FANFICTION su LAMU’
IL RITORNO DI LAMU’
Capitolo unico (conclusa)
Note: R – Lime
Autore: Ryoga
ATTENZIONE: questa fanfiction tratta argomenti riservati ad un pubblico maturo. Se continui a
leggere, ti prendi la responsabilità di dichiararti con più di 14 anni.
- I personaggi di questa fanfiction sono tutti maggiorenni, e in ogni modo si tratta di un’opera di
finzione che non trova alcun riscontro nella realtà. –
Il ritorno di Lamù
Questo è il seguito di Il segreto di Lamù
Era già passato più di un mese da quando Lamù era partita per fare il servizio militare, anche se
fingeva ad Ataru gli mancava tanto le cose erano leggermente cambiate si era diplomato con il
minimo dei voti circolava la voce che lo avessero promosso solo per non averlo più fra i piedi, sua
madre lo tormentava perché voleva che decidesse cosa fare della sua vita ma lui non gli dava retta,
Shinobu e Mendo erano entrati nella più prestigiosa università del Giappone dei altri non ebbe più
notizie a parte il suo amico Shirai che aveva cominciato a lavorare in un negozio di Okonomiyaki con
una ragazza che aveva conosciuto al mare l’anno prima1.
Mentre faceva la sua solita corsa di 50 km non smetteva di pensare a Lamù, poi gli venne in mente
come un lampo di andare a chiedere a Shinobu se gli poteva fargli incontrare Inaba2 aveva bisogno di
risposte e solo lui poteva dargliele quindi gli mando un Sms alla quale Shinobu gli ripose dicendogli
di venire nel bar dove lavorava.
Shinobu subito dopo il diploma era andata a vivere da sola in un appartamento in affitto in uno stabile
vicino alle terme Hinata attualmente era gestito da suo cugino Keitaro che da tre anni stava cercando
di entrare nella sua stessa università senza successo, lei c’era riuscita subito per pagarsi gli studi
lavorava come cameriera part-time nel bar che appartiene a sua zia Haruka, si era allontanata da
Tomobiki non tanto per il bisogno d’indipendenza ma perché voleva allontanarsi da tutti i casini che
spesso accadevano li e dal monaco Sakurambo che era un periodo che sembrava l’avesse presa di
mira.
Quando arrivo ci trovo anche Inaba seduto li a bere un succo di carota, si sedette davanti a lui, Inaba
lo guardò nei occhi intensamente con uno strano sguardo un misto di sfida e stupore.
Inaba: tu vuoi sapere che ne sarà di te vero? Posso dirtelo se mi offri un altro succo di carota.
Ataru: un altro succo di carota per il mio amico.
Shinobu: subito.
Quando Shinobu glielo porto, Ataru non poté non notare che vestita da cameriera Shinobu era
affascinante ma non era li per quello.
Ataru: allora voglio sapere che tipo lavoro farò nella mia vita.
Inaba: mi dispiace puoi chiedermi solo quello che farai fra un numero di anni, non posso dirti cosa
farai per il resto della tua vita è contro le regole.
Ataru: e chi sene frega delle regole! Rispondi!.
Inaba si alzo e sbatte le mani contro il tavolo e con tono duro: a me, già faccio un favore a Shinobu a
rivelarti il futuro e quindi o stai alle regole oppure ti arrangi, io ci tengo al mio lavoro cosa credi!
Ataru sbuffo: va bene stai calmo, allora fra un anno quale lavoro farò?
Inaba si sedette e dopo aver bevuto un sorso di succo: in 80 futuri su 100 lavorerai per i Mendo
come giardiniere, su 10 futuri non lavorerai affatto e su 10 lavorerai come cacciatore di taglie anche
se su 1 di questi lo farai contro voglia.
Ataru penso: interessante
Ataru: ho un'altra domanda tra un anno Lamù tornerà?
Inaba: su 90 futuri su 100 si, sai anche Mendo mi ha fatto le stesse domande anche se da lui ho voluto
essere pagato con i soldi invece che con tre succhi di carota, perché me ne offri un altro vero?!
Ataru: certo.
Dopo aver ordinato un altro succo di carota e aver pagato se ne andò saluto Shinobu, decise di fare
una corsa fino alla tenuta dei Mendo se nel suo destino c’era di lavorare per i Mendo aveva
intenzione di cominciare quanto prima, quando arrivo trovo Mendo davanti alla porta si vedeva che
era molto seccato, fece scortare dalle sue guardie del corpo Ataru in una sala in cui c’era solo un
tavolo di ferro e una fila di fogli di carta a prima vista sembrava un contratto, Mendo guardava fuori
dalla finestra che era l’unica cosa che illuminava quella stanza.
Ataru era un po’ spaventato i rapporti fra lui e Mendo non erano mai stati molto amichevoli ma poi
guardo i fogli sopra il tavolo e vidde che si trattava di un contratto d’assunzione, Ataru si sedette sul
tavolo e dando le spalle a Mendo.
Ataru con tono arrogante: a quanto pare vogliamo la stessa cosa, anche se immagino che se tu mi
vuoi assumere c’è un secondo fine ovvero se sarò un tuo dipendente avrai una scusa per vedere Lamù
quando ci sposeremo.
Mendo senza voltarsi e con tono severo: in parte hai ragione, devi sapere che dovrò sposarmi con
Asuka Mizunokoji quindi mi serve una persona che mi alleni e che mi faccia da guardia del corpo in
incognito.
Ataru si volto: ma non lo hai già? Mi riferisco a quel sottospecie di Tarzan dei poveri come che si
chiama? Bingo … Ringo … Lungo …
Mendo estrasse la spada e attaccò Ataru che blocco l’attacco con le mani: l’idiota si chiama Shingo e
per mia sfortuna se non trovo entro domani una persona che lo possa sostituire dovrò averlo fra i
piedi per il resto della mia vita.
Ataru sorrise mentre teneva la lama della spada a pochi centimetri dal suo viso: e quindi dopo aver
chiesto a Inaba che cosa ti avrebbe aspettato il futuro. hai pensato visto che il destino vuole che le
nostre vite siano intrecciate, perché non approfittarne e farmi prendere il posto di Shingo.
Mendo si allontanò mise la spada nella fodera e dopo messo la mano sul tavolo e aver dato una penna
a Ataru
Mendo seccato: visto che sai tutto firma!
Ataru scosse la testa e sorrise: firmo solo ad una condizione.
Mendo fece un gesto e dai angoli bui della stanza spuntarono le guardie in nero di Mendo che
puntarono alla testa di Ataru le mitragliatrici.
Mendo: credi di essere nelle condizioni di discutere.
Ataru in un secondo si sposto alle spalle di Mendo e gli fece un massaggio alle spalle.
Ataru con tono gentile: vedi caro Shutaro sai bene che non sono facile da uccidere, le tecniche di
fuga sono la mia specialità la mia condizione è semplice, ho un progetto che riguarda me e Lamù e
voglio che mi aiuti ora ti spiego …
Dieci minuti dopo Mendo capi che il piano di Ataru era degno di lui e in un certo senso anche lui ci
avrebbe guadagnato dopo aver fatto andare via le guardie porse il contratto e la penna ad Ataru.
Mendo: sei davvero un genio del inganno, credo che mi sarai veramente utile allora vuoi firmare o
no?
Ataru firmo il contratto che lo legava a vita a Mendo da quel giorno sarebbe stato il personal trainer
di Mendo, da lui Mendo avrebbe imparato tutte le tecniche di fuga e fortificato le gambe.
In quel momento in un punto imprecisato di Uru, Lamù stava riposando sul suo letto dopo una lunga
giornata di esercitazioni militari era sdraiata a faccia in giù agli si avvicino un giovane Urusiano3 di
nome Bolt4 il fascino del giovane era non del tutto indifferente infatti era un modello di professione,
comincio a palparle il sedere con delicatezza
Lamù mezz’addormentata: si tesoruccio continua cosi dai lo sai che mi piace ….
Ma quando Bolt allungo la mano sul davanti, Lamù si rese conto che non era sulla Terra e che chi gli
stava palpando le parti intime non era il suo tesoruccio, si alzo di scatto e gli diede un calcio elettrico
che purtroppo non lo sposto di un centimetro, Bolt non ci fece caso e continuo nel suo massaggio
inguinale, dire che a Lamù non piaceva sarebbe dire una bugia era da molti anni che nessuno
l’accarezzava li ma il fatto di essere fedele ad Ataru aveva la precedenza con un rapido scatto gli
morse il collo scaricando tutta la sua elettricità.
Questo sembrava eccitare molto di più Bolt che mise un dito nel sedere di Lamù, che cominciò a
gridare finche non arrivarono le guardie di sicurezza che dopo aver stordito Bolt lo portarono via,
Lamù andò a fare rapporto al suo superiore era chiaramente disperata non tanto per il fatto di per se
ma perché per un solo attimo aveva pensato di tradire Ataru, Bolt venne mandato agli arresti per il
resto del servizio militare mentre Lamù venne trasferita in una base militare in un minuscolo isolotto
tropicale in cui c’erano solo donne.
Furono i dieci mesi più lunghi della vita di Lamù, infatti l’isola in questione aveva un diametro di
appena dodici km e oltre alla base militare non c’era niente a parte il porto che veniva gestito da una
donna tanto bella quanto scorbutica sembrava odiasse tutto e tutti era l’equivalente Urusiano e
femminile del puffo brontolone e come lui prima di ogni frase diceva la parola odio, infatti sul isola
era chiamata Etah5 anche perché nessuno sapeva il suo vero nome e non sapeva come mai era finita li
e perché non se ne andasse, su quel isolotto sperduto nel oceano Genbu non c’era niente da fare, le
navi non passavano nemmeno vicino al isola e quelle rare volte che se ne vedeva una in lontananza
era uno spettacolo che in pochi si volevano perdere.
Lamù immagino che se era finita li ad annoiarsi a morte sotto c’era lo zampino della principessa Ino, i
rapporti fra le due non erano mai stati buoni anzi prima che si trasferisse sulla Terra non erano pochi
i casi in cui la principessa preferisse lunghe ore di studio da sola nel suo castello per evitare che si
incontrassero, Lamù si era sempre domandata il perché di questo atteggiamento ostile nei suoi
confronti, nella caserma non c’era un solo maschio, il capitano Suzanne era stata mandata a dirigere
la base perché aveva rifiutato la proposta di matrimonio del principe Genji alcuni anni prima, in un
certo senso tutte le cinquantatre ragazze che erano li avevano avuto dei problemi con dei maschi
sembrava quasi che lo facessero apposta, le più fortunate come Lamù sarebbero state li pochi mesi
altre come il capitano avrebbero dovuto passare il resto della loro vita li.
La vita sul isola era monotona e ripetitiva, al capitano delle esercitazioni militari e dei regolamenti
militari non gliene poteva fregare di meno perché sapeva che in quella zona non accedeva niente di
una qualsiasi importanza da secoli, le comunicazioni con la sede centrale erano rare l’ultima era del
arrivo di Lamù ed era la prima dopo più di due anni di silenzio radio.
Per questo il capitano passava le sue giornate a prendere il sole nuda sul tetto del edificio principale,
gli altri si divertivano come potevano, li non c’era nessun tipo di tecnologia quindi c’era chi facevano
interminabili partite di carte, chi di scacchi altri si allenavano facendo flessioni, sollevamento pesi,
corse insomma qualsiasi cosa pur di far passare la noia che dominava l’isola, l’arrivo di Lamù fu una
gioia enorme per tutte poiché finalmente potevano avere novità dal esterno.
Lamù dopo un po’ si chiese dove l’avessero spedita la caserma era pulita ma si vedeva chiaramente
che cadeva a pezzi sembrava che ci fosse stato un terremoto poco tempo prima, invece gli fu spiegato
che a nessuno ai piani alti gli interessava di quel posto e che loro lo consideravano quasi come un
carcere per persone indesiderate dal esercito, Lamù non volle dire che suo padre era il capo del
esercito anzi prego che nessuna lo scoprisse e cosi fu per dieci mesi Lamù oltre che annoiarsi a
morte,pensare al suo amato tesoruccio e evitare le avances di alcune sue commilitoni che di voglia ne
avevano e tanta, decise di fare delle lunghe corse intorno al isola che nonostante tutto non era poi
cosi malaccio potevano pescare abbondanti pesci e crostacei di vario tipo nel atollo accanto
crescevano molti tipi di frutta.
In più di un occasione di notte cercava con lo sguardo nel cielo della notte un puntolino azzurro
ovvero la Terra e pensava ad Ataru sperava che stesse bene, non credeva che gli sarebbe mancato cosi
tanto teneva stretta a se la bambolina che gli aveva dato Ataru prima di partire e continua a giurare a
se stessa che una volta tornata sulla Terra non avrebbe mai più lasciato il suo tesoruccio da solo.
I mesi passarono e finalmente giunse il giorno in cui Lamù poté lasciare l’isola non gli dispiaceva per
niente anzi era felicissima di andarsene alle sue commilitoni non gliene poteva fregare di meno, se
andarono al porto a salutarla era solo per vedere finalmente una nave attraccare sul porto, Etah
sbrigò in un attimo le formalità amministrative e fece ripartire la nave, Etah venne sgridata dal
capitano della base per aver fatto le cose in pochi minuti.
Etah: io odio gli estranei,odio fare le mie mansioni con calma solo per fare un favore ai altri e cosa
più importante l’isola è mia e non puoi darmi ordini, odio la folla sul mio porto ( con il tono di voce
del puffo quattrocchi) che è peggio odio essere sgridata da un ufficiale del esercito.
Capitano: e io odio essere su quest’isola e che l’unica persona con un po’ di fegato per parlare con
me sia tu.
Lamù mentre se ne andava vidde la litigata tra quelle due era la prima volta che le vedeva parlare
insieme, spero con tutto il suo cuore di non doverci mai più tornare Lamù era molto curiosa di avere
notizie un po’ di tutti aveva passato dieci mesi in una specie di isolamento, quando venne congedata
si reco da suo padre nel suo ufficio per chiedere informazioni su quel isola.
Suo padre era seduto dietro la scrivania e stava compilando dei moduli quando Lamù entrò nella
stanza quando la vidde fu cosi contento che l’abbraccio
Padre: vedo che sei abbronzata, piaciuta la vacanza nel isola dei dimenticati?
Lamù con un certo contegno ma la voce faceva intuire un po’ di sarcasmo: certo, guarda farebbe
bene anche a te, scusa se ti disturbo ma perché mi hai mandato li?
Padre: il trasferimento dei soldati non è affare mio e poi li stavi al sicuro.
Lamù: come no, li ci sono cosi tante ragazze “affamate” alla notte dovevo stare attenta perché
altrimenti non ti dico cosa mi volevano fare, fargli un regalo mandagli qualche ragazzo cosi si possano
divertire un po’, stanno soffrendo già abbastanza e senza che abbiano fatto niente di male, ma la
donna che chiamano Etah quella che gestisce il porto chi è? Mi sembra di averla già vista da qualche
parte.
Padre tornando alla scrivania e cercando di ricordare chi fosse poi schiocco le dita perché si ricordo:
lei in realtà è tua zia ovvero la sorellastra di tua madre in casa abbiamo una sua foto scattata durante il
mio matrimonio non la vedo da quel giorno perché eredito da sua madre naturale quella che
chiamiamo l’isola dei dimenticati da cui sei appena tornata, non credo che lei sappia chi sei
veramente perché è da quando si è trasferita li ha interrotto tutti i contatti, non che prima avesse
molte amicizie però almeno con tua madre una volta ogni sei mesi una telefonata per sapere se era in
salute la faceva, strana donna la chiamano Etah ma il suo vero nome credo fosse Elizabeth Teresa
Adriana Hermion.
Lamù: ma non ha il cognome di mia madre
Padre: no sai lei odiava suo padre e quindi prese il cognome da sua madre la baronessa Jackie
Hermion cugina di primo grado del conte Edmond Dantes di Montecristo che è il cugino di secondo
grado del nostro amato e stimato re che come saprai è mio cugino di terzo grado.
Lamù si sedette sulla sedia davanti alla scrivania: vorrei cambiare discorso, tra quanto potrò tornare
sulla Terra? Non vedo l’ora di rivedere il mio tesoruccio, come sta la mamma e Ten?
Padre: tua madre sta bene anche se non c’è la fa più a sopportare Ten che da quando vive con noi
non abbiamo più un attimo di pace e non fa altro che parlare di come sta bene sulla Terra, ( gli porse
un piccolo libretto) tieni questo è il visto necessario ogni cinque anni lo dovrai rinnovare se vorrai
rimanere sulla Terra inoltre finché abiterai li sarai esente da qualsiasi obbligo militare che riguarda
Uru.
Lamù era felice di tenere il mano il visto non vedeva l’ora di tornare sulla Terra dal suo Tesoruccio
però aveva un ultima cosa da chiedere a suo padre.
Lamù: che fine ha fatto Ran?
Padre consulto un fascicolo e dopo averlo letto: è stata congedata un paio di mesi fa perché si è fatta
mettere incinta da Rei e come sai le donne incinte per legge non possono fare il servizio militare e
ora scusami tanto ma come vedi ho un sacco di scartoffie da sistemare comunque fatti sentire piccola
mia.
Padre si alzò e andò ad abbracciare la figlia nonostante l’aspetto e la voce intimorisse molto, il padre
di Lamù davanti alle persone alla quale voleva bene era un tenerone, le voleva più bene di quanto
riuscisse a dimostrarle e per Lamù era lo stesso per lei era il secondo uomo più importante della vita
nel suo cuore veniva subito dopo Ataru Moroboshi, dopo un lungo abbraccio Lamù se ne andò.
Si diresse a casa dove quando sua madre la vidde si mise a piangere non solo perché rivedeva dopo
tanti mesi sua figlia ma anche perché sapeva che non avrebbe più avuto fra i piedi quella peste di Ten
in quei dieci mesi, l’intimità con suo marito e la tranquillità in quella casa erano sparite, la madre di
Lamù l’abbraccio.
Madre di Lamù al orecchio con la voce piena di commozione: bentornata mia piccola spero tu voglia
portarti via il piccolo Ten, non ce la faccio più a sopportarlo.
Lamù: tranquilla fra un paio di ore quando l’astronave sarà pronta per il viaggio partiremo.
La madre di Lamù dopo aver fatto accomodare Lamù in casa: se vuoi puoi partire anche subito, ho
fatto preparare l’astronave ieri sera quando tuo padre mi disse che oggi saresti tornata.
Lamù si sedette sul divano e sua madre andò a preparare il tè quando torno e aver zuccherato il suo
te
Madre: non pensare che non ti voglia bene ma vorrei che andassi sulla Terra quanto prima, non
capisco come fai a sopportare e a tenere in riga quella peste di Ten, ricordati sei la cosa più preziosa
della mia vita ( supplicando con la voce) ma per favore vai sulla Terra e portati Ten è un favore che ti
chiedo, lo vuoi fare alla tua mamma te ne sarò grata per tutta la vita.
Lamù abbozzo un sorriso: tranquilla, puoi avere ancora un paio di ore di pazienza? Sai vorrei farmi
una doccia e cambiarmi poi io e Ten partiremo.
Madre: grazie fai con calma.
Infatti un paio di ore dopo partirono, Ten era entusiasta di tornare sulla Terra ma non quando la
madre di Lamù che se piangeva era perché vedeva la figlia partire un paio di minuti dopo cominciò ad
esultare come se avesse vinto chissà quale cifra.
Durante il viaggio Lamù si mise in comunicazione con Benten ma trovo occupato allora provo a
chiamare Ran ma anche li trovo occupato infine cercò di mettersi in comunicazione con Oyuki ma le
venne detto che al momento era su Alpha Centauri per affari, ebbe le ultime notizie da Ten fu cosi
che seppe che Benten aveva cominciato a girare il pianeta Terra come una normale turista, Oyuki era
molto indaffarata con i suoi affari e che Rei aveva fatto qualcosa di grave a Ran ma non sapeva cosa.
Più l’astronave si avvicinava alla Terra più Lamù sentiva il cuore stringersi come una morsa erano i
suoi sentimenti nei confronti di Ataru ma fargli quel effetto non vedeva l’ora di vederlo, si immagino
più volte la scena lei che gli appare davanti lui che prima fa un espressione sorpresa che cambia in un
espressione di gioia infine nella solita espressione da duro che Ataru era solito fare per nascondere i
suoi sentimenti, lei che si avvicina poi comincia la solita sceneggiata vissuta mille volte, Lamù sapeva
che per Ataru era molto importante ma per chissà quale motivo non riusciva a mostrarlo
apertamente e che nel corso dei anni era riuscita a perforare quella corazza di perversione, orgoglio e
sarcasmo dopotutto cosa si poteva aspettare da chi come lui cresciuto in una famiglia in cui gli era
stato ripetuto fino alla nausea frasi del tipo “ perché sei nato” o “non potevi nascere femmina”.
Lamù era la sola ad aver capito ciò che Ataru aveva realmente bisogno, un po’ di vero affetto non che
i suoi genitori non gliene dessero ma a Lamù sembrava a volte finto questo era il motivo per cui non
si offendeva più di tanto per l’atteggiamento di Ataru gli la faceva infuriare ma era certa che se avesse
insistito sarebbe riuscita a cambiare Ataru e nei ultimi mesi insieme a lui capi di essere sulla buona
strada lo testimoniava l’accordo che avevano fatto quando il principe Genji arrivo sulla Terra per
portarla via.
Alla fine di Ataru amava tutto se non si comportasse da dongiovanni con le altre sarebbe stato vicino
al suo ideale di uomo ma sapeva che la perfezione non esiste anche lei era piena di difetti non se ne
ricordava nessuno ma era certa che qualcuno forse lo aveva rimase a lungo a fissare lo schermo che
indicava la rotta dopo un po’ Ten volle sapere cosa avesse fatto nei ultimi mesi, Lamù che in realtà
non aveva molto da raccontare, decise che tralasciando alcuni particolari di raccontargli tutto cosi
almeno per un po’ non avrebbe pensato al suo amato tesoruccio.
Ataru stava facendo jogging lungo la strada che costeggiava il parco di Tomobiki quando senti alle sue
spalle una voce che non sentiva da molto tempo per lui anche troppo si fermo e si giro seduta sulla
recinzione di legno c’era Lamù indossava una maglietta a maniche corte verde acqua un po’ larga per
lei con su scritto Lum, un paio di pantaloni aderenti in tinta e un paio di scarpe da tennis, al inizio
non ci credeva che fosse davvero lei dentro di lui una marea di sensazioni cominciarono a farsi sentire
avrebbe voluto correrle incontro ma il suo orgoglio glielo impedì, non si era mai sentito cosi felice e
sentire quella parola Tesoruccio sentita mille volte e presagio di molte sofferenze non gli era mai
sembrata cosi piacevole.
Cercando di mascherare le sue emozioni si avvicino alla ringhiera dove era seduta Lamù
Ataru con tono quasi scocciato: e quindi sei tornata, non credere che essermi mancata allora come
va?
Lamù che era emozionatissima sapeva che quella di Ataru era solo una messinscena e che anche lui
provava i suoi stessi sentimenti decise di stare al gioco per il momento, scese dalla ringhiera gli diede
le spalle mettendo le mani dietro la schiena .
Lamù con tono sarcastico: niente di particolare, mi sono solo fatta dieci mesi di noia completa in un
isola tropicale su Uru dopo che un affascinante Urusiano stava quasi per farmi, insomma le solite cose
…
Ataru prese la mano destra di Lamù e dolcemente la fece girare in un attimo si ritrovarono a pochi
centimetri l’uno dal altra si guardarono nei occhi per un lungo istante, gli occhi verdi di Lamù
brillavano di una gioia che sembrava quasi volesse scoppiare, per Ataru Lamù non era mai stata cosi
bella e desiderabile, segui un lungo bacio appassionato dalla gioia entrambi piansero, Ataru abbraccio
Lamù con dolcezza prima che si staccassero ci volle un po’, in preda ad un emozione cosi forte che
gli fece venire voglia di urlare.
Ataru con tono dolce non smettendo di guardare Lamù nei occhi: bentornata amore
Al suono di quella parola lamù rimase incredula neanche nelle sue fantasie poteva immaginare che lui
potesse dirgliela si stacco da Ataru si diede un pizzicotto perché non ci credeva, ma si rese conto che
non stava sognando che era tutto reale, quando vidde che Ataru aveva cominciato a camminare
davanti a lei e a fissare il sedere della squadra di pallavolo di liceo capi veramente che era impossibile
che stesse sognando, lo raggiunse gli prese il braccio e gli girò la testa
Lamù: Tesoruccio non penserai di fare il solito pervertito dopo quello che mi hai detto.
Ataru: ascoltami bene è da tempo che ho smesso di andare a caccia di ragazze e di concentrare le mie
perversioni su di te però non smetterò mai di osservare le meraviglie che le ragazze passando per
strada o in spiaggia mi offriranno spontaneamente, (con tono serio) sono disposto a diventare
monogamo ma non a rinunciare a osservare le donne se ti va bene ok! Altrimenti peggio per te, sono
pur sempre Ataru Moroboshi cosa credi.
Lamù con tono innervosito si staccò da Ataru e caricandosi di energia elettrica: e cosi credi di poter
scendere a compromessi eh!
Ataru con tono di sfida: Si!( con tono quasi arrabbiato) L’unica cosa positiva che mi hanno insegnato i
miei genitori è che se si vuole bene ad una persona si deve scendere a dei ragionevoli compromessi,
dopotutto noi ci vogliamo bene anzi di più o mi sbaglio quindi io rinuncio al sogno di avere un
Harem e di dedicare la mia esistenza a te in cambio cosa chiedo solo che tu lascia che io osservi le
meraviglie che il mondo mi offre spontaneamente.
Lamù si calmò perché capi che Ataru aveva stranamente ragione: va bene per stavolta hai vinto tu
dopotutto in un modo assurdo hai ammesso di amarmi.
Lamù e Ataru si recarono a casa dove li aspettava Ten insieme ai genitori di Ataru che furono felici di
rivedere Lamù, durante la cena Lamù racconto come aveva passato l’ultimo anno cercando di
enfatizzare il tutto, fu una cena molto piacevole alla fine disse che finché avesse vissuto sulla Terra
non avrebbe avuto più obblighi con Uru, Ataru con la scusa di andare a bere una bibita al distributore
per calmarsi assicurando che sarebbe tornato dopo poco e che Lamù andasse a sistemare i bagagli, lei
era un po’ sospettosa ma decise di dargli un po’ di fiducia.
Mezz’ora dopo sotto la finestra della stanza da letto di Ataru, un gruppo di musicisti che erano un
chitarrista, un violinista e un pianista con la tastiera elettronica cominciarono a suonare la canzone
Only You6 Lamù si affaccio alla finestra incuriosita.
Ataru sulle note comincio a cantare: solo tu poi fare questo cambiamento in me, sai che è la verità tu
sei il mio destino, quando mi tieni la mano capisco la magia che fai con il tuo essermi vicino, sei il
mio sogno divenuto realtà il mio destino sei solo tu che riesci a farmi sentire veramente amato non
lasciarmi mai più7 perché non c’è niente al mondo che valga un secondo passato insieme a te, sei il
mio sogno che tenevo nascosto in fondo al cuore, il desiderio che non credevo di avere, il bisogno
che finalmente viene appagato, la fonte che mi disseta sei l’unica per me8.
I musicisti in coro: lui sogna solo teee …
Ataru sorridendo con aria da sbruffone: spero che cosi ti siano chiarite le idee sui miei sentimenti per
te.
Lamù volo giù dalla finestra e abbraccio Ataru: certo ma non smetterò mai di essere gelosa di te
finché guarderai le altre.
I due si sorrisero mentre i musicisti se ne andarono, Ten vedendo la scena decise di andare a farsi un
giretto per lasciarli un po’ da soli, dalla finestra della loro camera i genitori di Ataru guardarono la
scena sorridendo, la madre di Ataru finalmente vidde che Ataru un po’ era maturato e che aveva
preso un po’ da suo padre che sapeva essere romantico a suo modo e nel corso dei anni lo aveva
dimostrato più volte però solo quando erano da soli.
Quando furono insieme da soli nella stanza da letto la passione esplose, il fatto di essersi ritrovati
dopo tanto tempo, i sentimenti nascosti di Ataru che finalmente si manifestavano creo un alchimia
unica che Lamù aspettava da anni, infatti senza dire una parola cominciarono a spogliarsi a vicenda
senza malizia come se fosse la cosa più naturale del mondo era come se qualcuno avesse fatto un
incantesimo cominciarono ad accarezzarsi con molta dolcezza, nel corso di quel anno passato
soprattutto a correre e a fare flessioni e piegamenti aveva il fisico di Ataru molto atletico non
muscoloso ma atletico a tal punto che il cuore di Lamù pompava a mille, le sue carezze erano
delicate senza malizia anche quelle di Ataru erano cosi tenere poi comincio ad accarezzare il seno di
Lamù quella quarta abbondante e piena di vitalità, mentre gli accarezzava dolcemente i capezzoli il
viso di Lamù si accendeva e cominciava ad ansimare poi si baciarono le mani di Ataru accarezzarono
le corna di Lamù che al tatto sembravano come conchiglie questo fece eccitare la fece ancora di più,
il respiro di Lamù si fece un po’ più affannoso fu allora che il lato perverso di Ataru si fece sentire
infatti decise di fare un po’ di su e giù con le dita sulle corna di Lamù che più continuava e più
provava piacere il cui corpo comincio a sudare in preda a un piacere che lei non immaginava, Ataru
continuo a “massaggiarle” le corna mentre l baciava con passione la mani di Lamù si avvinghiarono al
sedere di Ataru per sua fortuna lei si era tagliata le unghie prima di arrivare sulla Terra quella mattina
stessa, Ataru a sentire quel dolce dolore perse il controllo di se e decise di dare sfogo a tutta la sua
perversione deciso come mai di dare più piacere possibile a Lamù, infatti quando la senti venire per
via del massaggio alle corna comincio a baciarle le orecchie mentre con la destra le palpava con
dolcezza il seno destro e con la mano sinistra si occupava del sedere che era sodo …
Lamù in preda al eccitazione: basta … Tesoruccio … ti voglio …
Ataru con tono perverso: spiacente solo quando lo dirò io passerò al pezzo forte … e credimi non
sarà tanto presto.
Ataru era sempre più convinto a farla impazzire dando sfogo a tutta la libidine che aveva represso a
fatica in corpo nel ultimo anno, infatti mentre con la lingua giocava con i capezzoli di Lamù le mani
accarezzavano tutto lo splendido corpo di Lamù, dopo un po’ comincio a leccarle l’ombelico mentre
lei tra gli ansimi di piacere spingeva con le mani la testa di Ataru verso la sua aiuola quando ci arrivo
Ataru vidde che Lamù aveva i capelli blu acqua naturali perché quello che vidde era un aiuola di quel
colore mentre con la lingua comincio a leccarle dolcemente il clitoride con le mani le accarezzava il
sedere ….
Lamù: smettilaaaa …. Ti voglio … non capisciiiiiiiiiiiiiiiiiiii ….
Lamù strinse il viso di Ataru contro la sua aiuola,la bocca di Ataru venne sommersa di un liquido che
aveva il sapore di fragola con un retrogusto di vaniglia.
Ataru penso: finalmente qualcosa che fa Lamù che non è piccante.
Lamù ansimando: Tesoruccio … quando farai sul .. serio …
Ataru preferì infilare due dita della mano sinistra sul sedere di Lamù e cominciare a lavorarselo
mentre faceva la stessa cosa con la mano destra sul aiuola mentre le leccava e gli mordeva
dolcemente il clitoride continuo cosi finché Lamù non venne una seconda e una terza volta, Lamù
era esausta di aspettare nella sua mente non c’era niente a parte il desiderio di venire posseduta da
Ataru, che si alzo in piedi e facendole finalmente vedere la sua asta mise le mani sulle spalle di
Lamù.
Ataru la guardo nei occhi con tono di superiorità: se lo desideri tanto prima dovrai baciarlo e leccarlo
come un gelato solo dopo ti darò il privilegio.
Lamù: siamo …. Sicuri … sto impazzendo ….
Lamù si mise in ginocchio e cominciò a lavorarselo meglio che poté questo fece ridere Ataru perché
finalmente aveva privato Lamù di tutta la sua arroganza era diventata la sua schiava per una notte,
dopo un paio di minuti Ataru fece scivolare Lamù sul pavimento e con estrema dolcezza esaudì la
povera Lamù che sembrava affamata, l’abilità di Ataru fu per Lamù fu un esperienza unica poiché
mentre lui la possedeva continuava a baciarla e ad accarezzare le sue corna dopo che lei venne tre
volte e lui chissà come neanche una arrivo Ten che attirato da quei strani rumori e vedendo Lamù a
quattro zampe ansimare e urlare con una strana espressione in viso mentre Ataru sopra di lei le
teneva le tette spingendo con un vigore incredibile, Ten pensò che Ataru le stesse facendo del male e
incendio Ataru che si stacco e dopo essersi ripulito e rivestito ancora chiaramente eccitato.
Ataru scocciato rivolto a Ten: Ten fatti gli affari tuoi mai vero!( rivolto a Lamù) se vuoi il resto
dovrai guadagnartelo.
E se ne andò in bagno dove si fece un bagno freddo, sapeva benissimo che era stato volgare a dirle
quella frase ma non gli importava più di tanto in un certo senso era fiero di se le lezioni che aveva
preso da quel tipo con la fascia leopardata9 che si era perso da quelle parti alcuni mesi fa erano
servite, gli erano costate un bel po’ ma ne valeva la pena, era in un certo senso contento di se, Ten
preoccupato si avvicino a Lamù con una coperta che era stesa a terra in preda ai postumi di quella
cavalcata selvaggia quando si riprese dopo alcuni minuti si guardo intorno e vidde Ataru che rientrava
in stanza vestito e che lei indosso aveva solo la coperta del futon.
Lamù spaesata: che cosa è accaduto?
Ataru mentre porgeva a Lamù il suo bikini tigrato: niente di particolare io ho cercato di essere un
perfetto amante ti soddisfarti come meriti e stavo per riuscirci quando un certo Oni di cui non faro il
nome ma solo che è qui presente mi ha dato fuoco perché credeva che ti stessi facendo del male, lo
devi perdonare se per colpa sua non sei riuscita a darmi piacere e se prima di poter ripetere questa
esperienza dovrai aspettare il nostro matrimonio che non so quando (con tono sarcastico)e se avverrà
mai.
Lamù quando capi la situazione si arrabbio con Ten che fece per scappare via ma chissà come mai la
finestra si chiuse improvvisamente davanti a lui, Lamù dalla rabbia stava emettendo saette da tutti i
pori anche se non avevano la solita intensità per via della stanchezza che provava.
Ten terrorizzato mise il viso a terra: scusami ma come facevo a sapere quello che stava succedendo?
Io ti credevo in pericolo.
Lamù infuriata con tono sarcastico: come no, come se non sapessi che guardavi le riviste di
Tesoruccio prima che partissimo per Uru, ( calmandosi un po’ e guardandolo nei occhi) per questa
volta facciamo che ti perdono però se ti chiedo vai a dormire sul ufo ti conviene obbedirmi altrimenti
( con tono minaccioso) ti darò tanti di quei sculaccioni elettrici che non ti potrai sedere per un mese
sono stata chiara!!
Ten in preda alla paura e cominciando a piangere: si scusami … tanto …
Lamù si voltò: questa volta non mi intenerisci e ora vai sul ufo fino a domani non voglio nemmeno
sentirti respirare cosi impari a non ubbidirmi.
Ataru apri la finestra e Ten andò via fra le lacrime quando fu lontano, Lamù cadde sulle ginocchia in
preda alla tristezza e alla stanchezza,Ataru l’abbraccio da dietro.
Lamù triste: che non sia stata un po’ troppo dura? Mi sento in colpa.
Ataru con tono consolatorio: no hai fatto quello che dovevi, se non cerchi di dargli un educazione chi
credi che lo farà? se te lo hanno affidato ci sarà un motivo, non preoccuparti una notte passata fra i
sensi di colpa lo aiuterà a crescere alla fine non lo hai mica picchiato a sangue.
Lamù fra le lacrime: mi dispiace di non essere stata … al altezza …
Ataru si sedette di fronte a lei con un sorriso mentre gli asciugava le lacrime con un fazzoletto: hai
tutta la vita per rifarti, ho sentito dire che la prima volta è sempre una delusione quindi ci rifaremo se
non sarà stasera, sarà fra un mese oppure chissà la cosa importante è che tu abbia capito che
(indicando il cuore) qui e (indicando i paesi bassi) qui ci sei solo tu e loro ti desiderano di più del aria
che respiro, purtroppo per te ( indicando gli occhi) questi vogliono vedere anche altre donne quindi
dovrai accontentarti di avere solo l’80% di me e dei miei pensieri non sono Ataru Moroboshi per
niente.
Lamù piangendo lo abbraccio e fra le lacrime: un giorno catturerò anche quel 20% … ho pazienza e
tenacia io.
Poco dopo spensero la luce e si addormentarono l’uno fra le braccia del altro, il mattino seguente
Lamù venne svegliata dal profumo del caffè caldo dopo essersi alzata vidde sulla scrivania una tazza di
caffè fumante e delle brioche che ancora fumavano, il che significava che erano state appena
comprate si avvicino al tavolo e vidde un biglietto scritto da Ataru.
Lamù emozionata lesse il biglietto a voce alta: mio dolce tormento non farci l’abitudine a tutte
queste smancerie, perché se ti aspetti che faccia il sentimentale ogni giorno te lo scordi! Ti aspetto
oggi pomeriggio a casa di Mendo il tuo Tesoruccio.
Lamù strinse la lettera forte al petto se qualcun altro l’avesse chiamata tormento si sarebbe arrabbiata
e non poco ma dopotutto erano state poche le volte che Ataru la aveva chiamata con un nomignolo
ed era sempre stato tormento era la prima volta che lo definiva dolce, nonostante la felicità mentre
beveva il caffè un dubbio gli sorgeva in mente troppa gentilezza da parte di Ataru era sospetta non
riusciva a credere che fosse pienamente sincero forse perché in passato dietro ogni suo atto di
gentilezza si nascondeva un imbroglio, l’aveva fregata in questo modo un infinita di volte.
Gli riusciva un po’ difficile che un anno di sua assenza forzata l’avesse cambiato in modo radicale,
quella mattina doveva andare a iscriversi a scuola per completare l’ultimo anno quindi decise che
sarebbe andata dalla dottoressa Sakura a chiederle un consiglio, prima di uscire di casa vidde Ten
ancora dispiaciuto per ciò avvenuto la sera prima lo fece accomodare sul tappeto, Ten stava per
mettersi a piangere, Lamù gli fece un mezzo sorriso e Ten rialzo la testa
Lamù con tono serio: ascoltami Ten se ti sgrido è per il tuo bene e sai che con te non mi arrabbio per
niente, certe cose le sai bene dopotutto su Uru le insegnano subito in modo da sapersi comportare e
poi da quando mi disubbidisci se ti dico di fare una cosa tu la devi fare senza discutere almeno finché
non compirai 16 anni poi potrai chiedermi il perché devi fare ciò che ti dico, quindi non piangere
non è morto nessuno.
Ten asciugandosi le lacrime: ma come potevo immaginare che lui facesse certe cose, ha rifiutato le
tue avances mille volte ti ha ingannato altre tante.
Lamù accarezzo la testa di Ten: sai ad una certa età le persone si rendono conto che devono crescere
e che non possono comportarsi da stupidi altrimenti rischiano di perdere ciò che per loro è più
importante, sai non mi aspetto che il mio tesoruccio si comporti in maniera affettuosa sempre anzi
forse quando saremo in giro o in presenza di altre persone si comporterà in maniera distaccata perché
non ama dimostrare i suoi veri sentimenti, però ho la certezza che quando saremo soli mi dimostrerà
la sua gentilezza.
Ten non ne era per niente convinto: se lo dici tu.
Lamù si alzò e se ne volò a scuola, lasciando a Ten il difficile compito di finire di mangiare le brioche
che aveva lasciato sulla scrivania, mentre sorvolava la città vidde che niente era cambiato a parte che
al posto del terreno in cui viveva Sakurambo avevano costruito un asilo-nido, Lamù si domandò dove
era andato a vivere il monaco una volta a scuola senti una specie di nostalgia ogni parte di quel posto
di portava in mente dei ricordi dopo essersi iscritta per l’anno successivo andò in infermeria li trovo
la dottoressa Sakura in forma come sempre vestita con il suo camice bianco sbottonato indossava un
gilet marrone senza scollatura e un paio di jeans neri venne accolta con un sorriso e invitata a sedersi.
Sakura felice di vederla: come stai? Ti vedo bene, allora è stato duro il servizio militare?
Lamù: sto bene, il servizio militare non è stato duro ma noioso mi hanno spedito su un isola tropicale
dove non c’era niente da fare perché si trova in angolo del oceano dove da tempo non succede
niente, anch’io ti vedo bene come va con Tsubame?
Sakura al suono di quel nome si mise la mano sulla fronte abbasso lo sguardo e sospirò tristemente:
l’idiota non si decide a sposarmi, mi sta facendo perdere la pazienza per favore parliamo di altro hai
visto doveva viveva mio zio ora c’è un asilo nido hanno cominciato a costruirlo il giorno in cui te ne
andasti, ora vive nel giardino del tempio Sakura-tori sai dove faccio da sacerdotessa penso che Ataru
sia stato contento di vederti.
Lamù sorrise: si sai prima mi ha fatto una serenata e poi mi ha fatto un bel servizietto, è di questo che
volevo chiederti come si è comportato durante la mia assenza, sai la sua eccessiva gentilezza mi
insospettisce ho paura mi stia nascondendo qualcosa.
Sakura accavallo le gambe: devi essere fiera di lui, non ha più importunato nessuna ragazza certo le
guarda con lo sguardo da maniaco e più volte il suo sguardo si soffermava sulla mia scollatura ma
dopotutto non si può pretendere che lui diventi un santo, poco dopo la fine della scuola si è fatto
assumere come personal trainer da Mendo sai credo che finalmente abbia messo la testa a posto però
se fossi in te starei attenta da lui ci si può aspettare di tutto.
Lamù si senti sollevata da ciò che senti ma con voce dubbiosa: posso farti una domanda un po’
personale?
Sakura: certo, puoi chiedermi tutto quello che vuoi
Lamù: so che lo amo che a suo modo mi ama però non so se io sono davvero adatta a lui, ieri sera mi
ha mostrato i suoi veri sentimenti, ha messo a nudo la sua anima e mi ha dimostrato una passionalità
incredibile, ho il dubbio di non riuscire ad ricambiare i suoi sentimenti come merita.
Sakura sorrise scuotendo leggermente la testa le mise le mani sulle spalle e la guardò nei occhi: se nel
universo c’è una ragazza adatta a Moroboshi quella sei tu, non esiste nessuna che abbia la pazienza di
sopportarlo e di riuscire a penetrare quella corazza fatta di perversione e inganni a parte te, tu sei
riuscita a tenergli testa senza arrenderti un solo istante voi due fin dal giorno in cui vi siete conosciuti
vi siete rincorsi l’un l’altra per questo il vostro rapporto dura, conoscendovi bene so che non siete
adatti a vivere un rapporto fatto solo di affetto, il fatto di non essere mai sicuri o di non voler mai
accettare a pieno i vostri sentimenti vi fa sempre cercare il confronto ed è ciò che veramente vi lega.
Lamù non capiva bene guardo Sakura con uno sguardo tra il dubbioso e l’incredulo: puoi spiegarti
meglio?
Sakura si alzo in piedi: in parole povere, sono i sentimenti di amore, paura e gelosia che vi legano
insomma il tuo rincorrerti con Ataru non finirà mai sentimentalmente parlando, tu sei l’unica per
Moroboshi e lui è l’unico per te ti è chiaro, se vuoi lezioni di educazione sessuale tieni questo (
estrasse dalla tasca destra un biglietto da visita) è una mia amica abita a Nerima suo padre gestisce una
palestra di arti marziali4 digli che ti mando io vedrai ti farà lo sconto.
Lamù prese il biglietto e lo infilo nel reggiseno del bikini, li aveva cucita una mini tasca
dimensionale5 in cui teneva un po’ di tutto era comoda anche se ogni volta che doveva lavare il bikini
doveva toglierla, dopo aver abbracciato la dottoressa Sakura e vere fatto un inchino per ringraziarla
per i consigli che gli aveva dato se ne andò.
Aveva ancora parecchio tempo prima del appuntamento con Ataru quindi decise di andare dalla
persona che gli era stata consigliata dalla dottoressa Sakura, questa persona viveva a Nerima quindi
non molto distante da Tomobiki, la ragazza viveva in una casa molto grande che aveva un palestra di
arti marziali nel giardino lei viveva con il padre le due sorelle e la famiglia del fidanzato della sorella
minore quando arrivo in volo la ragazza che aveva appena ricevuto una telefonata da parte di Sakura
avvisandola che Lamù sarebbe potuta arrivare in qualsiasi momento stava stendendo i panni.
La ragazza aveva i capelli lunghi castani, indossava una maglia gialla e un paio di jeans sotto un
grembiule con due pulcini con su scritto piyo piyo, quando la vidde non si stupì più di tanto, con un
sorriso le indico il portico per farla accomodare si sedettero l’una davanti a l’altra.
Kasumi10 con un tono gentile: io sono Kasumi Tendo e tu come ti chiami? So perché sei qui posso
offrirti una tazza di tè?
Lamù: mi chiamo Lamù certo grazie.
Kasumi: scusami ma non ho capito il tuo cognome, non lo sai che è maleducazione presentarsi solo
con il nome anche se sei un aliena, ti sarei grata se in casa mia ti presentassi con l’educazione che ci si
aspetta da una signorina, il tè lo vuoi con quanto zucchero?
Lamù abbasso la testa: mi scusi io sono Lamù Demon ma come fa a sapere che sono un aliena? E
senza zucchero grazie se potesse con un po’ di tabasco.
Kasumi si alzò: Sakura mi ha detto alcune cose su di te, ok arriverò subito.
Mentre Lamù aspettava vidde un uomo di mezz’età che si verso un secchio di acqua fredda e si
trasformo in un panda e si mise a giocare con un pneumatico mentre alcune persone arrabbiate che
erano entrate dal cancello lo cercavano
Negoziante arrabbiato ( rivolgendosi a Lamù): senta lei sa dove si è nascosto?
Lamù: io sono appena arrivata e non ho visto nessuno a parte quel panda.
Negoziante: abile a fuggire come sempre ( rivolgendosi ai suoi compagni) forse è scappato nella casa
qui vicino andiamo.
Negozianti: Si!!!!
Quando se ne andarono il panda fece vedere a Lamù un cartello con su scritto” grazie signorina ma
lei chi è?”
Kasumi arrivo con tre tazze di tè e le appoggio sul pavimento e si sedette e porse a Lamù e al panda
una tazza di tè
Kasumi: questa ragazza è qui per prendere delle lezioni da me, quindi ti sarei grata se non ci
disturbasse e quando si deciderà a pagare i suoi debiti? Sa sono stufa di doverli pagare io.
Il panda scrisse sul cartello: vedremo.
Purtroppo Kasumi sbaglio a dare le tazze di tè e al panda fini quella corretta al tabasco mentre a
Lamù quella con 5 cucchiaini di zucchero, al panda fumarono le orecchie e divenne rosso, fu
costretto a correre nel laghetto a bere l’acqua per placare le fiamme che si sentiva dentro se non
sapesse che Kasumi era un tipo angelico e che mai lo avrebbe fatto apposta avrebbe pensato a una
possibile ripicca, Lamù fece un aria disgustata perché a lei non piaceva le cose troppo dolci.
Kasumi con aria stupida e con tono leggermente spaventato: oops l’ho fatto di nuovo! Che sbadata
che sono scusatemi tanto, signorina Lamù cosa le serve sapere?
Lamù intimidita: beh! Il mio ragazzo che amo più di ogni altra cosa nel universo, mi ha dimostrato
che lui ci sa fare mentre io so a mala pena come si comincia quindi …
Kasumi sorrise mettendo la mano davanti alla bocca: ho capito tu vorresti imparare come amare
fisicamente e dargli quello che si merita giusto?
Lamù: si, ma non la imbarazza parlare di certe cose qui
Kasumi sorrise dolcemente: no, sono in casa mia e poi le cose da vergognarsi sono ben altre,
ascoltami ti conviene iscriverti al mio corso per giovani donne per una giusta educazione sessuale e
sentimentale, lo tengo tre giorni alla settimana e sono 1000 yen alla settimana, posso darti del tu?
Lamù: si
Kasumi: credimi dopo le mie lezioni, il tuo innamorato di supplicherà di farlo con te e poi imparerai
a farlo con la giusta consapevolezza senza falsi moralismi in più nel corso do anche altri consigli
perché se c’è una cosa che sono certa è che l’amore è una battaglia, un eterno rincorrersi.
Lamù ci penso un attimo su e capi che era nel posto giusto, aveva il dubbio che forse anche il suo
tesoruccio fosse frequentato quel corso, quindi doveva batterlo con le sue stesse armi e decise di
iscriversi, gli avrebbe dimostrato che se lui ci sapeva fare lei era in grado di fare di meglio dopo
essere restata li a pranzo dove senti delle storie assurde su di un ragazzo che diventava donna con
l’acqua fredda e avergli raccontato un po’ della sua storia d’amore con Ataru, si recò al
appuntamento che aveva con Ataru a casa Mendo.
Quando arrivo ci trovo anche Shinobu, Oyuki e Benten, dopo che si furono abbracciate seppe le
ultime notizie, Benten si era divertita a visitare alcuni dei paesi della Terra, mentre Oyuki grazie al
governo americano aveva trovato il modo per poter scaricare la neve e il ghiaccio in eccesso di
Nettuno risparmiando molti soldi infatti faceva scaricare il tutto sui poli in cambio Oyuki avrebbe
usato la sua tecnologia per richiudere il buco del Ozono, Shinobu lavorava da sua zia mentre
aspettava di laurearsi in scienza del educazione ci fu un particolare che la sorprese fu che Ataru era
vestito da maratoneta, Lamù si avvicino
Ataru sorridendo: sai che giorno è oggi?
Lamù: martedì.
Ataru fece no con il dito indice: non sei precisa devi sapere che una sera di 5 anni fa, tuo padre sfido
il pianeta Terra in una gara di corsa, ovvero oggi è il giorno in cui ci siamo conosciuti e dieci giorni
dopo ci fu il grande malinteso che mi stravolse la vita, quindi io Ataru Moroboshi sfido te Lamù
Demon in una gara di acchiapparella della durata di dieci ore che si svolgerà attorno a questo parco,
il vincitore sceglierà il giorno del matrimonio e il perdente non potrà scappare.
Lamù era perplessa non riusciva a credere a quelle parole: se non ho capito male se io vinco la gara tu
mi sposerai senza fare storie anche subito
Ataru: si sai non voglio che tu mi rompa le scatole dicendomi cos e del tipo quando ci sposiamo,
perché non ci sposiamo ho deciso di festeggiare il giorno del nostro incontro con questa gara, ti
chiederai dove sta l’inganno non è vero?
Lamù con tono serio: si, anche già lo immagino hai avuto un anno per prepararti indisturbato a
questo e immagino anche che se vinci la data sarà il giorno delle calendre greche11.
Ataru: allora accetti? Le regole sono queste se volando superi le cime dei alberi avrai perso, se entrò
le dieci ore non sarò riuscito a catturarti avrai vinto semplici no.
Lamù si sgranchì le gambe: cominciamo quando vuoi.
Mendo fece sparare un colpo in aria con il cannone che aveva li vicino, la gara comincio non era la
prima volta che si sfidavano in quella maniera in un modo o nel altro aveva sempre vinto Ataru, al
inizio sembrava che Lamù avesse la meglio infatti Ataru non riusciva a raggiungerla poiché volava a
tre metri di altezza ma Ataru aveva un asso nella manica infatti si trattava della pillola Popò12 un
farmaco anti stitichezza creato dalla Mendo farmaceutics che Ataru aveva messo nel caffè che aveva
dato a Lamù quella mattina quella pillola insapore e inodore aveva solo un piccolo difetto gli
servivano dalle cinque alle otto ore per avere effetto e bastava che qualcuno che qualcuno dicesse la
parola Popo per farsi che chi la aveva ingerita avesse dei forti attacchi di mal di pancia.
Ataru canticchiando il tema del ispettore Gadget: popo popo popopopopo popopo
Lamù comincio a sentirsi male infatti non sentiva l’impellente bisogno di andare al bagno non
riusciva più a volare
Lamù con la voce rotta dai dolori intestinali: per … favore … possiamo fare …. una pausa?
Ataru: non popossiamo fare una pausa se ti fai prendere popotrai fare quello che devi
Lamù che a fatica si reggeva in piedi aveva le gambe piegate le mani sulla pancia finalmente capi tutto
la gentilezza di quei giorni servivano solo a farlo vincere, il suo orgoglio non gli permetteva di
arrendersi e decise di correre e mentre lo faceva sentiva che Ataru continuava con quella tortura,
per Ataru fu la cosa più facile del mondo afferrarle le corna poi che Lamù nel immenso sforzo di
trattenersi camminava quando fu decretata la sua sconfitta, Lamù andò dietro ad un cespuglio e si
liberò, quando ritorno era infuriata sprizzava lampi da tutti i pori
Ataru con un sorriso soddisfatto: sai la pillola che ti ho dato sui umani ha un effetto di circa tre ore
non lo so sui Oni quindi se non vuoi tornare dietro i cespugli datti una calmata.
Shinobu si mise davanti a Lamù era chiaramente arrabbiata: sei un vigliacco come hai osato fare una
cosa simile?
Ataru sbuffò: Shinobu come credi abbia vinto la prima volta se non con un atto scorretto e poi mi
conosci meglio di chiunque altro, io sono un maestro delle scorrettezze sarebbe stato strano se non
avessi ricorso a qualche mezzo subdolo per vincere e ora il mio premio.
Lamù s’immaginava già la risposta e questo la rattristo ma ciò che disse Ataru la sorprese
Ataru: Lamù voglio farti un indovinello per farti capire quando ci sposeremo, sarà il giorno di Otoko
Kumino, un aiutino tu c’entri con lei, me e Mendo hai sei mesi di tempo per capire la soluzione.
Lamù non si attaccò Ataru solo perché non voleva finire in bagno un'altra volta e se ne andò via
quando fu ben lontana, Benten e Oyuki non attaccarono Ataru solo perché sapevano già la risposta e
che lui stava in segreto già organizzando il matrimonio con l’aiuto di Mendo e che si trattava tutto di
uno dei ennesimi trucchi di Ataru per punire Lamù che in passato gli rimproverava il fatto che non si
ricordava mai gli avvenimenti importanti della loro storia e spesso si lamentava con Benten per
questo.
Benten e Oyuki erano convinte che per una testa dura irascibile come Lamù, Ataru era l’uomo
perfetto infatti era l’unico maschio subito dopo il padre a essere riuscito a tenerle testa quindi fecero
finta di non sapere niente, Lamù sul suo ufo comincio a pensare dopo un paio di ore in cui non
riusciva a venire a capo provo a usare il computer ma nessuna risposta, cercò anche l’aiuto di Ten ma
anche lui non ne sapeva niente,l’unica cosa che sapeva è che era una cosa importante per loro perché
non era il tipo da farle certi scherzi idioti provo a mandare Ten a scoprire qualcosa in proposito.
Ten vidde Ataru fare dei conti ma non sapendo ancora leggere non ci capi niente
Ten: che cos’è questa tua ultima trovata? Vuoi farla soffrire ancora eh
Ataru senza voltarsi: senti zanzara, fatti gli affari tuoi, credimi se sta soffrendo è solo colpa sua che ha
dimenticato qualcosa di molto importante e poi gli sto preparando una sorpresa ( comincio a ridere
fra i denti) indimenticabile.
Ten stava per incenerirlo ma venne bloccato da una padella che gli tappò la bocca
Ataru: senti zanzara fastidiosa, io e te vogliamo la stessa cosa la felicità di Lamù quindi mi sto
ammazzando di lavoro per la prima volta in vita mia per darle ciò che merita un ultima cosa (Con
tono malinconico)se lei si è dimenticata di Otoko Kumino vuol dire che ha la memoria corta.
Ten non capiva bene le intenzioni di Ataru ma di una cosa era sicuro che questa Kumino doveva
essere stata molto importante perché Ataru la nominasse, perché a parte Shinobu non c’era ragazza
di cui parlasse con un tono cosi malinconico.
Ten torno sul ufo e riferì la conversazione che avuto con Ataru a Lamù che ad un tratto ebbe un
lampo di genio anche se gli sembrava impossibile ma era l’unica possibile spiegazione ovvero che lui
si riferisse a quel giorno di metà ottobre quando Mendo si era da poco iscritto al liceo Tomobiki e
aveva perso le elezioni come capo classe e che i suoi compagni di classe per vendicarsi di Mendo che
riceveva ogni giorno decine e decine lettere d’amore e ne avevano scritta una lettera falsa ad Ataru
esaltandolo firmandosi appunto Otoko Kumino e della successiva scommessa che lui e Mendo
avevano fatto e lei per salvarlo da un umiliazione pubblica si era travestita da umana presentandosi
appunto come Otoko Kumino13.
Ma c’era ancora qualcosa che gli sfuggiva come era possibile che quel avvenimento fosse tanto
importante per Ataru, se ne era quasi scordata eppure quella sera non successe niente di particolare
quella fu solo la loro prima passeggiata mano nella mano doveva vederci chiaro prese la macchina del
tempo e torno a quella sera si nascose dietro un palo nella strada che portava dal bar dove lui e i suoi
amici si erano dati appuntamento alla via dove viveva Ataru, dopo più di un ora vidde Ataru che le
chiedeva timidamente di tornare a casa insieme, a suo tempo non si accorse dello sguardo con cui
Ataru la guardò, poi facendo mente locale si ricordò che fu da quel giorno che lui non insiste più del
fatto che sarebbe stato meglio se fosse tornato sul suo pianeta ora le era tutto chiaro quando non vista
torno nel suo tempo si diede un pugno leggero in testa.
Lamù: come ho fatto a non capirlo prima, quello è stato il giorno in cui si rese conto di volermi bene
quindi per questo per lui è tanto importante, sei un tesoro sei come un ananas duro fuori ma dentro
sei dolcissimo.
Lamù torno da Ataru il mattino dopo con la risposta, quando la senti lui le sorrise e l’abbraccio
Ataru: immagino che avrai usato la macchina del tempo per capire il motivo non è vero?!
Lamù gli diede le spalle senza staccarsi dal abbraccio con tono sarcastico: non sei l’unico che sa usare
trucchetti meschini tesoruccio
Ataru: dopotutto siamo fatti l’uno per l’altra
Si misero a ridere cosi senza nessun motivo apparente, contenti di essere finalmente riusciti a
raggiungersi, i mesi passarono tranquilli, Lamù oltre alla scuola frequentava il corso di Kasumi e si
pagava la retta posando per le foto che gli venivano fatte da Nabiki Tendo, il suo rapporto con Ataru
continuava con i loro soliti alti e bassi, si erano trasferiti in una casa prefabbricata che Lamù fece
venire dal suo pianeta nel enorme parco che circondava casa Mendo perché cosi Ataru era più vicino
al lavoro e Mendo poteva andare a trovare Lamù senza che nessuno potesse sospettare qualcosa di
strano, gli allenamenti alla quale Ataru lo sottoponeva erano duri ma era quello che gli serviva se
voleva dimostrare ai suoi genitori che era degno di essere un Mendo e riuscire a sopravvivere alle
manifestazioni d’affetto della sua futura sposa .
Qualche mese dopo Lamù fece da testimone al matrimonio di Mendo che si svolse nel modo più
fastoso che si potesse immaginare nonostante tutto Mendo era contento di sposare Asuka anche se
non lo dava a vedere al matrimonio c’erano tutte le persone più importanti e influenti del mondo gli
unici poveri erano Lamù e Ataru anche se lei poteva vantare e per la prima volta se ne vanto di essere
la baronessa Lamù Demon di Taiga visto che molte persone la guardavano schifati l’unica che non
guardava con aria schifata era Paris Hilton che le chiese se volesse partecipare al suo reality show ma
rimase sconvolta dal fatto che Lamù non sapesse nemmeno chi fosse e che non aveva intenzione di
partecipare ad un reality show di una persona che non aveva mai visto e conosciuto.
Per il resto la cerimonia andò a gonfie vele, un paio di mesi dopo finalmente arrivo il grande giorno,
il giorno atteso da anni, in molti erano sospettosi visti i numerosi precedenti, vennero invitati tutti
anche la famiglia reale di Uru che cortesemente declino l’invito e i motivi erano facilmente intuibili
al re e alla regina non interessava andare ad un matrimonio che si fosse svolto sulla Terra che
consideravano troppo inquinata per i loro gusti, il principe Genji il solo sentire il nome Terra gli
faceva venire una crisi di pianto e la principessa Ino non voleva partecipare a qualcosa che celebrasse
Lamù, l’unico dei ex compagni di classe terrestri di Lamù che non partecipò fu Megane perché dopo
la partenza di Lamù perse il lume della ragione e dopo aver scritto nudo su un campo di baseball
“Lamù torna!”venne ricoverato in un istituto psichiatrico dove era ancora ricoverato.
Ran si presento con Rei e con i loro sette figli di cui sei gemelli tre maschi e quattro femmine era la
prima volta che venivano sulla Terra da molto tempo, i maschi assomigliavano al padre e le femmine
alle madre erano cosi carini anche se la scelta dei nomi fece capire quanto cattivo gusto avessero Ran
e Rei infatti i maschi si chiamavano Lago,Rai,Airulux e le femmine Envy, Diaccia, Riziava e Pride14,
erano belli come bambini quanto brutti i loro nomi, Lamù indossava un classico abito nuziale bianco
occidentale con un bouquet di rose arcobaleno tipiche di Uru che la leggenda dice portino fortuna
durante i matrimoni ed è quello che Lamù aveva bisogno vicino al altare la aspettava Ataru
evidentemente emozionato in un gessato nero, tutti al momento delle promesse temevano il peggio
Ataru prese la mano di Lamù mentre gli infilava l’anello con un sorriso strano: sai tu mi hai stravolto
la vita rendendola unica, quindi meriti quest’anello simbolo che non permetterò a nessuna forza del
universo di separarci da oggi in avanti.
Lamù stava per piangere dal emozione poi quando fu il suo turno prese la mano di Ataru e mentre
metteva l’anello al dito di Ataru con la voce emozionata: lo stesso vale per me, sei il mio Only one e
ti assicuro che quest’anello non diverrà mai una catena anche se il suo legarci sarà altrettanto forte.
Dopo la frase di rito del prete i due neo sposi si baciarono fra le lacrime e gli applausi dei presenti
dopo durante i festeggiamenti che si svolsero nello stesso ristorante dove si era celebrato quello di
Mendo, ovviamente i piatti erano un misto di cucina Terrestre-Urusiana, Ataru ad un tratto si alzo in
piedi con un bicchiere di ottimo vino in mano
Ataru: ringrazio tutti per essere presenti a questa festa, vorrei ringraziare i miei suoceri per aver
permesso a quella pazza della loro unica figlia di frequentare e sposare forse la persona meno adatta a
sposare una ragazza tanto bella e che di recente ho scoperto essere di sangue nobile ( i genitori di
Lamù si misero a ridere e alzarono i calici), un ringraziamento va ai miei genitori che forse non
hanno sbagliato con me se ora sono qui con questo schianto (i genitori di Ataru alzarono il calice) ,
un ringraziamento alla mia cara amica Shinobu che mi ha aiutato a maturare persino quando tutti si
erano arresi e mi consideravano ormai una causa persa ( Shinobu arrossi e alzo il calice), un
ringraziamento a Mendo che mi auguro non voglia trattenere dal mio stipendio la spesa di questa
festa ( Mendo s’innervosì ma alzo il calice con un sorriso) e infine ultima ma non per importanza
Sakura che con il suo aiuto psicologico e la sua pazienza mi ha aiutato a capire meglio i miei
sentimenti e a crescere ( Sakura alzo il calice) alla vostra!
Tutti i presenti: alla vostra!!
Lamù si alzò in piedi aveva il bicchiere in mano: ora credo tocchi a me, voglio ringraziare Benten,
Oyuki e Ran per la pazienza e per l’amicizia che mi hanno sempre dimostrato siete le migliori!
Benten emozionata ( era vestita con un abito rosso lungo scollato con le maniche che arrivavano fino
ai gomiti, la classica catena al posto della cintura, portava i capelli sciolti raccolti in una treccia):
anche se si tratta di uno come Moroboshi sei fortunata di aver trovato una persona con qui passare la
vita.
Oyuki con il suo classico tono freddo ( era vestita come al solito con la differenza che il suo Kimono
era decorato con il disegno dei fiocchi di neve): Lamù sei tu la migliore perché riesci a tirare fuori il
meglio da chi ti conosce vedi quello che hai fatto con quel essere di Moroboshi.
Ran che era vestita con un abito color rosa confetto pieno di pizzi e merletti con aria superiore: lo so
che sono la migliore non occorre che me lo dici tu, nessuna è meglio di me.
Lamù si girò verso i suoi genitori: grazie mille per avermi sempre dato la possibilità di fare le mie
scelte senza criticare, se non mi aveste lasciato questa libertà forse oggi non sarei cosi felice!
I genitori quasi si misero a piangere dal emozione
Lamù: un ringraziamento ai miei suoceri che mi hanno accettato nella loro vita fino dal primo giorno
e hanno dovuto sopportare tutte le cose strane che per colpa mia gli sono capitate in casa, non vi
ringrazierò mai abbastanza vi voglio bene!
La madre di Ataru si asciugò gli occhi con un fazzoletto che il padre di Ataru che gli aveva dato, il
padre di Ataru aveva un sorriso emozionato e faceva finta di pulirsi gi occhiali per nascondere
l’emozione.
Lamù: un ringraziamento a Shinobu che mi ha insegnato molto su Ataru e sei la mia più cara amica
che ho sulla Terra.
Shinobu: sono felice che tu riesca a fare ciò che io non sono mai riuscita a fare renderlo felice, anche
se come me vedevi il vero Ataru.
Lamù: un ringraziamento a Sakura per i consigli e il sostegno che mi hai dato nel corso dei anni (
guardando Tsubame e con tono sarcastico) quando potrò venire al vostro matrimonio, Sakura se ci
sono riuscita io a sposarmi ci può riuscire chiunque.
Sakura diede un occhiataccia al suo fidanzato poi guardò Lamù: hai ragione se ci sei riuscita tu con
quel esemplare, io ci riuscirò di sicuro.
Lamù guardò Ataru: e infine un ringraziamento alla persona più importante, Ataru sei tutto per me
non riesco ad immaginare come potrei vivere senza di te, credimi sei la mia vita un brindisi per una
lunga vita insieme.
I presenti fecero un brindisi mentre i sposi si baciarono, in seguito ci furono molte risate il cibo fu
ottimo oltre le aspettative di coloro che avevano già assaggiato la cucina del pianeta Uru, tanti balli e
baci tra i due neo sposi la loro felicità si trasmise come un dolce vento e non furono poche le coppie
che si scambiarono dolci effusioni insomma fu una serata unica, ore dopo quando si ritrovarono da
soli in una splendida stanza d’albergo Ataru chiuse per bene le tende si sdraio sul letto indossava solo
i pantaloni di un pigiama tigrato che gli era stato regalato da Shinobu un paio di anni fa, Ataru non
era mai stato cosi emozionato in vita sua quei pochi minuti gli sembravano un eternità, tenne la luce
bassa Lamù entro nella stanza indossando solo dei fiocchi gialli nei punti strategici, ad Ataru andò la
pressione a mille vedere quella perfezione davanti a se cosi “vestita” gli stava facendo perdere la testa
ma se voleva fare in modo che quella notte fosse unica doveva calmarsi e decise di guardare le corna
di Lamù e noto che aveva messi i fiocchi anche li.
Lamù con tono sexy e malizioso: vieni a scartarmi
Ataru si avvicino a quattro zampe con tono movenze feline poi quando gli fu vicino: ti sei messa i
fiocchi che feci fare a Sakurambo15 vero?!
Lamù era stupita che se ne fosse accorto dopotutto era mezza nuda davanti a lui: si, sai voglio
proteggerti nel caso dovessi perdere il controllo e dovessi scaricarmi di elettricità inavvertitamente e
poi questi fiocchi sono uno dei pochi regali che mi hai fatto ti sembra il caso e il momento.
Ataru accarezzo tutto il corpo di Lamù, gli bacio le orecchie e gli sciolse i fiocchi sulle corna
gli sussurrò al orecchio con tono malizioso: sei bellissima e sexy da impazzire ma finché non
arriveremo al sodo voglio poter accarezzare ogni parte di te.
Ataru comincio a darsi da fare, per Lamù fu un esperienza unica tutte quelle carezze quei dolci
baci,quei movimenti lenti ma decisi a fargli provare il massimo piacere in ogni parte del corpo
sembrava quasi avesse una mappa dei suoi punti di piacere e sapesse cosa gli procurava piacere, per
lei fu un ora piacevole e molto lunga in cui venne molte volte, Ataru aveva deciso di tormentarla
dolcemente in più occasioni Lamù lo supplicava di possederla ma lui rispondeva con tono malizioso
Ataru: non si arriva alla portata principale prima di aver finito l’antipasto e poi è troppo bello sentirti
supplicare.
Dopo un bel po’ di tempo Lamù era esausta di aspettare la portata principale lo sbatte su letto, si
sedette sulla pancia di Ataru e uso i nastri con cui si era legata il seno e le parti intime e lego le mani
di Ataru al letto, aveva un espressione cosi carica di desiderio che Ataru sorrise perché era riuscito
nel suo intento, tirare fuori il lato perverso di Lamù gli era costato fatica e un forte sforzo su se
stesso, Lamù cominciò con lavorarsi il wurstel di Ataru che non aveva niente da invidiare a quello di
un pornostar di professione.
Ataru non credeva che Lamù fosse cosi brava in certe cose, sembrava una professionista dal modo in
cui lo toccava, leccava e soprattutto lavorava con la lingua le sue balls, quando fu il momento un
istante prima che Lamù iniziasse a cavalcare Ataru lui si slegò e porse a Lamù un preservativo misura
extralarge, Lamù sorrise e porse ad Ataru le strisce gialle che servivano a per fare i fiocchi sulle sue
corna, per un attimo tutta la passione e la perversione che fino a quel momento avevano riempito la
stanza sparirono, con una dolcezza e un imbarazzo Lamù, infilò il preservativo a Ataru che stava
legando le corna di Lamù quando finirono si guardarono nei occhi
Lamù intimidita dallo sguardo pieno di amore di Ataru: sai se siamo qui adesso è solo a causa di un
mio sbaglio di sicuro lo rifarei mille volte …
Ataru gli chiuse la bocca con un dito: non servono parole per spiegare quello che sentiamo, il tuo
sguardo il modo in cui mi sorridi, il fatto che resti accanto nonostante tutto solo questo conta e vale
più delle parole che possono mentire ma ….
Ataru la bacio con una tenerezza che sconvolse Lamù molto di più che i preliminari di quella sera o di
un po’ di tempo fa, finalmente era riuscita a catturare il vero Ataru Moroboshi, non il vile bugiardo e
pervertito che tutti conoscevano ma il dolce insicuro ragazzo che aveva più volte intravisto ed era
soprattutto di lui che si era follemente innamorata peccato che la maggior parte del tempo avesse a
che fare con l’altro Moroboshi che si le piaceva molto ma non lo desiderava profondamente poi gli
venne in mente una frase che gli disse Shinobu
Shinobu: Ataru è come un ostrica una dura corazza piena di escrementi ma al interno c’è un piccolo
tesoro
Lamù ricambio il bacio di Ataru con altrettanta tenerezza, poi quando la coppia più insolita del
universo si uni nel estasi del amore il piacere che entrambi provarono andava ben oltre ogni
immaginazione, quando due cuori battono al unisono e si uniscono danno vita ad una musica
celestiale, e i due si unirono in varie posizioni per molte ore, la mattina dopo erano ridotti ad uno
straccio esausti ma felici s’addormentarono stretti l’uno al altra.
Si risvegliarono solo nel tardo pomeriggio affamati ma felici decisero di andare a farsi una doccia
insieme che fini con un ulteriore unione un paio di volte quando uscirono a stento si reggevano in
piedi, Ataru ordino la cena in camera il quantitativo avrebbe fatto impallidire un Saiyan nemmeno
Sakura16 avrebbe potuto mangiare tanto in una volta sola, mangiarono in silenzio nudi e felici dopo
cena e una sequenza di rutti e peti dovuti alla digestione, si affacciarono alla finestra, Ataru la
abbracciava e ne approfittava per palparle i seni mentre lei lo faceva con il sedere di Ataru.
Lamù con un espressione serena in viso: questa nuova vita comincia bene.
Ataru con tono convinto: e andrà anche meglio finché sarai con me, il nostro rincorrerci non avrà
mai fine vero?
Lamù si girò: mai, ed è questo il bello, la vita stessa è una corsa quindi meglio passarla correndo
dietro a persona che ti ama e che se vede che resti un po’ troppo indietro ti aspetta per poter
continuare a correre,ridere e a piangere insieme.
Ataru e Lamù si baciarono mentre fuori mille stelle cadenti attraversavano il cielo come a rincorrersi
in eterno, il tempo passò velocemente come il soffio del vento, anni dopo Mendo ebbe due figlie da
Asuka che chiamò Lamù e Shinobu le bambine erano la copia della madre, grazie al abilità di bleffare
di Ataru riuscì ad avere più successo nei affari di suo padre cosi da personal trainer lo aveva promosso
a consigliere di fiducia, Shinobu si era diplomata e era diventata un insegnante al liceo Tomobiki,
aveva avuto un figlio con i capelli castani da Inaba che chiamo Kitsune17 perché quando teneva gli
occhi chiusi il viso assomigliava a una volpe e aspettava senza troppa pazienza che Inaba si decidesse a
sposarla, Sakura si sposo con Tsubame e ebbero tre figli in tre anni due maschi e una femmina tre
splendide pesti, dopo la nascita della primogenita Tsubame cominciò a lavorare come segretario
dello studio medico di un suo amico mentre Sakura continuava a lavorare al liceo Tomobiki come
infermiera e consulente,Ran da anni viveva con suo marito Rei su Uru e non fece mai più ritorno
sulla Terra, il monaco Sakurambo si era trasferito in pianta stabile al tempio Sakura-tori dove faceva
predizioni sfortunate a chiunque avesse incontrato aveva deciso di lasciare stare Ataru e Lamù anche
se a volte si autoinvitava a pranzo o a cena dai genitori di Ataru, il gatto Kotatsu si era stabilito nel
deposito dei attrezzi del istituto Tomobiki, Ryunosuke continuava a subire le angherie di suo padre e
le avances di Nagisa la sua fidanzata che gli era stata imposta dal padre, il prof Onsen divenne il
nuovo preside del liceo Tomobiki dopo che il suo predecessore andò in pensione, Megane restava nel
ospedale psichiatrico dove lo si sentiva ripetere la frase “Lamù torna da me” al infinito nella sua cella
d’isolamento, Benten visitava spesso la Terra insieme a Oyuki che faceva affari d’oro con la scarica di
ghiaccio, neve e diamanti, Ten divenne un bravo studente nella scuola media che frequentava anche
se a volte si comportava come un pervertito perché non perdeva occasione di spiare le ragazze
mentre si facevano la doccia o si cambuiavano.
E di Lamù che cosa ne fu … lei ebbe da Ataru una stupenda bambina che assomigliava fisicamente
tutta a Lamù ma dimostrava di aver ereditato l’astuzia e parte del carattere del padre, la chiamarono
Hope18, Lamù e la sua famiglia vivono nella loro casa nel giardino dei Mendo, Lamù a volte fa da
Babysitter ai figli di Mendo.
In una giornata in cui il vento trasportava dolcemente i petali di ciliegio Lamù stava seduta su una
sedia a dondolo con la figlia sulle ginocchia, Lamù era vestita con una maglia senza maniche tigrata,
un paio di pantaloni da ginnastica tigrati, Hope aveva i capelli legati ai lati come a formare due
trecce, indossava una salopette bianca con il disegno di una tigre dentro un barattolo.
Hope con tono impaziente: mamma una storia ma non una favola, una storia vera.
Lamù le sorrise e le accarezzo la testa mentre cominciava a dondolare dolcemente: allora ti
racconterò di come ci siamo conosciuti io e tuo padre ma come se fosse una favola.
Hope tutta contenta: davvero dai comincia.
Lamù con un tono dolce: c’era una volta in un pianeta lontano lontano una ragazza molto bella …..
Cosi di generazione in generazione si racconterà la favola vera di come il più improbabile dei
terrestri riuscì a catturare una sexy aliena.
Fine
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Note
1 in quest’opera faccio molti riferimenti alle mie precedenti fan fiction il diario di Akari Unryu e
Dalle lettere di Ryoga per Mikuru.
2 Inaba è un personaggio apparso solo nel manga lavora in una dimensione parallela per la Destino
corp. E il suo lavoro è costruire le porte che portano al futuro che possono essere molteplici, nel
manga ha una storia con Shinobu è solito indossare un vestito da coniglio
3 Urusiano: abitante del pianeta Uru
4 Bolt significa fulmine
5 Etah: anagramma della parola inglese Hate che significa odio
6 Only you canzone dei anni ’60 la versione più famosa è quella cantata da Elvis Presley
7 Traduzione italiana della canzone Only you
8 Un pezzo è tratto da nient’altro che noi di Max Pezzali e il resto è tratto dalla mia fan fiction Dalle
lettere di Ryoga per Mikuru
9 Chiaro riferimento a Ryoga Hibiki
10 La Kasumi Tendo dei miei racconti cosi come Ryoga sono la fusione caratteriale del personaggio
classico dei manga con quello dei fumetti piccanti, cosi per dare un po’ di spessore di più e renderli
adatti alla storia in questione
11 Modo di dire che significa che una cosa che non avverrà mai.
12 Ho preso ispirazione da uno dei primi episodi di Dragonball dove Bulma da a Olong (in Italia
Oscar) una caramella che ha gli stessi effetti.
13 La storia completa appare nel episodio del manga intitolato Grazie per l’attesa.
14 I nomi dei figli di Ran hanno il nome dei sette peccati capitali Envy e Pride sono le parole inglesi
che significano Invidia e Superbia, gli altri sono anagrammi nel ordine Gola,Ira,Lussuria,Accidia e
Avarizia.
15 La storia completa sui fiocchi è nel episodio del manga il fiocco giallo della felicità
16 I Saiyan sono gli alieni di Dragonball nel manga si vede che sono dotati un appetito fuori dal
comune, la stessa Sakura ha mostrato più volte nel manga di riuscire a mangiare enormi quantità di
cibo pur rimanendo magra
17 Kitsune in giapponese significa Volpe
18 Hope in inglese significa Speranza
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Il ritorno di Lamù