THE DAY THE MUSIC DIED MISTERI E DICERIE SULLA PRSUNTA MORTE DI PAUL MCCARTNEY Di Jenny Puglisi Nel 1969 cominciò a circolare la voce della morte di Paul McCartney: il cantante, compositore e bassista dei Beatles era morto in un incidente stradale tre anni prima e i restanti componenti del gruppo avevano deciso di sostituirlo. Questa è la storia raccontata dal PID, che sta per Paul Is Dead, una delle prime leggende metropolitane legate al mondo del rock. Stando alla leggenda, il Paul McCartney da tutti noi visto e sentito, dal 1966 ad oggi, è in realtà un sosia, scelto dopo settimane di ricerche in tutta l'Inghilterra: William Campbell, un ex poliziotto che si sottopose persino ad alcuni interventi di chirurgia estetica per rendere più verosimile la sua somiglianza. Il gruppo interruppe saggiamente le tournée, sia perchè William era più alto di Paul e vi era il pericolo che qualche fan si accorgesse della sostituzione, sia perchè era necessario insegnare a William ad imitare la voce di Paul. Secondo la teoria del PID, Paul stava tornando a casa in automobile a tarda notte reduce da una serata passata in studio di registrazione e segnata dal litigio con gli altri componenti del gruppo, quando si accorse di una ragazza che faceva l'autostop. Si fermò per darle un passaggio e scoprì che la ragazza stava scappando da casa perchè era incinta e voleva abortire. Rita, così si chiamava la giovane, stava raccontando la sua triste vicenda quando si accorse di trovarsi in compagnia di Paul dei Beatles: dopo un primo momento di attonita meraviglia, iniziò ad urlare e a dimenarsi, distraendo McCartney dalla guida del veicolo. Paul non vide il semaforo rosso dell’incrocio che stavano attraversando e per evitare un altro veicolo, andò fuori strada, sbattè contro un albero e l'auto prese fuoco. Paul e la ragazza morirono carbonizzati. Ricevuta la notizia, i tre Beatles dovettero decidere cosa fare. Epstein insistette per adottare la linea del silenzio: avrebbero seppellito Paul in tutta segretezza, evitando così di sconvolgere il mondo in piena Beatlemania, in quel 1966 o 65. I tre Beatles superstiti, però, non poterono fare a meno di raccontare la verità nelle loro canzoni, riferendosi (anche se vagamente) all'incidente stradale di Paul e lasciando piccoli segnali ed indizi per gli ascoltatori più attenti. Ma ecco quali sono le “prove a sostegno della teoria. Prima che “Yesterday and Today” fosse ritirato dal mercato per un restyle di copertina (considerata troppo “splatter”), sul braccio di Paul c’erano dei denti: stanno a indicare quelli che Paul perse nell'incidente. George tiene una testa di bambola vicino a Paul, simbolo delle ferite al capo riportate nello scontro. Ma tutta la copertina simboleggia la natura del terribile incidente. Quando la stessa fu sostituita, ecco Paul ritratto all'interno di un baule/cassa da morto… e per la prima volta vediamo una cicatrice sul suo labbro superiore. La scritta Beatles sembra un cuore rovesciato e spezzato. La prospettiva della foto è quella della tomba del vero Paul che guarderebbe gli altri tre amici e il sosia/sostituto. In Nowhere Man, infatti, si legge: “...nowhere man, can you see me at all ?”, ovvero: -“Paul è morto e sepolto, e non può vedere più nulla”-. Paul è l'unico defilato, addirittura di profilo. Sembra dire: non sono piu' con voi. Qui c'è la prima di una lunga serie di mani che appaiono sulla sua testa (simbolo di morte). Nel brano Taxman si legge: “Se tu guidi un'auto...se diventi troppo freddo [cioè sei morto, n.d.a.]”. In Tomorrow Never Knows (il titolo è tratto dal libro tibetano dei morti) si parla di chi “...ha giocato il gioco della vita sino alla fine”. In Eleanor Rigby si parla di un certo Padre McKenzie, che prepara il sermone per una cerimonia cui nessuno assisterà. Dicono che McCartney sia stato sepolto in tutta fretta, di nascosto ed alla presenza di un certo Padre McKenzie. Di morte si parla anche in She Said She Said. Non scherza nemmeno Got To Get You Into My Life col suo: “I took a ride, I didn't know what would I find there” (la morte!). Poco dopo: “…and then suddenly I see you” (ecco la cara Rita). Nella canzone Dr. Robert si dice che “fa tutto il possibile, Dr. Robert” (cioè cerca di salvare la vita a Paul). A destra si vede una bambola, che ha sul grembo un'auto bianca con l'interno rosso sangue (quella dell'incidente). I fiori gialli sulla tomba hanno la forma di un basso (quello suonato da Paul). Però, tale basso ha tre corde invece di quattro: una è stata spezzata. Non basta… i fiori sembrano formare la parola Paul (con punto di domanda alla fine). Paul è l'unico ad imbracciare uno strumento nero. C'è' una mano sulla sua testa. Sotto la T di Beatles c'è una statuetta di Shiva il distruttore… le sue due braccia puntano verso i due Paul. Nell'immagine principale dei 4, John Ringo e George sono ripresi lateralmente (e quindi hanno valenza “tridimensionale”), Paul sembra piuttosto un sagomato aggiunto alla foto. Se, poi, si prende uno specchio e lo si appoggia perpendicolarmente tra le parole “Lonely” ed “Hearts”, compare una scritta. Ovvero: “1 One 1” (cioè i tre membri superstiti) e poi “He die”: lui è morto. La freccia tra “He” e “Die” punta verso Paul. Nel retro di copertina è l'unico ripreso di spalle ed è decisamente troppo alto rispetto agli altri. Sul vinile oltre all'immagine dei 4 c'erano i testi delle canzoni. Il dito di George punta la frase “At five o'clock”... l'ora dell'incidente. Sul braccio della divisa ecco il famoso Badge O.P.D. (Officially Pronounced Dead per i sostenitori del PID). Ma se anche stesse per Ontario Police Department, non farebbe che confermare la provenienza del sostituto. In With A Little Help From My Friends si presenta un certo Billy, che è il diminutivo di William, il sosia di Paul. Un momento, diranno gli ascoltatori più attenti, il tipo presentato è Billy Shears… il sosia non si chiamava Campbell? Si… ma Shears non e' il cognome ma un gioco di parole; va letto come: “Billy's here”. In Lovely Rita si fa riferimento ad uno sguardo dato a Rita (che ha distratto Paul dalla guida); in A Day In The Life si specificano i particolari dell'incidente (“non si è accorto che la luce [del semaforo?] era cambiata… si fece saltare il cervello in una macchina… la gente aveva già visto il suo volto”). In She's Leaving Home si legge: “wednesday morning at 5 o' clock”, cioè giorno ed ora dell'incidente stradale. Allegrona è anche Good Morning, Good Morning: “Nothing to do to save his life... people running round it's five o'clock”. La parola stellata 'Beatles', sulla copertina, guardata allo specchio, è il numero di telefono 2317438. Negli anni '60 a Londra, a quel numero, rispondeva una voce: “Ti stai avvicinando” (alla verità). Eccoci a parlare del tricheco, simbolo di morte. E' John a cantare I'm The Walrus, ma il sottotitolo del brano corregge: “No, you're not”. Non dimentichiamo che In Glass Onion, brano del successivo White album, lo stesso John canta: “And here's another clue for you all: the walrus was Paul”. Nel corso del brano si sente una voce in sottofondo: riproducendola al contrario, però, la voce diventa intellegibile: “Ha ha, Paul is Dead”. Viene inoltre citato il Rel Lear di Shakespeare: “Oh, morte inopportuna”. E chi è che ha detto “Goo Goo Goo Joob”? Humpty Dumpty nelle avventure di Alice, mentre cade dal muro e… si rompe la testa. Il tricheco era dunque Paul. In copertina è, ovviamente, l'unico personaggio in nero. Però se preferite pensare che Paul sia invece l'ippopotamo (orologio alla mano destra) non stupitevi se sopra la testa di costui spunti l'ennesima mano. Il colore giallo ritorna invece nel pullman che parte per un viaggio senza destinazione e vedrà Paul vagolare per la collina (ricordate Edgar Lee Masters?) come uno spettro.Il risvolto di copertina presenta un disegno dei 4 maghi. Uno però ha il viso nascosto ed è il solo il cui berretto è decorato con fiori neri: Paul. Leggiamo l'inizio della storia: 'AWAY IN THE SKY, life 4 or 5 Magicians'. 4 o 5? Ah, certo… contando anche Billy. Dentro il disco c'è un bel libretto fotografico. A pag. 3 Paul è seduto a una scrivania con in bella mostra il cartello 'I WAS', dietro di lui ci sono bandiere britanniche piegate a lutto. A pag. 4 è con Ringo, vestiti da maghi, ma il cappello di Paul è però tutto schiacciato… ci credo, con la botta presa nell'incidente! A pag.9, del resto, il disegno di Paul ha la testa fracassata. A pag 5, 10, 13 Paul non indossa le scarpe (vedi anche Abbey Road). Bellissima la batteria di Ringo a pag. 13… soprattutto la scritta sulla grancassa: 'LOVE the 3 Beatles'. A pag. 23 Paul è l'unico Beatle ad indossare un fiore nero all'occhiello. Mani sulla testa di Paul a pag. 18 e 24. Retro di copertina: giratela di lato, lasciate che gli occhi vadano fuori fuoco ed ecco la scritta RIP (Rest In Peace).In Hello Goodbye, più volte nel corso del brano, Paul (William?) dice: “you say goodbye I say hello”. Come dire: Paul se ne va, ed arrivo io. Poco prima del termine di Strawberry Fields Forever, John Lennon pronuncia le parole: “Cranberry sauce”. Tuttavia, molti sostengono di udire: “I buried Paul” (cioè: “Ho sepolto Paul”). Significativo il poster interno. Ammirerete Mr. William Campbell in persona prima della plastica facciale (sul cd a pag.18 del libretto). In un'altra foto c'è Paul che balla… ma che brividi quelle mani da mummia scheletrita che stanno cercando di afferrarlo alla schiena! In Don't Pass Me By si ascolta: “sei finito in un incidente d'auto...ed hai perso i tuoi capelli”. Con Glass Onion si indicano le bare di vetro. Revolution # 9 inizia con una voce che scandisce tre volte: “number nine”. Ascoltandolo al contrario, però, si ricava l'agghiacciante frase: “turn me on, dead man”. Ad un certo punto si sente distintamente il rumore di un incidente, con frenata disperata e terribile schianto. Analogamente il coro dei tifosi alla fine sembra ripetere ossessivamente: “Paul is dead, Paul is dead”. Inoltre: quante lettere ha il cognome McCartney? Alla fine di I'm So Tired si sente una voce confusa. Ascoltandola al contrario si sente, piuttosto chiaramente, la frase: “Paul is dead man: miss him, miss him, miss him!”. Ancora una volta c'è una mano sulla testa di Paul. Inoltre il sottomarino (la bara) sembra sepolto dentro la collina. Nella celebre All You Need Is Love, al termine della canzone, si sente: “Yeah, he's dead, we loved you yeah, yeah, yeah”. Altri, addirittura, sostengono di udire: “Paul is dead, we loved you...”. Nel brano che da il titolo all'LP, invece, si parla di un sottomarino (la bara) sotto il cielo (blu) ed il mare (verde, cioè la terra in cui Paul è sepolto). In Only A Northern Song veniamo informati che la band è out of key… che sia perchè manca il bassista che, in genere, tiene il ritmo? Ecco la risposta: “You're correct, there's nobody there”. Una vera processione funebre per varcare il passaggio tra questa e l'altra vita: John (in bianco) è il prete. Ringo (in nero) il portatore della bara. Paul la salma. George è colui che scaverà la fossa. Paul era mancino, ma qui sta tenendo una sigaretta con la mano destra, è fuori passo rispetto agli altri ed è l'unico a piedi nudi (altro segno di morte). Inutile dire che ha gli occhi chiusi. Sulla Volkswagen parcheggiata c'è una targa: '28IF'. Cioè: Paul avrebbe 28 anni SE fosse ancora vivo! Il resto della targa (LMW) starebbe per Linda McCartney Widowed (è vedova). Dall'altra parte della strada c'è un camioncino della polizia… pare sia quella che accorse sulla scena dell'incidente e raccolse i cadaveri, tant'è vero che dalla targa si riuscì a risalire alle date di servizio: quello stesso veicolo fu impiegato infatti proprio in un incidente stradale in cui morirono due persone. Un automobile è appena passata nel punto occupato da Paul. Retro di copertina: Il numero civico di Abbey Road è 3… come i Beatles superstiti. La S di Beatles è spezzata e, subito dopo, il riflesso sul muro compone un teschio. Il testo di She Came In Through The Bathroom Window spiega qualcosa sulla vita di William: “Così ho lasciato il dipartimento di polizia ed ho iniziato un lavoro...”. In effetti dicono che William fosse un poliziotto. Come Together è anche più inquietante: “Come together right now over me”. Sulla tomba? E “One and one and one is three”. Già…tre. Chi sarà l'unico a guardare in direzione diversa? Chi sarà l'unico a non avere uno sfondo chiaro, anzi, ad avere uno sfondo rosso paramento funebre? La suggestiva (e, ovviamente, risibile) teoria non accenna a placarsi. In Germania nel 2001 ne è stato perfino tratto un film, presentato al Sundance Festival e, prevedibilmente, intitolato Paul is Dead. McCartney ne è sempre stato divertito più che seccato… basti citare il titolo del suo album del 1993 Paul is Live che riprende il passaggio pedonale di Abbey Road con tanto di targa che stavolta recita: “51 IS”… oppure l'episodio dei Simpsons in cui compare con la sua voce e, alla fine, ricorda: “Oh, by the way… I'm alive”.