Università degli Studi di Ferrara Ufficio Ricerca nazionale GUIDA ALLA GESTIONE DEI PROGETTI DI RICERCA DI INTERESSE NAZIONALE (PRIN) E ALL’UTILIZZO DEI RELATIVI FINANZIAMENTI Premessa Questi brevi appunti sul sistema di cofinanziamento dei programmi di ricerca di interesse nazionale, avviatosi nel 1997, hanno lo scopo di riunire in un unico documento tutte le indicazioni contenute nei decreti ministeriali e nelle circolari emanate dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Ciò al fine di poter disporre di uno strumento di lavoro che potrà essere utile per svolgere attività di consulenza nei confronti del Ricercatore che decide di presentare un progetto di ricerca. CAPITOLO I Modalità di partecipazione ai Progetti Ogni anno il Ministero emana un bando per il cofinanziamento di programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale liberamente proposti dalle Università senza predeterminazione di temi ed obiettivi prioritari. 1) Nell’ambito di ciascun bando un docente-ricercatore può partecipare ad un solo progetto di ricerca (o in qualità di responsabile o di componente del gruppo di ricerca). 2) Il personale non strutturato può partecipare anche a più progetti di ricerca ma, in caso di cambiamento di status con inserimento nei ruoli dell’Ateneo, dovrà restringere la propria partecipazione ad un solo progetto di ricerca mediante apposita opzione 3) Sia il personale strutturato che quello non strutturato (titolari di assegni di ricerca, borse di dottorato, borse di post dottorato, borse di scuola di specializzazione) dovrà dare il proprio assenso alla partecipazione al progetto tramite procedura telematica. 4) Non è richiesto un impegno temporale minimo da dedicare al progetto. 5) L’impegno temporale di ciascun ricercatore per i programmi finanziati è registrato in una banca dati gestita dal CINECA, finalizzata a monitorare quantitativamente l’attività di ricerca del personale universitario. 6) Al bando dell’anno 2008 non possono presentare domanda di partecipazione (sia in qualità di titolari che di componenti il gruppo di ricerca) i docenti/ricercatori presenti (sia come titolari che come componenti) nel programma PRIN 2007 . 7) Non possono essere responsabili o partecipare ai progetti coloro che nel corso del 2009 sono collocati a riposo per limiti di età. Struttura, tipologia e durata dei programmi di ricerca I programmi di ricerca sono realizzati da gruppi di ricerca, definiti Unità Operative locali di ricerca, sotto la responsabilità di un professore universitario di ruolo o di un ricercatore (anche non confermato) del ruolo universitario o assistente del ruolo ad esaurimento denominato coordinatore scientifico del programma. Nel caso in cui nell’unità operativa figurino almeno due docenti/ricercatori (compreso il Responsabile) appartenenti ai ruoli dell’Ateneo cui afferisce l’unità operativa stessa il Responsabile scientifico potrà designare tra questi un Vice Responsabile scientifico che lo sostituirà alla guida dell’unità operativa in caso di suo trasferimento o di prolungato impedimento. In caso di trasferimento del Responsabile scientifico la titolarità del progetto verrà automaticamente trasferita in capo al Vice Responsabile. Ad un progetto nazionale possono partecipare da 1 a 5 unità locali. Si tenga presente che la previsione di più unità operative potrà favorire il raggiungimento di punteggi più elevati. 2 Può essere prevista, all’interno di ciascun progetto, la partecipazione di un’unità operativa appartenente agli Enti di Ricerca. Per ogni unità locale di ricerca viene individuato un responsabile locale che metterà a disposizione presso la propria sede operativa le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per il programma di ricerca e garantirà il collegamento con il coordinatore scientifico del programma stesso. La durata dei progetti, la cui decorrenza coincide con la data delle certificazioni rettorali, è biennale. CAPITOLO II Sistema informatizzato (Cineca) La presentazione dei progetti avviene con procedura informatizzata collegandosi al sito http://prin.miur.it utilizzando la password e username personali ottenibili a seguito di apposita registrazione. I coordinatori scientifici del programma devono redigere i modelli A e B. I responsabili di unità operativa locale devono compilare il modello B. Devono essere indicate le parole chiave che identificano il progetto. La registrazione del coordinatore scientifico Il coordinatore scientifico accede al sito Internet https://loginmiur.cineca.it/ per la compilazione dei modelli B e A e per ottenere un codice di identificazione del programma (CIP) da trasmettere ai responsabili di unità di ricerca locali per la compilazione dei modelli B. La registrazione dei responsabili locali e la compilazione del modello B Il responsabile locale deve inserire nel sistema il CIP e le proprie generalità. A seguito di tali operazioni gli verranno rilasciate username e password per accedere al modello B. La stampa dei modelli I modelli A e B, nel momento in cui vengono resi "definitivi", sono acquisiti dal sistema e come tali non più modificabili. Dopo tale operazione i modelli, sui quali il sistema avrà apposto data ed ora di acquisizione, devono essere stampati e, debitamente firmati, consegnati all’Ufficio Ricerca Nazionale dell’Università degli Studi di Ferrara, che dovrà custodirli allo scopo di consentire eventuali riscontri da parte del Ministero a cui non va inviata alcuna copia cartacea. Per verifiche successive il ministero potrà chiedere copia del documento depositato. 3 CAPITOLO III Titolarità del progetto e delle unità operative I programmi di ricerca sono sviluppati da una o più Unità Operative di ricerca sotto la responsabilità di un coordinatore scientifico nazionale. Le Unità Operative non potranno essere in numero superiore a cinque. Il coordinatore scientifico del programma è un professore universitario o ricercatore (anche non confermato) o assistente ordinario del ruolo ad esaurimento e deve essere impegnato direttamente nella ricerca, cioè deve essere anche titolare di una Unità Operativa locale. Il coordinamento dell’Unità Operativa è affidato ad un professore o ricercatore (anche non confermato) o ad un assistente ordinario del ruolo ad esaurimento. Componenti il gruppo di ricerca Le figure che possono far parte del gruppo di ricerca sono le seguenti: - Personale universitario dell’Università sede dell’unità di ricerca - Personale universitario di altre Università - Titolari di assegni di ricerca - Titolari di borse per dottorato di ricerca e post-dottorato e specializzazione - Personale a contratto da destinare allo specifico programma - Personale extrauniversitario dipendente da altri Enti o indipendente. Non esiste un numero minimo di personale per la composizione dei gruppi. L’unità di ricerca può essere costituita anche dal solo responsabile. 1- Personale strutturato e collaboratori Il vincolo della partecipazione per ogni bando ad un solo programma di ricerca vale solo per il personale docente strutturato. Il personale tecnico può partecipare a più unità di ricerca. L’inserimento, in corso di svolgimento del progetto, di docenti o ricercatori che non risultino già inseriti in altri progetti Prin 2007 e 2008 dovrà essere adeguatamente motivato dal Responsabile di unità e sarà considerato come automaticamente ammissibile senza alcun necessità di autorizzazione Miur, previa acquisizione dell’assenso dell’interessato e del Coordinatore di progetto. 2- Dottorandi senza borsa, titolari di borse per dottorato, post dottorato, specializzazione, titolari di assegni di ricerca senza oneri a carico del progetto Qualora nell’ambito di un progetto di ricerca si volesse utilizzare personale già beneficiario di assegni di ricerca o borse di studio, questo dovrà essere inserito nel gruppo di ricerca e sarà, di conseguenza, privo di 4 qualsiasi costo a carico del progetto, tranne che per l’eventuale riconoscimento di spese vive in caso di missione. Possono partecipare a più unità di ricerca e possono essere inseriti nel gruppo di ricerca anche dopo la presentazione del progetto, sempre nel rispetto del limite massimo di 11 mesi/uomo per anno. Tale inserimento dovrà essere tempestivamente comunicato al Responsabile nazionale che provvederà all’inoltro al MUR. La data di decorrenza dell’inserimento è quella della comunicazione del responsabile nazionale al MUR. 3- Personale extrauniversitario Non è possibile retribuire personale anche se extrauniversitario, quando appartiene al gruppo di ricerca. A tali figure spetta solo il rimborso delle spese vive in caso di missioni inerenti al progetto. Non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo. 4- Studiosi stranieri e italiani residenti all’estero chiamati dalle Università nell’ambito del progetto “Rientro dei Cervelli” La partecipazione deve essere compatibile con l’impegno temporale per l’attività didattica e di ricerca già sottoscritta dal docente. 5- Personale universitario di altre Università Il personale Docente e Ricercatore di altri Atenei potrà partecipare compatibilmente con l’impegno temporale assunto per altri progetti di ricerca. A tutto il personale sopra elencato (nr. 1 - 5) non potrà essere corrisposto alcun compenso, fatto salvo il rimborso di spese per missione, se collegate alla ricerca. La liquidazione delle spese di missione deve essere effettuata secondo quanto previsto nel “Regolamento per le missioni in Italia e all'estero” dell’Università degli Studi di Ferrara. Trasferimento od impedimento del Responsabile di Unità operativa. In caso di intervenuto trasferimento o impedimento del Responsabile, è prevista la sostituzione automatica da parte del Vice Responsabile, qualora individuato in fase di predisposizione del progetto. Negli altri casi si procede come segue: A) mantenimento dell’unità operativa nell’Ateneo di origine: 1) motivata proposta di trasferimento della titolarità ad altro docente del medesimo Ateneo 2) acquisizione del parere del coordinatore del progetto 3) acquisizione dell’assenso del sostituto 4) valutazione, da parte del Miur, delle motivazioni addotte ed eventuale concessione dell’autorizzazione In ogni caso il Responsabile sostituito NON potrà partecipare al successivo Bando Prin. 5 B )trasferimento dell’unità operativa e dei relativi fondi ad altro Ateneo: 1) motivata proposta formulata dal responsabile di unità operativa 2) acquisizione del parere del coordinatore del progetto 3) acquisizione dell’assenso dell’Ateneo interessato (con certificazione della disponibilità delle risorse da parte dell’Ateneo di destinazione) 4) valutazione, da parte del Miur, delle motivazioni addotte ed eventuale concessione dell’autorizzazione La procedura telematica relativa a quanto sopra indicato, si attiva sul sito del Coordinatore solo al momento della effettiva Cessazione o Trasferimento. Sostituzione del Coordinatore scientifico La sostituzione del coordinatore sarà concessa solo per gravi e documentati motivi, con la seguente procedura: - presentazione di motivata proposta formulata dallo stesso coordinatore Ovvero, nell’impossibilità a provvedere da parte del coordinatore: - a maggioranza, dai responsabili di unità operative. Qualora vi sia un’unica unità operativa o non sia possibile raggiungere una maggioranza, dal Rettore dell’Ateneo; - acquisizione dell’assenso del coordinatore designato - valutazione, da parte del MIUR, delle motivazioni addotte ed eventuale concessione dell’autorizzazione In ogni caso, il coordinatore sostituito non potrà partecipare al successivo bando PRIN. Cambiamenti del personale partecipante Il ritiro volontario dal progetto del personale partecipante sarà considerato automaticamente ammissibile in presenza di una motivata richiesta da parte dell’interessato, corredata dell’assenso del responsabile di unità e del coordinatore di progetto. In ogni caso coloro che si fossero ritirati non potranno partecipare al successivo Bando Prin. Il ritiro volontario del Responsabile NON sarà consentito nel caso in cui dovessero venire meno le condizioni per la valorizzazione del costo lordo convenzionale. L’inserimento di nuovo personale (che non figuri in altri bandi PRIN 2007 o 2008) sarà considerato automaticamente ammissibile in presenza di una motivata richiesta formulata dal responsabile di unità operativa, corredata del parere favorevole del coordinatore di progetto e dell’assenso dell’interessato. 6 CAPITOLO IV Il cofinanziamento ministeriale e quello locale Il cofinanziamento ministeriale è pari al massimo al 70% del costo totale ammissibile del progetto. La restante quota, pari al 30%, deve essere complessivamente garantita dalle unità proponenti; per la copertura della quota locale possono essere utilizzate risorse appositamente messe a disposizione dagli Atenei, in particolare tutte le disponibilità finanziarie acquisibili o acquisite a qualsiasi titolo per la ricerca scientifica purchè collegabili al tema del programma proposto. Sono esclusi quei fondi provenienti da enti pubblici o privati finalizzati al raggiungimento di specifici risultati di ricerca di interesse esclusivo dell’ente committente. Non è necessario essere titolari delle risorse locali, ma il responsabile dell’unità di ricerca ne deve avere la disponibilità. Viene inoltre riconosciuta alle Università la possibilità di includere, tra le risorse locali a proprio carico (30%), oneri per spese generali nella misura forfetaria massima dell’10% del costo totale del progetto. Tali spese, alla conclusione del periodo progettuale, dovranno essere rendicontate ma non giustificate con riferimenti a fatture, note, cedolini ecc. Tale percentuale verrà calcolata in relazione alla cifra realmente rendicontata a fine progetto. In ogni caso (sia qualora venissero previste le spese generali che nel caso in cui queste non fossero inserite nel progetto), NON è possibile rendicontare esplicitamente alla voce “materiale di consumo” oneri amministrativi e gestionali in genere che non rappresentino spese per specifico materiale di ricerca. Tra le quote locali sarà valorizzato il costo convenzionale lordo di un mese/uomo del solo Responsabile di unità operativa solo nel caso in cui l’unità operativa sia costituita almeno da due docenti/ricercatori (compreso il Responsabile) appartenenti all’Ateneo cui afferisce l’unità stessa, i cui importi sono i seguenti: - Professore ordinario → 7.000 euro - Professore Associato → 5.000 euro - Ricercatore → 4.000 euro Il Cineca inserirà automaticamente le quote di cui sopra nel momento in cui il progetto presenterà le caratteristiche sopra indicate. La somma del costo stipendiale convenzionale e delle quota di spese generali NON potrà comunque superare il 30% del costo totale del progetto; nel caso in cui si verificasse questa eventualità il Miur provvederà d’ufficio all’abbattimento della quota stipendiale. 7 Le risorse già impegnate per programmi nazionali finanziati in precedenti bandi PRIN e il relativo cofinanziamento ministeriale non possono essere inserite quale quota locale per formulare richieste di finanziamento in occasione di un nuovo bando. E’ previsto inoltre che progetti con tematiche inerenti alla stessa linea di ricerca non potranno essere cofinanziati avvalendosi di altri strumenti di intervento di competenza ministeriale (es. FAR, FIRB, FISR e CENTRI DI ECCELLENZA). Nella fase di presentazione dei programmi di ricerca le risorse locali sono autocertificate dai responsabili di Unità Operativa; dopo la selezione dei progetti e solo per quelli approvati, il Rettore è tenuto a certificare le risorse esposte dalle varie unità di ricerca. Più in particolare le risorse locali si distinguono in: - risorse disponibili (RD) - risorse acquisibili (RA) Nel riquadro che riepiloga le risorse locali dell’Ateneo devono essere indicate: - voce a.1) e b.1) inserire tutte le disponibilità certe e già acquisite sul bilancio dell’Università o del Dipartimento. Nei casi in cui queste siano state assegnate per particolari finalità, l’esposizione presuppone la responsabile valutazione della compatibilità della attuale finalizzazione con quella originaria. - voce a.2) e b.2) inserire tutte le disponibilità che il Dipartimento o l’Ateneo, in via previsionale, ritengono di poter destinare al programma di ricerca in caso di cofinanziamento. Alla voce a.2) devono essere inseriti anche gli importi relativi a: 1) eventuali cofinanziamenti di Ateneo 2) 10% spese generali In entrambe le voci (a.2 e b.2) possono essere riportate tutte le risorse che si ritiene di poter ottenere in data successiva a quella della presentazione della domanda. Sono escluse le risorse finanziarie ottenute ed impegnate per precedenti programmi di ricerca MIUR. Nel caso le somme “acquisibili” provengano da Enti esterni all’Università di Ferrara, dovrà essere allegata alla copia cartacea del progetto (e consegnata all’ufficio Ricerca Nazionale) una dichiarazione di impegno dell’Ente esterno, firmata dal proprio legale rappresentante, a trasferire i fondi al bilancio dell’Università di Ferrara/Dipartimento in caso di approvazione del progetto (solo l’acquisizione di questa dichiarazione legittima il titolare ad inserire la somma tra le risorse locali). Al momento dell’invio della Certificazione firmata dal Rettore dovrà essere richiesto agli Enti di pertinenza il trasferimento in tempi brevi al bilancio dell’Università di Ferrara/Dipartimento dei fondi presenti tra le risorse “acquisibili”. I fondi da utilizzare come quota di cofinanziamento a carico dell’Ateneo sono: Fondi relativi alla ripartizione della quota FAR di Ateneo 8 Fondi di funzionamento ordinario (FFO) Economie di gestione non finalizzate Fondi da prelevare a contratto concluso, dal residuo non speso dell’overhead (spese generali non rendicontabili) riconosciuto dall’Unione Europea nell’ambito di contratti di ricerca comunitari Fondi da prelevare a contratto concluso dal residuo non speso delle spese generali riconosciute su progetti FIRB Contributi provenienti da terzi senza precisi vincoli di destinazione Contributi provenienti da Fondazioni e/o da altri enti Fondi derivati da prestazioni c/terzi di cui all’ex art. 66 del DPR 382/80 limitatamente alla quota che risulti disponibile alla conclusione del contratto Risorse economiche provenienti da docenti/partecipanti di Università diverse da quella del Responsabile scientifico Cofinanziamento di Ateneo Quota convenzionale del valore stipendiale di un mese/uomo del Responsabile dell’Unità operativa Voci di spesa e costi ammissibili Il costo complessivo del progetto di ricerca dovrà essere dettagliato tra le singole voci di spesa previste. Materiale inventariabile: attrezzature e strumentazioni inventariabili (computer e accessori, attrezzature di laboratorio, libri ecc.) utilizzate per lo svolgimento del programma di ricerca. Le spese sono ammissibili totalmente (IVA compresa). L’ultima eventuale rimodulazione dovrà essere effettuata non più tardi di tre mesi prima della scadenza amministrativa del progetto. • Grandi attrezzature: attrezzature e strumentazioni durevoli (da inventariare) utilizzate per lo svolgimento del programma di ricerca, il cui valore viene definito annualmente dal bando. Le richieste debbono essere dettagliatamente descritte e accuratamente motivate, sottolineando la necessità di utilizzo condiviso con le altre Unità Operative del programma di ricerca proposto. Non possono essere considerate grandi attrezzature apparecchiature quali computer e stampanti che rientrano invece nella voce “materiale inventariabile”. L’acquisto di tali attrezzature non sarà consentito se effettuato nell’ultimo trimestre del progetto. Gestione dei fondi Non sussiste più l’obbligo di sostenere all’interno del progetto Prin le spese per materiale (o personale) nel loro intero ammontare. 1° esempio Le spese sostenute in quota parte coi fondi PRIN ed in quota parte con altri fondi specifici per il finanziamento di progetti (quali FAR, FIRB, FISR, ecc.) potranno essere imputate al progetto Prin solo per la parte a carico dei fondi PRIN. Ad esempio, una fattura per l’acquisto di un computer portatile di costo pari a 1.000 euro, di cui 300 sui fondi PRIN e 700 sui fondi FIRB, dovrà essere imputata al progetto PRIN solo per 9 l’importo di 300 euro; i restanti 700 euro non figureranno nell’articolazione economica del progetto PRIN né in sede di preventivo né in sede di consuntivo (e quindi non saranno considerati né come costo né come cofinanziamento) perché saranno contemporaneamente imputati sul progetto FIRB. 2° esempio Le spese sostenute in quota parte coi fondi PRIN ed in quota parte con fondi propri (non inclusi tra le risorse locali del progetto) potranno essere invece imputate al progetto (e poi rendicontate) per l’intero ammontare. Ad esempio, una fattura per l’acquisto di un computer portatile di costo pari a 1.000 euro, di cui 300 sui fondi PRIN e 700 su fondi propri (non inclusi nel progetto), potrà essere imputata al progetto PRIN per l’importo di 1000 euro. Ne consegue che in sede di rendicontazione il costo totale del progetto sarà superiore a quello definito in sede di approvazione, la differenza è ovviamente a carico del responsabile. 3° esempio Le spese sostenute per il pagamento di personale il cui costo contrattuale sfori rispetto alla data di scadenza del progetto rispettano gli stessi criteri dei due esempi precedenti. La data di decorrenza del contratto, in ogni caso, non dovrà mai essere antecedente alla data di decorrenza del Prin. Materiale di consumo e funzionamento: si divide in due categorie: • oneri amministrativi/gestionali (rientranti nella quota massima del 10% del costo totale del progetto) - spese per l’utilizzo di laboratori automezzi e servizi di Dipartimento sostenute esclusivamente per la conduzione del progetto; - spese telefoniche dei partecipanti al progetto e di quelle del personale amministrativo inerenti al progetto relative allo sviluppo della ricerca; - spese telefoniche che riguardano la gestione amministrativa (ad esempio sollecito ad un fornitore per l’invio di una fattura); - fotocopie effettuate per la gestione amministrativa; - fotocopie direttamente inerenti alla ricerca (fotocopie di articoli di ricerca da un volume e di una rivista scientifica; - cancelleria utilizzata dalla segreteria del Dipartimento per le procedure inerenti al progetto; - cancelleria utilizzata dal Responsabile del progetto per le procedure inerenti al progetto (carta, toner per stampanti dei ricercatori, cancelleria varia, ecc.) - tutte le piccole spese dipartimentali inerenti alla gestione amministrativa del progetto - funzionalità ambientale (vigilanza, pulizia, riscaldamento, energia, illuminazione, acqua, lubrificanti, gas vari, ecc. spesso quantificati in una percentuale fissa del totale del finanziamento trattenuta dal Dipartimento) - funzionalità operativa (posta, telefono, cancelleria, fotocopie, manutenzione ordinaria strumenti e attrezzature di ricerca) 10 • spese di materiale di consumo direttamente imputabili alla ricerca - materie prime, componenti, semilavorati, materiali di consumo specifico (kit di reagenti, anticorpi, prodotti chimici, vetreria di laboratorio, solventi, spese per coltura ed allevamento, animali da laboratorio, coloranti ecc.); - software; - buoni carburante relativi all’uso dei mezzi del Dipartimento solo se tale utilizzo risulta essere strettamente funzionale ai risultati della ricerca (in tal caso sulla fattura dei buoni carburante deve essere indicato che l’acquisto è finalizzato alla realizzazione del progetto PRIN con indicazione del Responsabile locale) - costi inerenti alla manutenzione straordinaria delle strumentazioni e delle attrezzature delle attrezzature di ricerca Spese per calcolo ed elaborazione dati: spese relative ai costi sostenuti per l’utilizzazione dei servizi e dei supporti informatici di cui dispone l’Ateneo. Possono essere inserite in questa voce le spese relative ai servizi prestati nell’ambito del progetto, da parte di Centri di Ateneo. Personale a contratto Il personale a contratto deve essere funzionale alle attività connesse con il programma di ricerca e gli oneri relativi possono gravare sulle risorse disponibili per il programma. Le tipologie di contratti includono: contratti di collaborazione coordinata e continuativa, assegni di ricerca e borse di studio. Per l’attivazione dei predetti contratti occorre fare riferimento alle disposizioni specifiche applicabili per le singole tipologie. Borse per dottorato di ricerca E’ prevista la possibilità di inserire tra i costi progettuali quello per l’attivazione di borse di dottorato di ricerca. Nonostante la durata dei progetti PRIN sia al massimo 24 mesi ed invece quella delle borse di dottorato sia di tre anni, il MUR consente di esporre tra i costi progettuali anche quello del terzo anno della borsa, che si prorogherà quindi di un anno rispetto alla scadenza del progetto nel quale è inserita. Possono essere previsti nel progetto solo costi per dottorati con sede amministrativa nell’Università dove si costituisce l’Unità Operativa locale e che quindi vengono pagati con costo a carico del bilancio dello stesso Ateneo e devono essere attivati contestualmente alla decorrenza del progetto. Assegni di ricerca con costo a carico del progetto All’atto della presentazione dei programmi di ricerca nazionale PRIN è possibile prevedere l’utilizzazione di assegni di ricerca con relativo costo a carico del programma stesso. Non è possibile utilizzare, come quota locale da inserire tra le risorse acquisibili o disponibili, somme provenienti dalla quota assegnata dal MiUR all’Ateneo per l'attivazione di assegni di ricerca, in quanto trattasi di fondi ministeriali espressamente finalizzati. Contratti di collaborazione coordinata e continuativa Anche per queste figure non è richiesto un impegno minimo in mesi uomo. 11 Il personale a contratto, gli assegnisti, i dottorati di nuova assunzione (cioè con data di decorrenza del contratto, assegno, borsa non anteriore alla data di approvazione del progetto PRIN) saranno a totale carico del progetto solo fino alla data di scadenza dello stesso, fatta eccezione per i dottorandi, i cui costi (in deroga al principio di “cassa”) saranno riconosciuti totalmente in base all’impegno vincolante assunto dall’ateneo. Per quanto riguarda l’altro personale (assegni, borse di studio, contratti, ecc.) qualora la durata del contratto superasse la scadenza del progetto Prin, i costi del periodo successivo alla scadenza del Prin dovranno gravare su altri fondi non ricompresi nello stesso Prin. Il personale a contratto, gli assegnisti, i dottorati già assunti all’atto dell’approvazione del progetto potranno essere eventualmente inseriti ma solo a “costo zero”, fatti salvi i costi per eventuali missioni. Servizi esterni: spese per assistenza prestata da soggetti terzi per attività di breve durata (ad esempio il pagamento di un seminario e tutte le collaborazioni occasionali) e per competenze non previste all’interno dell’Ateneo. Il corrispettivo verrà riconosciuto solo dietro presentazione di regolare fattura. Missioni: spese previste dal Regolamento di Ateneo vigente, riferite allo specifico programma di ricerca e sostenute esclusivamente dal personale partecipante al progetto. Rientrano in questa categoria anche le spese di viaggio e soggiorno per la partecipazione a convegni e congressi. Pubblicazioni: spese per le pubblicazioni inerenti alle tematiche progettuali e quelle contenenti i risultati finali della ricerca. Le pubblicazioni e gli altri prodotti scientifici realizzati nell’ambito del progetto di ricerca devono obbligatoriamente riportare l’indicazione di aver usufruito di un finanziamento nell’ambito del programma PRIN 2008. Partecipazione e organizzazione di convegni: spese relative all’iscrizione ed organizzazione di convegni. Solo qualora si dovessero sostenere spese per la partecipazione a convegni/congressi da tenersi dopo la data di fine del periodo progettuale (in tal caso le relative spese dovranno essere impegnate prima della scadenza del progetto), potranno essere imputate a questa voce anche i relativi costi di missione. Le spese per pubblicazioni e convegni per la presentazione dei risultati finali della ricerca saranno riconosciute come ammissibili, anche se solo impegnate alla data di scadenza del progetto; ciò, purché le pubblicazioni e la presentazione dei risultati avvengano entro nove mesi dalla conclusione del progetto, e purché le relative spese avvengano entro dodici mesi dalla conclusione del progetto. Altro: voci di spesa inerenti allo specifico progetto non rientranti in quelle sopra elencate ad esempio iscrizioni a società (nel caso siano funzionali al progetto di ricerca). L’inserimento di somme in tale voce rimane residuale e di norma di raro utilizzo. 12 La certificazione delle somme esposte nella richiesta di cofinanziamento La certificazione relativa alla disponibilità delle risorse locali messe a disposizione dai responsabili delle Unità Operative al momento della presentazione dei programmi di ricerca spetta al Rettore, limitatamente ai soli programmi approvati. Tali attestazioni devono essere trasmesse on line al Rettore delle Università sede del coordinatore scientifico del programma di ricerca, che a sua volta provvederà all’invio al Ministero. Vincolo essenziale è che le suddette risorse finanziarie siano presenti, almeno all’atto dei necessari impegni di spesa, sui bilanci degli Atenei o dei Dipartimenti sedi delle Unità Operative e siano effettivamente disponibili per lo svolgimento della ricerca proposta. In sintesi tutti i mandati di pagamento inerenti alle spese progettuali devono essere emessi nell’Ateneo sede dell’Unità operativa. Nel caso in cui, all’atto dell’approvazione del progetto di ricerca, la quota di cofinanziamento ministeriale risultasse inferiore a quanto richiesto, anche la quota di Ateneo potrà essere proporzionalmente ridotta nel rispetto del bilanciamento del 30% e 70%, previo accordo con il Coordinatore scientifico. L’eventuale quota relativa al costo convenzionale del personale interno più il 10% di spese generali non potranno comunque risultare superiori al 30% del costo del progetto. Nel caso in cui la quota del 30% da garantire fosse inferiore alla somma delle quota a stipendiale più quella delle spese generali, verrà abbattuta d'ufficio la quota stipendiale. Nel caso in cui, invece, la quota del 30% da garantire fosse superiore alla somma delle quota stipendiale più quella delle spese generali dovrà essere messa a disposizione del progetto una quota cash da determinarsi in base a quanto disposto dal Consiglio di Amministrazione (vedi delibera del 17/12/2008). Tutte le operazioni (eventuale riduzione della quota locale e stampa delle certificazioni) vengono svolte dall’Ufficio Ricerca Nazionale, abilitato ad accedere all’elenco dei modelli A e B del proprio Ateneo. Dopo le certificazioni relative alle somme esposte nei modelli B, ogni Coordinatore scientifico ottiene automaticamente la certificazione per l’intero programma e inoltra al Ministero, tramite il proprio Ufficio ricerca, la certificazione dei modelli A. L’erogazione dei fondi ministeriali I Coordinatori nazionali dei programmi, venuti a conoscenza dell’approvazione dei progetti da parte del MiUR e delle valutazioni dei revisori anonimi, indicano tramite il CINECA la suddivisione delle risorse fra le Unità Operative locali al fine di consentire al Ministero il diretto accreditamento dei fondi alle Università destinatarie in un’unica soluzione. La gestione dei fondi assegnati Le risorse locali, dichiarate disponibili all’atto della presentazione del programma di ricerca, sono spendibili subito dopo la scadenza del bando, a condizione che le spese ordinate si riferiscano ad attività affini agli obiettivi del programma di ricerca e non riguardino oneri per spese di personale (co.co.co., assegni di ricerca, borse di studio…). 13 Tali somme, nel caso di approvazione del progetto, dovranno essere opportunamente inserite a rendiconto. I fondi ottenuti dal Ministero possono essere spesi a decorrere dalla data indicata dal Ministero stesso, che è contestuale alla data della scadenza della certificazione Rettorale. Le quote di cofinanziamento locale NON possono essere utilizzate per pagare fatture che riportano una data precedente alla scadenza del bando; i fondi locali possono infatti essere impegnati e spesi solo dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di cofinanziamento. Condizione necessaria per l’imputazione di una spesa al progetto PRIN sarà la sua effettiva effettuazione (criterio di cassa) e la sua collocazione temporale (compresa tra la data di approvazione del progetto e la data di scadenza del progetto). Fanno eccezione le spese relative: - ai dottorati per i quali fa fede l’impegno e le spese dell’ultimo anno di dottorato verranno sostenute dopo la scadenza del progetto Prin; - alle pubblicazioni e ai convegni per la presentazione dei risultati finali che potranno essere sostenute entro dodici mesi dalla conclusione del progetto, previa assunzione dell’impegno di spesa; - alle grandi attrezzature che devono essere pagate non oltre tre mesi prima della fine del progetto. Fanno ancora eccezione le spese per l’acquisto di beni e servizi, sostenute esclusivamente con fondi messi a disposizione dall’Ateneo (quota di cofinanziamento, nel caso in cui tale quota non sia interamente coperta dal costo convenzionale del personale interno), che potranno avvenire anche subito dopo la data di scadenza per la presentazione dei progetti. Rideterminazione del piano di spesa Il progetto presentato entro la scadenza del bando PRIN dovrà essere necessariamente rideterminato nella sua parte finanziaria, in seguito ad espressa richiesta del MiUR, qualora sia stato approvato per un importo totale inferiore rispetto a quello proposto dal Responsabile all’atto della domanda. Tutte le voci di spesa (comprese quelle poste pari a zero in sede di rideterminazione) potranno subire variazioni in aumento o diminuzione. Rimodulazioni contabili del progetto di ricerca Tutte le voci di spesa (comprese quelle poste pari a zero in sede di rideterminazione) potranno subire variazioni in aumento o diminuzione in fase di esecuzione dei progetti, Qualora tali variazioni dovessero superare (anche per una sola voce di spesa) il limite del 20% del costo complessivo definito in sede di rideterminazione per la singola unità operativa (o, se inferiore a tale limite, il valore di 10.000 euro), le variazioni dovranno essere subordinate ad apposita autorizzazione da parte del MIUR (sulla base di motivata proposta del responsabile dell’unità operativa) sentito il coordinatore di progetto. Nel caso in cui, invece, le variazioni per singole voci di spesa fossero contenute entro i limiti suddetti, dette variazioni saranno considerate come 14 automaticamente ammissibili, fermo restando l’obbligo di mantenere gli obiettivi individuati in sede di presentazione del progetto. Ogni coordinatore di progetto sarà tenuto a segnalare al MIUR eventuali inadempimenti da parte delle singole unità operative di progetto. Rendicontazione finale Entro 90 giorni dalla conclusione del progetto, il Coordinatore scientifico nazionale compilerà una relazione scientifica conclusiva sui risultati di ricerca ottenuti (Mod. E) e la trasmetterà con modalità telematica al Ministero e all’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), ove operante, ovvero al CIVR, per i provvedimenti di rispettiva competenza. La relazione dovrà contenere l’elenco dettagliato delle pubblicazioni e degli altri prodotti scientifici realizzati nell’ambito del progetto di ricerca con l’indicazione di provenienza del finanziamento. Per la rendicontazione il MIUR distingue in: • scadenza amministrativa, che coincide con la fine delle attività di ricerca. Entro tale data deve essere sorto l'obbligo di pagare (esempio: avere ricevuto la fattura) • scadenza di rendicontazione, che rappresenta il termine entro il quale bisogna inserire i dati contabili Tutti i fondi dichiarati nel progetto devono, entro la data di scadenza prevista dal Ministero, essere utilizzati per intero e successivamente rendicontati salvo le eccezioni più sopra riportate. Delle somme eventualmente non utilizzate dovrà essere restituita al MiUR la parte che in percentuale corrisponde alla quota ministeriale. Somme impegnate: in sede di rendiconto viene ammessa la possibilità di impegnare somme destinate esclusivamente a spese relative a pubblicazioni e convegni per la presentazione dei risultati finali della ricerca da effettuare nei 12 mesi successivi alla conclusione del progetto Si tratta di un impegno effettivo e formale e non semplice destinazione di fondi. La spesa per la partecipazione a convegni dove non vengono esposti i risultati della ricerca non verrà riconosciuta. Allo scadere della data prefissata per la rendicontazione delle cifre impegnate il responsabile locale è tenuto alla compilazione del cosiddetto modello C “Rendiconto delle cifre impegnate”. Una copia debitamente sottoscritta di detto modello va inviato all’Ufficio Ricerca Nazionale dell’Ateneo. I Coordinatori nazionali e locali che non presentino rispettivamente la rendicontazione delle somme impegnate, la rendicontazione finale o la relazione annuale, non potranno proporre programmi di ricerca per il bando dell’anno successivo a quello a cui fa riferimento tale mancato adempimento. 15 Si fa presente che nella tabella delle spese sostenute occorre indicare anche i documenti contabili giustificativi di tali spese (fatture, mandati). Tale obbligo non sussiste nei confronti degli importi riconducibili a spese generali connesse al progetto, nella misura forfetaria massima del 10% del suo costo totale. Copia cartacea dei rendiconti, debitamente sottoscritta, deve essere obbligatoriamente inviata all’Ufficio Ricerca Nazionale dell’Ateneo. Il costo complessivo rendicontato a consuntivo da ogni singola unità di ricerca potrà subire variazioni in aumento o diminuzione rispetto a quanto preventivato in sede di rideterminazione; Qualora tali variazioni dovessero risultare in aumento, il contributo del MIUR, resterà in ogni caso fissato al limite massimo stabilito in sede di rideterminazione; qualora, invece, tali variazioni dovessero risultare in diminuzione, il contributo del MIUR sarà ricalcolato nella misura massima del 70% di quanto effettivamente rendicontato. Il MIUR effettuerà verifiche a campione per accertare il rispetto delle condizioni, e potrà procedere in qualunque momento, in caso di discordanza tra le rendicontazioni e le risultanze delle verifiche, al recupero di quanto eventualmente erogato in eccedenza agli Atenei, anche ricorrendo a compensazioni sui futuri fondi PRIN o su altri fondi (fatta salva ogni possibile azione, nei confronti di eventuali responsabili, per fatti rilevanti dal punto di vista civile e/o penale). 16 UFFICI DI RIFERIMENTO Responsabile: Claudia Damiani Telefono: Fax: e-mail: 0532/293335 0532/293459 [email protected], [email protected] Direzione generale per il coordinamento e sviluppo della ricerca Responsabile: Anna Fortini Telefono: 06/97727649-27857-26088-27196 Fax: 06/97727070 e-mail: [email protected] http://prin.miur.it sito Ufficio Consulenza MIUR Telefono: Fax: e-mail: 051/6171454 051/6171472 [email protected] 17