Ciak, si gira! Richard Whislow - “Ciak, si gira! Un momento, dov’è Jasmine?! Paul, ti avevo mandato a chiamarla!” - “L’ho fatto, signore, mi ha detto che arrivava tra cinque minuti…” - “Cameramen, vai a chiamarla!” - “Vado subito signore… AAAAAAAAAH!” - “Che è successo?!” - “S-s-s-signore è m-m-m-morta!” Questa mattina mi ha chiamato la polizia per far luce sul caso, mi ha descritto la situazione e il mattino seguente sono andato sulla scena del crimine La scena del crimine: era un camerino sontuoso, quasi da star di Hollywood, con un vaso andato in mille pezzi sparsi per tutto il pavimento, quasi sicuramente l’arma del delitto, uno specchio rotto e una cascata di profumi rovesciati per terra, tutti segni di lotta. Ho interrogato tutte le persone che erano presenti alle riprese e questo è quello che sono riuscito a raccogliere: Quando ho interrogato Paul, ho notato una fasciatura alla spalla, così il giorno dopo sono andato a casa sua, lui mi ha aperto e non aveva più la medicazione quindi chiesi spiegazioni… …si era tagliato inciampando e cadendo contro una finestra rompendola: ma non c’era nessuna finestra rotta in casa sua, così gli dissi che era rimasto del sangue sui pezzi di vetro dello specchio e che avremo scoperto il colpevole e me ne andai. Lo vidi uscire e lo seguii: era diretto al luogo del delitto; andò nel camerino evitando le guardie, raccolse alcuni pezzi di vetro rotto Così si concluse il mistero: l’assistente aveva deciso che se non poteva avere Jasmine per se non la poteva avere nessun altro, così quando il regista lo ha mandato a chiamare la vittima per le riprese Paul ne approfittò per cercare di strangolarla ma lei si divincolò cadendo sui profumi che erano sul tavolo e spingendo lui contro lo specchio, ecco da dove deriva la ferita, poi l’assassino prese il vaso e glielo ruppe in testa uccidendola.