Atti _ Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a £093 — Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 CLXXIV. TORNATA DI SABATO 4 DICEMBRE 1915 RAVA PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE INDI DEL PRESIDENTE Libro i n d i c e ; . Pag. N o t i z i e sulla salute del deputato Pietro Chiesa. 8094 PRESIDENTE 8094 Ringraziamenti per c o m m e m o r a z i o n i . . . . 8094 Comunicazioni del Presidente 8095 Proposte di legge {Lettura)-. V I N A J : Riforma degli uffici ipotecari 8095 Bussi : Cassa nazionale dei ferrovieri 8099 B A T T E L L I : Costruzioni asismiche 8099 B E R E N I N I : Case da giuoco nelle stazioni balneario 8099 LUCCI : Pubblica assistenza nella città di Napoli 8100 Bussi : Ordini dei s a n i t a r i . . . 8101 LARUSSA : Consolidamento della frana di Pizzo Calabria 8103 — Costituzione in comune autonomo della frazione di Zaccanopoli 8103 P E L L E G R I N O : Comuni colpiti da un nubifragio. 8 1 0 3 F E R R I GIACOMO : Usura dei fitti e subaffitto. . 8 1 0 4 — Sussidi alle famiglie bisognose dei militari sotto le armi 8108 G A L L I : Provvedimenti provvisori di perequazione interna nei comuni. . . . . . . 8104-106 CONGIU : Ragionieri provetti 8107 COTUGNÒ : Per dichiarare monumento nazionale il sepolcreto Imbriani e Poerio 8107 M E D A : Modificazioni al n. 1 dell'articolo 773 del Codice di commercio 8107 Mozione (Lettura) : ALTOBELLI : Assassini di Miss Cavell . . . . 8108 Risposte scritte ad interrogazióni e indice relativo 8108.45 Interrogazioni : Radiazione di un sussidio (Intra) : CELESIÀ, sottosegretario di Stato 8108 RELTRAMI 8109 Libretto militare di un veterano : E L I A , sottosegretario di Stato COLONNA D I CESARÒ ALTOBELLI. 8110 8110 Sorveglianza sugli stranieri : CELESIA, sottosegretario di Stato . 623 MARCORA. Verde : BORSARELLI, PENNISI sottosegretario di Stato. . Pag. 811.1 8112 ' . Direttore dell'Agenzia Stefani : BORSARELLI, sottosegretario di Stato . . . . D E ^ELICE-GIUFFRIDA 8112 . Vigilanza sugli stranieri in Napoli : CELESIA, sottosegretario di Stato 8112 8113 8113 ALTOBELLI V o t a z i o n e per la nomina di due commissari della Giunta generale del bilancio . . . . 8113 Sorteggio della Commissione d i scrutinio . . . . £114 R e l a z i o n i (Presentazione) : FALLETTI : Conti consuntivi del Eondo per la emigrazione 8114 — Bilancio del Ministero degli affari esteri. . 8114 EACTA : Concessione di sale a prezzo ridotto per la fabbricazione dei saponi 8114 CAO-PINNA : Provvedimenti per il trattamento di pensione a favore dei salariati dipendenti dagli enti locali . 8114 D A N I E L I : Prelevazioni di somme dal Fondo di riserva per le spese impreviste . . . . 8114 — Aumento nel limite massimo dell'annualità per le pensioni 8114 C o m u n i c a z i o n i del Governo (Seguito della discussione) 8114 MEDA . LUZZATTI 8117 presidente SALANDRA, del Consiglio 8114 8121 LUCCI 8127 Chiusura della discussione generale Ordini del giorno FOSCARI 8127 8127 8127 DARI 8128 MAZZONI - 8129-38 L ' o r d i n e del giorno Cavagnari non è appoggiato . CAVAGNARI " . . . PRESIDENTE . . . 8133-34 CICCOTTI LABRIOLA 8133 8133-34 8134-38 . . .' 8135 CALLAINI 8136 F E R R I GIACOMO 8136 BOSELLI 8,136 presidente 8111 SALANDRA, 8111 BIANCHI LEONARDO del Consiglio 8137 8138 Atti — 8094 _ Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 Dichiarazioni di voto Pag. 8 1 3 3 Ritiro di va ri ordini del giorno ; sono mantenuti quello del deputato Boselli, a cui si associa il deputato Oiccotti, e quello del deputato Mazzoni . 8 1 3 8 Bisso LATI 8138 GIRARDINI . . 8138 ALTOBELLI 8138 COLOSIMO 8138 CAPPELLI 8138 TURATI . . 8139 V o t a z i o n e nominale sull'ordine del giorno Boselli e Oiccotti 8139-41 E approvato 8141 È-approvato per acclamazione l'ordine del giorno Callaini 8141 segreta (Risultamento) : Homina di due commissari della Giunta generale del bilancio 8141 Eletti Callaini e Bonomi Ivanoe 8141 Votazione Osservazioni e propaste : Interpellanze : SALANMIA, presidente SICHEL . MARANGONI . 'ZUPELLI, ministro del Consiglio 8143 8143 8143 8143 (Lettura) : CESARE : Provvedimenti d'internamento. 8145 Mozione ÌSAYA Camera dei Deputati La seduta comincia alle ore 14.5. G U G L I E L M I , segretario, legge il processo verbale della seduta precedente. (È approvato). Congedi. P R E S I D E N T E . Hanno chiesto congedi, per motivi di famiglia, l'onorevole Eugenio Eossi, di giorni 8; per motivi di salute, gli onorevoli : Dell'Acqua, di gi©rni 8; Gaetano Eossi, di 8; Pietro Chiesa di 30; Materi, di 5; Berlingieri, di 3; e, per ufficio pubblico, l'onorevole Di Giorgio, di giorni 15. (Sono conceduti). Sulla salute del deputato Pietro Chiesa. P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera il seguente telegramma : « L'onorevole deputato Pietro Chiesa è Vivamente grato alla Camera degli auguri che gli ho personalmente comunicato. Le condizioni della sua salute sono stazionarie. La malattia non lieve segue il suo corso, ma gli procura inaudite sofferenze e coliche. Il medico curante ha soggiunto che è ora diffìcile, per le condizioni depresse del malato e per la n a t u r a della malattia, fare pronostici. « Porgo il mio devoto ossequio. « Il prefetto « E E B U C C I ». Ringraziamenti per commemorazioni. P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera i seguenti telegrammi : « Eingrazio anche a nome di questa cittadinanza l'Eccellenza Vostra e quanti si associarono alla commemorazione del conte Guicciardini, ricordando le preclare virtù del cittadino esemplare, del parlamentare illustre, di cui San Miniato, che ebbe il vanto di averlo costantemente rappresentante politico, piange ancora amaramente la perdita. « Il sindaco « E L M I ». « La cittadinanza d i P o r t o Maurizio, ringrazia vivamente il Parlamento italiano delle condoglianze inviate per la morte del compianto suo illustre concittadino senatore Massabò. « Il sindaco « A U B E N T I ,». « Il comune di Mede ringrazia dell'omaggio reso al compianto onorevole Calvi e prego aggradire le espressioni personali di deferenza. « Il sindaco « B E L L O N E ». « L'alto consesso dall'Eccellenza Vostra degnamente presieduto, con nobilissime, patriottiche e commoventi parole di Vostra Eccellenza delle Loro Eccellenze Zupelli e E a v a e degli onorevoli Mirabelli e Brunelli, rendendo onore all'illustre figlio di Romagna, Tulio Masi, rendeva onore altissimo a Lugo, che oggi più che mai mi sento orgoglioso di rappresentare. Accolga l'Eccellenza Vostra e se ne faccia interprete verso la Camera, le espressioni vive e sincere della gratitudine dell'intera cittadinanza che di Tulio Masi ammirò sempre la grande prontezza dell'ingegno, l'immensa bontà dell'animo, l'infinito amore della Patria. « Il prosindaco « F A R I S E L L I ». Alti Parlamentari — ™ — — — — • — LEGISLATURA XXIV - A L — 8095 — — SESSIONE - DISCUSSIONI - P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente del Consiglio h a trasmesso alla P r e s i d e n z a della C a m e r a copia del decreto L u o g o t e n e n ziale col q u a l e il t e n e n t e generale—Alfredo Dallolio, s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per le armi e le munizioni, è n o m i n a t o Commissario regio per r i s p o n d e r e alla C a m e r a dei d e p u t a t i alle i n t e r r o g a z i o n i r i v o l t e al minis t r o della g u e r r a sopra a f f a r i di c o m p e t e n z a del s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per le armi e le munizioni. Lettura di proposte di legge e di una mozione. P R E S I D E N T E . Si dia l e t t u r a delle proposte di legge e di una m o z i o n e che gli Uffici s t a m a n e h a n n o ammesse alla l e t t u r a . G U G L I E L M I , segretario, legge: DI LEGGE D E I D E P U T A T I VINAJ, BOVETTI E SCHIAVON. — Riforma degli uffici » . — — Camera dei . TORNATA D E L 4 DICEMBRE Deputati « — 1915 A r t . 3. Comunicazione del Presidente. PROPOSTA — ipotecari. A r t . 1. I f u n z i o n a r i a d d e t t i agli uffici delle ipoteche d i p e n d o n o dal Ministero di grazia e giustizia. I capi degli uffici stessi, col titolo di « Giudice delle Ipoteche » sono distinti in t r e classi come n e l l ' a n n e s s a t a bella J5, e h a n n o d i r i t t o , o l t r e allo s t i p e n d i o , a u n a i n d e n n i t à fìssa personale, a compenso della p r e s t a t a cauzione, e della responsabilità i n e r e n t e alle loro funzioni, a seconda della c a t e g o r i a cui a p p a r t i e n e l ' u f ficio cui sono p r e p o s t i , giusta l ' a n n e s s a t a b e l l a <7. A r t . 2. I giudici delle i p o t e c h e , p r i m a di assumere le f u n z i o n i nell'ufficio loro assegnato, p r e s t a n o u n a cauzione a f a v o r e del p u b blico, v a r i a b i l e a s e c o n d a d e l l ' i m p o r t a n z a dell'ufficio, e nella misura d e t e r m i n a t a dall'annessa t a b e l l a A, o in c a r t e l l e del Debito pubblico i t a l i a n o c a l c o l a t e al v a l o r e nominale, o in beni stabili, s t i m a t i con perizia g i u r a t a , che risultino di v a l o r e c o r r i s p o n d e n t e a l l ' a m m o n t a r e della d o v u t a cauzione. Le i n n o v a z i o n i in più o in meno sulle cauzioni di cui s o p r a , p e r e v e n t u a l i modificazioni delle c a t e g o r i e degli ufffici, •si a t t u e r a n n o nell'occasione di n u o v e nomine, d o v e n d o r i m a n e r f e r m e le già prestate. • L a c a u z i o n e p r e s t a t a dal giudice delle i p o t e c h e serve a n c h e di g a r a n z i a per l'esercizio delle f u n z i o n i del p e r s o n a l e dipend e n t e . Nel resto n u l l a è i n n o v a t o a q u a n t o d i s p o n g o n o gli articoli 29 e 30 della legge 13 s e t t e m b r e 1874, n. 2079 (serie 2»). A r t . 4. S o n o i s t i t u i t i t r e p o s t i di giudice delle i p o t e c h e in classe u n i c a , e con parificazione ai giudici delle ipoteche di 3a classe, des t i n a t i alle reggenze degli uffici ipotecari, e a l l e p e r i o d i c h e verificazioni negli uffici stessi. Essi d e b b o n o p r e s t a r e a f a v o r e del p u b b l i c o unaL cauzione di lire 20,000, nei modi, e cogli stessi e f f e t t i designati e riferiti d a i p r e c e d e n t i articoli 2 e 3. A r t . 5. I giudici sostituti (o cancellieri capi) r a p p r e s e n t a n o il t i t o l a r e d ell'ufficio in caso di l e g i t t i m a assenza o i m p e d i m e n t o , prestano a f a v o r e del medesimo u n a i d o n e a cauzione r a g g u a g l i a t a a u n q u a r t o di quella, che il t i t o l a r e dell'ufficio è t e n u t o a pres t a r e p e r il pubblico, e, o l t r e allo stipendio, h a n n o diritto a u n ' i n d e n n i t à personale r a g g u a g l i a t a a u n q u a r t o di quella spett a n t e al giudice loro superiore. A r t . 6. I cancellieri e i cancellieri a g g i u n t i debb o n o p r e s t a r e a f a v o r e del capo dell' ufficio u n a cauzione pecuniaria, r i s p e t t i v a m e n t e di lire 500 e di lire 200. O l t r e allo s t i p e n d i o , essi h a n n o d i r i t t o a u n ' i n d e n n i t à in r a g i o n e del 10 per cento dei p r o v e n t i , di cui al seguente articolo 12, e sarà loro d i s t r i b u i t a in p r o p o r z i o n e del r i s p e t t i v o stipendio. A r t . 7. P e r la compilazione d'ufficio delle n o t e i p o t e c a r i e , r i c h i e s t a s p o n t a n e a m e n t e dalle p a r t i i n t e r e s s a t e , sarà d o v u t o dalle p a r t i stesse il compenso p r e v i s t o dalla t a r i f f a n o t a r i l e ; e t a l e compenso a n d r à r i p a r t i t o , p e r un t e r z o a f a v o r e dell'eràrio, per u n t e r z o al capo dell'ufficio, e per u n terzo agli i m p i e g a t i s u b a l t e r n i in proporzione del ris p e t t i v o stipendio. L e p a r t i interessate a v r a n n o d i r i t t o per u n a sola v o l t a a coll a z i o n a r e g r a t u i t a m e n t e le n o t e r e d a t t e d'ufficio, nel mese in corso dalla c o m p i l a zione. T r a s c o r s o q u e s t o t e r m i n e , f a r à s t a t o l ' e s e m p l a r e i n v i a t o al t r i b u n a l e come al successivo articolo 15. Atti — 8096 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - Ia SESSIONE - Camera dei DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE A r t . 8. Con regolamento verrà stabilito il compenso annuo da corrispondersi al giudice delle ipoteche, per p r o v v e d e r e alle spese generali per la m a n u t e n z i o n e dell' ufficio e per il lavoro di cottimo; e ciò t e n u t i presenti i due coefficienti del n u m e r o delle f o r m a l i t à eseguite, e del valore della c a r t a bollata speciale consumata, Nel primo a n n o dall'esecuzione della presente legge, il calcolo verrà f a t t o in base al quinquennio, che ebbe termine col 30 giugno 1914. Art. 9. I giudici delle ipoteche di ultima classe, e i giudici delle ipoteche reggenti, sono n o m i n a t i a scelta, sentiti i competenti proc u r a t o r i generali, t r a i funzionari dipendenti dal Ministero di grazia e giustizia, e app a r t e n e n t i alla m a g i s t r a t u r a , che ne abbiano f a t t a domanda, e che godano di uno stipendio eguale a quello assegnato ai giudici delle ipoteche della classe suddetta, o siano da non meno di q u a t t r o anni provvisti di uno stipendio non inferiore di lire 1,000. Le promozioni da classe a classe per stipendio, 0 per categoria di uffici, hanno luogo per anzianità. Ma il giudice delle ipoteche può r i n u n c i a r e all'ufficio della categoria superiore, pur conseguendo la promozione q u a n t o allo stipendio, purché tale rinuncia risulti da apposita dichiarazione f a t t a nei primi dieci giorni dell'anno, valevole anche per gli anni successivi, fino a contraria dichia»«.zione dello stesso interessato. I l giudice delle ipoteche reggente può aspirare al posto v a c a n t e della 3a classe, con diritti per la propria anzianità dalla nomina al grado che occupa. Art. 10. I giudici sostituti (o cancellieri capi) sono nominati, per titoli e per esame, f r a i cancellieri a d d e t t i agli uffici ipotecari, dopo non meno di cinque anni di i n i n t e r r o t t o servizio in tale qualità. I cancellieri e i cancellieri aggiunti sono n o m i n a t i a scelta, in base a titoli di studio e di carriera, f r a 1 funzionari a p p a r t e n e n t i alle cancellerie e segreterie giudiziarie, che ne abbiano f a t t a richiesta, e godano di uno stipendio eguale a quello della classe cui aspirano, o da non meno di due anni siano provvisti di umo stipendio non inferiore di lire 300. A r t . 11. Con speciale disposizione del regolamento verrà p r o v v e d u t o per q u a n t o concerne l'e- Deputati 1915 quo t r a t t a m e n t o del personale sussidiario* ora in servizio, anche in ordine all'ulteriore carriera. T a n t o i commessi gerenti, q u a n t o gli altri commessi ora in servizio, nei t r e mesi dalla pubblicazione del nuovo ruolo, d o v r a n n o provare di a v e r e stipulato coll ' I s t i t u t o Nazionale di assicurazioni un cont r a t t o vitalizio, corrispondente alla pensione g o v e r n a t i v a che sarebbe loro spett a t a . Con decreto E e a l e si p r o v v e d e r à per la destinazione al nuovo mezzo assicurativo delle somme, che lo S t a t o e i commessi medesimi h a n n o già versato alla Cassa Nazionale di p r e v i d e n z a . Art. 12. Gli emolumenti ipotecari stabiliti dagli articoli 3, 9, 10, 11 e 12 della t a r i f f a annessa alla legge 13 settembre 1874, n. 2079, sono devoluti all'erario dello S t a t o . A r t . 13. La p a r t e che desidera ispezionare i repertori e registri ipotecari, secondo le disposizioni del vigente codice civile, deve f a r n e d o m a n d a su foglio bollato da lire 1.25, la cui speciale f o r m a verrà stabilita dal regolamento. La d o m a n d a , su richiesta della p a r t e interessata, d o v r à essere stesa grat u i t a m e n t e dallo stesso personale d'ufficio. P e r l'ispezione r e l a t i v a a u n a sola d i t t a , e comprensiva t a n t o delle inscrizioni, q u a n t o delle trascrizioni, la d o m a n d a a n z i d e t t a terrà luogo dell'emolumento d o v u t o . P e r gli emolumenti dovuti in più sarà rilasciata quietanza da bollettario. A r t . 14. La c o m p r o v a t a infrazione, da p a r t e del personale d'ufficio, alle disposizioni conten u t e nell'articolo precedente d a r à luogo all'applicazione delle misure disciplinari previste dagli articoli 29 e seguenti della legge 25 giugno 1908, n. 290, sullo stato giuridico degli impiegati civili. Art. 15. Insieme all'ordinaria nota ipotecaria per iscrizioni, rinnovazioni, trascrizioni e ann o t a m e n t i , e relativo duplicato q u a n d o occorra, gl'interessati produrranno un altro apposito esemplare della nota in c a r t a bollata da lire 1.25. Questo esemplare, o terza n o t a l°gale, esclusi quelli per a n n o t a m e n t i , sarà certificato conforme da un interessato alla f o r m a l i t à , o da u n suo incaricato. Le d e t t e terze n o t e legali v e r r a n n o dal giudice delle ipoteche inviate, non oltre U LEGISLATURA Camera dei Deputati — 8097 — Atti Parlamentari XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1915 a) S e l'importo assicurato con t e c a non superi le lire 2,000, lire 2 : primo giorno di ogni mese, al t r i b u n a l e del luogo ove ha sede l'ufficio ipotecario, e saranno conservate nei modi prescritti dal regolamento. b) D a lire 2001 a lire 10,000, lire 4 : c) P e r ogni maggior somma, lire 6. Art. 16. 2° P e r gli annotamenti di subingressi ipotecari mortis causa, e per quelli di oppign orazioni, è dovuta uua tassa graduata all'importo sussistente dell'ipoteca inscritta, e cioè : I l pagamento delle tasse dovuto per la formalità i p o t e c a r i a sarà eseguito presso l'ufficio del registro c o m p e t e n t e alla registrazione dell'atto, che dà luogo alla formalità, o presso il corrispondente ufficio del luogo ove ha sede l'ufficio ipotecario. Art. 17. È a p p r o v a t a l'annessa T a b e l l a modificativa degli emolumenti e delle tasse ipotecarie. Sono approvate le annesse Tabelle A, B, C, D, E. Modificazioni di voci di tariffa. 1° P e r la formazione della nota per l'ipoteca legale, prescritta dall'articolo 1985 Codice civile, oltre allo scritturato, sono dovuti sull'originale-i seguenti d i r i t t i : P e r le prime lire 5,000, lire 2. D a lire 5,001 a 10,000, lire 3. Da lire 10,001 a 20,000, lire 4. Per ogni maggior somma, e per ogni 1,000 lire e frazione lira 1 in più. 3° P e r gli a n n o t a m e n t i di surrogazione, derivanti sia da c o n t r a t t i , sia da sentenze, è dovuta una tassa eguale alla tassa d'inscrizione, sull'ammontare del credito ipotecario sussistente. 4° P e r gli annotamenti di cancellazione t o t a l e , o di riduzione della somma inscritta, sono dovute le tasse indicate nel precedente n. 2. TABELLA A. Ammontare delle cauzioni dovute dai Giudici delle ipoteche a favore del pubblico. D a i Giudici preposti agli uffici di l a classe Id. id. di 2 -classe Id. id. di 3 a . . L. 40,000 » 30,000 . » 20,000 . a classe TABELLA Numero Classe GRADO Giudice delle Ipoteche. Id. id Id. id. . . . . . Giudice delle Ipoteche Reggenti . . . . l'ipo- Per classe Totale Stipendio Individuale Complessivo la 31 j 8,000 248,000 2a 33 1 7,000 231,000 3 33 6,000 198,000 6,000 18,000 a Ùnica 3 100 |Ì B. Ammontare della spesa 695,000 Atti Parlamentari _ LEGISLATURA XXIV - l a 8098 Camera dei Deputati — SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 TABELLA C. .Ammontare Glasse dell' indennità dello Ufficio Indivi- Complessiva duale OGGETTO DELLA SPESA Indennità personale al Giudice delle Ipoteche Id id id. Id. id. id I 2 3 Indennità corrisposta al Giudice sostituto (o cancelliere capo). Id. id. id. id. Id. idid. id. I I . 3 a a a a a a Ammontare della spesa 8,000 6,000 4,000 218,000 ' 198,000 132,000 578,000 2,000 1,500 1,000 62,000 49,500 33,000 144,500 .... Totale. • • 722,500 . TABELLA D. Glasse GRADO Giudice sostituto (o cancelliere capo). • . Id. id. . . . Idid. ' . . . I 2 3 a a a Numere Stipendio per Indiviclasse Totale duale 31 i 33 33 1 97 5,000 4,000 3,000 Ammontare Complessivo della spesa 15^,000 132,000 99,000 386,000 TABELLA E. Class»! GRADO Cancellieri Cancellieri aggiunti . Numero Stipendio per Indiviclasse Totale duale Complessivo Unica 128 128 2,500 320,000 Unica E 30 530 2,600 1,060,000 Ammontare della spesa 1,380,000 Atti — 8099 — Parlamentari LEGISLATURA X X I V PROPOSTA Ia DI LEGGE DEI SESSIONE - DEPUTATI DISCUSSIONI - BUSSI, Autorizzazione alla Cassa cooperativa di credito dell' Associazione di previdenza e mutuo soccorso tra il personale delle strade ferrate italiane con sede in Bologna ad assumere la denominazione di « Cassa Nazionale dei ferrovieri ». L O E R O E OAVAZZA. — L a « Cassa cooperativa di credito dell'Associazione di previdenza e mutuo soccorso fra il personale delle strade f e r r a t e italiane » con sede in B o l o g n a , è autorizzata ad assumere la denominazione di « Cassa Nazionale dei ferrovieri ». PROPOSTA TELLI struzioni DI L E G G E DEI E VENCESLAO asismiche. DEPUTATI AMICI. — Sulle BAT- co- Il ministro dei lavori pubblici è incaricato di formare entro l'anno 1915 un elenco di quelle zone che, per la loro storia sismica e condizione geologica, debbono considerarsi come maggiormente esposte al pericolo di gravi t e r r e m o t i . A r t . 2. S a r a n n o stabilite de le norme costruttive generali che, senza alterare notevolmente il costo degli edifìci, nè c o n t r a s t a r n e il lato artistico, servano ad evitare in gran parte i danni funesti che il t e r r e m o t o arrecherebbe in quelle località. P R O P O S T A DI L E G G E D E I D E P U T A T I NI, RAIMONDO, B E L O T T I , BERENI- DELLO SBAR- BA, B E T T O N I , A G N E L L I , B E L T R A M I , MONTAUTI, FACCHINETTI, PAVIA, TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1915 essere autorizzati a tenere giuochi d'azzardo fra i soci. Art. 2. I l circolo, che intende tenere tali giuochi, deve chiederne l'autorizzazione al ministro dell'interno, il quale potrà concederla previo parere motivato del Consiglio comunale del luogo sulla convenienza della concessione e sulla v moralità delle persone, che, a sensi dell'articolo 6, dovranno assumere la responsabilità della gestione. A r t . 3. I l Consiglio comunale p o t r à anche indicare le condizioni speciali, che, oltre le generali stabilite dalla legge, ritenesse opportuno per considerazioni locali, fossero imposte al concessionario. Art. 4. Art. 1. FERRI, Camera dei Deputati CELLI, IVANOE GIACOMO BONOMI, CRE- DARO, M E D I C I , CAVAGNARI, B A S I L E , ^A- I l decreto di autorizzazione determinerà, tenuto conto delle particolari condizioni del luogo e della importanza dell'esercizio, la durata della concessione e conterrà l'elenco dei giuochi autorizzati, le condizioni di ammissione nelle sale da giuoco, l'orario d'apertura e di chiusura, la tassa da pagarsi dal concessionario, le norme per rendere possibili e agevoli la sorveglianza e il controllo degli agenti della pubblica amministrazione e il modo di esazione dei prelev a m e n t i previsti dall'articolo 9. Ai mino» renni sarà f a t t o assoluto divieto di entrare nelle sale da giuoco. Art. 5. L'esercizio della concessione non potrà essere autorizzato che per il periodo della a t t i v i t à normale delle stazioni balneari, termali e climatiche e mai per una durata eccedente i q u a t t r o mesi per ogni anno. DUGONI, CANEPA, A r t . 6. MARANGONI, CENTURIONE, D E CAPITANI I l circolo concessionario dovrà essere amministrato e r a p p r e s e n t a t o da un direttore e da un Consiglio di direzione di t r e membri almeno. Essi devono possedere la c i t t a d i n a n z a italiana, essere m a g g i o r i d i e t à e godere di t u t t i i diritti civili e politici. L a domanda, di cui all'articolo 2, dovrà essere corredata dei documenti comprovanti t a l i requisiti e p r e s e n t a t a e sottoscritta dal direttore e dai membri del Consiglio di direzione. I l direttore e i membri sono in solido responsabili verso la pubblica amministrazione per le infraaioni alla presente legge, LENZANI, D'ARZAGO, BENAGLIO, ODDI, NI, SLGHIERI, PAOLO BONOMI, SOGLIA, GALLENGA, BISSOLATI, MALLIANI, ARRIGONI FERA, DEGLI SIOLI-LEGNA- BORROMEO, CAMERONI, Per disciplinare le case da giuoco nelle stazioni balneari, termali e climatiche. CUGNOLIO, FIAMBERTI. — A r t . 1. I circoli di d i v e r t i m e n t o , sotto qualsiasi denominazione, esistenti nelle stazioni balneari, termali e climatiche, possono, alle condizioni stabilite dalla presente legge, Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — Ia SESSIONE - 8100 Camera — DISCUSSIONI - dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1915 Art. 11. e verso i terzi a sensi degli articoli 1151, 1152, 1153 del codice civile per fatti illeciti avvenuti nei locali del circolo durante l'esercizio della concessione. Agli effetti della vigilanza degli agenti governativi, i locali adibiti ai giuochi sono considerati come pubblici. Art. 7. Art. 12. La concessione è revocabile in ogni momento per decreto del ministro dell'interno, sia per la violazione o la inosservanza delle norme stabilite nel decreto di autorizzazione, sia per gravi ragioni di ordine pubblico. L a revoca potrà essere decretata su richiesta motivata del Consiglio comunale, che ha dato parere sulla concessione a norma dell'articolo 2. Le disposizioni degli articoli 484, 485, 486, 487 del codice penale non si applicano ai circoli autorizzati per tutta la durata della concessione, quando non abbiano contravvenuto alle norme stabilite nel decreto di autorizzazione. Le stesse disposizioni si applicano, invece, a qualsiasi circolo non autorizzato, nel quale si giucchi d'azzardo, indipendentemente dalle condizioni previste nell'articolo 487 del codice penale. Art. 8. Art. 13. L a tassa di concessione, qualunque ne sia la durata, sarà stabilita in ragione del 10 per cento dell'ammontare di una annualità dell'affitto dell'immobile o degli immobili goduti dal circolo per la esplicazione di tutte le sue attività, e risultante da contratto regolarmente registrato ; e, quando non esista contratto di affitto, la tassa sarà stabilita in ragione del 20 per cento del reddito imponibile agli effetti della imposta sui fabbricati. » ' . Art. 9. Sull'incasso lordo quotidiano del giuoco, accertato da un commissario governativo, sarà fatto un prelevamento del 10 per cento a favore dello Stato e del 15 per cento a favore del comune, fino a che la somma degli incassi giornalieri abbia raggiunto le lire 500 mila, e del 15 per cento a favore dello Stato e del 25 per cento a favore del comune successivamente. Di tale benefìcio potranno usufruire anche più comuni, i quali per la loro ubicazione e per circostanze speciali si siano all'uopo consorziati. Il consorzio dei comuni dovrà essere approvato dal ministro dell'interno, che determinerà con decreto le quote di loro rispettiva partecipazione. Art. 10. Lo Stato erogherà tali proventi in opere di assistenza, di previdenza e di igiene : i comuni li erogheranno in opere pubbliche a miglioramento edilizio e igienico della stazione. Una Commissione speciale, istituita presso 11 Ministero dell'interno, regolerà l'uso dei prelevamenti eseguiti a favore dello Stato. I l Governo emanerà entro un mese dalla promulgazione della presente legge il regolamento per la sua applicazione e compilerà l'elenco dei comuni, nei quali potranno essere date le autorizzazioni di giuoco. L'elenco sarà soggetto a revisioni quinquennali. PROPOSTA DI L E G G E ALTOBELLI, DULLI. — assistenza DEI DEPUTATI LUCCI, CICCOTTI, LABRIOLA E SAN- Riordinamento nella città di della Napoli. pubblica Art. 1. T u t t e le Opere pie aventi scopi di beneficenza, della città di Napoli, sono raggruppate in unico ente, che assume il nome di « Uffizio per la pubblica assistenza ». Art. 2. Un Consiglio di cinque componenti amministrerà l'Uffizio per l'assistenza pubblica. Del Consiglio potranno far parte anche le donne. Art. 3. I l patrimonio è costituito dai patrimoni delle singole Opere pie e da contributi presentemente corrisposti o che saranno corrisposti in avvenire dallo Stato, provincia e comune. Nel termine di cinque anni dall'andata in vigore della presente legge il patrimonio immobiliare sarà convertito in capitale mobiliare mediante vendita o concessione in enfiteusi e investito in titoli mobiliari nelle forme prevedute dalle leggi e dai regolamenti' concernenti le Opere pie. Sono sot- Atti Parlamentari LEGISLATURA — XXIV - la SESSIONE - 8101 DISCUSSIONI - tratti alla smobilizzazione gli immobili ru- ' stici od urbani necessari allo esercizio dell'assistenza. Art. 4. La presente legge andrà in vigore allo scadere di nn anno dalla sua pubblicazione; entro questo termine sarà dal Governo pubblicato il relativo regolamento. Art. 5. Durante il detto termine, il Governo invierà un commissario straordinario per preparare la esecuzione della presente legge. Tutti i poteri di sorveglianza e di tutela attualmente spettanti al prefetto, alla Commissione provinciale di beneficenza, alla Giunta provinciale amministrativa, al Consiglio provinciale di sanità ed al Eegio provveditore degli studi sono conferiti al commissario straordinario, e dureranno fino a quando non sarà provveduto con altra disposizione legislativa. Art. 6. Le Opere pie di cui all'articolo 1° sono le seguenti : Istituti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. Camera — elemosinieri. Congregazione di Carità. Legato Aloy. Monte Capaldo. Legato Carifi Lelio Maria. Confidenza Castellano. Opera Pia Citarella. Legati Del Pozzo. Eredità De Pilla. Monte De Simone. Legato Fermariello Gennaro. Confidenze S. Filippo Neri. Opera Pia Fontanini. Legato Franchini. Legato Fresa. Monte Manso di Scala. Opera Pia Mellone. Pio Monte della Misericordia. Orfanotrofio Militare. Monte Ortiz y Villalobos. Legato Nocerino. Fondazione liceale Paladini. Fondazione tecnica Paladini. Legato Eudigoz Gian Luigi. Monte Scio. Istituti di ricovero. 25. Regio Albergo dei poveri. 26. Eegio Stabilimento dell'Annunziata. dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1915 27. Asilo Eegina Margherita. 28. Casa paterna Eavaschieri. 29. Legato Delli Franci. 30. Eitiro S. Maria del Gran Trionfo. 31. Eitiro S. M. Immacolata e Eegina di Fedeltà. 32. Eegio Ospizio dei SS. Pietro e Gennaro extra-moenia. 33. Pie Case di presidio e riabilitazione femminili. 34. Conservatorio della Solitaria. 35. Tempio della Scorziata. Istituti educativi. 36. Asili infantili privati municipali. 37. Pia Casa Arcivescovile pei sordomuti di ambo i sessi. 38. Collegi riuniti per le figlie del popolo. 39. Educandato di S. Eligio. 40. Istituti riuniti di educazione professionale femminile. 41. Opera Pia Persico. 42. Istituto Principe di N apoli pei ciechi d'ambo i sessi. 43. Conservatorio S. Maria della Purità. 44. Scuola e convitto Strachan-Eodinò per le cieche poverissime. 45. Istituto S. Vincenzo de' Paoli o Suore della Carità a Eegina Coeli. 46. Eiformatorio Vittorio Emanuele I I I . Istituti ospedalieri. 47. Ospedali riuniti. 48. Ospedale dell'Ordine di Malta. 49. Ospedale Lina Fieschi-Eavaschieri. 50. Istituto Ortopedico. Ospedale Israelitico (Vedi Confraternite : Università Israelitiche). Ospedali della SS. Trinità dei Pellegrini o convalescenti (Vedi Arciconfraternita omonima). Ospedale di S. Maria della Vita (Vedi Albergo dei poveri). Ospedale di S. Maria di Loreto (Vedi Albergo dei poveri). Ospedale della Cesarea (Vedi Albergo dei poveri). PROPOSTA DI LEGGE D E L DEPUTATO B U S S I . — Modificazione al regolamento dei sanitari. alla legge 10 luglio 1910 e 12 aprile 1911 sugli Ordini Vista la legge 10 luglio, n. 455, che fìssa le norme per gli Ordini dei sanitari, e visto il regolamento relativo del 12 aprile 1911, n. 1022. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXiy DELLE - la SESSIONE - DISCUSSIONI - unico. Sono estese alle levatrici le norme della legge sugli Ordini dei sanitari di cui l'arlicolo 1 va così trascritto : In ogni provincia sono costituiti gli Ordini dei medici-chirurghi, dei veterinari, dei farmacisti e delle levatrici (con quel che segue). E OSTETRICA NEL NEI E 4 DICEMBRE Deputati 1915 COMUNI Art. 4. Articolo 1 della legge 14 luglio 1898 n. 317). Gli stipendi delle levatrici che i comuni hanno l'obbligo di mantenere in forza dell'articolo 175, comma 5, della legge comunale e provinciale, e del precedente articolo 24 saranno pagate a rate mensili, ove non sia altrimenti stabilito dai rispettivi capitolati. REGNO. Visti: a) l'art. 14 della legge 22 dicembre 1888, n. 6849: l'articolo 24 della legge 1° agosto 1907, n. 636; l'articolo 15 della legge 22 dicembre 1888, n. 5849 ; l'articolo 3 della legge 31 dicembre 1889, n. 474; l'articolo 26 testo unico 1° agosto 1907, n. -636; l'articolo 11 (comunali) legge 22 dicembre 1888, n. 5849; l'articolo 27 e seguente regolamento 3 febbraio 1911. E vista la legge 23 febbraio 1904, n. 57, col regolamento 19 luglio 1906. NOMINA TORNATA D E L dei conto delle condizioni finanziarie del comune e dell' importanza dell'opera richiesta alla levatrice. LEVATRICI. Articolo ASSISTENZA Camera 8102 LICENZIAMENTO. Art. 1, L a nomina e licenziamento delle levatrici-condotte stipendiate da comuni e da consorzi di comuni devono essere attuati secondo le disposizioni delle leggi che regolano la nomina ed il licenziamento dei medici-condott 1 '. STIPENDIO. Art. 2. I comuni e consorzi di comuni corrisponderanno alle levatrici-condotte uno stipendio per il solo servizio dei poveri; ad esse si applica il principio degli aumenti sessennali. Articolo 14 (legge comunale e provinciale 10 febbraio ,1889 ; - articoli 14 e 15 legge 22 dicembre 1888, n. 5849; - articolo 3 legge 4 giugno 1874, n. 1961). Art. 3. Ad assicurare un regolare e completo servizio di assistenza ostetrica la Giunta provinciale amministrativa può aumentare in congrua misura, sentito il Consiglio provinciale sanitario ed il Consiglio comunale, lo stipendio delle levatrici-condotte, tenuto Art. 5. (Articolo 2 della legge 14 luglio 1898, n. 317). Quando il pagamento non segua esattamente alla scadenza, le levatrici interessate potranno rivolgersi al prefetto, il quale, udito il comune, provocherà, ove sia il caso, i provvedimenti di ufficio a sensi dell'articolo 197 della legge comunale e provinciale (testo unico) approvato con Regio decreto 4 maggio 1898, n. 164. Art. 6. (Articolo 3 della legge 14 luglio 1898, n. 317). Verificandosi un secondo ritardo in corso d'anno, la Giunta provinciale amministrativa, udito il comune ed accertato il buon servizio della levatrice reclamante, può deliberare che anche le ulteriori rate da scadere nell'anno siano sodisfatte direttamente dall'esattore alle levatrici. NORME DISCIPLINARI. Art. 7. Alle levatrici comunali e consorziali possono e devono essere applicati, a termini dell'articolo 11, comma quarto, della legge 22 dicembre 1883, n. 5848, gli articoli 39, 40, 41, 42, 43, 44 e 45 del regolamento 19 luglio 1906, in applicazione alla relativa legge 23 febbraio 1906, n. 57. C O N G E D I . Art. 8. Alle levatrici-condotte viene accordato un congedo annuale in uno o più periodi, della complessiva durata di quindici giorni. Inoltre, alle levatrici-condotte, sarà accordato un congedo speciale, non meno di quaranta giorni, in caso di gravidanza inoltrata, parto e puerperio, sia questa legittima od illegittima. Atti Parlamentari LEGISLATURA — XXIV - la SESSIONE - 8103 DISCUSSIONI Art. 9. I n caso di malattia accertata non dipendente da ragioni di servizio, la durata del congedo potrà e dovrà estendersi fino a tre mesi. Art. 10. I n caso di malattia contratta in servizio e per causa di esso, il congedo si estenderà fino al termine massimo di un anno e cesserà anche prima quando la levatrice, per constatata inabilità permanente a riprendere servizio, abbia ottenuta la liquidazione di una pensione vitalizia. Durante il congedo ordinario e straordinario, ed iti dipendenza della concessione di esso, non potranno imporsi alle levatrici oneri o aggravi nè tanto meno diminuzione dello stipendio, che sarà corrisposto per intero. Art. 11, I comuni dovranno altresì accordare un congedo straordinario ad ogni biennio per frequentare corsi o lezioni speciali a scopo d'istruzione professionale che non abbia la durata massima superiore a quella del congedo ordinario. ELENCO DEI Art. POVERI. 12. Restano fìsse ed immutate le norme stabilite dagli articoli 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21 del regolamento 19 luglio 190o della legge 25 febbraio 1904, n. 57. Camera — - dei TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1915 In questo caso il licenziamento deve deliberarsi nei modi indicati agli articoli 5, 6 e 7. Art. 15. Il regolamento per l'applicazione della presente modificazione di legge, coordinerà e disciplinerà le varie parti costitut o r e di questa. PROPOSTA RUSSA. nacciante DI — LEGGE DEL DEPUTATO Consolidamento della frana Vabitato di Pizzo Calabria. Articolo LA- mi- unico. Agli abitati iscritti nella tabella G della legge 25 giugno 1906, n. 255, si aggiunge l'abitato di Pizzo in provincia di Catanzaro. PROPOSTA DI L E G G E DEL DEPUTATO Costituzione in comune della frazione di Zaccanopoli. RUSSA. — Articolo LA- autonomo unico. La frazione Zaccanopoli è costituita in comune autonomo e cessa di far parte del comune di Parghelia. Il Governo del Re è incaricato dell'esecuzione della presente legge. PROPOSTA DI LEGGE DEL DEPUTATO PEL- Aumento del fondo assegnato dall'articolo 2 della legge 13 aprile 1911, n. 311, per i comuni colpiti dal nubifragio del 4 ottobre 1910. LEGRINO. — CONSORZI. Art. 1. Art. 13. Il fondo di lire 800,000 assegnato dall'articolo 2, comma a, della legge 13 aprile 1911, n. 311, è aumentato di lire 200,000. Sono estese alle levatrici-condotte le considerazioni riguardanti la formazione dei Consorzi sanitari secondo le norme dell'articolo 50 del regolamento 3 febbraio 1909, . 45. DISPOSIZIONI TRANSITORIE. Art. 14. Le levatrici-condotte comunali e quelle per le Opere pie che fanno servizio di condotta ai poveri, se non hanno ancora acquistato diritto alla stabilità dell' ufficio, vanno computati come periodi di prova gli anni prestati in servizio fino alla data della promulgazione della presente lfgge. Art. 2. Col detto aumento sarà provveduto ai lavori di sgombero di strade interne, demolizioni, puntellamenti e riattazioni provvisorie di fabbricati pericolanti, ripristino di condutture di acque potabili, sgombero di alvei di acque torrentizie nei comuni di Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Atrani, Amalfi, Conca Marini, Furore, Praiano, Positano, Ravello e Scala, della costiera di Amalfi, comuni colpiti dal nubifragio del 24 ottobre 1910 ed in dipendenza dei danni dallo stesso prodotti e constatati fino a tutto il mese di marzo corrente. Atti Parlamentari — 8104 — LEGISLATURA X X I Y PROPOSTA DI L E G G E COMO F E R R I . — il subaffitto. DEL la SESSIONE - DEPUTATO Contro l'usura Camera DISCUSSIONI - Art. 2. La Commissione è presieduta da un magistrato del tribunale scelto dal presidente della Corte d'appello, e ne fanno p a r t e : tre membri nominati dal Consiglio provinciale (eletti col sistema della nomina dei revisori dei conti) il direttore della cattedra ambulante ed un membro scelto per Ciascuno di questi enti: Organizzazione dei lavoratori della terra ; organizzazione degli inquilini ; organizzazione dei proprietari ; Camera di commercio. 1915 Art. 7. Qualunque patto contrattuale contrario a queste disposizioni, è come inesistente. Art. 1. Allo scopo di moderare gli eccessivi canoni d'affitto delle case e delle terre, è , istituita in ogni capoluogo di provincia una Commissione arbitrale. Deputati TORNATA DEL 4 D I C E M B R E GIA- dei fitti e dei Art. 8. Con Eegio decreto sarà provveduto alle norme per l'esecuzione di questa legge. PROPOSTA DI L E G G E D E I D E P U T A T I : MARANGONI, ZOLANE BEGHI, MUSATTI, GALLI, SALVAGNINI, BUSSI, SANDRINI, PIROLINI, BADALONI, — Provvedimenti provvisori zione interna nei comuni. MAZ- CAVALLARI, di SOGLIA. perequa- Art. 1. La Commissione arbitrale delibera sui ricorsi che le vengono presentati contro gli eccessivi canoni di affitto e contro le condizioni leonine e vessatorie dei contratti di affitto. Fino a completa applicazione della legge 1° marzo 1886 per la perequazione fondiaria, i comuni, dove esistono sperequazioni di imposte derivanti da vetustà di catasti, da mutamenti di cultura e di produttività, da accessione o emersione di terreni, possono ottenere la facoltà di eseguire, per t u t t o o parte del loro territorio ed ai soli effetti tributari, un catasto provvisorio per l'applicazione di una sovrimposta comunale sui terreni, a complemento di quella esistente, o in sua vece per i terreni non censiti. La stessa facoltà possono i comuni ottenere rispetto alle valli da pesca. Art. 4. Art. 2. Art. 3. L a domanda deve essere presentata al Si considerano affitti usurai quelli che Ministero delle finanze, in base a deliberaconsentono un utile superiore al tasso delzione presa dal Consiglio comunale con vol'interesse commerciale sul valore dello sta- j tazione f a t t a a termine dell'articolo 178, bile depurato dalle imposte, tasse, spese ! comma 1°, della legge 21 maggio 1908, nudi contratto, sorveglianza, manutenzione, mero 269. assicurazione ed amministrazione. Art. 3. Art. 5. L a formazione del libro catastale provvisorio per la applicazione della nuova soI l valore degli stabili agli effetti delvrimposta comunale sarà affidata a una l'articolo precedente è l'attuale al momento Commissione composta di tre t e c n i c i : due della pubblicazione di questa legge e va eletti dal Consiglio comunale con la procedesunto principalmente dal valore degli dura indicata nell'articolo 42 della legge affìtti in corso nelle località, netti da tutte 21 maggio 1908; uno nominato dal Minile spese e dal reddito imponibile. stero delle finanze. Art. 6. Art. 4. Dalla pubblicazione di questa legge resta vietato il subaffìtto, i subaffìtti in corso potranno esser risolti a richiesta del conduttore dello stabile che assuma e garantisca il canone d'affìtto in corso al proprietario. La determinazione dell' estimo viene fatta in base ad una tabella che stabilisce la classifica dei terreni secondo le loro qualità e le culture e ne indica il reddito medio per ciascuna categoria. Se un fondo ha più colture si terrà conto in via approssi- Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — 8105 — 1* SESSIONE - DISCUSSIONI - niativa della proporzione di ciascuna. La tabella indicherà anche il reddito medio di quei terreni nei quali si alternano colture diverse secondo le consuetudini agrarie locali. Nello stabilire queste medie, la Commissione terrà conto principalmente dei redditi dell'ultimo quinquennio, ma il suo giudizio potrà essere basato su qualunque altro elemento di fatto o di analogia. Camera TORNATA D E L 4 dsì DICEMBRE Deputati 1915 Art. 9. La tabella compilata dalla Commissione dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale ed approvata dal Ministero delie finanze. Quando le decisioni del Ministero non fossero conformi a quelle del Consiglio comunale, dovranno essere comunicate al Comune interessato che potrà entro un mese presentare al Ministero delle finanze le sue controdeduzioni. La decisione del Ministero delle finanze è inappellabile. La presente leggepuò avere applicazione non appena siano trascorsi i termini stabiliti dalle leggi speciali che concedono esenzioni da imposte e sovrimposte fondiarie. Per le bonifiche eseguite in seguito a concessioni dello Stato, i termini dell'esenzione decorrono dalla data del primo a t t o di concessione, di cui all'articolo 57 della legge 22 marzo 1900, n. 195. Per le bonifiche eseguite da privati o da consorzi di privati si presume trascorso il ventennio di esenzione quando la prova in contrario non venga data dai privati o dai consorzi, i quali dovranno fornirla alla Commissione istituita dall' articolo 3 ed avranno diritto di ricorrere in grado di appello nei modi indicati dall'articolo 7. Tutti gli altri terreni che si trovano nelle condizioni indicate nell'articolo 1 vengono assoggettati, nei riguardi tributari, alla presente legge senza che si possano invocare periodi di esenzione. Art. 6. Art. 10. Le misure di superficie dei fondi sono desunte dalle mappe catastali vigenti. Per i fondi la cui misura non risulta dalle mappe catastali, laCommissione provvederà alla misurazione. Prima che siano trascorsi i ternrni indicati nell'articolo precedente, potrà essere per decreto E e a l e concesso ai comuni di applicare congrue contribuzioni speciali a quei terreni pei quali è indispensabile provvedere alla viabilità, alle acque potabili, ai servizi igienici e sanitari. Queste contribuzioni potranno, in mancanza di estimo o se quello esistente non sembri meritevole di nuova applicazione, essere ripartite totalmente in base al criterio della superficie. L a concessione vien f a t t a su domanda del Consiglio comunale approvata dalla Giunta provinciale amministrativa e dal Ministero delle finanze. Art. 5 Art. 7. La determinazione dell' estimo viene f a t t a dalla Commissione con quei metodi di indagine e di accertamento che riterrà singolarmente meglio applicabili. Contro il suo operato, sia per la misurazione, sia per la determinazione dell'estimo, è ammesso ricorso alla Giunta provinciale amministrativa, che potrà servirsi dell'opera di propri periti. Art. 8. L'applicazione del nuovo estimo provvisorio viene f a t t a per decreto Eeale su proposta dei Ministeri dell'interno e delle finanze. I ricorsi presentati non sospendono l'applicazione del nuovo estimo ma dànno luogo a rimborsi in caso di decisione favorevole. L'estimo rimane immutato per un settennio. Trascorsi sette anni dalla data del decreto Eeale, si potrà, su domanda del Consiglio comunale, procedere ad un nuovo accertamento. Per queste revisioni si seguiranno le norme indicate negli articoli precedenti. Art. 11. Delle entrate derivanti da queste contribuzioni, e delle spese eseguite con esse, si dovrà tenere un conto distinto. Gli interessati potranno ricorrere alla Giunta provinciale amministrativa tanto per la ripartizione delle contribuzioni quanto per i modi e i limiti delle spese corrispondenti. Art. 12. I compensi dovuti alle Commissioni eli cui negli articoli 3 e 8, saranno stabiliti dalla Giunta provinciale amministrativa e potranno dal prefetto essere inscritti d'ufficio nei bilanci dei comuni interessati. Atti Parlamentari LEGISLATURA — XXIV P R O P O S T A DI L E G G E MARANGONI, - l a SESSIONE - DEI DEPUTATI: PIROLINI, BADALONI, — Provvedimenti provvisorii di zione interna nelle provincie. — DISCUSSIONI - GALLI, BEGHI, SALVAGNINI, MAZ- ZOLANE M U S A T T I , B U S S I , SANDRINI, VALLARI, 8106 CA- SOGLIA. perequa- Art. 1. Fino a completa applicazione della legge 1° marzo 1886 per la perequazione fondiaria, le provincie, dove esistono sperequazioni di imposte derivanti da vetustà di catasti, da mutamenti di cultura e di produttività, da accessione o emersione di terreni, possono ottenere la facoltà di eseguire, per tutto o parte del loro territorio ed ai soli effetti tributarli, un catasto provvisorio per la applicazione di una s o v r imposta provinciale sui terreni, a complemento di quella esistente, o in sua vece per i terreni non censiti. La stessa facoltà possono le provincie ottenere rispetto alle valli da pesca. Art. 2. La domanda deve essere presentata al Ministero delle finanze, in base a deliberazione presa dal Consiglio " provinciale con votazione fatta a termine dell'articolo 254 comma .1° della legge 21 maggio 1908, n. 269. Art. 3. La formazione del libro catastale provvisorio per la applicazione della nuova sovrimposta provinciale sarà affidata a una Commissione composta di tre o più tecnici: dei quali due terzi eletti dal Consiglio provinciale con la procedura indicata nell'articolo 42 della legge 21 maggio 1908; e un terzo nominato dal Ministero delle finanze. I l numero dei componenti la Commissione tecnica sarà fissato dal Consiglio provinciale e indicato nella deliberazione di cui al precessivo articolo 2. Art. 4. L a determinazione dell' estimo viene fatta in base ad una tabella che stabilisce la classifica dei terreni secondo la loro qualità e le culture e ne indica il reddito medio per ciascuna categoria. Se un fondo ha più qualità di colture si terrà conto in via approssimativa della proporzione di-ciascuna. La tabella indicherà anche il reddito medio di quei terreni nei quali si alternano colture diverse secondo le consuetudini agricole locali. Nello stabi- Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1915 lire queste medie, la Commissione terrà conto principalmente dei redditi dell'ultimo quinquennio, ma il suo giudizio potrà essere basato su qualunque altro elemento di fatto o di analogia. Art. 5. La tabella compilata dalla Commissione dovrà essere deliberata dal Consiglio provinciale ed approvata dal Ministero delle finanze. Quando le decisioni del Ministero non fossero conformi a quella del Consiglio provinciale, dovranno essere comunicate alla provincia interessata che potrà entro un mese presentare al Governo del B e , le sue controdeduzioni. La decisione del Governo è inappellabile. Art. 6. Le misure di superficie dei fondi sono desunte dalle mappe catastali vigenti. Per i fondi la cui misura non risulta dalle mappe catastali, la Commissione provvederà alla misurazione. Art. 7. La determinazione dell'estimo viene fatta dalla Commissione con quei metodi d' indagine e di accertamento che riterrà singolarmente meglio applicabili. Contro il suo operato, sia per la misurazione, sia per la determinazione dell'estimo, è ammesso ricorso al Ministero delle finanze che potrà servirsi dell'opera dei propri periti. Art. 8. L'applicazione del nuovo estimo provvisorio viene f a t t a per decreto Beale su proposta del Ministero delle finanze. I ricorsi presentati non sospendono 1' applicazione del nuovo estimo ma dànno luogo a rimborsi in caso di decisione favorevole. L'estimo rimane immutato per un settennio. Trascorsi sette anni dalla data del decreto Beale, si potrà, su domanda del Consiglio provinciale, procedere a un nuovo accertamento. Per queste revisioni si seguiranno le norme indicate negli articoli precedenti. Art. 9. La presente legge può avere applicazione non appena siano trascorsi i termini stabiliti dalle leggi speciali che concedono esenzioni da imposte e sovrimposte fondiarie. Per le bonifiche eseguite in seguito a concessioni dello Stato, i termini dell'esen- LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - zione decorrono dalla data del primo atto di concessione, di cui all'articolo 57 della legge 22 marzo 1900, n. 195. Per le bonifiche eseguite da privati o da consorzi di privati si presume trascorso il ventennio di esenzione quando la prova in contrario non venga data dai privati o dai consorzii, i quali dovranno fornirla alla Commissione istituita dall' articolo 3 ed avranno diritto di ricorrere in grado di appello nei modi indicati dall'articolo 7. Tutti gli altri terreni che si trovano nelle condizioni indicate nell'articolo 1 vengono assoggettati, nei riguardi tributarii, alla presente legge senza che si possano invocare periodi di esenzione. Art. 10. I compensi dovuti alle Commissioni di cui negli articoli 3 e 7, saranno stabiliti dal Ministero delle finanze e potranno essere inscritti d'ufficio nei bilanci degli enti interessati. Art. 11. DI GIU, T E S O , DORÈ. — LEGGE ABOZZI, DEI DEPUTATI: LEMBO, Per i ragionieri TORNATA D E L 4 CON- PORCELLA, provetti. Art. 1. Le iscrizioni nei Collegi dei ragionieri per coloro che proveranno d'essersi trovati al 15 luglio 1906 delle condizioni indicate dall'articolo 5 della legge n. 327 di pari data, possono ancora, essere domandate, entro un mese dalla data della pubblicazione della presente legge. La domanda dovrà essere presentata al presidente del Tribunale della provincia in cui risiede l'interessato. P e r queste domande saranno applicabili le disposizioni degli articoli 8, 9, 52, 53 del regolamento emanato con Eegio decreto 9 dicembre 1906, n. 715. DICEMBRE 1915 Art. 2. Ferma rimanendo la disposizione dell'articolo 4 della legge 15 luglio 1906, n. 327, sull'esercizio della professione di ragioniere, gli iscritti nell' Albo devono riguardarsi come rivestiti della qualità e del titolo di ragioniere, sia che la iscrizione abbia avuto effetto per gli articoli 2 e 5 della legge 15 luglio 1906, n. 327, sia che abbia effetto in virtù della presente legge. A ciascun iscritto nell'Albo dei ragionieri dovrà esser rilasciato un diploma che attesti l'avvenuta iscrizione. Art. 3. e Ai concorsi per i posti di ragioniere indetti [dal Governo o da qualunque ente morale dipendente dal Governo, saranno ammessi tanto i ragionieri iscritti nell'Albo per effetto degli articoli 2 e 5 della legge n. 327 dei 15 luglio 1906, quanto quelli che vi si iscriveranno in virtù, della presente legge. PROPOSTA La spesa per la formazione del catasto provvisorio di cui alParticoio 1, è a carico della provincia. Quando un comune voglia usufruire del catasto provvisorio provinciale per istituife a sua volta una nuova sovrimposta comunale, rifonderà alla provincia un terzo della spesa da questa sostenuta in riferimento al territorio di quel comune. PROPOSTA Camera dei Deputati — 8107 — Atti Parlamentari GNO, DI L E G G E EIZZONE, CHIESA SETTI, CRETA, DEI PIETRO, PUCCI, STOPPATO, MOSCA DEPUTATI CICCOTIT, CAMERA, YACCARO, TOMMASO, CONI, SANTAMARIA, COTU- BADALONI, BERTI, MENDAJA, BIS- FRACCABOC- MARCHE- Per dichiarare monumento nail sepolcreto Imbriani e Poerio. SANO. — zionale Articolo unico. I l sepolcreto Imbriani e Poerio in Pomigliano d' Arco è dichiarato monumento nazionale. PROPOSTA DI L E G G E D E L D E P U T A T O MEDA. — Modificazioni al n. 1 dell' articolo del Codice di commercio. Articolo 773 unico. Al n. 1 dell'articolo 773 del Codice di commercio, è sostituito il seguente : 1. Il salario dovuto agli operai impiegati direttamente dal fallito, ai commessi ed agli institori, e le cauzioni da essi rilasciate a garanzia del c o n t r a t t o di lavoro, sono ammessi t r a i crediti privilegiati nello stesso grado del privilegio stabilito nell'articolo 1956 del Codice civile per i salari dovuti alle persone di servizio. Atti Parlamentari — LEGISLATURA XXIV PROPOSTA DI LEGGE la SESSIONE - DEL DEPUTATO 8108 DISCUSSIONI - — Art. 1. L o S t a t o a mezzo dei municipi in caso di guerra e per t u t t a la sua durata a domanda, somministra alle famiglie che ne hanno bisogno ed al cui sostentamento provvedevano i militari di t e r r a e di mare sotto le armi, una indennità giornaliera di lire 1 a u m e n t a t a di lire 0.50 per ogni figlio inferioreagli anni 16e per ciascuno altro membro della famiglia inabile a lavoro proficuo. Art. 2. L e somministrazioni potranno dai municipi essere eseguite anche a mezzo di buoni per l'acquisto di pane, farine, legumi e carni nel caso che esistano in luogo spacci municipali. Art. 3. D u r a n t e t u t t o il periodo della guerra sarà fissato nel E e g n o il prezzo unico delle farine il quale non dovrà mai superare del 30 per cento il prezzo medio del quinquennio precedente all'anno rurale 1914-15 e così pure il prezzo unico dello zucchero che non dovrà superare il costo medio dell'anno 1914. Art. TORNATA DEL 4 DICEMBRE 4. U n a apposita Commissione provinciale presieduta dall'ufficiale sanitario della quale faranno p a r t e un membro della Camera di commercio ed altro scelto dalle organizzazioni operaie, fisserà mensilmente il calmiere per la vendita del pane, dei legumi, delle verdure, delle carni, in t u t t i i comuni della provincia. A r t . 5. I municipi quando venga a mancare in mercato il grano necessario all'alimentazione della popolazione potranno requisirlo ovunque nel comune pagandolo, se il prezzo del mercato non è inferiore, al prezzo massimo del 30 per cento superiore alla media dei prezzi dell'ultimo quinquennio precedente l'anno rurale 1914-15. Art. 6. II Governo è autorizzato ad e m e t t e r e il regolamento per l'immediata esecuzione di questa legge e a sancire le pene contro t u t t i coloro che dovessero contravvenirvi. 1915 Mozione. GIA- Per i sussidi alle famiglie bisognose dei militari sotto alle armi e per impedire Veccessivo prezzo dei generi alimentari di prima necessità in caso di guerra. COMO F E R R I . Camera dei Deputati — L a Camera, compresa di orrore, denuncia alla esecrazione della umanità civile, i vili assassini di Miss Cavell, i quali, interpetri degni e fedeli dello spirito barbaro, anim a t o r e della loro guerra selvaggia, furono spietati, feroci, contro di lei, anche dopo la morte, negando che alla sua salma fosse data sepoltura dal c o m i t a t o della scuola delle infermiere, della quale, l'eroina, era stata, in vita, la mente ed il cuore. Altobelli. Annunzio dì risposte scritte ad interrogazioni. P R E S I D E N T E . Gli onorevoli sottosegretari di S t a t o per i lavori pubblici e il t e soro hanno trasmesso le risposte scritte alle interrogazioni dei deputati Pacetti, Cermenati, G a m b a r o t t a , Arrigoni, Salomone, Toscano, Cesare Nava, Brezzi, S a r a ceni, De Ruggieri, Indri, P a l a , S t o p p a t o . S a r a n n o pubblicate, a norma del regolamento, nel resoconto stenografico della seduta di oggi. (1) Interrogazioni. P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca le interrogazioni. L a prima è dell'onorevole B e l t r a m i al presidente del Consiglio, ministro dell'interno, « per sapere se la decisione della Giunta provinciale a m m i n i s t r a t i v a di Novara, contraria alla deliberazione del Consiglio comunale di I n t r a di sussidiare il Segretariato di emigrazione, è inspirata alla particolare benevolenza dell'autorità t u t o ria verso gli e m i g r a n t i p o s t i a così dura prova d a l l ' a t t u a l e guerra europea ». L'onorevole sottosegrrtario di S t a t o per l'interno ha facoltà di rispondere. C E L E S I A , sottosegretario di Stato per Vinterno. Debbo cominciare col ripetere al collega ed amico B e l t r a m i il discorso di ieri, cioè che non mi sembra molto regolare chiedere al Governo le ragioni delle decisioni della Giunta provinciale a m m i n i s t r a t i v a . Secondo i principi di libertà e democrazia e secondo la legge il Governo non deve premere sui giudizi delle Giunte provinciali amministrative. Nè io accetterò mai il consiglio che l ' o norevole B e l t r a m i dava ieri, di mandare in (•) "V. in fine. Atti — 8109 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - questi casi qualche circolare ai miei impiegati. Me ne guarderò bene! (Si ride). Ed auguro all'onorevole Beltrami che -quando sarà a questo posto non debba mai praticare ciò che oggi mi consiglia. (Si ride). B E L T R A M I . Non è possibile. C E L E S I A , sottosegretario di Stato per l'interno. Tutto è possibile. E vengo al merito dell'interrogazione. La Giunta provinciale amministrativa di Novara aveva, in base a una disposizione della legge comunale e provinciale, depennato dal bilancio del comune di I n t r a la spesa di 250 lire relativa al Comitato degli emigranti, perchè quel comune aveva ecceduto nella sovraimposta, e perciò la spesa medesima non essendo obbligatoria non si doveva stanziare. Come si vede, la Giunta provinciale non fece che applicare puramente e semplicemente la legge. Leggendo l'ultima parte dell'interrogazione sembra che l'onorevole Beltrami voglia mettere in relazione questa decisione della Giunta provinciale amministrativa con la politica del Governo nei rapporti della emigrazione. Ora il Governo e, non meno dell'onorevole Beltrami, conscio della importanza del problema dell'emigrazione, ed in ogni occasione ne ha dato prova; ma trova che non vi sia alcuna essenziale relazione fra il problema stesso, così imponente e complesso, ed il fatto della radiazione di una della somma di duecentocinquanta lire da un modesto bilancio comunale. P R E S I D E N T E . L'onorevole Beltrami ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. B E L T R A M I . A parte l'augurio fattomi di sedere ai banchi del Governo, che non desidererei nemmeno in tempi migliori... {Oh!-oh!)... sono lieto che dal sottosegretario di Stato per l'interno mi si dichiari che il Governo non inteode influire sulle decisioni della Giunta provinciale amministrativa ; perchè questa, come dicevo ieri, essendo una corda molto sensibile ai desideri del Governo, di solito crede, con le sue decisioni contrarie alle aspirazioni del popolo, di servire il Governo. La decisione della Giunta provinciale amministrativa di Novara, oltreché essere ingiusta per sè, in rapporto al Segretariato d'emigrazione, potrebbe anche pregiudicare l'attuale Comitato circondariale d'assistenza e lavoro ; il quale in località, com'è il circondario di Pallanza, di forte emigrazione, presta gran parte dell'opera propria a paesi d'emigranti. 624 Camera TORNATA D E L 4 dei DICEMBRE Deputati 1915 Quando l'onorevole Salandra ebbe a rivolgere la sua lettera 29 maggio ai deputati, per la costituzione dei Comitati di assistenza civile, raccomandò ai deputati stessi di sollecitare il contributo dei comuni. Ora così io ho fatto ; a Pallanza sorse il Comitato di assistenza e lavoro, i comuni contribuirono con vero slancio ed il Comitato non svolse la solita opera elemosiniera, ma bensì opera molto più utile di assistenza civile e di lavoro. E d essendo, come dissi, il circondario di Pallanza località prevalentemente emigratoria, è naturale che la maggiore assistenza giovi agli stessi emigranti. E questo è il motivo per il quale il Comitato d'accordo con la « Società Umanitaria », assunse anche le funzioni del Segretariato di emigrazione e promette ottimi risaltati. Anzi colgo l'occasione per raccomandare la pronta concessione del riconoscimento giuridico, perchè possa funzionare efficacemente nell'assunzione dei lavori da parte dello Stato, per i bisogni del doloroso momento che attraveìsiamo, per sottrarsi all'esosa specnlazione, che venne di questi giorni condannata qui alla Camera. Colgo pure l'occasione per dire al Governo di fare sapere alla Giunta provinciale amministrativa di Novara che vi sarebbe una grave contraddizione fra i vari organi dello Stato, se mentre da una parte il Governo eccita i comuni a contribuire col Comitato di assistenza, dall'altra essa radiasse i sussidi che oggi sono rivolti allo scopo specifico dell'assistenza civile durante la guerra e che domani potranno essere continuati sempre a scopo di pubblica assistenza. Nè si faccia la questione del bilancio comunale che oltrapassa i limiti legali, perchè questo*problema non può essere risolto col comprimere i bisogni delle popolazioni, ma col sollevare i bilanci stessi dalle spese statali. P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione dell'onorevole Colonna di Cesarò, al ministro della guerra « per chiedere con quale arbitrio il Ministero, ricevuto dal veterano Sante Lucchesi fu Rosario da Roccalumera, che ha effettivamente fatto la campagna del 1866 ed è stato autorizzato a fregiarsi della relativa medaglia, il suo libretto militare, per richiesta di pensione, glielo ha restituito cancellando senza ragione, nè motivazione, l'annotazione della campagna fatta ». Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — la SESSIONE - 8110 — DISCUSSIONI - L ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o per la guerra ha f a c o l t à di rispondere a questa interrogazione. E L I A , sottosegretario di Stato per la guerra. D a l Regio commissario di E o c c a l u m e r a pervenne in d a t a 28 o t t o b r e 1914 una istanza dell'ex militare L u c c h e s i S a n t e intesa ad ott e n e r e una copia del foglio di congedo per valersene agli effetti dell'assegno vitalizio concesso ai veterani. T a l e copia si inviò il 6 novembre successivo con l ' a v v e r t e n z a che non risultava dalla matricola che il richiedente avesse f a t t o la campagna del 1866, la sola che avesse potuto fare nel tempo di servizio che aveva prestato. E poiché il Regio commissario predetto replicava esistere sul libretto militare personale del Lucchesi una annotazione relat i v a alla partecipazione di lui alla campagna del 1867, si noti, contro gli austriaci, il Ministero richiese tale libretto personale e si rivolse poi all'archivio di S t a t o di Torino per far verificare l'annotazione contet e n u t a nel libretto medesimo. L ' a r c h i v i o di S t a t o di Torino, con lett e r a del 19 dicembre 1914, dichiarava risultargli dai documenti consultati che il L u c chesi S a n t e non a v e v a partecipato alla c a m p a g n a di guerra del 1866 perchè dur a n t e la medesima si era t r o v a t o a Pizzighettone e quindi a Cremona, cioè in territorio non dichiarato allora zona di guerra, e poscia r i c o v e r a t o all'ospedale di P i a c e n z a . I l Ministero ne dava quindi comunicazione al R e g i o commissario di R o c c a l u m e r a restituendo il libretto personale, e poiché l'Amministrazione militare a v e v a constat a t o che in un documento militare, quale è il libretto personale, vi era un'indicazione erronea, non p o t e v a lasciarla sussistere e come si fa sempre in simili casi, la cancellava essa stessa, e poiché questa a n n o t a zione non corrispondeva né ai documenti matricolari esistenti presso il Ministero, né ai documenti che esistevano presso l'archivio di S t a t o di Torino, di tale cancellazione, che rispondeva ad un a c c e r t a m e n t o di f a t t o , non dava motivazioni al municipio di R o c c a l u m e r a inquantochè queste risultavano esplicitamente dalle risposte fatte. Credo con ciò di avere risposto a quanto desiderava l'onorevole i n t e r r o g a n t e . P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colonna Di Cesarò ha f a c o l t à di dichiarare se sia sodisfatto. C O L O N N A D I C E S A R O ' . L'onorevole sottogretario di S t a t o ha risposto alla mia Camera dei TORNATA D E L 4 DICEMBRE Deputati 1915 interrogazione facendo una minuta biografìa del veterano S a n t e Lucchesi durante il periodo della campagna del 1867... E L I A , sottosegretario di Stato per la guerra... della campagna del 1866, m e n t r e sul l i b r e t t o era s t a t a iscritta erroneamente^, non si sa da chi, la campagna del 1867. C O L O N N A D I C E S A R O ' . S t a bene. Ma il f a t t o è che questo individuo è stato autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della campagna stessa, il che dimostra che alla campagna aveva preso p a r t e . E se ha preso parte alla campagna e se h a avuto la medaglia commemorativa, che gli fu data in quel t e m p o quando le cose si sapevano c e r t a m e n t e meglio che non adesso,, come va che ora si riconosce erronea l'annotazione f a t t a nel suo libretto personale di aver partecipato alla campagna stessa?: E L I A , sottosegretario di Stato per la guerra. L ' a n n o t a z i o n e sul libretto personale non sappiamo chi l ' a b b i a f a t t a . I l libretto personale è un documento, come ella sa, che è nelle mani dell' interessato. Chi l'abbia, f a t t a , ripeto, non lo so. C O L O N N A D I C E S A R O ' . Ma il conferimento della medaglia non è una cosa che dipende dall'interessato, dipende invece dalle a u t o r i t à , dal Ministero. Se allora il Lucchesi fu fregiato della medaglia, io debbo credere che egli abbia preso parte a quella campagna, e siccome è una cosa che è capit a t a spesso di vedere che molti vetérani non avevano documentazioni regolari mentre poi è risultato che avevano effettivamente partecipato alla guerra, così fino a prova contraria io continuo a credere che qui si t r a t t i di uno di quei veterani i quali parteciparono a quella campagna e che a causa di errore o di omissione oggi non si voglia riconoscere il suo diritto alla pensione. P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione dell'onorevole Altobelli, al presidente del: Consiglio, ministro dell'interno, « per sapere se non ritenga doveroso far condurre d'urgenza ai confini, meno per la sicurezza che per la dignità nazionale, il deputato cattolico Erzberger, capo dell'ufficio di spionaggio a Berlino, con reparto speciale per l'Italica che a mezzo dei suoi bassi agenti, diffondeva fra noi opuscoli di propaganda, provvedeva alla corruzione di giornali e di giornalisti, richiedeva l'elenco dei deputati italiani, con l'indicazione dei rispettivi colori politici, e dei loro capi-gruppi ; quel1' Erzberger, il quale, prima ancora che fossero comunicate al Governo, f a c e v a correre per R o m a bollettini, contenenti le conces- Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l — 8111 — a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 sioni a cui l'Austria era costretta addivenire dal precipitare degli avvenimenti ». L'onorevole sottosegretario di Stato per l'interno ha facoltà di rispondere. CELESIA, sottosegretario di Stato per Vinterno. L' interrogazione dell'onorevole Altobelli, certamente opportuna ed utile nell'epoca in cui fu presentata, viene oggi ad avere una minore opportunità in quanto che l'Erzberger da molto tempo è uscito dal nostro Stato e si è chiusa la parentesi di quei fatti cui l'onorevole interrogante accenna. Quindi, poiché l'interrogazione non rimane che come riesame storico di un ciclo ormai chiuso, io debbo limitarmi a dire all'onorevole Altobelli che, per quanto le leggi e i regolamenti nostri permettevano, si fece sorvegliare l'Erzberger finché egli fu in Italia e che lo si fece anche seguire fino ai confini. Se però l'onorevole Altobelli ha mantenuto questa sua interrogazione per far rilevare la gravità di molti inconvenienti che si sono verificati, e forse in parte ancora si verificano nel Paese nostro, io gli dirò che fino a un certo punto posso essere d'accordo con lui, ma che una questione così grave e importante qual'è quella della sorveglianza degli stranieri nel Begno, richiederebbe una discussione più ampia di quella che è possibile fare in sede di interrogazioni. Mi richiamo solo a quanto, con t a n t a altezza d'ingegno e con sì elevato senso di opportunità, disse l'onorevole guardasigilli in questa Camera allorquando si discusse un apposito disegno di legge per la sorveglianza degli stranieri: ed aggiungerò che vi sarebbe tutto un programma di cose da fare che potremo a tempo discutere, ma che sarebbe fuori tempo e luogo discutere in questo momento e in questa sede. P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. A L T O B E L L I . La mia interrogazione fu presentata sette mesi or sono. Non è mia colpa quindi se viene in discussione solamente oggi. Evidentemente, il suo contenuto è stato sorpassato dagli avvenimenti, e ogni discussione oggi avrebbe un carattere esclusivamente retrospettivo. Però la mia interrogazione resta come documento della longanimità eccessiva del Governo .verso una banda di malfattori stranieri, i quali, indegnamente abusando della nostra ospitalità, sfacciatamente eser- citavano uno spionaggio pericoloso per il nostro paese, ed asservivano ai loro loschi fini, con i mezzi a tutti noti, alcuni fra-, non ignoti giornali. {Bene). P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione dell'onorevole Pennisi, al ministro degli affari esteri, « per conoscere da quali motivi sia stato indotto a limitare al periodo^ intercedente tra il 9 dicembre 1914 e il 4 maggio 1915 la pubblicazione dei documenti diplomatici contenuti nel Libro Yerde presentato al Parlamento nella seduta del 20 maggio 1915, e perchè non abbia creduto» invece di iniziarla dalla data della dichiarazione di neutralità ». L'onorevole sottosegretario di Stato p e r gli affari esteri ha facoltà di rispondere. B O B S A R E L L I , sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Il Libro Yerde che fu presentato nella seduta del 20 maggio scorso aveva essenzialmente per scopo di far noti al Parlamento i documenti relativi allatrattative con l'Austria-Ungheria sui compensi che l'Italia aveva diritto di esigere in conformità dell'articolo 7 della Triplice; Alleanza. Queste trattative furono iniziate tra l'Italia e l'Impero austro-ungarico il 9 dicembre 1914, e da questa data perciò ha principio la docu-mentazione presentata ai due rami del Parlamento. Questa risposta potrebbe bastare ; m a poiché alcune dichiarazioni fatte fuori di' qui dall'onorevole Pennisi possono far pensare che egli attribuisca i criteri seguiti nella pubblicazione del Libro Verde a qualche minore riguardo verso il precedente ministro degli affari esteri, mi affretto a far osservare che il presidente del Consiglio, nel memorabile discorso pronunciato in Campidoglio ha già messo in luce, e ingiusta luce, l'attività diplomatica svolta nel periodo antecedente a quello da m e ora accennato. Né credo che possa essere nell'animo di nessuno, e tanto meno in quello dell'onorevole Pennisi, il dubbio che qualche minore riguardo si sia voluto usare verso l'onorevole marchese Di San Giuliano, eh© resse il Ministero degli affari esteri prima del ministro presente, e non si sia voluto tenere all'altezza che merita il ricordo dell'opera illuminata e patriottica che con grande ingegno e con vastissima cultura l'onorevole marchese Di San Giuliano sempre prestò a servigio dell'Italia. Ed io che fui legato, e me ne onoro, di sincera e viva amicizia e di grande devozione verso l'onorevole Di San Giuliono che t u t t i rimpian- — 8112 — Atti Pcorlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 giamo, sono lieto di essere qui chiamato a dare di ciò pubblica e formale testimo nianza alla Camera italiana. ( Vive approvazioni). Camera dei Deputati P R E S I D E N T E . L'onorevole Pennisi ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. PENNISI. Eingrazio l'onorevole sottosegretario di Stato della cortese risposta, e noto anch'io con piacere come il pensiero del Governo riguardo la memoria di un ministro che ai suoi doveri verso il Paese consacrò tutte le energie, e forse la sua vita stessa, sia stata autorevolmente chiarito dalla parola dell'onorevole presidente del Consiglio, nel magnifico discorso da lui pronunziato in Campidoglio, e oggi, alla Camera, dalla voce di chi degl'onorevole Di San Giuliano fu collaboratore apprezzato ed affettuoso. Ma poiché allo scoppiare della guerra europea l'Italia prese posizione nel conflitto con la dichiarazione di neutralità, la mancata pubblicazione degli atti intervenuti dall'agosto al 9 dicembre del 1914 mi è sembrata cosa degna di essere rilevata. Perchè la politica estera di un grande paese non può essere l'opera personale di un ministro, ma è la continuità di un indirizzo imposto dalla valutazione di interessi molteplici e non contigenti. Ora o questa continuità esisteva tra l'azione dell'attuale ministro degli affari esteri e quella del suo precedessore, e da tale costatazione la Camera non avrebbe tratto che ragione di maggiore conforto nel momento della decisione suprema; o quella continuità per avventura non risultava perfettamente armonica, sia pure in questioni di metodo o di tempo, ed allora a maggior ragione, a mio modo di credere, il Parlamento aveva il diritto di «conoscere la pubblicazione integrale dei documenti diplomatici per avere gli elementi del suo libero giudizio. Mi pare che questo rilievo avrebbe dovuto prevalere sulle semplici considerazioni d'indole tecnica, delle quali ha detto l'onorevole sottosegretario distato. Soltanto questo pensiero mi premeva di affermare. Qualunque altra considerazione sacrifico volentieri alla coscienza dei doveri che nel momento attuale incombono ad ogni italiano, ed al sentimento della concordia nazionale, con l'augurio che le terre nostre irredente sieno presto dal valore dell'esercito restituite alla Patria, e che la Patria possa, dal presente conflitto, uscire più rispettata e più grande. (Approvazioni). P R E S I D E N T E . Segue l'interrogazione dell'onorevole De Eelice-Giuffrida al presidente del Consiglio, ministro dell'interno, e al ministro degli affari esteri « per sapere se sia conforme all'interesse della Nazione lasciare la direzione dell' Agenzia Stefani nelle mani di uno straniero ». L'onorevole sottosegretario di Stato per gli affari esteri ha facoltà di rispondere. B 0 E S A E E LLI, sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Eispondo alla interrogazione dell'onorevole De Felice anche a nome dell'onorevole sottosegretario distato per l'interno: Basterebbe dire che la persona a cui allude l'interrogante è cittadino italiano, perchè nato in Italia da madre italiana e da padre naturalizzato italiano fino dal 1820. (Commenti). Ma non è superfluo aggiungere che la stessa persona alla qualità legale di cittadino italiano, aggiunse, per quanto è stato dato di constatare, l'animo veramente italiano. Il commendatore Priedlànder dirige da trentacinque anni l'Agenzia Stefani, quell'agenzia la cui istituzione il conte di Cavour affidava a Guglielmo Stefani, emigrato, dopo la caduta della Eepubblica Veneta, a Torino ed uno dei quaranta che insieme a Daniele Manin non era stato compreso nell'amnistia del Governo austro-ungarico. Il commendator Friedlànder, nel non breve lasso di tempo da che dirige quell'agenzia, godette sempre (ed io per merito di lealtà ed anche con piacere lo debbo dichiarare) la piena fiducia dei Governi che si succedettero da Sella a Salandra e Sonnino, e non dette mai ragione di menomargli questa fiducia che accordarono sempre a lui piena ed intera". (Commenti). P E E S I D E N T E . L'onorevole De FeliceGiuffrida ha facoltà di dichiarare se sia sodisfatto. DE FELICE-GIU F F E I D A. Quando presentai questa interrogazione non era nemmeno stata dichi ar at a la guerra italiana; ma essa era imminente ed il nome e le antiche origini e qualche atto che non parve da principio del tutto insospetto del direttore dell'Agenzia Stefani, indussero alcuni a richiamare su di lui la mia attenzione, ed io credetti dovere di cittadino e di italiano di occuparmene presentando, come il mio compito di deputato imponeva, una interrogazione al Governo. Atti — 8113 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - Adesso, dopo oltre sei mesi di guerra, il Governo a f f e r m a r e c i s a m e n t e che il dir e t t o r e s u d d e t t o , sebbene d ' o r i g i n e straniera (il che n o n sarebbe per l u i u u a colpa, t a n t o più se la sua origine è s t a t a poscia n o b i l i t a t a dagli a t t i ai q u a l i ha a c c e n n a t o l'onorevole s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o ) ha pensato ed agito con a n i m o di italiano. E d io sono lieto di p r e n d e r e l e a l m e n t e a t t o delle dichiarazioni d e l l ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o , r i t e n e n d o che solo il Governo possa meglio g i u d i c a r e degli a t t i e delle t e n d e n z e del d i r e t t o r e d ' u n a agenzia ufficiale. E con q u e s t o mi d i c h i a r o sodisfatto della risposta d e l l ' o n o r e v o l e sottosegretario di S t a t o . (Commenti). P R E S I D E N T E . Segue l ' i n t e r r o g a z t o n e dell'onorevole Altobelli, al p r e s i d e n t e del Consiglio, ministro d e l l ' i n t e r n o , « per sapere se è a sua conoscenza che, nella c i t t à di Napoli, domiciliano a n c o r a - nella maggiore l i b e r t à ed i n d i p e n d e n z a , come si addice ad u n paese civile, q u a l e il nostro non pochi t e d e s c h i ed a u s t r i a c i ; e se, e quali p r o v v e d i m e n t i i n t e n d a p r e n d e r e per evitare che la loro presenza costituisca pericolo alla sicurezza dello S t a t o ». L ' o n o r e v o l e s o t t o s e g r e t a r i o di S t a t o per l'interno ha f a c o l t à di r i s p o n d e r e . C E L E S I A , sottosegretario di Stato per l'interno. Assicuro l'onorevole Altobelli che, sia a Napoli, come i n t u i t e l e a l t r e c i t t à d ' I t a l i a , ma s p e c i a l m e n t e nei luoghi d o v e il pericolo si m a n i f e s t a v a maggiore, il G o v e r n o ha f a t t o e f a pieno ed i n t e r o il suo d o v e r e e nei r a p p o r t i con gli s t r a n i e r i , per q u a n t o concerne Napoli, il G o v e r n o era ben conscio dell'opera che si era o r g a n i z z a t a a d a n n o dello S t a t o , ed i suoi f u n z i o n a r i non m a n carono di sorvegliarla e p a r a l i z z a r l a sempre, s ' i n t e n d e , nella misura c o n s e n t i t a dalle leggi e dai r e g o l a m e n t i . Si è f a t t o u n l a v o r o d ' i n d a g i n e così serio e c o n t i n u o da o t t e n e r e r i s u l t a t i che non è qui il caso di esporre ora. Se l'onorevole Altobelli, per r a g i o n i del suo ufficio e per l'interesse p u b b l i c o , crede che sia d ' u o p o discorrere ora di q u e s t o , chi parla ora per il G o v e r n o è sempre disposto a sentirlo, m a io assicuro l ' o n o r e v o l e int e r r o g a n t e e la C a m e r a che da p a r t e della pubblica sicurezza e del G o v e r n o n o n ci f u r o n o negligenze di sorta. Si fece q u a n t o era possibile, q u a n t o era doveroso per sorvegliare d a vicino le possibili m é n e degli s t r a n i e r i . L'onorevole Altobelli sa che per le n o r me vigenti t u t t i gli a u s t r i a c i dai 18 ai 50 Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 a n n i sono s t a t i c o n c e n t r a t i in S a r d e g n a Egli conosce p u r e la n o s t r a assidua o p e r a di repressione dello spionaggio, n o n solt a n t o a Napoli, m a in t u t t e le a l t r e c i t t à e s o p r a t t u t t o nei p o r t i . E lo assicuro c h e s p e c i a l m e n t e per q u a n t o r i g u a r d a N a p o l i i f u n z i o n a r i di p u b b l i c a sicurezza, il q u e store, la p r e f e t t u r a , h a n n o d a t o p r o v a della m a g g i o r e diligenza possibile n o n o s t a n t e le enormi difficoltà che s ' i n c o n t r a v a n o , difficoltà che, r i p e t o a n c o r a a l l ' o n o r e v o l e Altobelli, h a n n o radici p r o f o n d e ed a n t i c h e in t u t t i i nostri sistemi passati, nel sentim e n t o liberale del popolo i t a l i a n o il quale,, p e r n a t u r a sua, è p o r t a t o a c o n s i d e r a r e gli stranieri alla p a r i dei c o n n a z i o n a l i . Le nostre leggi, i nostri r e g o l a m e n t i , i n o s t r i costumi, r e n d e v a n o più difficile questo geloso servizio ; diciamolo a nostro onore ! Occorre che la necessità di sorvegliare gl£ s t r a n i e r i e v e n g a meglio s e n t i t a dalle n o s t r e popolazioni e che t u t t i i d e p u t a t i per i primi, ci a i u t i n o a d i f f o n d e r e il c o n c e t t o che il paese si d i f e n d e n o n s o l a m e n t e nel mom e n t o del pericolo, m a a n c h e p r i m a c h e q u e s t o si verifichi, p e n s a n d o in t e m p o ai necessari p r o v v e d i m e n t i . E mi a u g u r o c h e l'esperienza ci sia m a e s t r a per l ' a v v e n i r e . (Approvazioni). P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli ha f a c o l t à di d i c h i a r a r e se sia s o d i s f a t t o . A L T O B E L L I . È il solito ritornello. I l P a r l a m e n t o resta chiuso, e le i n t e r r o g a zioni, p r e s e n t a t e a t e m p o o p p o r t u n o , pery dono t u t t a la loro i m p o r t a n z a . Ad ogni modo rivolgo f o r m a l e invito al G o v e r n a p e r c h è ordini alle a u t o r i t à di p u b b l i c a sicurezza di intensificare con ogni energia l a vigilanza sullo spionaggio, poiché s a r e b b e u n a pericolosa illusione pensare che, solt a n t o p e r c h è è s t a t a d i c h i a r a t a la guerra^ i tedeschi a b b i a n o smesso di esercitare Fop e r a loro insidiosa. Essi invece la e s e r c i t a n o con maggiore t e n a c i a e con maggiore i n t e n s i t à . (Commenti — Approvazioni). P R E S I D E N T E . È così trascorso il t e m p o assegnato alle i n t e r r o g a z i o n i . Votazione per la nomina di due commissari della Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . L ' o r d i n e del giorno reca la v o t a z i o n e per la n o m i n a di due commissari della G i u n t a g e n e r a l e deh bilancio. E s t r a r r ò a sorte i n o m i dei d e p u t a t i i quali d o v r a n n o p r o c e d e r e allo scrutinio delle schede. (Segue il sorteggio). A Iti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - Camera dei Deputati — 8114 — la SESSIONE - DISCUSSIONI - L a Commissione di scrutinio risulta composta degli onorevoli Dello Sbarba, Calisse, Ottorino Nava, Saudino, Colonna di Cesare», Dugoni, Lo Presti, Veroni e Bellini, Si faccia la chiama. G U G L I E L M I , segretario, fa la chiama. P B E S I D E N T E . La.scieremo aperte le urne, ~ Presentazione di relazioni. P B E S I D E N T E . I n v i t o gli onorevoli Fall e t t i , F a e t a , Cao-Pinna e Danieli a recarsi alla tribuna per presentare alcune relazioni. F A L L E T T I . A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare a l l a Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge : Conti consuntivi del Fondo per l'emigrazione per gli esercizi finanziari 1906-907, 1907-908, 1908-909 (213), S t a t o di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per l'esercizio finanziario d a l l ° luglio 1915 al 30 'giugno 1916. (283) F A C T A . A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul disegno di legge: Concessione di sale a prezzo ridotto per la fabbricazione dei saponi con processi nei quali può ritenersi compreso quello della produzione della soda. (379) CAO-PINISTA. A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul disegno di legge: Provvedimenti per il t r a t t a m e n t o di pensione a favore dei salariati dipendenti dai comuni, dalle provincie, dalle istituzioni pubbliche di beneficenza, e dalle aziende speciali di servizi municipalizzati. (419) D A N I E L I . A nome della Giunta generale del bilancio mi onoro di presentare alla Camera le relazioni sui seguenti disegni di legge : Convalidazione dei decreti B e a l i coi quali furono autorizzate prelevazioni di somme dal Fondo di riserva per le spese impreviste durante il periodo di vacanze parlamentari. (426) Conversione in legge del Begio demreto 9 maggio 1915, n. 606, col quale fu autorizzato un ulteriore aumento di lire 2,000,000 al fondo di riserva delle spese impreviste per l'esercizio finanziario 1914-15. (430) TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 Convalidazione di decreti B e a l i e Luogotenenziali coi quali furono autorizzate prelevazioni di somme dal fondo di riserva per le spese impreviste durante il periodo dal 21 maggio al 30 giugno 1915. (432) Conversione in legge del decreto Luogotenenziale 20 giugno 1915, n. 932, col quale fu autorizzato un aumento di lire 30,000 nel limite massimo dell'annualità per le pensioni da concedersi nell'esercizio finanziario 1914-15 per collocamenti a riposo di autorità di funzionari dipendenti dal Ministero dell' interno. (435) P B E S I D E l s T T E . Queste relazioni" saranno stampate e distribuite. PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MABCORA. Seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo. P B E S I D E 3 S T T E . L'ordine del giorno reca il seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo. Ha facoltà di parlare l'onorevole Meda. M E D A . Onorevoli colleghi, io mi sono domandato, prima di decidermi a prendere la parola, se non fosse al caso di evitarvi un discorso, per quanto brevissimo, e di rinunciare alla motivazione di un voto che non può essere esitante da parte di deput a t i costituzionali, ÌLI periodo di guerra guerreggiata: ma mi son persuaso facilmente che in questo momento, quel che può interessare al paese, al quale da questi banchi noi parliamo, non è t a n t o il sapere come si ripartiranno i voti - il paes^ e noi lo sappiamo già prima dell'appello nominale quanto il conoscere attraverso quali considerazioni uomini che pur furono in passato divisi nell'apprezzamento dell'ora da scegliere per tutelare gli interessi e i diritti della patria, uomini che anche dinanzi al f a t t o compiuto non han potuto celare, se non delle dissensioni, certo delle differenze ideali, vengano a trovarsi uniti nell'azione, e nella fiducia ai poteri dello S t a t o che l'azione dirigono e perseguono. P e r c h è niun dubbio, onorevoli colleghi, che se anche non debba considerarsi esattissima la classifica dei tipi di concezione della nostra guerra che ieri l'altro vi ha tracciato l'onorevole Treves, c'è fra noi, che t u t t i con uguale interezza di devozione, diamo l'animo nostro alia causa nazionale e che con eguale fervore di fede e di speranza attendiamo la vittoria c o r o n a t r i c e di t a n t i sforzi dell'esercito e del popolo, c'è, Atti Parlamentali LEGISLATURA XXIV - I — 8115 a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 dico, un diverso stato d'animo, frutto del diverso atteggiamento dello spirito a riguardo dei problemi più alti della vita e della storia. E il rilevarlo non è, come a taluno potrebbe superficialmente apparire, un portare indebolimento alla concordia e alla disciplina, fattori necessari, indispensabili del successo; ma è invece, a mio credere, contributo ad una maggior coesione, spezialmente ad una coesione più duratura, tale che non si indebolisca per il prolungarsi della guerra, e per la gravità dei sacrifici ch'essa domanda ad ogni ceto di cittadini. Per questo, fra l'altro, io reputo in erTore quei pubblicisti italiani che sono andati (e con forme delle quali hanno fatto già troppo bene giustizia oratori che mi hanno preceduto) accreditando la fallace opinione della incompatibilità del funzionamento parlamentare collo stato di guerra; nessuna minaccia, nessun pericolo possono esistere nella constatazione di una realtà; la minaccia, il pericolo esisterebbero nell'improvvida soppressione, anche temporanea, di un organo quale è la rappresentanza parlamentare, che agisce come un filtro attraverso cui si chiarificano le idee ed i sentimenti turbinanti, spesso confusi nell'anima nazionale. Per questo ancora io penso che l'istituto della censura politica, meriterebbe, malgrado le sagaci direttive segnategli dal presidente del Consiglio, d'essere riveduto nella sua applicazione, perchè .non accada che essso serva a sopprimere espressioni legittime di legittimi giudizi, e giovi invece ad incomposti eccitamenti dello spirito pubblico, non d'altro risultato capaci ehe di irritare i temperamenti intolleranti di compressioni artificiose. ISTon mi nascondo però, onorevoli colleghi, che di fronte alle critiche su cui potrebbe ragionevolmente esercitarsi ognuno di noi quando si accingesse a passare al vaglio della discussione i provvedimenti e gli atti, non dell'attuale, ma io credo di qualunque altro Gabinetto avesse il peso del governo nel periodo storico che attraversiamo, sorge imponente, quasi a rimprovero, la visione complessa degli eventi che da sedici mesi affaticano l'Europa, anzi, il mondo civile; così da farci ricordare il verso del poeta : « Ohi le farfalle cerca, sotto l'arco di Tito? ». Per verità a me sembra che nel momento di pronunciare in quest'Aula il mo- ; nosillabo espressivo di un voto che significherà rinnovata fiducia al Ministero perchè continui e conduca a termine la guerra nostra, nessuno di noi possa sottrarsi a questa considerazione fondamentale, davanti alla quale, lo confesso, anche nel periodo antecedente al 20 maggio scorso, allorché il mio convincimento mi portava a vedere nella neutralità la tutela migliore dei nostri interessi e dei nostri diritti, mi sono talvolta arrestato : che cioè la guerra dell' Italia contro l'Austria, sebbene abbia un obbiettivo proprio, non è che un episodio, un grande episodio, della guerra generale, d'aver suscitata la quale possiamo con tranquilla coscienza asserirci incolpevoli in faccia all'umanità oltraggiata; quel rapporto di successione che ieri l'altro illustrava l'onorevole Treves fra l'impresa libica, le due guerre balcaniehe e l'attuale conflagrazione non è ancora un rapporto di causalità necessaria, e se lo fosse, allora sarebbe lecito e doveroso risalire più oltre l'occupazione di Tripoli e chiedere alla storia europea precedente se a sua volta 1' impresa libica non sia stata imposta a noi dagli atteggiamenti di altre potenze nel disputato possesso di influenze africane e mediterranee. Ma la considerazione che ho detto fondamentale, onorevoli colleghi, basta, ora che nel conflitto siamo entrati, a pacificare la mia coscienza dinnanzi ad una accusa che dalla parte più numerosa dei socialisti si muove a noi, quasiché, aderendo alla politica nazionale, noi si faccia ingiuria, o almeno l'ingiuria dell'oblio, a quei principi di fratellanza universale nei quali sta, è verissimo, l'essenza del cristianesimo : questi principi condannano la violenza dell'uomo contro l'uomo, dei popoli contro i popoli, condannano l'odio fra le classi come tra le nazioni : ma essi non impongono di subire la violenza quando si manifesta, nè di lasciare all'odio libero campo di espansione; invece conferiscono agli uomini, ai popoli, agli Stati il diritto, che socialmente può tradursi in dovere, di rivendicare con la forza la giustizia, quando colla forza essa ci sia contesa. Questo io affermo, onorevoli colleghi, perchè sia ben chiaro che la nostra concezione, nella quale si accordano il più profondo ossequio alle ispirazioni cristiane della civiltà universale ed il più puro patriottismo, non ha nulla di comune colla concezione imperialista della forza per la forza, della conquista per la conquista, della guerra per la guerra: per noi la guerra può Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l —- 8116 — a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 essere giusta e santa, com'è la guerra di un paese costretto a sacrificare tante vite e tante ricchezze allo scopo di completare la propria unità nazionale, di garantirsi la sicurezza dei confini, di conseguire intorno alla casa propria quella libertà di movimenti sei za della quale la vita sarebbe una prigionia; e ho detto qui la guerra dell'Italia; ma non è mai bella, nel senso voluto dalla nuova estetica morale della teoria e della pratica imperialista. E neppure, onorevoli colleghi, io intenderei di ammettere che la protezione dei beni supremi che costituiscono il patrimonio inalienabile delle nazioni - l'unità, la sicurezza territoriale, la sovranità, la libertà delle relazioni e delle comunicazioni - possa ottenersi soltanto colle armi e colla lotta ; fui, dal giorno in cui incominciai a riflettere sulle basi dell'incivilimento, convinto che l'evoluzione del diritto pubblico internazionale debba condurre ad uno stato di cose in cui le sanzioni giuridiche si sostituiscano alle sanzioni della forza, così come è accaduto nel diritto privato interno ; e non ho avuto vergogna di annoverarmi tra coloro che per dispregio talvolta definivansi pacifisti ; ma il sogno - e di quanti era ! fu brutalmente il 4 agosto dello scorso anno interrotto: noi tutti siamo quel giorno balzati in piedi al primo rombo del cannone; e abbiamo capito, sentito subito che qualche cosa crollava non solo intorno a noi, ma dentro di noi. Prima di riedificare, così come avviene sopra una città che il terremoto abbia devastata, occorrerà sgombrare le macerie, forse anzi dar mano a demolire i muri rimasti in piedi ma pericolanti, e studiare poi il piano nuovo e i tipi dei nuovi edifìci, perchè resistano a nuove future scosse. Le mie parole, onorevoli colleghi, sembreranno a qualcuno di voi una divagazione : ma non lo sono : perchè è da questi meditati riflessi, dai quali deriva in me la persuasione che la guerra italiana non può essere giudicata equamente se non veduta nel complesso del grandioso fenomeno storico a cui abbiamo assistito ed assistiamo, è da questi meditati riflessi, dico, che io, e gli amici di cui ritengo di interpretare il pensiero, attingiamo il criterio per regolarci dopo le dichiarazioni ultime del Governo, cioè dopo il discorso dell'onorevole Donnino. L'onorevole ministro degli esteri ci ha annunciato che l'Italia ha preso l'impegno •di non finire la propria guerra se non quan- do la finiranno le potenze delle quali la conflagrazione europea ci ha resi alleati. Che cosa significa? Che la guerra sarà più breve o più lunga? Nessuno può rispondere; sebbene ciascuno abbia in fondo all'animo suo un duplice voto; che la guerra sia per noi vittoriosa e che essa duri il meno possibile: ma quand'anche l'adesione al patto di Londra dovesse significare che la guerra si prolungherà, non per questo io troverei motivo di disapprovare, perchè sarebbe evidentemente temerario supporre che il Governo nostro quella adesione abbia dato se non perchè l'abbia riconosciuta utile alla vittoria, se non perchè si sia trovato in presenza di una situazione che non consente di scindere le sorti degli alleati senza nuocere a ciascuno di essi, e prima a noi. E ciò che si dice per il prolungamento della guerra, vale per la sua estensione: io mi auguro e spero che l'estensione non si renda mai necessaria, ma sono d'altra parte convinto che quando la necessità di questa estensione sorgesse, nessuno di noi oserebbe sconsigliarne chi ha la responsabilità del potere, e perciò possiede tutti gli elementi del giudizio. Onorevoli colleghi, chi vi parla in questo momento, non è nè un pessimista di quelli a cui alludeva l'onorevole Orlando nel suo discorso di Palermo, nè un ottimista come ve ne sono un po' dappertutto ; è semplicemente un uomo che guarda in faccia alla realtà obbiettiva, e ne ascolta le voci, inesorabili, ben sapendo che sarebbe vano il chiudere ad esse le orecchie, sol perchè tali voci non sono quali l'intima aspirazione vorrebbe; e queste voci sono ancora voci reclamanti il sacrifìcio della resistenza e della attesa; prima che esse siano in grado di formulare una promessa di pace, che tutto il mondo ansiosamente aspetta, temo che altri mesi passeranno, e che sulle zolle insanguinate dovrà spuntare la primavera del 3916; e forse neppur essa sarà in grado di recare la lieta novella: ma il Parlamento italiano sa che l'evento desiderato non dipende da lui, come forse non dipende dal Governo ; e il Parlamento italiano sa pure che ogni minor tenacia nel proposito di virilmente fronteggiare la storia in marcia, sarebbe non il danno di un partito o di un Ministero, ma il danno del paese {Bene! Bravo!); e il paese a sua volta non potrà mai ere-' dere che il prolungarsi dell'aspra prova a cui è sottoposto altro sia se non l'adatta- — 8117 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 mento a leggi superiori alla volontà degli uomini. Questa coscienza può essere deficiente nei singoli individui, ma non può mancare e non manca nella collettività; e del resto ciascuno di noi si adopererà a tenerla viva. ìsTon si tratta qui di espiare o di epurarsi ; si tratta di vivere: di vivere non come classe o come partito, ma come popolo, come Nazione : indubbiamente il concetto della personalità collettiva si era, se non smarrito, attenuato; l'urto violento della guerra europea lo ha ridestato e lo impone ormai; noi lo vediamo e lo constatiamo in Italia, dove, malgrado deficienze ed abusi, che a buon diritto sono stati denunciati, perchè trovino sollecita riparazione, assistiamo allo spettacolo consolante di una cooperazione quasi unanime delle classi e dei partiti alla impresa nazionale. (Vive approvazioni). Il che mi piace segnalare, non per ripetere una lode che ha già suonato sulla bocca di altri oratori, e prima su quella del capo del Governo in molte occasioni, ma perchè mi consente di rilevare come, se la guerra ha messo in fulgida luce i valori militari, ci ha pur dato modo di apprezzare i valori civili del nostro paese. (Benissimo!) Gli uni e gli altri, suscitati dal terribile cimento che dovemmo affrontare, consentono di guardare fiduciosi al domani, e più che al domani all'avvenire: fra i lutti e i dolori, inseparabili in ogni tempo e in ogni luogo dalle guerre, queste promesse sono il conforto migliore, e ci assicurano che la futura pace, quale attendiamo fidenti dal valore dell'esercito, dal senno del Governo e dalla virtù del popolo, non sarà soltanto la fine di una dura e gloriosa prova, ma il principio di una vita nuova, nella quale l'Italia potrà offrire a tutti i suoi figli condizioni sicure e onorate di libera e prosperosa esistenza. (Vive approvazioni — Applausi — Congratulazioni). P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole Luzzatti. LUZZATTI. (Segni di attenzione). Onorevoli colleghi! Mi è parso che in quest'ora, tragica traversata dal nostro paese non si addica il silenzio a chi ebbe gravi responsabilità nel governo dello Stato. Gli oratori che mi hanno preceduto fecero diverse considerazioni, notarono deficienze ed errori negli atti di Governo, insufficienze forse inevitabili in una guerra la quale, a differenza di tutte quelle che 1' hanno preceduta, ha suscitato problemi così formidabili e così nuovi che, senza esitazioni, si è dovuto sconvolgere quei principi i quali ci parevano ornai sicuri, delle nostre leggi e dei nostri codici, offendere la libertà così vivamente, che può avere rallegrato, come un inizio di riforme future, gli ascritti al socialismo intransigente, ma ha reso pensosi noi intorno alla saldezza di questi principi, garanzie della libertà economica e politica. Ora fra tante raccomandazioni io ne faccio una principalissima al Governo ed è di prendere tutti i provvedimenti militari ed i finanziari, anche i più audaci, proporzionati all'altezza dei pericoli grandi, che ci minacciano, senza le illusioni di quieti ottimismi. Coloro che assunsero la responsabilità di scatenare questa guerra, e sono quelli che erano preparati a farla, preparati nell'ordine militare, preparati nella finanza, cogliendo forse all' improvviso avversari, che non erano nè pronti militarmente, nè economicamente, coloro, i quali hanno questa responsabilità, iniziarono la loro triste prova devastando il Belgio e a mezza via conquidendo la Serbia, minacciando ora il Montenegro. In questa Camera sorsero voci generose a favore della Serbia, alle quali mi associai cordialmenie ; ma io sento di interpretare l'animo vostro, onorevoli colleghi, domandando a tutti voi un fervido augurio di imminente resurrezione di quel popolo martire, che è il Belgio. (Applausi). Il Belgio, che si era assimilato i pregi dei suoi vicini, l'Inghilterra, la Francia, la Germania, escludendone i difetti; il Belgio, che fu e ritornerà un laboratorio di grandi esperienze politiche ; il Belgio, la cui grandezza economica e sociale, anche se non dovesse risorgere, il che è impossibile, lascierebbe attestazioni imperiture nella storia umana. A questo popolo martire noi siamo associati eoa le simpatie e con le opere, perchè la nostra guerra non sarebbe una guerra di indipendenza nazionale se l'animo italiano non si volgesse a favore delle nazioni oppresse, che domandano di ricostituirsi in nome di un grande principio, quello informatore della nostra vita. (Bene! Bravo!) Quando accennavo a pericoli maggiori di quelli che si avvertono, onorevoli colleghi, mi passava per la mente il triste caso, poiché agli amici sinceri bisogna dire la verità, della diplomazia della Triplice I n tesa rispetto ai recenti avvenimenti baicanicù Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 8118 — l a SESSIONE - DISCUSSIONI - N o i s a p e v a m o di accordi della Bulgaria con la Turchia, sapevamo che la Germania, non usa a sperperare il suo tesoro non inesauribile, a v e v a f a t t o un prestito di 250 milioni alla Bulgaria. E questa Bulgaria, forse da lungo t e m p o legata alla Germania da un t r a t t a t o segreto, non aveva ancora persuaso col suo contegno i nostri amici di Russia, di F r a n c i a e di I n g h i l t e r r a che doveva f r a s t o r n a r e il loro disegno. Ora è t e m p o di accompagnare la n o s t r a sincerità con un po' di maggiore sospettosa vigilanza, poiché i nemici, che hanno letto forse con più lunga diligenza di noi la storia, si sono a p p r o p r i a t i un terribile principio svolto dagli ateniesi ai r a p p r e s e n t a n t i di Melos e, come n a r r a Tucidide, espresso nella seguente maniera : « che gli affari si regolano f r a gli uomini con le leggi della giustizia quando u n a eguale persuasione della loro forza li obbliga a rispettarle, ma che è lecito soltanto ai più f o r t i f a r e t u t t o quello che a loro piace e ai deboli non è concesso che di obbedire >>. I nostri nemici devono ricordarsi però che gli ateniesi, seguendo queste dottrine, caddero alla loro volta senza pietà q u a n d o invocarono la giustizia. Ma scendendo da queste considerazioni di c a r a t t e r e generale all'esame breve dello stato d'animo del nostro paese, vi è cagione a bene sperare: il pensiero che si soffre, si pugna, si muore per l'integrità e per la grandezza della p a t r i a collegate con il trionfo della giustizia politica in] Europa, con il trionfo delie nazionalità è come u n a irradiazione di gioia spirituale che a n i m a l'Italia. (Approvazioni). I n altri tempi si p u g n a v a da u n a eletta di intellettuali e di lavoratori, ma non era t u t t o il popolo che muoveva alla battaglia. Oggidì è t u t t o il popolo che si lancia alla guerra; oggidì è t u t t o il popolo che si è sottoposto a questo dilemma: o vincere o morire e nella vittoria c'è la vittoria nostra, la vittoria di t u t t i i grandi principi che costituiscono l'orgoglio delle u m a n e società. (Commenti). I n questa discussione cominciando dall'onorevole Treves, il cui discorso si annunziava come u n t u r b i n e d e v a s t a t o r e e finì invece in una pioggerella benefica (Si ride), si sono d e n u n z i a t e delle tassazioni troppo acerbe e aspre per decreto-legge deliberate dal Ministero, si notò una deficienza di pietà sociale nei provvedimenti improvvisati, e infine il mio amico P a n t a n o in un discorso fervido di patriottismo diede dei Camera, dei Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 lunghi consigli sui modi coi quali si devono negoziare i f u t u r i t r a t t a t i di commercio e sulla r i f o r m a delle società anonime. (Commenti). Ora, io che non ho consuetudini di vita coi ministri che compongono il Governo, (Commenti) sento l'obbligo, per r e t t i t u d i n e d ' a n i m o , di lodarli qui nella Camera, senza restrizioni mentali, per i coraggiosi provvedimenti che essi h a n n o preso. Trovarono sotto esame i p r o v v e d i m e n t i finanziari p r e s e n t a t i giustamente dal precedente Ministero per f a r f r o n t e alle spese della guerra libica... Una voee Li loda t u t t i ! . . . L U Z Z A T T I . S e n t i r a n n o che farò una restrizione, la quale consolerà l'interruttore. (Ilarità). ...e li fecero a p p r o v a r e f r a tempestose difficoltà. Poi vennero i decreti di settembre, di o t t o b r e e di novembre, coraggiosi e f r u t tuosi per l'erario. Ma vi è un p u n t o in quelli di novembre, che avrei sperato il Ministero risparmiasse al paese. Amareggiava l ' I t a l i a anche p r i m a dell ' a u m e n t o t e s t é a v v e n u t o , la tassa più alta del sale che si conosca nel mondo. E r a v a m o p r e c e d u t i soltanto d a l l ' I n d i a prima che gli inglesi vi facessero le provvide diminuzioni. Ora, nella f a n t a s i a tassatrice dell'onorevole Daneo, che si è riscaldata e risvegliata in modo da suscitare la mia invidia, (Ilarità) non vi era altro p r o v v e d i m e n t o che potesse sostituire quei 20 milioni all'incirca attesi dal sale 1 Io non sono qui per suggerirlo ; ma un piccolo a u m e n t o di u n a frazione, di un terzo, per esempio, di quel centesimo, avrebbe d a t o all'erario quanto si a t t e n d e dal sale e a v r e b b e suscitato... (Commenti — Interruzioni). L'onorevole ministro ha i m m a g i n a t o il centesimo che colpisce t u t t e le e n t r a t e del bilancio e t u t t i i p a g a m e n t i . . . (Commenti). È u n a misura f r u t t u o s a e tollerabile t r a n n e in certi casi, che si possono prendere in considerazione. Onorevole Daneo, ci pensi su, perchè n o n è questo l'ultimo p r o v v e d i m e n t o finanziario che presenterà, ve ne sono altri due che s'impongono : uno per rendere più esatta la stima della imposta sulla ricchezza mobile, l ' a l t r o per i n t r o d u r r e in essa con prudenza sicura il m e t o d o progressivo. Ora, in queste imminenti revisioni, perchè non p o t r e b b e f a r e anche quella che io propongo! Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l — 8119 — a Camera dei Deputati SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 Ma spero non avvenga un'altra volta, ciò che mi accadde in questa Camera, quando suggerii dei surrogati a tasse troppo aspre e i ministri mantennero queste e si presero quelli. (Commenti — Si ride). Senta, onorevole Daneo, se questo avvenisse, io le griderei: Timeo Danos et dona ferentes. (Si ride — Commenti). Non è questo il momento, e io lo sento più di tutti voi, onorevoli colleghi, di discutere le questioni poste dall'onorevole Pantano, perchè la situazione è tale che le soluzioni dei più gravi problemi economici da lui annunziate dipendono dalle soluzioni finali di altri formidabili'problemi politici, che ci angustiano. E rispetto ai trattati di commercio, o noi, come tutti speriamo, sentiamo, vinceremo, ovvero la guerra finirà per mutuo esaurimento; oppure, infine, come confidano alcuni sognatori, che viaggiano con questo intento l'America e l'Europa, dall'eccesso dei mali sorgerà il conforto delle giuste riparazioni. Essi osservano che i Giapponesi e i Bussi, i quali si dilaniavano alcuni anni or sono, ora appaiono così amici da aiutarsi a vicenda. Dai fati politici dipendono anche le soluzioni dei gravissimi problemi che i trattati di commercio susciteranno. Perciò mi pare impossibile discuterne oggi con previsioni sicure. (Commenti — Approvazioni). Una idea però io qui mi permetto di raccomandare al Governo: l'alleanza politica e l'alleanza delle armi è meno diffìcile di quella degli interessi. E invece di pensare alle riforme future, perchè Francia e Inghilterra non potrebbero sin d'ora migliorare i loro rapporti coli'Italia? (Commenti). Quale momento migliore per compiere quest'opera, mentre, diradati tutti i pregiudizi e gli equivoci che da tanti anni li dividevano, i popoli che combattono insieme si sono riconciliati, non solo si sentono alleati, ma hanno rinnovato l'antico affetto del mondo latino e l'accordo del mondo latino con l'anglo-sassone! Ora è certo, per modo di esempio, che, finita questa guerra, i nostri emigranti non andranno più nell' Austria-Ungheria. (Commenti). Mi pare che difficilmente andranno in Germania, ma 'affluiranno in Francia. E allora perchè la Francia non modificherebbe subito il trattato di lavoro che abbiamo concluso nel 1904 e non affermerebbe il principio che il lavorante italiano in Francia deve avere gli stessi di- ritti civili del lavorante francese? Agli uomini che ora governano in Francia, ai suoi parlamentari illustri, ai suoi statisti eletti dobbiamo raccomandare questi principi, che sono i veri e scaturiscono dalla rivoluzione francese. Ma l'onorevole Presidente del Consiglio vorrà consentirmi, come professore di diritto costituzionale, che io dica una parola su una questione tanto dibattuta: quella della censura. Siamo tutti d'accordo (e mi pare che lo fosse anche l'onorevole presidente del Consiglio nella sua bella intervista con un forte scrittore) che bisogna restringerla segnatamente ai fatti militari e ai politici che coi militari si collegano. Ma i censori, che sono anch'essi uomini italiani, cioè desiderosi di mettere in rilievo i loro uffici pubblici, in più luoghi hanno esagerato questo compito e, poiché hanno le loro passioni politiche, assolsero gli amici, censurando gli avversari. Il ministro non lo sa, perchè non può aver gli occhi in tutta Italia ; ma questo avviene, ed è sempre avvenuto, nel regime della censura. SALANDRA, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Il difetto è nel regime. LUZZATTI. Sì, è vero : sin dall'antica Eoma, come lo attesta un verso di Giovenale (Commenti) sugli ipocriti... (Commenti) (Naturalmente si riferiva agli antichi romani (Ilarità), perchè oggi non ce ne sono) : Dat veniam corvis vexat censura Columbus... Ora i miei amici dell'Associazione della stampa, ai quali sono lieto di appartenere, respingeranno naturalmente l'epiteto di colombelle (Ilarità), ma non possono negare che vi è fra loro qualche corvo, immune dai pericoli della censura. Io quindi chiedo al ministro dell'interno la eguaglianza del trattamento, gli chiedo l'ordine preciso di restringere questo ufficio alle cose militari e politiche veramente collegate con le militari. E pel resto, lasci la compensazione della lotta nella libertà: come è avvenuto nel passato, così avverrà nell'avvenire. Così accade che si compensino gli errori e si integrino le mezze verità. Nell'uno e negl'altro caso la libertà è la miglior guarentigia per lo Stato. ^ E a questo punto, io vorrei esporre all'onorevole Sonnino i dubbi che agitano il paese intorno alla attuale situazione della politica estera. (Segni di attenzione). — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1» S E S S I O N E - 8120 — DISCUSSIONI - E g l i ci ha a n n u n c i a t o , e p a r e c c h i di noi lo s a p e v a n o , che l ' I t a l i a ha a d e r i t o al p a t t o di L o n d r a . jSTè si p o t e v a , nò si d o v e v a f a r d i v e r s a m e n t e , p e r c h è n o n t o c c a s s e all' I t a l i a la sorte di r i m a n e r e sola e i n v i s a a g l i uni e agli altri. In q u e s t o p a t t o di L o n d r a n o n gli d o m a n d o che egli e il p r e s i d e n t e del Consiglio d i c a n o a l l a C a m e r a q u a l i sono i c o m pensi a s s i c u r a t i a l l ' I t a l i a e q u a l i ne a b b i a m o a s s i c u r a t i ai nostri a l l e a t i ; m a è c e r t o che esso n o n p u ò consistere s o l t a n t o in u n a f o r m a n e g a t i v a , q u a l ' è q u e l l a di n o n cessare la g u e r r a che di pieno a c c o r d o . . . S A L A N D B A , presidente del ministro dell'interno. Cosi e. Consiglio, L U Z Z A T T I . ISTon insisto a chiedere chiar i m e n t i , ma se l ' o n o r e v o l e S a l a n d r a volesse darli, nei l i m i t i in cui p o t r à darli, t r a n q u i l lerà il paese, p e r c h è n o n a v v e n g a , per esempio, che f a t t i u g u a l i siano i n t e r p r e t a t i da due a l t e t r i b u n e , q u e l l a di L o n d r a , la Cam e r a dei C o m u n i , e q u e l l a d ' I t a l i a , la nostra C a m e r a , in m o d o diverso. A l l u d o al notissimo i n c i d e n t e d e l l a G r e c i a . (Segni di attenzione). I o sono d ' a c c o r d o in q u e s t o p u n t o con l ' o n o r e v o l e S o n n i n o che v a i meglio esser m i t i e p r u d e n t i nelle parole, q u a n d o si è v i g i l a n t i , e nel caso n o s t r o s o s p e t t o s i , n e l l a r e a l t à . E quindi v a i meglio p a r l a r t e m p e r a t a m e n t e fino a l l ' u l t i m a ora, s o s p e t t a n d o . (Commenti). M a t u t t o questo d e v e a v e r e un l i m i t e . Se gli a l l e a t i g i u d i c a n o su t e m i così g r a v i in m o d o d i v e r s o , v u o l dire che m a n c a n o a n c o r a di q u e l l ' a f f i a t a m e n t o i n d i s p e n s a b i l e p e r c h è l ' a v v e r s a r i o , il n e m i c o n o n t r a g g a p r o f i t t o dalle loro d i v e r s e i n t e r p r e t a z i o n i . O r a q u a l i sono gli a c c o r d i i m m a g i n a t i dal G o v e r n o p e r c h è n e l l ' o r d i n e m i l i t a r e , dip l o m a t i c o e n e l l ' o r d i n e e c o n o m i c o , che n o n v a t r a s c u r a t o , sia u n i c o il s e n t i m e n t o , u n i c o il pensiero e perciò più r a p i d a e p r e c i s a l'azione % Se si p o t e s s e r o d a r e i n t o r n o a questi p u n t i s o s t a n z i a l i degli a f f i d a m e n t i , io c r e d o c h e la C a m e r a e il paese s a r e b b e r o g r a t i al G o v e r n o . P e r esempio, nessuno più di me a m m i r a ed a m a gli inglesi (Commenti); m a v i sono in a l c u n i dei loro p r o c e d i m e n t i (Segni di attenzione) (quali le e s p o r t a z i o n i per l ' I t a l i a , le d i f f i c o l t à di t r a s p o r t o e i n a l t r i a t t i somig l i a n t i ) delle l a c u n e , delle insufficienze e dei sospetti che si d e b b o n o m a n t e n e r e cont r o il n e m i c o , ma e s c l u d e r e t r a amici. Or Camera TORNATA DEL dei 4 DICEMBRE Deputati 1915 questi v i n c o l i spesso i m i t i l i m o l t o m o l e s t a n o il n o s t r o traffico i n t e r n a z i o n a l e . O r a q u a l i sono i p r o v v e d i m e n t i che il G o v e r n o h a preso e p r e n d e r à d ' a c c o r d o c o n i nostri a l l e a t i , p e r c h è da u n a p a r t e e d a l l ' a l t r a si r i s o l v a n o q u e s t e d i f f i c o l t à ! S o n o s i f f a t t e cose che il paese i m m e d i a t a m e n t e esige di v e d e r e e t o c c a r e , perchèsi t r a t t a del t r a s p o r t o del c a r b o n e , d e l t r a s p o r t o del g r a n o , di t u t t i quegli a l t r i p r o d o t t i che passano per l ' I n g h i l t e r r a , laq u a l e g o v e r n a t u t t i gli s t r e t t i m a r i t t i m i p r i n c i p a l i . È m e g l i o c h e li r e g g a lei p i u t t o s t o che la G e r m a n i a . I l d i l e m m a i n f a t t i o g g i d ì s a r e b b e questo : o l'una o l'altra. E finche non s o r g a n o q u e l l e C o m m i s s i o n i a n g e l i c h e i n t e r n a z i o n a l i i n c a r i c a t e di v i g i l a r e le g r a n d i v i e di c o m u n i c a z i o n e dei m a r i , v a i meglio c h e le s o r v e g l i l ' I n g h i l t e r r a che la G e r m a n i a . M a i n t a n t o u r g o n o questi p r o v v e d i m e n t i agevolatori ! I l nostro p a e s e si c o m p o r t a a m m i r a b i l m e n t e , l a v o r a con p a z i e n z a g r a n d e . L e f a b b r i c h e , n o n solo quelle che t r a g g o n o il loro a l i m e n t o dallo S t a t o , ma a n c h e quelle che e s p o r t a n o la seta, per esempio, c e r c a n o di i n t e n s i f i c a r e la loro a t t i v i t à . P a r quasi che non si sia nelle d i f f i c o l t à di u n ' a s p r i s s i m a g u e r r a : a n z i c h i v i v e in m e z z o ai c e n t r i i n d u s t r i a l i , e in più luo* g h i a n c h e a g r a r i , lo ripeto ad a r t e , n o n t u t t i a l i m e n t a t i d a l l e d o m a n d e del G o v e r n o , sa che si i n v o c a n o i m e z z i , le m a t e r i e p r i m e per l a v o r a r e , e p o i c h é n o n ce le dà t u t t e il p a t r i o suolo, bisogna c h e le p r e n d i a m o d a l l ' I n g h i l t e r r a e dagli a l t r i paesi l o n t a n i . D a ciò si i m p o n e la necessità di u n a s o l u z i o n e e q u a e p r o n t a di q u e s t i p r o b l e m i che sono di t a n t a u r g e n z a per l ' I t a l i a . (Applausi — Approvazioni). C o n questi pensieri di a l t a fiducia e di a l t a c o n c o r d i a n a z i o n a l e , che si s o t t r a g g o n o alla v o l g a r i t à delle f a z i o n i e dei p i c c o l i g r u p p i , i q u a l i si f o r m a n o nei P a r l a m e n t i senza p a r t i t i o r g a n i c i e f o r t i , io esprimo il v o t o , c h e t u t t i noi s e n t i a m o n e l l ' a n i m o nostro, che il G o v e r n o si s t r i n g a i n t o r n o al P a r l a m e n t o , il P a r l a m e n t o i n t o r n o al G o v e r no... (Commenti — Si ride). S ' i n t e n d e , onor e v o l i c o l l e g h i , c h e io parlo di s t r e t t e spir i t u a l i , (Si ride — Commenti) col solo pensiero di s e r v i r e la p a t r i a c o n c u o r e p u r o . I o ho u d i t o con a t t e n z i o n e l ' o n o r e v o l e T r e v e s (Oh! oh!) ed a l t r i d i c h i a r a r e che d o p o la g u e r r a il socialismo n o n solo n o n m o r r à , ma fiorirà p i ù che m a i . M a q u e s t a Atti Parlamentan LEGISLATURA XXIV — - I a SESSIONE - 8321 — DISCUSSIONI - è una p i c c o l a q u e s t i o n e d i n a n z i a q u e l l a c h e o g g i ci t o r m e n t a . Socialisti, l i b e r a l i , c o n s e r v a t o r i di qualsiasi colore p o l i t i c o e religioso, p r i m a di ogni a l t r a cosa d e v o n o riconoscere la necessità di a v e r e u n a p a t r i a sicura, g a r a n t i t a da t u t t i i pericoli stranieri, perchè è in q u e s t a p a t r i a s a l d a e s a l v a da v i c i n i n e m i c i c h e si p o t r à dar libero corso alle f e c o n d e g a r e dei p a r t i t i . Esse s a r e b b e r o impossibili in u n a p a t r i a malata, debole e non restituita a quella integrità che t u t t i desideriamo. Quindi è v a n o p a r l a r e di socialismo ; o g g i b i s o g n a parlare di p a t r i a , i m p e r o c c h é t u t t e le riserve socialiste a n u l l a c o n d u c o n o . Se la p a t r i a perisse, a che cosa v a r r e b bero ? Se o t t e r r à , c o m e t u t t i c o n f i d i a m o , la sua s p l e n d i d a m e t a , e allora v o i socialisti le d i m e n t i c h e r e s t e le v o s t r e riserve, p e r c h è siete p r i m a i t a l i a n i e poi- socialisti. {Commenti). L a p a t r i a è la massima e più f u l g i d a espressione della u m a n a s o l i d a r i e t à ; cong i u n g e n e l l ' a m o r e , e m e g l i o a n c o r a nel sacrifizio, gli i g n o r a n t i e i sapienti, i p o v e r i e i ricchi, gli a n i m i religiosi e gli i n c r e d u l i , i b u o n i e i m a l v a g i , che spesso, nei m o m e n t i di eroico f u r o r e , r e d i m e . S o f f r i r e , morire per la f e d e p e r s e g u i t a t a , per la s c i e n z a c o m b a t t u t a , per la l i b e r t à offesa, è r i v e l a z i o n e s u b l i m e di e n e r g i a ind i v i d u a l e ; m a p a t i r e , ma p e r i r e per la patria, p e r l a sua i n t e g r i t à , per la sua g r a n dezza è g l o r i a c o l l e t t i v a , i m p e r s o n a l e , trasmessa c o m e u n p a t r i m o n i o i n v i o l a b i l e alle g e n e r a z i o n i f u t u r e ; p e r m a n e nella s t o r i a , a n c h e q u a n d o è s p e n t o il p o p o l o che l ' h a m e r i t a t a . A q u e s t a p a t r i a , q u a l e la sognarono i p a d r i nostri, gloriosa e g r a n d e , si a d d i c o n o t u t t i i sacrifizi, t u t t e le a f f a n n o s e speranze. (Vivi applausi — Moltissime congratulazioni). Chiusura della v o t a z i o n e s e g r e t a . P R E S I D E N T E . D i c h i a r o chiusa la v o t a z i o n e segreta per ]a n o m i n a di due c o m missari d e l l a G i u n t a del bilancio e i n v i t o gli o n o r e v o l i s c r u t a t o r i a riunirsi per p r o c e d e r e allo s c r u t i n i o . SI riprende la discussione sulle comunicazioni del G o v e r n o . P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e p r e s i d e n t e del Consiglio. Camera TORNATA DEL dei 4 DICEMBRE Deputati 1915 S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro delVinterno. (Segni di vivissima attenzione). R i n g r a z i o gli o r a t o r i che h a n n o preso p a r t e a q u e s t a discussione, la cui t e m p e r a n z a e s o b r i e t à h a d i m o s t r a t o , e non p o t e v a essere a l t r i m e n t i , c o m e la C a m e r a i t a l i a n a c o m p r e n d e la s o l e n n i t à del m o m e n t o storico, nel q u a l e essa h a ripreso il giro norm a l e delle sue d e l i b e r a z i o n i . C o n s e n t o b e n v o l e n t i e r i con i d e p u t a t i i quali, come gli o n o r e v o l i P a n t a n o , T r e v e s , R a i m o n d o e M e d a , h a n n o c o l p i t o q u e s t a occ a s i o n e per g l o r i f i c a r e l ' i s t i t u t o p a r l a m e n t a r e . N o i del G o v e r n o , q u a n t o loro, ne siamo figliuoli, n e siamo c r e a t u r e , ne siamo s t a t i e ne s i a m o assertori c o n v i n t i . Ma n o n posso c o n s e n t i r e nella t e n d e n z a di a l c u n i di q u e s t i o r a t o r i a c o n s i d e r a r e quasi c o m e una v i t t o r i a d e l l ' i s t i t u t o p a r l a m e n t a r e la r i c o n v o c a z i o n e della C a m e r a nell ' e p o c a solita nella q u a l e essa era s t a t a gli a l t r i anni r i c o n v o c a t a . V i t t o r i a p e r c h è ? V i t t o r i a su di chi ? E q u a l e m a i r e s p o n s a b i l e a v e v a d u b i t a t o della intangibilità dell'istituto parlamentare d'Italia % Se noi a b b i a m o u s a t o p o t e r i straordin a r i , essi sono quelli che v o i stessi ci a v e t e l i b e r a m e n t e d e l e g a t i . D e l l ' u s o c h e ne abb i a m o f a t t o v o i p o t e t e oggi, d o m a n i , sempre, l i b e r a m e n t e g i u d i c a r e . ( B e n i s s i m o !) Q u e s t o solo a g g i u n g o : v o i ben p o t r e t e d i c h i a r a r e c h e il G o v e r n o n o n h a r e t t a m e n t e e d e g n a m e n t e u s a t o o ha a b u s a t o di q u e s t i p o t e r i , e v o i ben p o t r e t e m a n i f e stare la v o l o n t à - e sarà subito s o d i s f a t t a di a v e r e un a l t r o G o v e r n o a q u e s t o posto ; ma non p o t r e t e v o l e r e in questo m o m e n t o se n o n u n G o v e r n o il q u a l e a b b i a m e z z i suffic i e n t i per f r o n t e g g i a r e la s i t u a z i o n e del P a e s e , e sia f o r t e m e n t e s o r r e t t o d a l l a fiducia della C a m e r a , fiducia piena, esplicita, senza s o t t i n t e s i , c o m e il G o v e r n o o g g i v i chiede. R e s t r i n g e r ò a l l a m a g g i o r e b r e v i t à possibile le mie d i c h i a r a z i o n i , p r o c e d e n d o per r a g i o n e di m a t e r i a . Politica internazionale. L e c o m u n i c a z i o n i del G o v e r n o , f a t t e d a l m i n i s t r o d e g l i a f f a r i esteri, sono s t a t e l o d a t e in I t a l i a e f u o r i per la loro chiar e z z a e p r e c i s i o n e . O g n u n o h a p o t u t o int e n d e r n e il s i g n i f i c a t o e l a p o r t a t a : il G o v e r n o r i t i e n e che a g g i u n g e r e m a g g i o r i spec i f i c a z i o n i e m a g g i o r i d e t t a g l i in q u e s t o m o m e n t o n o n s a r e b b e n e l l ' i n t e r e s s e del Paese. Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - — la SESSIONE - 8122 — DISCUSSIONI - A tutti gli oratori, i quali hanno voluto considerare la situazione internazionale, noi possiamo dire soltanto che ci rendiamo pieno conto della sua gravità e dello sforzo tenace e concorde che occorre per dominarla ; ma soggiungiamo che non è menomamente scossa la nostra fiducia nella vittoria finale, a patto che non venga meno alcuna delle energie materiali e morali, il cui più strenuo concorso è necessario per conseguirla. {Approvazioni). Del resto lo svolgersi degli eventi fausti e infausti ci ha sempre più persuasi della necessità e della giustizia della nostra guerra, senza la quale saremmo rimasti irrimediabilmente menomati negli interessi e, che è peggio, nella dignità e nell'onore della nazione. (Vive approvazioni). E più vale ancora un'altra constatazione che io ho potuto personalmente fare: quella che di tale necessità e di tale giustizia oggi, assai più e meglio che non nello scorso maggio, si è convinto il popolo nostro, in tutti i suoi strati, in tutti i suoi ceti, pronti tutti agli sforzi più ardui, ai più duri sacrifìci. La politica militare, per ciò che si attiene alla condotta della guerra, non è argomento da dibattito parlamentare. La Camera lo ha sentito, e nessuno degli oratori vi ha fatto cenno. Solamente l'onorevole Salvatore Orlando, con nobile, patriottico intento, si è interessato delle condizioni dei rivieraschi dell'Adriatico, delle numerose popolazioni sì duramente colpite nei loro traffici nel periodo anteriore alla guerra nostra ed ora anche nella vita e nei beni. Ma l'onorevole Salvatore Orlando consentirà con me certamente nel proposito di non discutere qui dentro quale debba essere il compito della nostra marina. Questo io so : che la nostra marina, con le forze di cui dispone, il suo compito adempirà con valore e con coscienza. (Approvazioni). Voglio soltanto, a questo proposito, rilegare come nessuno dei rappresentanti di quelle popolazioni si sia fatto qui eco dei loro bisogni e delle loro preoccupazioni. Gli è che esse, nella loro altera coscienza, sanno che la guerra si combatte anche e, potrei dire, soprattutto per l'Adriatico. (Benissimo !) Esse sanno che questa è la loro guerra e che debbono patirne rassegnatamente, patriotticamente, gli effetti. (Approvazioni). Camera dei TORNATA "DEL 4 D I C E M B R E Deputati 1915 Del resto, dalle considerazioni dell'onorevole Salvatore Orlando una conseguenza si può trarre, ed è che le lamentate condizioni della nostra inferiorità topografica non si possono sanare se non con la guerra, vittoriosa, la quale ci guarentisca nell'Adriatico non solo la sicurezza del nostro paese, ma anche quella egemonia civile,, che, senza escludere i popoli i quali pure hanno diritto di affacciarvisi per trarne elementi di vita e di ricchezza, a noi compete per la incontestabile superiorità del nostro paese, per il suo territorio, la sua popolazione, per la sua più alta ed antica civiltà. (Vive approvazioni). L'onorevole Treves trovò la via del cuore di tutta la Camera e riscosse meritati applausi quando stigmatizzò con roventi parole la mala brama di ricchezza che induce alcuni al delitto di fornire ai soldati alimenti adulterati o indumenti non sufficienti oppure anche munizioni non adatte allo scopo. Egli ebbe ragione. Questi nemici interni sono certamente peggiori e più pericolosi dei nemici esterni che ci combattono a viso aperto ; ed il Governo, non appena lo svolgimento delle forniture militari lo fece accorto delle insidie, si preoccupò dell'insufficienza dei nostri ordinamenti giudiziari civili e militari per combatterle. Una serie di provvedimenti fu presa a questo fine. Iniziatisi i primi giudizi per frodi di forniture militari, l'autorità giudiziaria fu sollecita a dichiarare la competenza dei tribunali militari; ma accadde invece che questi non si ritenessero competenti a giudicare di siffatti reati, quando fossero stati commessi fuori della zona di guerra. Ma la Corte di cassazione di Soma, a sezioni unite, con decisione del 14 ottobre ultimo, affermò la competenza dei tribunali militari, chiunque fosse stato l'autore del reato e dovunque fosse stato commesso, cioè anche fuori della zona di guerra. In conseguenza di tale decisione il Ministero di grazia e giustizia, con circolare del 15 dello stesso mese, invitò i procuratori generali a curare la trasmissione sollecita dei processi all'autorità militare. E poiché l'esperienza rivelò'casi di frode commessi a danno non già dell'Amministrazione militare, bensì di alcuno di quei benemeriti Comitati civili, i quali chiedono lavoro al Ministero della guerra per poterlo dare alla loro volta alle famiglie dei soldati richiamati; é poiché in questo caso apparve come, mancando il contraente militare, non si Atti - Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - 8123 — DISCUSSIONI - potesse invocare la competenza del tribunale militare, parve anche opportuno estendere con una dichiarazione di valore legislativo la competenza dei tribunali militari a qualsiasi frode commessa in materia di forniture militari. E non basta ancora. Ai tribunali militari mancava la procedura rapidissima della citazione diretta e perciò avveniva che i giudizi militari si prolungassero al di là di quanto avrebbe potuto avvenire in un giudizio davanti ai tribunali ordinari; e anche a questo male fu ovviato con un'altra dichiarazione legislativa. Finalmente si è cercato di rinforzare, con l'aggiunta di elementi t r a t t i dalla magistratura ordinaria, i tribunali militari ai quali era improvvisamente cresciuta la mole del lavoro. Ecco quello che il Governo ha f a t t o ; se nuove e più severe disposizioni occorreranno, non esiterà a promuoverle. Ai tribunali, sieno essi ordinari o militari, non possono venire da questi banchi suggerimenti intorno ai singoli giudizi che essi debbono pronunciare ; ma non credo di esorbitare dal mio potere dichiarando ai giudici che a loro spetta, come il paese e l'esercito attendono, compiere l'ufficio loro con esemplare rapidità e con inesorabile severità. ( Vive approvazioni). Ma non bisogna lasciarsi turbare da denunzie spesso infondate, fallaci e non disinteressate. Occorre soprattutto che i cittadini abbiano fede negli uomini eminenti i quali, posti a capo dei servizi di rifornimento e di munizionamento dell'esercito e dell'armata, hanno affrontato ed affrontano enormi responsabilità e attendono quotidianamente ad un immane lavoro, del quale non è ultima parte la resistenza contro le insidie e le frodi degli interessi particolari, che in Italia, non più che presso altre nazioni, neanche in questo momento sentono il dovere di porre freno alla loro brama di ricchezza, sia pure acquistata nel peggiore dei modi. Un altro punto che ha attinenza alla guerra, o almeno alle questioni militari, fu toccato dall'onorevole Treves allorché egli esortò il Governo ad essere (ricordo la sua parola) meno avaro con le vedove e gli orfani dei soldati morti in guerra. Onorevole Treves, io sono sicuro che, nella sua lealtà, quando ella avrà preso cognizione delle notizie di fatto dettagliate, circa l'entità delle nostre pensioni militari, Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 notizie che non comunico alla Camera per non abusare del suo tempo, ma potrò trasmettere a lei, ella non potrà ripetere questa esortazione. Sta in f a t t o che le leggi, le quali provvedevano alle p-ensioni militari per gl'inabilitati in guerra o per le famiglie dei morti, erano insufficienti fino al 1912, considerando la ferita riportata in guerra come il caso della malattia contratta in servizio civile^ Ma nel 1912, in occasione della guerra di Libia, fu stabilito un nuovo e largo ordinamento di pensioni, che è stato applicato anche alla guerra presente. Non voglio citare cifre, ma da uno specchietto comparativo, che potrò comunicare ai colleghi, risulta che le pensioni da noi corrisposte agli inabilitati e alle famiglie dei morti sono, in media, in misura notevolmente più larga di quelle concesse in Francia, in Austria ed in Germania. Sono inferiori, soltanto a quelle concesse in I n ghilterra. {Commenti). MARANGONI. Noi ci siamo preoccupati non delle pensioni, ma dei sussidi da dare immediatamente alle famiglie. SALANDR A, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Verrò anche ai sussidi. Si è inoltre provveduto (è bene che il paese queste cose le sappia) ad accelerare, molto più che non fosse all'epoca della guerra libica, la liquidazione delle pensioni e a dare immediatamente un anticipo mediante la presentazione di pochi e schematici documenti che possono facilmente aversi. E non basta ancora. Vi è una Commissione appositamente costituita presso il Ministero della guerra, la quale dispone di fondi raccolti col concorso della munificenza sovrana ed anche da altre parti (fondi che saranno all'occorrenza accresciuti dal Governo) per dare, nei casi che richiedono immediato soccorso, sussidi alle famiglie dei morti o agli inabilitati in guerra, oppure per provvedere ad alcuni casi umanamente pietosi nei quali la famiglia legale non c'è e manca quindi il diritto a pensione, ma vi sono donne e bambini abbandonati: anche a questi casi bisogna provvedere. (Benissimo !) Abbiamo fatto, dunque, t u t t o quello che abbiamo potuto con criteri di sufficiente larghezza. Il che non implica che quegli u teriori bisogni che si dimostrassero fondati non troveranno ascolto da parte del Governo, il quale farà, siatene sicuri, con criteri di umanità e con animo patriottico, t u t t o quello che potrà,, per lenire questi grandi dolori. Atti Parlameli> — 8124 Camera dei Deputati LEGISLATURA XXIV - 1» SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 Politica interna. Se ne è parlato abbastanza in questa discussione, quantunque le comunicazioni del Governo non ne avessero fatto cenno. Né me ne lamento, perchè questa discussione dovendosi, a giudizio nostro, chiudere con un voto, dal quale risulti se la Camera concede, o no, la sua piena fiducia al Governo, era naturale e giusto che t u t t o fosse esaminato. Di polilitica interna dunque si è parlato, e si è parlato anche, e se ne poteva fare a meno, di politica elettorale. Ma, onorevoli colleghi, io non mi sento t a n t a miseria nello spirito e nel cuore, da intrattenere la Camera di così fatto argomento ! (Bene! Bravo !) Della politica interna è parte essenziale la politica economica, su cui si sono fermati l'onorevole P a n t a n o con quella competenza che tutti qui gli riconoscono, e l'onorevole Luzzatti, per la cui competenza ogni lode sarebbe superflua. (Si rida). L'onorevole Pantano ci ha invitati a prepararci al futuro assetto economico del mondo quando la crisi, che lo travaglia^ si sarà esaurita. Gravissimo in verità è l'argomento, tanto grave da richiedere maggiori menti, maggior tempo e maggior agio di quello che noi non abbiamo. L'onorevole Luzzatti mi ha prevenuto nella risposta, che io avrei voluto dare all'onorevole Pantano, notando giustamente che il futuro assetto economico, di cui non ci possiamo disinteressare, dipenderà dall'esito della guerra. Noi accogliamo l'invito a preoccuparci delle nostre condizioni interne, a preparare sopra tutto" sorti migliori ai nostri coltivatori ed ai nostri operai, di guisa che, se non rinunziando ad un t r a t t o ad emigrare, poiché questi miracoli economici non sono possibili, almeno restino quanto più è possibile a fecondare con le loro fatiche la terra, che hanno onorato col loro sangue. Questo consiglio accetto, e prometto, anche a nome dei colleghi, che questo invito a studiare sarà accolto nei limiti che ci consentirà la nostra principale missione di provvedere ai bisogni attuali ed urgenti. Ma, onorevole Pantano, ella sa meglio di me come, anche in materia economica, la miglior preparazione ad un favorevole regime economico sia la vittoria, e perciò consentirà che t u t t i i nostri sforzi, t u t t o l'animo nostro, t u t t a la nostra mente, tutto il nostro cuore siano rivolti sopra tutto al conseguimento della vittoria. .(Approvazioni). Argomento grave, a proposito del quale senza dubbio la Camera ha il diritto di chiederci conto dell'uso che abbiamo fatto dei poteri affidatici, è la questione della diminuzione necessaria, fatale, e dalla Camera stessa consentita, di quelle che l'onorevole Calisse, nel discorso fiducioso ed amichevole di cui lo ringrazio, chiamò le libertà statutarie. Naturalmente straordinaria, eccezionale e transitoria diminuzione. Noi abbiamo usato, e credo di poterlo dire con piena sicurezza di coscienza, nei limiti più moderati in cui era possibile usarne, dei poteri straordinari affidatici dalla Camera. Voi, onorevoli colleghi, sapete come lo stato di guerra, che è ammesso dalla nostra legislazione (Codice penale militare), e che trasferisce t u t t i i poteri all'autorità militare, la quale può esercitarli mediante semplice bando, sia stato proclamato in altre grandi nazioni in guerra, come in Francia, in Germania, per l'intero paese. Noi questo non abbiamo voluto fare, e lo stato di guerra in Italia si restringe alla zona contigua a quella delle operazioni di guerra, ove le autorità militari hanno creduto indispensabile questa precauzione, e alle piazze marittime; e non a quelle del Tirreno, bensì soltanto a quelle dell'Adriatico e dello Jonio che sono anch'essa in condizioni di vera e propria guerra guerreggiata. Oltre queste zone noi non abbiamo voluto estendere lo stato di guerra. Il solo provvedimento che si è preso è stato un leggero rafforzamento dei poteri dell'autorità di pubblica sicurezza mediante il decreto-legge 23 maggio 19.15, col quale alcune delle libertà concesse dal nostro regime normale, tra cui la libertà di riunione, sono state diminuite. Meno di questo non si poteva fare. E che questo uso non sia stato eccessivo, che questo sforzo, in cui il collega Orlando mi ha con t a n t a buona volontà secondato, di creare un regime medio che ci dispensasse dall'estendere lo stato di guerra a t u t t o il paese, rappresenti il minimo del regime eccezionale che si verifica in t u t t a Europa nelle condizionidella guerra presente, è dimostrato anche dal fatto che le disposizioni del decreto-legge del 23 maggio non sono state in questa Camera da nessuno degli oratori qualificate come eccessive. Del resto finora anche le disposizioni restrittive del decreto-legge del. 23 maggio si sono dovute applicare in pochissimi casi. Il paese ha agevolato il compito del Governo nel modo più lodevole più spontaneo. Non mai quanto in questo periodo la funzione della pubblica sicurezza è s t a t a — 8125 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - facile in I t a l i a . È una verità che io constato a lode del paese. ( A p p r o v a z i o n i ) . E allora, onorevole Treves, perchè parlare di difesa della libertà minacciata, perchè parlare di reazione che minaccia ? L'onorevole R a i m o n d o l'ha detto: il Governo non perseguita nessuno, e suppongo che nella sua a l t a equità di uomo di m e n t e superiore, egli riconosca che noi non vogliamo reazione, e che la libertà non ha bisogno di difensori in questo m o m e n t o . E poi, amico Barzilai, ti sei mai avveduto di essere e n t r a t o in un covo di reazionari e in una fucina di reazione ? (Ilarità). Ma, molto più che non della libertà, la quale, lo ripeto, t u t t i i colleghi sanno che nessuno minaccia, si è parlato di un'altra istituzione limitatrice delle libertà statutarie, la quale, per inesorabile necessità di cose, ha dovuto da noi essere a c c o l t a e formulata in un decreto che credo porti la stessa data del 23 maggio : la famosa o famigerata censura. I o già sulla censura ho espresso il mio pensiero in una conversazione che l'onorevole L u z z a t t i ha avuto la cortesia di ricordare. L a censura costituisce un fastidio molto maggiore per il Governo che non per alcuno di coloro i quali vi sono sottoposti. Essa è piena di difetti, senza dubbio; è l'arbitrio, ha detto l'onorevole E a i m o n d o . Certo è l'arbitrio, poiché si t r a t t a di applicare a casi determinati delle norme, non di c a r a t t e r e giuridico, ma di c a r a t t e r e politico, le quali, appunto perchè tali, non possono avere giuridicamente una determinazione esatta. Ed è un arbitrio, che non è affidato ad un uomo solo (l'arbitrio affidato ad un uomo solo t r o v a , se non a l t r o , la guarentigia dell' uguaglianza della distribuzione) ; ma è applicato f a t a l m e n t e , anche questo per necessità di cose, da una q u a n t i t à di uomini di varia mente, di vario valore, di vario criterio, i quali sono sparsi in t u t t o il E e g n o . Ora, questo difetto, che è senza dubbio il peggiore, quello contro cui non vi è difesa, del diverso t r a t t a m e n t o f a t t o ad una stessa notizia nelle varie località, questo difetto non è sanabile, poiché, per q u a n t o si cerchi di dare d i r e t t i v e uniformi, avviene che nella stessa ora due persone diverse debbano giudicare i m m e d i a t a m e n t e della p u b b l i c a b i l i t à o meno di una determinata notizia o di un d e t e r m i n a t o apprezzamento. Sono però in grado di g a r a n t i r e con sic u r a coscienza la Camera che la parzia- 625 Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1915 lità è completamente estranea alle direttive del Governo. Non posso escludere che qualche prefetto o sottoprefetto esercitila censura secondo una sua propria tendenza sentiment a l e o secondo una sua propria forma mentis, che nessuno può g a r a n t i r e quale sia ; ma che il Governo a b b i a date istruzioni perchè esso sia difeso dai censori, o perchè i suoi nemici siano dai censori oppressi, sia sicura la Camera che non è assolutamente vero. Dei resto ho detto e ripeto che il Governo non ritiene che la censura debba essere un modo per evitare che i suoi a t t i di politica i n t e r n a siano c r i t i c a t i . Noi non intendiamo s o t t r a r c i alla critica, poiché questa è giusto che ci sia eri è utile anche per noi. Noi ci difenderemo non mediante la censura, bensì da noi stessi innanzi alla Camera quando voi ci vorrete giudicare. H a detto l'onorevole Treves : P u r amm e t t e n d o la censura militare e diplomatica, abolite la censura politica. Anche quando io potessi a c c e t t a r e questo suggerimento, non sarebbe facile tradurlo in a t t o senza inconvenienti ed event u a l i lamentanze ; perchè dove finisce la materia militare e diplomatica e dove comincia la materia politica 1 ? L a politica i n t e r n a e la politica estera possono aver a t t i n e n z a alla materia milit a r e , in quanto che t u t t a l'azione del Governo, t u t t a l'azione del paese ha la sua grande finalità nella guerra. Non è possibile t r o v a r e il limite. L i m i t a t e v i alle notizie - si è detto - e lasciate andare gli apprezzamenti. Ma in materia di politica estera, onorevoli colleghi, voi i n t e n d e t e bene come può venire un certo momento, e qualche volta si è verificato, in cui il ministro degli esteri riconosca l ' o p p o r t u n i t à che i giornali non parlino, in un certo senso e con un certo indirizzo, per esempio delle t r a t t a t i v e con uno S t a t o neutrale o con u n ' a l t r a P o t e n z a . E allora non si t r a t t a di censurare le notizie, ma di censurare gli apprezzamenti ; si t r a t t a , cioè, di vera e propria censura politica. L o stesso onorevole E a i m o n d o , nella sua finezza, ha riconosciuto la difficoltà di abolire la vera e propria censura polit i c a , pur criticando questo istituto. E d io non voglio qui fare schermaglie, voglio essere, come sempre, chiaro, franco ed aperto. Può venire un giorno in cui la censura politica debba essere severamente esercitata anche al di fuori delia politica militare ed internazionale: che debba essere e s e r c i t a t a Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — la SESSIONE - 8126 — DISCUSSIONI - cioè anche in materia di politica interna, e non a difesa del Governo, o signori. Se giorno venisse in cui la stampa, mossa da chiunque o da qualunque passione o interesse, tendesse jfcon subdola campagna a svigorire l'animo nazionale nella resistenza e nei sacrifizi per la guerra, ebbene, quel giorno, come ho affrontate t a n t e penose responsabilità, affronterò anche questa, e questa stampa io la reprimerò, questa campagna io la impedirò. ( Vivissime approvazioni'— Vivissimi applausi — Commenti). C O T U G N O . Se c'è qualcuno che alimenta col denaro una c e r t a stampa, si punisca. (Commenti — Rumori all' estrema sinistra). M A F F I . Dica il nome di questi giornali! {Eumori). S A I / A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Onorevoli colleghi, voglio chiudere queste brevi dichiarazioni sulla politica interna del Governo con due brevissimi raffronti di c a r a t t e r e internazionale, per dimostrare questa che è una tesi a cui tengo, perchè è la v e r i t à : che noi abbiamo f a t t o e faremo l'uso più moderato che sia possibile dei poteri straordinari che la Camera ci ha consentito. Al Congresso di Zimmerwald (me ne sono ricordato perchè molti oratori ne hanno parlato) intervennero delegati italiani fra cui l'onorevole Modigliani. {Commenti). M O D I G L I A N I . Me ne v a n t o ! {Rumori). S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell' interno. Lo appresi da un manifesto stampato che p o r t a anche la sua firma. Ora nella stessa pagina in cui è la firma dell'onorevole Modigliani e di alt r i delegati italiani e stranieri, vi è una n o t a , (ho qui l'opuscolo) nella quale è detto c h e non intervennero a quel congresso i delegati della libera I n g h i l t e r r a perchè il Governo non volle accordare loro i passaporti. L ' o n o r e v o l e Modigliani ed i suoi amici sanno che non il menomo ostacolo al loro intervento è stato messo dal Governo. M O D I G L I A N I . Quella non è censura ! {Rumori). S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro ¡dell'Iinterno. Quanto alla censura citerò casi notissimi : in F r a n c i a fu soppresso un giornale diretto da uno dei più eminenti uomini politici del paese ; in I n ghilterra per una nota falsa, e r r a t a , riguardante uno dei ministri - b a d a t e che riguardava uno dei ministri - fu soppresso Camera dei Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 non solo il giornale, ma ne fu sconvolta la. tipografia... s Voci. F u confiscata. S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. ...e per 15 o 20 giorni il giornale non si potè più pubblicare. I n I t a l i a . . . {Interruzione del deputato Modigliani). Mi lasci finire onorevole Modigliani! I n I t a l i a , della f a c o l t à di sospensione dei giornali il Governo si è valso in un sol caso, nel caso di un giornale, che non voglio nominare in questa Camera, ma c h e c e r t a m e n t e nessuno degli uomini che sono qua dentro lamenterà che sia stato sospeso. {Approvazioni — Commenti). E d ora, o signori, mi piace porre termine a questo breve discorso ringraziando l'onorevole Treves della t e m p e r a t a altezza con la quale ha espresso il pensiero del suo p a r tito. T R E V E S . Non è un c o m p l i m e n t o ! S A L A N D R A , presidente del Consiglio,ministro dell'interno. Non è un complimento, che del resto meriterebbe, m a l a costatazione di un f a t t o . C'era t u t t a l ' i n t e n z i o n e di un complimento, ma ho detto male: volevo dire della temperanza e della altezza con cui ha esposto il punto di vista del p a r t i t o socialista rispelto alla predente conflagrazione internazionale. I o di questo voglio ringraziarlo, constatando come alcune delle osservazioni da lui f a t t e corrispondano al mio sentimento. Comune al mio sentimento è, ad esempio, la lode d a t a a quelle amministrazioni socialiste le quali, con spirito di concordia nazionale, hanno contribuito all'opera delle or g'anizzazioni civili... Voci. Come t u t t e le altre. S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. ...che si sono venute, con una fioritura v e r a m e n t e consolante, estendendo in t u t t o il paese. L'onorevole Treves sa come io - questo reazionario ! - non abbia esitato ad a t t e stare pubblicamente a Milano la sodisfazione del Governo ai rappresentanti di quella amministrazione municipale. Se altre amministrazioni socialiste, o altri gruppi socialisti, non hanno seguito la stessa linea, il giudizio che di loro si deve fare lo hanno già f a t t o dei deputati della estrema sinistra, ed io non voglio t o r n a r v i sopra. Rilevo inoltre con molta sodisfazione il consen-o t r a l'onorevole Treves e me nell'idealità per la pace futura e per il progresso dei popoli. Se ci sono degli esaltati. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 8127 — I a SESSIONE - DISCUSSIONI - che f a n n o la t e o r i a della g u e r r a per la guerra, della g u e r r a benefica, p e r m a n e n t e mente benefica; m a io q u e s t e t e o r i e eccessive non ho mai p r a t i c a t o . E s o p r a t u t t o , onorevole Treves, consento con lei nell'elogio commosso che ella ha f a t t o del popolo nostro, del popolo s a n t o ed eroico, il cui c u o r e p e r ò b a t t e oggi all'unisono n o n con lei onorevole Treves, m a con me : ed è questo il solo v a n t o , l'unica e larga ricompensa alle angoscie c h e ho sofferto e a n c o r a d o v r ò soffrire. (Vivissime approvazioni — Vivi applausi — Commenti). P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Lucci h a chiesto di p a r l a r e p e r f a t t o p e r s o n a l e . Favorisca indicarlo. (Conversazioni). Voci. L a c h i u s u r a ! la c h i u s u r a ! P R E S I D E N T E . Onorevoli colleghi, facciano silenzio!... H o d a t o f a c o l t à di p a r l a r e all'onorevole L u c c i per f a t t o personale. Parli, onorevole Lucci. LUCCI. D e b b o d a r e u n a risposta all'onorevole C o l a j a n n i , il q u a l e è r i m a s t o impressionato di u n a s m e n t i t a d a t a ieri, mentre egli h a d i c h i a r a t o che n o n a v e v a alcun d u b b i o che io fossi u o m o da n o n dire la verità. Sono a disposizione della C a m e r a p e r la prova e c o n f e r m a di quello che ho d e t t o ! {Commenti). Voci. L a c h i u s u r a ! la c h i u s u r a ! P R E S I D E N T E . E s s e n d o chiesta la chiusura, d o m a n d o se sia a p p o g g i a t a . (È appoggiata). Essendo a p p o g g i a t a , chiusura. (È m e t t o ai v o t i la approvata). Vengono ora gli ordini del giorno. Quello dell'onorevole L e o n a r d o B i a n c h i è già s t a t o svolto. Segue q u i n d i l ' o r d i n e del giorno degli onorevoli F o s c a r i e F e d e r z o n i : « L a Camera, u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del m i n i s t r o degli esteri; p l a u d e n d o alla m a g g i o r estensione che il G o v e r n o i n t e n d e d a r e a l l ' a z i o n e d e l l ' I t a lia, secondo q u a n t o i m p o n g o n o il d o v e r e di u n a p i e n a e assoluta solidarietà con i mostri Alleati e la necessità di l i b e r a r e tot a l m e n t e la N a z i o n e dal vassallaggio polis c o ed economico verso la G e r m a n i a e di difendere e p r o m u o v e r e i n o s t r i interessi ^ e d i t e r r a n e i , che sono c o n d i z i o n e essenziale per la v i t a e lo s v i l u p p o del n o s t r o Paese; Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 riconoscendo che gli interessi d e l l ' I t a lia n o n solo n o n escludono, m a i m p l i c a n o l ' i n d i p e n d e n z a politica e commerciale della Serbia e il m a n t e n i m e n t o della n a z i o n a l i t à a l b a n e s e c o n t r o le ambiziose insidie di S t a t i estranei all'Adriatico ; a f f e r m a che f r a i capisaldi di u n a soluzione a r m o n i c a ed i n t e g r a l e dei p r o b l e m i che i n t e r e s s a n o la sicurezza e l'avvenired e l l ' I t a l i a , oltre a u n n u o v o assetto s t r a tegico dell'Adriatico, r i s p o n d e n t e alle i m prescindibili necessità della n o s t r a difesa,, d e b b a essere inclusa la g a r a n z i a d e l l ' e q u i librio economico, che, per p r e v e n i r e ogni s v a l u t a z i o n e commerciale di Trieste, n o n può raggiungersi e consolidarsi se n o n con la r i v e n d i c a z i o n e di F i u m e e d i s p a i a t o , in a r m o n i a coi d i r i t t i s e g n a t i dalla n a t u r a e dalla storia ». Chiedo se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia a p poggiato. (È appoggiato). E s s e n d o a p p o g g i a t o , l'onorevole F o s c a r i ha f a c o l t à di svolgerlo. F O S C A R I . D o p o il discorso del capo del Governo, posso r i s p a r m i a r e alla C a m e r a a n c h e u n b r e v e s v o l g i m e n t o del mio o r d i n e del giorno p r e s e n t a t o a n c h e a n o m e dell'onorevole F e d e r z o n i , i n t e r p r e t i a n c h e di u n a v a s t a p a r t e dell'opinione p u b b l i c a . Posso r i s p a r m i a r e ogni s v o l g i m e n t o , perchè l ' o r d i n e del giorno è chiaro ed esplicito, s p e c i a l m e n t e nella p a r t e che r i g u a r d a il p r o b l e m a a d r i a t i c o . Le p a r o l e d e t t e ora d a l c a p o del G o v e r n o ci t r a n q u i l l i z z a n o c o m p l e t a m e n t e e d à n n o assoluto a f f i d a m e n t o che i criteri i n f o r m a t o r i della n o s t r a diplom a z i a nella soluzione del p r o b l e m a a d r i a t i c o n o n s a r a n n o s o l t a n t o s t r e t t a m e n t e legati a d u n c o n c e t t o m i l i t a r e ed economico, m a a n c h e alla difesa di quelle meravigliose energie n a z i o n a l i che l u n g o t u t t o il m a r e , nella s p o n d a o r i e n t a l e dell'Adriatico, h a n t e n u t o alto l ' o n o r e d ' I t a l i a e l ' a f f e t t o per q u e s t a Roma. Ad esse il p r e m i o della f e d e l t à dopo la n o s t r a g u e r r a , che il capo del G o v e r n o h a c h i a m a t o la g u e r r a per la liberazione dell'Adriatico. I o q u i n d i , lieto di r i s p a r m i a r e alla Camesa ogni ulteriore esposizione dei n o s t r i c o n c e t t i , m a n d o invece a Z ara, a F i u m e , a S p a l a t o , come a Trieste, come a t u t t e le c i t t à che a s p e t t a n o a n c o r a , il nostro s a l u t o r e v e r e n t e e commosso! ( A p p r o v a z i o n i ) . P R E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e D a r i , firmato a n c h e dagli o n o . Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 8128 DISCUSSIONI - Tevoli Calisse, A r l o t t a , D i Scalea, D e i f a v a , D e Amicis, D e Capitani, Tosti di V a l m i n u t a , Morpurgo, E o i , B i a n c h i n i , S a n d r i n i , V a r g a s , Corniani, Montresor, B o y e t t i , Simoncelli, L u c e r n a r i , S t o p p a t o , Mariotti, S e d e r i n i , Mi ari, I n d r i , T h e o d o l i , F o r t u n a t i , Giuliani, S a n i u s t , Tinozzi, F a l c o n i , S i t t a , B e l o t t i , Borromeo, Venino, Arrigoni, Degli Occhi, Callaini, Teodori, Ruspoli, Petrillo, P a d u l l i , D e l B a l z o , Somaini, R o m a n i n J a c u r , Mango, Chidichimo, M a u r y , B r a n d o lini, C a p a l d o , Sioli-Legnani, G r a b a u , F a c chinetti, Bota, Valvassori-Peroni, Gavazza, O t t a v i , Chiaradia, A n c o n a , Danieli, A r r i v a c e n e , B o m e o , L i b e r t i n i P a s q u a l e , Ciacci, B e n a g l i o , Gregoraci, M a n z o n i , C a c c i a l a n z a , Ceci, V i n a j , Crespi, T a l a m o , S a n t a m a r i a , R o b e r t i , C a m p o l a t t a r o , Cicarelli, D i F r a n cia, Joele, L a n d u c c i e D i C a p o r i a c c o : « L a Camera u d i t e le dichiarazioni del G o v e r n o ne a p p r o v a l ' o p e r a e i propositi e passa all'ordine del giorno ». Chiedo se questo ordine del giorno sia appoggiato. (È — appoggiato). L ' o n o r e v o l e D a r i ha f a c o l t à di svolgerlo. D A R I . D e b b o alla cortesia di parecchi o n o r e v o l i colleghi l ' o n o r e di p r e s e n t a r v i , molto s i n t e t i c a m e n t e però, il mio ordine del giorno. L e dichiarazioni del G o v e r n o furono, in forma molto semplice, dichiarazioni abbas t a n z a gravi; eppure non suscitarono qui, nè nel paese a l c u n a m e r a v i g l i a ; perchè ognuno le-presentiva, o g n u n o i n t u i v a in esse la conseguenza logica e indeprecabile di quel plebiscito parlamentare che nel m a g g i o - eco della coscienza p u b b l i c a - d i c h i a r a v a il fall i m e n t o di negoziati di ogni specie, e affid a v a risolutamente alle armi la soluzione del massimo p r o b l e m a nazionale. L a formula sobria, sintetica del nostro ordine del giorno v u o l dire a d u n q u e pieno consenso nostro nelle linee essenziali del p r o g r a m m a esposto dal G o v e r n o ; senza discussione cioè dei particolari m e z z i o met o d i più a t t i per conseguirlo, discussione che riuscirebbe forse v a n a e c e r t a m e n t e poco o p p o r t u n a e poco c o n c l u d e n t e , perchè non a b b i a m o nè possiamo avere sottom a n o gli e l e m e n t i c o m p l e t i e positivi di esame e di giudizio. Ma col prescindere da questo esame non vuoisi —come testé d i c h i a r a v a lo stesso presidente del Consiglio, - non vuoisi chiusa la via alla critica libera di t u t t i gli a t t i del TORNATA D E L Camera dei Deputati 4 DICEMBRE 1915 G o v e r n o ; critica che costituisce la maggiore e la più gelosa delle nostre p r e r o g a t i v e , specialmente poi quando essa v e n g a eserc i t a t a - come alla C a m e r a in questi giorni è a v v e n u t o - con i n t e n t i altissimi di schietto p a t r i o t t i s m o : a p a t t o però che la critica e i dubbi e le diffidenze non riescano mai a r a l l e g r a r e le orecchie tese di un nemico, che strazia f e r o c e m e n t e l ' a n i m a i t a l i a n a . L ' o r d i n e del giorno nostro significa che m e n t r e la p a t r i a è in marcia per t r a d u r r e in realtà le deliberazioni del P a r l a m e n t o , dobbiamo mantenere ferma al G o v e r n o la nostra fiducia che gli è d o v u t a , senza attenderlo al v a r c o di e v e n t i finali, ma senza, in pari t e m p o , sottrarre noi stessi a veruna responsabilità. Responsabilità, del res t o i c h e questa Camera ha mostrato di volere assumere a p e r t a m e n t e e c o n s a p e v o l m e n t e ; perchè, mentre in altri t e m p i era quasi la sola opposizione a parlare e a disputare, questa v o l t a invece ogni settore ha sentito il bisogno di chiarire l u c i d a m e n t e le ragioni del proprio v o t o , del proprio a p p o g g i o al Governo. I l nostro ordine del giorno significa infine, che al di sopra delle rifrazioni talora impercettibili dell'iride p a r l a m e n t a r e , vuoisi g u a r d a r e esclusivamente al nostro paese, al paese v e r a m e n t e eroico nei disagi e nelle sofferenze della guerra, come sanno le popolazioni costiere del nostro A d r i a t i c o , e come sanno, forse più, le p o p o l a z i o n i dei territori redenti, le quali p r o v a r o n o la durissima v e n d e t t a estrema, la v e n d e t t a selv a g g i a della f u g a d i s p e r a t a senza ritorno. D o b b i a m o guardare, d i c e v o , al paese e sop r a t u t t o all'esercito e alla m a r i n a : al nostro esercito glorioso (Approvazioni), all'esercito di t u t t i i figli d ' I t a l i a , fusi in un solo cuore, v e n d i c a t o r e di ogni ingiuria, vendicatore inflessibile dei martiri antichi e n u o v i ; d o b b i a m o g u a r d a r e con occhio fidente alla nostra m a r i n a , c h e è quasi cos t r e t t a a tenere o c c u l t i gli sforzi q u o t i d i a n i e meravigliosi, e deve perfino reprimere i fremiti di entusiasmo per una l o t t a aperta, che essa una v o l t a p o t r à bene a f f r o n t a r e , con t u t t i i suoi generosi a r d i m e n t i , contro un nemico che è a d d e s t r a t o solamente alle insidie coperte ed alla slealtà c o n t i n u a t a . (Approvazioni — Applausi). O n o r e v o l i colleghi, il nostro v o t o di fiducia al Governo, in q u e s t ' o r a così solenne per t u t t i , dirà che esso è degno di questo paese, di questo esercito e di questa marina ; non solo gli d e c r e t e r à un nobile doc u m e n t o di dignità; ma, quello che più in- A. li — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 8129 — DISCUSSIONI - teressa, gli assicurerà m a g g i o r e prestigio e maggior lena per assolvere il t r e m e n d o ufficio che si assunse di p o r t a r e o n o r a t a m e n t e alla meta le i m m a n c a b i l i f o r t u n e d ' I t a l i a . (Vivi applausi). P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e M a z z o n i , firmato a n c h e dagli onorevoli P r a m p o l i n i , C a v a l l e r a , A h bertelli, D u g o n i , S o g ' i a , B r u n e l l i , Modigliani, Graziadei, Pucci, Sichel, M u s a t t i , Marangoni, B o c c o n i , C u g n o l i o , T r e v e s , Z i b o r d i , Bentini, M o n t e m a r t i n i , B e l t r a m i e P e s c e t t i . « L a C a m e r a i n v i t a il G o v e r n o , fermo restando il controllo delle n o t i z i e militari e diplomatiche, ad abolire la censura politica ». Chiedo se quest'ordine del giorno sia appoggiato. (È appoggiato). Essendo a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e zoni ha f a c o l t à di svolgerlo. PRESIDENZA DEL V I C E P R E S I D E N T E Maz- ALESSIO M A Z Z O N I . O n o r e v o l i colleghi, chiedo alla C a m e r a che non mi si i m p u t i la superba p r e t e s a , t r o p p o spesso r i v o l t a a questi banchi, di un monopolio della difesa delle libertà; siamo s e m p l i c e m e n t e interpreti di pensieri e di disgusti largamente diffusi qui dentro, ma che non si esprimono per i diversi t o r m e n t i in cui si d i b a t t o n o uomini e partiti in certe ore e in certe contingenze politiche. P e r ò q u a n d o udii ieri la requisitoria a u d a c e e v i b r a n t e del c o l l e g a L u c c i , che p a r v e p o l v e r i z z a r e t u t t e le ipocrisie di forma e di sostanza a t o r t o considerate come il s a l v a c o n d o t t o per p a r l a r e q u a dentro, e la vidi impòrsi a l l ' a t t e n z i o n e onesta e serena della Camera, p a r v e a me che, con quella t o l l e r a n z a concessa alle critiche più acerbe, la C a m e r a affermasse il rispetto che si deve agli uomini sinceri. E b b e n e , onorevoli colleghi, se la sincerità deve essere, in q u a l c h e ora, superiore anche alla politica qui dentro, io voglio dire all'onorevole R a i m o n d o che non è lecito rid u r r e i malanni della censura ad un problema di d i f e t t o costituzionale connesso al tecnicismo delle museruole. V i è una p a r t e di vero in t u t t o questo, ma ciò a g g r a v a l ' a c cusa politica che noi f a c c i a m o , perchè Governo, che non v o g l i a g a r r o t t a r e la libertà e non v o g l i a u t i l i z z a r e per sè e per la sua setta t u t t i i m a l a n n i della censura, d e v e avere circospezione n e l l ' a d o t t a r e un simile strumento di eccezione. TORNATA D E L Camera dei Deputati 4 DICEMBRE 1915 H o sentito l ' o n o r e v o l e L u z z a t t i citare Giovenale. E b b e n e , siamo p e r f e t t a m e n t e d ' a c c o r d o , onorevole L u z z a t t i : noi siamo con Giovenale. E g l i a v e v a r a g i o n e q u a n d o d i c e v a che la censura p r o t e g g e i corvi e p e r s e g u i t a le c o l o m b e . Ma se G i o v e n a l e a v e v a inteso il difetto costituzionale deliacensura, a v e v a mostrato però di i n t e n d e r e che i difetti della censura stessa si t r a d u c e v a n o in u n a pratica utilizzazione dei suoi malanni a f a v o r e dei c o r v i . Questa è la realtà politica che noi d e n u n z i a m o . Possiamo d u n q u e porre n e t t a m e n t e la questione politica, se di politica è lecito p a r l a r e , q u a n d o essa non è che il pretesto per la conservazione di clientele che sono al potere. N o n siamo secondi a nessuno nel comprendere che in certi m o m e n t i v i sono delle situazioni che richiedono sacrifìci e senso di responsabilità. Poiché da ogni p a r t e sr. sono l e v a t i inni alla forza morale del paese,, noi chiediamo un t r a t t a m e n t o di dignità e di l i b e r t à non per noi soli, ma per t u t t i gli uomini e per t u t t i i p a r t i t i . L ' u n i t à , come q u a l c u n o la pensa, non l ' a c c e t t i a m o . L ' u nità- intesa come una rassegnazione incons a p e v o l e o è v i l t à o è cecità. I n ogni caso e debolezza. I l G o v e r n o ha il d o v e r e di impedire c h e la r i p u t a z i o n e del paese a p p a i a , per coloro che ci a s c o l t a n o f u o r i d ' I t a l i a , b a s a t a su la mortificazione della dignità. L ' u n i t à deve? essere s o m m a di f o r z e consapevoli, non distruzione dei c a r a t t e r i essenziali di queste forze. N o i possiamo intendere certe supreme: ragioni della censura. A b i t u a t o a dire sinceramente e n e t t a mente il mio pensiero, non nego la e v e n t u a l e necessità dei supremi p r o v v e d i m e n t i della censura delle notizie militari e delie notizie diplomatiche. P e r queste seconde scriviamo pure, come sui p a l i delle cond u t t u r e elettriche : « v i e t a t o toccare, pericolo di morte ». Q u a l c h e spirito a c u t o p o t r à al più a g giungere: è v i e t a t o capire. (Si ride). P e r le prime, cioè per le notizie militari^ credo o p p o r t u n o a l c u n e osservazioni, t a n t o più che questo p u n t o è stato c o m p l e t a m e n t e d i m e n t i c a t o dalla parola del G o v e r n o . Checosa s'intende per censura militare? Q u e s t a censura d e v e estendersi al f a t t o c o m p i u t o , senza limite di tempo? P u ò essa p r e t e n d e r e il diritto di colpire la storia e la c r o n a c a ! D e v e essa esagerare il m a n t e n i m e n t o di quella i g n o r a n z a sospettosa e l o q u a c e Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 8130 — DISCUSSIONI - dalla quale derivano poi i pettegolezzi, le esagerazioni e il panico! Ecco le d o m a n d e che io faccio al Governo. È questo il solito p r o b l e m a della libertà e della v a l u t a z i o n e dei suoi effetti morali. Noi non siamo c e r t a m e n t e v e n u t i qui per dirvi che non crediamo che anche la libertà abbia i suoi malanni, ma vogliamo semplic e m e n t e ri p e te r v i che la somma degli utili della libertà è superiore alla somma dei malanni. L ' o n o r e v o l e presidente del Consiglio ha c i t a t o l ' I n g h i l t e r r a , m a l'ha c i t a t a per u n caso eccezionalissimo e si è ben g u a r d a t o dal citarla per altri mille casi che gli a v r e b bero d a t o t o r t o . L ' I n g h i l t e r r a p r i m a di t u t t o ha u n ' i m m e n s a e s t e r m i n a t a libertà di discussione p a r l a m e n t a r e ; nel suo P a r l a m e n t o si discutono t u t t i i più delicati problemi diplomatici e militari; là il Gov e r n o non crede che si v a d a contro gli interessi del Paese, d i c h i a r a n d o di t a n t o in t a n t o , con quella p r u d e n z a che è r e g o l a t a d a l calendario, le cifre delle perdite. L à si è saputo ufficialmente che le perdite ascend o n o , per la sola spedizione dei Dardanelli, ad ottantamila morti. È u n a g r a n d e sodisfazione morale per gli uomini che v i v o n o in quel meraviglioso paese, pur traverso ai suoi d i f e t t i e alle sue manchevolezze, sapere come v a n n o le cose. Ma in I t a l i a , si sa n i e n t e di t u t t o questo ? Si sa s o l t a n t o quello che si sente a t r a v e r s o quella maledetta'- e sciagurata m a l a t t i a che è il pettegolezzo da caffè che esagera e ingigantisce i sospetti e crea u n a m a l d i c e n z a , che è come u n a ruggine per la t e m p r a della nostra gente. Che cosa si sa in I t a l i a , t r a il misterioso p a r l o t t a r e , intorno alle vicende del Col di L a n a ì Che cosa si sa della Tripolitania ? (.Benissimo ! — Interruzioni). Abbiamo p u r e il d i r i t t o di sapere almeno che cosa succede laggiù nella L i b i a ! (Bene!) Non siamo così sciocchi e così ingenui, d a credere che il G o v e r n o ci v e n g a a svel a r e dei segreti diplomatici; desideriamo s o l t a n t o che il Governo, in certi limiti di t e m p o , con la p r u d e n z a e sotto la responsabilità che gli incombe, ci dica la v e r i t à . N o n scambiate la forza di u n popolo c o n la t r a n q u i l l i t à a p p a r e n t e che deriva dalla incoscienza e dalla cecità ! (Approvazioni — Interruzioni). Con Tripoli si era iniziato il sistema della v e r i t à a pillole; m a con questa g r a n d e Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 guerra si è giunti al sistema della soppressione c o m p l e t a della v e r i t à . Si deve f a r sapere, con p r u d e n z a , ciò che accade, perchè questo è un d i r i t t o dei c i t t a d i n i . N o n bisogna confondere i diritti s u p r e m i della cronaca con la necessità della censura delle notizie di c a r a t t e r e militare. (Interruzioni). Questo sono le riserve che faccio in mer i t o a quella che genericamente si chiama censura militare. Ma v'è da dire di peggio dell'altra censura, della censura politica, che noi chiediamo al Governo di abolirla. Anzi q u a n d o si dice « politica » si a d o p e r a un eufemismo: la censura che chiamiamo politica è qualche cosa di meno alto, di meno nobile. H o sentito il presidente del Consiglio chiedere : ma dove comincia e dove finisce la censura politica ì È il solito sottile sofisma, in nome del quale si può giustificare ogni eccesso della reazione. Se d o m a n i , ha d e t t o il presidente del Consiglio, accadesse c h e u n a s t a m p a sospetta demoralizzasse il paese io applicherei, con ogni rigore, la censura politica. E io d o m a n d o alla mia v o l t a al presidente del Consiglio : dove comincia e dove finisce il vostro modo di i n t e n d e r e la lib e r t à ? ( B e n e ! all'estrema sinistra). I n t a n t o gli dico che non ho bisogno di a s p e t t a r e il p r o g r a m m a di domani: la s t a m p a ( m e t t e t i c i u n a S maiuscola, s e v i fa comodo) l ' a v e t e p e r s e g u i t a t a ieri, la p e r s e g u i t a t e oggi. E noi diciamo : se questo vostro paese è così forte, è così sicuro (questo non io, ma voi dovreste dirlo) così incrollabile, perchè p o t e t e t e m e r e che le male a r t i di u n a s t a m p a sconsigliata possano t u r b a r n e d o m a n i la sicurezza e la t r a n q u i l l i t à ? Ah ! voi che siete alleati d e l l ' I n g h i l t e r r a , lo siete solo nella visione di obiettivi militari e diplomatici ì Niente abbiamo da impar a r e da lei % N i e n t e per emularla, per seguirla sul t e r r e n o della dignità e della lib e r t à politica ? Ma in I n g h i l t e r r a si discute, in F r a n c i a si discute, in A u s t r i a si c a m b i a n o i Ministeri, si f a n n o le crisi ministeriali ; le crisi ministeriali che in I t a l i a f a n n o venire la f e b b r e gialla; (Commenti) la crisi ministeriale che è considerata in t u t t i i paesi dell ' E u r o p a come il logico sviluppo delle sit u a z i o n i civili e p a r l a m e n t a r i . Solo in Italia la crisi di G a b i n e t t o è cosa t a n t o terrific a n t e che i d e p u t a t i si a d a t t a n o ai più do- Atti Parlamentari LEGISLATURA — 8131 — XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - lorosi sacrifìci, facendo poi nei corridoi i ventriloqui del loro malumore ; (Si ride) abbandonando l'Italia a quella automobile a tredici cavalli blindata, al cui chauffeur appena fuori di quest'aula, si muovono le critiche più acerbe, Noi sopportiamo da sei mesi uno stato di cose che è la mortificazione della libertà, della cultura, del professionismo giornalistico. L'onorevole presidente del Consiglio si è rivolto al ministro Barzilai, quasi a chiamarlo testimone dei suoi sensi liberali. Ma 10 voglio ricordare all'uno e all'altro che la Federazione nazionale della stampa, che tutte le associazioni della stampa d'Italia, da sei mesi tempestano e protestano, al di sopra di tutti i partiti, contro il selvaggio metodo di censura applicato in Italia. Non è, o signori, in nome del socialismo, che vi parlo; bensì da modesto uomo, che ha la disgrazia di adoperare quell'istrumento che si chiama la penna. La penna è bistrattata. Crii uomini, che hanno per loro patrimonio un calamaio, sono in balìa dei forieri maggiori, o dei segretariuccoli di prefettura. Sono essi arbitri delle lettere, della politica, della storia; sì, anche della storia. I l collega Lucci, ha scritto nell'Avantil un articolo intitolato « Dal t r a t t a t o di Berlino ai nostri giorni ». Ebbene, furono censurati titolo, articolo e firma. I l 15 giugno un altro articolo col titolo « Confessione di Federico I I » fu confiscatodalla testa, ai piedi; 11 18 giugno un'altro articolo intitolato « Nota delle spese di polizia della Bussia » (vi pare che fossero notizie tali da costituire pericoli?) fu pure confiscato! I l 19 giugno, un'altro articolo in cui si polemizzava con i cattolici, su l'internazionalismo cristiano, tema innocuo e pacchiano, fu confiscato. Ancora un'altro articolo sulle « Condizioni degli ebrei in Eussia » fu confiscato. Le polemiche più innocenti sono vetriolate. L ' A vanti e la Perseveranza costituiscono un magnifico esempio. L'Avanti si mette in polemica con la Perseveranza. Ad un certo punto i censori si scagliano, con le unghie c i denti, sull'Avanti e gli impediscono di rispondere. Il collega della Perseveranza, c^e è un moderato e un galantuomo, pubblica un articolo, in cui dice che, di fronte alla disparità di t r a t t a m e n t o , mancherebbe alla cavalleria se continuasse la polemica. È una lezione di cavalleria data alla polizia. Io domando agli amici e colleghi, senza distinzione di partito, che siedono nella tribuna della stampa, quante cose si potrebbero dire! Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1915 È t u t t a una collana di prepotenze e di imbecillità, che i troppo affrettati e industriosi storici di quest'ora dovrebbero aggiungere ai volumi, in corso di ^stampa. C' è un ordine del giorno fresco, fresco, dell'Associazione della stampa di Venezia (a Venezia non c'è un giornale sovversivo; t u t t e le Gazzette e i Gazzettini sono redatti da gente d'ordine) il quale dice: Noi non ne possiamo più. Sentite che cosa si denunzia: non si può parlare -di voli e di t u t t o quello, che ha attinenza ai voli. Un giorno un povero giornalista, non sapendo più di che cosa t r a t t a r e parla del volo d'Icaro; la censura cassa il volo. ( V i v i s s i m a ilarità) Ma non è finito. E intanto che Icaro si sfracella sulla crosta terrestre, la censura dice: è proibito parlare anche di piani militari. E allora il povero diavolo non sapendo più di che piani parlare, va a tirar fuori una nostra gloria italiana, gloria vera, Leonardo da Vinci. E parla di un piano di Leonardo; ma la censura cancella l'articolo, perchè a lei basta che ci sia la parola « piano ». L a censura veneta è la più idiota e la più feroce d ' I t a l i a ! (Si ride). Voci. No, no! Altre voci. Sì, ha ragione. MAZZONI. Il Gazzettino... (Rumori) Domando scusa alla Camera. Io mi accontento di cogliere qua e là qualche fiore; non voglio tediarvi con la citazione, che potrei fare, di numerosi casi; ma di fronte alla smentita del Ministero debbo dimostrare, che ie mie non sono delle chiacchiere o delle affermazioni che potreste ritenere suggerite dalla mia buona o mala fede politica. Orbene, il Gazzettino di Venezia, scelgo a caso, nel marzo scorso stampa un articoletto dal titolo: « Contraddizioni ». Sentite : « Ieri la censura ci ha proibito di pubblicare qualsiasi particolare, all'infuori della relazione dell' Agenzia, Stefani, circa la grandiosa commemorazione dei morti per la patria avvenuta a Udine il 2 corrente, e sta bene; ma non sta altrettanto bene che mentre i giornali di Venezia subiscono tale proibizione, i giornali di altre provincie, e gli stessi giornali di Udine abbiano potuto pubblicare quegli stessi particolari che a noi fu proibito pubblicare. Nè basta, perchè siamo stati pure impediti di riprodurre notizie già pubblicate dalla Patria di Modena e dal Resto del Carlino di Bologna. Non facciamo commenti ». Ebbene, l ' a r t i c o l o è stato censurato tutto, fino in fondo. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 8132 — la SESSIONE - DISCUSSIONI - I l Resto del Carlino di Bologna, giornale conservatore, ligio alle istituzioni, alla monarchia, ecc., pubblicò un giorno un attacco al sindaco socialista di Bologna che aveva organizzata una passeggiata per la raccolta della lana pei soldati. « Questo è uno sconcio, disse il giornale, non si fa la guerra coi sistemi di Casamicciola. Noi sappiamo bene che se il Governo va a fare una guerra sulle Alpi, prima ancora dei cannoni avrà provveduto a t a n t a lana da coprire dieci volte l'esercito; quindi, continuava quel foglio, è antipatico, èstupido che il sindaco socialista vada Tei) ccogliere la lana con carri e musiche in testa ». Opinione discutibile, della quale non mi occupo. La censura cancella tutto. E allora il collega Missiroli, che è un argui s s i m o spirito, agguanta il telefono e dice: Perchè mi avete censurato, signori della censura ? Io sostengo una tesi patriottica, dico che questo sindaco scredita il Governo. E allora il colonnello (io assistevo alla scena) risponde: Sì, lo capisco, e vero. - E perchè mi censura? - Lo censuro perchè il Comando ha dato i carri e se lei mi critica la passeggiata lei viene a deplorare il Comando. {Ilarità). A Reggio Emilia... Voci. B a s t a ! B a s t a ! MAZZONI. A Reggio Emilia c'è un caso tipico che merita di essere raccontato. Trascuriamo ciò che è capitato al collega del Secolo di Napoli, il quale telegrafa al Messaggero che un automobile ha investito un bambino. L a censura toglie la notizia. Perchè ? Non si può dire ? Sì; pot e t e raccontare il fatto, ma non dovete dire che l'automobile era dell'onorevole Chimienti. {Rumori). A Reggio Emilia il 26 maggio (sentite quest'ultimo episodio) partono dei volontari. i l Municipio socialista affigge la bandiera tricolore per un senso di rispetto che si vuol esprimere al di sopra di ogni valutazione politica. Quelle piccole cricche che si immiseriscono e si inacidiscono in provincia, fanno sapere a Roma una menzogna. D i c o n o : Sono nove anni che a Reggio Emilia non si espone la bandiera ! E il presidente del Consiglio dei ministri, dimenticando che, per legge, due volte all'anno bisogna esporre la bandiera e che se il municipio di Reggio Emilia non l'avesse fatto sarebbe stato sciolto, in nove anni ben diciotto volte... SAL A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Non c'è questa legge! Camera dei Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 MAZZONI. ...il presidente del Consiglio commette la leggerezza di sanzionare, nel discorso in Campidoglio, la bugia che gli hanno data ad intendere da Reggio. Allora Zibordi, nella Giustizia, scrive un articolo e dice: onorevole presidente del Consiglio, i Consorzi reggiani vi hanno ingannato. Sapete, allora che cosa fa il prefetto? Cancella la notizia. Perchè? Perchè, dice, non posso ammettere che si smentisca una affermazione del presidente del Consiglio. {Rumori). Io mi riassumo, onorevoli colleghi, chè intendo i vostri richiami non come un senso di indifferenza per la documentazione della verità, ma come un senso di stanchezza che io ben comprendo e che è in t u t t i noi a quest'ora. Domando soltanto se è possibile affermare, come ha fatto il presidente del Consiglio, che la censura non ha inferocito contro la libertà, se è possibile e lecito invocare la testimonianza di Barzilai, ex-presidente dell'Associazione della stampa. Ciò vi domando, quando in I t a l i a , non le notizie militari, non le notizie politiche, vengono censurate ferocemente, con particolare persecuzione per alcuni giornali, come VAvanti e la Stampa di Torino. T u t t e le critiche ai recenti provvedimenti fiscali del Governo sono state soppresse. Non si può criticare, non si può dire che voi avete tassato poco i vampiri fornitori dello Stato, e che inferocite sui poveri. E avete il coraggio di domandarmi dove è che comincia la politica e dove cominciano le notizie militari? Siete voi che dovete rispondere alla accusa specifica e documentaria che vi faccio ! E quando noi diciamo che il Governo ha la responsabilità politica, non siamo così ingenui da credere che esso abbia individualmente approvato o voluto tutti questi a t t i di servilismo, se non di scioccheria; ma esso ha mantenuto il sistema che inevitabilmente produce questi atti. I n queste giornate fosche, onorevoli colleghi, quando ogni dissenso è sospettato; quando si identifica la patria con un Ministero; quando ancora in queste sere la polizia tollera che un istrione di caffè-concerto, nel centro di Roma, copra di vituperio e di fango un uomo che si teme possa ridiventare padrone d'Italia e in confronto del quale, malgrado la nostra ferma avversione politica, sento di dover difendere la dignità del mandato parlamentare, {Applausi) quando invece si vieta d'altro lato ai gior- Atti — 8133 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - SESSIONE - Camera dei DISCUSSIONI - nali socialisti di p u b b l i c a r e la notizia che un p o e t a , il q u a l e ebbe un'altissima udienza, dopo a v e r i n v o c a t o le liste di proscrizione dei deputati neutralisti {Applausi), quando si v i e t a ripeto di pubblicare che il c o m u n e di G e n o v a ha d o v u t o p a g a r e a questo signore, allorché a n d a v a a c o m m e m o r a r e le glorie della p a t r i a , il conto dell'albergo per lui e per due sue p r o s t i t u t e {Vivi applausi); quando si linciano i p a r l a m e n t a r i e si garotta il P a r l a m e n t o ; q u a n d o si sopprimono gli atti p a r l a m e n t a r i l i v r a g a n d o il discorso pronunciato qui in maggio d a l l ' o n o r e v o l e T u rati, e si sopprime non solo nella Critica Sociale ma a n c h e nelle pubblicazioni di casa Treves, che sono uscite con due pagine in bianco {Approvazioni)-, q u a n d o si fa questo, come a v e t e voi il c o r a g g i o di venirmi a dire che a v e t e r i s p e t t a t a la liberlà 1 V o i mi v e n i t e a prospettare una ipotesi r e a z i o n a r i a per domani. IsTo, no. 11 vostro d o m a n i è nell'oggi; noi qui vi inchiodiamo a questo oggi, a t u t t e le violenze, che sarebbero anche meglio risult a t e se avessi p o t u t o leggere alla C a m e r a t u t t a la filza interminabile degli abusi della censura. Nè t e n t a t e g i u s t i f i c a r v i con la disparità da p r o v i n c i a a p r o v i n c i a . In un paese d o v e il G o v e r n o impera per delegazione, a t t r a v e r s o le clientele e le t r a n sazioni locali, la disparità non scrimina il Governo. S p i e g a le m a l e f a t t e e le a g g r a v a . l i è si citino le circolari S a l a n d r a e la intervista filisteica concessa a giornalisti di S t a t o . R o b a a m b i g u a : m e t à s c r i t t a dall'onorevole S a l a n d r a e m e t à scritta d a l l ' o n o revole B a r z i l à i , il quale se è e n t r a t o al Governo come r a p p r e s e n t a n t e delle terre da conquistare, a u g u r i a m o c i che non dimentichi, egli ex presidente dei giornalisti, i diritti che la s t a m p a ha già c o n q u i s t a t i e dei quali non ha f a t t o finora c a t t i v o uso. C o n c l u d o : !N"oi chiediamo l'abolizione della censura politica. L a l i b e r t à t r o v a maggiormente il suo orgoglio e il suo vigore nelle ore terribili. L i b e r t à per t u t t e le idee. Cessi lo sconcio che v i e t a di parlare, per esempio, della massoneria, quasi che essa fosse ent r a t a da poco al b a n c o del G o v e r n o come una istituzione sacra. P r o v a t e v i , o signori, a scrivere contro la massoneria... S A L A ì i D E A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Si t r a t t e r à di q u a l c h e prefetto massone! M A Z Z O N I . E e s t i t u i t e la l i b e r t à al pensiero. I l G o v e r n o d e v e abolire la censura p o l i t i c a . E d io mi auguro e mi illudo che la C a m e r a v o r r à a c c e t t a r e questa nostra do- TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 m a n d a che risponde non solo alle aspirazioni dei socialisti, ma a quella di t u t t a - l a s t a m p a i t a l i a n a alla quale, pure a t t r a v e r s o diversità politiche, non si può f a r e a p p u n t o di essere uscita d a l l a misura. I n questo m o m e n t o il G o v e r n o che fa la g u e r r a di redenzione, mostri che sa r e d i m e r e se stesso dai t r o p p i ricordi di reazione, che sono segnati sulla fedina criminale-politica di p a r e c c h i dei s u o i c o m p o n e n t i . {Commenti — Applausi all'estrema sinistra— Congratulazioni). P E E S I D E I S T T E . Segue l'ordine del giorno dell'onorevole Cavagnari : « P r o p o n g o l'ordine semplice ». del giorno puro e Chiedo alla C a m e r a se quest'ordine del giorno sia a p p o g g i a t o . {Pausa). Chiedo nuov a m e n t e alla C a m e r a se questo ordine del giorno sia a p p o g g i a t o . {Non è appoggiato). PRESIDENZA DEL PRESIDENTE M A R C O R A . P E E S I D E N T E . Segue l'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i , firmato a n c h e dall'onorévole Mancini: « L a Camera, u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o ; f a c e n d o eco al n o b i l e s e n t i m e n t o pel q u a l e il P a e s e non c o n t a i sacrifizi dell'arduo c o n f l i t t o ed elimina ogni dissenso nell'azione; d e l i b e r a t a a secondare ogni idoneo sforzo pel trionfo delle più e l e v a t e r a g i o n i di giustizia i n t e r n a z i o n a l e e delle p i ù leg i t t i m e aspirazioni n a z i o n a l i ; passa all'ordine del giorno ». Chiedo alla C a m e r a se q u e s t ' o r d i n e del. giorno sia a p p o g g i a t o . \ {È appoggiato — Conversazioni). Essendo a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e Ciccotti ha f a c o l t à di svolgerlo. {Conversazioni — Rumori). O n o r e v o l e C i c c o t t i , cominci a parlare ; gliene ho dato f a c o l t à . C A V A G Ì s T A E I fa cenno di voler parlare. P E E S I D E N T E . Onorevole Cavagnari, il suo ordine del giorno non è stato a p p o g g i a t o e non posso quindi lasciarla p a r l a r e , C A V A G Ì i A E I fa nuovamente cenno di voler parlare. P E E S I D E Ì i T E . H o d o m a n d a t o al vicepresidente che o c c u p a v a il seggio, se il suo ordine del g i o r n o fosse stato a p p o g g i a t o e mi ha risposto di no. Alti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - I a SESSIONE - 8134 — DISCUSSIONI - C A V A G N A R I . Onorevole P r e s i d e n t e , p r i m a che ella rioccupasse il seggio presidenziale, il mio ordine del giorno era s t a t o appoggiato. (Rumori). Voci. d i e n t e a f f a t t o ! No, no. Altre voci dall' estrema. Sì, sì. [Rumori). P E E S I D E N T E . Io n o n mi presto a simile giuoco. Ella n o n può s m e n t i r e il vicepresidente, nè l'Ufficio di P r e s i d e n z a . ( A p provazioni). C A V A G N A R I . Ma io d o m a n d o se ho f a c o l t à di p a r l a r e . (Rumori). P R E S I D E N T E . P o t r à p a r l a r e per u n a dichiarazione di v o t o a suo t e m p o ; adesso no. CAVAGNARI. Io non prenderò a parlare se ella non me lo concede ; m a p r o t e sterò perchè questa è u n a violazione della l i b e r t à della p a r o l a . (Rumori). C I C C O T T I . Onorevole P r e s i d e n t e , mi assicurano p a r e c c h i colleghi che l'ordine del giorno C a v a g n a r i era s t a t o a p p o g g i a t o . (Rumori). Voci. No, no! P R E S I D E N T E . I suoi colleghi mal si p r e s t a n o a questo giuoco. R i p e t o che l'ordine del giorno n o n è s t a t o a p p o g g i a t o . CICCOT.TI. P a r e che l ' o n o r e v o l e Presidente, non si sia, nella c o n f u s i o n e del m o m e n t o , a c c o r t o che i colleghi h a n n o app o g g i a t o l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e C a v a g n a r i . L a pregherei, quindi, di n o n obbligarmi a p a r l a r e , m e t t e n d o m i nella diffìcile posizione di p r e n d e r e il posto di u n collega, che si dice v i t t i m a di u n equivoco. (Rumori). CAVAGNARI. Ringrazio l'onorevole Ciccotti della d e f e r e n z a che mi usa, m a r i n u n z i o a p a r l a r e , e p r o t e s t o in n o m e del d i r i t t o che ha la t r i b u n a p a r l a m e n t a r e di p o t e r c o m p i e r e il p r o p r i o dovere; dir i t t o che è s t a t o c o n c u l c a t o dal P r e s i d e n t e della C a m e r a . (Rumori). P R E S I D E N T E . Protesto contro questa sua p r o t e s t a . Posso a s s o l u t a m e n t e afferm a r e che nessuno h a m a n c a t o qui al suo dovere. (Approvazioni). Onorevole Ciccotti h a f a c o l t à di p a r l a r e . C I C C O T T I . Onorevoli colleghi, poiché q u e s t a discussione deve v e n i r e ad u n epilogo, e l'epilogo d e v e essere u n o r d i n e del giorno, chiedo scusa se p r e n d o la p a r o l a , e la r i t e r r ò per pochi m i n u t i , per chiarire u n ordine del giorno, che mi lusingo possa t r o v a r e consenso in m o l t i dei nostri colleghi. I o , f r a n c a m e n t e , non so i n t e n d e r e la n a t u r a e il c a r a t t e r e di q u e s t a discussione Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 che, forse, in p a r t e , s a r e b b e bene non fosse a v v e n u t a . (Benissimo ! — Approvazioni). L a discussione che qui si è f a t t a è in p a r t e p o s t u m a , in p a r t e p r e m a t u r a : p o s t u m a in q u a n t o concerne l ' o p p o r t u n i t à di a v e r f a t t o la guerra ; p r e m a t u r a in q u a n t o p r e t e n d e di v a l u t a r n e o r a lo sviluppo e le conseguenze. (Bravo! Benissimo !) N o n sono n e m m e n o u n i d o l a t r a del sis t e m a pai l a m e n t a r e , e n o n credo che il P a r l a m e n t o sia l ' o r g a n o più a d a t t o per compiere ogni f u n z i o n e e il luogo ove meglio si possa d i s c u t e r e di ogni cosa. Se, t u t t a v i a , q u e s t a discussione, che ora volge alla fine, u n significato politico p u ò e d e v e avere, noi d o b b i a m o r i c o r d a r c i che qui, q u a n d o se ne h a la voglia e la f o r z a si può sostituire nell'interesse del P a e s e l'uno a l l ' a l t r o Ministero, si possono e si d e b b o n o d a r e m o n i t i e consigli, m a che non è questo il luogo nè il m o m e n t o per apologie o per a n t i c i p a t e c o n d a n n e , per dileggi o per p l e n a r i e i n d u l g e n z e . (Vivissimi generali applausi). I l Paese, onorevoli d e p u t a t i , ci h a seg n a t o la via con quel c o n c o r d e raccoglim e n t o in cui si c o n f o n d o n o la passione soffoc a t a delle m a d r i che offrono i figli, (Bravo! — Applausi vivissimi generali — Tutti i deputati sorgono in piedi), la rassegnazione degli o r f a n i che a c c e t t a n o la loro sciagura come u n sacrificio, e l'olocausto di quelli che n o n vollero la g u e r r a e le consacrav a n o la v i t a , e il dolore che si n o b i l i t a con l ' a b n e g a z i o n e dell'oscurità e del silenzio ! (Bene ! — Applausi). Se u n a f u n z i o n e politica può e d e v e a v e r e l ' o d i e r n a r i c o n v o c a z i o n e del P a r l a m e n t o , non è che q u e s t a a n z i t u t t o : u n ' a n i mosa professione di fede, f u o r i d ' o g n i smarrim e n t o , (Bravo! •— Vivissimi applausi — Tutti i deputati sorgono in piedi) f u o r i di ogni i a t t a n z a ; di quello s m a r r i m e n t o che fiacca lo spìrito e le forze, di quella imp o r t u n a i a t t a n z a che, f a c e n d o perdere il senso della r e a l t à , p r e p a r a n e c e s s a r i a m e n t e le delusioni. P e r c i ò qui n o n si t r a t t a di v o t a r e per u n Ministero. Noi d o b b i a m o v o t a r e per u n a nobile causa e pel paese ! (Vivissime approvazioni — I deputati sorgono in piedi applaudendo lungamente). E cerchiamo di esser degni della causa e del p a e s e ! (Bene! Bravo !) T r i s t e chi nell'esercizio di u n p o t e r e che gli è stato affidato per il bene comune, nel m o m e n t o del più a r d u o cimento, n o n riesce Atti — Parlamentari LEGISLATUE. V X X I Y - l a SESSIONE - 8135 — DISCUSSIONI - a dissipare le p r e o c c u p a z i o n i di fini particolari o di f a z i o n e ! ( V i v e approvazioni). T r i s t e più assai di c o l u i che f r o d a l ' o b o l o estorto al c o n t r i b u e n t e più misero ; più t r i s t e a n c o r a di colui che sofistica la v e s t e che d e v e r i g u a r d a r e dai rigori del c l i m a il n o s t r o s o l d a t o ! (Bene ! Bravo !) M a , p u r r i v e n d i c a n d o q u i la c a u s a della l i b e r t à con cui solo si c o m b a t t o n o le guerre d e l l ' i n d i p e n d e n z a , con cui solo si sosteng o n o e si f a n n o t r i o n f a r e l e n o b i l i cause n a z i o n a l i ; pur r i v e n d i c a n d o sopra t u t t o la c o r r e t t e z z a del c o s t u m e p o l i t i c o ; n o n io, non v o i n e g h e r e m o , a qualsiasi G o v e r n o c h e si sarà d a t o il nostro p a e s e , t u t t o q u a n t o occorra per sostenere g a g l i a r d a m e n t e u n a l o t t a l e g i t t i m a , a c o n d u r r e fino a l l ' e s t r e m o la nostra suprema difesa. ( V i v i s s i m e approvazioni). L ' o r a che passa, o signori, d e v ' e s s e r e , se non v o g l i a m o essere al di s o t t o del mom e n t o e di noi stessi, la fiamma in c u i t u t t o d e v e consumarsi che n o n sia nobile e puro. {Approvazioni vivissime). I l v o t o , a cui ci s ' i n v i t a oggi, n o n può essere c h e u n a sacra p r o m e s s a di d a r e al nostro p a e s e , alla n o s t r a c a u s a , t u t t e le nostre energie; un i m p e g n o di serbare e r a f f o r z a r e q u e l l ' a l t a disciplina c i v i l e e morale, che sola p o t r à r e n d e r e f e c o n d a la v i t toria ( Vivissime approvazioni), che sola pot r à t e m p e r a r e le a m a r e z z e di o g n i insuccesso, e in c u i solo il paese p o t r à t r o v a r e la m e d e l a della g u e r r a e il s e g r e t o di o g n i nostro migliore a v v e n i r e . ( V i v i s s i m e , generali approvazioni). L ' I t a l i a e b b e g l o r i e e s v e n t u r e , ma ciò c h e più c r u c c i a nella m e m o r i a non è il ric o r d o dei d a n n i p a t i t i , q u a n t o q u e l l a dei g i o r n i in c u i ci a c c a d d e di essere inferiori agli a v v e n i m e n t i e a noi stessi. ( B e n i s s i m o ! Bravo!). S o t t o q u e s t o t o r b i d o v e n t o di b u f e r a popoli e S t a t i h a n n o r i n n e g a t o e r i n n e g a n o spesso la v i a del d o v e r e e d e l l ' o n o r e . N o i v i v i a m o e m o r i a m o p e r il d i r i t t o (Bravo!) .con senso di onore e di d o v e r e ! {Benissimo! Bravo!) O h i ' c o s ì m u o r e , risorge dalle sue ceneri ! {Vivissimi, generali e prolungati applausi, cui partecipano anche le tribune — Moltissimi deputati si recano a congratularsi vivamente con Voratore, mentre tutti sorgono in piedi al grido di V i v a l ' I t a l i a ! V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a ! — Commozione generale). P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e L a b r i o l a : Camera TORNATA DEL dei 4 DICEMBRE Deputati 1915 « L a Camera, d i s p o s t a ad a c c o r d a r e a l G o v e r n o t u t t i i m e z z i c h e possono a s s i c u r a r e il successo della g u e r r a ; e s p r i m e il v o t o che la l i b e r t à di s t a m p a e di r i u n i o n e sia p i e n a m e n t e r i s p e t t a t a e che i c a r i c h i t r i b u t a r i d i p e n d e n t i d a l l a g u e r r a siano f a t t i g r a v a r e sulle classi più a g i a t e , con esclusione dei c o n s u m i pop o l a r i ». C h i e d o se q u e s t ' o r d i n e del giorno sia appoggiato. (È appoggiato). Essendo appoggiato, l'onorevole Labriola ha f a c o l t à di s v o l g e r l o . Voci. A i v o t i ! ai v o t i ! Altre voci. V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a ! (Tutta la Camera sorge in piedi, ed applaude entusiasticamente rivolta alla tribuna militare — Anche i membri del Governo sorgono in piedi e si associano agli applausi). P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e l'onorevole Labriola. L A B R I O L A . P o i c h é il caso e la f o r t u n a - e per me caso f o r t u n a t o - mi h a n n o i s c r i t t o a p a r l a r e subito d o p o il m i o a m i c o e coll e g a C i c c o t t i , credo di i n t e r p r e t a r e il sent i m e n t o che v e d o v i b r a r e n e l l ' a u l a , chied e n d o c h e i n t o r n o a l l ' o r d i n e del g i o r n o , p r e s e n t a t o d a l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i , si realizzi l ' u n a n i m i t à d e l l ' A s s e m b l e a . S o n o c o n v i n t o , o n o r e v o l i c o l l e g h i , che gli u o m i n i che c o m p o n g o n o il G o v e r n o , v i b r a n o a l l ' u n i s o n o col c u o r e n o s t r o . . . ( A p plausi — Approvazioni) ed il consenso che r a c c o g l i e r à l ' o r d i n e del g i o r n o d e l l ' o n o r e v o l e C i c c o t t i da p a r t e d e l l ' A s s e m b l e a sarà c o m e se il medesimo consenso fosse d a t o agli a t t u a l i m e m b r i d e l G o v e r n o . E p o i c h é t u t t i h a n n o espresso i m e d e simi s e n t i m e n t i e p o i c h é t u t t i h a n n o sorv o l a t o sulle miserie e sui p i c c o l i dissidi int e r n i , e p o i c h é cogli stessi s e n t i m e n t i è s t a t o a c c o i t o d a l l a C a m e r a l ' o r d i n e del g i o r n o di E t t o r e C i c c o t t i , c o n f i d o che con s e n t i m e n t i c o m u n i il G o v e r n o v o r r à a c c e t t a r e la- p r o p o s t a che io f a c c i o , insieme a m o l t i a l t r i c o l l e g h i , a c c o n s e n t e n d o che in q u e s t o ordine del g i o r n o si a f f e r m i l ' u n a n i m i t à dei n o s t r i s e n t i m e n t i . (Approvazioni). P R E S I D E N T E . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e C a l l a i n i , così c o n c e p i t o : « L a C a m e r a , o r g o g l i o s a dei n o s t r i s o l d a t i e m a r i n a r i , che d e t t e r o e d a n n o p r o v e mir a b i l i di s u b l i m e eroismo p e r la difesa e per Atti — 8136 Parlamentari LEGISLATURA XXIV - 1® S E S S I O N E - DISCUSSIONI - la g r a n d e z z a d e l l a p a t r i a , m e n t r e m a n d a a d essi il più a f f e t t u o s o s a l u t o di g r a t i t u dine e l ' a u g u r i o f e r v i d o d e l l a v i t t o r i a , u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o , nella cui o p e r a c o n f i d a , passa a l l ' o r d i n e del giorno ». C A L L A I N I . R i n u n z i ò asvolgerla.(-Bravo/) P R E S I D E l i T B . S e g u e l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e G i a c o m o F e r r i , così concepito : « L a C a m e r a , o r g o g l i o s a del v a l o r e e dell'eroismo de' suoi s o l d a t i che sono la naz i o n e in a r m e p e r la difesa della P a t r i a ; f a v o t i che i g o v e r n a n t i si e l e v i n o nella p o l i t i c a estera, m i l i t a r e e t r i b u t a r i a al liv e l l o m i r a b i l e del p o p o l o c h e offre t a n t o s a n g u e g e n e r o s o e t u t t i i tesori del suo lav o r o a c c u m u l a t o ». F E R E ! G I A C O M O . E i n u n z i o a svolgerlo. P E E S I D E N T E . S e g a e l ' o r d i n e d e l giorno d e l l ' o n o r e v o l e B o s e l l i , così c o n c e p i t o : « L a C a m e r a a p p r o v a la p o l i t i c a del Gov e r n o e passa a l l ' o r d i n e del g i o r n o ». C h i e d o se q u e s t ' o r d i n e del g i o r n o sia appoggiato. {È Camera appoggiato). E s s e n d o a p p o g g i a t o , l ' o n o r e v o l e Boselli h a f a c o l t à di s v o l g e r l o . B O S E L L I . {Segni di attenzione). I l mio o r d i n e del g i o r n o h a p r e v e n u t o gli a p p l a u s i coi q u a l i la C a m e r a accolse l ' o r d i n e del g i o r n o d e l l ' o n o r e v o l e C i c o o t t i {Applausi), poiché u n o stesso c o n c e t t o , uno stesso s e n t i m e n t o ci ha ispirati: il c o n c e t t o d e l l ' u n i o n e , il sentimento della patria. I l mio o r d i n e del g i o r n o c h i e d e e conf e r m a q u e l l a c o n c o r d i a di v o t i la q u a l e , al di sopra e al di f u o r i delle d i v i s i o n i p a r l a m e n t a r i ; a l di sopra e al di f u o r i degli apprezzamenti contingenti, esprime l'anima d e l l a n a z i o n e che è t u t t a f o r t e m e n t e e f e r v e n t e m e n t e u n i t a in u n solo i n t e n t o , in u n v o l e r e solo. [Applausi). I l m i o o r d i n e del g i o r n o si r i c o n g i u n g e alla d e l i b e r a z i o n e con la q u a l e q u e s t a Cam e r a d e l i b e r ò la m a g n a n i m a i m p r e s a . A p p r o v a n d o l a p o l i t i c a n a z i o n a l e del G o v e r n o , c o n f e r m a n d o al G o v e r n o la n o s t r a fiducia, noi d i c i a m o che l ' h a fin qui b e n e i n t e r p r e t a t a e c h e a b b i a m o f e d e che c o n t i n u e r à ad esplicare la p o l i t i c a n a z i o n a l e c o n la stessa v i g o r i a , con la stessa l a r g h e z z a di idee, con la stessa decisione di p r o p o s i t i per l ' I t a l i a e per la c i v i l t à , con le q u a l i h a fin qui p r o c e d u t o . {Approvazioni). dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 N o i a b b i a m o i n t e s o le d i c h i a r a z i o n i d e t G o v e r n o , d i c h i a r a z i o n i le q u a l i ci rassicur a n o c h e l ' I t a l i a p r o s e g u i r à a sostenere imp a v i d a m e n t e e senza f e r m a r s i i d i r i t t i di t u t t e le g e n t i i t a l i a n e ; e che d a r à a l l ' A d r i a t i c o u n a n u o v a s t o r i a di i t a l i a n i t à . {Vive approvazioni). Noi a v v a l o r a n d o questa politica, non solo c o r r i s p o n d i a m o al m i r a b i l e p a t r i o t t i smo del paese, al p a t r i o t t i s m o che t u t t i ci ispira, t u t t i ci g u i d a , m a p r o s e g u i a m o le piti s p l e n d i d e , le piti e l o q u e n t i t r a d i z i o n i del E i s o r g i m e n t o i t a l i a n o . C o n c e d e t e a m e , c h e v e n n i in ques t ' a u l a q u a n d o e r a p o p o l a t a da c o l o r o che a v e v a n o , o c o l pensiero o col v a l o r e nell ' e s e r c i t o e nelle file g a r i b a l d i n e , c r e a t a l ' è r a n u o v a del E i s o r g i m e n t o nazionale,, c h e v i dica c h e in questi miei v e c c h i anni sono c o m m o s s o nel v e d e r e c o m e la fiamma c h e q u e l l i u o m i n i g e n e r o s i ed insigni gett a r o n o nel p a e s e , n o n solo c o n t i n u i i n e s t i n g u i b i l e m a f u t a l e che o g g i si è v i v i d a m e n t e r i a c c e s a e d i v a m p a nella N a z i o n e n o s t r a in t a l guisa d a n o n affievolirsi, m a da crescere s e m p r e piti e più a r d e n t e fino a l g i o r n o d e l l a v i t t o r i a per l ' I t a l i a e p e r la c i v i l t à . {Vivi applausi). V a d a ai nostri s o l d a t i . . . {Vivissimi e prolungati applausi — I deputati si alzano gridando-. V ì v a l ' E s e r c i t o ! ) . V a d a ai n o s t r i m e r a v i g l i o s i s o l d a t i la espressione di q u e l l a g r a t i t u d i n e e di q u e l l a a m m i r a z i o n e ch'è sublime o r g o g l i o n a z i o n a l e , "con la q u a l e noi- seguiamo i prodigi n u o v i del loro v a l o r e in u n a g u e r r a crudamente e crudelmente nuova. {Approvazioni). I l v o t o n o s t r o sia c o m e l ' i n n o dell'esalt a z i o n e sulla t o m b a d e g l i eroi. {Vivi e prolungati applausi). V a d a la n o s t r a v o c e ai n o s t r i m a r i n a i p l a u d e n t e d e l l ' o p e r a di o g g i e c o m e p r e s a g i o delle glorie del d o m a n i . {Nuovi applausi — Grida di: V i v a l ' A r m a t a ! ) . È bella ed a l t a cosa c h e m e n t r e il E e d ' I t a l i a {Scoppio di applausi da tutti i settori ed anche sul banco- dei ministri — Grida, prolungate di V i v a il E e ! ) i n t r e p i d a m e n t e c o m b a t t e c o n t u t t o il p o p o l o i t a l i a n o , la C a m e r a i t a l i a n a si l e v i c o n c o r d e a d a f f e r m a r e la sua f e d e sicura n e l l a v i t t o r i a , il suo p r o p o s i t o i n c r o l l a b i l e di c o n s e g u i r l a c o n o g n i p r o v a di v a l o r e , c o n o g n i persev e r a n z a di sacrifici. {Vivissimi applausi — Moltissimi deputati si affollano intorno alVoratore per congratularsi con lui). Atti — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - 8137 — DISCUSSIONI - P R E S I D E N T E . L o s v o l g i m e n t o degli ordini del giorno è esaurito. I n v i t o ora l'onorevole p r e s i d e n t e del Consiglio a d i c h i a r a r e q u a l e di questi ordini del giorno egli a c c e t t i . S A L A i i D E A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. I l G o v e r n o ha l'obbligo di f a r e le sue dichiarazioni sugli ordini del giorno. L ' o n o r e v o l e F o s c a r i ha già r i t i r a t o il suo. L ' o n o r e v o l e Mazzoni sa, per le mie dichiarazioni p r e c e d e n t i , che n o n posso accett a r e quello da lui p r e s e n t a t o . L ' o n o r e v o l e Cavagnari che ha p r o p o s t o l'ordine del giorno p u r o e semplice, d e v e i n t e n d e r e come il G o v e r n o , al quale è indispensabile u n a esplicita d i c h i a r a z i o n e di fiducia, non può a c c e t t a r e u n a soluzione che q u e s t a d i c h i a r a z i o n e non implichel'ebbe. C'è l ' o r d i n e del giorno dell'onorevole B i a n c h i L e o n a r d o , il quale, b e n c h é sia formulato s e m p l i c e m e n t e così: « U d i t e le dichiarazioni del Governo, passa a l l ' o r d i n e del giorno ». Lo i n t e r p r e t o come un ordine del giorno di a p p r o v a z i o n e e di fiducia nel Governo e spero di n o n essermi i n g a n n a t o . B I A N C H I L E O N A R D O . Chiedo di p a r lare. Voci. N o , no, b a s t a ! S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. L ' o n o r e v o l e Dari e gli a l t r i numerosi d e p u t a t i che h a n n o firm a t o il suo o r d i n e del giorno, esprimono con chiare p a r o l e l ' a p p r o v a z i o n e dell'opera e dei p r o p o s i t i del G o v e r n o . I o li ringrazio con t u t t o l ' a n i m o di questo c o n f o r t o che mi viene da loro. L'onorevole Labriola... L A B R I O L A . H o r i t i r a t o il mio o r d i n e del giorno e mi sbno associato a quello dell'onorevole Ciccotti. S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. L a ringrazio. Dirò d u n q u e che gli onorevoli Ciccotti e L a b r i o l a h a n n o f o r m u l a t o u n o r d i n e del giorno che l ' o n o r e v o l e Ciccotti ha i l l u s t r a t o . L'essersi l ' o n o r e v o l e L a b r i o l a associato all ' o r d i n e del giorno dell'onorevole C i c c o t t i significa che egli si associa a n c h e ai sentim e n t i con i quali l ' o n o r e v o l e Ciccotti lo ha svolto. Rivolgo u n a speciale p a r o l a a l l ' o n o r e vole Ciccotti, col q u a l e ci conosciamo da t a n t i a n n i (per q u a n t o ci si sia t r o v a t i spesso in diversi campi, in q u e s t a C a m e r a e fuori, e forse in diversi c a m p i ci ritrov e r e m o a n c o r a ) per dirgli u n grazie di Camera dei TORNATA DEL 4 D I C E M B R E Deputati 1915 ,, cuore, non a nome del G o v e r n o che è poca 1 cosa, in questi m o m e n t i , m a a n o m e del Paese. (Benissimo! Bravo!) Egli h a i n t e r p r e t a t o con insuperabile altezza di p a r o l e il s e n t i m e n t o c o m u n e . I l v o t o che noi d o m a n d i a m o alla Camera n o n è v o t o per il Governo, m a è u n v o t o per la P a t r i a e per il Paese. (Benissimo! Bravo! — Applausi vivissimi). Noi ; o signori, vogliamo l ' a p p r o v a z i o n e v o s t r a per questa sola ragione: p e r c h è noi siamo il G o v e r n o che h a v o l u t o la g u e r r a e c h e la vuol c o n t i n u a r e fino all'ultimo, con t u t t e le n o s t r e f o r z e e con t u t t i i sacrifici. (Benissimo! Bravo! — Vivissimi generali applausi). T u t t o il resto è p o v e r a cosa, v a n a e cont i n g e n t e di f r o n t e a q u e s t a a f f e r m a z i o n e , Così p u r e sia grazie all'onorevole Boij selli delle sue parole nobilissime e del conf o r t o che eia esse ci viene. D a lui non era possibile a t t e n d e r s i di meno; l ' a t t o suo di oggi è la logica conseguenza della manifes t a z i o n e del suo s e n t i m e n t o e del suo a l t o p a t r i o t t i s m o , nella quale t u t t a la C a m e r a c o n s e n t ì il 20 maggio u l t i m o . È a n c h e qualche cosa di più. È la form u l a con cui si r a n n o d a n o , n e l l a sua ven e r a n d a età, t u t t e le g r a n d i t r a d i z i o n i del p a t r i o t t i s m o i t a l i a n o ; a t t r a v e r s o lui l'anim a di q u e i g r a n d i che egli c o n o b b e e che f u r o n o i c r e a t o r i d e l l ' I t a l i a si ricongiunge con l ' a n i m o nostro, con noi che siamo modesti sì, ma t e n a c i assertori degli stessi loro ideali e che i n t e n d i a m o p o r t a r l i a compimento. (Approvazioni). I l v o t o che d o m a n d i a m o alla C a m e r a è proprio secondo lo spirito e le p a r o l e degli onorevoli Ciccotti e Boselli; e io credo, che nè l'onorevole D a r i , nè l ' o n o r e v o l e L e o n a r d o B i a n c h i , nè l ' o n o r e v o l e Ciccotti si d o r r a n n o se li p r e g h e r ò di a g g i u n g e r e i loro nomi s o t t o l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli che il G o v e r n o a c c e t t a e che p r e g a la Cam e r a di v o t a r e . (Benissimo ! Bravo !— Applausi vivissimi e prolungati). Yi è a n c o r a u n o r d i n e del giorno, del q u a l e p e n s a t a m e n t e n o n ho f a t t o finora p a r o l a . Esso è dell'onorevole Callaini. Lo leggo : « L a C a m e r a , orgogliosa dei n o s t r i sold a t i e m a r i n a i , che d e t t e r o e d a n n o p r o v e mirabili di sublime eroismo per la difesa e per la g r a n d e z z a della P a t r i a , m e n t r e m a n d a ad essi il più a f f e t t u o s o saluto di g r a t i t u dine e l'augurio f e r v i d o della v i t t o r i a , u d i t e le d i c h i a r a z i o n i del G o v e r n o , nella cui oi p e r a confida, passa a l l ' o r d i n e del giorno ». Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — 8138 — la SESSIONE - DISCUSSIONI - Ora, io spero che l ' o n o r e v o l e Callaini consentirà di eliminare da quest'ordine del giorno le ultime parole : « udite le dichiarazioni del G o v e r n o nella cui opera confida » perchè sia questo ordine del giorno soltanto di plauso all'esercito e alla marina. {Applausi). E quest'ordine del giorno, che non è politico, che non ha senso di fiducia nel Governo, che non ha c a r a t t e r e p a r l a m e n t a r e , questo solo, r o m p e n d o la c o n s u e t u d i n e della Camera, io vi prego di v o t a r l o per a c c l a m a zione, perchè spero che .anche i colleghi di quella p a r t e (accenna all'estrema sinistra) della C a m e r a v i consentiranno. ( V i v i s s i m i generali e prolungati applausi — Grida unanimi di: V i v a l ' E s e r c i t o ! V i v a l ' A r m a t a ! ) (L'ordine del giorno è approvato per acclamazione). S A L A N D R A , presidente del Consiglio, ministro dell' interno. I l G o v e r n o chiede quindi che si v o t i , nelle forme regolamentari, sull'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli. P R E S I D E N T E . O r a interrogherò gli onorevoli p r o p o n e n t i di ordini del giorno per sapere.se li mantengono o li ritirano. T U R A T I . Chiedo di fare, una dichiarazione di v o t o . P R E S I D E N T E . S t a bene. H a facoltà di p a r l a r e l ' o n o r e v o l e B i a n c h i Leonardo. B I A N C H I L E O N A R D O . Il mio ordine del giorno significava a p p r o v a z i o n e dell'opera del G o v e r n o e fiducia nella continuazione di essa fino alla fine della guerra. Io vorrei rendere o m a g g i o alla Camera, a p p r o v a n d o e n t u s i a s t i c a m e n t e le p a r o l e generose d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti, e sottoscrivere al suo ordine del giorno ed all'ordine del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli, perchè il mi') discorso era ispirato s o p r a t u t t o alla concordia mirabile del Paese, e alla concordia generosa dell'esercito sui c a m p i di b a t t a g l i a . P e r conseguenza io non posso che associarmi alla p r o p o s t a che ha f a t t o il presidente del Consiglio, sottoscrivendo all'ordine del giorno dell'onorevole Boselli, ed associandomi a n c h e al pensiero c h e ha anim a t o le parole d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti. P R E S I D E N T E , L ' o n o r e v o l e F o s c a r i ha già d i c h i a r a t o di non insistere nel suo ordine del giorno. N o n essendo presente l ' o n o r e v o l e D a r i , s ' i n t e n d e che abbia r i t i r a t o il suo o r d i n e del giorno. L ' o n o r e v o l e Mazzoni m a n t i e n e il suo? M A Z Z O N I . Lo mantengo. P R E S I D E N T E . L'onorevole Ciccotti? C I C C O T T I , Aderisco a l l ' i n v i t o del presidente del Consiglio, e mi associo all'ordine del giorno dell'onorevole Boselli. (Applausi vivissimi). P R E S I D E N T E . S u l l ' o r d i n e del giorno d e l l ' o n o r e v o l e Boselli, al quale si associa l ' o n o r e v o l e Ciccotti, a c c e t t a t o dal presidente del Consiglio a nome del G o v e r n o , Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 è stata chiesta la v o t a z i o n e n o m i n a l e dagli o n o r e v o l i : R u s p o l i , Di Campolattaro^ Foscari, B r a n d o l i n i , L u c e r n a r i , F o r t u n a t i , S a n t a m a r i a , M e ù d a j a , Simoncelli, Federzoni, N u n z i a n t e , Ciappi, Sipari, Micheli, M a u r y , Tosti ed altri. Veniamo ora alle dichiarazioni di v o t o . H a f a c o l t à di parlare l ' o n o r e v o l e Bissolati. B I S S O L A T I . Mi p e r m e t t a n o i colleghi, che mi a v e v a n o i n c a r i c a t o di fare una dichiarazione di v o t o , di dire che una dichiarazione di v o t o in questo m o m e n t o è superflua. L a d i c h i a r a z i o n e di v o t o l'ha f a t t a la Camera e l o q u e n t e m e n t e . (Applausi). L a dichiarazione di v o t o , la dichiarazione della v o l o n t à nazionale la s t a n n o f a c e n d o i nostri s o l d a t i che c a m m i n a n o decisi alla v i t t o r i a od alla m o r t e . (Vivissimi applausi). P R E S I D E N T E . L'onorevole Girardini ha f a c o l t à di f a r e una dichiarazione di v o t o . G I R A R D I N I . V i rinunziò, associandomi alle parole dell'onorevole Ciccotti, che furono u n a n i m e m e n t e a p p r o v a t e dalla Camera, e a quelle t e s t é p r o n u n z i a t e dall'onorevole Bissolati. (Vive approvazioni). P R E S I D E N T E . L'onorevole Altobelli ha f a c o l t à di f a r e una d i c h i a r a z i o n e di v o t o . A L T O B E L L I . Orgoglioso di associarmi al nobilissimo discorso d e l l ' o n o r e v o l e Ciccotti, nel quale p a l p i t a e freme l ' a n i m a d ' I t a l i a , rinunzio al parlare. (Applausi). P R E S I D E N T E . L ' o n o r e v o l e Colosimo ha f a c o l t à di fare una dichiarazione di v o t o . C O L O S I M O . N o n v i può essere un italiano solo, non v i può essere rappresent a n t e del popolo che nell'Assemblea nazionale non d e b b a associarsi ai sentimenti che hanno ispirato il nobile discorso dell'onorevole Ciccotti. I o e i miei amici, dando ad esso un alto significato ~di solidarietà e di concordia nazionale, ci associamo al suo ordine del giorno. ( V i v e approvazioni). P R E S I D E N T E . L'onorevole Gambarott a ha f a c o l t à di f a r e una dichiarazione di voto. G A M B A R O T T A . Vi rinunzio. P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di fare u n a dichiarazione di v o t o l'onorevole Cappelli. C A P P E L L I . (Vivissimi rumori). Onorev o l i colleghi, io che nella mia coscienza ero p r o f o n d a m e n t e convinto che questa guerra non dovesse farsi... (Rumori vivissimi) non posso oggi dar v o t o di plauso a coloro c h e questa guerra vollero ; ma d ' a l t r o l a t o , a l m o m e n t o che essa si c o m b a t t e e che il nostro f a t o è legato a quello di a l t r i belligeranti, nell'interesse della P a t r i a non posso voler dissensi e non v o r r e i n e p p u r e , p e r Atti — Parlamentari LEGISLATURA. XXIY - l a SESSIONE - — DISCUSSIONI - servirmi della f r a s e scultoria di L i n c o l n , che fossero m u t a t i i cavalli in mezzo al guado. (Rumori vivissimi). Voci. B a s t a ! B a s t a ! C A P P E L L I . N o n p r e n d o q u i n d i oggi p a r t e al v o t o , m a uno ne esprimo, e vivissimo, che v e n g a p r e s t o il giorno, nel quale io possa dire agli onorevoli S e n n i n o e Salandra : « Amici, io ebbi t o r t o , voi a v e v a t e ragione ». Vi giuro, collrghi, che quello sarà il giorno più r a d i o s a m e n t e lieto della mia v i t a , e i n t a n t o dal p r o f o n d o del cuore m a n d o un saluto di plauso e di a m m i r a z i o n e a coloro che g l o r i o s a m e n t e c o m b a t t o n o in t e r r a e sul m a r e per la g r a n d e z z a d ' I t a l i a e un saluto di s i m p a t i a a t u t t i coloro c h e della guerra soffrono. ( R u m o r i vivissimi). P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di f a r e u n a dichiarazione di voto l ' o n o r e v o l e T u r a t i . T U B A T I . E s p r i m e r ò il pensiero mio e quello dei miei compagni del g r u p p o socialista in sole dieci parole. C o n t r a r i a questa g u e r r a , d o b b i a m o votare c o n t r o il G o v e r n o , che la volle e che la c o n d u c e ; m a se io fossi f a v o r e v o l e a questa g u e r r a , se io dovessi q u i n d i sentire più che m a i il desiderio di u n a c o n c o r d i a reale e n o n m e n t i t a , il bisogno di u n Governo che riassumesse v e r a m e n t e l ' a n i m a del paese e quella di q u e s t a C a m e r a , che impersonasse in sè quei s e n t i m e n t i di fiamma che h a n n o a n i m a t o il discordo di E t t o r e Ciccotti, se io fossi dico, f a v o r e v o l e a q u e s t a guerra, d o v e n d o v o t a r e per la concordia che è f a t t a di r i s p e t t o e di f o r z a , d o v e n d o v o t a r e per la p a t r i a , v o t e r e i dieci v o l t e contro questo Ministero ! (Applausi alla estrema sinistra — Rumori vivissimi dagli altri settori — Conversazioni). P R E S I D E N T E . F a c c i a n o silenzio, onorevoli colleghi. P r o c e d e r e m o ora alla v o t a z i o n e nominale, che, come ho d e t t o , si f a r à sull'ordine del giorno Boselli-Ciccotti, che rileggo: « L a Camera a p p r o v a la politica del Governo, e passa all'ordine del giorno ». I n v i t o a p r o c e d e r e al sorteggio del n o m e dell'onorevole d e p u t a t o dal quale comincerà la c h i a m a . (Si fa il 8139 sorteggio). La c h i a m a c o m i n c e r à col nome dell'onorevole N u n z i a n t e . Coloro che a p p r o v a n o l ' o r d i n e del giorno Boselli-Ciccotti r i s p o n d e r a n n o Sì, coloro che n o n l ' a p p r o v a n o r i s p o n d e r a n n o Ne. Si faccia la c h i a m a . Camera d n Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE D E L B A L Z O , segretario, Rispondono 1915 fa la chiama. Sì : A b b r u z z e s e — A b i g n o n t e — Abisso — Abozzi — Adinolfi — Agnelli — Aguglia — Albanese — Alessio — Altobelli — A m a t > — Amicarelli — Amici G i o v a n n i — Amici Venceslao — A n c o n a — Angiolini — Appiani — A r c à — A r l o t t a — A r r i g o n i — Arr i v a b e n e — A r t o m — A s t e n g o — AuteriBerretta. Baccelli A l f r e d o — Baccelli Guido — B a l s a n o — B a r n a b e i — B a r z i l a i — Basile — Baslini — B a t t a g l i e r i — B a t t e l l i — Beil a t i — B e l o t t i — Benaglio — B e r e n i n i — Bertesi — B e r t i — B e r t o l i n i — B e t t o l o — Bettoni — Bevione — Bianchi Leonardo — B i a n c h i Vincenzo — B i a n c h i n i — B i g n a m i — Bissolati — Bonacossa — Bonicelli — Bonino L o r e n z o — B o n o m i I v a n o e — Bon o m i P a o l o -- B o r r o m e o — Borsarelli — Boselli — B o u v i e r — B o v e t t i — B r a n d o lini — Brezzi — Brizzolesi — B r u n o — Buccelli — Buonini Icilio — B u o n v i n o . C a b r i n i — Caccialanza — Calisse — Callaini — C a m a g n a — C a m e r a — C a m e r i n i — C a m e r o n i — C a n e p a — C a n e v a r i — Cann a v i n a — C a o - P i n n a — Capaldo — CapeceM i n u t o l o — C a p i t a n i o — Caporali — C a p p a — C a r b o n i — C a r c a n o — Caron — C a r t i a — Casciani — Casolini A n t o n i o — Cassin — Cassuto — Castellino — C a v a z z a — Cav i n a — Ceci — Celesia — C e n t u r i o n e — C e r m e n a t i — C h a r r e y — C h i a r a d i a — Chidichimo —• Chiesa E u g e n i o — Chimienti — Ciacci Gaspero — Ciappi Anselmo — Cicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cicogna — C i m a t i — Cimorelli — Cioffrese — Sir i a n i — Ciuffelli — Codacci-Pisanelli — C o l a j a n n i — Colonna di Cesarò — Colosimo — C o m a n d i n i — C o m p a n s — Congiu — Corniani — C o t t a f a v i — C o t u g n o — Credaro — Crespi — Cucca — C u r r e n o . D a Como — D a n e o — Danieli — D a r i — De Amicis — De C a p i t a n i — De FeliceG i u f f r i d a — Degli Occhi — Del Balzo — Della P i e t r a — Delle P i a n e — Dello S b a r b a — De N a v a Giuseppe — D e Nicola — D e n tice — De R u g g i e r i — De V a r g a s — D e Viti de Marco — De Vito — Di B a g n o — Di C a m p o l a t t a r o — Di Caporiacco — Di F r a n c i a — D i Frasso — Di Mirafiori — Di P a l m a — Di R o b i l a n t — Di Saluzzo — Di S a n t ' O n o f r i o — Di Scalea — Di S t e f a n o — Dorè — Drago. - F a c c h i n e t t i — F a c t a — Facili — F a l coni G a e t a n o — F a l l e t t i — F a r a n d a — F a u stini — F a z z i — F e d e r z o n i — F e r a — F i a m - Atti 8140 Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - — Camera dei DISCUSSIONI - b e r t i — Finocchiaro-Aprile A n d r e a — F i - . n o c c h i a r o - A p r i l e Camillo — F o r n a r i — Fort u n a t i — Foscari — F r a c c a c r e t a — F r a d e l e t t o — Frisoni — F r u g o n i — F u m a r o l a . Gallenga — Galli — Gallini — Gargiulo — G a s p a r o t t o — G a u d e n z i — Gazelli — Gerini — G i a c o b o n e — G i a m p i e t r o — Giar a c à — Giovanelli A l b e r t o — Giovanelli E d o a r d o — Girardi — Girardini — G i r e t t i — Giuliani — Goglio — G o r t a n i — G r a b a u — Grassi — Gregoraci — G i i p p o — Guglielmi. Hierschel. Indri — Innamorati. Joele. Labriola — La Lumia — Landucci — L a P e g n a — L a r i z z a — L a r u s s a — L a Via — L e m b o — L e o n e — L i b e r t i n i Gesualdo — Libertini Pasquale — Loero — Lomb a r d i — L o n g i n o t t i — Longo — Lo P i a n o -— Lo Presti — L u c e r n a r i — L u c i a n i — Lucifero — Luzzatti. Macchi — Magliano Mario — Malc&ngi — Malliani Giuseppe — M a n c i n i — Manf r e d i — Mango — M a n n a — Manzoni — Marcello — M a r c i a n o — M a r i o t t i — Mart i n i — M a r z o t t o — Masciantonio — M a u r o — M a u r y — Mazzarella — Mazzolani — M e d a — Medici del Vascello — M e n d a j a — Miari — Micheli — Milano — Miliani — Mirabelli — Molina — Mondello — Mont a u t i — M o n t r e s o r — M o r a n d o — Morelli E n r i c o — M o r e l l i - G u a l t i e r o t t i — Morisani — M o r p u r g o — Mosca G a e t a n o — Mosca Tommaso — Murialdi. Nasi — N a v a Cesare — N a v a O t t o r i n o — Negrotto — Nitti — Nofri — Nunziante — Nuvoloni. O r l a n d o S a l v a t o r e — O r l a n d o Vittorio Emanuele — Ottavi. Pacetti — Pais-Serra — Pala — Pallastrelli — P a n s i n i — P a n t a n o — P a p a r o — Paratore — Parlapiano — Parodi — Pasqualino-Vassallo — P a s t o r e — P a t r i z i — P a v i a — P e a n o — P e l l e g r i n o — Pennisi — P e r r o n e — Petrillo — Pezzullo — Piccirilli — P i e t r a valle — P i e t r i b o n i — P i p i t o n e — Pirolini — P i s t o j a — Pizzini — Porzio — Pozzi. Q u a r t a — Queirolo. Raimondo — Eaineri — Bampoldi — R a s t e l l i — B a t t o n e — E a v a — Reggio — Bellini — B e n d a — B e s t i v o — Bicci P a o l o — Biccio Vincenzo — B i n d o n e — Bispoli — Bissetti — Bizzone — B o b e r t i — B o d i n ò — B o i — B o m a n i n - J a c u r — B-omeo — B o sadi — Bossi Cesare — Bossi Luigi — B o t a — B u b i l l i — B u b i n i — R u i n i — Buspoli. TORNATA D E L 4 D I C E M B R E Deputati 1915 Sacchi — S a l a n d r a — S a l o m o n e — Salterio — S a l v a g n i n i — S a n a r e l l i — S a n d r i n i — Sanjust — Santamaria — Santoliquido — S a r a c e n i — S a r r o c c h i — S a u d i n o — Scalori — Scano — S c h a n z e r — S c h i a v o n — S c i a c c a - G i a r d i n a — Scialoja — S e r r a — Sighieri — Simoncelli — S i o l i - L e g n a n i — Sipari — S i t t a — Soderini — Soleri — Sol i d a t i - T i b u r z i — Somaini — S o n n i n o — Speranza — Spetrino — Stoppato — Storoni — Suardi. T a l a m o — T a m b o r i n o — T a s c a — Tas-, sara — T a v e r n a — Tedesco — T e o d o r i — Teso — Theodoli — Tinozzi — Torlonia — T o r r e — Tortorici — Toscanelli — Toscano — Tosti — Tovini. V a c c a r o — Valenzani — V a l i g n a n i — Valvassori-Peroni — Varzi — Venditti — V e n i n o — Veroni — Vicini — Vignolo — V i n a j — Visocchi. Zaccagnino — Zegretti. JRispondono No : Albertelli. B a d a l o n i — B a r b e r a — Basaglia — Beghi — B e l t r a m i — B e n t i n i — B e r n a r d i n i — Bocconi — B o n a r d i — B r u n e l l i — Bussi. C a g n o n i — Caroti — Casalini Giulio — C a v a l l a r i — Cavallera — Chiaraviglio — Cugnolio. De G i o v a n n i — D u g o n i . F e r r i Giacomo. Graziadei. Lucci. Mafitì — M a r a n g o n i — Masini — Mazzoni — Merloni — Miglioli — Modigliani — M o n t e m a r t i n i — Morgari — M u s a t t i . Pescetti — Prampolini — Pucci. Quaglino. Bondani. S a n d u l l i — Savio — S d o r a t i — Sichel — Soglia. Treves — Turati. Vigna. Zibordi. Si è astenuto : Gambarotta. Bono in Cirmeni. Bossi E u g e n i o . congedo: LEGISLATURA. X X I V Sono - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI ammalati: Berlingieri — Bertarelli. Chiesa Pietro. Dell'Acqua. Ginori-Conti. Leonardi — Lucchini. Maraini — Materi — Miccichèi Ollandini. Forcella. Eizza — R o n c h e t t i — Eossi Gaetano — Eotli. Assenti per ufficio P B E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione nominale ed invito gli onorevoli segretari a procedere alla numerazione dei voti. segretari numerano i voti). P E E S I D E N T E . Comunico alla Camera il risultamento della votazione nominale sull'ordine del giorno Boselli-Ciccotti : Presenti Votanti Astenuti Maggioranza . . . . 455 454 1 228 Hanno risposto Sì . . . . . 406 Hanno risposto No . . . . 48 La Camera approva l'ordine del giorno dei deputati Boselli e Ciccotti. {Vivissimi, prolungati applausi). Do altresì atto alla Camera che, nonostante le disposizioni regolamentari, è stato approvato per acclamazione l'ordine del giorno proposto dall'onorevole Callaini ed accolto dal Governo. {Applausi). Procediamo ora alla votazione dell'ordine del giorno dell'onorevole Mazzoni. Quest'ordine del giorno non è accettato dal Governo. Coloro che l'approvano sono pregati di alzarsi. {Non è approvato). Risultamento della votazione segreta per la nomina di due commissari della Giunta generale del bilancio. ~ P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera risultamento della votazione segreta per 626 - TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1915 la nomina di due commissari della Giunta | generale del bilanco. Presenti e votanti . . 404 Maggioranza. . . . . . 203 Callaini . 229 Ivanoe Bonomi 210 Rubini 147 Dispersi 14. — Schede bianche 19. — Nulle 7. Proclamo eletti commissari della Giunta generale del bilancio gli onorevoli Callaini e Ivanoe Bonomi. Hanno pubblico: Di Giorgio. Marazzi. {Gli onorevoli Ca,nera dei Deputati — 8141 — Atti Parlamentari preso parte alla votazione : Abbruzzese — Abignente — Abisso — Abozzi — Adinolfì — Agnelli — Agnesi — Aguglia — Albanese — Albertelli — Alessio — Altobeìli — Amato — Amiearelli — Amici Giovanni — Amici Venceslao — Angiolini — Appiani — Arcà — Arlotta — Arrigoni — Arrivabene — Artom — Asteogo — Auteri-Berretta. Baccelli Alfredo — Badaloni — Balsano — Barbera — B a r n a b e i — Barzilai — B a saglia — Basile — Baslini — Battaglieri — Beghi — B e l l a t i — B e l o t t i — Beltrami — Benaglio — Bertesi — B e r t i — Bertini — Bertolini — B e t t o l o — B e t t o n i — Bevione - — Bianchi Leonardo — Bignami — Bissolati — Bocconi — Bonacossa — Bonardi — Bonicelli — Bonino Lorenzo — Bonomi Paolo — Borromeo — Borsarelli — Bouvier — B o v e t t i — Brandolini — Brizzolesi — Brunelli — Bruno — Buccelli — Buonvino — Bussi. Cabrini — Calisse — Callaini — Camera — Camerini — Cameroni — Campi — Canepa — Canevari — C a n n a v i n a — CapeceMinutolo — Capitanio — Cappa — Carcano — Caroti — Cartia — Casciani — Casolini Antonio — Cassia — Cassuto — Castellino — Cavagnari — Cavallari — Cavazza — Cavina — Ceci — Celesia — Centurione — Cermenati — Charrey — Chiaradia — Chiaraviglio — Chidichimo — Chiesa Eugenio — Chimienti — Ciappi Anselmo — Oicarelli — Ciccarone — Ciccotti — Cicogna — Cimati — Cimorelli — Cioffrese — Ciriani — Ciuffelli — Colajanni — Colonna di Cesarò — Colosimo — Comandini — Compans — Corniani — Cottafavi — Cotugno — Credaro — Crespi — Cucca Cugnolio — Curreno.. Da Como — Daneo — De Amicis — De Capitani — De Felice-Giuffrida — De Giovanni — Della Pietra — Delle Piane — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - — l a SESSIONE - 8142 Camera dei — DISCUSSIONI - Dello Sbarba — De Nicola — Dentice —De Ruggieri — De Vargas — De Vito — Di Bagno — Di Campolattaro — Di Caporiacco — Di Francia — Di Frasso — Di Palma — Di Eobilant — Di Sant'Onofrio — Di Scalea — Di Stefano — Drago — Dngoni. Facta — Faelli — Falcioni — Falconi Gaetano — Falletti — F a r a n d a — Fanr stini — Fazzi — Federzoni — Fera — Ferri Enrico — Ferri Giacomo — FinocehiaroAprile Andrea — Fornari — F o r t u n a t i — Foscari — Fraccacreta — Fradeletto — Frisoni — Frugoni — Fumarola. Gallenga — Galli — Gallini — Gambar o t t a — Gargiulo — Gazelli — Gerini — Giacobone — Giampietro — Giaracà — Giordano — Giovanelli Alberto — Giovanelli Edoardo — Girardi — Giretti — Giuliani — Goglio — Gortani — Grabau — Grassi — Graziadei — Gregoraci — Grippo — Grosso-Campana — Guglielmi. Hi er schei. Indri — Innamorati. Joele. La Lumia — Landucci — La Pegna — Larussa — La Via — Lembo — Leone — Libertini Gesualdo — Libertini Pasquale — Loero — Lombardi — Longinotti — Longo — Lo Piano — Lo Presti — Lucernari — Luciani — Luzzatti. j Mafìì — Migliano Mario — Malcangi — Malliani Giuseppe — Mancini — Manfredi — Mango — Manna — Manzoni — Marangoni — Marcello — Marciano — Mariotti — Martini — Marzotto — Masini — Mazzarella — Mazzolani — Mazzoni — Meda — Medici Del Vascello — Mendaja — Merloni — Miari — Micheli — Miglioli — Milano — Miliani — Mirabelli — Modigliani — Molina — Mondello — Montauti — Montemartini — Montresor — Morando — Morèlli-Gualtierotti — Morisani — Morpurgo — Mosca Gaetano — Mosca Tommaso — Murialdi — Musatti. Nava Cesare — Nava Ottorino — Negrotto — Nitti — Nofri — Nunziante — Nuvoloni. Orlando Salvatore. P a c e t t i — Pais-Serra — Pala — Pallastrelli — Pansini — P a n t a n o — Paparo — P a r a t o r e — Parlapiano — Parodi — Pasqualino-Vassallo — Pastore — Pavia — Peano — Pellegrino — Pennisi — Perrone — Pezzullo — Piccirilli — Pietravalle — Pietriboni — Pipitone — Pistoja — Pizzini — Porzio — Pozzi — Prampqlini — Pucci. Quaglino — Quarta — Queirolo. Debutati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 Eaimondo — Eaineri — Eampoldi —• E a t t o n e — Eava — Eeggio — Eellini — Èenda — Eestivo — Eicci Paolo — Eiccio Vincenzo — Sindone —• Eispoli — Eissetti — Eizzone — Eodinò — Eoi — EomaninJ a c u r — Eondani — Eosadi — Eossi Cesare — Eossi Luigi — E o t a — Euini — Euspoli. Sacchi — Salandra — Salomone — Salterio — Salvagnini — Sandrini — Sandulli —- Sanjust — Santamaria — Santoliquido — Saraceni — Sarrocchi — Saudino — Savio — Scalori — Schiavon — Sciacca-Giardina — Scialoja — Sciorati — Serra — Siehel — Sighieri — Simoncelli — Sioli-Legnani — Sitta — Soderini — Soglia — Soleri — Solidati-Tiburzi — Somaini — Sonnino — Speranza — Spetrino — Stoppato — Storoni — Suardi. Talamo — Tamborino — Tasca — Tassara — Taverna — Tedesco — Teodori — Teso — Theodoli — Tinozzi — Torlonia — Torre — Tortorici — Toscanelli— Toscano — Tosti — Treves — Turati. Va ce aro — Valenzani — Valignani — Valvassori-Peroni — Varzi —- Venino — Veroni — Vicini — Vigna — Vignolo — Vinaj — Visocchi. Zegretti — Zibordi. Sono in congedo-, Cirmeni. Eossi Eugenio. Sono ammalati: Berlingieri— Bertarelli — Bianchi Vincenzo. Chiesa Pietro. Dell'Acqua. Ginori-Conti. Leonardi — Lucchini. Maraini — Materi — Miccichè. Ollandini. Porcella. Eizza — Eonchetti —- Eossi Gaetan® Eoth. Assenti per ufficio pubblico: Di Giorgio. Marazzi. Sull'ordine del giorno. P E E S I D E N T E . Per la seduta di lunedì destinata secondo il regolamento allo svol Atti — 8143 — Parlamentari LEGISLATURA XXIV - la SESSIONE - DISCUSSIONI - Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 M I A R I , segretario, legge : gimento delle interpellanze, gli onorevoli | Meda e Sichel hanno chiesto di svolgere due loro interpellanze. Però il Governo a v v e r t e « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il che non può assolutamente assumere l'imministro degli affari esteri, per sapere quale pegno di rispondere in quel giorno. azione esplichi la Grecia in rapporto alle S A L A N D R A , presidenter del Consiglio, domande della Quadruplice Intesa. ministro dell'interno. Chiedo di parlare. « Canepa ». P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. > SALANDRA, presidente del Consiglio, « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e i l ministro dell' interno. Queste due interpelministro delle poste e dei telegrafi, per salanze di argomento interessantissimo, ma pere se egli non creda possibile conciliar© di c a r a t t e r e finanziario, il ministro del tel'urgente necessità della costruzione della., soro - ed io consento p i e n a m e n t e con lui n u o v a Centrale telefonica di Roma, recladesidera che siano svolte soltanto dopo che m a t a dai più vitali interessi cittadini, cori: la situazione finanziaria dello Stato, e i provil doveroso rispetto al decoro estetico e vedimenti relativi saranno f a t t i noti alla Caalla integrità di nostri insigni istituti d£ mera dal Governo nella settimana prossima, cultura. in occasione della discussione sull'esercizio « Pederzoni ». provvisorio. Non è che non accetti queste interpellanze, ma non credo che si possano « Il sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il svolgere lunedì prossimo. ministro della guerra per sapere se non i n S I C H E L . Chiedo di parlare. t e n d a emanare speciali disposizioni, a t t e P R E S I D E N T E . Ne ha facoltà. a riconoscere che anche i piccoli censiti S I C H E L . Io ed il collega Meda eravamo non siano esclusi dai sussidi alle famiglie venuti nel divisamento di f a r fissare lo svoldei richiamati ; e ciò perchè la m a n c a n z a gimento per lunedì, anche nel dubbio che di braccia lavoratrici nelle campagne, la fosse l'unico lunedì di questo periodo di lagenerale depressione economica, la scarvori parlamentari, e d ' a l t r a p a r t e t a l i insezza dei ricolti agricoli, l'arrestarsi delle terpellanze, e per ragioni di merito e di esportazioni hanno finito coll'assorbire d e i opportunità, avremmo a v u t o piacere che t u t t o i piccoli redditi. si fossero p o t u t e discutere ora. Ma se il Go« La Pegna ». verno crede che lo svolgimento di queste interpellanze (le quali però veramente non « Il sottoscritto chiede d'interrogare f entrano nel tecnicismo dei provvedimenti ministri dei lavori pubblici e dell'interno* finanziari dello Stato, perchè parlano delle sulle cause del terribile disastro a v v e n u t o condizioni a t t u a l i in cui si t r o v a n o i coil 23 n o v e m b r e ultimo per il crollo def muni dal p u n t o di vista dei loro bilanci) p o n t e sul Salso, lungo la strada interpronon possa aver luogo lunedì, vuol dire che vinciale Licata-Terranova. le svolgeremo più t a r d i . « Pasqualino-Vassallo ». P R E S I D E N T E . Lo svolgimento ne sarà poi stabilito altra volta. « I l sottoscritto chiede d'interrogare i l ministro della guerra per sapere se e q u a n d o M A R A N G O N I . Chiedo di parlare. intenda estendere alle famiglie dei volonP R E S I D E N T E . Parli. t a r i le disposizioni concernenti i sussidi a» M A R A N G O N I . Poiché lunedì si svolfavore delle famiglie dei richiamati. gerà u n a interpellanza relativa ai sussidi alle famiglie dei caduti in guerra, così pre« De Felice-Giuffrida ». gherei il presidente^lel Consiglio ed il ministro della guerra a consentirmi di svolgere « I l sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e il anche la mia interpellanza, che è posta a ministro di agricoltura, i n d u s t r i a e c o m pagina 42 dell'ordine del giorno. mercio per sapere se non creda o p p o r t u n o nell'interesse della viticoltura di f p r o v v e Z U P E L L I , ministro della guerra. Siccodere d'urgenza all'acquisto del solfato d i me la cosa non è semplice, mi riservo di rame per la prossima campagna, se n o n riesaminarla e di indicare q u a n d o le potrò tenga necessario requisire il solfato di r a m e rispondere. ora esistente per distribuirlo ad u n prezzo Interrogazioni e interpellanze. unico agli agricoltori che *ne f a r a n n o richiesta, e ciò nell'intento di colpire le priP R E S I D E N T E . Si dia lettura delle inv a t e speculazioni, evitare che tale p r o d o t t o terrogazioni e delle interpellanze present a t e oggi. manchi, ed impedirne le frodi e le sofi.stì« Atti — 8144 — Parlamentari LEGISLATURA XXIY - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - e a z i o n i , t r a n q u i l l i z z a n d o la classe dei vit i c o l t o r i eoll'assicurazione c h e al solfato di r a m e sarà p r o v v e d u t o in t e m p o utile e ne 43 ci T^cb g a r a n t i t a la q u a l i t à g e n u i n a . « B uccelli ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e - i l p r e s i d e n t e del Consiglio, ministro dell' int e r n o , e i ministri della g u e r r a e del tesoro, p e r conoscere se n o n c r e d a n o o p p o r t u n o d i p r o v v e d e r e alla modifica dell'articolo 5 del E e g i o d e c r e t o 13 maggio 1915, n. 620, p e r l'assegnazione dei sussidi alle famiglie d e i r i c h i a m a t i o t r a t t e n u t i sotto le a r m i , sia con l ' a b o l i z i o n e o l ' a t t e n u a z i o n e del criterio r e s t r i t t i v o dei limiti di e t à , spec i a l m e n t e per i g e n i t o r i dei r i c h i a m a t i stessi, sia con l ' a c c o r d a r e più l a r g h e r e t r i b u z i o n i a i c o n g i u n t i dei r i c h i a m a t i , perchè specialm e n t e n e l l a s t a g i o n e i n v e r n a l e e dopo v a r i mesi di g u e r r a r i s e n t o n o più di ogni a l t r o le conseguenze del g r a v e disagio economico. « D e n t i c e ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il m i n i s t r o della g u e r r a per sapere se r i t e n g a necessario ed o p p o r t u n o p r o v v e d e r e - a l l ' a m p l i a m e n t o delle caserme di f a n t e r i a e di a r t i g l i e r i a in Sassari, le quali sono insuffic i e n t i a n c h e per i presidi normali assegnati a quella c i t t à . (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Abozzi ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il m i n i s t r o dei l a v o r i pubblici per conoscere le v e r e ragioni d e l l ' e n o r m e r i t a r d o , che avv i e n e nell'elettrificazione della linea ferrov i a r i a Torino-Pinerolo, con g r a v e d a n n o d e l pubblico interesse in questo periodo di p r e z z i elevatissimi pel c a r b o n e . (L'interrogante chiede la risposta scritta). « G i r e t t i ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d' i n t e r r o g a r e i m i n i s t r i della g u e r r a e della m a r i n a per s a p e r e le ragioni o n d e v e n n e consigliata la soppressione dei sussidi alle famiglie dei sold a t i di riserva n a v a l e di g u a r n i g i o n e a Ven e z i a a cui la p a g a è insufficiente p e r i bisogni individuali. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « M a r a n g o n i ». « I l s o t t o s c r i t t o c h i e d e d ' i n t e r r o g a r e il m i n i s t r o delle poste e dei telegrafi, per con o s c e r e se n o n i n t e n d a p r e n d e r e t o s t o Firii£ Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 z i a t i v a , di c o n c e r t o col ministro della g u e r r a , p e r r i p r i s t i n a r e le c o m u n i c a z i o n i telefoniche nei luoghi, n o n a p p a r t e n e n t i a zona di g u e r r a , che sono, come la c i t t à di Lecco ed i c o m u n i ad essa collegati, c e n t r i attivissimi di a t t i v i t à i n d u s t r i a l e e commerciale, a servizio a n c h e dello S t a t o . (L'interrogante chiede la risposta scritta). « C e r m e n a t i ». « I l s o t t o s c r i t t o c h i e d e d ' - i n t e r r o g a r e il m i n i s t r o dei l a v o r i pubblici, per sapere q u a n d o la D i r e z i o n e g e n e r a l e delle f e r r o v i e i n t e n d a e f f e t t u a r e i richiesti indispensabili a m p l i a m e n t i e m i g l i o r a m e n t i nella stazione di Maggianico sulla linea Milano-Lecco. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « C e r m e n a t i ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il m i n i s t r o dei lavori pubblici, per sapere se l'Ufficio del Genio civile di Como, in obbedienza alle sollecitazioni p r e f e t t i z i e e ministeriali più v o l t e r i c e v u t e nel corso di parecchi anni, a b b i a finalmente c o m p i u t o l'esame di sua c o m p e t e n z a sul p r o g e t t o del c o m u n e di V e n d r o g n o per la s t r a d a di accesso alla s t a z i o n e di B e l l a n o ; s t r a d a v i v a m e n t e r e c l a m a t a da quelle popolazioni e la cui a t t u a z i o n e n o n devesi oltre r i t a r d a r e . ( L'interrogante chiede la risposta scritta). « C e r m e n a t i ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e i m i n i s t r i d e l l ' i n t e r n o e della m a r i n a , per s a p e r e se non i n t e d a n o i m p o r r e alle Comp a g n i e di n a v i g a z i o n e s o v v e n z i o n a t e di u s a r e lo stesso t r a t t a m e n t o ai m a r i n a i n a v i g a n t i nel M e d i t e r r a n e o di quelli n a v i g a n t i nel m a r e del N o r d ed i m b a r c a t i su piroscafi della stessa Compagnia. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Masini ». « I l s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro della g u e r r a , per sapere se int e n d a d a r e u n a l u n g a licenza ai medici che a t t u a l m e n t e t r o v a n s i al f r o n t e , s o s t i t u e n dovi quelli degli ospedali t e r r i t o r i a l i . (L'interrogante chiede la risposta scritta). « M a s i n i », « Il s o t t o s c r i t t o chiede d ' i n t e r r o g a r e il ministro della g u e r r a , per s a p e r e se i n t e n d a migliorare il servizio di radiologia negli ospedali m i l i t a r i del f r o n t e e t e r r i t o r i a l i in b a s e alle n o r m e s t a b i l i t e dal Congresso radiologico u l t i m o di R o m a . (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Masini ». — 8145 — Atti Parlamentari LEGISLATURA XXIV - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro dei lavori pubblici, sulla insufficienza del servizio ferroviario fra Bologna e il Veneto. (L'interrogante sta scritta). chiede la--rispo- « Brunelli ». « Il sottoscritto chiede di interrogare il ministro della guerra, per sapere se non ritenga necessario che nella legislazione delle pensioni militari venga introdotta una disposizione che consideri pari alla vedovanza la assenza, giudizialmente dichiarata, del genitore del militare morto in guerra. (L'interrogante Camera dei Deputati chiede là risposta scritta). « Saudino ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro del tesoro, per sapere quali sono le ragioni che impediscono di considerare cessata l'aspettativa per infermità di alcuni funzionari che, essendo stati riconosciuti atti alle armi, in fatto servono ora nell'esercito. (L'interrogante chiede la risposta scritta). « Albanese ». « Il sottoscritto chiede d'interpellare il ministro della marina, sulla necessità di un'urgente azione del Governo perchè le navi della marina sovvenzionata navighino regolarmente - come avviene nella marina libera, ove d'accordo fra armatori e lavoratori si è provveduto alla ben giusta e doverosa assicurazione di questi contro i maggiori r i s c h i - e sul trattamento che si intende fare alle famiglie del personale che ha lasciato la vita sulle navi silurate. « Canepa ». « Il sottoscritto chiede d'interpellare il ministro dei lavori pubblici, sulle cause delle frequenti alluvioni, che danneggiano quasi periodicamente la Sicilia; e sulle ragioni che alcuni anni fa indussero il Governo a sospendere arbitrariamente l'attuazione di leggi e provvedimenti tendenti a regolare il corso dei fiumi ed a bonificare i terreni paludosi siciliani. « De Felice-Giuffrida ». P R E S I D E N T E . Le interrogazioni testé lette saranno inscritte nell'ordine del giorno, trasmettendosi ai ministri competenti quelle per le quali si chiede la risposta scritta. Così pure le interpellanze saranno inscritte nell'ordine del giorno qualora i ministri interessati non vi si oppongano nel termine regolamentare. Mozione. P R E S I D E N T E . Si dia lettura d'unamozione presentata oggi. M I A R I , segretario, legge : « La Camera, ritenendo che se ragioni insindacabili di sicurezza militare, possono avere determinato i provvedimenti di internamento presi, con carattere d'urgenza a carico di cittadini, sopra semplici denuncie, o sospetti, od in seguito a sommarie inchieste; ragioni evidenti di giustizia esigono però che tali cittadini non siano lasciati lungamente sotto il peso e la vergogna di accuse indeterminate, ma infamanti., ed impongono quindi il dovere di contestare ad essi, con ogni sollecitudine, la consistènza delle accuse medesime, sicché si renda possibile la loro discolpa; od in ogni modo di procedere alla revisione dell'opportunità di mantenere in vigore i singoli provvedimenti : confida che il Governo vorrà dare pronto corso a tale opera di giustizia,,, eliminando per tal modo una causa di turbamento della concordia degli animi indispensabile assolutamente, nel grave momento che la nazione attraversa. « Cesare Nava, 'Montresor, Schiavon Arrigoni, Rota, Soderini, Cameroni,, Rodino, Morpurgo, Gaetano Rossi Tovini, Meda, Degli Occhi, B e r t i n i Ohiaradia, Di Camporiacco, Paolo Bonomi, Venino, Bignami, Roi, Astengo, Longinotti, Valenzani, Belotti . Oaccialanza, Agnelli, Bonacossa ». P R E S I D E N T E , a termini del regolamento può fissarsi fin d'ora, a domanda dei proponenti, il giorno della discussione di questa mozione. Non essendovi però nessuna domanda in proposito, il giorno sarà fissato dai proponenti d'accordo col Governo a suo tempo. ? r r r ? La seduta è tolta alle 19.55. Risposte scrìtte a d interrogazioni. INDICE. *t B R E Z Z I : Viaggio dei soldati feriti . CERMENATI : Linea Lecco-Valtellina A R R I G O N I : Provvedimenti per genitori dei soldati feriti : Opere comunali I N D R I : Opere pubbliche DE RUGGIERI . Pag. 8146» 8147, poveri .8147 8147' 8148 . Atti — 8146 — Parlamentari LEGISLATURA X X I Y - la SESSIONE - -OAMBAROTTA : Viaggio gratuito per i parenti dei soldati feriti Pag INA VA CESARE : Viaggio gratuito per i parenti poveri dei soldati feriti PACETTI : Impiegati ferroviari ex meridionali collocati a riposo PALA : Trasporto di benzina in Sardegna . SALOMONE : Requisizione di automobili . . SARACENI : Biglietti ferroviari gratuiti . . STOPPATO: Provvedimenti per la disoccupa zione TOSCANO: Stazione porto di Messina . . . — Case economiche per Messina DISCUSSIONI - 8148 8149 8149 8150 8150 8151 8151 8151 8152 Brezzi. — Ai ministri dei lavori pubblici e della guerra. — « Per conoscere se ragioni di umanità collimanti coll'altissimo fine della salute del nostro glorioso esercito non consiglino, per l'esperienza fin qui avuta, di concedere ai soldati feriti ed ai convalescenti dimessi dagli ospedali il viaggio sui treni diretti e direttissimi, segnatamente per I lunghi percorsi, dandosi all'uopo le opportune facoltà anche ai comandi militari di stazione, e ciò ad evitare ai detti soldati il disagio fisico dannosissimo e le oziose soste nelle stazioni senza sufficienti mezzi di ristoro e di ricovero specialmente nelle notti già fredde ; ed a togliere di mezzo le frequenti penose occasioni di contravvenzioni elevate dal personale di controllo con conseguente dispendio dei soldati viaggianti e provvedimenti disciplinari. Chiede inoltre se non sia opportuno apprestare nelle stazioni ai soldati viaggianti anche non feriti <8 malati, ove d'uopo intensificando l'azione ¿dei posti di soccorso, alimenti sani e sufficienti proporzionati alla diaria di cui vengono muniti di lire una e centesimi venticinque al giorno ». R I S P O S T A . — 4 II viaggio, con i treni diretti ed anche direttissimi, dei militari di truppa isolati, fra i quali naturalmente, e prima di tutti, i feriti e i convalescenti che possono viaggiare senza bisogno di speciali riguardi, è già regolato, d'accordo col Ministero della guerra, dalle seguenti speciali disposizioni: « 1° Dal capo I I I , paragrafo 26, del regolamento ^ a s p o r t i militari, che dice: « Ai ¡caporali e soldati in effettivo servizio sono «stese le facilitazioni pei viaggi in 3a classe coi treni diretti, ammesse p e r i viaggiatori fruenti delle concessioni speciali I V , V, I X e X I I I ». ) « Per osservanza di tale disposizione, al punto 10° delle condizioni generali, inserte Camera dei TORNATA DEL 4 DICEMBRE Deputati 1915 nel foglio X dell'orario murale, sono elencati i molti treni diretti nei quali sono ammessi i militari di truppa isolati. « 2° Dal capo I I I , paragrafo 28, del citato regolamento, col quale viene concesso di viaggiare con tutti i treni diretti ai caporali e soldati che viaggiano isolatamente per motivi urgenti, o che siano ammalati o convalescenti, nel quale ultimo caso così questi come i militari che li accompagnano per assistenza, possono altresì prendere posto in compartimenti di 2a classe se pure i treni abbiano anche vetture di 3a classe. « Le facoltà, così, date, debbono peraltro risultare sempre dal documento d'identità personale, o foglio di via. « 3° Dalla circolare n. 13 del 12 luglio 1915 emanata d'accordo con la Direzione dei trasporti del Regio esercito, nella quale viene stabilito che in t u t t i i treni viaggiatori, compresi i direttissimi, che sono normalmente ammessi al servizio di 3a classe sulle linee Roma-Venezia, Bologna-Verona e Milano-Venezia, e su quelle a nord di esse siano sempre riservate ai militari di truppa, secondo il prevedibile bisogno, una o più carrozze di 3^ classe. Siffatto provvedimento è stato applicato ai treni di molte altre linee, in seguito a richieste fatte dalle Commissioni militari di linea alle rispettive Divisioni di movimento. « 4°Dalla circolare 65-1015, conia quale, d'intesa col Ministero della guerra, è stata pure consentita l'ammissione dei soldati e caporali in vetture di 2a classe, quando ne siano autoriazati dall'autorità militare. « Tutte queste disposizioni hanno per effetto di aggravare già di molto nella loro composizione i treni diretti e direttissimi, con pregiudizio del loro regolare andamento. Non sarebbe quindi consigliabile di aumentare le difficoltà e complicazioni del servizio con altre concessioni. - « Riguardo poi alle contravvenzioni elev a t e dal personale di controlleria, si deve f a r presente che ciò può essere avvenuto nei soli casi in cui i viaggi non siano stati effettuati in armonia alle citate disposizioni, e, più specialmente, quando i milit a r i non si trovavano in possesso delle prescritte autorizzazioni delle autorità militari. A questo riguardo si può, anzi, assicurare che, da parte del personale di controlleria, viene usata la maggiore possibile tolleranza. Circa, infine, la questione degli alimenti da fornirsi ai militari con aumento dei posti di conforto nelle stazioni, si osserva che ogni iniziativa in proposito spetta all'au- — 8147 — Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I V - Ia SESSIONE - DISCUSSIONI - torità militare, la quale, peraltro, dovrebbe prendere gli opportuni accordi con l'Amministrazione ferroviaria per conciliare nel miglior modo le varie esigenze, in rapporto, specialmente, ai locali disponibili nelle stazioni. « Il sottosegretario di Stato « VlSOCCHI ». Cermenati. — Al ministro dei lavori pubblici. — « P e r conoscere quali provvedimenti, dopo il deviamento di un treno avvenuto presso Dorio il 23 aprile 1915, la Direzione delle Ferrovie vorrà finalmente adottare, per impedire che sulla linea LeccoValtellina si ripetano incidenti così gravi e pericolosi, già altre volte deplorati e previsti dinanzi alla Camera ». B I S P O S T A . — « I l f a t t o , cui si riferisce l'onorevole interrogante, sta precisamente nei termini seguenti : « Nel giorno 23 aprile corrente anno, il treno 2100, che era trainato da una locomotiva a vapore del gruppo 870 e composto di un bagagliaio-posta e di 4 carrozze viaggiatori, deviò al chilometro 31.806 della linea Lecco-Colico presso la fermata di Dorio. Essendo la linea in quel punto in alto rilevato, la locomotiva precipitò dalla scarpata insieme con il bagagliaio-posta producendo il ferimento del personale di macchina, del capotreno e del procaccia postale. Il resto del treno rimase nella sede stradale per modo che dei viaggiatori nessuno fu ferito. « L'inchiesta, sollecitamente disposta in seguito all'accidente, ha dato motivo di ritenere che allo sviamento possa avere concorso qualche anormalità della linea, preesistente al passaggio del treno 2100 e forse prodotta dal transito di un treno precedente, ma che non era stato possibile di verificare e t a n t o meno di eliminare prima del passaggio del convoglio che ebbe a deviare. « Ad ogni buon fine si è dopo ciò disposto per misura di precauzione che la velocità massima di corsa delle locomotive del gruppo 870 sulle linee Valtellinesi venga da chilometri 65 abbassata a chilometri 55 l'ora a fine di ridurre la possibilità di dissesti nell'armamento. * « L'Amministrazione si ripromette, inoltre, di eliminare completamente su quelle linee l'uso delle locomotive a vapore in sussidio di quelle elettriche, uso al quale ai è dovuto ricorrere in via temporanea Camera dei Deputati TORNATA DEL 4 D I C E M B R E 1915 per l'attuale deficienza di locomotori elettrici. E ciò sarà possibile non appena si avranno dalle ditte costruttrici i nuovi locomotori che sono stati loro ordinati e che avrebbero dovuto essere già da tempo consegnati, se le difficili condizioni dell'attuale periodo non ne avessero ritardata la costruzione. « Il sottosegretario di Stato « VLSOCCHI ». Arrigoni degli Oddi. — Ai ministri della guerra e dei lavori pubblici. — « P e r conoscere se credano opportuno adottare speciali provvedimenti a favore dei genitori poveri dei soldati degenti negli ospedali e dichiarati feriti gravemente, perchè possano recarsi a visitarli ». R I S P O S T A . — « L'Amministrazione ferroviaria, fin dal 14 agosto 1915, d'accordo col Ministero della guerra (che ne assume a carico la spesa a tariffa militare) ha concesso il viaggio gratuito ai parenti poveri che devono recarsi a visitare militari ammalati o f e r i t í g r a v e m e n t e , ricoverati negli ospedali militari territoriali e di riserva. « L a concessione è accordata soltanto alle famiglie notoriamente indigenti, per un solo membro di esse e sempre quando la visita sia richiesta dal direttore d e l l ' o spedale in cui il militare si t r o v a . I n base a tale invito le autorità -militari, i reali carabinieri o il sindaco rilasciano un documento valevole per ottenere dalle stazioni il biglietto di viaggio. « L'estensione del benefìcio a più di un membro della famiglia è questione che riguarda specialmente il Ministero della guerra. « ÍTon sembrerebbe, ad ogni modo, opportuno allargare i limiti della concessione, tenuto conto della necessità di non stimolare con maggiori concessioni di favore la frequenza' dei viaggi in un momento in cui scarseggia il materiale disponibile. « Il sottosegretario « VLSOCCHI di Stato ». De Ruggieri. — Al ministro dei lavori pubblici. — « Per sapere se intenda provocare ed emettere disposizioni urgenti per facult a r e i comuni o almeno le prefetture ad aumentare i prezzi, portati dai progetti di lavori comunali, beneficiati dai decreti-legge del settembre 1914, nn. 1028 e 1026, non ancora appaltati, essendosi, specie per il sopravvenuto aumento della mano d'opera Atti — 8148 — Parlamentari LEGISLATURA X X I V - la SESSIONE - DISCUSSIONI - dovuto a causa eccezionale, i detti prezzi chiariti non più adeguati ed essendo prossimo a scadere il termine per l'inizio dei lavori, elasso il quale t e r m i n e , i comuni decadrebbero dai benefici p o r t a t i dai decreti-legge c i t a t i ». R I S P O S T A . — « Non è necessaria alcuna speciale autorizzazione ai comuni per port a r e aumento ai prezzi di progetto d'opere comunali quando i prezzi stessi risultino deficienti. Né d ' a l t r a p a r t e potrebbesi dal Ministero dare in t a l senso un'autorizzazione di c a r a t t e r e generale, giacché speciali e diverse possono essere le cause che nei vari comuni possono far r i t e n e r e giustific a t o un aumento delle previsioni di progetto. « Del resto, mentre per i sussidi govern a t i v i non vi è ragione di decadenza se la esecuzione delle opere sussidiate deve ritardarsi per una modificazione di progetto, n o n - v i è n e a n c h e a t e m e r e una decadenza per i mutui di favore già concessi, giacché d'accordo col Ministero del tesoro si è provveduto alla proroga del termine del 31 dicembre 1915, già stabilito per l'inizio delle opere ammesse al beneficio del mutuo. « II sottosegretario di Stato « V i s OCCHI ». Indri. — Al presidiente del Consiglio, ministro dell' inferno e ai ministri del tesoro e dei lavori pubblici. — « P e r sapere se non credano opportuno nel momento a t t u a l e data la scarsezza della mano d'opera, l'aumento dei prezzi del materiale e le altre difficoltà che si oppongono all'inizio dei lavori per esecuzione di opere pubbliche - di prorogare ancora il termine fissato dall'articolo 6 del Regio decreto 22 settembre 1914, n. 1028, e già prorogato fino al 31 dicembre 1915 con E e g i o decreto 5 giugno 1915, n. 856 ». R I S P O S T A . — « Come viene ora raccomandato dall'onorevole i n t e r r o g a n t e , in considerazione delle difficoltà che si oppongono a t t u a l m e n t e alla esecuzione di opere pubbliche, già si è riconosciuta la necessità di prorogare fino al 31 dicembre 1916 il termine fissato al 31 dicembre prossimo venturo per l'inizio dei lavori pei quali vennero concessi mutui di favore in base al R e g i o decreto 22 s e t t e m b r e 1914, n.1 1028. Il decreto relativo è stato firmato il 18 novembre ultimo scorso e trovasi ora a l Ministero di grazia e giustizia. « Il sottosegretario di « V i s oc CHI ». Stato Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 DICEMBRE 1915 Indri. — Al presidente del Consiglio, ministro delV interno, e ai ministri del tesoro e dei lavori pubblici. — « P e r sapere se non credano opportuno nel momento attuale d a t a la scarsezza della mano d'opera, l'aumento dei prezzi del materiale e le altre difficoltà che si oppongono all'inizio dei lavori per esecuzione di opere pubbliche di prorogare a n c o r a il t e r m i n e fissato dall'articolo 6 del Regio deereto 22 settembre 1914, n. 1028, e già prorogato fino al 31 dicembre 1915 con R e g i o decreto 5 giugno .1915, n. 856 ». R I S P O S T A . — « I l termine stabilito per l'inizio dei lavori da eseguire coi mutui concessi sul fondo dei cento milioni, autorizzato con R e g i o decreto 22 settembre 1914, n. 1028, è stato ancora una v o l t a prorogato, fino a t u t t o il 31 dicembre 1916, con decreto Luogotenenziale del 18novembre ultimo scorso, che sarà presentato al Parlamento per la conversione in legge. « Sono lieto che rimanga così sodisfatto il desiderio dell'onorevole interrogante. « Il sottosegretario « DA di Stato COMO ». Gambarotta. — Ai ministri della guerra, della marina e dei lavori pubblici. — « Per sapere se fra le molte agevolazioni ferroviarie e marittime che favoriscono molte categorie di cittadini non credano possibile e giusto introdurre la concessione di viaggi gratuiti per almeno due parénti di ciascun soldato ferito o a m m a l a t o in conseguenza della guerra, i quali vogliano recarsi a visitare i loro congiunti nei luoghi ove sono degenti ». R I S P O S T A . — « L'interrogazione dell'onorevole G a m b a r o t t a riguarda più specialmente la competenza del Ministero della guerra, poiché l'Amministrazione ferroviaria si è l i m i t a t a , in materia di viaggi interessanti i militari feriti o a m m a l a t i , ad a m m e t t e r e ed applicare le agevolazioni riconosciute in massima opportune dall'autorità militare. « I n f a t t o , poi, fin dal 14 agosto 1915, per accordi i n t e r v e n u t i t r a il Ministero della guerra e la Direzione generale delle ferrovie di S t a t o , fu concesso il viaggio gratuito ai parenti poveri che si rechino a visitare militari feriti o a m m a l a t i g r a v e m e n t e , ricoverati negli ospedali militari territoriali di riserva. « L a concessione fu peraltro l i m i t a t a ad un solo membro della famiglia del soldato da visitare, e subordinata, oltre che alla Atti Parlamentari — 8149 — LEGISLATURA . X X I V - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - condizione di indigenza, a quella clie la visita fosse richiesta dal direttore dell'ospedale in cui il militare è degente. Né sembrerebbe opportuno renderla più lata, tenuto conto della necessità di non accrescere la frequenza dei viaggi di favore in momenti in cui scarseggia il materiale disponibile. « II sottosegretàrio di Stato « V I S O C C H I ». v Nava Cesare. — Ai ministri dei lavori pubblici e della guerra. — « Per sapere, se non credano conveniente di modificare le norme per la concessione del viaggio gratuito ai parenti poveri che devono recarsi a visitare soldati ammalati o feriti, ricoverati negli ospedali territoriali e di riserva, nel senso : a) di non limitare la concessione aisoli casi di pericolo di vita del militare; ma di estenderla anche a quelli di malattia grave o ferita grave, che richiedano un lungo periodo di c a r a ; b) di estendere la concessione stessa a due degli stretti parenti del malato o ferito ; almeno nel caso in cui esistano entrambi i genitori, o quando, essendovene uno solo, questo si trovi nell'impossibilità, per l'età o per gli acciacchi, di affrontare da solo il viaggio; c) di stabilire che la richiesta del viaggio gratuito possa essere f a t t a anche direttamente dai parenti, e sempre siavi dichiarazione del direttore dell'ospedale circa la gravità della malattia o della ferita del soldato ricoverato ; d) di determinare, che a stabilire l'indigenza della famiglia, basti il fatto che questa sia stata ammessa a ri_ cevere il .sussidio dello Stato o dei Cpmitati locali di assistenza civile ». R I S P O S T A . — « Alle singole domande mosse dall'interrogante rispondo partitamente quanto segue : 1°) l'Amministrazione ferroviaria non fa attualmente alcuna distinzione fra i casi di pericolo grave e quelli di malattia o di ferita grave del militare, ammettendo di massima t u t t i quei viaggi che siano giudicati opportuni dall' autorità militare, in relazione alla gravità dello stato di salute del degente. Essa però non potrebbe consentire praticamente a l una interpretazione così lata della concessione che portasse fuori dei limiti e scopi della concessione medesima, anche perchè non è opportuno, in questi momenti in cui è t a n t o sentito il bisogno di economizzare il materiale disponibile di trasporto, di stimolare Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1915 con nuove concessioni di favore la frequenza dei viaggi ; 2°) la domanda per l'estensione del beneficio a due, invece che ad uno, dei parenti del militare degente riguarda specialmente il Ministero della guerra; comunque, l'Amministrazione ferroviaria non potrebbe essere favorevole per le stesse ragioni indicate nella seconda parte del punto I o ; 3°) attualmente la concessione è già ammessa anche nei casi di diretta partecipazione dell'ospedale militare ai parenti del degente. Naturalmente gl'interessati si debbono, presso le autorità, provvedere sempre del documento per ottenere dalle stazioni il biglietto gratuito; 4°) il certificato di indigenza è indispensabile per fruire della concessione del viaggio gratuito, ma 1' Amministrazione delle ferrovie dello S t a t o non si ingerisce dei modi e criteri con cui le autorità competenti provvedono ad accertare l' indigenza. « Il sottosegretario di Stato « V i s OCCHI ». Pacetti. — Al ministro dei lavori pubblici. — « P e r conoscere se dopo la sentenza del Tribunale civile di E o m a 11-22 marzo 1915 in causa Molina Giovanni, la quale ha definitivamente riconosciuto (conforme alla norma fissata dalla Cassazione di R o m a il 10 febbraio-14 aprile 1914) che agli impiegati ferroviari passati eoi I o luglio 1906 dalle Ferrovie Meridionali (esercizio della E e t e Adriatica) alle dipendenze delle Ferrovie dello S t a t o , per effetto della convenzione 26 marzo 1906, approvata con legge 15 luglio 1906, n. 324, è. dovuta dalle ferrovie medesime una indennità di buona uscita all'atto del loro collocamento a riposo, egli non creda disporre che le Ferrovie dello Stato si uniformino al giudicato, rispetto a t u t t i gli impiegati ferroviari ex meridionali collocati a riposo dal I o luglio 1906 al 30 giugno 1912, senza obbligare ciascuno di essi a promuovere uno speciale giudizio ». R I S P O S T A . — « L a sentenza resa dal Tribunale di Roma in data 11-12 marzo 1915 nella causa Molina Giovanni non è definitiva, essendo t u t t o r a pendente contro la medesima ricorso per Cassazione, nè può essere a c c e t t a t a dall'Amministrazione in quanto impone allo S t a t o un obbligo non riconosciuto nè previsto nei suoi ordinamenti. T a n t o meno potrebbe quindi disporsi che Atti Parlamentari — 8150 LEGISLATURA X X I V - la SESSIONE - DISCUSSIONI - la detta sentenza si estendesse a tutti gli impiegati ex meridionali collocati a riposo dal 1906 al 1912. « Il sottosegretario di Stato « V i s OCCHI ». Pala. — Ai ministri della marina e dei lavori pubblici. — «Per sapere se, in vista delle impellenti necessità del trasporto di benzina e lubrificanti dal continente in Sardegna per le esigenze dei servizi pubblici, automobilistici e privati, non credano opportuno di ordinare in modo esplicito e tassativo al servizio marittimo di Stato ed alla Marittima di accettare dette merci e di facoltizzarne il trasporto alla marina libera ». R I S P O S T A . — « Nelle presenti contingenze, le quali si riflettono gravemente anche sulle condizioni della navigazione marittima, l'iniziativa dei provvedimenti cui si riferisce l'interrogazione spetta al Ministero della marina, ed alla esclusiva competenza di questo appartiene poi ogni decisione in materia di trasporti di merci da parte della marina libera. « Basterà quindi assicurare l'onorevole interrogante che per quanto riguarda l'esercizio delle linee di navigazione affidato all'Amministrazione delle Ferrovie dello Stato, l'Amministrazione stessa non si è mai opposta all'imbarco, sui piroscafi postali della linea da Civitavecchia all'isola di Sardegna, di olì lubrificanti e di benzina, purché il loro imballaggio e stivaggio rispondessero alle prescrizioni dell'articolo 18 (2° comma) del regolamento approvato col Eegio decreto 13 luglio 1903, n. 361, che determina le norme per l'imbarco, trasporto in mare e sbarco delle merci pericolose. « Per quanto poi riguarda i servizi concessi alla Società Marittima Italiana, il Ministero dei lavori pubblici, sollecitato, sul finire dell'agosto scorso, a trovar modo di agevolare il trasporto da Savona della benzina occorrente per il servizio automobili-, stico Terranova-Nuoro, non mancò di interessare l'Ispettorato dei servizi marittimi, che con telegramma del 5 ottobre assicurò di avere autorizzato la Marittima a imbarcare a Savona le spedizioni di benzina destinata al rifornimento della Sardegna. Dopo questo provvedimento, di cui fu data notizia al Circolo di Cagliari, non sono pervenute al Ministero dei lavori pubblici altre premure ài riguardo. « Il sottosegretario di Stato « V I S O C C H I ». - Camera dei Deputati TORNATA D E L 4 D I C E M B R E 1915 Salomone. — Al presidente del Consiglio, ministro dell'interno, e al ministro dei lavori pubblici. — « Per sapere se, pur riconoscendo la necessità nello Stato di requisire tutte le vetture automobili, non creda conveniente eccettuare quelle destinate a servizio pubblico, e più specialmente le vetture adibite sulle linee Miglionico-Stigliano e Montesano-Pantano di Senise, affidate .alla società « Fiat », che interessano le regioni più importanti della provincia della Basilicata, e che gravano sul bilancio dello Stato per oltre lire 200,000 annue di sussidi. Il Governo sa che l'impianto di tali linee dette maggiore incremento al traffico ed al commercio in tutti i comuni interessati, fino al punto che si intese la necessità di adibire vetture di maggior portata, e non ignora che attualmente la quasi soppressione dei servizi ha creato tale un arresto e tale un perturbamento che, in questo periodo eccezionale, è opportuno eliminare ». R I S P O S T A . — « Il Ministero dei lavori pubblici, molto tempo prima ciré fòsse ordinata la requisizione delle automobili, si preoccupò delle condizioni in cui, a causa di essa, si sarebbero trovati i servizi pubblici automobilistici e rivolse vive premure al Mini« stero della guerra perchè evitasse la sospensione di così importanti servizi. « Ma il Ministero della guerra non credette, nella sua insindacabile competenza, di poter accogliere i desideri di questa Amministrazione, ed anzi dichiarò esplicitamente che gli omnibus in servizio pubblico erano appena sufficienti alle molteplici esigenze dell'esercito. Assicurò solo che sarebbero rimaste fuori della requisizione molte vetture da turismo, le quali si sarebbero potute sostituire agli omnibus requisiti. a Questo Ministero, pertanto, in seguito alla categorica affermazione fatta dall'autorità militare della impossibilità di non estendere la requisizione alle vetture delle linee automobilistiche, dovette limitarsi a curare l'adozione delle misure meglio atte ad assicurare la continuazione, almeno in forma ridotta, dei servizi in questione. E a ciò provvide, sia consigliando ai concessionari di provvedersi di macchine da turismo, sia nominando una speciale Commissione con l'incarico di stabilire, trimestre per trimestre, i programmi e le modalità di esercizio e l'entità dei sussidi per ogni linea esercitata con vetture diverse da quelle prescritte dai disciplinari. Dopo essere riuscito in tal modo a garantire la continuazione - di quasi tutti i — 8151 — Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I Y - l a SESSIONE - DISCUSSIONI - servizi automobilistici, questo Ministero ritiene che non si possa imporre, per ora, ai concessionari l'acquisto di nuovi omnibus che potrebbero, da un momento all'altro, alla loro volta, essere requisiti. « II sottosegretario di Stato « Y L S O C C H I ». Saraceni. — Al ministro dei lavori pubblici. — « P e r sapere se allo scopo di sottrarre gli onorevoli deputati alle molestie quotidiane della questua pretensiosa, implacabile e mortificante dei biglietti ferroviari gratuiti, rilasciati in virtù della legge 9 luglio 1908, n. 406, non sia disposto a provvedere perchè tali biglietti fossero destinati esclusivamente alle persone di famiglia dei deputati, garentendo tale uso con penalità a carico dei contravventori ». R I S P O S T A . — « I l provvedimento invocato dall'onorevole interrogante è già incluso nella legge 9 luglio 1908, n. 406, che regola le concessioni di viaggio agli onorevoli senatori e deputati, e che all'articolo 3 stabilisce che i biglietti che competono ai medesimi sono « per uso della famiglia » e « per le persone di servizio » degli onorevoli stessi. « I n occasione della discussione di detta legge alla Camera (tornata 30 giugnol908) furono proposti dagli onorevoli De Tilla, Cirmeni ed altri, degli emendamenti intesi a specificare le persone delle famiglie e degli onorevoli che potevano fruire delle concessioni in p a r o l a ; ma dopo le dichiarazioni dell' onorevole ministro dei lavori pubblici del tempo, la discussione di tali emendamenti non ebbe seguito. I l ministro dei lavori pubblici spiegò appunto le ragioni per le quali non era consigliabile di stabilire i limiti precisi entro i quali dovevasi intendere compresa la famiglia dei membri del Parlamento. « Però, dalle dichiarazioni stesse risulta che le concessioni in parola potevano essere soltanto utilizzate « da quelle persone che abitualmente convivono con i deputati o Che possono prestare loro assistenza ». « Analoghe dichiarazioni ebbe occasione di fare il ministro anche davanti al Senato { t o r n a t a 5 luglio 1908). « Da tutto ciò risulta che la legge, se intesa ed applicata nel senso voluto dal legislatore, già basti ad eliminare gl'inconvenienti additati dall' onorevole interrogante. « Il sottosegretario di Stato « YISOCCHI ». Camera dei Deputati TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1915 Stoppato. — Al presidente del Consiglio, ed ai ministri del tesoro e dei lavori pubblici. — « P e r conoscere se intendano come sarebbe necessario di disporre nuovi fondi perchè i lavori iniziati o da intraprendersi dai comuni in forza delle leggi 22 e 27 settembre 1914 che saviamente si proposero dì venire con prestiti di favore in soccorso delle classi lavoratrici disoccupate, possono essere incominciati e continuati mentre di fronte all'aumento sensibilissimo del prezzo dei materiali e della mano d'opera dovrebbero o sospendersi o non effettuarsi con evidente grave danno ». R I S P O S T A . — « Non risulta a questo Ministero che sussista tutt'oggi la grave disoccupazione operaia a cui il Governo debba dar sollievo con i provvedimenti legislativi ricordati dall' onorevole interrogante. Si avrebbe anche ragione di desumere il contrario dagli indugi con cui si pone mano 0 si procede, per la massima parte, ai lavori per i quali fu già totalmente impiegato il fondo di 100 milioni stanziato per 1 mutui di favore. E"è una diversa conseguenza sembrerebbe possibile dedurre dallo stesso f a t t o del rialzo di costo della mano d'opera, del quale è cenno nell'interrogazione. « I n ogni modo, nell'oscillante incertezza dei dati che è possibile raccogliere al riguardo, è pur lecito affermare che i due fenomeni, di regola antitetici, della disoccupazione e del sovrapprezzo della mano d'opera si manifestano nelle varie regioni in modo così diverso da rendere difficile e non giustificare l'adozione di provvedimenti d'ordine generale. « E , del resto, la proroga già deliberata dal Consiglio dei ministri del termine prestabilito per l ' i n i z i o dei lavori, per i quali furono concessi i mutui di favore, già rappresenta un rimedio contro l'aumento dei prezzi, in quanto consente agli enti mutuatari di ritardare l'esecuzione delle opere senza timore di perdere il benefìcio conseguito. « Il sottosegretario di Stato « V I S O C C H I ». Toscano. — Al ministro dei lavori pubblici. — « P e r sapere quali ragioni si oppongano perchè venga eseguita la costruzione del cavalcavia al passaggio a livello della stazione Porto di Messina - dato che il progetto è pronto e i relativi fondi stanziati - mentre il ritardo della sistemazione definitiva della stazione Porto, reca gravis- Atti — 8152 — Parlamentari Catara dei Deputati LEGISLATURA XXIV - I SESSIONE - DISCUSSIONI - TORNATA DEL 4 DICEMBRE 1 9 1 5 a simo danno al movimento militare-civile di Messina con la sua zona falcata ». R I S P O S T A . - - « È vero che per la riconosciuta «opportunità di sopprimere il passaggio a livello di Piazza d'Armi a Messina (Porto), gli uffici locali del Compartimento ferroviario di Palermo avevano progettato la costruzione di un cavalcavia, coordinata al nuovo piano regolatore di ampliamento e di sistemazione della stazione di Messina (Centrale). «Ma poiché tale soluzióne richiedeva una spesa molto rilevante, gli stessi uffici si proposero di studiare un provvedimento più semplice ed economico, che, peraltro, non è stato ancora concretato in regolare progetto. « Ciò posto, non è esatto dire che il progetto esecutivo sia pronto, e tanto meno che sia stata approvata la spesa relativa. È anzi da avvertire che il lavoro non trovasi compreso tra quelli urgentissimi che potranno essere eseguiti nel corrente anno finanziario valendosi delle limitate somme disponibili sui fondi fornite dal Tesoro per consimili lavori patrimoniali. Epperò, anche dopo che il progetto sarà stato compilato ed avrà ottenuto l'approvazione degli uffici superiori, non potrà che essere tenuto in particolare evidenza per dargli attuazione quando verranno assegnati nuovi fondi per le opere e provviste di carattere patrimoniale in aggiunta a quelli forniti pel sessennio dell'esercizio 1909-10 a quello 19141915 con le modificazioni portate dalla legge 25 giugno 1909, n. 372, all'articolo 22 della legge 7 luglio 1907, .n. 429. a II sottosegretario di Stato « VISOCCHI ». Toscano. — Ai ministri del tesoro e dei lavori 'pubblici — « Per sapere quali provvedimenti intendano adottare per rendere più sollecito lo sviluppo delle costruzioni di case economiche ed operaie per Messina e frazioni, tenendo conto che le attuali baracche stanno per divenire assolutamente inabitabili e minacciano continuamente di rovinare ». RISPOSTA. — « Per la costruzione di case economiche a Messina fu autorizzata dall'articolo 19 del testo unico delle leggi per il terremoto del 1908 la spesa di lire 4 milioni che fu poi elevat a a 5 milioni dall'articolo 7 del decreto legislativo 18 giugno 1914, n. 700. « A cura dell'Unione edilizia messinese furono intrapresi da tempo i lavori di costruzione di diversi gruppi di case ; alcuni dei quali sono già ultimati ed abitati, altri sono in corso di costruzione e prossimi al compimento ; l'importo di essi è tale da esaurire interamente il fondo autorizzato. Di conseguenza, per ciò che riguarda strettamente l'esecuzione delle opere previste dalla legge, le cose procedono regolarmente e non vi sarebbe motivo di adottare alcun provvedimento. « L'interrogazione cui rispondo, sembra peraltro rivolta ad ottenere l'assegnazione di fondi maggiori per altre nuove costruzioni. Vi si accenna, infatti", oltre che a case economiche, a case operaie - che non furono oggetto delle autorizzazioni succitate - e non solo per il centro urbano di Messina, ma anche per le frazioni di questo: mentre tutte le case in corso di esecuzione sono comprese nell'ambito di quello. « Il prendere una iniziativa al riguardo rientra nella specifica competenza del Ministero del tesoro, il quale ha, del resto, per effetto dell'articolo 24 del citato Regio decreto 18 giugno 1914, n. 700, anche la gestione dei cinque milioni già autorizzati : si ha tuttavia motivo di ritenere che nelle attuali condizioni del bilancio sia impossibile ogni ulteriore concessione. Rimarrà piuttosto a vedere se sia possibile agevolare l'incremento dei lavori, sorreggendo le iniziative che credesse di prendere in proposito l'Unione edilizia messinese. Il Regio commissario di quell'Istituto ha infatti diretto al Ministero del tesoro un'istanza, comunicata anche a questo Dicastero, per avere l'autorizzazione a contrarre mutui con pubblici Istituti allo scopo di provvedere i fondi occorrenti alla costruzione di nuove case economiche. « Spetta ora esclusivamente al Ministero del tesoro di decidere se ed in quale misura l'istanza possa essere accolta. « Il sottosegretario di Stato « VISOCCHI ». Ordine del giorno per la seduta di lunedì,. Alle ore 14: 1. Interrogazioni. 2. Svolgimento di una interpellanza. Discussione dei disegni di legge : 3. Conversione in legge del Regio decreto in data 31 dicembre1913, n. 1403, che- Atti — 8153 — Parlamentari LEGISLATURA. X X I V - la SESSIONE - Camera dei Deputati D I S C U S S I O N I . - TORNATA D E L 4 DICEMBRE modifica, per alcuni prodotti del Monopolio tabacchi, il prezzo massimo stabilito dalla tabella annessa alla legge 15 maggio 1890, n. 6851, serie 3 a . (71) 4. Conversione in legge dei Regi decreti 12 giugno 1912, n. 545, e 6 febbraio 1913, n. 71, riguardanti il trattamento degli spiriti di cui all'articolo 43, primo comma del testo unico di leggi 16 settembre 1909, n. 704. - Conversione in legge del Eegio decreto 31 dicembre 1913, n. 1392, che apporta modificazioni al regime fiscale degli spiriti. (64-72) 5. Conversione in lègge del Regio decreto 3 novembre 1913, n. 1370, portante variazioni allo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari estferi per l'esercizio finanziario 1913-14, a)lo scopo di affidare al Ministero delle colonie la gestione dei fondi occorrenti pel funziona- 1915 mento delle scuole in Tripolitania ed in Cirenaica. (87) 6. Conversione in legge del Regio decreto 8 maggio 1913, n. 421, che ha recato modificazioni ed aggiunte al repertorio per l'applicazione della tariffa generale dei dazi doganali. (62) 7. Conversione in legge del Regio decreto 4 agosto 1913, n. 1100, relativo alla sostituzione nei corrispondenti ruoli organici, degli impiegati dell'Amministrazione di pubblica sicurezza e degli appartenenti al Corpo delle guardie di città destinati in Libia. (84) PROF. Capo dell'Ufficio EMILIO PIOVANELLI di Revisione e Stenografia R o m a , 1915 — Tip. della Camera dei Deputati.