FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.34 Pagina 2 l’Olmo Febbraio 2015 • eventi • 16 l’Olmo Il Cinecircolo Maurizio Grande, con il patrocinio del Comune di Diamante-Assessorato alla Cultura e Turismo, dell'agenzia cinematografica Genius Management di Roma e del Consorzio Pro loco - Riviera dei Cedri - Alto tirreno, organizza il suo primo laboratorio di recitazione cinematografica. Il corso, che si terrà dal 23 al 27 febbraio avrà, tra gli altri, come docente il regista Salvatore Asta, filmaker di ori- “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) gini calabrese che vive da tempo in Sardegna e che ha alle spalle numerose produzioni cinematografiche . Le lezioni, che si svolgeranno tutte a Diamante, si articoleranno in due fasi: la prima di tre giorni, dedicata alla teoria; la seconda di due giorni, dedicata alla pratica. Un evento formativo che, grazie all’iniziativa del Cinecircolo, si tiene per la prima volta nella “Perla del Tirreno”, e che è aperto a tutti coloro vogliono conoscere il mestiere della recitazione cinematografica, avviando un affascinante percorso artistico ed eventualmente professionale. Alla fine del laboratorio, infatti, i partecipanti registreranno un monologo che sarà visionato dall'agenzia Genius Management che valuterà un eventuale ingresso nello staff dell'agenzia. Il corso di recitazione si aggiunge alle nume- i primi 50 anni di matrimonio e non li dimostrano rose attività già messe in cantiere dal Cinecircolo che ha oramai un curriculum particolarmente nutrito e prestigioso. L’Associazione di Diamante, lo ricordiamo, è impegnata a promuovere l’amore per il cinema, a far emergere nuovi talenti, a sostenere iniziative di carattere sociale e solidale , a pubblicizzare e promuovere Diamante e il suo territorio. Tra le iniziative più recenti merita una menzione particolare la prima edizione del “Galà della Solidarietà” dedicato al tema dell’ Alzheimer, che ha visto la proiezione del corto “Il sorriso di Candida” e registrato il contributo di importanti interventi scientifici e testimonianze dal mondo no profit e della ricerca. Il Cinecircolo è l’organizzatore, inoltre, del Mediterraneo Corto Festival, giunto alla sua quarta edizione e divenuto un evento di riferimento, appunto, nel genere dei cortometraggi. Il Cinecircolo, non da ultimo, ha realizzato, per la regia e la sceneggiatura di Francesco Presta e Ferdinando Romito, due cortometraggi: “Sweet Dream”, che ha partecipato, ot- Annamaria Tiesi e Vittorio Papa nel giorno del loro 50° matrimonio. Vivono a Tor S.Lorenzo (Ardea) vicino Roma. Sono di Diamante entrambi e sono stati sposati il 14 gennaio 1965 da Don Pasquale Grandinetti , nella Chiesa Madre di Diamante. Appena sposati sono emigrati in Svizzera a Thun . Hanno due figli, Roberta e Antonio. Hanno avuto tre nipoti, due da parte di Roberta ( Matteo di quasi 24 anni e Veronica di 18 ) e uno da parte di Antonio ( Nadir di 4 anni). Dopo anni di lavoroin Svizzera si sono trasferiti a Roma dove vivono tuttora tornando a Diamante solo per le vacanze. tenendo importanti riconoscimenti, a diversi festival del genere, e “Tango del Mare”, quest’ultimo a breve in uscita e pronto a replicare il successo dell’opera prima. Per info sul corso di recitazione: em@ il [email protected]; tel 331.5794601 pagina facebook del Cinecircolo Maurizio Grande. Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella • l’ editoriale • L’ Accademia….questa sconosciuta di Franco Maiolino Sono certo che non c’e Diamantese che non conosca il Peperoncino Festival così come sono certo che buona parte dei diamantesi non conoscono cosa sia L’Accademia del Peperoncino. I tanti che non lo sanno hanno recentemente perso due ghiotte occasioni . La prima il 25 Gennaio scorso, quando il neo governatore della Calabria Mario Oliverio e l’Onorevole Ernesto Magorno hanno chiamato a raccolta amministratori e cittadini della Riviera dei Cedri per richiedere il sostegno anche economico, necessario alla sopravvivenza della prestigiosa Accademia del Peperoncino, che versa in oggettive difficoltà per la soppressione di ogni contributo pubblico e per il crollo dei soci, le cui quote di iscrizione rappresentano al momento l’unica fonte di sopravvivenza. La seconda, il 31 gennaio durante il convegno sulla Dieta Mediterranea , quando si è toccato con mano quale sia la qualità e la valenza delle iniziative promosse dall’Accademia capace di intessere e raccordare su specifiche tematiche, problematiche ambientali, turistiche, culturali e socio economiche chiamando a relazionare esperti di calibro internazionale come per l’occasione il Professor Di Lorenzo dell’Università Tor Vergata e la Prof.ssa Magledonne…….responsabile della Convenzione per il Paesaggio della Comunità Europea. Bisognerebbe invece, che tutti sapessimo, che dietro il successo ed il prestigio del Peperoncino Festival e di Diamante di cui è diventato identificativo, si cela il lavoro certosino ed ultraventennale dell’Accademia che sotto la guida del suo presidente Enzo Monaco lavora a pieno regime tutto l’anno e a 360 gradi portando in giro per l’Italia e per il mondo il nome della nostra città cui il Peperoncino è indissolubilmente legato. Ecco dunque le oltre 100 delegazioni nazionali e quelle estere come la Svizzera, il Giappone, l’Argentina, i convegni scientifici, i festival paralleli come Rieti e Camaiore, i congressi nazionali in giro per il Mediterraneo, le incursioni in eventi come il Festival di Sanremo, la Bit di Milano, le Fiere internazionali, le Iniziative Editoriali, i passaggi televisivi, le copertine dei giornali, gli Accademici testimonial, la sperimentazione botanica, i rapporti con la scuola e le università, la ricerca storica, la promozione dei territori e delle eccellenze gastronomiche. Questo è tant’altro ancora si fa all’Accademia del Peperoncino, nella sede nazionale di Via Benedetto Croce a Diamante. Lo fa Enzo Monaco insieme a un manipolo di volenterosi collaboratori senza averne particolari ritorni economici. Grande invece è il ritorno in immagine per Diamante per cui dovrebbe essere un dovere per tutti i Diamantesi conoscere di più l’Accademia ed iniziare a sostenerla. Porto: si riparte L’Amministrazione Comunale di Diamante rende noto che finalmente si sono completate le procedure necessarie per la realizzazione della infrastruttura portuale. Lo scorso 23 gennaio, infatti, è stato emanato il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, il quale prende atto che le modifiche proposte per le opere a terra e previste nella perizia suppletiva e di variante migliorativa sul progetto di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante, non siano tali da richiedere l’attivazione delle procedure di cui agli art.20 e seguenti del D.Legs 152/06 e del connesso regolamento regionale 3/08, non comportando ripercussioni sull’ambiente. Si ricorda che, con DDG n. 15223 del 11/11/2013 era stato già espresso parere favorevole per la parte di progetto riguardante le opere a mare. Il Decreto conferma tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti precedenti cui il proponente, l'Ati Icad Costruzioni Generali S.r.l – Diamante BLU S.r.l., dovrà attenersi per la realizzazione dell’opera. L' Amministrazione Comunale è sicura che, a seguito di questo sofferto passaggio burocratico, non ci siano altri elementi ostativi per la ripresa immediata dei lavori e sollecita, pertanto, tutti gli organi preposti ad attivarsi tempestivamente. La stessa Amministrazione sottolinea l’impegno che fin dal suo insediamento sta assicurando il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, circa una soluzione positiva della vicenda, attraverso il superamento dei passaggi burocratici che ne hanno frenato una positiva soluzione. Analogamente si evidenzia l’attività profusa nella stessa dal Segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno. L'Amministrazione Comunale di Diamante, infine, in comune sentire con tutto il Consiglio Comunale, il Comitato Porto, gli operatori di settore e la Città tutta, ribadisce che manterrà alto il livello di attenzione e di impegno su questa opera così rilevante per il futuro di Diamante. L’ Amministrazione Comunale n. 147• anno 13 • febbraio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 3 l’Olmo Febbraio 2015 • dal comune • 2 RISORSE AGGIUNTIVE DEL PILS A DIAMANTE, PER LA REALIZZAZIONE DI TRE IMPORTANTI PROGETTI • 15 eventi • Febbraio 2015 l’Olmo Un altre grande appuntamento teatrale: Carlo Buccirosso a Diamante per la stagione 2015 del Cineteatro Vittoria. “Una Famiglia Quasi Perfetta” Cineteatro Vittoria, 4 marzo 2015, ore 21,30. Dopo il primo finanziamento PISL, relativo all’Acquario Multimediale del Parco Marino Riviera dei Cedri, attualmente in fase di realizzazione all’interno del Parco Enzo la Valva, Diamante ha ottenuto importanti risorse aggiuntive nella rimodulazione dei residui del PISL, per la realizzazione di ben tre progetti a suo tempo ammessima non finanziati.Opere strategiche per il turismo a Diamante, di cui nei giorni scorsi sono state attivate le procedure d’Appalto. Nello specifico: Il primo intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del centro storico di Diamante, mirata alla realizzazione di opere a supporto del sistema di accoglienza ospitale per un importo finanziato di Euro 800.000,00. Il secondo intervento prevede la realizzazione dell’Emporio Multimediale dei Borghida collocare all’interno dell’attualeDAC, al fine di ospitare tutti iservizi di “accoglienza turistica”a scala intercomunaleper un importo finanziato di Euro 350.000,00. Il terzo è un progetto “immateriale” a titolo “INFO COMUNICAZIONE OSPITALE : prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” relativamente agli otto Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL. Offerta turistica comprendente sia gli operatori del settore che gli itinerari tematici che caratterizzano la Riviera dei Cedri. Tali significative risorse permetteranno di completare il “percorso” di riqualificazione urbana e la valorizzazione complessiva del Centro Storico di Diamante e la ristrutturazione del DAC. Soppressione corse ferroviarie: il Sindaco scrive alle autorità Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione Calabria, all'Assessore ai Trasporti Regione Calabria, all'Amministratore Delegato Trenitalia, al Prefetto di Cosenza. Nella lettera si legge: << L'Amministrazione Comunale di Diamante dissente con forza, per i nuovi tagli effettuati, nel territorio, alle corse ferroviarie, con riferimento, in particolar modo alla soppressione del Treno n. 12700, con partenza prevista alle ore 16.35 dalla Stazione di Cosenza ed alla relativa corsa di ritorno numero 12701, in partenza da Sapri alle 19.00. Analoga soppressione ha riguardato il Treno 12696 con partenza da Cosenza alle 13.50 ed arrivo a Praia a Mare alle 15.35. Scelte effettuate, quelle sopra riferite, che comportano una nuova e pesante penalizzazione per gli utenti della nostra Città e di tutto il comprensorio. Si tratta, infatti, di una ulteriore diminuzione del servizio, che si aggiunge alle altre già attuate negli scorsi anni, che sta arrecando disagi in particolar modo ai numerosi pendolari che per lavoro e studio utilizzano quotidianamente questa tratta ferroviaria, per raggiungere il Capoluogo di provincia e i comuni del territorio. Una scel- ta che va quindi a discapito dei servizi forniti a categorie sociali che prediligono l'utilizzo del treno come più economico ed accessibile e che, in generale, penalizza forme di trasposto sostenibili, moderne e capaci di consentire a tutti gli utenti, migliori possibilità di spostamento. Nel contempo, la decisione di sopprimere ulteriori corse ferroviarie, contrasta in maniera stridente con la necessità di incentivare l'accessibilità ad un territorio in costante crescita ed a forte valenza turistica, naturale collegamento con i flussi turistici provenienti dalla Campania. Per le ragioni sopraesposte l'Amministrazione Comunale di Diamante, chiede, pertanto, il ripristino, delle corse soppresse, per non penalizzare l'utenza di un territorio che ha invece bisogno di implementare tali servizi per poter portare a compimento il suo compiuto sviluppo>>. la paternità di suo figlio! Sembra una normale vicenda legata alle difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il diScritto e diretto da Carlo Bucsordine legislativo, la mancanza cirosso di una quotidiana tutela del cittaCon: Carlo Buccirosso, Rosalia dino, unite alla presunzione di convenienza che ormai regna nel Porcaro, Gino Monteleone, Davinostro “bel paese”, e cioè che de Marotta, Tilde De Spirito, Peptutti siamo colpevoli di tutto, salpe Miale, Fiorella Zullo, Giordano vo prova contraria, porteranno gli Bassetti. l’età di sei anni, e che ora appare eventi sul precipizio di una normale come il loro principale punto di rifeLo spettacolo rimento, fin quando un giorno, un tragedia quotidiana, cui la nostra In una piacevole e tranquilla villetta inaspettato evento arriverà a turba- spietata battaglia esistenziale ci ha residenziale, una pacifica famiglio- re la pace della loro esistenza…il ormai tristemente abituati… la, lui affermato psicologo, lei in- padre naturale dell’amato e coccosoddisfatta casalinga, sembrano vi- lato pargolo, che piomba nel tepore Per info 329/3731391, vere in apparente armonia assieme delle mura della casa a recriminare 338/9129096, 3201792754. al loro figlioletto, adottato sin dal- Dieta Mediterranea e Convenzione Europea del Paesaggio, se n’è parlato a Diamante in un convegno. “Valorizzazione dei paesaggi della dieta mediterranea” è il titolo dell’importante convegno organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, che si è tenuto lo scorso 31 gennaio nella sala consiliare del Comune di Diamante. Come ha sottolineato il Presidente dell’Accademia del Peperoncino, Prof. Enzo Monaco, introducendo i lavori del dibattito, l’iniziativa si colloca in una serie diincontri che l’associazione terrà in diverse città calabresi per ovviare ad una carenza, assolutamente inconcepibile, di mancata conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, nella nostra regione, dopo che questa è stata riconosciuta, dall’UNESCO, come patrimonio dell’umanità. Una considerazione ancora più grave considerato che alcuni studi fondamentali sulla Dieta Mediterranea sono stati fatti in Calabria e precisamente a Nicotera. L’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, il Dott. Franco Maiolino, nel portare i saluti dell’Amministrazione Comunale ha sottolineato, anche sulla scorta dell’impegno assicurato in questi anni dal suo assessorato, come la Dieta Mediterranea, sia uno dei motori sui quali investire per lo sviluppo e come rappresenti un brand sul quale puntare decisamente, anche e soprattutto come proposta del nostro territorio in vista dell’Expo 2015 di Milano che avrà come tema principale proprio l’alimentazione. Di particolare interesse, poi, la relazione del Prof. Antonino De Lorenzo , dell’Università Tor Vergata di Roma, sul tema “Il modello della dieta mediterranea, origini e ricadute socio-economiche e sanitarie”. De Lorenzo ha approfondito, dal punto di vista scientifico, le peculiarità, in positivo della Dieta Mediterranea. De Lorenzo non ha mancato di lanciare un appello accorato alla conservazione e alla valorizzazione delle nostre eccellenze e del nostro DNA alimentare . Ospite d’eccezione del convegno la Prof.ssa Maguelonne Déjeant Pons, Segretario esecutivo della Convenzione europea del paesaggio a Strasburgo, che parlato del tema: “La presa in carico dell’economia nei lavori di implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio”. Si ricorda che la Convenzione europea del paesaggio è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è il primo trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nel suo insieme. Oltre a dare una definizione univoca e condivisa di paesaggio, la convenzione, dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si impegnano ad applicare. Nel suo lungo ed interessante intervento la Dejans Ponts, tra le altre cose ha riferito, sulla scorta degli studi di diversi economisti, di come il legame tra il paesaggio e l’industria turistica assume un ‘importanza fondamentale. Riportando un esempio concreto la Segretaria della Convenzione ha dichiarato che è stato dimostrato che dimostrato che un euro investito nella tutela del paesaggio dà come risultato 7 euro di ritorno economico per l’investitore. A conclusione del convegno di grande interesse è stato l’intervento del Dott. Felice Spingola, Economista dell’Ambiente che ha incentrato il suo intervento sul tema: “Economia e Paesaggio: opportunità per le aree rurali del Mediterraneo”. Da Spingola e dal suo articolato intervento, è stato confermato il legame, oramai indissolubile e strettissimo tra salute ambiente ed economia. Da questo, ha affermato l’economista, è inammissibile che una regione come la Calabria non sia capace di valorizzare adeguatamente la Dieta Mediterranea. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 4 l’Olmo Febbraio 2015 • storie nostre • 14 Come eravamo Il lavoro a Diamante era fatto da artigiani e pescatori. Bravissimi nel campo della lavorazione delle scarpe.Nella foto il famoso calzaturificio Vaccaro. Grandi faticatori della pesca i pescatori di Diamante erano conosciuti in tutta la Calabria per la loro bravura nella conoscenza del mare e il loro grande coraggio. • 3 dal comune • Febbraio 2015 l’Olmo Progetto S.O.La.Re Il comune di Diamante ha aderito al progetto S.O.La.Re - Servizi per l’ Occupazione ed il lavoro in Rete - realizzato da FORMEZ PA. L’ obiettivo del progetto è quello di facilitare l’ attività di ricerca di lavoro, sia da parte delle imprese che da parte dei cittadini, grazie alla realizzazione di Reti tra i diversi soggetti abilitati all’intermediazione ed in particolare Istituti di scuola superiore e di secondo grado, Università pubbliche e private, Province, Comuni singoli ed associati, Patronati, Associazioni di datori di Lavoro, Associazioni senza fini di lucro dedicati alla tutela del lavoro e delle disabilità etc, attraverso applicazioni Web, create all’ interno di un portale Sportello Lavoro gestito da personale formato ed addestrato. Il progetto consente ad ognuno dei soggetti coinvolti nella realizzazione della rete di utilizzare gli stessi strumenti e la stessa metodologia per erogare servizi di intermediazione tra domanda ed offerta in rete e servizi per l’ occupazione e la creazione di micro impresa ai citta- dini ed alle imprese, attraverso attività finalizzate all’affiancamento ed all’addestramento, in presenza e a distanza. Referente del progetto è la Dr.ssa Mariassunta Urciuolo, Assessore al Welfare, che sottolinea l’importanza di questo canale quale valido strumento di aiuto per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e rimarca l’impegno dell’assessorato e dell’intera giunta nel promuovere l’informazione rispetto all’utilizzo di tutte le opportunità e delle risorse atte a favorire la ripresa dell’occupazione, in un momento di particolare crisi sociale ed economica come quello che stiamo vivendo. Marcello Pascale entra nel consiglio comunale La foto è stata scattata agli inizi degli anni 60 sul lungomare davanti l’attuale Pizzera “A’ Cannarutia” dopo una commemorazione ai caduti della 1 guerra Mondiale. I signori in foto sono tutti decorati al merito. Da sinistra in piedi :Cosenza Giovanni dipendente della ferrovie e capostazione, Bernardo Fabiani edicolante in corso Garibaldi ,Vittorio Magurno professore e poi Preside della Scuola media di Diamante, Salvatore Casella ha gestito un tabacchino all’interno del negozio di Maniscalco prima di passarsene nell’attuale libreria di fronte, Vaccaro Giuseppe barbiere in via Mazzini davanti l’attuale negozio di Intimida, Cauteruccio Giuseppe (detto u’purtuvallaro) pescatore, De Vito Sergio pescatore, Carlo Casella sergente maggiore, pilota dell’aviazione militare ferito nella 1 guerra mondiale . Da sinistra seduti :Trifilio Luigi gestiva una cantina nell’attuale gioielleria Pringeps, Tosto Albertone ( detto Galiano)operaio della Saffa a Grisolia, Giovanni Bartalotta ( detto Muttalibano) pescatore, Raffaele Benvenuto gestiva un negozio di alimentari nell’attuale tabacchino di Vincenzo in piazza Immacolata Concezione ex 11 febbraio. A seguito del mio ingresso nel Consiglio Comunale mi sento in dovere, ma soprattutto ho il piacere, di ringraziare tutti per la fiducia accordatami, a partire dall’amica e compagna di un progetto politico condiviso, Mariassunta Urciuolo, che ha lasciato il suo posto in Consiglio Comunale continuando a garantire comunque il suo impegno e le sue competenze attraverso il rinnovato incarico come Assessore al Welfare, senza deludere così la volontà e le aspettative dei suoi numerosi elettori, al Sindaco Dott. Gaetano Sollazzo ed al Consiglio tutto, per la stima dimostratami. Sento grande il senso di responsabilità per il ruolo che sono chiamato a svolgere in Consiglio, soprattutto in un periodo di recessione e crisi che sta investendo tutta l’Italia ed ancora di più il nostro meraviglioso ma martoriato sud, per cui, spenderò tutte le mie forze e le mie capacità ber tendere al “bene comune” che è l’obiettivo precipuo che la buona politica deve perseguire, ed io buona politica voglio fare. Una politica tra la gente, basata sul confronto civile, sull’ascolto dei bisogni dei cittadini e dei tanti giovani con cui spesso mi trovo a parlare, una politica che realizzi e non parli soltanto, che badi alla concretezza e non venda fumo. Chi mi cono- sce sa che tutta la mia vita è basata sulla concretezza, sui fatti e non sulle parole, sulla silenziosa operosità, sulla solidarietà e non su inutili schiamazzi. La mia passione per la politica ed il mio smisurato amore per Diamante e per i miei concittadini, mi hanno da sempre portato ad interessarmi delle sorti del mio paese. Adesso come non mai i miei sforzi saranno protesi a risolvere – o almeno cercare di risolvere - i molti problemi che ci troviamo a combattere ogni giorno, a cercare di migliorare le sorti della nostra cittadina che, nonostante la crisi, rimane fiore all’occhiello dell’intera Regione Calabria. Mi sentivo e mi sento parte integrante di questa bella “squadra” e ad ognuno di loro mi lega stima ed affetto, credo nella bontà dell’operato del nostro Sindaco e vivo già un fattivo clima di collaborazione ed unità d’intenti che sono valori basilari soprattutto nel lavoro di squadra di un’amministrazione che voglia ben operare. E’ comune il senso di responsabilità ed il peso che tale servizio (perché la politica è servizio) impone e tutti, ognuno per le proprie competenze, ci stiamo sforzando di lavorare nella giusta direzione. Concludo ringraziando tutti gli elettori che con il loro voto hanno espresso stima e fiducia nella mia persona ribadendo loro che il mio impegno sarà massimo, sempre piena ed assoluta la mia disponibilità, per tutti in qualsiasi momento avranno bisogno del mio operato, di chiarimenti, o anche per un confronto. Marcello Pascale FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 5 l’Olmo Febbraio 2015 • associazioni • 4 13 • storie nostre • Febbraio 2015 l’Olmo L’antico porto di Cirella UN S UC C ES S O IL S O L E IN C L AS S E , PRO GE T TO E D UC AT IVO D E L L’AS S O C IAZ IO NE ANT E R , C H E HA CO INVO LTO IL CO MUNE D I D IAMANT E E BUO NV IC INO ( C S ) L E C L AS S I PR IM AR IE E S ECO NDARIE D E L L ' IST IT UTO CO MPRE NS IVO D I D IAMANT E Anter: “Gli alunni della scuola Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo di Diamante ci hanno trasmesso un grande entusiasmo. Da loro, parte l’impegno di tutti verso il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del nostro Pianeta”. Diamante, 05 Febbraio 2015 – Curiosità, interesse, entusiasmo e tanta voglia di capire come aiutare il nostro Pianeta, questi i principali ingredienti che hanno condito la lezione de “Il Sole in Classe” svoltasi Martedi 05 Febbraio presso la palestra della Scuola Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo del Comune di Diamante e Buonvicino. Una lezione di 2 ore per sessione fortemente voluto dal Preside ,Vice Preside e da tutto il Corpo docenti e resa possibile grazie all’impegno e alla collaborazione degli associati Anter Paolo Romagno , Antonio Durante e dei Delegati Regionale Andrea Tiesi e Patrizio Tiesi. Sono intervenuti inoltre anche i consiglieri del comune di Diamante Antonio Cauteruccio e Francesca Amoroso ed il Consigliere del comune di Buonvicino Claudio Roberto. “Tanto entusiasmo e voglia di apprendere -racconta il Delegato Regionale ANTER Andrea Tiesi - hanno reso possibile spiegare agli alunni come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare il nostro Pianeta. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dai più piccoli per contribuire a creare una generazione di adulti consapevole dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia”. Il progetto “Il Sole in Classe” ha infatti l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. Un progetto che parte dai bambini e punta a coinvolgere gli adulti, le famiglie, l’intera comunità. “Conoscere tramite l’interazione, il gioco e il divertimento -continua il Delegato ANTER - è l’obiettivo che ci siamo prefissi nell’ideare “Il Sole in Classe”. Fin dalla nostra nascita abbiamo guardato alla formazione dei più piccoli come ad uno dei punti cardine della nostra mission. Tra i progetti più importanti ricordiamo le borse di studio agli studenti laureati con tesi sui temi della green economy, due master sulle energie rinnovabili e gli eventi nazionali L’Energia dell’Italia con oltre 12.000 partecipanti”. Informazioni per la stampa : ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è nata nel 2009 in Toscana e dalla sua nascita ha coinvolto 200mila persone che si sono associate scegliendo di dare un contributo per tutelare e diffondere le energie da fonti rinnovabili. La missione dell’Associazione è quella di aiutare il Paese a sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Attraverso i suoi numerosi progetti ANTER si pone due obiettivi: coinvolgere i cittadini, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità economiche e ambientali generate dalla diffusione di queste nuove forme di energia, e tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo del settore a livello istituzionale. www.anteritalia.org Segreteria ANTER Tel. Sede 0574-34805 [email protected] Coordinatore nazionale Antonio Rancati Fondatore e relazioni istituzionali ANTER Cell. 393-3318613 [email protected] di Pietro Cirone Era forse un giorno del 450 a.C. quando Parmenide, lasciata Elea in compagnia del suo amico e discepolo Zenone, più giovane di lui di venticinque anni, su di una vettura tirata da una coppia di cavalli tagliava all'interno il promontorio di Palinuro alla volta della non lontana Cirella. . Il grande filosofo doveva essere allora oltre la sessantina, forse sui sessantacinque anni. Di origine greca, era nato nella colonia di Elea verso il 516-11, e adesso era venuto il momento di andare a conoscere il giovanissimo Socrate. A Cirella perciò ci andava, quel giorno, per poter salpare alla volta di Atene.. E, secondo la testimonianza di Platone, l'incontro con Socrate poi ci fu realmente. Sì, è proprio possibile che la partenza di Parmenide per Atene sia verosimilmente avvenuta più o meno così, perché allora a Cirella un porto doveva esserci davvero. Che anche Elea avesse un porto, questo è probabile : era sempre uno scalo greco, per cui sarebbe stato ben possibile che Parmenide si fosse imbarcato proprio lì, chi potrebbe negarlo. Anzi, tutto lo farebbe pensare, essendo egli di quel posto. Ma quello che doveva affrontare era pur sempre un viaggio in Grecia, non una semplice escursione in barca. Ed a quel tempo, tralasciando il naviglio sottile, le navi mercantili e da viaggio incominciavano già a superare le 100 tonnellate, per raggiungere poi nel giro di qualche secolo forse il record di oltre 3.000 tonnellate ( "Siracusana" di Gerone il giovane ). C'erano perciò, come suol dirsi, navi e navi, e, di conseguenza, anche porti e porti, allora come oggi, dai semplici approdi e piccoli scali fino ad arrivare ai porti veri e propri . E tutto lascia pensare che a Cirella, probabilmente, ve ne fosse uno di quelli maggiori. Infatti, sebbene di questo antico porto nella letteratura classica non parli direttamente proprio nessuno, purtuttavia qualcosa di interessante in merito forse la dice Plinio il Vecchio, l'onesto funzionario imperiale, comandante militare, storico ed erudito dell'età dei Flavi, morto durante l'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei. In un noto passo della Naturalis Historia ( Libro III, 71, 72, 73), nell'elencare le più importanti località site a Sud della foce del Sele, così egli scrive : " Dal Sele comincia la III regione e la terra dei Lucani e dei Bruzi ". E, continuando a Sud di Capo Palinuro, descrive di fatto, per elencazione, anche tutto il comprensorio tirrenico calabro sito a Sud dell'attuale Castrocucco anche se con qualche inesattezza, per la verità. Cita infatti il fiume Lao ( "Laus amnis" ) e la famosa omonima città di Lao ( "fuit et oppidum eodem nomine"), non più esistente ai suoi tempi perché il relativo sito ( oggi identificato sulla collina San Bartolo di Marcellina ) era già stato abbandonato da almeno tre secoli. Quindi continua " da quello ( cioè dal Lao ) ( inizia ) il litorale bruzio, ( seguono ) la città di Blanda, il fiume Baletum, il porto Partenio dei Focesi…" ( testualmente : "ab eo Bruttium litus, oppidum Blanda, flumen Baletum, portus Parthenius Phocensium …" ), fino poi a citare, ancora più a Sud sulla costa, altri siti ( tutti indicati o posizionabili a 40 miglia e più da Cerelis sulla Tabula Peutingeriana ), cioè "…sinus Vibonensis, locus Clampetiae,…" e poi, all'interno, anche la città di Cosenza ( "oppidum Consentia intus" ). Nella descrizione commette tuttavia l'inesattezza di citare Blanda ( oggi identificata col Palecastro di Tortora ) dopo il fiume Lao. Il fatto è che, nello scrivere l'imponente Naturalis Historia ( 37 Libri ), egli aveva anche utilizzato 20.000 "excerpta" ( "estratti" ) ricavati da circa 2.000 volumi di 100 autori principali, senza poterne ovviamente controllare tutta l'attendibilità.. E l'errore doveva forse circolare da tempo nell'ambiente erudito e scientifico dell'epoca . In proposito, osservando la Tabula Peutingeriana, mi sono accorto che i fiumi Lao, Castrocucco, Bussento e Mingardo, sebbene isolatamente inesistenti sulla carta, è come se fossero graficamente riuniti su di essa ( e quindi praticamente confusi nel loro effettivo corso ) in un unico fantasmagorico fiume, quasi a costituire una sorta di grande "Centauro fluviale", con la parte iniziale corrispondente grosso modo al Lao, quella centrale al Castrocucco ed al Bussento e poi quella terminale all'attuale Mingardo, sfociante quest'ultimo a quattro passi da Palinuro. E' perciò possibile che ci sia stata un'originaria confusione geografica, non più sanata in seguito, neppure all'epoca della redazione dell'originale della Tabula Peutingeriana ( III secolo ), coinvolgente forse contemporaneamente da una parte le foci del Castrocucco e del Lao e dall'altra, conseguentemente, la posizione della città di Blanda. Ma, tralasciando ciò, dalla descrizione emergono comunque due cose : 1°) Plinio, mentre chiama "amnis" il Lao, usa invece il termine "flumen" per il Baletum, e ciò forse per evidenziarne la diversa grandezza, dal momento che "amnis" indica un fiume grande, importante, navigabile (appunto come il Lao), mentre "flumen" un corso d'acqua più modesto ; 2°) cita il Baletum allorché descrive il "locus" prossimo al Lao e comunque prima di passare a quello più meridionale di Clampetia e seguenti . Perciò, dalla descrizione pliniana e dalle indicazioni toponomastiche della Tabula Peutingeriana, mi sembra si possa dedurre che Plinio abbia geograficamente descritto il locus del porto Parthenius come prossimo al Lao aggiungendo anche il dettaglio locale del "flumen Baletum", che di per sé avrebbe davvero scarso interesse se non fosse per l'utile riferimento territoriale, che esso costituisce, per il ben più importante vicino porto ( quanti altri "flumina" come il Baletum avrebbe potuto infatti egli elencare a Sud del Sele, ma non lo fece appunto perché corsi d'acqua minori privi di interesse geografico ! ). Ma dov'era questo benedetto Baletum ? Be', si dà il caso che l'attuale Abatemarco viene identificato nella cartografia rinascimentale col nome di Batum. Circostanza, questa, alquanto singolare e parimenti interessante se raffrontata col nome pliniano di Baletum. Che non si tratti dello stesso fiume, considerato anche che l'Abatemarco è proprio un "flumen" immediatamente a Sud del Lao ? Se così è ( come pare, secondo l'opinione corrente ), allora si può anche affermare, per quanto detto, che il "portus Parthenius Phocensium" di Plinio, molto probabilmente, doveva ricadere proprio nell'antico "locus" di Cirella.. Ma dove ? Forse a Sud del promontorio, fra Cirella e Diamante, come indurrebbero a pensare ( comunque in modo non determinante ) da una parte qualche resto archeologico e qualche riferimento toponomastico e dall'altra anche qualche tarda localizzazione storica del porto del XVIII secolo. Oppure addirittura a Nord, dalla parte opposta del promontorio, nella ben più profonda plaga costiera incisa dal Torrente Vaccuta, come invece indurrebbe a pensare un'importante indicazione di esistente portualità in quella zona nel XII secolo fornita dal geografo arabo Al-Idrisi, a mio giudizio alquanto significativa.. Un'attività portuale in quel sito, ancora possibile nel XII secolo perché il trasporto solido del Vaccuta e quello dell'Abatemarco non avevano evidentemente ancora colmato tutta la rada costiera, spinge infatti a ben ipotizzare una continuità di esperienza e tradizione risalente all'antichità. . D'altra parte la stessa citazione di Plinio del "flumen Baletum", altrimenti di scarso interesse, subito prima del "portus Parthenius Phocensium", la dice lunga sulla probabile stretta contiguità territoriale tra quel fiume e quel porto. Comunque sia, uno studio sulla geomorfologia evolutiva dei due paraggi costieri siti a Sud ed a Nord del promontorio potrebbe aiutarci a valutare la loro maggiore o minore idoneità a candidarsi, durante l'epoca magnogreca, a sito adatto per la costruzione di un porto. I coloni greci, o forse anche di altre antiche etnie, venuti in quel periodo dalle nostre parti a fondare insediamenti, porti e città, avevano infatti una particolare capacità di scegliere i siti su cui impiantarli, adattandosi in modo sorprendente alla natura ed alla conformazione dei luoghi, sicché, laddove avessero trovato un certo tipo di rada, non si sarebbero certamente lasciata sfuggire l'occasione di costruirci dentro un porto e, probabilmente, anche di rispettabili dimensioni, visto che Plinio, a Sud del Sele, menziona nella sua elencazione come porto solo il Parthenius, citando il successivo ( "portus Herculis" ) solo dopo Vibo Valentia. . E per quanto riguarda poi Paestum, Elea e Palinuro, neanche lì cita alcun porto, limitandosi a dire soltanto : "…la città di Paestum, detta Posidonia dai Greci, il relativo golfo ( sinus Paestanus ), la città di Elea oggi Velia, il promontorio di Palinuro ...". D'altra parte si sa che la foce del Sele non fu particolarmente fortunata in quell'epoca come sito portuale a causa delle frequenti piene e degli insabbiamenti. Né il vicino golfo andò forse oltre le caratteristiche di una naturale insenatura se Plinio parla solo di "sinus Paestanus". Per tutte queste non poche ragioni penso perciò che sull'antico porto Parthenius ci siano probabilmente ancora alcune cose da chiarire, e forse anche di non poco conto. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 6 • l’Olmo Febbraio 2015 storie nostre Al Comune di Diamante. • 12 I REGISTRI BORBONICI 5 • servizi sociali • Febbraio 2015 l’Olmo “sos isee IL PROBLEMA DEGLI ESPOSTI NEL XIX SEC. di Ciro R.Cosenza Nel 1977 ebbi la ventura di partecipare al Congresso indetto dalla Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne in ottobre a Catanzaro e nella vicina Filadelfia sul tema “Le riforme in Calabria nel XVIII secolo”. Io tenni, nella sessione di Filadelfia, una comunicazione dal titolo “Esempio di un piccolo feudo sull’Alto Tirreno cosentino nel ‘700: i Brancati di Abate Marco”. In quella occasione si avvicendarono dalla tribuna degli oratori il “gota” degli storici del Mezzogiorno, da Borzomati a Gustavo Valente, da Padre Russo a Gabriele De Rosa. E proprio il grande Gabriele De Rosa tenne un’articolata e dotta relazione sul problema degli “esposti” nella città di Reggio Calabria nel ‘700. Il problema m’intrigò non poco, tanto da stimolare una mia ricerca nella cittadina di Diamante, nel decennio durante il quale Cavour stava tessendo quella complicata ragnatela, che avrebbe portato la penisola italica alla sua unità politica. Apro anzitutto una parentesi: recatomi negli uffici dello Stato Civile di Diamante, di pomeriggio per non intralciare i lavori degli impiegati, ho trovato i vari registri in un ordine perfetto e ben conservati, tanto che è stato per me molto agevole consultarli. Questi registri erano tenuti a cura dei comuni osservando le norme contenute nel Libro I° Titolo II° del Codice Civile e del Real Decreto del 29 ottobre del 1808. Sul frontespizio vi erano le indicazioni della Provincia (Calabria), del Distretto (Paola) e del Comune, nel nostro caso appunto Diamante. I fogli erano stati in precedenza numerati dal Tribunale del Distretto su Delega del Presidente del Tribunale Civile della Provincia, ai sensi del R. D. dell’8 aprile 1809. Per quanto ci riguarda Diamante, sino al 1811 faceva parte del Distretto di Amantea e solo dal 1812 Paola era diventato capoluogo di Distretto. Nell’esaminare i registri degli Atti di Nascita, si evince che il padre del neonato, 24 ore dopo l’avvenuta nascita, doveva presentare il nascituro al Sindaco, indicando il proprio nome e cognome, l’età, la professione o mestiere, e il domicilio, nonché il nome della moglie legittima e le relative generalità oltre il sesso e i nomi da dare al neonato. Di tutto questo si stendeva un verbale, alla presenza di due testimoni, di cui si riportavano i dati. I testimoni successivamente avrebbero firmato l’atto o avrebbero apposto segno di croce, se analfabeti. A margine sarebbe stato annotato l’indicazione dell’avvenuto battesimo, la parrocchia e il nome del sacerdote, che lo aveva somministrato. La presentazione di un bambino di padre ignoto, oppure in caso di assenza del padre per motivi di lavoro, o perché militare, veniva effettuata dalla levatrice condotta. Più complessa la compilazione dell’atto di nascita per un bambino esposto, ovvero abbandonato alla pietà di chi lo rinveniva. Questo fenomeno, che dai cenci nei quali erano avvolti quei fanciulli, rivelava una grande miseria, che era la causa che spingeva al gesto disperato dell’abbandono. Questo gesto era piuttosto diffuso anche sul Tirreno cosentino; nel 1859 nella sola Diamante gl’infanti abbandonati furono infatti nove. In questo comune, dove non esisteva la “ruota”, spesso gli esposti venivano lasciati nei vicoli e raccolti da gente caritatevole, che era stata richiamata dai vagiti, come si evince dal verbale del ritrovamento. Era fatto obbligo a colui che trovava un bambino, denunziare l’evento, specificando le circostanze, cioè il luogo e l’ora esatta del ritrovamento, se ha scorto sostare persone nei pressi o se ha ascoltato delle voci. Nell’atto di presentazione all’Ufficiale di Stato Civile, bisognava specificare se sul corpo dell’infante vi fossero oggetti, cartellini o altro, che potessero individuarne la provenienza. Precauzione inutile, perché chi voleva disfarsene per miseria o per liberarsi del “frutto della colpa”, aveva tutto l’interesse per non farsi riconoscere. Successivamente il Sindaco faceva visitare il neonato dalla levatrice al fine di stabilire il giorno presunto della nascita. Infine provvedeva ad assegnare al piccolo o alla piccola, il nome e il cognome. Tutti questi elementi sono contenuti nei verbali nei registri sopra menzionati. Da qui un insieme di dati, riguardanti la società del tempo, contributi preziosi per lo storico. QUALI DOCUMENTI OCCORRONO PER OTTENERLO: DATI DEI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE (alla data di presentazione della domanda) - Stato di famiglia o autocertificazione aggiornato al momento della richiesta della prestazione - Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (come da stato di famiglia) e dei familiari fiscalmente a carico - Documento di identità del dichiarante - Copia del contratto di locazione con gli estremi di registrazione se il nucleo risiede in abitazione in locazione ed ultima ricevuta pagata - Se Portatori di handicap: certificazione rilasciata ai sensi della L 104/92 attestante l'handicap grave o attestazione di invalidità superiore al 66% - Se Extracomunitari: carta e/o permesso di soggiorno RESIDENZA ATTUALE ATTIVITÀ’ DICHIARANTE ATTIVITÀ' CONIUGE: ATTIVITÀ' ALTRI FAMILIARI: - Se sono presenti familiari studenti: Fotocopia libretto universitario e facoltà DATI REDDITUALI DEL NUCLEO FAMILIARE - Ultima dichiarazione dei redditi presentata (Mod. 730 o Mod. UNICO) - Certificazione reddituale rilasciata dai soggetti erogatori in caso di esonero dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di redditi (Modelli CUD - altre certificazioni) - Redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera - Redditi di attività agricola (valore produzione netta ai fini IRAP) - Dichiarazione dello stato di disoccupazione (rilasciato dall'ufficio di collocamento) per le persone disoccupate; - Copia del libretto di pensione di invalidità civile o pensione sociale DATI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL 31.12 DOCUMENTAZIONE O AUTOCERTIFICAZIONE ATTESTANTE: - Certificati catastali aggiornati di terreni e fabbricati (atti di compravendita, successione, donazione, dichiarazioni ICI) - Valore delle aree fabbricabili - Dichiarazione rilasciata dall'Istituto di credito attestante la quota di capitale residuo del mutuo stipulato per l'acquisto o la costru- zione di immobili DATI DEL PATRIMONIO MOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL 31.12 Documentazione o autocertificazione attestante: - Dati dell'intermediario che gestisce il patrimonio mobiliare (es. codice ABI per le banche) - Saldo contabile attivo, al netto degli interessi, di depositi e conti correnti bancari e postali - Valore nominaLe dei titoli di stato (es. BOT, CCT), obbligazioni, certificazioni di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati - Documentazione attestante tutti i premi versati per contratti di assicurazione mista sulla vita e dì capitalizzazione (esclusi quelli per i quali non è esercitabile il diritto di riscatto) - Aziende o società per le quali non viene redatto il bilancio - Imprese individuali; il valore del patrimonio netto calcolato sull' ultima situazione patrimoniale ed economica e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale - Aziende o società per le quali viene redatto il bilancio; ultimo bilancio approvato con l'indicazione del patrimonio netto e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale - Prospetto redatto dalla società di gestione, attestante il valore nominale delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (Oicr) italiani o esteri. - Documento attestante il valore delle partecipazioni azionarie in Società italiane o estere quotate in mercati regolamentati - Ultimo rendiconto predisposto dal gestore del patrimonio per attestare il valore delle masse patrimoniali costituite da somme di denaro o beni (non relativi all'impresa), affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del D. Leg. n. 415/96 - Documentazione attestante il valore corrente dì altri rapporti finanziari - Possesso auto/motocicli/barche : specificare tipologia e targa . A CHI RIVOLGERSI -Al Comune Ai CAAF ( patronati associazioni di categoria presenti sul territorio All’INPS Realizzato da Dott.ssa Enrichetta Tricanico ASS. Sociale Comune di Diamante Il progetto Home Care Premium L'Home Care Premium è un servizio di assistenza domiciliare innovativo a sostegno delle persone non autosufficienti ed in stato di fragilità, anche con finalità preventive. Il progetto ha lo scopo di individuare ed attivare interventi assistenziali, economici e in servizi, diretti a gestire difficoltà legati alla condizione di non autosufficienza degli utenti o dei propri familiari. L'iniziativa, promossa e finanziata dall'lnps - gestione ex-lndap, sarà gestita dal distretto Socio Sanitario N.1 Praia/Scalea. L'assistenza I servizi previsti, da commisurate al grado di non autosufficienza e al reddito familiare, sono: Contributi economici alla persona non autosufficienti per il pagamento delle assistenti familiari e dei servizi di supporto alla domiciliarietà assicurati dal volontariato; Formazione e supporto psicologico alle famiglie che assistono persone fragili; Servizi di sollievo alle famiglie, svolti da operatori socio assistenziali o da volontari ; Servizio trasporti; Centro sociale per attività di socializzazione, ginnastica dolce, animazione sociale e culturale; Installazione di ausili e demotica per ridurre lo stato di non autosufficienza; Formazione ed accreditamento assistenti familiari e volontari. Le prestazioni socio assistenziali, contenute nel progetto di Assistenza Domiciliare, sono a favore degli iscritti INPS - gestione ex Inpdap, cioè dipendenti e pensionati pubblici, ai loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non autosufficienti e residenti nei Comuni compresi del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/Scalea. Come aderire La domanda di assistenza degli interessati potrà essere inviata all'lnps tramite sito internet www.inpdap.gov.it o rivolgendosi: Allo Sportello Sociale del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/ Scalea ASP Cosenza che ha sede nel Comune di Praia a Mare in Via Municipio 1, in quanto comune Capofila. Servizi Sociali dei Comuni del Distretto. Per i familiari è necessaria l'iscrizione alla banca dati dell'lnps su apposito modello da inviare alla sede provinciale dell'istituto anche tramite Sportello Sociale. L'Inps, in ordine d'arrivo, verificata l'ammissibilità delle richieste, le trasmette allo sportello Sociale per la presa in carica dell'utente, la valutazione del grado di non .autosufficienza e la redazione di un piano socioassistenziale individuale condiviso col beneficiario e la sua famiglia. I Comuni interessati: Aieta, Belvedere M., Buonvicino, Diamante, Grisolia, Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare,San Nicola Arcella,Santa Domenica Talao.Santa Maria del Cedro,Scalea5Tortora, Verbicaro FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 7 l’Olmo Febbraio 2015 • satira e cultura Ciao Cicciarìll’ • 6 A piz e rra 11 • il caso • Gennaio 2015 l’Olmo Ci scrive Ida, una ragazza madre di Diamante ponendoci il suo caso di Giovanni Grimaldi Che dire di Francesco Paolino, conosciuto da tutti come Cicciarìll’ ? Un uomo mite, tranquillo come pochi. Se ne stava seduto ai gradini davanti la cappella di sant’Antonio, in piazza dell’immacolata e salutava insistentemente tutti quelli che passavano. Per una vita aveva fatto l’autista e si godeva oggi la sua pensione. Se avevi pazienza potevi fermarti ed ascoltare le infinite storie che raccontava, sia della sua vita, che di fatti che ascoltava al telegiornale. Quei gradini da oggi in avanti segneranno un vuoto. Visti da Salvatore Marra Parturita d’a ‘Ntrichèra allattata d’a Rutunera. Sèmp’ prima dà nutìzzia E lla cunta senza malizia. Trenta Vìggil’ quatrarìll’.. Jèra mmìgl’ Mucuzzìll’ ! Atu vìst’ u lungomàr’ ? Cchì piccàt’ di dinàr’ ! Rìcchj tìs ‘ ppì ssènt’ tutt’, mmìnz’a via o “sutta sutta”. Ucchj all’aria, fa a distratta... ma riggistra tùtt’ i fàtt’. E si jùra e si jìstìma Cùm’a bonarma di Scìna Scìna: -Sùpa l’òss’ di mamma ! M’avèra rùmp’ na gamma ! ‘Ndà nutìzzia frisca frisca a Pizerra va e...ccì pìsca ! Quànn’ minu tu ccì pìnz’ T’a ritrùv’ sèmp’ mmìnz’ ! Non ccì làssid’ a nisciun... Si ti chiùmma non pirdùna ! -Aju vìst’ ccù ll’ùcchj mìja ! Si vasàvin’ mmìnz’ a via ! M’a pizerra senza “vùc’” E’ ccùm’ u Rutìll’ cogliapùc’ ! Alla Chiazza, sùp ‘u scalùn’, gòj parla d’u Cumùn’ : Rìcchj tìs’, ùcchj di gàtt’... Cùnta cùnta sa no.. sc...càtta ! Fròma allà vùcca, addà parlà... Ciciù e nanà, ciiciù e nanà...... A Diamante si mangia così d i L i l y Ge n o ve se Caro Direttore, dopo aver letto la lettera di Daniela pubblicata sull’Olmo di settembre 2014 anch’io mi sono sentita stimolata a scrivere al nostro giornale. Mi chiamo Ida e anch’io come Daniela sono una ragazza madre. Molti pensano che ragazza madre significhi essere solo un’ adolescente di 14-17 anni che rimane incinta per sbaglio , altri che quando il padre non riconosce il figlio questa è perduta. Penso che siano solo preconcetti che non rispondono alla realtà. Io sono una di queste ragazze madre, che come altre qui a Diamante, con coraggio e con orgoglio ha portato avanti una gravidanza da sola, con il solo aiuto della propria famiglia, e oggi ama quel figlio come se lo avesse desiderato da anni ! Sono una di quelle donne sole, senza l'aiuto di un uomo, che insegnano ai propri figli ad andare in bicicletta, quelle che il sabato stanno nel letto con i figli anziché uscire , quelle che asciugano le lacrime dei propri figli quando non possono accontentarli come vogliono perché non ne hanno la possibilità economica, quelle che vorrebbero trovare un nuovo compagno ma non sopportano l'idea che un altro sgridi il proprio figlio . Sono una di quelle donne che per irresponsabilità si ritrovano incinte della persona che si pensa di amare ma che questo poi gli volta le spalle, dimostrando la propria immaturità. Queste sono le mamme sole, che nonostante a volte non abbiamo più la voglia di vivere, si aggrappano a quegli occhi o a quelle manine per andare avanti e per dire a se stesse che tutti i traguardi raggiunti sono frutto della sofferenza, delle mille rinunce ma pur sempre vittorie per chi non ha colpa di nulla . Scrivo all’Olmo, e ringrazio il direttore per la sua sensibilità a questi argomenti di natura sociale, perché vorrei fare un appello, in qualità di ragazza madre, al Sindaco ed ai nostri amministratori del Comune , perché si facciano carico di queste problematiche affinchè non ci sentiamo abbandonate dalle istituzioni. Tenete presente che non tutte le ragazze madre hanno l’appoggio delle famiglie. Io , spinta solo dal mio senso materno, ho deciso di dare alla luce una nuova vita e non di ucciderla, proprio per questo desidererei essere aiutata, non cercando carità ma solo dignità, attraverso un lavoro o un assegno mensile , come ho visto esistono in tanti paesi d’Italia. I nostri figli hanno tutto il diritto di essere tutelati perché sono il nostro futuro e non possiamo sempre sperare nell’aiuto delle nostre famiglie. Chiedo solo questo perché tra tutto quello che vorrei diventare, qualcosa già sono diventata: FELICE , perché ho scelto di far nascere mia figlia e non sono più sola. TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ RISOTTO ZUCCA E SPECK Ingredienti per 4 persone: 400 gr di zucca -Una cipolla - Una noce di burro - Un cucchiaio di olio d’oliva - Brodo vegetale - Riso per risotti (quattro tazzine da caffè colme) - Una fetta di speck Parmigiano grattugiato - Mezzo peperoncino - Sale e pepe nero Procedimento: IL RING di ENZO RUIS Lavate la zucca e tagliatela e dadini piccoli. Tritate finemente lo cipolla. Scaldate l’olio in una padella antiaderente a bordi lati e fatevi appassire la cipolla finchè non sarà dorata ed il peperoncino. Versate la zucca, conditela con sale e pepe e lasciatela insaporire per qualche minuto a fuoco vivace, mescolando spesso. Unite un mestolo di brodo e fate cuocere dolcemente per 10 minuti. Schiacciate con una forchetta la zucca, lasciando qualche pezzo intero. A questo punto aggiungete il riso, fate tostare leggermente fino a quando non avrà cambiato leggermente colore, aggiungete il brodo caldo un po’ alla volta e fate cuocere girando spesso. Se il brodo si dovesse asciugare troppo e il riso non dovesse essere pronto aggiungete altro brodo e proseguite la cottura. Quando il risotto è pronto aggiungete lo speck (precedentemente tagliato a listarelle e rosolato in una padellina senza grassi), il parmigiano e il burro e mantecate fino a completo assorbimento. Servite caldo. CHI CI AMMINISTRA Gaetano Sollazzo -sindaco Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese Hanno collaborato a questo numero: Ciro R.Cosenza, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Francesco Errico L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 5 febbraio 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°147- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola Ida FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 8 l’Olmo Febbraio 2015 • eventi • 10 20 anni fa il restauro della statua della Madonna dei Fiori di Cirella FASI DI RESTAURO Il primo intervento di restauro è stato il fissaggio di tutte le scaglie di colore sollevate, Iniettando colla di coniglio e facendole riaderire alla struttura con una leggera pressione. La fase successiva è stata la pulitura che ha evidenziato vari strati di ridipintura con colori a vernice. Sul mantello, infatti, vi erano quattro strati di diverse tonalità di azzurro , risultando originale solo il quinto . Identica situazione è stata riscontrata sulle vestì della Madonna e del Bambino. Gli incarnati, invece, presentavano due strati di ridipintura e il terzo originale. La rimozione della ridipintura ha portato alla luce splendidi colori dati a tempera e decorazioni floreali molto delicate. Tali decorazioni testimoniano il nome che la religiosità popolare ha attribuito alla statua (Santa Maria dei Fiori). La pulitura ha, inoltre,evidenziato il grave stato di conservazione. Tutta l'opera, infatti, era stata invasa da microrganismi (tarli) che avevano reso il legno spugnoso, pieno di caverne, di fori e con rilevanti parti mancanti. Tale condizione aveva compromesso la stabilità della scultura con il rischio di perderla completamente . Si è reso necessario , quindi , prima del restauro estetico , un intervento di consolidamento della struttura lignea. inquesta fase la scultura è stata disinfestata con Xylamon e poi immersa in una vasca piena di resina Paraloid.in modo che questa, penetrando nel legno, lo consolidasse e riempisse le caverne scavate dai tarli, uccidendo così tutti i microrganismi ancora presenti. Asciugatasi , le lesioni sono state risanate con il legno e i fori e le perdite di colore sono stati stuccati con gesso di Bologna e colla di coniglio. Su di essi , poi, è stato eseguito il restauro pittorico con colori a tempera. Anche la pedana, nel tempo, ha subito delle variazioni. Segno evidente di cambiamento, infatti , è la presenza di legno nuovo , non tarlato. Si è cercato , quindi , di darle un equilibrio strutturale , più vicino alla realtà originaria. L’intera opera, infine, è stata protetta con vernice opaca Dammar. NOT E La struttura lignea dell ' opera, nonostante l’intervento di consolidamento , rimane sempre fragile. Tale situazione è dovuta al grave stato di degrado subito nel tempo. Si consiglia, quindi, di conservarla in un ambiente non umido e con temperatura costante e di evitarle frequenti urti. Verbicaro, Luglio 1995 II Restauratore Errico Vincenzo STATO DI CONSERVAZIONE L’opera raffigurante “madonna con Bambino” e proveniente dalla Chiesa parrocchiale Santa Maria dei Fiori,Cirella-Cosenza, si presentava in grave stato di conservazione. Erano evidenti, infatti, grosse lesioni, molti sollevamenti di colore e fori, causati quest’ultimi da attacchi di microrganismi (tarli). La scultura, inoltre, era completamente ridipinta. il restauro sarà pertanto complesso e delicato. 7 • peperoncino • Febbraio 2015 l’Olmo Accademia del peperoncino SOS in molte città d’Italia È iniziata in molte città italiane la campagna soci per salvare l’Accademia del peperoncino. Dopo il convegno che si è svolto nell’Hotel Aphrodite di Diamante molte città italiane ospitano iniziative a sostegno dell’Associazione. Come ha spiegato il Presidente Enzo Monaco a rendere difficile la vita dell’Accademia è la crisi economica che ha ridotto fortemente il numero degli associati e condiziona l’attività dei delegati che operano tutti come volontari. “Tutte le associazione italiane, ha detto Monaco, sono in crisi. In difficoltà anche Slow Food e Gambero Rosso che sono le più importanti associazioni di gastronomia operanti in Italia. Molte si stanno salvando grazie al sostegno di sponsor importanti. L’Accademia del peperoncino non ha sponsorizzazioni. Potrà salvarsi solo con le adesioni dei soci. Perciò stiamo promuovendo iniziative a tappeto su tutto il territorio nazionale”. La perdita dell’Accademia del peperoncino sarebbe particolarmente grave per la Calabria. Non bisogna dimenticare infatti che è l’unica associazione nazionale di gastronomia nata in Calabria e da qui diffusa su tutto il territorio nazionale. Dal convegno di Diamante è emerso che proprio in Calabria le adesioni sono al minimo. Le speranze di sopravvivenza adesso sono legate tutte alla campagna-soci e ai risultati che si raggiungeranno anche in Calabria e a Diamante dove si trova la sede nazionale. La campagna messa a punto è particolarmente interessante. La quota associativa per le persone fisiche è di 60 euro per un anno. Le aziende invece, pagano 100 euro. A fronte della quota, l’associato riceve un “pacco regali” di pari valore e la tessera di accademico che dà diritto a sconti e agevolazioni in tutti i locali associati. Per l’organizzazione pratica della campagna-soci l’Accademia ha preparato una serie di materiali illustrativi con schede e depliant. Mentre la segreteria è disponibile tutti i giorni al numero 0985/81130 per ogni tipo di informazioni. Dal lavoro dei prossimi due mesi e dai risultati che si otterranno, dipende la sopravvivenza dell’Accademia e delle molte iniziative promosse in tutta Italia. A partire dal Peperoncino Festival che si svolge a Diamante nel mese di Settembre con una dimensione internazionale. All’Accademia nessuno si pronuncia. Ma a tutt’oggi non c’è una comunicazione ufficiale delle date e, interrompendo la tradizione degli ultimi anni, alla Bit di Milano non ci sarà la tradizionale conferenza stampa con la presentazione del Festival 2015. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 9 l’Olmo Febbraio 2015 • giornata della memoria • 8 9 • giornata della memoria 27 Gennaio 2015 GIORNATA DELLA MEMORIA A DIAMANTE NEL 70°ANNIVERSARIO L’Amministrazione Comunale di Diamante l’Olmo La memoria ritrovata Le nuove lapidi apposte è nato a Diamante il 17 gennaio del 1923. Pescatore, partì militare in marina nel 1942 sull’Amerigo Vespucci. Nel 43 partecipò a diverse battaglie navali nella 28 flottiglia nel dragamine Cigno. Fatto prigioniero a Taranto dai tedeschi venne deportato in un campo di concentramento tedesco dal 1943 al 1945 subendo umiliazioni e torture fisiche. Solo con la fine della guerra riuscì a ritornare a Diamante dove continuò il suo lavoro di pescatore prima e dopo nella lavorazione del cedro. E’ morto il 31 gennaio del 2001. « Anche quest'anno, come Amministrazione Comunale, abbiamo voluto dare il nostro contributo al ricordo della Shoah, di quanto è avvenuto 70 anni fa e che non si deve più ripetere. E' stata davvero una giornata densa di emozioni e significati, con la testimonianza di Giulia Spizzichino e nel ricordo dei nostri concittadini che hanno vissuto l'orrore della prigionia nei campi nazisti. » lo ha detto Francesca Anna Casella, vicesindaco di Diamante, che ha seguito da vicino l'organizzazione dell'evento tenutosi a Diamante in occasione della Giornata della Memoria 2015. « Incontrando Giulia Spizzichino – prosegue il vicesindaco–ho conosciuto una donna meravigliosa, una testimone straordinaria di una storia terribile che lei, con grande coraggio e immensa umanità, sa raccontare e trasmettere soprattutto ai più giovani. La Spizzichino è una donna dolcissima ma determinata a mantenere viva la memoria di tutto quello che la sua famiglia ha dovuto tragicamente sopportare. Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che hanno partecipato e contribuito allo svolgimento delle iniziative e saluto ancora con un abbraccio riconoscente Giulia Spizzichino, nella speranza di riaverla di nuovo a Diamante. Infine - conclude il vicesindaco- mi auguro che il nostro futuro continui a vedere sempre più momenti di coesione sociale, contro ogni negazionismo, contro ogni discriminazione, contro ogni forma di indifferenza e di intolleranza, nell’intento di promuovere nei bambini, nei ragazzi, nei giovani il piacere della comunità, il bello della “diversità”, la convivenza democratica, il rispetto e la dignità per ogni essere umano». Paolo Vaccaro è nato a Diamante l’8 luglio del 1915 . Ha fatto il calzolaio ed è diventato un vero esperto nel realizzare scarpe conosciuto in tutta la zona tirrenica. Venne chiamato la prima volta alle armi nell’ottobre del 1934 come marinaio allievo cannoniere e mandato a Pizzo calabro dove rimase fino al congedo avvenuto nel 1937. Dal giugno del 1936 fino a luglio del 1937 è stato sulla Torpediniera Spica. Venne richiamato alle armi nell’agosto del 1939 e promosso sottocapo cannoniere. Nell’agosto del 39 è destinato in Albania presso il Comando marina Valona e dal 39 al 40 a Marina Durazzo. Nel 1942 venne promosso sergente. Il 10 settembre del 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito con carri bestiame in un campo tedesco, che non siamo riusciti ad identificare. Qui Paolo Vaccaro resta fino all’8 maggio del 45 quando viene liberato dalle truppe Russe e finalmente potrà rientrare in Italia. Alla fine della guerra Paolo Vaccaro ha cercato con tutti i mezzi di essere riassunto, dallo stato italiano come vigile sanitario avendo vinto un concorso in Albania bandito dalla luogotenenza generale . Tantissime le sue lettere a vari deputati della repubblica. Solo promesse e nessun atto specifico. E’ ritornato a fare il calzolaio nella ditta di Vincenzo Vaccaro, per poi passare , una volta chiusa la ditta, a lavorare nella costruzione della nuova superstrada. Nel 1970 verrà stroncato da un infarto. La tragica storia della famiglia di Giulia Spizzichino Giulia Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, sfugge alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che nella richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana vede i prodromi del peggio e, per salvarli, porta i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Il 21 marzo ’44 Giulia rischia l’arresto quando nell’abitazione di fronte vengono catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo materno, i Di Consiglio. Sette di loro finiranno tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non torneranno da Auschwitz. Giulia oggi è madre e nonna. Non ha mai smesso di soffrire. Ma nemmeno di sperare. Mezzo secolo più tardi, anche i fantasmi di un passato mai dimenticato le torneranno davanti. Sarà chiamata proprio lei a partire per l’Argentina. Un viaggio nello spazio e nel tempo per ottenere l’estradizione di Erich Priebke. È il maggio 1994, la sua missione riesce. Ma in fondo alla strada non troverà la pace, bensì una nuova stagione di sofferenza, quella dei processi. Una testimonianza toccante raccontata nel libro “La farfalla impazzita” scritto assieme a Roberto Riccardi, che nonostante tutto ci consegna un messaggio di speranza e di amore. F ebbraio 2015 Nicolino Antonio Pierri Il vicesindaco Francesca Anna Casella: “Con Giulia Spizzichino un incontro straordinario”. In occasione delle Celebrazioni per il Giorno della Memoria 2015, l’Amministrazione Comunale di Diamante, così com’è avvenuto negli anni scorsi, ha organizzato per il 27 gennaio un’importante iniziativa al fine di “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. La manifestazione prevede un primo appuntamento alle ore 10.00 presso la Villa Comunale “Sandro Pertini” con l’apposizione, alla presenza delle autorità civili e religiose cittadine, di tre targhe in ricordo degli internati diamantesi nei campi di concentramento nazisti: Nicolino Antonio Pierri, Paolo Vaccaro e Francesco Caselli. Targhe che si aggiungono a quelle già presenti e collocate negli scorsi anni di Ernesto Caridi, Armando Benvenuto, Vincenzo Vergara, Mario Cirone, Vincenzo Maiolino, Venturino Imparato. Di seguito, alle ore 11.00, nella sala consiliare del Comune si terrà un incontro con una testimone della Shoah, Giulia Spizzichino. La Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, è sfuggita alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che dopo la vicenda della richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana aveva compreso in anticipo la tragedia che stava per compiersi e aveva portato i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Giulia rischiò l’arresto nel marzo del 44’ quando nell’abitazione di fronte a quella in cui abitava vennero catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo materno. Sette di loro furono uccisi tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non tornarono dal campo di sterminio di Auschwitz. Giulia Spizzichino ha raccontato la sua storia in un libro, scritto con Roberto Riccardi, “La farfalla impazzita” , che prende il titolo dalla definizione che di lei diede un suo caro amico. L’incontro prevede, anche, i saluti del Sindaco, Gaetano Sollazzo, l’intervento dello storico, Ciro Cosenza e diverse altre testimonianze. Saranno presenti gli studenti dell’Istituto Comprensivo e dell’IISS di Diamante. • Francesco Caselli è nato a Dia- Emozionante giornata nel Parco della memoria in occasione della posa di tre nuove lapidi che ricordano il sacrificio di nostri concittadini. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari dei cittadini imprigionati nei campi di concentramento nazisti. Le lapidi sono state benedette da Don Michele e Don Eugenio. In seguito la cerimonia si è spostata nella sala consiliare del Comune che dopo una presentazione del sindaco Gaetano Sollazzo si è passati ad ascoltare la testimonianza di Giulia Spizzichino. Presenti le scuole medie di Diamante e l’Istituto superiore. Interessanti le domande poste dai ragazzi delle scuole a Giulia Spizzichino che hanno reso la giornata ancora più interessante ed a tratti commovente. SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO mante il 4 settembre del 1921 è deceduto nel 1996. Partì volontario con la ferma di due anni nel 1939. Nel 1940 era in Albania e diventò sergente maggiore. A seguito della resa italiana venne arrestato dai tedeschi in ritirata il 14 settembre del 1943 e deportato in Germania. Fino alla sua liberazione da parte degli alleati lavorò nelle miniere di carbone di Weimar. Caselli era una persona molto pratica e talentuosa nell’amministrare e per questo si fece conoscere dagli alleati che lo utilizzarono per le prime que stioni organizzative post liberazione. Caselli conosceva tre lingue. Al ritorno a Diamante divenne Collocatore comunale. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 8 l’Olmo Febbraio 2015 • eventi • 10 20 anni fa il restauro della statua della Madonna dei Fiori di Cirella FASI DI RESTAURO Il primo intervento di restauro è stato il fissaggio di tutte le scaglie di colore sollevate, Iniettando colla di coniglio e facendole riaderire alla struttura con una leggera pressione. La fase successiva è stata la pulitura che ha evidenziato vari strati di ridipintura con colori a vernice. Sul mantello, infatti, vi erano quattro strati di diverse tonalità di azzurro , risultando originale solo il quinto . Identica situazione è stata riscontrata sulle vestì della Madonna e del Bambino. Gli incarnati, invece, presentavano due strati di ridipintura e il terzo originale. La rimozione della ridipintura ha portato alla luce splendidi colori dati a tempera e decorazioni floreali molto delicate. Tali decorazioni testimoniano il nome che la religiosità popolare ha attribuito alla statua (Santa Maria dei Fiori). La pulitura ha, inoltre,evidenziato il grave stato di conservazione. Tutta l'opera, infatti, era stata invasa da microrganismi (tarli) che avevano reso il legno spugnoso, pieno di caverne, di fori e con rilevanti parti mancanti. Tale condizione aveva compromesso la stabilità della scultura con il rischio di perderla completamente . Si è reso necessario , quindi , prima del restauro estetico , un intervento di consolidamento della struttura lignea. inquesta fase la scultura è stata disinfestata con Xylamon e poi immersa in una vasca piena di resina Paraloid.in modo che questa, penetrando nel legno, lo consolidasse e riempisse le caverne scavate dai tarli, uccidendo così tutti i microrganismi ancora presenti. Asciugatasi , le lesioni sono state risanate con il legno e i fori e le perdite di colore sono stati stuccati con gesso di Bologna e colla di coniglio. Su di essi , poi, è stato eseguito il restauro pittorico con colori a tempera. Anche la pedana, nel tempo, ha subito delle variazioni. Segno evidente di cambiamento, infatti , è la presenza di legno nuovo , non tarlato. Si è cercato , quindi , di darle un equilibrio strutturale , più vicino alla realtà originaria. L’intera opera, infine, è stata protetta con vernice opaca Dammar. NOT E La struttura lignea dell ' opera, nonostante l’intervento di consolidamento , rimane sempre fragile. Tale situazione è dovuta al grave stato di degrado subito nel tempo. Si consiglia, quindi, di conservarla in un ambiente non umido e con temperatura costante e di evitarle frequenti urti. Verbicaro, Luglio 1995 II Restauratore Errico Vincenzo STATO DI CONSERVAZIONE L’opera raffigurante “madonna con Bambino” e proveniente dalla Chiesa parrocchiale Santa Maria dei Fiori,Cirella-Cosenza, si presentava in grave stato di conservazione. Erano evidenti, infatti, grosse lesioni, molti sollevamenti di colore e fori, causati quest’ultimi da attacchi di microrganismi (tarli). La scultura, inoltre, era completamente ridipinta. il restauro sarà pertanto complesso e delicato. 7 • peperoncino • Febbraio 2015 l’Olmo Accademia del peperoncino SOS in molte città d’Italia È iniziata in molte città italiane la campagna soci per salvare l’Accademia del peperoncino. Dopo il convegno che si è svolto nell’Hotel Aphrodite di Diamante molte città italiane ospitano iniziative a sostegno dell’Associazione. Come ha spiegato il Presidente Enzo Monaco a rendere difficile la vita dell’Accademia è la crisi economica che ha ridotto fortemente il numero degli associati e condiziona l’attività dei delegati che operano tutti come volontari. “Tutte le associazione italiane, ha detto Monaco, sono in crisi. In difficoltà anche Slow Food e Gambero Rosso che sono le più importanti associazioni di gastronomia operanti in Italia. Molte si stanno salvando grazie al sostegno di sponsor importanti. L’Accademia del peperoncino non ha sponsorizzazioni. Potrà salvarsi solo con le adesioni dei soci. Perciò stiamo promuovendo iniziative a tappeto su tutto il territorio nazionale”. La perdita dell’Accademia del peperoncino sarebbe particolarmente grave per la Calabria. Non bisogna dimenticare infatti che è l’unica associazione nazionale di gastronomia nata in Calabria e da qui diffusa su tutto il territorio nazionale. Dal convegno di Diamante è emerso che proprio in Calabria le adesioni sono al minimo. Le speranze di sopravvivenza adesso sono legate tutte alla campagna-soci e ai risultati che si raggiungeranno anche in Calabria e a Diamante dove si trova la sede nazionale. La campagna messa a punto è particolarmente interessante. La quota associativa per le persone fisiche è di 60 euro per un anno. Le aziende invece, pagano 100 euro. A fronte della quota, l’associato riceve un “pacco regali” di pari valore e la tessera di accademico che dà diritto a sconti e agevolazioni in tutti i locali associati. Per l’organizzazione pratica della campagna-soci l’Accademia ha preparato una serie di materiali illustrativi con schede e depliant. Mentre la segreteria è disponibile tutti i giorni al numero 0985/81130 per ogni tipo di informazioni. Dal lavoro dei prossimi due mesi e dai risultati che si otterranno, dipende la sopravvivenza dell’Accademia e delle molte iniziative promosse in tutta Italia. A partire dal Peperoncino Festival che si svolge a Diamante nel mese di Settembre con una dimensione internazionale. All’Accademia nessuno si pronuncia. Ma a tutt’oggi non c’è una comunicazione ufficiale delle date e, interrompendo la tradizione degli ultimi anni, alla Bit di Milano non ci sarà la tradizionale conferenza stampa con la presentazione del Festival 2015. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 7 l’Olmo Febbraio 2015 • satira e cultura Ciao Cicciarìll’ • 6 A piz e rra 11 • il caso • Gennaio 2015 l’Olmo Ci scrive Ida, una ragazza madre di Diamante ponendoci il suo caso di Giovanni Grimaldi Che dire di Francesco Paolino, conosciuto da tutti come Cicciarìll’ ? Un uomo mite, tranquillo come pochi. Se ne stava seduto ai gradini davanti la cappella di sant’Antonio, in piazza dell’immacolata e salutava insistentemente tutti quelli che passavano. Per una vita aveva fatto l’autista e si godeva oggi la sua pensione. Se avevi pazienza potevi fermarti ed ascoltare le infinite storie che raccontava, sia della sua vita, che di fatti che ascoltava al telegiornale. Quei gradini da oggi in avanti segneranno un vuoto. Visti da Salvatore Marra Parturita d’a ‘Ntrichèra allattata d’a Rutunera. Sèmp’ prima dà nutìzzia E lla cunta senza malizia. Trenta Vìggil’ quatrarìll’.. Jèra mmìgl’ Mucuzzìll’ ! Atu vìst’ u lungomàr’ ? Cchì piccàt’ di dinàr’ ! Rìcchj tìs ‘ ppì ssènt’ tutt’, mmìnz’a via o “sutta sutta”. Ucchj all’aria, fa a distratta... ma riggistra tùtt’ i fàtt’. E si jùra e si jìstìma Cùm’a bonarma di Scìna Scìna: -Sùpa l’òss’ di mamma ! M’avèra rùmp’ na gamma ! ‘Ndà nutìzzia frisca frisca a Pizerra va e...ccì pìsca ! Quànn’ minu tu ccì pìnz’ T’a ritrùv’ sèmp’ mmìnz’ ! Non ccì làssid’ a nisciun... Si ti chiùmma non pirdùna ! -Aju vìst’ ccù ll’ùcchj mìja ! Si vasàvin’ mmìnz’ a via ! M’a pizerra senza “vùc’” E’ ccùm’ u Rutìll’ cogliapùc’ ! Alla Chiazza, sùp ‘u scalùn’, gòj parla d’u Cumùn’ : Rìcchj tìs’, ùcchj di gàtt’... Cùnta cùnta sa no.. sc...càtta ! Fròma allà vùcca, addà parlà... Ciciù e nanà, ciiciù e nanà...... A Diamante si mangia così d i L i l y Ge n o ve se Caro Direttore, dopo aver letto la lettera di Daniela pubblicata sull’Olmo di settembre 2014 anch’io mi sono sentita stimolata a scrivere al nostro giornale. Mi chiamo Ida e anch’io come Daniela sono una ragazza madre. Molti pensano che ragazza madre significhi essere solo un’ adolescente di 14-17 anni che rimane incinta per sbaglio , altri che quando il padre non riconosce il figlio questa è perduta. Penso che siano solo preconcetti che non rispondono alla realtà. Io sono una di queste ragazze madre, che come altre qui a Diamante, con coraggio e con orgoglio ha portato avanti una gravidanza da sola, con il solo aiuto della propria famiglia, e oggi ama quel figlio come se lo avesse desiderato da anni ! Sono una di quelle donne sole, senza l'aiuto di un uomo, che insegnano ai propri figli ad andare in bicicletta, quelle che il sabato stanno nel letto con i figli anziché uscire , quelle che asciugano le lacrime dei propri figli quando non possono accontentarli come vogliono perché non ne hanno la possibilità economica, quelle che vorrebbero trovare un nuovo compagno ma non sopportano l'idea che un altro sgridi il proprio figlio . Sono una di quelle donne che per irresponsabilità si ritrovano incinte della persona che si pensa di amare ma che questo poi gli volta le spalle, dimostrando la propria immaturità. Queste sono le mamme sole, che nonostante a volte non abbiamo più la voglia di vivere, si aggrappano a quegli occhi o a quelle manine per andare avanti e per dire a se stesse che tutti i traguardi raggiunti sono frutto della sofferenza, delle mille rinunce ma pur sempre vittorie per chi non ha colpa di nulla . Scrivo all’Olmo, e ringrazio il direttore per la sua sensibilità a questi argomenti di natura sociale, perché vorrei fare un appello, in qualità di ragazza madre, al Sindaco ed ai nostri amministratori del Comune , perché si facciano carico di queste problematiche affinchè non ci sentiamo abbandonate dalle istituzioni. Tenete presente che non tutte le ragazze madre hanno l’appoggio delle famiglie. Io , spinta solo dal mio senso materno, ho deciso di dare alla luce una nuova vita e non di ucciderla, proprio per questo desidererei essere aiutata, non cercando carità ma solo dignità, attraverso un lavoro o un assegno mensile , come ho visto esistono in tanti paesi d’Italia. I nostri figli hanno tutto il diritto di essere tutelati perché sono il nostro futuro e non possiamo sempre sperare nell’aiuto delle nostre famiglie. Chiedo solo questo perché tra tutto quello che vorrei diventare, qualcosa già sono diventata: FELICE , perché ho scelto di far nascere mia figlia e non sono più sola. TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ RISOTTO ZUCCA E SPECK Ingredienti per 4 persone: 400 gr di zucca -Una cipolla - Una noce di burro - Un cucchiaio di olio d’oliva - Brodo vegetale - Riso per risotti (quattro tazzine da caffè colme) - Una fetta di speck Parmigiano grattugiato - Mezzo peperoncino - Sale e pepe nero Procedimento: IL RING di ENZO RUIS Lavate la zucca e tagliatela e dadini piccoli. Tritate finemente lo cipolla. Scaldate l’olio in una padella antiaderente a bordi lati e fatevi appassire la cipolla finchè non sarà dorata ed il peperoncino. Versate la zucca, conditela con sale e pepe e lasciatela insaporire per qualche minuto a fuoco vivace, mescolando spesso. Unite un mestolo di brodo e fate cuocere dolcemente per 10 minuti. Schiacciate con una forchetta la zucca, lasciando qualche pezzo intero. A questo punto aggiungete il riso, fate tostare leggermente fino a quando non avrà cambiato leggermente colore, aggiungete il brodo caldo un po’ alla volta e fate cuocere girando spesso. Se il brodo si dovesse asciugare troppo e il riso non dovesse essere pronto aggiungete altro brodo e proseguite la cottura. Quando il risotto è pronto aggiungete lo speck (precedentemente tagliato a listarelle e rosolato in una padellina senza grassi), il parmigiano e il burro e mantecate fino a completo assorbimento. Servite caldo. CHI CI AMMINISTRA Gaetano Sollazzo -sindaco Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese Hanno collaborato a questo numero: Ciro R.Cosenza, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Francesco Errico L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 5 febbraio 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°147- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola Ida FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 6 • l’Olmo Febbraio 2015 storie nostre Al Comune di Diamante. • 12 I REGISTRI BORBONICI 5 • servizi sociali • Febbraio 2015 l’Olmo “sos isee IL PROBLEMA DEGLI ESPOSTI NEL XIX SEC. di Ciro R.Cosenza Nel 1977 ebbi la ventura di partecipare al Congresso indetto dalla Società di Storia Patria per la Calabria, che si tenne in ottobre a Catanzaro e nella vicina Filadelfia sul tema “Le riforme in Calabria nel XVIII secolo”. Io tenni, nella sessione di Filadelfia, una comunicazione dal titolo “Esempio di un piccolo feudo sull’Alto Tirreno cosentino nel ‘700: i Brancati di Abate Marco”. In quella occasione si avvicendarono dalla tribuna degli oratori il “gota” degli storici del Mezzogiorno, da Borzomati a Gustavo Valente, da Padre Russo a Gabriele De Rosa. E proprio il grande Gabriele De Rosa tenne un’articolata e dotta relazione sul problema degli “esposti” nella città di Reggio Calabria nel ‘700. Il problema m’intrigò non poco, tanto da stimolare una mia ricerca nella cittadina di Diamante, nel decennio durante il quale Cavour stava tessendo quella complicata ragnatela, che avrebbe portato la penisola italica alla sua unità politica. Apro anzitutto una parentesi: recatomi negli uffici dello Stato Civile di Diamante, di pomeriggio per non intralciare i lavori degli impiegati, ho trovato i vari registri in un ordine perfetto e ben conservati, tanto che è stato per me molto agevole consultarli. Questi registri erano tenuti a cura dei comuni osservando le norme contenute nel Libro I° Titolo II° del Codice Civile e del Real Decreto del 29 ottobre del 1808. Sul frontespizio vi erano le indicazioni della Provincia (Calabria), del Distretto (Paola) e del Comune, nel nostro caso appunto Diamante. I fogli erano stati in precedenza numerati dal Tribunale del Distretto su Delega del Presidente del Tribunale Civile della Provincia, ai sensi del R. D. dell’8 aprile 1809. Per quanto ci riguarda Diamante, sino al 1811 faceva parte del Distretto di Amantea e solo dal 1812 Paola era diventato capoluogo di Distretto. Nell’esaminare i registri degli Atti di Nascita, si evince che il padre del neonato, 24 ore dopo l’avvenuta nascita, doveva presentare il nascituro al Sindaco, indicando il proprio nome e cognome, l’età, la professione o mestiere, e il domicilio, nonché il nome della moglie legittima e le relative generalità oltre il sesso e i nomi da dare al neonato. Di tutto questo si stendeva un verbale, alla presenza di due testimoni, di cui si riportavano i dati. I testimoni successivamente avrebbero firmato l’atto o avrebbero apposto segno di croce, se analfabeti. A margine sarebbe stato annotato l’indicazione dell’avvenuto battesimo, la parrocchia e il nome del sacerdote, che lo aveva somministrato. La presentazione di un bambino di padre ignoto, oppure in caso di assenza del padre per motivi di lavoro, o perché militare, veniva effettuata dalla levatrice condotta. Più complessa la compilazione dell’atto di nascita per un bambino esposto, ovvero abbandonato alla pietà di chi lo rinveniva. Questo fenomeno, che dai cenci nei quali erano avvolti quei fanciulli, rivelava una grande miseria, che era la causa che spingeva al gesto disperato dell’abbandono. Questo gesto era piuttosto diffuso anche sul Tirreno cosentino; nel 1859 nella sola Diamante gl’infanti abbandonati furono infatti nove. In questo comune, dove non esisteva la “ruota”, spesso gli esposti venivano lasciati nei vicoli e raccolti da gente caritatevole, che era stata richiamata dai vagiti, come si evince dal verbale del ritrovamento. Era fatto obbligo a colui che trovava un bambino, denunziare l’evento, specificando le circostanze, cioè il luogo e l’ora esatta del ritrovamento, se ha scorto sostare persone nei pressi o se ha ascoltato delle voci. Nell’atto di presentazione all’Ufficiale di Stato Civile, bisognava specificare se sul corpo dell’infante vi fossero oggetti, cartellini o altro, che potessero individuarne la provenienza. Precauzione inutile, perché chi voleva disfarsene per miseria o per liberarsi del “frutto della colpa”, aveva tutto l’interesse per non farsi riconoscere. Successivamente il Sindaco faceva visitare il neonato dalla levatrice al fine di stabilire il giorno presunto della nascita. Infine provvedeva ad assegnare al piccolo o alla piccola, il nome e il cognome. Tutti questi elementi sono contenuti nei verbali nei registri sopra menzionati. Da qui un insieme di dati, riguardanti la società del tempo, contributi preziosi per lo storico. QUALI DOCUMENTI OCCORRONO PER OTTENERLO: DATI DEI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE (alla data di presentazione della domanda) - Stato di famiglia o autocertificazione aggiornato al momento della richiesta della prestazione - Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (come da stato di famiglia) e dei familiari fiscalmente a carico - Documento di identità del dichiarante - Copia del contratto di locazione con gli estremi di registrazione se il nucleo risiede in abitazione in locazione ed ultima ricevuta pagata - Se Portatori di handicap: certificazione rilasciata ai sensi della L 104/92 attestante l'handicap grave o attestazione di invalidità superiore al 66% - Se Extracomunitari: carta e/o permesso di soggiorno RESIDENZA ATTUALE ATTIVITÀ’ DICHIARANTE ATTIVITÀ' CONIUGE: ATTIVITÀ' ALTRI FAMILIARI: - Se sono presenti familiari studenti: Fotocopia libretto universitario e facoltà DATI REDDITUALI DEL NUCLEO FAMILIARE - Ultima dichiarazione dei redditi presentata (Mod. 730 o Mod. UNICO) - Certificazione reddituale rilasciata dai soggetti erogatori in caso di esonero dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di redditi (Modelli CUD - altre certificazioni) - Redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera - Redditi di attività agricola (valore produzione netta ai fini IRAP) - Dichiarazione dello stato di disoccupazione (rilasciato dall'ufficio di collocamento) per le persone disoccupate; - Copia del libretto di pensione di invalidità civile o pensione sociale DATI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL 31.12 DOCUMENTAZIONE O AUTOCERTIFICAZIONE ATTESTANTE: - Certificati catastali aggiornati di terreni e fabbricati (atti di compravendita, successione, donazione, dichiarazioni ICI) - Valore delle aree fabbricabili - Dichiarazione rilasciata dall'Istituto di credito attestante la quota di capitale residuo del mutuo stipulato per l'acquisto o la costru- zione di immobili DATI DEL PATRIMONIO MOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL 31.12 Documentazione o autocertificazione attestante: - Dati dell'intermediario che gestisce il patrimonio mobiliare (es. codice ABI per le banche) - Saldo contabile attivo, al netto degli interessi, di depositi e conti correnti bancari e postali - Valore nominaLe dei titoli di stato (es. BOT, CCT), obbligazioni, certificazioni di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati - Documentazione attestante tutti i premi versati per contratti di assicurazione mista sulla vita e dì capitalizzazione (esclusi quelli per i quali non è esercitabile il diritto di riscatto) - Aziende o società per le quali non viene redatto il bilancio - Imprese individuali; il valore del patrimonio netto calcolato sull' ultima situazione patrimoniale ed economica e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale - Aziende o società per le quali viene redatto il bilancio; ultimo bilancio approvato con l'indicazione del patrimonio netto e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale - Prospetto redatto dalla società di gestione, attestante il valore nominale delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (Oicr) italiani o esteri. - Documento attestante il valore delle partecipazioni azionarie in Società italiane o estere quotate in mercati regolamentati - Ultimo rendiconto predisposto dal gestore del patrimonio per attestare il valore delle masse patrimoniali costituite da somme di denaro o beni (non relativi all'impresa), affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del D. Leg. n. 415/96 - Documentazione attestante il valore corrente dì altri rapporti finanziari - Possesso auto/motocicli/barche : specificare tipologia e targa . A CHI RIVOLGERSI -Al Comune Ai CAAF ( patronati associazioni di categoria presenti sul territorio All’INPS Realizzato da Dott.ssa Enrichetta Tricanico ASS. Sociale Comune di Diamante Il progetto Home Care Premium L'Home Care Premium è un servizio di assistenza domiciliare innovativo a sostegno delle persone non autosufficienti ed in stato di fragilità, anche con finalità preventive. Il progetto ha lo scopo di individuare ed attivare interventi assistenziali, economici e in servizi, diretti a gestire difficoltà legati alla condizione di non autosufficienza degli utenti o dei propri familiari. L'iniziativa, promossa e finanziata dall'lnps - gestione ex-lndap, sarà gestita dal distretto Socio Sanitario N.1 Praia/Scalea. L'assistenza I servizi previsti, da commisurate al grado di non autosufficienza e al reddito familiare, sono: Contributi economici alla persona non autosufficienti per il pagamento delle assistenti familiari e dei servizi di supporto alla domiciliarietà assicurati dal volontariato; Formazione e supporto psicologico alle famiglie che assistono persone fragili; Servizi di sollievo alle famiglie, svolti da operatori socio assistenziali o da volontari ; Servizio trasporti; Centro sociale per attività di socializzazione, ginnastica dolce, animazione sociale e culturale; Installazione di ausili e demotica per ridurre lo stato di non autosufficienza; Formazione ed accreditamento assistenti familiari e volontari. Le prestazioni socio assistenziali, contenute nel progetto di Assistenza Domiciliare, sono a favore degli iscritti INPS - gestione ex Inpdap, cioè dipendenti e pensionati pubblici, ai loro coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non autosufficienti e residenti nei Comuni compresi del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/Scalea. Come aderire La domanda di assistenza degli interessati potrà essere inviata all'lnps tramite sito internet www.inpdap.gov.it o rivolgendosi: Allo Sportello Sociale del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/ Scalea ASP Cosenza che ha sede nel Comune di Praia a Mare in Via Municipio 1, in quanto comune Capofila. Servizi Sociali dei Comuni del Distretto. Per i familiari è necessaria l'iscrizione alla banca dati dell'lnps su apposito modello da inviare alla sede provinciale dell'istituto anche tramite Sportello Sociale. L'Inps, in ordine d'arrivo, verificata l'ammissibilità delle richieste, le trasmette allo sportello Sociale per la presa in carica dell'utente, la valutazione del grado di non .autosufficienza e la redazione di un piano socioassistenziale individuale condiviso col beneficiario e la sua famiglia. I Comuni interessati: Aieta, Belvedere M., Buonvicino, Diamante, Grisolia, Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare,San Nicola Arcella,Santa Domenica Talao.Santa Maria del Cedro,Scalea5Tortora, Verbicaro FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 5 l’Olmo Febbraio 2015 • associazioni • 4 13 • storie nostre • Febbraio 2015 l’Olmo L’antico porto di Cirella UN S UC C ES S O IL S O L E IN C L AS S E , PRO GE T TO E D UC AT IVO D E L L’AS S O C IAZ IO NE ANT E R , C H E HA CO INVO LTO IL CO MUNE D I D IAMANT E E BUO NV IC INO ( C S ) L E C L AS S I PR IM AR IE E S ECO NDARIE D E L L ' IST IT UTO CO MPRE NS IVO D I D IAMANT E Anter: “Gli alunni della scuola Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo di Diamante ci hanno trasmesso un grande entusiasmo. Da loro, parte l’impegno di tutti verso il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del nostro Pianeta”. Diamante, 05 Febbraio 2015 – Curiosità, interesse, entusiasmo e tanta voglia di capire come aiutare il nostro Pianeta, questi i principali ingredienti che hanno condito la lezione de “Il Sole in Classe” svoltasi Martedi 05 Febbraio presso la palestra della Scuola Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo del Comune di Diamante e Buonvicino. Una lezione di 2 ore per sessione fortemente voluto dal Preside ,Vice Preside e da tutto il Corpo docenti e resa possibile grazie all’impegno e alla collaborazione degli associati Anter Paolo Romagno , Antonio Durante e dei Delegati Regionale Andrea Tiesi e Patrizio Tiesi. Sono intervenuti inoltre anche i consiglieri del comune di Diamante Antonio Cauteruccio e Francesca Amoroso ed il Consigliere del comune di Buonvicino Claudio Roberto. “Tanto entusiasmo e voglia di apprendere -racconta il Delegato Regionale ANTER Andrea Tiesi - hanno reso possibile spiegare agli alunni come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare il nostro Pianeta. Crediamo fortemente sia quanto mai necessario partire dai più piccoli per contribuire a creare una generazione di adulti consapevole dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia”. Il progetto “Il Sole in Classe” ha infatti l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. Un progetto che parte dai bambini e punta a coinvolgere gli adulti, le famiglie, l’intera comunità. “Conoscere tramite l’interazione, il gioco e il divertimento -continua il Delegato ANTER - è l’obiettivo che ci siamo prefissi nell’ideare “Il Sole in Classe”. Fin dalla nostra nascita abbiamo guardato alla formazione dei più piccoli come ad uno dei punti cardine della nostra mission. Tra i progetti più importanti ricordiamo le borse di studio agli studenti laureati con tesi sui temi della green economy, due master sulle energie rinnovabili e gli eventi nazionali L’Energia dell’Italia con oltre 12.000 partecipanti”. Informazioni per la stampa : ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è nata nel 2009 in Toscana e dalla sua nascita ha coinvolto 200mila persone che si sono associate scegliendo di dare un contributo per tutelare e diffondere le energie da fonti rinnovabili. La missione dell’Associazione è quella di aiutare il Paese a sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Attraverso i suoi numerosi progetti ANTER si pone due obiettivi: coinvolgere i cittadini, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità economiche e ambientali generate dalla diffusione di queste nuove forme di energia, e tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo del settore a livello istituzionale. www.anteritalia.org Segreteria ANTER Tel. Sede 0574-34805 [email protected] Coordinatore nazionale Antonio Rancati Fondatore e relazioni istituzionali ANTER Cell. 393-3318613 [email protected] di Pietro Cirone Era forse un giorno del 450 a.C. quando Parmenide, lasciata Elea in compagnia del suo amico e discepolo Zenone, più giovane di lui di venticinque anni, su di una vettura tirata da una coppia di cavalli tagliava all'interno il promontorio di Palinuro alla volta della non lontana Cirella. . Il grande filosofo doveva essere allora oltre la sessantina, forse sui sessantacinque anni. Di origine greca, era nato nella colonia di Elea verso il 516-11, e adesso era venuto il momento di andare a conoscere il giovanissimo Socrate. A Cirella perciò ci andava, quel giorno, per poter salpare alla volta di Atene.. E, secondo la testimonianza di Platone, l'incontro con Socrate poi ci fu realmente. Sì, è proprio possibile che la partenza di Parmenide per Atene sia verosimilmente avvenuta più o meno così, perché allora a Cirella un porto doveva esserci davvero. Che anche Elea avesse un porto, questo è probabile : era sempre uno scalo greco, per cui sarebbe stato ben possibile che Parmenide si fosse imbarcato proprio lì, chi potrebbe negarlo. Anzi, tutto lo farebbe pensare, essendo egli di quel posto. Ma quello che doveva affrontare era pur sempre un viaggio in Grecia, non una semplice escursione in barca. Ed a quel tempo, tralasciando il naviglio sottile, le navi mercantili e da viaggio incominciavano già a superare le 100 tonnellate, per raggiungere poi nel giro di qualche secolo forse il record di oltre 3.000 tonnellate ( "Siracusana" di Gerone il giovane ). C'erano perciò, come suol dirsi, navi e navi, e, di conseguenza, anche porti e porti, allora come oggi, dai semplici approdi e piccoli scali fino ad arrivare ai porti veri e propri . E tutto lascia pensare che a Cirella, probabilmente, ve ne fosse uno di quelli maggiori. Infatti, sebbene di questo antico porto nella letteratura classica non parli direttamente proprio nessuno, purtuttavia qualcosa di interessante in merito forse la dice Plinio il Vecchio, l'onesto funzionario imperiale, comandante militare, storico ed erudito dell'età dei Flavi, morto durante l'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei. In un noto passo della Naturalis Historia ( Libro III, 71, 72, 73), nell'elencare le più importanti località site a Sud della foce del Sele, così egli scrive : " Dal Sele comincia la III regione e la terra dei Lucani e dei Bruzi ". E, continuando a Sud di Capo Palinuro, descrive di fatto, per elencazione, anche tutto il comprensorio tirrenico calabro sito a Sud dell'attuale Castrocucco anche se con qualche inesattezza, per la verità. Cita infatti il fiume Lao ( "Laus amnis" ) e la famosa omonima città di Lao ( "fuit et oppidum eodem nomine"), non più esistente ai suoi tempi perché il relativo sito ( oggi identificato sulla collina San Bartolo di Marcellina ) era già stato abbandonato da almeno tre secoli. Quindi continua " da quello ( cioè dal Lao ) ( inizia ) il litorale bruzio, ( seguono ) la città di Blanda, il fiume Baletum, il porto Partenio dei Focesi…" ( testualmente : "ab eo Bruttium litus, oppidum Blanda, flumen Baletum, portus Parthenius Phocensium …" ), fino poi a citare, ancora più a Sud sulla costa, altri siti ( tutti indicati o posizionabili a 40 miglia e più da Cerelis sulla Tabula Peutingeriana ), cioè "…sinus Vibonensis, locus Clampetiae,…" e poi, all'interno, anche la città di Cosenza ( "oppidum Consentia intus" ). Nella descrizione commette tuttavia l'inesattezza di citare Blanda ( oggi identificata col Palecastro di Tortora ) dopo il fiume Lao. Il fatto è che, nello scrivere l'imponente Naturalis Historia ( 37 Libri ), egli aveva anche utilizzato 20.000 "excerpta" ( "estratti" ) ricavati da circa 2.000 volumi di 100 autori principali, senza poterne ovviamente controllare tutta l'attendibilità.. E l'errore doveva forse circolare da tempo nell'ambiente erudito e scientifico dell'epoca . In proposito, osservando la Tabula Peutingeriana, mi sono accorto che i fiumi Lao, Castrocucco, Bussento e Mingardo, sebbene isolatamente inesistenti sulla carta, è come se fossero graficamente riuniti su di essa ( e quindi praticamente confusi nel loro effettivo corso ) in un unico fantasmagorico fiume, quasi a costituire una sorta di grande "Centauro fluviale", con la parte iniziale corrispondente grosso modo al Lao, quella centrale al Castrocucco ed al Bussento e poi quella terminale all'attuale Mingardo, sfociante quest'ultimo a quattro passi da Palinuro. E' perciò possibile che ci sia stata un'originaria confusione geografica, non più sanata in seguito, neppure all'epoca della redazione dell'originale della Tabula Peutingeriana ( III secolo ), coinvolgente forse contemporaneamente da una parte le foci del Castrocucco e del Lao e dall'altra, conseguentemente, la posizione della città di Blanda. Ma, tralasciando ciò, dalla descrizione emergono comunque due cose : 1°) Plinio, mentre chiama "amnis" il Lao, usa invece il termine "flumen" per il Baletum, e ciò forse per evidenziarne la diversa grandezza, dal momento che "amnis" indica un fiume grande, importante, navigabile (appunto come il Lao), mentre "flumen" un corso d'acqua più modesto ; 2°) cita il Baletum allorché descrive il "locus" prossimo al Lao e comunque prima di passare a quello più meridionale di Clampetia e seguenti . Perciò, dalla descrizione pliniana e dalle indicazioni toponomastiche della Tabula Peutingeriana, mi sembra si possa dedurre che Plinio abbia geograficamente descritto il locus del porto Parthenius come prossimo al Lao aggiungendo anche il dettaglio locale del "flumen Baletum", che di per sé avrebbe davvero scarso interesse se non fosse per l'utile riferimento territoriale, che esso costituisce, per il ben più importante vicino porto ( quanti altri "flumina" come il Baletum avrebbe potuto infatti egli elencare a Sud del Sele, ma non lo fece appunto perché corsi d'acqua minori privi di interesse geografico ! ). Ma dov'era questo benedetto Baletum ? Be', si dà il caso che l'attuale Abatemarco viene identificato nella cartografia rinascimentale col nome di Batum. Circostanza, questa, alquanto singolare e parimenti interessante se raffrontata col nome pliniano di Baletum. Che non si tratti dello stesso fiume, considerato anche che l'Abatemarco è proprio un "flumen" immediatamente a Sud del Lao ? Se così è ( come pare, secondo l'opinione corrente ), allora si può anche affermare, per quanto detto, che il "portus Parthenius Phocensium" di Plinio, molto probabilmente, doveva ricadere proprio nell'antico "locus" di Cirella.. Ma dove ? Forse a Sud del promontorio, fra Cirella e Diamante, come indurrebbero a pensare ( comunque in modo non determinante ) da una parte qualche resto archeologico e qualche riferimento toponomastico e dall'altra anche qualche tarda localizzazione storica del porto del XVIII secolo. Oppure addirittura a Nord, dalla parte opposta del promontorio, nella ben più profonda plaga costiera incisa dal Torrente Vaccuta, come invece indurrebbe a pensare un'importante indicazione di esistente portualità in quella zona nel XII secolo fornita dal geografo arabo Al-Idrisi, a mio giudizio alquanto significativa.. Un'attività portuale in quel sito, ancora possibile nel XII secolo perché il trasporto solido del Vaccuta e quello dell'Abatemarco non avevano evidentemente ancora colmato tutta la rada costiera, spinge infatti a ben ipotizzare una continuità di esperienza e tradizione risalente all'antichità. . D'altra parte la stessa citazione di Plinio del "flumen Baletum", altrimenti di scarso interesse, subito prima del "portus Parthenius Phocensium", la dice lunga sulla probabile stretta contiguità territoriale tra quel fiume e quel porto. Comunque sia, uno studio sulla geomorfologia evolutiva dei due paraggi costieri siti a Sud ed a Nord del promontorio potrebbe aiutarci a valutare la loro maggiore o minore idoneità a candidarsi, durante l'epoca magnogreca, a sito adatto per la costruzione di un porto. I coloni greci, o forse anche di altre antiche etnie, venuti in quel periodo dalle nostre parti a fondare insediamenti, porti e città, avevano infatti una particolare capacità di scegliere i siti su cui impiantarli, adattandosi in modo sorprendente alla natura ed alla conformazione dei luoghi, sicché, laddove avessero trovato un certo tipo di rada, non si sarebbero certamente lasciata sfuggire l'occasione di costruirci dentro un porto e, probabilmente, anche di rispettabili dimensioni, visto che Plinio, a Sud del Sele, menziona nella sua elencazione come porto solo il Parthenius, citando il successivo ( "portus Herculis" ) solo dopo Vibo Valentia. . E per quanto riguarda poi Paestum, Elea e Palinuro, neanche lì cita alcun porto, limitandosi a dire soltanto : "…la città di Paestum, detta Posidonia dai Greci, il relativo golfo ( sinus Paestanus ), la città di Elea oggi Velia, il promontorio di Palinuro ...". D'altra parte si sa che la foce del Sele non fu particolarmente fortunata in quell'epoca come sito portuale a causa delle frequenti piene e degli insabbiamenti. Né il vicino golfo andò forse oltre le caratteristiche di una naturale insenatura se Plinio parla solo di "sinus Paestanus". Per tutte queste non poche ragioni penso perciò che sull'antico porto Parthenius ci siano probabilmente ancora alcune cose da chiarire, e forse anche di non poco conto. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 4 l’Olmo Febbraio 2015 • storie nostre • 14 Come eravamo Il lavoro a Diamante era fatto da artigiani e pescatori. Bravissimi nel campo della lavorazione delle scarpe.Nella foto il famoso calzaturificio Vaccaro. Grandi faticatori della pesca i pescatori di Diamante erano conosciuti in tutta la Calabria per la loro bravura nella conoscenza del mare e il loro grande coraggio. • 3 dal comune • Febbraio 2015 l’Olmo Progetto S.O.La.Re Il comune di Diamante ha aderito al progetto S.O.La.Re - Servizi per l’ Occupazione ed il lavoro in Rete - realizzato da FORMEZ PA. L’ obiettivo del progetto è quello di facilitare l’ attività di ricerca di lavoro, sia da parte delle imprese che da parte dei cittadini, grazie alla realizzazione di Reti tra i diversi soggetti abilitati all’intermediazione ed in particolare Istituti di scuola superiore e di secondo grado, Università pubbliche e private, Province, Comuni singoli ed associati, Patronati, Associazioni di datori di Lavoro, Associazioni senza fini di lucro dedicati alla tutela del lavoro e delle disabilità etc, attraverso applicazioni Web, create all’ interno di un portale Sportello Lavoro gestito da personale formato ed addestrato. Il progetto consente ad ognuno dei soggetti coinvolti nella realizzazione della rete di utilizzare gli stessi strumenti e la stessa metodologia per erogare servizi di intermediazione tra domanda ed offerta in rete e servizi per l’ occupazione e la creazione di micro impresa ai citta- dini ed alle imprese, attraverso attività finalizzate all’affiancamento ed all’addestramento, in presenza e a distanza. Referente del progetto è la Dr.ssa Mariassunta Urciuolo, Assessore al Welfare, che sottolinea l’importanza di questo canale quale valido strumento di aiuto per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e rimarca l’impegno dell’assessorato e dell’intera giunta nel promuovere l’informazione rispetto all’utilizzo di tutte le opportunità e delle risorse atte a favorire la ripresa dell’occupazione, in un momento di particolare crisi sociale ed economica come quello che stiamo vivendo. Marcello Pascale entra nel consiglio comunale La foto è stata scattata agli inizi degli anni 60 sul lungomare davanti l’attuale Pizzera “A’ Cannarutia” dopo una commemorazione ai caduti della 1 guerra Mondiale. I signori in foto sono tutti decorati al merito. Da sinistra in piedi :Cosenza Giovanni dipendente della ferrovie e capostazione, Bernardo Fabiani edicolante in corso Garibaldi ,Vittorio Magurno professore e poi Preside della Scuola media di Diamante, Salvatore Casella ha gestito un tabacchino all’interno del negozio di Maniscalco prima di passarsene nell’attuale libreria di fronte, Vaccaro Giuseppe barbiere in via Mazzini davanti l’attuale negozio di Intimida, Cauteruccio Giuseppe (detto u’purtuvallaro) pescatore, De Vito Sergio pescatore, Carlo Casella sergente maggiore, pilota dell’aviazione militare ferito nella 1 guerra mondiale . Da sinistra seduti :Trifilio Luigi gestiva una cantina nell’attuale gioielleria Pringeps, Tosto Albertone ( detto Galiano)operaio della Saffa a Grisolia, Giovanni Bartalotta ( detto Muttalibano) pescatore, Raffaele Benvenuto gestiva un negozio di alimentari nell’attuale tabacchino di Vincenzo in piazza Immacolata Concezione ex 11 febbraio. A seguito del mio ingresso nel Consiglio Comunale mi sento in dovere, ma soprattutto ho il piacere, di ringraziare tutti per la fiducia accordatami, a partire dall’amica e compagna di un progetto politico condiviso, Mariassunta Urciuolo, che ha lasciato il suo posto in Consiglio Comunale continuando a garantire comunque il suo impegno e le sue competenze attraverso il rinnovato incarico come Assessore al Welfare, senza deludere così la volontà e le aspettative dei suoi numerosi elettori, al Sindaco Dott. Gaetano Sollazzo ed al Consiglio tutto, per la stima dimostratami. Sento grande il senso di responsabilità per il ruolo che sono chiamato a svolgere in Consiglio, soprattutto in un periodo di recessione e crisi che sta investendo tutta l’Italia ed ancora di più il nostro meraviglioso ma martoriato sud, per cui, spenderò tutte le mie forze e le mie capacità ber tendere al “bene comune” che è l’obiettivo precipuo che la buona politica deve perseguire, ed io buona politica voglio fare. Una politica tra la gente, basata sul confronto civile, sull’ascolto dei bisogni dei cittadini e dei tanti giovani con cui spesso mi trovo a parlare, una politica che realizzi e non parli soltanto, che badi alla concretezza e non venda fumo. Chi mi cono- sce sa che tutta la mia vita è basata sulla concretezza, sui fatti e non sulle parole, sulla silenziosa operosità, sulla solidarietà e non su inutili schiamazzi. La mia passione per la politica ed il mio smisurato amore per Diamante e per i miei concittadini, mi hanno da sempre portato ad interessarmi delle sorti del mio paese. Adesso come non mai i miei sforzi saranno protesi a risolvere – o almeno cercare di risolvere - i molti problemi che ci troviamo a combattere ogni giorno, a cercare di migliorare le sorti della nostra cittadina che, nonostante la crisi, rimane fiore all’occhiello dell’intera Regione Calabria. Mi sentivo e mi sento parte integrante di questa bella “squadra” e ad ognuno di loro mi lega stima ed affetto, credo nella bontà dell’operato del nostro Sindaco e vivo già un fattivo clima di collaborazione ed unità d’intenti che sono valori basilari soprattutto nel lavoro di squadra di un’amministrazione che voglia ben operare. E’ comune il senso di responsabilità ed il peso che tale servizio (perché la politica è servizio) impone e tutti, ognuno per le proprie competenze, ci stiamo sforzando di lavorare nella giusta direzione. Concludo ringraziando tutti gli elettori che con il loro voto hanno espresso stima e fiducia nella mia persona ribadendo loro che il mio impegno sarà massimo, sempre piena ed assoluta la mia disponibilità, per tutti in qualsiasi momento avranno bisogno del mio operato, di chiarimenti, o anche per un confronto. Marcello Pascale FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.35 Pagina 3 l’Olmo Febbraio 2015 • dal comune • 2 RISORSE AGGIUNTIVE DEL PILS A DIAMANTE, PER LA REALIZZAZIONE DI TRE IMPORTANTI PROGETTI • 15 eventi • Febbraio 2015 l’Olmo Un altre grande appuntamento teatrale: Carlo Buccirosso a Diamante per la stagione 2015 del Cineteatro Vittoria. “Una Famiglia Quasi Perfetta” Cineteatro Vittoria, 4 marzo 2015, ore 21,30. Dopo il primo finanziamento PISL, relativo all’Acquario Multimediale del Parco Marino Riviera dei Cedri, attualmente in fase di realizzazione all’interno del Parco Enzo la Valva, Diamante ha ottenuto importanti risorse aggiuntive nella rimodulazione dei residui del PISL, per la realizzazione di ben tre progetti a suo tempo ammessima non finanziati.Opere strategiche per il turismo a Diamante, di cui nei giorni scorsi sono state attivate le procedure d’Appalto. Nello specifico: Il primo intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del centro storico di Diamante, mirata alla realizzazione di opere a supporto del sistema di accoglienza ospitale per un importo finanziato di Euro 800.000,00. Il secondo intervento prevede la realizzazione dell’Emporio Multimediale dei Borghida collocare all’interno dell’attualeDAC, al fine di ospitare tutti iservizi di “accoglienza turistica”a scala intercomunaleper un importo finanziato di Euro 350.000,00. Il terzo è un progetto “immateriale” a titolo “INFO COMUNICAZIONE OSPITALE : prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” relativamente agli otto Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL. Offerta turistica comprendente sia gli operatori del settore che gli itinerari tematici che caratterizzano la Riviera dei Cedri. Tali significative risorse permetteranno di completare il “percorso” di riqualificazione urbana e la valorizzazione complessiva del Centro Storico di Diamante e la ristrutturazione del DAC. Soppressione corse ferroviarie: il Sindaco scrive alle autorità Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della Regione Calabria, all'Assessore ai Trasporti Regione Calabria, all'Amministratore Delegato Trenitalia, al Prefetto di Cosenza. Nella lettera si legge: << L'Amministrazione Comunale di Diamante dissente con forza, per i nuovi tagli effettuati, nel territorio, alle corse ferroviarie, con riferimento, in particolar modo alla soppressione del Treno n. 12700, con partenza prevista alle ore 16.35 dalla Stazione di Cosenza ed alla relativa corsa di ritorno numero 12701, in partenza da Sapri alle 19.00. Analoga soppressione ha riguardato il Treno 12696 con partenza da Cosenza alle 13.50 ed arrivo a Praia a Mare alle 15.35. Scelte effettuate, quelle sopra riferite, che comportano una nuova e pesante penalizzazione per gli utenti della nostra Città e di tutto il comprensorio. Si tratta, infatti, di una ulteriore diminuzione del servizio, che si aggiunge alle altre già attuate negli scorsi anni, che sta arrecando disagi in particolar modo ai numerosi pendolari che per lavoro e studio utilizzano quotidianamente questa tratta ferroviaria, per raggiungere il Capoluogo di provincia e i comuni del territorio. Una scel- ta che va quindi a discapito dei servizi forniti a categorie sociali che prediligono l'utilizzo del treno come più economico ed accessibile e che, in generale, penalizza forme di trasposto sostenibili, moderne e capaci di consentire a tutti gli utenti, migliori possibilità di spostamento. Nel contempo, la decisione di sopprimere ulteriori corse ferroviarie, contrasta in maniera stridente con la necessità di incentivare l'accessibilità ad un territorio in costante crescita ed a forte valenza turistica, naturale collegamento con i flussi turistici provenienti dalla Campania. Per le ragioni sopraesposte l'Amministrazione Comunale di Diamante, chiede, pertanto, il ripristino, delle corse soppresse, per non penalizzare l'utenza di un territorio che ha invece bisogno di implementare tali servizi per poter portare a compimento il suo compiuto sviluppo>>. la paternità di suo figlio! Sembra una normale vicenda legata alle difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il diScritto e diretto da Carlo Bucsordine legislativo, la mancanza cirosso di una quotidiana tutela del cittaCon: Carlo Buccirosso, Rosalia dino, unite alla presunzione di convenienza che ormai regna nel Porcaro, Gino Monteleone, Davinostro “bel paese”, e cioè che de Marotta, Tilde De Spirito, Peptutti siamo colpevoli di tutto, salpe Miale, Fiorella Zullo, Giordano vo prova contraria, porteranno gli Bassetti. l’età di sei anni, e che ora appare eventi sul precipizio di una normale come il loro principale punto di rifeLo spettacolo rimento, fin quando un giorno, un tragedia quotidiana, cui la nostra In una piacevole e tranquilla villetta inaspettato evento arriverà a turba- spietata battaglia esistenziale ci ha residenziale, una pacifica famiglio- re la pace della loro esistenza…il ormai tristemente abituati… la, lui affermato psicologo, lei in- padre naturale dell’amato e coccosoddisfatta casalinga, sembrano vi- lato pargolo, che piomba nel tepore Per info 329/3731391, vere in apparente armonia assieme delle mura della casa a recriminare 338/9129096, 3201792754. al loro figlioletto, adottato sin dal- Dieta Mediterranea e Convenzione Europea del Paesaggio, se n’è parlato a Diamante in un convegno. “Valorizzazione dei paesaggi della dieta mediterranea” è il titolo dell’importante convegno organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, che si è tenuto lo scorso 31 gennaio nella sala consiliare del Comune di Diamante. Come ha sottolineato il Presidente dell’Accademia del Peperoncino, Prof. Enzo Monaco, introducendo i lavori del dibattito, l’iniziativa si colloca in una serie diincontri che l’associazione terrà in diverse città calabresi per ovviare ad una carenza, assolutamente inconcepibile, di mancata conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, nella nostra regione, dopo che questa è stata riconosciuta, dall’UNESCO, come patrimonio dell’umanità. Una considerazione ancora più grave considerato che alcuni studi fondamentali sulla Dieta Mediterranea sono stati fatti in Calabria e precisamente a Nicotera. L’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, il Dott. Franco Maiolino, nel portare i saluti dell’Amministrazione Comunale ha sottolineato, anche sulla scorta dell’impegno assicurato in questi anni dal suo assessorato, come la Dieta Mediterranea, sia uno dei motori sui quali investire per lo sviluppo e come rappresenti un brand sul quale puntare decisamente, anche e soprattutto come proposta del nostro territorio in vista dell’Expo 2015 di Milano che avrà come tema principale proprio l’alimentazione. Di particolare interesse, poi, la relazione del Prof. Antonino De Lorenzo , dell’Università Tor Vergata di Roma, sul tema “Il modello della dieta mediterranea, origini e ricadute socio-economiche e sanitarie”. De Lorenzo ha approfondito, dal punto di vista scientifico, le peculiarità, in positivo della Dieta Mediterranea. De Lorenzo non ha mancato di lanciare un appello accorato alla conservazione e alla valorizzazione delle nostre eccellenze e del nostro DNA alimentare . Ospite d’eccezione del convegno la Prof.ssa Maguelonne Déjeant Pons, Segretario esecutivo della Convenzione europea del paesaggio a Strasburgo, che parlato del tema: “La presa in carico dell’economia nei lavori di implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio”. Si ricorda che la Convenzione europea del paesaggio è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è il primo trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nel suo insieme. Oltre a dare una definizione univoca e condivisa di paesaggio, la convenzione, dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si impegnano ad applicare. Nel suo lungo ed interessante intervento la Dejans Ponts, tra le altre cose ha riferito, sulla scorta degli studi di diversi economisti, di come il legame tra il paesaggio e l’industria turistica assume un ‘importanza fondamentale. Riportando un esempio concreto la Segretaria della Convenzione ha dichiarato che è stato dimostrato che dimostrato che un euro investito nella tutela del paesaggio dà come risultato 7 euro di ritorno economico per l’investitore. A conclusione del convegno di grande interesse è stato l’intervento del Dott. Felice Spingola, Economista dell’Ambiente che ha incentrato il suo intervento sul tema: “Economia e Paesaggio: opportunità per le aree rurali del Mediterraneo”. Da Spingola e dal suo articolato intervento, è stato confermato il legame, oramai indissolubile e strettissimo tra salute ambiente ed economia. Da questo, ha affermato l’economista, è inammissibile che una regione come la Calabria non sia capace di valorizzare adeguatamente la Dieta Mediterranea. FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.34 Pagina 2 l’Olmo Febbraio 2015 • eventi • 16 l’Olmo Il Cinecircolo Maurizio Grande, con il patrocinio del Comune di Diamante-Assessorato alla Cultura e Turismo, dell'agenzia cinematografica Genius Management di Roma e del Consorzio Pro loco - Riviera dei Cedri - Alto tirreno, organizza il suo primo laboratorio di recitazione cinematografica. Il corso, che si terrà dal 23 al 27 febbraio avrà, tra gli altri, come docente il regista Salvatore Asta, filmaker di ori- “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) gini calabrese che vive da tempo in Sardegna e che ha alle spalle numerose produzioni cinematografiche . Le lezioni, che si svolgeranno tutte a Diamante, si articoleranno in due fasi: la prima di tre giorni, dedicata alla teoria; la seconda di due giorni, dedicata alla pratica. Un evento formativo che, grazie all’iniziativa del Cinecircolo, si tiene per la prima volta nella “Perla del Tirreno”, e che è aperto a tutti coloro vogliono conoscere il mestiere della recitazione cinematografica, avviando un affascinante percorso artistico ed eventualmente professionale. Alla fine del laboratorio, infatti, i partecipanti registreranno un monologo che sarà visionato dall'agenzia Genius Management che valuterà un eventuale ingresso nello staff dell'agenzia. Il corso di recitazione si aggiunge alle nume- i primi 50 anni di matrimonio e non li dimostrano rose attività già messe in cantiere dal Cinecircolo che ha oramai un curriculum particolarmente nutrito e prestigioso. L’Associazione di Diamante, lo ricordiamo, è impegnata a promuovere l’amore per il cinema, a far emergere nuovi talenti, a sostenere iniziative di carattere sociale e solidale , a pubblicizzare e promuovere Diamante e il suo territorio. Tra le iniziative più recenti merita una menzione particolare la prima edizione del “Galà della Solidarietà” dedicato al tema dell’ Alzheimer, che ha visto la proiezione del corto “Il sorriso di Candida” e registrato il contributo di importanti interventi scientifici e testimonianze dal mondo no profit e della ricerca. Il Cinecircolo è l’organizzatore, inoltre, del Mediterraneo Corto Festival, giunto alla sua quarta edizione e divenuto un evento di riferimento, appunto, nel genere dei cortometraggi. Il Cinecircolo, non da ultimo, ha realizzato, per la regia e la sceneggiatura di Francesco Presta e Ferdinando Romito, due cortometraggi: “Sweet Dream”, che ha partecipato, ot- Annamaria Tiesi e Vittorio Papa nel giorno del loro 50° matrimonio. Vivono a Tor S.Lorenzo (Ardea) vicino Roma. Sono di Diamante entrambi e sono stati sposati il 14 gennaio 1965 da Don Pasquale Grandinetti , nella Chiesa Madre di Diamante. Appena sposati sono emigrati in Svizzera a Thun . Hanno due figli, Roberta e Antonio. Hanno avuto tre nipoti, due da parte di Roberta ( Matteo di quasi 24 anni e Veronica di 18 ) e uno da parte di Antonio ( Nadir di 4 anni). Dopo anni di lavoroin Svizzera si sono trasferiti a Roma dove vivono tuttora tornando a Diamante solo per le vacanze. tenendo importanti riconoscimenti, a diversi festival del genere, e “Tango del Mare”, quest’ultimo a breve in uscita e pronto a replicare il successo dell’opera prima. Per info sul corso di recitazione: em@ il [email protected]; tel 331.5794601 pagina facebook del Cinecircolo Maurizio Grande. Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella • l’ editoriale • L’ Accademia….questa sconosciuta di Franco Maiolino Sono certo che non c’e Diamantese che non conosca il Peperoncino Festival così come sono certo che buona parte dei diamantesi non conoscono cosa sia L’Accademia del Peperoncino. I tanti che non lo sanno hanno recentemente perso due ghiotte occasioni . La prima il 25 Gennaio scorso, quando il neo governatore della Calabria Mario Oliverio e l’Onorevole Ernesto Magorno hanno chiamato a raccolta amministratori e cittadini della Riviera dei Cedri per richiedere il sostegno anche economico, necessario alla sopravvivenza della prestigiosa Accademia del Peperoncino, che versa in oggettive difficoltà per la soppressione di ogni contributo pubblico e per il crollo dei soci, le cui quote di iscrizione rappresentano al momento l’unica fonte di sopravvivenza. La seconda, il 31 gennaio durante il convegno sulla Dieta Mediterranea , quando si è toccato con mano quale sia la qualità e la valenza delle iniziative promosse dall’Accademia capace di intessere e raccordare su specifiche tematiche, problematiche ambientali, turistiche, culturali e socio economiche chiamando a relazionare esperti di calibro internazionale come per l’occasione il Professor Di Lorenzo dell’Università Tor Vergata e la Prof.ssa Magledonne…….responsabile della Convenzione per il Paesaggio della Comunità Europea. Bisognerebbe invece, che tutti sapessimo, che dietro il successo ed il prestigio del Peperoncino Festival e di Diamante di cui è diventato identificativo, si cela il lavoro certosino ed ultraventennale dell’Accademia che sotto la guida del suo presidente Enzo Monaco lavora a pieno regime tutto l’anno e a 360 gradi portando in giro per l’Italia e per il mondo il nome della nostra città cui il Peperoncino è indissolubilmente legato. Ecco dunque le oltre 100 delegazioni nazionali e quelle estere come la Svizzera, il Giappone, l’Argentina, i convegni scientifici, i festival paralleli come Rieti e Camaiore, i congressi nazionali in giro per il Mediterraneo, le incursioni in eventi come il Festival di Sanremo, la Bit di Milano, le Fiere internazionali, le Iniziative Editoriali, i passaggi televisivi, le copertine dei giornali, gli Accademici testimonial, la sperimentazione botanica, i rapporti con la scuola e le università, la ricerca storica, la promozione dei territori e delle eccellenze gastronomiche. Questo è tant’altro ancora si fa all’Accademia del Peperoncino, nella sede nazionale di Via Benedetto Croce a Diamante. Lo fa Enzo Monaco insieme a un manipolo di volenterosi collaboratori senza averne particolari ritorni economici. Grande invece è il ritorno in immagine per Diamante per cui dovrebbe essere un dovere per tutti i Diamantesi conoscere di più l’Accademia ed iniziare a sostenerla. Porto: si riparte L’Amministrazione Comunale di Diamante rende noto che finalmente si sono completate le procedure necessarie per la realizzazione della infrastruttura portuale. Lo scorso 23 gennaio, infatti, è stato emanato il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, il quale prende atto che le modifiche proposte per le opere a terra e previste nella perizia suppletiva e di variante migliorativa sul progetto di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante, non siano tali da richiedere l’attivazione delle procedure di cui agli art.20 e seguenti del D.Legs 152/06 e del connesso regolamento regionale 3/08, non comportando ripercussioni sull’ambiente. Si ricorda che, con DDG n. 15223 del 11/11/2013 era stato già espresso parere favorevole per la parte di progetto riguardante le opere a mare. Il Decreto conferma tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti precedenti cui il proponente, l'Ati Icad Costruzioni Generali S.r.l – Diamante BLU S.r.l., dovrà attenersi per la realizzazione dell’opera. L' Amministrazione Comunale è sicura che, a seguito di questo sofferto passaggio burocratico, non ci siano altri elementi ostativi per la ripresa immediata dei lavori e sollecita, pertanto, tutti gli organi preposti ad attivarsi tempestivamente. La stessa Amministrazione sottolinea l’impegno che fin dal suo insediamento sta assicurando il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, circa una soluzione positiva della vicenda, attraverso il superamento dei passaggi burocratici che ne hanno frenato una positiva soluzione. Analogamente si evidenzia l’attività profusa nella stessa dal Segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno. L'Amministrazione Comunale di Diamante, infine, in comune sentire con tutto il Consiglio Comunale, il Comitato Porto, gli operatori di settore e la Città tutta, ribadisce che manterrà alto il livello di attenzione e di impegno su questa opera così rilevante per il futuro di Diamante. L’ Amministrazione Comunale n. 147• anno 13 • febbraio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo