Atti
_
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - I
a
£093 —
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1915
CLXXIV.
TORNATA DI SABATO 4 DICEMBRE 1915
RAVA
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
INDI
DEL PRESIDENTE
Libro
i n d i c e ; .
Pag.
N o t i z i e sulla salute del deputato Pietro Chiesa. 8094
PRESIDENTE
8094
Ringraziamenti per c o m m e m o r a z i o n i . . . . 8094
Comunicazioni del Presidente
8095
Proposte di legge {Lettura)-.
V I N A J : Riforma degli uffici ipotecari
8095
Bussi : Cassa nazionale dei ferrovieri
8099
B A T T E L L I : Costruzioni asismiche
8099
B E R E N I N I : Case da giuoco nelle stazioni balneario
8099
LUCCI : Pubblica assistenza nella città di Napoli
8100
Bussi : Ordini dei s a n i t a r i . . .
8101
LARUSSA : Consolidamento della frana di Pizzo
Calabria
8103
— Costituzione in comune autonomo della frazione di Zaccanopoli
8103
P E L L E G R I N O : Comuni colpiti da un nubifragio. 8 1 0 3
F E R R I GIACOMO : Usura dei fitti e subaffitto. . 8 1 0 4
— Sussidi alle famiglie bisognose dei militari
sotto le armi
8108
G A L L I : Provvedimenti provvisori di perequazione interna nei comuni. . . . . . .
8104-106
CONGIU : Ragionieri provetti
8107
COTUGNÒ : Per dichiarare monumento nazionale
il sepolcreto Imbriani e Poerio
8107
M E D A : Modificazioni al n. 1 dell'articolo 773
del Codice di commercio
8107
Mozione (Lettura) :
ALTOBELLI : Assassini di Miss Cavell . . . .
8108
Risposte scritte ad interrogazióni e indice relativo
8108.45
Interrogazioni :
Radiazione di un sussidio (Intra) :
CELESIÀ, sottosegretario
di Stato
8108
RELTRAMI
8109
Libretto militare di un veterano :
E L I A , sottosegretario di Stato
COLONNA D I CESARÒ
ALTOBELLI.
8110
8110
Sorveglianza sugli stranieri :
CELESIA, sottosegretario di Stato
.
623
MARCORA.
Verde :
BORSARELLI,
PENNISI
sottosegretario
di Stato.
. Pag.
811.1
8112
' .
Direttore dell'Agenzia Stefani :
BORSARELLI, sottosegretario di Stato
. . . .
D E ^ELICE-GIUFFRIDA
8112
.
Vigilanza sugli stranieri in Napoli :
CELESIA, sottosegretario di Stato
8112
8113
8113
ALTOBELLI
V o t a z i o n e per la nomina di due commissari
della Giunta generale del bilancio . . . . 8113
Sorteggio della Commissione d i scrutinio . . . .
£114
R e l a z i o n i (Presentazione) :
FALLETTI : Conti consuntivi del Eondo per la
emigrazione
8114
— Bilancio del Ministero degli affari esteri. . 8114
EACTA : Concessione di sale a prezzo ridotto
per la fabbricazione dei saponi
8114
CAO-PINNA : Provvedimenti per il trattamento
di pensione a favore dei salariati dipendenti dagli enti locali .
8114
D A N I E L I : Prelevazioni di somme dal Fondo di
riserva per le spese impreviste . . . .
8114
— Aumento nel limite massimo dell'annualità
per le pensioni
8114
C o m u n i c a z i o n i del Governo (Seguito della
discussione)
8114
MEDA
.
LUZZATTI
8117
presidente
SALANDRA,
del Consiglio
8114
8121
LUCCI
8127
Chiusura della discussione generale
Ordini del giorno
FOSCARI
8127
8127
8127
DARI
8128
MAZZONI
- 8129-38
L ' o r d i n e del giorno Cavagnari non è appoggiato .
CAVAGNARI
" . . .
PRESIDENTE
. . .
8133-34
CICCOTTI
LABRIOLA
8133
8133-34
8134-38
. . .'
8135
CALLAINI
8136
F E R R I GIACOMO
8136
BOSELLI
8,136
presidente
8111
SALANDRA,
8111
BIANCHI LEONARDO
del Consiglio
8137
8138
Atti
— 8094 _
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
Dichiarazioni di voto
Pag. 8 1 3 3
Ritiro di va ri ordini del giorno ; sono mantenuti
quello del deputato Boselli, a cui si associa il
deputato Oiccotti, e quello del deputato Mazzoni . 8 1 3 8
Bisso LATI
8138
GIRARDINI . .
8138
ALTOBELLI
8138
COLOSIMO
8138
CAPPELLI
8138
TURATI . .
8139
V o t a z i o n e nominale sull'ordine del giorno Boselli e
Oiccotti
8139-41
E approvato
8141
È-approvato per acclamazione l'ordine del giorno
Callaini
8141
segreta (Risultamento) :
Homina di due commissari della Giunta generale del bilancio
8141
Eletti Callaini e Bonomi Ivanoe
8141
Votazione
Osservazioni e propaste :
Interpellanze :
SALANMIA, presidente
SICHEL
.
MARANGONI .
'ZUPELLI, ministro
del Consiglio
8143
8143
8143
8143
(Lettura) :
CESARE : Provvedimenti d'internamento. 8145
Mozione
ÌSAYA
Camera dei Deputati
La seduta comincia alle ore 14.5.
G U G L I E L M I , segretario, legge il processo verbale della seduta precedente.
(È approvato).
Congedi.
P R E S I D E N T E . Hanno chiesto congedi,
per motivi di famiglia, l'onorevole Eugenio Eossi, di giorni 8; per motivi di salute,
gli onorevoli : Dell'Acqua, di gi©rni 8; Gaetano Eossi, di 8; Pietro Chiesa di 30; Materi, di 5; Berlingieri, di 3; e, per ufficio
pubblico, l'onorevole Di Giorgio, di giorni 15.
(Sono conceduti).
Sulla salute del deputato Pietro Chiesa.
P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera
il seguente telegramma :
« L'onorevole deputato Pietro Chiesa è
Vivamente grato alla Camera degli auguri
che gli ho personalmente comunicato. Le
condizioni della sua salute sono stazionarie.
La malattia non lieve segue il suo corso,
ma gli procura inaudite sofferenze e coliche. Il medico curante ha soggiunto che
è ora diffìcile, per le condizioni depresse
del malato e per la n a t u r a della malattia,
fare pronostici.
« Porgo il mio devoto ossequio.
« Il prefetto
« E E B U C C I ».
Ringraziamenti per commemorazioni.
P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera
i seguenti telegrammi :
« Eingrazio anche a nome di questa
cittadinanza l'Eccellenza Vostra e quanti
si associarono alla commemorazione del
conte Guicciardini, ricordando le preclare
virtù del cittadino esemplare, del parlamentare illustre, di cui San Miniato, che
ebbe il vanto di averlo costantemente rappresentante politico, piange ancora amaramente la perdita.
« Il sindaco
« E L M I ».
« La cittadinanza d i P o r t o Maurizio, ringrazia vivamente il Parlamento italiano
delle condoglianze inviate per la morte del
compianto suo illustre concittadino senatore Massabò.
« Il sindaco
« A U B E N T I ,».
« Il comune di Mede ringrazia dell'omaggio reso al compianto onorevole Calvi e
prego aggradire le espressioni personali di
deferenza.
« Il sindaco
« B E L L O N E ».
« L'alto consesso dall'Eccellenza Vostra
degnamente presieduto, con nobilissime, patriottiche e commoventi parole di Vostra
Eccellenza delle Loro Eccellenze Zupelli e
E a v a e degli onorevoli Mirabelli e Brunelli,
rendendo onore all'illustre figlio di Romagna, Tulio Masi, rendeva onore altissimo
a Lugo, che oggi più che mai mi sento orgoglioso di rappresentare. Accolga l'Eccellenza Vostra e se ne faccia interprete
verso la Camera, le espressioni vive e sincere della gratitudine dell'intera cittadinanza che di Tulio Masi ammirò sempre
la grande prontezza dell'ingegno, l'immensa
bontà dell'animo, l'infinito amore della
Patria.
« Il prosindaco
« F A R I S E L L I ».
Alti Parlamentari
— ™ — — — — •
—
LEGISLATURA XXIV -
A
L
— 8095 —
—
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente
del Consiglio h a trasmesso alla P r e s i d e n z a
della C a m e r a copia del decreto L u o g o t e n e n ziale col q u a l e il t e n e n t e generale—Alfredo
Dallolio, s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per le
armi e le munizioni, è n o m i n a t o Commissario regio per r i s p o n d e r e alla C a m e r a dei
d e p u t a t i alle i n t e r r o g a z i o n i r i v o l t e al minis t r o della g u e r r a sopra a f f a r i di c o m p e t e n z a
del s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per le armi e
le munizioni.
Lettura di proposte di legge e di una mozione.
P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle proposte di legge e di una m o z i o n e che gli Uffici s t a m a n e h a n n o ammesse alla l e t t u r a .
G U G L I E L M I , segretario, legge:
DI LEGGE D E I D E P U T A T I
VINAJ,
BOVETTI E SCHIAVON. — Riforma
degli
uffici
»
.
—
—
Camera dei
.
TORNATA D E L 4 DICEMBRE
Deputati
«
—
1915
A r t . 3.
Comunicazione del Presidente.
PROPOSTA
—
ipotecari.
A r t . 1.
I f u n z i o n a r i a d d e t t i agli uffici delle ipoteche d i p e n d o n o dal Ministero di grazia e
giustizia. I capi degli uffici stessi, col titolo di « Giudice delle Ipoteche » sono distinti in t r e classi come n e l l ' a n n e s s a t a bella J5, e h a n n o d i r i t t o , o l t r e allo s t i p e n d i o ,
a u n a i n d e n n i t à fìssa personale, a compenso della p r e s t a t a cauzione, e della responsabilità i n e r e n t e alle loro funzioni, a
seconda della c a t e g o r i a cui a p p a r t i e n e l ' u f ficio cui sono p r e p o s t i , giusta l ' a n n e s s a
t a b e l l a <7.
A r t . 2.
I giudici delle i p o t e c h e , p r i m a di assumere le f u n z i o n i nell'ufficio loro assegnato,
p r e s t a n o u n a cauzione a f a v o r e del p u b blico, v a r i a b i l e a s e c o n d a d e l l ' i m p o r t a n z a
dell'ufficio, e nella misura d e t e r m i n a t a dall'annessa t a b e l l a A, o in c a r t e l l e del Debito pubblico i t a l i a n o c a l c o l a t e al v a l o r e
nominale, o in beni stabili, s t i m a t i con
perizia g i u r a t a , che risultino di v a l o r e
c o r r i s p o n d e n t e a l l ' a m m o n t a r e della d o v u t a
cauzione. Le i n n o v a z i o n i in più o in meno
sulle cauzioni di cui s o p r a , p e r e v e n t u a l i
modificazioni delle c a t e g o r i e degli ufffici,
•si a t t u e r a n n o nell'occasione di n u o v e nomine, d o v e n d o r i m a n e r f e r m e le già prestate.
•
L a c a u z i o n e p r e s t a t a dal giudice delle
i p o t e c h e serve a n c h e di g a r a n z i a per l'esercizio delle f u n z i o n i del p e r s o n a l e dipend e n t e . Nel resto n u l l a è i n n o v a t o a q u a n t o
d i s p o n g o n o gli articoli 29 e 30 della legge
13 s e t t e m b r e 1874, n. 2079 (serie 2»).
A r t . 4.
S o n o i s t i t u i t i t r e p o s t i di giudice delle
i p o t e c h e in classe u n i c a , e con parificazione
ai giudici delle ipoteche di 3a classe, des t i n a t i alle reggenze degli uffici ipotecari,
e a l l e p e r i o d i c h e verificazioni negli uffici
stessi. Essi d e b b o n o p r e s t a r e a f a v o r e del
p u b b l i c o unaL cauzione di lire 20,000, nei
modi, e cogli stessi e f f e t t i designati e riferiti d a i p r e c e d e n t i articoli 2 e 3.
A r t . 5.
I giudici sostituti (o cancellieri capi)
r a p p r e s e n t a n o il t i t o l a r e d ell'ufficio in caso
di l e g i t t i m a assenza o i m p e d i m e n t o , prestano a f a v o r e del medesimo u n a i d o n e a
cauzione r a g g u a g l i a t a a u n q u a r t o di quella,
che il t i t o l a r e dell'ufficio è t e n u t o a pres t a r e p e r il pubblico, e, o l t r e allo stipendio, h a n n o diritto a u n ' i n d e n n i t à personale
r a g g u a g l i a t a a u n q u a r t o di quella spett a n t e al giudice loro superiore.
A r t . 6.
I cancellieri e i cancellieri a g g i u n t i debb o n o p r e s t a r e a f a v o r e del capo dell' ufficio u n a cauzione pecuniaria, r i s p e t t i v a m e n t e di lire 500 e di lire 200. O l t r e allo
s t i p e n d i o , essi h a n n o d i r i t t o a u n ' i n d e n n i t à in r a g i o n e del 10 per cento dei p r o v e n t i ,
di cui al seguente articolo 12, e sarà loro
d i s t r i b u i t a in p r o p o r z i o n e del r i s p e t t i v o
stipendio.
A r t . 7.
P e r la compilazione d'ufficio delle n o t e
i p o t e c a r i e , r i c h i e s t a s p o n t a n e a m e n t e dalle
p a r t i i n t e r e s s a t e , sarà d o v u t o dalle p a r t i
stesse il compenso p r e v i s t o dalla t a r i f f a
n o t a r i l e ; e t a l e compenso a n d r à r i p a r t i t o ,
p e r un t e r z o a f a v o r e dell'eràrio, per u n
t e r z o al capo dell'ufficio, e per u n terzo agli
i m p i e g a t i s u b a l t e r n i in proporzione del ris p e t t i v o stipendio. L e p a r t i interessate
a v r a n n o d i r i t t o per u n a sola v o l t a a coll a z i o n a r e g r a t u i t a m e n t e le n o t e r e d a t t e
d'ufficio, nel mese in corso dalla c o m p i l a zione. T r a s c o r s o q u e s t o t e r m i n e , f a r à s t a t o
l ' e s e m p l a r e i n v i a t o al t r i b u n a l e come al
successivo articolo 15.
Atti
— 8096 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
Ia
SESSIONE -
Camera
dei
DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE
A r t . 8.
Con regolamento verrà stabilito il compenso annuo da corrispondersi al giudice
delle ipoteche, per p r o v v e d e r e alle spese
generali per la m a n u t e n z i o n e dell' ufficio
e per il lavoro di cottimo; e ciò t e n u t i presenti i due coefficienti del n u m e r o delle
f o r m a l i t à eseguite, e del valore della c a r t a
bollata speciale consumata, Nel primo a n n o
dall'esecuzione della presente legge, il calcolo verrà f a t t o in base al quinquennio,
che ebbe termine col 30 giugno 1914.
Art. 9.
I giudici delle ipoteche di ultima classe,
e i giudici delle ipoteche reggenti, sono
n o m i n a t i a scelta, sentiti i competenti proc u r a t o r i generali, t r a i funzionari dipendenti
dal Ministero di grazia e giustizia, e app a r t e n e n t i alla m a g i s t r a t u r a , che ne abbiano f a t t a domanda, e che godano di uno
stipendio eguale a quello assegnato ai giudici delle ipoteche della classe suddetta, o
siano da non meno di q u a t t r o anni provvisti
di uno stipendio non inferiore di lire 1,000. Le
promozioni da classe a classe per stipendio,
0 per categoria di uffici, hanno luogo per
anzianità. Ma il giudice delle ipoteche può
r i n u n c i a r e all'ufficio della categoria superiore, pur conseguendo la promozione q u a n t o
allo stipendio, purché tale rinuncia risulti
da apposita dichiarazione f a t t a nei primi
dieci giorni dell'anno, valevole anche per
gli anni successivi, fino a contraria dichia»«.zione dello stesso interessato. I l giudice
delle ipoteche reggente può aspirare al posto v a c a n t e della 3a classe, con diritti per
la propria anzianità dalla nomina al grado
che occupa.
Art. 10.
I giudici sostituti (o cancellieri capi) sono
nominati, per titoli e per esame, f r a i cancellieri a d d e t t i agli uffici ipotecari, dopo
non meno di cinque anni di i n i n t e r r o t t o
servizio in tale qualità. I cancellieri e i
cancellieri aggiunti sono n o m i n a t i a scelta,
in base a titoli di studio e di carriera, f r a
1 funzionari a p p a r t e n e n t i alle cancellerie e
segreterie giudiziarie, che ne abbiano f a t t a
richiesta, e godano di uno stipendio eguale
a quello della classe cui aspirano, o da non
meno di due anni siano provvisti di umo
stipendio non inferiore di lire 300.
A r t . 11.
Con speciale disposizione del regolamento
verrà p r o v v e d u t o per q u a n t o concerne l'e-
Deputati
1915
quo t r a t t a m e n t o del personale sussidiario*
ora in servizio, anche in ordine all'ulteriore
carriera. T a n t o i commessi gerenti, q u a n t o
gli altri commessi ora in servizio, nei t r e
mesi dalla pubblicazione del nuovo ruolo,
d o v r a n n o provare di a v e r e stipulato coll ' I s t i t u t o Nazionale di assicurazioni un cont r a t t o vitalizio, corrispondente alla pensione g o v e r n a t i v a che sarebbe loro spett a t a . Con decreto E e a l e si p r o v v e d e r à per
la destinazione al nuovo mezzo assicurativo
delle somme, che lo S t a t o e i commessi
medesimi h a n n o già versato alla Cassa Nazionale di p r e v i d e n z a .
Art. 12.
Gli emolumenti ipotecari stabiliti dagli
articoli 3, 9, 10, 11 e 12 della t a r i f f a annessa alla legge 13 settembre 1874, n. 2079,
sono devoluti all'erario dello S t a t o .
A r t . 13.
La p a r t e che desidera ispezionare i repertori e registri ipotecari, secondo le disposizioni del vigente codice civile, deve
f a r n e d o m a n d a su foglio bollato da lire 1.25,
la cui speciale f o r m a verrà stabilita dal
regolamento. La d o m a n d a , su richiesta della
p a r t e interessata, d o v r à essere stesa grat u i t a m e n t e dallo stesso personale d'ufficio.
P e r l'ispezione r e l a t i v a a u n a sola d i t t a , e
comprensiva t a n t o delle inscrizioni, q u a n t o
delle trascrizioni, la d o m a n d a a n z i d e t t a
terrà luogo dell'emolumento d o v u t o . P e r
gli emolumenti dovuti in più sarà rilasciata
quietanza da bollettario.
A r t . 14.
La c o m p r o v a t a infrazione, da p a r t e del
personale d'ufficio, alle disposizioni conten u t e nell'articolo precedente d a r à luogo all'applicazione delle misure disciplinari previste dagli articoli 29 e seguenti della legge
25 giugno 1908, n. 290, sullo stato giuridico
degli impiegati civili.
Art. 15.
Insieme all'ordinaria nota ipotecaria per
iscrizioni, rinnovazioni, trascrizioni e ann o t a m e n t i , e relativo duplicato q u a n d o occorra, gl'interessati produrranno un altro
apposito esemplare della nota in c a r t a bollata da lire 1.25. Questo esemplare, o terza
n o t a l°gale, esclusi quelli per a n n o t a m e n t i ,
sarà certificato conforme da un interessato
alla f o r m a l i t à , o da u n suo incaricato. Le
d e t t e terze n o t e legali v e r r a n n o dal giudice delle ipoteche inviate, non oltre U
LEGISLATURA
Camera dei Deputati
— 8097 —
Atti Parlamentari
XXIV
-
l
a
SESSIONE
-
DISCUSSIONI
-
TORNATA D E L
4
DICEMBRE
1915
a) S e l'importo assicurato con
t e c a non superi le lire 2,000, lire 2 :
primo giorno di ogni mese, al t r i b u n a l e del
luogo ove ha sede l'ufficio ipotecario, e saranno conservate nei modi prescritti dal
regolamento.
b) D a lire 2001 a lire 10,000, lire 4 :
c) P e r ogni maggior somma, lire 6.
Art. 16.
2° P e r gli annotamenti di subingressi
ipotecari mortis causa, e per quelli di oppign orazioni, è dovuta uua tassa graduata
all'importo sussistente dell'ipoteca inscritta,
e cioè :
I l pagamento delle tasse dovuto per la
formalità i p o t e c a r i a sarà eseguito presso
l'ufficio del registro c o m p e t e n t e alla registrazione dell'atto, che dà luogo alla formalità, o presso il corrispondente ufficio
del luogo ove ha sede l'ufficio ipotecario.
Art. 17.
È a p p r o v a t a l'annessa T a b e l l a modificativa degli emolumenti e delle tasse ipotecarie. Sono approvate le annesse Tabelle A,
B, C, D, E.
Modificazioni di voci di tariffa.
1° P e r la formazione della nota per l'ipoteca legale, prescritta dall'articolo 1985
Codice civile, oltre allo scritturato, sono
dovuti sull'originale-i seguenti d i r i t t i :
P e r le prime lire 5,000, lire 2.
D a lire 5,001 a 10,000, lire 3.
Da lire 10,001 a 20,000, lire 4.
Per ogni maggior somma, e per ogni
1,000 lire e frazione lira 1 in più.
3° P e r gli a n n o t a m e n t i di surrogazione,
derivanti sia da c o n t r a t t i , sia da sentenze,
è dovuta una tassa eguale alla tassa d'inscrizione, sull'ammontare del credito ipotecario sussistente.
4° P e r gli annotamenti di cancellazione
t o t a l e , o di riduzione della somma inscritta,
sono dovute le tasse indicate nel precedente n. 2.
TABELLA
A.
Ammontare delle cauzioni dovute dai Giudici delle ipoteche
a favore del pubblico.
D a i Giudici preposti agli uffici di l a classe
Id.
id.
di 2 -classe
Id.
id.
di 3
a
. . L.
40,000
»
30,000
. »
20,000
.
a
classe
TABELLA
Numero
Classe
GRADO
Giudice delle Ipoteche.
Id.
id
Id.
id.
.
. . . .
Giudice delle Ipoteche Reggenti
. . . .
l'ipo-
Per
classe
Totale
Stipendio
Individuale
Complessivo
la
31 j
8,000
248,000
2a
33 1
7,000
231,000
3
33
6,000
198,000
6,000
18,000
a
Ùnica
3
100
|Ì
B.
Ammontare
della spesa
695,000
Atti
Parlamentari
_
LEGISLATURA XXIV - l
a
8098
Camera dei Deputati
—
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
TABELLA C.
.Ammontare
Glasse
dell' indennità
dello
Ufficio Indivi- Complessiva
duale
OGGETTO DELLA SPESA
Indennità personale al Giudice delle Ipoteche
Id
id
id.
Id.
id.
id
I
2
3
Indennità corrisposta al Giudice sostituto (o cancelliere capo).
Id.
id.
id.
id.
Id.
idid.
id.
I
I .
3
a
a
a
a
a
a
Ammontare
della spesa
8,000
6,000
4,000
218,000 '
198,000
132,000
578,000
2,000
1,500
1,000
62,000
49,500
33,000
144,500
....
Totale. • •
722,500 .
TABELLA D.
Glasse
GRADO
Giudice sostituto (o cancelliere capo). • .
Id.
id.
. . .
Idid. '
. . .
I
2
3
a
a
a
Numere
Stipendio
per
Indiviclasse Totale duale
31 i
33
33 1
97
5,000
4,000
3,000
Ammontare
Complessivo
della spesa
15^,000
132,000
99,000
386,000
TABELLA E.
Class»!
GRADO
Cancellieri
Cancellieri aggiunti
.
Numero
Stipendio
per
Indiviclasse Totale duale
Complessivo
Unica
128
128
2,500
320,000
Unica
E 30
530
2,600
1,060,000
Ammontare
della spesa
1,380,000
Atti
— 8099 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V PROPOSTA
Ia
DI LEGGE DEI
SESSIONE -
DEPUTATI
DISCUSSIONI -
BUSSI,
Autorizzazione
alla
Cassa cooperativa
di credito dell' Associazione di previdenza
e mutuo soccorso
tra
il personale
delle strade ferrate
italiane
con sede in Bologna ad assumere la denominazione
di « Cassa Nazionale
dei ferrovieri ».
L O E R O E OAVAZZA. —
L a « Cassa cooperativa di credito dell'Associazione di previdenza e mutuo soccorso fra il personale delle strade f e r r a t e
italiane » con sede in B o l o g n a , è autorizzata ad assumere la denominazione di
« Cassa Nazionale dei ferrovieri ».
PROPOSTA
TELLI
struzioni
DI L E G G E
DEI
E VENCESLAO
asismiche.
DEPUTATI
AMICI. —
Sulle
BAT-
co-
Il ministro dei lavori pubblici è incaricato di formare entro l'anno 1915 un
elenco di quelle zone che, per la loro storia
sismica e condizione geologica, debbono
considerarsi come maggiormente esposte al
pericolo di gravi t e r r e m o t i .
A r t . 2.
S a r a n n o stabilite de le norme costruttive generali che, senza alterare notevolmente il costo degli edifìci, nè c o n t r a s t a r n e
il lato artistico, servano ad evitare in gran
parte i danni funesti che il t e r r e m o t o arrecherebbe in quelle località.
P R O P O S T A DI L E G G E D E I D E P U T A T I
NI, RAIMONDO, B E L O T T I ,
BERENI-
DELLO
SBAR-
BA, B E T T O N I , A G N E L L I , B E L T R A M I , MONTAUTI,
FACCHINETTI,
PAVIA,
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1915
essere autorizzati a tenere giuochi d'azzardo
fra i soci.
Art. 2.
I l circolo, che intende tenere tali giuochi,
deve chiederne l'autorizzazione al ministro
dell'interno, il quale potrà concederla previo
parere motivato del Consiglio comunale del
luogo sulla convenienza della concessione e
sulla v moralità delle persone, che, a sensi
dell'articolo 6, dovranno assumere la responsabilità della gestione.
A r t . 3.
I l Consiglio comunale p o t r à anche indicare le condizioni speciali, che, oltre le generali stabilite dalla legge, ritenesse opportuno per considerazioni locali, fossero imposte al concessionario.
Art. 4.
Art. 1.
FERRI,
Camera dei Deputati
CELLI,
IVANOE
GIACOMO
BONOMI,
CRE-
DARO, M E D I C I , CAVAGNARI, B A S I L E ,
^A-
I l decreto di autorizzazione determinerà,
tenuto conto delle particolari condizioni del
luogo e della importanza dell'esercizio, la
durata della concessione e conterrà l'elenco
dei giuochi autorizzati, le condizioni di
ammissione nelle sale da giuoco, l'orario
d'apertura e di chiusura, la tassa da pagarsi
dal concessionario, le norme per rendere
possibili e agevoli la sorveglianza e il controllo degli agenti della pubblica amministrazione e il modo di esazione dei prelev a m e n t i previsti dall'articolo 9. Ai mino»
renni sarà f a t t o assoluto divieto di entrare
nelle sale da giuoco.
Art. 5.
L'esercizio della concessione non potrà
essere autorizzato che per il periodo della
a t t i v i t à normale delle stazioni balneari, termali e climatiche e mai per una durata eccedente i q u a t t r o mesi per ogni anno.
DUGONI,
CANEPA,
A r t . 6.
MARANGONI, CENTURIONE, D E
CAPITANI
I l circolo concessionario dovrà essere
amministrato e r a p p r e s e n t a t o da un direttore e da un Consiglio di direzione di t r e
membri almeno. Essi devono possedere la
c i t t a d i n a n z a italiana, essere m a g g i o r i d i e t à
e godere di t u t t i i diritti civili e politici.
L a domanda, di cui all'articolo 2, dovrà
essere corredata dei documenti comprovanti
t a l i requisiti e p r e s e n t a t a e sottoscritta dal
direttore e dai membri del Consiglio di direzione.
I l direttore e i membri sono in solido responsabili verso la pubblica amministrazione per le infraaioni alla presente legge,
LENZANI,
D'ARZAGO,
BENAGLIO,
ODDI,
NI,
SLGHIERI,
PAOLO
BONOMI,
SOGLIA,
GALLENGA,
BISSOLATI,
MALLIANI,
ARRIGONI
FERA,
DEGLI
SIOLI-LEGNA-
BORROMEO,
CAMERONI,
Per
disciplinare le case da giuoco nelle stazioni
balneari, termali e
climatiche.
CUGNOLIO,
FIAMBERTI.
—
A r t . 1.
I circoli di d i v e r t i m e n t o , sotto qualsiasi
denominazione, esistenti nelle stazioni balneari, termali e climatiche, possono, alle
condizioni stabilite dalla presente legge,
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
—
Ia
SESSIONE -
8100
Camera
—
DISCUSSIONI -
dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
Art. 11.
e verso i terzi a sensi degli articoli 1151,
1152, 1153 del codice civile per fatti illeciti
avvenuti nei locali del circolo durante l'esercizio della concessione.
Agli effetti della vigilanza degli agenti
governativi, i locali adibiti ai giuochi sono
considerati come pubblici.
Art. 7.
Art. 12.
La concessione è revocabile in ogni momento per decreto del ministro dell'interno,
sia per la violazione o la inosservanza delle
norme stabilite nel decreto di autorizzazione, sia per gravi ragioni di ordine pubblico.
L a revoca potrà essere decretata su richiesta motivata del Consiglio comunale,
che ha dato parere sulla concessione a norma dell'articolo 2.
Le disposizioni degli articoli 484, 485, 486,
487 del codice penale non si applicano ai
circoli autorizzati per tutta la durata della
concessione, quando non abbiano contravvenuto alle norme stabilite nel decreto di
autorizzazione. Le stesse disposizioni si applicano, invece, a qualsiasi circolo non autorizzato, nel quale si giucchi d'azzardo,
indipendentemente dalle condizioni previste nell'articolo 487 del codice penale.
Art. 8.
Art. 13.
L a tassa di concessione, qualunque ne
sia la durata, sarà stabilita in ragione del
10 per cento dell'ammontare di una annualità dell'affitto dell'immobile o degli immobili goduti dal circolo per la esplicazione
di tutte le sue attività, e risultante da contratto regolarmente registrato ; e, quando
non esista contratto di affitto, la tassa sarà
stabilita in ragione del 20 per cento del
reddito imponibile agli effetti della imposta
sui fabbricati.
»
'
. Art. 9.
Sull'incasso lordo quotidiano del giuoco,
accertato da un commissario governativo,
sarà fatto un prelevamento del 10 per cento
a favore dello Stato e del 15 per cento a
favore del comune, fino a che la somma
degli incassi giornalieri abbia raggiunto le
lire 500 mila, e del 15 per cento a favore
dello Stato e del 25 per cento a favore del
comune successivamente.
Di tale benefìcio potranno usufruire anche più comuni, i quali per la loro ubicazione e per circostanze speciali si siano all'uopo consorziati. Il consorzio dei comuni
dovrà essere approvato dal ministro dell'interno, che determinerà con decreto le
quote di loro rispettiva partecipazione.
Art. 10.
Lo Stato erogherà tali proventi in opere
di assistenza, di previdenza e di igiene : i
comuni li erogheranno in opere pubbliche
a miglioramento edilizio e igienico della
stazione.
Una Commissione speciale, istituita presso
11 Ministero dell'interno, regolerà l'uso dei
prelevamenti eseguiti a favore dello Stato.
I l Governo emanerà entro un mese dalla
promulgazione della presente legge il regolamento per la sua applicazione e compilerà l'elenco dei comuni, nei quali potranno essere date le autorizzazioni di giuoco.
L'elenco sarà soggetto a revisioni quinquennali.
PROPOSTA
DI L E G G E
ALTOBELLI,
DULLI. —
assistenza
DEI DEPUTATI
LUCCI,
CICCOTTI, LABRIOLA E SAN-
Riordinamento
nella città di
della
Napoli.
pubblica
Art. 1.
T u t t e le Opere pie aventi scopi di beneficenza, della città di Napoli, sono raggruppate in unico ente, che assume il nome di
« Uffizio per la pubblica assistenza ».
Art. 2.
Un Consiglio di cinque componenti amministrerà l'Uffizio per l'assistenza pubblica.
Del Consiglio potranno far parte anche
le donne.
Art. 3.
I l patrimonio è costituito dai patrimoni
delle singole Opere pie e da contributi presentemente corrisposti o che saranno corrisposti in avvenire dallo Stato, provincia
e comune.
Nel termine di cinque anni dall'andata
in vigore della presente legge il patrimonio
immobiliare sarà convertito in capitale mobiliare mediante vendita o concessione in
enfiteusi e investito in titoli mobiliari nelle
forme prevedute dalle leggi e dai regolamenti' concernenti le Opere pie. Sono sot-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
—
XXIV
-
la
SESSIONE -
8101
DISCUSSIONI -
tratti alla smobilizzazione gli immobili ru- '
stici od urbani necessari allo esercizio dell'assistenza.
Art. 4.
La presente legge andrà in vigore allo
scadere di nn anno dalla sua pubblicazione;
entro questo termine sarà dal Governo
pubblicato il relativo regolamento.
Art. 5.
Durante il detto termine, il Governo invierà un commissario straordinario per preparare la esecuzione della presente legge.
Tutti i poteri di sorveglianza e di tutela
attualmente spettanti al prefetto, alla Commissione provinciale di beneficenza, alla
Giunta provinciale amministrativa, al Consiglio provinciale di sanità ed al Eegio
provveditore degli studi sono conferiti al
commissario straordinario, e dureranno fino
a quando non sarà provveduto con altra
disposizione legislativa.
Art. 6.
Le Opere pie di cui all'articolo 1° sono
le seguenti :
Istituti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
Camera
—
elemosinieri.
Congregazione di Carità.
Legato Aloy.
Monte Capaldo.
Legato Carifi Lelio Maria.
Confidenza Castellano.
Opera Pia Citarella.
Legati Del Pozzo.
Eredità De Pilla.
Monte De Simone.
Legato Fermariello Gennaro.
Confidenze S. Filippo Neri.
Opera Pia Fontanini.
Legato Franchini.
Legato Fresa.
Monte Manso di Scala.
Opera Pia Mellone.
Pio Monte della Misericordia.
Orfanotrofio Militare.
Monte Ortiz y Villalobos.
Legato Nocerino.
Fondazione liceale Paladini.
Fondazione tecnica Paladini.
Legato Eudigoz Gian Luigi.
Monte Scio.
Istituti di ricovero.
25. Regio Albergo dei poveri.
26. Eegio Stabilimento dell'Annunziata.
dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
27. Asilo Eegina Margherita.
28. Casa paterna Eavaschieri.
29. Legato Delli Franci.
30. Eitiro S. Maria del Gran Trionfo.
31. Eitiro S. M. Immacolata e Eegina
di Fedeltà.
32. Eegio Ospizio dei SS. Pietro e Gennaro extra-moenia.
33. Pie Case di presidio e riabilitazione
femminili.
34. Conservatorio della Solitaria.
35. Tempio della Scorziata.
Istituti
educativi.
36. Asili infantili privati municipali.
37. Pia Casa Arcivescovile pei sordomuti
di ambo i sessi.
38. Collegi riuniti per le figlie del popolo.
39. Educandato di S. Eligio.
40. Istituti riuniti di educazione professionale femminile.
41. Opera Pia Persico.
42. Istituto Principe di N apoli pei ciechi
d'ambo i sessi.
43. Conservatorio S. Maria della Purità.
44. Scuola e convitto Strachan-Eodinò
per le cieche poverissime.
45. Istituto S. Vincenzo de' Paoli o Suore
della Carità a Eegina Coeli.
46. Eiformatorio Vittorio Emanuele I I I .
Istituti
ospedalieri.
47. Ospedali riuniti.
48. Ospedale dell'Ordine di Malta.
49. Ospedale Lina Fieschi-Eavaschieri.
50. Istituto Ortopedico.
Ospedale Israelitico (Vedi Confraternite : Università Israelitiche).
Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini o convalescenti (Vedi Arciconfraternita omonima).
Ospedale di S. Maria della Vita (Vedi
Albergo dei poveri).
Ospedale di S. Maria di Loreto (Vedi
Albergo dei poveri).
Ospedale della Cesarea (Vedi Albergo
dei poveri).
PROPOSTA DI LEGGE D E L DEPUTATO B U S S I . —
Modificazione
al regolamento
dei
sanitari.
alla legge 10 luglio 1910 e
12 aprile 1911 sugli Ordini
Vista la legge 10 luglio, n. 455, che fìssa
le norme per gli Ordini dei sanitari, e visto
il regolamento relativo del 12 aprile 1911,
n. 1022.
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA
XXiy
DELLE
-
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
unico.
Sono estese alle levatrici le norme della
legge sugli Ordini dei sanitari di cui l'arlicolo 1 va così trascritto :
In ogni provincia sono costituiti gli Ordini dei medici-chirurghi, dei veterinari,
dei farmacisti e delle levatrici (con quel
che segue).
E
OSTETRICA
NEL
NEI
E
4 DICEMBRE
Deputati
1915
COMUNI
Art. 4.
Articolo 1 della legge 14 luglio 1898
n. 317). Gli stipendi delle levatrici che i comuni hanno l'obbligo di mantenere in forza
dell'articolo 175, comma 5, della legge comunale e provinciale, e del precedente articolo 24 saranno pagate a rate mensili, ove
non sia altrimenti stabilito dai rispettivi
capitolati.
REGNO.
Visti: a) l'art. 14 della legge 22 dicembre 1888, n. 6849: l'articolo 24 della legge
1° agosto 1907, n. 636; l'articolo 15 della
legge 22 dicembre 1888, n. 5849 ; l'articolo
3 della legge 31 dicembre 1889, n. 474; l'articolo 26 testo unico 1° agosto 1907, n. -636;
l'articolo 11 (comunali) legge 22 dicembre 1888, n. 5849; l'articolo 27 e seguente
regolamento 3 febbraio 1911.
E vista la legge 23 febbraio 1904, n. 57,
col regolamento 19 luglio 1906.
NOMINA
TORNATA D E L
dei
conto delle condizioni finanziarie del comune e dell' importanza dell'opera richiesta
alla levatrice.
LEVATRICI.
Articolo
ASSISTENZA
Camera
8102
LICENZIAMENTO.
Art. 1,
L a nomina e licenziamento delle levatrici-condotte stipendiate da comuni e da
consorzi di comuni devono essere attuati
secondo le disposizioni delle leggi che regolano la nomina ed il licenziamento dei
medici-condott 1 '.
STIPENDIO.
Art. 2.
I comuni e consorzi di comuni corrisponderanno alle levatrici-condotte uno
stipendio per il solo servizio dei poveri; ad
esse si applica il principio degli aumenti
sessennali.
Articolo 14 (legge comunale e provinciale 10 febbraio ,1889 ; - articoli 14 e 15
legge 22 dicembre 1888, n. 5849; - articolo 3
legge 4 giugno 1874, n. 1961).
Art. 3.
Ad assicurare un regolare e completo
servizio di assistenza ostetrica la Giunta
provinciale amministrativa può aumentare
in congrua misura, sentito il Consiglio provinciale sanitario ed il Consiglio comunale,
lo stipendio delle levatrici-condotte, tenuto
Art. 5.
(Articolo 2 della legge 14 luglio 1898,
n. 317). Quando il pagamento non segua
esattamente alla scadenza, le levatrici interessate potranno rivolgersi al prefetto, il
quale, udito il comune, provocherà, ove sia
il caso, i provvedimenti di ufficio a sensi
dell'articolo 197 della legge comunale e
provinciale (testo unico) approvato con Regio decreto 4 maggio 1898, n. 164.
Art. 6.
(Articolo 3 della legge 14 luglio 1898,
n. 317). Verificandosi un secondo ritardo in
corso d'anno, la Giunta provinciale amministrativa, udito il comune ed accertato
il buon servizio della levatrice reclamante,
può deliberare che anche le ulteriori rate
da scadere nell'anno siano sodisfatte direttamente dall'esattore alle levatrici.
NORME
DISCIPLINARI.
Art. 7.
Alle levatrici comunali e consorziali possono e devono essere applicati, a termini
dell'articolo 11, comma quarto, della legge
22 dicembre 1883, n. 5848, gli articoli 39,
40, 41, 42, 43, 44 e 45 del regolamento
19 luglio 1906, in applicazione alla relativa
legge 23 febbraio 1906, n. 57.
C O N G E D I .
Art. 8.
Alle levatrici-condotte viene accordato
un congedo annuale in uno o più periodi, della complessiva durata di quindici
giorni.
Inoltre, alle levatrici-condotte, sarà accordato un congedo speciale, non meno di
quaranta giorni, in caso di gravidanza
inoltrata, parto e puerperio, sia questa
legittima od illegittima.
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA
—
XXIV -
la
SESSIONE -
8103
DISCUSSIONI
Art. 9.
I n caso di malattia accertata non dipendente da ragioni di servizio, la durata del
congedo potrà e dovrà estendersi fino a tre
mesi.
Art. 10.
I n caso di malattia contratta in servizio
e per causa di esso, il congedo si estenderà
fino al termine massimo di un anno e cesserà anche prima quando la levatrice, per
constatata inabilità permanente a riprendere
servizio, abbia ottenuta la liquidazione di
una pensione vitalizia.
Durante il congedo ordinario e straordinario, ed iti dipendenza della concessione
di esso, non potranno imporsi alle levatrici
oneri o aggravi nè tanto meno diminuzione
dello stipendio, che sarà corrisposto per
intero.
Art.
11,
I comuni dovranno altresì accordare un
congedo straordinario ad ogni biennio per
frequentare corsi o lezioni speciali a scopo
d'istruzione professionale che non abbia la
durata massima superiore a quella del congedo ordinario.
ELENCO
DEI
Art.
POVERI.
12.
Restano fìsse ed immutate le norme stabilite dagli articoli 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21
del regolamento 19 luglio 190o della legge
25 febbraio 1904, n. 57.
Camera
—
-
dei
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
In questo caso il licenziamento deve
deliberarsi nei modi indicati agli articoli 5,
6 e 7.
Art. 15.
Il regolamento per l'applicazione della
presente modificazione di legge, coordinerà e disciplinerà le varie parti costitut o r e di questa.
PROPOSTA
RUSSA.
nacciante
DI
—
LEGGE
DEL
DEPUTATO
Consolidamento
della frana
Vabitato di Pizzo
Calabria.
Articolo
LA-
mi-
unico.
Agli abitati iscritti nella tabella G della
legge 25 giugno 1906, n. 255, si aggiunge
l'abitato di Pizzo in provincia di Catanzaro.
PROPOSTA
DI L E G G E
DEL DEPUTATO
Costituzione in comune
della frazione di
Zaccanopoli.
RUSSA. —
Articolo
LA-
autonomo
unico.
La frazione Zaccanopoli è costituita in
comune autonomo e cessa di far parte del
comune di Parghelia.
Il Governo del Re è incaricato dell'esecuzione della presente legge.
PROPOSTA
DI
LEGGE
DEL
DEPUTATO
PEL-
Aumento del fondo
assegnato
dall'articolo
2 della legge 13 aprile 1911,
n. 311, per i comuni colpiti dal
nubifragio
del 4 ottobre 1910.
LEGRINO. —
CONSORZI.
Art. 1.
Art. 13.
Il fondo di lire 800,000 assegnato dall'articolo 2, comma a, della legge 13 aprile 1911,
n. 311, è aumentato di lire 200,000.
Sono estese alle levatrici-condotte le
considerazioni riguardanti la formazione
dei Consorzi sanitari secondo le norme dell'articolo 50 del regolamento 3 febbraio 1909,
. 45.
DISPOSIZIONI
TRANSITORIE.
Art. 14.
Le levatrici-condotte comunali e quelle
per le Opere pie che fanno servizio di condotta ai poveri, se non hanno ancora acquistato diritto alla stabilità dell' ufficio,
vanno computati come periodi di prova
gli anni prestati in servizio fino alla data
della promulgazione della presente lfgge.
Art. 2.
Col detto aumento sarà provveduto ai
lavori di sgombero di strade interne, demolizioni, puntellamenti e riattazioni provvisorie di fabbricati pericolanti, ripristino
di condutture di acque potabili, sgombero
di alvei di acque torrentizie nei comuni di
Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori,
Atrani, Amalfi, Conca Marini, Furore, Praiano, Positano, Ravello e Scala, della costiera di Amalfi, comuni colpiti dal nubifragio del 24 ottobre 1910 ed in dipendenza
dei danni dallo stesso prodotti e constatati
fino a tutto il mese di marzo corrente.
Atti Parlamentari
— 8104 —
LEGISLATURA X X I Y PROPOSTA
DI L E G G E
COMO F E R R I . —
il
subaffitto.
DEL
la
SESSIONE -
DEPUTATO
Contro l'usura
Camera
DISCUSSIONI -
Art. 2.
La Commissione è presieduta da un magistrato del tribunale scelto dal presidente
della Corte d'appello, e ne fanno p a r t e :
tre membri nominati dal Consiglio provinciale (eletti col sistema della nomina dei
revisori dei conti) il direttore della cattedra ambulante ed un membro scelto per
Ciascuno di questi enti: Organizzazione dei
lavoratori della terra ; organizzazione degli
inquilini ; organizzazione dei proprietari ;
Camera di commercio.
1915
Art. 7.
Qualunque patto contrattuale contrario
a queste disposizioni, è come inesistente.
Art. 1.
Allo scopo di moderare gli eccessivi canoni d'affitto delle case e delle terre, è ,
istituita in ogni capoluogo di provincia
una Commissione arbitrale.
Deputati
TORNATA DEL 4 D I C E M B R E
GIA-
dei fitti e
dei
Art. 8.
Con Eegio decreto sarà provveduto alle
norme per l'esecuzione di questa legge.
PROPOSTA
DI L E G G E D E I D E P U T A T I :
MARANGONI,
ZOLANE
BEGHI,
MUSATTI,
GALLI,
SALVAGNINI,
BUSSI,
SANDRINI, PIROLINI, BADALONI,
— Provvedimenti
provvisori
zione interna nei comuni.
MAZ-
CAVALLARI,
di
SOGLIA.
perequa-
Art. 1.
La Commissione arbitrale delibera sui
ricorsi che le vengono presentati contro
gli eccessivi canoni di affitto e contro le
condizioni leonine e vessatorie dei contratti
di affitto.
Fino a completa applicazione della legge
1° marzo 1886 per la perequazione fondiaria, i comuni, dove esistono sperequazioni
di imposte derivanti da vetustà di catasti,
da mutamenti di cultura e di produttività,
da accessione o emersione di terreni, possono ottenere la facoltà di eseguire, per
t u t t o o parte del loro territorio ed ai soli
effetti tributari, un catasto provvisorio per
l'applicazione di una sovrimposta comunale sui terreni, a complemento di quella
esistente, o in sua vece per i terreni non
censiti.
La stessa facoltà possono i comuni ottenere rispetto alle valli da pesca.
Art. 4.
Art. 2.
Art. 3.
L a domanda deve essere presentata al
Si considerano affitti usurai quelli che
Ministero delle finanze, in base a deliberaconsentono un utile superiore al tasso delzione presa dal Consiglio comunale con vol'interesse commerciale sul valore dello sta- j
tazione f a t t a a termine dell'articolo 178,
bile depurato dalle imposte, tasse, spese !
comma 1°, della legge 21 maggio 1908, nudi contratto, sorveglianza, manutenzione,
mero 269.
assicurazione ed amministrazione.
Art. 3.
Art. 5.
L a formazione del libro catastale provvisorio
per la applicazione della nuova soI l valore degli stabili agli effetti delvrimposta
comunale sarà affidata a una
l'articolo precedente è l'attuale al momento
Commissione
composta di tre t e c n i c i : due
della pubblicazione di questa legge e va
eletti dal Consiglio comunale con la procedesunto principalmente dal valore degli
dura indicata nell'articolo 42 della legge
affìtti in corso nelle località, netti da tutte
21
maggio 1908; uno nominato dal Minile spese e dal reddito imponibile.
stero delle finanze.
Art. 6.
Art. 4.
Dalla pubblicazione di questa legge resta
vietato il subaffìtto, i subaffìtti in corso
potranno esser risolti a richiesta del conduttore dello stabile che assuma e garantisca il canone d'affìtto in corso al proprietario.
La determinazione dell' estimo viene
fatta in base ad una tabella che stabilisce
la classifica dei terreni secondo le loro qualità e le culture e ne indica il reddito medio per ciascuna categoria. Se un fondo ha
più colture si terrà conto in via approssi-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
— 8105 —
1*
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
niativa della proporzione di ciascuna. La
tabella indicherà anche il reddito medio
di quei terreni nei quali si alternano colture diverse secondo le consuetudini agrarie locali. Nello stabilire queste medie, la
Commissione terrà conto principalmente
dei redditi dell'ultimo quinquennio, ma il
suo giudizio potrà essere basato su qualunque altro elemento di fatto o di analogia.
Camera
TORNATA D E L 4
dsì
DICEMBRE
Deputati
1915
Art. 9.
La tabella compilata dalla Commissione
dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale ed approvata dal Ministero delie
finanze. Quando le decisioni del Ministero
non fossero conformi a quelle del Consiglio
comunale, dovranno essere comunicate al Comune interessato che potrà entro un mese
presentare al Ministero delle finanze le sue
controdeduzioni.
La decisione del Ministero delle finanze
è inappellabile.
La presente leggepuò avere applicazione
non appena siano trascorsi i termini stabiliti dalle leggi speciali che concedono esenzioni da imposte e sovrimposte fondiarie.
Per le bonifiche eseguite in seguito a
concessioni dello Stato, i termini dell'esenzione decorrono dalla data del primo a t t o
di concessione, di cui all'articolo 57 della
legge 22 marzo 1900, n. 195.
Per le bonifiche eseguite da privati o da
consorzi di privati si presume trascorso il
ventennio di esenzione quando la prova in
contrario non venga data dai privati o dai
consorzi, i quali dovranno fornirla alla
Commissione istituita dall' articolo 3 ed
avranno diritto di ricorrere in grado di
appello nei modi indicati dall'articolo 7.
Tutti gli altri terreni che si trovano nelle
condizioni indicate nell'articolo 1 vengono
assoggettati, nei riguardi tributari, alla presente legge senza che si possano invocare
periodi di esenzione.
Art. 6.
Art. 10.
Le misure di superficie dei fondi sono
desunte dalle mappe catastali vigenti.
Per i fondi la cui misura non risulta
dalle mappe catastali, laCommissione provvederà alla misurazione.
Prima che siano trascorsi i ternrni indicati nell'articolo precedente, potrà essere
per decreto E e a l e concesso ai comuni di
applicare congrue contribuzioni speciali a
quei terreni pei quali è indispensabile provvedere alla viabilità, alle acque potabili,
ai servizi igienici e sanitari. Queste contribuzioni potranno, in mancanza di estimo o
se quello esistente non sembri meritevole
di nuova applicazione, essere ripartite totalmente in base al criterio della superficie. L a concessione vien f a t t a su domanda
del Consiglio comunale approvata dalla
Giunta provinciale amministrativa e dal
Ministero delle finanze.
Art. 5
Art. 7.
La determinazione dell' estimo viene
f a t t a dalla Commissione con quei metodi
di indagine e di accertamento che riterrà
singolarmente meglio applicabili.
Contro il suo operato, sia per la misurazione, sia per la determinazione dell'estimo, è ammesso ricorso alla Giunta provinciale amministrativa, che potrà servirsi
dell'opera di propri periti.
Art. 8.
L'applicazione del nuovo estimo provvisorio viene f a t t a per decreto Eeale su
proposta dei Ministeri dell'interno e delle
finanze. I ricorsi presentati non sospendono
l'applicazione del nuovo estimo ma dànno
luogo a rimborsi in caso di decisione favorevole. L'estimo rimane immutato per un
settennio. Trascorsi sette anni dalla data
del decreto Eeale, si potrà, su domanda
del Consiglio comunale, procedere ad un
nuovo accertamento. Per queste revisioni
si seguiranno le norme indicate negli articoli precedenti.
Art. 11.
Delle entrate derivanti da queste contribuzioni, e delle spese eseguite con esse,
si dovrà tenere un conto distinto. Gli interessati potranno ricorrere alla Giunta
provinciale amministrativa tanto per la ripartizione delle contribuzioni quanto per
i modi e i limiti delle spese corrispondenti.
Art. 12.
I compensi dovuti alle Commissioni eli
cui negli articoli 3 e 8, saranno stabiliti
dalla Giunta provinciale amministrativa e
potranno dal prefetto essere inscritti d'ufficio nei bilanci dei comuni interessati.
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA
—
XXIV
P R O P O S T A DI L E G G E
MARANGONI,
- l a SESSIONE -
DEI
DEPUTATI:
PIROLINI,
BADALONI,
— Provvedimenti
provvisorii
di
zione interna nelle
provincie.
—
DISCUSSIONI -
GALLI,
BEGHI, SALVAGNINI,
MAZ-
ZOLANE M U S A T T I , B U S S I , SANDRINI,
VALLARI,
8106
CA-
SOGLIA.
perequa-
Art. 1.
Fino a completa applicazione della legge
1° marzo 1886 per la perequazione fondiaria, le provincie, dove esistono sperequazioni di imposte derivanti da vetustà di
catasti, da mutamenti di cultura e di produttività, da accessione o emersione di
terreni, possono ottenere la facoltà di eseguire, per tutto o parte del loro territorio
ed ai soli effetti tributarli, un catasto provvisorio per la applicazione di una s o v r imposta provinciale sui terreni, a complemento di quella esistente, o in sua vece
per i terreni non censiti.
La stessa facoltà possono le provincie
ottenere rispetto alle valli da pesca.
Art. 2.
La domanda deve essere presentata al
Ministero delle finanze, in base a deliberazione presa dal Consiglio " provinciale con
votazione fatta a termine dell'articolo 254
comma .1° della legge 21 maggio 1908, n. 269.
Art. 3.
La formazione del libro catastale provvisorio per la applicazione della nuova sovrimposta provinciale sarà affidata a una
Commissione composta di tre o più tecnici:
dei quali due terzi eletti dal Consiglio provinciale con la procedura indicata nell'articolo 42 della legge 21 maggio 1908; e un
terzo nominato dal Ministero delle finanze.
I l numero dei componenti la Commissione
tecnica sarà fissato dal Consiglio provinciale e indicato nella deliberazione di cui
al precessivo articolo 2.
Art. 4.
L a determinazione dell' estimo viene
fatta in base ad una tabella che stabilisce
la classifica dei terreni secondo la loro
qualità e le culture e ne indica il reddito medio per ciascuna categoria. Se un
fondo ha più qualità di colture si terrà
conto in via approssimativa della proporzione di-ciascuna. La tabella indicherà anche il reddito medio di quei terreni nei
quali si alternano colture diverse secondo
le consuetudini agricole locali. Nello stabi-
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1915
lire queste medie, la Commissione terrà
conto principalmente dei redditi dell'ultimo quinquennio, ma il suo giudizio potrà
essere basato su qualunque altro elemento di
fatto o di analogia.
Art. 5.
La tabella compilata dalla Commissione
dovrà essere deliberata dal Consiglio provinciale ed approvata dal Ministero delle
finanze. Quando le decisioni del Ministero
non fossero conformi a quella del Consiglio
provinciale, dovranno essere comunicate
alla provincia interessata che potrà entro
un mese presentare al Governo del B e , le
sue controdeduzioni.
La decisione del Governo è inappellabile.
Art. 6.
Le misure di superficie dei fondi sono desunte dalle mappe catastali vigenti.
Per i fondi la cui misura non risulta dalle
mappe catastali, la Commissione provvederà alla misurazione.
Art. 7.
La determinazione dell'estimo viene fatta
dalla Commissione con quei metodi d' indagine e di accertamento che riterrà singolarmente meglio applicabili.
Contro il suo operato, sia per la misurazione, sia per la determinazione dell'estimo,
è ammesso ricorso al Ministero delle finanze
che potrà servirsi dell'opera dei propri periti.
Art. 8.
L'applicazione del nuovo estimo provvisorio viene f a t t a per decreto Beale su proposta del Ministero delle finanze. I ricorsi
presentati non sospendono 1' applicazione
del nuovo estimo ma dànno luogo a rimborsi in caso di decisione favorevole. L'estimo rimane immutato per un settennio.
Trascorsi sette anni dalla data del decreto
Beale, si potrà, su domanda del Consiglio
provinciale, procedere a un nuovo accertamento. Per queste revisioni si seguiranno
le norme indicate negli articoli precedenti.
Art. 9.
La presente legge può avere applicazione non appena siano trascorsi i termini
stabiliti dalle leggi speciali che concedono
esenzioni da imposte e sovrimposte fondiarie.
Per le bonifiche eseguite in seguito a
concessioni dello Stato, i termini dell'esen-
LEGISLATURA
XXIV
-
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
zione decorrono dalla data del primo atto
di concessione, di cui all'articolo 57 della
legge 22 marzo 1900, n. 195.
Per le bonifiche eseguite da privati o da
consorzi di privati si presume trascorso il
ventennio di esenzione quando la prova in
contrario non venga data dai privati o dai
consorzii, i quali dovranno fornirla alla
Commissione istituita dall' articolo 3 ed
avranno diritto di ricorrere in grado di appello nei modi indicati dall'articolo 7.
Tutti gli altri terreni che si trovano nelle
condizioni indicate nell'articolo 1 vengono
assoggettati, nei riguardi tributarii, alla
presente legge senza che si possano invocare
periodi di esenzione.
Art. 10.
I compensi dovuti alle Commissioni di
cui negli articoli 3 e 7, saranno stabiliti dal
Ministero delle finanze e potranno essere
inscritti d'ufficio nei bilanci degli enti interessati.
Art. 11.
DI
GIU, T E S O ,
DORÈ.
—
LEGGE
ABOZZI,
DEI
DEPUTATI:
LEMBO,
Per i ragionieri
TORNATA D E L 4
CON-
PORCELLA,
provetti.
Art. 1.
Le iscrizioni nei Collegi dei ragionieri
per coloro che proveranno d'essersi trovati
al 15 luglio 1906 delle condizioni indicate
dall'articolo 5 della legge n. 327 di pari
data, possono ancora, essere domandate,
entro un mese dalla data della pubblicazione della presente legge. La domanda dovrà essere presentata al presidente del Tribunale della provincia in cui risiede l'interessato. P e r queste domande saranno applicabili le disposizioni degli articoli 8, 9,
52, 53 del regolamento emanato con Eegio
decreto 9 dicembre 1906, n. 715.
DICEMBRE
1915
Art. 2.
Ferma rimanendo la disposizione dell'articolo 4 della legge 15 luglio 1906, n. 327,
sull'esercizio della professione di ragioniere,
gli iscritti nell' Albo devono riguardarsi
come rivestiti della qualità e del titolo di
ragioniere, sia che la iscrizione abbia avuto
effetto per gli articoli 2 e 5 della legge
15 luglio 1906, n. 327, sia che abbia effetto
in virtù della presente legge.
A ciascun iscritto nell'Albo dei ragionieri dovrà esser rilasciato un diploma che
attesti l'avvenuta iscrizione.
Art. 3.
e
Ai concorsi per i posti di ragioniere indetti [dal Governo o da qualunque ente
morale dipendente dal Governo, saranno
ammessi tanto i ragionieri iscritti nell'Albo
per effetto degli articoli 2 e 5 della legge
n. 327 dei 15 luglio 1906, quanto quelli che
vi si iscriveranno in virtù, della presente
legge.
PROPOSTA
La spesa per la formazione del catasto
provvisorio di cui alParticoio 1, è a carico
della provincia.
Quando un comune voglia usufruire del
catasto provvisorio provinciale per istituife
a sua volta una nuova sovrimposta comunale, rifonderà alla provincia un terzo della
spesa da questa sostenuta in riferimento al
territorio di quel comune.
PROPOSTA
Camera dei Deputati
— 8107 —
Atti Parlamentari
GNO,
DI L E G G E
EIZZONE,
CHIESA
SETTI,
CRETA,
DEI
PIETRO,
PUCCI,
STOPPATO,
MOSCA
DEPUTATI
CICCOTIT,
CAMERA,
YACCARO,
TOMMASO,
CONI, SANTAMARIA,
COTU-
BADALONI,
BERTI,
MENDAJA,
BIS-
FRACCABOC-
MARCHE-
Per dichiarare
monumento
nail sepolcreto Imbriani
e Poerio.
SANO. —
zionale
Articolo
unico.
I l sepolcreto Imbriani e Poerio in Pomigliano d' Arco è dichiarato monumento
nazionale.
PROPOSTA
DI L E G G E D E L D E P U T A T O
MEDA.
— Modificazioni
al n. 1 dell' articolo
del Codice di
commercio.
Articolo
773
unico.
Al n. 1 dell'articolo 773 del Codice di
commercio, è sostituito il seguente :
1. Il salario dovuto agli operai impiegati direttamente dal fallito, ai commessi
ed agli institori, e le cauzioni da essi rilasciate a garanzia del c o n t r a t t o di lavoro,
sono ammessi t r a i crediti privilegiati nello
stesso grado del privilegio stabilito nell'articolo 1956 del Codice civile per i salari
dovuti alle persone di servizio.
Atti
Parlamentari
—
LEGISLATURA XXIV PROPOSTA
DI
LEGGE
la
SESSIONE -
DEL DEPUTATO
8108
DISCUSSIONI -
—
Art. 1.
L o S t a t o a mezzo dei municipi in caso
di guerra e per t u t t a la sua durata a domanda, somministra alle famiglie che ne
hanno bisogno ed al cui sostentamento provvedevano i militari di t e r r a e di mare sotto
le armi, una indennità giornaliera di lire 1
a u m e n t a t a di lire 0.50 per ogni figlio inferioreagli anni 16e per ciascuno altro membro
della famiglia inabile a lavoro proficuo.
Art. 2.
L e somministrazioni potranno dai municipi essere eseguite anche a mezzo di buoni
per l'acquisto di pane, farine, legumi e carni
nel caso che esistano in luogo spacci municipali.
Art. 3.
D u r a n t e t u t t o il periodo della guerra
sarà fissato nel E e g n o il prezzo unico delle
farine il quale non dovrà mai superare del
30 per cento il prezzo medio del quinquennio
precedente all'anno rurale 1914-15 e così
pure il prezzo unico dello zucchero che non
dovrà superare il costo medio dell'anno 1914.
Art.
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
4.
U n a apposita Commissione provinciale
presieduta dall'ufficiale sanitario della quale
faranno p a r t e un membro della Camera di
commercio ed altro scelto dalle organizzazioni operaie, fisserà mensilmente il calmiere
per la vendita del pane, dei legumi, delle
verdure, delle carni, in t u t t i i comuni della
provincia.
A r t . 5.
I municipi quando venga a mancare in
mercato il grano necessario all'alimentazione della popolazione potranno requisirlo
ovunque nel comune pagandolo, se il prezzo
del mercato non è inferiore, al prezzo massimo del 30 per cento superiore alla media
dei prezzi dell'ultimo quinquennio precedente l'anno rurale 1914-15.
Art. 6.
II Governo è autorizzato ad e m e t t e r e il
regolamento per l'immediata esecuzione di
questa legge e a sancire le pene contro t u t t i
coloro che dovessero contravvenirvi.
1915
Mozione.
GIA-
Per i sussidi alle
famiglie bisognose dei militari
sotto alle armi
e per impedire
Veccessivo prezzo dei generi
alimentari
di prima necessità in caso di
guerra.
COMO F E R R I .
Camera dei Deputati
—
L a Camera, compresa di orrore, denuncia
alla esecrazione della umanità civile, i vili
assassini di Miss Cavell, i quali, interpetri
degni e fedeli dello spirito barbaro, anim a t o r e della loro guerra selvaggia, furono
spietati, feroci, contro di lei, anche dopo
la morte, negando che alla sua salma fosse
data sepoltura dal c o m i t a t o della scuola
delle infermiere, della quale, l'eroina, era
stata, in vita, la mente ed il cuore.
Altobelli.
Annunzio dì risposte scritte
ad interrogazioni.
P R E S I D E N T E . Gli onorevoli sottosegretari di S t a t o per i lavori pubblici e il t e soro hanno trasmesso le risposte scritte
alle interrogazioni dei deputati
Pacetti,
Cermenati, G a m b a r o t t a , Arrigoni, Salomone, Toscano, Cesare Nava, Brezzi, S a r a ceni, De Ruggieri, Indri, P a l a , S t o p p a t o .
S a r a n n o pubblicate, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della
seduta di oggi. (1)
Interrogazioni.
P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca
le interrogazioni.
L a prima è dell'onorevole B e l t r a m i al
presidente del Consiglio, ministro dell'interno, « per sapere se la decisione della
Giunta provinciale a m m i n i s t r a t i v a di Novara, contraria alla deliberazione del Consiglio comunale di I n t r a di sussidiare il Segretariato di emigrazione, è inspirata alla
particolare benevolenza dell'autorità t u t o ria verso gli e m i g r a n t i p o s t i a così dura prova
d a l l ' a t t u a l e guerra europea ».
L'onorevole sottosegrrtario di S t a t o per
l'interno ha facoltà di rispondere.
C E L E S I A , sottosegretario
di Stato per Vinterno. Debbo cominciare col ripetere al collega ed amico B e l t r a m i il discorso di ieri,
cioè che non mi sembra molto regolare chiedere al Governo le ragioni delle decisioni
della Giunta provinciale a m m i n i s t r a t i v a .
Secondo i principi di libertà e democrazia
e secondo la legge il Governo non deve premere sui giudizi delle Giunte provinciali
amministrative.
Nè io accetterò mai il consiglio che l ' o norevole B e l t r a m i dava ieri, di mandare in
(•) "V. in fine.
Atti
— 8109 —
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
questi casi qualche circolare ai miei impiegati. Me ne guarderò bene! (Si ride).
Ed auguro all'onorevole Beltrami che
-quando sarà a questo posto non debba mai
praticare ciò che oggi mi consiglia. (Si ride).
B E L T R A M I . Non è possibile.
C E L E S I A , sottosegretario
di Stato per
l'interno. Tutto è possibile.
E vengo al merito dell'interrogazione.
La Giunta provinciale amministrativa di
Novara aveva, in base a una disposizione
della legge comunale e provinciale, depennato dal bilancio del comune di I n t r a la
spesa di 250 lire relativa al Comitato degli
emigranti, perchè quel comune aveva ecceduto nella sovraimposta, e perciò la spesa
medesima non essendo obbligatoria non si
doveva stanziare. Come si vede, la Giunta
provinciale non fece che applicare puramente e semplicemente la legge.
Leggendo l'ultima parte dell'interrogazione sembra che l'onorevole Beltrami voglia mettere in relazione questa decisione
della Giunta provinciale amministrativa con
la politica del Governo nei rapporti della
emigrazione.
Ora il Governo e, non meno dell'onorevole Beltrami, conscio della importanza
del problema dell'emigrazione, ed in ogni
occasione ne ha dato prova; ma trova che
non vi sia alcuna essenziale relazione fra il
problema stesso, così imponente e complesso, ed il fatto della radiazione di una
della somma di duecentocinquanta lire da
un modesto bilancio comunale.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Beltrami
ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
B E L T R A M I . A parte l'augurio fattomi
di sedere ai banchi del Governo, che non
desidererei nemmeno in tempi migliori...
{Oh!-oh!)... sono lieto che dal sottosegretario
di Stato per l'interno mi si dichiari che il
Governo non inteode influire sulle decisioni
della Giunta provinciale amministrativa ;
perchè questa, come dicevo ieri, essendo
una corda molto sensibile ai desideri del
Governo, di solito crede, con le sue decisioni
contrarie alle aspirazioni del popolo, di
servire il Governo.
La decisione della Giunta provinciale
amministrativa di Novara, oltreché essere
ingiusta per sè, in rapporto al Segretariato
d'emigrazione, potrebbe anche pregiudicare l'attuale Comitato circondariale d'assistenza e lavoro ; il quale in località,
com'è il circondario di Pallanza, di forte
emigrazione, presta gran parte dell'opera
propria a paesi d'emigranti.
624
Camera
TORNATA D E L 4
dei
DICEMBRE
Deputati
1915
Quando l'onorevole Salandra ebbe a rivolgere la sua lettera 29 maggio ai deputati, per la costituzione dei Comitati
di assistenza civile, raccomandò ai deputati stessi di sollecitare il contributo dei
comuni.
Ora così io ho fatto ; a Pallanza sorse il
Comitato di assistenza e lavoro, i comuni
contribuirono con vero slancio ed il Comitato non svolse la solita opera elemosiniera, ma bensì opera molto più utile di
assistenza civile e di lavoro. E d essendo,
come dissi, il circondario di Pallanza località prevalentemente emigratoria, è naturale che la maggiore assistenza giovi agli
stessi emigranti.
E questo è il motivo per il quale il Comitato d'accordo con la « Società Umanitaria », assunse anche le funzioni del Segretariato di emigrazione e promette ottimi
risaltati.
Anzi colgo l'occasione per raccomandare
la pronta concessione del riconoscimento
giuridico, perchè possa funzionare efficacemente nell'assunzione dei lavori da parte
dello Stato, per i bisogni del doloroso momento che attraveìsiamo, per sottrarsi all'esosa specnlazione, che venne di questi
giorni condannata qui alla Camera.
Colgo pure l'occasione per dire al Governo
di fare sapere alla Giunta provinciale amministrativa di Novara che vi sarebbe una
grave contraddizione fra i vari organi dello
Stato, se mentre da una parte il Governo
eccita i comuni a contribuire col Comitato
di assistenza, dall'altra essa radiasse i sussidi che oggi sono rivolti allo scopo specifico dell'assistenza civile durante la guerra
e che domani potranno essere continuati
sempre a scopo di pubblica assistenza.
Nè si faccia la questione del bilancio
comunale che oltrapassa i limiti legali, perchè questo*problema non può essere risolto
col comprimere i bisogni delle popolazioni,
ma col sollevare i bilanci stessi dalle spese
statali.
P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione
dell'onorevole Colonna di Cesarò, al ministro della guerra « per chiedere con quale
arbitrio il Ministero, ricevuto dal veterano
Sante Lucchesi fu Rosario da Roccalumera,
che ha effettivamente fatto la campagna
del 1866 ed è stato autorizzato a fregiarsi
della relativa medaglia, il suo libretto militare, per richiesta di pensione, glielo ha
restituito cancellando senza ragione, nè
motivazione, l'annotazione della campagna
fatta ».
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
—
la
SESSIONE -
8110
—
DISCUSSIONI -
L ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o per
la guerra ha f a c o l t à di rispondere a questa
interrogazione.
E L I A , sottosegretario
di Stato per la guerra.
D a l Regio commissario di E o c c a l u m e r a pervenne in d a t a 28 o t t o b r e 1914 una istanza
dell'ex militare L u c c h e s i S a n t e intesa ad ott e n e r e una copia del foglio di congedo per
valersene agli effetti dell'assegno vitalizio
concesso ai veterani. T a l e copia si inviò il
6 novembre successivo con l ' a v v e r t e n z a che
non risultava dalla matricola che il richiedente avesse f a t t o la campagna del 1866,
la sola che avesse potuto fare nel tempo di
servizio che aveva prestato.
E poiché il Regio commissario predetto
replicava esistere sul libretto militare personale del Lucchesi una annotazione relat i v a alla partecipazione di lui alla campagna del 1867, si noti, contro gli austriaci,
il Ministero richiese tale libretto personale
e si rivolse poi all'archivio di S t a t o di Torino per far verificare l'annotazione contet e n u t a nel libretto medesimo.
L ' a r c h i v i o di S t a t o di Torino, con lett e r a del 19 dicembre 1914, dichiarava risultargli dai documenti consultati che il L u c chesi S a n t e non a v e v a partecipato alla
c a m p a g n a di guerra del 1866 perchè dur a n t e la medesima si era t r o v a t o a Pizzighettone e quindi a Cremona, cioè in territorio non dichiarato allora zona di guerra,
e poscia r i c o v e r a t o all'ospedale di P i a c e n z a .
I l Ministero ne dava quindi comunicazione al R e g i o commissario di R o c c a l u m e r a
restituendo il libretto personale, e poiché
l'Amministrazione militare a v e v a constat a t o che in un documento militare, quale è
il libretto personale, vi era un'indicazione
erronea, non p o t e v a lasciarla sussistere e
come si fa sempre in simili casi, la cancellava essa stessa, e poiché questa a n n o t a zione non corrispondeva né ai documenti
matricolari esistenti presso il Ministero, né
ai documenti che esistevano presso l'archivio di S t a t o di Torino, di tale cancellazione, che rispondeva ad un a c c e r t a m e n t o
di f a t t o , non dava motivazioni al municipio di R o c c a l u m e r a inquantochè queste
risultavano esplicitamente dalle risposte
fatte.
Credo con ciò di avere risposto a quanto
desiderava l'onorevole i n t e r r o g a n t e .
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colonna
Di Cesarò ha f a c o l t à di dichiarare se sia
sodisfatto.
C O L O N N A D I C E S A R O ' . L'onorevole
sottogretario di S t a t o ha risposto alla mia
Camera
dei
TORNATA D E L 4 DICEMBRE
Deputati
1915
interrogazione facendo una minuta biografìa
del veterano S a n t e Lucchesi durante il periodo della campagna del 1867...
E L I A , sottosegretario
di Stato per
la
guerra...
della campagna del 1866, m e n t r e
sul l i b r e t t o era s t a t a iscritta erroneamente^,
non si sa da chi, la campagna del 1867.
C O L O N N A D I C E S A R O ' . S t a bene. Ma
il f a t t o è che questo individuo è stato autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della campagna stessa, il che dimostra che alla campagna aveva preso p a r t e .
E se ha preso parte alla campagna e se h a
avuto la medaglia commemorativa, che gli
fu data in quel t e m p o quando le cose si sapevano c e r t a m e n t e meglio che non adesso,,
come va che ora si riconosce erronea l'annotazione f a t t a nel suo libretto personale
di aver partecipato alla campagna stessa?:
E L I A , sottosegretario
di Stato per la
guerra. L ' a n n o t a z i o n e sul libretto personale
non sappiamo chi l ' a b b i a f a t t a . I l libretto
personale è un documento, come ella sa, che
è nelle mani dell' interessato. Chi l'abbia,
f a t t a , ripeto, non lo so.
C O L O N N A D I C E S A R O ' . Ma il conferimento della medaglia non è una cosa che
dipende dall'interessato, dipende invece
dalle a u t o r i t à , dal Ministero. Se allora il
Lucchesi fu fregiato della medaglia, io debbo
credere che egli abbia preso parte a quella
campagna, e siccome è una cosa che è capit a t a spesso di vedere che molti vetérani non
avevano documentazioni regolari mentre
poi è risultato che avevano effettivamente
partecipato alla guerra, così fino a prova
contraria io continuo a credere che qui si
t r a t t i di uno di quei veterani i quali parteciparono a quella campagna e che a causa
di errore o di omissione oggi non si voglia
riconoscere il suo diritto alla pensione.
P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione
dell'onorevole Altobelli, al presidente del:
Consiglio, ministro dell'interno, « per sapere se non ritenga doveroso far condurre
d'urgenza ai confini, meno per la sicurezza
che per la dignità nazionale, il deputato
cattolico Erzberger, capo dell'ufficio di spionaggio a Berlino, con reparto speciale per
l'Italica che a mezzo dei suoi bassi agenti,
diffondeva fra noi opuscoli di propaganda,
provvedeva alla corruzione di giornali e di
giornalisti, richiedeva l'elenco dei deputati
italiani, con l'indicazione dei rispettivi colori politici, e dei loro capi-gruppi ; quel1' Erzberger, il quale, prima ancora che fossero comunicate al Governo, f a c e v a correre
per R o m a bollettini, contenenti le conces-
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
— 8111 —
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
sioni a cui l'Austria era costretta addivenire dal precipitare degli avvenimenti ».
L'onorevole sottosegretario di Stato per
l'interno ha facoltà di rispondere.
CELESIA, sottosegretario di Stato per
Vinterno. L' interrogazione dell'onorevole
Altobelli, certamente opportuna ed utile
nell'epoca in cui fu presentata, viene oggi
ad avere una minore opportunità in quanto
che l'Erzberger da molto tempo è uscito
dal nostro Stato e si è chiusa la parentesi
di quei fatti cui l'onorevole interrogante
accenna.
Quindi, poiché l'interrogazione non rimane che come riesame storico di un ciclo
ormai chiuso, io debbo limitarmi a dire
all'onorevole Altobelli che, per quanto le
leggi e i regolamenti nostri permettevano,
si fece sorvegliare l'Erzberger finché egli
fu in Italia e che lo si fece anche seguire
fino ai confini.
Se però l'onorevole Altobelli ha mantenuto questa sua interrogazione per far rilevare la gravità di molti inconvenienti
che si sono verificati, e forse in parte ancora si verificano nel Paese nostro, io gli
dirò che fino a un certo punto posso essere d'accordo con lui, ma che una questione così grave e importante qual'è quella
della sorveglianza degli stranieri nel Begno, richiederebbe una discussione più
ampia di quella che è possibile fare in sede
di interrogazioni.
Mi richiamo solo a quanto, con t a n t a
altezza d'ingegno e con sì elevato senso di
opportunità, disse l'onorevole guardasigilli
in questa Camera allorquando si discusse
un apposito disegno di legge per la sorveglianza degli stranieri: ed aggiungerò che
vi sarebbe tutto un programma di cose da
fare che potremo a tempo discutere, ma
che sarebbe fuori tempo e luogo discutere
in questo momento e in questa sede.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli ha
facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
A L T O B E L L I . La mia interrogazione fu
presentata sette mesi or sono. Non è mia
colpa quindi se viene in discussione solamente oggi.
Evidentemente, il suo contenuto è stato
sorpassato dagli avvenimenti, e ogni discussione oggi avrebbe un carattere esclusivamente retrospettivo.
Però la mia interrogazione resta come
documento della longanimità eccessiva del
Governo .verso una banda di malfattori
stranieri, i quali, indegnamente abusando
della nostra ospitalità, sfacciatamente eser-
citavano uno spionaggio pericoloso per il
nostro paese, ed asservivano ai loro loschi
fini, con i mezzi a tutti noti, alcuni fra-,
non ignoti giornali. {Bene).
P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione
dell'onorevole Pennisi, al ministro degli
affari esteri, « per conoscere da quali motivi sia stato indotto a limitare al periodo^
intercedente tra il 9 dicembre 1914 e il 4
maggio 1915 la pubblicazione dei documenti
diplomatici contenuti nel Libro Yerde presentato al Parlamento nella seduta del
20 maggio 1915, e perchè non abbia creduto»
invece di iniziarla dalla data della dichiarazione di neutralità ».
L'onorevole sottosegretario di Stato p e r
gli affari esteri ha facoltà di rispondere.
B O B S A R E L L I , sottosegretario di Stato
per gli affari esteri. Il Libro Yerde che fu
presentato nella seduta del 20 maggio scorso
aveva essenzialmente per scopo di far noti
al Parlamento i documenti relativi allatrattative con l'Austria-Ungheria sui compensi che l'Italia aveva diritto di esigere
in conformità dell'articolo 7 della Triplice;
Alleanza. Queste trattative furono iniziate
tra l'Italia e l'Impero austro-ungarico il 9
dicembre 1914, e da questa data perciò ha
principio la docu-mentazione presentata ai
due rami del Parlamento.
Questa risposta potrebbe bastare ; m a
poiché alcune dichiarazioni fatte fuori di'
qui dall'onorevole Pennisi possono far pensare che egli attribuisca i criteri seguiti
nella pubblicazione del Libro Verde a qualche minore riguardo verso il precedente
ministro degli affari esteri, mi affretto a
far osservare che il presidente del Consiglio, nel memorabile discorso pronunciato in
Campidoglio ha già messo in luce, e ingiusta luce, l'attività diplomatica svolta
nel periodo antecedente a quello da m e
ora accennato.
Né credo che possa essere nell'animo di
nessuno, e tanto meno in quello dell'onorevole Pennisi, il dubbio che qualche minore riguardo si sia voluto usare verso l'onorevole marchese Di San Giuliano, eh©
resse il Ministero degli affari esteri prima
del ministro presente, e non si sia voluto tenere all'altezza che merita il ricordo dell'opera illuminata e patriottica che con grande
ingegno e con vastissima cultura l'onorevole marchese Di San Giuliano sempre
prestò a servigio dell'Italia. Ed io che
fui legato, e me ne onoro, di sincera e viva
amicizia e di grande devozione verso l'onorevole Di San Giuliono che t u t t i rimpian-
— 8112 —
Atti Pcorlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
giamo, sono lieto di essere qui chiamato a
dare di ciò pubblica e formale testimo
nianza alla Camera italiana. ( Vive approvazioni).
Camera dei Deputati
P R E S I D E N T E . L'onorevole Pennisi ha
facoltà di dichiarare se sia sodisfatto.
PENNISI. Eingrazio l'onorevole sottosegretario di Stato della cortese risposta,
e noto anch'io con piacere come il pensiero
del Governo riguardo la memoria di un ministro che ai suoi doveri verso il Paese consacrò tutte le energie, e forse la sua vita
stessa, sia stata autorevolmente chiarito
dalla parola dell'onorevole presidente del
Consiglio, nel magnifico discorso da lui
pronunziato in Campidoglio, e oggi, alla
Camera, dalla voce di chi degl'onorevole
Di San Giuliano fu collaboratore apprezzato
ed affettuoso.
Ma poiché allo scoppiare della guerra
europea l'Italia prese posizione nel conflitto
con la dichiarazione di neutralità, la mancata pubblicazione degli atti intervenuti
dall'agosto al 9 dicembre del 1914 mi è sembrata cosa degna di essere rilevata. Perchè
la politica estera di un grande paese non
può essere l'opera personale di un ministro,
ma è la continuità di un indirizzo imposto
dalla valutazione di interessi molteplici e
non contigenti. Ora o questa continuità
esisteva tra l'azione dell'attuale ministro
degli affari esteri e quella del suo precedessore, e da tale costatazione la Camera
non avrebbe tratto che ragione di maggiore
conforto nel momento della decisione suprema; o quella continuità per avventura
non risultava perfettamente armonica, sia
pure in questioni di metodo o di tempo, ed
allora a maggior ragione, a mio modo di
credere, il Parlamento aveva il diritto di
«conoscere la pubblicazione integrale dei documenti diplomatici per avere gli elementi
del suo libero giudizio.
Mi pare che questo rilievo avrebbe dovuto prevalere sulle semplici considerazioni
d'indole tecnica, delle quali ha detto l'onorevole sottosegretario distato. Soltanto
questo pensiero mi premeva di affermare.
Qualunque altra considerazione sacrifico
volentieri alla coscienza dei doveri che nel
momento attuale incombono ad ogni italiano, ed al sentimento della concordia nazionale, con l'augurio che le terre nostre
irredente sieno presto dal valore dell'esercito restituite alla Patria, e che la Patria
possa, dal presente conflitto, uscire più rispettata e più grande. (Approvazioni).
P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione
dell'onorevole De Eelice-Giuffrida al presidente del Consiglio, ministro dell'interno,
e al ministro degli affari esteri « per sapere se sia conforme all'interesse della Nazione lasciare la direzione dell' Agenzia Stefani nelle mani di uno straniero ».
L'onorevole sottosegretario di Stato per
gli affari esteri ha facoltà di rispondere.
B 0 E S A E E LLI, sottosegretario di Stato
per gli affari esteri. Eispondo alla interrogazione dell'onorevole De Felice anche a
nome dell'onorevole sottosegretario distato
per l'interno:
Basterebbe dire che la persona a cui allude l'interrogante è cittadino italiano,
perchè nato in Italia da madre italiana e
da padre naturalizzato italiano fino dal
1820. (Commenti).
Ma non è superfluo aggiungere che la
stessa persona alla qualità legale di cittadino italiano, aggiunse, per quanto è stato
dato di constatare, l'animo veramente italiano.
Il commendatore Priedlànder dirige da
trentacinque anni l'Agenzia Stefani, quell'agenzia la cui istituzione il conte di
Cavour affidava a Guglielmo Stefani, emigrato, dopo la caduta della Eepubblica Veneta, a Torino ed uno dei quaranta che
insieme a Daniele Manin non era stato
compreso nell'amnistia del Governo austro-ungarico.
Il commendator Friedlànder, nel non
breve lasso di tempo da che dirige quell'agenzia, godette sempre (ed io per merito
di lealtà ed anche con piacere lo debbo
dichiarare) la piena fiducia dei Governi
che si succedettero da Sella a Salandra e
Sonnino, e non dette mai ragione di menomargli questa fiducia che accordarono
sempre a lui piena ed intera". (Commenti).
P E E S I D E N T E . L'onorevole De FeliceGiuffrida ha facoltà di dichiarare se sia
sodisfatto.
DE FELICE-GIU F F E I D A. Quando presentai questa interrogazione non era nemmeno stata dichi ar at a la guerra italiana;
ma essa era imminente ed il nome e le antiche origini e qualche atto che non parve
da principio del tutto insospetto del direttore dell'Agenzia Stefani, indussero alcuni a richiamare su di lui la mia attenzione,
ed io credetti dovere di cittadino e di italiano di occuparmene presentando, come
il mio compito di deputato imponeva, una
interrogazione al Governo.
Atti
— 8113 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Adesso, dopo oltre sei mesi di guerra,
il Governo a f f e r m a r e c i s a m e n t e che il dir e t t o r e s u d d e t t o , sebbene d ' o r i g i n e straniera (il che n o n sarebbe per l u i u u a colpa,
t a n t o più se la sua origine è s t a t a poscia
n o b i l i t a t a dagli a t t i ai q u a l i ha a c c e n n a t o
l'onorevole s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o ) ha
pensato ed agito con a n i m o di italiano.
E d io sono lieto di p r e n d e r e l e a l m e n t e a t t o
delle dichiarazioni d e l l ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o , r i t e n e n d o che solo il Governo possa meglio g i u d i c a r e degli a t t i e
delle t e n d e n z e del d i r e t t o r e d ' u n a agenzia
ufficiale. E con q u e s t o mi d i c h i a r o sodisfatto della risposta d e l l ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o .
(Commenti).
P R E S I D E N T E . Segue l ' i n t e r r o g a z t o n e
dell'onorevole Altobelli, al p r e s i d e n t e del
Consiglio, ministro d e l l ' i n t e r n o , « per sapere se è a sua conoscenza che, nella c i t t à
di Napoli, domiciliano a n c o r a - nella maggiore l i b e r t à ed i n d i p e n d e n z a , come si addice ad u n paese civile, q u a l e il nostro non pochi t e d e s c h i ed a u s t r i a c i ; e se, e
quali p r o v v e d i m e n t i i n t e n d a p r e n d e r e per
evitare che la loro presenza costituisca
pericolo alla sicurezza dello S t a t o ».
L ' o n o r e v o l e s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per
l'interno ha f a c o l t à di r i s p o n d e r e .
C E L E S I A , sottosegretario di Stato per l'interno. Assicuro l'onorevole Altobelli che, sia
a Napoli, come i n t u i t e l e a l t r e c i t t à d ' I t a l i a ,
ma s p e c i a l m e n t e nei luoghi d o v e il pericolo si m a n i f e s t a v a maggiore, il G o v e r n o
ha f a t t o e f a pieno ed i n t e r o il suo d o v e r e
e nei r a p p o r t i con gli s t r a n i e r i , per q u a n t o
concerne Napoli, il G o v e r n o era ben conscio
dell'opera che si era o r g a n i z z a t a a d a n n o
dello S t a t o , ed i suoi f u n z i o n a r i non m a n carono di sorvegliarla e p a r a l i z z a r l a sempre, s ' i n t e n d e , nella misura c o n s e n t i t a dalle
leggi e dai r e g o l a m e n t i .
Si è f a t t o u n l a v o r o d ' i n d a g i n e così
serio e c o n t i n u o da o t t e n e r e r i s u l t a t i che
non è qui il caso di esporre ora. Se l'onorevole Altobelli, per r a g i o n i del suo
ufficio e per l'interesse p u b b l i c o , crede che
sia d ' u o p o discorrere ora di q u e s t o , chi
parla ora per il G o v e r n o è sempre disposto
a sentirlo, m a io assicuro l ' o n o r e v o l e int e r r o g a n t e e la C a m e r a che da p a r t e della
pubblica sicurezza e del G o v e r n o n o n ci
f u r o n o negligenze di sorta.
Si fece q u a n t o era possibile, q u a n t o era
doveroso per sorvegliare d a vicino le possibili m é n e degli s t r a n i e r i .
L'onorevole Altobelli sa che per le n o r me vigenti t u t t i gli a u s t r i a c i dai 18 ai 50
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
a n n i sono s t a t i c o n c e n t r a t i in S a r d e g n a Egli conosce p u r e la n o s t r a assidua o p e r a
di repressione dello spionaggio, n o n solt a n t o a Napoli, m a in t u t t e le a l t r e c i t t à
e s o p r a t t u t t o nei p o r t i . E lo assicuro c h e
s p e c i a l m e n t e per q u a n t o r i g u a r d a N a p o l i i
f u n z i o n a r i di p u b b l i c a sicurezza, il q u e store, la p r e f e t t u r a , h a n n o d a t o p r o v a della
m a g g i o r e diligenza possibile n o n o s t a n t e le
enormi difficoltà che s ' i n c o n t r a v a n o , difficoltà che, r i p e t o a n c o r a a l l ' o n o r e v o l e Altobelli, h a n n o radici p r o f o n d e ed a n t i c h e
in t u t t i i nostri sistemi passati, nel sentim e n t o liberale del popolo i t a l i a n o il quale,,
p e r n a t u r a sua, è p o r t a t o a c o n s i d e r a r e gli
stranieri alla p a r i dei c o n n a z i o n a l i .
Le nostre leggi, i nostri r e g o l a m e n t i , i
n o s t r i costumi, r e n d e v a n o più difficile questo geloso servizio ; diciamolo a nostro onore !
Occorre che la necessità di sorvegliare gl£
s t r a n i e r i e v e n g a meglio s e n t i t a dalle n o s t r e
popolazioni e che t u t t i i d e p u t a t i per i primi, ci a i u t i n o a d i f f o n d e r e il c o n c e t t o che
il paese si d i f e n d e n o n s o l a m e n t e nel mom e n t o del pericolo, m a a n c h e p r i m a c h e
q u e s t o si verifichi, p e n s a n d o in t e m p o ai
necessari p r o v v e d i m e n t i . E mi a u g u r o c h e
l'esperienza ci sia m a e s t r a per l ' a v v e n i r e .
(Approvazioni).
P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli
ha f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o .
A L T O B E L L I . È il solito ritornello. I l
P a r l a m e n t o resta chiuso, e le i n t e r r o g a zioni, p r e s e n t a t e a t e m p o o p p o r t u n o , pery
dono t u t t a la loro i m p o r t a n z a . Ad ogni
modo rivolgo f o r m a l e invito al G o v e r n a
p e r c h è ordini alle a u t o r i t à di p u b b l i c a sicurezza di intensificare con ogni energia l a
vigilanza sullo spionaggio, poiché s a r e b b e
u n a pericolosa illusione pensare che, solt a n t o p e r c h è è s t a t a d i c h i a r a t a la guerra^
i tedeschi a b b i a n o smesso di esercitare Fop e r a loro insidiosa. Essi invece la e s e r c i t a n o
con maggiore t e n a c i a e con maggiore i n t e n s i t à . (Commenti —
Approvazioni).
P R E S I D E N T E . È così trascorso il t e m p o
assegnato alle i n t e r r o g a z i o n i .
Votazione per la nomina di due commissari
della Giunta generale del bilancio.
P R E S I D E N T E . L ' o r d i n e del giorno reca
la v o t a z i o n e per la n o m i n a di due commissari della G i u n t a g e n e r a l e deh bilancio.
E s t r a r r ò a sorte i n o m i dei d e p u t a t i i
quali d o v r a n n o p r o c e d e r e allo scrutinio delle
schede.
(Segue il sorteggio).
A Iti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
Camera dei Deputati
— 8114 —
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
L a Commissione di scrutinio risulta composta degli onorevoli Dello Sbarba, Calisse,
Ottorino Nava, Saudino, Colonna di Cesare», Dugoni, Lo Presti, Veroni e Bellini,
Si faccia la chiama.
G U G L I E L M I , segretario, fa la chiama.
P B E S I D E N T E . La.scieremo aperte le
urne, ~
Presentazione di relazioni.
P B E S I D E N T E . I n v i t o gli onorevoli Fall e t t i , F a e t a , Cao-Pinna e Danieli a recarsi alla tribuna per presentare alcune relazioni.
F A L L E T T I . A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare
a l l a Camera le relazioni sui seguenti disegni
di legge :
Conti consuntivi del Fondo per l'emigrazione per gli esercizi finanziari 1906-907,
1907-908, 1908-909 (213),
S t a t o di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'esercizio finanziario d a l l ° luglio 1915 al 30 'giugno 1916.
(283)
F A C T A . A nome della Giunta generale
del bilancio mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul disegno di legge:
Concessione di sale a prezzo ridotto
per la fabbricazione dei saponi con processi
nei quali può ritenersi compreso quello
della produzione della soda. (379)
CAO-PINISTA. A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare
alla Camera la relazione sul disegno di
legge:
Provvedimenti per il t r a t t a m e n t o di
pensione a favore dei salariati dipendenti
dai comuni, dalle provincie, dalle istituzioni
pubbliche di beneficenza, e dalle aziende
speciali di servizi municipalizzati. (419)
D A N I E L I . A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare alla
Camera le relazioni sui seguenti disegni di
legge :
Convalidazione dei decreti B e a l i coi
quali furono autorizzate prelevazioni di
somme dal Fondo di riserva per le spese
impreviste durante il periodo di vacanze
parlamentari. (426)
Conversione in legge del Begio demreto 9 maggio 1915, n. 606, col quale fu
autorizzato un ulteriore aumento di lire
2,000,000 al fondo di riserva delle spese impreviste per l'esercizio finanziario 1914-15.
(430)
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1915
Convalidazione di decreti B e a l i e Luogotenenziali coi quali furono autorizzate
prelevazioni di somme dal fondo di riserva
per le spese impreviste durante il periodo
dal 21 maggio al 30 giugno 1915. (432)
Conversione in legge del decreto Luogotenenziale 20 giugno 1915, n. 932, col
quale fu autorizzato un aumento di lire
30,000 nel limite massimo dell'annualità
per le pensioni da concedersi nell'esercizio
finanziario 1914-15 per collocamenti a riposo
di autorità di funzionari dipendenti dal
Ministero dell' interno. (435)
P B E S I D E l s T T E . Queste relazioni" saranno stampate e distribuite.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
MABCORA.
Seguito della discussione sulle comunicazioni
del Governo.
P B E S I D E 3 S T T E . L'ordine del giorno reca
il seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo.
Ha facoltà di parlare l'onorevole Meda.
M E D A . Onorevoli colleghi, io mi sono
domandato, prima di decidermi a prendere
la parola, se non fosse al caso di evitarvi
un discorso, per quanto brevissimo, e di rinunciare alla motivazione di un voto che
non può essere esitante da parte di deput a t i costituzionali, ÌLI periodo di guerra guerreggiata: ma mi son persuaso facilmente
che in questo momento, quel che può interessare al paese, al quale da questi banchi noi parliamo, non è t a n t o il sapere come
si ripartiranno i voti - il paes^ e noi lo
sappiamo già prima dell'appello nominale quanto il conoscere attraverso quali considerazioni uomini che pur furono in passato divisi nell'apprezzamento dell'ora da
scegliere per tutelare gli interessi e i diritti
della patria, uomini che anche dinanzi al
f a t t o compiuto non han potuto celare, se
non delle dissensioni, certo delle differenze
ideali, vengano a trovarsi uniti nell'azione,
e nella fiducia ai poteri dello S t a t o che
l'azione dirigono e perseguono.
P e r c h è niun dubbio, onorevoli colleghi,
che se anche non debba considerarsi esattissima la classifica dei tipi di concezione
della nostra guerra che ieri l'altro vi ha
tracciato l'onorevole Treves, c'è fra noi,
che t u t t i con uguale interezza di devozione,
diamo l'animo nostro alia causa nazionale
e che con eguale fervore di fede e di speranza attendiamo la vittoria c o r o n a t r i c e
di t a n t i sforzi dell'esercito e del popolo, c'è,
Atti Parlamentali
LEGISLATURA XXIV - I
— 8115
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
dico, un diverso stato d'animo, frutto del
diverso atteggiamento dello spirito a riguardo dei problemi più alti della vita e
della storia.
E il rilevarlo non è, come a taluno potrebbe superficialmente apparire, un portare indebolimento alla concordia e alla
disciplina, fattori necessari, indispensabili
del successo; ma è invece, a mio credere,
contributo ad una maggior coesione, spezialmente ad una coesione più duratura,
tale che non si indebolisca per il prolungarsi della guerra, e per la gravità dei sacrifici ch'essa domanda ad ogni ceto di cittadini.
Per questo, fra l'altro, io reputo in erTore quei pubblicisti italiani che sono andati (e con forme delle quali hanno fatto
già troppo bene giustizia oratori che mi
hanno preceduto) accreditando la fallace
opinione della incompatibilità del funzionamento parlamentare collo stato di guerra;
nessuna minaccia, nessun pericolo possono
esistere nella constatazione di una realtà;
la minaccia, il pericolo esisterebbero nell'improvvida soppressione, anche temporanea, di un organo quale è la rappresentanza parlamentare, che agisce come un
filtro attraverso cui si chiarificano le idee
ed i sentimenti turbinanti, spesso confusi
nell'anima nazionale. Per questo ancora
io penso che l'istituto della censura politica, meriterebbe, malgrado le sagaci direttive segnategli dal presidente del Consiglio, d'essere riveduto nella sua applicazione, perchè .non accada che essso serva a
sopprimere espressioni legittime di legittimi giudizi, e giovi invece ad incomposti
eccitamenti dello spirito pubblico, non d'altro risultato capaci ehe di irritare i temperamenti intolleranti di compressioni artificiose.
ISTon mi nascondo però, onorevoli colleghi, che di fronte alle critiche su cui potrebbe ragionevolmente esercitarsi ognuno
di noi quando si accingesse a passare al
vaglio della discussione i provvedimenti e
gli atti, non dell'attuale, ma io credo di
qualunque altro Gabinetto avesse il peso
del governo nel periodo storico che attraversiamo, sorge imponente, quasi a rimprovero, la visione complessa degli eventi
che da sedici mesi affaticano l'Europa,
anzi, il mondo civile; così da farci ricordare il verso del poeta : « Ohi le farfalle
cerca, sotto l'arco di Tito? ».
Per verità a me sembra che nel momento di pronunciare in quest'Aula il mo-
;
nosillabo espressivo di un voto che significherà rinnovata fiducia al Ministero perchè
continui e conduca a termine la guerra nostra, nessuno di noi possa sottrarsi a questa
considerazione fondamentale, davanti alla
quale, lo confesso, anche nel periodo antecedente al 20 maggio scorso, allorché il mio
convincimento mi portava a vedere nella
neutralità la tutela migliore dei nostri interessi e dei nostri diritti, mi sono talvolta
arrestato : che cioè la guerra dell' Italia
contro l'Austria, sebbene abbia un obbiettivo proprio, non è che un episodio, un
grande episodio, della guerra generale, d'aver suscitata la quale possiamo con tranquilla coscienza asserirci incolpevoli in faccia all'umanità oltraggiata; quel rapporto
di successione che ieri l'altro illustrava l'onorevole Treves fra l'impresa libica, le due
guerre balcaniehe e l'attuale conflagrazione
non è ancora un rapporto di causalità necessaria, e se lo fosse, allora sarebbe lecito
e doveroso risalire più oltre l'occupazione
di Tripoli e chiedere alla storia europea
precedente se a sua volta 1' impresa libica
non sia stata imposta a noi dagli atteggiamenti di altre potenze nel disputato possesso di influenze africane e mediterranee.
Ma la considerazione che ho detto fondamentale, onorevoli colleghi, basta, ora
che nel conflitto siamo entrati, a pacificare
la mia coscienza dinnanzi ad una accusa
che dalla parte più numerosa dei socialisti
si muove a noi, quasiché, aderendo alla
politica nazionale, noi si faccia ingiuria, o
almeno l'ingiuria dell'oblio, a quei principi
di fratellanza universale nei quali sta, è verissimo, l'essenza del cristianesimo : questi
principi condannano la violenza dell'uomo
contro l'uomo, dei popoli contro i popoli,
condannano l'odio fra le classi come tra le
nazioni : ma essi non impongono di subire
la violenza quando si manifesta, nè di lasciare all'odio libero campo di espansione;
invece conferiscono agli uomini, ai popoli,
agli Stati il diritto, che socialmente può
tradursi in dovere, di rivendicare con la
forza la giustizia, quando colla forza essa
ci sia contesa.
Questo io affermo, onorevoli colleghi,
perchè sia ben chiaro che la nostra concezione, nella quale si accordano il più profondo ossequio alle ispirazioni cristiane
della civiltà universale ed il più puro patriottismo, non ha nulla di comune colla
concezione imperialista della forza per la
forza, della conquista per la conquista, della
guerra per la guerra: per noi la guerra può
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
—- 8116 —
a
Camera dei Deputati
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
essere giusta e santa, com'è la guerra di un
paese costretto a sacrificare tante vite e
tante ricchezze allo scopo di completare la
propria unità nazionale, di garantirsi la
sicurezza dei confini, di conseguire intorno
alla casa propria quella libertà di movimenti sei za della quale la vita sarebbe
una prigionia; e ho detto qui la guerra
dell'Italia; ma non è mai bella, nel senso
voluto dalla nuova estetica morale della
teoria e della pratica imperialista.
E neppure, onorevoli colleghi, io intenderei di ammettere che la protezione dei
beni supremi che costituiscono il patrimonio
inalienabile delle nazioni - l'unità, la sicurezza territoriale, la sovranità, la libertà
delle relazioni e delle comunicazioni - possa
ottenersi soltanto colle armi e colla lotta ;
fui, dal giorno in cui incominciai a riflettere sulle basi dell'incivilimento, convinto
che l'evoluzione del diritto pubblico internazionale debba condurre ad uno stato di
cose in cui le sanzioni giuridiche si sostituiscano alle sanzioni della forza, così come
è accaduto nel diritto privato interno ; e
non ho avuto vergogna di annoverarmi tra
coloro che per dispregio talvolta definivansi
pacifisti ; ma il sogno - e di quanti era ! fu brutalmente il 4 agosto dello scorso anno
interrotto: noi tutti siamo quel giorno balzati in piedi al primo rombo del cannone;
e abbiamo capito, sentito subito che qualche cosa crollava non solo intorno a noi,
ma dentro di noi.
Prima di riedificare, così come avviene
sopra una città che il terremoto abbia devastata, occorrerà sgombrare le macerie,
forse anzi dar mano a demolire i muri rimasti in piedi ma pericolanti, e studiare
poi il piano nuovo e i tipi dei nuovi edifìci, perchè resistano a nuove future scosse.
Le mie parole, onorevoli colleghi, sembreranno a qualcuno di voi una divagazione : ma non lo sono : perchè è da questi
meditati riflessi, dai quali deriva in me la
persuasione che la guerra italiana non può
essere giudicata equamente se non veduta
nel complesso del grandioso fenomeno storico a cui abbiamo assistito ed assistiamo,
è da questi meditati riflessi, dico, che io, e
gli amici di cui ritengo di interpretare il
pensiero, attingiamo il criterio per regolarci
dopo le dichiarazioni ultime del Governo,
cioè dopo il discorso dell'onorevole Donnino.
L'onorevole ministro degli esteri ci ha
annunciato che l'Italia ha preso l'impegno
•di non finire la propria guerra se non quan-
do la finiranno le potenze delle quali la
conflagrazione europea ci ha resi alleati.
Che cosa significa? Che la guerra sarà più
breve o più lunga?
Nessuno può rispondere; sebbene ciascuno abbia in fondo all'animo suo un duplice voto; che la guerra sia per noi vittoriosa e che essa duri il meno possibile: ma
quand'anche l'adesione al patto di Londra
dovesse significare che la guerra si prolungherà, non per questo io troverei motivo
di disapprovare, perchè sarebbe evidentemente temerario supporre che il Governo
nostro quella adesione abbia dato se non
perchè l'abbia riconosciuta utile alla vittoria, se non perchè si sia trovato in presenza di una situazione che non consente
di scindere le sorti degli alleati senza nuocere a ciascuno di essi, e prima a noi.
E ciò che si dice per il prolungamento
della guerra, vale per la sua estensione: io
mi auguro e spero che l'estensione non si
renda mai necessaria, ma sono d'altra parte
convinto che quando la necessità di questa
estensione sorgesse, nessuno di noi oserebbe
sconsigliarne chi ha la responsabilità del
potere, e perciò possiede tutti gli elementi
del giudizio.
Onorevoli colleghi, chi vi parla in questo momento, non è nè un pessimista di
quelli a cui alludeva l'onorevole Orlando
nel suo discorso di Palermo, nè un ottimista come ve ne sono un po' dappertutto ;
è semplicemente un uomo che guarda in
faccia alla realtà obbiettiva, e ne ascolta
le voci, inesorabili, ben sapendo che sarebbe vano il chiudere ad esse le orecchie,
sol perchè tali voci non sono quali l'intima aspirazione vorrebbe; e queste voci
sono ancora voci reclamanti il sacrifìcio
della resistenza e della attesa; prima che
esse siano in grado di formulare una promessa di pace, che tutto il mondo ansiosamente aspetta, temo che altri mesi passeranno, e che sulle zolle insanguinate dovrà spuntare la primavera del 3916; e forse
neppur essa sarà in grado di recare la lieta
novella: ma il Parlamento italiano sa che
l'evento desiderato non dipende da lui,
come forse non dipende dal Governo ; e
il Parlamento italiano sa pure che ogni
minor tenacia nel proposito di virilmente
fronteggiare la storia in marcia, sarebbe
non il danno di un partito o di un Ministero, ma il danno del paese {Bene! Bravo!);
e il paese a sua volta non potrà mai ere-'
dere che il prolungarsi dell'aspra prova a
cui è sottoposto altro sia se non l'adatta-
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Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati
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mento a leggi superiori alla volontà degli
uomini.
Questa coscienza può essere deficiente
nei singoli individui, ma non può mancare e non manca nella collettività; e
del resto ciascuno di noi si adopererà a
tenerla viva. ìsTon si tratta qui di espiare
o di epurarsi ; si tratta di vivere: di vivere
non come classe o come partito, ma come
popolo, come Nazione : indubbiamente il
concetto della personalità collettiva si era,
se non smarrito, attenuato; l'urto violento
della guerra europea lo ha ridestato e lo
impone ormai; noi lo vediamo e lo constatiamo in Italia, dove, malgrado deficienze
ed abusi, che a buon diritto sono stati denunciati, perchè trovino sollecita riparazione, assistiamo allo spettacolo consolante
di una cooperazione quasi unanime delle
classi e dei partiti alla impresa nazionale.
(Vive approvazioni). Il che mi piace segnalare, non per ripetere una lode che ha già
suonato sulla bocca di altri oratori, e prima
su quella del capo del Governo in molte
occasioni, ma perchè mi consente di rilevare come, se la guerra ha messo in fulgida luce i valori militari, ci ha pur dato
modo di apprezzare i valori civili del nostro paese. (Benissimo!) Gli uni e gli altri,
suscitati dal terribile cimento che dovemmo affrontare, consentono di guardare fiduciosi al domani, e più che al domani all'avvenire: fra i lutti e i dolori, inseparabili
in ogni tempo e in ogni luogo dalle guerre,
queste promesse sono il conforto migliore,
e ci assicurano che la futura pace, quale
attendiamo fidenti dal valore dell'esercito,
dal senno del Governo e dalla virtù del popolo, non sarà soltanto la fine di una dura
e gloriosa prova, ma il principio di una vita
nuova, nella quale l'Italia potrà offrire a
tutti i suoi figli condizioni sicure e onorate
di libera e prosperosa esistenza. (Vive approvazioni — Applausi — Congratulazioni).
P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare
l'onorevole Luzzatti.
LUZZATTI. (Segni di attenzione). Onorevoli colleghi! Mi è parso che in quest'ora,
tragica traversata dal nostro paese non si
addica il silenzio a chi ebbe gravi responsabilità nel governo dello Stato.
Gli oratori che mi hanno preceduto fecero diverse considerazioni, notarono deficienze ed errori negli atti di Governo, insufficienze forse inevitabili in una guerra
la quale, a differenza di tutte quelle che
1' hanno preceduta, ha suscitato problemi
così formidabili e così nuovi che, senza
esitazioni, si è dovuto sconvolgere quei
principi i quali ci parevano ornai sicuri,
delle nostre leggi e dei nostri codici, offendere la libertà così vivamente, che può avere
rallegrato, come un inizio di riforme future,
gli ascritti al socialismo intransigente, ma
ha reso pensosi noi intorno alla saldezza
di questi principi, garanzie della libertà economica e politica.
Ora fra tante raccomandazioni io ne
faccio una principalissima al Governo ed
è di prendere tutti i provvedimenti militari ed i finanziari, anche i più audaci, proporzionati all'altezza dei pericoli grandi,
che ci minacciano, senza le illusioni di
quieti ottimismi.
Coloro che assunsero la responsabilità
di scatenare questa guerra, e sono quelli
che erano preparati a farla, preparati nell'ordine militare, preparati nella finanza,
cogliendo forse all' improvviso avversari,
che non erano nè pronti militarmente, nè
economicamente, coloro, i quali hanno questa responsabilità, iniziarono la loro triste
prova devastando il Belgio e a mezza via
conquidendo la Serbia, minacciando ora il
Montenegro.
In questa Camera sorsero voci generose
a favore della Serbia, alle quali mi associai
cordialmenie ; ma io sento di interpretare
l'animo vostro, onorevoli colleghi, domandando a tutti voi un fervido augurio di
imminente resurrezione di quel popolo martire, che è il Belgio. (Applausi).
Il Belgio, che si era assimilato i pregi
dei suoi vicini, l'Inghilterra, la Francia, la
Germania, escludendone i difetti; il Belgio,
che fu e ritornerà un laboratorio di grandi
esperienze politiche ; il Belgio, la cui grandezza economica e sociale, anche se non
dovesse risorgere, il che è impossibile, lascierebbe attestazioni imperiture nella storia umana.
A questo popolo martire noi siamo associati eoa le simpatie e con le opere, perchè
la nostra guerra non sarebbe una guerra di
indipendenza nazionale se l'animo italiano
non si volgesse a favore delle nazioni oppresse, che domandano di ricostituirsi in
nome di un grande principio, quello informatore della nostra vita. (Bene!
Bravo!)
Quando accennavo a pericoli maggiori
di quelli che si avvertono, onorevoli colleghi, mi passava per la mente il triste
caso, poiché agli amici sinceri bisogna dire
la verità, della diplomazia della Triplice I n tesa rispetto ai recenti avvenimenti baicanicù
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N o i s a p e v a m o di accordi della Bulgaria
con la Turchia, sapevamo che la Germania,
non usa a sperperare il suo tesoro non inesauribile, a v e v a f a t t o un prestito di 250 milioni alla Bulgaria. E questa Bulgaria, forse
da lungo t e m p o legata alla Germania da
un t r a t t a t o segreto, non aveva ancora persuaso col suo contegno i nostri amici di
Russia, di F r a n c i a e di I n g h i l t e r r a che doveva f r a s t o r n a r e il loro disegno.
Ora è t e m p o di accompagnare la n o s t r a
sincerità con un po' di maggiore sospettosa vigilanza, poiché i nemici, che hanno
letto forse con più lunga diligenza di noi la
storia, si sono a p p r o p r i a t i un terribile principio svolto dagli ateniesi ai r a p p r e s e n t a n t i
di Melos e, come n a r r a Tucidide, espresso
nella seguente maniera : « che gli affari si
regolano f r a gli uomini con le leggi della giustizia quando u n a eguale persuasione della
loro forza li obbliga a rispettarle, ma che
è lecito soltanto ai più f o r t i f a r e t u t t o
quello che a loro piace e ai deboli non è
concesso che di obbedire >>. I nostri nemici
devono ricordarsi però che gli ateniesi, seguendo queste dottrine, caddero alla loro
volta senza pietà q u a n d o invocarono la
giustizia.
Ma scendendo da queste considerazioni
di c a r a t t e r e generale all'esame breve dello
stato d'animo del nostro paese, vi è cagione a bene sperare: il pensiero che si soffre, si pugna, si muore per l'integrità e per
la grandezza della p a t r i a collegate con il
trionfo della giustizia politica in] Europa,
con il trionfo delie nazionalità è come u n a
irradiazione di gioia spirituale che a n i m a
l'Italia. (Approvazioni).
I n altri tempi si p u g n a v a da u n a eletta
di intellettuali e di lavoratori, ma non era
t u t t o il popolo che muoveva alla battaglia.
Oggidì è t u t t o il popolo che si lancia alla
guerra; oggidì è t u t t o il popolo che si è sottoposto a questo dilemma: o vincere o morire e nella vittoria c'è la vittoria nostra,
la vittoria di t u t t i i grandi principi che costituiscono l'orgoglio delle u m a n e società.
(Commenti).
I n questa discussione cominciando dall'onorevole Treves, il cui discorso si annunziava come u n t u r b i n e d e v a s t a t o r e e finì
invece in una pioggerella benefica (Si ride),
si sono d e n u n z i a t e delle tassazioni troppo
acerbe e aspre per decreto-legge deliberate
dal Ministero, si notò una deficienza di
pietà sociale nei provvedimenti improvvisati, e infine il mio amico P a n t a n o in un
discorso fervido di patriottismo diede dei
Camera, dei Deputati
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lunghi consigli sui modi coi quali si devono
negoziare i f u t u r i t r a t t a t i di commercio e
sulla r i f o r m a delle società anonime. (Commenti).
Ora, io che non ho consuetudini di vita
coi ministri che compongono il Governo,
(Commenti) sento l'obbligo, per r e t t i t u d i n e
d ' a n i m o , di lodarli qui nella Camera, senza
restrizioni mentali, per i coraggiosi provvedimenti che essi h a n n o preso. Trovarono sotto esame i p r o v v e d i m e n t i finanziari p r e s e n t a t i giustamente dal precedente
Ministero per f a r f r o n t e alle spese della
guerra libica...
Una voee Li loda t u t t i ! . . .
L U Z Z A T T I . S e n t i r a n n o che farò una restrizione, la quale consolerà l'interruttore. (Ilarità).
...e li fecero a p p r o v a r e f r a tempestose
difficoltà.
Poi vennero i decreti di settembre, di
o t t o b r e e di novembre, coraggiosi e f r u t tuosi per l'erario.
Ma vi è un p u n t o in quelli di novembre,
che avrei sperato il Ministero risparmiasse
al paese.
Amareggiava l ' I t a l i a anche p r i m a dell ' a u m e n t o t e s t é a v v e n u t o , la tassa più alta
del sale che si conosca nel mondo. E r a v a m o
p r e c e d u t i soltanto d a l l ' I n d i a prima che gli
inglesi vi facessero le provvide diminuzioni.
Ora, nella f a n t a s i a tassatrice dell'onorevole Daneo, che si è riscaldata e risvegliata in modo da suscitare la mia invidia,
(Ilarità) non vi era altro p r o v v e d i m e n t o
che potesse sostituire quei 20 milioni all'incirca attesi dal sale 1
Io non sono qui per suggerirlo ; ma un
piccolo a u m e n t o di u n a frazione, di un terzo,
per esempio, di quel centesimo, avrebbe
d a t o all'erario quanto si a t t e n d e dal sale
e a v r e b b e suscitato... (Commenti — Interruzioni).
L'onorevole ministro ha i m m a g i n a t o il
centesimo che colpisce t u t t e le e n t r a t e del
bilancio e t u t t i i p a g a m e n t i . . . (Commenti).
È u n a misura f r u t t u o s a e tollerabile t r a n n e
in certi casi, che si possono prendere in
considerazione.
Onorevole Daneo, ci pensi su, perchè
n o n è questo l'ultimo p r o v v e d i m e n t o finanziario che presenterà, ve ne sono altri due
che s'impongono : uno per rendere più esatta
la stima della imposta sulla ricchezza mobile, l ' a l t r o per i n t r o d u r r e in essa con prudenza sicura il m e t o d o progressivo. Ora,
in queste imminenti revisioni, perchè non
p o t r e b b e f a r e anche quella che io propongo!
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Ma spero non avvenga un'altra volta, ciò
che mi accadde in questa Camera, quando
suggerii dei surrogati a tasse troppo aspre
e i ministri mantennero queste e si presero
quelli. (Commenti — Si ride).
Senta, onorevole Daneo, se questo avvenisse, io le griderei: Timeo Danos et dona
ferentes. (Si ride — Commenti).
Non è questo il momento, e io lo sento
più di tutti voi, onorevoli colleghi, di discutere le questioni poste dall'onorevole
Pantano, perchè la situazione è tale che le
soluzioni dei più gravi problemi economici
da lui annunziate dipendono dalle soluzioni
finali di altri formidabili'problemi politici,
che ci angustiano.
E rispetto ai trattati di commercio, o
noi, come tutti speriamo, sentiamo, vinceremo, ovvero la guerra finirà per mutuo
esaurimento; oppure, infine, come confidano
alcuni sognatori, che viaggiano con questo
intento l'America e l'Europa, dall'eccesso
dei mali sorgerà il conforto delle giuste riparazioni. Essi osservano che i Giapponesi
e i Bussi, i quali si dilaniavano alcuni anni
or sono, ora appaiono così amici da aiutarsi
a vicenda.
Dai fati politici dipendono anche le
soluzioni dei gravissimi problemi che i trattati di commercio susciteranno. Perciò mi
pare impossibile discuterne oggi con previsioni sicure. (Commenti — Approvazioni).
Una idea però io qui mi permetto di
raccomandare al Governo: l'alleanza politica e l'alleanza delle armi è meno diffìcile
di quella degli interessi. E invece di pensare alle riforme future, perchè Francia e
Inghilterra non potrebbero sin d'ora migliorare i loro rapporti coli'Italia? (Commenti).
Quale momento migliore per compiere
quest'opera, mentre, diradati tutti i pregiudizi e gli equivoci che da tanti anni li
dividevano, i popoli che combattono insieme si sono riconciliati, non solo si sentono alleati, ma hanno rinnovato l'antico
affetto del mondo latino e l'accordo del
mondo latino con l'anglo-sassone!
Ora è certo, per modo di esempio, che,
finita questa guerra, i nostri emigranti
non andranno più nell' Austria-Ungheria.
(Commenti). Mi pare che difficilmente andranno in Germania, ma 'affluiranno in
Francia. E allora perchè la Francia non
modificherebbe subito il trattato di lavoro
che abbiamo concluso nel 1904 e non affermerebbe il principio che il lavorante italiano in Francia deve avere gli stessi di-
ritti civili del lavorante francese? Agli uomini che ora governano in Francia, ai suoi
parlamentari illustri, ai suoi statisti eletti
dobbiamo raccomandare questi principi,
che sono i veri e scaturiscono dalla rivoluzione francese.
Ma l'onorevole Presidente del Consiglio
vorrà consentirmi, come professore di diritto costituzionale, che io dica una parola su una questione tanto dibattuta:
quella della censura. Siamo tutti d'accordo
(e mi pare che lo fosse anche l'onorevole
presidente del Consiglio nella sua bella intervista con un forte scrittore) che bisogna
restringerla segnatamente ai fatti militari
e ai politici che coi militari si collegano.
Ma i censori, che sono anch'essi uomini
italiani, cioè desiderosi di mettere in rilievo
i loro uffici pubblici, in più luoghi hanno
esagerato questo compito e, poiché hanno
le loro passioni politiche, assolsero gli amici,
censurando gli avversari. Il ministro non
lo sa, perchè non può aver gli occhi in tutta
Italia ; ma questo avviene, ed è sempre avvenuto, nel regime della censura.
SALANDRA, presidente del Consiglio,
ministro dell'interno. Il difetto è nel regime.
LUZZATTI. Sì, è vero : sin dall'antica
Eoma, come lo attesta un verso di Giovenale (Commenti) sugli ipocriti... (Commenti)
(Naturalmente si riferiva agli antichi romani (Ilarità), perchè oggi non ce ne sono) :
Dat veniam corvis vexat censura
Columbus...
Ora i miei amici dell'Associazione della
stampa, ai quali sono lieto di appartenere,
respingeranno naturalmente l'epiteto di
colombelle (Ilarità), ma non possono negare
che vi è fra loro qualche corvo, immune dai
pericoli della censura.
Io quindi chiedo al ministro dell'interno
la eguaglianza del trattamento, gli chiedo
l'ordine preciso di restringere questo ufficio alle cose militari e politiche veramente
collegate con le militari.
E pel resto, lasci la compensazione della
lotta nella libertà: come è avvenuto nel
passato, così avverrà nell'avvenire. Così
accade che si compensino gli errori e si
integrino le mezze verità. Nell'uno e negl'altro caso la libertà è la miglior guarentigia per lo Stato.
^
E a questo punto, io vorrei esporre all'onorevole Sonnino i dubbi che agitano il
paese intorno alla attuale situazione della
politica estera. (Segni di attenzione).
—
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1» S E S S I O N E
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E g l i ci ha a n n u n c i a t o , e p a r e c c h i di
noi lo s a p e v a n o , che l ' I t a l i a ha a d e r i t o al
p a t t o di L o n d r a .
jSTè si p o t e v a , nò si d o v e v a f a r d i v e r s a m e n t e , p e r c h è n o n t o c c a s s e all' I t a l i a la
sorte di r i m a n e r e sola e i n v i s a a g l i uni e
agli altri. In q u e s t o p a t t o di L o n d r a n o n
gli d o m a n d o che egli e il p r e s i d e n t e del Consiglio d i c a n o a l l a C a m e r a q u a l i sono i c o m pensi a s s i c u r a t i a l l ' I t a l i a e q u a l i ne a b b i a m o
a s s i c u r a t i ai nostri a l l e a t i ; m a è c e r t o che
esso n o n p u ò consistere s o l t a n t o in u n a
f o r m a n e g a t i v a , q u a l ' è q u e l l a di n o n cessare
la g u e r r a che di pieno a c c o r d o . . .
S A L A N D B A , presidente
del
ministro dell'interno.
Cosi e.
Consiglio,
L U Z Z A T T I . ISTon insisto a chiedere chiar i m e n t i , ma se l ' o n o r e v o l e S a l a n d r a volesse
darli, nei l i m i t i in cui p o t r à darli, t r a n q u i l lerà il paese, p e r c h è n o n a v v e n g a , per esempio, che f a t t i u g u a l i siano i n t e r p r e t a t i da
due a l t e t r i b u n e , q u e l l a di L o n d r a , la Cam e r a dei C o m u n i , e q u e l l a d ' I t a l i a , la nostra C a m e r a , in m o d o diverso. A l l u d o al
notissimo i n c i d e n t e d e l l a G r e c i a . (Segni di
attenzione).
I o sono d ' a c c o r d o in q u e s t o p u n t o con
l ' o n o r e v o l e S o n n i n o che v a i meglio esser
m i t i e p r u d e n t i nelle parole, q u a n d o si è
v i g i l a n t i , e nel caso n o s t r o s o s p e t t o s i , n e l l a
r e a l t à . E quindi v a i meglio p a r l a r t e m p e r a t a m e n t e fino a l l ' u l t i m a ora, s o s p e t t a n d o .
(Commenti).
M a t u t t o questo d e v e a v e r e un l i m i t e .
Se gli a l l e a t i g i u d i c a n o su t e m i così g r a v i
in m o d o d i v e r s o , v u o l dire che m a n c a n o
a n c o r a di q u e l l ' a f f i a t a m e n t o i n d i s p e n s a b i l e
p e r c h è l ' a v v e r s a r i o , il n e m i c o n o n t r a g g a
p r o f i t t o dalle loro d i v e r s e i n t e r p r e t a z i o n i .
O r a q u a l i sono gli a c c o r d i i m m a g i n a t i
dal G o v e r n o p e r c h è n e l l ' o r d i n e m i l i t a r e , dip l o m a t i c o e n e l l ' o r d i n e e c o n o m i c o , che n o n
v a t r a s c u r a t o , sia u n i c o il s e n t i m e n t o , u n i c o
il pensiero e perciò più r a p i d a e p r e c i s a
l'azione %
Se si p o t e s s e r o d a r e i n t o r n o a questi
p u n t i s o s t a n z i a l i degli a f f i d a m e n t i , io c r e d o
c h e la C a m e r a e il paese s a r e b b e r o g r a t i
al G o v e r n o .
P e r esempio, nessuno più di me a m m i r a
ed a m a gli inglesi (Commenti); m a v i sono
in a l c u n i dei loro p r o c e d i m e n t i (Segni di
attenzione) (quali le e s p o r t a z i o n i per l ' I t a l i a ,
le d i f f i c o l t à di t r a s p o r t o e i n a l t r i a t t i somig l i a n t i ) delle l a c u n e , delle insufficienze e
dei sospetti che si d e b b o n o m a n t e n e r e cont r o il n e m i c o , ma e s c l u d e r e t r a amici. Or
Camera
TORNATA DEL
dei
4 DICEMBRE
Deputati
1915
questi v i n c o l i spesso i m i t i l i m o l t o m o l e s t a n o
il n o s t r o traffico i n t e r n a z i o n a l e .
O r a q u a l i sono i p r o v v e d i m e n t i che il
G o v e r n o h a preso e p r e n d e r à d ' a c c o r d o c o n
i nostri a l l e a t i , p e r c h è da u n a p a r t e e d a l l ' a l t r a si r i s o l v a n o q u e s t e d i f f i c o l t à !
S o n o s i f f a t t e cose che il paese i m m e d i a t a m e n t e esige di v e d e r e e t o c c a r e , perchèsi t r a t t a del t r a s p o r t o del c a r b o n e , d e l
t r a s p o r t o del g r a n o , di t u t t i quegli a l t r i
p r o d o t t i che passano per l ' I n g h i l t e r r a , laq u a l e g o v e r n a t u t t i gli s t r e t t i m a r i t t i m i
p r i n c i p a l i . È m e g l i o c h e li r e g g a lei p i u t t o s t o che la G e r m a n i a .
I l d i l e m m a i n f a t t i o g g i d ì s a r e b b e questo :
o l'una o l'altra.
E finche non s o r g a n o q u e l l e C o m m i s s i o n i
a n g e l i c h e i n t e r n a z i o n a l i i n c a r i c a t e di v i g i l a r e le g r a n d i v i e di c o m u n i c a z i o n e dei
m a r i , v a i meglio c h e le s o r v e g l i l ' I n g h i l t e r r a che la G e r m a n i a .
M a i n t a n t o u r g o n o questi p r o v v e d i m e n t i
agevolatori !
I l nostro p a e s e si c o m p o r t a a m m i r a b i l m e n t e , l a v o r a con p a z i e n z a g r a n d e . L e
f a b b r i c h e , n o n solo quelle che t r a g g o n o il
loro a l i m e n t o dallo S t a t o , ma a n c h e quelle
che e s p o r t a n o la seta, per esempio, c e r c a n o
di i n t e n s i f i c a r e la loro a t t i v i t à .
P a r quasi che non si sia nelle d i f f i c o l t à
di u n ' a s p r i s s i m a g u e r r a : a n z i c h i v i v e in
m e z z o ai c e n t r i i n d u s t r i a l i , e in più luo*
g h i a n c h e a g r a r i , lo ripeto ad a r t e , n o n
t u t t i a l i m e n t a t i d a l l e d o m a n d e del G o v e r n o , sa che si i n v o c a n o i m e z z i , le m a t e r i e p r i m e per l a v o r a r e , e p o i c h é n o n
ce le dà t u t t e il p a t r i o suolo, bisogna c h e
le p r e n d i a m o d a l l ' I n g h i l t e r r a e dagli a l t r i
paesi l o n t a n i . D a ciò si i m p o n e la necessità di u n a s o l u z i o n e e q u a e p r o n t a di
q u e s t i p r o b l e m i che sono di t a n t a u r g e n z a
per l ' I t a l i a . (Applausi
—
Approvazioni).
C o n questi pensieri di a l t a fiducia e di
a l t a c o n c o r d i a n a z i o n a l e , che si s o t t r a g g o n o
alla v o l g a r i t à delle f a z i o n i e dei p i c c o l i
g r u p p i , i q u a l i si f o r m a n o nei P a r l a m e n t i
senza p a r t i t i o r g a n i c i e f o r t i , io esprimo il
v o t o , c h e t u t t i noi s e n t i a m o n e l l ' a n i m o nostro, che il G o v e r n o si s t r i n g a i n t o r n o al P a r l a m e n t o , il P a r l a m e n t o i n t o r n o al G o v e r no... (Commenti — Si ride). S ' i n t e n d e , onor e v o l i c o l l e g h i , c h e io parlo di s t r e t t e spir i t u a l i , (Si ride — Commenti)
col solo pensiero di s e r v i r e la p a t r i a c o n c u o r e p u r o .
I o ho u d i t o con a t t e n z i o n e l ' o n o r e v o l e
T r e v e s (Oh! oh!) ed a l t r i d i c h i a r a r e che
d o p o la g u e r r a il socialismo n o n solo n o n
m o r r à , ma fiorirà p i ù che m a i . M a q u e s t a
Atti Parlamentan
LEGISLATURA XXIV
—
-
I
a
SESSIONE
-
8321 —
DISCUSSIONI -
è una p i c c o l a q u e s t i o n e d i n a n z i a q u e l l a
c h e o g g i ci t o r m e n t a . Socialisti, l i b e r a l i ,
c o n s e r v a t o r i di qualsiasi colore p o l i t i c o e
religioso, p r i m a di ogni a l t r a cosa d e v o n o
riconoscere la necessità di a v e r e u n a p a t r i a
sicura, g a r a n t i t a da t u t t i i pericoli stranieri, perchè è in q u e s t a p a t r i a s a l d a e
s a l v a da v i c i n i n e m i c i c h e si p o t r à dar libero corso alle f e c o n d e g a r e dei p a r t i t i .
Esse s a r e b b e r o impossibili in u n a p a t r i a
malata, debole e non restituita a quella
integrità che t u t t i desideriamo. Quindi è
v a n o p a r l a r e di socialismo ; o g g i b i s o g n a
parlare di p a t r i a , i m p e r o c c h é t u t t e le riserve socialiste a n u l l a c o n d u c o n o .
Se la p a t r i a perisse, a che cosa v a r r e b bero ? Se o t t e r r à , c o m e t u t t i c o n f i d i a m o ,
la sua s p l e n d i d a m e t a , e allora v o i socialisti
le d i m e n t i c h e r e s t e le v o s t r e riserve, p e r c h è
siete p r i m a i t a l i a n i e poi- socialisti. {Commenti).
L a p a t r i a è la massima e più f u l g i d a
espressione della u m a n a s o l i d a r i e t à ; cong i u n g e n e l l ' a m o r e , e m e g l i o a n c o r a nel sacrifizio, gli i g n o r a n t i e i sapienti, i p o v e r i
e i ricchi, gli a n i m i religiosi e gli i n c r e d u l i ,
i b u o n i e i m a l v a g i , che spesso, nei m o m e n t i
di eroico f u r o r e , r e d i m e .
S o f f r i r e , morire per la f e d e p e r s e g u i t a t a ,
per la s c i e n z a c o m b a t t u t a , per la l i b e r t à
offesa, è r i v e l a z i o n e s u b l i m e di e n e r g i a ind i v i d u a l e ; m a p a t i r e , ma p e r i r e per la patria, p e r l a sua i n t e g r i t à , per la sua g r a n dezza è g l o r i a c o l l e t t i v a , i m p e r s o n a l e , trasmessa c o m e u n p a t r i m o n i o i n v i o l a b i l e alle
g e n e r a z i o n i f u t u r e ; p e r m a n e nella s t o r i a ,
a n c h e q u a n d o è s p e n t o il p o p o l o che l ' h a
m e r i t a t a . A q u e s t a p a t r i a , q u a l e la sognarono i p a d r i nostri, gloriosa e g r a n d e , si
a d d i c o n o t u t t i i sacrifizi, t u t t e le a f f a n n o s e
speranze. (Vivi applausi — Moltissime
congratulazioni).
Chiusura della v o t a z i o n e s e g r e t a .
P R E S I D E N T E . D i c h i a r o chiusa la v o t a z i o n e segreta per ]a n o m i n a di due c o m missari d e l l a G i u n t a del bilancio e i n v i t o
gli o n o r e v o l i s c r u t a t o r i a riunirsi per p r o c e d e r e allo s c r u t i n i o .
SI riprende la discussione
sulle comunicazioni del G o v e r n o .
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio.
Camera
TORNATA DEL
dei
4 DICEMBRE
Deputati
1915
S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro delVinterno.
(Segni di vivissima
attenzione). R i n g r a z i o gli o r a t o r i che h a n n o preso
p a r t e a q u e s t a discussione, la cui t e m p e r a n z a
e s o b r i e t à h a d i m o s t r a t o , e non p o t e v a essere a l t r i m e n t i , c o m e la C a m e r a i t a l i a n a
c o m p r e n d e la s o l e n n i t à del m o m e n t o storico, nel q u a l e essa h a ripreso il giro norm a l e delle sue d e l i b e r a z i o n i .
C o n s e n t o b e n v o l e n t i e r i con i d e p u t a t i
i quali, come gli o n o r e v o l i P a n t a n o , T r e v e s ,
R a i m o n d o e M e d a , h a n n o c o l p i t o q u e s t a occ a s i o n e per g l o r i f i c a r e l ' i s t i t u t o p a r l a m e n t a r e . N o i del G o v e r n o , q u a n t o loro, ne siamo figliuoli, n e siamo c r e a t u r e , ne siamo
s t a t i e ne s i a m o assertori c o n v i n t i .
Ma n o n posso c o n s e n t i r e nella t e n d e n z a
di a l c u n i di q u e s t i o r a t o r i a c o n s i d e r a r e
quasi c o m e una v i t t o r i a d e l l ' i s t i t u t o p a r l a m e n t a r e la r i c o n v o c a z i o n e della C a m e r a nell ' e p o c a solita nella q u a l e essa era s t a t a gli
a l t r i anni r i c o n v o c a t a .
V i t t o r i a p e r c h è ? V i t t o r i a su di chi ? E
q u a l e m a i r e s p o n s a b i l e a v e v a d u b i t a t o della
intangibilità dell'istituto parlamentare d'Italia %
Se noi a b b i a m o u s a t o p o t e r i straordin a r i , essi sono quelli che v o i stessi ci a v e t e
l i b e r a m e n t e d e l e g a t i . D e l l ' u s o c h e ne abb i a m o f a t t o v o i p o t e t e oggi, d o m a n i , sempre, l i b e r a m e n t e g i u d i c a r e . ( B e n i s s i m o !)
Q u e s t o solo a g g i u n g o : v o i ben p o t r e t e
d i c h i a r a r e c h e il G o v e r n o n o n h a r e t t a m e n t e e d e g n a m e n t e u s a t o o ha a b u s a t o
di q u e s t i p o t e r i , e v o i ben p o t r e t e m a n i f e stare la v o l o n t à - e sarà subito s o d i s f a t t a di a v e r e un a l t r o G o v e r n o a q u e s t o posto ;
ma non p o t r e t e v o l e r e in questo m o m e n t o se
n o n u n G o v e r n o il q u a l e a b b i a m e z z i suffic i e n t i per f r o n t e g g i a r e la s i t u a z i o n e del
P a e s e , e sia f o r t e m e n t e s o r r e t t o d a l l a fiducia della C a m e r a , fiducia piena, esplicita,
senza s o t t i n t e s i , c o m e il G o v e r n o o g g i v i
chiede.
R e s t r i n g e r ò a l l a m a g g i o r e b r e v i t à possibile le mie d i c h i a r a z i o n i , p r o c e d e n d o per
r a g i o n e di m a t e r i a .
Politica internazionale.
L e c o m u n i c a z i o n i del G o v e r n o , f a t t e
d a l m i n i s t r o d e g l i a f f a r i esteri, sono s t a t e
l o d a t e in I t a l i a e f u o r i per la loro chiar e z z a e p r e c i s i o n e . O g n u n o h a p o t u t o int e n d e r n e il s i g n i f i c a t o e l a p o r t a t a : il G o v e r n o r i t i e n e che a g g i u n g e r e m a g g i o r i spec i f i c a z i o n i e m a g g i o r i d e t t a g l i in q u e s t o
m o m e n t o n o n s a r e b b e n e l l ' i n t e r e s s e del
Paese.
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
—
la
SESSIONE -
8122
—
DISCUSSIONI -
A tutti gli oratori, i quali hanno voluto
considerare la situazione internazionale,
noi possiamo dire soltanto che ci rendiamo
pieno conto della sua gravità e dello sforzo
tenace e concorde che occorre per dominarla ; ma soggiungiamo che non è menomamente scossa la nostra fiducia nella vittoria finale, a patto che non venga meno
alcuna delle energie materiali e morali, il
cui più strenuo concorso è necessario per
conseguirla.
{Approvazioni).
Del resto lo svolgersi degli eventi fausti
e infausti ci ha sempre più persuasi della
necessità e della giustizia della nostra
guerra, senza la quale saremmo rimasti irrimediabilmente menomati negli interessi e,
che è peggio, nella dignità e nell'onore
della nazione. (Vive
approvazioni).
E più vale ancora un'altra constatazione
che io ho potuto personalmente fare: quella
che di tale necessità e di tale giustizia oggi,
assai più e meglio che non nello scorso
maggio, si è convinto il popolo nostro, in
tutti i suoi strati, in tutti i suoi ceti, pronti
tutti agli sforzi più ardui, ai più duri sacrifìci.
La politica militare, per ciò che si attiene alla condotta della guerra, non è argomento da dibattito parlamentare. La
Camera lo ha sentito, e nessuno degli oratori vi ha fatto cenno.
Solamente l'onorevole Salvatore Orlando, con nobile, patriottico intento, si è interessato delle condizioni dei rivieraschi dell'Adriatico, delle numerose popolazioni sì
duramente colpite nei loro traffici nel periodo anteriore alla guerra nostra ed ora
anche nella vita e nei beni.
Ma l'onorevole Salvatore Orlando consentirà con me certamente nel proposito di
non discutere qui dentro quale debba essere
il compito della nostra marina. Questo io
so : che la nostra marina, con le forze di
cui dispone, il suo compito adempirà con
valore e con coscienza. (Approvazioni).
Voglio soltanto, a questo proposito, rilegare come nessuno dei rappresentanti di
quelle popolazioni si sia fatto qui eco dei
loro bisogni e delle loro preoccupazioni.
Gli è che esse, nella loro altera coscienza,
sanno che la guerra si combatte anche e,
potrei dire, soprattutto per l'Adriatico.
(Benissimo !) Esse sanno che questa è la
loro guerra e che debbono patirne rassegnatamente, patriotticamente, gli effetti.
(Approvazioni).
Camera dei
TORNATA "DEL 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
Del resto, dalle considerazioni dell'onorevole Salvatore Orlando una conseguenza
si può trarre, ed è che le lamentate condizioni della nostra inferiorità topografica
non si possono sanare se non con la guerra,
vittoriosa, la quale ci guarentisca nell'Adriatico non solo la sicurezza del nostro
paese, ma anche quella egemonia civile,,
che, senza escludere i popoli i quali pure
hanno diritto di affacciarvisi per trarne elementi di vita e di ricchezza, a noi compete per la incontestabile superiorità del
nostro paese, per il suo territorio, la sua
popolazione, per la sua più alta ed antica
civiltà. (Vive approvazioni).
L'onorevole Treves trovò la via del cuore
di tutta la Camera e riscosse meritati applausi quando stigmatizzò con roventi parole
la mala brama di ricchezza che induce alcuni al delitto di fornire ai soldati alimenti
adulterati o indumenti non sufficienti oppure anche munizioni non adatte allo scopo.
Egli ebbe ragione. Questi nemici interni
sono certamente peggiori e più pericolosi
dei nemici esterni che ci combattono a viso
aperto ; ed il Governo, non appena lo svolgimento delle forniture militari lo fece accorto delle insidie, si preoccupò dell'insufficienza dei nostri ordinamenti giudiziari
civili e militari per combatterle.
Una serie di provvedimenti fu presa a
questo fine. Iniziatisi i primi giudizi per
frodi di forniture militari, l'autorità giudiziaria fu sollecita a dichiarare la competenza dei tribunali militari; ma accadde
invece che questi non si ritenessero competenti a giudicare di siffatti reati, quando
fossero stati commessi fuori della zona di
guerra. Ma la Corte di cassazione di Soma,
a sezioni unite, con decisione del 14 ottobre ultimo, affermò la competenza dei tribunali militari, chiunque fosse stato l'autore del reato e dovunque fosse stato commesso, cioè anche fuori della zona di guerra.
In conseguenza di tale decisione il Ministero di grazia e giustizia, con circolare
del 15 dello stesso mese, invitò i procuratori generali a curare la trasmissione sollecita dei processi all'autorità militare. E
poiché l'esperienza rivelò'casi di frode commessi a danno non già dell'Amministrazione
militare, bensì di alcuno di quei benemeriti
Comitati civili, i quali chiedono lavoro al
Ministero della guerra per poterlo dare alla
loro volta alle famiglie dei soldati richiamati; é poiché in questo caso apparve come,
mancando il contraente militare, non si
Atti
-
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
8123 —
DISCUSSIONI -
potesse invocare la competenza del tribunale militare, parve anche opportuno estendere con una dichiarazione di valore legislativo la competenza dei tribunali militari
a qualsiasi frode commessa in materia di
forniture militari.
E non basta ancora. Ai tribunali militari mancava la procedura rapidissima della
citazione diretta e perciò avveniva che i
giudizi militari si prolungassero al di là di
quanto avrebbe potuto avvenire in un giudizio davanti ai tribunali ordinari; e anche
a questo male fu ovviato con un'altra dichiarazione legislativa.
Finalmente si è cercato di rinforzare,
con l'aggiunta di elementi t r a t t i dalla magistratura ordinaria, i tribunali militari ai
quali era improvvisamente cresciuta la
mole del lavoro.
Ecco quello che il Governo ha f a t t o ;
se nuove e più severe disposizioni occorreranno, non esiterà a promuoverle.
Ai tribunali, sieno essi ordinari o militari, non possono venire da questi banchi
suggerimenti intorno ai singoli giudizi che
essi debbono pronunciare ; ma non credo
di esorbitare dal mio potere dichiarando
ai giudici che a loro spetta, come il paese
e l'esercito attendono, compiere l'ufficio
loro con esemplare rapidità e con inesorabile severità. ( Vive approvazioni).
Ma non bisogna lasciarsi turbare da
denunzie spesso infondate, fallaci e non
disinteressate. Occorre soprattutto che i
cittadini abbiano fede negli uomini eminenti i quali, posti a capo dei servizi di
rifornimento e di munizionamento dell'esercito e dell'armata, hanno affrontato
ed affrontano enormi responsabilità e attendono quotidianamente ad un immane
lavoro, del quale non è ultima parte la
resistenza contro le insidie e le frodi degli
interessi particolari, che in Italia, non più
che presso altre nazioni, neanche in questo
momento sentono il dovere di porre freno
alla loro brama di ricchezza, sia pure acquistata nel peggiore dei modi.
Un altro punto che ha attinenza alla
guerra, o almeno alle questioni militari, fu
toccato dall'onorevole Treves allorché egli
esortò il Governo ad essere (ricordo la sua
parola) meno avaro con le vedove e gli orfani dei soldati morti in guerra.
Onorevole Treves, io sono sicuro che,
nella sua lealtà, quando ella avrà preso
cognizione delle notizie di fatto dettagliate,
circa l'entità delle nostre pensioni militari,
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
notizie che non comunico alla Camera per
non abusare del suo tempo, ma potrò trasmettere a lei, ella non potrà ripetere
questa esortazione.
Sta in f a t t o che le leggi, le quali provvedevano alle p-ensioni militari per gl'inabilitati in guerra o per le famiglie dei morti,
erano insufficienti fino al 1912, considerando
la ferita riportata in guerra come il caso
della malattia contratta in servizio civile^
Ma nel 1912, in occasione della guerra di
Libia, fu stabilito un nuovo e largo ordinamento di pensioni, che è stato applicato
anche alla guerra presente.
Non voglio citare cifre, ma da uno specchietto comparativo, che potrò comunicare
ai colleghi, risulta che le pensioni da noi
corrisposte agli inabilitati e alle famiglie
dei morti sono, in media, in misura notevolmente più larga di quelle concesse in
Francia, in Austria ed in Germania. Sono
inferiori, soltanto a quelle concesse in I n ghilterra. {Commenti).
MARANGONI. Noi ci siamo preoccupati non delle pensioni, ma dei sussidi da
dare immediatamente alle famiglie.
SALANDR A, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Verrò anche ai sussidi.
Si è inoltre provveduto (è bene che il paese
queste cose le sappia) ad accelerare, molto
più che non fosse all'epoca della guerra libica, la liquidazione delle pensioni e a dare
immediatamente un anticipo mediante la
presentazione di pochi e schematici documenti che possono facilmente aversi.
E non basta ancora. Vi è una Commissione appositamente costituita presso il Ministero della guerra, la quale dispone di
fondi raccolti col concorso della munificenza sovrana ed anche da altre parti (fondi
che saranno all'occorrenza accresciuti dal
Governo) per dare, nei casi che richiedono
immediato soccorso, sussidi alle famiglie
dei morti o agli inabilitati in guerra, oppure per provvedere ad alcuni casi umanamente pietosi nei quali la famiglia legale non c'è e manca quindi il diritto a
pensione, ma vi sono donne e bambini
abbandonati: anche a questi casi bisogna
provvedere. (Benissimo !) Abbiamo fatto,
dunque, t u t t o quello che abbiamo potuto
con criteri di sufficiente larghezza. Il che
non implica che quegli u teriori bisogni che
si dimostrassero fondati non troveranno
ascolto da parte del Governo, il quale farà,
siatene sicuri, con criteri di umanità e con
animo patriottico, t u t t o quello che potrà,,
per lenire questi grandi dolori.
Atti Parlameli>
— 8124
Camera dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
Politica interna. Se ne è parlato abbastanza in questa discussione, quantunque
le comunicazioni del Governo non ne avessero fatto cenno. Né me ne lamento, perchè
questa discussione dovendosi, a giudizio
nostro, chiudere con un voto, dal quale
risulti se la Camera concede, o no, la sua
piena fiducia al Governo, era naturale e
giusto che t u t t o fosse esaminato. Di polilitica interna dunque si è parlato, e si
è parlato anche, e se ne poteva fare a
meno, di politica elettorale. Ma, onorevoli
colleghi, io non mi sento t a n t a miseria nello
spirito e nel cuore, da intrattenere la Camera di così fatto argomento ! (Bene!
Bravo !)
Della politica interna è parte essenziale
la politica economica, su cui si sono fermati l'onorevole P a n t a n o con quella competenza che tutti qui gli riconoscono, e
l'onorevole Luzzatti, per la cui competenza
ogni lode sarebbe superflua. (Si rida).
L'onorevole Pantano ci ha invitati a prepararci al futuro assetto economico del
mondo quando la crisi, che lo travaglia^ si
sarà esaurita. Gravissimo in verità è l'argomento, tanto grave da richiedere maggiori menti, maggior tempo e maggior
agio di quello che noi non abbiamo. L'onorevole Luzzatti mi ha prevenuto nella
risposta, che io avrei voluto dare all'onorevole Pantano, notando giustamente che il
futuro assetto economico, di cui non ci
possiamo disinteressare, dipenderà dall'esito
della guerra.
Noi accogliamo l'invito a preoccuparci
delle nostre condizioni interne, a preparare
sopra tutto" sorti migliori ai nostri coltivatori ed ai nostri operai, di guisa che, se non rinunziando ad un t r a t t o ad emigrare, poiché
questi miracoli economici non sono possibili,
almeno restino quanto più è possibile a fecondare con le loro fatiche la terra, che hanno
onorato col loro sangue. Questo consiglio
accetto, e prometto, anche a nome dei colleghi, che questo invito a studiare sarà
accolto nei limiti che ci consentirà la nostra
principale missione di provvedere ai bisogni
attuali ed urgenti. Ma, onorevole Pantano,
ella sa meglio di me come, anche in materia economica, la miglior preparazione ad
un favorevole regime economico sia la vittoria, e perciò consentirà che t u t t i i nostri
sforzi, t u t t o l'animo nostro, t u t t a la nostra
mente, tutto il nostro cuore siano rivolti sopra tutto al conseguimento della vittoria.
.(Approvazioni).
Argomento grave, a proposito del quale
senza dubbio la Camera ha il diritto di
chiederci conto dell'uso che abbiamo fatto
dei poteri affidatici, è la questione della diminuzione necessaria, fatale, e dalla Camera
stessa consentita, di quelle che l'onorevole
Calisse, nel discorso fiducioso ed amichevole di cui lo ringrazio, chiamò le libertà
statutarie. Naturalmente straordinaria, eccezionale e transitoria diminuzione. Noi
abbiamo usato, e credo di poterlo dire con
piena sicurezza di coscienza, nei limiti più
moderati in cui era possibile usarne, dei poteri straordinari affidatici dalla Camera.
Voi, onorevoli colleghi, sapete come lo
stato di guerra, che è ammesso dalla nostra
legislazione (Codice penale militare), e che
trasferisce t u t t i i poteri all'autorità militare, la quale può esercitarli mediante semplice bando, sia stato proclamato in altre
grandi nazioni in guerra, come in Francia, in Germania, per l'intero paese. Noi
questo non abbiamo voluto fare, e lo stato
di guerra in Italia si restringe alla zona
contigua a quella delle operazioni di guerra,
ove le autorità militari hanno creduto indispensabile questa precauzione, e alle piazze
marittime; e non a quelle del Tirreno, bensì
soltanto a quelle dell'Adriatico e dello Jonio
che sono anch'essa in condizioni di vera e propria guerra guerreggiata. Oltre queste zone
noi non abbiamo voluto estendere lo stato
di guerra. Il solo provvedimento che si è
preso è stato un leggero rafforzamento dei
poteri dell'autorità di pubblica sicurezza
mediante il decreto-legge 23 maggio 19.15,
col quale alcune delle libertà concesse dal
nostro regime normale, tra cui la libertà
di riunione, sono state diminuite. Meno di
questo non si poteva fare.
E che questo uso non sia stato eccessivo,
che questo sforzo, in cui il collega Orlando
mi ha con t a n t a buona volontà secondato,
di creare un regime medio che ci dispensasse dall'estendere lo stato di guerra a
t u t t o il paese, rappresenti il minimo del
regime eccezionale che si verifica in t u t t a
Europa nelle condizionidella guerra presente,
è dimostrato anche dal fatto che le disposizioni del decreto-legge del 23 maggio non
sono state in questa Camera da nessuno
degli oratori qualificate come eccessive.
Del resto finora anche le disposizioni restrittive del decreto-legge del. 23 maggio
si sono dovute applicare in pochissimi casi.
Il paese ha agevolato il compito del Governo nel modo più lodevole più spontaneo. Non mai quanto in questo periodo la
funzione della pubblica sicurezza è s t a t a
— 8125 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
facile in I t a l i a . È una verità che io constato a lode del paese. ( A p p r o v a z i o n i ) .
E allora, onorevole Treves, perchè parlare di difesa della libertà minacciata, perchè parlare di reazione che minaccia ?
L'onorevole R a i m o n d o l'ha detto: il Governo non perseguita nessuno, e suppongo
che nella sua a l t a equità di uomo di m e n t e
superiore, egli riconosca che noi non vogliamo reazione, e che la libertà non ha bisogno
di difensori in questo m o m e n t o .
E poi, amico Barzilai, ti sei mai avveduto di essere e n t r a t o in un covo di reazionari e in una fucina di reazione ?
(Ilarità).
Ma, molto più che non della libertà, la
quale, lo ripeto, t u t t i i colleghi sanno
che nessuno minaccia, si è parlato di un'altra
istituzione limitatrice delle libertà statutarie, la quale, per inesorabile necessità di
cose, ha dovuto da noi essere a c c o l t a e formulata in un decreto che credo porti la
stessa data del 23 maggio : la famosa o famigerata censura.
I o già sulla censura ho espresso il mio
pensiero in una conversazione che l'onorevole L u z z a t t i ha avuto la cortesia di ricordare. L a censura costituisce un fastidio molto
maggiore per il Governo che non per alcuno di coloro i quali vi sono sottoposti.
Essa è piena di difetti, senza dubbio; è l'arbitrio, ha detto l'onorevole E a i m o n d o .
Certo è l'arbitrio, poiché si t r a t t a di
applicare a casi determinati delle norme,
non di c a r a t t e r e giuridico, ma di c a r a t t e r e
politico, le quali, appunto perchè tali, non
possono avere giuridicamente una determinazione esatta.
Ed è un arbitrio, che non è affidato ad un
uomo solo (l'arbitrio affidato ad un uomo
solo t r o v a , se non a l t r o , la guarentigia dell' uguaglianza della distribuzione) ; ma è
applicato f a t a l m e n t e , anche questo per necessità di cose, da una q u a n t i t à di uomini
di varia mente, di vario valore, di vario
criterio, i quali sono sparsi in t u t t o il E e g n o .
Ora, questo difetto, che è senza dubbio
il peggiore, quello contro cui non vi è difesa, del diverso t r a t t a m e n t o f a t t o ad una
stessa notizia nelle varie località, questo
difetto non è sanabile, poiché, per q u a n t o
si cerchi di dare d i r e t t i v e uniformi, avviene
che nella stessa ora due persone diverse
debbano giudicare i m m e d i a t a m e n t e della
p u b b l i c a b i l i t à o meno di una determinata
notizia o di un d e t e r m i n a t o apprezzamento.
Sono però in grado di g a r a n t i r e con sic u r a coscienza la Camera che la parzia-
625
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4
DICEMBRE
1915
lità è completamente estranea alle direttive
del Governo. Non posso escludere che qualche prefetto o sottoprefetto esercitila censura
secondo una sua propria tendenza sentiment a l e o secondo una sua propria forma mentis, che nessuno può g a r a n t i r e quale sia ;
ma che il Governo a b b i a date istruzioni
perchè esso sia difeso dai censori, o perchè
i suoi nemici siano dai censori oppressi,
sia sicura la Camera che non è assolutamente vero.
Dei resto ho detto e ripeto che il Governo non ritiene che la censura debba essere un modo per evitare che i suoi a t t i di
politica i n t e r n a siano c r i t i c a t i . Noi non intendiamo s o t t r a r c i alla critica, poiché questa è giusto che ci sia eri è utile anche per
noi. Noi ci difenderemo non mediante la
censura, bensì da noi stessi innanzi alla
Camera quando voi ci vorrete giudicare.
H a detto l'onorevole Treves : P u r amm e t t e n d o la censura militare e diplomatica, abolite la censura politica.
Anche quando io potessi a c c e t t a r e questo suggerimento, non sarebbe facile tradurlo in a t t o senza inconvenienti ed event u a l i lamentanze ; perchè dove finisce la
materia militare e diplomatica e dove comincia la materia politica 1 ?
L a politica i n t e r n a e la politica estera
possono aver a t t i n e n z a alla materia milit a r e , in quanto che t u t t a l'azione del Governo, t u t t a l'azione del paese ha la sua
grande finalità nella guerra. Non è possibile t r o v a r e il limite. L i m i t a t e v i alle notizie - si è detto - e lasciate andare gli
apprezzamenti. Ma in materia di politica
estera, onorevoli colleghi, voi i n t e n d e t e
bene come può venire un certo momento,
e qualche volta si è verificato, in cui il ministro degli esteri riconosca l ' o p p o r t u n i t à
che i giornali non parlino, in un certo senso
e con un certo indirizzo, per esempio delle
t r a t t a t i v e con uno S t a t o neutrale o con
u n ' a l t r a P o t e n z a . E allora non si t r a t t a di
censurare le notizie, ma di censurare gli
apprezzamenti ; si t r a t t a , cioè, di vera e
propria censura politica.
L o stesso onorevole E a i m o n d o , nella
sua finezza, ha riconosciuto la difficoltà
di abolire la vera e propria censura polit i c a , pur criticando questo istituto. E d io
non voglio qui fare schermaglie, voglio essere, come sempre, chiaro, franco ed aperto.
Può venire un giorno in cui la censura
politica debba essere severamente esercitata
anche al di fuori delia politica militare ed
internazionale: che debba essere e s e r c i t a t a
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
—
la
SESSIONE -
8126
—
DISCUSSIONI -
cioè anche in materia di politica interna,
e non a difesa del Governo, o signori. Se
giorno venisse in cui la stampa, mossa
da chiunque o da qualunque passione o
interesse, tendesse jfcon subdola campagna
a svigorire l'animo nazionale nella resistenza e nei sacrifizi per la guerra, ebbene, quel giorno, come ho affrontate t a n t e
penose responsabilità,
affronterò anche
questa, e questa stampa io la reprimerò,
questa campagna io la impedirò. ( Vivissime
approvazioni'—
Vivissimi
applausi
— Commenti).
C O T U G N O . Se c'è qualcuno che alimenta col denaro una c e r t a stampa, si punisca. (Commenti
— Rumori all' estrema
sinistra).
M A F F I . Dica il nome di questi giornali!
{Eumori).
S A I / A N D R A , presidente
del
Consiglio,
ministro dell'interno. Onorevoli colleghi, voglio chiudere queste brevi dichiarazioni
sulla politica interna del Governo con due
brevissimi raffronti di c a r a t t e r e internazionale, per dimostrare questa che è una tesi
a cui tengo, perchè è la v e r i t à : che noi
abbiamo f a t t o e faremo l'uso più moderato
che sia possibile dei poteri straordinari che
la Camera ci ha consentito.
Al Congresso di Zimmerwald (me ne
sono ricordato perchè molti oratori ne hanno parlato) intervennero delegati italiani
fra cui l'onorevole Modigliani.
{Commenti).
M O D I G L I A N I . Me ne v a n t o !
{Rumori).
S A L A N D R A , presidente
del
Consiglio,
ministro dell' interno. Lo appresi da un manifesto stampato che p o r t a anche la sua
firma.
Ora nella stessa pagina in cui è
la firma dell'onorevole Modigliani e di alt r i delegati italiani e stranieri, vi è una
n o t a , (ho qui l'opuscolo) nella quale è detto
c h e non intervennero a quel congresso i
delegati della libera I n g h i l t e r r a perchè il
Governo non volle accordare loro i passaporti. L ' o n o r e v o l e Modigliani ed i suoi
amici sanno che non il menomo ostacolo
al loro intervento è stato messo dal Governo.
M O D I G L I A N I . Quella non è censura !
{Rumori).
S A L A N D R A , presidente del Consiglio,
ministro ¡dell'Iinterno.
Quanto alla censura
citerò casi notissimi : in F r a n c i a fu soppresso un giornale diretto da uno dei più
eminenti uomini politici del paese ; in I n ghilterra per una nota falsa, e r r a t a , riguardante uno dei ministri - b a d a t e che
riguardava uno dei ministri - fu soppresso
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1915
non solo il giornale, ma ne fu sconvolta la.
tipografia...
s
Voci. F u confiscata.
S A L A N D R A , presidente
del
Consiglio,
ministro dell'interno.
...e per 15 o 20 giorni
il giornale non si potè più pubblicare. I n
I t a l i a . . . {Interruzione
del deputato
Modigliani). Mi lasci finire onorevole Modigliani!
I n I t a l i a , della f a c o l t à di sospensione
dei giornali il Governo si è valso in un sol
caso, nel caso di un giornale, che non voglio nominare in questa Camera, ma c h e
c e r t a m e n t e nessuno degli uomini che sono
qua dentro lamenterà che sia stato sospeso. {Approvazioni
—
Commenti).
E d ora, o signori, mi piace porre termine
a questo breve discorso ringraziando l'onorevole Treves della t e m p e r a t a altezza con
la quale ha espresso il pensiero del suo p a r tito.
T R E V E S . Non è un c o m p l i m e n t o !
S A L A N D R A , presidente del
Consiglio,ministro dell'interno.
Non è un complimento,
che del resto meriterebbe, m a l a costatazione
di un f a t t o . C'era t u t t a l ' i n t e n z i o n e di un
complimento, ma ho detto male: volevo dire
della temperanza e della altezza con cui ha
esposto il punto di vista del p a r t i t o socialista rispelto alla predente conflagrazione
internazionale.
I o di questo voglio ringraziarlo, constatando come alcune delle osservazioni da lui
f a t t e corrispondano al mio sentimento. Comune al mio sentimento è, ad esempio, la
lode d a t a a quelle amministrazioni socialiste le quali, con spirito di concordia nazionale, hanno contribuito all'opera delle or
g'anizzazioni civili...
Voci. Come t u t t e le altre.
S A L A N D R A , presidente del Consiglio,
ministro dell'interno.
...che si sono venute, con
una fioritura v e r a m e n t e consolante, estendendo in t u t t o il paese.
L'onorevole Treves sa come io - questo
reazionario ! - non abbia esitato ad a t t e stare pubblicamente a Milano la sodisfazione del Governo ai rappresentanti di
quella amministrazione municipale.
Se altre amministrazioni socialiste, o
altri gruppi socialisti, non hanno seguito la
stessa linea, il giudizio che di loro si deve
fare lo hanno già f a t t o dei deputati della
estrema sinistra, ed io non voglio t o r n a r v i
sopra.
Rilevo inoltre con molta sodisfazione il
consen-o t r a l'onorevole Treves e me nell'idealità per la pace futura e per il progresso dei popoli. Se ci sono degli esaltati.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
— 8127 —
I
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
che f a n n o la t e o r i a della g u e r r a per la
guerra, della g u e r r a benefica, p e r m a n e n t e mente benefica; m a io q u e s t e t e o r i e eccessive
non ho mai p r a t i c a t o .
E s o p r a t u t t o , onorevole Treves, consento con lei nell'elogio commosso che ella
ha f a t t o del popolo nostro, del popolo s a n t o
ed eroico, il cui c u o r e p e r ò b a t t e oggi all'unisono n o n con lei onorevole Treves, m a
con me : ed è questo il solo v a n t o , l'unica
e larga ricompensa alle angoscie c h e ho sofferto e a n c o r a d o v r ò soffrire. (Vivissime
approvazioni — Vivi applausi —
Commenti).
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Lucci h a
chiesto di p a r l a r e p e r f a t t o p e r s o n a l e .
Favorisca indicarlo. (Conversazioni).
Voci. L a c h i u s u r a ! la c h i u s u r a !
P R E S I D E N T E . Onorevoli colleghi, facciano silenzio!... H o d a t o f a c o l t à di p a r l a r e
all'onorevole L u c c i per f a t t o personale.
Parli, onorevole Lucci.
LUCCI. D e b b o d a r e u n a risposta all'onorevole C o l a j a n n i , il q u a l e è r i m a s t o
impressionato di u n a s m e n t i t a d a t a ieri,
mentre egli h a d i c h i a r a t o che n o n a v e v a
alcun d u b b i o che io fossi u o m o da n o n dire
la verità.
Sono a disposizione della C a m e r a p e r la
prova e c o n f e r m a di quello che ho d e t t o !
{Commenti).
Voci. L a c h i u s u r a ! la c h i u s u r a !
P R E S I D E N T E . E s s e n d o chiesta la chiusura, d o m a n d o se sia a p p o g g i a t a .
(È appoggiata).
Essendo a p p o g g i a t a ,
chiusura.
(È
m e t t o ai v o t i
la
approvata).
Vengono ora gli ordini del giorno.
Quello dell'onorevole L e o n a r d o B i a n c h i
è già s t a t o svolto. Segue q u i n d i l ' o r d i n e del
giorno degli onorevoli F o s c a r i e F e d e r z o n i :
« L a Camera,
u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del m i n i s t r o degli esteri;
p l a u d e n d o alla m a g g i o r estensione che
il G o v e r n o i n t e n d e d a r e a l l ' a z i o n e d e l l ' I t a lia, secondo q u a n t o i m p o n g o n o il d o v e r e
di u n a p i e n a e assoluta solidarietà con i
mostri Alleati e la necessità di l i b e r a r e tot a l m e n t e la N a z i o n e dal vassallaggio polis c o ed economico verso la G e r m a n i a e di
difendere e p r o m u o v e r e i n o s t r i interessi
^ e d i t e r r a n e i , che sono c o n d i z i o n e essenziale per la v i t a e lo s v i l u p p o del n o s t r o
Paese;
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
riconoscendo che gli interessi d e l l ' I t a lia n o n solo n o n escludono, m a i m p l i c a n o
l ' i n d i p e n d e n z a politica e commerciale della
Serbia e il m a n t e n i m e n t o della n a z i o n a l i t à
a l b a n e s e c o n t r o le ambiziose insidie di S t a t i
estranei all'Adriatico ;
a f f e r m a che f r a i capisaldi di u n a soluzione a r m o n i c a ed i n t e g r a l e dei p r o b l e m i
che i n t e r e s s a n o la sicurezza e l'avvenired e l l ' I t a l i a , oltre a u n n u o v o assetto s t r a tegico dell'Adriatico, r i s p o n d e n t e alle i m prescindibili necessità della n o s t r a difesa,,
d e b b a essere inclusa la g a r a n z i a d e l l ' e q u i librio economico, che, per p r e v e n i r e ogni
s v a l u t a z i o n e commerciale di Trieste, n o n
può raggiungersi e consolidarsi se n o n con
la r i v e n d i c a z i o n e di F i u m e e d i s p a i a t o , in
a r m o n i a coi d i r i t t i s e g n a t i dalla n a t u r a e
dalla storia ».
Chiedo se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia a p poggiato.
(È appoggiato).
E s s e n d o a p p o g g i a t o , l'onorevole F o s c a r i
ha f a c o l t à di svolgerlo.
F O S C A R I . D o p o il discorso del capo del
Governo, posso r i s p a r m i a r e alla C a m e r a
a n c h e u n b r e v e s v o l g i m e n t o del mio o r d i n e
del giorno p r e s e n t a t o a n c h e a n o m e dell'onorevole F e d e r z o n i , i n t e r p r e t i a n c h e di u n a
v a s t a p a r t e dell'opinione p u b b l i c a .
Posso r i s p a r m i a r e ogni s v o l g i m e n t o , perchè l ' o r d i n e del giorno è chiaro ed esplicito,
s p e c i a l m e n t e nella p a r t e che r i g u a r d a il
p r o b l e m a a d r i a t i c o . Le p a r o l e d e t t e ora
d a l c a p o del G o v e r n o ci t r a n q u i l l i z z a n o
c o m p l e t a m e n t e e d à n n o assoluto a f f i d a m e n t o
che i criteri i n f o r m a t o r i della n o s t r a diplom a z i a nella soluzione del p r o b l e m a a d r i a t i c o
n o n s a r a n n o s o l t a n t o s t r e t t a m e n t e legati a d
u n c o n c e t t o m i l i t a r e ed economico, m a a n c h e
alla difesa di quelle meravigliose energie
n a z i o n a l i che l u n g o t u t t o il m a r e , nella
s p o n d a o r i e n t a l e dell'Adriatico, h a n t e n u t o
alto l ' o n o r e d ' I t a l i a e l ' a f f e t t o per q u e s t a
Roma.
Ad esse il p r e m i o della f e d e l t à dopo la
n o s t r a g u e r r a , che il capo del G o v e r n o h a
c h i a m a t o la g u e r r a per la liberazione dell'Adriatico.
I o q u i n d i , lieto di r i s p a r m i a r e alla Camesa ogni ulteriore esposizione dei n o s t r i
c o n c e t t i , m a n d o invece a Z ara, a F i u m e ,
a S p a l a t o , come a Trieste, come a t u t t e le
c i t t à che a s p e t t a n o a n c o r a , il nostro s a l u t o
r e v e r e n t e e commosso! ( A p p r o v a z i o n i ) .
P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno
d e l l ' o n o r e v o l e D a r i , firmato a n c h e dagli o n o .
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l a SESSIONE -
8128
DISCUSSIONI -
Tevoli Calisse, A r l o t t a , D i Scalea, D e i f a v a ,
D e Amicis, D e Capitani, Tosti di V a l m i n u t a , Morpurgo, E o i , B i a n c h i n i , S a n d r i n i ,
V a r g a s , Corniani, Montresor, B o y e t t i , Simoncelli, L u c e r n a r i , S t o p p a t o , Mariotti,
S e d e r i n i , Mi ari, I n d r i , T h e o d o l i , F o r t u n a t i ,
Giuliani, S a n i u s t , Tinozzi, F a l c o n i , S i t t a ,
B e l o t t i , Borromeo, Venino, Arrigoni, Degli
Occhi, Callaini, Teodori, Ruspoli, Petrillo,
P a d u l l i , D e l B a l z o , Somaini, R o m a n i n J a c u r , Mango, Chidichimo, M a u r y , B r a n d o lini, C a p a l d o , Sioli-Legnani, G r a b a u , F a c chinetti, Bota, Valvassori-Peroni, Gavazza,
O t t a v i , Chiaradia, A n c o n a , Danieli, A r r i v a c e n e , B o m e o , L i b e r t i n i P a s q u a l e , Ciacci,
B e n a g l i o , Gregoraci, M a n z o n i , C a c c i a l a n z a ,
Ceci, V i n a j , Crespi, T a l a m o , S a n t a m a r i a ,
R o b e r t i , C a m p o l a t t a r o , Cicarelli, D i F r a n cia, Joele, L a n d u c c i e D i C a p o r i a c c o :
« L a Camera u d i t e le dichiarazioni del
G o v e r n o ne a p p r o v a l ' o p e r a e i propositi
e passa all'ordine del giorno ».
Chiedo se questo ordine del giorno sia
appoggiato.
(È
—
appoggiato).
L ' o n o r e v o l e D a r i ha f a c o l t à di svolgerlo.
D A R I . D e b b o alla cortesia di parecchi
o n o r e v o l i colleghi l ' o n o r e di p r e s e n t a r v i ,
molto s i n t e t i c a m e n t e però, il mio ordine del
giorno.
L e dichiarazioni del G o v e r n o furono, in
forma molto semplice, dichiarazioni abbas t a n z a gravi; eppure non suscitarono qui, nè
nel paese a l c u n a m e r a v i g l i a ; perchè ognuno
le-presentiva, o g n u n o i n t u i v a in esse la conseguenza logica e indeprecabile di quel plebiscito parlamentare che nel m a g g i o - eco
della coscienza p u b b l i c a - d i c h i a r a v a il fall i m e n t o di negoziati di ogni specie, e affid a v a risolutamente alle armi la soluzione
del massimo p r o b l e m a nazionale.
L a formula sobria, sintetica del nostro
ordine del giorno v u o l dire a d u n q u e pieno
consenso nostro nelle linee essenziali del
p r o g r a m m a esposto dal G o v e r n o ; senza discussione cioè dei particolari m e z z i o met o d i più a t t i per conseguirlo, discussione
che riuscirebbe forse v a n a e c e r t a m e n t e
poco o p p o r t u n a e poco c o n c l u d e n t e , perchè non a b b i a m o nè possiamo avere sottom a n o gli e l e m e n t i c o m p l e t i e positivi di
esame e di giudizio.
Ma col prescindere da questo esame non
vuoisi —come testé d i c h i a r a v a lo stesso presidente del Consiglio, - non vuoisi chiusa la
via alla critica libera di t u t t i gli a t t i del
TORNATA D E L
Camera dei
Deputati
4 DICEMBRE
1915
G o v e r n o ; critica che costituisce la maggiore
e la più gelosa delle nostre p r e r o g a t i v e ,
specialmente poi quando essa v e n g a eserc i t a t a - come alla C a m e r a in questi giorni
è a v v e n u t o - con i n t e n t i altissimi di schietto
p a t r i o t t i s m o : a p a t t o però che la critica e
i dubbi e le diffidenze non riescano mai a
r a l l e g r a r e le orecchie tese di un nemico,
che strazia f e r o c e m e n t e l ' a n i m a i t a l i a n a .
L ' o r d i n e del giorno nostro significa che
m e n t r e la p a t r i a è in marcia per t r a d u r r e
in realtà le deliberazioni del P a r l a m e n t o ,
dobbiamo mantenere ferma al G o v e r n o la
nostra fiducia che gli è d o v u t a , senza attenderlo al v a r c o di e v e n t i finali, ma senza,
in pari t e m p o , sottrarre noi stessi a veruna responsabilità. Responsabilità, del res t o i c h e questa Camera ha mostrato di volere
assumere a p e r t a m e n t e e c o n s a p e v o l m e n t e ;
perchè, mentre in altri t e m p i era quasi la
sola opposizione a parlare e a disputare,
questa v o l t a invece ogni settore ha sentito
il bisogno di chiarire l u c i d a m e n t e le ragioni
del proprio v o t o , del proprio a p p o g g i o al
Governo.
I l nostro ordine del giorno significa infine, che al di sopra delle rifrazioni talora
impercettibili dell'iride p a r l a m e n t a r e , vuoisi
g u a r d a r e esclusivamente al nostro paese, al
paese v e r a m e n t e eroico nei disagi e nelle
sofferenze della guerra, come sanno le popolazioni costiere del nostro A d r i a t i c o , e
come sanno, forse più, le p o p o l a z i o n i dei
territori redenti, le quali p r o v a r o n o la durissima v e n d e t t a estrema, la v e n d e t t a selv a g g i a della f u g a d i s p e r a t a senza ritorno.
D o b b i a m o guardare, d i c e v o , al paese e sop r a t u t t o all'esercito e alla m a r i n a : al nostro esercito glorioso (Approvazioni), all'esercito di t u t t i i figli d ' I t a l i a , fusi in un
solo cuore, v e n d i c a t o r e di ogni ingiuria, vendicatore inflessibile dei martiri antichi e
n u o v i ; d o b b i a m o g u a r d a r e con occhio fidente alla nostra m a r i n a , c h e è quasi cos t r e t t a a tenere o c c u l t i gli sforzi q u o t i d i a n i
e meravigliosi, e deve perfino reprimere i
fremiti di entusiasmo per una l o t t a aperta,
che essa una v o l t a p o t r à bene a f f r o n t a r e ,
con t u t t i i suoi generosi a r d i m e n t i , contro
un nemico che è a d d e s t r a t o solamente alle
insidie coperte ed alla slealtà c o n t i n u a t a .
(Approvazioni
—
Applausi).
O n o r e v o l i colleghi, il nostro v o t o di fiducia al Governo, in q u e s t ' o r a così solenne
per t u t t i , dirà che esso è degno di questo
paese, di questo esercito e di questa marina ; non solo gli d e c r e t e r à un nobile doc u m e n t o di dignità; ma, quello che più in-
A. li
—
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
I
a
SESSIONE -
8129 —
DISCUSSIONI -
teressa, gli assicurerà m a g g i o r e prestigio e
maggior lena per assolvere il t r e m e n d o ufficio che si assunse di p o r t a r e o n o r a t a m e n t e
alla meta le i m m a n c a b i l i f o r t u n e d ' I t a l i a .
(Vivi
applausi).
P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e M a z z o n i , firmato a n c h e
dagli onorevoli P r a m p o l i n i , C a v a l l e r a , A h
bertelli, D u g o n i , S o g ' i a , B r u n e l l i , Modigliani, Graziadei, Pucci, Sichel, M u s a t t i , Marangoni, B o c c o n i , C u g n o l i o , T r e v e s , Z i b o r d i ,
Bentini, M o n t e m a r t i n i , B e l t r a m i e P e s c e t t i .
« L a C a m e r a i n v i t a il G o v e r n o , fermo
restando il controllo delle n o t i z i e militari
e diplomatiche, ad abolire la censura politica ».
Chiedo se quest'ordine del giorno sia
appoggiato.
(È
appoggiato).
Essendo a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e
zoni ha f a c o l t à di svolgerlo.
PRESIDENZA
DEL V I C E P R E S I D E N T E
Maz-
ALESSIO
M A Z Z O N I . O n o r e v o l i colleghi, chiedo
alla C a m e r a che non mi si i m p u t i la superba p r e t e s a , t r o p p o spesso r i v o l t a a questi
banchi, di un monopolio della difesa delle
libertà; siamo s e m p l i c e m e n t e interpreti di
pensieri e di disgusti largamente diffusi qui
dentro, ma che non si esprimono per i diversi t o r m e n t i in cui si d i b a t t o n o uomini
e partiti in certe ore e in certe contingenze
politiche. P e r ò q u a n d o udii ieri la requisitoria a u d a c e e v i b r a n t e del c o l l e g a L u c c i ,
che p a r v e p o l v e r i z z a r e t u t t e le ipocrisie
di forma e di sostanza a t o r t o considerate
come il s a l v a c o n d o t t o per p a r l a r e q u a dentro, e la vidi impòrsi a l l ' a t t e n z i o n e onesta
e serena della Camera, p a r v e a me che, con
quella t o l l e r a n z a concessa alle critiche più
acerbe, la C a m e r a affermasse il rispetto che
si deve agli uomini sinceri.
E b b e n e , onorevoli colleghi, se la sincerità
deve essere, in q u a l c h e ora, superiore anche
alla politica qui dentro, io voglio dire all'onorevole R a i m o n d o che non è lecito rid u r r e i malanni della censura ad un problema di d i f e t t o costituzionale connesso al
tecnicismo delle museruole. V i è una p a r t e
di vero in t u t t o questo, ma ciò a g g r a v a l ' a c cusa politica che noi f a c c i a m o , perchè
Governo, che non v o g l i a g a r r o t t a r e la libertà
e non v o g l i a u t i l i z z a r e per sè e per la sua
setta t u t t i i m a l a n n i della censura, d e v e
avere circospezione n e l l ' a d o t t a r e un simile
strumento di eccezione.
TORNATA D E L
Camera dei
Deputati
4 DICEMBRE
1915
H o sentito l ' o n o r e v o l e L u z z a t t i citare
Giovenale. E b b e n e , siamo p e r f e t t a m e n t e
d ' a c c o r d o , onorevole L u z z a t t i : noi siamo
con Giovenale. E g l i a v e v a r a g i o n e q u a n d o
d i c e v a che la censura p r o t e g g e i corvi e
p e r s e g u i t a le c o l o m b e . Ma se G i o v e n a l e
a v e v a inteso il difetto costituzionale deliacensura, a v e v a mostrato però di i n t e n d e r e
che i difetti della censura stessa si t r a d u c e v a n o in u n a pratica utilizzazione dei
suoi malanni a f a v o r e dei c o r v i . Questa è
la realtà politica che noi d e n u n z i a m o .
Possiamo d u n q u e porre n e t t a m e n t e la
questione politica, se di politica è lecito
p a r l a r e , q u a n d o essa non è che il pretesto
per la conservazione di clientele che sono
al potere.
N o n siamo secondi a nessuno nel comprendere che in certi m o m e n t i v i sono delle
situazioni che richiedono sacrifìci e senso
di responsabilità. Poiché da ogni p a r t e sr.
sono l e v a t i inni alla forza morale del paese,,
noi chiediamo un t r a t t a m e n t o di dignità e
di l i b e r t à non per noi soli, ma per t u t t i gli
uomini e per t u t t i i p a r t i t i . L ' u n i t à , come
q u a l c u n o la pensa, non l ' a c c e t t i a m o . L ' u nità- intesa come una rassegnazione incons a p e v o l e o è v i l t à o è cecità. I n ogni caso
e debolezza.
I l G o v e r n o ha il d o v e r e di impedire c h e
la r i p u t a z i o n e del paese a p p a i a , per coloro
che ci a s c o l t a n o f u o r i d ' I t a l i a , b a s a t a su
la mortificazione della dignità. L ' u n i t à deve?
essere s o m m a di f o r z e consapevoli, non distruzione dei c a r a t t e r i essenziali di queste
forze.
N o i possiamo intendere certe supreme:
ragioni della censura.
A b i t u a t o a dire sinceramente e n e t t a mente il mio pensiero, non nego la e v e n t u a l e necessità dei supremi p r o v v e d i m e n t i
della censura delle notizie militari e delie
notizie diplomatiche. P e r queste seconde
scriviamo pure, come sui p a l i delle cond u t t u r e elettriche : « v i e t a t o toccare, pericolo di morte ».
Q u a l c h e spirito a c u t o p o t r à al più a g giungere: è v i e t a t o capire. (Si ride).
P e r le prime, cioè per le notizie militari^
credo o p p o r t u n o a l c u n e osservazioni, t a n t o
più che questo p u n t o è stato c o m p l e t a m e n t e
d i m e n t i c a t o dalla parola del G o v e r n o . Checosa s'intende per censura militare? Q u e s t a
censura d e v e estendersi al f a t t o c o m p i u t o ,
senza limite di tempo? P u ò essa p r e t e n d e r e
il diritto di colpire la storia e la c r o n a c a !
D e v e essa esagerare il m a n t e n i m e n t o
di quella i g n o r a n z a sospettosa e l o q u a c e
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
8130
—
DISCUSSIONI -
dalla quale derivano poi i pettegolezzi, le
esagerazioni e il panico!
Ecco le d o m a n d e che io faccio al Governo.
È questo il solito p r o b l e m a della libertà
e della v a l u t a z i o n e dei suoi effetti morali.
Noi non siamo c e r t a m e n t e v e n u t i qui per
dirvi che non crediamo che anche la libertà
abbia i suoi malanni, ma vogliamo semplic e m e n t e ri p e te r v i che la somma degli utili
della libertà è superiore alla somma dei malanni.
L ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio ha
c i t a t o l ' I n g h i l t e r r a , m a l'ha c i t a t a per u n
caso eccezionalissimo e si è ben g u a r d a t o
dal citarla per altri mille casi che gli a v r e b bero d a t o t o r t o . L ' I n g h i l t e r r a p r i m a di
t u t t o ha u n ' i m m e n s a e s t e r m i n a t a libertà
di discussione p a r l a m e n t a r e ; nel suo P a r l a m e n t o si discutono t u t t i i più delicati
problemi diplomatici e militari; là il Gov e r n o non crede che si v a d a contro gli interessi del Paese, d i c h i a r a n d o di t a n t o in
t a n t o , con quella p r u d e n z a che è r e g o l a t a
d a l calendario, le cifre delle perdite. L à si
è saputo ufficialmente che le perdite ascend o n o , per la sola spedizione dei Dardanelli,
ad ottantamila morti.
È u n a g r a n d e sodisfazione morale per
gli uomini che v i v o n o in quel meraviglioso
paese, pur traverso ai suoi d i f e t t i e alle
sue manchevolezze, sapere come v a n n o le
cose. Ma in I t a l i a , si sa n i e n t e di t u t t o
questo ? Si sa s o l t a n t o quello che si sente
a t r a v e r s o quella maledetta'- e sciagurata
m a l a t t i a che è il pettegolezzo da caffè che
esagera e ingigantisce i sospetti e crea u n a
m a l d i c e n z a , che è come u n a ruggine per la
t e m p r a della nostra gente.
Che cosa si sa in I t a l i a , t r a il misterioso
p a r l o t t a r e , intorno alle vicende del Col di
L a n a ì Che cosa si sa della Tripolitania ?
(.Benissimo ! — Interruzioni).
Abbiamo p u r e
il d i r i t t o di sapere almeno che cosa succede
laggiù nella L i b i a ! (Bene!)
Non siamo così sciocchi e così ingenui,
d a credere che il G o v e r n o ci v e n g a a svel a r e dei segreti diplomatici; desideriamo
s o l t a n t o che il Governo, in certi limiti di
t e m p o , con la p r u d e n z a e sotto la responsabilità che gli incombe, ci dica la v e r i t à .
N o n scambiate la forza di u n popolo
c o n la t r a n q u i l l i t à a p p a r e n t e che deriva
dalla incoscienza e dalla cecità ! (Approvazioni —
Interruzioni).
Con Tripoli si era iniziato il sistema
della v e r i t à a pillole; m a con questa g r a n d e
Camera
dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
guerra si è giunti al sistema della soppressione c o m p l e t a della v e r i t à .
Si deve f a r sapere, con p r u d e n z a , ciò
che accade, perchè questo è un d i r i t t o dei
c i t t a d i n i . N o n bisogna confondere i diritti
s u p r e m i della cronaca con la necessità della
censura delle notizie di c a r a t t e r e militare.
(Interruzioni).
Questo sono le riserve che faccio in mer i t o a quella che genericamente si chiama
censura militare.
Ma v'è da dire di peggio dell'altra censura, della censura politica, che noi chiediamo al Governo di abolirla. Anzi q u a n d o
si dice « politica » si a d o p e r a un eufemismo:
la censura che chiamiamo politica è qualche
cosa di meno alto, di meno nobile.
H o sentito il presidente del Consiglio
chiedere : ma dove comincia e dove finisce
la censura politica ì È il solito sottile sofisma, in nome del quale si può giustificare
ogni eccesso della reazione. Se d o m a n i , ha
d e t t o il presidente del Consiglio, accadesse
c h e u n a s t a m p a sospetta demoralizzasse
il paese io applicherei, con ogni rigore, la
censura politica.
E io d o m a n d o alla mia v o l t a al presidente del Consiglio : dove comincia e dove
finisce il vostro modo di i n t e n d e r e la lib e r t à ? ( B e n e ! all'estrema
sinistra).
I n t a n t o gli dico che non ho bisogno di
a s p e t t a r e il p r o g r a m m a di domani: la s t a m p a
( m e t t e t i c i u n a S maiuscola, s e v i fa comodo)
l ' a v e t e p e r s e g u i t a t a ieri, la p e r s e g u i t a t e
oggi.
E noi diciamo : se questo vostro paese
è così forte, è così sicuro (questo non io, ma
voi dovreste dirlo) così incrollabile, perchè
p o t e t e t e m e r e che le male a r t i di u n a s t a m p a
sconsigliata possano t u r b a r n e d o m a n i la sicurezza e la t r a n q u i l l i t à ?
Ah ! voi che siete alleati d e l l ' I n g h i l t e r r a ,
lo siete solo nella visione di obiettivi militari
e diplomatici ì Niente abbiamo da impar a r e da lei % N i e n t e per emularla, per seguirla sul t e r r e n o della dignità e della lib e r t à politica ?
Ma in I n g h i l t e r r a si discute, in F r a n c i a
si discute, in A u s t r i a si c a m b i a n o i Ministeri, si f a n n o le crisi ministeriali ; le crisi
ministeriali che in I t a l i a f a n n o venire la
f e b b r e gialla; (Commenti)
la crisi ministeriale che è considerata in t u t t i i paesi dell ' E u r o p a come il logico sviluppo delle sit u a z i o n i civili e p a r l a m e n t a r i . Solo in Italia
la crisi di G a b i n e t t o è cosa t a n t o terrific a n t e che i d e p u t a t i si a d a t t a n o ai più do-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA
— 8131 —
XXIV -
la
SESSIONE
-
DISCUSSIONI -
lorosi sacrifìci, facendo poi nei corridoi i
ventriloqui del loro malumore ; (Si ride)
abbandonando l'Italia a quella automobile
a tredici cavalli blindata, al cui chauffeur
appena fuori di quest'aula, si muovono le
critiche più acerbe, Noi sopportiamo da sei
mesi uno stato di cose che è la mortificazione della libertà, della cultura, del professionismo giornalistico.
L'onorevole presidente del Consiglio si
è rivolto al ministro Barzilai, quasi a chiamarlo testimone dei suoi sensi liberali. Ma
10 voglio ricordare all'uno e all'altro che
la Federazione nazionale della stampa, che
tutte le associazioni della stampa d'Italia,
da sei mesi tempestano e protestano, al di
sopra di tutti i partiti, contro il selvaggio
metodo di censura applicato in Italia. Non
è, o signori, in nome del socialismo, che vi
parlo; bensì da modesto uomo, che ha la
disgrazia di adoperare quell'istrumento che
si chiama la penna. La penna è bistrattata.
Crii uomini, che hanno per loro patrimonio
un calamaio, sono in balìa dei forieri maggiori, o dei segretariuccoli di prefettura.
Sono essi arbitri delle lettere, della politica, della storia; sì, anche della storia. I l
collega Lucci, ha scritto nell'Avantil un
articolo intitolato « Dal t r a t t a t o di Berlino
ai nostri giorni ». Ebbene, furono censurati
titolo, articolo e firma. I l 15 giugno un altro articolo col titolo « Confessione di Federico I I » fu confiscatodalla testa, ai piedi;
11 18 giugno un'altro articolo intitolato
« Nota delle spese di polizia della Bussia »
(vi pare che fossero notizie tali da costituire
pericoli?) fu pure confiscato! I l 19 giugno,
un'altro articolo in cui si polemizzava con
i cattolici, su l'internazionalismo cristiano,
tema innocuo e pacchiano, fu confiscato.
Ancora un'altro articolo sulle « Condizioni
degli ebrei in Eussia » fu confiscato. Le polemiche più innocenti sono vetriolate. L ' A vanti e la Perseveranza
costituiscono un
magnifico esempio. L'Avanti si mette in polemica con la Perseveranza.
Ad un certo
punto i censori si scagliano, con le unghie
c i denti, sull'Avanti e gli impediscono di
rispondere.
Il collega della Perseveranza,
c^e è un
moderato e un galantuomo, pubblica un
articolo, in cui dice che, di fronte alla disparità di t r a t t a m e n t o , mancherebbe alla
cavalleria se continuasse la polemica. È una
lezione di cavalleria data alla polizia. Io
domando agli amici e colleghi, senza distinzione di partito, che siedono nella tribuna
della stampa, quante cose si potrebbero dire!
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4
DICEMBRE
1915
È t u t t a una collana di prepotenze e di imbecillità, che i troppo affrettati e industriosi
storici di quest'ora dovrebbero aggiungere
ai volumi, in corso di ^stampa. C' è un ordine del giorno fresco, fresco, dell'Associazione della stampa di Venezia (a Venezia
non c'è un giornale sovversivo; t u t t e le
Gazzette e i Gazzettini sono redatti da gente
d'ordine) il quale dice: Noi non ne possiamo più. Sentite che cosa si denunzia: non
si può parlare -di voli e di t u t t o quello,
che ha attinenza ai voli. Un giorno un
povero giornalista, non sapendo più di che
cosa t r a t t a r e parla del volo d'Icaro; la censura cassa il volo. ( V i v i s s i m a ilarità)
Ma non è finito. E intanto che Icaro si
sfracella sulla crosta terrestre, la censura
dice: è proibito parlare anche di piani militari. E allora il povero diavolo non sapendo più di che piani parlare, va a tirar
fuori una nostra gloria italiana, gloria vera,
Leonardo da Vinci. E parla di un piano
di Leonardo; ma la censura cancella l'articolo, perchè a lei basta che ci sia la parola « piano ». L a censura veneta è la più
idiota e la più feroce d ' I t a l i a ! (Si ride).
Voci. No, no!
Altre voci. Sì, ha ragione.
MAZZONI. Il Gazzettino... (Rumori)
Domando scusa alla Camera. Io mi accontento
di cogliere qua e là qualche fiore; non voglio tediarvi con la citazione, che potrei
fare, di numerosi casi; ma di fronte alla
smentita del Ministero debbo dimostrare,
che ie mie non sono delle chiacchiere o delle
affermazioni che potreste ritenere suggerite
dalla mia buona o mala fede politica.
Orbene, il Gazzettino di Venezia,
scelgo
a caso, nel marzo scorso stampa un articoletto dal titolo: « Contraddizioni ». Sentite :
« Ieri la censura ci ha proibito di pubblicare qualsiasi particolare, all'infuori della
relazione dell' Agenzia, Stefani, circa la grandiosa commemorazione dei morti per la
patria avvenuta a Udine il 2 corrente, e
sta bene; ma non sta altrettanto bene che
mentre i giornali di Venezia subiscono tale
proibizione, i giornali di altre provincie, e
gli stessi giornali di Udine abbiano potuto
pubblicare quegli stessi particolari che a
noi fu proibito pubblicare. Nè basta, perchè
siamo stati pure impediti di riprodurre notizie già pubblicate dalla Patria di Modena
e dal Resto del Carlino di Bologna. Non
facciamo commenti ».
Ebbene, l ' a r t i c o l o è stato censurato
tutto, fino in fondo.
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
— 8132 —
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
I l Resto del Carlino di Bologna, giornale conservatore, ligio alle istituzioni, alla
monarchia, ecc., pubblicò un giorno un
attacco al sindaco socialista di Bologna
che aveva organizzata una passeggiata per
la raccolta della lana pei soldati.
« Questo è uno sconcio, disse il giornale,
non si fa la guerra coi sistemi di Casamicciola. Noi sappiamo bene che se il Governo
va a fare una guerra sulle Alpi, prima ancora dei cannoni avrà provveduto a t a n t a
lana da coprire dieci volte l'esercito; quindi,
continuava quel foglio, è antipatico, èstupido
che il sindaco socialista vada
Tei) ccogliere
la lana con carri e musiche in testa ».
Opinione discutibile, della quale non
mi occupo. La censura cancella tutto. E
allora il collega Missiroli, che è un argui s s i m o spirito, agguanta il telefono e dice:
Perchè mi avete censurato, signori della
censura ? Io sostengo una tesi patriottica,
dico che questo sindaco scredita il Governo. E allora il colonnello (io assistevo
alla scena) risponde: Sì, lo capisco, e vero.
- E perchè mi censura? - Lo censuro perchè il Comando ha dato i carri e se lei mi
critica la passeggiata lei viene a deplorare
il Comando.
{Ilarità).
A Reggio Emilia...
Voci. B a s t a ! B a s t a !
MAZZONI. A Reggio Emilia c'è un caso
tipico che merita di essere raccontato.
Trascuriamo ciò che è capitato al collega del Secolo di Napoli, il quale telegrafa
al Messaggero che un automobile ha investito un bambino. L a censura toglie la
notizia. Perchè ? Non si può dire ? Sì; pot e t e raccontare il fatto, ma non dovete dire
che l'automobile era dell'onorevole Chimienti.
{Rumori).
A Reggio Emilia il 26 maggio (sentite
quest'ultimo episodio) partono dei volontari. i l Municipio socialista affigge la bandiera tricolore per un senso di rispetto che
si vuol esprimere al di sopra di ogni valutazione politica.
Quelle piccole cricche che si immiseriscono e si inacidiscono in provincia, fanno
sapere a Roma una menzogna. D i c o n o :
Sono nove anni che a Reggio Emilia non
si espone la bandiera ! E il presidente del
Consiglio dei ministri, dimenticando che,
per legge, due volte all'anno bisogna esporre
la bandiera e che se il municipio di Reggio Emilia non l'avesse fatto sarebbe stato
sciolto, in nove anni ben diciotto volte...
SAL A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno.
Non c'è questa legge!
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1915
MAZZONI. ...il presidente del Consiglio
commette la leggerezza di sanzionare, nel discorso in Campidoglio, la bugia che gli hanno
data ad intendere da Reggio.
Allora Zibordi, nella Giustizia, scrive un
articolo e dice: onorevole presidente del
Consiglio, i Consorzi reggiani vi hanno ingannato. Sapete, allora che cosa fa il prefetto? Cancella la notizia. Perchè? Perchè,
dice, non posso ammettere che si smentisca
una affermazione del presidente del Consiglio.
{Rumori).
Io mi riassumo, onorevoli colleghi, chè
intendo i vostri richiami non come un senso
di indifferenza per la documentazione della
verità, ma come un senso di stanchezza
che io ben comprendo e che è in t u t t i noi
a quest'ora.
Domando soltanto se è possibile affermare, come ha fatto il presidente del Consiglio, che la censura non ha inferocito contro la libertà, se è possibile e lecito invocare
la testimonianza di Barzilai, ex-presidente
dell'Associazione della stampa.
Ciò vi domando, quando in I t a l i a , non
le notizie militari, non le notizie politiche,
vengono censurate ferocemente, con particolare persecuzione per alcuni giornali, come
VAvanti e la Stampa
di Torino. T u t t e le
critiche ai recenti provvedimenti fiscali del
Governo sono state soppresse. Non si può
criticare, non si può dire che voi avete tassato poco i vampiri fornitori dello Stato,
e che inferocite sui poveri. E avete il coraggio di domandarmi dove è che comincia
la politica e dove cominciano le notizie militari? Siete voi che dovete rispondere alla
accusa specifica e documentaria che vi
faccio !
E quando noi diciamo che il Governo
ha la responsabilità politica, non siamo così
ingenui da credere che esso abbia individualmente approvato o voluto tutti questi
a t t i di servilismo, se non di scioccheria;
ma esso ha mantenuto il sistema che inevitabilmente produce questi atti.
I n queste giornate fosche, onorevoli colleghi, quando ogni dissenso è sospettato;
quando si identifica la patria con un Ministero; quando ancora in queste sere la
polizia tollera che un istrione di caffè-concerto, nel centro di Roma, copra di vituperio
e di fango un uomo che si teme possa ridiventare padrone d'Italia e in confronto del
quale, malgrado la nostra ferma avversione
politica, sento di dover difendere la dignità del mandato parlamentare,
{Applausi)
quando invece si vieta d'altro lato ai gior-
Atti
— 8133 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
SESSIONE -
Camera dei
DISCUSSIONI -
nali socialisti di p u b b l i c a r e la notizia che
un p o e t a , il q u a l e ebbe un'altissima udienza,
dopo a v e r i n v o c a t o le liste di proscrizione
dei deputati neutralisti {Applausi),
quando
si v i e t a ripeto di pubblicare che il c o m u n e di
G e n o v a ha d o v u t o p a g a r e a questo signore,
allorché a n d a v a a c o m m e m o r a r e le glorie
della p a t r i a , il conto dell'albergo per lui e
per due sue p r o s t i t u t e {Vivi applausi); quando si linciano i p a r l a m e n t a r i e si garotta
il P a r l a m e n t o ; q u a n d o si sopprimono gli
atti p a r l a m e n t a r i l i v r a g a n d o il discorso pronunciato qui in maggio d a l l ' o n o r e v o l e T u rati, e si sopprime non solo nella
Critica
Sociale ma a n c h e nelle pubblicazioni di
casa Treves, che sono uscite con due pagine in bianco {Approvazioni)-,
q u a n d o si
fa questo, come a v e t e voi il c o r a g g i o di
venirmi a dire che a v e t e r i s p e t t a t a la liberlà 1 V o i mi v e n i t e a prospettare una
ipotesi r e a z i o n a r i a per domani.
IsTo, no. 11 vostro d o m a n i è nell'oggi; noi
qui vi inchiodiamo a questo oggi, a t u t t e le
violenze, che sarebbero anche meglio risult a t e se avessi p o t u t o leggere alla C a m e r a
t u t t a la filza interminabile degli abusi della
censura. Nè t e n t a t e g i u s t i f i c a r v i con la disparità da p r o v i n c i a a p r o v i n c i a .
In un paese d o v e il G o v e r n o impera per
delegazione, a t t r a v e r s o le clientele e le t r a n sazioni locali, la disparità non scrimina il
Governo. S p i e g a le m a l e f a t t e e le a g g r a v a .
l i è si citino le circolari S a l a n d r a e la
intervista filisteica concessa a giornalisti di
S t a t o . R o b a a m b i g u a : m e t à s c r i t t a dall'onorevole S a l a n d r a e m e t à scritta d a l l ' o n o revole B a r z i l à i , il quale se è e n t r a t o al Governo come r a p p r e s e n t a n t e delle terre da
conquistare, a u g u r i a m o c i che non dimentichi, egli ex presidente dei giornalisti, i diritti che la s t a m p a ha già c o n q u i s t a t i e dei
quali non ha f a t t o finora c a t t i v o uso.
C o n c l u d o : !N"oi chiediamo l'abolizione
della censura politica. L a l i b e r t à t r o v a maggiormente il suo orgoglio e il suo vigore nelle
ore terribili. L i b e r t à per t u t t e le idee. Cessi
lo sconcio che v i e t a di parlare, per esempio,
della massoneria, quasi che essa fosse ent r a t a da poco al b a n c o del G o v e r n o come
una istituzione sacra. P r o v a t e v i , o signori,
a scrivere contro la massoneria...
S A L A ì i D E A , presidente del
Consiglio,
ministro dell'interno. Si t r a t t e r à di q u a l c h e
prefetto massone!
M A Z Z O N I . E e s t i t u i t e la l i b e r t à al pensiero. I l G o v e r n o d e v e abolire la censura
p o l i t i c a . E d io mi auguro e mi illudo che
la C a m e r a v o r r à a c c e t t a r e questa nostra do-
TORNATA DEL 4
DICEMBRE
Deputati
1915
m a n d a che risponde non solo alle aspirazioni
dei socialisti, ma a quella di t u t t a - l a s t a m p a
i t a l i a n a alla quale, pure a t t r a v e r s o diversità
politiche, non si può f a r e a p p u n t o di essere
uscita d a l l a misura. I n questo m o m e n t o il
G o v e r n o che fa la g u e r r a di redenzione, mostri che sa r e d i m e r e se stesso dai t r o p p i ricordi di reazione, che sono segnati sulla fedina criminale-politica di p a r e c c h i dei s u o i
c o m p o n e n t i . {Commenti — Applausi
all'estrema sinistra—
Congratulazioni).
P E E S I D E I S T T E . Segue l'ordine del giorno
dell'onorevole Cavagnari :
« P r o p o n g o l'ordine
semplice ».
del giorno
puro e
Chiedo alla C a m e r a se quest'ordine del
giorno sia a p p o g g i a t o . {Pausa). Chiedo nuov a m e n t e alla C a m e r a se questo ordine del
giorno sia a p p o g g i a t o .
{Non è
appoggiato).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE M A R C O R A .
P E E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno
d e l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i , firmato a n c h e dall'onorévole Mancini:
« L a Camera,
u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o ;
f a c e n d o eco al n o b i l e s e n t i m e n t o pel
q u a l e il P a e s e non c o n t a i sacrifizi dell'arduo c o n f l i t t o ed elimina ogni dissenso nell'azione;
d e l i b e r a t a a secondare ogni idoneo
sforzo pel trionfo delle più e l e v a t e r a g i o n i
di giustizia i n t e r n a z i o n a l e e delle p i ù leg i t t i m e aspirazioni n a z i o n a l i ;
passa all'ordine del giorno ».
Chiedo alla C a m e r a se q u e s t ' o r d i n e del.
giorno sia a p p o g g i a t o .
\
{È appoggiato
—
Conversazioni).
Essendo a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e Ciccotti
ha f a c o l t à di svolgerlo. {Conversazioni
—
Rumori).
O n o r e v o l e C i c c o t t i , cominci a parlare ;
gliene ho dato f a c o l t à .
C A V A G Ì s T A E I fa cenno di voler parlare.
P E E S I D E N T E . Onorevole Cavagnari,
il suo ordine del giorno non è stato a p p o g g i a t o e non posso quindi lasciarla p a r l a r e ,
C A V A G Ì i A E I fa nuovamente cenno di
voler parlare.
P E E S I D E Ì i T E . H o d o m a n d a t o al vicepresidente che o c c u p a v a il seggio, se il suo
ordine del g i o r n o fosse stato a p p o g g i a t o e
mi ha risposto di no.
Alti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
I
a
SESSIONE -
8134
—
DISCUSSIONI -
C A V A G N A R I . Onorevole P r e s i d e n t e ,
p r i m a che ella rioccupasse il seggio presidenziale, il mio ordine del giorno era s t a t o
appoggiato.
(Rumori).
Voci. d i e n t e a f f a t t o ! No, no.
Altre voci dall' estrema. Sì, sì.
[Rumori).
P E E S I D E N T E . Io n o n mi presto a simile giuoco. Ella n o n può s m e n t i r e il vicepresidente, nè l'Ufficio di P r e s i d e n z a . ( A p provazioni).
C A V A G N A R I . Ma io d o m a n d o se ho
f a c o l t à di p a r l a r e .
(Rumori).
P R E S I D E N T E . P o t r à p a r l a r e per u n a
dichiarazione di v o t o a suo t e m p o ; adesso no.
CAVAGNARI. Io non prenderò a parlare se ella non me lo concede ; m a p r o t e sterò perchè questa è u n a violazione della
l i b e r t à della p a r o l a .
(Rumori).
C I C C O T T I . Onorevole P r e s i d e n t e , mi
assicurano p a r e c c h i colleghi che l'ordine
del giorno C a v a g n a r i era s t a t o a p p o g g i a t o .
(Rumori).
Voci. No, no!
P R E S I D E N T E . I suoi colleghi mal si
p r e s t a n o a questo giuoco. R i p e t o che l'ordine del giorno n o n è s t a t o a p p o g g i a t o .
CICCOT.TI. P a r e che l ' o n o r e v o l e Presidente, non si sia, nella c o n f u s i o n e del
m o m e n t o , a c c o r t o che i colleghi h a n n o app o g g i a t o l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e
C a v a g n a r i . L a pregherei, quindi, di n o n
obbligarmi a p a r l a r e , m e t t e n d o m i nella diffìcile posizione di p r e n d e r e il posto di u n
collega, che si dice v i t t i m a di u n equivoco.
(Rumori).
CAVAGNARI. Ringrazio l'onorevole
Ciccotti della d e f e r e n z a che mi usa, m a
r i n u n z i o a p a r l a r e , e p r o t e s t o in n o m e
del d i r i t t o che ha la t r i b u n a p a r l a m e n t a r e
di p o t e r c o m p i e r e il p r o p r i o dovere; dir i t t o che è s t a t o c o n c u l c a t o dal P r e s i d e n t e
della C a m e r a .
(Rumori).
P R E S I D E N T E . Protesto contro questa
sua p r o t e s t a . Posso a s s o l u t a m e n t e afferm a r e che nessuno h a m a n c a t o qui al suo
dovere.
(Approvazioni).
Onorevole Ciccotti h a f a c o l t à di p a r l a r e .
C I C C O T T I . Onorevoli colleghi, poiché
q u e s t a discussione deve v e n i r e ad u n epilogo, e l'epilogo d e v e essere u n o r d i n e del
giorno, chiedo scusa se p r e n d o la p a r o l a ,
e la r i t e r r ò per pochi m i n u t i , per chiarire
u n ordine del giorno, che mi lusingo possa
t r o v a r e consenso in m o l t i dei nostri colleghi.
I o , f r a n c a m e n t e , non so i n t e n d e r e la
n a t u r a e il c a r a t t e r e di q u e s t a discussione
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
che, forse, in p a r t e , s a r e b b e bene non fosse
a v v e n u t a . (Benissimo ! —
Approvazioni).
L a discussione che qui si è f a t t a è in p a r t e
p o s t u m a , in p a r t e p r e m a t u r a : p o s t u m a in
q u a n t o concerne l ' o p p o r t u n i t à di a v e r f a t t o
la guerra ; p r e m a t u r a in q u a n t o p r e t e n d e
di v a l u t a r n e o r a lo sviluppo e le conseguenze. (Bravo! Benissimo !)
N o n sono n e m m e n o u n i d o l a t r a del sis t e m a pai l a m e n t a r e , e n o n credo che il
P a r l a m e n t o sia l ' o r g a n o più a d a t t o per
compiere ogni f u n z i o n e e il luogo ove meglio si possa d i s c u t e r e di ogni cosa.
Se, t u t t a v i a , q u e s t a discussione, che ora
volge alla fine, u n significato politico p u ò
e d e v e avere, noi d o b b i a m o r i c o r d a r c i che
qui, q u a n d o se ne h a la voglia e la f o r z a si
può sostituire nell'interesse del P a e s e l'uno
a l l ' a l t r o Ministero, si possono e si d e b b o n o
d a r e m o n i t i e consigli, m a che non è questo il luogo nè il m o m e n t o per apologie o
per a n t i c i p a t e c o n d a n n e , per dileggi o per
p l e n a r i e i n d u l g e n z e . (Vivissimi
generali applausi).
I l Paese, onorevoli d e p u t a t i , ci h a seg n a t o la via con quel c o n c o r d e raccoglim e n t o in cui si c o n f o n d o n o la passione soffoc a t a delle m a d r i che offrono i figli, (Bravo!
— Applausi vivissimi generali — Tutti i deputati sorgono in piedi), la rassegnazione
degli o r f a n i che a c c e t t a n o la loro sciagura
come u n sacrificio, e l'olocausto di quelli
che n o n vollero la g u e r r a e le consacrav a n o la v i t a , e il dolore che si n o b i l i t a
con l ' a b n e g a z i o n e dell'oscurità e del silenzio ! (Bene ! —
Applausi).
Se u n a f u n z i o n e politica può e d e v e
a v e r e l ' o d i e r n a r i c o n v o c a z i o n e del P a r l a m e n t o , non è che q u e s t a a n z i t u t t o : u n ' a n i mosa professione di fede, f u o r i d ' o g n i smarrim e n t o , (Bravo!
•— Vivissimi
applausi —
Tutti i deputati sorgono in piedi) f u o r i di
ogni i a t t a n z a ; di quello s m a r r i m e n t o che
fiacca lo spìrito e le forze, di quella imp o r t u n a i a t t a n z a che, f a c e n d o perdere il
senso della r e a l t à , p r e p a r a n e c e s s a r i a m e n t e
le delusioni.
P e r c i ò qui n o n si t r a t t a di v o t a r e per
u n Ministero. Noi d o b b i a m o v o t a r e per
u n a nobile causa e pel paese !
(Vivissime
approvazioni
— I deputati sorgono in piedi
applaudendo
lungamente).
E cerchiamo di
esser degni della causa e del p a e s e ! (Bene!
Bravo !)
T r i s t e chi nell'esercizio di u n p o t e r e che
gli è stato affidato per il bene comune, nel
m o m e n t o del più a r d u o cimento, n o n riesce
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATUE. V X X I Y
-
l
a
SESSIONE -
8135 —
DISCUSSIONI -
a dissipare le p r e o c c u p a z i o n i di fini particolari o di f a z i o n e ! ( V i v e
approvazioni).
T r i s t e più assai di c o l u i che f r o d a l ' o b o l o
estorto al c o n t r i b u e n t e più misero ; più
t r i s t e a n c o r a di colui che sofistica la v e s t e
che d e v e r i g u a r d a r e dai rigori del c l i m a il
n o s t r o s o l d a t o ! (Bene ! Bravo !)
M a , p u r r i v e n d i c a n d o q u i la c a u s a della
l i b e r t à con cui solo si c o m b a t t o n o le guerre
d e l l ' i n d i p e n d e n z a , con cui solo si sosteng o n o e si f a n n o t r i o n f a r e l e n o b i l i cause
n a z i o n a l i ; pur r i v e n d i c a n d o sopra t u t t o la
c o r r e t t e z z a del c o s t u m e p o l i t i c o ; n o n io,
non v o i n e g h e r e m o , a qualsiasi G o v e r n o c h e
si sarà d a t o il nostro p a e s e , t u t t o q u a n t o occorra per sostenere g a g l i a r d a m e n t e u n a l o t t a
l e g i t t i m a , a c o n d u r r e fino a l l ' e s t r e m o la nostra suprema difesa. ( V i v i s s i m e approvazioni).
L ' o r a che passa, o signori, d e v ' e s s e r e , se
non v o g l i a m o essere al di s o t t o del mom e n t o e di noi stessi, la fiamma in c u i t u t t o
d e v e consumarsi che n o n sia nobile e puro.
{Approvazioni
vivissime).
I l v o t o , a cui ci s ' i n v i t a oggi, n o n può
essere c h e u n a sacra p r o m e s s a di d a r e al
nostro p a e s e , alla n o s t r a c a u s a , t u t t e le
nostre energie; un i m p e g n o di serbare e
r a f f o r z a r e q u e l l ' a l t a disciplina c i v i l e e morale, che sola p o t r à r e n d e r e f e c o n d a la v i t toria ( Vivissime
approvazioni),
che sola pot r à t e m p e r a r e le a m a r e z z e di o g n i insuccesso, e in c u i solo il paese p o t r à t r o v a r e
la m e d e l a della g u e r r a e il s e g r e t o di o g n i
nostro migliore a v v e n i r e . ( V i v i s s i m e , generali
approvazioni).
L ' I t a l i a e b b e g l o r i e e s v e n t u r e , ma ciò
c h e più c r u c c i a nella m e m o r i a non è il ric o r d o dei d a n n i p a t i t i , q u a n t o q u e l l a dei
g i o r n i in c u i ci a c c a d d e di essere inferiori
agli a v v e n i m e n t i e a noi stessi. ( B e n i s s i m o !
Bravo!).
S o t t o q u e s t o t o r b i d o v e n t o di b u f e r a
popoli e S t a t i h a n n o r i n n e g a t o e r i n n e g a n o
spesso la v i a del d o v e r e e d e l l ' o n o r e . N o i
v i v i a m o e m o r i a m o p e r il d i r i t t o
(Bravo!)
.con senso di onore e di d o v e r e !
{Benissimo!
Bravo!)
O h i ' c o s ì m u o r e , risorge dalle sue ceneri !
{Vivissimi,
generali e prolungati
applausi,
cui partecipano
anche le tribune —
Moltissimi deputati si recano a congratularsi
vivamente con Voratore, mentre tutti sorgono in
piedi al grido di V i v a l ' I t a l i a ! V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a ! — Commozione
generale).
P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e L a b r i o l a :
Camera
TORNATA
DEL
dei
4 DICEMBRE
Deputati
1915
« L a Camera,
d i s p o s t a ad a c c o r d a r e a l G o v e r n o t u t t i
i m e z z i c h e possono a s s i c u r a r e il successo
della g u e r r a ;
e s p r i m e il v o t o che la l i b e r t à di s t a m p a
e di r i u n i o n e sia p i e n a m e n t e r i s p e t t a t a e
che i c a r i c h i t r i b u t a r i d i p e n d e n t i d a l l a
g u e r r a siano f a t t i g r a v a r e sulle classi più
a g i a t e , con esclusione dei c o n s u m i pop o l a r i ».
C h i e d o se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia appoggiato.
(È
appoggiato).
Essendo appoggiato, l'onorevole Labriola
ha f a c o l t à di s v o l g e r l o .
Voci. A i v o t i ! ai v o t i !
Altre voci. V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a !
(Tutta la Camera sorge in piedi, ed applaude
entusiasticamente
rivolta alla tribuna
militare
— Anche i membri del Governo sorgono in
piedi e si associano agli
applausi).
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e
l'onorevole Labriola.
L A B R I O L A . P o i c h é il caso e la f o r t u n a
- e per me caso f o r t u n a t o - mi h a n n o i s c r i t t o
a p a r l a r e subito d o p o il m i o a m i c o e coll e g a C i c c o t t i , credo di i n t e r p r e t a r e il sent i m e n t o che v e d o v i b r a r e n e l l ' a u l a , chied e n d o c h e i n t o r n o a l l ' o r d i n e del g i o r n o ,
p r e s e n t a t o d a l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i , si realizzi l ' u n a n i m i t à d e l l ' A s s e m b l e a .
S o n o c o n v i n t o , o n o r e v o l i c o l l e g h i , che gli
u o m i n i che c o m p o n g o n o il G o v e r n o , v i b r a n o a l l ' u n i s o n o col c u o r e n o s t r o . . . ( A p plausi — Approvazioni)
ed il consenso che
r a c c o g l i e r à l ' o r d i n e del g i o r n o d e l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i da p a r t e d e l l ' A s s e m b l e a sarà
c o m e se il medesimo consenso fosse d a t o
agli a t t u a l i m e m b r i d e l G o v e r n o .
E p o i c h é t u t t i h a n n o espresso i m e d e simi s e n t i m e n t i e p o i c h é t u t t i h a n n o sorv o l a t o sulle miserie e sui p i c c o l i dissidi int e r n i , e p o i c h é cogli stessi s e n t i m e n t i è
s t a t o a c c o i t o d a l l a C a m e r a l ' o r d i n e del
g i o r n o di E t t o r e C i c c o t t i , c o n f i d o che con
s e n t i m e n t i c o m u n i il G o v e r n o v o r r à a c c e t t a r e la- p r o p o s t a che io f a c c i o , insieme a
m o l t i a l t r i c o l l e g h i , a c c o n s e n t e n d o che in
q u e s t o ordine del g i o r n o si a f f e r m i l ' u n a n i m i t à dei n o s t r i s e n t i m e n t i .
(Approvazioni).
P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e C a l l a i n i , così c o n c e p i t o :
« L a C a m e r a , o r g o g l i o s a dei n o s t r i s o l d a t i
e m a r i n a r i , che d e t t e r o e d a n n o p r o v e mir a b i l i di s u b l i m e eroismo p e r la difesa e per
Atti
— 8136
Parlamentari
LEGISLATURA
XXIV
-
1® S E S S I O N E -
DISCUSSIONI -
la g r a n d e z z a d e l l a p a t r i a , m e n t r e m a n d a
a d essi il più a f f e t t u o s o s a l u t o di g r a t i t u dine e l ' a u g u r i o f e r v i d o d e l l a v i t t o r i a , u d i t e
le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o , nella cui
o p e r a c o n f i d a , passa a l l ' o r d i n e del giorno ».
C A L L A I N I . R i n u n z i ò asvolgerla.(-Bravo/)
P R E S I D E l i T B . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e G i a c o m o F e r r i , così concepito :
« L a C a m e r a , o r g o g l i o s a del v a l o r e e dell'eroismo de' suoi s o l d a t i che sono la naz i o n e in a r m e p e r la difesa della P a t r i a ;
f a v o t i che i g o v e r n a n t i si e l e v i n o nella
p o l i t i c a estera, m i l i t a r e e t r i b u t a r i a al liv e l l o m i r a b i l e del p o p o l o c h e offre t a n t o
s a n g u e g e n e r o s o e t u t t i i tesori del suo lav o r o a c c u m u l a t o ».
F E R E ! G I A C O M O . E i n u n z i o a svolgerlo.
P E E S I D E N T E . S e g a e l ' o r d i n e d e l giorno d e l l ' o n o r e v o l e B o s e l l i , così c o n c e p i t o :
« L a C a m e r a a p p r o v a la p o l i t i c a del Gov e r n o e passa a l l ' o r d i n e del g i o r n o ».
C h i e d o se q u e s t ' o r d i n e del g i o r n o sia appoggiato.
{È
Camera
appoggiato).
E s s e n d o a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e Boselli
h a f a c o l t à di s v o l g e r l o .
B O S E L L I . {Segni di attenzione).
I l mio
o r d i n e del g i o r n o h a p r e v e n u t o gli a p p l a u s i
coi q u a l i la C a m e r a accolse l ' o r d i n e del g i o r n o
d e l l ' o n o r e v o l e C i c o o t t i {Applausi),
poiché
u n o stesso c o n c e t t o , uno stesso s e n t i m e n t o
ci ha ispirati: il c o n c e t t o d e l l ' u n i o n e , il
sentimento della patria.
I l mio o r d i n e del g i o r n o c h i e d e e conf e r m a q u e l l a c o n c o r d i a di v o t i la q u a l e , al
di sopra e al di f u o r i delle d i v i s i o n i p a r l a m e n t a r i ; a l di sopra e al di f u o r i degli apprezzamenti contingenti, esprime l'anima
d e l l a n a z i o n e che è t u t t a f o r t e m e n t e e
f e r v e n t e m e n t e u n i t a in u n solo i n t e n t o , in
u n v o l e r e solo.
[Applausi).
I l m i o o r d i n e del g i o r n o si r i c o n g i u n g e
alla d e l i b e r a z i o n e con la q u a l e q u e s t a Cam e r a d e l i b e r ò la m a g n a n i m a i m p r e s a . A p p r o v a n d o l a p o l i t i c a n a z i o n a l e del G o v e r n o ,
c o n f e r m a n d o al G o v e r n o la n o s t r a
fiducia,
noi d i c i a m o che l ' h a fin qui b e n e i n t e r p r e t a t a e c h e a b b i a m o f e d e che c o n t i n u e r à
ad esplicare la p o l i t i c a n a z i o n a l e c o n la
stessa v i g o r i a , con la stessa l a r g h e z z a di
idee, con la stessa decisione di p r o p o s i t i
per l ' I t a l i a e per la c i v i l t à , con le q u a l i h a
fin qui p r o c e d u t o .
{Approvazioni).
dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
N o i a b b i a m o i n t e s o le d i c h i a r a z i o n i d e t
G o v e r n o , d i c h i a r a z i o n i le q u a l i ci rassicur a n o c h e l ' I t a l i a p r o s e g u i r à a sostenere imp a v i d a m e n t e e senza f e r m a r s i i d i r i t t i di
t u t t e le g e n t i i t a l i a n e ; e che d a r à a l l ' A d r i a t i c o u n a n u o v a s t o r i a di i t a l i a n i t à . {Vive
approvazioni).
Noi a v v a l o r a n d o questa politica, non
solo c o r r i s p o n d i a m o al m i r a b i l e p a t r i o t t i smo del paese, al p a t r i o t t i s m o che t u t t i ci
ispira, t u t t i ci g u i d a , m a p r o s e g u i a m o le
piti s p l e n d i d e , le piti e l o q u e n t i t r a d i z i o n i
del E i s o r g i m e n t o i t a l i a n o .
C o n c e d e t e a m e , c h e v e n n i in ques t ' a u l a q u a n d o e r a p o p o l a t a da c o l o r o che
a v e v a n o , o c o l pensiero o col v a l o r e nell ' e s e r c i t o e nelle file g a r i b a l d i n e , c r e a t a
l ' è r a n u o v a del E i s o r g i m e n t o nazionale,,
c h e v i dica c h e in questi miei v e c c h i anni
sono c o m m o s s o nel v e d e r e c o m e la fiamma
c h e q u e l l i u o m i n i g e n e r o s i ed insigni gett a r o n o nel p a e s e , n o n solo c o n t i n u i i n e s t i n g u i b i l e m a f u t a l e che o g g i si è v i v i d a m e n t e r i a c c e s a e d i v a m p a nella N a z i o n e
n o s t r a in t a l guisa d a n o n affievolirsi, m a
da crescere s e m p r e piti e più a r d e n t e fino
a l g i o r n o d e l l a v i t t o r i a per l ' I t a l i a e p e r
la c i v i l t à . {Vivi
applausi).
V a d a ai nostri s o l d a t i . . . {Vivissimi
e prolungati applausi — I deputati si alzano gridando-. V ì v a l ' E s e r c i t o ! ) .
V a d a ai n o s t r i m e r a v i g l i o s i s o l d a t i la
espressione di q u e l l a g r a t i t u d i n e e di q u e l l a
a m m i r a z i o n e ch'è sublime o r g o g l i o n a z i o n a l e , "con la q u a l e noi- seguiamo i prodigi n u o v i del loro v a l o r e in u n a g u e r r a crudamente e crudelmente nuova.
{Approvazioni).
I l v o t o n o s t r o sia c o m e l ' i n n o dell'esalt a z i o n e sulla t o m b a d e g l i eroi. {Vivi
e
prolungati
applausi).
V a d a la n o s t r a v o c e ai n o s t r i m a r i n a i
p l a u d e n t e d e l l ' o p e r a di o g g i e c o m e p r e s a g i o
delle glorie del d o m a n i . {Nuovi applausi
—
Grida di: V i v a l ' A r m a t a ! ) .
È bella ed a l t a cosa c h e m e n t r e il E e
d ' I t a l i a {Scoppio di applausi da tutti i settori ed anche sul banco- dei ministri — Grida,
prolungate di V i v a il E e ! ) i n t r e p i d a m e n t e
c o m b a t t e c o n t u t t o il p o p o l o i t a l i a n o , la
C a m e r a i t a l i a n a si l e v i c o n c o r d e a d a f f e r m a r e la sua f e d e sicura n e l l a v i t t o r i a , il
suo p r o p o s i t o i n c r o l l a b i l e di c o n s e g u i r l a
c o n o g n i p r o v a di v a l o r e , c o n o g n i persev e r a n z a di sacrifici. {Vivissimi
applausi
—
Moltissimi
deputati si affollano intorno alVoratore per congratularsi
con lui).
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l a SESSIONE -
8137
—
DISCUSSIONI -
P R E S I D E N T E . L o s v o l g i m e n t o degli
ordini del giorno è esaurito.
I n v i t o ora l'onorevole p r e s i d e n t e del Consiglio a d i c h i a r a r e q u a l e di questi ordini
del giorno egli a c c e t t i .
S A L A i i D E A , presidente
del
Consiglio,
ministro dell'interno.
I l G o v e r n o ha l'obbligo di f a r e le sue dichiarazioni sugli ordini del giorno.
L ' o n o r e v o l e F o s c a r i ha già r i t i r a t o il suo.
L ' o n o r e v o l e Mazzoni sa, per le mie dichiarazioni p r e c e d e n t i , che n o n posso accett a r e quello da lui p r e s e n t a t o .
L ' o n o r e v o l e Cavagnari che ha p r o p o s t o
l'ordine del giorno p u r o e semplice, d e v e
i n t e n d e r e come il G o v e r n o , al quale è indispensabile u n a esplicita d i c h i a r a z i o n e di
fiducia, non può a c c e t t a r e u n a soluzione
che q u e s t a d i c h i a r a z i o n e non implichel'ebbe.
C'è l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole
B i a n c h i L e o n a r d o , il quale, b e n c h é sia formulato s e m p l i c e m e n t e così: « U d i t e le dichiarazioni del Governo, passa a l l ' o r d i n e
del giorno ». Lo i n t e r p r e t o come un ordine
del giorno di a p p r o v a z i o n e e di fiducia nel
Governo e spero di n o n essermi i n g a n n a t o .
B I A N C H I L E O N A R D O . Chiedo di p a r lare.
Voci. N o , no, b a s t a !
S A L A N D R A , presidente
del
Consiglio,
ministro
dell'interno.
L ' o n o r e v o l e Dari e
gli a l t r i numerosi d e p u t a t i che h a n n o firm a t o il suo o r d i n e del giorno, esprimono
con chiare p a r o l e l ' a p p r o v a z i o n e dell'opera
e dei p r o p o s i t i del G o v e r n o . I o li ringrazio
con t u t t o l ' a n i m o di questo c o n f o r t o che
mi viene da loro.
L'onorevole Labriola...
L A B R I O L A . H o r i t i r a t o il mio o r d i n e
del giorno e mi sbno associato a quello dell'onorevole Ciccotti.
S A L A N D R A , presidente
del
Consiglio,
ministro dell'interno.
L a ringrazio.
Dirò d u n q u e che gli onorevoli Ciccotti
e L a b r i o l a h a n n o f o r m u l a t o u n o r d i n e del
giorno che l ' o n o r e v o l e Ciccotti ha i l l u s t r a t o .
L'essersi l ' o n o r e v o l e L a b r i o l a associato all ' o r d i n e del giorno dell'onorevole C i c c o t t i
significa che egli si associa a n c h e ai sentim e n t i con i quali l ' o n o r e v o l e Ciccotti lo
ha svolto.
Rivolgo u n a speciale p a r o l a a l l ' o n o r e vole Ciccotti, col q u a l e ci conosciamo da
t a n t i a n n i (per q u a n t o ci si sia t r o v a t i
spesso in diversi campi, in q u e s t a C a m e r a
e fuori, e forse in diversi c a m p i ci ritrov e r e m o a n c o r a ) per dirgli u n grazie di
Camera dei
TORNATA DEL 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
,, cuore, non a nome del G o v e r n o che è poca
1 cosa, in questi m o m e n t i , m a a n o m e del
Paese. (Benissimo! Bravo!)
Egli h a i n t e r p r e t a t o con insuperabile
altezza di p a r o l e il s e n t i m e n t o c o m u n e . I l
v o t o che noi d o m a n d i a m o alla Camera n o n
è v o t o per il Governo, m a è u n v o t o per
la P a t r i a e per il Paese. (Benissimo! Bravo!
— Applausi
vivissimi).
Noi ; o signori, vogliamo l ' a p p r o v a z i o n e
v o s t r a per questa sola ragione: p e r c h è noi
siamo il G o v e r n o che h a v o l u t o la g u e r r a
e c h e la vuol c o n t i n u a r e fino all'ultimo,
con t u t t e le n o s t r e f o r z e e con t u t t i i sacrifici. (Benissimo! Bravo! — Vivissimi
generali
applausi).
T u t t o il resto è p o v e r a cosa, v a n a e cont i n g e n t e di f r o n t e a q u e s t a a f f e r m a z i o n e ,
Così p u r e sia grazie all'onorevole Boij
selli delle sue parole nobilissime e del conf o r t o che eia esse ci viene. D a lui non era
possibile a t t e n d e r s i di meno; l ' a t t o suo di
oggi è la logica conseguenza della manifes t a z i o n e del suo s e n t i m e n t o e del suo a l t o
p a t r i o t t i s m o , nella quale t u t t a la C a m e r a
c o n s e n t ì il 20 maggio u l t i m o .
È a n c h e qualche cosa di più. È la form u l a con cui si r a n n o d a n o , n e l l a sua ven e r a n d a età, t u t t e le g r a n d i t r a d i z i o n i del
p a t r i o t t i s m o i t a l i a n o ; a t t r a v e r s o lui l'anim a di q u e i g r a n d i che egli c o n o b b e e che
f u r o n o i c r e a t o r i d e l l ' I t a l i a si ricongiunge
con l ' a n i m o nostro, con noi che siamo modesti sì, ma t e n a c i assertori degli stessi
loro ideali e che i n t e n d i a m o p o r t a r l i a compimento.
(Approvazioni).
I l v o t o che d o m a n d i a m o alla C a m e r a è
proprio secondo lo spirito e le p a r o l e degli
onorevoli Ciccotti e Boselli; e io credo, che
nè l'onorevole D a r i , nè l ' o n o r e v o l e L e o n a r d o
B i a n c h i , nè l ' o n o r e v o l e Ciccotti si d o r r a n n o
se li p r e g h e r ò di a g g i u n g e r e i loro nomi s o t t o
l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli
che il G o v e r n o a c c e t t a e che p r e g a la Cam e r a di v o t a r e . (Benissimo ! Bravo !— Applausi vivissimi
e
prolungati).
Yi è a n c o r a u n o r d i n e del giorno, del
q u a l e p e n s a t a m e n t e n o n ho f a t t o finora
p a r o l a . Esso è dell'onorevole Callaini. Lo
leggo :
« L a C a m e r a , orgogliosa dei n o s t r i sold a t i e m a r i n a i , che d e t t e r o e d a n n o p r o v e
mirabili di sublime eroismo per la difesa e
per la g r a n d e z z a della P a t r i a , m e n t r e m a n d a
ad essi il più a f f e t t u o s o saluto di g r a t i t u dine e l'augurio f e r v i d o della v i t t o r i a , u d i t e
le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o , nella cui oi p e r a confida, passa a l l ' o r d i n e del giorno ».
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
— 8138 —
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Ora, io spero che l ' o n o r e v o l e Callaini consentirà di eliminare da quest'ordine del giorno le ultime parole : « udite le dichiarazioni
del G o v e r n o nella cui opera confida » perchè
sia questo ordine del giorno soltanto di plauso all'esercito e alla marina.
{Applausi).
E quest'ordine del giorno, che non è politico, che non ha senso di fiducia nel Governo, che non ha c a r a t t e r e p a r l a m e n t a r e ,
questo solo, r o m p e n d o la c o n s u e t u d i n e della
Camera, io vi prego di v o t a r l o per a c c l a m a zione, perchè spero che .anche i colleghi di
quella p a r t e (accenna all'estrema
sinistra)
della C a m e r a v i consentiranno. ( V i v i s s i m i
generali e prolungati applausi — Grida unanimi di: V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a ! )
(L'ordine del giorno è approvato per acclamazione).
S A L A N D R A , presidente del
Consiglio,
ministro
dell' interno. I l G o v e r n o chiede
quindi che si v o t i , nelle forme regolamentari, sull'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e
Boselli.
P R E S I D E N T E . O r a interrogherò gli
onorevoli p r o p o n e n t i di ordini del giorno
per sapere.se li mantengono o li ritirano.
T U R A T I . Chiedo di fare, una dichiarazione di v o t o .
P R E S I D E N T E . S t a bene.
H a facoltà di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e B i a n c h i
Leonardo.
B I A N C H I L E O N A R D O . Il mio ordine
del giorno significava a p p r o v a z i o n e dell'opera del G o v e r n o e fiducia nella continuazione di essa fino alla fine della guerra.
Io vorrei rendere o m a g g i o alla Camera,
a p p r o v a n d o e n t u s i a s t i c a m e n t e le p a r o l e
generose d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti, e sottoscrivere al suo ordine del giorno ed all'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli, perchè il mi') discorso era ispirato s o p r a t u t t o
alla concordia mirabile del Paese, e alla
concordia generosa dell'esercito sui c a m p i
di b a t t a g l i a .
P e r conseguenza io non posso che associarmi alla p r o p o s t a che ha f a t t o il presidente del Consiglio, sottoscrivendo all'ordine del giorno dell'onorevole Boselli, ed
associandomi a n c h e al pensiero c h e ha anim a t o le parole d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti.
P R E S I D E N T E , L ' o n o r e v o l e F o s c a r i ha
già d i c h i a r a t o di non insistere nel suo ordine del giorno.
N o n essendo presente l ' o n o r e v o l e D a r i ,
s ' i n t e n d e che abbia r i t i r a t o il suo o r d i n e
del giorno.
L ' o n o r e v o l e Mazzoni m a n t i e n e il suo?
M A Z Z O N I . Lo mantengo.
P R E S I D E N T E . L'onorevole Ciccotti?
C I C C O T T I , Aderisco a l l ' i n v i t o del presidente del Consiglio, e mi associo all'ordine
del giorno dell'onorevole Boselli.
(Applausi
vivissimi).
P R E S I D E N T E . S u l l ' o r d i n e del giorno
d e l l ' o n o r e v o l e Boselli, al quale si associa
l ' o n o r e v o l e Ciccotti, a c c e t t a t o dal presidente del Consiglio a nome del G o v e r n o ,
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
è stata chiesta la v o t a z i o n e n o m i n a l e dagli o n o r e v o l i : R u s p o l i , Di Campolattaro^
Foscari, B r a n d o l i n i , L u c e r n a r i , F o r t u n a t i ,
S a n t a m a r i a , M e ù d a j a , Simoncelli, Federzoni, N u n z i a n t e , Ciappi, Sipari, Micheli,
M a u r y , Tosti ed altri.
Veniamo ora alle dichiarazioni di v o t o .
H a f a c o l t à di parlare l ' o n o r e v o l e Bissolati.
B I S S O L A T I . Mi p e r m e t t a n o i colleghi,
che mi a v e v a n o i n c a r i c a t o di fare una dichiarazione di v o t o , di dire che una dichiarazione di v o t o in questo m o m e n t o è superflua. L a d i c h i a r a z i o n e di v o t o l'ha f a t t a
la Camera e l o q u e n t e m e n t e .
(Applausi).
L a dichiarazione di v o t o , la dichiarazione della v o l o n t à nazionale la s t a n n o
f a c e n d o i nostri s o l d a t i che c a m m i n a n o
decisi alla v i t t o r i a od alla m o r t e .
(Vivissimi
applausi).
P R E S I D E N T E . L'onorevole Girardini
ha f a c o l t à di f a r e una dichiarazione di v o t o .
G I R A R D I N I . V i rinunziò, associandomi
alle parole dell'onorevole Ciccotti, che furono u n a n i m e m e n t e a p p r o v a t e dalla Camera, e a quelle t e s t é p r o n u n z i a t e dall'onorevole Bissolati. (Vive
approvazioni).
P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli
ha f a c o l t à di f a r e una d i c h i a r a z i o n e di v o t o .
A L T O B E L L I . Orgoglioso di associarmi
al nobilissimo discorso d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti, nel quale p a l p i t a e freme l ' a n i m a
d ' I t a l i a , rinunzio al parlare.
(Applausi).
P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colosimo
ha f a c o l t à di fare una dichiarazione di v o t o .
C O L O S I M O . N o n v i può essere un italiano solo, non v i può essere rappresent a n t e del popolo che nell'Assemblea nazionale non d e b b a associarsi ai sentimenti che
hanno ispirato il nobile discorso dell'onorevole Ciccotti. I o e i miei amici, dando ad
esso un alto significato ~di solidarietà e di
concordia nazionale, ci associamo al suo ordine del giorno. ( V i v e
approvazioni).
P R E S I D E N T E . L'onorevole Gambarott a ha f a c o l t à di f a r e una dichiarazione di
voto.
G A M B A R O T T A . Vi rinunzio.
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di fare u n a
dichiarazione di v o t o l'onorevole Cappelli.
C A P P E L L I . (Vivissimi
rumori). Onorev o l i colleghi, io che nella mia coscienza ero
p r o f o n d a m e n t e convinto che questa guerra
non dovesse farsi... (Rumori vivissimi)
non
posso oggi dar v o t o di plauso a coloro c h e
questa guerra vollero ; ma d ' a l t r o l a t o , a l
m o m e n t o che essa si c o m b a t t e e che il nostro f a t o è legato a quello di a l t r i belligeranti, nell'interesse della P a t r i a non posso voler dissensi e non v o r r e i n e p p u r e , p e r
Atti
—
Parlamentari
LEGISLATURA. XXIY -
l
a
SESSIONE -
—
DISCUSSIONI -
servirmi della f r a s e scultoria di L i n c o l n ,
che fossero m u t a t i i cavalli in mezzo al
guado. (Rumori
vivissimi).
Voci. B a s t a ! B a s t a !
C A P P E L L I . N o n p r e n d o q u i n d i oggi
p a r t e al v o t o , m a uno ne esprimo, e vivissimo, che v e n g a p r e s t o il giorno, nel quale
io possa dire agli onorevoli S e n n i n o e Salandra : « Amici, io ebbi t o r t o , voi a v e v a t e
ragione ».
Vi giuro, collrghi, che quello sarà il
giorno più r a d i o s a m e n t e lieto della mia v i t a ,
e i n t a n t o dal p r o f o n d o del cuore m a n d o
un saluto di plauso e di a m m i r a z i o n e a coloro che g l o r i o s a m e n t e c o m b a t t o n o in t e r r a
e sul m a r e per la g r a n d e z z a d ' I t a l i a e un
saluto di s i m p a t i a a t u t t i coloro c h e della
guerra soffrono. ( R u m o r i
vivissimi).
P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di f a r e u n a
dichiarazione di voto l ' o n o r e v o l e T u r a t i .
T U B A T I . E s p r i m e r ò il pensiero mio e
quello dei miei compagni del g r u p p o socialista in sole dieci parole.
C o n t r a r i a questa g u e r r a , d o b b i a m o votare c o n t r o il G o v e r n o , che la volle e che
la c o n d u c e ; m a se io fossi f a v o r e v o l e a
questa g u e r r a , se io dovessi q u i n d i sentire
più che m a i il desiderio di u n a c o n c o r d i a
reale e n o n m e n t i t a , il bisogno di u n Governo che riassumesse v e r a m e n t e l ' a n i m a
del paese e quella di q u e s t a C a m e r a , che
impersonasse in sè quei s e n t i m e n t i di fiamma che h a n n o a n i m a t o il discordo di E t t o r e
Ciccotti, se io fossi dico, f a v o r e v o l e a q u e s t a
guerra, d o v e n d o v o t a r e per la concordia
che è f a t t a di r i s p e t t o e di f o r z a , d o v e n d o
v o t a r e per la p a t r i a , v o t e r e i dieci v o l t e
contro questo Ministero ! (Applausi
alla
estrema sinistra — Rumori
vivissimi
dagli
altri settori —
Conversazioni).
P R E S I D E N T E . F a c c i a n o silenzio, onorevoli colleghi.
P r o c e d e r e m o ora alla v o t a z i o n e nominale, che, come ho d e t t o , si f a r à sull'ordine del giorno Boselli-Ciccotti, che rileggo:
« L a Camera a p p r o v a la politica del Governo, e passa all'ordine del giorno ».
I n v i t o a p r o c e d e r e al sorteggio del n o m e
dell'onorevole d e p u t a t o dal quale comincerà la c h i a m a .
(Si fa il
8139
sorteggio).
La c h i a m a c o m i n c e r à col nome dell'onorevole N u n z i a n t e .
Coloro che a p p r o v a n o l ' o r d i n e del giorno
Boselli-Ciccotti r i s p o n d e r a n n o Sì, coloro
che n o n l ' a p p r o v a n o r i s p o n d e r a n n o Ne.
Si faccia la c h i a m a .
Camera d n Deputati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
D E L B A L Z O , segretario,
Rispondono
1915
fa la
chiama.
Sì :
A b b r u z z e s e — A b i g n o n t e — Abisso —
Abozzi — Adinolfi — Agnelli — Aguglia —
Albanese — Alessio — Altobelli — A m a t >
— Amicarelli — Amici G i o v a n n i — Amici
Venceslao — A n c o n a — Angiolini — Appiani — A r c à — A r l o t t a — A r r i g o n i — Arr i v a b e n e — A r t o m — A s t e n g o — AuteriBerretta.
Baccelli A l f r e d o — Baccelli Guido —
B a l s a n o — B a r n a b e i — B a r z i l a i — Basile
— Baslini — B a t t a g l i e r i — B a t t e l l i — Beil a t i — B e l o t t i — Benaglio — B e r e n i n i —
Bertesi — B e r t i — B e r t o l i n i — B e t t o l o —
Bettoni — Bevione — Bianchi Leonardo —
B i a n c h i Vincenzo — B i a n c h i n i — B i g n a m i
— Bissolati — Bonacossa — Bonicelli —
Bonino L o r e n z o — B o n o m i I v a n o e — Bon o m i P a o l o -- B o r r o m e o — Borsarelli —
Boselli — B o u v i e r — B o v e t t i — B r a n d o lini — Brezzi — Brizzolesi — B r u n o —
Buccelli — Buonini Icilio — B u o n v i n o .
C a b r i n i — Caccialanza — Calisse — Callaini — C a m a g n a — C a m e r a — C a m e r i n i
— C a m e r o n i — C a n e p a — C a n e v a r i — Cann a v i n a — C a o - P i n n a — Capaldo — CapeceM i n u t o l o — C a p i t a n i o — Caporali — C a p p a
— C a r b o n i — C a r c a n o — Caron — C a r t i a
— Casciani — Casolini A n t o n i o — Cassin
— Cassuto — Castellino — C a v a z z a — Cav i n a — Ceci — Celesia — C e n t u r i o n e —
C e r m e n a t i — C h a r r e y — C h i a r a d i a — Chidichimo —• Chiesa E u g e n i o — Chimienti —
Ciacci Gaspero — Ciappi Anselmo — Cicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cicogna
— C i m a t i — Cimorelli — Cioffrese — Sir i a n i — Ciuffelli — Codacci-Pisanelli —
C o l a j a n n i — Colonna di Cesarò — Colosimo — C o m a n d i n i — C o m p a n s — Congiu
— Corniani — C o t t a f a v i — C o t u g n o —
Credaro — Crespi — Cucca — C u r r e n o .
D a Como — D a n e o — Danieli — D a r i
— De Amicis — De C a p i t a n i — De FeliceG i u f f r i d a — Degli Occhi — Del Balzo —
Della P i e t r a — Delle P i a n e — Dello S b a r b a
— De N a v a Giuseppe — D e Nicola — D e n tice — De R u g g i e r i — De V a r g a s — D e
Viti de Marco — De Vito — Di B a g n o —
Di C a m p o l a t t a r o — Di Caporiacco — Di
F r a n c i a — D i Frasso — Di Mirafiori — Di
P a l m a — Di R o b i l a n t — Di Saluzzo — Di
S a n t ' O n o f r i o — Di Scalea — Di S t e f a n o
— Dorè — Drago.
- F a c c h i n e t t i — F a c t a — Facili — F a l coni G a e t a n o — F a l l e t t i — F a r a n d a — F a u stini — F a z z i — F e d e r z o n i — F e r a — F i a m -
Atti
8140
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
l
a
SESSIONE -
—
Camera dei
DISCUSSIONI -
b e r t i — Finocchiaro-Aprile A n d r e a — F i - .
n o c c h i a r o - A p r i l e Camillo — F o r n a r i — Fort u n a t i — Foscari — F r a c c a c r e t a — F r a d e l e t t o — Frisoni — F r u g o n i — F u m a r o l a .
Gallenga — Galli — Gallini — Gargiulo
— G a s p a r o t t o — G a u d e n z i — Gazelli —
Gerini — G i a c o b o n e — G i a m p i e t r o — Giar a c à — Giovanelli A l b e r t o — Giovanelli
E d o a r d o — Girardi — Girardini — G i r e t t i
— Giuliani — Goglio — G o r t a n i — G r a b a u
— Grassi — Gregoraci — G i i p p o — Guglielmi.
Hierschel.
Indri — Innamorati.
Joele.
Labriola — La Lumia — Landucci —
L a P e g n a — L a r i z z a — L a r u s s a — L a Via
— L e m b o — L e o n e — L i b e r t i n i Gesualdo
— Libertini Pasquale — Loero — Lomb a r d i — L o n g i n o t t i — Longo — Lo P i a n o
-— Lo Presti — L u c e r n a r i — L u c i a n i —
Lucifero — Luzzatti.
Macchi — Magliano Mario — Malc&ngi
— Malliani Giuseppe — M a n c i n i — Manf r e d i — Mango — M a n n a — Manzoni —
Marcello — M a r c i a n o — M a r i o t t i — Mart i n i — M a r z o t t o — Masciantonio — M a u r o
— M a u r y — Mazzarella — Mazzolani —
M e d a — Medici del Vascello — M e n d a j a
— Miari — Micheli — Milano — Miliani
— Mirabelli — Molina — Mondello — Mont a u t i — M o n t r e s o r — M o r a n d o — Morelli
E n r i c o — M o r e l l i - G u a l t i e r o t t i — Morisani
— M o r p u r g o — Mosca G a e t a n o — Mosca
Tommaso — Murialdi.
Nasi — N a v a Cesare — N a v a O t t o r i n o
— Negrotto — Nitti — Nofri — Nunziante
— Nuvoloni.
O r l a n d o S a l v a t o r e — O r l a n d o Vittorio
Emanuele — Ottavi.
Pacetti — Pais-Serra — Pala — Pallastrelli — P a n s i n i — P a n t a n o — P a p a r o —
Paratore — Parlapiano — Parodi — Pasqualino-Vassallo — P a s t o r e — P a t r i z i — P a v i a —
P e a n o — P e l l e g r i n o — Pennisi — P e r r o n e
— Petrillo — Pezzullo — Piccirilli — P i e t r a valle — P i e t r i b o n i — P i p i t o n e — Pirolini
— P i s t o j a — Pizzini — Porzio — Pozzi.
Q u a r t a — Queirolo.
Raimondo — Eaineri — Bampoldi —
R a s t e l l i — B a t t o n e — E a v a — Reggio —
Bellini — B e n d a — B e s t i v o — Bicci P a o l o
— Biccio Vincenzo — B i n d o n e — Bispoli
— Bissetti — Bizzone — B o b e r t i — B o d i n ò
— B o i — B o m a n i n - J a c u r — B-omeo — B o sadi — Bossi Cesare — Bossi Luigi — B o t a
— B u b i l l i — B u b i n i — R u i n i — Buspoli.
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
Deputati
1915
Sacchi — S a l a n d r a — S a l o m o n e — Salterio — S a l v a g n i n i — S a n a r e l l i — S a n d r i n i
— Sanjust — Santamaria — Santoliquido
— S a r a c e n i — S a r r o c c h i — S a u d i n o — Scalori — Scano — S c h a n z e r — S c h i a v o n —
S c i a c c a - G i a r d i n a — Scialoja — S e r r a —
Sighieri — Simoncelli — S i o l i - L e g n a n i —
Sipari — S i t t a — Soderini — Soleri — Sol i d a t i - T i b u r z i — Somaini — S o n n i n o — Speranza — Spetrino — Stoppato — Storoni
— Suardi.
T a l a m o — T a m b o r i n o — T a s c a — Tas-,
sara — T a v e r n a — Tedesco — T e o d o r i —
Teso — Theodoli — Tinozzi — Torlonia —
T o r r e — Tortorici — Toscanelli — Toscano
— Tosti — Tovini.
V a c c a r o — Valenzani — V a l i g n a n i —
Valvassori-Peroni — Varzi — Venditti —
V e n i n o — Veroni — Vicini — Vignolo —
V i n a j — Visocchi.
Zaccagnino — Zegretti.
JRispondono No :
Albertelli.
B a d a l o n i — B a r b e r a — Basaglia — Beghi — B e l t r a m i — B e n t i n i — B e r n a r d i n i
— Bocconi — B o n a r d i — B r u n e l l i — Bussi.
C a g n o n i — Caroti — Casalini Giulio —
C a v a l l a r i — Cavallera — Chiaraviglio —
Cugnolio.
De G i o v a n n i — D u g o n i .
F e r r i Giacomo.
Graziadei.
Lucci.
Mafitì — M a r a n g o n i — Masini — Mazzoni — Merloni — Miglioli — Modigliani
— M o n t e m a r t i n i — Morgari — M u s a t t i .
Pescetti — Prampolini — Pucci.
Quaglino.
Bondani.
S a n d u l l i — Savio — S d o r a t i — Sichel
— Soglia.
Treves — Turati.
Vigna.
Zibordi.
Si è astenuto :
Gambarotta.
Bono in
Cirmeni.
Bossi E u g e n i o .
congedo:
LEGISLATURA. X X I V
Sono
-
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI
ammalati:
Berlingieri — Bertarelli.
Chiesa Pietro.
Dell'Acqua.
Ginori-Conti.
Leonardi — Lucchini.
Maraini — Materi — Miccichèi
Ollandini.
Forcella.
Eizza — R o n c h e t t i — Eossi Gaetano —
Eotli.
Assenti
per ufficio
P B E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione nominale ed invito gli onorevoli
segretari a procedere alla numerazione dei
voti.
segretari
numerano
i voti).
P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera
il risultamento della votazione nominale
sull'ordine del giorno Boselli-Ciccotti :
Presenti
Votanti
Astenuti
Maggioranza . . . .
455
454
1
228
Hanno risposto Sì . . . . . 406
Hanno risposto No . . . . 48
La Camera approva l'ordine del giorno
dei deputati Boselli e Ciccotti.
{Vivissimi,
prolungati
applausi).
Do altresì atto alla Camera che, nonostante le disposizioni regolamentari, è
stato approvato per acclamazione l'ordine
del giorno proposto dall'onorevole Callaini
ed accolto dal Governo.
{Applausi).
Procediamo ora alla votazione dell'ordine
del giorno dell'onorevole Mazzoni. Quest'ordine del giorno non è accettato dal Governo. Coloro che l'approvano sono pregati di alzarsi.
{Non è
approvato).
Risultamento della votazione segreta per la
nomina di due commissari della Giunta
generale del bilancio.
~
P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera
risultamento della votazione segreta per
626
-
TORNATA D E L
4 DICEMBRE
1915
la nomina di due commissari della Giunta
| generale del bilanco.
Presenti e votanti . . 404
Maggioranza. . . . . . 203
Callaini
.
229
Ivanoe Bonomi
210
Rubini
147
Dispersi 14. — Schede bianche 19. —
Nulle 7.
Proclamo eletti commissari della Giunta
generale del bilancio gli onorevoli Callaini
e Ivanoe Bonomi.
Hanno
pubblico:
Di Giorgio.
Marazzi.
{Gli onorevoli
Ca,nera dei Deputati
— 8141 —
Atti Parlamentari
preso
parte alla votazione :
Abbruzzese — Abignente — Abisso —
Abozzi — Adinolfì — Agnelli — Agnesi —
Aguglia — Albanese — Albertelli — Alessio
— Altobeìli — Amato — Amiearelli — Amici
Giovanni — Amici Venceslao — Angiolini
— Appiani — Arcà — Arlotta — Arrigoni
— Arrivabene — Artom — Asteogo — Auteri-Berretta.
Baccelli Alfredo — Badaloni — Balsano
— Barbera — B a r n a b e i — Barzilai — B a saglia — Basile — Baslini — Battaglieri —
Beghi — B e l l a t i — B e l o t t i — Beltrami —
Benaglio — Bertesi — B e r t i — Bertini —
Bertolini — B e t t o l o — B e t t o n i — Bevione
- — Bianchi Leonardo — Bignami — Bissolati — Bocconi — Bonacossa — Bonardi —
Bonicelli — Bonino Lorenzo — Bonomi
Paolo — Borromeo — Borsarelli — Bouvier — B o v e t t i — Brandolini — Brizzolesi
— Brunelli — Bruno — Buccelli — Buonvino — Bussi.
Cabrini — Calisse — Callaini — Camera
— Camerini — Cameroni — Campi — Canepa — Canevari — C a n n a v i n a — CapeceMinutolo — Capitanio — Cappa — Carcano
— Caroti — Cartia — Casciani — Casolini
Antonio — Cassia — Cassuto — Castellino
— Cavagnari — Cavallari — Cavazza —
Cavina — Ceci — Celesia — Centurione —
Cermenati — Charrey — Chiaradia — Chiaraviglio — Chidichimo — Chiesa Eugenio
— Chimienti — Ciappi Anselmo — Oicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cicogna —
Cimati — Cimorelli — Cioffrese — Ciriani
— Ciuffelli — Colajanni — Colonna di Cesarò — Colosimo — Comandini — Compans
— Corniani — Cottafavi — Cotugno —
Credaro — Crespi — Cucca
Cugnolio —
Curreno..
Da Como — Daneo — De Amicis — De
Capitani — De Felice-Giuffrida — De Giovanni — Della Pietra — Delle Piane —
Atti
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
—
l
a
SESSIONE -
8142
Camera dei
—
DISCUSSIONI -
Dello Sbarba — De Nicola — Dentice —De Ruggieri — De Vargas — De Vito —
Di Bagno — Di Campolattaro — Di Caporiacco — Di Francia — Di Frasso — Di
Palma — Di Eobilant — Di Sant'Onofrio
— Di Scalea — Di Stefano — Drago —
Dngoni.
Facta — Faelli — Falcioni — Falconi
Gaetano — Falletti — F a r a n d a — Fanr
stini — Fazzi — Federzoni — Fera — Ferri
Enrico — Ferri Giacomo — FinocehiaroAprile Andrea — Fornari — F o r t u n a t i —
Foscari — Fraccacreta — Fradeletto — Frisoni — Frugoni — Fumarola.
Gallenga — Galli — Gallini — Gambar o t t a — Gargiulo — Gazelli — Gerini —
Giacobone — Giampietro — Giaracà —
Giordano — Giovanelli Alberto — Giovanelli Edoardo — Girardi — Giretti — Giuliani — Goglio — Gortani — Grabau —
Grassi — Graziadei — Gregoraci — Grippo
— Grosso-Campana — Guglielmi.
Hi er schei.
Indri — Innamorati.
Joele.
La Lumia — Landucci — La Pegna —
Larussa — La Via — Lembo — Leone —
Libertini Gesualdo — Libertini Pasquale
— Loero — Lombardi — Longinotti —
Longo — Lo Piano — Lo Presti — Lucernari — Luciani — Luzzatti.
j
Mafìì — Migliano Mario — Malcangi —
Malliani Giuseppe — Mancini — Manfredi
— Mango — Manna — Manzoni — Marangoni — Marcello — Marciano — Mariotti
— Martini — Marzotto — Masini — Mazzarella — Mazzolani — Mazzoni — Meda
— Medici Del Vascello — Mendaja — Merloni — Miari — Micheli — Miglioli — Milano — Miliani — Mirabelli — Modigliani
— Molina — Mondello — Montauti — Montemartini — Montresor — Morando — Morèlli-Gualtierotti — Morisani — Morpurgo
— Mosca Gaetano — Mosca Tommaso —
Murialdi — Musatti.
Nava Cesare — Nava Ottorino — Negrotto — Nitti — Nofri — Nunziante —
Nuvoloni.
Orlando Salvatore.
P a c e t t i — Pais-Serra — Pala — Pallastrelli — Pansini — P a n t a n o — Paparo —
P a r a t o r e — Parlapiano — Parodi — Pasqualino-Vassallo — Pastore — Pavia —
Peano — Pellegrino — Pennisi — Perrone
— Pezzullo — Piccirilli — Pietravalle —
Pietriboni — Pipitone — Pistoja — Pizzini
— Porzio — Pozzi — Prampqlini — Pucci.
Quaglino — Quarta — Queirolo.
Debutati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
Eaimondo — Eaineri — Eampoldi —•
E a t t o n e — Eava — Eeggio — Eellini —
Èenda — Eestivo — Eicci Paolo — Eiccio
Vincenzo — Sindone —• Eispoli — Eissetti
— Eizzone — Eodinò — Eoi — EomaninJ a c u r — Eondani — Eosadi — Eossi Cesare — Eossi Luigi — E o t a — Euini —
Euspoli.
Sacchi — Salandra — Salomone — Salterio — Salvagnini — Sandrini — Sandulli
—- Sanjust — Santamaria — Santoliquido
— Saraceni — Sarrocchi — Saudino — Savio
— Scalori — Schiavon — Sciacca-Giardina — Scialoja — Sciorati — Serra — Siehel — Sighieri — Simoncelli — Sioli-Legnani — Sitta — Soderini — Soglia — Soleri — Solidati-Tiburzi — Somaini — Sonnino — Speranza — Spetrino — Stoppato
— Storoni — Suardi.
Talamo — Tamborino — Tasca — Tassara — Taverna — Tedesco — Teodori —
Teso — Theodoli — Tinozzi — Torlonia —
Torre — Tortorici — Toscanelli— Toscano
— Tosti — Treves — Turati.
Va ce aro — Valenzani — Valignani —
Valvassori-Peroni — Varzi —- Venino —
Veroni — Vicini — Vigna — Vignolo —
Vinaj — Visocchi.
Zegretti — Zibordi.
Sono in
congedo-,
Cirmeni.
Eossi Eugenio.
Sono
ammalati:
Berlingieri— Bertarelli — Bianchi Vincenzo.
Chiesa Pietro.
Dell'Acqua.
Ginori-Conti.
Leonardi — Lucchini.
Maraini — Materi — Miccichè.
Ollandini.
Porcella.
Eizza — Eonchetti —- Eossi Gaetan® Eoth.
Assenti
per ufficio
pubblico:
Di Giorgio.
Marazzi.
Sull'ordine del giorno.
P E E S I D E N T E . Per la seduta di lunedì
destinata secondo il regolamento allo svol
Atti
— 8143 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIV -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
Camera
dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
M I A R I , segretario, legge :
gimento delle interpellanze, gli onorevoli |
Meda e Sichel hanno chiesto di svolgere due
loro interpellanze. Però il Governo a v v e r t e
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
che non può assolutamente assumere l'imministro degli affari esteri, per sapere quale
pegno di rispondere in quel giorno.
azione esplichi la Grecia in rapporto alle
S A L A N D R A , presidenter del Consiglio,
domande della Quadruplice Intesa.
ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
« Canepa ».
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
>
SALANDRA, presidente del Consiglio,
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e i l
ministro dell' interno. Queste due interpelministro delle poste e dei telegrafi, per salanze di argomento interessantissimo, ma
pere se egli non creda possibile conciliar©
di c a r a t t e r e finanziario, il ministro del tel'urgente necessità della costruzione della.,
soro - ed io consento p i e n a m e n t e con lui n u o v a Centrale telefonica di Roma, recladesidera che siano svolte soltanto dopo che
m a t a dai più vitali interessi cittadini, cori:
la situazione finanziaria dello Stato, e i provil doveroso rispetto al decoro estetico e
vedimenti relativi saranno f a t t i noti alla Caalla integrità di nostri insigni istituti d£
mera dal Governo nella settimana prossima,
cultura.
in occasione della discussione sull'esercizio
« Pederzoni ».
provvisorio. Non è che non accetti queste
interpellanze, ma non credo che si possano
« Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
svolgere lunedì prossimo.
ministro della guerra per sapere se non i n S I C H E L . Chiedo di parlare.
t e n d a emanare speciali disposizioni, a t t e
P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà.
a riconoscere che anche i piccoli censiti
S I C H E L . Io ed il collega Meda eravamo
non siano esclusi dai sussidi alle famiglie
venuti nel divisamento di f a r fissare lo svoldei richiamati ; e ciò perchè la m a n c a n z a
gimento per lunedì, anche nel dubbio che
di braccia lavoratrici nelle campagne, la
fosse l'unico lunedì di questo periodo di lagenerale depressione economica, la scarvori parlamentari, e d ' a l t r a p a r t e t a l i insezza dei ricolti agricoli, l'arrestarsi delle
terpellanze, e per ragioni di merito e di
esportazioni hanno finito coll'assorbire d e i
opportunità, avremmo a v u t o piacere che
t u t t o i piccoli redditi.
si fossero p o t u t e discutere ora. Ma se il Go« La Pegna ».
verno crede che lo svolgimento di queste
interpellanze (le quali però veramente non
« Il sottoscritto chiede d'interrogare f
entrano nel tecnicismo dei provvedimenti
ministri dei lavori pubblici e dell'interno*
finanziari dello Stato, perchè parlano delle
sulle cause del terribile disastro a v v e n u t o
condizioni a t t u a l i in cui si t r o v a n o i coil 23 n o v e m b r e ultimo per il crollo def
muni dal p u n t o di vista dei loro bilanci)
p o n t e sul Salso, lungo la strada interpronon possa aver luogo lunedì, vuol dire che
vinciale Licata-Terranova.
le svolgeremo più t a r d i .
« Pasqualino-Vassallo ».
P R E S I D E N T E . Lo svolgimento ne sarà
poi stabilito altra volta.
« I l sottoscritto chiede d'interrogare i l
ministro della guerra per sapere se e q u a n d o
M A R A N G O N I . Chiedo di parlare.
intenda estendere alle famiglie dei volonP R E S I D E N T E . Parli.
t a r i le disposizioni concernenti i sussidi a»
M A R A N G O N I . Poiché lunedì si svolfavore delle famiglie dei richiamati.
gerà u n a interpellanza relativa ai sussidi
alle famiglie dei caduti in guerra, così pre« De Felice-Giuffrida ».
gherei il presidente^lel Consiglio ed il ministro della guerra a consentirmi di svolgere
« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il
anche la mia interpellanza, che è posta a
ministro di agricoltura, i n d u s t r i a e c o m pagina 42 dell'ordine del giorno.
mercio per sapere se non creda o p p o r t u n o
nell'interesse della viticoltura di f p r o v v e Z U P E L L I , ministro della guerra. Siccodere d'urgenza all'acquisto del solfato d i
me la cosa non è semplice, mi riservo di
rame per la prossima campagna, se n o n riesaminarla e di indicare q u a n d o le potrò
tenga necessario requisire il solfato di r a m e
rispondere.
ora esistente per distribuirlo ad u n prezzo
Interrogazioni e interpellanze.
unico agli agricoltori che *ne f a r a n n o richiesta, e ciò nell'intento di colpire le priP R E S I D E N T E . Si dia lettura delle inv a t e speculazioni, evitare che tale p r o d o t t o
terrogazioni e delle interpellanze present a t e oggi.
manchi, ed impedirne le frodi e le sofi.stì«
Atti
— 8144 —
Parlamentari
LEGISLATURA XXIY -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
e a z i o n i , t r a n q u i l l i z z a n d o la classe dei vit i c o l t o r i eoll'assicurazione c h e al solfato di
r a m e sarà p r o v v e d u t o in t e m p o utile e ne
43 ci T^cb g a r a n t i t a la q u a l i t à g e n u i n a .
« B uccelli ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e - i l
p r e s i d e n t e del Consiglio, ministro dell' int e r n o , e i ministri della g u e r r a e del tesoro,
p e r conoscere se n o n c r e d a n o o p p o r t u n o
d i p r o v v e d e r e alla modifica dell'articolo 5
del E e g i o d e c r e t o 13 maggio 1915, n. 620,
p e r l'assegnazione dei sussidi alle famiglie
d e i r i c h i a m a t i o t r a t t e n u t i sotto le a r m i ,
sia con l ' a b o l i z i o n e o l ' a t t e n u a z i o n e del
criterio r e s t r i t t i v o dei limiti di e t à , spec i a l m e n t e per i g e n i t o r i dei r i c h i a m a t i stessi,
sia con l ' a c c o r d a r e più l a r g h e r e t r i b u z i o n i
a i c o n g i u n t i dei r i c h i a m a t i , perchè specialm e n t e n e l l a s t a g i o n e i n v e r n a l e e dopo v a r i
mesi di g u e r r a r i s e n t o n o più di ogni a l t r o
le conseguenze del g r a v e disagio economico.
« D e n t i c e ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il
m i n i s t r o della g u e r r a per sapere se r i t e n g a
necessario ed o p p o r t u n o p r o v v e d e r e - a l l ' a m p l i a m e n t o delle caserme di f a n t e r i a e di
a r t i g l i e r i a in Sassari, le quali sono insuffic i e n t i a n c h e per i presidi normali assegnati
a quella c i t t à . (L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
« Abozzi ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il
m i n i s t r o dei l a v o r i pubblici per conoscere
le v e r e ragioni d e l l ' e n o r m e r i t a r d o , che avv i e n e nell'elettrificazione della linea ferrov i a r i a Torino-Pinerolo, con g r a v e d a n n o
d e l pubblico interesse in questo periodo di
p r e z z i elevatissimi pel c a r b o n e .
(L'interrogante chiede la risposta
scritta).
« G i r e t t i ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d' i n t e r r o g a r e i
m i n i s t r i della g u e r r a e della m a r i n a per
s a p e r e le ragioni o n d e v e n n e consigliata la
soppressione dei sussidi alle famiglie dei sold a t i di riserva n a v a l e di g u a r n i g i o n e a Ven e z i a a cui la p a g a è insufficiente p e r i bisogni individuali. (L'interrogante
chiede la
risposta
scritta).
« M a r a n g o n i ».
« I l s o t t o s c r i t t o c h i e d e d ' i n t e r r o g a r e il
m i n i s t r o delle poste e dei telegrafi, per con o s c e r e se n o n i n t e n d a p r e n d e r e t o s t o Firii£
Camera dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
z i a t i v a , di c o n c e r t o col ministro della g u e r r a ,
p e r r i p r i s t i n a r e le c o m u n i c a z i o n i telefoniche nei luoghi, n o n a p p a r t e n e n t i a zona di
g u e r r a , che sono, come la c i t t à di Lecco ed
i c o m u n i ad essa collegati, c e n t r i attivissimi di a t t i v i t à i n d u s t r i a l e e commerciale,
a servizio a n c h e dello S t a t o .
(L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
« C e r m e n a t i ».
« I l s o t t o s c r i t t o c h i e d e d ' - i n t e r r o g a r e il
m i n i s t r o dei l a v o r i pubblici, per sapere
q u a n d o la D i r e z i o n e g e n e r a l e delle f e r r o v i e
i n t e n d a e f f e t t u a r e i richiesti indispensabili
a m p l i a m e n t i e m i g l i o r a m e n t i nella stazione
di Maggianico sulla linea Milano-Lecco.
(L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
« C e r m e n a t i ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il
m i n i s t r o dei lavori pubblici, per sapere se
l'Ufficio del Genio civile di Como, in obbedienza alle sollecitazioni p r e f e t t i z i e e ministeriali più v o l t e r i c e v u t e nel corso di parecchi anni, a b b i a finalmente c o m p i u t o l'esame di sua c o m p e t e n z a sul p r o g e t t o del
c o m u n e di V e n d r o g n o per la s t r a d a di accesso alla s t a z i o n e di B e l l a n o ; s t r a d a v i v a m e n t e r e c l a m a t a da quelle popolazioni e
la cui a t t u a z i o n e n o n devesi oltre r i t a r d a r e . ( L'interrogante
chiede la
risposta
scritta).
« C e r m e n a t i ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e i
m i n i s t r i d e l l ' i n t e r n o e della m a r i n a , per
s a p e r e se non i n t e d a n o i m p o r r e alle Comp a g n i e di n a v i g a z i o n e s o v v e n z i o n a t e di
u s a r e lo stesso t r a t t a m e n t o ai m a r i n a i n a v i g a n t i nel M e d i t e r r a n e o di quelli n a v i g a n t i nel m a r e del N o r d ed i m b a r c a t i su
piroscafi della stessa Compagnia.
(L'interrogante chiede la risposta
scritta).
« Masini ».
« I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro della g u e r r a , per sapere se int e n d a d a r e u n a l u n g a licenza ai medici che
a t t u a l m e n t e t r o v a n s i al f r o n t e , s o s t i t u e n dovi quelli degli ospedali t e r r i t o r i a l i . (L'interrogante chiede la risposta
scritta).
« M a s i n i »,
« Il s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il
ministro della g u e r r a , per s a p e r e se i n t e n d a
migliorare il servizio di radiologia negli
ospedali m i l i t a r i del f r o n t e e t e r r i t o r i a l i in
b a s e alle n o r m e s t a b i l i t e dal Congresso radiologico u l t i m o di R o m a .
(L'interrogante
chiede la risposta
scritta).
« Masini ».
— 8145 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA XXIV - l
a
SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro dei lavori pubblici, sulla insufficienza del servizio ferroviario fra Bologna
e il Veneto. (L'interrogante
sta scritta).
chiede
la--rispo-
« Brunelli ».
« Il sottoscritto chiede di interrogare il
ministro della guerra, per sapere se non ritenga necessario che nella legislazione delle
pensioni militari venga introdotta una disposizione che consideri pari alla vedovanza la assenza, giudizialmente dichiarata,
del genitore del militare morto in guerra.
(L'interrogante
Camera dei Deputati
chiede là risposta
scritta).
« Saudino ».
« Il sottoscritto chiede d'interrogare il
ministro del tesoro, per sapere quali sono
le ragioni che impediscono di considerare
cessata l'aspettativa per infermità di alcuni funzionari che, essendo stati riconosciuti atti alle armi, in fatto servono ora
nell'esercito. (L'interrogante
chiede la risposta scritta).
« Albanese ».
« Il sottoscritto chiede d'interpellare il
ministro della marina, sulla necessità di
un'urgente azione del Governo perchè le
navi della marina sovvenzionata navighino
regolarmente - come avviene nella marina
libera, ove d'accordo fra armatori e lavoratori si è provveduto alla ben giusta e
doverosa assicurazione di questi contro i
maggiori r i s c h i - e sul trattamento che si
intende fare alle famiglie del personale
che ha lasciato la vita sulle navi silurate.
« Canepa ».
« Il sottoscritto chiede d'interpellare il
ministro dei lavori pubblici, sulle cause
delle frequenti alluvioni, che danneggiano
quasi periodicamente la Sicilia; e sulle ragioni che alcuni anni fa indussero il Governo a sospendere arbitrariamente l'attuazione di leggi e provvedimenti tendenti a
regolare il corso dei fiumi ed a bonificare
i terreni paludosi siciliani.
« De Felice-Giuffrida ».
P R E S I D E N T E . Le interrogazioni testé
lette saranno inscritte nell'ordine del giorno,
trasmettendosi ai ministri competenti quelle
per le quali si chiede la risposta scritta.
Così pure le interpellanze saranno inscritte nell'ordine del giorno qualora i ministri interessati non vi si oppongano nel
termine regolamentare.
Mozione.
P R E S I D E N T E . Si dia lettura d'unamozione presentata oggi.
M I A R I , segretario, legge :
« La Camera, ritenendo che se ragioni
insindacabili di sicurezza militare, possono
avere determinato i provvedimenti di internamento presi, con carattere d'urgenza
a carico di cittadini, sopra semplici denuncie, o sospetti, od in seguito a sommarie
inchieste; ragioni evidenti di giustizia esigono però che tali cittadini non siano lasciati lungamente sotto il peso e la vergogna di accuse indeterminate, ma infamanti.,
ed impongono quindi il dovere di contestare ad essi, con ogni sollecitudine, la consistènza delle accuse medesime, sicché si
renda possibile la loro discolpa; od in ogni
modo di procedere alla revisione dell'opportunità di mantenere in vigore i singoli provvedimenti : confida che il Governo vorrà
dare pronto corso a tale opera di giustizia,,,
eliminando per tal modo una causa di turbamento della concordia degli animi indispensabile assolutamente, nel grave momento che la nazione attraversa.
« Cesare Nava, 'Montresor, Schiavon
Arrigoni, Rota, Soderini, Cameroni,,
Rodino, Morpurgo, Gaetano Rossi
Tovini, Meda, Degli Occhi, B e r t i n i
Ohiaradia, Di Camporiacco, Paolo Bonomi, Venino, Bignami, Roi, Astengo, Longinotti, Valenzani, Belotti .
Oaccialanza, Agnelli, Bonacossa ».
P R E S I D E N T E , a termini del regolamento può fissarsi fin d'ora, a domanda dei
proponenti, il giorno della discussione di
questa mozione.
Non essendovi però nessuna domanda
in proposito, il giorno sarà fissato dai proponenti d'accordo col Governo a suo tempo.
?
r
r
r
?
La seduta è tolta alle 19.55.
Risposte scrìtte a d
interrogazioni.
INDICE.
*t
B R E Z Z I : Viaggio dei soldati feriti
.
CERMENATI : Linea Lecco-Valtellina
A R R I G O N I : Provvedimenti per genitori
dei soldati feriti
: Opere comunali
I N D R I : Opere pubbliche
DE RUGGIERI
. Pag. 8146»
8147,
poveri
.8147
8147'
8148 .
Atti
— 8146 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I Y -
la
SESSIONE -
-OAMBAROTTA : Viaggio gratuito per i parenti
dei soldati feriti
Pag
INA VA CESARE : Viaggio gratuito per i parenti
poveri dei soldati feriti
PACETTI : Impiegati ferroviari ex meridionali
collocati a riposo
PALA : Trasporto di benzina in Sardegna .
SALOMONE : Requisizione di automobili . .
SARACENI : Biglietti ferroviari gratuiti . .
STOPPATO: Provvedimenti per la disoccupa
zione
TOSCANO: Stazione porto di Messina . . .
— Case economiche per Messina
DISCUSSIONI -
8148
8149
8149
8150
8150
8151
8151
8151
8152
Brezzi. — Ai ministri
dei lavori
pubblici e della guerra. — « Per conoscere se ragioni di umanità collimanti coll'altissimo
fine della salute del nostro glorioso esercito
non consiglino, per l'esperienza fin qui avuta,
di concedere ai soldati feriti ed ai convalescenti dimessi dagli ospedali il viaggio sui
treni diretti e direttissimi, segnatamente per
I lunghi percorsi, dandosi all'uopo le opportune facoltà anche ai comandi militari di
stazione, e ciò ad evitare ai detti soldati
il disagio fisico dannosissimo e le oziose soste
nelle stazioni senza sufficienti mezzi di ristoro e di ricovero specialmente nelle notti
già fredde ; ed a togliere di mezzo le frequenti penose occasioni di contravvenzioni
elevate dal personale di controllo con conseguente dispendio dei soldati viaggianti e
provvedimenti disciplinari. Chiede inoltre
se non sia opportuno apprestare nelle stazioni ai soldati viaggianti anche non feriti
<8 malati, ove d'uopo intensificando l'azione
¿dei posti di soccorso, alimenti sani e sufficienti proporzionati alla diaria di cui vengono muniti di lire una e centesimi venticinque al giorno ».
R I S P O S T A . — 4 II viaggio, con i treni diretti ed anche direttissimi, dei militari di
truppa isolati, fra i quali naturalmente, e
prima di tutti, i feriti e i convalescenti che
possono viaggiare senza bisogno di speciali
riguardi, è già regolato, d'accordo col Ministero della guerra, dalle seguenti speciali
disposizioni:
« 1° Dal capo I I I , paragrafo 26, del regolamento ^ a s p o r t i militari, che dice: « Ai
¡caporali e soldati in effettivo servizio sono
«stese le facilitazioni pei viaggi in 3a classe
coi treni diretti, ammesse p e r i viaggiatori
fruenti delle concessioni speciali I V , V, I X
e X I I I ».
)
« Per osservanza di tale disposizione, al
punto 10° delle condizioni generali, inserte
Camera
dei
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
Deputati
1915
nel foglio X dell'orario murale, sono elencati i molti treni diretti nei quali sono ammessi i militari di truppa isolati.
« 2° Dal capo I I I , paragrafo 28, del citato regolamento, col quale viene concesso
di viaggiare con tutti i treni diretti ai caporali e soldati che viaggiano isolatamente
per motivi urgenti, o che siano ammalati o
convalescenti, nel quale ultimo caso così
questi come i militari che li accompagnano
per assistenza, possono altresì prendere posto in compartimenti di 2a classe se pure i
treni abbiano anche vetture di 3a classe.
« Le facoltà, così, date, debbono peraltro
risultare sempre dal documento d'identità
personale, o foglio di via.
« 3° Dalla circolare n. 13 del 12 luglio
1915 emanata d'accordo con la Direzione
dei trasporti del Regio esercito, nella quale
viene stabilito che in t u t t i i treni viaggiatori, compresi i direttissimi,
che sono normalmente ammessi al servizio di 3a classe
sulle linee Roma-Venezia, Bologna-Verona
e Milano-Venezia, e su quelle a nord di
esse siano sempre riservate ai militari di
truppa, secondo il prevedibile bisogno, una
o più carrozze di 3^ classe. Siffatto provvedimento è stato applicato ai treni di
molte altre linee, in seguito a richieste fatte
dalle Commissioni militari di linea alle rispettive Divisioni di movimento.
« 4°Dalla circolare 65-1015, conia quale,
d'intesa col Ministero della guerra, è stata
pure consentita l'ammissione dei soldati e
caporali in vetture di 2a classe, quando ne
siano autoriazati dall'autorità militare.
« Tutte queste disposizioni hanno per effetto di aggravare già di molto nella loro
composizione i treni diretti e direttissimi,
con pregiudizio del loro regolare andamento.
Non sarebbe quindi consigliabile di aumentare le difficoltà e complicazioni del servizio con altre concessioni.
- « Riguardo poi alle contravvenzioni elev a t e dal personale di controlleria, si deve
f a r presente che ciò può essere avvenuto
nei soli casi in cui i viaggi non siano stati
effettuati in armonia alle citate disposizioni, e, più specialmente, quando i milit a r i non si trovavano in possesso delle prescritte autorizzazioni delle autorità militari.
A questo riguardo si può, anzi, assicurare
che, da parte del personale di controlleria,
viene usata la maggiore possibile tolleranza.
Circa, infine, la questione degli alimenti
da fornirsi ai militari con aumento dei posti
di conforto nelle stazioni, si osserva che
ogni iniziativa in proposito spetta all'au-
— 8147 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
Ia
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
torità militare, la quale, peraltro, dovrebbe
prendere gli opportuni accordi con l'Amministrazione ferroviaria per conciliare nel
miglior modo le varie esigenze, in rapporto,
specialmente, ai locali disponibili nelle stazioni.
« Il sottosegretario
di Stato
« VlSOCCHI
».
Cermenati. — Al ministro dei lavori pubblici. — « P e r conoscere quali provvedimenti, dopo il deviamento di un treno avvenuto presso Dorio il 23 aprile 1915, la
Direzione delle Ferrovie vorrà finalmente
adottare, per impedire che sulla linea LeccoValtellina si ripetano incidenti così gravi
e pericolosi, già altre volte deplorati e previsti dinanzi alla Camera ».
B I S P O S T A . — « I l f a t t o , cui si riferisce
l'onorevole interrogante, sta precisamente
nei termini seguenti :
« Nel giorno 23 aprile corrente anno, il
treno 2100, che era trainato da una locomotiva a vapore del gruppo 870 e composto
di un bagagliaio-posta e di 4 carrozze viaggiatori, deviò al chilometro 31.806 della linea Lecco-Colico presso la fermata di Dorio.
Essendo la linea in quel punto in alto rilevato, la locomotiva precipitò dalla scarpata insieme con il bagagliaio-posta producendo il ferimento del personale di macchina, del capotreno e del procaccia postale.
Il resto del treno rimase nella sede stradale per modo che dei viaggiatori nessuno
fu ferito.
« L'inchiesta, sollecitamente disposta in
seguito all'accidente, ha dato motivo di
ritenere che allo sviamento possa avere
concorso qualche anormalità della linea,
preesistente al passaggio del treno 2100 e
forse prodotta dal transito di un treno precedente, ma che non era stato possibile di
verificare e t a n t o meno di eliminare prima
del passaggio del convoglio che ebbe a deviare.
« Ad ogni buon fine si è dopo ciò disposto per misura di precauzione che la velocità massima di corsa delle locomotive del
gruppo 870 sulle linee Valtellinesi venga da
chilometri 65 abbassata a chilometri 55 l'ora
a fine di ridurre la possibilità di dissesti
nell'armamento.
*
« L'Amministrazione si ripromette, inoltre, di eliminare completamente su quelle
linee l'uso delle locomotive a vapore in
sussidio di quelle elettriche, uso al quale
ai è dovuto ricorrere in via temporanea
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 4 D I C E M B R E
1915
per l'attuale deficienza di locomotori elettrici. E ciò sarà possibile non appena si
avranno dalle ditte costruttrici i nuovi locomotori che sono stati loro ordinati e che
avrebbero dovuto essere già da tempo consegnati, se le difficili condizioni dell'attuale
periodo non ne avessero ritardata la costruzione.
« Il sottosegretario
di Stato
« VLSOCCHI ».
Arrigoni degli Oddi. — Ai ministri
della
guerra e dei lavori pubblici. — « P e r conoscere se credano opportuno adottare speciali provvedimenti a favore dei genitori
poveri dei soldati degenti negli ospedali e
dichiarati feriti gravemente, perchè possano recarsi a visitarli ».
R I S P O S T A . — « L'Amministrazione ferroviaria, fin dal 14 agosto 1915, d'accordo
col Ministero della guerra (che ne assume
a carico la spesa a tariffa militare) ha concesso il viaggio gratuito ai parenti poveri
che devono recarsi a visitare militari ammalati o f e r i t í g r a v e m e n t e , ricoverati negli
ospedali militari territoriali e di riserva.
« L a concessione è accordata soltanto
alle famiglie notoriamente indigenti, per
un solo membro di esse e sempre quando
la visita sia richiesta dal direttore d e l l ' o spedale in cui il militare si t r o v a . I n base
a tale invito le autorità -militari, i reali
carabinieri o il sindaco rilasciano un documento valevole per ottenere dalle stazioni
il biglietto di viaggio.
« L'estensione del benefìcio a più di un
membro della famiglia è questione che riguarda specialmente il Ministero della
guerra.
« ÍTon sembrerebbe, ad ogni modo, opportuno allargare i limiti della concessione,
tenuto conto della necessità di non stimolare con maggiori concessioni di favore la
frequenza' dei viaggi in un momento in
cui scarseggia il materiale disponibile.
« Il sottosegretario
« VLSOCCHI
di
Stato
».
De Ruggieri. — Al ministro dei lavori pubblici. — « Per sapere se intenda provocare
ed emettere disposizioni urgenti per facult a r e i comuni o almeno le prefetture ad aumentare i prezzi, portati dai progetti di
lavori comunali, beneficiati dai decreti-legge
del settembre 1914, nn. 1028 e 1026, non
ancora appaltati, essendosi, specie per il sopravvenuto aumento della mano d'opera
Atti
— 8148 —
Parlamentari
LEGISLATURA X X I V -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
dovuto a causa eccezionale, i detti prezzi
chiariti non più adeguati ed essendo prossimo a scadere il termine per l'inizio dei
lavori, elasso il quale t e r m i n e , i comuni
decadrebbero dai benefici p o r t a t i dai decreti-legge c i t a t i ».
R I S P O S T A . — « Non è necessaria alcuna
speciale autorizzazione ai comuni per port a r e aumento ai prezzi di progetto d'opere
comunali quando i prezzi stessi risultino
deficienti. Né d ' a l t r a p a r t e potrebbesi dal
Ministero dare in t a l senso un'autorizzazione di c a r a t t e r e generale, giacché speciali
e diverse possono essere le cause che nei
vari comuni possono far r i t e n e r e giustific a t o un aumento delle previsioni di progetto.
« Del resto, mentre per i sussidi govern a t i v i non vi è ragione di decadenza se la
esecuzione delle opere sussidiate deve ritardarsi per una modificazione di progetto,
n o n - v i è n e a n c h e a t e m e r e una decadenza
per i mutui di favore già concessi, giacché
d'accordo col Ministero del tesoro si è provveduto alla proroga del termine del 31 dicembre 1915, già stabilito per l'inizio delle
opere ammesse al beneficio del mutuo.
« II sottosegretario
di
Stato
« V i s OCCHI ».
Indri. — Al presidiente
del
Consiglio,
ministro dell' inferno e ai ministri del tesoro
e dei lavori pubblici.
— « P e r sapere se non
credano opportuno nel momento a t t u a l e data la scarsezza della mano d'opera, l'aumento dei prezzi del materiale e le altre
difficoltà che si oppongono all'inizio dei lavori per esecuzione di opere pubbliche - di
prorogare ancora il termine fissato dall'articolo 6 del Regio decreto 22 settembre
1914, n. 1028, e già prorogato fino al 31 dicembre 1915 con E e g i o decreto 5 giugno
1915, n. 856 ».
R I S P O S T A . — « Come viene ora raccomandato dall'onorevole i n t e r r o g a n t e , in
considerazione delle difficoltà che si oppongono a t t u a l m e n t e alla esecuzione di
opere pubbliche, già si è riconosciuta la
necessità di prorogare fino al 31 dicembre
1916 il termine fissato al 31 dicembre prossimo venturo per l'inizio dei lavori pei
quali vennero concessi mutui di favore in
base al R e g i o decreto 22 s e t t e m b r e 1914,
n.1 1028. Il decreto relativo è stato firmato
il 18 novembre ultimo scorso e trovasi ora
a l Ministero di grazia e giustizia.
« Il sottosegretario
di
« V i s oc CHI ».
Stato
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 DICEMBRE
1915
Indri. — Al presidente
del Consiglio,
ministro delV interno, e ai ministri del tesoro e dei
lavori pubblici.
— « P e r sapere se non credano opportuno nel momento attuale d a t a la scarsezza della mano d'opera, l'aumento dei prezzi del materiale e le altre
difficoltà che si oppongono all'inizio dei
lavori per esecuzione di opere pubbliche
di prorogare a n c o r a il t e r m i n e fissato dall'articolo 6 del Regio deereto 22 settembre 1914, n. 1028, e già prorogato fino al
31 dicembre 1915 con R e g i o decreto 5 giugno .1915, n. 856 ».
R I S P O S T A . — « I l termine stabilito per
l'inizio dei lavori da eseguire coi mutui
concessi sul fondo dei cento milioni, autorizzato con R e g i o decreto 22 settembre 1914,
n. 1028, è stato ancora una v o l t a prorogato, fino a t u t t o il 31 dicembre 1916, con
decreto Luogotenenziale del 18novembre ultimo scorso, che sarà presentato al Parlamento per la conversione in legge.
« Sono lieto che rimanga così sodisfatto
il desiderio dell'onorevole interrogante.
« Il sottosegretario
« DA
di
Stato
COMO ».
Gambarotta. — Ai ministri della
guerra,
della marina e dei lavori pubblici.
— « Per
sapere se fra le molte agevolazioni ferroviarie e marittime che favoriscono molte
categorie di cittadini non credano possibile
e giusto introdurre la concessione di viaggi
gratuiti per almeno due parénti di ciascun
soldato ferito o a m m a l a t o in conseguenza
della guerra, i quali vogliano recarsi a visitare i loro congiunti nei luoghi ove sono
degenti ».
R I S P O S T A . — « L'interrogazione dell'onorevole G a m b a r o t t a riguarda più specialmente la competenza del Ministero della
guerra, poiché l'Amministrazione ferroviaria si è l i m i t a t a , in materia di viaggi interessanti i militari feriti o a m m a l a t i , ad a m m e t t e r e ed applicare le agevolazioni riconosciute in massima opportune dall'autorità militare.
« I n f a t t o , poi, fin dal 14 agosto 1915,
per accordi i n t e r v e n u t i t r a il Ministero della
guerra e la Direzione generale delle ferrovie di S t a t o , fu concesso il viaggio gratuito
ai parenti poveri che si rechino a visitare
militari feriti o a m m a l a t i g r a v e m e n t e , ricoverati negli ospedali militari territoriali
di riserva.
« L a concessione fu peraltro l i m i t a t a ad
un solo membro della famiglia del soldato
da visitare, e subordinata, oltre che alla
Atti Parlamentari
— 8149 —
LEGISLATURA . X X I V -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
condizione di indigenza, a quella clie la visita fosse richiesta dal direttore dell'ospedale in cui il militare è degente. Né sembrerebbe opportuno renderla più lata, tenuto conto della necessità di non accrescere la frequenza dei viaggi di favore in
momenti in cui scarseggia il materiale disponibile.
« II sottosegretàrio
di Stato
« V I S O C C H I ».
v
Nava Cesare. — Ai ministri
dei
lavori
pubblici e della guerra. — « Per sapere, se
non credano conveniente di modificare le
norme per la concessione del viaggio gratuito ai parenti poveri che devono recarsi
a visitare soldati ammalati o feriti, ricoverati negli ospedali territoriali e di riserva,
nel senso : a) di non limitare la concessione
aisoli casi di pericolo di vita del militare;
ma di estenderla anche a quelli di malattia grave o ferita grave, che richiedano un
lungo periodo di c a r a ; b) di estendere la
concessione stessa a due degli stretti parenti del malato o ferito ; almeno nel caso
in cui esistano entrambi i genitori, o quando, essendovene uno solo, questo si trovi
nell'impossibilità, per l'età o per gli acciacchi, di affrontare da solo il viaggio;
c) di stabilire che la richiesta del viaggio
gratuito possa essere f a t t a anche direttamente dai parenti, e sempre siavi dichiarazione del direttore dell'ospedale circa la
gravità della malattia o della ferita del
soldato ricoverato ; d) di determinare, che
a stabilire l'indigenza della famiglia, basti
il fatto che questa sia stata ammessa a ri_ cevere il .sussidio dello Stato o dei Cpmitati
locali di assistenza civile ».
R I S P O S T A . — « Alle singole domande
mosse dall'interrogante rispondo partitamente quanto segue :
1°) l'Amministrazione ferroviaria non
fa attualmente alcuna distinzione fra i casi
di pericolo grave e quelli di malattia o di
ferita grave del militare, ammettendo di
massima t u t t i quei viaggi che siano giudicati opportuni dall' autorità militare, in
relazione alla gravità dello stato di salute
del degente. Essa però non potrebbe consentire praticamente a l una interpretazione così lata della concessione che portasse fuori dei limiti e scopi della concessione medesima, anche perchè non è opportuno, in questi momenti in cui è t a n t o
sentito il bisogno di economizzare il materiale disponibile di trasporto, di stimolare
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1915
con nuove concessioni di favore la frequenza
dei viaggi ;
2°) la domanda per l'estensione del
beneficio a due, invece che ad uno, dei
parenti del militare degente riguarda specialmente il Ministero della guerra; comunque, l'Amministrazione ferroviaria non potrebbe essere favorevole per le stesse ragioni indicate nella seconda parte del
punto I o ;
3°) attualmente la concessione è già
ammessa anche nei casi di diretta partecipazione dell'ospedale militare ai parenti del
degente. Naturalmente gl'interessati si debbono, presso le autorità, provvedere sempre del documento per ottenere dalle stazioni il biglietto gratuito;
4°) il certificato di indigenza è indispensabile per fruire della concessione del
viaggio gratuito, ma 1' Amministrazione
delle ferrovie dello S t a t o non si ingerisce
dei modi e criteri con cui le autorità competenti provvedono ad accertare l' indigenza.
« Il sottosegretario
di Stato
« V i s OCCHI ».
Pacetti. — Al ministro dei lavori
pubblici.
— « P e r conoscere se dopo la sentenza del
Tribunale civile di E o m a 11-22 marzo 1915
in causa Molina Giovanni, la quale ha definitivamente
riconosciuto (conforme alla
norma fissata dalla Cassazione di R o m a
il 10 febbraio-14 aprile 1914) che agli impiegati ferroviari passati eoi I o luglio 1906 dalle
Ferrovie Meridionali (esercizio della E e t e
Adriatica) alle dipendenze delle Ferrovie
dello S t a t o , per effetto della convenzione
26 marzo 1906, approvata con legge 15 luglio
1906, n. 324, è. dovuta dalle ferrovie medesime una indennità di buona uscita all'atto
del loro collocamento a riposo, egli non
creda disporre che le Ferrovie dello Stato si
uniformino al giudicato, rispetto a t u t t i
gli impiegati ferroviari ex meridionali collocati a riposo dal I o luglio 1906 al 30 giugno
1912, senza obbligare ciascuno di essi a promuovere uno speciale giudizio ».
R I S P O S T A . — « L a sentenza resa dal Tribunale di Roma in data 11-12 marzo 1915
nella causa Molina Giovanni non è definitiva,
essendo t u t t o r a pendente contro la medesima ricorso per Cassazione, nè può essere
a c c e t t a t a dall'Amministrazione in quanto
impone allo S t a t o un obbligo non riconosciuto nè previsto nei suoi ordinamenti.
T a n t o meno potrebbe quindi disporsi che
Atti Parlamentari
— 8150
LEGISLATURA X X I V -
la
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
la detta sentenza si estendesse a tutti gli
impiegati ex meridionali collocati a riposo
dal 1906 al 1912.
« Il sottosegretario di Stato
« V i s OCCHI
».
Pala. — Ai ministri della marina e dei
lavori pubblici. — «Per sapere se, in vista
delle impellenti necessità del trasporto di
benzina e lubrificanti dal continente in
Sardegna per le esigenze dei servizi pubblici, automobilistici e privati, non credano
opportuno di ordinare in modo esplicito e
tassativo al servizio marittimo di Stato ed
alla Marittima di accettare dette merci e
di facoltizzarne il trasporto alla marina libera ».
R I S P O S T A . — « Nelle presenti contingenze, le quali si riflettono gravemente anche sulle condizioni della navigazione marittima, l'iniziativa dei provvedimenti cui
si riferisce l'interrogazione spetta al Ministero della marina, ed alla esclusiva competenza di questo appartiene poi ogni decisione in materia di trasporti di merci da
parte della marina libera.
« Basterà quindi assicurare l'onorevole
interrogante che per quanto riguarda l'esercizio delle linee di navigazione affidato
all'Amministrazione delle Ferrovie dello
Stato, l'Amministrazione stessa non si è
mai opposta all'imbarco, sui piroscafi postali della linea da Civitavecchia all'isola
di Sardegna, di olì lubrificanti e di benzina, purché il loro imballaggio e stivaggio
rispondessero alle prescrizioni dell'articolo 18
(2° comma) del regolamento approvato col
Eegio decreto 13 luglio 1903, n. 361, che
determina le norme per l'imbarco, trasporto
in mare e sbarco delle merci pericolose.
« Per quanto poi riguarda i servizi concessi alla Società Marittima Italiana, il Ministero dei lavori pubblici, sollecitato, sul
finire dell'agosto scorso, a trovar modo di
agevolare il trasporto da Savona della benzina occorrente per il servizio automobili-,
stico Terranova-Nuoro, non mancò di interessare l'Ispettorato dei servizi marittimi,
che con telegramma del 5 ottobre assicurò
di avere autorizzato la Marittima a imbarcare a Savona le spedizioni di benzina destinata al rifornimento della Sardegna.
Dopo questo provvedimento, di cui fu data
notizia al Circolo di Cagliari, non sono pervenute al Ministero dei lavori pubblici altre premure ài riguardo.
« Il sottosegretario
di Stato
« V I S O C C H I ».
-
Camera dei Deputati
TORNATA D E L 4 D I C E M B R E
1915
Salomone. — Al presidente del Consiglio,
ministro dell'interno, e al ministro dei lavori
pubblici. — « Per sapere se, pur riconoscendo
la necessità nello Stato di requisire tutte
le vetture automobili, non creda conveniente eccettuare quelle destinate a servizio
pubblico, e più specialmente le vetture adibite sulle linee Miglionico-Stigliano e Montesano-Pantano di Senise, affidate .alla società « Fiat », che interessano le regioni più
importanti della provincia della Basilicata,
e che gravano sul bilancio dello Stato per
oltre lire 200,000 annue di sussidi. Il Governo sa che l'impianto di tali linee dette
maggiore incremento al traffico ed al commercio in tutti i comuni interessati, fino al
punto che si intese la necessità di adibire
vetture di maggior portata, e non ignora
che attualmente la quasi soppressione dei
servizi ha creato tale un arresto e tale un
perturbamento che, in questo periodo eccezionale, è opportuno eliminare ».
R I S P O S T A . — « Il Ministero dei lavori pubblici, molto tempo prima ciré fòsse ordinata
la requisizione delle automobili, si preoccupò delle condizioni in cui, a causa di essa,
si sarebbero trovati i servizi pubblici automobilistici e rivolse vive premure al Mini«
stero della guerra perchè evitasse la sospensione di così importanti servizi.
« Ma il Ministero della guerra non credette, nella sua insindacabile competenza,
di poter accogliere i desideri di questa Amministrazione, ed anzi dichiarò esplicitamente che gli omnibus in servizio pubblico
erano appena sufficienti alle molteplici esigenze dell'esercito. Assicurò solo che sarebbero rimaste fuori della requisizione molte
vetture da turismo, le quali si sarebbero
potute sostituire agli omnibus requisiti.
a Questo Ministero, pertanto, in seguito
alla categorica affermazione fatta dall'autorità militare della impossibilità di non
estendere la requisizione alle vetture delle
linee automobilistiche, dovette limitarsi a
curare l'adozione delle misure meglio atte
ad assicurare la continuazione, almeno in
forma ridotta, dei servizi in questione. E
a ciò provvide, sia consigliando ai concessionari di provvedersi di macchine da turismo, sia nominando una speciale Commissione con l'incarico di stabilire, trimestre
per trimestre, i programmi e le modalità
di esercizio e l'entità dei sussidi per ogni
linea esercitata con vetture diverse da quelle
prescritte dai disciplinari.
Dopo essere riuscito in tal modo a garantire la continuazione - di quasi tutti i
— 8151 —
Atti Parlamentari
LEGISLATURA X X I Y -
l
a
SESSIONE -
DISCUSSIONI -
servizi automobilistici, questo Ministero ritiene che non si possa imporre, per ora, ai
concessionari l'acquisto di nuovi omnibus
che potrebbero, da un momento all'altro,
alla loro volta, essere requisiti.
« II sottosegretario
di Stato
« Y L S O C C H I ».
Saraceni. — Al ministro
dei lavori
pubblici. — « P e r sapere se allo scopo di sottrarre gli onorevoli deputati alle molestie
quotidiane della questua pretensiosa, implacabile e mortificante dei biglietti ferroviari gratuiti, rilasciati in virtù della legge
9 luglio 1908, n. 406, non sia disposto a
provvedere perchè tali biglietti fossero destinati esclusivamente alle persone di famiglia dei deputati, garentendo tale uso
con penalità a carico dei contravventori ».
R I S P O S T A . — « I l provvedimento invocato dall'onorevole interrogante è già incluso nella legge 9 luglio 1908, n. 406, che
regola le concessioni di viaggio agli onorevoli senatori e deputati, e che all'articolo 3
stabilisce che i biglietti che competono ai
medesimi sono « per uso della famiglia » e
« per le persone di servizio » degli onorevoli
stessi.
« I n occasione della discussione di detta
legge alla Camera (tornata 30 giugnol908)
furono proposti dagli onorevoli De Tilla,
Cirmeni ed altri, degli emendamenti intesi
a specificare le persone delle famiglie e degli onorevoli che potevano fruire delle concessioni in p a r o l a ; ma dopo le dichiarazioni dell' onorevole ministro dei lavori
pubblici del tempo, la discussione di tali
emendamenti non ebbe seguito. I l ministro
dei lavori pubblici spiegò appunto le ragioni per le quali non era consigliabile di
stabilire i limiti precisi entro i quali dovevasi intendere compresa la famiglia dei
membri del Parlamento.
« Però, dalle dichiarazioni stesse risulta
che le concessioni in parola potevano essere soltanto utilizzate « da quelle persone
che abitualmente convivono con i deputati o Che possono prestare loro assistenza ».
« Analoghe dichiarazioni ebbe occasione
di fare il ministro anche davanti al Senato
{ t o r n a t a 5 luglio 1908).
« Da tutto ciò risulta che la legge, se
intesa ed applicata nel senso voluto dal
legislatore, già basti ad eliminare gl'inconvenienti additati dall' onorevole interrogante.
« Il sottosegretario
di Stato
« YISOCCHI
».
Camera dei Deputati
TORNATA DEL 4 DICEMBRE
1915
Stoppato. — Al presidente del
Consiglio,
ed ai ministri del tesoro e dei lavori
pubblici.
— « P e r conoscere se intendano come sarebbe necessario di disporre nuovi fondi
perchè i lavori iniziati o da intraprendersi
dai comuni in forza delle leggi 22 e 27 settembre 1914 che saviamente si proposero dì
venire con prestiti di favore in soccorso
delle classi lavoratrici disoccupate, possono
essere incominciati e continuati mentre di
fronte all'aumento sensibilissimo del prezzo
dei materiali e della mano d'opera dovrebbero o sospendersi o non effettuarsi con evidente grave danno ».
R I S P O S T A . — « Non risulta a questo Ministero che sussista tutt'oggi la grave disoccupazione operaia a cui il Governo debba
dar sollievo con i provvedimenti legislativi
ricordati dall' onorevole interrogante. Si
avrebbe anche ragione di desumere il contrario dagli indugi con cui si pone mano
0 si procede, per la massima parte, ai lavori per i quali fu già totalmente impiegato il fondo di 100 milioni stanziato per
1 mutui di favore. E"è una diversa conseguenza sembrerebbe possibile dedurre dallo
stesso f a t t o del rialzo di costo della mano
d'opera, del quale è cenno nell'interrogazione.
« I n ogni modo, nell'oscillante incertezza dei dati che è possibile raccogliere
al riguardo, è pur lecito affermare che i
due fenomeni, di regola antitetici, della
disoccupazione e del sovrapprezzo della
mano d'opera si manifestano nelle varie
regioni in modo così diverso da rendere
difficile e non giustificare l'adozione di
provvedimenti d'ordine generale.
« E , del resto, la proroga già deliberata
dal Consiglio dei ministri del termine prestabilito per l ' i n i z i o dei lavori, per i quali
furono concessi i mutui di favore, già rappresenta un rimedio contro l'aumento dei
prezzi, in quanto consente agli enti mutuatari di ritardare l'esecuzione delle opere
senza timore di perdere il benefìcio conseguito.
« Il sottosegretario
di Stato
« V I S O C C H I ».
Toscano. — Al ministro dei lavori
pubblici. — « P e r sapere quali ragioni si oppongano perchè venga eseguita la costruzione del cavalcavia al passaggio a livello
della stazione Porto di Messina - dato che
il progetto è pronto e i relativi fondi stanziati - mentre il ritardo della sistemazione
definitiva della stazione Porto, reca gravis-
Atti
— 8152 —
Parlamentari
Catara dei Deputati
LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5
a
simo danno al movimento militare-civile
di Messina con la sua zona falcata ».
R I S P O S T A . - - « È vero che per la riconosciuta «opportunità di sopprimere il passaggio a livello di Piazza d'Armi a Messina (Porto), gli uffici locali del Compartimento ferroviario di Palermo avevano progettato la costruzione di un cavalcavia,
coordinata al nuovo piano regolatore di
ampliamento e di sistemazione della stazione di Messina (Centrale).
«Ma poiché tale soluzióne richiedeva
una spesa molto rilevante, gli stessi uffici
si proposero di studiare un provvedimento
più semplice ed economico, che, peraltro,
non è stato ancora concretato in regolare
progetto.
« Ciò posto, non è esatto dire che il progetto esecutivo sia pronto, e tanto meno
che sia stata approvata la spesa relativa.
È anzi da avvertire che il lavoro non trovasi compreso tra quelli urgentissimi che
potranno essere eseguiti nel corrente anno
finanziario valendosi delle limitate somme
disponibili sui fondi fornite dal Tesoro per
consimili lavori patrimoniali. Epperò, anche dopo che il progetto sarà stato compilato ed avrà ottenuto l'approvazione degli
uffici superiori, non potrà che essere tenuto
in particolare evidenza per dargli attuazione quando verranno assegnati nuovi fondi
per le opere e provviste di carattere patrimoniale in aggiunta a quelli forniti pel
sessennio dell'esercizio 1909-10 a quello 19141915 con le modificazioni portate dalla legge
25 giugno 1909, n. 372, all'articolo 22 della
legge 7 luglio 1907, .n. 429.
a II sottosegretario di Stato
« VISOCCHI ».
Toscano. — Ai ministri del tesoro e dei
lavori 'pubblici — « Per sapere quali provvedimenti intendano adottare per rendere
più sollecito lo sviluppo delle costruzioni
di case economiche ed operaie per Messina
e frazioni, tenendo conto che le attuali baracche stanno per divenire assolutamente
inabitabili e minacciano continuamente di
rovinare ».
RISPOSTA. — « Per la costruzione di case
economiche a Messina fu autorizzata dall'articolo 19 del testo unico delle leggi per
il terremoto del 1908 la spesa di lire 4 milioni che fu poi elevat a a 5 milioni dall'articolo 7 del decreto legislativo 18 giugno
1914, n. 700.
« A cura dell'Unione edilizia messinese
furono intrapresi da tempo i lavori di costruzione di diversi gruppi di case ; alcuni
dei quali sono già ultimati ed abitati, altri
sono in corso di costruzione e prossimi al
compimento ; l'importo di essi è tale da
esaurire interamente il fondo autorizzato.
Di conseguenza, per ciò che riguarda strettamente l'esecuzione delle opere previste
dalla legge, le cose procedono regolarmente
e non vi sarebbe motivo di adottare alcun
provvedimento.
« L'interrogazione cui rispondo, sembra
peraltro rivolta ad ottenere l'assegnazione
di fondi maggiori per altre nuove costruzioni. Vi si accenna, infatti", oltre che a case
economiche, a case operaie - che non furono
oggetto delle autorizzazioni succitate - e
non solo per il centro urbano di Messina,
ma anche per le frazioni di questo: mentre
tutte le case in corso di esecuzione sono
comprese nell'ambito di quello.
« Il prendere una iniziativa al riguardo
rientra nella specifica competenza del Ministero del tesoro, il quale ha, del resto,
per effetto dell'articolo 24 del citato Regio
decreto 18 giugno 1914, n. 700, anche la gestione dei cinque milioni già autorizzati :
si ha tuttavia motivo di ritenere che nelle
attuali condizioni del bilancio sia impossibile ogni ulteriore concessione. Rimarrà
piuttosto a vedere se sia possibile agevolare l'incremento dei lavori, sorreggendo le
iniziative che credesse di prendere in proposito l'Unione edilizia messinese. Il Regio
commissario di quell'Istituto ha infatti diretto al Ministero del tesoro un'istanza,
comunicata anche a questo Dicastero, per
avere l'autorizzazione a contrarre mutui
con pubblici Istituti allo scopo di provvedere i fondi occorrenti alla costruzione di
nuove case economiche.
« Spetta ora esclusivamente al Ministero
del tesoro di decidere se ed in quale misura l'istanza possa essere accolta.
« Il sottosegretario di Stato
« VISOCCHI ».
Ordine del giorno per la seduta di lunedì,.
Alle ore 14:
1. Interrogazioni.
2. Svolgimento di una interpellanza.
Discussione dei disegni di legge :
3. Conversione in legge del Regio decreto in data 31 dicembre1913, n. 1403, che-
Atti
— 8153 —
Parlamentari
LEGISLATURA. X X I V -
la
SESSIONE -
Camera dei Deputati
D I S C U S S I O N I . - TORNATA D E L 4 DICEMBRE
modifica, per alcuni prodotti del Monopolio
tabacchi, il prezzo massimo stabilito dalla
tabella annessa alla legge 15 maggio 1890,
n. 6851, serie 3 a . (71)
4. Conversione in legge dei Regi decreti 12 giugno 1912, n. 545, e 6 febbraio
1913, n. 71, riguardanti il trattamento degli
spiriti di cui all'articolo 43, primo comma
del testo unico di leggi 16 settembre 1909,
n. 704. - Conversione in legge del Eegio
decreto 31 dicembre 1913, n. 1392, che apporta modificazioni al regime fiscale degli
spiriti. (64-72)
5. Conversione in lègge del Regio decreto 3 novembre 1913, n. 1370, portante
variazioni allo stato di previsione della
spesa del Ministero degli affari estferi per
l'esercizio finanziario 1913-14, a)lo scopo di
affidare al Ministero delle colonie la gestione dei fondi occorrenti pel funziona-
1915
mento delle scuole in Tripolitania ed in
Cirenaica. (87)
6. Conversione in legge del Regio decreto 8 maggio 1913, n. 421, che ha recato
modificazioni ed aggiunte al repertorio per
l'applicazione della tariffa generale dei dazi
doganali. (62)
7. Conversione in legge del Regio decreto 4 agosto 1913, n. 1100, relativo alla
sostituzione nei corrispondenti ruoli organici, degli impiegati dell'Amministrazione
di pubblica sicurezza e degli appartenenti
al Corpo delle guardie di città destinati in
Libia. (84)
PROF.
Capo dell'Ufficio
EMILIO
PIOVANELLI
di Revisione
e
Stenografia
R o m a , 1915 — Tip. della Camera dei Deputati.
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