Libro : Dare di più ai padri per far avere di più ai figli. Perché i tagli alle pensioni e
l'allungamento della vita lavorativa aggravano la crisi
Autore: Mazzetti Giovanni
Editore: Asterios
Argomento: Lavoro
Genere: ECONOMIA
Collana: Il futuro prossimo , Nr. 3
Speriamo che non sia necessario soffrire così profondamente
come accadde tra le due guerre mondiali, quando
ci volle la disoccupazione di massa e la morte di milioni
di persone per scoprire che la fiducia nel “laissez faire”,
da un lato, e nei “duci”, dall’altro, era peggiore del male.
Ma se, come la crisi che si protrae da trent’anni e il collasso
finanziario del 2008 lasciano intravedere, la storia
si ripeterà in maniera così becera, magari sostituendo ai
dittatori che si avvalevano della violenza, dei leader che
fanno leva sulla propaganda suasiva o dei tecnici che nascondono
la loro incapacità dietro a formule salvifiche,
vuol dire che, pur nel suo inguaribile ottimismo, Erich
Fromm aveva pienamente ragione quando metteva in
guardia la società moderna dalla spinta, intimamente
radicata negli esseri umani, ad una “fuga dalla libertà”.
Federica Pegorin
“Francesco Guccini.
L’ultima volta”
Effatà Editrice, 2013.
L’ultima Thule, l’ultimo (in tutti i sensi) album di Francesco
Guccini, appena uscito è andato al primo posto su
iTunes. Il suo pubblico lo ha salutato con affetto inossidabile,
dopo quasi cinquant’anni di canzoni. Ma cos’è
che rende Guccini così unico, così amato? Tanto per cominciare
i testi, semplici ma mai convenzionali. E poi i
temi della sua poetica, che ogni volta vanno a scolpire
sentimenti e pensieri comuni per un certo tipo di uomini,
donne, sognatori, cittadini. Parole che ti dicono
quello che sentivi o pensavi ma non eri ancora riuscito
a dire. Questo libro di Federica Pegorin accompagna nel
viaggio dentro e attorno a Guccini, attraverso riflessioni,
epifanie, carnevali, dischi, concerti, libri, canzoni e una
serie di interviste, tra cui una inedita e imperdibile al
cantautore di Pàvana. Un gran bel viaggio. Verso l’ultima
Thule.
Luigi Guicciardi
“Una tranquilla città di paura.
Un’indagine del
commissario Cataldo”
Roma, LCF Edizioni, 2013.
Modena, in un giugno afoso. La prima a cadere sotto
il coltello di un misterioso assassino è una slovena che
vive di espedienti in un casolare di periferia. Il secondo,
però, è un violinista di Trento, di passaggio per un
concerto, ucciso in una via del centro. E la terza è una
bella vedova di mezza età, ammazzata nella sua villa in
un quartiere elegante e ricco. Tre omicidi in sei giorni.
Troppi, anche per una città come Modena dalla cronaca
nera sempre più brutale. L’opinione pubblica è scossa,
chiede aiuto. E a indagare è chiamato il commissario
Cataldo, nel pieno della maturità professionale, ma intimamente
incupito da una paura segreta, che condiziona
la sua stessa vita. Un’inchiesta difficile; storie vecchie
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di anni e nuovi delitti, gente che non ricorda o che non
vuol parlare, persone collegate da legami equivoci. Un
intrico di passioni, di interessi, di omertà, mentre l’assassino
continua a insanguinare la città di vittime senza
alcun legame apparente. Cataldo, come sempre, è costretto
a ricucire tutto a forza di indizi insignificanti, di
parole sfuggite inavvertitamente, di ipotesi azzardate,
in una corsa disperata contro il tempo. E insieme a lui
il lettore vive lo stesso tormento di brancolare nel buio
e, fino all’ultimo, di vedere impunita una serie di delitti
freddi e spietati.
Antonella Gatti
“Dalla Bessarabia alla
Pianura Padana”
Lampi di Stampa Editore, 2013.
“... siam madri migranti e ci chiamano badanti...” Basta
la frase di questa canzone per mostrarci, in un attimo e
con altri occhi, la persona a cui affideremo le cure di un
familiare. Troppo spesso ci si dimentica che il care giver
che abbiamo davanti, il quale magari neppure parla
nostra lingua, ha un vissuto dietro di sé fatto di cultura,
affetti, emozioni e che solo una sorta di “sliding doors”
l’ha portata di fronte a noi. Un viaggio, a tratti rocambolesco,
nel mondo sommerso del badantato.
Carol Ann Morrow, R.W. Allaey
“Gustare i frutti del tempo”
Edizioni Paoline, 2013.
Tutti avanziamo negli anni. Possiamo vivere tale realtà
con tristezza e pensando al declino della vita, ma anche
come un tempo pieno di promesse e di possibilità.
I pensieri di questo libretto aiutano a scoprire le potenzialità
e la missione che viene affidata a ognuno di noi
mentre avanziamo negli anni. “Si diventa anziani una
sola volta nella vita”
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