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ANNO V 0 N. 9
Oderzo, OTTOBRE 2011
Le faremo sapere
La pubblicità va a scuola
Disoccupazione e precariato: noi giovani ma
non solo non possiamo più ignorare queste
tematiche che, anno dopo anno, decreto dopo
decreto, taglio dopo taglio sono passati da
spauracchio a chiodo fisso con cui siamo
obbligati a confrontarci nel corso della nostra
Quest'anno gli alunni della scuola media statale
F. Amalteo sono stati accolti da una
sorprendente novità: è stato infatti consegnato
loro un volume che funge non solo da libretto
scolastico, ma anche da diario vero e proprio.
In un momento di crisi in cui i fondi destinati
alla scuola sono in vertiginoso calo come è stato
possibile realizzare un simile tomo (di
considerevole peso e ingombro)? Grazie alla
sponsorizzazione di una nota ditta di surgelati
dell'opitergino0mottense che ha finanziato
l'aggiunta del diario al già presente libretto, che
viene da sempre stampato grazie alle tasse
d'iscrizione annuali pagate dalle famiglie. In
cambio l'azienda ha ottenuto di poter inserire sul
retro del diario il proprio simbolo entrando così
immediatamente nelle case di almeno 700
alunni. Questo prepotente ingresso è stato reso
possibile dal consiglio d'istituto del maggio
2011 che ha autorizzato a maggioranza
l'introduzione della pubblicità nella scuola
opitergina. Quest'approvazione non può
assolutamente essere giustificata, soprattutto
perché si tratta di una scuola media frequentata
da alunni di 11013 anni, età in cui i giovani sono
facilmente influenzabili e non ancora
pienamente in possesso di senso critico e
capacità di distinguere i numerosi messaggi che
ricevono dal mondo pubblicitario. Grazie a tale
delibera la scuola cessa di essere tempio
dell'istruzione che protegge i suoi alunni dal
mercato e diventa essa stessa veicolo di
messaggi commerciali in cambio di un diario,
che, ricordiamo, quasi tutte le famiglie avevano
già autonomamente comprato, ignare del fatto
che sarebbe stato fornito gratuitamente all'inizio
vita. La precarietà non è più riservata a pochi en
on ci si salva con un titolo di studio di riguardo,
la precarietà è lo stile di vita di molti a cui è
stato levato il diritto di sognare un futuro
appagante e lavorare per ottenerlo.
Noi Giovani per Oderzo abbiamo deciso di
approfondire queste tematiche con l'aiuto di
Nidil, branca della Cgil che assiste le nuove
identità di lavoro. Da questa collaborazione è
nata la serie di eventi “le faremo sapere”.
Durante il primo appuntamento è intervenuto il
poeta Fabio Franzin che ha presentato brani
tratti da due delle sue opere: “Fabbrica” e “Co e
man monche”, fornendo una struggente
testimonianza della sua esperienza di
licenziamento.
Il prossimo incontro sarà il 6 ottobre alle 21 a
Palazzo Moro. In quest'occasione interverrà
Diego Brunello dell'ufficio vertenze legali e si
tratteranno nello specifico le tipologie
contrattuali
che
contraddistinguono
la
precarietà, come i contratti atipici o il lavoro
d'agenzia . È fondamentale informarsi in modo
approfondito sui diversi tipi di contratto perché
spesso la disinformazione è un arma potente
che viene usata per tenere il lavoratore sotto
continuo ricatto, costretto a condizioni indegne,
turni impossibili, sempre sotto la costante
minaccia di perdere da un giorno all'altro quella
fonte di reddito. Informarsi è essenziale per non
subire soprusi o per riconoscerli quando sono
ben celati.
Il terzo incontro si svolgerà invece giovedì 20
ottobre, sempre alle 21 a Palazzo Moro. In
questo caso tratteremo i risvolti psicologici
della precarietà e dell'incertezza che
contraddistingue ormai più generazioni.
Interverrà Francesco Venturini, medico
psicoterapeuta che analizzerà sulla base della
sua esperienza le problematiche causate dalla
mancanza di sicurezze e dall'incapacità di poter
lavorare su progetti a lungo termine.
Solo la consapevolezza ci può aiutare a far
fronte a questo momento di difficoltà, per
questo vi invitiamo a partecipare.
(e.t.)
da l'Unità
“LO STRILLONE” È REALIZZATO
CON IL SOFTWARE LIBERO SCRIBUS
www.scribus.net
Redazione
Edizione
articoli:
e
grafica:
Giovani
Nicola
per
Feltrin;
delle lezioni. Inutile quindi giustificare
quest'atto come tentativo di far risparmiare le
famiglie, poiché queste ultime non erano state
informate dell'accordo.
Siamo consapevoli che in un momento di
difficoltà la scuola deve cercare aiuto per
garantire un'offerta formativa di qualità, ma ciò
non può essere fatto indiscriminatamente,
devono essere stabiliti precisi vincoli per non
trasformare i giovani alunni in terra di
conquista dei mercati. La scelta di eventuali
sponsor deve essere ragionata sulla base di
principi educativi ed etici, così da dare un
messaggio positivo ai ragazzi, non solo un
invito all'acquisto. I fondi ricevuti inoltre
devono essere fortemente legati alla didattica,
in modo da consentire lo svolgimento di
laboratori e progetti che non sarebbero
altrimenti realizzabili, ma senza che si crei il
vincolo (purtroppo tristemente conosciuto in
molte università) che la decisione dell'offerta
didattica viene decisa dal privato e dalla sua
liquidità.
(e.t.; j.v.)
RICORDIAMO ATUTTI CHE “LO STRILLONE” È ESPOSTO
IL PRIMO SABATO E LA PRIMA DOMENICA DI OGNI MESE IN PIAZZA GRANDE.
ULTERIORI NOTIZIE ED APPROFONDIMENTI
SONO DISPONIBILI SUL NOSTRO SITO ALL’INDIRIZZO
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Perugia 0 Assisi 2011
Un movimento di pace e speranza
Un corteo di duecentomila persone si snoda tra
le strade da Perugia a Assisi celebrando la
cinquantesima edizione della Marcia della
Pace. È domenica 25 settembre. “L'atto è più
importante della parola” sosteneva Aldo
Capitini, filosofo della nonviolenza e ideatore
della Marcia; Catiuscia Marini, presidente della
regione Umbria, fa notare come la grandissima
partecipazione di persone e associazioni renda
attuale tale affermazione.
Venticinque chilometri di marcia, una strada
fatta di colori, suoni, canti, slogan. Ognuno
avanza con il proprio passo, ognuno con i
propri mezzi: la maggior parte a piedi, altri in
bici, chi in sedie a rotelle, chi in passeggino o
tra le braccia di mamma. In 607 ore di cammino
c'è il tempo per chiacchierare, ridere, cantare, e
c'è il tempo per riflettere. Tutto ciò immersi
nella campagna umbra e tra la gente: persone
mai viste prima ma che in quel momento si
sentono vicine tra loro.
Si marcia per la Pace. Pace che assume un
significato esteso, che è valore simbolico di
ideali come uguaglianza, legalità, libertà,
rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo.
Scout, animalisti, scolaresche, associazioni
onlus, esperantisti, protagonisti della primavera
tunisina, volontari di Emergency, gente di
Libera, solo per citarne alcuni. Persone diverse
che marciano fianco a fianco per riaffermare
l'importanza di valori che la politica spesso
Oderzo
Andrea
(Sonia
Simonato
dimentica. Un'Italia diversa da quella che siamo
abituati a vedere attraverso i mass media.
Quella in marcia è un'Italia migliore. L'Italia
dell'associazionismo e del volontariato, fatta di
persone che si dedicano concretamente ai
bisogni della gente. L'Italia che vuole un
cambiamento radicale per il nostro Paese con al
centro la dignità e il rispetto per la persona.
L'Italia che non accetta che si finanzi la guerra e
si taglino i fondi sociali. L'Italia a cui il
presidente Napolitano, nel messaggio rivolto ai
giovani presenti, riconosce l'aspirazione “a
costruire un futuro fondato su principi di libertà,
tolleranza e giustizia sociale, in grado di
garantire la pacifica coesistenza tra i popoli”.
L'Italia che spera e che fa rinascere la speranza
e la fiducia che un mondo migliore sia possibile.
(s.b.; c.c.)
Borsoi;
Chiara
Cappellotto;
0
Stampato
presso:
Centro
Paolo
Copie
Polesello;
Opitergium
Claudio
snc,
Via
Santi;
dei
A SENSO UNICO
Nuova viabilità opitergina
“La città è cambiata...” riflettevano Brad Pitt e
George Clooney in Ocean's Eleven. Loro si
riferivano a Las Vegas, ma forse sarebbe il caso
di utilizzare questa stessa frase anche per
Oderzo. La nostra città negli ultimi tempi è
cambiata parecchio soprattutto dal punto di vista
della viabilità come ogni nostro concittadino ha
potuto constatare transitando in macchina per il
centro. Sono spuntate un po' di rotonde qua e là,
forse qualcuna di troppo, nuovi parcheggi e
numerosi sensi unici che hanno dato vita a
diversi percorsi obbligati. Un altro elemento che
ha arricchito il nostro centro storico è la
passerella ciclo0pedonale sul Monticano che
collega la Città Giardino alla zone degli
impianti sportivi, utile per chi vuole raggiungere
velocemente il centro da quel quartiere e bella
dal un punto di vista architettonico.
Tutti questi cambiamenti, in particolare la
sistemazione della viabilità del centro, erano
attesi e auspicati da tempo per renderlo più
ordinato, razionale e fruibile.
Se alcune soluzioni sono apparse da subito
naturali, pensiamo ad esempio al senso unico di
via Roma e Piazza Castello o a quello in via
Città di Pontremoli, altre soluzioni ci sono
sembrate un po' troppo artificiose e in qualche
caso forse inadatte ad un facile utilizzo da parte
dei cittadini, come ad esempio il doppio senso
unico che passa davanti all'entrata delle piscine
o la “micro0rotonda” posizionata in via Cesare
Battisti, dove si poteva trovare una soluzione
alternativa per l’accesso ai parcheggi.
Una soluzione che però non comprendiamo
affatto, e sulla quale ci aspettiamo una accurata
riflessione
da
parte
dell’attuale
Amministrazione Comunale, è l’uscita da via
dei Mosaici in via Roma, infatti da alcuni giorni
è stato posto l’obbligo di svolta a sinistra, è
quindi vietato girare a destra, dove hanno
trovato posto alcuni nuovi parcheggi, per
accedere all’incrocio con via Mazzini, ma si può
svoltare solo a sinistra e accedere al senso unico
di via Roma verso piazza Castello. Questo a
nostro parere rende meno fruibile tutta la zona
di piazzale Europa e rischia di congestionare
ancor di più il senso unico di Via Roma e la
zone di piazza Castello e piazza Grande.
Aspettiamo che tutti gli interventi in
realizzazione e in programma vengano eseguiti
per valutare nell’insieme la nuova viabilità del
centro, confidando che l’Amministrazione
Comunale stia seguendo un piano sistematico
con obiettivi chiari per la riorganizzazione
complessiva della viabilità e del centro della
nostra città in generale.
(p.p.; c.s.)
Se hai meno di 35 anni, condividi i nostri principi e credi nel
lavoro di squadra, unisciti a noi!
Abbiamo pensato di creare un' occasione per conoscerci meglio:
sabato 15 ottobre - ore 18
presso il bar "da Marisa" in via Frassinetti
APERI TI VO CON I GI OVANI PER ODERZ O
per inf ormazioni inf [email protected]
Erika
Mosaici
Torchio;
Jessica
Vernier)
8/E,
31046
Oderzo
(TV)
Pubblicazione conforme alle disposizioni della legge n°62 del 7 marzo 2001 “Norme sull’editoria”; esposizione pubblica autorizzata dal Comune di Oderzo con delibera del 10/12/2010.
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lo Strillone Ottobre 2011