GULTUR/A NEL GOMPRENSORIO
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SPOTORNO
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uffiti...".
e ben poco rispondente ai risalti della blasonata Repubblica Marinara.
Finito il "tempo delle torce" il Comune, accogliendo ". . .. le innovazioni
Con "De... vèi e de anchèu" Giuliano Meirana ci offre la sua seconda
opera poetica che conferma il positivo giudizio e la pubblica simpatia
che avevano accolto la sua opera prima.
Le poesie raccolte in questo libro ricoprono un lungo arco di tempo
(1979-2003) anche se, per la maggior parte sono frutto della
meditazione degli ultimi anni e rivelano una compiuta maturità
stilistica. La caratteristica che balza con immediatezza agli occhi
del lettore è quella di una assoluta sobrietà di tono: non ci sono
parole superflue e voci ridondanti. ll linguaggio asciutto ed essenziale
consente all'autore di sintetizzare in otto versi il carattere dei liguri
e la contraddittoria e complessa varietà della loro
sembra sottolineare che nessun uomo è un'isola.
1843, a Genova giunse nel 1845 e, infine, Roma, lo adottò nel
CERCATORIIII
1864.
Passò tutto l'Ottocento, prima che quest'innovazione trovasse felice
accoglienza anche a Noli.
Nell'aprile del 't905, con voto unanime del consiglio comunale, fu
D'ORO
dato incarico all'lng. Umberto Boccalandro, di formulare una
relazione tecnica riguardante la possibilità di istituire un servizio
d'illuminazione a gas "......ne11'intero recinto cittadino..." in
sostituzione dell'esistente regime a petrolio ritenuto, ormai,
L'incarico fu appaltato dalla Società Anonima per le Imprese
d'illuminazione con Sede in Roma, che se l'aggiudicò per l'importo
di lire 4604,20.
La nuova impiantistica doveva avvalersi di un Macchinario
Generatore (Gasometro), alloggiato al piano rialzato della torre di
San Giovanni, di proprietà comunale, dal quale partiva la condotta
principale che scendeva lungo Via V Emanuele (oggi Via Colombo),
sboccava su Corso Carlo Alberto (oggi Corso Marconi), per poi
distribuirsi su due distinti bracci: uno, verso ponente, raggiungeva
il viadotto FS, nei pressi del Real Collegio, l'altro, verso levànte,
terminava all'estremità della nuova strada prevista per la collina
(oggi Via L. Defferrari).
Da queste tre condotte principali, dovevano poi diramarsi tutti quei
segmenti di tubazioni in grado di alimentare ifanali pubblici previsti
e, inoltre, soddisfare le numerose richieste avanzate dalla
cittadinanza per gli usi privati.
ll capitolato d'intesa, stipulato tra il Municipio e la Società appaltatrice,
stabiliva che la Ditta si facesse carico di:
- procurare l'apposito Generatore;
- procurare il necessario carburo di calcio previsto per il consumo
giornaliero (ogni carica era kg. 65);
- le tubazioni di piombo e alla posa, "a norma", nel sottosuolo;
- fornire le rubinetterie d'isolamento, sifoni di scarico e chiusini
stradali;
Sotto questa prospettiva di totalizzante umanità si colloca anche
il tema, molto accentuato, del paesaggio e della natura che non
sono mai intesi come uno scenario oleografico o arcadico, ma
Ramo Volporo, Spotorno "Vio Superiore ol Costello" 2004
cm. 35 x 45 olio su corton@ t@loto.
Firenze, nel 1841 ; a Venezia Piazza San Marco sarà illuminata nel
commissionare la realizzazione di questa nuova tecnica d'impianto.
:
cli Gluliono
(erutti
"Quando e nivue ivon au mÒ, piggio a soppa e va a cava;
quando e nivue ivan a monfagna, piggia a sappa e va in fd
cabanna".
Nel vecchio proverbio ligure contodino, c'è tutto lo soggezzo
degli uomini di uno vollo, lnfottì quondo Iè nuvole, spinte dol
vento di iromontono. vonno verso il more, il contodino potevo
sicuromenle zoppore, quondo invece Ie nuvoie ondovono verso
lo monlogno, spinte dol vento di scirocco, il contodino
si
rifugicvo
nello coponno.
Al controrio, quolche vecchio morinoio spotornese uscivo di
coso ed ondovo ollo spioggio per guordore il more che stovo
ingrossondo. Noturolmente erono complici le stogioni,
outunno, in inverno ed in primovero, potevo soffiore lo scirocco,
menfre d'estote ero più difficiìe che soffiosse,
Per i pochi vecchi spotornesi che ospettovono lo moreggioto
ero il momento propizio per scendere sullo spioggio e cominciore
o posseggiore, specie dove le onde del more ovevono più fozo
e scovovono le rocce.
A volte succedevo di vederli con l'ombrello operto, per ripororsi
dollo pioggio, mentro guordovono minuziosomente Io porte di
orenile che venivo lombito dolle onde,
Quondo erovomo fonciulli ci si domondovo coso moi focessero
quegli uomini, che posseggiovono sullo spioggio. sconsondo le
ln
onde del more.
Lo risposto ero questo: cercovono monete d'oro, d'orgento o
di rome e preziosi, persi doi bognonli duronle lo voconzò estivq.
Alcuni di loro focevono i bognini e sopevono quondo uno signoro
smorrivo nello sobbio un monile o uno moneto.
Ricordo il nome di olcuni "cercotori": ifrotelli Montonoro, ifrotelli
Gotto, Antonio Beiso, conosciuto come "Beppe u'ScorpÒ",
Gotto detto "Mellin", e Costiglione detto "Costognotlo",
ll segreto se lo possovono tro di loro perché erono èugini o
porenti. Lo loro giornoto se lo guodogncvono con le mònete
ritrovote; le cinque lire, ifomosi "oquilotti" d'orgento, quelle do
- procurare i fanali per l'illuminazione pubblica;
- far visitare e controllare, da tecnici competenti, il buon andamento
dell'impianto ed assicurarsi che i contatori funzionino regolarmente.
ll Comune invece, doveva prowedere:
- all'adattamento del locale Generatore e all'approvvigionamento
dell'acqua per la combustione del carburo;
- alla manutenzione e la sorveglianza del medesimo;
uno liro di nichel, oppure quolche centésimo di rome,
Mo quondo erono più fortunoti trovovono broccioli, cotenine
d'oro, onelli d'oro con pietre preziose.
Roromente focevqno vedere il tesoro ritrovoto per pouro che si
sporgesse lo voce e venisse fuori il legittimo proprietorio.
Ero questo quosi uno professione che iendevo quondo le
- alla messa in opera delle tubazioni interrate (da collocare in
AZIMUT
Gia rurui
Spotorno
Partù€r
AZIMUTCONSULENZAS.P.
- Società di Intemediazione
Mobihue
.
di 34 contatori e del Gasometro,
fu venduto a pubblica asta nel
gennaio del 1916) e sostituito
dal nuovo impianto ad energia
elettrica che, erogata dalla
cabina di trasformazione, ubicata
Iondi rornuni di inveslimento
nella sottostante area del
Gestioni Potrimonilli
Preyidenzo lnlegrulivu
vescovado, trasferì, anche a Noli,
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P.zza"fàastrup,4 - SPOTORNO (Sv)
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moderno sistema
d'illuminazione,
e ... luce
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passeggiata di Noli
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r0e8§PoroRNo(stl)
verbo. Questa impostazione contribuisce a dare alle poesie un
notevole senso del ritmo sorretto dalla rima e dalla ripetitività di
suoni e parole e, soprattutto dall'uso dei versi brevi (settenari e
senari spesso alternati nella stéssa quartina). ln sostanza è poesia
chiara, piacevole, interessante, limpida come acqira di fonte.
Spotorno 1919, Goro ciclistico potrocinoto
dollo Gozzetto dello Sport
Circolo Sportivo J uventus
ll tOmOSO CiCliStO COStOntO GifOfdenOg.' OSOit@
. ^ ., - ,1r,
t. '
OI >pOEOfnO
ln VIO 9OflOOlOl
S
di Giuriono
cerurri
€doordo Morogoglio.
Fu pubblicoto in occosione dello goro ciclistico "(oppo De
Lo corso si snodovo lungo il p@rcorso Spotorno, lllbergo,
Colizzono, Millesimo, Sovono, Spotorno per 145 chilomotri,
sotto il polrocino dolla"Gazzotto dello Sport", ed era riservoto
oi dilettonEi di primo e secondo cotegorio.
IL TURISMO A SPOTORNO
Nuove preziose scoperte nella Storia turistica di
Spotorno ad opera di Giuliano Cerutti.
lire '100 e diploma. ll premio venne ripetuto anche nel 1913 e 1914.
ll concorso era bandito dal Touring Club ltaliano e dalla Federazione
Italiana dei Consorzi Agrari, con l'appoggio ed il contributo della
Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato.
Parteciparono 200 stazioni ferroviarie dell'ltalia Settentrionale nel
1912,150 nel 1913 e140nel1914.
Scopo del concorso non era di far giardini in miniatura, ma di ornare
le stazioni ferroviarie con gruppi di piante e fiori, molto decorativi,
con cestini sospesi. Era l'amore per il bello.
Per la cronaca ricordiamo, che la stazione ferroviaria di Noli, fuori
concorso, veniva premiata, nel 1913, con diploma di benemerenza
ed una
ricordo.
Maria Luigia Pirovano Prato
VOZ€
Dove era una bella valle,
vedo ora un enorme ventre
gravido di cemento e motori.
Dalle sue membra sanguinanti,
nascera
un nuovo orribile mostro,
simile agli altri.
Nella terra devastata,
gli ulivi sradicati
riluceranno ancora per poco.
Scorgo isolato
il primo mandorlo in
fiore,
incorrotta immagine
di una indistruttibile armonia.
Anna Merlotti lanno
Da "Un approdo"
(Rebellato editore'1970)
di Anna Merlotti lannò
Germano Berinoheli:
ll;!;f""?:'il,;i;tnf€:: fz;
essere, dipinge (e scrive) perché
ta corrispondenza tra persona e
opera sia asso/ufa, perche dalle
sue figure à'ppaia ta
di una meditazione
XZ?3Xli"':9.'"
spingersi oltre, significare oltre,
al di là della parola".
#ffi&§#&ffi
Comitoto di BEdozione
Spotorno, Ristoronte Liberto, HoEel Miromore, Ponetterio
Bortolomoo Noè, PoneEtcrio €milio Bosodonne, Porrucchiere
[email protected]
bei nomi, compr@so il fomoso ciclisto Costontc Girordengo,
ospit@ di Spotorno in vio Goriboldi.
llllegoto ol libretto c'è pure lo tessero per divontoro socio del
(ircolo Sportivo "Juventus" di Spotorno.
Curiositò storicho
Spotorn
o
t ptesonze turistiche
negli onni trento.
Cerutti, "Yacanze a Spotorno- Storia della ospitalità", edito dalla
storia che non trova la parola fine. Da allora il materiale è cresciuto,
e Cerutti continua la sua preziosa ricerca.
Nella rivista del IC.l " ll Touring" del 3 marzo 1912, scriveva L.V
Bertarelli: "Palmizi efiori in aiuole assai ben dispostedecoravano
le stazioni di Alberga, Finalmarina e Spotorno".
Non sapevamo che la stazione ferroviaria di Spotorno fosse stata
premiata, fra le altre, nel 1911 e nel 1912con un primo premio di
Per sempre fiori,
a ogni stagione:
" E'questo il miracolo
del tuo giardino"
Dirottore lìesponsobilo
Sul turismo a Spotorno non tutto è stato raccolto nel libro di Giuliano
tipografia Bacchetta di Alberga nel mese di luglio 2002.
La storia turistica, sappiamo tutti, è molto complessa ed è una
Nella tua ombra
Si trova ristoro
Alla tua forza
Si chiede sosfegno.
Con grazia inviti
Ai giochi d'amore
E piccole insidie
Tu non disdegni.
Di te han cantato
poeti ispirati,
ma, ituoi segreti,
tu sola conosci.
Dal tuo forziere
dispensi tesori
e la tua fonte
non conosce arsura.
L'elogonte libretto, di ì 6 pogine, stompoto dollo tipogrofio
Fìdorino di Finolmorino, ero corredoto dolle pubbliciEo locoli
dei seguonti inserzionisti: Bogni Sirio, Bor €celsior di Vittorio
Gorgoglione, lllbergo d'ltolio di Giusoppo Gondullio (che si
trovovo vicino ollo stozion@ Ferroviorio), Sortorio Bennordino
di llssunto Bertolotto.
Oltre ol regolomento dello corso ero previsEo un comitoto di
Pogomenlo onche ron ossegno boncorio
Tu emula di madre Natura!
Fronceschini".
Presso gli uffici postoli
Ampio ororio di operluro, soboh tompres
Tu come un giardino
Custode di semi.
€'stoto scoperEo uno piccolo, corino pubblicoziono dol circolo Secondo Giorgio Bassani le sue
sporEivo "Juvontus" di Spotorno, noto nel 19.l9.
liriche esprimono:
Quosto libretto porto lo doto del 1 ' Fìgosto 1920, ed è o curo "Qualcosa che sembra
dello stesso circolo il cui presid@nt@ onororio oro il Comm. trascendere il puro dettato,
Giovonni Bertoncini, lfiercorie e llrticoli do bogno e do spioggio
progresso dovuto al Capostazione ed al personale di servizio.
totocopie [ox
Meirana col sorriso conduce una garbata polemica contro l'ipocrisia
ed il rifiuto del sacrificio e della tolleranza molto comuni nel mondo
odierno.
Qualche considerazione merita il dialetto spotornese di Meirana:
secco, limpido, preciso, con frasi ossute rese tali dall'ellissi del
Moduli di vers0menlo unifirolo F24
La commissione esaminatrice, malgrado i venti di guerra, guardò,
visitandole, tutte le stazioni e nella decorazione si notò un notevole
Clara
Articoli Regolo
VioMozzinl8-SPOTORN0
fu.
Affiorano anche temi nuovi come quelli che rievocano passioni
sportive ("Genoa" e "Milano-Sanremo") ed anche il gusto sottile e
garbato per la satira di un certo costume non raccomandabile del
nostro tempo ("Quarche Matrimoniu" o "U testamentu). I latini
dicevano che "la satira rimprovera i cattivi costumi con il sorriso".
Rttilio Socco, Bozor di Bortolomeo Borone, Cosolinghi di
colpa dell'utente;
Ambrogio Defferrari).
L impianto fu collaudato il 28 febbraio '1906 e, ancorché servire la
città, soddisfo le esigenze della comunità andando a schiarire le
loro tetre case ancora awolte dal "...tenebroso lume a petrolio e
dalla fioca e tremolante luce della candela".
Questo servizio cesso I'attività
nell'estate del 1915 (l'impianto
soppresso, comprensivo di 80
quintali di tubazioni di piombo,
piuttosto come specchio di quell'umanità che in essi vive. Passato
e presente si mescolano e la vita di ieri e rivissuta con simpatia e
non con nostalgia.
Cipriono Toso, Corbone Vogetole Benedetto Berlingieri, Frutto
e Verduro Tombolo (Nino Ciorlo), Lotterio llido, Coffè Ligure di
cassette protettive di legno incatramato);
- al ripristino dei selciati stradali;
- all'installazione, sia dei lampioni a stelo sia di quelli a muro;
- alle riparazioni ai contatori, nei casi di guasti non derivati per
- all'accensione e pulizia dei fanali (affidata al dipendente comunale
terra.
E una poesia di valori positivi nella pluralità dei temi" C'è, in primo
luogo, il concetto della vita come valore prezioso: anche la vita più
umile e riservata conserva significativi essenziali per tutti. Meirana
Soho.
da subito si attivò, predisponendo tutte le procedure per
più di un fiore,
profumi di vita!
Giuliano Meirana, che collabora con il nostro giornale, ha ricevuto
Ma, anche questo esercizio, ebbe poca durata; il gas ad acetilene,
a "scopo illuminante", stava irrompendo nelle maggiori città europee
soppiantando i vecchi lumi a petrolio.
lnfatti, agli albori dell'Ottocento, il chimico Philippe Lebon, aveva
inventato le "thermolampes": le prime lampade a gas, seguendo
l'esempio dell'inglese William Murdock che, due anni prima, trovo
modo di stupire Londra illuminando, con un rudimentale impianto
insufficiente alla bisogna.
ll progetto prevedeva la messa in opera di un Gasometro generatore,
della capacità potenziale di 225 fiamme da 20 candele, tale da
sostenere l'alimentazione dei 34 fanali pubblici.
Fanale a gas in Piazza Roma previsti più, una adeguata riserva a
soddisfare le richieste degli utenti privati.
La proposta del Boccalandro fu accolta dalla Giunta comunale che
Ti festeggiano con un fiore.
recentemente importanti riconoscimenti in concorsi nazionali di
poesia. Riportiamo di seguito la prefazione di Francesco Gallea.
giunte nel campo della illuminazione svolta col petrolio" si affrettò
a sostituire questo arcaico esercizio facendo installare, nei punti
più nevralgici dell'abitato, una serie di fanali col proposito di
potenziare questo servizio pubblico.
L'impianto constava di 24 fanal|. due a stelo e ventidue a muro,
strategicamente collocati in prossimità dei più frequentati "caruggi"
e nelle piazzetle del centro storico e alla cui custodia doveva
provvedere, ancora una volta, un "tuttofare" del Comune.
IL GIRRDINO
Tu che,
e de anchéu"
di Giuliano Meirana,
edita dalla COEDIT
Mauro Cormagi
Editore di Genova.
Come ben si può trarre da questa scarna esposizione, l'impianto
a fiaccole, in opera nell'antica Noli doveva essere assai modesto
Alimentari
Donna!
E'in libreria la nuova
raccolta di poesie
"De... vèi
e di spengerli alle prime luci dell'alba, durante il suo consueto
Nel 1837, Napoli installò Ia "luminaria a gas" poi, fu la volta di
& Pasta Fresca
anchèu
Poche torce illuminano la medievale Nauli tanto che il Magnifico
Consiglio dei Capi di Casa, aveva disposto che fosse sufficiente
"... il Chiavatero ad accendere li fochi nei pressi delle porte di città,
Nella primavera del 1820 il gas arrivo in ltalia.
ll teatro privato del Cav. Aldini, in Milano, fu il primo locale ad
inaugurare "...i lampioni ad acetilene"; tre anni dopo toccò al caffè
Giannotti, noto salotto di Torino.
SPOTORNO
Viale Europa, 36
ede
dl Girliono AAoggio
di sua creazione, le Officine Watt nel quartiere di
di Ganduglia Luciano & C.
De... vèi
ELU CE FUI
8
LATTERIA
TEDESCHI
TeL.019.74.52.44
I poesoggi di Romo Volpero
Pogino
Uno sEotistico pubblicoto negli
lltti del (onvegno lnternozionole
di lmperio (l 1-12 oltobre 2002) "Do Ulgssos o 2001 : Odisseo
nello spozio": l'ondomento Euristico dello Riviero di ponente
veda a Spotorno nel 1935,
85000 pt@s@nz@, ollo pori di
Bordighero, più che o Diono
Morino.
Morino ed lìlbisolo
.l936 Spotorno
Noll'onno
contovo 83000 presanza , nel
1937, 128.000; e nal 1938,
r
33.000.
Dol Secolo III
del2O luglio l92O
PIUM€
Vorrei restare in un nido caldo,
fatto di piume e profumo,
possedere un sogno
a lungo desiderato
e mai realizzato,
un attimo di eternità
che mai mi regalai.
Le tue mani promettono amore,
i tuoi occhi futuro,
XlX" del 20 luglio I920 dò
ma la paura non cede...
Voglio rimanere al sicuro,
notizio cho noll'ompio solone
doi Bogni Cerutti si è svolto
senza di te,
lnfino uno curiositò: " ll Secolo
uno festo donzonte tro
i
bognonti dello
sEobilim@nto.
tra le piume,
nel nido e nel profumo.
Raffaella Di Bella
G.
c."&
Marcello Zinola
Dirattorc €ditoriole
Franco Riccobene
Godozione
Alberto Peluffo, Vice Direttore
Mario Marchisio, Ambiente
Giuliano Moggio, Ric. storica
Fabio Beiso, Web Master
Franco Rossello
Carlo Magnone
Giovanni
rlovannl Vignola
vlgnola
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I
Laura Candelo
Honno tolloboroto
colloboroto ol numero:
lsadonne - Cons. Com.
Livia Basadonne
)aolo Calvi - Pro Loco
Gian Paolo
Laura Candelo
ano Cerutti - Storico
Giuliano
Lucianoo Corrado - Giornalista
rlla Di Bella - Poetessa
Raffaella
Poetessa
Vittorio Flick - Cons. Comunale]
Comunale
Annunziata
:iata Gallo - lnsegnante
rca Limito - Artista
Luca
Brunoo Marengo - Scrittore
ano Meirana - Poeta
Giuliano
na Merlotti - Artista
Anna
Rossi - Assess. Carcare
Mattia Rossi
Remo
no Volpera - Pittore
I
Ticiar
Ringroziomonti
Gli inserzionisti de ll Sole
Mauro Cormagi - editore
Natalina Demaestri - ANMIC
Gianni Magaraggia
Lc vostrc lettsre o:
Redazione ll Sole
17028 Spotorno (SV)
Numcro chiuso il 37.O3.2OO4
ì
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