Università degli studi di Pavia
Corso interdipartimentale in Comunicazione, Innovazione e
Multimedialità
Teorie complottistiche e dovere di verità.
Il caso «Paul is dead»
Relatore: Prof. Stefano Colloca
Correlatore: Prof. Guido Bosticco
Tesi di laurea di
Vanessa Lombardo
Anno accademico 2013/2014
Le teorie del complotto
Cosa sono?
David Icke: umani rettiliani
John Chadwick: desiderio di svelare
segreti radicato nella natura umana
Umberto Eco: la paranoia del
complotto
Aspetto Psicologico
Aspetto Sociologico
Hitchens: circolazione crescente di
informazioni tra le persone. Contesto
morale = appagamento
Costrutto che interpreta i fatti
del presente come risultato
dell’azione e del segreto
complottare di etnie o classi
sociali.
• Riduzione complessità di
eventi socio politici
economici
Caratteristiche peculiari

Aspetto esoterico ed occultistico


Sconvenienza politica
Tendenza al mainstream


Verità alternativa
Predisposizione narrativa
Come difendersi dalle
bufale nate sul web
 Walter
Omofilia: numero di amici
con gli stessi interessi
 Rosaria
Paolo Attivissimo: kit anti bufala
Quattrociocchi (IMT):
omofilia
Conte: mancanza
preparazione scientifica
 Vespignani:
orizzontalizzazione
del sapere
 Attivissimo:
tecnologiche
Bufale sulla salute e
•
•
•
•
•
Affidabilità
Verifica di altri
Altre affermazioni simili
Prove positive
Tesi sostenuta
Pseudoscienza in TV
 Pseudoscienza
Teoria che pretende di apparire
scientifica ma che in realtà non lo è
 Mistero
 Voyager

e Kazzenger
Adam Kadmon – Rivelazioni
I doveri deontologici del giornalista
Il lavoro del giornalista è ispirato alla libertà di informazione e
di opinione, sanciti dalla Costituzione Italiana, ed è regolato
della legge n. 69 del 1963.
Il giornalista è tenuto a rispettare tre principali
doveri:
Giornalismo scientifico
 Il
giornalista deve verificare la scientificità della
teoria (verificare le fonti)
Popper: Teoria scientifica = teoria falsificabile
 Equidistanza
della verità: contraddittorio
Matrix: Le due verità sulle torri gemelle
Caso PID: la nascita

17 settembre 1969: Tim Harper «Is Paul McCartney
dead?»

23 ottobre: Chicago Sun Times, Harper rivela lo
scherzo

Maggio: «Saint Paul» di Terry Knight

12 ottobre 1969: radio WKNR, Tom Zarsky. La
questione diventa pubblica.

14 ottobre: Fred Labour in Michigan Daily,
necrologio ironico
Eventi PID
 Morto
il 9/11/1966 alle 5 del mattino
 L’auto era una Aston Martin
 Rimane decapitato
 Coperta la morte e rimpiazzato con un sosia:
William Campbell
 Il senso di colpa li spinge a lasciare molti indizi
nei brani e nelle copertine
Indizi
 Nastri
alla rovescia (Revolution number 9, Blue jay way,
I’m so tired)
 Le copertine:
1 ONE 1 X HE <> DIE
Abbey Road
•
•
•
•
Piedi scalzi
Passo differente
Sigaretta nella mano destra
Rappresentazione funebre: Lennon –
religione, Ringo – pompe funebri, Paul
– salma e George – becchino.
• Targa: LMW 28 IF
1. « 28 SE» anni di Paul
2. LMW: Linda McCartney Weeps
• S spaccata
• Unendo i
pallini viene
il numero 3
• Profilo Paul
nel gomito
• LMW 51 IS
• «Paul è dal
vivo» non è
vivo nel
1993
Indizi pre-morte
Giugno 1966
Testa
decapitata e
dentiera
rimandano
all’incidente
Dicembre 1965
Titolo: frenata
incidente
Guardano verso
la tomba
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Drive my car
I’m only sleeping
Act naturally
Yesterday
If i need someone
Dr. Robert
We can work it out
Sostituzione
Baule = bara
Ordine dei
titoli
rappresenta
un indizio
Intervista a Furio Sollazzi
 PID
operazione mediatica nata per caso su cui ci hanno
giocato e guadagnato: sono stati grandi comunicatori.
 Beatles
hanno coscienza del potere comunicativo (Lennon)
 Le
differenze sul viso dipendono dalle foto. Bisognerebbe
avere foto segnaletiche.
È
ormai difficile credere a ciò che si vede
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