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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A. Greppi”
Via dei Mille 27 – 23876 Monticello B.za (LC) - Tel. 0399205108 0399205701
Fax. (039) 9206861 Codice Fiscale 94003140137
www.issgreppi.it
Posta ordinaria: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Carissimo collega,
con questo “vademecum”
speriamo di facilitare il tuo inserimento tra noi.
Vi troverai
informazioni e documenti
che ti permetteranno di
iniziare a conoscere
il nostro istituto
e
la nostra metodologia di lavoro
BUON LAVORO A VILLA GREPPI !
Per osservazioni o chiarimenti sul presente documento puoi rivolgerti alla COMMISSIONE QUALITÀ
scrivendo a [email protected]
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
LA MAGGIOR PARTE DEI DOCUMENTI CHE REGOLANO LE ATTIVITÀ
DELL’ISTITUTO SONO DISPONIBILI IN FORMATO ELETTRONICO.
SUL SITO DELL’ ISTITUTO ( sez. INFORMAZIONI UTILI)
PUOI TROVARE:
•
il POF
•
Il REGOLAMENTO d’ISTITUTO
•
il MANUALE DELLA QUALITÀ e il VADEMECUM QUALITÀ
•
i DOCUMENTI della SICUREZZA
•
il CONTRATTO INTEGRATIVO d’ISTITUTO
•
i REGOLAMENTI delle visite e dei viaggi d’istruzione
•
gran parte della MODULISTICA, ad uso generico e didattico, che puoi scaricare
direttamente
SUI COMPUTER DELL’AULA DOCENTI ( cartella QUALITÀ sul desktop)
POSSONO ESSERE CONSULTATI:
•
il MANSIONARIO, che descrive compiti e responsabilità delle diverse funzioni
•
le PROCEDURE OPERATIVE, che stabiliscono azioni, tempi e responsabilità delle
principali attività.
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
SULLA BACHECA QUALITÀ ( nei pressi del centro stampa)
PUOI REPERIRE I NOMINATIVI DEI RESPONSABILI DELLE DIVERSE FUNZIONI
(pubblicati dopo la nomina )
IN PARTICOLARE:
•
i COMPONENTI del CONSIGLIO di PRESIDENZA
•
l’ ORGANIGRAMMA e il FUNZIONIGRAMMA dell’Istituto
•
l’elenco delle COMMISSIONI e i loro componenti
•
i COMPONENTI dei CONSIGLI di CLASSE ( docenti e rappresentanti)
NOTA
•
I documenti della Qualità( ad es. le procedure operative) rimangono in vigore fino ad una
nuova revisione , che viene resa pubblica attraverso una circolare del Dirigente Scolastico.
•
Le circolari che prescrivono le regole di comportamento conservano validità fino ad una
successiva nuova emissione.
INDICE DEI DOCUMENTI del vademecum
Disposizioni generali ( circolari del 27/09/2011 e del 30/09/2010)
pag. 5
PO GED 03- Gestione dei documenti dei docenti rev.0 (15/12/2009)
pag. 7
Ferie e permessi vari (circolare del19/10/2009)
pag. 10
Scheda di valutazione dello studente (a.s. 2009/2010)
pag. 14
Vademecum Qualità (01/09/2010)
pag. 17
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
Disposizioni generali per gli studenti.
(Monticello, 27 Settembre 2011 - CIRC. N° 12)
ENTRATE ED USCITE DEGLI STUDENTI DALL’ISTITUTO-GIUSTIFICAZIONE DELLE
ASSENZE
Ricordato che il Regolamento di Istituto proibisce l’uscita contemporanea dalla classe di più di uno
studente alla volta. Relativamente alle entrate/uscite fuori orario degli studenti dovrà essere
rispettata la seguente procedura ed osservare le seguenti indicazioni:
a) le entrate/uscite devono effettuarsi solamente al cambio dell’ora;
b) solo in caso di ritardo dei pullman è consentito un margine di tolleranza di 10 minuti per
l’ingresso in aula; oltre tale periodo l’alunno è ammesso in classe all’inizio della lezione successiva
previa giustificazione;
c) uscita anticipata degli studenti: se essa è prevista, la relativa richiesta deve essere presentata
alla presidenza con almeno un giorno di anticipo utilizzando il libretto scolastico. Se invece l’uscita
è dovuta ad imprevisti, malori od altre cause non prevedibili, la richiesta deve essere sottoscritta
da un genitore (o da altra persona delegata per iscritto dai genitori) ed essere vistata dal Dirigente
Scolastico o dei suoi collaboratori: Proff. Bonfanti (Vice-Preside); Ferone, Pravedoni e Manocchi.
Si ricorda che per gli studenti minorenni l’uscita è comunque concessa unicamente alla presenza
effettiva del genitore (o suo delegato) nell’atrio dell’Istituto;
d) l’uscita anticipata e l’entrata posticipata, oltre che sul libretto dello studente, vanno riportate sul
registro di classe;
e) le richiesta di permesso non possono superare le due ore di lezione;
f) in caso di entrata posticipata o uscita anticipata di tutta la classe, comunicate alle famiglie
almeno il giorno precedente tramite il libretto personale (e visionabile sul sito dell’Istituto), è
eccezionalmente consentito agli studenti di permanere nella scuola durante le ore in cui non è
lezione solo se il loro comportamento è corretto e rispettoso di cose e persone. Comunque la
scuola declina ogni responsabilità nei loro confronti;
g) la giustificazione delle assenze è delegata al docente della prima ora di lezione,
eccezionalmente ai docenti delle ore successive in caso di entrata in ritardo dello studente.
Si ricorda che in base alla normativa vigente la validità dell’a.s. è subordinata alla frequenza di
almeno i 2/3 del monte ore previsto dal curriculum ad eccezione di assenze giustificate per gravi
motivi di salute.
ABBIGLIAMENTO
Si raccomanda agli studenti di indossare abiti adatti all’ambiente scolastico, rispettosi della
decenza e dell’ordine personale (per esempio evitare scollature eccessive, pantaloni dalla vita
troppo bassa, short). Gli studenti tengano presente che il decoro della persona e la correttezza dei
modi costituiscono qualità apprezzata dal dirigente, dai docenti e dal personale scolastico in
genere.
TELEFONI CELLULARI
Durante le lezioni i cellulari devono essere rigorosamente spenti. Questo per evitare di disturbare
le attività didattiche, essere distratti e, cosa ancora più grave, filmare e/o fotografare situazioni
della vita scolastica con lo scopo di diffonderle in rete. Si rammenta, a tale proposito, la severità
delle norme relative alla privacy.
Si ricorda inoltre che, per urgenze, è possibile effettuare o ricevere telefonate attraverso il
centralino dell’Istituto.
ACCESSO DEGLI STUDENTI IN SALA INSEGNANTI
E’ assolutamente vietato l’accesso degli studenti in sala insegnanti, anche allo scopo di prelevare
oggetti o registri dai cassetti personali dei docenti. Questo sia per evitare il ripetersi di situazioni
spiacevoli già accadute in passato, sia per considerazioni di carattere legale connesse alla
normativa sulla privacy (i registri personali contengono dati sensibili per i quali deve essere
garantita la riservatezza).
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Lorenzo Leandro PELAMATTI)
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
DISPOSIZIONI GENERALI
( circ. del D.S. del 30/09/2010)
Tenuta dei registri
Relativamente alla compilazione dei registri personali, dal momento che gli stessi possono
assumere valore legale in caso di contenzioso, ricordo che è obbligatorio compilare
quotidianamente le pagine relative alle assenze, alle valutazioni e agli argomenti delle lezioni.
In attesa di valutare se proseguire nell’utilizzo dell’attuale modello di registro personale, appare
cosa utile dal punto di vista amministrativo e proficua dal punto di vista pedagogico la compilazione
anche della parte relativa alle osservazioni sul singolo studente.
Si ricorda inoltre che:
- è d’obbligo l’uso della penna di colore nero nella compilazione del registro;
- è vietato l’uso della matita e di segni crittografici. Ciò perché si potrebbe modificare quanto
registrato;
- il lasciare spazi vuoti, p. es. tra una serie di registrazioni di voti e la successiva, può dare adito al
sospetto di alterazioni o aggiunte da parte dell’insegnante o da parte di terzi, per cui, se si ritiene
necessario separare in qualche modo sezioni diverse, è necessario sbarrare e siglare gli spazi
vuoti;
- la non tempestività delle registrazioni può essere causa di dimenticanze che possono tradursi in
omissioni e dare quindi adito a contestazioni di ogni genere;
- eventuali errori di scrittura vanno corretti sempre a penna nera e siglati. È assolutamente vietato
cancellare e “sbianchettare”.
Per una completa informazione sulle regole di compilazione di tutti i registri
N B :
(personale, di classe, dei verbali) si rimanda alla procedura allegata PO GED 03 – Gestione
dei documenti dei docenti. Rev. 0 15/12/09
Orario di servizio
La puntualità è un dovere legale e morale del docente, non si può esigerla dagli studenti se non se
ne dà l’esempio quotidiano. In particolare per la prima ora di lezione esiste una norma contrattuale
(art. 42 del C.C.N.L. 1995 e succ. art. 29 del C.C.N.L. 2007) che recita testualmente: “Per
assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5
minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi”. Con tutte le
implicazioni
legali
in
termini
di
responsabilità
civile
che
ne
conseguono.
Vigilanza all’intervallo
Discorso analogo vale per la vigilanza all’intervallo, che fa parte a tutti gli effetti dell’orario
individuale come da contratto e va svolta nell’area assegnata e nel rispetto dei turni comunicati.
Deliberazioni dei coordinamenti di materia
Il dettato costituzionale sulla libertà di insegnamento non comporta automaticamente la libertà di
aggiungere o, soprattutto, sopprimere contenuti disciplinari rispetto a quanto collegialmente
concordato, particolarmente in considerazione delle conseguenze che si possono determinare nel
caso di una successiva eventuale redistribuzione dei gruppi di classe.
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
PO GED 03 – rev. 00
15/12/09
GESTIONE DEI DOCUMENTI – DOCENTI
OBIETTIVI DELLA PROCEDURA
• Prescrivere precise modalità da seguire per la tenuta dei documenti di registrazione di tutte
le attività dei docenti: attività didattica giornaliera, riunioni dei consigli di classe, dei
coordinamenti di materia, di indirizzo e delle commissioni di lavoro.
• Garantire la correttezza formale della registrazione.
• Garantire la sicura conservazione e rintracciabilità dei documenti
CAMPO DI APPLICAZIONE
• Si applica a tutte le attività che richiedono una registrazione da parte dei docenti
• Si applica nel corso di tutto l’anno scolastico
RESPONSABILITA’
Docenti, DS, COVI, Segreteria alunni, DSGA.
DOCUMENTI
1. Registri di classe
2. Registri personali
3. Registri dei verbali dei C.di C.
4. Registri dei verbali delle riunioni di Indirizzo.
5. Registri dei verbali dei Coordinamenti di materia.
6. Registri dei verbali delle Commissioni di lavoro
DISPOSIZIONI
Registro di classe
Compilazione
a) II registro di classe è un documento ufficiale; esso deve essere compilato in ogni sua
parte (assenze, giustificazioni, argomenti trattati, lettura circolari ecc.).
In caso di errori materiali di trascrizione o dell’esigenza di eventuali correzioni, le stesse
andranno effettuate barrando con un tratto di penna, preferibilmente rossa, la voce errata,
annotando la correzione e controfirmandola. Non è ammessa nel modo più assoluto altra
forma di cancellazione.
b) L’entrata e l’uscita degli studenti fuori orario andrà annotata riportando esplicitamente il
nome dello studente e l’ora di entrata o uscita.
c) L’insegnante presente al momento della consegna di una circolare deve registrare con
nota firmata l’avvenuta lettura.
d) Analogamente le uscite anticipate dell’intera classe devono essere riportate sul registro
per permettere di verificare che i genitori degli studenti minorenni abbiano firmato , per
presa visione e accettazione, l’avviso trascritto sul libretto ( Regolamento d’Istituto e PO
RIS 08 – Sicurezza alunni).
e) Qualora la classe si assenti per un’attività para- od extrascolastica, sarà cura del
docente organizzatore, preferibilmente con qualche giorno di anticipo, farne apposita
menzione nella voce “Argomento della lezione” relativa alle ore o alle giornate utilizzate per
l’attività stessa, oltre che indicare al termine dell’attività gli eventuali studenti assenti.
f) Il docente che sostituisce un collega assente dovrà espressamente indicare la voce
“Supplenza”.
Conservazione
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
a) Il giornale di classe va prelevato dall’apposito armadio registri dal docente della prima
ora e ivi riportato dal docente dell’ultima ora di lezione.
In caso di assenza di tutta la classe, il registro resterà nell’armadio a disposizione dei
docenti per la firma di presenza.
b) Il prelievo e il deposito del registro non devono per alcun motivo essere delegati agli
studenti.
c) Le circolari consegnate alla classe devono essere conservate nella classe stessa ( ad
es. in un cassetto della cattedra).
Registro personale
Compilazione
a) Anche il registro personale è documento ufficiale suscettibile quindi di verifica e riscontro
in caso di ispezioni ministeriali o eventuali ricorsi amministrativi.
Vanno quotidianamente registrati:
nella pagina iniziale
-la data e il numero di ore di lezione della giornata
-le assenze degli studenti
-le valutazioni di profitto.
nelle altre parti
-gli argomenti delle lezioni
-le date e gli elementi salienti dei colloqui con le famiglie
-le date e gli elementi salienti dei colloqui con gli eventuali alunni tutorati.
La compilazione delle pagine personali degli alunni è ad esclusivo uso del docente.
Il registro deve contenere copia della programmazione prevista.
b) I voti vanno indicati, esclusivamente a penna, in numeri da 1 a 10 e non sono consentiti
altri simboli crittografici (lettere, puntini, ecc.). In caso di errori materiali di trascrizione o
dell’esigenza di eventuali correzioni, le stesse andranno effettuate barrando con un tratto di
penna, preferibilmente rossa, la voce errata, annotando la correzione e controfirmandola.
Non è ammessa nel modo più assoluto altra forma di cancellazione.
c) Eventuali spazi vuoti ( es. colonne divisorie nella pagina iniziale) vanno sbarrati e siglati.
Conservazione
a) Il registro personale va quotidianamente depositato dal docente in sala insegnanti,nel
cassetto numerato assegnato all’inizio dell’anno scolastico.
Il cassetto deve essere chiuso a chiave.
b) Il prelievo e il deposito del registro non devono per alcun motivo essere delegati agli
studenti.
c) Al termine degli scrutini finali, il registro personale, barrato e siglato nelle parti non
utilizzate, andrà riconsegnato alla Direzione secondo le modalità che verranno comunicate
con apposita circolare.
Registro dei verbali dei Consigli di Classe
Compilazione
a)La compilazione del verbale è a cura del responsabile della gestione dei verbali
b)Il verbale deve essere compilato entro una settimana dalla data del C. di C.
c)Deve essere numerato
d)Se scritto al computer, il foglio stampato deve essere incollato in modo da lasciare visibile
il timbro e la numerazione della pagina
e)Deve contenere:
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- luogo, data e ora di inizio
- docenti presenti e/o assenti, rappresentanti presenti e/o assenti
I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
- ordine del giorno
- registrazione sintetica della discussione
- delibere del consiglio di classe ( inclusi i tabelloni dei voti degli
scrutini e relativa registrazione)
- ora di chiusura della riunione
- firma del responsabile dei verbali e del coordinatore di classe
Gli allegati di ogni verbale devono essere identificabili e devono essere conservati in apposita
cartella.
Conservazione
Il Registro con il verbale debitamente firmato va consegnato in Direzione entro una
settimana dalla data del Consiglio di Classe.
Registri dei verbali delle riunioni dei docenti ( Coordinamenti di materia, Riunioni per
Indirizzo, Commissioni di lavoro)
Compilazione
a)La compilazione del verbale è a cura del coordinatore della riunione o del responsabile
dei verbali
b)Il verbale deve essere compilato entro una settimana dalla data della riunione
c)Deve essere numerato
d)Deve contenere: -luogo,data e ora di inizio
-docenti presenti e/o assenti
-ordine del giorno
-registrazione sintetica della discussione
-delibere della riunione
-ora di chiusura della riunione
-firma del responsabile dei verbali / coordinatore
Gli allegati di ogni verbale devono essere identificabili e devono essere raccolti in apposita cartella.
Conservazione
Il Registro con il verbale compilato e debitamente firmato va consegnato in Vicedirezione entro
una settimana dalla data della riunione.
GESTIONE DOCUMENTI
L’archiviazione dei documenti è a cura della:
-Segreteria alunni per i Registri di classe ed i Registri dei docenti
-Direzione per i Registri dei verbali dei Consigli di Classe
-Vicedirezione per i Registri delle riunioni dei Docenti
FERIE E PERMESSI VARI.
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
( circolare del D.S. n. 50, 19/10/2009)
Al fine di evitare equivoci in merito all’utilizzo di ferie, permessi orari e quant’altro, ritengo
opportuno fornire alcuni chiarimenti in merito, sulla base della vigente normativa contrattuale che
regola l’argomento.
a) Permessi orari con recupero ( art. 16): I permessi orari possono essere richiesti per non più
di metà dell’orario giornaliero di lezione e con un massimo di due ore ( cioè un’ora per chi
ha due o tre ore di lezione, due ore per chi ha almeno quattro ore di lezione), fino alla
concorrenza annuale di un numero di ore pari all’orario cattedra.
b) Permessi giornalieri ( art. 15): A parte i permessi per motivi particolari ( 8 giorni per concorsi
o esami, 15 giorni per matrimonio e 3 giorni per lutto), possono essere richiesti fino a tre
giorni per anno scolastico per motivi personali o familiari documentati ( anche con
autocertificazione), cui si possono eventualmente aggiungere, per lo stesso motivo, fino a
sei giorni di ferie, senza vincoli di sostituzione. L’autocertificazione va presentata
direttamente al Dirigente.
c) Ferie ( art. 13): Le ferie vanno godute solo nei periodi di sospensione delle attività
didattiche; nel corso dell’anno scolastico si possono utilizzare fino a un massimo di sei
giorni, senza oneri per l’Amministrazione, per cui l’individuazione degli eventuali sostituti
resta a carico dell’interessato. I sostituti vanno individuati prioritariamente tra i docenti della
stessa classe o, in subordine, della stessa materia.
d) Assenze a riunioni pomeridiane: Poiché la partecipazione ad impegni di carattere collegiale
(Collegio dei Docenti, Consigli di Classe, ecc. ) costituisce attività funzionale
all’insegnamento (art. 27), eventuali assenze vanno autorizzate preventivamente o, in caso
di situazioni imprevedibili o impreviste, giustificate a posteriori direttamente dal Dirigente ,
che si riserva la discrezionalità di richiedere eventuali pezze giustificative. Per tale tipologia
di permessi non è previsto alcun tipo di recupero.
e) Altre tipologie di permessi: Pur non essendo un caso esplicitamente contemplato dalla
normativa, il Dirigente scolastico può discrezionalmente autorizzare eventuali variazioni
all’orario standard delle lezioni, come p. es. scambio di ore tra docenti della stessa classe
dovuti a motivazioni di ordine didattico ( compiti in classe, lezioni su tematiche particolari,
ecc.).
f) Norme particolari per i docenti supplenti: Le succitate disposizioni sono sostanzialmente
valide anche per i docenti supplenti, con le limitazioni previste dall’art. 19, in merito al
numero di giorni di ferie utilizzabili e alla retribuibilità o meno di alcune tipologie di
permesso.
Per una opportuna conoscenza si allega copia di succitati articoli del C.C.N.L.2006/2009
del 11/06/2007.
ATTENZIONE: Verificare la validità della normativa allegata!
ART.13 – FERIE
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
1. Il dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato ha diritto, per ogni anno di servizio,
ad un periodo di ferie retribuito. Durante tale periodo al dipendente spetta la normale retribuzione,
escluse le indennità previste per prestazioni di lavoro aggiuntivo o straordinario e quelle che non
siano corrisposte per dodici mensilità.
2. La durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate previste dall'art.1,
comma 1, lett. a), della legge 23 dicembre 1977, n. 937.
3. I dipendenti neo-assunti nella scuola hanno diritto a 30 giorni lavorativi di ferie comprensivi delle
due giornate previste dal comma 2.
4. Dopo 3 anni di servizio, a qualsiasi titolo prestato, ai dipendenti di cui al comma 3 spettano i
giorni di ferie previsti dal comma 2.
5. Nell’ipotesi che il POF d’istituto preveda la settimana articolata su cinque giorni di attività, per il
personale ATA il sesto è comunque considerato lavorativo ai fini del computo delle ferie e i giorni
di ferie goduti per frazioni inferiori alla settimana vengono calcolati in ragione di 1,2 per ciascun
giorno.
6. Nell'anno di assunzione o di cessazione dal servizio la durata delle ferie è determinata in
proporzione dei dodicesimi di servizio prestato. La frazione di mese superiore a quindici giorni è
considerata a tutti gli effetti come mese intero.
7. Il dipendente che ha usufruito dei permessi retribuiti di cui all'art. 15 conserva il diritto alle ferie.
8. Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili, salvo quanto previsto nel
comma 15. Esse devono essere richieste dal personale docente e ATA al dirigente scolastico.
9. Le ferie devono essere fruite dal personale docente durante i periodi di sospensione delle
attività didattiche; durante la rimanente parte dell'anno, la fruizione delle ferie è consentita al
personale docente per un periodo non superiore a sei giornate lavorative. Per il personale docente
la fruibilità dei predetti sei giorni è subordinata alla possibilità di sostituire il personale che se ne
avvale con altro personale in servizio nella stessa sede e, comunque, alla condizione che non
vengano a determinarsi oneri aggiuntivi anche per l'eventuale corresponsione di compensi per ore
eccedenti, salvo quanto previsto dall’art. 15, comma 2.
10. In caso di particolari esigenze di servizio ovvero in caso di motivate esigenze di carattere
personale e di malattia, che abbiano impedito il godimento in tutto o in parte delle ferie nel corso
dell'anno scolastico di riferimento, le ferie stesse saranno fruite dal personale docente, a tempo
indeterminato, entro l'anno scolastico successivo nei periodi di sospensione dell'attività didattica.
In analoga situazione, il personale A.T.A. fruirà delle ferie non godute di norma non oltre il mese di
aprile dell’anno successivo, sentito il parere del DSGA.
11. Compatibilmente con le esigenze di servizio, il personale A.T.A. può frazionare le ferie in più
periodi. La fruizione delle ferie dovrà comunque essere effettuata nel rispetto dei turni prestabiliti,
assicurando al dipendente il godimento di almeno 15 giorni lavorativi continuativi di riposo nel
periodo 1 luglio-31 agosto.
12. Qualora le ferie già in godimento siano interrotte o sospese per motivi di servizio, il dipendente
ha diritto al rimborso delle spese documentate per il viaggio di rientro in sede e per quello di ritorno
al luogo di svolgimento delle ferie medesime. Il dipendente ha, inoltre, diritto al rimborso delle
spese sostenute per il periodo di ferie non goduto.
13. Le ferie sono sospese da malattie adeguatamente e debitamente documentate che abbiano
dato luogo a ricovero ospedaliero o si siano protratte per più di 3 giorni. L'Amministrazione deve
essere posta in grado, attraverso una tempestiva comunicazione, di compiere gli accertamenti
dovuti.
14. Il periodo di ferie non è riducibile per assenze per malattia o per assenze parzialmente
retribuite, anche se tali assenze si siano protratte per l'intero anno scolastico.
15. All'atto della cessazione dal rapporto di lavoro, qualora le ferie spettanti a tale data non
siano state fruite, si procede al pagamento sostitutivo delle stesse, sia per il personale a tempo
determinato che indeterminato
ART.14 – FESTIVITÀ
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
1. A tutti i dipendenti sono altresì attribuite 4 giornate di riposo ai sensi ed alle condizioni previste
dalla legge 23 dicembre 1977, n. 937. E' altresì considerata giorno festivo la ricorrenza del Santo
Patrono della località in cui il dipendente presta servizio, purché ricadente in giorno lavorativo.
2. Le quattro giornate di riposo, di cui al comma 1, sono fruite nel corso dell'anno scolastico cui si
riferiscono e, in ogni caso, dal personale docente esclusivamente durante il periodo tra il termine
delle lezioni e degli esami e l'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, ovvero durante i
periodi di sospensione delle lezioni.
ART.15 - PERMESSI RETRIBUITI
1. Il dipendente della scuola con contratto di lavoro a tempo indeterminato, ha diritto, sulla
base di idonea documentazione anche autocertificata, a permessi retribuiti per i seguenti casi:
• partecipazione a concorsi od esami: gg. 8 complessivi per anno scolastico, ivi compresi quelli
eventualmente richiesti per il viaggio;
• lutti per perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, di soggetto componente la famiglia
anagrafica o convivente stabile e di affini di primo grado: gg. 3 per evento, anche non continuativi.
I permessi sono erogati a domanda, da presentarsi al dirigente scolastico da parte del personale
docente ed ATA.
2. Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, a tre giorni di permesso
retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli
stessi motivi e con le stesse modalità, sono fruiti i sei giorni di ferie durante i periodi di attività
didattica di cui all’art. 13, comma 9, prescindendo dalle condizioni previste in tale norma.
3. Il dipendente ha, altresì, diritto ad un permesso retribuito di quindici giorni consecutivi in
occasione del matrimonio, con decorrenza indicata dal dipendente medesimo ma comunque fruibili
da una settimana prima a due mesi successivi al matrimonio stesso.
4. I permessi dei commi 1, 2 e 3 possono essere fruiti cumulativamente nel corso di ciascun anno
scolastico, non riducono le ferie e sono valutati agli effetti dell'anzianità di servizio.
5. Durante i predetti periodi al dipendente spetta l'intera retribuzione, esclusi i compensi per attività
aggiuntive e le indennità di direzione, di lavoro notturno/festivo, di bilinguismo e di trilinguismo.
6. I permessi di cui all'art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 sono retribuiti come
previsto dall'art. 2, comma 3-ter, del decreto legge 27 agosto 1993, n. 324, convertito dalla legge
27 ottobre 1993 n. 423, e non sono computati ai fini del raggiungimento del limite fissato dai
precedenti commi né riducono le ferie; essi devono essere possibilmente fruiti dai docenti in
giornate non ricorrenti.
7. Il dipendente ha diritto, inoltre, ove ne ricorrano le condizioni, ad altri permessi retribuiti
previsti da specifiche disposizioni di legge.
ART.16 - PERMESSI BREVI
1. Compatibilmente con le esigenze di servizio, al dipendente con contratto a tempo indeterminato
e al personale con contratto a tempo determinato, sono attribuiti, per esigenze personali e a
domanda, brevi permessi di durata non superiore alla metà dell'orario giornaliero individuale di
servizio e, comunque, per il personale docente fino ad un massimo di due ore. Per il personale
docente i permessi brevi si riferiscono ad unità minime che siano orarie di lezione.
2. I permessi complessivamente fruiti non possono eccedere 36 ore nel corso dell'anno scolastico
per il personale ATA; per il personale docente il limite corrisponde al rispettivo orario settimanale di
insegnamento.
3. Entro i due mesi lavorativi successivi a quello della fruizione del permesso, il dipendente è
tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio.
Il recupero da parte del personale docente avverrà prioritariamente con riferimento alle supplenze
o allo svolgimento di interventi didattici integrativi, con precedenza nella classe dove avrebbe
dovuto prestare servizio il docente in permesso.
4. Nei casi in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l'Amministrazione
provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il
numero di ore non recuperate.
5. Per il personale docente l’attribuzione dei permessi è subordinata alla possibilità della
sostituzione con personale in servizio.
ART.19 - FERIE, PERMESSI ED ASSENZE DEL PERSONALE ASSUNTO A TEMPO
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I.I.S.S. “A. Greppi - a.s. 2011/2012
DETERMINATO
1. Al personale assunto a tempo determinato, al personale di cui all'art. 3, comma 6, del D.P.R. n.
399 del 1988 e al personale non licenziabile di cui agli artt. 43 e 44 della legge 20 maggio 1982 n.
270, si applicano, nei limiti della durata del rapporto di lavoro, le disposizioni in materia di ferie,
permessi ed assenze stabilite dal presente contratto per il personale assunto a tempo
indeterminato, con le precisazioni di cui ai seguenti commi.
2. Le ferie del personale assunto a tempo determinato sono proporzionali al servizio prestato.
Qualora la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato sia tale da non consentire la fruizione
delle ferie maturate, le stesse saranno liquidate al termine dell'anno scolastico e comunque
dell'ultimo contratto stipulato nel corso dell'anno scolastico. La fruizione delle ferie nei periodi di
sospensione delle lezioni nel corso dell’anno scolastico non è obbligatoria. Pertanto, per il
personale docente a tempo determinato che, durante il rapporto di impiego, non abbia chiesto di
fruire delle ferie durante i periodi di sospensione delle lezioni, si dà luogo al pagamento sostitutivo
delle stesse al momento della cessazione del rapporto.
3. Il personale docente ed ATA assunto con contratto a tempo determinato per l'intero anno
scolastico o fino al termine delle attività didattiche, nonché quello ad esso equiparato ai sensi delle
vigenti disposizioni di legge, assente per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un
periodo non superiore a 9 mesi in un triennio scolastico.
4. Fermo restando tale limite, in ciascun anno scolastico la retribuzione spettante al personale di
cui al comma precedente è corrisposta per intero nel primo mese di assenza, nella misura del 50%
nel secondo e terzo mese. Per il restante periodo il personale anzidetto ha diritto alla
conservazione del posto senza assegni.
5. Il personale docente assunto con contratto di incarico annuale per l'insegnamento della
religione cattolica, secondo la disciplina di cui all'art. 309 del decreto legislativo n. 297 del 1994, e
che non si trovi nelle condizioni previste dall'art. 3, comma 6, del D.P.R. n. 399 del
1988, assente per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo non superiore a
nove mesi in un triennio scolastico, con la retribuzione calcolata con le modalità di cui al comma 4.
6. Le assenze per malattia parzialmente retribuite non interrompono la maturazione
dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti.
7. Al personale docente, educativo ed ATA assunto a tempo determinato, ivi compreso quello di
cui al precedente comma 5, sono concessi permessi non retribuiti, per la partecipazione a concorsi
od esami, nel limite di otto giorni complessivi per anno scolastico, ivi compresi quelli
eventualmente richiesti per il viaggio. Sono, inoltre, attribuiti permessi non retribuiti, fino ad un
massimo di sei giorni, per i motivi previsti dall’art. 15, comma 2.
8. I periodi di assenza senza assegni interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti
gli effetti.
9. Il dipendente di cui al presente articolo ha diritto a tre giorni di permesso retribuito per lutti per
perdita del coniuge, di parenti entro il secondo grado, del convivente o di soggetto
componente la famiglia anagrafica e di affini di primo grado.
10. Nei casi di assenza dal servizio per malattia del personale docente ed ATA, assunto con
contratto a tempo determinato stipulato dal dirigente scolastico, si applica l'art. 5 del D.L. 12
settembre 1983, n. 463, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 1983, n. 638. Tale
personale ha comunque diritto, nei limiti di durata del contratto medesimo, alla conservazione del
posto per un periodo non superiore a 30 giorni annuali, retribuiti al 50%.
11. I periodi di assenza parzialmente retribuiti di cui al precedente comma 10 non interrompono la
maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti.
12. Il personale docente ed ATA assunto a tempo determinato ha diritto entro i limiti di durata del
rapporto, ad un permesso retribuito di 15 giorni consecutivi in occasione del matrimonio.
13. I permessi di cui ai commi 9 e 12 sono computati nell'anzianità di servizio a tutti gli effetti.
14. Al personale di cui al presente articolo si applicano le norme relative ai congedi parentali come
disciplinati dall’art. 12.
15. Al personale di cui al presente articolo si applicano le disposizioni relative alle gravi patologie,
di cui all’art. 17, comma 9.
SCHEDA di VALUTAZIONE
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- La scheda di seguito allegata è un esempio della scheda di valutazione che accompagna la
pagella del secondo quadrimestre.
- Una scheda analoga, contenente le valutazioni delle diverse materie distinte in obiettivi raggiunti
e impegno dimostrato, viene compilata dai docenti della classe anche alla fine del primo
quadrimestre.
- Le schede si diversificano a seconda dell’indirizzo scolastico e della classe frequentata.
- E’ compito del tutor stilare il giudizio sintetico sullo studente (relativo alla partecipazione,all’
impegno, ai risultati ottenuti, alle osservazioni del C.d.C ecc. ) e riportarlo sulla scheda dopo lo
scrutinio.
- La scheda può subire variazioni per adeguamento alla normativa vigente e/o per delibera del
Collegio Docenti
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Vademecum Qualità
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “A.Greppi”
Monticello Brianza
Premessa
Tutti noi sentiamo parlare ogni giorno di “qualità”: dall'aria che respiriamo all'acqua del
rubinetto, dal cibo ai giocattoli agli ambienti di lavoro. Per stabilire se l'aria è di “buona qualità”, per
esempio, misuriamo la concentrazione dei gas inquinanti; per l'acqua misuriamo le sostanze tossiche
e il livello di sali minerali utili all'organismo e così via. I termini “qualità” e “misurazione”, quindi, sono
strettamente correlati. La misura ci permette di decidere cosa fare per migliorare.
Parlare di “qualità” significa dunque parlare di “cambiamento”: un sistema che non cambia
non ha possibilità di migliorare! La gestione del cambiamento si traduce concretamente in una
sequenza di attività ben precise:
1. misurare lo stato attuale del sistema in vari modi: i questionari sono lo strumento di
misura principale dei servizi;
2. fissare gli obbiettivi per il futuro: domani, il mese prossimo, l'anno prossimo...
3. progettare e realizzare le attività che ci permetteranno di raggiungere, anche solo
parzialmente, gli obbiettivi individuati al punto precedente.
Questo modello si è rivelato utile praticamente in qualsiasi tipo di organizzazione, tanto che è
diventato uno “standard ISO” recepito successivamente a livello europeo (EN) e italiano (UNI) nella
norma UNI EN ISO 9000.
Chi è ISO e cosa significa UNI EN ISO 9001:2008?
ISO (www.iso.ch) è un ente autonomo non statale che negli anni ha conquistato un grande
prestigio per la sua neutralità nelle questioni più svariate. Il nome ISO deriva dal greco “isos” che
significa: di uguale misura, lo stesso, di pari livello; per estensione: “lo stesso per tutti” cioè “standard”.
I gruppi di lavoro di ISO sono composti dai rappresentanti di tutti gli enti di normazione del
mondo: l'Italia è rappresentata dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI, www.uni.com).
Nell'ambito di ISO sono stati definiti importanti “standard”: i simboli sul cruscotto delle automobili, le
dimensioni delle carte di credito e dei bancomat e tanti altri (circa 1000 nuovi standard vengono
pubblicati ogni anno da ISO).
Gli standard ISO vengono pubblicati e aggiornati periodicamente sotto forma di documenti. Il
documento che contiene i requisiti della “qualità” e al quale ci atteniamo è siglato: ISO
9001:2008. Le sigle UNI e EN si riferiscono agli enti Italiano ed Europeo che hanno “recepito”, (cioè
accettato senza ulteriori discussioni), le norme della serie ISO 9001:2008.
Le norme ISO, in generale non sono obbligatorie perché ISO non è un ente statale, tuttavia, il
Parlamento Italiano ha emanato una serie di Leggi che hanno reso obbligatorie le norme ISO in molti
casi che riguardano la Pubblica Amministrazione.
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Su quali principi si fondano le norme ISO 9001:9008?
La lettura delle norme ISO non è agevole soprattutto per il linguaggio da “addetti ai lavori”,
tuttavia, il principio fondamentale su cui si basano le ISO 9001:2008, in estrema sintesi, è quello del
“Conoscere per decidere”. Nell’ottica di tale principio, l’Istituto Greppi ha definito con precisione
l’organigramma delle funzioni scolastiche in modo che sia chiaro a tutti “chi fa, che cosa”. Ogni
funzione valuta il proprio operato attraverso l’uso dei questionari, (conoscere), sulla base dei quali
progetta l’attività successiva nell’ottica del miglioramento, (decidere). Le attività sono documentate
secondo le norme dalle “procedure operative” che rappresentano le “istruzioni per l’uso” di un certo
servizio o attività da svolgere.
Perché è importante la “certificazione” del “sistema di qualità”?
Le norme sulla qualità non sono obbligatorie e si prestano ad essere interpretate e applicate in
svariati modi. L’istituto Greppi, seppur non obbligato a farlo, ha chiesto ad un ente accreditato di
visitare e sottoporre ad ispezione, (audit), l’organizzazione dell’Istituto stesso. L’istituto Greppi ha così
ottenuto la “certificazione” di un ente terzo che garantisce la corretta applicazione delle norme ISO
9001:2008. La visita ispettiva e la conseguente certificazione vengono ripetute e rinnovate tutti gli
anni.
Su quali principi si fonda il sistema di qualità nell’istituto “A.Greppi” ? →
1) Innanzi tutto il nostro Istituto ha come obiettivo primario il successo degli allievi, inteso come
conseguimento di conoscenze, competenze, maturità; per questo ritiene indispensabile venire
incontro ai diversi bisogni e alle diverse esigenze di tutta l’utenza ( studenti e famiglie), e si impegna
a:
•
•
•
•
•
favorire lo star bene a scuola;
favorire l'inserimento e l'integrazione degli alunni portatori di handicap e degli alunni
stranieri;
favorire un adeguato sviluppo delle conoscenze e competenze di ogni singolo alunno e offrire
percorsi capaci di stimolare l'eccellenza;
fornire adeguate attività di sostegno e recupero, anche personalizzate, agli alunni in difficoltà
allo scopo di contenere la dispersione scolastica;
preparare ad una dimensione multiculturale.
2) Un servizio scolastico di qualità si ottiene solo attraverso la regolare ricerca e progettazione di
azioni che possano assicurare non solo l’efficacia ma anche l’efficienza dei servizi erogati. Il primo
responsabile di questo percorso operativo è il DS che si impegna a:
•
•
programmare annualmente, sulla base delle indicazioni contenute nel POF e dei risultati del
Riesame della Qualità, le grandi linee educative, culturali, didattiche e organizzative lungo le
quali strutturare lo svolgimento dell'anno scolastico;
analizzare periodicamente le risultanze di tutte le attività, individuando i punti di debolezza e
le necessarie azioni correttive e di miglioramento da porre in atto, tenuto conto dei vincoli e
delle risorse a disposizione.
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3) L'Istituto, in tutte le sue componenti, è convinto che la qualità del servizio da esso prestato alla
comunità deve riguardare anche la dimensione organizzativa e operativa della propria attività.
Questo richiede:
•
•
•
Il coinvolgimento di tutto il personale nel miglioramento continuo, attraverso non solo la
valorizzazione delle capacità e competenze di ciascuno ma anche la promozione di regolari
attività di formazione e aggiornamento.
L’impegno nel gestire le attività “per processi ” e cioè:
o pianificare il raggiungimento degli obiettivi;
o disciplinare le azioni necessarie ad assicurare l’efficacia e l’efficienza dei servizi
erogati attraverso l’elaborazione di
procedure operative che
delineano
responsabilità, tempi e modi di attuazione del servizio;
o monitorare i risultati tramite l'impiego sistematico di “indicatori di qualità”, analizzare
le cause di eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati e adottare adeguate strategie
per rimuoverle.
La ricerca di un continuo miglioramento del servizio offerto, e quindi:
o aggiornare regolarmente l'offerta formativa e le metodologie didattiche;
o rilevare periodicamente la soddisfazione di studenti, famiglie, docenti, personale della
scuola;
o analizzare i reclami, anche allo scopo di rafforzare l'immagine e la reputazione
dell'Istituto sul territorio.
Monticello Brianza, 1 Settembre 2010
La responsabile del Sistema Gestione Qualità
Alberta Longhi
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Il Dirigente Scolastico
Lorenzo Leandro Pelamatti
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