua faccia? E, in quarta, di un'altra a cui viene spremuta una mammella? Poi apri la prima pagina e trovi la dedica "A Benedetta Parodi" e cominci a pensare che questo Federico di Vita e questi della Tic Edizioni non siano solo dei minchioni ma anche dei geni. Dopo un sacco di riflessioni sulla confezione, l'esperienza di lettura va avanti e cominci a guardare quello che ci sta scritto dentro. E allora la musica cambia. Perché Federico di Vita, a partire dalla sua pluriennale esperienza lavorativa, si mette a raccontare tutta la filiera dell'editoria, dalle librerie ai fornitori, dagli editori agli ebook fino ai lineamenti di teoria economica che stanno dietro al sistema. http://www.finzionimagazine.it/libri/le-cose-che-leggo/federico-di-vita-pazzi-scatenati/ Pagina 2 di 7 Federico di Vita - Pazzi scatenati 06/04/13 10:15 Ora, l'argomento preso così potrebbe pure sembrare noioso. Per me, personalmente, è interessantissimo, credo che la maggior parte dei lettori invasati vogliano sapere tutto il dietro le quinte. Non è detto, però, che sia un pensiero condiviso. E allora i ragazzi della Tic hanno fatto una bella pensata, stravolgendo il vecchio adagio inglese citato qualche paragrafo più in su: facciamo giudicare il libro dalla sua copertina, dal titolo, dagli ammiccamenti, dalla venerazione per Benedetta Parodi, e poi piazziamo tutto il resto. E tutto il resto è anzitutto scritto bene. Tante interviste, tante riflessioni e altrettanti divertimenti che punteggiano un ragionamento complessivo lungo più di 300 pagine che riesce nel mirabile intento di descrivere la desolazione di un mercato che sembra già morto (anche se non lo sa) con un tono e un timbro positivi, di rilancio, di amore verso una filiera bucherellata e traballante. Federico di Vita non sputa nel piatto in cui mangia. O, meglio, usa lo sputo per pulirlo bene e ricominciare a riempirlo di nuovo. Con il sorriso sulle labbra e senza Benedetta Parodi. Federico di Vita – Pazzi scatenati – Tic Edizioni 2012 – 320 pagine – 14 euro Like 9 Tweet 8 1 6 Tag:editoria, effequ, Federico di Vita, Pazzi scatenati, Tic edizioni Articoli Correlati http://www.finzionimagazine.it/libri/le-cose-che-leggo/federico-di-vita-pazzi-scatenati/ Pagina 3 di 7 Federico di Vita - Pazzi scatenati 06/04/13 10:15 La pirateria, i videogames e la HBO: George R.R. Martin dixit 1 Commento If Book Then: il futuro dell’editoria oggi 1 Commento #menodizero: quanto dovrebbe costare un libro? 29 Commenti Scenari pre e post apocalittici 1 Commento Autore di questo articolo Jacopo Cirillo Jacopo Cirillo non è mai riuscito a spiegare a sua nonna cosa fa nella vita. Prima per colpa della semiotica, adesso per colpa di Topolino. Ha co-fondato Finzioni solo per poterle dire: faccio il cofondatore di Finzioni, ma anche così non è che la situazione sia migliorata molto. Poi si è messo a scrivere pure per Serialmente e allora arrivederci. Leggi i miei articoli Commentalo su Facebook http://www.finzionimagazine.it/libri/le-cose-che-leggo/federico-di-vita-pazzi-scatenati/ Pagina 4 di 7 Emanuele Kraushaar di Tic Edizioni, ''Pubblichiamo pochi libri all'anno, da trattare come piccoli gioielli'' . libreriamo.it - recensioni libri Home Page Chi siamo Manifesto Libreriamo 06/04/13 10:26 Redazione Contattaci Il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura Libreriamo Mi piace 13.190 CURIOSIAMO | SCRIVIAMO | PUBBLICHIAMO | DIFFONDIAMO | CRITICHIAMO | LEGGIAMO | CRESCIAMO | RECENSIAMO Emanuele Kraushaar di Tic Edizioni, ''Pubblichiamo pochi libri all'anno, da trattare come piccoli gioielli'' Cerca FOTOGRAFIAMO Eventi, mostre e libri dedicati alla fotografia Tags: Tic Edizioni, Emanuele Kraushaar, editoria indipendente, Andrea Falegnami, Mi faccio vivo io, Federico Di Vita, Pazzi scatenati usi e abusi dell'editoria, libri, lettura L’editore presenta l'attività di Tic, piccola casa editrice indipendente di Roma MILANO – Prodotti curiosi, oggetti particolari legati al mondo dei libri, ma anche autori selezionati e pubblicati con cura, rapporto diretto con i clienti e creazione di eventi. Queste le linee guida della casa editrice romana Tic Edizioni: Emanuele Kraushaar, uno dei fondatori ed editore, ci parla della sua avventura nel mondo dell’editoria. Mostrandoci una casa editrice indipendente e dall'attività incontrollabile, proprio come un tic. Può spiegarci com’è nata Tic Edizioni e perché è stato scelto questo nome per la casa editrice? Tic Edizioni era nell’aria da un po’. Poi come un tic improvviso ha scatenato una serie di reazioni editoriali che non siamo stati in grado di fermare. Per questo, Tic Edizioni si chiama Tic Edizioni. Qual è il progetto editoriale di Tic Edizioni? Quali sono i titoli e gli autori maggiormente rappresentativi del suo spirito? Tic produce molti gadget legati al mondo del libro e della scrittura: per esempio, le parole magnetiche e le mensole-libri. La nostra idea è quella di affiancarvi la pubblicazione di pochi libri all’anno, da trattare come dei piccoli gioielli. Al momento, a parte J. Mohr (autore del best-seller mensola-libro "Resistenza e muri") e l’infinito, eterno Giacomo Leopardi (in parole magnetiche), gli autori maggiormente rappresentativi del nostro spirito sono gli unici due che abbiamo pubblicato: Andrea Falegnami ("Mi faccio vivo io") e Federico Di Vita ("Pazzi scatenati – Usi e abusi dell’editoria"). Come fa una piccola casa editrice indipendente a sopravvivere oggi? Quali sono i punti di forza di una piccola casa editrice rispetto alle case editrici dei grandi gruppi? Quali invece le difficoltà che deve affrontare? Alla prima domanda rispondo in tutta sincerità: ancora non lo so. I punti di forza sono sicuramente la libertà di scegliere e poter realizzare solo le cose in cui crediamo fortemente. Le difficoltà sono dovute al fatto di produrre anche oggetti molto particolari, la cui gestazione è in alcuni casi abbastanza avventurosa. Attraverso quali canali una piccola casa editrice può far sentire la sua voce? A parte i canali mediatici, ci teniamo molto ad avere un rapporto diretto con i nostri lettori, clienti e magnetomaniaci quindi ad essere presenti alle fiere dell’editoria, in I Più letti della settimana ''L'Italiano? E' la lingua dei poveri'', la comicità tedesca prende di mira la nostra tradizione letteraria L'umorismo tedesco prende di mira lingua italiana, definita ''povera come il suo popolo''. E' riportata ... (Letto 2575 volte) Matteo Corona, ''Il mio prossimo libro sbaraglierà i record delle 50 sfumature di E.L. James'' "Una luce che può farti piangere di gioia e di malinconia, innalzarti sopra la quota ... (Letto 1438 volte) Chiara Gamberale, ''Nel mio libro e nella vita affronto il dramma con ironia'' L'insoddisfazione nei confronti della propria vita, la fuga da ciò che si ha e la ... (Letto 1034 volte) Nuova legge per chi legge E' al varo una nuova legge che rende obbligatoria, alle persone di sesso maschile, la ... (Letto 863 volte) L'oroscopo dei libri - dal 1 al 7 aprile Venere Marte Urano si alleano in Ariete, tutti contro il povere Plutone in Capricorno. È ... (Letto 720 volte) Firenze lettura Napoli http://www.libreriamo.it/a/3360/emanuele-kraushaar-di-tic-edizioni-p…blichiamo-pochi-libri-allanno-da-trattare-come-piccoli-gioielli.aspx Bookcity Pagina 1 di 2 Emanuele Kraushaar di Tic Edizioni, ''Pubblichiamo pochi libri all'anno, da trattare come piccoli gioielli'' . libreriamo.it - recensioni libri 06/04/13 10:26 mercatini e anche in situazioni create ad hoc (come il Torneo magneTICo che abbiamo realizzato per la prima volta a Roma a dicembre e che ora verrà replicato in altre città). Milano Vendetta Nella presentazione della casa editrice sul sito è scritto “La nostra programmazione editoriale è da considerarsi fissata sino al 23 dicembre 2046”: si può avere qualche anticipazione di titoli in uscita prossimamente? Notizia dell’ultimo minuto: pubblicheremo un libro di Andrea Cosentino. Siamo molto orgogliosi di questo, perché è un attore ed autore teatrale che apprezziamo molto, ma soprattutto, per quel che ci riguarda, ha una scrittura lunare e una voce narrativa tutta da scoprire. Federculture 29 gennaio 2013 Potter Reverte di Arturo Digitpub sangue Pérez- facebook Rosa Matteucci Francesco Niccolini lettura Milano Harry Douglas Brinkley Mondadori libri fotografia Simon Hoggart Chiasso Articoli correlati Ultimi giorni per il concorso letterario ''Realtà in gioco''. Il volume con i vincitori al prossimo Salone del libro di Torino Multiplayer.it Edizioni apre ai giovani emergenti italiani ispirati dalle realtà virtuali: con il parere della giuria tecnica verranno annunciati i racconti inseriti nell’antologia "Realtà in ... Jimmy Liao, ''I libri illustrati possono sviluppare il senso di bellezza dei bambini'' L’illustratore e autore di pubblicazioni per l’infanzia taiwanese parla del suo lavoro e dei suoi libri MILANO – ... 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Trib.di Milano n° 168 del 30/03/2012. Condizioni di utilizzo del sito Per contattarci: [email protected] - ©2012 tutti i diritti riservati P.le Biancamano, 1 - 20154 - Milano (MI) - Tel: + 39 02 20404212 Proprietà intellettuale: Comunicazione Perbene - Creato da mavilab.it http://www.libreriamo.it/a/3360/emanuele-kraushaar-di-tic-edizioni-p…blichiamo-pochi-libri-allanno-da-trattare-come-piccoli-gioielli.aspx Pagina 2 di 2