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eventi
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Il Cinecircolo Maurizio Grande, con il patrocinio del Comune di Diamante-Assessorato alla Cultura e Turismo,
dell'agenzia cinematografica Genius Management di Roma
e del Consorzio Pro loco - Riviera dei Cedri - Alto tirreno, organizza il suo primo laboratorio di recitazione cinematografica.
Il corso, che si terrà dal 23 al 27 febbraio avrà, tra gli altri, come docente il regista Salvatore Asta, filmaker di ori-
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
gini calabrese che vive da tempo in Sardegna e che ha alle
spalle numerose produzioni cinematografiche .
Le lezioni, che si svolgeranno tutte a Diamante, si articoleranno in due fasi: la prima di tre giorni, dedicata alla teoria;
la seconda di due giorni, dedicata alla pratica.
Un evento formativo che, grazie all’iniziativa del Cinecircolo,
si tiene per la prima volta nella “Perla del Tirreno”, e che è
aperto a tutti coloro vogliono conoscere il mestiere della
recitazione cinematografica, avviando un affascinante percorso artistico ed eventualmente professionale.
Alla fine del laboratorio, infatti, i partecipanti registreranno un monologo che sarà visionato dall'agenzia Genius
Management che valuterà un eventuale ingresso nello staff
dell'agenzia. Il corso di recitazione si aggiunge alle nume-
i primi 50 anni di matrimonio
e non li dimostrano
rose attività già messe in cantiere dal Cinecircolo che ha
oramai un curriculum particolarmente nutrito e prestigioso.
L’Associazione di Diamante, lo ricordiamo, è impegnata a
promuovere l’amore per il cinema, a far emergere nuovi talenti, a sostenere iniziative di carattere sociale e solidale ,
a pubblicizzare e promuovere Diamante e il suo territorio.
Tra le iniziative più recenti merita una menzione particolare
la prima edizione del “Galà della Solidarietà” dedicato al
tema dell’ Alzheimer, che ha visto la proiezione del corto
“Il sorriso di Candida” e registrato il contributo di importanti interventi scientifici e testimonianze dal mondo no
profit e della ricerca.
Il Cinecircolo è l’organizzatore, inoltre, del Mediterraneo
Corto Festival, giunto alla sua quarta edizione e divenuto un
evento di riferimento, appunto, nel genere dei cortometraggi.
Il Cinecircolo, non da ultimo, ha realizzato, per la regia e la
sceneggiatura di Francesco Presta e Ferdinando Romito,
due cortometraggi: “Sweet Dream”, che ha partecipato, ot-
Annamaria Tiesi e Vittorio Papa
nel giorno del loro 50° matrimonio.
Vivono a Tor S.Lorenzo (Ardea) vicino Roma. Sono di Diamante entrambi
e sono stati sposati il 14 gennaio 1965 da Don Pasquale Grandinetti , nella
Chiesa Madre di Diamante. Appena sposati sono emigrati in Svizzera a
Thun . Hanno due figli, Roberta e Antonio. Hanno avuto tre nipoti, due da
parte di Roberta ( Matteo di quasi 24 anni e Veronica di 18 ) e uno da parte
di Antonio ( Nadir di 4 anni). Dopo anni di lavoroin Svizzera si sono trasferiti
a Roma dove vivono tuttora tornando a Diamante solo per le vacanze.
tenendo importanti riconoscimenti, a diversi festival del genere, e “Tango del Mare”, quest’ultimo a breve in uscita e
pronto a replicare il successo dell’opera prima.
Per info sul corso di recitazione: em@
il [email protected];
tel 331.5794601 pagina facebook
del Cinecircolo Maurizio Grande.
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
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l’ editoriale
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L’ Accademia….questa sconosciuta
di Franco Maiolino
Sono certo che non c’e Diamantese che non
conosca il Peperoncino Festival così come sono certo che buona parte dei diamantesi non
conoscono cosa sia L’Accademia del Peperoncino.
I tanti che non lo sanno hanno recentemente
perso due ghiotte occasioni .
La prima il 25 Gennaio scorso, quando il neo governatore
della Calabria Mario Oliverio e l’Onorevole Ernesto Magorno
hanno chiamato a raccolta amministratori e cittadini della
Riviera dei Cedri per richiedere il sostegno anche economico, necessario alla sopravvivenza della prestigiosa Accademia del Peperoncino, che versa in oggettive difficoltà per
la soppressione di ogni contributo pubblico e per il crollo
dei soci, le cui quote di iscrizione rappresentano al momento
l’unica fonte di sopravvivenza.
La seconda, il 31 gennaio durante il convegno sulla Dieta
Mediterranea , quando si è toccato con mano quale sia la
qualità e la valenza delle iniziative promosse dall’Accademia
capace di intessere e raccordare su specifiche tematiche,
problematiche ambientali, turistiche, culturali e socio economiche chiamando a relazionare esperti di calibro internazionale come per l’occasione il Professor Di Lorenzo dell’Università Tor Vergata e la Prof.ssa Magledonne…….responsabile della Convenzione per il Paesaggio della Comunità Europea. Bisognerebbe invece, che tutti sapessimo, che dietro
il successo ed il prestigio del Peperoncino Festival e di Diamante di cui è diventato identificativo, si cela il lavoro certosino ed ultraventennale dell’Accademia che sotto la guida
del suo presidente Enzo Monaco lavora a pieno regime tutto
l’anno e a 360 gradi portando in giro per l’Italia e per il mondo il nome della nostra città cui il Peperoncino è indissolubilmente legato. Ecco dunque le oltre 100 delegazioni nazionali e quelle estere come la Svizzera, il Giappone, l’Argentina, i convegni scientifici, i festival paralleli come Rieti
e Camaiore, i congressi nazionali in giro per il Mediterraneo,
le incursioni in eventi come il Festival di Sanremo, la Bit di
Milano, le Fiere internazionali, le Iniziative Editoriali, i passaggi televisivi, le copertine dei giornali, gli Accademici testimonial, la sperimentazione botanica, i rapporti con la
scuola e le università, la ricerca storica, la promozione dei
territori e delle eccellenze gastronomiche. Questo è tant’altro
ancora si fa all’Accademia del Peperoncino, nella sede nazionale di Via Benedetto Croce a Diamante. Lo fa Enzo Monaco insieme a un manipolo di volenterosi collaboratori senza averne particolari ritorni economici. Grande invece è il ritorno in immagine per Diamante per cui dovrebbe essere un
dovere per tutti i Diamantesi conoscere di più l’Accademia
ed iniziare a sostenerla.
Porto: si riparte
L’Amministrazione Comunale
di
Diamante
rende noto che
finalmente si sono completate le
procedure necessarie per la
realizzazione della infrastruttura portuale.
Lo scorso 23 gennaio, infatti, è
stato emanato il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente
della Regione Calabria, il quale
prende atto che le modifiche
proposte per le opere a terra e
previste nella perizia suppletiva e di variante migliorativa sul
progetto di ristrutturazione e
completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante, non siano tali da
richiedere l’attivazione delle
procedure di cui agli art.20 e seguenti del D.Legs 152/06 e del
connesso regolamento regionale
3/08, non comportando ripercussioni sull’ambiente. Si ricorda che, con DDG n. 15223 del
11/11/2013 era stato già
espresso parere favorevole per
la parte di progetto riguardante
le opere a mare. Il Decreto conferma tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti precedenti cui il proponente, l'Ati Icad
Costruzioni Generali S.r.l – Diamante BLU S.r.l., dovrà attenersi
per la realizzazione dell’opera.
L' Amministrazione Comunale
è sicura che, a
seguito di questo sofferto passaggio burocratico, non ci siano altri elementi
ostativi per la ripresa immediata
dei lavori e sollecita, pertanto,
tutti gli organi preposti ad attivarsi tempestivamente.
La stessa Amministrazione sottolinea l’impegno che fin dal suo
insediamento sta assicurando il
Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, circa
una soluzione positiva della vicenda, attraverso il superamento dei passaggi burocratici che
ne hanno frenato una positiva
soluzione.
Analogamente si evidenzia l’attività profusa nella stessa dal Segretario regionale del Partito
Democratico, Ernesto Magorno.
L'Amministrazione Comunale di
Diamante, infine, in comune sentire con tutto il Consiglio Comunale, il Comitato Porto, gli operatori di settore e la Città tutta, ribadisce che manterrà alto il livello di attenzione e di impegno
su questa opera così rilevante
per il futuro di Diamante.
L’ Amministrazione Comunale
n. 147• anno 13 • febbraio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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RISORSE AGGIUNTIVE DEL PILS A DIAMANTE,
PER LA REALIZZAZIONE DI TRE IMPORTANTI PROGETTI
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eventi
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Un altre grande appuntamento teatrale:
Carlo Buccirosso a Diamante per la stagione 2015 del Cineteatro Vittoria.
“Una Famiglia Quasi Perfetta”
Cineteatro Vittoria,
4 marzo 2015, ore 21,30.
Dopo il primo finanziamento PISL, relativo all’Acquario Multimediale del Parco Marino Riviera
dei Cedri, attualmente in fase di realizzazione all’interno del Parco Enzo la Valva, Diamante ha
ottenuto importanti risorse aggiuntive nella rimodulazione dei residui del PISL, per la realizzazione di ben tre progetti a suo tempo ammessima non finanziati.Opere strategiche per il turismo
a Diamante, di cui nei giorni scorsi sono state attivate le procedure d’Appalto.
Nello specifico:
Il primo intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del centro
storico di Diamante, mirata alla realizzazione di opere a supporto del sistema di accoglienza
ospitale per un importo finanziato di Euro 800.000,00.
Il secondo intervento prevede la realizzazione dell’Emporio Multimediale dei Borghida collocare
all’interno dell’attualeDAC, al fine di ospitare tutti iservizi di “accoglienza turistica”a scala intercomunaleper un importo finanziato di Euro 350.000,00.
Il terzo è un progetto “immateriale” a titolo “INFO COMUNICAZIONE OSPITALE : prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” relativamente agli otto
Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL.
Offerta turistica comprendente sia gli operatori del settore che gli itinerari tematici che caratterizzano la Riviera dei Cedri. Tali significative risorse permetteranno di completare il “percorso”
di riqualificazione urbana e la valorizzazione complessiva del Centro Storico di Diamante e la ristrutturazione del DAC.
Soppressione corse ferroviarie: il Sindaco scrive alle autorità
Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano
Sollazzo, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della
Regione Calabria, all'Assessore ai Trasporti
Regione Calabria, all'Amministratore Delegato Trenitalia, al Prefetto di Cosenza. Nella
lettera si legge: << L'Amministrazione Comunale di Diamante dissente con forza,
per i nuovi tagli effettuati, nel territorio, alle
corse ferroviarie, con riferimento, in particolar modo alla soppressione del Treno n.
12700, con partenza prevista alle ore
16.35 dalla Stazione di Cosenza ed alla relativa corsa di ritorno numero 12701, in
partenza da Sapri alle 19.00. Analoga soppressione ha riguardato il Treno 12696 con
partenza da Cosenza alle 13.50 ed arrivo a
Praia a Mare alle 15.35. Scelte effettuate,
quelle sopra riferite, che comportano una
nuova e pesante penalizzazione per gli
utenti della nostra Città e di tutto il comprensorio. Si tratta, infatti, di una ulteriore
diminuzione del servizio, che si aggiunge
alle altre già attuate negli scorsi anni, che
sta arrecando disagi in particolar modo ai
numerosi pendolari che per lavoro e studio
utilizzano quotidianamente questa tratta
ferroviaria, per raggiungere il Capoluogo di
provincia e i comuni del territorio. Una scel-
ta che va quindi a discapito dei servizi forniti a categorie sociali che prediligono l'utilizzo del treno come più economico ed accessibile e che, in generale, penalizza forme di trasposto sostenibili, moderne e capaci di consentire a tutti gli utenti, migliori
possibilità di spostamento. Nel contempo,
la decisione di sopprimere ulteriori corse
ferroviarie, contrasta in maniera stridente
con la necessità di incentivare l'accessibilità ad un territorio in costante crescita ed a
forte valenza turistica, naturale collegamento con i flussi turistici provenienti dalla
Campania. Per le ragioni sopraesposte
l'Amministrazione Comunale di Diamante,
chiede, pertanto, il ripristino, delle corse
soppresse, per non penalizzare l'utenza di
un territorio che ha invece bisogno di implementare tali servizi per poter portare a
compimento il suo compiuto sviluppo>>.
la paternità di suo figlio! Sembra
una normale vicenda legata alle
difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il diScritto e diretto da Carlo Bucsordine legislativo, la mancanza
cirosso
di una quotidiana tutela del cittaCon: Carlo Buccirosso, Rosalia
dino, unite alla presunzione di
convenienza che ormai regna nel
Porcaro, Gino Monteleone, Davinostro “bel paese”, e cioè che
de Marotta, Tilde De Spirito, Peptutti siamo colpevoli di tutto, salpe Miale, Fiorella Zullo, Giordano
vo prova contraria, porteranno gli
Bassetti.
l’età di sei anni, e che ora appare
eventi
sul precipizio di una normale
come il loro principale punto di rifeLo spettacolo
rimento, fin quando un giorno, un tragedia quotidiana, cui la nostra
In una piacevole e tranquilla villetta inaspettato evento arriverà a turba- spietata battaglia esistenziale ci ha
residenziale, una pacifica famiglio- re la pace della loro esistenza…il ormai tristemente abituati…
la, lui affermato psicologo, lei in- padre naturale dell’amato e coccosoddisfatta casalinga, sembrano vi- lato pargolo, che piomba nel tepore Per
info
329/3731391,
vere in apparente armonia assieme delle mura della casa a recriminare 338/9129096, 3201792754.
al loro figlioletto, adottato sin dal-
Dieta Mediterranea e Convenzione Europea del Paesaggio,
se n’è parlato a Diamante in un convegno.
“Valorizzazione dei paesaggi della dieta mediterranea” è il titolo dell’importante
convegno organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino in collaborazione
con l’Assessorato alla Cultura e Turismo
del Comune di Diamante, che si è tenuto
lo scorso 31 gennaio nella sala consiliare
del Comune di Diamante.
Come ha sottolineato il Presidente
dell’Accademia del Peperoncino,
Prof. Enzo Monaco, introducendo i lavori
del dibattito, l’iniziativa si colloca in una
serie diincontri che l’associazione terrà in
diverse città calabresi per ovviare ad una
carenza, assolutamente inconcepibile, di
mancata conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, nella nostra regione,
dopo che questa è stata riconosciuta,
dall’UNESCO, come patrimonio dell’umanità. Una considerazione ancora più grave
considerato che alcuni studi fondamentali
sulla Dieta Mediterranea sono stati fatti in
Calabria e precisamente a Nicotera.
L’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, il
Dott. Franco Maiolino, nel portare i saluti
dell’Amministrazione Comunale ha sottolineato, anche sulla scorta dell’impegno
assicurato in questi anni dal suo assessorato, come la Dieta Mediterranea, sia uno
dei motori sui quali investire per lo sviluppo
e come rappresenti un brand sul quale
puntare decisamente, anche e soprattutto
come proposta del nostro territorio in vista
dell’Expo 2015 di Milano che avrà come
tema principale proprio l’alimentazione.
Di particolare interesse, poi, la relazione
del Prof. Antonino De Lorenzo , dell’Università Tor Vergata di Roma, sul tema “Il
modello della dieta mediterranea, origini e
ricadute socio-economiche e sanitarie”.
De Lorenzo ha approfondito, dal punto di
vista scientifico, le peculiarità, in positivo
della Dieta Mediterranea.
De Lorenzo non ha mancato di lanciare un
appello accorato alla conservazione e alla
valorizzazione delle nostre eccellenze e
del nostro DNA alimentare .
Ospite d’eccezione del convegno la
Prof.ssa Maguelonne Déjeant Pons, Segretario esecutivo della Convenzione europea del paesaggio a Strasburgo, che
parlato del tema: “La presa in carico dell’economia nei lavori di implementazione
della Convenzione Europea del Paesaggio”. Si ricorda che la Convenzione europea del paesaggio è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa
a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è il primo
trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nel suo insieme. Oltre a dare una definizione univoca e
condivisa di paesaggio, la convenzione,
dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si
impegnano ad applicare. Nel suo lungo ed
interessante intervento la Dejans Ponts,
tra le altre cose ha riferito, sulla scorta degli studi di diversi economisti, di come il
legame tra il paesaggio e l’industria turistica assume un ‘importanza fondamentale.
Riportando un esempio concreto la Segretaria della Convenzione ha dichiarato che
è stato dimostrato che dimostrato che un
euro investito nella tutela del paesaggio dà
come risultato 7 euro di ritorno economico
per l’investitore.
A conclusione del convegno di grande interesse è stato l’intervento del
Dott.
Felice Spingola, Economista
dell’Ambiente che ha incentrato il suo intervento sul tema: “Economia e Paesaggio: opportunità per le aree rurali del Mediterraneo”. Da Spingola e dal suo articolato intervento, è stato confermato il legame, oramai indissolubile e strettissimo tra
salute ambiente ed economia. Da questo,
ha affermato l’economista, è inammissibile
che una regione come la Calabria non sia
capace di valorizzare adeguatamente la
Dieta Mediterranea.
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Come eravamo
Il lavoro a Diamante era fatto da artigiani e pescatori.
Bravissimi nel campo della lavorazione delle scarpe.Nella foto il famoso calzaturificio Vaccaro.
Grandi faticatori della pesca i pescatori di Diamante erano conosciuti in tutta la Calabria per la loro bravura nella conoscenza
del mare e il loro grande coraggio.
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Progetto S.O.La.Re
Il comune di Diamante ha aderito al progetto S.O.La.Re - Servizi per l’ Occupazione ed il lavoro in Rete - realizzato da
FORMEZ PA.
L’ obiettivo del progetto è quello di facilitare l’ attività di ricerca di lavoro, sia da parte delle
imprese che da parte dei cittadini, grazie alla realizzazione di
Reti tra i diversi soggetti abilitati all’intermediazione ed in
particolare Istituti di scuola superiore e di secondo grado, Università pubbliche e private, Province, Comuni singoli ed associati, Patronati, Associazioni di
datori di Lavoro, Associazioni
senza fini di lucro dedicati alla
tutela del lavoro e delle disabilità etc, attraverso applicazioni
Web, create all’ interno di un
portale Sportello Lavoro gestito
da personale formato ed addestrato.
Il progetto consente ad ognuno
dei soggetti coinvolti nella realizzazione della rete di utilizzare gli stessi strumenti e la stessa metodologia per erogare servizi di intermediazione tra domanda ed offerta in rete e servizi per l’ occupazione e la creazione di micro impresa ai citta-
dini ed alle imprese, attraverso
attività finalizzate all’affiancamento ed all’addestramento, in
presenza e a distanza.
Referente del progetto è la
Dr.ssa Mariassunta Urciuolo,
Assessore al Welfare, che sottolinea l’importanza di questo canale quale valido strumento di
aiuto per facilitare l’incontro tra
domanda ed offerta di lavoro e
rimarca l’impegno dell’assessorato e dell’intera giunta nel promuovere l’informazione rispetto all’utilizzo di tutte le opportunità e delle risorse atte a favorire la ripresa dell’occupazione, in un momento di particolare crisi sociale ed economica
come quello che stiamo vivendo.
Marcello Pascale entra nel
consiglio comunale
La foto è stata scattata agli inizi degli anni 60 sul lungomare davanti l’attuale Pizzera “A’ Cannarutia” dopo una commemorazione ai
caduti della 1 guerra Mondiale. I signori in foto sono tutti decorati al merito.
Da sinistra in piedi :Cosenza Giovanni dipendente della ferrovie e capostazione, Bernardo Fabiani edicolante in corso Garibaldi
,Vittorio Magurno professore e poi Preside della Scuola media di Diamante, Salvatore Casella ha gestito un tabacchino all’interno del
negozio di Maniscalco prima di passarsene nell’attuale libreria di fronte, Vaccaro Giuseppe barbiere in via Mazzini davanti l’attuale negozio di Intimida, Cauteruccio Giuseppe (detto u’purtuvallaro) pescatore, De Vito Sergio pescatore, Carlo Casella sergente maggiore,
pilota dell’aviazione militare ferito nella 1 guerra mondiale .
Da sinistra seduti :Trifilio Luigi gestiva una cantina nell’attuale gioielleria Pringeps, Tosto Albertone ( detto Galiano)operaio della Saffa
a Grisolia, Giovanni Bartalotta ( detto Muttalibano) pescatore, Raffaele Benvenuto gestiva un negozio di alimentari nell’attuale tabacchino
di Vincenzo in piazza Immacolata Concezione ex 11 febbraio.
A seguito del mio ingresso nel Consiglio Comunale mi sento in dovere, ma soprattutto ho il piacere, di ringraziare tutti per la fiducia accordatami, a partire dall’amica e compagna di un progetto politico condiviso, Mariassunta Urciuolo,
che ha lasciato il suo posto in Consiglio Comunale continuando a garantire comunque il suo impegno e le sue competenze attraverso il rinnovato incarico come Assessore al Welfare, senza deludere così la volontà e le aspettative dei suoi numerosi elettori, al Sindaco Dott. Gaetano Sollazzo
ed al Consiglio tutto, per la stima dimostratami.
Sento grande il senso di responsabilità per il ruolo che sono chiamato a svolgere in Consiglio, soprattutto in un periodo di recessione e crisi che
sta investendo tutta l’Italia ed ancora di più il nostro meraviglioso ma martoriato sud, per cui,
spenderò tutte le mie forze e le mie capacità ber
tendere al “bene comune” che è l’obiettivo precipuo che la buona politica deve perseguire, ed io
buona politica voglio fare.
Una politica tra la gente, basata sul confronto civile, sull’ascolto dei bisogni dei cittadini e dei tanti giovani con cui spesso mi trovo a parlare, una
politica che realizzi e non parli soltanto, che badi
alla concretezza e non venda fumo. Chi mi cono-
sce sa che tutta la mia vita è basata sulla concretezza, sui fatti e non sulle parole, sulla silenziosa operosità, sulla solidarietà e non su inutili
schiamazzi.
La mia passione per la politica ed il mio smisurato amore per Diamante e per i miei concittadini, mi hanno da sempre portato ad interessarmi
delle sorti del mio paese.
Adesso come non mai i miei sforzi saranno protesi a risolvere – o almeno cercare di risolvere - i
molti problemi che ci troviamo a combattere ogni
giorno, a cercare di migliorare le sorti della nostra cittadina che, nonostante la crisi, rimane fiore all’occhiello dell’intera Regione Calabria.
Mi sentivo e mi sento parte integrante di questa
bella “squadra” e ad ognuno di loro mi lega stima ed affetto, credo nella bontà dell’operato del
nostro Sindaco e vivo già un fattivo clima di collaborazione ed unità d’intenti che sono valori basilari soprattutto nel lavoro di squadra di un’amministrazione che voglia ben operare.
E’ comune il senso di responsabilità ed il peso
che tale servizio (perché la politica è servizio) impone e tutti, ognuno per le proprie competenze,
ci stiamo sforzando di lavorare nella giusta direzione.
Concludo ringraziando tutti gli elettori che con il
loro voto hanno espresso stima e fiducia nella
mia persona ribadendo loro che il mio impegno
sarà massimo, sempre piena ed assoluta la mia
disponibilità, per tutti in qualsiasi momento
avranno bisogno del mio operato, di chiarimenti,
o anche per un confronto.
Marcello Pascale
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associazioni
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storie nostre
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l’Olmo
L’antico porto di Cirella
UN S UC C ES S O IL S O L E IN C L AS S E , PRO GE T TO E D UC AT IVO D E L L’AS S O C IAZ IO NE ANT E R ,
C H E HA CO INVO LTO IL CO MUNE D I D IAMANT E E BUO NV IC INO ( C S ) L E C L AS S I
PR IM AR IE E S ECO NDARIE D E L L ' IST IT UTO CO MPRE NS IVO D I D IAMANT E
Anter: “Gli alunni della scuola Primaria e Secondaria dell'
Istituto Comprensivo di Diamante ci hanno trasmesso un
grande entusiasmo. Da loro, parte l’impegno di tutti verso
il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del nostro Pianeta”.
Diamante, 05 Febbraio 2015 – Curiosità, interesse, entusiasmo e tanta voglia di capire come aiutare il nostro Pianeta,
questi i principali ingredienti che hanno condito la lezione
de “Il Sole in Classe” svoltasi Martedi 05 Febbraio presso la
palestra della Scuola
Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo del Comune di Diamante e Buonvicino. Una lezione di 2 ore per sessione fortemente voluto dal Preside ,Vice Preside e da tutto
il Corpo docenti e resa possibile grazie all’impegno e alla
collaborazione degli associati
Anter Paolo Romagno , Antonio Durante e dei Delegati Regionale Andrea Tiesi e Patrizio Tiesi. Sono intervenuti inoltre
anche i consiglieri del comune di Diamante Antonio Cauteruccio e Francesca Amoroso ed il Consigliere del comune di
Buonvicino Claudio Roberto.
“Tanto entusiasmo e voglia di apprendere -racconta il Delegato Regionale ANTER Andrea Tiesi - hanno reso possibile
spiegare agli alunni come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare il nostro Pianeta. Crediamo fortemente sia quanto
mai necessario partire dai più piccoli per contribuire a creare una generazione di adulti consapevole dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia”.
Il progetto “Il Sole in Classe” ha infatti l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. Un progetto che parte dai bambini
e punta a coinvolgere gli adulti, le famiglie, l’intera comunità.
“Conoscere tramite l’interazione, il gioco e il divertimento
-continua il Delegato ANTER - è l’obiettivo che ci siamo prefissi nell’ideare “Il Sole in Classe”. Fin dalla nostra nascita
abbiamo guardato alla formazione dei più piccoli come ad
uno dei punti cardine della nostra mission. Tra i progetti più
importanti ricordiamo le borse di studio agli studenti laureati con tesi sui temi della green economy, due master sulle energie rinnovabili e gli eventi nazionali L’Energia dell’Italia con oltre 12.000 partecipanti”.
Informazioni per la stampa : ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è nata nel 2009 in Toscana
e dalla sua nascita ha coinvolto 200mila persone che si sono
associate scegliendo di dare un contributo per tutelare e
diffondere le energie da fonti rinnovabili. La missione dell’Associazione è quella di aiutare il Paese a sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Attraverso i suoi numerosi progetti ANTER si pone due
obiettivi: coinvolgere i cittadini, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità economiche
e ambientali generate dalla diffusione di queste nuove forme di energia, e tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo del settore a livello istituzionale. www.anteritalia.org
Segreteria ANTER
Tel. Sede 0574-34805 [email protected]
Coordinatore nazionale
Antonio Rancati
Fondatore e relazioni istituzionali ANTER
Cell. 393-3318613 [email protected]
di Pietro Cirone
Era forse un giorno del 450 a.C. quando Parmenide, lasciata Elea in compagnia del suo amico e discepolo Zenone, più giovane di lui di venticinque anni, su di una
vettura tirata da una coppia di cavalli tagliava all'interno il promontorio di Palinuro alla volta della non lontana Cirella.
. Il grande filosofo doveva essere allora oltre la sessantina, forse sui sessantacinque anni. Di origine greca, era
nato nella colonia di Elea verso il 516-11, e adesso era
venuto il momento di andare a conoscere il giovanissimo Socrate. A Cirella perciò ci andava, quel giorno, per
poter salpare alla volta di Atene.. E, secondo la testimonianza di Platone, l'incontro con Socrate poi ci fu realmente. Sì, è proprio possibile che la partenza di Parmenide per Atene sia verosimilmente avvenuta più o
meno così, perché allora a Cirella un porto doveva esserci davvero. Che anche Elea avesse un porto, questo
è probabile : era sempre uno scalo greco, per cui sarebbe stato ben possibile che Parmenide si fosse imbarcato proprio lì, chi potrebbe negarlo. Anzi, tutto lo
farebbe pensare, essendo egli di quel posto.
Ma quello che doveva affrontare era pur sempre un
viaggio in Grecia, non una semplice escursione in barca.
Ed a quel tempo, tralasciando il naviglio sottile, le navi
mercantili e da viaggio incominciavano già a superare
le 100 tonnellate, per raggiungere poi nel giro di qualche secolo forse il record di oltre 3.000 tonnellate ( "Siracusana" di Gerone il giovane ). C'erano perciò, come
suol dirsi, navi e navi, e, di conseguenza, anche porti e
porti, allora come oggi, dai semplici approdi e piccoli
scali fino ad arrivare ai porti veri e propri .
E tutto lascia pensare che a Cirella, probabilmente, ve
ne fosse uno di quelli maggiori. Infatti, sebbene di questo antico porto nella letteratura classica non parli direttamente proprio nessuno, purtuttavia qualcosa di
interessante in merito forse la dice Plinio il Vecchio,
l'onesto funzionario imperiale, comandante militare,
storico ed erudito dell'età dei Flavi, morto durante
l'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei.
In un noto passo della Naturalis Historia ( Libro III, 71,
72, 73), nell'elencare le più importanti località site a
Sud della foce del Sele, così egli scrive : " Dal Sele comincia la III regione e la terra dei Lucani e dei Bruzi ".
E, continuando a Sud di Capo Palinuro, descrive di fatto, per elencazione, anche tutto il comprensorio tirrenico calabro sito a Sud dell'attuale Castrocucco anche
se con qualche inesattezza, per la verità.
Cita infatti il fiume Lao ( "Laus amnis" ) e la famosa
omonima città di Lao ( "fuit et oppidum eodem nomine"), non più esistente ai suoi tempi perché il relativo
sito ( oggi identificato sulla collina San Bartolo di Marcellina ) era già stato abbandonato da almeno tre secoli.
Quindi continua " da quello ( cioè dal Lao ) ( inizia ) il
litorale bruzio, ( seguono ) la città di Blanda, il fiume
Baletum, il porto Partenio dei Focesi…" ( testualmente
: "ab eo Bruttium litus, oppidum Blanda, flumen Baletum, portus Parthenius Phocensium …" ), fino poi a citare, ancora più a Sud sulla costa, altri siti ( tutti indicati
o posizionabili a 40 miglia e più da Cerelis sulla Tabula
Peutingeriana ), cioè "…sinus Vibonensis, locus Clampetiae,…" e poi, all'interno, anche la città di Cosenza (
"oppidum Consentia intus" ).
Nella descrizione commette tuttavia l'inesattezza di citare Blanda ( oggi identificata col Palecastro di Tortora
) dopo il fiume Lao. Il fatto è che, nello scrivere l'imponente Naturalis Historia ( 37 Libri ), egli aveva anche
utilizzato 20.000 "excerpta" ( "estratti" ) ricavati da circa 2.000 volumi di 100 autori principali, senza poterne
ovviamente controllare tutta l'attendibilità..
E l'errore doveva forse circolare da tempo nell'ambiente erudito e scientifico dell'epoca . In proposito, osservando la Tabula Peutingeriana, mi sono accorto che i
fiumi Lao, Castrocucco, Bussento e Mingardo, sebbene
isolatamente inesistenti sulla carta, è come se fossero
graficamente riuniti su di essa ( e quindi praticamente
confusi nel loro effettivo corso ) in un unico fantasmagorico fiume, quasi a costituire una sorta di grande
"Centauro fluviale", con la parte iniziale corrispondente
grosso modo al Lao, quella centrale al Castrocucco ed
al Bussento e poi quella terminale all'attuale Mingardo,
sfociante quest'ultimo a quattro passi da Palinuro.
E' perciò possibile che ci sia stata un'originaria confusione geografica, non più sanata in seguito, neppure
all'epoca della redazione dell'originale della Tabula Peutingeriana ( III secolo ), coinvolgente forse contemporaneamente da una parte le foci del Castrocucco e del
Lao e dall'altra, conseguentemente, la posizione della
città di Blanda. Ma, tralasciando ciò, dalla descrizione
emergono comunque due cose :
1°) Plinio, mentre chiama "amnis" il Lao, usa invece il
termine "flumen" per il Baletum, e ciò forse per evidenziarne la diversa grandezza, dal momento che "amnis" indica un fiume grande, importante, navigabile (appunto come il Lao), mentre "flumen" un corso d'acqua
più modesto ;
2°) cita il Baletum allorché descrive il "locus" prossimo
al Lao e comunque prima di passare a quello più meridionale di Clampetia e seguenti . Perciò, dalla descrizione pliniana e dalle indicazioni toponomastiche della
Tabula Peutingeriana, mi sembra si possa dedurre che
Plinio abbia geograficamente descritto il locus del porto Parthenius come prossimo al Lao aggiungendo anche il dettaglio locale del "flumen Baletum", che di per
sé avrebbe davvero scarso interesse se non fosse per
l'utile riferimento territoriale, che esso costituisce, per
il ben più importante vicino porto ( quanti altri "flumina" come il Baletum avrebbe potuto infatti egli elencare a Sud del Sele, ma non lo fece appunto perché corsi
d'acqua minori privi di interesse geografico ! ).
Ma dov'era questo benedetto Baletum ? Be', si dà il caso che l'attuale Abatemarco viene identificato nella cartografia rinascimentale col nome di Batum.
Circostanza, questa, alquanto singolare e parimenti interessante se raffrontata col nome pliniano di Baletum.
Che non si tratti dello stesso fiume, considerato anche
che l'Abatemarco è proprio un "flumen" immediatamente a Sud del Lao ? Se così è ( come pare, secondo
l'opinione corrente ), allora si può anche affermare, per
quanto detto, che il "portus Parthenius Phocensium"
di Plinio, molto probabilmente, doveva ricadere proprio nell'antico "locus" di Cirella.. Ma dove ?
Forse a Sud del promontorio, fra Cirella e Diamante, come indurrebbero a pensare ( comunque in modo non
determinante ) da una parte qualche resto archeologico e qualche riferimento toponomastico e dall'altra anche qualche tarda localizzazione storica del porto del
XVIII secolo. Oppure addirittura a Nord, dalla parte opposta del promontorio, nella ben più profonda plaga
costiera incisa dal Torrente Vaccuta, come invece indurrebbe a pensare un'importante indicazione di esistente
portualità in quella zona nel XII secolo fornita dal geografo arabo Al-Idrisi, a mio giudizio alquanto significativa.. Un'attività portuale in quel sito, ancora possibile
nel XII secolo perché il trasporto solido del Vaccuta e
quello dell'Abatemarco non avevano evidentemente
ancora colmato tutta la rada costiera, spinge infatti a
ben ipotizzare una continuità di esperienza e tradizione
risalente all'antichità. . D'altra parte la stessa citazione
di Plinio del "flumen Baletum", altrimenti di scarso interesse, subito prima del "portus Parthenius Phocensium", la dice lunga sulla probabile stretta contiguità
territoriale tra quel fiume e quel porto.
Comunque sia, uno studio sulla geomorfologia evolutiva dei due paraggi costieri siti a Sud ed a Nord del promontorio potrebbe aiutarci a valutare la loro maggiore
o minore idoneità a candidarsi, durante l'epoca magnogreca, a sito adatto per la costruzione di un porto.
I coloni greci, o forse anche di altre antiche etnie, venuti in quel periodo dalle nostre parti a fondare insediamenti, porti e città, avevano infatti una particolare
capacità di scegliere i siti su cui impiantarli, adattandosi
in modo sorprendente alla natura ed alla conformazione dei luoghi, sicché, laddove avessero trovato un certo
tipo di rada, non si sarebbero certamente lasciata sfuggire l'occasione di costruirci dentro un porto e, probabilmente, anche di rispettabili dimensioni, visto che Plinio, a Sud del Sele, menziona nella sua elencazione come porto solo il Parthenius, citando il successivo ( "portus Herculis" ) solo dopo Vibo Valentia. . E per quanto
riguarda poi Paestum, Elea e Palinuro, neanche lì cita
alcun porto, limitandosi a dire soltanto : "…la città di
Paestum, detta Posidonia dai Greci, il relativo golfo ( sinus Paestanus ), la città di Elea oggi Velia, il promontorio di Palinuro ...". D'altra parte si sa che la foce del Sele
non fu particolarmente fortunata in quell'epoca come
sito portuale a causa delle frequenti piene e degli insabbiamenti. Né il vicino golfo andò forse oltre le caratteristiche di una naturale insenatura se Plinio parla
solo di "sinus Paestanus". Per tutte queste non poche
ragioni penso perciò che sull'antico porto Parthenius
ci siano probabilmente ancora alcune cose da chiarire,
e forse anche di non poco conto.
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l’Olmo Febbraio 2015
storie nostre
Al Comune di Diamante.
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12
I REGISTRI BORBONICI
5
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servizi sociali
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Febbraio 2015
l’Olmo
“sos isee
IL PROBLEMA DEGLI ESPOSTI NEL XIX SEC.
di Ciro R.Cosenza
Nel 1977 ebbi la ventura di partecipare
al Congresso indetto dalla Società di
Storia Patria per la Calabria, che si
tenne in ottobre a Catanzaro e nella vicina Filadelfia sul tema “Le riforme in
Calabria nel XVIII secolo”.
Io tenni, nella sessione di Filadelfia,
una comunicazione dal titolo “Esempio
di un piccolo feudo sull’Alto Tirreno cosentino nel ‘700: i Brancati di Abate
Marco”. In quella occasione si avvicendarono dalla tribuna degli oratori il “gota” degli storici del Mezzogiorno, da
Borzomati a Gustavo Valente, da Padre Russo a Gabriele De Rosa.
E proprio il grande Gabriele De Rosa
tenne un’articolata e dotta relazione
sul problema degli “esposti” nella città
di Reggio Calabria nel ‘700.
Il problema m’intrigò non poco, tanto
da stimolare una mia ricerca nella cittadina di Diamante, nel decennio durante il quale Cavour stava tessendo
quella complicata ragnatela, che
avrebbe portato la penisola italica alla
sua unità politica.
Apro anzitutto una parentesi: recatomi
negli uffici dello Stato Civile di Diamante, di pomeriggio per non intralciare i
lavori degli impiegati, ho trovato i vari
registri in un ordine perfetto e ben conservati, tanto che è stato per me molto
agevole consultarli. Questi registri erano tenuti a cura dei comuni osservando le norme contenute nel Libro I° Titolo II° del Codice Civile e del Real Decreto del 29 ottobre del 1808.
Sul frontespizio vi erano le indicazioni
della Provincia (Calabria), del Distretto
(Paola) e del Comune, nel nostro caso
appunto Diamante. I fogli erano stati in
precedenza numerati dal Tribunale del
Distretto su Delega del Presidente del
Tribunale Civile della Provincia, ai sensi del R. D. dell’8 aprile 1809.
Per quanto ci riguarda Diamante, sino
al 1811 faceva parte del Distretto di
Amantea e solo dal 1812 Paola era diventato capoluogo di Distretto.
Nell’esaminare i registri degli Atti di
Nascita, si evince che il padre del neonato, 24 ore dopo l’avvenuta nascita,
doveva presentare il nascituro al Sindaco, indicando il proprio nome e cognome, l’età, la professione o mestiere, e il domicilio, nonché il nome della
moglie legittima e le relative generalità
oltre il sesso e i nomi da dare al neonato. Di tutto questo si stendeva un
verbale, alla presenza di due testimoni,
di cui si riportavano i dati. I testimoni
successivamente avrebbero firmato
l’atto o avrebbero apposto segno di
croce, se analfabeti. A margine sarebbe stato annotato l’indicazione dell’avvenuto battesimo, la parrocchia e il nome del sacerdote, che lo aveva somministrato. La presentazione di un
bambino di padre ignoto, oppure in caso di assenza del padre per motivi di
lavoro, o perché militare, veniva effettuata dalla levatrice condotta. Più complessa la compilazione dell’atto di nascita per un bambino esposto, ovvero
abbandonato alla pietà di chi lo rinveniva.
Questo fenomeno, che dai cenci nei
quali erano avvolti quei fanciulli, rivelava una grande miseria, che era la
causa che spingeva al gesto disperato
dell’abbandono. Questo gesto era piuttosto diffuso anche sul Tirreno cosentino; nel 1859 nella sola Diamante
gl’infanti abbandonati furono infatti nove. In questo comune, dove non esisteva la “ruota”, spesso gli esposti
venivano lasciati nei vicoli e raccolti da
gente caritatevole, che era stata richiamata dai vagiti, come si evince dal verbale del ritrovamento. Era fatto obbligo
a colui che trovava un bambino, denunziare l’evento, specificando le circostanze, cioè il luogo e l’ora esatta
del ritrovamento, se ha scorto sostare
persone nei pressi o se ha ascoltato
delle voci. Nell’atto di presentazione all’Ufficiale di Stato Civile, bisognava
specificare se sul corpo dell’infante vi
fossero oggetti, cartellini o altro, che
potessero individuarne la provenienza.
Precauzione inutile, perché chi voleva
disfarsene per miseria o per liberarsi
del “frutto della colpa”, aveva tutto l’interesse per non farsi riconoscere.
Successivamente il Sindaco faceva visitare il neonato dalla levatrice al fine
di stabilire il giorno presunto della nascita. Infine provvedeva ad assegnare
al piccolo o alla piccola, il nome e il cognome. Tutti questi elementi sono contenuti nei verbali nei registri sopra
menzionati. Da qui un insieme di dati,
riguardanti la società del tempo, contributi preziosi per lo storico.
QUALI DOCUMENTI OCCORRONO PER OTTENERLO:
DATI DEI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE (alla data di presentazione della domanda)
- Stato di famiglia o autocertificazione aggiornato al momento
della richiesta della prestazione
- Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (come
da stato di famiglia) e dei familiari fiscalmente a carico
- Documento di identità del dichiarante
- Copia del contratto di locazione con gli estremi di registrazione
se il nucleo risiede in abitazione in locazione ed ultima ricevuta
pagata
- Se Portatori di handicap: certificazione rilasciata ai sensi della L
104/92 attestante l'handicap grave o attestazione di invalidità superiore al 66%
- Se Extracomunitari: carta e/o permesso di soggiorno
RESIDENZA ATTUALE
ATTIVITÀ’ DICHIARANTE
ATTIVITÀ' CONIUGE:
ATTIVITÀ' ALTRI FAMILIARI:
- Se sono presenti familiari studenti: Fotocopia libretto universitario e facoltà
DATI REDDITUALI DEL NUCLEO FAMILIARE
- Ultima dichiarazione dei redditi presentata (Mod. 730 o Mod.
UNICO)
- Certificazione reddituale rilasciata dai soggetti erogatori in caso
di esonero dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di
redditi (Modelli CUD - altre certificazioni)
- Redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera
- Redditi di attività agricola (valore produzione netta ai fini IRAP)
- Dichiarazione dello stato di disoccupazione (rilasciato dall'ufficio
di collocamento) per le persone disoccupate;
- Copia del libretto di pensione di invalidità civile o pensione sociale
DATI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL
31.12
DOCUMENTAZIONE O AUTOCERTIFICAZIONE ATTESTANTE:
- Certificati catastali aggiornati di terreni e fabbricati (atti di compravendita, successione, donazione, dichiarazioni ICI)
- Valore delle aree fabbricabili
- Dichiarazione rilasciata dall'Istituto di credito attestante la quota
di capitale residuo del mutuo stipulato per l'acquisto o la costru-
zione di immobili
DATI DEL PATRIMONIO MOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL
31.12
Documentazione o autocertificazione attestante:
- Dati dell'intermediario che gestisce il patrimonio mobiliare (es.
codice ABI per le banche)
- Saldo contabile attivo, al netto degli interessi, di depositi e conti
correnti bancari e postali
- Valore nominaLe dei titoli di stato (es. BOT, CCT), obbligazioni,
certificazioni di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati
- Documentazione attestante tutti i premi versati per contratti di
assicurazione mista sulla vita e dì capitalizzazione (esclusi quelli
per i quali non è esercitabile il diritto di riscatto)
- Aziende o società per le quali non viene redatto il bilancio - Imprese individuali; il valore del patrimonio netto calcolato sull' ultima situazione patrimoniale ed economica e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale
- Aziende o società per le quali viene redatto il bilancio; ultimo bilancio approvato con l'indicazione del patrimonio netto e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale
- Prospetto redatto dalla società di gestione, attestante il valore
nominale delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (Oicr) italiani o esteri.
- Documento attestante il valore delle partecipazioni azionarie in
Società italiane o estere quotate in mercati regolamentati
- Ultimo rendiconto predisposto dal gestore del patrimonio per attestare il valore delle masse patrimoniali costituite da somme di
denaro o beni (non relativi all'impresa), affidate in gestione ad un
soggetto abilitato ai sensi del D. Leg. n. 415/96
- Documentazione attestante il valore corrente dì altri rapporti finanziari
- Possesso auto/motocicli/barche : specificare tipologia e targa
.
A CHI RIVOLGERSI
-Al Comune
Ai CAAF ( patronati associazioni di categoria presenti sul territorio
All’INPS
Realizzato da
Dott.ssa Enrichetta Tricanico ASS. Sociale Comune di Diamante
Il progetto Home Care Premium
L'Home Care Premium è un servizio di assistenza domiciliare
innovativo a sostegno delle persone non autosufficienti ed in
stato di fragilità, anche con finalità preventive. Il progetto ha lo scopo di
individuare ed attivare interventi assistenziali, economici e in servizi, diretti a gestire difficoltà legati alla condizione di non autosufficienza degli
utenti o dei propri familiari.
L'iniziativa, promossa e finanziata dall'lnps - gestione ex-lndap,
sarà gestita dal distretto Socio Sanitario N.1 Praia/Scalea.
L'assistenza I servizi previsti, da commisurate al grado di non autosufficienza e al reddito familiare, sono: Contributi economici alla persona non
autosufficienti per il pagamento delle assistenti familiari e dei servizi di
supporto alla domiciliarietà assicurati dal volontariato; Formazione e supporto psicologico alle famiglie che assistono persone fragili; Servizi di sollievo alle famiglie, svolti da operatori socio assistenziali o da volontari ;
Servizio trasporti; Centro sociale per attività di socializzazione, ginnastica
dolce, animazione sociale e culturale; Installazione di ausili e demotica
per ridurre lo stato di non autosufficienza; Formazione ed accreditamento
assistenti familiari e volontari. Le prestazioni socio assistenziali, contenute nel progetto di Assistenza Domiciliare, sono a favore degli iscritti
INPS - gestione ex Inpdap, cioè dipendenti e pensionati pubblici, ai loro
coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non autosufficienti e
residenti nei Comuni compresi del Distretto Socio Sanitario N. 1
Praia/Scalea. Come aderire
La domanda di assistenza degli interessati potrà essere inviata all'lnps
tramite sito internet www.inpdap.gov.it o rivolgendosi:
Allo Sportello Sociale del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/ Scalea ASP
Cosenza che ha sede nel Comune di Praia a Mare in Via Municipio 1, in
quanto comune Capofila. Servizi Sociali dei Comuni del Distretto.
Per i familiari è necessaria l'iscrizione alla banca dati dell'lnps su apposito
modello da inviare alla sede provinciale dell'istituto anche tramite Sportello Sociale.
L'Inps, in ordine d'arrivo, verificata l'ammissibilità delle richieste, le trasmette allo sportello Sociale per la presa in carica dell'utente, la valutazione del grado di non .autosufficienza e la redazione di un piano socioassistenziale individuale condiviso col beneficiario e la sua famiglia.
I Comuni interessati: Aieta, Belvedere M., Buonvicino, Diamante, Grisolia,
Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare,San Nicola Arcella,Santa
Domenica Talao.Santa Maria del Cedro,Scalea5Tortora, Verbicaro
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l’Olmo Febbraio 2015
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satira e cultura
Ciao Cicciarìll’
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6
A piz e rra
11
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il caso
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Gennaio 2015
l’Olmo
Ci scrive Ida, una ragazza madre di Diamante ponendoci il suo caso
di Giovanni Grimaldi
Che dire di Francesco Paolino, conosciuto da tutti come Cicciarìll’ ?
Un uomo mite, tranquillo come pochi. Se ne stava seduto ai gradini davanti
la cappella di sant’Antonio, in piazza dell’immacolata e salutava insistentemente tutti quelli che passavano. Per una vita aveva fatto l’autista e si
godeva oggi la sua pensione. Se avevi pazienza potevi fermarti ed ascoltare le infinite storie che raccontava, sia della sua vita, che di fatti che ascoltava al telegiornale. Quei gradini da oggi in avanti segneranno un vuoto.
Visti da Salvatore Marra
Parturita d’a ‘Ntrichèra
allattata d’a Rutunera.
Sèmp’ prima dà nutìzzia
E lla cunta senza malizia.
Trenta Vìggil’ quatrarìll’..
Jèra mmìgl’ Mucuzzìll’ !
Atu vìst’ u lungomàr’ ?
Cchì piccàt’ di dinàr’ !
Rìcchj tìs ‘ ppì ssènt’ tutt’,
mmìnz’a via o “sutta sutta”.
Ucchj all’aria,
fa a distratta...
ma riggistra tùtt’ i fàtt’.
E si jùra e si jìstìma
Cùm’a bonarma
di Scìna Scìna:
-Sùpa l’òss’ di mamma !
M’avèra rùmp’ na gamma !
‘Ndà nutìzzia frisca frisca
a Pizerra va e...ccì pìsca !
Quànn’ minu tu ccì pìnz’
T’a ritrùv’ sèmp’ mmìnz’ !
Non ccì làssid’ a nisciun...
Si ti chiùmma non pirdùna !
-Aju vìst’ ccù ll’ùcchj mìja !
Si vasàvin’ mmìnz’ a via !
M’a pizerra senza “vùc’”
E’ ccùm’ u Rutìll’
cogliapùc’ !
Alla Chiazza,
sùp ‘u scalùn’,
gòj parla d’u Cumùn’ :
Rìcchj tìs’, ùcchj di gàtt’...
Cùnta cùnta sa no..
sc...càtta !
Fròma allà vùcca,
addà parlà...
Ciciù e nanà,
ciiciù e nanà......
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
Caro Direttore, dopo aver letto la lettera di Daniela pubblicata sull’Olmo di settembre 2014 anch’io mi sono sentita stimolata a scrivere al nostro giornale. Mi chiamo Ida e anch’io come Daniela sono
una ragazza madre. Molti pensano che ragazza madre significhi
essere solo un’ adolescente di 14-17 anni che rimane incinta per
sbaglio , altri che quando il padre non riconosce il figlio questa è
perduta. Penso che siano solo preconcetti che non rispondono alla
realtà.
Io sono una di queste ragazze madre, che come altre qui a Diamante, con coraggio e con orgoglio ha portato avanti una gravidanza da sola, con il solo aiuto della propria famiglia, e oggi ama
quel figlio come se lo avesse desiderato da anni ! Sono una di
quelle donne sole, senza l'aiuto di un uomo, che insegnano ai propri figli ad andare in bicicletta, quelle che il sabato stanno nel letto
con i figli anziché uscire , quelle che asciugano le lacrime dei propri
figli quando non possono accontentarli come vogliono perché non
ne hanno la possibilità economica, quelle che vorrebbero trovare
un nuovo compagno ma non sopportano l'idea che un altro sgridi
il proprio figlio .
Sono una di quelle donne che per irresponsabilità si ritrovano incinte della persona che si pensa di amare ma che questo poi gli
volta le spalle, dimostrando la propria immaturità. Queste sono le
mamme sole, che nonostante a volte non abbiamo più la voglia di
vivere, si aggrappano a quegli occhi o a quelle manine per andare
avanti e per dire a se stesse che tutti i traguardi raggiunti sono frutto della sofferenza, delle mille rinunce ma pur sempre vittorie per
chi non ha colpa di nulla .
Scrivo all’Olmo, e ringrazio il direttore per la sua sensibilità a questi
argomenti di natura sociale, perché vorrei fare un appello, in qualità
di ragazza madre, al Sindaco ed ai nostri amministratori del Comune , perché si facciano carico di queste problematiche affinchè
non ci sentiamo abbandonate dalle istituzioni. Tenete presente che
non tutte le ragazze madre hanno l’appoggio delle famiglie. Io ,
spinta solo dal mio senso materno, ho deciso di dare alla luce una
nuova vita e non di ucciderla, proprio per questo desidererei essere
aiutata, non cercando carità ma solo dignità, attraverso un lavoro
o un assegno mensile , come ho visto esistono in tanti paesi d’Italia.
I nostri figli hanno tutto il diritto di essere tutelati perché sono il
nostro futuro e non possiamo sempre sperare nell’aiuto delle nostre famiglie.
Chiedo solo questo perché tra tutto quello che vorrei diventare,
qualcosa già sono diventata: FELICE , perché ho scelto di far nascere mia figlia e non sono più sola.
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
RISOTTO ZUCCA E SPECK
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di zucca -Una cipolla - Una
noce di burro - Un cucchiaio di olio d’oliva - Brodo vegetale - Riso
per risotti (quattro tazzine da caffè colme) - Una fetta di speck Parmigiano grattugiato - Mezzo peperoncino - Sale e pepe nero
Procedimento:
IL RING
di
ENZO RUIS
Lavate la zucca e tagliatela e dadini piccoli. Tritate finemente lo
cipolla. Scaldate l’olio in una padella antiaderente a bordi lati e
fatevi appassire la cipolla finchè non sarà dorata ed il peperoncino. Versate la zucca, conditela con sale e pepe e lasciatela insaporire per qualche minuto a fuoco vivace, mescolando spesso.
Unite un mestolo di brodo e fate cuocere dolcemente per 10 minuti. Schiacciate con una forchetta la zucca, lasciando qualche
pezzo intero. A questo punto aggiungete il riso, fate tostare leggermente fino a quando non avrà cambiato leggermente colore,
aggiungete il brodo caldo un po’ alla volta e fate cuocere girando
spesso. Se il brodo si dovesse asciugare troppo e il riso non dovesse essere pronto aggiungete altro brodo e proseguite la cottura. Quando il risotto è pronto aggiungete lo speck (precedentemente tagliato a listarelle e rosolato in una padellina senza grassi), il parmigiano e il burro e mantecate fino a completo assorbimento. Servite caldo.
CHI CI AMMINISTRA
Gaetano Sollazzo -sindaco
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Hanno collaborato a questo numero: Ciro R.Cosenza, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi,
Francesco Errico
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 5 febbraio 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°147- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
Ida
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l’Olmo Febbraio 2015
•
eventi
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10
20 anni fa il restauro della statua
della Madonna dei Fiori di Cirella
FASI DI
RESTAURO
Il primo intervento di restauro è stato il fissaggio di tutte le scaglie di
colore sollevate, Iniettando colla di coniglio e facendole riaderire alla
struttura con una leggera pressione. La fase successiva è stata la pulitura
che ha evidenziato vari strati di ridipintura con colori a vernice. Sul mantello, infatti, vi erano quattro strati di diverse tonalità di azzurro , risultando originale solo il quinto . Identica situazione è stata riscontrata
sulle vestì della Madonna e del Bambino. Gli incarnati, invece, presentavano due strati di ridipintura e il terzo originale. La rimozione della
ridipintura ha portato alla luce splendidi colori dati a tempera e decorazioni floreali molto delicate. Tali decorazioni testimoniano il nome
che la religiosità popolare ha attribuito alla statua (Santa Maria dei Fiori). La pulitura ha, inoltre,evidenziato il grave stato di conservazione.
Tutta l'opera, infatti, era stata invasa da microrganismi (tarli) che avevano reso il legno spugnoso, pieno di caverne, di fori e con rilevanti
parti mancanti. Tale condizione aveva compromesso la stabilità della
scultura con il rischio di perderla completamente . Si è reso necessario
, quindi , prima del restauro estetico , un intervento di consolidamento
della struttura lignea. inquesta fase la scultura è stata disinfestata con
Xylamon e poi immersa in una vasca piena di resina Paraloid.in modo
che questa, penetrando nel legno, lo consolidasse e riempisse le caverne scavate dai tarli, uccidendo così tutti i microrganismi ancora presenti.
Asciugatasi , le lesioni sono state risanate con il legno e i fori e le perdite
di colore sono stati stuccati con gesso di Bologna e colla di coniglio. Su
di essi , poi, è stato eseguito il restauro pittorico con colori a tempera.
Anche la pedana, nel tempo, ha subito delle variazioni. Segno evidente
di cambiamento, infatti , è la presenza di legno nuovo , non tarlato. Si
è cercato , quindi , di darle un equilibrio strutturale , più vicino alla realtà originaria. L’intera opera, infine, è stata protetta con vernice opaca
Dammar.
NOT E
La struttura lignea dell ' opera, nonostante l’intervento di consolidamento , rimane sempre fragile. Tale situazione è dovuta al grave stato
di degrado subito nel tempo. Si consiglia, quindi, di conservarla in un
ambiente non umido e con temperatura costante e di evitarle frequenti
urti.
Verbicaro, Luglio 1995
II Restauratore
Errico Vincenzo
STATO DI CONSERVAZIONE
L’opera raffigurante “madonna con Bambino” e proveniente dalla
Chiesa parrocchiale Santa Maria dei Fiori,Cirella-Cosenza, si presentava in grave stato di conservazione. Erano evidenti, infatti,
grosse lesioni, molti sollevamenti di colore e fori, causati quest’ultimi da attacchi di microrganismi (tarli). La scultura, inoltre, era
completamente ridipinta. il restauro sarà pertanto complesso e
delicato.
7
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peperoncino
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Febbraio 2015
l’Olmo
Accademia del peperoncino
SOS in molte città d’Italia
È iniziata in molte città italiane la campagna soci per salvare l’Accademia del
peperoncino. Dopo il convegno che si è svolto nell’Hotel Aphrodite di Diamante
molte città italiane ospitano iniziative a sostegno dell’Associazione.
Come ha spiegato il Presidente Enzo Monaco a rendere difficile la vita dell’Accademia è la crisi economica che ha ridotto fortemente il numero degli associati
e condiziona l’attività dei delegati che operano tutti come volontari.
“Tutte le associazione italiane, ha detto Monaco, sono in crisi.
In difficoltà anche Slow Food e Gambero Rosso che sono le più importanti associazioni di gastronomia operanti in Italia.
Molte si stanno salvando grazie al sostegno di sponsor importanti.
L’Accademia del peperoncino non ha sponsorizzazioni.
Potrà salvarsi solo con le adesioni dei soci.
Perciò stiamo promuovendo iniziative a tappeto su tutto il territorio nazionale”.
La perdita dell’Accademia del peperoncino sarebbe particolarmente grave per la
Calabria. Non bisogna dimenticare infatti che è l’unica associazione nazionale di
gastronomia nata in Calabria e da qui diffusa su tutto il territorio nazionale.
Dal convegno di Diamante è emerso che proprio in Calabria le adesioni sono al minimo. Le speranze di sopravvivenza adesso sono legate tutte alla campagna-soci e
ai risultati che si raggiungeranno anche in Calabria e a Diamante dove si trova
la sede nazionale.
La campagna messa a punto è particolarmente interessante. La quota associativa
per le persone fisiche è di 60 euro per un anno. Le aziende invece, pagano 100 euro. A fronte della quota, l’associato riceve un “pacco regali” di pari valore e
la tessera di accademico che dà diritto a sconti e agevolazioni in tutti i locali
associati.
Per l’organizzazione pratica della campagna-soci l’Accademia ha preparato una serie di materiali illustrativi con schede e depliant. Mentre la segreteria è disponibile tutti i giorni al numero 0985/81130 per ogni tipo di informazioni.
Dal lavoro dei prossimi due mesi e dai risultati che si otterranno, dipende la sopravvivenza dell’Accademia e delle molte iniziative promosse in tutta Italia. A
partire dal Peperoncino Festival che si svolge a Diamante nel mese di Settembre
con una dimensione internazionale.
All’Accademia nessuno si pronuncia. Ma a tutt’oggi non c’è una comunicazione ufficiale delle date e, interrompendo la tradizione degli ultimi anni, alla Bit di
Milano non ci sarà la tradizionale conferenza stampa con la presentazione del Festival 2015.
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l’Olmo Febbraio 2015
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giornata della memoria
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giornata della memoria
27 Gennaio 2015
GIORNATA DELLA MEMORIA A DIAMANTE NEL 70°ANNIVERSARIO
L’Amministrazione Comunale di Diamante
l’Olmo
La memoria ritrovata
Le nuove lapidi apposte
è nato a Diamante il 17 gennaio del 1923.
Pescatore, partì militare in marina nel 1942
sull’Amerigo Vespucci. Nel 43 partecipò a diverse battaglie navali nella 28 flottiglia nel
dragamine Cigno. Fatto prigioniero a Taranto
dai tedeschi venne deportato in un campo di
concentramento tedesco dal 1943 al 1945
subendo umiliazioni e torture fisiche.
Solo con la fine della guerra riuscì a ritornare a Diamante dove continuò il suo lavoro di pescatore prima e dopo nella lavorazione del
cedro. E’ morto il 31 gennaio del 2001.
« Anche quest'anno, come Amministrazione Comunale, abbiamo voluto
dare il nostro contributo al ricordo della Shoah, di quanto è avvenuto 70
anni fa e che non si deve più ripetere. E' stata davvero una giornata densa di emozioni e significati, con la testimonianza di Giulia Spizzichino e
nel ricordo dei nostri concittadini che hanno vissuto l'orrore della prigionia nei campi nazisti. » lo ha detto Francesca Anna Casella, vicesindaco
di Diamante, che ha seguito da vicino l'organizzazione dell'evento tenutosi a Diamante in occasione della Giornata della Memoria 2015.
« Incontrando Giulia Spizzichino – prosegue il vicesindaco–ho conosciuto
una donna meravigliosa, una testimone straordinaria di una storia terribile che lei, con grande coraggio e immensa umanità, sa raccontare e
trasmettere soprattutto ai più giovani.
La Spizzichino è una donna dolcissima ma determinata a mantenere viva la memoria di tutto quello che la sua famiglia ha dovuto tragicamente
sopportare. Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che hanno partecipato
e contribuito allo svolgimento delle iniziative e saluto ancora con un abbraccio riconoscente Giulia Spizzichino, nella speranza di riaverla di nuovo a Diamante.
Infine - conclude il vicesindaco- mi auguro che il nostro futuro continui a
vedere sempre più momenti di coesione sociale, contro ogni negazionismo, contro ogni discriminazione, contro ogni forma di indifferenza e di
intolleranza, nell’intento di promuovere nei bambini, nei ragazzi, nei giovani il piacere della comunità, il bello della “diversità”, la convivenza democratica, il rispetto e la dignità per ogni essere umano».
Paolo Vaccaro
è nato a Diamante l’8 luglio del 1915 . Ha fatto il calzolaio ed è diventato un vero esperto
nel realizzare scarpe conosciuto in tutta la zona tirrenica. Venne chiamato la prima volta alle armi nell’ottobre del 1934 come marinaio
allievo cannoniere e mandato a Pizzo calabro
dove rimase fino al congedo avvenuto nel
1937. Dal giugno del 1936 fino a luglio del
1937 è stato sulla Torpediniera Spica. Venne richiamato alle armi
nell’agosto del 1939 e promosso sottocapo cannoniere.
Nell’agosto del 39 è destinato in Albania presso il Comando marina
Valona e dal 39 al 40 a Marina Durazzo. Nel 1942 venne promosso
sergente. Il 10 settembre del 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito con carri bestiame in un campo tedesco, che non
siamo riusciti ad identificare. Qui Paolo Vaccaro resta fino all’8
maggio del 45 quando viene liberato dalle truppe Russe e finalmente potrà rientrare in Italia. Alla fine della guerra Paolo Vaccaro ha
cercato con tutti i mezzi di essere riassunto, dallo stato italiano come vigile sanitario avendo vinto un concorso in Albania bandito dalla luogotenenza generale . Tantissime le sue lettere a vari deputati
della repubblica. Solo promesse e nessun atto specifico. E’ ritornato
a fare il calzolaio nella ditta di Vincenzo Vaccaro, per poi passare ,
una volta chiusa la ditta, a lavorare nella costruzione della nuova
superstrada. Nel 1970 verrà stroncato da un infarto.
La tragica storia della famiglia di Giulia Spizzichino
Giulia Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, sfugge alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre Cesare, che nella richiesta
dell’oro alla Comunità ebraica romana vede i prodromi del peggio
e, per salvarli, porta i suoi cari fuori città, in rifugi di fortuna. Il 21
marzo ’44 Giulia rischia l’arresto quando nell’abitazione di fronte
vengono catturati i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti
al ramo materno, i Di Consiglio. Sette di loro finiranno tre giorni dopo alle Fosse Ardeatine, altri diciannove non torneranno da Auschwitz. Giulia oggi è madre e nonna. Non ha mai smesso di soffrire.
Ma nemmeno di sperare. Mezzo secolo più tardi, anche i fantasmi
di un passato mai dimenticato le torneranno davanti. Sarà chiamata
proprio lei a partire per l’Argentina. Un viaggio nello spazio e nel
tempo per ottenere l’estradizione di Erich Priebke. È il maggio 1994,
la sua missione riesce. Ma in fondo alla strada non troverà la pace,
bensì una nuova stagione di sofferenza, quella dei processi. Una testimonianza toccante raccontata nel libro “La farfalla impazzita”
scritto assieme a Roberto Riccardi, che nonostante tutto ci consegna un messaggio di speranza e di amore.
F ebbraio 2015
Nicolino Antonio Pierri
Il vicesindaco Francesca Anna Casella:
“Con Giulia Spizzichino un incontro straordinario”.
In occasione delle Celebrazioni per il Giorno della Memoria
2015, l’Amministrazione Comunale di Diamante, così com’è
avvenuto negli anni scorsi, ha organizzato per il 27 gennaio
un’importante iniziativa al fine di “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la
deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
La manifestazione prevede un primo appuntamento alle
ore 10.00 presso la Villa Comunale “Sandro Pertini” con
l’apposizione, alla presenza delle autorità civili e religiose
cittadine, di tre targhe in ricordo degli internati diamantesi nei campi di concentramento nazisti: Nicolino Antonio
Pierri, Paolo Vaccaro e Francesco Caselli.
Targhe che si aggiungono a quelle già presenti e collocate
negli scorsi anni di Ernesto Caridi, Armando Benvenuto,
Vincenzo Vergara, Mario Cirone, Vincenzo Maiolino, Venturino Imparato.
Di seguito, alle ore 11.00, nella sala consiliare del Comune
si terrà un incontro con una testimone della Shoah, Giulia
Spizzichino. La Spizzichino, nata e cresciuta a Roma, è sfuggita alla grande deportazione del 16 ottobre grazie al padre
Cesare, che dopo la vicenda della richiesta dell’oro alla Comunità ebraica romana aveva compreso in anticipo la tragedia che stava per compiersi e aveva portato i suoi cari
fuori città, in rifugi di fortuna.
Giulia rischiò l’arresto nel marzo del 44’ quando nell’abitazione di fronte a quella in cui abitava vennero catturati
i nonni e numerosi zii e cugini, tutti appartenenti al ramo
materno. Sette di loro furono uccisi tre giorni dopo alle
Fosse Ardeatine, altri diciannove non tornarono dal campo
di sterminio di Auschwitz.
Giulia Spizzichino ha raccontato la sua storia in un libro,
scritto con Roberto Riccardi, “La farfalla impazzita” , che
prende il titolo dalla definizione che di lei diede un suo caro amico. L’incontro prevede, anche, i saluti del Sindaco,
Gaetano Sollazzo, l’intervento dello storico, Ciro Cosenza e
diverse altre testimonianze. Saranno presenti gli studenti
dell’Istituto Comprensivo e dell’IISS di Diamante.
•
Francesco Caselli è nato a Dia-
Emozionante giornata nel Parco della memoria in occasione della posa di tre nuove lapidi
che ricordano il sacrificio di nostri concittadini. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari
dei cittadini imprigionati nei campi di concentramento nazisti. Le lapidi sono state benedette da Don Michele e Don Eugenio. In seguito la cerimonia si è spostata nella sala consiliare del Comune che dopo una presentazione del sindaco Gaetano Sollazzo si è passati
ad ascoltare la testimonianza di Giulia Spizzichino. Presenti le scuole medie di Diamante
e l’Istituto superiore. Interessanti le domande poste dai ragazzi delle scuole a Giulia Spizzichino che hanno reso la giornata ancora più interessante ed a tratti commovente.
SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO
mante il 4 settembre del 1921 è deceduto nel 1996. Partì volontario con la
ferma di due anni nel 1939. Nel 1940
era in Albania e diventò sergente maggiore. A seguito della resa italiana
venne arrestato dai tedeschi in ritirata
il 14 settembre del 1943 e deportato
in Germania. Fino alla sua liberazione
da parte degli alleati lavorò nelle miniere di carbone di Weimar.
Caselli era una persona molto pratica
e talentuosa nell’amministrare e per
questo si fece conoscere dagli alleati
che lo utilizzarono per le prime que
stioni organizzative post liberazione.
Caselli conosceva tre lingue.
Al ritorno a Diamante divenne Collocatore comunale.
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eventi
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20 anni fa il restauro della statua
della Madonna dei Fiori di Cirella
FASI DI
RESTAURO
Il primo intervento di restauro è stato il fissaggio di tutte le scaglie di
colore sollevate, Iniettando colla di coniglio e facendole riaderire alla
struttura con una leggera pressione. La fase successiva è stata la pulitura
che ha evidenziato vari strati di ridipintura con colori a vernice. Sul mantello, infatti, vi erano quattro strati di diverse tonalità di azzurro , risultando originale solo il quinto . Identica situazione è stata riscontrata
sulle vestì della Madonna e del Bambino. Gli incarnati, invece, presentavano due strati di ridipintura e il terzo originale. La rimozione della
ridipintura ha portato alla luce splendidi colori dati a tempera e decorazioni floreali molto delicate. Tali decorazioni testimoniano il nome
che la religiosità popolare ha attribuito alla statua (Santa Maria dei Fiori). La pulitura ha, inoltre,evidenziato il grave stato di conservazione.
Tutta l'opera, infatti, era stata invasa da microrganismi (tarli) che avevano reso il legno spugnoso, pieno di caverne, di fori e con rilevanti
parti mancanti. Tale condizione aveva compromesso la stabilità della
scultura con il rischio di perderla completamente . Si è reso necessario
, quindi , prima del restauro estetico , un intervento di consolidamento
della struttura lignea. inquesta fase la scultura è stata disinfestata con
Xylamon e poi immersa in una vasca piena di resina Paraloid.in modo
che questa, penetrando nel legno, lo consolidasse e riempisse le caverne scavate dai tarli, uccidendo così tutti i microrganismi ancora presenti.
Asciugatasi , le lesioni sono state risanate con il legno e i fori e le perdite
di colore sono stati stuccati con gesso di Bologna e colla di coniglio. Su
di essi , poi, è stato eseguito il restauro pittorico con colori a tempera.
Anche la pedana, nel tempo, ha subito delle variazioni. Segno evidente
di cambiamento, infatti , è la presenza di legno nuovo , non tarlato. Si
è cercato , quindi , di darle un equilibrio strutturale , più vicino alla realtà originaria. L’intera opera, infine, è stata protetta con vernice opaca
Dammar.
NOT E
La struttura lignea dell ' opera, nonostante l’intervento di consolidamento , rimane sempre fragile. Tale situazione è dovuta al grave stato
di degrado subito nel tempo. Si consiglia, quindi, di conservarla in un
ambiente non umido e con temperatura costante e di evitarle frequenti
urti.
Verbicaro, Luglio 1995
II Restauratore
Errico Vincenzo
STATO DI CONSERVAZIONE
L’opera raffigurante “madonna con Bambino” e proveniente dalla
Chiesa parrocchiale Santa Maria dei Fiori,Cirella-Cosenza, si presentava in grave stato di conservazione. Erano evidenti, infatti,
grosse lesioni, molti sollevamenti di colore e fori, causati quest’ultimi da attacchi di microrganismi (tarli). La scultura, inoltre, era
completamente ridipinta. il restauro sarà pertanto complesso e
delicato.
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peperoncino
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Febbraio 2015
l’Olmo
Accademia del peperoncino
SOS in molte città d’Italia
È iniziata in molte città italiane la campagna soci per salvare l’Accademia del
peperoncino. Dopo il convegno che si è svolto nell’Hotel Aphrodite di Diamante
molte città italiane ospitano iniziative a sostegno dell’Associazione.
Come ha spiegato il Presidente Enzo Monaco a rendere difficile la vita dell’Accademia è la crisi economica che ha ridotto fortemente il numero degli associati
e condiziona l’attività dei delegati che operano tutti come volontari.
“Tutte le associazione italiane, ha detto Monaco, sono in crisi.
In difficoltà anche Slow Food e Gambero Rosso che sono le più importanti associazioni di gastronomia operanti in Italia.
Molte si stanno salvando grazie al sostegno di sponsor importanti.
L’Accademia del peperoncino non ha sponsorizzazioni.
Potrà salvarsi solo con le adesioni dei soci.
Perciò stiamo promuovendo iniziative a tappeto su tutto il territorio nazionale”.
La perdita dell’Accademia del peperoncino sarebbe particolarmente grave per la
Calabria. Non bisogna dimenticare infatti che è l’unica associazione nazionale di
gastronomia nata in Calabria e da qui diffusa su tutto il territorio nazionale.
Dal convegno di Diamante è emerso che proprio in Calabria le adesioni sono al minimo. Le speranze di sopravvivenza adesso sono legate tutte alla campagna-soci e
ai risultati che si raggiungeranno anche in Calabria e a Diamante dove si trova
la sede nazionale.
La campagna messa a punto è particolarmente interessante. La quota associativa
per le persone fisiche è di 60 euro per un anno. Le aziende invece, pagano 100 euro. A fronte della quota, l’associato riceve un “pacco regali” di pari valore e
la tessera di accademico che dà diritto a sconti e agevolazioni in tutti i locali
associati.
Per l’organizzazione pratica della campagna-soci l’Accademia ha preparato una serie di materiali illustrativi con schede e depliant. Mentre la segreteria è disponibile tutti i giorni al numero 0985/81130 per ogni tipo di informazioni.
Dal lavoro dei prossimi due mesi e dai risultati che si otterranno, dipende la sopravvivenza dell’Accademia e delle molte iniziative promosse in tutta Italia. A
partire dal Peperoncino Festival che si svolge a Diamante nel mese di Settembre
con una dimensione internazionale.
All’Accademia nessuno si pronuncia. Ma a tutt’oggi non c’è una comunicazione ufficiale delle date e, interrompendo la tradizione degli ultimi anni, alla Bit di
Milano non ci sarà la tradizionale conferenza stampa con la presentazione del Festival 2015.
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satira e cultura
Ciao Cicciarìll’
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A piz e rra
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il caso
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Gennaio 2015
l’Olmo
Ci scrive Ida, una ragazza madre di Diamante ponendoci il suo caso
di Giovanni Grimaldi
Che dire di Francesco Paolino, conosciuto da tutti come Cicciarìll’ ?
Un uomo mite, tranquillo come pochi. Se ne stava seduto ai gradini davanti
la cappella di sant’Antonio, in piazza dell’immacolata e salutava insistentemente tutti quelli che passavano. Per una vita aveva fatto l’autista e si
godeva oggi la sua pensione. Se avevi pazienza potevi fermarti ed ascoltare le infinite storie che raccontava, sia della sua vita, che di fatti che ascoltava al telegiornale. Quei gradini da oggi in avanti segneranno un vuoto.
Visti da Salvatore Marra
Parturita d’a ‘Ntrichèra
allattata d’a Rutunera.
Sèmp’ prima dà nutìzzia
E lla cunta senza malizia.
Trenta Vìggil’ quatrarìll’..
Jèra mmìgl’ Mucuzzìll’ !
Atu vìst’ u lungomàr’ ?
Cchì piccàt’ di dinàr’ !
Rìcchj tìs ‘ ppì ssènt’ tutt’,
mmìnz’a via o “sutta sutta”.
Ucchj all’aria,
fa a distratta...
ma riggistra tùtt’ i fàtt’.
E si jùra e si jìstìma
Cùm’a bonarma
di Scìna Scìna:
-Sùpa l’òss’ di mamma !
M’avèra rùmp’ na gamma !
‘Ndà nutìzzia frisca frisca
a Pizerra va e...ccì pìsca !
Quànn’ minu tu ccì pìnz’
T’a ritrùv’ sèmp’ mmìnz’ !
Non ccì làssid’ a nisciun...
Si ti chiùmma non pirdùna !
-Aju vìst’ ccù ll’ùcchj mìja !
Si vasàvin’ mmìnz’ a via !
M’a pizerra senza “vùc’”
E’ ccùm’ u Rutìll’
cogliapùc’ !
Alla Chiazza,
sùp ‘u scalùn’,
gòj parla d’u Cumùn’ :
Rìcchj tìs’, ùcchj di gàtt’...
Cùnta cùnta sa no..
sc...càtta !
Fròma allà vùcca,
addà parlà...
Ciciù e nanà,
ciiciù e nanà......
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
Caro Direttore, dopo aver letto la lettera di Daniela pubblicata sull’Olmo di settembre 2014 anch’io mi sono sentita stimolata a scrivere al nostro giornale. Mi chiamo Ida e anch’io come Daniela sono
una ragazza madre. Molti pensano che ragazza madre significhi
essere solo un’ adolescente di 14-17 anni che rimane incinta per
sbaglio , altri che quando il padre non riconosce il figlio questa è
perduta. Penso che siano solo preconcetti che non rispondono alla
realtà.
Io sono una di queste ragazze madre, che come altre qui a Diamante, con coraggio e con orgoglio ha portato avanti una gravidanza da sola, con il solo aiuto della propria famiglia, e oggi ama
quel figlio come se lo avesse desiderato da anni ! Sono una di
quelle donne sole, senza l'aiuto di un uomo, che insegnano ai propri figli ad andare in bicicletta, quelle che il sabato stanno nel letto
con i figli anziché uscire , quelle che asciugano le lacrime dei propri
figli quando non possono accontentarli come vogliono perché non
ne hanno la possibilità economica, quelle che vorrebbero trovare
un nuovo compagno ma non sopportano l'idea che un altro sgridi
il proprio figlio .
Sono una di quelle donne che per irresponsabilità si ritrovano incinte della persona che si pensa di amare ma che questo poi gli
volta le spalle, dimostrando la propria immaturità. Queste sono le
mamme sole, che nonostante a volte non abbiamo più la voglia di
vivere, si aggrappano a quegli occhi o a quelle manine per andare
avanti e per dire a se stesse che tutti i traguardi raggiunti sono frutto della sofferenza, delle mille rinunce ma pur sempre vittorie per
chi non ha colpa di nulla .
Scrivo all’Olmo, e ringrazio il direttore per la sua sensibilità a questi
argomenti di natura sociale, perché vorrei fare un appello, in qualità
di ragazza madre, al Sindaco ed ai nostri amministratori del Comune , perché si facciano carico di queste problematiche affinchè
non ci sentiamo abbandonate dalle istituzioni. Tenete presente che
non tutte le ragazze madre hanno l’appoggio delle famiglie. Io ,
spinta solo dal mio senso materno, ho deciso di dare alla luce una
nuova vita e non di ucciderla, proprio per questo desidererei essere
aiutata, non cercando carità ma solo dignità, attraverso un lavoro
o un assegno mensile , come ho visto esistono in tanti paesi d’Italia.
I nostri figli hanno tutto il diritto di essere tutelati perché sono il
nostro futuro e non possiamo sempre sperare nell’aiuto delle nostre famiglie.
Chiedo solo questo perché tra tutto quello che vorrei diventare,
qualcosa già sono diventata: FELICE , perché ho scelto di far nascere mia figlia e non sono più sola.
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
RISOTTO ZUCCA E SPECK
Ingredienti per 4 persone: 400 gr di zucca -Una cipolla - Una
noce di burro - Un cucchiaio di olio d’oliva - Brodo vegetale - Riso
per risotti (quattro tazzine da caffè colme) - Una fetta di speck Parmigiano grattugiato - Mezzo peperoncino - Sale e pepe nero
Procedimento:
IL RING
di
ENZO RUIS
Lavate la zucca e tagliatela e dadini piccoli. Tritate finemente lo
cipolla. Scaldate l’olio in una padella antiaderente a bordi lati e
fatevi appassire la cipolla finchè non sarà dorata ed il peperoncino. Versate la zucca, conditela con sale e pepe e lasciatela insaporire per qualche minuto a fuoco vivace, mescolando spesso.
Unite un mestolo di brodo e fate cuocere dolcemente per 10 minuti. Schiacciate con una forchetta la zucca, lasciando qualche
pezzo intero. A questo punto aggiungete il riso, fate tostare leggermente fino a quando non avrà cambiato leggermente colore,
aggiungete il brodo caldo un po’ alla volta e fate cuocere girando
spesso. Se il brodo si dovesse asciugare troppo e il riso non dovesse essere pronto aggiungete altro brodo e proseguite la cottura. Quando il risotto è pronto aggiungete lo speck (precedentemente tagliato a listarelle e rosolato in una padellina senza grassi), il parmigiano e il burro e mantecate fino a completo assorbimento. Servite caldo.
CHI CI AMMINISTRA
Gaetano Sollazzo -sindaco
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
Hanno collaborato a questo numero: Ciro R.Cosenza, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi,
Francesco Errico
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 5 febbraio 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°147- Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
Ida
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l’Olmo Febbraio 2015
storie nostre
Al Comune di Diamante.
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I REGISTRI BORBONICI
5
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servizi sociali
•
Febbraio 2015
l’Olmo
“sos isee
IL PROBLEMA DEGLI ESPOSTI NEL XIX SEC.
di Ciro R.Cosenza
Nel 1977 ebbi la ventura di partecipare
al Congresso indetto dalla Società di
Storia Patria per la Calabria, che si
tenne in ottobre a Catanzaro e nella vicina Filadelfia sul tema “Le riforme in
Calabria nel XVIII secolo”.
Io tenni, nella sessione di Filadelfia,
una comunicazione dal titolo “Esempio
di un piccolo feudo sull’Alto Tirreno cosentino nel ‘700: i Brancati di Abate
Marco”. In quella occasione si avvicendarono dalla tribuna degli oratori il “gota” degli storici del Mezzogiorno, da
Borzomati a Gustavo Valente, da Padre Russo a Gabriele De Rosa.
E proprio il grande Gabriele De Rosa
tenne un’articolata e dotta relazione
sul problema degli “esposti” nella città
di Reggio Calabria nel ‘700.
Il problema m’intrigò non poco, tanto
da stimolare una mia ricerca nella cittadina di Diamante, nel decennio durante il quale Cavour stava tessendo
quella complicata ragnatela, che
avrebbe portato la penisola italica alla
sua unità politica.
Apro anzitutto una parentesi: recatomi
negli uffici dello Stato Civile di Diamante, di pomeriggio per non intralciare i
lavori degli impiegati, ho trovato i vari
registri in un ordine perfetto e ben conservati, tanto che è stato per me molto
agevole consultarli. Questi registri erano tenuti a cura dei comuni osservando le norme contenute nel Libro I° Titolo II° del Codice Civile e del Real Decreto del 29 ottobre del 1808.
Sul frontespizio vi erano le indicazioni
della Provincia (Calabria), del Distretto
(Paola) e del Comune, nel nostro caso
appunto Diamante. I fogli erano stati in
precedenza numerati dal Tribunale del
Distretto su Delega del Presidente del
Tribunale Civile della Provincia, ai sensi del R. D. dell’8 aprile 1809.
Per quanto ci riguarda Diamante, sino
al 1811 faceva parte del Distretto di
Amantea e solo dal 1812 Paola era diventato capoluogo di Distretto.
Nell’esaminare i registri degli Atti di
Nascita, si evince che il padre del neonato, 24 ore dopo l’avvenuta nascita,
doveva presentare il nascituro al Sindaco, indicando il proprio nome e cognome, l’età, la professione o mestiere, e il domicilio, nonché il nome della
moglie legittima e le relative generalità
oltre il sesso e i nomi da dare al neonato. Di tutto questo si stendeva un
verbale, alla presenza di due testimoni,
di cui si riportavano i dati. I testimoni
successivamente avrebbero firmato
l’atto o avrebbero apposto segno di
croce, se analfabeti. A margine sarebbe stato annotato l’indicazione dell’avvenuto battesimo, la parrocchia e il nome del sacerdote, che lo aveva somministrato. La presentazione di un
bambino di padre ignoto, oppure in caso di assenza del padre per motivi di
lavoro, o perché militare, veniva effettuata dalla levatrice condotta. Più complessa la compilazione dell’atto di nascita per un bambino esposto, ovvero
abbandonato alla pietà di chi lo rinveniva.
Questo fenomeno, che dai cenci nei
quali erano avvolti quei fanciulli, rivelava una grande miseria, che era la
causa che spingeva al gesto disperato
dell’abbandono. Questo gesto era piuttosto diffuso anche sul Tirreno cosentino; nel 1859 nella sola Diamante
gl’infanti abbandonati furono infatti nove. In questo comune, dove non esisteva la “ruota”, spesso gli esposti
venivano lasciati nei vicoli e raccolti da
gente caritatevole, che era stata richiamata dai vagiti, come si evince dal verbale del ritrovamento. Era fatto obbligo
a colui che trovava un bambino, denunziare l’evento, specificando le circostanze, cioè il luogo e l’ora esatta
del ritrovamento, se ha scorto sostare
persone nei pressi o se ha ascoltato
delle voci. Nell’atto di presentazione all’Ufficiale di Stato Civile, bisognava
specificare se sul corpo dell’infante vi
fossero oggetti, cartellini o altro, che
potessero individuarne la provenienza.
Precauzione inutile, perché chi voleva
disfarsene per miseria o per liberarsi
del “frutto della colpa”, aveva tutto l’interesse per non farsi riconoscere.
Successivamente il Sindaco faceva visitare il neonato dalla levatrice al fine
di stabilire il giorno presunto della nascita. Infine provvedeva ad assegnare
al piccolo o alla piccola, il nome e il cognome. Tutti questi elementi sono contenuti nei verbali nei registri sopra
menzionati. Da qui un insieme di dati,
riguardanti la società del tempo, contributi preziosi per lo storico.
QUALI DOCUMENTI OCCORRONO PER OTTENERLO:
DATI DEI COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE (alla data di presentazione della domanda)
- Stato di famiglia o autocertificazione aggiornato al momento
della richiesta della prestazione
- Codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare (come
da stato di famiglia) e dei familiari fiscalmente a carico
- Documento di identità del dichiarante
- Copia del contratto di locazione con gli estremi di registrazione
se il nucleo risiede in abitazione in locazione ed ultima ricevuta
pagata
- Se Portatori di handicap: certificazione rilasciata ai sensi della L
104/92 attestante l'handicap grave o attestazione di invalidità superiore al 66%
- Se Extracomunitari: carta e/o permesso di soggiorno
RESIDENZA ATTUALE
ATTIVITÀ’ DICHIARANTE
ATTIVITÀ' CONIUGE:
ATTIVITÀ' ALTRI FAMILIARI:
- Se sono presenti familiari studenti: Fotocopia libretto universitario e facoltà
DATI REDDITUALI DEL NUCLEO FAMILIARE
- Ultima dichiarazione dei redditi presentata (Mod. 730 o Mod.
UNICO)
- Certificazione reddituale rilasciata dai soggetti erogatori in caso
di esonero dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di
redditi (Modelli CUD - altre certificazioni)
- Redditi di lavoro prestato nelle zone di frontiera
- Redditi di attività agricola (valore produzione netta ai fini IRAP)
- Dichiarazione dello stato di disoccupazione (rilasciato dall'ufficio
di collocamento) per le persone disoccupate;
- Copia del libretto di pensione di invalidità civile o pensione sociale
DATI DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL
31.12
DOCUMENTAZIONE O AUTOCERTIFICAZIONE ATTESTANTE:
- Certificati catastali aggiornati di terreni e fabbricati (atti di compravendita, successione, donazione, dichiarazioni ICI)
- Valore delle aree fabbricabili
- Dichiarazione rilasciata dall'Istituto di credito attestante la quota
di capitale residuo del mutuo stipulato per l'acquisto o la costru-
zione di immobili
DATI DEL PATRIMONIO MOBILIARE DEL NUCLEO FAMILIARE AL
31.12
Documentazione o autocertificazione attestante:
- Dati dell'intermediario che gestisce il patrimonio mobiliare (es.
codice ABI per le banche)
- Saldo contabile attivo, al netto degli interessi, di depositi e conti
correnti bancari e postali
- Valore nominaLe dei titoli di stato (es. BOT, CCT), obbligazioni,
certificazioni di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati
- Documentazione attestante tutti i premi versati per contratti di
assicurazione mista sulla vita e dì capitalizzazione (esclusi quelli
per i quali non è esercitabile il diritto di riscatto)
- Aziende o società per le quali non viene redatto il bilancio - Imprese individuali; il valore del patrimonio netto calcolato sull' ultima situazione patrimoniale ed economica e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale
- Aziende o società per le quali viene redatto il bilancio; ultimo bilancio approvato con l'indicazione del patrimonio netto e le percentuali di partecipazione dei soci al capitale sociale
- Prospetto redatto dalla società di gestione, attestante il valore
nominale delle azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (Oicr) italiani o esteri.
- Documento attestante il valore delle partecipazioni azionarie in
Società italiane o estere quotate in mercati regolamentati
- Ultimo rendiconto predisposto dal gestore del patrimonio per attestare il valore delle masse patrimoniali costituite da somme di
denaro o beni (non relativi all'impresa), affidate in gestione ad un
soggetto abilitato ai sensi del D. Leg. n. 415/96
- Documentazione attestante il valore corrente dì altri rapporti finanziari
- Possesso auto/motocicli/barche : specificare tipologia e targa
.
A CHI RIVOLGERSI
-Al Comune
Ai CAAF ( patronati associazioni di categoria presenti sul territorio
All’INPS
Realizzato da
Dott.ssa Enrichetta Tricanico ASS. Sociale Comune di Diamante
Il progetto Home Care Premium
L'Home Care Premium è un servizio di assistenza domiciliare
innovativo a sostegno delle persone non autosufficienti ed in
stato di fragilità, anche con finalità preventive. Il progetto ha lo scopo di
individuare ed attivare interventi assistenziali, economici e in servizi, diretti a gestire difficoltà legati alla condizione di non autosufficienza degli
utenti o dei propri familiari.
L'iniziativa, promossa e finanziata dall'lnps - gestione ex-lndap,
sarà gestita dal distretto Socio Sanitario N.1 Praia/Scalea.
L'assistenza I servizi previsti, da commisurate al grado di non autosufficienza e al reddito familiare, sono: Contributi economici alla persona non
autosufficienti per il pagamento delle assistenti familiari e dei servizi di
supporto alla domiciliarietà assicurati dal volontariato; Formazione e supporto psicologico alle famiglie che assistono persone fragili; Servizi di sollievo alle famiglie, svolti da operatori socio assistenziali o da volontari ;
Servizio trasporti; Centro sociale per attività di socializzazione, ginnastica
dolce, animazione sociale e culturale; Installazione di ausili e demotica
per ridurre lo stato di non autosufficienza; Formazione ed accreditamento
assistenti familiari e volontari. Le prestazioni socio assistenziali, contenute nel progetto di Assistenza Domiciliare, sono a favore degli iscritti
INPS - gestione ex Inpdap, cioè dipendenti e pensionati pubblici, ai loro
coniugi conviventi e i loro familiari di primo grado, non autosufficienti e
residenti nei Comuni compresi del Distretto Socio Sanitario N. 1
Praia/Scalea. Come aderire
La domanda di assistenza degli interessati potrà essere inviata all'lnps
tramite sito internet www.inpdap.gov.it o rivolgendosi:
Allo Sportello Sociale del Distretto Socio Sanitario N. 1 Praia/ Scalea ASP
Cosenza che ha sede nel Comune di Praia a Mare in Via Municipio 1, in
quanto comune Capofila. Servizi Sociali dei Comuni del Distretto.
Per i familiari è necessaria l'iscrizione alla banca dati dell'lnps su apposito
modello da inviare alla sede provinciale dell'istituto anche tramite Sportello Sociale.
L'Inps, in ordine d'arrivo, verificata l'ammissibilità delle richieste, le trasmette allo sportello Sociale per la presa in carica dell'utente, la valutazione del grado di non .autosufficienza e la redazione di un piano socioassistenziale individuale condiviso col beneficiario e la sua famiglia.
I Comuni interessati: Aieta, Belvedere M., Buonvicino, Diamante, Grisolia,
Maierà, Orsomarso, Papasidero, Praia a Mare,San Nicola Arcella,Santa
Domenica Talao.Santa Maria del Cedro,Scalea5Tortora, Verbicaro
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l’Olmo Febbraio 2015
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associazioni
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storie nostre
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l’Olmo
L’antico porto di Cirella
UN S UC C ES S O IL S O L E IN C L AS S E , PRO GE T TO E D UC AT IVO D E L L’AS S O C IAZ IO NE ANT E R ,
C H E HA CO INVO LTO IL CO MUNE D I D IAMANT E E BUO NV IC INO ( C S ) L E C L AS S I
PR IM AR IE E S ECO NDARIE D E L L ' IST IT UTO CO MPRE NS IVO D I D IAMANT E
Anter: “Gli alunni della scuola Primaria e Secondaria dell'
Istituto Comprensivo di Diamante ci hanno trasmesso un
grande entusiasmo. Da loro, parte l’impegno di tutti verso
il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del nostro Pianeta”.
Diamante, 05 Febbraio 2015 – Curiosità, interesse, entusiasmo e tanta voglia di capire come aiutare il nostro Pianeta,
questi i principali ingredienti che hanno condito la lezione
de “Il Sole in Classe” svoltasi Martedi 05 Febbraio presso la
palestra della Scuola
Primaria e Secondaria dell' Istituto Comprensivo del Comune di Diamante e Buonvicino. Una lezione di 2 ore per sessione fortemente voluto dal Preside ,Vice Preside e da tutto
il Corpo docenti e resa possibile grazie all’impegno e alla
collaborazione degli associati
Anter Paolo Romagno , Antonio Durante e dei Delegati Regionale Andrea Tiesi e Patrizio Tiesi. Sono intervenuti inoltre
anche i consiglieri del comune di Diamante Antonio Cauteruccio e Francesca Amoroso ed il Consigliere del comune di
Buonvicino Claudio Roberto.
“Tanto entusiasmo e voglia di apprendere -racconta il Delegato Regionale ANTER Andrea Tiesi - hanno reso possibile
spiegare agli alunni come siamo in grado, talvolta con piccoli gesti quotidiani, di salvaguardare il nostro Pianeta. Crediamo fortemente sia quanto
mai necessario partire dai più piccoli per contribuire a creare una generazione di adulti consapevole dei problemi attuali dell’inquinamento e delle possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia”.
Il progetto “Il Sole in Classe” ha infatti l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. Un progetto che parte dai bambini
e punta a coinvolgere gli adulti, le famiglie, l’intera comunità.
“Conoscere tramite l’interazione, il gioco e il divertimento
-continua il Delegato ANTER - è l’obiettivo che ci siamo prefissi nell’ideare “Il Sole in Classe”. Fin dalla nostra nascita
abbiamo guardato alla formazione dei più piccoli come ad
uno dei punti cardine della nostra mission. Tra i progetti più
importanti ricordiamo le borse di studio agli studenti laureati con tesi sui temi della green economy, due master sulle energie rinnovabili e gli eventi nazionali L’Energia dell’Italia con oltre 12.000 partecipanti”.
Informazioni per la stampa : ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è nata nel 2009 in Toscana
e dalla sua nascita ha coinvolto 200mila persone che si sono
associate scegliendo di dare un contributo per tutelare e
diffondere le energie da fonti rinnovabili. La missione dell’Associazione è quella di aiutare il Paese a sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Attraverso i suoi numerosi progetti ANTER si pone due
obiettivi: coinvolgere i cittadini, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità economiche
e ambientali generate dalla diffusione di queste nuove forme di energia, e tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo del settore a livello istituzionale. www.anteritalia.org
Segreteria ANTER
Tel. Sede 0574-34805 [email protected]
Coordinatore nazionale
Antonio Rancati
Fondatore e relazioni istituzionali ANTER
Cell. 393-3318613 [email protected]
di Pietro Cirone
Era forse un giorno del 450 a.C. quando Parmenide, lasciata Elea in compagnia del suo amico e discepolo Zenone, più giovane di lui di venticinque anni, su di una
vettura tirata da una coppia di cavalli tagliava all'interno il promontorio di Palinuro alla volta della non lontana Cirella.
. Il grande filosofo doveva essere allora oltre la sessantina, forse sui sessantacinque anni. Di origine greca, era
nato nella colonia di Elea verso il 516-11, e adesso era
venuto il momento di andare a conoscere il giovanissimo Socrate. A Cirella perciò ci andava, quel giorno, per
poter salpare alla volta di Atene.. E, secondo la testimonianza di Platone, l'incontro con Socrate poi ci fu realmente. Sì, è proprio possibile che la partenza di Parmenide per Atene sia verosimilmente avvenuta più o
meno così, perché allora a Cirella un porto doveva esserci davvero. Che anche Elea avesse un porto, questo
è probabile : era sempre uno scalo greco, per cui sarebbe stato ben possibile che Parmenide si fosse imbarcato proprio lì, chi potrebbe negarlo. Anzi, tutto lo
farebbe pensare, essendo egli di quel posto.
Ma quello che doveva affrontare era pur sempre un
viaggio in Grecia, non una semplice escursione in barca.
Ed a quel tempo, tralasciando il naviglio sottile, le navi
mercantili e da viaggio incominciavano già a superare
le 100 tonnellate, per raggiungere poi nel giro di qualche secolo forse il record di oltre 3.000 tonnellate ( "Siracusana" di Gerone il giovane ). C'erano perciò, come
suol dirsi, navi e navi, e, di conseguenza, anche porti e
porti, allora come oggi, dai semplici approdi e piccoli
scali fino ad arrivare ai porti veri e propri .
E tutto lascia pensare che a Cirella, probabilmente, ve
ne fosse uno di quelli maggiori. Infatti, sebbene di questo antico porto nella letteratura classica non parli direttamente proprio nessuno, purtuttavia qualcosa di
interessante in merito forse la dice Plinio il Vecchio,
l'onesto funzionario imperiale, comandante militare,
storico ed erudito dell'età dei Flavi, morto durante
l'eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei.
In un noto passo della Naturalis Historia ( Libro III, 71,
72, 73), nell'elencare le più importanti località site a
Sud della foce del Sele, così egli scrive : " Dal Sele comincia la III regione e la terra dei Lucani e dei Bruzi ".
E, continuando a Sud di Capo Palinuro, descrive di fatto, per elencazione, anche tutto il comprensorio tirrenico calabro sito a Sud dell'attuale Castrocucco anche
se con qualche inesattezza, per la verità.
Cita infatti il fiume Lao ( "Laus amnis" ) e la famosa
omonima città di Lao ( "fuit et oppidum eodem nomine"), non più esistente ai suoi tempi perché il relativo
sito ( oggi identificato sulla collina San Bartolo di Marcellina ) era già stato abbandonato da almeno tre secoli.
Quindi continua " da quello ( cioè dal Lao ) ( inizia ) il
litorale bruzio, ( seguono ) la città di Blanda, il fiume
Baletum, il porto Partenio dei Focesi…" ( testualmente
: "ab eo Bruttium litus, oppidum Blanda, flumen Baletum, portus Parthenius Phocensium …" ), fino poi a citare, ancora più a Sud sulla costa, altri siti ( tutti indicati
o posizionabili a 40 miglia e più da Cerelis sulla Tabula
Peutingeriana ), cioè "…sinus Vibonensis, locus Clampetiae,…" e poi, all'interno, anche la città di Cosenza (
"oppidum Consentia intus" ).
Nella descrizione commette tuttavia l'inesattezza di citare Blanda ( oggi identificata col Palecastro di Tortora
) dopo il fiume Lao. Il fatto è che, nello scrivere l'imponente Naturalis Historia ( 37 Libri ), egli aveva anche
utilizzato 20.000 "excerpta" ( "estratti" ) ricavati da circa 2.000 volumi di 100 autori principali, senza poterne
ovviamente controllare tutta l'attendibilità..
E l'errore doveva forse circolare da tempo nell'ambiente erudito e scientifico dell'epoca . In proposito, osservando la Tabula Peutingeriana, mi sono accorto che i
fiumi Lao, Castrocucco, Bussento e Mingardo, sebbene
isolatamente inesistenti sulla carta, è come se fossero
graficamente riuniti su di essa ( e quindi praticamente
confusi nel loro effettivo corso ) in un unico fantasmagorico fiume, quasi a costituire una sorta di grande
"Centauro fluviale", con la parte iniziale corrispondente
grosso modo al Lao, quella centrale al Castrocucco ed
al Bussento e poi quella terminale all'attuale Mingardo,
sfociante quest'ultimo a quattro passi da Palinuro.
E' perciò possibile che ci sia stata un'originaria confusione geografica, non più sanata in seguito, neppure
all'epoca della redazione dell'originale della Tabula Peutingeriana ( III secolo ), coinvolgente forse contemporaneamente da una parte le foci del Castrocucco e del
Lao e dall'altra, conseguentemente, la posizione della
città di Blanda. Ma, tralasciando ciò, dalla descrizione
emergono comunque due cose :
1°) Plinio, mentre chiama "amnis" il Lao, usa invece il
termine "flumen" per il Baletum, e ciò forse per evidenziarne la diversa grandezza, dal momento che "amnis" indica un fiume grande, importante, navigabile (appunto come il Lao), mentre "flumen" un corso d'acqua
più modesto ;
2°) cita il Baletum allorché descrive il "locus" prossimo
al Lao e comunque prima di passare a quello più meridionale di Clampetia e seguenti . Perciò, dalla descrizione pliniana e dalle indicazioni toponomastiche della
Tabula Peutingeriana, mi sembra si possa dedurre che
Plinio abbia geograficamente descritto il locus del porto Parthenius come prossimo al Lao aggiungendo anche il dettaglio locale del "flumen Baletum", che di per
sé avrebbe davvero scarso interesse se non fosse per
l'utile riferimento territoriale, che esso costituisce, per
il ben più importante vicino porto ( quanti altri "flumina" come il Baletum avrebbe potuto infatti egli elencare a Sud del Sele, ma non lo fece appunto perché corsi
d'acqua minori privi di interesse geografico ! ).
Ma dov'era questo benedetto Baletum ? Be', si dà il caso che l'attuale Abatemarco viene identificato nella cartografia rinascimentale col nome di Batum.
Circostanza, questa, alquanto singolare e parimenti interessante se raffrontata col nome pliniano di Baletum.
Che non si tratti dello stesso fiume, considerato anche
che l'Abatemarco è proprio un "flumen" immediatamente a Sud del Lao ? Se così è ( come pare, secondo
l'opinione corrente ), allora si può anche affermare, per
quanto detto, che il "portus Parthenius Phocensium"
di Plinio, molto probabilmente, doveva ricadere proprio nell'antico "locus" di Cirella.. Ma dove ?
Forse a Sud del promontorio, fra Cirella e Diamante, come indurrebbero a pensare ( comunque in modo non
determinante ) da una parte qualche resto archeologico e qualche riferimento toponomastico e dall'altra anche qualche tarda localizzazione storica del porto del
XVIII secolo. Oppure addirittura a Nord, dalla parte opposta del promontorio, nella ben più profonda plaga
costiera incisa dal Torrente Vaccuta, come invece indurrebbe a pensare un'importante indicazione di esistente
portualità in quella zona nel XII secolo fornita dal geografo arabo Al-Idrisi, a mio giudizio alquanto significativa.. Un'attività portuale in quel sito, ancora possibile
nel XII secolo perché il trasporto solido del Vaccuta e
quello dell'Abatemarco non avevano evidentemente
ancora colmato tutta la rada costiera, spinge infatti a
ben ipotizzare una continuità di esperienza e tradizione
risalente all'antichità. . D'altra parte la stessa citazione
di Plinio del "flumen Baletum", altrimenti di scarso interesse, subito prima del "portus Parthenius Phocensium", la dice lunga sulla probabile stretta contiguità
territoriale tra quel fiume e quel porto.
Comunque sia, uno studio sulla geomorfologia evolutiva dei due paraggi costieri siti a Sud ed a Nord del promontorio potrebbe aiutarci a valutare la loro maggiore
o minore idoneità a candidarsi, durante l'epoca magnogreca, a sito adatto per la costruzione di un porto.
I coloni greci, o forse anche di altre antiche etnie, venuti in quel periodo dalle nostre parti a fondare insediamenti, porti e città, avevano infatti una particolare
capacità di scegliere i siti su cui impiantarli, adattandosi
in modo sorprendente alla natura ed alla conformazione dei luoghi, sicché, laddove avessero trovato un certo
tipo di rada, non si sarebbero certamente lasciata sfuggire l'occasione di costruirci dentro un porto e, probabilmente, anche di rispettabili dimensioni, visto che Plinio, a Sud del Sele, menziona nella sua elencazione come porto solo il Parthenius, citando il successivo ( "portus Herculis" ) solo dopo Vibo Valentia. . E per quanto
riguarda poi Paestum, Elea e Palinuro, neanche lì cita
alcun porto, limitandosi a dire soltanto : "…la città di
Paestum, detta Posidonia dai Greci, il relativo golfo ( sinus Paestanus ), la città di Elea oggi Velia, il promontorio di Palinuro ...". D'altra parte si sa che la foce del Sele
non fu particolarmente fortunata in quell'epoca come
sito portuale a causa delle frequenti piene e degli insabbiamenti. Né il vicino golfo andò forse oltre le caratteristiche di una naturale insenatura se Plinio parla
solo di "sinus Paestanus". Per tutte queste non poche
ragioni penso perciò che sull'antico porto Parthenius
ci siano probabilmente ancora alcune cose da chiarire,
e forse anche di non poco conto.
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l’Olmo Febbraio 2015
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storie nostre
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Come eravamo
Il lavoro a Diamante era fatto da artigiani e pescatori.
Bravissimi nel campo della lavorazione delle scarpe.Nella foto il famoso calzaturificio Vaccaro.
Grandi faticatori della pesca i pescatori di Diamante erano conosciuti in tutta la Calabria per la loro bravura nella conoscenza
del mare e il loro grande coraggio.
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dal comune
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l’Olmo
Progetto S.O.La.Re
Il comune di Diamante ha aderito al progetto S.O.La.Re - Servizi per l’ Occupazione ed il lavoro in Rete - realizzato da
FORMEZ PA.
L’ obiettivo del progetto è quello di facilitare l’ attività di ricerca di lavoro, sia da parte delle
imprese che da parte dei cittadini, grazie alla realizzazione di
Reti tra i diversi soggetti abilitati all’intermediazione ed in
particolare Istituti di scuola superiore e di secondo grado, Università pubbliche e private, Province, Comuni singoli ed associati, Patronati, Associazioni di
datori di Lavoro, Associazioni
senza fini di lucro dedicati alla
tutela del lavoro e delle disabilità etc, attraverso applicazioni
Web, create all’ interno di un
portale Sportello Lavoro gestito
da personale formato ed addestrato.
Il progetto consente ad ognuno
dei soggetti coinvolti nella realizzazione della rete di utilizzare gli stessi strumenti e la stessa metodologia per erogare servizi di intermediazione tra domanda ed offerta in rete e servizi per l’ occupazione e la creazione di micro impresa ai citta-
dini ed alle imprese, attraverso
attività finalizzate all’affiancamento ed all’addestramento, in
presenza e a distanza.
Referente del progetto è la
Dr.ssa Mariassunta Urciuolo,
Assessore al Welfare, che sottolinea l’importanza di questo canale quale valido strumento di
aiuto per facilitare l’incontro tra
domanda ed offerta di lavoro e
rimarca l’impegno dell’assessorato e dell’intera giunta nel promuovere l’informazione rispetto all’utilizzo di tutte le opportunità e delle risorse atte a favorire la ripresa dell’occupazione, in un momento di particolare crisi sociale ed economica
come quello che stiamo vivendo.
Marcello Pascale entra nel
consiglio comunale
La foto è stata scattata agli inizi degli anni 60 sul lungomare davanti l’attuale Pizzera “A’ Cannarutia” dopo una commemorazione ai
caduti della 1 guerra Mondiale. I signori in foto sono tutti decorati al merito.
Da sinistra in piedi :Cosenza Giovanni dipendente della ferrovie e capostazione, Bernardo Fabiani edicolante in corso Garibaldi
,Vittorio Magurno professore e poi Preside della Scuola media di Diamante, Salvatore Casella ha gestito un tabacchino all’interno del
negozio di Maniscalco prima di passarsene nell’attuale libreria di fronte, Vaccaro Giuseppe barbiere in via Mazzini davanti l’attuale negozio di Intimida, Cauteruccio Giuseppe (detto u’purtuvallaro) pescatore, De Vito Sergio pescatore, Carlo Casella sergente maggiore,
pilota dell’aviazione militare ferito nella 1 guerra mondiale .
Da sinistra seduti :Trifilio Luigi gestiva una cantina nell’attuale gioielleria Pringeps, Tosto Albertone ( detto Galiano)operaio della Saffa
a Grisolia, Giovanni Bartalotta ( detto Muttalibano) pescatore, Raffaele Benvenuto gestiva un negozio di alimentari nell’attuale tabacchino
di Vincenzo in piazza Immacolata Concezione ex 11 febbraio.
A seguito del mio ingresso nel Consiglio Comunale mi sento in dovere, ma soprattutto ho il piacere, di ringraziare tutti per la fiducia accordatami, a partire dall’amica e compagna di un progetto politico condiviso, Mariassunta Urciuolo,
che ha lasciato il suo posto in Consiglio Comunale continuando a garantire comunque il suo impegno e le sue competenze attraverso il rinnovato incarico come Assessore al Welfare, senza deludere così la volontà e le aspettative dei suoi numerosi elettori, al Sindaco Dott. Gaetano Sollazzo
ed al Consiglio tutto, per la stima dimostratami.
Sento grande il senso di responsabilità per il ruolo che sono chiamato a svolgere in Consiglio, soprattutto in un periodo di recessione e crisi che
sta investendo tutta l’Italia ed ancora di più il nostro meraviglioso ma martoriato sud, per cui,
spenderò tutte le mie forze e le mie capacità ber
tendere al “bene comune” che è l’obiettivo precipuo che la buona politica deve perseguire, ed io
buona politica voglio fare.
Una politica tra la gente, basata sul confronto civile, sull’ascolto dei bisogni dei cittadini e dei tanti giovani con cui spesso mi trovo a parlare, una
politica che realizzi e non parli soltanto, che badi
alla concretezza e non venda fumo. Chi mi cono-
sce sa che tutta la mia vita è basata sulla concretezza, sui fatti e non sulle parole, sulla silenziosa operosità, sulla solidarietà e non su inutili
schiamazzi.
La mia passione per la politica ed il mio smisurato amore per Diamante e per i miei concittadini, mi hanno da sempre portato ad interessarmi
delle sorti del mio paese.
Adesso come non mai i miei sforzi saranno protesi a risolvere – o almeno cercare di risolvere - i
molti problemi che ci troviamo a combattere ogni
giorno, a cercare di migliorare le sorti della nostra cittadina che, nonostante la crisi, rimane fiore all’occhiello dell’intera Regione Calabria.
Mi sentivo e mi sento parte integrante di questa
bella “squadra” e ad ognuno di loro mi lega stima ed affetto, credo nella bontà dell’operato del
nostro Sindaco e vivo già un fattivo clima di collaborazione ed unità d’intenti che sono valori basilari soprattutto nel lavoro di squadra di un’amministrazione che voglia ben operare.
E’ comune il senso di responsabilità ed il peso
che tale servizio (perché la politica è servizio) impone e tutti, ognuno per le proprie competenze,
ci stiamo sforzando di lavorare nella giusta direzione.
Concludo ringraziando tutti gli elettori che con il
loro voto hanno espresso stima e fiducia nella
mia persona ribadendo loro che il mio impegno
sarà massimo, sempre piena ed assoluta la mia
disponibilità, per tutti in qualsiasi momento
avranno bisogno del mio operato, di chiarimenti,
o anche per un confronto.
Marcello Pascale
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l’Olmo Febbraio 2015
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dal comune
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RISORSE AGGIUNTIVE DEL PILS A DIAMANTE,
PER LA REALIZZAZIONE DI TRE IMPORTANTI PROGETTI
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eventi
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l’Olmo
Un altre grande appuntamento teatrale:
Carlo Buccirosso a Diamante per la stagione 2015 del Cineteatro Vittoria.
“Una Famiglia Quasi Perfetta”
Cineteatro Vittoria,
4 marzo 2015, ore 21,30.
Dopo il primo finanziamento PISL, relativo all’Acquario Multimediale del Parco Marino Riviera
dei Cedri, attualmente in fase di realizzazione all’interno del Parco Enzo la Valva, Diamante ha
ottenuto importanti risorse aggiuntive nella rimodulazione dei residui del PISL, per la realizzazione di ben tre progetti a suo tempo ammessima non finanziati.Opere strategiche per il turismo
a Diamante, di cui nei giorni scorsi sono state attivate le procedure d’Appalto.
Nello specifico:
Il primo intervento è finalizzato alla “Riqualificazione Architettonica ed urbanistica del centro
storico di Diamante, mirata alla realizzazione di opere a supporto del sistema di accoglienza
ospitale per un importo finanziato di Euro 800.000,00.
Il secondo intervento prevede la realizzazione dell’Emporio Multimediale dei Borghida collocare
all’interno dell’attualeDAC, al fine di ospitare tutti iservizi di “accoglienza turistica”a scala intercomunaleper un importo finanziato di Euro 350.000,00.
Il terzo è un progetto “immateriale” a titolo “INFO COMUNICAZIONE OSPITALE : prodotto multimediale che metterà in rete “l’offerta turistica complessiva del territorio” relativamente agli otto
Comuni che hanno partecipato in Associazione al progetto dei PISL.
Offerta turistica comprendente sia gli operatori del settore che gli itinerari tematici che caratterizzano la Riviera dei Cedri. Tali significative risorse permetteranno di completare il “percorso”
di riqualificazione urbana e la valorizzazione complessiva del Centro Storico di Diamante e la ristrutturazione del DAC.
Soppressione corse ferroviarie: il Sindaco scrive alle autorità
Il Sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano
Sollazzo, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Presidente della
Regione Calabria, all'Assessore ai Trasporti
Regione Calabria, all'Amministratore Delegato Trenitalia, al Prefetto di Cosenza. Nella
lettera si legge: << L'Amministrazione Comunale di Diamante dissente con forza,
per i nuovi tagli effettuati, nel territorio, alle
corse ferroviarie, con riferimento, in particolar modo alla soppressione del Treno n.
12700, con partenza prevista alle ore
16.35 dalla Stazione di Cosenza ed alla relativa corsa di ritorno numero 12701, in
partenza da Sapri alle 19.00. Analoga soppressione ha riguardato il Treno 12696 con
partenza da Cosenza alle 13.50 ed arrivo a
Praia a Mare alle 15.35. Scelte effettuate,
quelle sopra riferite, che comportano una
nuova e pesante penalizzazione per gli
utenti della nostra Città e di tutto il comprensorio. Si tratta, infatti, di una ulteriore
diminuzione del servizio, che si aggiunge
alle altre già attuate negli scorsi anni, che
sta arrecando disagi in particolar modo ai
numerosi pendolari che per lavoro e studio
utilizzano quotidianamente questa tratta
ferroviaria, per raggiungere il Capoluogo di
provincia e i comuni del territorio. Una scel-
ta che va quindi a discapito dei servizi forniti a categorie sociali che prediligono l'utilizzo del treno come più economico ed accessibile e che, in generale, penalizza forme di trasposto sostenibili, moderne e capaci di consentire a tutti gli utenti, migliori
possibilità di spostamento. Nel contempo,
la decisione di sopprimere ulteriori corse
ferroviarie, contrasta in maniera stridente
con la necessità di incentivare l'accessibilità ad un territorio in costante crescita ed a
forte valenza turistica, naturale collegamento con i flussi turistici provenienti dalla
Campania. Per le ragioni sopraesposte
l'Amministrazione Comunale di Diamante,
chiede, pertanto, il ripristino, delle corse
soppresse, per non penalizzare l'utenza di
un territorio che ha invece bisogno di implementare tali servizi per poter portare a
compimento il suo compiuto sviluppo>>.
la paternità di suo figlio! Sembra
una normale vicenda legata alle
difficoltà che l’adozione di un figlio a volte può arrecare, ma il diScritto e diretto da Carlo Bucsordine legislativo, la mancanza
cirosso
di una quotidiana tutela del cittaCon: Carlo Buccirosso, Rosalia
dino, unite alla presunzione di
convenienza che ormai regna nel
Porcaro, Gino Monteleone, Davinostro “bel paese”, e cioè che
de Marotta, Tilde De Spirito, Peptutti siamo colpevoli di tutto, salpe Miale, Fiorella Zullo, Giordano
vo prova contraria, porteranno gli
Bassetti.
l’età di sei anni, e che ora appare
eventi
sul precipizio di una normale
come il loro principale punto di rifeLo spettacolo
rimento, fin quando un giorno, un tragedia quotidiana, cui la nostra
In una piacevole e tranquilla villetta inaspettato evento arriverà a turba- spietata battaglia esistenziale ci ha
residenziale, una pacifica famiglio- re la pace della loro esistenza…il ormai tristemente abituati…
la, lui affermato psicologo, lei in- padre naturale dell’amato e coccosoddisfatta casalinga, sembrano vi- lato pargolo, che piomba nel tepore Per
info
329/3731391,
vere in apparente armonia assieme delle mura della casa a recriminare 338/9129096, 3201792754.
al loro figlioletto, adottato sin dal-
Dieta Mediterranea e Convenzione Europea del Paesaggio,
se n’è parlato a Diamante in un convegno.
“Valorizzazione dei paesaggi della dieta mediterranea” è il titolo dell’importante
convegno organizzato dall’Accademia Italiana del Peperoncino in collaborazione
con l’Assessorato alla Cultura e Turismo
del Comune di Diamante, che si è tenuto
lo scorso 31 gennaio nella sala consiliare
del Comune di Diamante.
Come ha sottolineato il Presidente
dell’Accademia del Peperoncino,
Prof. Enzo Monaco, introducendo i lavori
del dibattito, l’iniziativa si colloca in una
serie diincontri che l’associazione terrà in
diverse città calabresi per ovviare ad una
carenza, assolutamente inconcepibile, di
mancata conoscenza e valorizzazione della dieta mediterranea, nella nostra regione,
dopo che questa è stata riconosciuta,
dall’UNESCO, come patrimonio dell’umanità. Una considerazione ancora più grave
considerato che alcuni studi fondamentali
sulla Dieta Mediterranea sono stati fatti in
Calabria e precisamente a Nicotera.
L’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Diamante, il
Dott. Franco Maiolino, nel portare i saluti
dell’Amministrazione Comunale ha sottolineato, anche sulla scorta dell’impegno
assicurato in questi anni dal suo assessorato, come la Dieta Mediterranea, sia uno
dei motori sui quali investire per lo sviluppo
e come rappresenti un brand sul quale
puntare decisamente, anche e soprattutto
come proposta del nostro territorio in vista
dell’Expo 2015 di Milano che avrà come
tema principale proprio l’alimentazione.
Di particolare interesse, poi, la relazione
del Prof. Antonino De Lorenzo , dell’Università Tor Vergata di Roma, sul tema “Il
modello della dieta mediterranea, origini e
ricadute socio-economiche e sanitarie”.
De Lorenzo ha approfondito, dal punto di
vista scientifico, le peculiarità, in positivo
della Dieta Mediterranea.
De Lorenzo non ha mancato di lanciare un
appello accorato alla conservazione e alla
valorizzazione delle nostre eccellenze e
del nostro DNA alimentare .
Ospite d’eccezione del convegno la
Prof.ssa Maguelonne Déjeant Pons, Segretario esecutivo della Convenzione europea del paesaggio a Strasburgo, che
parlato del tema: “La presa in carico dell’economia nei lavori di implementazione
della Convenzione Europea del Paesaggio”. Si ricorda che la Convenzione europea del paesaggio è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa
a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è il primo
trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nel suo insieme. Oltre a dare una definizione univoca e
condivisa di paesaggio, la convenzione,
dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si
impegnano ad applicare. Nel suo lungo ed
interessante intervento la Dejans Ponts,
tra le altre cose ha riferito, sulla scorta degli studi di diversi economisti, di come il
legame tra il paesaggio e l’industria turistica assume un ‘importanza fondamentale.
Riportando un esempio concreto la Segretaria della Convenzione ha dichiarato che
è stato dimostrato che dimostrato che un
euro investito nella tutela del paesaggio dà
come risultato 7 euro di ritorno economico
per l’investitore.
A conclusione del convegno di grande interesse è stato l’intervento del
Dott.
Felice Spingola, Economista
dell’Ambiente che ha incentrato il suo intervento sul tema: “Economia e Paesaggio: opportunità per le aree rurali del Mediterraneo”. Da Spingola e dal suo articolato intervento, è stato confermato il legame, oramai indissolubile e strettissimo tra
salute ambiente ed economia. Da questo,
ha affermato l’economista, è inammissibile
che una regione come la Calabria non sia
capace di valorizzare adeguatamente la
Dieta Mediterranea.
FEBBRAIO 2015 09/02/2015 11.34 Pagina 2
l’Olmo Febbraio 2015
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eventi
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l’Olmo
Il Cinecircolo Maurizio Grande, con il patrocinio del Comune di Diamante-Assessorato alla Cultura e Turismo,
dell'agenzia cinematografica Genius Management di Roma
e del Consorzio Pro loco - Riviera dei Cedri - Alto tirreno, organizza il suo primo laboratorio di recitazione cinematografica.
Il corso, che si terrà dal 23 al 27 febbraio avrà, tra gli altri, come docente il regista Salvatore Asta, filmaker di ori-
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
gini calabrese che vive da tempo in Sardegna e che ha alle
spalle numerose produzioni cinematografiche .
Le lezioni, che si svolgeranno tutte a Diamante, si articoleranno in due fasi: la prima di tre giorni, dedicata alla teoria;
la seconda di due giorni, dedicata alla pratica.
Un evento formativo che, grazie all’iniziativa del Cinecircolo,
si tiene per la prima volta nella “Perla del Tirreno”, e che è
aperto a tutti coloro vogliono conoscere il mestiere della
recitazione cinematografica, avviando un affascinante percorso artistico ed eventualmente professionale.
Alla fine del laboratorio, infatti, i partecipanti registreranno un monologo che sarà visionato dall'agenzia Genius
Management che valuterà un eventuale ingresso nello staff
dell'agenzia. Il corso di recitazione si aggiunge alle nume-
i primi 50 anni di matrimonio
e non li dimostrano
rose attività già messe in cantiere dal Cinecircolo che ha
oramai un curriculum particolarmente nutrito e prestigioso.
L’Associazione di Diamante, lo ricordiamo, è impegnata a
promuovere l’amore per il cinema, a far emergere nuovi talenti, a sostenere iniziative di carattere sociale e solidale ,
a pubblicizzare e promuovere Diamante e il suo territorio.
Tra le iniziative più recenti merita una menzione particolare
la prima edizione del “Galà della Solidarietà” dedicato al
tema dell’ Alzheimer, che ha visto la proiezione del corto
“Il sorriso di Candida” e registrato il contributo di importanti interventi scientifici e testimonianze dal mondo no
profit e della ricerca.
Il Cinecircolo è l’organizzatore, inoltre, del Mediterraneo
Corto Festival, giunto alla sua quarta edizione e divenuto un
evento di riferimento, appunto, nel genere dei cortometraggi.
Il Cinecircolo, non da ultimo, ha realizzato, per la regia e la
sceneggiatura di Francesco Presta e Ferdinando Romito,
due cortometraggi: “Sweet Dream”, che ha partecipato, ot-
Annamaria Tiesi e Vittorio Papa
nel giorno del loro 50° matrimonio.
Vivono a Tor S.Lorenzo (Ardea) vicino Roma. Sono di Diamante entrambi
e sono stati sposati il 14 gennaio 1965 da Don Pasquale Grandinetti , nella
Chiesa Madre di Diamante. Appena sposati sono emigrati in Svizzera a
Thun . Hanno due figli, Roberta e Antonio. Hanno avuto tre nipoti, due da
parte di Roberta ( Matteo di quasi 24 anni e Veronica di 18 ) e uno da parte
di Antonio ( Nadir di 4 anni). Dopo anni di lavoroin Svizzera si sono trasferiti
a Roma dove vivono tuttora tornando a Diamante solo per le vacanze.
tenendo importanti riconoscimenti, a diversi festival del genere, e “Tango del Mare”, quest’ultimo a breve in uscita e
pronto a replicare il successo dell’opera prima.
Per info sul corso di recitazione: em@
il [email protected];
tel 331.5794601 pagina facebook
del Cinecircolo Maurizio Grande.
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
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l’ editoriale
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L’ Accademia….questa sconosciuta
di Franco Maiolino
Sono certo che non c’e Diamantese che non
conosca il Peperoncino Festival così come sono certo che buona parte dei diamantesi non
conoscono cosa sia L’Accademia del Peperoncino.
I tanti che non lo sanno hanno recentemente
perso due ghiotte occasioni .
La prima il 25 Gennaio scorso, quando il neo governatore
della Calabria Mario Oliverio e l’Onorevole Ernesto Magorno
hanno chiamato a raccolta amministratori e cittadini della
Riviera dei Cedri per richiedere il sostegno anche economico, necessario alla sopravvivenza della prestigiosa Accademia del Peperoncino, che versa in oggettive difficoltà per
la soppressione di ogni contributo pubblico e per il crollo
dei soci, le cui quote di iscrizione rappresentano al momento
l’unica fonte di sopravvivenza.
La seconda, il 31 gennaio durante il convegno sulla Dieta
Mediterranea , quando si è toccato con mano quale sia la
qualità e la valenza delle iniziative promosse dall’Accademia
capace di intessere e raccordare su specifiche tematiche,
problematiche ambientali, turistiche, culturali e socio economiche chiamando a relazionare esperti di calibro internazionale come per l’occasione il Professor Di Lorenzo dell’Università Tor Vergata e la Prof.ssa Magledonne…….responsabile della Convenzione per il Paesaggio della Comunità Europea. Bisognerebbe invece, che tutti sapessimo, che dietro
il successo ed il prestigio del Peperoncino Festival e di Diamante di cui è diventato identificativo, si cela il lavoro certosino ed ultraventennale dell’Accademia che sotto la guida
del suo presidente Enzo Monaco lavora a pieno regime tutto
l’anno e a 360 gradi portando in giro per l’Italia e per il mondo il nome della nostra città cui il Peperoncino è indissolubilmente legato. Ecco dunque le oltre 100 delegazioni nazionali e quelle estere come la Svizzera, il Giappone, l’Argentina, i convegni scientifici, i festival paralleli come Rieti
e Camaiore, i congressi nazionali in giro per il Mediterraneo,
le incursioni in eventi come il Festival di Sanremo, la Bit di
Milano, le Fiere internazionali, le Iniziative Editoriali, i passaggi televisivi, le copertine dei giornali, gli Accademici testimonial, la sperimentazione botanica, i rapporti con la
scuola e le università, la ricerca storica, la promozione dei
territori e delle eccellenze gastronomiche. Questo è tant’altro
ancora si fa all’Accademia del Peperoncino, nella sede nazionale di Via Benedetto Croce a Diamante. Lo fa Enzo Monaco insieme a un manipolo di volenterosi collaboratori senza averne particolari ritorni economici. Grande invece è il ritorno in immagine per Diamante per cui dovrebbe essere un
dovere per tutti i Diamantesi conoscere di più l’Accademia
ed iniziare a sostenerla.
Porto: si riparte
L’Amministrazione Comunale
di
Diamante
rende noto che
finalmente si sono completate le
procedure necessarie per la
realizzazione della infrastruttura portuale.
Lo scorso 23 gennaio, infatti, è
stato emanato il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente
della Regione Calabria, il quale
prende atto che le modifiche
proposte per le opere a terra e
previste nella perizia suppletiva e di variante migliorativa sul
progetto di ristrutturazione e
completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante, non siano tali da
richiedere l’attivazione delle
procedure di cui agli art.20 e seguenti del D.Legs 152/06 e del
connesso regolamento regionale
3/08, non comportando ripercussioni sull’ambiente. Si ricorda che, con DDG n. 15223 del
11/11/2013 era stato già
espresso parere favorevole per
la parte di progetto riguardante
le opere a mare. Il Decreto conferma tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti precedenti cui il proponente, l'Ati Icad
Costruzioni Generali S.r.l – Diamante BLU S.r.l., dovrà attenersi
per la realizzazione dell’opera.
L' Amministrazione Comunale
è sicura che, a
seguito di questo sofferto passaggio burocratico, non ci siano altri elementi
ostativi per la ripresa immediata
dei lavori e sollecita, pertanto,
tutti gli organi preposti ad attivarsi tempestivamente.
La stessa Amministrazione sottolinea l’impegno che fin dal suo
insediamento sta assicurando il
Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio, circa
una soluzione positiva della vicenda, attraverso il superamento dei passaggi burocratici che
ne hanno frenato una positiva
soluzione.
Analogamente si evidenzia l’attività profusa nella stessa dal Segretario regionale del Partito
Democratico, Ernesto Magorno.
L'Amministrazione Comunale di
Diamante, infine, in comune sentire con tutto il Consiglio Comunale, il Comitato Porto, gli operatori di settore e la Città tutta, ribadisce che manterrà alto il livello di attenzione e di impegno
su questa opera così rilevante
per il futuro di Diamante.
L’ Amministrazione Comunale
n. 147• anno 13 • febbraio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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