Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
artt. 7 e 8 del Regolamento CE n. 852/2004
sull’igiene dei prodotti alimentari
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
AZIENDA
…………………………………………..…….……………………………………………………….
Sede legale:
Comune
Via e n°
Telefono
Fax
Sede operativa:
Comune
Via e n°
Telefono
Fax
Codice Fiscale titolare
Partita IVA azienda
Codice registrazione azienda ……………………………………….
presso ASL …………..
Codice unico delle Aziende Agricole (CUAA)
N°
del
Iscrizione Registro delle Imprese di ……………..
N°
del
Autorizzazione sanitaria (codice ASL):
N°
del
Il Presente Manuale si compone di n. pagine numerate dal n.1 al n.
Il Rappresentante legale, e responsabile per l’effettiva attuazione di quanto disposto nel presente
documento, è il signor
Cognome e Nome
…………………………………..
Rev. 0
Timbro Azienda e Firma
………………………………………….
2
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
INDICE
Capitolo
Argomento
Pagina
1
Introduzione
4
2
L’Azienda
7
3
Descrizione dei processi produttivi
8
4
Processo di approvvigionamento e stoccaggio
9
5
Gestione sanitaria
11
6
Benessere animale
14
7
Gestione dell’alimentazione
16
8
Gestione del ciclo produttivo
17
9
Strutture, impianti ed attrezzature
18
pulizia, disinfezione, derattizzazione e disinfestazione
10
Formazione del personale
21
11
Gestione non conformità
22
verifica rintracciabilità e autocontrollo
12
Schede di registrazione
23
Revisione n. 0 del 18/05/2010
Indice delle revisioni
Rev.
Data
0
25 giugno 2010
Rev. 0
Motivo della Revisione
Prima edizione
3
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Capitolo 1
INTRODUZIONE
1. Scopo
Scopo del presente manuale è quello di formalizzare e rendere evidenti le modalità operative e
gestionali atte a garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità della carne di coniglio prodotta
ai sensi dei Reg. CE 178/02, 852/04 e 853/04 nonché degli alimenti acquistati o prodotti,
somministrati agli animali ai sensi del Reg. CE 183/05
e del Dlgs 158/06 per la
farmacosorveglianza oltre ad essere rispondente agli obblighi imposti dal 1 gennaio 2007 dalla
condizionalità, in merito al benessere animale.
Il manuale garantisce di evitare i pericoli e di controllare i punti critici che possono insorgere nella
produzione di carne cunicola, come ad esempio le contaminazioni da micotossine, l’uso improprio
di prodotti fitosanitari, biocidi e medicinali veterinari, attraverso la corretta gestione di
mangimi/animali/prodotti, documentabile dalle previste registrazioni.
2. Campo di applicazione
Il presente manuale di corretta prassi igienica per gli allevamenti di conigli vuole rispondere alle
esigenze degli allevatori di conigli e analizza le problematiche relative alla gestione di tutto il
processo produttivo, dall’approvvigionamento fino alla consegna del prodotto finito, compresa la
gestione delle strutture, degli impianti e delle attrezzature. Il manuale fornisce informazioni sui
pericoli che possono insorgere nella produzione e nelle operazioni associate e sulle azioni di
controllo dei pericoli stessi basandosi, come vuole la normativa, sui principi dell’HACCP.
3. Riferimenti legislativi e normativi
3.1 Principali riferimenti legislativi, nazionali e comunitari
Riproduzione animale



Legge n. 30 del 15 gennaio 1991 “Disciplina della riproduzione animale” e successive
modificazioni ed integrazioni
Legge n. 280 del 3 agosto 1999 “Modifiche ed integrazioni alla Legge 15 gennaio 1991 n.
30, recante disciplina della riproduzione animale, anche in attuazione della Direttiva
94/28/CE del Consiglio , del 23 giugno 1994
Delibera della Giunta della Regione Veneto n. 4132 del 22 dicembre 2004. Disciplina della
riproduzione animale – Disposizioni applicative.
Benessere animale


Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali
durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE
e il regolamento (CE) n. 1255/97.
D.Lgs n. 146 del 26 marzo 2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione
degli animali negli allevamenti”.
Rev. 0
4
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________

D.Lgs n. 333 del 1 settembre 1998 “Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione
degli animali durante la macellazione o l'abbattimento”.
Medicinali e Polizia Veterinaria












D.Lgs n. 193 del 6 aprile 2006 “Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice
comunitario dei medicinali veterinari”.
D.Lgs n. 158 del 16 marzo 2006 “Attuazione della Dir. 2003/74/CE, concernente il divieto di
utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste
nelle produzioni animali”.
D.Lgs n. 117 del 27 maggio 2005 “Attuazione della direttiva 2002/99/CE che stabilisce norme
di polizia sanitaria per la produzione, la trasformazione, la distribuzione e l’introduzione di
prodotti di origine animale destinati al consumo umano”.
Regolamento n. 1774/02/CE del 3 ottobre 2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti
di origine animale non destinati al consumo umano – sostituito dal 04/03/2011 dal Reg. (CE) n.
1069/2009.
Decreto Ministeriale 28 maggio 1992 “Approvazione del modello di dichiarazione di scorta per
animali inviati ai macelli pubblici e privati ”.
Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 174 "Attuazione della direttiva 98/8/CE in materia di
immissione sul mercato di biocidi".
D.P.R. 290/91 “Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla
produzione, alla immissione in commercio ed alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi
coadiuvanti (n. 46, all. 1, Legge n. 59/1997).
D.P.R. n. 320 del 8 febbraio1954 Regolamento di Polizia Veterinaria.
Direttive del Consiglio 70/524/CE del 23 novembre 1970 relativa agli additivi nell’alimentazione
degli animali e successive modificazioni o integrazioni.
Direttiva 74/63/CEE del Consiglio, del 17 dicembre 1973, relativa alla fissazione di quantità
massime per le sostanze e per i prodotti indesiderati negli alimenti per gli animali e successive
modificazioni o integrazioni
D.L. n. 193 del 06 aprile 2006 “Attuazione della Direttiva 204/28/CE recante codice comunitario
dei medicinali veterinari”
DGR Regione Veneto n. 2781 del 30 settembre 2008 – Programma annuale attuattivo LR 48
del 2/12/86 e successive modifiche per la profilassi della mixomatosi del coniglio e della
Malattia emorragica virale (MEV) del coniglio.
Rintracciabilità e Sicurezza Alimentare
 Accordo 9 febbraio 2006, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome relativo a “Linee
 guida applicative del Regolamento n. 852/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
sull’igiene dei prodotti alimentari”.
 Accordo 9 febbraio 2006, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome relativo a “Linee guida applicative del
Regolamento n. 853/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’igiene dei prodotti di
origine animale”.
 Accordo 28 luglio 2005, ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il
Ministero della Salute e i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome sul documento
recante “Linee guida ai fini della rintracciabilità degli alimenti e dei mangimi per fini di sanità
pubblica”, volto a favorire l’attuazione del regolamento (CE) n. 178 del 2002 del Parlamento e
del Consiglio del 28 gennaio 2002.
 Regolamento (CE) n. 183/2005 del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei
mangimi.
Rev. 0
5
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________



Regolamento (CE) n. 853/2004 del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di
igiene per gli alimenti di origine animale.
Regolamento (CE) n. 852/2004 del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari.
Regolamento (CE) n. 178/2002 del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi ed i requisiti
generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e
fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.
4. Definizioni








Acqua pulita: l'acqua che non contiene microrganismi e/o sostanze nocive in dosi tali da
incidere direttamente o indirettamente sulla qualità sanitaria degli alimenti.
ASL: Azienda Sanitaria Locale
Biocidi: i principi attivi e i preparati destinati a distruggere, eliminare, rendere innocui, impedire
l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo con mezzi chimici o
biologici (disinfettanti, insettorepellenti, insetticidi, topicidi e ratticidi) D.Lgs 174 del 25.02.2000.
Biosicurezza: insieme delle misure gestionali ed operative utilizzate al fine di prevenire
l’introduzione di agenti infettivi all’interno di un allevamento e la loro conseguente diffusione.
Igiene: tutte le misure e condizioni necessarie per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari
( Codex Alimentarius –Direttiva CEE 93/43)
Non conformità: mancato soddisfacimento di un requisito specificato.
Rintracciabilità: la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime,
di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad
entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione,
della trasformazione e della distribuzione.
Partita di animali o lotto di produzione: gruppo di animali nati nello stesso periodo in
allevamento o acquistati e costituente un unico nucleo identificativo.
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
L’AZIENDA
Capitolo 2
1. Descrizione dell’Azienda
L’Azienda è stata registrata/autorizzata alla produzione dalla ASL competente per territorio.
Data e numero di registrazione/autorizzazione vengono riportati sul frontespizio del presente
manuale.
Oltre a ciò, dovranno essere riportate anche le seguenti informazioni aziendali indicando le
eventuali variazioni nelle colonne successive.
L’Azienda dispone di un veterinario aziendale detentore dell’armadietto farmaceutico
NO
SI
Veterinario Aziendale
N° iscriz.
Dal
Al
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
Dott.
L’azienda dispone di varie mappature dove sono chiaramente indicate le strutture di alloggiamento
animali (scheda 01.01), stoccaggio di alimenti (scheda 01.02), biocidi e farmaci (scheda 01.03) e
il piano di derattizzazione (scheda 01.04).
2. Descrizione del prodotto
In azienda, a seconda dell’indirizzo produttivo, sono prodotti:
Animali da macello
Animali da rimonta
Coniglietti svezzati
Sono mediamente presenti in azienda n° …………fattrici in produzione con una rimonta
corrispondente al …..% sul numero di animali in produzione.
A questo si aggiungano n° …….. maschi riproduttori per una presenza complessiva di
…………………… conigli in allevamento.
Gli animali riproduttori hanno genetica ……………….………………………..e provengono da un
centro di moltiplicazione
nazionale
Rev. 0
estero ……………………..
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 3
Approvvigionamento
materiali
DESCRIZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI
Mangime
Rimonta esterna
Allevamento
Materiale seminale
Riproduttori
Allevamenti
Materiale seminale
Rimonta interna
Conigli svezzati
Conigli ingrasso
Macello
Nelle pagine seguenti sono analizzate le modalità di gestione delle singole fasi del processo, con
indicazione delle modalità di registrazione così come previsto dal Reg. 852/04 e dalla normativa
vigente inerente il settore cunicolo.
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
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Capitolo 4
PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO E STOCCAGGIO
Riguarda la gestione di tutti i prodotti acquistati, dagli alimenti per gli animali, fino ai prodotti
utilizzati per i trattamenti veterinari e per le operazioni di pulizia e disinfezione attuate all’interno
dell’allevamento.
L’azienda gestisce l’approvvigionamento dei prodotti necessari alla conduzione dell’allevamento
mantenendone l’aggiornamento sulla Scheda degli approvvigionamenti (Scheda 02) secondo la
tipologia e la modalità descritte di seguito:
-
Prodotti per l’alimentazione
Rimonta esterna di maschi e femmine
Biocidi (disinfettanti e disinfestanti)
Farmaci
4.1 Prodotti per l’alimentazione del coniglio
Nel caso in cui, ai fini dell’alimentazione degli animali, l’azienda si rifornisca di prodotto di origine
extra aziendale, il responsabile del processo di approvvigionamento si accerta dell’avvenuta
registrazione e/o riconoscimento dell’Azienda Fornitrice ai sensi del Reg. (CE) 183/05 allegato 1
e2.
I fornitori sono rintracciabili tramite i documenti di trasporto o di acquisto. Nella scheda 03 di
registrazione dei fornitori sono riportate le informazioni necessarie per rintracciare velocemente gli
stessi in caso di comunicazioni inerenti non conformità dei prodotti acquistati.
Per gli alimenti acquistati, oltre alla conservazione di tutti i documenti di acquisto, deve essere
effettuato un controllo in accettazione del mangime sui seguenti aspetti:





presenza ed idoneità del cartellino;
registrazione e/o riconoscimento del fornitore;
eventuale dichiarazione da parte del fornitore di rispondenza sanitaria per assenza di agenti
patogeni e/o micotossine;
qualità (aspetto, colore, odore, ecc.)
corrispondenza fra ordinativo, caratteristiche riportate nei documenti di accompagnamento
della merce e quanto effettivamente consegnato.
Inoltre deve essere annotata la data di ricevimento della merce, la tipologia di confezionamento
(mangime sfuso, in sacchi, ecc.), il fornitore e la zona di stoccaggio.
La gestione dei mangimi avviene conformemente alla normativa cogente (Reg. CE 183/05 sui
mangimi).
Per prodotti sfusi, può essere rilasciato dal vettore un campione della merce, prelevato in
contradditorio per eventuali verifiche o analisi ( Legge 281/63 art. 18 comma 7).
“Al momento dello scarico dei suddetti mangimi, trasportati a mezzo di carri silos, il vettore e il
destinatario, ove quest’ultimo ne faccia richiesta, provvederanno al prelevamento in
contradditorio di quattro campioni per ogni mangime consegnato, apponendo a ciascuno di essi
sigilli di entrambe le parti e facendo specifica menzione dell’avvenuto campionamento nel succitato
documento di trasporto. Uno dei quattro campioni deve essere ridato al vettore e gli altri conservati
dal ricevitore della merce”).
II campioni devono essere idoneamente conservati dall’azienda per almeno 90 gg dalla data di
consegna.
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Normalmente i mangimi vengono stoccati in silos o, nel caso di mangime in sacchi, in ambienti
dedicati allo stoccaggio di prodotti per l’alimentazione dei conigli e sono conservati in modo da
garantire protezione dagli eventi atmosferici. I silos ed i locali dedicati allo stoccaggio dei mangimi
sono identificati in planimetria
4.2 Rimonta esterna di maschi e femmine e acquisto di materiale seminale
L’acquisto della rimonta è ugualmente un aspetto critico nella gestione dell’approvvigionamento;
gestione e registrazione sono però completamente regolate dalla normativa cogente relativa ai
requisiti sanitari ed anagrafici dei conigli (modello 4, dichiarazione di provenienza dei riproduttori,
comprese le eventuali vaccinazioni, registro di carico e scarico, ecc.).
Oltre alla conservazione di tutti i documenti di acquisto, deve essere effettuato un controllo in
accettazione al fine di:
Verificare alla consegna lo stato sanitario degli animali, se possibile da parte del veterinario anche
al fine di prelevare eventuali campioni microbiologici per esami
L’adozione di pratiche di quarantena, prima dell’immissione dei nuovi riproduttori nei locali dedicati
alla produzione, è fortemente raccomandata. In alternativa è opportuno richiedere al fornitore il
rilascio di garanzie sullo stato sanitario degli animali.
4.3 Biocidi
Per i biocidi l’azienda provvede a detenere copia della scheda tecnica di sicurezza o dell’etichetta
della confezione dei prodotti acquistati e utilizzati, che verrà conservata in azienda almeno per il
periodo di impiego del prodotto.
I biocidi devono essere conservati in locali chiudibili a chiave, identificati in planimetria, separati
dagli alimenti. Nel caso dei prodotti fitosanitari, è consigliabile che siano conservati separatamente
dagli altri biocidi; i contenitori devono essere idonei e chiaramente identificati.
4.4 Tracciabilità e rintracciabilità
La tracciabilità intra-aziendale è garantita dalla identificazione e numerazione di tutti i locali di
allevamento, ed eventualmente delle singole file di gabbie. Tale registrazione è alla base della
tracciabilità degli eventi relativa alla partita di conigli considerata.
Ai fini della tracciabilità dei trattamenti terapeutici deve essere garantita la possibilità di associare
il trattamento terapeutico alla partita o al gruppo di animali trattati. La rintracciabilità è garantita
dalla conservazione per almeno 5 anni di tutte le registrazioni e dalla loro disponibilità su richiesta
della autorità competente o di altri componenti della filiera che, avendone titolo, ne facessero
richiesta.
4.4.1 Tracciabilità dei lotti inviati al macello
Per garantire il ciclo completo di tracciabilità è necessario mantenere l’identificazione del lotto
anche dopo l’uscita dall’allevamento in accordo con gli impianti di macellazione.
Se gli animali dell’allevamento completano l’intero carico trasportabile, l’autista dovrà prestare
attenzione allo scarico al macello per mantenere unita la partita di carico.
Viceversa, se il carico trasportabile è costituito dai carichi di allevamenti diversi, sarà necessario
predisporre una mappatura della disposizione delle gabbie di carico nel camion. Tale disposizione
dovrà essere mantenuta anche allo scarico nel macello.
4.5 Approvvigionamento farmaci
Vedi capitolo 5
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Capitolo 5
GESTIONE SANITARIA
La gestione sanitaria dell’allevamento è affidata all’allevatore che si avvale del medico veterinario
per migliorare le condizioni di salute degli animali, per controllare le patologie, diffusive e non, in
grado di arrecare sofferenza e morte agli animali oltre a danno economico all’allevatore, e per
prevenire problemi biologici o chimici per la salute pubblica e dell’ambiente.
5.1 Movimentazione animali
Il trasporto dei conigli dall’allevamento al macello è gestito e pianificato dal macellatore stesso.
Il trasporto dei conigli dall’allevamento ad altri allevamenti deve essere pianificato affinché all’arrivo
degli animali vi sia un numero di addetti allo scarico sufficiente allo loro cura.
All’arrivo dei conigli, il ricevente verifica che sia disponibile la seguente documentazione ove
prevista:
 Documento di trasporto secondo normativa
 Attestazione sanitaria relativa alla provenienza degli animali, ove prevista dalle norme
vigenti
Le operazioni di carico e scarico devono essere rispettose del benessere animale.
5.2 Animali ammalati
Tutti gli animali presenti in allevamento, riproduttori, svezzati ed ingrasso, devono essere
controllati da personale addetto almeno 1 volta al giorno; gli animali trovati malati o feriti, se
necessario, devono essere isolati in spazi appropriati e ricevere immediatamente le opportune
cure. La presenza di animali ammalati deve essere tempestivamente segnalata al veterinario, che
deve provvedere alla diagnosi di malattia e all’indicazione dell’idonea terapia.
L’uso e la somministrazione dei farmaci devono sempre seguire le istruzioni impartite dal
veterinario curante o dal veterinario responsabile della scorta dei farmaci.
Nel caso vi sia necessità di un trattamento urgente, sentito il veterinario responsabile, è possibile
procedere alla terapia in attesa della visita veterinaria.
Nel caso si debbano effettuare interventi terapeutici urgenti questi devono essere effettuati
secondo procedure concordate con il veterinario.
5.3 Animali morti
I conigli morti in allevamento rientrano nella categoria di “animali e le parti di animali diversi da
quelli contemplati all’articolo 4 (categoria 1 alto rischio n.d.r.) morti non a seguito di macellazione a
fini di consumo umano, ivi compresi gli animali abbattuti nel quadro dell’eradicazione di una
malattia epizootica” contemplata nel Reg. n. 1774/2002 CE, costituendo, pertanto, dei
“sottoprodotti di origine animale” classificati come “materiali di categoria 2”.
I “materiali di categoria 2” possono essere distrutti in uno stabilimento di trasformazione
riconosciuto dal Ministero della Salute oppure in allevamento, utilizzando gli inceneritori carcasse
animali a “bassa capacità” autorizzati dalla Regione. Quest’ultima soluzione consente di evitare
possibili contaminazioni veicolate dagli automezzi di raccolta delle carcasse e quindi la diffusione
di eventuali patogeni.
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
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5.4 Azione di biosicurezza
La protezione dell’allevamento dall’introduzione di malattie, così come la riduzione delle
conseguenze delle malattie presenti in allevamento, deve rappresentare una priorità nella gestione
dell’impianto produttivo. Per queste ragioni è consigliabile che l’allevamento si doti anche di un
Registro degli accessi (scheda 09) in modo da mantenere traccia degli automezzi o delle persone
che transitano per l’allevamento.
E’ altresì opportuno che l’allevamento sia dotato di barriere fisiche atte ad impedire il libero
accesso di veicoli e persone, di una zona filtro con DPI monouso, di un piano di derattizzazione, di
attrezzature e presidi per la disinfezione dei mezzi di trasporto, delle strutture e delle attrezzature
di allevamento.
5.5 Gestione dei farmaci
I farmaci veterinari possono essere divisi in diverse categorie:
- farmaci senza obbligo di prescrizione;
- farmaci con prescrizione semplice e ripetibile;
- farmaci con prescrizione semplice e non ripetibile;
- farmaci con prescrizione in triplice copia;
La prescrizione veterinaria per le specialità veterinarie ha una validità di 10 giorni dalla data di
emissione.
GESTIONE DEL FARMACO IN ALLEVAMENTI NON AUTORIZZATI ALLA DETENZIONE DI
SCORTE
Per i trattamenti si utilizzano farmaci autorizzati, in base all’articolo 69 del D.Lvo 6 Aprile 2006,
n°193, prescritti, tramite ricetta e previa visita clinica, da un medico veterinario che li annota in un
registro tenuto nell’azienda e vidimato dalla ASL.
Il registro è detenuto in azienda e conservato, a cura del titolare dell’azienda, con le relative ricette
per 5 anni. Il registro può essere gestito con sistema informatico.
Il veterinario che ha compilato la ricetta annota la prescrizione nel registro dei trattamenti,
indicando la data e l’identificazione del medicinale veterinario, la quantità e l’identificazione degli
animali sottoposti a trattamenti ed il tempo di sospensione. L’allevatore annota nello stesso
registro il nome e indirizzo del fornitore del medicinale e la data di inizio e fine trattamento entro 24
ore. All’allevatore spetta, inoltre, l’indicazione dell’eventuale rimanenza del farmaco non utilizzato (
art. 79 D. Lvo 193/06).
GESTIONE DEL FARMACO IN ALLEVAMENTI AUTORIZZATI ALLA DETENZIONE DI SCORTE
In base all’articolo 69 del D.Lvo 6 Aprile 2006, n°193 e al D. Lvo 143 del 24 luglio 2007, attuazione
della Direttiva 2004/28/CE, il titolare dell’azienda può essere autorizzato dall’ASL a detenere
adeguate scorte di medicinali veterinari purché sussistano valide motivazioni e purché ne sia
responsabile un medico veterinario che le custodisce in idonei locali chiusi e tiene apposito registro
di carico e scarico vidimato dall’autorità sanitaria, da conservarsi per 5 anni dalla data dell’ultima
registrazione.
Il medico veterinario responsabile potrà individuare uno o più medici veterinari autorizzati ad
operare in sua vece presso l’impianto di allevamento e custodia. I nominativi dei medici veterinari
responsabili delle scorte devono essere indicati nella domanda di autorizzazione alla quale deve
essere allegata dichiarazione scritta di accettazione da parte degli stessi, con l’indicazione delle
ulteriori strutture presso le quali risultano eventualmente responsabili delle stesse mansioni (art.
81, comma 1 modificato da D. Lvo 143/07).
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Le registrazioni devono essere effettuate entro 7 giorni lavorativi dall’espletamento dell’operazione
cui si riferiscono.
Non possono formare oggetto delle scorte i medicinali veterinari contenenti antibatterici e
chemioterapici da somministrarsi attraverso gli alimenti liquidi o solidi, fatta salva la detenzione di
quantitativi ridotti di tali medicinali, commisurati alle necessità dell’allevamento, sufficiente per un
periodo non superiore a 7 giorni, da utilizzare in situazioni che richiedano un pronto intervento
terapeutico (art. 81, comma 2 DLvo 193/06).
Il registro di cui sopra può ricomprendere anche il registro dei trattamenti, purché vengano riportate
tutte le informazioni ivi richieste.
Il registro può essere gestito con sistema informatico. La stampa del registro informatizzato deve
avvenire ogni qualvolta il veterinario responsabile delle scorte debba apporre la sua firma a seguito
dei trattamenti eseguiti. Nel caso di controlli da parte dell’autorità competente devono essere
messi a disposizione registri su base cartacea ed aggiornati.
Alle ricette vanno allegati i previsti documenti fiscali di accompagnamento, scontrini fiscali o fatture
accompagnatorie.
In caso di terapie urgenti, previa autorizzazione da parte del veterinario responsabile dell’armadio
delle scorte, il titolare dell’allevamento potrà utilizzare i farmaci prelevati dalla scorta dell’impianto.
GESTIONE ANIMALI TRATTATI CON FARMACI
Gli animali o le partite di animali sottoposti a trattamento devono essere identificati in modo
riconoscibile.
Gli animali o le partite di animali a cui vengono somministrati medicinali veterinari o alimenti
medicamentosi, potranno essere commercializzati solo quando sarà trascorso il previsto tempo di
sospensione. Il servizio veterinario della ASL competente può, su motivata richiesta del titolare
dell’azienda, autorizzare lo spostamento degli animali sottoposti a trattamento (ad esempio in un
altro allevamento) a condizione che venga informata la ASL di destinazione e venga fatta
menzione del trattamento sulla dichiarazione di scorta degli animali (Modello 4) o altro documento
previsto per lo spostamento degli animali dalle norme vigenti (Dichiarazione di scorta).
Gli animali assoggettati ai trattamenti terapeutici non possono essere macellati prima che sia
trascorso il tempo di sospensione previsto per il medicinale veterinario utilizzato.
Inoltre i trattamenti effettuati nel ciclo di allevamento devono essere indicati, al momento del
trasferimento al macello, nella dichiarazione di scorta degli animali e la dichiarazione deve essere
controfirmata dal veterinario che ha prescritto i trattamenti.
SMALTIMENTO RESIDUI E FARMACI SCADUTI
I flaconi con residui di farmaci, oltre a farmaci veterinari scaduti e altri rifiuti pericolosi (D. Lvo
152/2006), devono essere raccolti in appositi contenitori e smaltiti come rifiuti speciali tramite
apposite ditte autorizzate e il detentore deve conservare documentazione dello smaltimento.
5.6 Azioni di controllo



Rev. 0
Evitare le cause che predispongono all’insorgenza di malattie infettive e parassitarie, quali:
ingresso di estranei in allevamento, la carenza di igiene, la presenza eccessiva di insetti
ematofagi, roditori ecc.;
Procedere a disinfezioni, derattizzazioni e disinfestazioni anche per quanto riguarda i mezzi
di trasporto;
Controllare lo stato sanitario dell’allevamento e lo stato di salute di ogni singolo soggetto,
rilevando l’eventuale presenza di sintomi riferibili a malattie incipienti o in atto.
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 6
BENESSERE ANIMALE
Una corretta conduzione dell’allevamento deve prevedere il rispetto delle condizioni minime di
benessere degli animali. In particolare il personale di stalla deve avere formazione adeguata per
svolgere i seguenti adempimenti:
 controllare tutti gli animali presenti in allevamento almeno 1 volta al giorno
 valutare la presenza di soggetti ammalati o che manifestano segni di sofferenza
 valutare la rispondenza degli ambienti di ricovero ai requisiti minimi previsti dalla legge o
suggeriti dalle indicazioni scientifiche in materia di benessere animale.
 ispezionare almeno una volta al giorno gli impianti indispensabili per la salute ed il
benessere degli animali.
Le nidiate a fine svezzamento devono essere mantenute il più possibile unite, evitando o
riducendo al minimo il rimescolamento tra gruppi.
Gli ambienti di stabulazione devono garantire protezione dalle temperature estreme.
La quantità di polvere, la temperatura, l'umidità relativa e le concentrazioni di gas devono essere
mantenute entro limiti non dannosi per gli animali mediante un sufficiente ricambio d’aria ottenuto
ricorrendo eventualmente anche a sistemi di ventilazione forzata, raffrescamento e/o
riscaldamento con l’obiettivo di avvicinarsi ai parametri ritenuti ottimali per la specie in oggetto e
riportati nella tabella sottostante:
Parametro
TEMPERATURA
UMIDITA’ RELATIVA
AMMONIACA
CARICA MICROBICA
AMBIENTALE
CARICA
MICOTICA
AMBIENTALE
Valori indicativi
T° C compresa fra i 18 – 21 ° durante tutto l’anno tranne d’estate in cui deve
essere almeno 3° - 5° inferiore alla temperatura esterna (30° - 35°)
60% - 70% = ottimale
55% - 60% e 70% - 75% = accettabile
<55% e >75% = scadente
<10 ppm = ottimale
10 – 25 ppm = accettabile
>25 ppm = eccessivo
<1000 ufc/m³ = ottimale
1000 – 2000 ufc/m³ = accettabile
>2000 ufc/m³ = eccessivo
<500 ufc/m³ = ottimale
500 – 1000 ufc/m³ = accettabile
>1000 ufc/m³ = eccessivo
Fonte:– Cerioli M.- Grilli G. – Brivio R. – Martino P.A. – Lavazza A. - Salute ambiente e benessere del coniglio: quali novità?
Convegno ASIC 2008 – Lodi
Gli ambienti di stabulazione devono essere illuminati per almeno 8 ore al giorno e la luminosità
deve consentire l’ispezione degli animali e lo svolgimento delle normali pratiche di allevamento
6.1 Operazioni di carico, scarico e trasporto
Durante le fasi di allevamento e movimentazione non è consentito:
1) causare schiacciamenti al corpo dell’animale tali da determinare stress e sofferenza inutili;
2) sollevare gli animali per le orecchie, per le zampe o per la coda;
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Prima del carico il detentore controlla che tutti i conigli siano idonei al trasporto
Non sono idonei al trasporto animali feriti o malati gravemente o comunque non in grado di
muoversi. Tali animali vanno isolati e curati oppure abbattuti in azienda.
Al momento del carico si accerta che il mezzo sia pulito e idoneo e che le gabbie a disposizione
siano sufficienti a contenere gli animali. Il numero degli animali che possono essere accolti in una
singola gabbia deve tener conto del loro peso medio oltre che della situazione climatica.
L’allevatore che trasporta gli animali con mezzi propri deve comunque rispettare le condizioni
sopradescritte e registrare presso l’ASL l’esercizio di tale attività .
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
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Capitolo 7
GESTIONE DELL’ALIMENTAZIONE
Il processo di somministrazione degli alimenti può avvenire meccanicamente o manualmente. La
razione dipende dalla fase fisiologica della partita o del lotto di conigli (fattrice in lattazione, fattrice
in gestazione/lattazione, rimonta, svezzamento, ecc.)
7.1 Piano Alimentare
Il piano alimentare è elaborato da tecnici specializzati che elaborano razioni equilibrate in funzione
degli obiettivi produttivi e dell’età del coniglio. Le razioni sono formulate in modo da fornire una
alimentazione sana e adatta alle diverse categorie produttive in quantità sufficienti a mantenere
gli animali in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali.
La documentazione relativa alla gestione dei mangimi è rappresentata dalle fatture di acquisto,
dalle bolle di accompagnamento, dai cartellini di formulazione dei mangimi e dalla Scheda degli
Approvvigionamenti (Scheda 02).
Il responsabile dell’allevamento verifica periodicamente lo stato di sviluppo dei conigli correlato
con il mangime utilizzato. Questo controllo di efficacia è utile per correggere o aggiornare il piano
alimentare.
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 8
GESTIONE DEL CICLO PRODUTTIVO
Sarebbe opportuno che gli animali riproduttori presenti in allevamento fossero identificati mediante
scheda individuale, tatuaggio o altri idonei sistemi.
Tutti gli animali nati in allevamento e destinati all’ingrasso sono identificati per lotto o partita di
produzione.
8.1 Gestione produttiva
Il ciclo produttivo è basato sulla gestione degli accoppiamenti
Ogni 7 giorni
Ogni 14 giorni
Ogni 21 giorni
Ogni 42 – 49 giorni
e prevede la tecnica dell’inseminazione artificiale.
8.2 Gestione riproduttiva
Le coniglie, idonee dal punto di vista sanitario e zootecnico, vengono inseminate e sottoposte alla
successiva diagnosi di gravidanza. Le fattrici gravide formeranno il gruppo parto ed almeno quattro
giorni prima del parto vengono trasferite nella gabbia nido. I coniglietti nati nello stesso gruppo
parto rappresentano il lotto o la partita di produzione. Le fattrici sono sottoposte ad una visita postpartum e ad eventuali interventi mirati al superamento dello stress da parto. Il controllo giornaliero
della montata lattea e dei livelli di lattazione fornisce indicazioni importanti sullo stato fisiologico
della coniglia.
Le registrazioni degli eventi riproduttivi (data parto, numero nati, numero svezzati ecc.) sono
riportate dall’allevatore nell’apposita Scheda 04 “ Scheda di allevamento”.
8.3 Gestione delle nidiate
Particolare attenzione dev’essere posta all’allevamento dei coniglietti.
I coniglietti assumono il colostro entro le prime 6 ore di vita. L’allevamento dei coniglietti nelle
prime 3 – 4 settimane di vita avviene in gabbia nido assieme alla madre. Dopo questo periodo si
pratica lo svezzamento.
Eventuali vendite di coniglietti da destinare ad allevamenti che svolgono solo la funzione di
ingrassatori avvengono in questa fase.
Tutti gli eventi riferibili al lotto sono registrati e documentabili.
Il momento della vendita sia di coniglietti che di animali adulti per la macellazione corrisponde
all’uscita dall’allevamento e quindi alla chiusura del lotto o partita di animali.
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
STRUTTURE, IMPIANTI ED ATTREZZATURE
PULIZIA, DINSINFEZIONE, DERATIZZAZIONE E
DISINFESTAZIONE
Capitolo 9
Particolare attenzione viene posta all’igiene degli ambienti dove vivono gli animali. Le routine
impostate devono essere tali da ridurre al minimo i rischi sanitari dovuti a carenze igieniche
oppure derivanti da un non corretto utilizzo delle macchine e degli impianti.
Le gabbie usate nell’allevamento rispondono alle esigenze comportamentali degli animali in quanto
offrono una superficie adeguata per dormire, nutrirsi, spostarsi,
consentendo adeguata
illuminazione come indicato nel capitolo 6 relativo al benessere animale.
Le strutture di ricovero sono progettate in modo tale da favorire la circolazione dell’aria per
mantenere il più possibile un ambiente salubre.
I fabbricati, le attrezzature e gli utensili sono puliti e disinfettati per evitare contaminazione e la
proliferazione di organismi patogeni secondo il piano delle pulizie sotto riportato.
Le feci le urine vengono rimosse con regolarità al fine di limitare odori sgradevoli ed evitare di
attirare insetti o roditori. Negli ambienti in cui sono presenti animali e alimenti sono previsti sistemi
di protezione da uccelli ed insetti.
9.1 Piano delle pulizie
L’azienda esegue con frequenza definita, con prodotti idonei ed autorizzati e con modalità
appropriate, le pulizie atte a mantenere in condizioni igieniche ottimali le seguenti aree ed
attrezzature:
Area
Attrezzatura
Gabbie
Corsia tra le gabbie
Tipo di operazione
Bruciatura pelo, pulizia con
lavaggio e disinfezione gabbie
Pulizia con ramazza e/o
mezzi meccanici
Controllo funzionamento,
Abbeveratoi
Capannone o
tunnel
Mangiatoie
Punti luce, tramogge,
ecc.
Attrezzi per
l’alimentazione e lo
spostamento dei conigli
Rev. 0
Pulizia e disinfezione rete idrica
Controllo funzionamento delle
calate in mangiatoia
Controllo intasamento
mangiatoia
Frequenza di
esecuzione
dell’operazione
Alla fine di ogni ciclo di
allevamento
Settimanale
Giornaliera
Prima di ogni nuova
immissione o alla fine di
ogni trattamento
Giornaliera
Giornaliera
Pulizia e disinfezione
Prima di ogni nuova
immissione
Celle di carico alimentazione
automatica
Una volta all’anno
Verifica funzionamento
Giornaliera
Prevenzione diffusione parassiti
ed animali infestanti e funghi
Pulizia dopo ogni utilizzo
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Magazzini, aree esterne
Aree di
pertinenza
Silos di stoccaggio
alimenti
Pulizia in caso di imbrattamenti
Rassettatura con ramazza
Asportazione di ciò che non
viene utilizzato, mettere ordine
Verifica eventuali infiltrazioni
acque piovane
Condizioni igieniche silos
verticali ed eventuale
eliminazione di incrostazioni
Giornaliera
Settimanale
Mensile
Prima di ogni nuova
immissione di mangime
Ad ogni svuotamento
*da calibrare per ogni singolo allevamento
In azienda dunque si effettuano:
 Regolare pulizia, disinfezione e disinfestazione di locali ed ambienti, compresi i silos per i
mangimi sfusi, secondo quanto indicato nel piano delle pulizie;
 Pulizia e disinfezione ad ogni fine ciclo di utilizzo delle attrezzature, delle gabbie e dei
locali;
 Utilizzo e manutenzione degli impianti in conformità a quanto previsto dai manuali d’uso.
Nelle aree di pertinenza e nelle aree esterne annesse all’allevamento non deve essere accumulato
materiale inutile o imbrattante e non devono formarsi ristagni d’acqua, potenziali fonti di sviluppo di
animali ed insetti infestanti.
9.2 Gestione dei rifiuti
Carta, nylon, ferro, medicinali scaduti o loro confezioni, ecc. sono mantenuti raccolti in aree
stabilite e/o in contenitori adeguati, e conferiti ai Centri autorizzati secondo calendari stabiliti e/o
secondo le convenzioni in atto.
9.3 Derattizzazione
Le azioni sono sia di tipo preventivo che di lotta attiva.
La tipologia dei locali utilizzati per l’allevamento (stalla, magazzini, ecc.) non sempre consente di
realizzare idonee azioni preventive con barriere fisiche.
La prevenzione è quindi attuata mantenendo, per quanto possibile, i locali e le aree adiacenti in
buono stato di pulizia, evitando di mantenere in cumuli disordinati materiali di imballaggio, scarti di
alimenti o deiezioni.
Controllo: viene effettuata una costante valutazione visiva nei locali di stoccaggio degli alimenti per
gli animali, al fine di rilevare eventuali tracce della presenza di ratti (orme e/o escrementi).
L’intervento, svolto direttamente dall’azienda oppure da Ditte esterne di derattizzazione, deve
essere attuato in forma preventiva attraverso la distribuzione di esche (Mappatura allevamento –
piano di derattizzazione scheda 01.04) con cadenze e controlli dei consumi (scheda 05).
Quando si sospetti la presenza di topi, sarà necessario procedere alla distribuzione di esche con
prodotti idonei (si raccomanda di conservare per ogni prodotto utilizzato la Scheda Tecnica e la
Scheda di Sicurezza) nei luoghi maggiormente a rischio di infestazione, avendo cura di garantire la
sicurezza sanitaria degli alimenti per gli animali e dell’ambiente.
9.3 Controllo delle mosche
Le zone critiche per la riproduzione delle mosche possono essere individuate nelle aree di
stabulazione degli animali e di raccolta delle deiezioni. Il controllo dell'infestazione dovrebbe
avvenire agendo sia contro le larve che contro gli insetti adulti.
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
______________________________________________________________________________
Se si utilizza un prodotto insetticida irrorabile, trattare le superfici normalmente e maggiormente
frequentate dagli insetti (aree riparate, soleggiate, porte, finestre, pilastri, lettiere, superfici in
prossimità delle concimaie) senza inquinare gli alimenti.
I prodotti utilizzati sono consentiti unicamente per lo specifico impiego e vengono utilizzati secondo
le modalità indicate nelle istruzioni d'uso, avendo cura di evitare di inquinare gli alimenti e le
mangiatoie.
Tutti gli interventi vengono riportati nella Scheda 06 “scheda controllo mosche”
Rev. 0
20
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 10
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il personale dell’azienda deve essere formato relativamente al benessere animale e alla
somministrazione degli alimenti e dovrà frequentare incontri di formazione (convegni, seminari,
riunioni ecc.) per l’applicazione dei manuali di corretta prassi operativa per allevamenti di conigli
destinati alla produzione di carne attinenti i seguenti argomenti:









approvvigionamento
stoccaggio
alimentazione e razionamento
allevamento - gestione sanitaria
biosicurezza
igiene ambientale - pulizia,disinfezione,derattizzazione
gestione rifiuti, sottoprodotti, farmaci scaduti
animali morti
benessere animale
L’allevatore, durante lo svolgimento delle varie attività di allevamento, fornisce
dipendente una costante formazione in merito ai temi sopra riportati
al personale
Di tutte le attività formative e di addestramento del personale è tenuta opportuna registrazione
mediante la conservazione degli attestati di partecipazione oppure di un verbale redatto dal
relatore (vedi Scheda 07)
Rev. 0
21
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 11
GESTIONE NON CONFORMITA’
VERIFICA RINTRACCIABILITA’ E AUTOCONTROLLO
11.1 Gestione del prodotto non conforme
Le non conformità rappresentano situazioni di scostamento da parametri di processo o specifiche
di prodotto stabilite. Esse possono riguardare parametri e regole sia interne all’allevamento, sia
dettate dalla normativa vigente.
Per quanto riguarda il presente Manuale, le non conformità sono rilevabili nel corso della normale
conduzione dell’allevamento da qualsiasi operatore, dal medico veterinario o in occasione dello
svolgimento delle verifiche ispettive interne.
Le non conformità sono registrate nell’apposito registro (Scheda 08) dove viene riportata anche la
relativa azione correttiva intrapresa.
Se la non conformità rilevata è in grado di generare potenziale o reale rischio sanitario per il
consumatore, il responsabile dell’allevamento dà comunicazione tempestiva all’autorità sanitaria,
ai clienti ed ai fornitori coinvolti, fornendo tutte le informazioni sui motivi del richiamo/ritiro del
prodotto e mette a disposizione la documentazione utile per identificare e rintracciare
completamente, fino alle materie prime acquistate, il prodotto consegnato.
In caso di ritiro/richiamo di un prodotto per motivazioni diverse dalla sicurezza alimentare, la
gestione può essere effettuata come azione correttiva all’interno dell’azienda, senza obbligo di
comunicazione all’Autorità sanitaria competente (Reg. 853/04).
Rev. 0
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Capitolo 12
SCHEDE DI REGISTRAZIONE
Scheda 01: mappatura allevamento
01.01 alloggiamento animali
01.02 stoccaggio alimenti
01.03 stoccaggio biocidi e farmaci
01.04 piano di derattizzazione
Scheda 02: Registro degli approvvigionamenti
Scheda 03: Scheda fornitori di beni e servizi
Scheda 04: Scheda di allevamento
Scheda 06: Scheda controllo mosche
Scheda 07: Verbale incontro formazione
Scheda 08: Registro non conformità
Scheda 09: Registro degli accessi
Le schede sono parte integrante del presente manuale.
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento coniglio
MAPPATURA ALLEVAMENTO
SCHEDA 01
01.01 Alloggiamento animali
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento coniglio
MAPPATURA ALLEVAMENTO
SCHEDA 01
01.02 Stoccaggio alimenti
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento coniglio
MAPPATURA ALLEVAMENTO
SCHEDA 01
01.03 Stoccaggio biocidi e farmaci
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento coniglio
MAPPATURA ALLEVAMENTO
SCHEDA 01
01.04 Piano di derattizzazione
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
REGISTRO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
di allevamento conigli
Tipologia prodotto
(Nome commerciale)
Data
ricevimento
merce
N° DDT
o fattura
Lotto
Area di
stoccaggio
Quantità
Acquistata
Controllo qualità *
Conforme
Non
Conforme **
Campione
Sì
No
SCHEDA 02
Data inizio
utilizzo
Data fine
utilizzo
Note**
* Il controllo deve tenere conto della qualità (odore, colore, aspetto..), degli aspetti sanitari e dell’inquinamento da materiale inerte.
** Indicare le cause che hanno determinato l’eventuale Non Conformità
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento
Ragione Sociale Fornitore
SCHEDA FORNITORI BENI E SERVIZI
Prodotto/i e/o
Servizio fornito/i
Sede
Telefono e Fax
SCHEDA 03
e-mail
Persona di
riferimento
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
SCHEDA DI ALLEVAMENTO
di allevamento conigli
SCHEDA 04
gruppo n° …………………..
Mortalita’ giornaliera
I
F
I
F
I
Dal……………...al …..……………
1
31
61
Fattrici in
2
32
62
parto ……………………………….…….
3
33
63
Fattrici:
4
34
64
Fecondate ……………………………….
5
35
65
Positive …………………………………..
6
36
66
Negative ………………………………….
7
37
67
Fattrici
8
38
68
Primipare …………………………………
9
39
69
Conigli
10
40
70
Nati vivi n° ………………………………..
11
41
71
Svezzati n° ………………………………..
12
42
72
Inviati macello n° …………………………
13
43
73
Note
14
44
74
………………………………………………
15
45
75
………………………………………………
16
46
76
17
47
77
18
48
78
………………………………………………
18
49
79
………………………………………………
20
50
80
21
51
81
22
52
82
………………………………………………
23
53
83
………………………………………………
24
54
84
………………………………………………
25
55
85
26
56
86
27
57
87
………………………………………………
28
58
88
………………………………………………
28
59
89
30
60
90
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
………………………………………………
30
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento conigli
SCHEDA DERATTIZZAZIONE
SCHEDA 05
Ditta incaricata : ………………………………………… sede ……………………………………….
Data
controllo
Identificazione
esca
Valutazione
consumo
Azione
correttiva
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Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento conigli
SCHEDA CONTROLLO MOSCHE
SCHEDA 06
Ditta incaricata : ………………………………………… sede ……………………………………….
Data
intervento
larve
Prodotto usato
Adulti
Prod.
solido
Prod.
nebuliz.
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l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento conigli
VERBALE INCONTRO FORMAZIONE
SCHEDA 07
Azienda:
Data incontro:
Cognome e nome partecipante/i
Firma
Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio
Argomenti trattati
Note / Decisioni prese
Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio
Cognome e nome docente/i
Firma
Nota: se lo spazio non fosse sufficiente, aggiungere nel retro del foglio
33
Manuale di corretta prassi igienica per
l’allevamento del coniglio
Buone pratiche
di allevamento conigli
n°
NC
Data
REGISTRO NON CONFORMITA’
Non Conformità
Azione correttiva
SCHEDA 08
Tempo previsto
per la risoluzione
Data di
risoluzione
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Buone pratiche
di allevamento conigli
REGISTRO DEGLI ACCESSI
Azienda
Data
Identificazione
SCHEDA 09
Motivo della visita
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