Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio artt. 7 e 8 del Regolamento CE n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio AZIENDA …………………………………………..…….………………………………………………………. Sede legale: Comune Via e n° Telefono Fax Sede operativa: Comune Via e n° Telefono Fax Codice Fiscale titolare Partita IVA azienda Codice registrazione azienda ………………………………………. presso ASL ………….. Codice unico delle Aziende Agricole (CUAA) N° del Iscrizione Registro delle Imprese di …………….. N° del Autorizzazione sanitaria (codice ASL): N° del Il Presente Manuale si compone di n. pagine numerate dal n.1 al n. Il Rappresentante legale, e responsabile per l’effettiva attuazione di quanto disposto nel presente documento, è il signor Cognome e Nome ………………………………….. Rev. 0 Timbro Azienda e Firma …………………………………………. 2 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio INDICE Capitolo Argomento Pagina 1 Introduzione 4 2 L’Azienda 7 3 Descrizione dei processi produttivi 8 4 Processo di approvvigionamento e stoccaggio 9 5 Gestione sanitaria 11 6 Benessere animale 14 7 Gestione dell’alimentazione 16 8 Gestione del ciclo produttivo 17 9 Strutture, impianti ed attrezzature 18 pulizia, disinfezione, derattizzazione e disinfestazione 10 Formazione del personale 21 11 Gestione non conformità 22 verifica rintracciabilità e autocontrollo 12 Schede di registrazione 23 Revisione n. 0 del 18/05/2010 Indice delle revisioni Rev. Data 0 25 giugno 2010 Rev. 0 Motivo della Revisione Prima edizione 3 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Capitolo 1 INTRODUZIONE 1. Scopo Scopo del presente manuale è quello di formalizzare e rendere evidenti le modalità operative e gestionali atte a garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità della carne di coniglio prodotta ai sensi dei Reg. CE 178/02, 852/04 e 853/04 nonché degli alimenti acquistati o prodotti, somministrati agli animali ai sensi del Reg. CE 183/05 e del Dlgs 158/06 per la farmacosorveglianza oltre ad essere rispondente agli obblighi imposti dal 1 gennaio 2007 dalla condizionalità, in merito al benessere animale. Il manuale garantisce di evitare i pericoli e di controllare i punti critici che possono insorgere nella produzione di carne cunicola, come ad esempio le contaminazioni da micotossine, l’uso improprio di prodotti fitosanitari, biocidi e medicinali veterinari, attraverso la corretta gestione di mangimi/animali/prodotti, documentabile dalle previste registrazioni. 2. Campo di applicazione Il presente manuale di corretta prassi igienica per gli allevamenti di conigli vuole rispondere alle esigenze degli allevatori di conigli e analizza le problematiche relative alla gestione di tutto il processo produttivo, dall’approvvigionamento fino alla consegna del prodotto finito, compresa la gestione delle strutture, degli impianti e delle attrezzature. Il manuale fornisce informazioni sui pericoli che possono insorgere nella produzione e nelle operazioni associate e sulle azioni di controllo dei pericoli stessi basandosi, come vuole la normativa, sui principi dell’HACCP. 3. Riferimenti legislativi e normativi 3.1 Principali riferimenti legislativi, nazionali e comunitari Riproduzione animale Legge n. 30 del 15 gennaio 1991 “Disciplina della riproduzione animale” e successive modificazioni ed integrazioni Legge n. 280 del 3 agosto 1999 “Modifiche ed integrazioni alla Legge 15 gennaio 1991 n. 30, recante disciplina della riproduzione animale, anche in attuazione della Direttiva 94/28/CE del Consiglio , del 23 giugno 1994 Delibera della Giunta della Regione Veneto n. 4132 del 22 dicembre 2004. Disciplina della riproduzione animale – Disposizioni applicative. Benessere animale Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97. D.Lgs n. 146 del 26 marzo 2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti”. Rev. 0 4 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ D.Lgs n. 333 del 1 settembre 1998 “Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento”. Medicinali e Polizia Veterinaria D.Lgs n. 193 del 6 aprile 2006 “Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari”. D.Lgs n. 158 del 16 marzo 2006 “Attuazione della Dir. 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali”. D.Lgs n. 117 del 27 maggio 2005 “Attuazione della direttiva 2002/99/CE che stabilisce norme di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione, la distribuzione e l’introduzione di prodotti di origine animale destinati al consumo umano”. Regolamento n. 1774/02/CE del 3 ottobre 2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano – sostituito dal 04/03/2011 dal Reg. (CE) n. 1069/2009. Decreto Ministeriale 28 maggio 1992 “Approvazione del modello di dichiarazione di scorta per animali inviati ai macelli pubblici e privati ”. Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 174 "Attuazione della direttiva 98/8/CE in materia di immissione sul mercato di biocidi". D.P.R. 290/91 “Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio ed alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, all. 1, Legge n. 59/1997). D.P.R. n. 320 del 8 febbraio1954 Regolamento di Polizia Veterinaria. Direttive del Consiglio 70/524/CE del 23 novembre 1970 relativa agli additivi nell’alimentazione degli animali e successive modificazioni o integrazioni. Direttiva 74/63/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1973, relativa alla fissazione di quantità massime per le sostanze e per i prodotti indesiderati negli alimenti per gli animali e successive modificazioni o integrazioni D.L. n. 193 del 06 aprile 2006 “Attuazione della Direttiva 204/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari” DGR Regione Veneto n. 2781 del 30 settembre 2008 – Programma annuale attuattivo LR 48 del 2/12/86 e successive modifiche per la profilassi della mixomatosi del coniglio e della Malattia emorragica virale (MEV) del coniglio. Rintracciabilità e Sicurezza Alimentare Accordo 9 febbraio 2006, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome relativo a “Linee guida applicative del Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari”. Accordo 9 febbraio 2006, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome relativo a “Linee guida applicative del Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di origine animale”. Accordo 28 luglio 2005, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministero della Salute e i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul documento recante “Linee guida ai fini della rintracciabilità degli alimenti e dei mangimi per fini di sanità pubblica”, volto a favorire l’attuazione del regolamento (CE) n. 178 del 2002 del Parlamento e del Consiglio del 28 gennaio 2002. Regolamento (CE) n. 183/2005 del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi. Rev. 0 5 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Regolamento (CE) n. 853/2004 del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. Regolamento (CE) n. 852/2004 del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari. Regolamento (CE) n. 178/2002 del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi ed i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. 4. Definizioni Acqua pulita: l'acqua che non contiene microrganismi e/o sostanze nocive in dosi tali da incidere direttamente o indirettamente sulla qualità sanitaria degli alimenti. ASL: Azienda Sanitaria Locale Biocidi: i principi attivi e i preparati destinati a distruggere, eliminare, rendere innocui, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo con mezzi chimici o biologici (disinfettanti, insettorepellenti, insetticidi, topicidi e ratticidi) D.Lgs 174 del 25.02.2000. Biosicurezza: insieme delle misure gestionali ed operative utilizzate al fine di prevenire l’introduzione di agenti infettivi all’interno di un allevamento e la loro conseguente diffusione. Igiene: tutte le misure e condizioni necessarie per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari ( Codex Alimentarius –Direttiva CEE 93/43) Non conformità: mancato soddisfacimento di un requisito specificato. Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. Partita di animali o lotto di produzione: gruppo di animali nati nello stesso periodo in allevamento o acquistati e costituente un unico nucleo identificativo. Rev. 0 6 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio L’AZIENDA Capitolo 2 1. Descrizione dell’Azienda L’Azienda è stata registrata/autorizzata alla produzione dalla ASL competente per territorio. Data e numero di registrazione/autorizzazione vengono riportati sul frontespizio del presente manuale. Oltre a ciò, dovranno essere riportate anche le seguenti informazioni aziendali indicando le eventuali variazioni nelle colonne successive. L’Azienda dispone di un veterinario aziendale detentore dell’armadietto farmaceutico NO SI Veterinario Aziendale N° iscriz. Dal Al Dott. Dott. Dott. Dott. Dott. Dott. L’azienda dispone di varie mappature dove sono chiaramente indicate le strutture di alloggiamento animali (scheda 01.01), stoccaggio di alimenti (scheda 01.02), biocidi e farmaci (scheda 01.03) e il piano di derattizzazione (scheda 01.04). 2. Descrizione del prodotto In azienda, a seconda dell’indirizzo produttivo, sono prodotti: Animali da macello Animali da rimonta Coniglietti svezzati Sono mediamente presenti in azienda n° …………fattrici in produzione con una rimonta corrispondente al …..% sul numero di animali in produzione. A questo si aggiungano n° …….. maschi riproduttori per una presenza complessiva di …………………… conigli in allevamento. Gli animali riproduttori hanno genetica ……………….………………………..e provengono da un centro di moltiplicazione nazionale Rev. 0 estero …………………….. 7 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 3 Approvvigionamento materiali DESCRIZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI Mangime Rimonta esterna Allevamento Materiale seminale Riproduttori Allevamenti Materiale seminale Rimonta interna Conigli svezzati Conigli ingrasso Macello Nelle pagine seguenti sono analizzate le modalità di gestione delle singole fasi del processo, con indicazione delle modalità di registrazione così come previsto dal Reg. 852/04 e dalla normativa vigente inerente il settore cunicolo. Rev. 0 8 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Capitolo 4 PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO Riguarda la gestione di tutti i prodotti acquistati, dagli alimenti per gli animali, fino ai prodotti utilizzati per i trattamenti veterinari e per le operazioni di pulizia e disinfezione attuate all’interno dell’allevamento. L’azienda gestisce l’approvvigionamento dei prodotti necessari alla conduzione dell’allevamento mantenendone l’aggiornamento sulla Scheda degli approvvigionamenti (Scheda 02) secondo la tipologia e la modalità descritte di seguito: - Prodotti per l’alimentazione Rimonta esterna di maschi e femmine Biocidi (disinfettanti e disinfestanti) Farmaci 4.1 Prodotti per l’alimentazione del coniglio Nel caso in cui, ai fini dell’alimentazione degli animali, l’azienda si rifornisca di prodotto di origine extra aziendale, il responsabile del processo di approvvigionamento si accerta dell’avvenuta registrazione e/o riconoscimento dell’Azienda Fornitrice ai sensi del Reg. (CE) 183/05 allegato 1 e2. I fornitori sono rintracciabili tramite i documenti di trasporto o di acquisto. Nella scheda 03 di registrazione dei fornitori sono riportate le informazioni necessarie per rintracciare velocemente gli stessi in caso di comunicazioni inerenti non conformità dei prodotti acquistati. Per gli alimenti acquistati, oltre alla conservazione di tutti i documenti di acquisto, deve essere effettuato un controllo in accettazione del mangime sui seguenti aspetti: presenza ed idoneità del cartellino; registrazione e/o riconoscimento del fornitore; eventuale dichiarazione da parte del fornitore di rispondenza sanitaria per assenza di agenti patogeni e/o micotossine; qualità (aspetto, colore, odore, ecc.) corrispondenza fra ordinativo, caratteristiche riportate nei documenti di accompagnamento della merce e quanto effettivamente consegnato. Inoltre deve essere annotata la data di ricevimento della merce, la tipologia di confezionamento (mangime sfuso, in sacchi, ecc.), il fornitore e la zona di stoccaggio. La gestione dei mangimi avviene conformemente alla normativa cogente (Reg. CE 183/05 sui mangimi). Per prodotti sfusi, può essere rilasciato dal vettore un campione della merce, prelevato in contradditorio per eventuali verifiche o analisi ( Legge 281/63 art. 18 comma 7). “Al momento dello scarico dei suddetti mangimi, trasportati a mezzo di carri silos, il vettore e il destinatario, ove quest’ultimo ne faccia richiesta, provvederanno al prelevamento in contradditorio di quattro campioni per ogni mangime consegnato, apponendo a ciascuno di essi sigilli di entrambe le parti e facendo specifica menzione dell’avvenuto campionamento nel succitato documento di trasporto. Uno dei quattro campioni deve essere ridato al vettore e gli altri conservati dal ricevitore della merce”). II campioni devono essere idoneamente conservati dall’azienda per almeno 90 gg dalla data di consegna. Rev. 0 9 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Normalmente i mangimi vengono stoccati in silos o, nel caso di mangime in sacchi, in ambienti dedicati allo stoccaggio di prodotti per l’alimentazione dei conigli e sono conservati in modo da garantire protezione dagli eventi atmosferici. I silos ed i locali dedicati allo stoccaggio dei mangimi sono identificati in planimetria 4.2 Rimonta esterna di maschi e femmine e acquisto di materiale seminale L’acquisto della rimonta è ugualmente un aspetto critico nella gestione dell’approvvigionamento; gestione e registrazione sono però completamente regolate dalla normativa cogente relativa ai requisiti sanitari ed anagrafici dei conigli (modello 4, dichiarazione di provenienza dei riproduttori, comprese le eventuali vaccinazioni, registro di carico e scarico, ecc.). Oltre alla conservazione di tutti i documenti di acquisto, deve essere effettuato un controllo in accettazione al fine di: Verificare alla consegna lo stato sanitario degli animali, se possibile da parte del veterinario anche al fine di prelevare eventuali campioni microbiologici per esami L’adozione di pratiche di quarantena, prima dell’immissione dei nuovi riproduttori nei locali dedicati alla produzione, è fortemente raccomandata. In alternativa è opportuno richiedere al fornitore il rilascio di garanzie sullo stato sanitario degli animali. 4.3 Biocidi Per i biocidi l’azienda provvede a detenere copia della scheda tecnica di sicurezza o dell’etichetta della confezione dei prodotti acquistati e utilizzati, che verrà conservata in azienda almeno per il periodo di impiego del prodotto. I biocidi devono essere conservati in locali chiudibili a chiave, identificati in planimetria, separati dagli alimenti. Nel caso dei prodotti fitosanitari, è consigliabile che siano conservati separatamente dagli altri biocidi; i contenitori devono essere idonei e chiaramente identificati. 4.4 Tracciabilità e rintracciabilità La tracciabilità intra-aziendale è garantita dalla identificazione e numerazione di tutti i locali di allevamento, ed eventualmente delle singole file di gabbie. Tale registrazione è alla base della tracciabilità degli eventi relativa alla partita di conigli considerata. Ai fini della tracciabilità dei trattamenti terapeutici deve essere garantita la possibilità di associare il trattamento terapeutico alla partita o al gruppo di animali trattati. La rintracciabilità è garantita dalla conservazione per almeno 5 anni di tutte le registrazioni e dalla loro disponibilità su richiesta della autorità competente o di altri componenti della filiera che, avendone titolo, ne facessero richiesta. 4.4.1 Tracciabilità dei lotti inviati al macello Per garantire il ciclo completo di tracciabilità è necessario mantenere l’identificazione del lotto anche dopo l’uscita dall’allevamento in accordo con gli impianti di macellazione. Se gli animali dell’allevamento completano l’intero carico trasportabile, l’autista dovrà prestare attenzione allo scarico al macello per mantenere unita la partita di carico. Viceversa, se il carico trasportabile è costituito dai carichi di allevamenti diversi, sarà necessario predisporre una mappatura della disposizione delle gabbie di carico nel camion. Tale disposizione dovrà essere mantenuta anche allo scarico nel macello. 4.5 Approvvigionamento farmaci Vedi capitolo 5 Rev. 0 10 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Capitolo 5 GESTIONE SANITARIA La gestione sanitaria dell’allevamento è affidata all’allevatore che si avvale del medico veterinario per migliorare le condizioni di salute degli animali, per controllare le patologie, diffusive e non, in grado di arrecare sofferenza e morte agli animali oltre a danno economico all’allevatore, e per prevenire problemi biologici o chimici per la salute pubblica e dell’ambiente. 5.1 Movimentazione animali Il trasporto dei conigli dall’allevamento al macello è gestito e pianificato dal macellatore stesso. Il trasporto dei conigli dall’allevamento ad altri allevamenti deve essere pianificato affinché all’arrivo degli animali vi sia un numero di addetti allo scarico sufficiente allo loro cura. All’arrivo dei conigli, il ricevente verifica che sia disponibile la seguente documentazione ove prevista: Documento di trasporto secondo normativa Attestazione sanitaria relativa alla provenienza degli animali, ove prevista dalle norme vigenti Le operazioni di carico e scarico devono essere rispettose del benessere animale. 5.2 Animali ammalati Tutti gli animali presenti in allevamento, riproduttori, svezzati ed ingrasso, devono essere controllati da personale addetto almeno 1 volta al giorno; gli animali trovati malati o feriti, se necessario, devono essere isolati in spazi appropriati e ricevere immediatamente le opportune cure. La presenza di animali ammalati deve essere tempestivamente segnalata al veterinario, che deve provvedere alla diagnosi di malattia e all’indicazione dell’idonea terapia. L’uso e la somministrazione dei farmaci devono sempre seguire le istruzioni impartite dal veterinario curante o dal veterinario responsabile della scorta dei farmaci. Nel caso vi sia necessità di un trattamento urgente, sentito il veterinario responsabile, è possibile procedere alla terapia in attesa della visita veterinaria. Nel caso si debbano effettuare interventi terapeutici urgenti questi devono essere effettuati secondo procedure concordate con il veterinario. 5.3 Animali morti I conigli morti in allevamento rientrano nella categoria di “animali e le parti di animali diversi da quelli contemplati all’articolo 4 (categoria 1 alto rischio n.d.r.) morti non a seguito di macellazione a fini di consumo umano, ivi compresi gli animali abbattuti nel quadro dell’eradicazione di una malattia epizootica” contemplata nel Reg. n. 1774/2002 CE, costituendo, pertanto, dei “sottoprodotti di origine animale” classificati come “materiali di categoria 2”. I “materiali di categoria 2” possono essere distrutti in uno stabilimento di trasformazione riconosciuto dal Ministero della Salute oppure in allevamento, utilizzando gli inceneritori carcasse animali a “bassa capacità” autorizzati dalla Regione. Quest’ultima soluzione consente di evitare possibili contaminazioni veicolate dagli automezzi di raccolta delle carcasse e quindi la diffusione di eventuali patogeni. Rev. 0 11 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ 5.4 Azione di biosicurezza La protezione dell’allevamento dall’introduzione di malattie, così come la riduzione delle conseguenze delle malattie presenti in allevamento, deve rappresentare una priorità nella gestione dell’impianto produttivo. Per queste ragioni è consigliabile che l’allevamento si doti anche di un Registro degli accessi (scheda 09) in modo da mantenere traccia degli automezzi o delle persone che transitano per l’allevamento. E’ altresì opportuno che l’allevamento sia dotato di barriere fisiche atte ad impedire il libero accesso di veicoli e persone, di una zona filtro con DPI monouso, di un piano di derattizzazione, di attrezzature e presidi per la disinfezione dei mezzi di trasporto, delle strutture e delle attrezzature di allevamento. 5.5 Gestione dei farmaci I farmaci veterinari possono essere divisi in diverse categorie: - farmaci senza obbligo di prescrizione; - farmaci con prescrizione semplice e ripetibile; - farmaci con prescrizione semplice e non ripetibile; - farmaci con prescrizione in triplice copia; La prescrizione veterinaria per le specialità veterinarie ha una validità di 10 giorni dalla data di emissione. GESTIONE DEL FARMACO IN ALLEVAMENTI NON AUTORIZZATI ALLA DETENZIONE DI SCORTE Per i trattamenti si utilizzano farmaci autorizzati, in base all’articolo 69 del D.Lvo 6 Aprile 2006, n°193, prescritti, tramite ricetta e previa visita clinica, da un medico veterinario che li annota in un registro tenuto nell’azienda e vidimato dalla ASL. Il registro è detenuto in azienda e conservato, a cura del titolare dell’azienda, con le relative ricette per 5 anni. Il registro può essere gestito con sistema informatico. Il veterinario che ha compilato la ricetta annota la prescrizione nel registro dei trattamenti, indicando la data e l’identificazione del medicinale veterinario, la quantità e l’identificazione degli animali sottoposti a trattamenti ed il tempo di sospensione. L’allevatore annota nello stesso registro il nome e indirizzo del fornitore del medicinale e la data di inizio e fine trattamento entro 24 ore. All’allevatore spetta, inoltre, l’indicazione dell’eventuale rimanenza del farmaco non utilizzato ( art. 79 D. Lvo 193/06). GESTIONE DEL FARMACO IN ALLEVAMENTI AUTORIZZATI ALLA DETENZIONE DI SCORTE In base all’articolo 69 del D.Lvo 6 Aprile 2006, n°193 e al D. Lvo 143 del 24 luglio 2007, attuazione della Direttiva 2004/28/CE, il titolare dell’azienda può essere autorizzato dall’ASL a detenere adeguate scorte di medicinali veterinari purché sussistano valide motivazioni e purché ne sia responsabile un medico veterinario che le custodisce in idonei locali chiusi e tiene apposito registro di carico e scarico vidimato dall’autorità sanitaria, da conservarsi per 5 anni dalla data dell’ultima registrazione. Il medico veterinario responsabile potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad operare in sua vece presso l’impianto di allevamento e custodia. I nominativi dei medici veterinari responsabili delle scorte devono essere indicati nella domanda di autorizzazione alla quale deve essere allegata dichiarazione scritta di accettazione da parte degli stessi, con l’indicazione delle ulteriori strutture presso le quali risultano eventualmente responsabili delle stesse mansioni (art. 81, comma 1 modificato da D. Lvo 143/07). Rev. 0 12 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Le registrazioni devono essere effettuate entro 7 giorni lavorativi dall’espletamento dell’operazione cui si riferiscono. Non possono formare oggetto delle scorte i medicinali veterinari contenenti antibatterici e chemioterapici da somministrarsi attraverso gli alimenti liquidi o solidi, fatta salva la detenzione di quantitativi ridotti di tali medicinali, commisurati alle necessità dell’allevamento, sufficiente per un periodo non superiore a 7 giorni, da utilizzare in situazioni che richiedano un pronto intervento terapeutico (art. 81, comma 2 DLvo 193/06). Il registro di cui sopra può ricomprendere anche il registro dei trattamenti, purché vengano riportate tutte le informazioni ivi richieste. Il registro può essere gestito con sistema informatico. La stampa del registro informatizzato deve avvenire ogni qualvolta il veterinario responsabile delle scorte debba apporre la sua firma a seguito dei trattamenti eseguiti. Nel caso di controlli da parte dell’autorità competente devono essere messi a disposizione registri su base cartacea ed aggiornati. Alle ricette vanno allegati i previsti documenti fiscali di accompagnamento, scontrini fiscali o fatture accompagnatorie. In caso di terapie urgenti, previa autorizzazione da parte del veterinario responsabile dell’armadio delle scorte, il titolare dell’allevamento potrà utilizzare i farmaci prelevati dalla scorta dell’impianto. GESTIONE ANIMALI TRATTATI CON FARMACI Gli animali o le partite di animali sottoposti a trattamento devono essere identificati in modo riconoscibile. Gli animali o le partite di animali a cui vengono somministrati medicinali veterinari o alimenti medicamentosi, potranno essere commercializzati solo quando sarà trascorso il previsto tempo di sospensione. Il servizio veterinario della ASL competente può, su motivata richiesta del titolare dell’azienda, autorizzare lo spostamento degli animali sottoposti a trattamento (ad esempio in un altro allevamento) a condizione che venga informata la ASL di destinazione e venga fatta menzione del trattamento sulla dichiarazione di scorta degli animali (Modello 4) o altro documento previsto per lo spostamento degli animali dalle norme vigenti (Dichiarazione di scorta). Gli animali assoggettati ai trattamenti terapeutici non possono essere macellati prima che sia trascorso il tempo di sospensione previsto per il medicinale veterinario utilizzato. Inoltre i trattamenti effettuati nel ciclo di allevamento devono essere indicati, al momento del trasferimento al macello, nella dichiarazione di scorta degli animali e la dichiarazione deve essere controfirmata dal veterinario che ha prescritto i trattamenti. SMALTIMENTO RESIDUI E FARMACI SCADUTI I flaconi con residui di farmaci, oltre a farmaci veterinari scaduti e altri rifiuti pericolosi (D. Lvo 152/2006), devono essere raccolti in appositi contenitori e smaltiti come rifiuti speciali tramite apposite ditte autorizzate e il detentore deve conservare documentazione dello smaltimento. 5.6 Azioni di controllo Rev. 0 Evitare le cause che predispongono all’insorgenza di malattie infettive e parassitarie, quali: ingresso di estranei in allevamento, la carenza di igiene, la presenza eccessiva di insetti ematofagi, roditori ecc.; Procedere a disinfezioni, derattizzazioni e disinfestazioni anche per quanto riguarda i mezzi di trasporto; Controllare lo stato sanitario dell’allevamento e lo stato di salute di ogni singolo soggetto, rilevando l’eventuale presenza di sintomi riferibili a malattie incipienti o in atto. 13 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 6 BENESSERE ANIMALE Una corretta conduzione dell’allevamento deve prevedere il rispetto delle condizioni minime di benessere degli animali. In particolare il personale di stalla deve avere formazione adeguata per svolgere i seguenti adempimenti: controllare tutti gli animali presenti in allevamento almeno 1 volta al giorno valutare la presenza di soggetti ammalati o che manifestano segni di sofferenza valutare la rispondenza degli ambienti di ricovero ai requisiti minimi previsti dalla legge o suggeriti dalle indicazioni scientifiche in materia di benessere animale. ispezionare almeno una volta al giorno gli impianti indispensabili per la salute ed il benessere degli animali. Le nidiate a fine svezzamento devono essere mantenute il più possibile unite, evitando o riducendo al minimo il rimescolamento tra gruppi. Gli ambienti di stabulazione devono garantire protezione dalle temperature estreme. La quantità di polvere, la temperatura, l'umidità relativa e le concentrazioni di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali mediante un sufficiente ricambio d’aria ottenuto ricorrendo eventualmente anche a sistemi di ventilazione forzata, raffrescamento e/o riscaldamento con l’obiettivo di avvicinarsi ai parametri ritenuti ottimali per la specie in oggetto e riportati nella tabella sottostante: Parametro TEMPERATURA UMIDITA’ RELATIVA AMMONIACA CARICA MICROBICA AMBIENTALE CARICA MICOTICA AMBIENTALE Valori indicativi T° C compresa fra i 18 – 21 ° durante tutto l’anno tranne d’estate in cui deve essere almeno 3° - 5° inferiore alla temperatura esterna (30° - 35°) 60% - 70% = ottimale 55% - 60% e 70% - 75% = accettabile <55% e >75% = scadente <10 ppm = ottimale 10 – 25 ppm = accettabile >25 ppm = eccessivo <1000 ufc/m³ = ottimale 1000 – 2000 ufc/m³ = accettabile >2000 ufc/m³ = eccessivo <500 ufc/m³ = ottimale 500 – 1000 ufc/m³ = accettabile >1000 ufc/m³ = eccessivo Fonte:– Cerioli M.- Grilli G. – Brivio R. – Martino P.A. – Lavazza A. - Salute ambiente e benessere del coniglio: quali novità? Convegno ASIC 2008 – Lodi Gli ambienti di stabulazione devono essere illuminati per almeno 8 ore al giorno e la luminosità deve consentire l’ispezione degli animali e lo svolgimento delle normali pratiche di allevamento 6.1 Operazioni di carico, scarico e trasporto Durante le fasi di allevamento e movimentazione non è consentito: 1) causare schiacciamenti al corpo dell’animale tali da determinare stress e sofferenza inutili; 2) sollevare gli animali per le orecchie, per le zampe o per la coda; Rev. 0 14 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Prima del carico il detentore controlla che tutti i conigli siano idonei al trasporto Non sono idonei al trasporto animali feriti o malati gravemente o comunque non in grado di muoversi. Tali animali vanno isolati e curati oppure abbattuti in azienda. Al momento del carico si accerta che il mezzo sia pulito e idoneo e che le gabbie a disposizione siano sufficienti a contenere gli animali. Il numero degli animali che possono essere accolti in una singola gabbia deve tener conto del loro peso medio oltre che della situazione climatica. L’allevatore che trasporta gli animali con mezzi propri deve comunque rispettare le condizioni sopradescritte e registrare presso l’ASL l’esercizio di tale attività . Rev. 0 15 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Capitolo 7 GESTIONE DELL’ALIMENTAZIONE Il processo di somministrazione degli alimenti può avvenire meccanicamente o manualmente. La razione dipende dalla fase fisiologica della partita o del lotto di conigli (fattrice in lattazione, fattrice in gestazione/lattazione, rimonta, svezzamento, ecc.) 7.1 Piano Alimentare Il piano alimentare è elaborato da tecnici specializzati che elaborano razioni equilibrate in funzione degli obiettivi produttivi e dell’età del coniglio. Le razioni sono formulate in modo da fornire una alimentazione sana e adatta alle diverse categorie produttive in quantità sufficienti a mantenere gli animali in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. La documentazione relativa alla gestione dei mangimi è rappresentata dalle fatture di acquisto, dalle bolle di accompagnamento, dai cartellini di formulazione dei mangimi e dalla Scheda degli Approvvigionamenti (Scheda 02). Il responsabile dell’allevamento verifica periodicamente lo stato di sviluppo dei conigli correlato con il mangime utilizzato. Questo controllo di efficacia è utile per correggere o aggiornare il piano alimentare. Rev. 0 16 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 8 GESTIONE DEL CICLO PRODUTTIVO Sarebbe opportuno che gli animali riproduttori presenti in allevamento fossero identificati mediante scheda individuale, tatuaggio o altri idonei sistemi. Tutti gli animali nati in allevamento e destinati all’ingrasso sono identificati per lotto o partita di produzione. 8.1 Gestione produttiva Il ciclo produttivo è basato sulla gestione degli accoppiamenti Ogni 7 giorni Ogni 14 giorni Ogni 21 giorni Ogni 42 – 49 giorni e prevede la tecnica dell’inseminazione artificiale. 8.2 Gestione riproduttiva Le coniglie, idonee dal punto di vista sanitario e zootecnico, vengono inseminate e sottoposte alla successiva diagnosi di gravidanza. Le fattrici gravide formeranno il gruppo parto ed almeno quattro giorni prima del parto vengono trasferite nella gabbia nido. I coniglietti nati nello stesso gruppo parto rappresentano il lotto o la partita di produzione. Le fattrici sono sottoposte ad una visita postpartum e ad eventuali interventi mirati al superamento dello stress da parto. Il controllo giornaliero della montata lattea e dei livelli di lattazione fornisce indicazioni importanti sullo stato fisiologico della coniglia. Le registrazioni degli eventi riproduttivi (data parto, numero nati, numero svezzati ecc.) sono riportate dall’allevatore nell’apposita Scheda 04 “ Scheda di allevamento”. 8.3 Gestione delle nidiate Particolare attenzione dev’essere posta all’allevamento dei coniglietti. I coniglietti assumono il colostro entro le prime 6 ore di vita. L’allevamento dei coniglietti nelle prime 3 – 4 settimane di vita avviene in gabbia nido assieme alla madre. Dopo questo periodo si pratica lo svezzamento. Eventuali vendite di coniglietti da destinare ad allevamenti che svolgono solo la funzione di ingrassatori avvengono in questa fase. Tutti gli eventi riferibili al lotto sono registrati e documentabili. Il momento della vendita sia di coniglietti che di animali adulti per la macellazione corrisponde all’uscita dall’allevamento e quindi alla chiusura del lotto o partita di animali. Rev. 0 17 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio STRUTTURE, IMPIANTI ED ATTREZZATURE PULIZIA, DINSINFEZIONE, DERATIZZAZIONE E DISINFESTAZIONE Capitolo 9 Particolare attenzione viene posta all’igiene degli ambienti dove vivono gli animali. Le routine impostate devono essere tali da ridurre al minimo i rischi sanitari dovuti a carenze igieniche oppure derivanti da un non corretto utilizzo delle macchine e degli impianti. Le gabbie usate nell’allevamento rispondono alle esigenze comportamentali degli animali in quanto offrono una superficie adeguata per dormire, nutrirsi, spostarsi, consentendo adeguata illuminazione come indicato nel capitolo 6 relativo al benessere animale. Le strutture di ricovero sono progettate in modo tale da favorire la circolazione dell’aria per mantenere il più possibile un ambiente salubre. I fabbricati, le attrezzature e gli utensili sono puliti e disinfettati per evitare contaminazione e la proliferazione di organismi patogeni secondo il piano delle pulizie sotto riportato. Le feci le urine vengono rimosse con regolarità al fine di limitare odori sgradevoli ed evitare di attirare insetti o roditori. Negli ambienti in cui sono presenti animali e alimenti sono previsti sistemi di protezione da uccelli ed insetti. 9.1 Piano delle pulizie L’azienda esegue con frequenza definita, con prodotti idonei ed autorizzati e con modalità appropriate, le pulizie atte a mantenere in condizioni igieniche ottimali le seguenti aree ed attrezzature: Area Attrezzatura Gabbie Corsia tra le gabbie Tipo di operazione Bruciatura pelo, pulizia con lavaggio e disinfezione gabbie Pulizia con ramazza e/o mezzi meccanici Controllo funzionamento, Abbeveratoi Capannone o tunnel Mangiatoie Punti luce, tramogge, ecc. Attrezzi per l’alimentazione e lo spostamento dei conigli Rev. 0 Pulizia e disinfezione rete idrica Controllo funzionamento delle calate in mangiatoia Controllo intasamento mangiatoia Frequenza di esecuzione dell’operazione Alla fine di ogni ciclo di allevamento Settimanale Giornaliera Prima di ogni nuova immissione o alla fine di ogni trattamento Giornaliera Giornaliera Pulizia e disinfezione Prima di ogni nuova immissione Celle di carico alimentazione automatica Una volta all’anno Verifica funzionamento Giornaliera Prevenzione diffusione parassiti ed animali infestanti e funghi Pulizia dopo ogni utilizzo 18 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Magazzini, aree esterne Aree di pertinenza Silos di stoccaggio alimenti Pulizia in caso di imbrattamenti Rassettatura con ramazza Asportazione di ciò che non viene utilizzato, mettere ordine Verifica eventuali infiltrazioni acque piovane Condizioni igieniche silos verticali ed eventuale eliminazione di incrostazioni Giornaliera Settimanale Mensile Prima di ogni nuova immissione di mangime Ad ogni svuotamento *da calibrare per ogni singolo allevamento In azienda dunque si effettuano: Regolare pulizia, disinfezione e disinfestazione di locali ed ambienti, compresi i silos per i mangimi sfusi, secondo quanto indicato nel piano delle pulizie; Pulizia e disinfezione ad ogni fine ciclo di utilizzo delle attrezzature, delle gabbie e dei locali; Utilizzo e manutenzione degli impianti in conformità a quanto previsto dai manuali d’uso. Nelle aree di pertinenza e nelle aree esterne annesse all’allevamento non deve essere accumulato materiale inutile o imbrattante e non devono formarsi ristagni d’acqua, potenziali fonti di sviluppo di animali ed insetti infestanti. 9.2 Gestione dei rifiuti Carta, nylon, ferro, medicinali scaduti o loro confezioni, ecc. sono mantenuti raccolti in aree stabilite e/o in contenitori adeguati, e conferiti ai Centri autorizzati secondo calendari stabiliti e/o secondo le convenzioni in atto. 9.3 Derattizzazione Le azioni sono sia di tipo preventivo che di lotta attiva. La tipologia dei locali utilizzati per l’allevamento (stalla, magazzini, ecc.) non sempre consente di realizzare idonee azioni preventive con barriere fisiche. La prevenzione è quindi attuata mantenendo, per quanto possibile, i locali e le aree adiacenti in buono stato di pulizia, evitando di mantenere in cumuli disordinati materiali di imballaggio, scarti di alimenti o deiezioni. Controllo: viene effettuata una costante valutazione visiva nei locali di stoccaggio degli alimenti per gli animali, al fine di rilevare eventuali tracce della presenza di ratti (orme e/o escrementi). L’intervento, svolto direttamente dall’azienda oppure da Ditte esterne di derattizzazione, deve essere attuato in forma preventiva attraverso la distribuzione di esche (Mappatura allevamento – piano di derattizzazione scheda 01.04) con cadenze e controlli dei consumi (scheda 05). Quando si sospetti la presenza di topi, sarà necessario procedere alla distribuzione di esche con prodotti idonei (si raccomanda di conservare per ogni prodotto utilizzato la Scheda Tecnica e la Scheda di Sicurezza) nei luoghi maggiormente a rischio di infestazione, avendo cura di garantire la sicurezza sanitaria degli alimenti per gli animali e dell’ambiente. 9.3 Controllo delle mosche Le zone critiche per la riproduzione delle mosche possono essere individuate nelle aree di stabulazione degli animali e di raccolta delle deiezioni. Il controllo dell'infestazione dovrebbe avvenire agendo sia contro le larve che contro gli insetti adulti. Rev. 0 19 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio ______________________________________________________________________________ Se si utilizza un prodotto insetticida irrorabile, trattare le superfici normalmente e maggiormente frequentate dagli insetti (aree riparate, soleggiate, porte, finestre, pilastri, lettiere, superfici in prossimità delle concimaie) senza inquinare gli alimenti. I prodotti utilizzati sono consentiti unicamente per lo specifico impiego e vengono utilizzati secondo le modalità indicate nelle istruzioni d'uso, avendo cura di evitare di inquinare gli alimenti e le mangiatoie. Tutti gli interventi vengono riportati nella Scheda 06 “scheda controllo mosche” Rev. 0 20 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 10 FORMAZIONE DEL PERSONALE Il personale dell’azienda deve essere formato relativamente al benessere animale e alla somministrazione degli alimenti e dovrà frequentare incontri di formazione (convegni, seminari, riunioni ecc.) per l’applicazione dei manuali di corretta prassi operativa per allevamenti di conigli destinati alla produzione di carne attinenti i seguenti argomenti: approvvigionamento stoccaggio alimentazione e razionamento allevamento - gestione sanitaria biosicurezza igiene ambientale - pulizia,disinfezione,derattizzazione gestione rifiuti, sottoprodotti, farmaci scaduti animali morti benessere animale L’allevatore, durante lo svolgimento delle varie attività di allevamento, fornisce dipendente una costante formazione in merito ai temi sopra riportati al personale Di tutte le attività formative e di addestramento del personale è tenuta opportuna registrazione mediante la conservazione degli attestati di partecipazione oppure di un verbale redatto dal relatore (vedi Scheda 07) Rev. 0 21 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 11 GESTIONE NON CONFORMITA’ VERIFICA RINTRACCIABILITA’ E AUTOCONTROLLO 11.1 Gestione del prodotto non conforme Le non conformità rappresentano situazioni di scostamento da parametri di processo o specifiche di prodotto stabilite. Esse possono riguardare parametri e regole sia interne all’allevamento, sia dettate dalla normativa vigente. Per quanto riguarda il presente Manuale, le non conformità sono rilevabili nel corso della normale conduzione dell’allevamento da qualsiasi operatore, dal medico veterinario o in occasione dello svolgimento delle verifiche ispettive interne. Le non conformità sono registrate nell’apposito registro (Scheda 08) dove viene riportata anche la relativa azione correttiva intrapresa. Se la non conformità rilevata è in grado di generare potenziale o reale rischio sanitario per il consumatore, il responsabile dell’allevamento dà comunicazione tempestiva all’autorità sanitaria, ai clienti ed ai fornitori coinvolti, fornendo tutte le informazioni sui motivi del richiamo/ritiro del prodotto e mette a disposizione la documentazione utile per identificare e rintracciare completamente, fino alle materie prime acquistate, il prodotto consegnato. In caso di ritiro/richiamo di un prodotto per motivazioni diverse dalla sicurezza alimentare, la gestione può essere effettuata come azione correttiva all’interno dell’azienda, senza obbligo di comunicazione all’Autorità sanitaria competente (Reg. 853/04). Rev. 0 22 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Capitolo 12 SCHEDE DI REGISTRAZIONE Scheda 01: mappatura allevamento 01.01 alloggiamento animali 01.02 stoccaggio alimenti 01.03 stoccaggio biocidi e farmaci 01.04 piano di derattizzazione Scheda 02: Registro degli approvvigionamenti Scheda 03: Scheda fornitori di beni e servizi Scheda 04: Scheda di allevamento Scheda 06: Scheda controllo mosche Scheda 07: Verbale incontro formazione Scheda 08: Registro non conformità Scheda 09: Registro degli accessi Le schede sono parte integrante del presente manuale. 23 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento coniglio MAPPATURA ALLEVAMENTO SCHEDA 01 01.01 Alloggiamento animali 24 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento coniglio MAPPATURA ALLEVAMENTO SCHEDA 01 01.02 Stoccaggio alimenti 25 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento coniglio MAPPATURA ALLEVAMENTO SCHEDA 01 01.03 Stoccaggio biocidi e farmaci 26 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento coniglio MAPPATURA ALLEVAMENTO SCHEDA 01 01.04 Piano di derattizzazione 27 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche REGISTRO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI di allevamento conigli Tipologia prodotto (Nome commerciale) Data ricevimento merce N° DDT o fattura Lotto Area di stoccaggio Quantità Acquistata Controllo qualità * Conforme Non Conforme ** Campione Sì No SCHEDA 02 Data inizio utilizzo Data fine utilizzo Note** * Il controllo deve tenere conto della qualità (odore, colore, aspetto..), degli aspetti sanitari e dell’inquinamento da materiale inerte. ** Indicare le cause che hanno determinato l’eventuale Non Conformità 28 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento Ragione Sociale Fornitore SCHEDA FORNITORI BENI E SERVIZI Prodotto/i e/o Servizio fornito/i Sede Telefono e Fax SCHEDA 03 e-mail Persona di riferimento 29 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche SCHEDA DI ALLEVAMENTO di allevamento conigli SCHEDA 04 gruppo n° ………………….. Mortalita’ giornaliera I F I F I Dal……………...al …..…………… 1 31 61 Fattrici in 2 32 62 parto ……………………………….……. 3 33 63 Fattrici: 4 34 64 Fecondate ………………………………. 5 35 65 Positive ………………………………….. 6 36 66 Negative …………………………………. 7 37 67 Fattrici 8 38 68 Primipare ………………………………… 9 39 69 Conigli 10 40 70 Nati vivi n° ……………………………….. 11 41 71 Svezzati n° ……………………………….. 12 42 72 Inviati macello n° ………………………… 13 43 73 Note 14 44 74 ……………………………………………… 15 45 75 ……………………………………………… 16 46 76 17 47 77 18 48 78 ……………………………………………… 18 49 79 ……………………………………………… 20 50 80 21 51 81 22 52 82 ……………………………………………… 23 53 83 ……………………………………………… 24 54 84 ……………………………………………… 25 55 85 26 56 86 27 57 87 ……………………………………………… 28 58 88 ……………………………………………… 28 59 89 30 60 90 ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… ……………………………………………… 30 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento conigli SCHEDA DERATTIZZAZIONE SCHEDA 05 Ditta incaricata : ………………………………………… sede ………………………………………. Data controllo Identificazione esca Valutazione consumo Azione correttiva 31 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento conigli SCHEDA CONTROLLO MOSCHE SCHEDA 06 Ditta incaricata : ………………………………………… sede ………………………………………. Data intervento larve Prodotto usato Adulti Prod. solido Prod. nebuliz. 32 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento conigli VERBALE INCONTRO FORMAZIONE SCHEDA 07 Azienda: Data incontro: Cognome e nome partecipante/i Firma Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio Argomenti trattati Note / Decisioni prese Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio Cognome e nome docente/i Firma Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio 33 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento conigli n° NC Data REGISTRO NON CONFORMITA’ Non Conformità Azione correttiva SCHEDA 08 Tempo previsto per la risoluzione Data di risoluzione 34 Manuale di corretta prassi igienica per l’allevamento del coniglio Buone pratiche di allevamento conigli REGISTRO DEGLI ACCESSI Azienda Data Identificazione SCHEDA 09 Motivo della visita 35